1 RISPOSTE VERIFICA TIPO • Il DNA è tanto più denso quanto più è

RISPOSTE VERIFICA TIPO
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Il DNA è tanto più denso quanto più è ricco in G + C, quindi in una centrifuga differenziale si colloca più
profondamente rispetto ad uno più ricco in A + T.
L’eterocromatina contiene pochi geni poco funzionali.
Cromatina, dal più piccolo al più grande: nucleosomi à solenoidi à anse à superavvolgimenti.
L’armatura o impalcatura centrale (della cromatina) è composta in gran parte dall’enzima topoisomerasi II.
Il segmento di DNA che codifica una proteina è la “cornice aperta per la lettura” (open reading frame).
I telomeri presenti in una cellula somatica (es. epatocita) che non si sta riproducendo sono 92: i cromosomi
sono 46, ciascuno dei quali ha due telomeri à 92.
L’RNA ribosomale eucariotico non è sintetizzato nel citoplasma.
Gli istoni sono ricchi di amminoacidi basici.
Il genoma umano è composto da 3 x 109 nucleotidi e comprende 30.000 geni, quindi ogni gene è lungo in
media 100.000 nucleotidi.
In un segmento di DNA in cui sono presenti 100.000 coppie di nucleotidi sono presenti 200.000 basi azotate e
200.000 gruppi fosfati (2 per ogni coppia).
Cromosoma:
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Classificare le parti del gene in base all’mRNA che ne deriva:
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Gene:
A
mRNA:
B
C
D
E
F
B
D
G
H
G
H
I
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A: regione regolatrice
B, D, G, H: esoni
C, E, F: introni
I: regione contenente la sequenza di stop
DEFINIZIONI MANCANTI
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Telomeri
Durante la replicazione, i telomeri impediscono l’accorciamento delle estremità dei cromosomi lineari. I
cromosomi eucariotici, al contrario di quelli batterici, sono generalmente lineari, anziché circolari. Per questo
motivo, la replicazione del DNA localizzato alle due estremità di ogni cromosoma lineare richiede la soluzione di un
problema particolare. La sintesi del DNA a livello del filamento lento di una forcella di replicazione richiede la
formazione di una serie di frammenti corti di DNA (primers), che vengono successivamente eliminati, lasciando che
le interruzioni siano in seguito colmate dalla DNA polimerasi. Tuttavia, la DNA polimerasi è in grado di sintetizzare
il DNA solamente nella direzione 5’ à 3’; ciò significa che le interruzioni create alle estremità 3’ di entrambi i
filamenti che costituiscono un cromosoma lineare non potranno essere riempite e rischieranno di essere accorciate
durante la replicazione.
Gli eucarioti hanno risolto questo problema ponendo alle estremità terminali di ogni cromosoma lineare
alcune sequenze di DNA satellite altamente ripetuto, denominate telomeri. Questi particolari elementi sono
costituiti da brevi sequenze ripetute, nelle quali i filamenti disposti in direzione 5’à3’ risultano particolarmente ricchi
in G. La sequenza TTAGGG, presente alle estremità dei cromosomi umani, è un esempio di sequenza telomerica
(sequenza TEL) e si trova nei telomeri ripetuta in tandem da 250 a 1500 volte. La sequenza TTAGGG terminale,
posta all’estremità del gruppo di sequenze ripetute, si ripiega all’indietro formando un insolito accoppiamento di
basi, del tipo G-G, con la sequenza che la precede. Questa struttura ripiegata viene riconosciuta da un enzima
particolare, detto telomerasi, costituito da RNA e proteine, e in grado di catalizzare una reazione di aggiunta di
ulteriori copie della sequenza telomerica ripetuta. La capacità della telomerasi di aggiungere copie della sequenza
ripetuta compensa l’accorciamento che si ha su entrambe le estremità 3’ del cromosoma durante la replicazione
del DNA.
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Endonucleasi: enzimi di restrizione che restringono la crescita virale nei batteri attaccando e distruggendo il
DNA dei virus invasori. Il DNA del batterio risulta essere protetto dalla degradazione in quanto è metilato in
corrispondenza, o nelle vicinanze, dei siti riconosciuti dagli enzimi di restrizione (siti di restrizione, lunghi da 4
a 8 basi). I gruppi metilici bloccano l’azione degli enzimi di restrizione, e pertanto il DNA batterico resta intatto,
mentre il DNA virale viene degradato. Gli enzimi di restrizione vengono chiamati endonucleasi, in quanto
tagliano il DNA incidendo internamente la catena polinucleotidica.
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Esonucleasi: digeriscono gli acidi nucleici partendo da un’estremità della catena.
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Pseudogeni: geni che, in seguito a mutazioni, diventano silenti.
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Famiglia genica: gruppo di geni che sintetizzano enzimi con funzione analoga, come la famiglia di geni che
sintetizzano le varie amminoacil-tRNA-sintetasi o la superfamiglia delle immunoglobuline.
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Retrovirus: virus che ha un genoma ad RNA e possiede un enzima capace di sintetizzare DNA da RNA, la
trascrittasi inversa.
AGGIUNTE AGLI APPUNTI
Cicline (pag. 101 – Biologia 2)
Le cicline vengono degradate dai proteasomi. I proteasomi sono cilindri composti da proteine, in cui altre
proteine, preventivamente etichettate con ubiquitidina, vengono immesse per essere degradate in peptidi.
Test di Ames (pag. 118 – Biologia 3)
Per effettuare il test di Ames vengono utilizzati ceppi di salmonella mutante his- (incapaci di sintetizzare
istidina e quindi proteine), che derivano da ceppi his+ che hanno subito una mutazione. La mutazione, essendo
casuale, può presentarsi in maniera opposta: his- à his+.
Il test si svolge così:
· 109 batteri vengono coltivati su un terreno minimo.
· Si osserva che una certa percentuale (bassa) di batteri muta anche senza l’impiego di agenti mutageni.
· Si misura la percentuale di batteri che muta in seguito all’aggiunta dell’agente mutageno oggetto
dell’esperimento.
· Si misura la percentuale di batteri che muta in seguito all’aggiunta dell’agente mutageno che è stato
preventivamente inoculato in un animale e poi estratto per verificare gli effetti che il metabolismo dell’animale
ha avuto su di esso (alcune sostanze non mutagene possono diventare mutagene in seguito al passaggio
nell’animale).
Funzionamento della p21 ras (pag. 122 – Biologia 3)
La p21 è una proteina G, composta da tre subunità α,β e γ. La subunità α è in grado di idrolizzare il GTP in
GDP + Pi. La proteina è attiva quando è legata al GTP. Ci sono mutazioni in oncogeni che rendono le proteine ras
più affini al GTP. Le proteine così rimangono attive per più tempo.
ELENCO STUDI ED ESPERIMENTI
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Griffith: pneumococchi R e S.
Avery, Mc Leod, Mc Carty: localizzano nel DNA la particella capace di mutare R in S.
Hershey e Chase: DNA del batteriofago.
Astbury, Wilkins, Franklin: analisi del DNA mediante diffrazione dei raggi X.
Edwin Chargaff: rapporti quantitativi tra le basi azotate à DNA a 2 o 3 eliche?
Watson e Crick: struttura a doppia elica del DNA.
Josse, Kaiser e Kornberg: eliche antiparallele.
Meselson e Stahl: replicazione semiconservativa del DNA.
Palade: uso di traccianti radiomarcati per la determinazione della sede della sintesi proteica.
Kornberg: scopre la DNA polimerasi.
Okazaki: ruolo della ligasi nell’assemblaggio dei frammenti di DNA replicato.
F. Jacob e J. Monod: operoni catabolici nei procarioti.
Nirenberg e Ochoa: corrispondenza tripletta-amminoacido.
Luria e Delbruck: dimostrano che le mutazioni sono preadattative (à Darwin).
Ames: agenti mutageni.
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