specifiche tecniche di riferimento relative allo sviluppo tecnologico dell'informatica all'interno dell'Azienda U. S. L. 8 di Arezzo Azienda Unità Sanitaria Locale n.8 Arezzo / via Curtatone, 54 – 52100 Arezzo +39 0575 2551 / www.usl8.toscana.it / Partita IVA e C.F.: 01458450515 Unita' Operativa Tecnologie Informatiche specifiche tecniche di riferimento relative allo sviluppo tecnologico dell'informatica all'interno dell'Azienda U. S. L. 8 di Arezzo 1. Premessa Un’Azienda come la U. S. L. 8 di Arezzo (AUSL8) deve mantenere una infrastruttura informatica che sappia essere dinamica, ovvero che riesca a configurarsi in modo sempre piu’ aderente al modello organizzativo scelto dall’amministrazione, riproponendo tali scelte dal punto di vista dell’implementazione tecnologica e dei servizi. In relazione alle necessita’ organizzative ed operative espresse dall'amministrazione e dai responsabili operativi dei vari reparti, e’ necessario definire una serie di riferimenti tecnologici in base ai quali costruire la rappresentazione procedurale e di servizio che risponda alle necessita’ stesse. 2. Oggetto Le presenti specifiche si intendono minime relativamente alla fornitura di un qualsiasi sistema tecnologico che risponda ad esigenze di automazione procedurale tramite implementazioni di tipo informatico, comprendente software e servizi da implementare su hardware messo a disposizione dal committente. Si intende mettere in opera un sistema con modello operativo centralizzato - rispetto alla rappresentazione fisica aziendale che e' distribuita sul territorio che garantisca tutte le funzionalita’ ed operativita’ richieste integrandosi in modo totale con l’esistente Sistema Informativo Aziendale (SIA). Il sistema sara’ previsto come centralizzato nel presidio ospedaliero di Arezzo, funzionante su rete TCP/IP con previsione delle bande minime necessarie per le utenze, con previsione delle occupazioni storiche atte a dimensionare lo storage necessario e previsione delle risorse minime richieste per la parte client. Dovranno essere rispettati gli standards tecnologici di infrastruttura, sviluppo ed interprocess proposti dell’AUSL8, con attenzione alle raccomandazioni della Regione Toscana (RT) e dell’ESTAV Toscana sud-est (ESTAV). 3. Struttura informatica aziendale esistente L’AUSL8 e’ distribuita sul territorio provinciale di Arezzo con piu’ di 4000 dipendenti ed oltre 2000 postazioni attive di elaborazione elettronica dei dati. La struttura organizzativa prevede cinque zone di competenza, corrispondenti alle cinque aree geografiche provinciali: citta’ di Arezzo, Valdichiana, Valdarno, Valtiberina e Casentino. Schematizzando, ognuna delle zone dispone di un presidio ospedaliero di riferimento, una sede amministrativa di riferimento – non sempre ubicati su edifici contigui – ed una serie di presidi distrettuali. 20060809-specifiche_sviluppo_2006.doc pag. 2 Unita' Operativa Tecnologie Informatiche specifiche tecniche di riferimento relative allo sviluppo tecnologico dell'informatica all'interno dell'Azienda U. S. L. 8 di Arezzo L’automazione dei presidi ospedalieri e’ garantita da sistemi dedicati alla gestione dei reparti in ognuna delle zone. L’automazione delle esigenze amministrative e’ garantita da sistemi centralizzati nella sola sede aretina. La sede che ospita la maggior parte della tecnologia informatica e’ il presidio ospedaliero di Arezzo (ospedale S. Donato). Ogni presidio ospedaliero di zona e’ collegato al presidio di riferimento – ospedale di Arezzo – con linee telematiche ad alta velocita’ (2 Mbit/sec.). Le sedi amministrative ed i presidi distrettuali di zona sono collegate al presidio ospedaliero della zona di appartenenza con linee ad alta e media velocita’ (2 Mbit/sec. – 512 Kbit/sec.). Tutte le linee sono di tipo dedicato, ovvero la rete di comunicazione e’ privata. Unico punto di contatto con la rete pubblica (internet), il collegamento che la RT mette a disposizione per la connessione alla RTRT1. Il traffico di rete geografica e’ gestito da apparati CISCO. Le postazioni informatiche di utenza generica sono tutte costituite da personal computers con ambiente operativo Microsoft Windows con versioni 98, 2000 e XP. Tutte le postazioni sono collegate alla WAN aziendale con protocollo di rete di tipo TCP/IP e possono accedere a servizi sia interni che esterni tramite una serie di sistemi centralizzati nella sede di Arezzo. I sistemi di riferimento per procedure sanitarie ed amministrative sono per la maggior parte attivi con sistema operativo della famiglia UNIX – Alpha Tru64, Linux RH ES 3.0 UP3 -. In taluni casi esistono dei sistemi che adottano ambienti Microsoft Windows con versioni NT e 2000/2003 server, in relazione a specifiche necessita’, e con un assetto tecnologico difforme dagli standard aziendali definiti dalle Tecnologie Informatiche. 4. Standards generali di sviluppo Le valutazioni qualitative relative ad ogni acquisto di natura informatica seguono delle linee guida generali frutto dell’esperienza maturata nella gestione dei sistemi informativi esistenti, tenendo conto delle raccomandazioni che i Ministeri, la RT e l' ESTAV emettono in materia. Riassumendo schematicamente tali linee, si intende realizzare: 1 • divisione della gestione hardware dalla gestione software • univocita’ delle basi dati, distinte a livello unico aziendale senza suddivisioni a livello di zona, mantenendo rappresentazioni logiche di replica locale dove le prestazioni e/o considerazioni organizzative ne consigliassero l’implementazione • centralizzazione dei servers e del carico elaborativo e conseguente diminuizione del carico dei client fino ad arrivare al client “zero-configurazioni”, indipendente dal sistema operativo RTRT, Rete Telematica Regione Toscana. 20060809-specifiche_sviluppo_2006.doc pag. 3 Unita' Operativa Tecnologie Informatiche specifiche tecniche di riferimento relative allo sviluppo tecnologico dell'informatica all'interno dell'Azienda U. S. L. 8 di Arezzo • aumento del livello di sicurezza e performances dei servers, nonche’ delle tratte di rete principali, ovvero potenziamento dell’infrastruttura • adeguamento agli standards aziendali in termini di database servers, ambienti operativi, modelli procedurali, interfacce utente 5. Standards tecnologici aziendali Le linee guida adottate fanno riferimento ad alcuni standards tecnologici : • utilizzo di sistemi, ambienti servers e tools di sviluppo di tipo open • sistemi operativi servers unix like, preferibilmente Linux RH ES 3.0 / AS 4.0 • utilizzo di RDBMS Oracle o Informix, preferibilmente Oracle 9.2.0.4.0 • sviluppo di applicazioni senza dipendenza tecnologica da configurazioni hardware o software di clients e servers • accesso alle procedure solo tramite interfaccia pure WEB, indipendentemente dal sistema operativo e dal browser • interfacce di accesso ai databases tramite servizi standard (WEB Services), ovvero trasparenza dei dati per interrogazione ed interprocess. • analisi dei processi e dei flussi per implementazione di procedure e cooperazione operativa secondo raccomandazioni adottate a livello nazionale, europeo e mondiale (IHE). 6. Specifiche minime delle procedure Le specifiche minime sono divisibili in due filoni principali: • specifiche di interfaccia utente • specifiche infrastrutturali e di servizio specifiche di interfaccia utente I progetti riassunti nel Piano per la Sicurezza Informatica dell’AUSL8 del 2004 – da sviluppare con investimenti previsti nel periodo 2005-2008 - prevedono un progressivo dimensionamento e configurazione delle stazioni client affinche’ non contengano dati e/o configurazioni particolari e nessuna connessione diretta alle basi dati ed alle risorse aziendali. Solo autenticandosi alle risorse di rete tramite l’infrastruttura unica e centralizzata che sara’ messa in opera, l’utente, tramite la stazione client, potra’ accedere alle risorse/servizi aziendali. Questo presupposto porta alla messa in opera di PC clients che: 20060809-specifiche_sviluppo_2006.doc pag. 4 Unita' Operativa Tecnologie Informatiche specifiche tecniche di riferimento relative allo sviluppo tecnologico dell'informatica all'interno dell'Azienda U. S. L. 8 di Arezzo • non debbano essere vincolati al sistema operativo (attualmente lo standard di riferimento e’ Windows XP professional, ma la tendenza progettuale e’ di arrivare al client linux); • non contengano altro software locale che non sia quello necessario alle attivita’ funzionali dell’utente, che comunque non manterra’ nessun documento/dato in locale ma avra’ a disposizione delle aree di storage centralizzate accedibili solo dopo l’autenticazione; • per quanto riguarda gli applicativi di office automation/workgrouping, l’Azienda adotta softwares open quali OpenOffice, che non sono legati al sistema operativo del client. Questo significa che qualsiasi sviluppo software che debba in qualche modo esportare dati non lo puo’ fare confidando sul fatto che esista un software-server specifico sul client (ad esempio Microsoft Excel o Word), ma lo deve fare creando esportazioni in formati standard de-facto (come ad esempio CSV, XML) leggibili dagli applicativi in quel momento utilizzati dall'AUSL8; • per quanto riguarda gli applicativi verticali, ovvero specifici di singole automazioni, tali procedure devono essere accedibili solamente via WEB dopo l’autenticazione che avverra’, appunto, tramite il portale dei servizi intranet; • non devono esistere connessioni dirette fra il client e le risorse/servizi aziendali che siano esterne all’applicativo (come ad esempio drivers ODBC, terminal serving, connessioni socket dedicate); • non devono esistere cartelle condivise sui clients e sui servers, ovvero gli applicativi, per accesso a risorse centralizzate, devono fare riferimento unicamente al RDBMS che puo' gestire campi binari BLOB per condividere tali risorse; • i riferimenti a procedure/servizi non direttamente riconducibili alla specificita’ dell’applicativo devono essere sfruttati tramite interfaccia standard web service ai servizi stessi che saranno implementati a livello trasversale nell’infrastruttura aziendale (faxing, e-mailing, firme digitali, etc.). Questo presuppone l’esistenza di tali servizi a livello di risorsa aziendale, esistenza che, essendo in fase di progressiva implementazione deve essere verificata e concordata al momento della fornitura; • l’autenticazione degli utenti deve essere possibile tramite un web service che l’AUSL8 ha in fase di sperimentazione, comunque tramite server esterno LDAP, cosi’ che ogni utente sia implicitamente autenticato tramite un servizio centrale e che i suoi profili di accesso siano comunicabili/demandabili ad un servizio di provisioning esterno alla procedura; • il sistema operativo della stazione client deve essere configurato riservando i diritti di superutente ai soli amministratori di sistema, cosi' impedendo modifiche, installazioni e/o configurazioni non autorizzate da parte dell'utente. 20060809-specifiche_sviluppo_2006.doc pag. 5 Unita' Operativa Tecnologie Informatiche specifiche tecniche di riferimento relative allo sviluppo tecnologico dell'informatica all'interno dell'Azienda U. S. L. 8 di Arezzo specifiche infrastrutturali e di servizio • l’AUSL8 fornisce il supporto tecnologico alla parte server (database server, application server, auditing) e di rete. L’azienda fornitrice deve specificare quali sono le risorse necessarie in termini di storage e banda di rete in relazione alle utenze previste ed agli storici richiesti; • l'AUSL8 prevede la gestione di due canali ridondati di rete (quattro prese di rete) per ogni server, in modo da garantire due percorsi separati e ridondati agli switch core aziendali; un terzo canale ridondato (due prese di rete) e' previsto in ogni server che necessiti di essere copiato nelle ore notturne, cosi' garantendo percorsi separati fra dati di utilizzo comune e dati di copia; lo standard di riferimento minimo per ogni singola presa di rete e' di un canale in rame RJ45 da 1 GB/sec, con possibilita' di utilizzo di canali in fibra fino a 10 GB/sec ove necessario. • l’azienda U. S. L. 8 provvede alla gestione del fault-management e del disaster-prevention, ovvero mette a disposizione l’insieme di infrastrutture necessarie a garantire continuita’ di servizio e disponibilita’ dei dati. L’azienda fornitrice deve collaborare pienamente nella messa in funzione di quanto necessario affinche’ possano essere resi operativi tutti gli strumenti previsti (politiche di backup, esportazioni di databases, etc.); • i sistemi operativi della parte database server ed application/web server sono di tipo Unix, preferibilmente Linux, con gestione sistemistica demandata all’AUSL8 per le parti di sistema operativo ed alla azienda fornitrice per le parti dedicate al funzionamento dell’applicativo (database/application/web). Ogni configurazione parte server effettuata dall’azienda fornitrice deve essere eseguita in collaborazione con sistemisti delegati dalla AUSL8 e deve generare un report documentale esaustivo relativamente alle operativita’ effettuate; • ogni accesso alla parte server, sia da parte dell’applicativo che da parte di personale addetto alla manutenzione/configurazione deve avvenire su canali sicuri di tipo SSH/IPSEC/HTTPS. Qualsiasi altro servizio non sicuro (telnet, ftp, samba, vnc, condivisione NetBios) non sara’ attivabile; • il RDBMS adottato dall’Azienda U. S. L. 8 e’ Oracle. L’azienda fornitrice deve gestire in toto la configurazione e la manutenzione del database stesso. Per la prima installazione, l’azienda fornitrice si deve attenere a quanto in precedenza specificato relativamente alle configurazioni/installazioni parte server. L’accesso al RDBMS puo’ avvenire solo in maniera server-to-server nelle applicazioni multi-tier (database-application-interface). Ogni altro accesso al database che non sia gestito dall’applicazione deve prevedere una interfaccia web service che ne gestisca la sicurezza (autenticazione del richiedente) e le funzionalita’; • la parte application server deve sfruttare i supporti di sistema operativo e gli standards di tipo open software. L’AUSL8 utilizza application servers J2EE basati su WEB server Apache. 20060809-specifiche_sviluppo_2006.doc pag. 6 Unita' Operativa Tecnologie Informatiche specifiche tecniche di riferimento relative allo sviluppo tecnologico dell'informatica all'interno dell'Azienda U. S. L. 8 di Arezzo • i servers che necessitino di essere copiati dal sistema di enterprise backup della AUSL8 devono mettere a disposizione un fileset comprendente tutti i dati necessari alla completa ricostruzione/riconfigurazione del sistema che verra' copiato ogni notte. A tale scopo, il dimensionamento dello storage deve comprendere lo spazio necessario ad ospitare tale fileset. 7. Affidabilita’ Per poter garantire la disponibilta’ dei dati anche in caso di disastri ambientali e’ necessario prevedere la messa in opera non solo di protezioni di tipo cluster/SAN, ma di repliche dei servers su sistemi fra di loro remoti. L’ipotesi di affiancare al previsto server centralizzato 2 uno (o piu’) servers remoti che funzionino in replica del server primario e’ fortemente condizionata dal tipo di implementazione proposta. Per minimizzare il traffico di rete e ridondare ulteriormente i dati, potrebbe essere prevista la messa in opera di servers slave che funzionino in replica database-to-database. L’intento sarebbe quello di garantire: • ottimizzazione del carico di rete localizzando le operativita’ quotidiane primarie su piu’ punti distribuiti geograficamente • prevenzione del fault dei servers, replicati in diverse zone geografiche e quindi ridondati, con possibilita’ di continuita’ di servizio in mancanza di uno dei nodi. Data la complessita’ di un sistema di questo tipo, che ha impatto diretto sull’architettura delle procedure, sara’ valutata in modo fortemente positivo una progettualita’ in tal senso. 8. Specifiche minime di installazione, configurazione, gestione e manutenzione Un sistema fornitore di servizi quale quello oggetto del presente documento richiede tempi e conoscenze specifiche per poterne garantire la corretta installazione e configurazione. La conseguente gestione e manutenzione assumono importanza significativa vista la necessita’ di mantenere operativo e performante il sistema nel medio/lungo periodo. Al fine di preservare una conoscenza interna alla AUSL8 che consenta la reinstallazione il piu’ possibile rapida di client e servers, ogni fase delle installazioni tipiche di clients e servers deve essere documentata in modo tale da consentire la reinstallazione stessa ad operatori autorizzati. 9. Specifiche minime di sicurezza Le procedure/servizi offerti dovranno rispettare le norme vigenti relativamente alla privacy dei dati trattati, nonche’ relativamente alla sicurezza implicita dei dati stessi. Al fine di integrare al meglio la sicurezza offerta dall’azienda fornitrice con gli strumenti adottati dalla 2 Per “server” si intende sistema server, insieme che puo’ prevedere piu’ apparati in configurazioni di cluster e/o di SAN. 20060809-specifiche_sviluppo_2006.doc pag. 7 Unita' Operativa Tecnologie Informatiche specifiche tecniche di riferimento relative allo sviluppo tecnologico dell'informatica all'interno dell'Azienda U. S. L. 8 di Arezzo AUSL8 e’ necessario che l’offerta preveda una descrizione documentale di come vengono implementate proceduralmente le politiche di sicurezza previste. 10.Integrazione e servizi In un’ottica di gestione di risorse centralizzate, le procedure/servizi in offerta dovranno rispettare gli standards di sviluppo proposti anche in relazione all’integrazione con il SIA. Le procedure da inserire nel SIA devono interagire con tutta un’altra serie di procedure/servizi gia’ attivi e che offrono/richiedono risorse tramite interfacce standards web services, alcune gia’ implementate, altre da progettare/implementare. Come regola generale, ogni momento di interprocess dovra’ essere implementato tramite web services che esporranno tutte le interfacce necessarie a soddisfare la necessita’ logica/operativa. Per interprocess non si intende solo il contatto tipico application-toapplication (esempio, procedure di reparto/servizio che colloquiano con l’anagrafe assistiti), ma anche il contatto service-to-interface, ovvero la definizione di interfacce che interpretino una precisa istanza procedurale. Esiste infatti la necessita' di esposizione di tali istanze all’utente che deve poter essere implementata in applicazioni terze, fermo restando che tutta la business logic di controllo e validazione e’ pertinenza del web service (esempio, la prenotazione di una serie di prestazioni, che puo’ essere portata a termine tramite l’interfaccia propria della nuova procedura, ma che deve in modo identico essere possibile tramite una interfaccia implementata in una procedura di reparto che accede al web service specifico). Le implementazioni di interprocess che devono essere comprese nell’offerta, in esse includendo analisi, implementazione ed installazione pienamente funzionale, con trasporto ed esposizione di servizio di tipo WEB service, sono3: 3 • collegamento alle procedure di gestione magazzino per verifica/carico/scarico delle giacenze e dei prodotti utilizzati nei processi; • collegamento bidirezionale con l’anagrafe assistiti secondo le raccomandazioni di profilo IHE; • collegamento bidirezionale con le procedure di ADT secondo le specifiche IHE; • collegamento bidirezionale con le procedure di prenotazione/riscossione (CUP), con gestione dell’eventuale esplosione delle prestazioni richieste in origine e loro tracciabilita’ rispetto alla richiesta originale; • collegamento con gli ambulatori; • collegamento bidirezionale con i servizi/reparti interessati (PS, LIS, RIS, etc.); Le interfacce previste sono generalizzate rispetto ad aspetti comuni tipici delle automazioni in ambito sanitario. Ogni nuova automazione deve, ovviamente, essere valutata nelle sue specificita' per definire completamente le necessita' di integrazione con il SIA. 20060809-specifiche_sviluppo_2006.doc pag. 8 Unita' Operativa Tecnologie Informatiche specifiche tecniche di riferimento relative allo sviluppo tecnologico dell'informatica all'interno dell'Azienda U. S. L. 8 di Arezzo • collegamento con il sistema centralizzato di cartella clinica/data repository; • collegamento bidirezionale con le tabelle di riferimento aziendale UOSI (centri di costo, nomenclatore, cataloghi, etc.); • gestione delle estrazioni relative ai flussi regionali cosi’ come definito dalle richieste UOSI; • gestione statistica dei dati parametrica cosi’ come richiesto dalla UOSI per la predisposizione dei collegamenti con il datawarehouse aziendale, cosi' da consentire l'analisi dei dati da parte dell'amministrazione. Una particolare esigenza di integrazione tipica dell'ambiente sanitario e’ quella dedicata alla strumentazione biomedicale e di analisi. Tradizionalmente, i fornitori degli apparati hanno sempre definito standards proprietari di interfacciamento con il mondo esterno, pur garantendo compatibilita' con standards di riferimento internazionali per lo scambio di dati/immagini/tracciati (DICOM, HL7, etc), anche se tale compatibilita' deve ogni volta essere verificata. A questi standards in maggioranza proprietari l’acquirente - e per suo conto lo sviluppatore della procedura – ha dovuto adattarsi. L’evoluzione tecnologica da un lato e una consapevolezza sicuramente piu’ profonda dell'acquirente dall’altro, hanno portato ad un cambiamento radicale anche nel settore della strumentazione biomedicale/di analisi. Gli standards a livello mondiale, attraverso i quali e’ possibile agganciare strumenti diversi alla stessa procedura tramite un “linguaggio comune”, cosi’ troncando la dipendenza delle applicazioni dalla strumentazione, vengono sempre piu' imposti come specifica minima di capitolato. Rispetto ad indicazioni ben precise di RT ed ESTAV, espresse in una serie di incontri dedicati alla standardizzazione dei flussi di interprocess ed alla loro descrizione in profili di processo riconosciuti a livello mondiale (IHE), implementati con messaggistica anch’essa standard (DICOM, HL7) con particolare attenzione ai processi dei laboratori di analisi, radiologie e cardiologie, le specifiche minime hanno l’obbligo di imporre attenzione sulla piena ed efficace integrazione fra procedura e strumenti. Come detto in precedenza, i progetti riassunti nel Piano per la Sicurezza Informatica dell’AUSL8 del 2004 prevedono un progressivo dimensionamento e configurazione delle stazioni client affinche’ non contengano dati e/o configurazioni particolari. Il che significa che, come specifica generale, non dovranno esistere PC che presentino configurazioni particolari dedicate all’interfacciamento con uno strumento. Il che presuppone pero’ che lo strumento abbia la possibilita’ autonoma di interagire con il sistema centrale al quale i dati strumentali devono afferire. Si configurano a questo punto due situazioni: 20060809-specifiche_sviluppo_2006.doc pag. 9 Unita' Operativa Tecnologie Informatiche specifiche tecniche di riferimento relative allo sviluppo tecnologico dell'informatica all'interno dell'Azienda U. S. L. 8 di Arezzo • strumentazione in linea con gli standards di integrazione, in grado di colloquiare con la procedura senza bisogno di apparati informatici intermedi4. • strumentazione obsoleta, che non e’ in grado di parlare il “linguaggio comune” che permette il collegamento alla procedura, che prevede comunque, per il suo corretto funzionamento, di un server dedicato all'interfaccia strumenti/applicazione; Per il primo caso, la procedura dovra’ garantire il supporto degli standards dedicati alla strumentazione tipica del reparto in automazione. Per il secondo caso, l’azienda fornitrice dovra’ proporre un progetto di integrazione di questi sistemi prevedendo non un PC per ogni strumento, ma un unico sistema che faccia da concentratore di questi strumenti che si interfacci con la procedura tramite i messaggi standard. Questo sistema concentratore non avra’ nessuna altra funzionalita’ se non quella di interfaccia fra strumentazione non standard e interfacce procedurali standard. La procedura disporra' quindi di interfacce/profili di servizio standard uniche ed omogenee per il colloquio con tutta la strumentazione, sia essa collegata direttamente a tali servizi, sia essa collegata a tali servizi tramite il server concentratore. Paolino B. Cassini 4 Di questa categoria fanno parte i sistemi strumentali di ultima generazione, per i quali deve solo essere implementato il modulo di connessione/colloquio con i sistemi in acquisizione, per i quali il capitolato d’acquisto deve prevedere la capacita’ di connessione/colloquio. 20060809-specifiche_sviluppo_2006.doc pag. 10