maxon motor control maxon motor control La tecnica – in breve Il programma di maxon motor control prevede servoamplificatori per operazioni di controllo di motori DC ed EC maxon di alta reattività. Programma Circuito di controllo Controllo di velocità con encoder digitale Compensazione I x R Velocità Il compito di un servoamplificatore di velocità consiste nel mantenere una velocità predefinita più stabile possibile ed indipendente dalle variazioni di carico del motore. A questo scopo nell’elettronica di controllo del servoamplificatore viene confrontato continuamente il valore teorico (velocità impostata, desiderata) con il valore reale (velocità effettiva). Con la differenza così rilevata il controllo comanda lo stadio di potenza del servoamplificatore in modo che il motore riduca questa differenza. Abbiamo quindi un controllo di velocità ad anello chiuso. Il motore è provvisto di un encoder digitale che manda un certo numero di impulsi per ogni giro. Di norma, gli encoder generano due treni di tali impulsi che sono sfasati tra loro di 90°, al fine di consentire il riconoscimento del senso di rotazione. – Sovente gli encoder digitali sono impiegati nei controlli di posizionamento per dedurre e misurare una traiettoria o angolo. – Gli encoder digitali non subiscono alcuna usura meccanica. – Impiegato in associazione ad un controllo digitale si evitano fenomeni di fuga. – Se i segnali dei sensori Hall di un motore EC servono per un controllo, sono comparabili ad un encoder a bassa risoluzione. Il motore è alimentato da una tensione proporzionale alla velocità nominale applicata. Aumentando il carico al motore la velocità tende a diminuire. Tuttavia la connessione della compensazione fa aumentare la tensione in uscita quando cresce la corrente del motore. La compensazione deve essere regolata in base alla resistenza ai terminali del motore. Il valore di questa resistenza dipende dalla temperatura e dal carico. Principio: regolatore a encoder Principio: Compensazione I x R Posizione Il controllo di posizione provvede a far coincidere la posizione istantanea misurata con una posizione nominale, mediante la trasmissione di opportuni valori correttivi al motore – proprio come nel controllo di velocità. La necessaria informazione relativa alla posizione deriva normalmente da un encoder digitale. – Controllo di velocità su 4-Q per motori DC – Comandi senza sensori per motori EC – Controlli di velocità su 1-Q e 4-Q per motori EC – Controlli di posizione per motori DC ed EC Tipo di motore – DC maxon motor – EC maxon motor con o senza sensore Tipo di regolazione – Velocità – Posizione – Corrente Sensori – Encoder – Tachimetrica DC – Compensazione IxR – Sensori Hall Stadi di potenza – Lineari – Ad impulsi – Ad 1 quadrante – A 4 quadranti Tipo di connessione – Digitale – Analogica La precisione della velocità di questo tipo di sistema varia di qualche punto percentuale. – Economico e di ridotte dimensioni – Non occorrono generatore tachimetrico o encoder – Regolazione meno precisa al cambio del carico – Solo regolazione della velocità – Ideale per applicazioni low-cost che non richiedono un controllo preciso della velocità Corrente Il controllo di corrente porta al motore una corrente proporzionale al valore nominale. In questo modo anche la coppia del motore si mantiene proporzionale al valore nominale. Il controllo di corrente migliora anche la dinamica di un circuito master di controllo di posizione o velocità. Principio del circuito di controllo 34 La tecnica – in breve Edizione agosto 2011 / soggetto a modifiche maxon motor control Stadi di potenza Per il controllo dei transistor degli stadi di potenza, le unità di controllo maxon funzionano secondo uno dei seguenti principi: Regolazione tachimetrica DC Quadrante di funzionamento Il motore deve essere dotato di una tachimetrica a corrente continua, che fornisca un segnale proporzionale alla velocità. Nel sistema modulare maxon il rotore tachimetrico è montato direttamente sull’albero del motore, posizionando così molto in alto la frequenza di risonanza. – Soluzione classica di una regolazione molto precisa – Vita limitata del generatore tachimetrico DC – Non adatto ad impieghi di posizionamento – Non digitale – Ideale per elevate esigenze di dinamica della velocità Funzionamento a 4-Q – Controllo del motore e della frenata in entrambi i sensi di rotazione – Indispensabile negli impieghi di posizionamento Funzionamento a 1-Q – Controllo della sola rampa di accelerazione – decelera per inerzia – (quadrante I o quadrante III) – Inversione del senso di rotazione mediante segnale digitale – Tipico: amplificatore per motori EC Per ulteriori approfondimenti, vedi pagina 279. Principio: regolazione tachimetrica DC Edizione agosto 2011 / soggetto a modifiche Funzionamento su 4 quadranti Stadio di potenza lineare La tensione di esercizio viene suddivisa tra motore e stadio di potenza. Il circuito di controllo modifica la tensione ai terminali del motore (UM) in modo lineare e proporzionale. La tensione applicata allo stadio di potenza (UT) provoca dispersione. – Elevata corrente e bassi voltaggi del motore causano delle perdite di potenza – Concezione semplice ed economica dello stadio di potenza Principio: stadio di potenza lineare Comando ad impulsi Il circuito di controllo accende e spegne il motore a brevi intervalli di tempo (impulsi). Quando si allunga la durata della fase di motore spento la velocità del motore si riduce. Il valore medio della tensione risultante è proporzionale al tempo acceso/spento. Le dispersioni di potenza dovute alla generazione di calore sono basse. – Stadio di potenza più complesso – Elevato rendimento Principio: stadio di potenza ad impulsi La tecnica – in breve 35