Dott.ssa Maria Luisa Franchi
Maria Luisa Franchi
Concetti di priorità temporale
Il caso di
prima
Sistematicità formale
 Per capire cosa si intende per sistematicità
diciamo che gli elementi di una lingua
presentano relazioni di somiglianza. Ad es:
 Principio di composizione: parole come
“arco”, “inarcare”, “arcuato” hanno una
stessa radice “arc-” dotata di uno stesso
significato che si riferisce ad una certa
configurazione fisica (una configurazione ad
arco appunto).
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 “Inarcare” intrattiene un rapporto con i
verbi della I coniugazione –are (come
“lodare”, “amare”).
 “Arcuato” è in rapporto con il participio
passato di questi verbi –ato (“lodato”,
“amato”)
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Asse sintagmatico: simultaneità
e multimodalità
 Mentre l’asse sintagmatico in lingua vocale
è lineare in cui i singli elementi si
susseguono, quello nelle LS si espande
anche in simultaneità: sog e verbo vengono
articolati in simultaneità per mostrare la
dipendenza di uno dall’altro.
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Asse sintagmatico nelle
lingue vocali e nelle lingue
dei segni
“l’uomo legge un libro”
Linearità temporale in italiano
Simultaneità in segni
uomo
libro legge
libro
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Iconicità dinamica
 L’iconicità assume forme diverse a seconda
del contesto e del tipo di registro.
 Discorso FORMALE: 13,5% di iconicità;
 NARRAZIONI libere: 43%;
 Testo POETICO: 53,4%
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 Le costruzioni che sfruttano l’iconicità
dinamica sono prevalentemente di 3 tipi:
 CLASSIFICATORI
 IMPERSONAMENTO
 METAFORE ICONICHE
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Classificatori
(“La lingua dei segni italiana”, a cura di V. Volterra, 1987.pp.104 e 204. Il
Mulino.)
(“Linguaggio e sordità”, Caselli, Maragna, Rampelli e Volterra, 1994, p. 90. La
nuova Italia)
 E’ un segno che sta a rappresentare una classe
di oggetti ed eventi con particolari
caratteristiche di forma e/o movimento.
 I classificatori sembrano coincidere con le
configurazioni dei segni a cui vengono
attribuiti particolari significati.  Ciascun classificatore consiste essenzialmente
di una configurazione particolare, articolata
solitamente nello spazio neutro.
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 Ciascuna di queste configurazioni possiede
tratti semantici particolari che specificano
alcune proprietà fisiche o concettuali degli
oggetti o esseri animati cui il segno
classificatore può riferirsi.
 Ad esempio la configurazione B (la mano è
aperta con tutte le dita estese e vicine) può
essere usata per riferirsi ad oggetti dalle
superfici piane e compatte, più o meno spesse,
quali muri porte, tetti, ma anche libri o
giornali.
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 La configurazione 5 (configurazione identica a
5 con la differenza che qui tutte le sono
piegate e contratte) può essere usata per
oggetti sferici quali una palla o anche per
oggetti cilindrici di notevole dimensione.
 La configurazione C (le dita e il pollice sono
piegati e contratti in modo da formare una
semicirconferenza simile alla lettera C) può
riferirsi ad oggetti cilindrici di dimensioni più
contenute quali bicchieri, bottiglie, tubi.
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 La configurazione F (il pollice e l’indice si
toccano all’altezza delle punte mentre le altre
dita sono estese e distanziate) può riferirsi ad
oggetti lunghi e sottili, facilmente afferrabili
fra la punta delle dita quali ad esempio penne,
matite, fili.
 La configurazione V (indice e medio estesi e
distanziati) viene usata per simbolizzare esseri
animati a due gambe.
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 Inoltre
nella LIS vi sono alcune
configurazioni che sembrano venire
utilizzate
esclusivamente
come
classificatori e non compaiono nei segni se
non come tali.
 Si tratta comunque di segni non stabili che
possono variare da un segnate all’altro.
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 La configurazione L (pollice e indice estesi e
paralleli) viene usata per riferirsi ad oggetti a
forma di striscia come ad esepio pellicola o
didascalia, o ad oggetti che hanno poco
spessore, come una tavoletta.
 La configurazione B (tutte le dita sono estese,
piegate e poste parallelamente al pollice) viene
usata per riferirsi ad oggetti che presentano un
certo spessore. Talvolta si sostituisce ad altre
configurazioni proprio per segnalare le
caratteristiche del particolare oggetto cui si fa
riferimento, come ad es. mangiare-panino.
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 Abitualmente nella forma citazionale il verbo
mangiare ha la configurazione 5, ma si usa
invece questa configurazione quando si fa
riferimento ad un cibo del tipo “panino”.
 Ugualmente il verbo costruire nella sua forma
citazionale ha la configurazione B, ma si usa
questa configurazione B quando si fa
riferimento a dei mattoni che vengono messi
l’uno sull’altro.
 Questa stessa configurazione si apre e si
chiude ripetutamente nel segno morbido.
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Bibliografia
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*T. Russo Cardona, V. Volterra, Le lingue dei segni. Storia e semiotica, Roma,
Carocci, 2007 (cap. 3, 4, 6: Lingue dei segni e lingue vocali / Il discorso segnato:
produttività e iconicità).
T. Russo, La mappa poggiata sull’isola, Rende, CELUC, 2004 (cap 2, ‘Cone è fatta
una lingua dei segni’). *V. Volterra (cur.), La lingua dei segni italiana, Bologna, Il Mulino, 2004 (nuova
ediz.) (4 capitoli: Componeti non manuali / Aspetti Morfosintattici / Ordine dei
segni nella frase / Alfabeto manuale)
*C. Caselli, S. Maragna, V. Volterra, Linguaggio e sordità, Bologna, Il Mulino,
2006 (cap 3, 4: acuisiz. Linguaggio bambini udenti / bambini sordi)
* Bosi et al. (cur.), L’assistente alla comunicazione, Milano, FrancoAngeli, 2007 *S. Maragna, Una scuola oltre le parole, Milano FrancoAngeli, 2003 (nuova ediz.)
D. Fabbretti, E. Tomasuolo (cur), Scrittura e sordità, Roma, Carocci, 2006 (cap. 1,
4, 5, pp 83-116, Fbb, Caselli & Tomasuolo, Quando cappuccetto Rosso non sente
+ Fabbretti, Volterra, Pontecorvo: Una ricerca sull’italiano scritto da persone
sorde adulte, tot 25 pp. Psicologia clinica dello sviluppo: Articolo Guidonia
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