Dritto al Cuore
Antologia del mistero, del grottesco e della follia
A cura di
Igor De Amicis
Sira Terramano
Vincenzo Valleriani
Prefazione di
Andrea G. Pinketts
A sostegno del progetto “Mettici il Cuore”
Dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma
Galaad Edizioni
Immagine di copertina: Diversamente Amare, Gabriele Camerati © 2014
Gli scritti che seguono sono opere di fantasia. Ogni riferimento a nomi, luoghi e/o circostanze reali è
puramente casuale, oppure semplicemente finalizzato a conferire una maggiore veridicità alla narrazione.
Note importanti: l’intero ricavato di questa pubblicazione viene devoluto al progetto “Mettici il Cuore” dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma; gli Autori non hanno percepito né percepiranno
alcun compenso per la pubblicazione delle proprie opere in questa antologia; le note biografiche dei
singoli Autori sono state trasmesse dagli stessi insieme alle proprie opere, e quindi ogni Autore è responsabile di quanto scritto e comunicato, anche per la paternità dei rispettivi racconti; sulle opere
non è stata eseguita una vera e propria opera di editing, nel pieno rispetto dello spirito di questa iniziativa benefica.
Disclaimer: alcuni racconti contengono parole, espressioni e/o atteggiamenti
che possono essere ritenuti discutibili, violenti, profani, volgari o offensivi.
Questa pubblicazione, quindi, è destinata a un pubblico adulto e consapevole.
© 2014 Galaad Edizioni
www.galaadedizioni.com
ISBN 978-88-98722-14-3
ad Alessandro e Rachele
Dritto al Cuore
Introduzione
Mi piace chiamare l’Ospedale Bambino Gesù del Gianicolo con l’appellativo di Grand Hotel Salviati, perché, in fondo, dalla terrazza antistante
l’ingresso si può godere di una vista su Roma che toglie il fiato ed è per
molti ospiti un punto di ritrovo e di soggiorno frequente.
Lo Spelmann è il padiglione del Cuore, quello in cui si transita per un
controllo veloce o si staziona per tempi che sembrano eterni. Che sia il reparto o la TIC (terapia intensiva cardiochirurgica) o gli ambulatori, l’odore
dell’antisettico alla clorexidina ti dà il benvenuto prima ancora di arrivare
in accettazione. Poi ci sono i medici, gli infermieri e tutti gli operatori, che
ogni giorno mettono in moto una macchina complessa tra i cui ingranaggi
si innestano genitori e bambini.
Quando ho visto che la raccolta fondi della Fondazione Bambino Gesù
quest’anno sarebbe stata indirizzata proprio al rifacimento e al miglioramento del padiglione dedicato al Cuore, ho realizzato che non potevo non
contribuire, perché in fondo il Grand Hotel Salviati è il “centro benessere”
vitale per tutti i supereroi come mio figlio.
Complici le bollicine dell’inizio del nuovo anno, gli eventi hanno condotto cinque amici a ritrovarsi a parlare di libri, racconti e amore per il
prossimo ed è nata così l’idea di curare questo progetto. Abbiamo unito le
competenze, le passioni e le esperienze costruendo un gruppo di lavoro
che si è soprattutto divertito a giocare insieme, per vincere la sfida che da
soli ci siamo lanciati.
Molti potranno pensare che sia di cattivo gusto pubblicare racconti di
morti, delitti e misteri a favore dei bambini, ma abbiamo voluto indirizzare l’antologia non a chi conosce e vive l’Ospedale Bambino Gesù, ma ai
lettori accaniti di un genere che non ha età. Non ci interessa che siano i
genitori dei supereroi ad acquistare una copia di Dritto al Cuore, ma speriamo che siano soprattutto i lettori che non hanno idea di cosa significhi
vivere mesi e anni nell’attesa che la medicina risponda a silenziose domande di speranza.
La scelta degli autori è stata volutamente indirizzata verso chiunque
avesse avuto voglia di contribuire, e si è rivelata una scelta vincente. L’antologia è l’insieme di racconti molto diversi tra di loro. Dal grottesco al
misterioso, dal cruento all’ironico, abbiamo messo insieme scrittori sconosciuti con altri di grande esperienza e risonanza mediatica, nella speranza
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Dritto al Cuore
che questo variegato banchetto conquisterà l’approvazione di chi ci ha dato fiducia.
Ringrazio davvero con il Cuore tutti gli autori che hanno dato il loro
contributo, anche quelli che purtroppo non abbiamo potuto includere, e
soprattutto ringrazio gli altri curatori, Igor De Amicis, Vincenzo Valleriani, Paola Luciani e Luigi Testa, cari amici e splendidi esemplari dell’umanità.
Sira Terramano
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Dritto al Cuore
Fondazione Bambino Gesù Onlus e Progetto “Mettici il Cuore”
www.metticiilcuore.net
Le patologie cardiache oggi rappresentano un quadro clinico sempre
più preoccupante in Italia.
Tra le più frequenti le malformazioni e lo scompenso cardiaco, soprattutto in età pediatrica, sono oramai un’emergenza sanitaria e la loro frequenza è purtroppo in continuo aumento.
È per questo che è nato il progetto di ristrutturazione del padiglione
del Cuore!
La necessità di destinare nuovi spazi alla crescente domanda di assistenza di pazienti pediatrici affetti da patologie cardiache e lo sviluppo
delle tecniche di Emodinamica rispetto all’interventistica chirurgica classica, hanno indotto l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù a ripensare gli spazi esistenti, prevedendo la creazione di un Padiglione interamente dedicato alla cardiologia pediatrica secondo una logica innovativa, più funzionale ed efficace. È nata così l’idea di realizzare il nuovo “Padiglione del Cuore” nella sede di Roma del Gianicolo, attraverso la ristrutturazione del
preesistente Padiglione Spellman che si concluderà entro la fine dell’anno.
La nuova struttura, ad alta specializzazione, sarà interamente dedicata al
trattamento e alla cura delle malattie cardiache e cardiovascolari, con un
incremento dei posti letto dedicati, la creazione di percorsi assistenziali
differenziati per intensità di cura, prevedendo dotazioni strumentali e tecnologiche di ultima generazione.
Eventuali donazioni possono essere effettuate mediante bonifico bancario
o bollettino postale:
Bonifico bancario
Intestato a fondazione bambino gesù onlus
iban IT88 J020 08053 65000 400215758 - agenzia 61 unicredit banca di roma
Conto corrente postale
Intestato a fondazione bambino gesù onlus n. 1000425874
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Dritto al Cuore
Prefazione
Sono molto Honorato, come direbbe Balzac, di scrivere una sorta di
non prefazione a una raccolta di racconti (e fondi, mi auguro) che hanno a
che fare col cuore, se non altro come iniziativa. Scrivere è un’iniziativa, a
cui non basta l’inizio. Ci vuole anche un corpo con tutti i suoi gadget che ti
conducano alla fine. Se fosse per me il racconto della vita non dovrebbe
chiudersi con un umanissimo punto interrogativo anche per chi ha fede.
No. Io sono per il finale aperto.
Diciamo che sono uno strenuo difensore dei puntini sospensivi. Anche
iconograficamente, il punto interrogativo, il “?”, ha qualcosa di inquietante. Sembra un falcetto che sovrasta un povero punto lasciato al suo destino. Mai lasciare solo un punto: prendete appunti!
Ecco, il punto esclamativo è più virile, fallicamente vitale. Ma i puntini
sospensivi sono il massimo della solidarietà tra punti di vista. Sono perle
predisposte a diventare girocollo e ruota panoramica da Luna Park quando gli scrittori si incontrano nello stesso libro, anche se alcune storie puzzano di zolfo prevale l’essenza di zucchero filato. Un’essenza che passando per le narici arriva “dritto al cuore”. C’è cuore e cuore, naturalmente.
Il cuore trafitto da un Cupido che ha sbagliato mira, il Cuore di cane di
Bulgakov, il Cuore didascalico di De Amicis (non quello di Igor, uno dei
curatori dell’antologia), il “Cuore” satirico di un compianto settimanale, il
Cuore di tenebra di Conrad, il cuore di Giorgio Faletti che ha cessato di battere mentre sto scrivendo, il Cuore nero di Paris Trout, il Cuore adolescenziale di Rita Pavone e quello matto di Little Tony… Puntini sospensivi
non sono solo canzonette questi racconti.
Se scrivi solo di “testa” ti può venire un’emicrania, se scrivi di “pancia”
rischi la pancreatite, se scrivi di “cuore” hai un fine, non una fine.
Andrea G. Pinketts
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