Percorso 12 Il dativo - Pianeta Scuola Gallery

Percorso 12
Il dativo
R I P A S S I A M O
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I N S I E M E
1 Il dativo di termine
2 Il dativo d’interesse
3 Il dativo di fine e il dativo retto da aggettivi
3 ore
LEZIONE 1
Il dativo di termine
Il latino in pillole
1.1 Il dativo: caratteristiche e funzioni
Usato prevalentemente in dipendenza da verbi, il dativo può essere retto anche da alcune particolari categorie aggettivali.
Esso svolge tre funzioni fondamentali:
■ indica il termine verso cui è diretta l’azione espressa dal verbo, ovvero la destinazione dell’azione
stessa;
■ segnala l’interesse per cui si svolge un’azione, ovvero la persona a vantaggio o a svantaggio della
quale si compie l’azione;
■ informa sul fine cui tende un’azione.
1.2 Il dativo di termine (1): verbi transitivi e intransitivi
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Definizione: il dativo di termine indica la persona o la cosa alla quale è rivolta l’azione espressa dal verbo.
In italiano: corrisponde al complemento di termine.
In latino: il dativo di termine dipende da verbi di vario tipo. Cominciamo a esaminare i verbi
transitivi e intransitivi.
Verbi transitivi che reggono il dativo di termine
I verbi transitivi che reggono il dativo di termine possono essere schematicamente suddivisi in
base al significato o alla costruzione. Ecco un elenco dei principali:
■ verbi che significano «dare», «attribuire», «aggiungere», «togliere», «lasciare» (per es.: do, reddo; addo; trado; praebeo; tribuo; committo, mando, commendo; relinquo):
ESEMPIO
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Puer epistulam mihi dedit (Cicerone).
Uno schiavo mi ha dato la lettera.
verbi che significano «dire», «narrare», «mostrare», «rispondere», «promettere» (per es.: dico;
narro; nuntio; respondeo; promitto; ostendo).
Il dativo
Verbi intransitivi che reggono il dativo di termine
I verbi intransitivi che reggono il dativo di termine possono essere schematicamente suddivisi in tre
gruppi sulla base della corrispondenza con la costruzione italiana. Ecco l’elenco dei verbi principali:
■ verbi costruiti con il complemento di termine, sia in latino che in italiano (per es.: impëro,
«comandare a»; placeo, «piacere a»; noceo, «nuocere a»; cedo, «cedere a»; consulo, provideo, «provvedere a» ecc.):
ESEMPIO
■
Nero nec populo nec moenibus
patriae pepercit (Svetonio).
Nerone non risparmiò né il popolo
né le mura della patria.
verbi costruiti in italiano con complementi diversi da quello di termine (per es.: fido, «fidarsi di»,
e i suoi composti, confido e diffido; assentio e assentior, «essere d’accordo con»; gratulor, «congratularsi, rallegrarsi con»; irascor, «adirarsi con»):
ESEMPIO
MEMO
Catone ordinava alle città nuove navi.
verbi intransitivi in latino ma transitivi in italiano (per es.: succurro, «aiutare»; servio, «servire;
ignosco, «perdonare»; invideo, «invidiare»; plaudo, «applaudire»; persuadeo, «persuadere», ecc.).
ESEMPIO
■
Cato naves novas civitatibus
imperabat (Cesare).
Di immortales hominibus irasci et
succensere consuerunt (Cicerone).
Gli dèi immortali sono soliti adirarsi
e arrabbiarsi con gli uomini.
I verbi fido e confido si costruiscono di norma con il dativo della persona e l’ablativo della cosa, mentre diffido, «diffidare di», si costruisce sempre con il dativo.
Il passivo dei verbi intransitivi
I verbi intransitivi costruiti con il dativo non hanno forma passiva, tuttavia ammettono la costruzione passiva nella forma impersonale, ovvero alla III persona singolare:
ESEMPIO
Templis deum temperatum est (Livio).
Furono risparmiati i templi degli dèi.
Nella resa in lingua italiana bisogna prestare molta attenzione: se questi verbi risultano transitivi
in italiano, possono essere tradotti regolarmente con una costruzione passiva personale. In questo
caso, occorre modificare per intero la struttura della frase latina, procedendo come segue:
ESEMPIO
Dominis propter divitias a servis
invidetur.
I padroni sono invidiati dai servi
per la ricchezza.
il termine in dativo diventa il soggetto della frase italiana: dominis, «i padroni»;
il verbo (espresso in latino in forma impersonale) si concorda in forma passiva con il soggetto italiano: invidetur, «sono invidiati»;
■ il complemento d’agente, qualora espresso, resta immutato: a servis, «dai servi».
Va inoltre ricordato che, quando questi verbi sono espressi al passivo in dipendenza da un verbo
servile, è quest’ultimo ad assumere la costruzione impersonale alla III persona singolare:
■
■
ESEMPIO
Quid non potest mihi persuaderi?
(Seneca)
A che cosa non posso essere persuaso?
[lett.: non mi si può persuadere]
1.3 Il dativo di termine (2): verbi di eccellenza, di movimento e
con doppia costruzione
Il dativo di termine si trova anche in dipendenza da:
■ verbi di eccellenza che significano «superare», «eccellere», «precedere» (per es.: preesto, ante-
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PERCORSO 12
cedo, antisto, excello). Questi verbi reggono: il dativo o l’accusativo della persona rispetto alla quale si eccelle; l’ablativo (di limitazione) della cosa nella quale si eccelle:
ESEMPIO
■
hic qui nobis adsidet (Cicerone)
[adsidet < ad + sedeo]
quest’uomo che siede accanto a noi
verbi con doppia costruzione che hanno significati vari (per es.: dono, «donare»; circumdo, «circondare»; indüo, «vestire»; exüo, «spogliare»; interclúdo «precludere»; macto, «sacrificare» ecc.).
Questi verbi ammettono due possibili costruzioni: il dativo della persona e l’accusativo della
cosa oppure l’accusativo della persona e l’ablativo della cosa:
ESEMPIO
MEMO
Superare tutti in valore.
verbi composti con preposizione che implicano un’idea di movimento o spostamento (per es.:
accedo, antepono, comparo, adiungo, affero). Questi verbi possono reggere il dativo (detto di ‘avvicinamento’ o ‘destinazione’) oppure ripetere la preposizione da cui sono composti + il caso da
questa richiesto:
ESEMPIO
■
Virtute omnibus praestare (Cesare).
donare aliquid alicui
oppure donare aliquem aliquá re
donare qualcosa a qualcuno
Nella forma passiva, questi verbi possono presentare due costruzioni:
– il nominativo della cosa (che si dona, si circonda ecc.) e il dativo della persona;
– il nominativo della persona (che riceve il dono, che viene circondata ecc.) e l’ablativo della cosa.
ESEMPIO
Aliquid mihi donatum est.
oppure (Ego) aliqua re donatus sum.
Mi fu donato qualcosa.
1.4 Il dativo di termine (3): verbi che ammettono più costruzioni
Alcuni verbi latini, oltre al dativo, possono reggere altri casi, mutando di significato a seconda
della costruzione. Ecco l’elenco dei verbi principali:
MEMO
caveo
Il verbo caveo, quando esprime il significato di «stare attento a, badare che non», può anche reggere:
– una frase completiva introdotta da ne (o ut ne) + il congiuntivo;
– il semplice congiuntivo, senza congiunzioni.
Quando invece esprime il «provvedere a» regge una completiva con ut/ne + il congiuntivo.
consülo
convenio
cupio
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+ dat.: provvedere a, prendersi cura di
+ acc.: stare attento a
+ ab+abl.: guardarsi da
+
+
+
+
+
dat.: provvedere a
acc.: consultare
in e acc.: prendere provvedimenti contro
de e abl.: prendere provvedimenti, deliberare nei riguardi di
completiva con ut/ne e il congiuntivo: provvedere a
+
+
+
+
dat.: corrispondere a
acc.: incontrare
ad o in e acc.: convenire, radunarsi in
cum e abl.: essere d’accordo con (usato di solito nella forma impersonale)
+ dat.: favorire, parteggiare per
+ acc.: desiderare
+ dat.: temere per
Il dativo
metuo,
timeo
+ acc.: temere
+ ab e abl.: temere da parte di
+ de e abl.: temere riguardo a
provideo
+ dat.: provvedere a
+ acc.: prevedere
+ completiva con ut/ne e il congiuntivo: provvedere a
tempëro
(e moderor)
+ dat.: moderare, risparmiare
+ acc.: governare, reggere
+ ab e abl.: astenersi da
vaco
+ dat.: avere tempo per, dedicarsi a
+ abl. (o ab+abl.): essere libero da, tenersi lontano
Laboratorio di latino
1
Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i verbi che reggono un complemento di termine, in
blu i verbi di eccellenza.
1 La matrona donerà un bracciale d’oro all’ancella che l’avrà servita con maggiore cura. 2 La cavalleria impedì ai nemici di fare ritorno nell’accampamento. 3 I Greci erano superiori ai Romani nell’arte e nella filosofia. 4 Il padrone promise allo schiavo di concedergli la libertà attraverso la manomissione. 5 Vi lascerò una somma di denaro per acquistare una nuova armatura. 6 Quel giovane
astato superò tutti in coraggio e amore di patria. 7 Furono aggiunti tre manipoli all’esercito in partenza per l’Epiro. 8 I cittadini dell’isola sacrificarono candidi agnelli alle divinità per assicurarsene
la protezione.
2 Nelle seguenti frasi sottolinea in blu il complemento di termine, in rosso il verbo da cui
dipende; infine cerchia i verbi che in latino sono costruiti con il dativo mentre in italiano presentano altre reggenze.
1 L’ambasciatore annunciò a Cesare l’arrivo delle truppe ausiliarie. 2 Il senato attribuì somme lodi
all’oratore per le parole in favore della patria. 3 I figli dovranno provvedere ai genitori durante la
loro vecchiaia. 4 Non invidiare chi ti supera per gloria e valore ma cerca di emularlo. 5 Le ancelle
obbedirono agli ordini del padrone e lo servirono scrupolosamente per tutta la vita. 6 Il generale
consultò i senatori sull’opportunità di dichiarare guerra ai popoli confinanti. 7 Mi sforzai di persuaderlo a tornare in patria supplicandolo e promettendogli la protezione del senato. 8 La madre temeva per il giovane figlio che combatteva come velite agli ordini di Camillo. 9 Gli alleati promisero agli
ambasciatori che avrebbero rispettato i patti e inviato truppe e viveri. 10 Cicerone eccelleva per eloquenza su tutti gli oratori del suo tempo. 11 Annibale diffidò di coloro che erano rimasti nell’accampamento. 12 La maestra si congratulò con i discepoli per l’attenzione e la costanza nello studio.
3 Traduci le seguenti frasi, quindi riscrivile utilizzando uno dei costrutti alternativi ammessi
dai verbi evidenziati in grassetto, e ritraducile nuovamente.
1 Incolae deis multas hostias rite donabunt.
→ ...........................................................................................................................................................
2
Romanorum equites hostibus fugam intercludunt.
→ ...........................................................................................................................................................
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PERCORSO 12
Dux subvenientes cohortes cum exercitu suo coniunxit.
→ ...........................................................................................................................................................
3
4 Milites munitionibus castra circumdederunt.
→ ...........................................................................................................................................................
5 Ancilla matronam veste sumptuosa induit .
→ ...........................................................................................................................................................
4 Traduci le seguenti frasi, sottolineando il dativo di termine e cerchiando il verbo che lo
regge.
1 Miles se lorica induit. 2 Aer vitalem spiritum praebet animantibus (Cicerone). 3 Post id tempus auctoritate omnibus praestiti, potestatis autem nihilo amplius habui quam ceteri qui mihi quoque in magistratu collegae fuerunt (Res gestae divi Augusti). 4 Optima hereditas a patribus traditur liberis gloria
(Cicerone). 5 Regina coronis aureis aeneisque donabatur. 6 Propter piratarum insidias, circumducto
dextra sinistraque brachio, tyrannus portum moenibus circumdavit.
5 Completa le seguenti frasi declinando correttamente il termine indicato tra parentesi; quindi
1
2
3
4
5
traduci.
Caesar …………………. diffidebat.
Sacerdos ……………………… consuluit.
Magistra ……………….. plausit.
Quirites, …………………. cavete!
Catellam …………………… donabo.
[obsides]
[oraculum]
[discipuli]
[res publica]
[magistra]
6 Completa le seguenti frasi scegliendo la forma corretta fra quelle proposte, quindi traduci.
1
2
3
4
5
6
Barbari Iovis simulacrum / simulacro pepercerunt.
Saepe servi suis dominis / suos dominos invident.
Equitatus milites laborantes / militibus laborantibus succurebat.
Dicunt Fortunam audacibus / audacium favere.
Puellae apud aras deabus / deas supplicabunt.
Orator summa cum eloquentia civibus / cives persuasit.
7 Volgi le seguenti frasi, dove possibile, dalla forma attiva a quella passiva; quindi traduci.
1 Omnes magno cum strepitu histrioni plauserunt. 2 Hostibus advenientibus, pater suis liberis persuasit ut domi manerent. 3 Facile omnes recta consilia aegrotis dant. 4 Caesar oppidum diripit atque
incendit, praedam militibus donat, deinde in Biturigum fines pervenit. 5 Caesar suadet senatoribus ut
ex omnibus dux deligatur. 6 Hostibus concisis, milites duci benedicebant.
8 Nelle seguenti frasi descrivi la costruzione del verbo principale, evidenziato in grassetto,
quindi traduci. L’esercizio è avviato.
1
Hostes a Caesare insidias metuunt.
costruzione: metuo + a/ab+ abl.= «temere da parte di»
2 Hannibal frumentum in hiemem exercitui providebit.3 In conspectu populi iudex in coniuratos
consulit. 4 Sapiens irae semper temperat. 5 Domina de suis divitiis metuit. 6 Oraculum agrorum sterilitatem ante multos annos providit. 7 Senatus patriae saluti consuluerat. 8 Senator hostium crescentem molem sibi ac posteris metuebat.9 Mater cum ancilla liberis cavet. 10 Dux cum hostium legatis de pacis condicionibus consuluit.11 Caesar de suo ac legionis periculo nihil timebat. 12 Consul ab
iniura temperavit. 13 Nulla aetas vacavit a culpa (Seneca). 14 Tyranno ut a veneno caveret praedixerunt. 15 Miles, sibi timens, ex proelio fugit.
220
Il dativo
LEZIONE 2
Il dativo d’interesse
Il latino in pillole
2.1 Il dativo d’interesse
Altra funzione fondamentale del dativo è quella di indicare la persona o la cosa nel cui interesse è compiuta l’azione espressa dal verbo (complemento di interesse). A questa funzione si ricollegano più o meno direttamente tutti gli usi del dativo diversi dal complemento di termine.
Il dativo di vantaggio e svantaggio
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■
■
Definizione: indica la persona o la cosa a vantaggio o a danno della quale è compiuta l’azione
espressa dal verbo.
In italiano: corrisponde al complemento di vantaggio o svantaggio, introdotto dalle preposizioni «per», «a», «contro», «verso» oppure dalle locuzioni «a vantaggio/a favore di», «a svantaggio, a
danno di».
In latino: oltre che in dativo, il complemento di vantaggio e svantaggio può essere espresso con
pro + ablativo.
ESEMPIO
Tibi aras, tibi seris, tibi metes (Plauto).
Per te ari, per te semini, per te mieterai.
Il dativo etico o d’affetto
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■
Definizione: indica il vivo interessamento, la partecipazione di chi parla rispetto a quanto enunciato dal verbo.
In italiano: spesso pleonastico, può anche essere omesso dalla traduzione.
In latino: frequente nel linguaggio colloquiale, è adoperato soprattutto con i pronomi personali
(mihi, tibi, sibi).
ESEMPIO
Quid mihi Tulliola agit? (Cicerone)
Che mi combina la mia piccola Tullia?
Il dativo di possesso
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Definizione: indica la persona alla quale appartiene qualcosa.
In italiano: non esiste una costruzione corrispondente.
In latino: sempre usato in dipendenza dal verbo sum, indica il possesso di beni astratti; quando
invece il possesso riguarda beni materiali e concreti in genere si preferisce utilizzare il verbo
habeo (ma è una regola che ammette eccezioni).
ESEMPIO
Amplissimae tibi fortunae sunt (Cicerone). Tu possiedi abbondantissime ricchezze.
Il dativo di relazione
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Definizione: esprime la persona in relazione alla quale ha valore quanto espresso dal verbo.
In latino: è attestato prevalentemente con il participio presente, specialmente in locuzioni di
carattere geografico.
ESEMPIO
Caesar Gomphos pervenit, quod est
oppidum primum Thessaliae
venientibus ab Epiro (Cesare).
Cesare giunse a Gonfi, che è la prima città
della Tessaglia per chi viene dall’Epiro.
221
PERCORSO 12
Il dativo d’agente
■
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■
Definizione: esprime la persona che compie l’azione espressa da un verbo di forma passiva
In italiano: corrisponde al complemento d’agente.
In latino: svolge funzione analoga al regolare complemento d’agente (reso con a/ab + l’ablativo),
che sostituisce nelle seguenti circostanze:
– nella coniugazione perifrastica passiva:
ESEMPIO
Domino domus honestanda est
(Cicerone).
La casa deve essere nobilitata dal padrone.
– con alcuni participi perfetti (e forme composte di perfetto passivo), come auditus, «udito, sentito dire»; captus, «preso»; compertus, «appreso»; emptus, «comprato»; exploratus, «indagato»;
constitutum, institutum, «stabilito, disposto»; decretum, deliberatum, «deciso, deliberato»; perspectum, provisum, «provveduto»:
ESEMPIO
Mihi deliberatum est abesse ex ea urbe
(Cicerone).
È stato da me deciso di stare lontano
da questa città.
– con alcuni verbi al passivo, come probor, audior, quaeror, cognoscor:
ESEMPIO
Illa nobis alio tempore explicabuntur
(Cicerone ).
Queste cose saranno esposte da noi
un’altra volta.
Laboratorio di latino
9 Nelle seguenti frasi distingui i complementi di termine, vantaggio e svantaggio, d’agente.
1 L’ambasciatore si recò a Roma per sentire le condizioni di pace decise a sfavore dei vinti. 2 Bisogna
studiare per sé, non per il successo. 3 Gli inviò una lettera per programmare un’imboscata ai nemici che si avvicinavano a Roma. 4 Mi sono impegnato per la vittoria ma sono stato superato da tutti
i miei avversari. 5 Da parte del console furono tributati grandi onori agli atleti di ritorno dalle
Olimpiadi. 6 A chi devo consegnare questo libro di storia? 7 Dalle un aiuto per la raccolta del frumento: sta per essere danneggiato dalla violenta pioggia. 8 La mareggiata ha provocato seri danni
alla flotta dei Cartaginesi diretta in Spagna. 9 Quel giorno una folla festosa di spettatori si raccolse
nello stadio per assistere alla finale: mio padre me ne parla sempre. 10 I popoli alleati unirono le
loro truppe a quelle dei Romani per la battaglia del giorno successivo. 11 Adesso tocca a noi difendere le sorti della patria lottando con vigore contro i nemici.
10 Sottolinea i dativi contenuti nelle seguenti frasi, specificandone il valore (di termine, d’agente, di relazione, di vantaggio/svantaggio, possesso); quindi traduci.
1 Mihi de Q. Hortensii morte allatum est (Cicerone). 2 Equitatui quem Haedui miserant Dumnorix praeerat (Cesare). 3 At tibi repente paucis post diebus venit ad me Caninius (Cicerone). 4 Homo non sibi se
soli natum esse meminerit, sed patriae, sed suis (Cicerone). 5 Magistra floribus a gratis discipulis donata est. 6 Dilecte puer, cur mihi miserrime fles? 7 Ad sinistram intrantibus canis ingens, catena vinctus,
in pariete erat pictus superque quadrata littera scriptum erat: «Cave canem» (Petronio) 8 Sita Anticyra
est in Locride laeva parte sinum Corinthiacum intranti (Livio). 9 Catoni studium modestiae, decoris sed
maxime severitatis erat (Sallustio). 10 Amplissimae tibi fortunae sunt (Cicerone). 11 Sapientia non est
nobis repudianda. 12 Masinissa, rex Numidarum, in amicitiam receptus est a P. Scipione, cui postea
Africano nomen datum est (Sallustio).
222
Il dativo
11 Traduci le seguenti frasi, quind trasformale utilizzando il dativo di possesso.
1
Ille homo secundam fortunam habet.
→ ...........................................................................................................................................................
2
Agricola parvum agellum habuerat.
→ ...........................................................................................................................................................
3
Cicero maximam curam rei publicae habuit.
→ ...........................................................................................................................................................
4 Clelia laudabiles virtutes habebat.
→ ...........................................................................................................................................................
5 Dominus liberalitatem in servos habet.
→ ...........................................................................................................................................................
6
Milites magnum animum habebunt.
→ ...........................................................................................................................................................
223
PERCORSO 12
LEZIONE 3
Il dativo di fine e il dativo retto da aggettivi
Il latino in pillole
3.1 Il dativo di fine
■
■
■
Definizione: indica il fine o lo scopo dell’azione espressa dal verbo (dativo di fine) o anche l’effetto da essa prodotto (dativo di effetto).
In italiano: corrisponde al complemento di fine o scopo ed è introdotto dalle preposizioni «per»,
«a», «in», «da», «di» oppure dalle locuzioni «allo scopo di», «al fine di».
In latino: solitamente dipende da verbi e locuzioni idiomatiche come: auxilïo esse, «essere di aiuto»; exemplo esse, «essere di esempio»; laudi tribuëre, «ascrivere a lode»; usui esse, «essere di utilità»; dono dare, «dare in dono»; habere quaestui, «avere a fine di lucro, sfruttare».
ESEMPIO
Eum domicilio delegerat locum (Livio).
Aveva scelto quel luogo per domicilio.
Oltre che in dativo semplice, il complemento di fine può essere espresso con vari altri costrutti,
fra cui:
■ in o ad + accusativo;
■ causá o gratiá + genitivo.
Il doppio dativo
Il dativo di fine o effetto, unito a un dativo di termine, di interesse o di possesso, dà luogo al
costrutto del doppio dativo. Ciò accade in dipendenza da uno dei seguenti verbi:
■ sum nel senso di «essere di», «riuscire di», «essere causa di»;
■ duco, tribuo, verto nel senso di «ascrivere a, attribuire a»;
■ eo, venio, mitto, relinquo e simili.
ESEMPIO
Virginem mancupio tibi dabo (Plauto).
Ti darò la ragazza in garanzia.
3.2 Il dativo in dipendenza da aggettivi
Per facilità didattica, gli aggettivi che reggono il dativo (di termine, di ‘avvicinamento’, di interesse, di fine ecc.) sono solitamente raggruppati in base al significato:
■ utilità, danno: utilis, inutilis, salutaris, noxius, perniciosus, exitiosus;
■ amicizia, avversione: amicus, inimicus, gratus, ingratus, benevolus, malevolus, familiaris, acceptus, invisus, infestus, aequus, iniquus, alienus;
■ somiglianza o diversità: similis, dissimilis, par, dispar, aequalis, contrarius;
■ attitudine, disposizione: aptus, idoneus, accomodatus, necessarius, propensus, proclivis;
■ vicinanza, affinità, parentela: vicinus, finitimus, propior, proximus, propinquus, affinis, communis, congruens, conveniens.
MEMO
ESEMPIO
224
scripta auctori perniciosa suo (Ovidio)
scritti dannosi al proprio autore
Erit rebus ipsis par et aequalis
oratio (Cicerone).
Il discorso sarà simile e conforme
all’argomento stesso.
Molti degli aggettivi che reggono il dativo presentano costruzioni alternative: occorre pertanto non tradurre
mai in modo ‘automatico’, ma valutare sempre il contesto e i diversi significati segnalati sul dizionario.
Il dativo
Laboratorio di latino
12 Analizza per iscritto le seguenti frasi prestando particolare attenzione alle funzioni della preposizione «per».
1 Le sentinelle fissarono i turni per la notte. 2 Socrate fu di esempio per sapienza e coraggio.
3 La cavalleria fu di grande aiuto nella ritirata dell’esercito. 4 Le navi rimasero all’ancora per la violenta tempesta che stava agitando il mare. 5 Il console ricevette gli ambasciatori per una nuova alleanza contro i Galli. 6 I gladiatori combattevano per la vita, non per la gloria. 7 La maestra aveva
ricevuto in dono dai discepoli un mazzo di rose e una corona di viole. 8 Cesare scelse per l’accampamento un luogo da cui era possibile controllare tutta la vallata. 9 L’agricoltore preparò gli arnesi
per la raccolta del frumento. 10 L’oratore parlò per coloro che ancora non avevano deciso. 11 Gli atleti si riunirono a Olimpia per le gare. 12 Fu inviata una lettera al console per l’annuncio della morte
del questore. 13 Il luogotenente indicò il luogo più idoneo per l’assalto notturno.
13 Completa le seguenti frasi declinando correttamente il termine indicato tra parentesi; quindi
1
2
3
4
5
6
traduci.
Est finitimus …………………….. poeta (Cicerone).
Pausanias venit Atticis ……………………… (Cornelio Nepote).
Non fuit ille tyrannus …………………… utilis.
……………………. non voluptas contraria est (Cicerone).
Consul opinionem perniciosam rei publicae …………que periculosam illustravit.
Haec genera dicendi aptiora sunt …………………… (Cicerone).
[orator]
[auxilium]
[cives sui]
[dolor]
[sui (pron.)]
[adulescentes]
14 Traduci le seguenti frasi sottolineando il dativo di fine e di effetto e la costruzione con il doppio dativo.
1 Dies conloquio dictus est ex eo die quintus (Cesare). 2 Caesar honoris Divitiaci atque Haeduorum
causá sese eos in fidem recepturum et conservaturum esse dixit (Cesare). 3 Nemini meus adventus labori aut sumptui fuit (Cicerone). 4 Caesar C. Fabium legatum cum legionibus duabus castris praesidio
reliquit (Cesare). 5 Caesar, priusquam se hostes ex terrore ac fuga reciperent, in fines Suessionum, qui
proximi Remis erant, exercitum duxit (Cesare). 6 Neque hoc illi quisquam tribuebat superbiae (Cornelio
Nepote). 7 Ii, qui Alesiae obsidebantur, constituunt ut qui valetudine aut aetate inutiles sint bello, oppido excedant (Cesare). 8 Vobis in illo discrimine summae utilitati fuerat eorum auxilium. 9 Praesidio
impedimentis legionem quartam decimam Caesar reliquit (Cesare). 10 Eum domicilio delegerat locum
(Livio). 11 Tua victoria mihi magno gaudio fuit. 12 Pompeius quinque legiones ab opere deductas subsidio suis misit (Cicerone).
15 Individua nelle seguenti frasi gli aggettivi che reggono il dativo, quindi traduci.
1 Loca castellis idonea dux communiit (Cornelio Nepote). 2 Tullius Hostilius non solum proximo regi
dissimilis,sed ferocior etiam quam Romulus fuit (Livio). 3 Exploratores Trevirorum copias proximas flumini Rheno esse nuntiaverunt. 4 Videmus Papum Aemilium Luscino familiarem fuisse (Cicerone).
5 Quae peregrina ex diversa regione semina transferuntur, minus sunt familiaria nostro solo quam vernacula (Columella). 6 Consul imperitus perniciosa rei publicae consilia cepit. 7 Nostra omnis vis in
animo et corpore sita est; alterum nobis cum dis, alterum cum beluis commune est (Sallustio). 8 Omnes
sciunt Ciceronem in Catilinae coniuratione utilissimus rei publicae fuisse.
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