MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE 1. Termini di uso comune INFORMAZIONE In generale si può dire che l’informazione è tutto ciò che possiede un significato per l’uomo, e che viene conservato o comunicato in vista di una utilità pratica, immediata o futura. Le informazioni si presentano alla nostra osservazione secondo diverse forme, o meglio secondo diversi tipi di configurazione: • • • • • • • • caratteri alfabetici (il nome di una persona); numero (le dimensioni di un oggetto, l’età di una persona); caratteri alfanumerici (la targa di un auto); grafico (l’elettrocardiogramma); immagine (l’insegna di un negozio); luce (il semaforo); suono (la sirena dell’autoambulanza); gesto (la stretta di mano). Le informazioni presuppongono l’esistenza di un insieme di regole comuni all’emittente e al ricevente, chiamate C O D I C E , secondo le quali le informazioni vengono trasformate per essere comprese dal ricevente. L’esempio più semplice di codice è costituito dalla lingua naturale (nel nostro caso la lingua italiana). Lo schema che ne deriva è il seguente: Persona A Emittente Informazioni Codifica Persona B Ricevente Decodifica Questo concetto è applicabile anche quando uno dei protagonisti di questo schema è un Computer. DATI Il concetto di dato presuppone la volontà di volere conservare qualcosa nella memoria o negli archivi, in vista di un successivo trattamento per produrre le informazioni che forniscono una maggiore conoscenza della realtà sulla quale si intendono attivare operazioni di controllo, modifica o direzione. C’è una distinzione tra il dato e l’informazione: • • il dato descrive aspetti elementari di entità e fenomeni; l’informazione è un insieme di dati elaborati e presentati sulla base dell’esigenza di utilizzo pratico da parte di persone interessate. Gli aspetti caratteristici di un dato sono: • • il NOME (per esempio, data di nascita); il VALORE (20 giugno 1990); MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE • il FORMATO (20/06/1990), cioè la forma in cui il dato viene conservato in un archivio. I dati possono essere elementari (prezzo = 300) oppure composti o aggregati (scatola di 12 bottiglie). Possono essere distinti in primitivi (importo di un assegno) o risultanti da un calcolo (saldo di un conto corrente), tra strutturati (organizzati in strutture standard con formati predefiniti: rubrica telefonica) o in forma libera (disegni, immagini). ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI Il trattamento dei dati per ottenere le informazioni viene indicato con il termine elaborazione. Un esempio semplice di elaborazione può essere costituito dalla trascrizione (i dati di un cittadino su un certificato di nascita). Un’elaborazione più complessa è il calcolo matematico, che opera su dati numerici e presuppone la conoscenza di regole predefinite. Ogni tipo di elaborazione necessita di dati in ingresso (INPUT) e produce dati in uscita (OUTPUT). Il risultato del lavoro di elaborazione è costituito da altri dati, che possono essere a loro volta utilizzati per altre elaborazioni a un livello superiore. L’uomo opera con elaborazioni di tipo manuale o mentale, il computer produce elaborazioni automatiche utilizzando dispositivi elettronici. TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI Per attivare una trasmissione di informazioni, per esempio tra due persone che parlano lingue diverse, occorre che siano stabili e rispettati: • • • il CODICE della trasmissione, cioè le regole secondo le quali il messaggio viene trasformato prima di essere inviato; la TECNICA di trasmissione, cioè la modalità e gli strumenti con i quali viene effettuata la trasmissione; il PROTOCOLLO della trasmissione, cioè l’insieme delle regole che permettono uno scambio ordinato e corretto di informazioni. I caratteri e i simboli che compongono il messaggio prendono il nome di SEGNALI. Nelle telecomunicazioni i segnali possono essere di tipo DIGITALE quando sono associati a cifre (computer), oppure di tipo ANALOGICO quando vengono rappresentati da grandezze che variano nel tempo (linee telefoniche). COMUNICAZIONE La comunicazione consiste nel dialogo stabilito per realizzare un flusso di informazioni. Essa è di solito di tipo interattivo e bidirezionale ed è costituita da domande e risposte. Questo presuppone che esista un insieme di parole chiave conosciute da entrambi gli enti di comunicazione e un insieme di regole per combinare le parole in frasi, in sostanza un LINGUAGGIO per la comunicazione. In ambito informatico questo linguaggio si chiama LINGUAGGIO DI COMANDI, cioè le parole (comandi) con le quali l’utente può chiedere l’attivazione di lavori ad un computer. La sintassi e le regole per costruire queste parole nei programmi per i computer costituiscono il LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE. MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE INTERFACCIA Quanto due enti di natura diversa vengono messi in comunicazione è necessario utilizzare un meccanismo che possa rendere possibile la comunicazione e facilitare l’interazione: questo meccanismo prende il nome di interfaccia. In informatica il termine interfaccia viene usato per indicare: • • le regole e gli strumenti attraverso i quali l’utente realizza la comunicazione con il computer; l’apparecchiatura elettronica che consente la comunicazione tra un computer e un dispositivo esterno ad esso collegato, per esempio una strumentazione di laboratorio oppure una stampante. SISTEMA Un sistema viene definito come un insieme anche complesso di elementi (sottoinsiemi) di natura differente che interagiscono tra loro in modo dinamico e comunque finalizzato al raggiungimento di certi obiettivi. Ogni sistema è definito quando sono definite: • • • le parti che lo compongono; le correlazioni tra esse; le finalità del sistema. Nel linguaggio informatico si usa spesso il termine SISTEMA DI ELABORAZIONE anziché il termine computer, perché il lavoro con l’elaboratore si avvale non di un solo oggetto ma di un insieme organizzato di apparecchiature e di programmi che interagiscono fra loro, finalizzati all’elaborazione delle informazioni. Il termine SISTEMA OPERATIVO indica in informatica l’insieme organizzato dei programmi di base che fanno funzionare l’hardware di un computer, rendendolo disponibile per le applicazioni dell’utente. PROCESSO E PROCESSORE Con il termine processo si indica l’insieme formato dalle operazioni da svolgere in sequenza e dei dati che vengono elaborati durante queste operazioni per svolgere il compito assegnato. Il processore è l’esecutore del processo, cioè l’ente che causa l’evoluzione del processo nel tempo. Il computer è un particolare tipo di processore che esegue una sequenza di operazioni per elaborare in modo automatico i dati ad esso forniti. MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE 2. Computer o Elaboratori Nel 1952 il matematico John von Neumann insieme ad un gruppo di ricercatori dell’Università della Pennsylvania, mise a punto l’EDVAC il primo computer moderno con il programma memorizzato. Le istruzioni operative per il calcolatore erano espresse nella stessa forma dei dati ed erano immagazzinate in memoria prima dell’avvio della fase di elaborazione dei dati. Tale idea è alla base di tutti i calcolatori costruiti da allora fino ad oggi ed è nota come architettura di von Neumann. Un computer con il programma memorizzato era costituito da cinque parti: una unità di controllo; • una unità aritmetica;una memoria;un dispositivo di input;un dispositivo di output.Possiamo quindi affermare che i Computer sono uno strumento che necessita continuamente di input (comandi, istruzioni) per poter svolgere delle elaborazioni e ottenere dei risultati (output). • Più nel dettaglio la struttura di Von Neumann è la seguente: La tecnologia che viene utilizzata dai calcolatori è quella elettronica, sfrutta cioè la velocità e le caratteristiche della luce che viene trasmessa attraverso canali di materiale conduttore. MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE Per questo motivo è nata l’esigenza di sfruttare un sistema di numerazione binario per tradurre i due possibili stati offerti dall’elettricità e cioè 0 = interruttore chiuso e 1 = interruttore aperto. Ogni singolo numero 0 o 1 rappresenta l’unità base dell’informazione nell’ambito di un sistema informatico e viene denominato bit (binary digit), cioè cifra binaria, ed è l’unità minima di informazione e la base dell’algebra binaria. Un insieme di otto bit costituisce il Byte; esso riveste una maggiore importanza rispetto al bit poiché rappresenta l’unità di informazione più piccola con la quale il computer è in grado di lavorare. Infatti l’algebra binaria ci insegna che con 8 bit si possono rappresentare 256 combinazioni diverse. Tale numero è al momento sufficiente per rappresentare tutti i simboli presenti sulla tastiera di un computer comprensivi di numeri e caratteri speciali. Quindi con un byte (8 bit) si riesce a identificare una singola informazione come ad esempio la lettera “a” oppure “A”. La capacità di memoria di un elaboratore viene misurata quindi in numero di Byte utilizzando i suoi multipli e quindi ci troveremo di fronte alle seguenti unità di misura: • • • kilobyte (KB). Un kilobyte equivale a 1.024 byte ossia 210 byte megabyte (MB). Un megabyte equivale a 1.024 Kilobyte, ossia 1.048.576 byte gigabyte (GB). Un gigabyte equivale a 1.024 megabyte, ossia circa 1,07 miliardi di byte. La conversione di una unità di misura ai suoi multipli è effettuata, in accordo con la logica aritmetico-binaria, secondo potenze di 2. Tenendo sempre a mente lo schema della struttura di Von Neumann, vediamo nel dettaglio le varie componenti che costituiscono il sistema di elaborazione che noi comunemente chiamiamo Computer. MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE 3. La memoria centrale Esistono due tipi di memoria di tipo elettronico usate dai calcolatori: • • la ROM, Read Only Memory (memoria di sola lettura); la RAM Random Access Memory (memoria ad accesso casuale), sulle quali è possibile anche scrivere. La memoria centrale deve contenere necessariamente dispositivi del secondo tipo, in quanto su di essa occorre sia poter leggere le informazioni che scriverne di nuove. Memoria RAM Le memorie ROM vengono invece utilizzate diffusamente in tutti quei casi nei quali non è necessario modificarne il contenuto. Contengono principalmente le istruzioni per la fase di bootstrap ovvero di accensione ed avvio del sistema. Esse inoltre contengono programmi in linguaggio macchina eseguiti per la gestione dei dispositivi quali il video, la tastiera, le porte di input/output, oppure tabelle matematiche utilizzate dall’unità aritmetico logica della CPU per svolgere operazioni aritmetiche di base e quindi di frequente consultazione. Una delle caratteristiche principali della RAM che le differenzia dalla ROM è quella di essere una memoria volatile, cioè il suo funzionamento è subordinato alla presenza della tensione di alimentazione. Tutte le informazioni contenute nella RAM vengono perse appena l’elaboratore viene spento. Nei sistemi di ultima generazione è stata introdotta un dispositivo di memoria aggiuntivo chiamata memoria cache, che rientra nella categoria di RAM, ma che possiede una architettura particolare che le permette di essere molto più veloce delle memoria RAM. Viene utilizzata per compensare la differenza di velocità presente nel sistema di elaborazione tra i vari dispositivi come per esempio tra dischi rigidi e RAM oppure tra RAM e CPU. MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE 4. Le unità di Input/Output Le unità di ingresso/uscita (Input/Output) dei dati, comunemente indicate come unità di I/O, consentono l’acquisizione dall’esterno dei dati che devono essere elaborati dal sistema e la comunicazione verso l’esterno dei risultati dell’elaborazione. Tra i dispositivi di Input ricordiamo: • • • • • • • • • • • la tastiera; il mouse; il trackball; il touch pad; il joystick; i sistemi di lettura ottici dei codici a barre; lo scanner; la tavoletta grafica; i touch screen; il microfono; videocamere e macchine fotografiche digitali. Tastiera e Mouse Scanner Periferica di gioco Microfono Joystick MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE Tra quelli di Output ricordiamo: • • • il video o monitor; la stampante che può essere a getto d’inchiostro oppure laser; il plotter. Monitor Monitor LCD Stampante Getto d’inchiostro Stampante Laser MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE 5. L’unità centrale di elaborazione La CPU, Central Processing Unit, è il dispositivo che esegue le operazioni logiche, aritmetiche e di trasferimento sui dati secondo l’algoritmo richiesto. Essa è costituita da: • • una unità di elaborazione, detta unità aritmetico-logica o ALU (Arithmetric Logic Unit), in grado di eseguire le operazioni richieste; una unità di governo, detta unità di controllo o CU (Control Unit), che stabilisce quali operazioni debbano essere eseguite. Secondo la terminologia presa in esame precedentemente la CPU svolge le funzioni di processore del sistema di elaborazione. Il dispositivo fisico prende appunto il nome di microprocessore (chip di silicio composto da tanti dispositivi elettronici su una superficie molto ristretta utilizzando la tecnologia VLSI - Very Large Scale Integration). L’unità di controllo fornisce all’unità di elaborazione i segnali elettrici che attivano i vari dispositivi di memoria o di operazione. Questi segnali vengono forniti in sincrono con un orologio interno della macchina, chiamato clock. Ad ogni scatto del clock viene inviato un segnale. La frequenza del clock è un importante indicazione sulla velocità a cui opera l’unità centrale. Ad inizio 2002 la velocità dei microprocessori è arrivata sull’ordine dei 2 GHz. Alcune operazioni richiedono un solo ciclo di clock per essere eseguite, altre invece più d’uno. In media ci saranno più cicli di clock che istruzioni eseguite e quindi la velocità della CPU si misura in MIPS, acronimo di Millions Instructions Per Second (milioni di operazioni al secondo). MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE 6. Le memorie di massa Le memorie di massa hanno la caratteristica di essere memorie permanenti, in quanto i dati in esse contenute rimangono memorizzate indipendentemente dal fatto che l’elaboratore sia acceso o spento. Vengono definite unità di input/output in quanto quando si leggono i dati registrati si effettua un’operazione di input, quando si registrano i dati si effettua un’operazione di output. Esistono due diverse tipologie di memorie di massa: • • a supporto magnetico; a supporto ottico. Fanno parte della prima categoria: • • • • i dischi rigidi (hard disk); i floppy disk; i dischi zip; i nastri. Hard Disk esterno Unità di backup a nastri Drive Fanno parte della secondo categoria; • • • i Cd Rom; i Cd riscrivibili; i DVD. DVD-Rom CD-Rom Le memorie di massa sono caratterizzati da alcuni parametri che ne descrivono le potenzialità e le differenze: • il tempo di accesso (access time), espresso con i sottomultipli del secondo, indica il tempo richiesto affinché il computer possa ritrovare i dati registrati per poterli elaborare poi in memoria centrale; MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE • • la capacità indica la quantità di informazioni (espressa in numero di Byte, in sostanza di caratteri, e misurata con i suoi multipli, Kbyte, Mbyte, Gbyte, Tbyte) che il supporto può contenere; la velocità di trasferimento dei dati (transfer rate) indica la rapidità con la quale i dati vengono trasferiti dal supporto alla memoria centrale e si misura in Kbyte per secondo (KBps) o MByte per secondo (MBps). Esiste una differenza per quanto riguarda l’accesso alle informazioni contenute sui nastri rispetto agli altri supporti magnetici. Infatti mentre nei primi la ricerca dei dati avviene in maniera sequenziale attraverso l’avvolgimento veloce in un verso o nell’altro, negli altri avviene in maniera diretta attraverso un’organizzazione della superficie del disco realizzata con una suddivisione in tracce e settori. Le tracce sono tanti cerchi concentrici; i settori sono simili a fette. All’incrocio tra la traccia e il settore si forma il blocco fisico dei dati registrati su disco. L’accesso ai dati contenuti nei blocchi avviene in maniera diretta in quanto oltre al dato vero e proprio sul disco vengono creati gli indirizzi univoci ad ogni blocco creato. I dischi ottici possono essere considerati unità di solo input quando siamo in presenza di lettori CD-ROM (Compact Disk – Read Only Memory) o DVD (Digital Versatile Disk), oppure di input/output quando siamo in presenza di masterizzatori per CD che utilizzano dischi CD-R o CD-RW (Compact Disk – Recordable) oppure masterizzatori per DVD che utilizzano dischi DVD-R. E’ preferibile utilizzare dischi ottici in quanto hanno una maggiore capacità e una migliore prestazione in termini di tempo di accesso e di tranfer rate. Uno degli usi specifici legato alle memoria di massa è quello del backup, termine inglese che sta ad indicare il salvataggio di una copia di archivi e programmi da conservare in luoghi sicuri (solitamente un luogo senza umidità e con protezione ignifuga). MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE 7. Prestazioni dei computer Molti sono i fattori che influenzano le prestazioni di un sistema e non sono facilmente quantifícabili. All'atto dell'acquisto di un personal computer è fondamentale tenere presenti gli scopi cui esso deve essere adibito: un computer che deve essere adibito all'utilizzo di programmi di contabilità non può avere le stesse prestazioni di uno che deve essere adibito a programmi di grafica. Non è facile individuare le reali prestazioni di un computer: esistono a tale scopo dei programmi specifici chiamati BENCHMARK che misurano la velocità degli elaboratori. L'attendibilità di questi software è comunque relativa, perché ogni produttore utilizza dei parametri differenti. Le prestazioni globali di un computer dipendono in parte dall'hardware e in parte dal software. Altri fattori, invece, sono oggettivi e costanti come l'architettura, la quantità e la velocità della memoria, il tempo di accesso delle testine ai dischi. Le prestazioni globali di un computer sono comunque determinate in massima parte dalla qualità dei singoli componenti e dal modo in cui essi vengono assemblati, senza creare delle strozzature o punti di debolezza che ne compromettano le prestazioni globali. In sintesi gli elementi fondamentali che determinano le prestazioni di un computer, dei quali tenere conto all'atto dell'acquisto, sono: IL TIPO DI PROCESSORE INSTALLATO. La maggior parte dei personal computer oggi monta microprocessori della linea Intel, identificata dapprima con i numeri di chip 386, 486 e poi con il nome Pentium nelle varie tipologie Pentium MMX, Pentium II, Pentium III, Pentium IV. La società Intel ha dovuto modificare la codifica dei propri chip numerici (386, 486) con una codifica nominale (Pentium) per meglio tutelare i propri prodotti sul mercato da una concorrenza sleale in quanto un numero non può essere registrato come marchio. Anche altre società come la AMD producono microprocessori, i cui nomi sono diversi (K6, Atblon), ma hanno caratteristiche tecniche equivalenti e sono detti compatibili. Questo termine significa che svolgono le stesse funzioni, ma che il loro funzionamento interno può essere diverso. La Intel ha messo a punto anche una linea di microprocessori più economici denominandoli Celeron. Un parametro fondamentale per misurare la potenza di un processore è la sua velocità misurabile in megahertz. Ovviamente più alta è la velocità, più veloce è l'esecuzione dei calcoli e quindi il computer è più potente. L’unità di misura della misura della velocità di un’unità centrale è il MIPS, acronimo di Millions Instructions Per Second (milioni di operazioni al secondo). LA RAM E LA SUA VELOCITÀ. Le prestazioni di un computer dipendono non solo dalla velocità, ma anche dalla potenza della memoria centrale o RAM. Maggiore è la quantità di RAM installata, maggiori sono le prestazioni del computer. LA VRAM. Quando si lavora con programmi di grafica o si utilizzano videogiochi è necessario avere una scheda grafica con una maggiore quantità di memoria video (VRAM), che evita il rallentamento del computer durante la visualizzazione delle immagini grafiche. LE CARATTERISTICHE TECNICHE DELL'HARD DISK. Le principali sono: La dimensione. MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE La capacità di contenere dati e programmi misura la dimensione del disco. I dischi in commercio oggi hanno capacità dell'ordine di decine di gigabyte. La velocità di rotazione. Essa misura la quantità di dati che vengono trasferiti in un secondo. L'unità di misura adottata è l'rpm (revolution per minute, termine inglese che sta per giri per minuto). I dischi in commercio oggi hanno una velocità di circa 10.000 rpm. La velocità media di accesso tra le tracce di un disco. La velocità di accesso da traccia a traccia non è un indicatore oggettivo e diretto della capacità reale di risposta di un disco fisso; in ogni caso più i valori sono bassi, intorno alla decina di millisecondi, migliori sono i tempi di accesso ai dati memorizzati in esso. LA VELOCITÀ DEL BUS DELLA SCHEDA MADRE. Essa è misurata in megahertz; maggiore è la sua velocità, maggiore è la rapidità con cui vengono effettuati i calcoli sui dati immessi. E importante determinare, prima dell'acquisto di un computer, quale sistema operativo e quali programmi applicativi si intendono utilizzare; infatti la potenza e la velocità di calcolo vanno valutate in relazione alle esigenze di utilizzo del computer. Scheda Madre o Mainboard LA FLESSIBILITÀ DI ESPANSIONE DEL SISTEMA. Essa è data dalla possibilità di aggiungere memorie, componenti quali schede audio, video e altre ancora per poter potenziare il computer e avere prestazioni migliori. In tal senso è sempre consigliabile avere tutte le informazioni sulla presenza o meno degli slot di espansione della scheda madre. Gli slot di espansione sono i connettori "a pettine" che si possono vedere allineati perpendicolarmente sul lato posteriore della scheda madre. Questi slot sono importanti perché determinano il tipo di schede che si possono aggiungere facilmente al sistema ed inoltre determinano la velocità di trasmissione della banda passante dei dati dal sistema alla scheda installata. Attualmente in commercio troviamo slot di tipo PCI e di tipo AGP (specifico per le schede video). E’ inoltre importante la presenza MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE di porte e connettori. Sono prese di varie forme e dimensioni, posizionate sul retro del personal computer. Comunemente denominate porte servono per connettere il personal computer a dispositivi esterni, quali stampante, scanner, mouse, tastiera eccetera. Esse si dividono principalmente in SERIALE , PARALLELA , SCSI, USB, F IREWARE . Nelle porte parallele i dati vengono trasmessi in modo parallelo, cioè in blocchi di più byte, generalmente uno, due o quattro byte vengono trasmessi nel medesimo istante su altrettante linee. Nelle porte seriali, invece, i byte di trasmissione vengono inviati in successione su un'unica linea. E facile capire che ciascuna di queste porte ha un utilizzo diverso. Le porte parallele sono utilizzate per connettere al computer dispositivi come le stampanti, con cui vengono scambiati grandi quantità di dati; le porte seriali sono riservate a dispositivi controllati direttamente dall'utente e che inviano minori quantità di dati, ad esempio il mouse e la tastiera. Le porte SCSI (SMALL COMPUTER SYSTEM INTERFACE) permettono di collegare più componenti ad una stessa porta grazie ad un processo detto "DAISY CHAINING", che consiste nel connettere alla porta un primo dispositivo e a questo un altro ancora e così via. Tali tipi di porte sono particolarmente utilizzati per scanner, disco fisso e CD-ROM. Le porte USB (UNIVERSAL SERIAL BUS) consentono di collegare in una stessa porta fino a 127 dispositivi in serie. Tali porte sono utilizzate in particolare per connettere al computer tastiere, mouse, scanner, Iomega zip, modem esterni e altro. Queste porte non sono utilizzabili per gestire tutti quei dispositivi che debbono trasferire rapidamente grandi quantità di dati, come CDROM, e gli apparecchi video ad alta prestazione. Le porte Fireware sono molto più potenti di quelle di tipo USB; sono state progettate per collegare fino a 63 dispositivi elettronici, come le videocamere, le macchine fotografiche, lettori di videodischi digitali eccetera. Tali porte consentono connessioni a Internet ad alta velocità. I computer del futuro possederanno sia porte USB sia porte Fireware, molto più costose delle precedenti. IL RISPETTO DELLA NORMATIVA CE. Esiste una normativa a livello europeo alla quale tutti i costruttori devono attenersi. E’ bene quindi accertarsi che il Personal Computer che stiamo per acquistare sia in possesso dei tagliandi di controllo previsti dalla normativa europea. MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE 8. Classificazione dei computer I sistemi di elaborazione vengono classificati secondo diversi livelli di complessità e potenza di elaborazione: • • • • CALCOLATORI: macchine di dimensioni e prezzo molto limitati con potenzialità di calcolo limitate alle funzioni matematiche fondamentali (calcolatori tascabili); PICCOLI SISTEMI DI ELABORAZIONE: personal computer, computer portatili (notebook o laptop) ideali per uso domestico o per esigenze di piccole aziende; MEDI SISTEMI DI ELABORAZIONE: mini-computer, gestiscono archivi di dati di notevoli dimensioni. Solitamente sono in grado di gestire contemporaneamente il lavoro di più utenti collegati all’unità centrale attraverso i terminali; GRANDI SISTEMI DI ELABORAZIONE: mainframe, grossi sistemi con una grande velocità di elaborazione e dalla possibilità di gestire grandi volumi di dati in tempi molto brevi. Vengono utilizzati per connettere un numero elevato di terminali (anche un migliaio). Palamari Personal Computer Notebook o portatili MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE 9. Le reti Una rete (NETWORK) è un insieme di sistemi per l’elaborazione delle informazioni messi in comunicazione fra loro. Le singole stazioni di lavoro sono interconnesse tra loro per soddisfare le esigenze degli utenti: • • • condividere il software; consultare archivi comuni; comunicare dati fra sistemi. L’interconnessione fra sistemi coinvolge aspetti di diverso tipo: • • • elettronici, per stabilire attraverso quali elementi si possono collegare due o più sistemi; informatici, per disporre di un sistema operativo in grado di supportare questa struttura hardware; telematici, per tener conto delle caratteristiche di strumenti di comunicazione normalmente riservati alla comunicazione verbale (telefono). In base alla loro estensione le reti sono generalmente suddivise in due categorie: • • RETI LOCALI (LAN, Local Area Network) quando la connessione tra computer non distanti tra loro, di solito poste nello stesso edificio o gruppi di edifici, comunque disposte in modo tale che i cavi di collegamento non attraversino il suolo pubblico; RETI GEOGRAFICHE (WAN, Wired Area Network) quando la connessione tra computer copre un zona molto più ampia, corrispondente al territorio di una Nazione, fino a decine, centinaia di migliaia di Km. Hub Router Scheda di rete Modem USB MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE 10. L’architettura Client/Server Le configurazioni delle reti portano alla definizione di sistemi di elaborazione basati sul collegamento e l’utilizzo di risorse informatiche di tipo diverso fra loro interconnesse, ai quali si dà il nome di architetture Client/Server (C/S). Il funzionamento di queste architetture è costituito da due principi fondamentali: • • le risorse sono DISTRIBUITE in spazi fisici non necessariamente limitati nell’ampiezza; le risorse sono CONDIVISE da più utenti attraverso diverse stazioni di lavoro. Ogni utente può mettere a disposizione le proprie risorse diventando Server (servente) oppure utilizzare le risorse messe a disposizione da un altro utente diventando Client (cliente). Con il termine generico risorse non si indicano solamente apparecchiature hardware, ma più in generale servizi informatici di tipo diverso: • • • • • • software di sistema o software applicativo; CPU particolarmente veloci nell’elaborazione; archivi di dati; stampanti di qualità e veloci; periferiche particolari quali plotter o lettori ottici; unità per il salvataggio dei dati. Le componenti che realizzano l’architettura C/S sono: • • • • • le unità client; le unità server; i mezzi fisici di connessione tra le diverse apparecchiature; il software di gestione della connessione; le regole di comunicazione tra le diverse unità (protocolli). Questo tipo di architettura è alla base dell’interconnessione tra reti diverse, indicata con il termine internetworking o Internet, cioè la rete di comunicazione che collega tra loro sistemi informatici e reti di computer di diverso tipo, operanti in luoghi geograficamente lontani. MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE 11. Internet Internet nacque nel 1969 come risultato del progetto di un ente governativo degli Stati Uniti, ARPA (ADVANCED RESEARCH PROJECTS AGENCY), e per questo motivo il suo nome originario fu ARPANet. L’obiettivo di questo progetto consisteva nel creare una rete che consentisse agli utenti dei computer utilizzati nei centri di ricerca universitari di condividere le proprie risorse. La tecnologia messa a punto per realizzare questa interconnessione era stata studiata in modo che i messaggi potevano essere indirizzati e reindirizzati su percorsi diversi per raggiungere il computer di destinazione. In questo modo la rete poteva continuare a funzionare anche quando uno o più computer che costituivano i nodi della rete stessa fossero stati distrutti da un attacco militare o per qualsiasi altro evento catastrofico. Oggi internet costituisce un’infrastruttura pubblica di comunicazione, di tipo collaborativo ed è accessibile a tutti. L’unica avvertenza che deve essere rispettata è quella di evitare che un nuovo computer, connesso come nodo internet, abbia lo stesso indirizzo di un altro già esistente. Per poter collegare i computer sparsi nel mondo, internet utilizza le risorse delle reti telefoniche pubbliche delle diverse nazioni. L’innovazione principale che ha permesso il successo e la diffusione di Internet nel mondo è stata la messa a punto del WORLD WIDE WEB (ragnatela estesa sul mondo), conosciuta con l’abbreviazione WWW o ancora meglio con il termine Web. Si tratta di un sistema di organizzazione delle informazioni che utilizza la tecnica dell’ipertesto realizzando collegamenti non sequenziali tra i diversi documenti che possono risiedere fisicamente anche in computer lontani tra loro. Le informazioni registrate sui dischi dei vari computer connessi alla rete e resi disponibili per gli utenti formano i siti Web e vengono visualizzati sotto forma di pagine multimediali (testo, immagini, suoni, filmati, ecc.) attraverso l’utilizzo di particolari software chiamati browser (SFOGLIATORE). La modalità di consultazione ipertestuale viene detta navigazione (SURFING). Dal momento che la rete internet è costituita da un insieme di reti di computer di diverso tipo e di tecnologia differente, è stato necessario approntare una sorta di linguaggio comune per la realizzazione e l’organizzazione delle informazioni chiamato html (hypertext markup language). Il passaggio tra le diverse pagine html avviene per mezzo dei link (COLLEGAMENTI) che vengono rappresentati all’interno della pagina stessa con parole colorate o in evidenza, oppure con pulsanti o immagini che danno indicazioni su dove la navigazione può portarci. In ogni caso ci accorgiamo della presenza del link in quanto il puntatore del mouse cambia aspetto e diventa una mano. MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE 12. La tecnologia di rete La trasmissione viene gestita con regole comuni e convenzioni standard dette protocolli: il protocollo di base per la rete internet si chiama TCP/IP. Esso è formato da due strati: TCP (TRANSFER CONTROL PROTOCOL): il computer di partenza suddivide il messaggio in pacchetti numerati (contenenti circa 1500 caratteri) e invia le diverse parti corredate dall’indirizzo IP; il computer di destinazione provvede a ricomporre il messaggio, garantendo anche la correttezza e l’integrità della trasmissione. IP (INTERNET PROTOCOL): serve a determinare il percorso migliore tra le diverse strade disponibili sulle linee e provvede a consegnare il pacchetto al destinatario. Poiché internet è il risultato della connessione di più reti, i pacchetti durante il loro percorso passano attraverso le apparecchiature che servono per collegare le reti tra loro; sono dette bridge le apparecchiature che collegano due reti dello stesso tipo, router e gateway quelle che collegano reti differenti. Ognuna di queste controlla l’indirizzo del pacchetto ricevuto per stabilire dove deve essere ridiretto. Tutti i computer che fanno parte di Internet (nodi) devono avere un indirizzo che li identifica e questo indirizzo deve essere unico. Un indirizzo internet è composto da 4 numeri da 0 a 255 separati da un punto. Per esempio l’indirizzo 194.183.64.10 è quello del nodo internet di San Marino e corrisponde al server della società Intelcom che gestisce il nodo. Dal momento che queste combinazioni di numeri sono difficilmente memorizzabili, è stato messo a punto un sistema di indirizzi simbolici chiamato DNS (Domain Name System) suddiviso in: computer.sottorete.rete.zona (i caratteri sono scritti in minuscolo e senza spazi bianchi). La prima parte indica il nome del computer o il servizio messo a disposizione, la rimanente parte detta dominio, individua l’ente, l’azienda o l’organizzazione a cui il computer è collegato. La zona o dominio di livello alto (top-level domain) identifica la Nazione (it per Italiano, sm per San Marino) oppure raggruppamenti di enti e aziende (com per organizzazioni commerciali, org per organizzazione non commerciali, edu per università e scuole, net per risorse di rete, ecc.). MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE 13. L’accesso a internet Per accedere alla rete l’utente deve appoggiarsi necessariamente ad un Internet Provider (ISP, INTERNET SSERVICE PROVIDER), ovvero ad un’organizzazione che mette a disposizione del cliente i suoi servizi telematici, per mezzo di un contratto che prevederà i termini di fruizione del servizio medesimo e i relativi costi. Al momento della sottoscrizione del contratto l’ISP rilascerà all’utente un nominativo che lo identifica (USERNAME) e una PASSWORD (parola chiave) nonché i dati relativi al DNS del Provider medesimo. Una volta che l’utente ha a disposizione questi dati può procedere a configurare il proprio computer per l’accesso alla rete. Per fare ciò deve: • • • • • installare l’accesso remoto (se non già installato); installare il protocollo TCP/IP; impostare i parametri del protocollo TCP/IP; creare una nuova connessione di accesso remoto; connettersi con il provider di servizi internet. MODU LO 1 CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE 14. I Servizi Oltre alla navigazione ipertestuale, internet offre altri servizi ai propri utenti. Tra quelli più comuni citiamo: • • • • • • trasferimento dei dati FTP (DOWNLOAD): servizio offerto dalla maggior parte dei siti internet che permette di scaricare sulla propria stazione di lavoro dalla semplice immagine, a dati complessi fino a programmi interi; posta elettronica e mailing list: sistema di caselle postali paragonabile alla comune casella postale tradizionale; conversazione in linea (CHAT) realizzata attraverso l’utilizzo di speciali programmi di IRC (internet relay chat), oppure con particolari strumenti (microfono e telecamera) realizzata attraverso la videoconferenza; TELNET: accesso a computer remoti come utenti diretti; NEWS O FORUM: scambio di messaggi di posta elettronica avente una particolare intestazione (header) e contenenti un tema di discussione comune (subject); il commercio elettronico (E-COMMERCE): la possibilità di sfogliare cataloghi di prodotti on-line e di acquistare i tempo reale attraverso forme di pagamento elettroniche (carte di credito).