Strumenti di finanza per commercialisti IL BAROMETRO DEI MERCATI Luglio Agosto 2014 Commissione Finanza e Controllo di Gestione - Milano Premessa : il concetto del barometro Il barometro è uno strumento che indica il tempo atmosferico (precisamente, la pressione atmosferica) del momento in cui si compie la misurazione: confrontando il dato attuale a quello precedente, è possibile fare trarre ipotesi sul futuro; è uno strumento incompleto: ad esempio, mancano indicazioni sulla intensità e direzione del vento ma è un ottimo metodo per le previsioni del tempo la cui validità predittiva è legata alla capacità di analisi e alla esperienza dell’utilizzatore. Anche sui mercati possiamo confrontare i dati passati con quelli attuali per formulare delle previsioni, ma sempre con prudenza e buon senso Nel Barometro dei Mercati si offre una visione sintetica delle principali dinamiche dei mercati, da utilizzare per – valutare la politica di acquisizione dei fattori produttivi – avere una base di analisi per la definizione di previsioni e dei budget Il Barometro è diviso in due sezioni: – – Tassi d’interesse europei - EURIBOR dedicata alla gestione finanziaria Tasso di cambio eurodollaro e commodity focalizzata ai mercati che interessano alla produzione/vendita 2 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Approfondimento del mese 3 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Approfondimento del mese Whatever it takes E' dal lontano 2012 che Draghi ha lanciato la sua battaglia contro il declino dei prezzi dell'area euro, segnale sicuro delle difficoltà economiche dell'area. Il declino complessivo degli ultimi dati economici, causati in parte dalla fine del rimbalzo tecnico della crescita domestica europea, ed ora anche dall'embargo e dalle tensioni con la vicina Russia, ha spinto i prezzi europei a scendere decisamente sotto la soglia del 1%, quando l’obiettivo della stabilità dei prezzi si ha con l'inflazione al 2%. Sebbene Draghi non possa intervenire direttamente in ambito economico, è comunque vero che la preoccupazione della situazione economica è palese nelle misure non convenzionali che ha preso nell'ultimo meeting BCE. I dati dei disoccupati dell'area europea mostrano un andamento congiunturale ancora debole; sebbene il numero percentuale dei disoccupati sia in calo da diversi mesi, il loro numero totale è ancora elevatissimo: e in questa classifica l'Italia e la Francia mostrano gli andamenti peggiori. Le misure annunciate da Draghi la settimana scorsa sono finalizzate quindi a liberare il settore finanziario dal gravame dei debiti del settore privato per stimolarne la ripresa. 4 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Approfondimento del mese 5 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Approfondimento del mese Draghi nell'ultimo Council ha prima presentato i nuovi dati macro stimati dallo staff macroeconomico della BCE, che purtroppo segnalano ancora aspettative in calo sulla crescita economica. Infatti se da un lato le stime della BCE prevedono un PIL globale esclusa l'area euro in crescita del 3,7% per il 2014, contro un 3,6 stimato a giugno per il PIL dell'area euro, questa stima si inverte con un calo delle aspettative dallo 0,7% allo 0,6%. Questo tonfo è dato principalmente da una forte revisione al ribasso degli investimenti privati, una delle voci più sacrificate di questi ultimi anni. In questo contesto la BCE ha quindi introdotto nuove misure di stimolo monetario: 1) Tutti i tassi sono stati ulteriormente ribassati con un aggiustamento definito da Draghi “tecnico e che ha portato il ribasso al suo limite più basso”; in particolare i tassi sui depositi sono stati portati allo -0,20%. 2)La BCE, il 2/10/2014 illustrerà le caratteristiche del nuovo piano di acquisti di covered bond e ABS (esclusivamente su senior bond e mezzanine garantiti) in partenza nello stesso mese che dovrebbero consentire alla BCE, insieme al piano TLTRO, di espandere il bilancio della BCE sui medesimi livelli di inizio 2012, e cioè a circa 3 triliardi di euro contro i 2 attuali). 3)La BCE insiste sul fatto che tali politiche devono essere accompagnate da riforme strutturali dei singoli paesi per raggiungere una competitività adeguata. 4)Mario Draghi ha insistito sul fatto che i cicli monetari delle varie macroaree mondiali sono differentied : è questo commento che ha indotto la forte debolezza dell'euro. 6 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Approfondimento del mese Stime macroeconomiche della BCE 7 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Approfondimento del mese Nonostante tutti gli sforzi della Banca Centrale Europea, è comunque evidente che l'economia europea è in una nuova fase di debolezza, che coinvolge tutti i paesi dell'area anche se con intensità diverse. Mentre l'unica economia davvero trainante di questa fase ciclica risulta essere quella made in USA, l'area euro attraversa una nuova fase di rallentamento, sebbene con nuovi attori protagonisti sia nella fase di forza che in quella di debolezza. In ogni caso, come visto anche dal grafico precedente, è la mancanza di investimenti che è evidentemente la principale fonte dei problemi di crescita economica dei paesi dell'area: e questo nonostante in diverse realtà europee siano entrati nel corso dell'ultimo anni i nuovi attori dell'economia mondiale, come Cina e altri. La voce investimenti è invece quella che dopo la crisi ha avuto il calo più marcato, e non sembra vedere la luce in fondo al tunnel. Ed anche esplodendo i dati per singolo paese la situazione, è evidentemente negativa per tutta l'area, con i casi di correzione più profonda quali Italia e Spagna: ma anche la stessa Germania dal 2007 ad oggi ha avuto cali degli investimenti evidenti. Certo è che senza investimenti l'area non ha la possibilità di mostrare forza relativa. 8 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Approfondimento del mese 9 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Approfondimento del mese Conclusioni: Nonostante la BCE continui a fare sforzi straordinari per immettere liquidità non solo nel sistema finanziario ma soprattutto nella economia reale, è difficile che l'economia riparta senza i necessari investimenti. Per riottenere questi ultimi, è necessario che riparta un meccanismo di fiducia complessiva nell'area, cosa che al momento sembra molto difficile. Infatti i dati micro ci dicono che l'area è ancora in difficoltà, e le imprese ricomprese nell'MSCI Europe indicano per una quota consistente che le vendite per i prossimi tre mesi saranno ancora al ribasso, non dando conforto ai tentativi in atto di ripresa economica. Le difformità economiche, politiche e fiscali dei vari paesi sono un ostacolo alla crescita, in presenza di una leva dei cambi e doganale inutilizzabile da parte dei paesi membri. Solo una adeguata condivisione dei rischi/benefici dell'Unione permetterà alla stessa di realizzarsi completamente. 10 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Approfondimento del mese 11 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Economia Area Euro Le notizie più significative (headlies) 12 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Economia Area Euro Le notizie più significative (headlines) 13 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Economia Area Euro Le notizie più significative (headlines) 14 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Economia Area Euro Le notizie più significative (headlines) 15 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Economia Area Euro Le notizie più significative (headlines) 16 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Economia Area Euro Le notizie più significative (headlines) 17 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Economia Area Euro Commento sintetico : area Euro •La BCE ha atteso settembre per affrontare i problemi emersi nelle ultime settimane, il rallentamento dell’economia europea e i problemi sorti dalla crisi Ucraina. Le previsioni sul PIL delle principali economie dell’euro sono stati viste al ribasso, con un outlook negativo, e una azione monetaria era attesa dai mercati sia in risposta al calo dell’inflazione che al calo della produzione. Le attese erano sostenute dalle dichiarazioni degli scorsi mesi, che avevano vincolato la BCE ad azioni ‘anche non convenzionali’ per difendere la ripresa EU . La decisione presa è ancora frutto di una mediazione, come è stato chiaramente espresso dalla ‘non unaminità’ dei voti del board, ma è stata anche abbastanza chiara nelle sue linee principali: riduzione (inattesa) del tasso di sconto (manovra di poco effetto reale dato che era già ai minimi storici, ma di impatto psicologico), definizione della data certa per lo TLTRO al 18 settembre e impegno ad iniziare in ottobre l’acquisto dei titoli cartolarizzati (Abs) e covered bond. Non è il QE che molti si attendevano con l’acquisto dei titoli di stato, ma di fatto la banca centrale interviene comunque acquistando titoli di debito privati (come per altro fece anche la FED) e quindi finanziando l’economia, sia pure con il tramite del sistema creditizio. I mercati hanno apprezzato gli impegni chiari presi nella riunione BCE, che sono stati altrettanto poco apprezzati dalla Bundesbank : infatti lo stesso Draghi aveva sempre rimandato il proprio commitment, vincolandolo alle riforme strutturali richieste a Italia e Francia e che ancora non sono state pienamente approvate. Ma la situazione della economia è peggiorata in modo da non permettere ulteriori ritardi alla azione monetaria, e le azioni decise dovrebbero far affluire la liquidità erogata alle imprese, in particolar modo le PMI dei paesi periferici, e non restare bloccate nel settore creditizio come nelle precedenti manovre di Francoforte. •L’Italia è entrata in deflazione, con l’indice dei prezzi in calo dell’0,1% in agosto, dato che arriva dopo il -0,2% del PIL del secondo trimestre (primo trimestre, -0,1%) ; i dati sono peggiori delle stime sia del Governo che della BCE ma erano stati già anticipati da OCSE ( che però prospetticamente indica un miglioramento nel secondo semestre) e da Moody, che riduce dallo +0,5% al -0,1% ; anche Bankitalia rivede le stime dal +0,7% al +0,2%, e lo FMI dal +0,6% al +0,3% . Ma unanime è la richiesta delle riforme, che pur avendo effetti di lungo periodo, sono necessarie a mantenere il sostegno che i mercati stanno ancora offrendo ottimisticamente all’Italia •La Germania ha preoccupato i mercati con dati inattesi dell’economia, con l’arretramento del PIL dello -0,2% nel secondo trimestre, dato che ha pesato molto nella frenata globale della eurozona: il dato della produzione tedesca di luglio, +1,9% , e lavvio di un pacchetto di stimoli finanziato con il surplus del primo trimestre, fanno comunque sperare nella ripresa •La Francia stenta a riprendersi, con una variazione PIL ferma a zero e difficoltà nella sua leadership; dati positivi invece per Spagna , Portogallo e soprattutto GB 18 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Economia Area Euro Il punto sui mercati: accesso al credito e tassi di interesse •Lettura consigliata: RAPPORTO MENSILE ABI luglio 2014 •Le banche italiane stanno ancora contraendo il prestiti a famiglie e imprese, -2,2% su base annua , con un trend che si mantiene negativo anche se in lieve contrazione rispetto al -3,2% di maggio. In dettaglio, per le imprese il calo è stato del -3,1% contro il -4,7% di maggio, e per le famiglie del -0,8% rispetto al 1,0% di maggio. Purtroppo la contrazione del PIL italiano e il rallentamento della eurozona sono segnali preoccupanti, anche se le banche hanno già preparato le loro richieste per lo TLRTO per 144 miliardi a settembre e 154 miliardi a dicembre a livello europeo, con una forte presenza degli istituti italiani che hanno già iniziato a selezionare le aziende più ‘meritevoli’ a cui fare arrivare la liquidità: per altro, il tasso dei prestiti BCE con lo TLTRO è il 0,25% e quindi c’è spazio a compensare i rischi con lo spread che verrà applicato. •Le difficoltà economiche comportano ritardi nei pagamenti tra imprese, che ormai raggiungono livelli preoccupanti. Solo il 37% delle imprese rispetta i termini di pagamento concordati, rispetto al 31% dello scorso anno, e solo il 46% paga entro 30giorni dalla scadenza, contro il 57% del 2010 . Non si vedono purtroppo segni di futuri miglioramenti, con la crescita delle procedure concursuali e il permanere del credit crunch: settori più rischiosi sono i piccoli operatori economici, mentre le famiglie registrano peggioramenti più contenuti. Il tasso di insolvenza è previsto alto fino al 2016, quando tornerà circa a livelli pre-crisi: ma un ulteriore deterioramento dello scenario macroeconomico potrebbe portare a nuovi peggioramenti , con il tasso d’ingresso in sofferenza al 3,7% (dati Cerved) . 19 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Economia Area Euro Il punto sui mercati: accesso al credito e tassi di interesse •La scarsità del credito resta un problema vitale per le imprese italiane, anche perché le azioni finora deliberate a favore del credito non sono ancora pienamente operative; il Governo ha iniziato delle procedure di sblocco dei crediti alla PA ( si veda la slide seguente), ma ancora i flussi di denaro non sono affluiti ai creditori . Altre azioni garanzie dei crediti, anche tramite la CDP, aiuteranno a smaltire l’arretrato prima che scattino persino le sanzione UE su questi ritardi. •Le linee guida del Governo per migliorare il credito alle PMI, che verranno presentate al prossimo Ecofin, sono: – – – – Sviluppo di canali di finanziamento alternativi alle banche Fisco più favorevole alla patrimonializzaizone delle imprese Sviluppo di finanziamenti alternativi di lungo termine Rilancio delle cartolarizzazioni, per sfruttare il programma di acquisti di ABS da parte della BCE •Valutare con attenzione le necessità di liquidità e i rapporti con le banche • • • • • • Le banche hanno difficoltà a prestare ad aziende considerate rischiose: occorre quindi ridurre il livello di rischio percepito dell’azienda, tramite riequilibri degli assetti finanziari con aumento di Mezzi Propri , azioni rivolte all’ottenimento dell’equilibrio economico e soprattutto all’equilibrio finanziario: se non si riesce nel breve periodo a compiere queste azioni, occorre dimostrare con Business Plan finanziari come i flussi finanziari delle azioni future garantiscano la continuità aziendale . In presenza di conti economici non brillanti è essenziale disporre e soprattutto mostrare alle banche dei piani di ristrutturazione e dei budget che permettano agli analisti di verificare dei percorsi virtuosi di risanamento Monitorare e gestire con attenzione i ritardi di pagamento della clientela: le banche osservano con attenzione gli andamentali, e dato che si implicitamente e indirettamente affidare una impresa significa affidare anche i clienti della impresa stessa, ogni ritardo negli incassi si riflette negativamente sul rating aziendale Mantenere attento e costante controllo del circolante, specie sui crediti sia per dimensione che per qualità: predisporre una politica degli affidamenti, procedure per il blocco degli ordinativi ai clienti fuori fido e un sistema di monitoraggio delle esposizione effettive e della durata degli eventuali ritardi: la presenza di procedure consente di evitare pericolose perdite di tempo nella reazione a intoppi finanziari, con effetti anche catastrofici. Predisporre una pianificazione finanziaria con orizzonte temporale 12-18 mesi, integrata con business plan a tre anni La gestione della tesoreria e del circolante deve essere metodica e organizzata, e le previsioni finanziarie devono essere verificate con la stessa periodicità del budget economico da cui sono derivate 20 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Economia Area Euro Il punto sui mercati: accesso al credito e tassi di interesse Il ruolo dei commercialisti per i debiti della Pa Con la circolare n. 14 del 3 settembre il Presidente del Consiglio Nazionale ricorda che Ministro dell’Economia e della Finanze, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, i rappresentanti di regioni, province, comuni, imprese, banche e Cassa depositi e prestiti hanno sottoscritto un Protocollo che specifica gli impegni che ciascuna parte assume per garantire il tempestivo pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni (il testo a questo link ). http://www.mef.gov.it/primo-piano/documenti/2014/protocollo_impegni_debiti_PA.pdf Il Consiglio Nazionale si è impegnato a: - diffondere, presso i propri associati, le informazioni relative all'accesso e all'utilizzo della Piattaforma; - sollecitare i propri associati ad accompagnare gli imprenditori durante le fasi di accesso ed utilizzo della Piattaforma, fornendo loro la necessaria assistenza. Nel frattempo il Mef ha reso disponibile un “Vademecum - Breve Guida alla certificazione dei crediti”, disponibile a questo link http://certificazionecrediti.mef.gov.it/CertificazioneCredito/home.xhtml che spiega operativamente cosa è la certificazione dei crediti, quali crediti possono essere certificati e le modalità per richiedere la certificazione sulla Piattaforma”. 21 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Prestiti alla clientela : 22 fonte Rapporto ABI Commissione Finanza e Controllo di Gestione Sofferenze sistema bancario : 23 fonte Rapporto ABI Commissione Finanza e Controllo di Gestione Tassi d’interesse alla clientela : 24 fonte Rapporto ABI Commissione Finanza e Controllo di Gestione €-coin fonte: Banca d’Italia 25 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Tassi di interesse europei – EURIBOR fonte:http://www.mutuionline.it Si noti la correlazione tra EURIBOR tre mesi e tasso BCE Nel grafico si apprezza l’aumento BCE di metà 2011, che accompagna la crescita dei tassi a breve e segue la crescita dei tassi a lungo , che iniziano la loro discesa già nel primo trimestre 2011 fino a raggiungere gli attuali minimi storici ; I tassi di di breve restano ai minimi grazie agli interventi BCE , la politica monetaria espansiva resterà accomodante come da dichiarazione di Draghi , e il costo del finanziamento è essenzialmente legato agli spread : Anche i tassi a lungo termine dimostrano contrazione, grazie alla posizione espansiva della BCE 26 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Tassi di interesse europei – EURIBOR Grafico spread BTP BUND fonte:wwwborse.it Importante e rapida riduzione dello spread dopo le dichiarazioni di Draghi di luglio 2012 , evidentissima sul grafico ; raggiunti i minimi di periodo, breve violazione della quota 200, la cui rottura segnò l’inizio della crisi nel luglio 2011: Tassi BUND che esprimono uno scenario deflattivo, mentre i BTP beneficiano di rendimenti più alti con percezione del rischio-periferici in riduzione : lo spread scende per la variazione dei prezzi del BUND e del BTP in ottica di fly-to-quality in uno scenario di tassi a breve ormai negativi ( si veda lo EONIA della scorsa settimana) 27 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Tassi di interesse europei – EURIBOR grafico BUND Il Bund oscilla seguendo le vicende politico-economiche europee, La forte risalita dei corsi è la reazione al tapering della FED, con una riallocazione dei fondi in posizioni risk-free Risalita da gennaio, probabilmente anche per riallocazione dei portafogli dopo le preoccupazioni sui paesi emergenti, rapida discesa in concomitanza con la crisi Ucraina, recupero per fly-to-quality Data la politica di remunerazione negativa dei fondi lasciati presso la BCE, i Bund sono adesso un parcheggio ‘sicuro’, anche se scarsamente remunerato, per la liquidità in eccesso delle banche e quindi sono ancora comprarti anche se scarsamente remunerativi : vi è anche da dire che lo scenario ad oggi è di deflazione, e i tassi EONIA sono arrivati ad essere negativi 28 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Forecast BCE Survey of Professional Forecasters SPF Release : 14 August 2014 Next release: 13 November 2014 29 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Tassi di cambio eurodollaro e commodity Le notizie più significative (headlines) 30 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Tassi di cambio eurodollaro e commodity Le notizie più significative (headlines) 31 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Tassi di cambio eurodollaro e commodity Le notizie più significative (headlines) 32 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Tassi di cambio eurodollaro e commodity Le notizie più significative (headlines) 33 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Tassi di cambio eurodollaro e commodity Commento sintetico : economia mondiale – L’economia americana ha dato segni di ripresa molto migliori della UE, ma vi sono ombre anche oltre Atlantico: la disoccupazione è in discesa, al 6,1% portando il calo da inizio anno al -1,1%, ma anche perché si è ridotta la forza lavoro, segno che ci sono lavoratori scoraggiati, e i nuovi posti di lavoro sono 90.000 in meno rispetto alle aspettative. Giustamente si ricorda che gli USA hanno creato 10 milioni di posti di lavoro in 54 mesi, ma la crescita del PIL del primo semestre è del +1,1% ( media tra il -2,1% del primo trimestre e +4,2% del secondo trimestre) e il secondo semestre potrebbe avere una crescita debole, incapace di sostenere un ulteriore miglioramento del mercato del lavoro. In questo scenario, è probabile che la FED rallenti il tapering, se le indicazioni della economia reale non saranno forti e univoche: il consensus è per un rialzo dei tassi non prima della seconda metà del 2015; i parametri che saranno monitorati sono il PIL, il mercato del lavoro e l’inflazione –In Cina riparte l’economia, ma senza accelerazioni : il PIL cresce del 7,5% nel secondo trimestre contro il +7,4% del primo trimestre. Difficoltà prevedibili in una economia che deve modificare la sua struttura da export oriented a internal consumer. Gli stessi vertici cinesi hanno fatto capire come una crescita annua del +7,5% o anche poco meno, siano del tutto accettabili: dimenticato lo sviluppo a doppia cifra, Pechino ora punta ad una stabilità e ad una minore dipendenza dall’estero, e deve risolvere i problemi della immigrazione interna, le tensioni sul mercato del credito e al mercato interno ancora debole nonostante gli stimoli ( si vedano i numeri precedenti del Barometro per i dettagli) –Il Giappone ha avuto un calo del -6,8% nel secondo trimestre, dopo un primo trimestre brillante; la manovra sull’IVA, portata dal 5% al 8%, ha concentrato gli acquisti nel primo trimestre e ha fatto esplodere l’inflazione (dopo anni di deflazione) creando però difficoltà in una ripresa economica che si basava sui consumi interni. In breve, senza le riforme della ‘terza freccia’, la Abenomics deve ancora provare la sua solidità . 34 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Tassi di cambio eurodollaro e commodity Commento sintetico : commodity –La debolezza della crescita mondiale, che riduce la domanda presente e prospettica, e l’eccesso di offerta sono di due principali motori che stanno determinando l mercati delle commodity. L’incerta ripresa USA, che ha alternato due trimestri di segno opposto, e la minor crescita cinese sono i due fattori più eclatanti, se diamo ormai per consolidata la mancata ripresa EU che anche per ilo 2014 non riprenderà i consumi pre-crisi. Uno scenario dove il tapering USA (sia pure con le sue accelerazioni degli scorsi mesi e il recente probabile rallentamento) non sostiene l’apertura di posizioni speculative, e dove l’offerta delle commodity è in eccesso sul livello della domanda, che non ha nemmeno timori per gli approvvigionamenti e quindi non è stimolata dalla necessità di fare scorte . –Il petrolio segue le vicende politiche, specie delle crisi mediorientali e ucraine, ma la abbondante offerta USA ha compresso il mercato. In Libia l’estrazione ha ripreso a livelli di quasi normalità, riducendo le pressioni per il mancato apporto russo: quale che sia la fazione al potere, l’export del greggio è la fonte di finanziamento essenziale per il paese nordafricano. Lo shale USA ha ridotto le importazioni americane ed ormai si èp arrivati alla esportazione del prodotto, saturando così un mercato che già è meno vivace a causa della crisi economica EU –Per il rame si conferma una grande sensibilità alla crescita economica mondiale, e la minor dinamica cinese non spinge a particolari tensioni. Si ricorda la stretta del credito cinese, con la contrazione del commodity financing nel Qingdao che ha liberato grandi quantità di metalli acquistati a credito e che ora sono stati reimmessi nel mercato. Dalla possibile ripresa economica dei Bric esistono spiragli per un incremento dei consumi, ma la relativa debolezza delle locomotive USA e Cina hanno reso cauti gli operatori su ulteriori rialzi dei corsi. 35 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Tassi di cambio : eurodollaro Il punto sui mercati: eurodollaro • il cross eurodollaro ha dato una decisa svolta dai primi di luglio, calando da 1,3650 a a,2950 circa e violando quindi la soglia psicologica del 1,30 . La situazione europea, con PIL calanti e inflazione bassa, ha reso sempre più possibile un intervento espansivo della BCE, confermato la scorsa settimana con le operazioni espansive viste nelle pagine precedenti ed in particolare con l’annuncio dell’acquisto di ABS per ottobre, quando gli operatori si attendevano la manovra più tardi ; quest’ultima operazione è in effetti molto simile al QE, con effetti quindi di immettere effettivamente liquidità nel sistema e quindi comprimendo il cross. L’attuale livello del cambio è inoltre molto più favorevole all’export, specie dei paesi periferici dato che le nazioni ‘core’ possono restare competitive anche a livelli più alti. Alcuni operatori, dopo aver precipitosamente seguito il calo dell’euro, ora aspettano 1,27 nel breve, 1,20 nei prossimi mesi e (Goldman Sachs) la parità entro tre anni. •Dal punto di vista grafico, si vede come dopo aver perso quota 1,3650 ai primi di luglio, gli operatori si siano mossi sempre verso il ribasso euro, seguendo le notizie via via pubblicate sulla crescita eurozona, andamento inflazione e indicatori di sentiment economico, fino alla evidente accelerazione del 4 settembre. •Si veda il grafico trimestrale per vedere con chiarezza come le riunioni della BCE abbiano fortemente influenzato il cross •La volatilità implicita resta molto compressa, anche se nelle ultime sedute si è riportata sopra la sua media: comunque si tratat di valori ancora molto contenuti, dal grafico si vede come nei periodi di crisi fosse assai più alta. •il livello compresso della volatilità implicita rende conveniente il ricorso all’acquisto di opzioni a protezione delle posizioni valutarie •Il valore del future scadenza dicembre 2014 è 1,2963 (*) • A titolo di semplice indicazione, i valori di opzioni (*): • le call ATM base 1,3250 scadenza dicembre 2014 sono pari a 0,0094 • le put ATM base 1,2750 scadenza dicembre 2014 sono pari a 0.0057 (*) Dati aggiornati al 5 settembre 2014 Un esempio dell’utilizzo del nostro Barometro è dal confronto con la pagina eurodollaro del numero precedente: vedrete come i valori siano ora fortemente calati: la ampiezza del movimento e la sua rapidità dimostrano come le tensioni si fossero accumulate nel tempo per poi sfogarsi improvvisamente 36 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Tassi di cambio eurodollaro e commodity Grafico eurodollaro scala daily analisi degli ultimi tre mesi con l’ottica degli operatori del FOREX • il grafico mostra le reazioni del cross eurodollaro alle dichiarazioni BCE di maggio giugno e settembre, segnalate con una stella azzurra: •evidenti gli ampi movimenti intraday, ed evidente anche l’interruzione del trend positivo che da 1,3550 ha portato i corsi a 1,3700 prima che la politica accomodante dichiarata da Yellen e soprattutto le dichiarazioni di Draghi del 3 luglio ne invertissero la direzione . •Evidente il calo di luglio-agosto e la reazione alla riunione BCE del 4 settembre 37 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Tassi di cambio eurodollaro e commodity Grafico eurodollaro • Sovrapposta la media mobile 100, indicatore comunemente utilizzato per mostrare il trend. •Dopo le lunghe oscillazioni nel canale 1,28 -- 1,35, superamento della quota 1,35 e consolidamento sopra tale livello: •L’inizio del tapering ha sostenuto il dollaro, ma le dichiarazioni BCE e i dati USA hanno riportato i corsi a quota 1,39 massimi livelli da tre anni •Le dichiarazioni BCE su un cambio troppo sfavorevole alle imprese europee, e quindi la possibilità di un intervento sul cross, hanno bruscamente portato dai massimi di 1,40 a un nuovo livello di equilibrio intorno a 1,36 •I dati economici usciti in luglio ed agosto hanno fatto credere agli operatori in un intervento della BCE, che infatti il 4 settembre ha avuto riscontro nelle decisioni assai espansive di Draghi: evidente sul grafico il brusco calo nelle ultime due sedute 38 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Tassi di cambio eurodollaro e commodity Grafico andamento prezzi del rame, considerato proxy dell’andamento dell’economia • La media mobile sovraimposta aiuta a leggere i trend storici • dopo una discesa costante dagli inizi del 2013, una ripresa dai minimi biennali: •la situazione migliora da luglio, seguendo le previsioni sulla economia mondiale e soprattutto della economia cinese, massimo consumatore ed utilizzatore anche indiretto come garanzia per prestiti bancari . •Violazione della trendline e discesa dei corsi verso i minimi di luglio 2013 dopo i dati cinesi, il rimbalzo da metà giugno ha portato al massimo del quadrimestre ed appiattito la media mobile: possibile ripresa dei prezzi se la forza dell’economia dovesse confermarsi seguendo il trend evidenziato dalla media mobile 39 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Tassi di cambio eurodollaro e commodity Grafico comparativo tra prezzi Rame e PMI manifatturiero cinese •Source: Capital Economics, Markit, Thomson Datastream •http://www.mining.com •Il grafico mostra la stretta correlazione pluriennale tra la manifattura cinese e i prezzi del rame sul London Metal Exchange 40 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Tassi di cambio eurodollaro e commodity Grafico andamento prezzo petrolio Crude Oil WTI •Oscillazioni nel 2013 che pur essendo ampie e legate a circostanze geopolitiche, restano compresse nella fascia 90-100 , con un trend praticamente costante . • tensioni legate alle crisi mediorientali hanno spinto i corsi fino a quota 110, rapida discesa fino a 95 per allentamento delle tensioni e eccesso di domanda; stabilizzazione della media mobile per i recenti rialzi, legati alla crisi Ucraina e alla eccezionale ondata di freddo negli USA : •I picchi legati alle crisi politiche via via emerse hanno portato ai massimi in area 107, ma la loro parziale soluzione ( caso Libia) e soprattutto l’abbondanza dell’offerta ( e la scarsità della domanda) ha riportato il prezzo ai minimi del 2013 41 Commissione Finanza e Controllo di Gestione Tassi di cambio eurodollaro e commodity Andamento della volatilità implicita sull’eurodollaro • L’indicatore è calcolato con la metodologia del VIX : volatilità implicita delle opzioni ATM a 30 giorni •oscillazioni che seguono la forza dell’euro dal luglio 2012, fino ai minimi biennali: ripresa per le tensioni precedenti lo speech BCE, ridiscesa rapida ai minimi assoluti di periodo a 4,69, risalita in seguito alle tensioni sul cross e recente violazione della trendline •La costruzione di eventuali strategie di copertura con opzioni beneficeranno della riduzione della volatilità 42 Commissione Finanza e Controllo di Gestione