Vorrei intanto porgere un caloroso saluto ed un sentito

INTITOLAZIONE DELLA STAZIONE CARABINIERI
DI CASTEL SANT’ELIA
27 MAGGIO 2006
Vorrei intanto porgere un caloroso saluto ed un sentito ringraziamento agli
intervenuti a questa manifestazione, alle autorità civili, militari, religiose, alle
associazioni, alle scolaresche, alla cittadinanza tutta.
Questo è un importante giorno per la comunità di Castel Sant’Elia, e l’onore
che ci fate con la vostra presenza ne sottolinea la solennità.
E’ una giornata, che suggella ulteriormente i buoni rapporti di stima, cordialità
e rispetto che la comunità di Castel Sant’Elia nutre per le istituzioni tutte e per
l’arma dei carabinieri in particolare.
E proprio per la vicinanza e la gratitudine che la popolazione nutre per l’arma
dei carabinieri che abbiamo voluto con questa cerimonia, ricordare e
commemorare, con l’intitolazione della locale stazione dei carabinieri e con la
toponomastica di due vie urbane prossime ad essa, alcuni cittadini castellesi
che nell’arma hanno operato e in essa si sono distinti, con valore e con
onore.
Cerimonia prettamente simbolica, che racchiude, un valore inestimabile, il
sentirsi un unico popolo, unito nell’amor patrio e nel rispetto delle sue genti.
Anche se questa intitolazione può sembrare tardiva, in quanto giunge dopo
alcuni anni di servizio attivo della locale stazione dei carabinieri, è pur vero,
che non è mai troppo tardi per rendere onore al valore di chi si è distinto
nell’adempimento del dovere.
E l’appuntato dell’arma dei carabinieri Vincenzo Conti a cui oggi verrà
intitolata la Caserma, è uno di questi silenziosi eroi, è un figlio di questa terra
ove è nato nel lontano 4 aprile 1903, egli ottenne la medaglia di bronzo al
valor militare per il coraggio dimostrato in servizio. Ed oggi, alla presenza dei
figli e nipoti, ne onoriamo la memoria e ne tramandiamo il ricordo.
La giunta comunale, interpretando il pensiero della cittadinanza ha voluto,
con l’occasione odierna intitolare le due vie attigue alla stazione dei
carabinieri:
- la via che oggi conduce agli alloggi è intitolata al maresciallo capo Scivoli
Liborio Sandro: un nostro figlio vittima del dovere in lodi il 16.06.2000.
Ho avuto, come tanti castellesi, l’onore di conoscere ed apprezzare
personalmente le doti umane, la giovialità e la bontà, prima del giovane, poi,
dell’uomo e carabiniere, Scivoli Liborio Sandro. Oggi alla presenza della
famiglia ne onoriamo la memoria e ne tramandiamo il ricordo.
- L’altra via, che condurrà alla costruenda scuola media, di cui si sono gettate
le basi, è intitolata a ricordo e alla memoria di tanti giovani italiani caduti a
Nassiriya nell’adempimento del dovere.
In un periodo storico, in cui per mano del più subdolo nemico “il terrorismo”
vengono colpite le certezze di pace internazionale e la tranquillità dei popoli,
rendere omaggio a chi, in prima linea, in terra straniera, per portare un aiuto
concreto alle popolazioni oppresse, ha sacrificato il bene più prezioso, la
vita, non è una scelta, ma un dovere. ed oggi siamo a onorare e testimoniare
il loro supremo sacrificio.
Concludo questo breve intervento ricordando: che l’intitolazione di una
caserma, di una via, rappresenta la più elevata forma di ricordo e di onore
che può essere tributata alla memoria; che la presenza dei carabinieri in un
paese rafforza il senso civico di una comunità.
Questa è la nostra Caserma, ed i Carabinieri sono il nostro patrimonio.
Per questo ringrazio l’arma dei carabinieri per quanto ha fatto, sta facendo e
farà, per la sicurezza, la pace e la tranquillità delle nostre popolazioni.
IL SINDACO
Piacenti Severino