diagnostica La strumentazione non distruttiva utilizzata nella diagnostica delle strutture civili: tecniche di analisi e problematiche inerenti CLASSIFICAZIONE DELLE PROVE DISTRUTTIVE L’oggetto della prova subisce gravi danni NON DISTRUTTIVE Il campione non viene alterato SEMI-DISTRUTTIVE Monitoraggio Prove di collaudo Schema dei metodi non distruttivi • Metodi Meccanici * • Metodi Acustici • Metodi Elettromagnetici • Metodi Chimici * • Metodi Elettrochimici * Prove semi-distruttive Metodi Meccanici • Sclerometro utilizzati per la determinazione della • Pull-Out • Sonda di Windsor Resistenza del Materiale • Martinetti Piatti E’ la prova che permette di avere informazioni sui valori di resistenza e sullo stato di sollecitazione locale della struttura portante . Metodi Meccanici • Sclerometro • Pull-Out • Sonda di Windsor Dati rilevabili: Resistenza del Materiale La misura della resistenza avviene interpolando i dati con curve di correlazione. Sebbene queste indagini siano normalizzate, richiedono talvolta fasi di taratura in laboratorio con prelievo di campioni in situ SCLEROMETRO Norme: ASTM C805 - UNI 9189, 7997 - DIN 1048 BS 1881 - NF P18-417 - UNE 83307 - ISO-DIN 845 EN 12398 Attraverso la misura dell’indice di rimbalzo di una massa, spinta da una molla calibrata si valuta la resistenza superficiale del materiale. Oggetto dell’indagine: calcestruzzo, malte, materiali refrattari, pavimentazioni aereoportuali, rocce Taratura dello strumento: indispensabile Disponibili vari modelli per i diversi materiali PULL-OUT Norme: ASTM C900 - BS 1881 Part 207 UNI 9536 • Oggetto dell’indagine: calcestruzzo La resistenza del materiale avviene attraverso la misura della forza necessaria ad un martinetto idraulico per estrarre un tassello in acciaio inserito nel calcestruzzo Si deve porre attenzione che il tassello utilizzato sia identico,nella geometria e per la qualità dell’acciaio a quello utilizzato nella fase di sperimentazione per costruire le curve di correlazione PULL-OUT Composizione Attrezzatura SONDA DI WINDSOR Norma: ASTM C 803 - BS 1881 • Oggetto dell’indagine: calcestruzzo La valutazione delle caratteristiche meccaniche avviene mediante la misura dell’indice di penetrazione “L” La prova non è superficiale ed interessa sia il legante che l’aggregato del calcestruzzo esaminato I risultati sono fortemente influenzati dalla durezza degli aggregati Attrezzatura Sonda Windsor per l’esecuzione delle prove di penetrazione su calcestruzzo Versione digitale “2000” Pistola Lettore digitale Sonde-proiettili Prelievo di carote o campioni Norme : UNI 6131- BS 1881 /120 - ASTM C 42-84a Sondina elettrica Carotiere diam. 100mm Questa metodologia non è inserita nelle Prove N.D. ma è il necessario complemento a diverse tecniche d’indagine ed è uno dei sistemi più usati nella valutazione della resistenza del calcestruzzo e delle murature. PROVA CON MARTINETTI PIATTI PROVA MARTINETTO SINGOLO • Oggetto dell’indagine: Strutture in muratura • Dati rilevabili: Misura dello stato tensionale locale • Risultati producibili: Valutazione dello stato tensionale attraverso la misura dello sforzo necessario al riequilibrio deformativo; verifica sperimentale delle reali condizioni statiche della struttura oggetto dell'indagine; misure di stress in sito (nei rivestimenti di gallerie, nelle pile e travi dei ponti ). • Tecnica applicativa: Coppie di punti di riferimento vengono applicate sulla superficie, della muratura in oggetto a cavallo del taglio che si andrà a realizzarsi; lettura micrometrica iniziale, esecuzione del taglio; misura delle deformazioni dovute al rilascio delle tensioni. Inserimento del martinetto piatto e ripristino delle condizioni iniziali. • Gli strumenti : Attrezzatura • Sega dalle caratteristiche (forma, durezza della lama, potenza) adeguate al materiale costituente la muratura • Compressore per l’azionamento della macchina operatrice (Sega per il taglio) • Coppie di basi (dischetti) di misura (almeno 3) • Deformometro removibile di precisione • 1 o 2 Martinetti • Pompa idraulica per l’applicazione della pressione Il tipo di martinetto da utilizzare nella prova è funzione del tipo di muratura. Nel caso di strutture in laterizio è sufficiente un martinetto standard rettangolare di 400 x 200 mm. Quando invece si ha a che fare con murature costituite da blocchi molto irregolari e disomogenei è necessario, al fine di ottenere dei risultati significativi, incrementare la profondità del taglio per assoggettare alla prova un maggior volume. A tale scopo si adopera una particolare troncatrice idraulica a trasmissione eccentrica e martinetti semiovali che consentono di indagare un sufficiente volume di materiale in rapporto alle dimensioni dei blocchi costituenti la muratura. In dettaglio la procedura è così articolata : • si applicano sulla superficie della muratura delle coppie di punti di riferimento e vengono misurate, mediante deformometro di precisione, le distanze tra tali punti. La disposizione ottimale delle basi di misura è illustrata in figura Base di misura L 200 mm L/4 L/4 Martinetto • viene eseguito un taglio perpendicolare alla superficie della muratura che provoca un rilascio delle tensioni con conseguente parziale chiusura del taglio stesso funzione della tensione agente alla quota di prova • si inserisce il martinetto piatto nell’apertura creata con il taglio • viene azionata la pompa idraulica che mette in pressione il liquido di misura nel martinetto; tale pressione viene misurata da un manometro di precisione in dotazione alla pompa l’applicazione a gradini della pressione nel martinetto provoca la graduale riapertura della fessura fino all’annullamento della deformazione conseguente al rilascio tensionale. Andranno annotati, considerando opportuni intervalli, le coppie di valori pressione – deformazione. Pressioni misurate e stato di sollecitazione Vengono letti sul manometro ed annotati su apposite schede, i valori di pressione del circuito idraulico pompa – martinetti. Da tali valori di pressione p (o agente N mediante la relazione σ) si risale allo stato di sollecitazione N = p Km Ka ove Km e Ka sono due coefficienti. In particolare: Ka = Aj / Ac rappresenta il rapporto tra l’area del martinetto (Aj) e l’area della superficie di taglio (Ac). Ovviamente Ka < 1. Km rappresenta un coefficiente (<1) che permette di tenere conto della rigidezza del martinetto. Tale coefficiente dipende dalle dimensioni e dalla forma del martinetto e viene determinato mediante apposite prove di taratura in laboratorio. Ogni martinetto è normalmente accompagnato da un apposito certificato di taratura in cui viene chiaramente indicato il valore di Km . PROVA CON MARTINETTI PIATTI PROVA A DOPPIO MARTINETTO • Oggetto dell’indagine: Strutture in muratura • Dati rilevabili: Determinazione delle caratteristiche di deformabilità e resistenza della muratura. Il modulo di deformabilità è calcolato per intervalli di pressione, secondo la legge di Hooke, considerando la deformazione unitaria desumibile dalle misure micrometriche lette in sito. La prova puo' fornire anche una stima della resistenza a compressione della muratura, potendo avvicinarsi al limite di rottura con l'aumento progressivo del carico. • Risultati producibili: Estrapolazione di parametri meccanici (ε, σ, ν) Graficizzazione dei dati rilevati • Tecnica applicativa: Esecuzione di due tagli orizzontali paralleli nella muratura da analizzare, preferibilmente previa rimozione di eventuali strati di intonaco o rivestimento; il "concio" cosi' isolato e' sottoposto a cicli modulati di pressione monoassiale normale al piano dei tagli, il carico è fornito da due martinetti inseriti nei tagli; le misure di deformazione sono rese possibili tramite basi di misura verticali e orizzontali, fissate sulla faccia libera del concio murario. Metodo elettromagnetico Principio di funzionamento dei Pacometri Localizzazione delle barre d’armatura, profondità e diametro nel calcestruzzo e nelle murature Localizzazione di elementi metallici nelle strutture murarie INDAGINE TERMOGRAFICA ALL’INFRAROSSO • Oggetto dell’indagine: Superfici interne ed esterne intonacate o rivestite, edifici riscaldati, facciate e coperture • Dati rilevabili: Rilievo architettonico: caratterizzazione dei materiali componenti la muratura, con distinzione tra lapidei e laterizi; rilievo di tamponamenti, canne fumarie, tracce d'impianti tecnologici; presenza subsuperficiale di elementi in legno, metallo, cemento armato. Aspetti patologici: lesioni strutturali risarcite, lesioni subsuperficiali, intrusione di umidità con possibile individuazione della fonte, decoesioni di intonaci o rivestimenti, ponti termici, inclusioni con materiali non originali, punti di probabile condensa. Aspetti morfologici: caratterizzazione delle strutture di supporto, individuazione di presenze subsuperficiali e rilievo critico; possibilità di controllo pre- e post-intervento (collaudo). Caratterizzazione: valutazione comparativa isolamento di elementi costruttivi; temperature superficiali; individuazione tracce condutture • Tecnica applicativa: Utilizzo di strumentazione termovisiva speciale all'infrarosso per la visualizzazione distributiva delle temperature superficiali, in presenza di sollecitazione termica dell'oggetto (eseguibile per convenzione forzata con bruciatori portatili a reostato o irraggiamento sia artificiale che solare o sfruttando il gradiente termico spontaneo tra giorno e notte) • Strumento : Camere digitali all’infrarosso e relativa analisi computerizzata delle immagini. • Il funzionamento: Tutti gli oggetti, eccetto quelli con superficie allo zero assoluto (-273,15°C), emettono radiazioni infrarosse. La Termografia è quella tecnica che, utilizzando la radiazione proveniente da un oggetto, permette di costruire un immagine relativa alla distribuzione delle temperature superficiali dell’oggetto stesso. L’occhio umano è un ottimo rivelatore di immagini nel campo dell’emissività solare (0,4 – 0.75 µm) ma è totalmente cieco al di fuori. Le camere dell’infrarosso catturano le radiazioni provenienti dall’oggetto e le trasformano in immagini (è come estendere la capacità percettiva umana riuscendo a visualizzare il colore proveniente da un corpo). Le camere digitali all’infrarosso leggono tramite un elemento sensibile (IRCCD=infrared detector), simile a quello delle camere nel visibile (CCD), il flusso di energia emesso dalla superficie del corpo sotto esame, sotto forma di onde elettomagnetiche, e lo elaborano trasformandolo in immagine. • Risultati producibili: Elaborazione computerizzata di immagini IR con software applicativi e mappature critico-difettologiche; bilancio energetico Metodi Acustici Dati rilevabili: Calcestruzzo Omogeneità del materiale, caratteristiche meccaniche Murature Stato di consistenza dei pannelli murari Strutture Modi di vibrare: caratteristiche strutturali • Prove ultrasoniche • Prove soniche • Tomografia * • Prove dinamiche * Si definiscono: Periodo T (in secondi – s) tempo impiegato per un ciclo completo di espansione e contrazione della sorgente, o di pressione e depressione nel mezzo. Parametri generali per la definizione di un fenomeno ondulatorio Frequenza f (in Hertz – Hz) numeri di cicli, ossia di oscillazioni complete, al secondo. 0 .8 0 Lunghezza d’onda λ (in metri – m) distanza fra due successivi fronti d’onda (o comunque fra 2 loro punti in ugual fase) nella direzione di propagazione della vibrazione. Velocità di propagazione V (in m/s) velocità con un fronte d’onda di vibrazione si propaga nel mezzo nella direzione di propagazione. Intensità di vibrazione I quantità di energia che passa in un secondo attraverso l’area unitaria. Poiché in acustica, e nelle misure di vibrazione in genere, non si eseguono normalmente misure assolute, ma misure relative, ossia si fanno rapporti fra ampiezze A di vibrazione, o fra intensità I, si è trovato più comodo esprimere tali rapporti in decibel (dB). 0 .4 0 0 .0 0 - 0 .4 0 - 0 .8 0 0 200 400 600 800 1000 NATURA DEI SUONI E DEGLI ULTRASUONI I suoni e gli ultrasuoni sono onde meccaniche che si propagano nei materiali. I metodi si differenziano a seconda delle frequenze impiegate. Necessitano per la loro propagazione di un supporto materiale al quale trasmettere la vibrazione. Gli ultrasuoni si propagano nell’aria, acciaio, calcestruzzo, legno, acqua, plastica, ceramica, etc. ma non nel vuoto. In questo si differenziano nettamente dalle onde elettromagnetiche come i raggi x, la luce, etc. che trovano nel vuoto il mezzo ideale per la loro propagazione. Le onde ultrasonore possono essere di tipo longitudinale, trasversale, di Rayleigh,. La lunghezza d’onda ha diretta influenza sulla sensibilità di controllo intesa come minima dimensione di difetto rilevabile. PRINCIPIO DEL METODO SONICO Il principio consiste nell’invio di un impulso d’onde nel materiale e nel valutare, attraverso la comparazione dei tempi di ritardo(o velocità) e dell’attenuazione, difetti e caratteristiche meccaniche PROPAGAZIONE DELLE ONDE NEI MATERIALI: Velocità Le onde ultrasonore si propagano nei materiali con velocità diverse a seconda del materiale e del tipo d’onda (longitudinale, trasversale, etc.) La densità ρ del materiale e le sue caratteristiche elastiche E determinano il valore della velocità dell’onda in transito. Attenuazione Le onde ultrasonore generate dai trasduttori si propagano nei materiali subendo un assorbimento dovuto principalmente ai seguenti fattori: -Diffusione delle onde nella struttura del pezzo -Geometria del fascio ultrasonoro -Conversione dell’energia in calore -Distanza dal trasduttore Nel campo lontano dal trasduttore l’attenuazione della pressione acustica che non include gli effetti geometrici segue una legge esponenziale Riflessione Differenza del valore dell’impedenza acustica dei due mezzi In corrispondenza delle interfacce il fenomeno della riflessione segue in termini geometrici le leggi dell’ottica ed in termini di energia riflessa, le leggi dell’acustica. INDAGINE SONICA • Oggetto dell’indagine: Strutture murarie • Dati rilevabili: Caratterizzazione della muratura in termini di elasticità e grado di compattezza relativa (consistenza) in base alla velocità sonica rilevata; valutazione del grado di omogeneità dei materiali indagati; collaudo di opere di consolidamento con misure pre- e post-intervento. Schema di un’apparecchiatura per indagini soniche Unità di acquisizione segnale Ingresso trigger Ingresso impulsi Filtraggio ? Martello Strumentato Sensore Amplificazione • Strumento Apparecchiatura per rilievi sonici L'attrezzatura è composta dai seguenti elementi: Unità elettronica di acquisizione e controllo della misura - Punzone metallico strumentato con sensore piezoceramico per la battuta - Sensore sonico piezoresistivo per il rilievo dell'onda trasmessa - Martelli con massa da 0,500 e 2000 gr. Lo strumento può anche essere collegato ad una comune stampante o ad una stampante dedicata per la restituzione su carta dei risultati. E' previsto il collegamento a PC tramite RS232 e tramite un software dedicato si possono rielaborare ed archiviare i risultati acquisiti. • Strumento Rivelatore ultrasonoro portatile Può impiegare sonde con una frequenza compresa fra 20 e 200 kHz, per cui è idoneo ad effettuare misure nei vari campi dell’ingegneria civile, tra i quali: -caratterizzazione sonica dei provini -controlli su strutture composite -carotaggio sonico -verifiche di spessori Le misure soniche di velocità, normalmente espresse in metri al secondo, possono essere svolte secondo tre diverse procedure: • diretta o per trasparenza; • di superficie; • radiale; R R E E R E A B C