Epatite C, nuovo farmaco molto costoso. Lorenzin: “Non compratelo

Epatite C, nuovo farmaco molto costoso.
Lorenzin: “Non compratelo sul web”
C’è una nuova cura contro l’epatite C ma ha un costo proibitivo: 60 mila euro.
Promette di eradicare il virus con tre cicli di trattamento dal costo di 20 mila euro l’uno. In Italia
non è ancora disponibile, è in fase di approvazione da parte dell’Aifa: qualcuno si sta
organizzando per acquistarlo a San Marino ma alcuni malati avrebbero comprato il nuovo
farmaco, il Sufosbuvir, da farmacie online con base in India.Da qui il monito del Ministro della
Salute Beatrice Lorenzin, che ha chiesto di evitare l’acquisto di farmaci online. L’Adoc interviene
sulla vicenda e denuncia: il Paese è in grave ritardo nel far entrare trattamenti sanitari essenziali.
Si legge sul sito del Corriere della Sera: “Promosso a metà dicembre negli Stati Uniti dalla Food and
Drug Administration e a metà gennaio dall’European Medicines Agency (Ema), l’analogo ente
europeo, è ora in fase di approvazione da parte dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che ha
promesso di arrivare al “via libera” entro giugno, ovvero i cento giorni previsti per legge,
definendone prezzo e rimborsabilità”. Nel frattempo qualcuno tenta la “carta” dell’acquisto
online, che però è poco sicura, come ha ribadito il Ministro Lorenzin: “I farmaci vanno acquistati
attraverso canali sicuri per evitare il rischio di contraffazione: i prodotti comprati online
potrebbero non essere efficaci o addirittura pericolosi. L’Italia sta trattando il prezzo del
farmaco anti-epatite C in modo molto più forte rispetto ad altri Paesi europei – continua
Lorenzin – e quello che cercherò di fare è di garantirlo a tutti, non basandoci solo, come stanno
facendo altri Stati, sull’aspettativa di vita dei pazienti”.
“Perché l’Italia è così in ritardo nel combattere malattie estremamente gravi come l’epatite C? In
Europa e negli Stati Uniti la nuova cura è già disponibile, da noi no – dichiara Lamberto Santini,
presidente dell’Adoc – La conseguenza è che chi può permettersi la costosa cura è tentato da
acquistare fuori dal Paese o, rischiando di incappare in prodotti contraffatti e pericolosi, sul web. I
lunghi tempi di attesi, legati principalmente a fattori economici e di rimborsabilità, sono
intollerabili per molti cittadini che si trovano nello stato avanzato della malattia, ci domandiamo a
questo punto a cosa serva veramente l’Aifa. Piuttosto invitiamo il ministro Lorenzin a investire
maggiori risorse nell’Istituto Superiore di Sanità, al fine di amplificare le attività di controllo sui
farmaci disponibili sulla rete, per valutarne eventuali rischi. I forti ritardi del Paese fanno
aumentare il rischio di un’uscita dell’Italia da quella cerchia di Paesi più “civili” e attenti alla
salute del cittadino. Farmaci introvabili o estremamente costosi, strutture sanitarie in difficoltà, la
situazione è delicata e pericolosamente in bilico. Va rivisto, a nostro avviso, il concetto di malato
europeo, transnazionale, tendente a una maggiore accessibilità, anche economica, alle cure e ai
trattamenti sanitari. I cittadini malati hanno bisogno di risposte celeri e serie”.
http://www.helpconsumatori.it/salute/sanita/epatite-c-nuovo-farmaco-molto-costoso-lorenzin-noncompratelo-sul-web/82026