1 La Romania e i suoi bambini in attesa dell’ingresso nell’UE Casa “San Giuseppe” di Odorhei Anche questo anno, rientrato in Italia dopo la mia vacanza trascorsa in Romania nella Casa “S. Iosif” di Odorhei sento il dovere di esprimere la mia immensa gratitudine alla Romania ed alla Congregazione del Cuore Immacolato per avermi consentito di conoscere e di approfondire la storia grandiosa ed al passato sofferente di questo popolo, come anche la storia travagliata e vicissitudinaria di questo istituto religioso e dello stesso centro per i bambini che, senza alcuna esitazione, vorrei definire la “Casa dell’Amore”. Senza apparire esagerati od enfatici, viene proprio da pensare che i frutti più belli che la Romania possiede, in quanto “Giardino della Madre di Dio”, come la tradizione cristiana la denomina e come lo stesso Pontefice Giovanni Paolo II la definì al suo arrivo a Bucarest nel maggio 1999, sono i bambini, e ciò si può vedere e sperimentare con i bambini della suddetta casa, frutto di una donazione dell’Associazione Umanitaria Svizzera “Basel Hilft”, tramite il suo presidente. Sig. Cyril Burgel. La sua generosità ed attività in Romania, oltre la Casa S. Giuseppe, si estende ad altri vari investimenti ed attività per le quali la Romania non può fare altro che esprimere la sua gratitudine e ricambiare con affetto il suo sforzo di aver donato ai bambini romeni in difficoltà un centro che, grazie anche al sacrificio delle suore, promuove ed offre degli standard di vita che corrispondono alla legislazione romena in vigore come anche alla legislazione internazionale a cui Romania ha aderito, nel campo della protezione del bambino e della famiglia. Al presente, il suddetto meraviglioso Centro caritativo – educativo ospita 110 ragazzi da zero a 18 anni di varie etnie e confessioni più bisognosi di aiuto ed affetto. Questo centro funziona solo con l’aiuto della Provvidenza. Il contributo del suo donatore, di alcuni organismi internazionali che inviano saltuariamente aiuti umanitari, le varie offerte dei benefattori e soprattutto il lavoro ed il sacrificio delle suore preparatissime per tale missione, essendo in grado di coprire loro stesse degli incarichi chiave per un buon funzionamento: maestra, medico, giurista, infermiera, economista, insegnate ecc.. Molte delle suore di questo istituto religioso sono perfettamente integrate nelle strutture della Chiesa e del Paese dove svolgono il loro apostolato, avendo una solida preparazione così come dimostra il fatto che nella stessa capitale, Bucarest, hanno la direzione dei soli due licei cattolici (greco-cattolico e romano – cattolico), insegnano, inoltre, nei seminari e nelle università e sono coinvolte nell’azione ecumenica tramite il loro apporto e collaborazione in alcuni centri di stampo ecumenico. Di recente, S.E.R. il Metropolita Lucian Muresan ha loro donato ed affidato la gestione di una grande struttura (nella località di Obreja) della metropolia greco-cattolica per svolgere l’apostolato a favore di questa Chiesa povera e ricca nello stesso tempo grazie al sangue prezioso dei suoi martiri: ci limitiamo a specificare l’epistola apostolica Veritatem facientes di Pio XII del 1952 quando la persecuzione si era ormai scatenata ferocemente ed il Pontefice alzava la sua voce per difendere la causa di Dio e della Chiesa, lamentava la soppressione della Chiesa grecocattolica e di tutte le sue istituzioni, ricordando che, nell’essere perseguitata, la Chiesa romena rinnovava la grandezza della Chiesa primitiva. Quindi, i sentimenti di paterno affetto del Pontefice per questo popolo si esprimevano nel desiderio di baciare le catene di coloro che giacevano e piangevano nelle carceri comuniste; inoltre, ricordava i martiri della Scytia Minor (Dobrogea), che nei primi secoli avevano versato il loro sangue per Cristo e dei quali, i martiri attuali, si dimostrano di essere dei degni figli. Frutto di questo periodo di grazia è la stessa Congregazione del Cuore Immacolato (fondato nel 1950 nelle celle del Ministero dell’Interno dove la sua fondatrice, Sr. Maria- 2 Ionela era detenuta a causa della sua fedeltà alla Chiesa) e la stessa Casa San Giuseppe, dove Ella aveva promesso al Signore di sacrificare la propria vita per la liberazione della Chiesa e per sollevare la sofferenza dei piccoli e dei grandi abbandonati; dimostrando così la forza della nostra Fede che può tutto in Colui che è Tutto. La sua fede incrollabile nella lotta febbrile di tale periodo, che continua tutt’ora, si legge nel volume pubblicato quest’anno che raccoglie le sue Poesie-Preghiera, dal titolo: La Potenza della Fede (Ed. Segno, Udine - Italia), vero inno alla Fede, sua fedele compagna nelle varie carceri comuniste, come risulta dalle stesse poesie lì composte e successivamente alla sua liberazione messe per iscritto. Anche oggi, in un ambiente ancora marcato dalla sofferenza, dalle tare e dall’eredità del passato questo istituto religioso si confronta giornalmente con non poche sofferenze per poter svolgere la sua missione ed apostolato. È necessario, perciò, sostenerlo con la preghiera e con l’aiuto concreto affinchè le suore cessino la loro “lotta” nel campo etnico e sociale, per dedicarsi pienamente alla carità verso il prossimo, indifferentemente dall’appartenenza etnica o religiosa. Aspetto quest’ultimo non sempre di facile attuazione nella storia di questo Paese, soprattutto della Transilvania dove si colloca il centro per i bambini. Per concludere, l’apostolato di questo istituto religioso e soprattutto la Casa “San Giuseppe”, fa onore a tutta la Romania ed alla sua Chiesa, rappresentando un forte risveglio di questa terra che si apprezza solo conoscendola da vicino, conoscendo il suo stupendo passato cristiano, la sua romanità, il suo essere paese-ponte tra l’Oriente e l’Occidente, la sua cultura, il cuore grande dei rumeni e la loro grande fede di cui i suddetto volume di poesie è una forte testimonianza. Perciò, sono certo che il Governo romeno, sensibilissimo a queste problematiche, non mancherà di dare il suo appoggio alle suore affinché anche attraverso la loro opera, unitamente alle altre istituzioni civili e religiose che lavorano a favore dei bambini e per il bene di tutto il Paese, si prepari bene l’immediato ingresso della Romania nell’Unione Europea, che tutti auspichiamo e sollecitiamo. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.cin.opera adorarii.ro oppure rivolgersi direttamente a Mons. Giorgio Picu ([email protected]), presso la Parrocchia Gesù Divino Lavoratore in Civitavecchia. Mons. Girolamo Grillo, Vescovo di Civitavecchia- Tarquinia