“Da Unimpresa a Confindustria Romania”

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Forum economico 2011
“Italia Internazionale in Romania – prospettive e
opportunita’ ”
16 settembre 2011
RASSEGNA STAMPA
A cura di
ADV COMMUNICATION
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BURSA
TRADUZIONE
LUCA SERENA, CONFINDUSTRIA: “LA ROMANIA E’ IL PAESE CON IL PIU’ GRANDE NUMERO DI
SOCIETA’ ITALIANE”
Confindustria ha organizzato il Forum economico 2011 – Italia Internazionale in Romania,
venerdi’, evento a cui hanno partecipato rappresentanti della comunita’ di affari della Romania,
ma anche rappresentanti dello stato italiano. Al forum e’ stato presente anche il Presidente
d’Italia.
Sua Eccelenza ha dichiarato che il suo paese sosterra’ l’adesione della Romania nello spazio
Schengen e ha ribadito che “le imprese italiane possono essere parte di una piattaforma che si
progetta anche aldila’ delle frontiere della Romania, grazie alla sua posizione strategica”.
Tra i temi affrontati nell’ambito dell’edizione di quest’anno: l’evoluzione dell’economia nel 2011,
gli strumenti per evitare le situazioni di crisi finanziaria.
Il Presidente Confindustria, Luca Serena, ha dichiarato venerdi’ che la Romania e’ il paese (n.r
straniero) con il piu’ grande concentramento di imprese italiane (piu’ di 30.000). Serena ha
ribadito inoltre che quest’anno, 700 nuove imprese italiane sono arrivate in Romania. Il
contributo di queste imprese al PIL della Romania e’ di 5%.
“Per cio’ che riguardano gli investimenti stranieri, l’Italia occupa il settimo posto con piu’ di
30.000 societa’ con capitale italiano e con un valore totale degli investimenti di 1,5 miliardi di lei”,
ha dichiarato Karoly Borbely, segretario di stato nel Ministero dell’Economia. “I principali settori
(n.r interessanti per le societa’ italiane) sono il settore energetico, il settore dei trasporti ed il
settore bancario”, ha aggiunto inoltre Borbely: “l’economia romena e’ strettamente legata a
quella europea – 72% delle esportazioni del nostro paese partono verso l’Europa, e l’alto
potenziale del nostro paese nell’ energia, infrastruttura, industria ci raccomanda per gli
investitori”.
Dan Bucsa, Unicredit: la Romania, molto competitiva a livello mondiale nel settore energetico
Dan Bucsa, l’economista capo di Unicredit Tiriac Bank, considera che il nostro paese “sia molto
competitivo a livello mondiale dal punto di vista del prezzo di produzione nel settore energetico:
“Nell’UE, I prezzi sono aumentati di 20%, mentre in Romania sono rimasti costanti (paragonati a
quelli del 2007).
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CURIERUL NATIONAL
TRADUZIONE
GIORGIO NAPOLITANO: ATTENZIONE SPECIALE PER LO SVILUPPO DEL PARTENARIATO
ROMENO-ITALIANO
Serena (Confindustria Romania): un’Italia unita ha saputo diventare una internazionale e
internazionalizzata
“Sono state gettate le basi per una nuova stagione di collaborazione e dialogo tra le imprese ed il
Fisco”
Il Patronato Confindustria Romania ha organizzato venerdi’ il Forum economico 2011 – “Italia
internazionale in Romania, prospettive e opportunita’”, una speciale occasione di dibattito su temi
macroeconomici. L’edizione di quest’anno ha ricevuto la visita del Presidente della Repubblica
Italiana, Giorgio Napolitano, che ha salutato la comunita’ italiana di affari della Romania. I temi di
discussione sono stati legati agli scenari economici e alle opportunita’ per le PMI romene, il
transfer pricing e l’analisi dei problemi con cui si confrontano le societa’ (n.r. la collaborazione tra
l’Italia e la Romania riguardante le modifiche dei prezzi di trasferimento). Il Presidente
Confindustria Romania, Luca Serena, ha dichiarato venerdi’, nell’ambito del forum economico
“Italia Internazionale in Romania – prospettive e opportunita’ nella Romania dopo la crisi”, che
un’Italia unita ha saputo diventare una internazionale e internazionalizzata.
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Giorgio Napolitano: le societa’ italiane possono essere parte di una piattaforma che si progetta
aldila’ delle frontiere della Romania.
Il Presidente italiano, Giorgio Napolitano, ha dichiarato che le societa’ italiane possono essere
parte di una piattaforma che si progetta aldila’ delle frontiere della Romania e che le relazioni tra
I due paesi sono “eccellenti”, perche’ agiscono nella stessa direzione e collaborano a Bruxelles.
“Le relazioni tra I due paesi sono eccellenti, collaboriamo nelle stessa direzione, e l’attenzione e’
una speciale per lo sviluppo del partenariato romeno-italiano. Questa unita’ dev’essere
consolidata, perche’ dobbiamo rafforzare il nostro sentimento patriottico, non dobbiamo essere
scorraggiati dalle paure, queste dovono essere superate. Allo stesso tempo, dobbiamo
posizionarci sui mercati internazionali, rivedere alcune cose, ma allo stesso tempo dobbiamo far
nascere anche comportamenti, atteggiamenti adeguati, per superare queste difficolta’”, ha
ribadito Napolitano.
Il Presidente italiano ha aggiunto inoltre che il suo paese sosterra’ l’ingresso della Romania nello
spazio Schengen con piena convinzione.
Il passaggio da un approccio sanzionatorio ad un approccio di collaborazione
“Oggi (n.r. venerdi’) al nostro forum abbiamo ottenuto un’importante risultato come associazione,
ovvero quello di passare da un approccio meramente sanzionatorio ad un approccio di
collaborazione, informazione preventiva per far meglio comprendere alle aziende le leggi e
normative. Quella sul transfer pricing è una normativa che gli stessi tecnici hanno definito
complicata, l’aver avuto oggi con noi tutti gli attori interessati, ovvero imprenditori, ministero
delle finanze rumeno e direzione dell’agenzia del fisco italiano ha gettato le basi non solo per
comprendere meglio la legge e le sue applicazioni, ma per un nuova stagione di collaborazione e
dialogo tra imprese e fisco”, ha dichiarato per Curierul National il Presidente Confindustria
Romania, Luca Serena.
Gli investitori stranieri, interessati prima della posizione strategica di un paese e poi delle
condizioni offerte dal paese
Serena ha affermato che gli investitori stranieri sono interessati prima della posizione strategica
di un paese per cio’ che riguarda il mercato interno del paese e della possibilita’ dei mercati delle
zone vicine, poi valutano le condizioni offerte dal paese. “E’ sbagliato pensare che un solo
elemento ( fiscalità o costo del lavoro) possa essere sufficiente ad attrarre investimenti. Gli
elementi di valutazione vanno dalla fiscalità,alle infrastrutture,costo del lavoro, sistema scolastico,
certezza del diritto, sicurezza, stabilità politica, impianto legislativo senza trascurare i contributi di
incentivazioni agli investimenti ( nazionali o con fondi UE) e alle defiscalizzazioni e decontribuzioni
che alcuni paesi offrono per attrarre investimenti stranieri.
Allo stesso tempo e’ molto importante la collaborazione tra l’Italia e la Romania,infatti tra questi
due paesi esiste molto piu’ di una semplice collaborazione, esiste un vero e proprio partenariato
strategico. Nel 2010 l’interscambio Italia Romania è stato di 7,6 miliardi di euro e nei primi mesi
del 2011, l’Italia e’ stato il second partner commerciale della Romania, dopo la Germania. Questi
valori credo diano il senso di quanto è importante ed intensa è la collaborazione tra le due
comunità d’affari”, ha ribadito per Curierul National, il Presidente Confindustria Romania, Luca
Serena.
All’evento sono stati presenti anche Mircea Geoana – il Presidente del Senato, Karoly Borbely –
segretario di stato nel Ministero dell’Economia, che ha parlato dell’”Analisi delle previsioni
riguardanti l’evoluzione dell’economia romena nel 2011”; Valentin Lazea – l’economista capo della
BNR che ha parlato degli “Strumenti adottati dalla BNR per evitare le situazioni di crisi
finanziaria”; Dan Lazar – segretario di stato nel Ministero delle Finanze della Romania.
Il forum economico rappresenta l’appuntamento annuale economico-finanziario, rivolto alle
imprese, che riunisce la comunita’ di affari della Romania, le istituzioni, i patronati, le
associazioni, le enti locali e le imprese associate al patronato Confindustria Romania.
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BURSA CONSTRUCTIILOR
TRADUZIONE
CONFINDUSTRIA: LA ROMANIA, FUTURO CENTRO LOGISTICO PER L’EUROPA
Il forum economico 2011 – “Italia internazionale in Romania, prospettive e opportunita’” si e’
svolto il 16 settembre 2011 presso Hotel Hilton di Bucarest.
L’evento ha goduto anche la presenza di Giorgio Napolitano, il Presidente della Repubblica
Italiana, in visita per la prima volta in Romania, Mircea Geoana, il Presidente del Senato, Karoly
Borbely, segretario di stato presso il Ministero dell’Economia.
La riunione ha come scopo il confronto su temi macroeconomici e rappresenta l’appuntamento
annuale economico-finanziario, rivolto alle imprese, che riunisce la comunita’ italiana di affari
della Romania, le istituzioni, I patronati, le associazioni, le enti locali e le imprese associate al
Patronato Confindustria Romania.
Alla base delle discussioni sono state le relazioni economiche tra I due paesi e le prospettive per il
futuro.
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L’Italia e’ il paese con il numero piu’ grande di imprese registrate in Romania. Dall’inizio dell’anno,
nel nostro paese sono state registrate 709 societa’ italiane, ha affermato Luca Serena, il
Presidente Confindustria Romania.
Le societa’ italiane del nostro paese realizzano un contributo di 5% al PIL della Romania. Allo
stesso tempo, 1 milione di romeni che lavorano in Italia, porta un contributo di 1,2% al PIL
d’Italia. La piu’ dinamica crescita economica della Romania e’ con l’Italia.
L’interscambio economico tra la Romania e l’Italia e’ stato di 10,6 miliardi di euro nel 2010.
Le autorita’ romene hanno incoraggiato la presenza delle societa’ italiane nel nostro paese. Nel
futuro, il nostro paese potrebbe diventare una piattaforma logistica per l’Europa, ha dichiarato
Mircea Geoana.
I problemi di alcuni anni fa tra la societa’ romena e quella italiana sono in gran parte superati, ma
ci sono ancora tanti aspetti dove c’e’ ancora posto per miglioramenti, considera il presidente
Giorgio Napolitano. Il Presidente italiano ha salutato l’atteggiamento delle autorita’ romene di
condannare gli incidenti provocati dai romeni in Italia.
Il mercato romeno resta anche per il futuro un mercato attraente per le imprese italiane, un ruolo
importante nell’attirare queste societa’ essendo rappresentato dai bassi costi degli stipendi. Allo
stesso tempo, l’economia romena presenta un grande potenziale di crescita. La Romania
potrebbe raddoppiare il PIL nei prossimi due anni, ha ribadito Mircea Geoana.
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ECONOMISTUL
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TRADUZIONE
IL FORUM ECONOMICO 2011. CONFINDUSTRIA ROMANIA. L’ECONOMIA ROMENA ATTRATA DA
ROMA
L’edizione 2011 del Forum economico annuale del patronato Confindustria Romania, svoltosi
presso Hotel Hilton di Bucarest, sotto il titolo “Italia internazionale in Romania – prospettive e
opportunita’ ”, ha evidenziato ancora una volta l’alto livello e le varie possibilita’ di collaborazione
agevolate dalle strette relazioni di affari tra la Romania e l’Italia. Allo stesso tempo, la riunione ha
costituito un’occasione importante per lo scambio di idée e di buone pratiche su temi
macroeconomici di attualita’.
30.000 IMPRESE ITALIANE IN ROMANIA
Il forum economico rappresenta un appuntamento economico-finanziario organizzato ogni anno e
ha gia’ una tradizione che gli offre personalita’. Ogni edizione del forum viene indirizzata alle
imprese commerciali, ai partners e agli utenti e riunisce la comunita’ italiana di affari della
Romania, istituzioni, organizzazioni patronali, associazioni, enti locali e imprese associate al
Patronato Confindustria Romania. Anche a quest’edizione I partecipanti sono stati numerosi –
quasi 300 persone, e molto interessati dall’attuale livello e dalle prospettive di evoluzione degli
scambi economici tra la Romania e l’Italia.
Oggi la Romania conta quasi 30.000 imprese italiane, ha sottolineato Luca Serena, il Presidente
Confindustria. Egli ha affermato inoltre che, nonostante la crisi economica, quest’anno sono state
costituite 700 nuove societa’. Ricordando gli inizi di anni fa, legati agli investimenti nell’industria
della moda e della calzatura, Luca Serena ha continuato: “Adesso siamo praticamente,
dappertutto in Romania, su un territorio amico, in un paese in cui ci sentiamo a casa. I romeni ci
fanno star bene!”.
UNA PIATTAFORMA ECONOMICA ESTESA OLTRE I CONFINI DELLA ROMANIA
L’evento di quest’anno occasionato dal Forum Economico Confindustria Romania ha avuto un
significato simbolico, avendo come cornice la celebrazione dei 150 anni di unita’ d’Italia ed un
peso di alto significato, grazie alla partecipazione straordinaria del Presidente della Reppublica
Italiana, Giorgio Napolitano. Questo momento ha rappresentato un punto importante sull’agenda
della visita di stato effettuata dal presidente italiano in Romania. All’evento e’ stato presente
anche il ministro italiano degli affari esteri, Franco Frattini.
Salutando la comunita’ italiana di affari della Romania, il presidente Giorgio Napolitano ha preso
in discussione il livello attuale a cui si situano I rapporti tra I nostri paesi e anche le direzioni da
affrontare, per estendere le relazioni e gli scambi bilaterali. Allo stesso tempo, il capo dello stato
italiano ha presentato un’immagine dei problemi sociali attuali nel suo paese e ha fatto
riferimento alle interdependenze generate dallo spazio commune europeo e al contesto della
globalizzazione.
Il presidente Giorgio Napolitano ha messo sin dall’inizio la sua relazione sotto il segno della
speciale soddisfazione di incontrare I membri della comunita’ italiana di affari della Romania, a
cui ha detto: “Voi rappresentate meglio di chiunque la realta’ italiana in Romania. Siete un
numero grande di imprenditori, siete venuti qui, lavorate e portate il vostro contributo allo
sviluppo della Romania e dell’Italia”.
Il capo dello stato italiano ha notato il modo in cui l’attivita’ di questa comunita’ degli uomini di
affari corrisponde agli interessi dei due paesi. Giorgio Napolitano ha espresso davanti ai suoi
compatrioti la speciale stima per quello che stanno realizzando in Romania ma anche l’interesse e
la convinzione con cui sono viste le imprese italiane nello spazio economico romeno.
In ampio senso, il Presidente italiano ha fatto riferimento all’internazionalizzazione delle imprese,
nel contesto della globalizzazione, lanciando una prospettiva nel senso che “le imprese italiane
possono costituire parte di una piattaforma economica estesa aldila’ dei confini romeni”.
Riguardante l’integrazione europea, Giorgio Napolitano ha sottolineato che la Romania e l’Italia
“agiscono nella stessa direzione, sulla via dell’integrazione assoluta dell’Europa. Non c’e’ altra via!
Nell’Europa unita dobbiamo dare importanza alle relazioni reciproche”.
Il Presidente Napolitano ha affrontato poi l’argomento della presenza dei lavoratori romeni in
Italia, dimostrando la sua considerazioni per quelli che lavorano onestamente: “tutto il rispetto
per I romeni che contribuiscono allo sviluppo d’Italia”. Allo stesso tempo il presidente Napolitano
ha ribadito il sostegno con “piena convinzione” concesso dall’Italia per l’integrazione della
Romania nello spazio Schengen.
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Realizzando un aggiornamento della situazione italiana, sotto aspetto economico e sociale, il
presidente Giorgio Napolitano ha insistito sulla necessita’ di superare le difficolta’ grazie al
rafforzamento dello spirito imprenditoriale.
Il suo messaggio per gli imprenditori italiani in Romania e per I loro partners e’ stato “non
lasciamoci intimidati dalle paure”.
IL POTENZIALE ECONOMICO CI RACCOMANDA COME PAESE INTERESSANTE PER GLI
INVESTITORI ITALIANI
A suo turno, il presidente del senato, Mircea Geoana, ha ribadito il piacere personale e
dell’istituzione che rappresenta per salutare la presenza a Bucarest del Presidente italiano e di
incontrare una comunita’ d’affari cosi’ numerosa.
Mircea Geoana ha fatto riferimento nella sua relazione alla necessita’ di capitalizzazione di quello
che ha chiamato “un enorme serbatoio” di possibilita’, nel senso dell’estensione della
collaborazione economico romeno-italiana in tutte le regioni della Romania. Egli ha ribadito la
necessita’ di dialogo e di un partenariato per la “realizzazione di una piattaforma logistica, che
parti dalla Romania per estendersi poi nello spazio economico circondante.
Una presentazione delle previsioni riguardanti l’evoluzione dell’economia romena nel 2011 ha
presentato il segretario di stato Karoly Borbely nel Ministero dell’Economia. “L’Italia e’ uno dei piu’
importanti partner economici della Romania”, ha sottolineato Karoly Borbely, menzionando le
cifre: l’interscambio commerciale tra I nostri paesi nel 2010 e’ stato di 10,6 miliardi di euro;
l’Italia occupa il settimo posto per cio’ che riguarda il volume degli investimenti stranieri in
Romania; il valore degli investimenti italiani nel nostro paese e’ di 1,5 miliardi di lei. Come
direzioni di capitalizzazione delle opportunita’ per nuovi investimenti sono stati menzionati il
settore delle energie rinnovabili, I trasporti, l’industria, l’agricoltura. Il Ministero dell’Economia
manifesta totale apertura di dialogo con gli imprenditori italiani, desiderosi di investire nel nostro
paese. “Il potenziale della Romania ci raccomanda come paesi interessante per gli imprenditori
italiani”, e’ il messaggio di Karoly Borbely.
Nel contesto del Forum economico 2011, Valentin Lazea, l’economista capo della BNR, ha
presentato una relazione sul tema degli strumenti adottati dalla BNR per evitare le situazioni di
crisi finanziaria. “Sembra che le lezioni della crisi sono state facilmente dimenticate, tanto dalle
banche, quanto dalle persone che richiedono crediti”, ha affermato Valentin Lazea. Egli ha
ribadito che negli ultimo mesi si e’ osservata una differenza sempre piu’ grande tra il trend degli
prestiti in euro che e’ ascendente e quello dei prestiti in lei che e’ discendente.
“Questa tendenza che favorisce I crediti in euro, dimostra che c’e’ una corta memoria tanto da
parte delle banche quanto da parte dei clienti.”, ha affermato l’economista capo della BNR.
Allo stesso tempo, Valentin Lazea si e’ dichiarato fiducioso, nel senso che, una volta con
l’economia ripartiranno anche I crediti e l’anticipo per I prestiti non performanti verra’ fermato
fino alla fine dell’anno.
SCENARI ECONOMICI E OPPORTUNITA’ PER LE PMI
Il forum economico di quest’anno del Patronato Confindustria Romania ha rappresentato
un’occasione per dibattiti su temi come: scenari economici e opportunita’ per le PMI della
Romania; transfer pricing-ul e l’analisi dei problemi affrontati dalle imprese, alcuni temi in questo
senso essendo “L’analisi del transfer pricing– la politica di applicazione delle norme riguardanti il
transfer pricing in Romania e aspetti rilevanti nelle verifiche”; “La collaborazione tra l’Italia e la
Romania riguardante le modifiche dei prezzi di trasferimento”.
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ZIARUL FINANCIAR
TRADUZIONE
IL PRESIDENTE D’ITALIA: CI CONFRONTIAMO CON UNO STRAORDINARIO FENOMENO DI
PENETRAZIONE DEL CAPITALE ITALIANO IN ROMANIA, E IN ITALIA LAVORA UN MILIONE DI
ROMENI
L’Europa non deve concentrarsi solo sul recupero delle situazioni finanziarie, ma deve
concentrarsi sullo sviluppo, afferma il Presidente Giorgio Napolitano, che inaugurera’ oggi a
Bucarest le discussioni nell’ambito di un potente forum di affari di Confindustria Romania –
l’organizzazione delle imprese italiane in Romania.
Il presidente d’Italia, che sta effettuando una visita in Romania, a quattro mesi dalla visita del
premier italiano Silvio Berlusconi, afferma che negli ultimo anni, le economie dei due paesi si
sono intrecciate, cio’ che ha contribuito alla crescita della Romania ma anche dell’Italia.
“In questi anni, diciamo 20, 15, 10 anni, non abbiamo solo collaborato, ma praticamente, ci
siamo intrecciati, ci siamo confrontati con un fenomeno straordinario di penetrazione degli
imprenditori italiani in Romania, e quest’iniziativa cosi’ diffusa, ha contribuito alla crescita del
vostro paese e allo sviluppo dell’economia italiana. Allo stesso tempo, abbiamo registrato un
flusso di lavoratori romeni in Italia, che, praticamente hanno superato un milione.”
Gli investimenti italiani in Romania, sono ribassati sullo sfondo della crisi, ma l’Italia resta nella
classifica dei partners commerciali della Romania. l’Italia e’ il secondo partner commerciale della
Romania (13,8% esportazioni e 11,6% importazioni nel 2010) dopo la Germania e occupa il sesto
posto nella classifica degli investitori stranieri in Romania (2,5 miliardi di euro nel 2009). Meta’
delle esportazioni romene e’ rappresentato da tessili e calzature, mentre un quarto delle
importazioni viene rappresentato da macchine industriali e equipaggiamenti.
I legami particolari con l’Italia consistono pero’ nel fatto che piu’ di un milione di romeni lavora in
Italia, e la situazione economica difficile del paese potrebbe essere negativa anche per questi
lavoratori, come e’ successo anche nel caso della Spagna che ha bloccato il mercato del lavoro
per I nuovi immigranti romeni.
“Questo non rientrava nel piano”, ha affermato ieri il Presidente italiano.
(…)
In Italia sono registrate quasi 30.000 imprese a capitale italiano, e I rappresentanti Confindustria
affermano che le imprese italiane realizzano il 5% dal PIL della Romania ed I loro dipendenti
costituiscono il 10% dal totale dei dipendenti della Romania.
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Allo stesso tempo, in Italia esistono migliaia di imprese a capitale italiano e romeno.
Il Presidente d’Italia (86 anni) rappresenta una delle figure piu’ importanti della sinistra italiana.
E’ stato deputato italiano, Presidente della Camera dei Deputati, ministro dell’interno italiano, e
nel 2005 e’ stato scelto senatore per la vita. Nel 2006 e’ stato scelto l’11-esimo Presidente
d’Italia. E’ stato il successore di Carlo Azeglio Ciampi, ex governatore della Banca d’Italia, ex
premier e ministro delle finanze. Anche se la carica di Presidente d’Italia e’ una rappresentativa,
la qualita’ delle persone che l’anno ricoperta, ha garantito prestigio e onore a questa carica.
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ZIARUL FINANCIAR
TRADUZIONE
IL PRESIDENTE D’ITALIA: E’ SORPRENDENTE QUANTE SOCIETA’ ITALIANE CI SONO IN
ROMANIA
“La vostra presenza qua e’ incredibile”, ha detto il Presidente d’Italia, Giorgio Napolitano agli
italiani presenti al forum annuale delle imprese italiane in Romania, sorpreso dal grande numero
di imprese italiane presenti nel nostro paese.
Secondo i dati della Confindustria Romania, l’associazione delle imprese italiane in Romania,
l’anno scorso, in piena crisi, 700 nuove societa’ italiane sono arrivate in Romania. Con 600.000
dipendenti, le imprese italiane della Romania realizzano il 5% del PIL de paese.
“Ci sentiamo a casa”, afferma Luca Serena, il Presidente Confindustria Romania.
15
“Con la vostra presenza qui avete agito anche nell’interesse dell’Italia. L’internazionalizzazione
delle imprese e’ vitale. La Romania puo’ costituire una piattaforma per l’espansione nell’Est”,
afferma il Presidente italiano.
“Usiamo gia’ la Romania come piattaforma per le esportazioni”, afferma Serena.
Il Presidente italiano afferma che la Romania e l’Italia non sono soltanto due membri dell’UE che
s’incontrano ogni tanto a Bruxelles, e che la presenza dei romeni in Italia ha superato da molto
tempo le fasi critiche.
“Il rispetto che abbiamo per I romeni che portano il loro contributo alla crescita d’Italia e’ totale”,
ha ribadito il Presidente italiano che ha affermato che il suo paese sosterra’ con piena
convinzione l’ingresso della Romania nello spazio Schengen.
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ZIARUL FINANCIAR
TRADUZIONE
L’UNICO PRESIDENTE DEL MONDO FLUENTE IN LATINO, APRE UN FORTE FORUM ECONOMICO
A BUCAREST
Il Presidente italiano, Giorgio Napolitano, apre domani a Bucarest un forte forum economico
organizzato dall’associazione delle imprese italiane in Romania, “Confindustria Romania”, a cui
sara’ presente anche il governatore della BNR, Mugur Isarescu. (…)
In Romania sono registrate quasi 30.000 societa’ a capital italiano, ed I rappresentanti
Confindustria affermano che le societa’ italiane realizzano il 5% del PIL della Romania e hanno
come dipendenti il 10% della forza di lavoro. (…)
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EVENIMENTUL ZILEI
TRADUZIONE
QUALI SONO LE RELAZIONI ECONOMICHE TRA LA ROMANIA ED IL PAESE IL CUI RATING E’
STATO RIBASSATO DALLA S&P
Italia, il paese il cui rating e’ stato ribassato da A+ ad A con prospettive negative, e’ stato nei
primi quattro mesi dell’anno il piu’ importante partner commerciale della Romania, dopo la
Germania, con una quota dal totale degli scambi commerciali della Romania di quasi il 12,18%
(13,31% dal totale delle esportazioni e 11,22% dal totale delle importazioni), stando a Luca
Serena, il Presidente Confindustria Romania.
“Tra l’Italia e la Romania esiste molto piu’ di una collaborazione, esiste un vero partenariato
strategico. Nel 2010, l’interscambio commerciale tra l’Italia e la Romania e’ stato di 7,6 miliardi di
euro”, ha dichiarato il Presidente Confindustria Romania.
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Egli ha ribadito che secondo I dati dell’INS, l’interscambio commerciale tra l’Italia e la Romania ha
raggiunto nei primi quattro mesi dell’anno un valore totale di 3,82 miliardi di euro, in aumento del
22,4% rispetto al corrispondente periodo del 2010.
Stando a Serena, e’ sbagliata l’affermazione che gli investitori decidono piazzare I soldi
prendendo in considerazione solo la fiscalita’ ridotta, l’infrastruttura, il costo della manodopera, il
sistema scolastico, la certezza del diritto, la sicurezza, la stabilita’ politica, l’impianto legislativo
senza trascurare i contributi di incentivazioni agli investimenti ( nazionali o con fondi UE) e alle
defiscalizzazioni e decontribuzioni che alcuni paesi offrono per attrarre investimenti stranieri”, ha
ribadito l’ufficiale Confindustria.
Egli ha sottolineato che non soltanto in Romania gli investimenti stranieri sono ribassati in questo
periodo, cio’ che indica il fatto che non esiste necessariamente una attrattivita’ per la Romania,
ma piuttosto una situazione congiunturale mondiale.
19
CAPITAL
TRADUZIONE
GIORGIO NAPOLITANO, IL PRESIDENTE D’ITALIA: “IL MONDO E’ CAMBIATO IN MANIERA
RADICALE”
Presente al Forum economico “Italia Internazionale in Romania, prospettive ed opportunita’”,
Giorgio Napolitano, il Presidente italiano ha parlato delle forza economica del suo paese.
“Siamo un grande paese, abbiamo una grande economia, abbiamo una grande storia, abbiamo
risorse straordinarie di energia, di capitale umano, e abbiamo uno spirito imprenditoriale che e’
sempre stato straordinario, e che e’ anche uno dei punti forti del nostro paese”, ha aggiunto
Napolitano.
Nonostante tutto questo, egli riconosce che ci sono ancora tante cose da rivedere e che la gente
deve pensare agli sbagli del passato. “C’e’ bisogno di ricordarci che non siamo piu’ negli anni ’70
o ’80. Il mondo e’ cambiato in maniera radicale”, ha affermato il Presidente d’Italia.
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Il Forum Economico 2011 – “Italia Internazionale in Romania, prospettive e opportunita’” e’ stato
organizzato dal patronato Confindustria Romania. L’interscambio commerciale tra la Romania e
l’Italia, l’analisi dei prezzi di trasferimento e le opportunita’ per le PMI hanno rappresentato,
nell’edizione di quest’anno, I piu’ importanti temi di discussione.
21
ADEVARUL
TRADUZIONE
L’ECONOMIA NON CRESCERA’ PIU’ COME PRIMA DELLA CRISI
(…)
L’economista capo della Unicredit Tiriac Bank, Dan Bucsa, ha presentato venerdi’, nell’apertura di
una conferenza organizzata dall’associazione degli uomini di affari italiani – Confindustria, gli
effetti che la crisi ha avuto sull’economia romena e quali sono le prospettive per il prossimo
futuro. Nella Romania, il volume delle attivita’ economiche si e’ ridotto, e la crescita del 2008 non
sara’ presto possibile”, ha dimostrato Dan Bucsa. Egli ha osservato che le esportazioni sono
cresciute grazie ad una richiesta maggiore registrata negli stati UE, ma anche nei paesi
emergenti, e al fatto che la competitivita’ dei prodotti romeni e’ cresciuta. Se nel primo semestre,
l’industria e’ stato il motore della crescita, grazie alle esportazioni, nel secondo semestre, il
fattore favorevole sara’ l’agricultura e certamente un effetto statistico di base, rispettivamente il
fatto che in questo periodo la Romania ha avuto un’evoluzione minore sul fondo delle misure di
austerita’ della seconda parte dell’anno scorso”. Allo stesso tempo “la domanda interna cresce
piu’ lentamente rispetto al periodo anteriore la crisi e avra’ una ripresa piu’ lenta nei prossimi
anni”, ha affermato Bucsa. (…)
22
AGERPRES
Forumul Economic 2011 Italia Internaţională în România - Perspective
şi oportunităţi
Bucureşti, 16 sep /Agerpres/ - Preşedintele Republicii Italiene,
Giorgio Napolitano, participă, vineri, la Forumul Economic 2011 Italia
Internaţională în România - Perspective şi oportunităţi, organizat de
Confindustria România.
Din partea României, la eveniment este aşteptat guvernatorul Băncii
Centrale, Mugur Isărescu, care va vorbi despre instrumentele pe care
le adoptă ţara noastră pentru a evita situaţiile de criză financiară.
Printre alte subiecte, va fi abordată tema preţurilor de transfer şi vor
fi analizate problemele pe care le întâmpină societăţile. AGERPRES
TRADUZIONE
IL FORUM ECONOMICO 2011 L’ITALIA INTERNAZIONALE IN ROMANIA – PROSPETTIVE E
OPPORTUNITA’
Il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano partecipa venerdi’ al Forum Economico
2011, Italia Internazionale in Romania, prospettive e opportunita’, organizzato da Confindustria
Romania.
Per la parte romena, all’evento partecipera’ il governatore della Banca Centrale, Mugur Isarescu,
che parlera’ degli strumenti adottati dal nostro paese per evitare le situazioni di crisi finanziaria.
Altri temi presi in discussione saranno: I prezzi di trasferimento ed I problemi con cui si
confrontano le imprese.
23
AGERPRES
TRADUZIONE
GIORGIO NAPOLITANO AFFERMA CHE L’ITALIA SOSTERRA’ LA ROMANIA PER L’ADESIONE ALLO
SCHENGEN CON “PIENA CONVINZIONE”
L’Italia sosterra’ l’ingresso della Romania nello spazio Schengen “con piena convinzione”, ha
dichiarato il Presidente italiano, Giorgio Napolitano, venerdi’, nell’ambito del Forum Economico
2011. Italia Internazionale in Romania – prospettive ed opportunita’”, organizzato da
Confindustria Romania.
Napolitano ha affermato che le relazioni tra I due paesi sono “eccellenti”, sottolineando che
l’Italia e la Romania agiscono nella stessa direzione e collaborano a Bruxelles e ha ricordato il
contributo italiano per l’integrazione del nostro paese nell’UE e nella NATO.
“Noi non curiamo le nostre relazioni con la Romania soltanto come due membri dell’UE che
s’incontrano a Bruxelles e che portano il contributo insieme, un contributo importante, noi
collaboriamo nella stessa direzione. Ieri (n.r. durante gli incontri ufficiali) ho espresso un’identita’
di punti di vista riguardanti la richiesta assoluta, la necessita’ assoluta di andare avanti in maniera
stabile sulla via dell’integrazione assoluta nell’Europa, perche’ non c’e’ un’altra via. (…) In
generale, lungo gli anni, il ministro Frattini e’ stato il protagonista di tanti momenti quando l’Italia
ha sostenuto l’integrazione della Romania nell’UE e nell’Alleanza Atlantica. Ci sono anche adesso
alcuni limiti, soglie che devono essere raggiunte, come per esempio la zona Schengen. Noi
difenderemo la Romania, sosterremo la Romania con piena convinzione”, ha ribadito il Presidente
Napolitano.
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AGERPRES
TRADUZIONE
GIORGIO NAPOLITANO AFFERMA CHE L’ITALIA SOSTERRA’ LA ROMANIA PER L’ADESIONE ALLO
SCHENGEN CON “PIENA CONVINZIONE”
L’Italia sosterra’ l’ingresso della Romania nello spazio Schengen “con piena convinzione”, ha
dichiarato il Presidente italiano, Giorgio Napolitano, venerdi’, nell’ambito del Forum Economico
2011. Italia Internazionale in Romania – prospettive ed opportunita’”, organizzato da
Confindustria Romania.
Napolitano ha affermato che le relazioni tra I due paesi sono “eccellenti”, sottolineando che
l’Italia e la Romania agiscono nella stessa direzione e collaborano a Bruxelles e ha ricordato il
contributo italiano per l’integrazione del nostro paese nell’UE e nella NATO.
“Noi non curiamo le nostre relazioni con la Romania soltanto come due membri dell’UE che
s’incontrano a Bruxelles e che portano il contributo insieme, un contributo importante, noi
collaboriamo nella stessa direzione. Ieri (n.r. durante gli incontri ufficiali) ho espresso un’identita’
di punti di vista riguardanti la richiesta assoluta, la necessita’ assoluta di andare avanti in maniera
stabile sulla via dell’integrazione assoluta nell’Europa, perche’ non c’e’ un’altra via. (…) In
generale, lungo gli anni, il ministro Frattini e’ stato il protagonista di tanti momenti quando l’Italia
ha sostenuto l’integrazione della Romania nell’UE e nell’Alleanza Atlantica. Ci sono anche adesso
alcuni limiti, soglie che devono essere raggiunte, come per esempio la zona Schengen. Noi
difenderemo la Romania, sosterremo la Romania con piena convinzione”, ha ribadito il Presidente
Napolitano.
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AGERPRES
Preşedintele italian Giorgio Napolitano: Întreprinzătorii italieni au
contribuit la dezvoltarea celor două state
Bucureşti, 16 sep /Agerpres/ - Preşedintele italian Giorgio Napolitano
a declarat, vineri, la 'Forumul Economic 2011. Italia Internaţională în
România - Perspective şi oportunităţi', că întreprinzătorii italieni veniţi
în ţara noastră au creat şi desfăşurat activităţi care au adus beneficii
atât Italiei, cât şi României, au contribuit la dezvoltarea celor două
state, au acţionat în interes reciproc, acesta fiind un exemplu
important al unor iniţiative care corespund interesului celor două
naţiuni.
El a afirmat că investitorii italieni au devenit o componentă de
dezvoltare esenţială în România şi a subliniat că a primit asigurări de
la autorităţile statului român că oamenii de afaceri italieni vor fi
sprijiniţi.
''Am văzut interesul şi convingerea cu care se indică în prezenţa
întreprinderilor din Romania un element strategic pentru o ulterioară
dezvoltare a acestei ţări şi chiar a acestor întreprinderi. (...) Nu este
numai o realitate în România şi pentru România, întreprinderile
italiene pot fi, modificându-se ulterior din punct de vedere tehnologic
şi competitiv, pot fi o parte dintr-o platformă care se proiectează'', a
adăugat preşedintele italian.
El a pledat pentru a se acorda o atenţie deosebită relaţiilor bilaterale
dintre cele două state, dezvoltarea parteneriatului româno-italian şi a
precizat, referindu-se la lucrătorii români din Italia, că în privinţa
acestora s-au făcut paşi importanţi.
''S-au făcut paşi importanţi înainte, au fost depăşite fazele critice.
(...) Am apreciat împreună cu preşedintele Băsescu şi cu
interlocutorii noştri, au spus: nu veţi avea niciodată din partea
noastră niciun pas pentru a-i apăra pe românii care greşesc şi care
încalcă legile în ţara voastră. Aceasta mi-au spus autorităţile române.
Aceasta este condiţia care trebuie respectată. Apropierea de sistemul
nostru juridic, civil pentru ca aceşti lucrători români să poată să se
bucure de drepturile care sunt recunoscute în mod egal tuturor
cetăţenilor, iar respectul pe care îl avem faţă de românii care îşi aduc
contribuţia la dezvoltarea economiei noastre este de asemenea
total'', a precizat preşedintele italian.
În alocuţiunea sa şeful statului italian a menţionat recunoaşterea
Bisericii Ortodoxe Romane de către ţara sa apreciind că şi acesta a
fost un pas semnificativ în relaţiile dintre cele două state.
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Referindu-se la economia italiană preşedintele Napolitano a
recunoscut că Italia se confruntă ''cu probleme complexe'' şi a
subliniat necesitatea consolidării statului şi a încrederii în sistemul
italian şi sustenabilitatea financiară a ţării.
''E inutil să ne ascundem că ne confruntăm cu nişte probleme foarte
complexe. (...) A existat hai să spunem o problemă în cadrul pieţelor
europene sau mondiale. Nu trebuie să ne lăsăm impresionaţi de
aceasta psihoză, de aceste temeri. Acestea sunt nişte chestiuni
complicate pe care trebuie totuşi să le depăşim. Noi ştim că există
speculanţi, (...) se investeşte în titlurile de stat din diferitele ţări,
totuşi în acest ansamblu s-a manifestat o anumită neîncredere în
sistemul italian, mai mult decât atât, în situaţia de fapt de
sustenabilitate financiară a ţării noastre', a afimat preşedintele Italiei.
AGERPRES/
TRADUZIONE
IL PRESIDENTE ITALIANO GIORGIO NAPOLITANO: GLI IMPRENDITORI ITALIANI HANNO
CONTRIBUITO ALLO SVILUPPO DEI DUE STATI
Il Presidente italiano, Giorgio Napolitano, ha dichiarato venerdi’, nell’ambito del Forum economico
2011, Italia Internazionale in Romania – prospettive e opportunita’”, che gli imprenditori italiani
che son venuti nel nostro paese, hanno creato e svolto attivita’ che hanno portato cose benefiche
tanto all’Italia, quanto alla Romania, hanno contribuito allo sviluppo dei due paesi, hanno agito
nel reciproco interesse, un esempio importante di iniziative che corrispondono all’interesse dei
due paesi.
Egli ha affermato che gli investitori italiani sono diventati una componente di sviluppo essenziale
per la Romania e ha sottolineato che ha ricevuto assicurazioni da parte delle autorita’ dello stato
romeno che gli uomini di affari italiani saranno sostenuti.
“Ho visto l’interesse e la convinzione con cui viene indicata la presenza delle imprese in Romania
come un elemento strategico per un’ulteriore sviluppo di questo paese e addirittura delle stesse
imprese. (…) Non e’ solo una realta’ in Romania e per la Romania, le imprese italiane possono
essere, trasformandosi ulteriormente dal punto di vista tecnologico e competitivo, parte di una
piattaforma che viene progettata”, ha ribadito il Presidente italiano.
Egli ha affermato che dev’essere prestata un’attenzione speciale alle relazioni bilaterali tra I due
paesi, allo sviluppo del partenariato romeno-italiano e ha ribadito, riguardante I lavoratori romeni
in Italia, che sono stati registrati passi importanti.
“Sono stati fatti important passi avanti, sono state superate le fasi critiche. (..) Ho apprezzato che
il Presidente Basescu insieme agli altri interlocutori, hanno affermato: non faremo nessun azione
per difendere I romeni che sbagliano e che infrangono la legge nel vostro paese. Questo mi
hanno detto le autorita’ romene. Questa e’ la condizione che dev’essere rispettata.
L’avvicinamento al nostro sistema giuridico, civile, perche’ questi lavoratori romeni possano
godere I diritti riconosciuti per tutti I cittadini, ed il rispetto che abbiamo per I romeni che
portano il loro contributo allo sviluppo della nostra economia e’ totale”, ha affermato il Presidente
italiano.
(…) Facendo riferimento all’economia italiana, il Presidente Napolitano ha riconosciuto che l’Italia
si confronta con “problemi complessi” e ha sottolineato l’importanza del consolidamento dello
stato e della fiducia nel sistema italiano e la sostenibilita’ finanziaria del paese.
“E’ inutile nascondere che ci confrontiamo con problemi molto complessi. (…) E’ esistito un
problema se volete sui mercati europei o mondiali. Non dobbiamo lasciarci impressionati da
questa psicosi, da queste paure. Queste sono delle cose complicate che dobbiamo pero’
superare. Sappiamo che esistono degli speculator(…) si investe nei titoli di stato di vari paesi, e in
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questo insieme si e’ manifestata una certa mancanza di fiducia nel sistema italiano, nella
situazione di sostenibilita’ finanziaria del nostro paese”, ha affermato il Presidente italiano.
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AGERPRES FOTO
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MEDIAFAX FOTO
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LUXURYSTYLESMAGAZINE.RO
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TRADUZIONE
Il FORUM ECONOMICO 2011 CONFINDUSTRIA ROMANIA
Venerdi’, 16 settembre, a Bucarest, presso Hotel Hilton, si e’ svolto il FORUM ECONOMICO 2011
– “L’ITALIA INTERNAZIONALE IN ROMANIA- PROSPETTIVE E OPPORTUNITA’”, il forum
economico annuale del Patronato CONFINDUSTRIA ROMANIA, un’ importante occasione di
confronto su temi macroeconomici.
IL FORUM ECONOMICO rappresenta l’appuntamento annuale economico-finanziario, indirizzato
alle societa’, che riunisce la comunita’ di affari della Romania, le istituzioni, i patronati, le
associazioni, le enti locali e le societa’ associate a Confindustria Romania.
Il pubblico ha riunito piu’ di 300 partecipanti tra: autorita’ locali, rappresentanti delle diverse
societa’, istituzioni, ospiti di prestigio.
L’edizione di quest’anno del Forum Economico del patronato Confindustria Romania ha colto
l’opportunita’ di ricevere la straordinaria visita del Presidente della Reppublica Italiana, Giorgio
Napolitano, che ha fatto un saluto alla comunita’ italiana di affari della Romania. Il Presidente
Napolitano e’ stato accompagnato dal Ministro Frattini.
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L’evento ha goduto anche la presenza di invitati romeni di prestigio: Karoly Borbely – Segretario
di Stato press oil Ministro dell’Economia, che ha preso in discussione “L’analisi delle previsioni
riguardanti l’evoluzione dell’economia romena nel 2011”; Valentin Lazea – l’economista capo della
BNR che ha parlato degli “Strumenti adottati dalla Banca Nazionale Romena per evitare le
situazioni di crisi finanziaria”; Dan Lazar, segretario di stato presso il Ministero delle Finanze della
Romania.
Altri argomenti affrontati nell’ambito del Forum Economico di quest’anno di Confindustria
Romania sono stati: scenari economici e opportunita’ per le PMI romene; il transfer pricing e
l’analisi dei problem delle societa’ – “Introduzione nelle norme legislative dell’Italia e della
Romania riguardanti il transfer pricing”; “L’analisi del transfer pricing: la politica di applicazione
delle norme riguardanti il transfer pricing in Romania e aspetti rilevanti nelle verifiche”; “La
collaborazione tra l’Italia e la Romania riguardante le modifiche dei prezzi di trasferimento”.
I lavori sono stati aperti e sono stati chiusi dai discorsi del Presidente Confindustria Romania,
Luca Serena.
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COTIDIANUL.RO
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TRADUZIONE
LE SOCIETA’ ITALIANE HANNO INVESTITO IN ROMANIA PIU’ DI 1,5 MILIARDI DI LEI
Il numero delle societa’ a capitale italiano registrate in Romania supera 30.000, il valore degli
investimenti di queste societa’ superando 1,5 miliardi di lei, ha dichiarato venerdi’, il segretario di
stato nel Ministero dell’Economia, Karoly Borbely, nell’ambito del Forum Economico 2011 Italia
Internazionale in Romania – prospettive e opportunita’.
“Dal punto di vista degli investimenti stranieri, l’Italia occupa il settimo posto in Romania, con piu’
di 30.000 imprese a capitale italiano che operano qua, ed il valore degli investimenti di queste
imprese supera 1,5 miliardi di lei. I settori in cui gli italiani hanno investito sono tra I piu’
importanti, rispettivamente energia, trasporti o settore bancario. Un posto importante e’ occupato
dall’industria”, ha affermato Borbely facendo l’esempio dell’investimento recente della Fabbrica
Pirelli a Slatina.
Egli ha aggiunto che, dal punto di vista del Ministero dell’Economia, l’Italia rappresenta uno dei
piu’ important partners della Romania, il valore dell’interscambio commerciale essendo di 10,6
miliardi di euro, nel 2010, registrando un lieve ribasso dopo 2008, quando il valore era di 11,6
miliardi di euro.
Stando a Borbely, facendo il paragone con altri paesi con cui la Romania registra scambi
commerciali, l’evoluzione piu’ dinamica e’ con l”italia, e questo aumento, da un’anno all’altro,
viene situato tra 17-20%. “Questo e’ dovuto specialmente alle strette relazioni e alla modalita’ in
cui gli investori italiani e romeni pensano il modo di sviluppo tra I due paesi, ma anche del
potenziale molto alto di crescita e sviluppo delle relazioni tra I due paesi”, ha ribadito il segretario
di stato del Ministero dell’Economia.
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FABRICADEBANI.RO
TRADUZIONE
INVESTIMENTI ITALIANI IN ROMANIA
Il numero delle societa’ a capitale italiano registrate in Romania supera 30.000, il valore degli
investimenti di queste societa’ superando 1,5 miliardi di lei, ha dichiarato venerdi’, il segretario di
stato nel Ministero dell’Economia, Karoly Borbely, nell’ambito del Forum Economico 2011 Italia
Internazionale in Romania – prospettive e opportunita’.
“Dal punto di vista degli investimenti stranieri, l’Italia occupa il settimo posto in Romania, con piu’
di 30.000 imprese a capitale italiano che operano qua, ed il valore degli investimenti di queste
imprese supera 1,5 miliardi di lei. I settori in cui gli italiani hanno investito sono tra I piu’
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important, rispettivamente energia, trasporti o settore bancario. Un posto importante e’ occupato
dall’industria”, ha affermato Borbely facendo l’esempio dell’investimento recente della Fabbrica
Pirelli a Slatina.
Egli ha aggiunto che, dal punto di vista del Ministero dell’Economia, l’Italia rappresenta uno dei
piu’ important partners della Romania, il valore dell’interscambio commerciale essendo di 10,6
miliardi di euro, nel 2010, registrando un lieve ribasso dopo 2008, quando il valore era di 11,6
miliardi di euro.
Stando a Borbely, facendo il paragon con altri paesi con cui la Romania registra scambi
commerciali, l’evoluzione piu’ dinamica e’ con l”italia, e questo aumento, da un’anno all’altro,
viene situate tra 17-20%. “Questo e’ dovuto specialmente alle strette relazioni e alla modalita’ in
cui gli investor italiani e romeni pensano il modo di sviluppo tra I due paesi, ma anche del
potenziale molto alto di crescita e sviluppo delle relazioni tra I due paesi”, ha ribadito il segretario
di stato del Ministero dell’Economia.
(…)
Il segretario di stato nel Ministero dell’Economia, Karoly Borbely ha partecipato venerdi’ al Forum
Economico 2011 Italia Internazionale in Romania – prospettive e opportunita’ organizzato da
Confindustria Romania.
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ZIARE.COM
TRADUZIONE
LE IMPRESE ITALIANE HANNO INVESTITO IN ROMANIA PIU’ DI 1,5 MILIARDI DI LEI
Il numero delle societa’ a capitale italiano registrate in Romania supera 30.000, il valore degli
investimenti di queste societa’ superando 1,5 miliardi di lei, ha dichiarato venerdi’, il segretario di
stato nel Ministero dell’Economia, Karoly Borbely, nell’ambito del Forum Economico 2011 Italia
Internazionale in Romania – prospettive e opportunita’.
“Dal punto di vista degli investimenti stranieri, l’Italia occupa il settimo posto in Romania, con piu’
di 30.000 imprese a capitale italiano che operano qua, ed il valore degli investimenti di queste
imprese supera 1,5 miliardi di lei. I settori in cui gli italiani hanno investito sono tra I piu’
important, rispettivamente energia, trasporti o settore bancario. Un posto importante e’ occupato
dall’industria”, ha affermato Borbely facendo l’esempio dell’investimento recente della Fabbrica
Pirelli a Slatina.
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Egli ha aggiunto che, dal punto di vista del Ministero dell’Economia, l’Italia rappresenta uno dei
piu’ important partners della Romania, il valore dell’interscambio commerciale essendo di 10,6
miliardi di euro, nel 2010, registrando un lieve ribasso dopo 2008, quando il valore era di 11,6
miliardi di euro.
Stando a Borbely, facendo il paragone con altri paesi con cui la Romania registra scambi
commerciali, l’evoluzione piu’ dinamica e’ con l”italia, e questo aumento, da un’anno all’altro,
viene situate tra 17-20%. “Questo e’ dovuto specialmente alle strette relazioni e alla modalita’ in
cui gli investor italiani e romeni pensano il modo di sviluppo tra I due paesi, ma anche del
potenziale molto alto di crescita e sviluppo delle relazioni tra I due paesi”, ha ribadito il segretario
di stato del Ministero dell’Economia.
(…)
Il segretario di stato nel Ministero dell’Economia, Karoly Borbely ha partecipato venerdi’ al Forum
Economico 2011 Italia Internazionale in Romania – prospettive e opportunita’ organizzato da
Confindustria Romania.
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FINANCIARUL.RO
TRADUZIONE
GIORGIO NAPOLITANO AFFERMA CHE L’ITALIA SOSTERRA’ LA ROMANIA PER L’ADESIONE ALLO
SCHENGEN CON “PIENA CONVINZIONE”
L’Italia sosterra’ l’ingresso della Romania nello spazio Schengen “con piena convinzione”, ha
dichiarato il Presidente italiano, Giorgio Napolitano, venerdi’, nell’ambito del Forum Economico
2011. Italia Internazionale in Romania – prospettive ed opportunita’”, organizzato da
Confindustria Romania.
Napolitano ha affermato che le relazioni tra I due paesi sono “eccellenti”, sottolineando che
l’Italia e la Romania agiscono nella stessa direzione e collaborano a Bruxelles e ha ricordato il
contributo italiano all’integrazione del nostro paese nell’UE e nella NATO.
“Noi non curiamo le nostre relazioni con la Romania soltanto come due membri dell’UE che
s’incontrano a Bruxelles e che portano il contributo insieme, un contributo importante, noi
collaboriamo nella stessa direzione. Ieri (n.r. durante gli incontri ufficiali) ho espresso un’identita’
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di punti di vista riguardanti la richiesta assoluta, la necessita’ assoluta di andare Avanti in maniera
stabile sulla via dell’integrazione assoluta dell’Europa, perche’ non c’e’ un’altra via. (…) In
generale, lungo gli anni, il ministro Frattini e’ stato il protagonist di tanti momenti – quando
l’Italia ha sostenuto l’integrazione della Romania nell’UE e nell’Alleanza Atlantica. Ci sono anche
adesso alcuni limiti, soglie che devono essere raggiunte, come per esempio la zona Schengen.
Noi difenderemo la Romania, sosteremo la Romania con piena convinzione”, ha ribadito il
Presidente Napolitano.
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BUSINESSFORUM.RO
TRADUZIONE
IL PRESIDENTE D’ITALIA: E’ SORPRENDENTE QUANTE SOCIETA’ ITALIANE CI SONO IN
ROMANIA
“La vostra presenza qua e’ incredibile”, ha detto il Presidente d’Italia, Giorgio Napolitano agli
italiani presenti al forum annuale delle imprese italiane in Romania, sorpreso, afferma lui, dal
numero grande di imprese italiane presenti nel nostro paese.
Secondo Confindustria Romania, l’associazione delle imprese italiane in Romania, l’anno scorso, in
piena crisi, 700 nuove societa’ italiane sono arrivate in Romania. Con 600.000 dipendenti, le
imprese italiane della Romania realizzano il 5% del PIL del paese.
“Ci sentiamo a casa”, afferma Luca Serena, il Presidente Confindustria Romania.
“Con la vostra presenza qui avete agito anche nell’interesse dell’Italia. L’internazionalizzazione
delle imprese e’ vitale. La Romania puo’ essere piattaforma per l’espansione nell’Est”, afferma il
Presidente italiano.
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“Usiamo gia’ la Romania come piattaforma per le esportazioni”, afferma Serena.
Il Presidente italiano afferma che la Romania e l’Italia non sono soltanto due membri dell’UE che
s’incontrano ogni tanto a Bruxelles, e la presenza dei romeni in Italia ha superato da molto tempo
le fasi critiche.
“Il rispetto che abbiamo per I romeni che portano il loro contributo alla crescita d’Italia e’ totale”,
ha ribadito il Presidente italiano che ha affermato che il suo paese sosterra’ con piena
convinzione l’adesione della Romania allo spazio Schengen.
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PRAHOVA BUSINESS
TRADUZIONE
Il FORUM ECONOMICO ROMANIA – ITALIA HA RIUNITO 300 PARTECIPANTI
Venerdi’, 16 settembre, a Bucarest, presso Hotel Hilton, si e’ svolto il FORUM ECONOMICO 2011
– “L’ITALIA INTERNAZIONALE IN ROMANIA- PROSPETTIVE E OPPORTUNITA’”, il forum
economico annuale del Patronato CONFINDUSTRIA ROMANIA, un’ importante occasione di
confronto su temi macroeconomici.
IL FORUM ECONOMICO rappresenta l’appuntamento annuale economico-finanziario, indirizzato
alle societa’, che riunisce la comunita’ di affari della Romania, le istituzioni, i patronati, le
associazioni, le enti locali e le societa’ associate a Confindustria Romania.
Il pubblico ha riunito piu’ di 300 partecipanti tra: autorita’ locali, rappresentanti delle diverse
societa’, istituzioni, ospiti di prestigio.
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L’edizione di quest’anno del Forum Economico del patronato Confindustria Romania ha colto
l’opportunita’ di ricevere la straordinaria visita del Presidente della Reppublica Italiana, Giorgio
Napolitano, che ha fatto un saluto alla comunita’ italiana di affari della Romania. Il Presidente
Napolitano e’ stato accompagnato dal Ministro Frattini.
L’evento ha goduto anche la presenza di invitati romeni di prestigio: Karoly Borbely – Segretario
di Stato press oil Ministro dell’Economia, che ha preso in discussione “L’analisi delle previsioni
riguardanti l’evoluzione dell’economia romena nel 2011”; Valentin Lazea – l’economista capo della
BNR che ha parlato degli “Strumenti adottati dalla Banca Nazionale Romena per evitare le
situazioni di crisi finanziaria”; Dan Lazar, segretario di stato presso il Ministero delle Finanze della
Romania.
Altri argomenti affrontati nell’ambito del Forum Economico di quest’anno di Confindustria
Romania sono stati: scenari economici e opportunita’ per le PMI romene; il transfer pricing e
l’analisi dei problem delle societa’ – “Introduzione nelle norme legislative dell’Italia e della
Romania riguardanti il transfer pricing”; “L’analisi del transfer pricing: la politica di applicazione
delle norme riguardanti il transfer pricing in Romania e aspetti rilevanti nelle verifiche”; “La
collaborazione tra l’Italia e la Romania riguardante le modifiche dei prezzi di trasferimento”.
I lavori sono stati aperti e sono stati chiusi dai discorsi del Presidente Confindustria Romania,
Luca Serena.
Main supporter: City Insurance
Supporter gold: Alenia Aeronautica, Enel Romania, Eni, Isopan, IGD, Natuzzi Group, Pirelli,
Unicredit Tiriac Bank.
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ZIUA DE CONSTANTA
TRADUZIONE
MIRCEA GEOANA
ROMANIA DEVE DIVENTARE UNA PIATTAFORMA PER LE ECONOMIE DELL’EST E DELL’OVEST
“Il partenariato economico tra la Romania e l’Italia deve passare al prossimo livello e dobbiamo
passare da una cooperazione economica di bassa intensita’ ad un’agenda di competitivita’ per
l’economia romena e per la presenza economica, finanziaria e tecnologica dell’Italia in Romania”.
Questo e’ stato il primo suggerimento che il Presidente del Senato della Romania, Mircea Geoana
ha fatto alla comunita’ economica italiana presente in Romania nell’ambito della riunione
organizzata da Confindustria “Il forum economico 2011, Italia Internazionale in Romania –
prospettive e opportunita’”. All’evento ha partecipato anche il Presidente italiano, Giorgio
Napolitano ed il Ministro italiano degli esteri, Franco Frattini.
(…)
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OBSERVATOR DE CONSTANTA
TRADUZIONE
GIORGIO NAPOLITANO AFFERMA CHE L’ITALIA SOSTERRA’ LA ROMANIA PER L’ADESIONE ALLO
SCHENGEN CON “PIENA CONVINZIONE”
L’Italia sosterra’ l’ingresso della Romania nello spazio Schengen “con piena convinzione”, ha
dichiarato il Presidente italiano, Giorgio Napolitano, venerdi’, nell’ambito del Forum Economico
2011. Italia Internazionale in Romania – prospettive ed opportunita’”, organizzato da
Confindustria Romania.
Napolitano ha affermato che le relazioni tra I due paesi sono “eccellenti”, sottolieando che l’Italia
e la Romania agiscono nella stessa direzione e collaborano a Bruxelles e ha ricordato il contributo
italiano all’integrazione del nostro paese nell’UE e nella NATO.
“Noi non curiamo le nostre relazioni con la Romania soltanto come due membri dell’UE che
s’incontrano a Bruxelles e che portano il contributo insieme, un contributo importante, noi
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collaboriamo nella stessa direzione. Ieri (n.r. durante gli incontri ufficiali) ho espresso un’identita’
di punti di vista riguardanti la richiesta assoluta, la necessita’ assoluta di andare Avanti in maniera
stabile sulla via dell’integrazione assoluta dell’Europa, perche’ non c’e’ un’altra via. (…) In
generale, lungo gli anni, il ministro Frattini e’ stato il protagonist di tanti moment – quando l’Italia
ha sostenuto l’integrazione della Romania nell’UE e nell’Alleanza Atlantica. Ci sono anche adesso
alcuni limiti, soglie che devono essere raggiunte, come per esempio la zona Schengen. Noi
difenderemo la Romania, sosteremo la Romania con piena convinzione”, ha ribadito il Presidente
Napolitano.
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GAZETA DE SUD
TRADUZIONE
NAPOLITANO: ITALIA SOSTERRA’ LA ROMANIA PER L’ADESIONE ALLO SCHENGEN
L’Italia sosterra’ l’ingresso della Romania nello spazio Schengen “con piena convinzione”, ha
dichiarato il Presidente italiano, Giorgio Napolitano, oggi, nell’ambito del Forum Economico 2011.
Italia Internazionale in Romania – prospettive ed opportunita’”, organizzato da Confindustria
Romania.
“Ci sono anche adesso alcuni limiti, soglie che devono essere raggiunte, come per esempio nella
zona Schengen. Noi difenderemo la Romania, sosteremo la Romania con piena convinzione”, ha
ribadito il Presidente Napolitano, citato da Agerpres.
Napolitano ha affermato che le relazioni tra I due paesi sono “eccellenti”, sottolineando che
l’Italia e la Romania agiscono nella stessa direzione e collaborano a Bruxelles e ha ricordato il
contributo italiano all’integrazione del nostro paese nell’UE e nella NATO.
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GAZETA ROMANEASCA
TRADUZIONE
LA ROMANIA, IL PAESE CON IL PIU’ GRANDE CONCENTRAMENTO DI IMPRESE ITALIANE: VEDI
QUALI SONO I SETTORI D’INVESTIMENTO
La Romania e’ il paese in cui esiste il maggiore concentramento di imprese italiane, il numero
delle imprese a capitale italiano registrate in Romania supera infatti 30.000 – ha affermato il
Presidente Confindustria Romania, Luca Serena, nell’ambito del Forum Economico 2011, Italia
Internazionale in Romania, svolto nella meta’ del mese di settembre, a Bucarest.
Il valore degli investimenti delle imprese italiane in Romania supera 1,5 miliardi di lei, ha
affermato il segretario di stato nel Ministero dell’Economia, Karoly Borbely, nell’ambito dello
stesso evento. Egli ha ribadito che il valore dell’interscambio commerciale tra I due paesi ha
raggiunto la cifra di 10,6 miliardi di euro, nel 2010, registrando un lieve ribasso dupo il 2008.
I settori in cui investono gli italiani: sui primi tre posti si trovano il settore energetic, il settore dei
trasporti e quello bancario.
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Gli italiani investono in Romania perche’ “il nostro paese occupa una posizione estramamente
importante e addirittura di top sulla carta degli investimenti nell’UE. Gli investimenti nell’energia
rinnovabile rappresentano un vero “el dorado” nel sud del paese, in Dobrogea”, ha ribadito
Borbely, citato da Agerpres.
Il segretario di stato ha presentato agli italiani i vantaggi della Romania, che secondo lui attirano
gli investitori: la quota unica di 16%, il nuovo codice del lavoro, uno schema molto buono di
agevolazioni da parte dello stato, l’alto potenziale di alcuni settori dell’economia romena, come
l’energia, l’agricoltura, l’infrastruttura di trasporto e l’industria.
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SETTE GIORNI
IL PRESIDENTE NAPOLITANO: “NUOVE RAGIONI PER ESSERE UNITI”
BUCAREST - “Ci saranno da rivedere molte cose, da rivedere molti comportamenti, rivedere
anche molte scelte del passato”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
intervenendo a Bucarest al Forum economico degli imprenditori italiani che operano in Romania.
Il Capo dello Stato ha voluto dire, nell’occasione, “soltanto una parola sull’Italia perché siete
italiani che operano qui, ma che hanno la massima attenzione e anche preoccupazione per quello
che accade in Italia”.
“Certe volte - ha esordito il Presidente Napolitano - mi chiedo che cosa sia cambiato rispetto al 2
giugno, quando abbiamo celebrato solennemente con tanti Capi di Stato di paesi amici vicini e
lontani, il 150° anniversario dell’Unità d’Italia; cosa sia cambiato rispetto a quel momento in cui
veramente abbiamo sentito un paese che reagiva all’unisono, in cui registravamo una adesione al
di là di ogni aspettativa alle celebrazione del 150° anniversario, a testimonianza della profondità
del sentimento nazionale, dell’attaccamento all’Italia e anche della volontà unitaria degli italiani.
Abbiamo fatto l’unità, perché siamo stati uniti e dobbiamo rafforzare l’unità trovando nuove
ragioni per essere uniti nel rispetto di tutte le distinzioni, della dialettica politica democratica,
delle differenze culturali e di opinione. Però, dobbiamo riuscire a sprigionare un forte fermento
nazionale unitario che ci permetta di fare fronte alla sfide che abbiamo davanti”.
Per il Capo dello Stato “non può essere cambiato tutto dal 2 giugno al mese di luglio o al mese di
agosto o al mese di settembre soltanto perché c’e’ stato - diciamo pure - un certo impazzimento
dei mercati finanziari. Rimane il messaggio, e rimane l’impulso, del centocinquantesimo. Non
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dobbiamo prendere degli abbagli, non dobbiamo cadere in delle psicosi di timore se non
addirittura di sbandamento. Sono questioni molto complicate, ed è anche vero che non risolviamo
dicendo: ci sono gli speculatori. Nei mercati in questo momento, tra gli investitori - perché c’è
gente che investe in borsa e nei titoli di stato - c’è una crisi di fiducia nel sistema Italia, ma più
che nel sistema Italia, nella situazione di sostenibilità finanziaria del nostro paese per effetto di
quel debito pubblico accumulato nei decenni e che ci portiamo dietro. Ci siamo portati dietro
questa grande massa di debito pubblico accumulato anche con grande accortezza: abbiamo
molto ben gestito il debito, il servizio del debito pubblico, le emissioni dei titoli del debito
pubblico. Siamo stati tecnicamente molto bravi, il Tesoro e la Banca d’Italia, in questo senso.
Però probabilmente abbiamo sottovalutato il fatto che, a un dato momento, quel peso poteva
diventare un macigno che ostruisse la nostra strada verso la partecipazione piena allo sviluppo
europeo”.
Dunque, “abbiamo da far valere - ha affermato il Presidente Napolitano - tutti i nostri titoli di
forza: noi siamo un grande paese, una grande economia, abbiamo non solo una grande storia ma
anche straordinarie riserve e energie, capitale umano, capitale imprenditoriale, dinamismo
imprenditoriale di cui voi siete un esempio straordinario: è questo uno dei grandi punti di forza
del nostro paese, che dobbiamo far valere per riguadagnare credito anche sui mercati finanziari.
Ci saranno da rivedere molte cose, da rivedere molti comportamenti, rivedere anche molte scelte
del passato. Mi piace dire che non siamo nel 1980: prendo quella data come emblematica.
Insomma, rispetto agli anni ‘70 e agli anni ‘80, e alle scelte fatte allora, il mondo oggi è un’altra
cosa, il mondo è radicalmente cambiato e in un certo senso - ha concluso il capo dello Stato - va
tutto rimesso in discussione, rivisto seriamente; e dobbiamo fare in modo che da questa
riflessione nascano comportamenti adeguati alle prove che abbiamo dinnanzi, e realmente validi
per poter superare le sfide di oggi e di domani”.
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IL SOLE 24 ORE
INVESTIMENTI. LE OLTRE 700 AZIENDE ASSOCIATE ATTRATTE DA UNA TASSAZIONE BASSA
(16%)E DALLA DISPONIBILITA’ DI FONDI STRUTTURALI
ROMANIA, SECONDA PATRIA DELLE PMI
SERENA (CONFINDUSTRIA): “LE IMPRESE ITALIANE CONTRIBUISCONO PER IL 5% DEL PIL DEL
PAESE”
Tre o quattro buoni motivi per investire in Romania? Il livello della tassazione ora al 16%, il
nuovo codice del lavoro, le condizioni attuali del mercato rumeno. La visita di Stato del presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano, è un'occasione preziosa per fare il punto sulle opportunità
che offre il Paese e l'area dei Balcani nel suo complesso.
«Al momento – osserva Luca Serena, presidente di Confindustria Romania e vicepresidente
vicario di Confindustria Balcani – le aziende italiane registrate in Romania sono circa 30mila. Una
presenza che non ha eguali nel mondo».
La crisi che si è abbattuta sull'economia rumena nel 2008 (il Pil in un anno è passato da un
+7,1% a un -7,1%) sembra archiviata in fretta, come mostra l'incremento dell'1,7% registrato
nel primo trimestre del 2011. «Le aziende italiane – osserva Serena – contribuiscono per il 5% al
pil rumeno, con un interscambio pari a 7,6 miliardi». Il punto è rendere ancor più attrattivo il
paese. «La competitività è il frutto di una serie di fattori che devono interagire».
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Per quel che riguarda il fisco, non vi è dubbio che aver ridotto dal 40% al 16% la tassazione sugli
utili delle imprese è un elemento di notevole appeal. Il taglio delle tasse, in presenza di una
manovra di contenimento del deficit da lacrime e sangue, è stato finanziato con l'emersione del
lavoro nero e l'attrazione di ulteriori investimenti esteri. Quanto alle norme sul lavoro in vigore
dallo scorso aprile, «in un solo mese sono stati registrati 300mila nuovi contratti di lavoro». Il
tutto all'insegna della massima flessibilità. Quanto alle prospettive di mercato, «quello rumeno è
un grande mercato di assorbimento».
Accanto ai tradizionali settori, il tessile, il calzaturiero e l'abbigliamento, l'interscambio tra i due
paesi si è aperto negli ultimi anni all'immobiliare, alle costruzioni. In prima fila poi i servizi
bancari, e il business delle energie alternative. «L'Enel – osserva Serena – è il primo operatore
energetico del paese, con un investimento di oltre un miliardo di euro». Poi occorre mettere nel
conto i 9 miliardi dei fondi strutturali europei da spendere nei prossimi tre anni. «Anche da
questo punto di vista si aprono grandi opportunità per le imprese». Infine la partita delle grandi
infrastrutture e delle opere pubbliche. Nei primi sei mesi dell'anno sono affluiti 1,4 miliardi di euro
di nuovi investimenti. «Le nostre imprese qui in Romania danno lavoro a 800mila persone.
Nell'intera area balcanica l'Italia è esposta per 10miliardi di euro». Solo in Romania Confindustria
rappresenta ormai circa 700 aziende associate, tra cui Eni, Intesa San Paolo, Unicredit, Enel,
Tenaris, Natuzzi».
IL PESO
7,6 miliardi – l’interscambio
L’Italia e’ uno dei principali partner della Romania con un interscambio di 7,6 miliardi di euro e
un contributo pari al 5% del PIL romeno
800 mila – gli occupati
Le aziende italiane nel paese balcanico danno lavoro a circa 800mila persone. 700 le aziende
associate a Confindustria
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IL SOLE 24 ORE
NAPOLITANO: NO A PSICOSI SUL DEBITO
“ABBIAMO SOTTOVALUTATO QUEL PESO, MA ORA SONO NECESSARI COMPORTAMENTI
ADEGUATI”
È inutile nasconderlo. L`Ìtalia vive una fase molto complessa:prove difficili e sfide decisive da
affrontare, sul piano economico,prima di tutto. E evidente tuttavia che non può non pesare la
nuova serie di inchieste abbattutesi sul presidente del Consiglio, con il corollario di intercettazioni
quotidiane di pubblico dominio.
Giorgio Napolitano parla alla folta platea di imprenditori nel corso di un seminario organizzato da
Confindustria Romania.
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Circa 3omila imprese italiane presenti nel paese: un chiaro segno della solidità dei rapporti
bilaterali. La preoccupazione per la complessa situazione che vive il nostro paese va di pari passo
con una constatazione di fondo:abbiamo le energie per uscire dalle secche della stagnazione e
della crisi, occorre «riuscire a sprigionare un forte cemento nazionale unitario».
Cosa è accaduto - si chiede il presidente della Repubblica - da quando il2 giugno scorso si è
celebrato l`anniversario dei centocinquanta anni di unità naziona- le? In quell`occasione, ma
anche il 17 marzo, il paese ha reagito «all`unisono a testimonianza della profondità del
sentimento nazionale». Da allora sono trascorsi alcuni mesi e il quadro è mutato repentinamente:
due manovre correttive per far fronte alla crisi di fiducia che si è abbattuta sul nostro debito, ma
anche un certo «impazzimento dei mercati». «Non può essere cambiato tutto in tre mesi». E
allora osserva - cerchiamo di non cadere «in psicosi e sbandamenti».
Né può aiutare ad autoassolverci aprire la caccia agli speculatori.
Quella in atto è chiaramente una crisi di fiducia, più che nel sistema Italia, «nella sostenibili a
finanziaria del paese per effetto della gran massa del nostro debito pubblico». Tesoro e Banca
d`Italia, conlapolitica di allungamento delle scadenze e una sapiente regia delle emissioni, hanno
gestito in modo apprezzabile la gran mole di titoli da collocare sul mercato. Dal punto di vista
tecnico, nulla da eccepire. Se responsabilità vi sono, vanno ricercate altrove. «Probabilmente ammette il presidente della Repubblica - abbiamo sottovalutato che questo peso potesse
diventare un macigno che ostruisse la strada per la nostra partecipazione piena allo sviluppo
europeo».
Unità dunque, nel rispetto «di tutte le distinzioni, della dialettica politica democratica e delle
diversità di orientamento culturale e di opinioni». Non cedere al pessimismo e alla psicosi vuol
dire riconoscere che l`economia italiana è solida nei fondamentali, «e c`è un grande dinamismo
imprenditoriale da far valere per riguadagnare credito». La strada è lunga e complessa. Passa
attraverso la radicale revisione di quelli che Napolitano definisce «molti comportamenti e scelte
delpassato». Il che vuol dire in sostanza che non esistono più rendite di posizione, che il mondo
non è più quello dei Settanta e degli Ottanta. A tutti i livelli è necessario un serio esame di
coscienza. Occorrono in sostanza «comportamenti adeguati alla crisi»: messaggio chiaro, diretto
in primo luogo alla classe politica, ma che suona altresì come un richiamo forte, una sorta di
assunzione di responsabilità collettiva. Anche così - lascia intendere Napolitano - si guadagna la
fiducia dei mercati. E non vi è dubbio che vi sia stata prima dell`estate una certa sottovalutazione
degli effetti della nuova tempesta sui mercati.
Il messaggio finale agli imprenditori è improntato all`ottimismo:
«Siamo un grande paese e una grande economia». Abbiamo non solo una grande storia «ma
anche straordinarie riserve e energie, capitale umano, capitale imprenditoriale, dinamismo
imprenditoriale di cui voi siete un esempio straordinario», Nessun accenno diretto allevicende che
nuovamente coinvolgono il premier. Prima di lasciare Bucarest alla volta di Roma, a una domanda
dei giornalisti sul braccio di ferro in corso tra la Procura di Napoli e il presidente del Consiglio,
Silvio Berlusconi, nonchè sulle esternazioni di Umberto Bossi, risponde così:Non parlo di questioni
italiane».
Ma la risposta l`ha già fornita:ognuno nei suoi comportamenti «deve avere il senso delle proprie
responsabilita» .
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IL SOLE 24 ORE
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NAPOLITANO: SERVONO COMPORTAMENTI ADEGUATI PER FRONTEGGIARE LA CRISI. IL PAESE
SIA UNITO
Occorre una riflessione sulle scelte fatte negli anni '70 e '80, soprattutto in relazione al debito
pubblico, perchè «il mondo è radicalmente cambiato e in un certo senso tutto va rimesso in
discussione». Occorrono «comportamenti adeguati» all'esigenza di fronteggiare la crisi
finanziaria. Lo ha detto il presidente delal Repubblica Giorgio Napolitano, salutando gli
imprenditori italiani che operano in Romania. È necessario, ha detto, riguadagnare la fiducia dei
mercati.
"Abbiamo gestito molto bene il servizio del debito pubblico, le varie emissioni dei titoli, siamo
stati tecnicamente molto bravi, il Tesoro, Banca d'Italia...". Però. C'è un però nel discorso del
capo dello Stato Giorgio Napolitano agli imprenditori italiani in Romania, nell'ambito di un
seminario specialistico organizzato da Confindustria Romania a Bucarest. "Probabilmente - dice il
presidente della Repubblica - abbiamo sottovalutato che questo peso potesse diventare un
macigno che ostruisse la strada per la nostra partecipazione piena allo sviluppo europeo".
Negli ultimi mesi "c'è stato un certo impazzimento dei mercati", una "crisi di fiducia" nella nostra
finanza. Ma, dice Giorgio Napolitano parlando agli imprenditori italiani in Romania, "non
dobbiamo prendere abbagli o cadere in psicosi di timore se non addirittura sbandamento". Quelle
legate alla crisi economica globale "sono questioni complicate che non risolviamo dicendo ci sono
gli speculatori", continua il presidente della Repubblica. "Nei mercati in questo momento gli
investitori investono anche nei titoli di Stato di vari Paesi e c'è stata una crisi di fiducia nel
sistema Italia, ma più che nel sistema Italia, nella situazione di sostenibilità finanziaria del nostro
paese per il debito pubblico accumulato nei decenni".
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Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto concludere il suo discorso agli
imprenditori italiani in Romania con un messaggio di ottimismo sulla possibilità dell'Italia di uscire
dalle secche della crisi economica. "Siamo un grande Paese - ha detto, parlando ad un seminario
specialistico organizzato da Confindustria Romania - abbiamo una grande economia e dinamismo
imprenditoriale da far valere per riguadagnare credito". Però, è la condizione posta da
Napolitano, "ci sarà da rivedere molte cose, molti comportamenti e scelte del passato".
Per affrontare le sfide che si trova davanti l'Italia deve ritrovare un forte "cemento nazionale
unitario". Ha aggiunto il presidente che ha voluto ricordare "la profondità del sentimento
nazionale, l'attaccamento all'Italia, la volontà unitaria" che ha caratterizzato la giornata del 2
giugno scorso, festa della Repubblica nell'anno celebrativo dei 150 anni dell'unità d'Italia. Quel
giorno, ha sottolineato il presidente della Repubblica, "abbiamo sentito il Paese che reagiva
all'unisono al di là di ogni aspettativa". Quindi ha aggiunto: "Abbiamo fatto l'unità perchè siamo
stati uniti. Dobbiamo rafforzarla trovando nuove ragioni per essere uniti, nel rispetto di tutte le
distinzioni, della dialettica politica democratica, delle differenze di cultura e opinione". "Dobbiamo
riuscire a sprigionare - ha concluso - un forte cemento nazionale unitario per far fronte alle sfide
che abbiamo davanti".
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CORRIERE DELLA SERA
IL QUIRINALE LA VISITA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IN ROMANIA: ABBIAMO
RISERVE STRAORDINARIE DI ENERGIA
«Crisi, non dobbiamo aver paura»
Napolitano: saranno da rivedere molte scelte del passato La responsabilità «Ciascuno dia il
proprio contributo con senso di responsabilità»
BUCAREST - Il presidente Napolitano parla agli imprenditori italiani in Romania - titolari di ben 30
mila imprese - e le sue parole sono destinate agli italiani tutti. E' mattina presto, dice che «ci
saranno da rivedere molti comportamenti, da rivedere anche molte scelte del passato». Nel
pomeriggio, nel Museo nazionale, poco prima di lasciare Bucarest, rivolgendosi a un altro gruppo
di italiani in Romania, parte dal successo delle celebrazioni del 150° anniversario dell' Unità d'
Italia e dice: «Quelle celebrazioni hanno ravvivato il sentimento che lega tutti gli italiani e confido
che ciò contribuisca a dare a ciascuno, nei suoi comportamenti, il senso delle proprie
responsabilità e l' impulso indispensabile perché l' Italia possa superare le prove difficili che ha
davanti». Frasi che è naturale leggere pensando a ciò che accade, nella stessa giornata, a Roma,
a sole due ore di volo. Un conflitto interpretativo fra presidente del Consiglio e Procura di Napoli,
un ministro che si dichiara più attento agli interessi della Padania che a quelli dell' Italia. E la
delicatissima questione delle intercettazioni, sulla quale il presidente viene chiamato in causa dai
capigruppo del Pdl. Il presidente Napolitano persegue la strada della positività, della speranza
costruttiva. Davanti agli imprenditori italiani in Romania si domanda: «Cosa è cambiato rispetto al
2 giugno quando abbiamo sentito un Paese che reagiva all' unisono e testimoniava la profondità
del sentimento nazionale nelle celebrazioni del 150° anniversario dell' Unità?». E si risponde:
«Non può essere cambiato tutto in tre mesi perché c' è stato un certo impazzimento dei mercati
finanziari. Non dobbiamo prendere abbagli, cadere in psicosi di timore o di sbandamento». Anche
se - continua - non si può spiegare ogni cosa accusando gli speculatori. Il punto è chiaro: «Nei
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mercati in questo momento c' è una crisi di fiducia nel sistema Italia, o meglio nella situazione di
sostenibilità finanziaria del Paese, per effetto del debito pubblico accumulato da decenni». Qui il
presidente rende onore a Tesoro e Bankitalia, «tecnicamente molto bravi» a gestire il debito:
«Però abbiamo sottovalutato il fatto che quel peso potesse diventare un macigno sulla strada
verso la nostra partecipazione piena allo sviluppo europeo». Napolitano fa per l' ennesima volta
appello ai «titoli di forza»: «Abbiamo straordinarie riserve ed energie, capitale umano, dinamismo
imprenditoriale, che dobbiamo far valere per riguadagnare credito anche sui mercati finanziari».
Tutto, però va rimesso in discussione, perché non siamo più negli anni 70 e 80: «Tutto va rivisto
seriamente. E dobbiamo fare in modo che da questa riflessione nascano comportamenti adeguati
e realmente validi per superare le sfide di oggi e di domani».
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IL GAZZETTINO
INTERNAZIONALIZZAZIONE
IL PRESIDENTE DELLA CONFINDUSTRIA ITALIANA A BUCAREST: QUI PIU’
FACILE INVESTIRE
SERENA: ITALIA IN RITARDO ANCHE SULLA ROMANIA
VENEZIA Luca Serena, presidente di Confindustria Romania, l`organizzazione che
rappresenta 700 imprese italiane attive nel Paese dell`Est, è duro: «Oramai e` evidente
che la competizione non e` piu` solo tra imprese, ma tra Stati. E il mantenimento e
l`attrazione degli investimenti viene determinato da un ampio mix di fattori (fiscalita`,
costi del lavoro e dell`energia, giustizia, infrastrutture, scuola, burocrazia).
Su questo l`Italia e` molto in ritardo rispetto ad altri Paesi, ivi compresa la Romania».
Proprio in questi giorni il presidente della Repubblica Napolitano è in Romania per la
prima volta. Sicuramente cercherà di lasciarsi alle spalle le miserie di casa e di guardare
non solo a un Paese di confine dell`Unione ma anche a una delle basi scelte dal Nórdest
per la sua delocalizzazione (anni`90) e internazionalizzazione (ora). «Per noi italiani è un
onore ricevere il presidente nell`anno del 150. dell`unità», commenta Serena, trevigiano
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doc, la terra degli imprenditori da marcia di protesta che organizzarono un`assemblea
proprio a Timisoara nel 2001.
A che punto è oggi la presenza veneta in Romania? «Il Nordest e` stata una delle prime
aree dell`Italia a muoversi verso questo Paese, soprattutto nel settore moda. In questi
ultimi anni pero` la presenza di queste imprese si e` diluita, mentre è aumentato il peso
dell`immobiliare, delle costruzioni ed oggi dell`energia e dell`agricoltura.
Ma il ruolo dell`Italia e` sempre di prim`ordine: il fatturato delle aziende italiane in
Romania vale il 7% al Pil. L`Enel e` il primo operatore energetico nel Paese e gli italiani
sono il primo paese straniero detentore di proprieta` agricole. Il tutto malgrado la crisi
degli ultimi anni».
Gli industriali del Nordest stanno tornando a investire nell`Est e ad abbandonare l`Italia?
«Le aziende italiane che abbandonano l`Italia per investire all`Est o in altri Paesi
generalmente hanno poco successo perche` esportano una debolezza anziché una forza.
Ma sono veramente pochi. Sono invece diffusi i casi di aziende che mantengono le
aziende in Italia ma aprono anche su altri Paesi. Anzi io credo che si investa ancora
troppo poco all`estero: se pensiamo che la Romania l`ha "scoperta" il Nordest d`Italia e
che oggi il primo investitore estero è la Germania, ci rendiamo conto quanto spazio di
miglioramento abbiamo ancora su questa strada». E del tempo che si sta perdendo.
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ROMA CAPITALE
CRISI, NAPOLITANO: ABBIAMO SOTTOVALUTATO IL DEBITO PUBBLICO
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dalla Romania, in visita di Stato, ha parlato di
conti pubblici e crisi economica. ”Probabilmente abbiamo sottovalutato che a un certo punto il
debito pubblico accumulato in tanti anni potesse diventare un macigno e ostruisse la strada della
piena partecipazione dell’Italia allo sviluppo europeo”, ha detto il Capo dello Stato ad una
platea di imprenditori italiani, nell’ambito di un seminario specialistico organizzato da
Confindustria Romania a Bucarest.
“Abbiamo gestito molto bene il servizio del debito pubblico, le varie emissioni dei titoli, siamo
stati tecnicamente molto bravi, il Tesoro, Banca d’Italia tuttavia – ha aggiunto il presidente della
Repubblica – abbiamo sottovalutato che questo peso potesse diventare un macigno che ostruisse
la strada per la nostra partecipazione piena allo sviluppo europeo”.
Secondo Napolitano occorre una riflessione in merito alle scelte fatte negli anni ’70 e ’80 perchè:
” Il mondo e’ radicalmente cambiato e in un certo senso tutto va rimesso in discussione.
Occorrono comportamenti adeguati”.
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AGENZIA NOVA
NAPOLITANO ESALTA IL RUOLO DELLE IMPRESE ITALIANE IN ROMANIA
Bucarest, 16 set - (Agenzia Nova) - Il presidente dell’Italia, Giorgio Napolitano, ha aperto oggi,
durante il secondo giorno della sua visita a Bucarest, il Forum economico “L’Italia internazionale
in Romania”, organizzato da Confindustria Romania. “Ho ricevuto un grandissimo
apprezzamento da parte del presidente romeno Traian Basescu e dalle altre autorità dello stato
per il contributo degli imprenditori italiani all’economia romena, che rappresenta un elemento
strategico di sviluppo”, ha detto Napolitano nell’incontro con i rappresentanti dell’imprenditoria
italiana nel paese. Il presidente Napolitano ha sottolineato che la presenza italiana in Romania
dovrebbe svilupparsi in futuro come una piattaforma per l’espansione delle attività oltre le
frontiere romene, verso il bacino del Mar Nero e la zona del Caucaso.
Il capo dello stato ha ribadito anche in questa occasione la piena identità di vedute con Bucarest
a livello politico e ha evidenziato la necessità di una maggiore integrazione fra i paesi
dell’Unione europea. Il presidente italiano ha rinnovato il pieno appoggio dell’Italia a Bucarest
per l’adesione allo spazio Schengen. Napolitano ha parlato agli imprenditori italiani dei
festeggiamenti del due giugno scorso a Roma in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia
segnati da un profondo sentimento di unione nazionale. “Dobbiamo rafforzare questo
sentimento trovando nuove ragioni per essere uniti”, ha spiegato il capo dello stato italiano
Napolitano, ricordando la recente crisi di fiducia dei mercati internazionali nei confronti del
sistema italiano e, in particolare, la “sostenibilità finanziaria del paese”. “Il dinamismo
imprenditoriale è una delle grandi forze del paese e dobbiamo valorizzarlo anche sui mercati
internazionali”, ha aggiunto Napolitano, che ha concluso il suo intervento ricordando agli
imprenditori italiani il loro importante ruolo nel superamento dell’attuale crisi economica.
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