VALARTIS BANK SERVIZIO INVESTIMENTI TEDESCO INGLESE ITALIANO TURCO RUSSO CINESE ARABO CECO www.valartisbank.com Valartis Bank (Liechtenstein) AG Dr. Insam Andreas, CEO Dr. Lackinger Gerhard, Mag., MOB LIECHTENSTEIN Valartis Bank (Liechtenstein) AG Schaaner Strasse 27 FL-9487 Gamprin-Bendern Principality of Liechtenstein Phone +423 265 56 56 Fax +423 265 56 99 [email protected] VIENNA Valartis Bank (Austria) AG Rathausstrasse 20 A-1010 Vienna Austria Phone +43 57789 Fax +43 57789 200 [email protected] ZURICH Valartis Advisory Services SA St. Annagasse 18 CH-8001 Zurich Switzerland Phone +41 43 336 81 11 Fax +41 43 336 81 00 GENF Valartis Advisory Services SA 2–4 place du Molard CH-1211 Geneva 3 Switzerland Phone +41 22 716 10 00 Fax +41 22 716 10 01 Valartis Group AG Blegistrasse 11a CH-6340 Baar ZG Phone +41 41 760 70 20 Fax +41 41 760 70 19 www.valartisgroup.ch www.valartisbank.com Ablasser Sandra, BA, Account Opening & Trust Services Alles Irina, International Sales - Ukraine Ayaz Ercan, Mag., International Sales - Asia Bader Peter, Mag., Institutional Clients Bánfi Dóra, International Sales Bayer Eva-Maria, MSc, Internal Audit Boukal Robert, MBA, Private Clients - Slovakia & Czech Republic Cil Sena, Payment Transactions Delavier Matthias, International Sales Emer Metin, BBA, International Sales - Middle East & Turkey Emering Carole, Payment Transactions Dr. Federspiel Markus, Mag., Institutional Clients - Central Europe Feix Alexander, Mag., Private Clients - Slovakia & Czech Republic Fleisch Katharina, BA, Institutional Clients - Western Europe & Central America Frick Joel, CIIA, Trading & Treasury Fritz Lisa-Marie, Account Opening & Trust Services Fritz Mechtild, Payment Transactions Fussenegger Julia, B.Sc., Account Opening & Trust Services Ganahl Barbara, Reception Gao Yun, International Sales - Asia Gasser Michele, Assistant to the Board Götze Martin, Mag., LL.M., Institutional Clients - Central Europe Grabher Katharina, Marketing Gstach Günter, LL.M., Loans Gulua Beniamin, Mag., Institutional Clients - Eastern Europe Haid Carmen, Institutional Clients - Eastern Europe Hajdova Marketa, International Sales - Czech Republic Hetzenecker Fritz, Private Clients - Middle & Western Europe Huber Rolf, Information Technology Jaug Sanja, B.Sc., Private Clients - Central Europe Kayar Canan, Mag., International Sales - Middle East & Turkey Kleingünther Julia, B.Sc., Institutional Clients - Domestic Market Kocahan Azime, International Sales - Middle East & Turkey Köhler Olaf, Custodian Investment Funds Küng Christoph, Mag., Asset Management Loose Holger, International Sales - Russia & South America Ludescher Thomas, MSc, CFA, Trading & Treasury Ludescher Anzhelika, International Sales - Ukraine Luo Fang, International Sales - Asia Marciello Pasquale, CIIA, CIWM, Asset Management Marte Julia, Accounting & Controlling Dr. Martin-Grass, Gabriele, MMag. (FH), Compliance, Legal & Tax Melay Ivan, MSc, International Sales - Czech Republic Mostepan Matylda, International Sales - Russia & South America Moxon Chester, Information Technology Mungan Ümmühan, MMag., International Sales - Middle East & Turkey Muster Markus, MSc, Information Technology Ogorodniciuk Aliona, B.Sc., Institutional Clients - Western Europe & Central America Ouschan Isabel, MMag., Institutional Clients - Central Europe Papirtyte Agne, MSc, Institutional Clients - Eastern Europe Pöschl Markus, Mag. iur., Compliance, Legal & Tax Ratz Stefan, Dipl.-Bw. 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Le analisi ed i commenti ci sono stati in parte forniti dalla Vorarlberger Landes- und Hypothekenbank AG. Il «Servizio Investimenti» rispecchia la nostra concezione, non vincolante, del mercato e dei prodotti, riferita comunque, al periodo antecedente la stampa della pubblicazione stessa, senza alcuna pretesa di esaustività ed a prescindere dalle eventuali proprie giacenze di tali prodotti. Naturalmente, questa pubblicazione non sostituisce la consulenza personale, in quanto persegue unicamente uno scopo informativo; non ha infatti finalità di offerta né rappresenta un invito all‘acquisto/vendita di prodotti. Pertanto, per ottenere informazioni più aggiornate, relative ad opportunità di investimento concrete, ed ai fini di una consulenza individuale, Vi preghiamo di rivolgerVi al Vostro consulente di fiducia. 1. PROSPETTIVA FEBBRAIO 2016 1.1. LA LA BCE BCE È È DI DI NUOVO NUOVO DISPOSTA DISPOSTA A A 1.1. TUTTO, MA LA FED COSA FA? TUTTO, MA LA FED COSA FA? Cina, il il prezzo prezzo del del petrolio petrolio e e non non si si vede vede ancora ancora la la Cina, fine. fine. clima più più cupo cupo sui sui mercati mercati finanziari finanziari mondiali mondiali sembra sembra IlIl clima al momento essersi stabilizzato. Anche durante la terza al momento essersi stabilizzato. Anche durante la terza settimana di trading del 2016, gli unici a poter brindare settimana di trading del 2016, gli unici a poter brindare all'attuale contesto contesto di di mercato mercato sono sono quelli quelli che che hanno hanno all'attuale investito nei titoli di Stato. Il future sul Bund ha toccato investito nei titoli di Stato. Il future sul Bund ha toccato ii nuovi massimi massimi storici storici superando superando quota quota 161 161 -- grazie grazie alla alla nuovi speciale costruzione sintetica da non confondere con speciale costruzione sintetica da non confondere con ii nuovi minimi minimi del del rendimento rendimento dei dei Bund Bund decennalidecennali- mentre mentre nuovi ii rendimenti rendimenti dei dei Treasury Treasury decennali decennali USA USA sono sono scesi scesi per per la prima volta da ottobre sotto la soglia del 2%. Sul merla prima volta da ottobre sotto la soglia del 2%. Sul mercato dei dei titoli titoli di di Stato Stato in in EUR, EUR, ilil cerchio cerchio dei dei titoli titoli "sicuri" "sicuri" si si cato è ristretto ancora, perché gli spread dei titoli di Stato è ristretto ancora, perché gli spread dei titoli di Stato periferici, trainati trainati dal dal Portogallo, Portogallo, sono sono saliti saliti in in modo modo netto netto periferici, per la prima volta da quando sono iniziate le attuali turper la prima volta da quando sono iniziate le attuali turbolenze sui mercati finanziari. Ciò sta a indicare un bolenze sui mercati finanziari. Ciò sta a indicare un ulteriore aggravamento dell'attuale fase di stress sui ulteriore aggravamento dell'attuale fase di stress sui mercati in in cui cui potrebbero potrebbero diffondersi diffondersi dei dei dubbi dubbi riguardo riguardo mercati al fatto che gli acquisti di titoli da parte della BCE, intesi al fatto che gli acquisti di titoli da parte della BCE, intesi a sostenere il mercato, siano sufficienti a evitare maga sostenere il mercato, siano sufficienti a evitare maggiori vendite a valanga. Resta da vedere se gli accenni giori vendite a valanga. Resta da vedere se gli accenni fatti da da Mario Mario Draghi Draghi ilil 21 21 gennaio gennaio riguardo riguardo a a nuove nuove fatti misure espansive basteranno a sventare in modo duramisure espansive basteranno a sventare in modo duraturo questo pericolo. turo questo pericolo. Vendite a a valanga valanga degli degli investimenti investimenti nei nei Paesi Paesi emeremerVendite genti nonostante il quadro stabile della Cina genti nonostante il quadro stabile della Cina Una corsa corsa alle alle vendite vendite si si sta sta già già delineando delineando con con gli gli inveinveUna stimenti dei Paesi emergenti. Gli spread dei titoli di Stato stimenti dei Paesi emergenti. Gli spread dei titoli di Stato denominati in in dollari dollari sono sono saliti saliti da da inizio inizio anno anno di di quasi quasi denominati 100 pb e hanno raggiunto i massimi dalla primavera del 100 pb e hanno raggiunto i massimi dalla primavera del 2009. Parallelamente, in linea con il crollo quasi inarre2009. Parallelamente, in linea con il crollo quasi inarrestabile dei dei prezzi prezzi delle delle commodity, commodity, continuano continuano a a scendescendestabile re anche le valute dei principali Paesi emergenti, un re anche le valute dei principali Paesi emergenti, un trend rafforzato in parte da fattori specifici come il sortrend rafforzato in parte da fattori specifici come il sorprendente declassamento declassamento del del rating rating della della Polonia Polonia da da prendente parte di S&P. In questo clima già cupo, anche il mesparte di S&P. In questo clima già cupo, anche il messaggio ambivalente ambivalente lanciato lanciato dal dal FMI FMI nell'ambito nell'ambito della della saggio revisione delle stime sull'economia mondiale non ha revisione delle stime sull'economia mondiale non ha contribuito a tranquillizzare gli animi. Nella valutazione contribuito a tranquillizzare gli animi. Nella valutazione del FMI FMI ilil quadro quadro è è ancora ancora caratterizzato caratterizzato da da problemi problemi e e del sfide, soprattutto per quanto riguarda i Paesi emergenti. sfide, soprattutto per quanto riguarda i Paesi emergenti. Tuttavia, in in tema tema di di previsioni, previsioni, ilil FMI FMI non non rientra rientra tra tra ii Tuttavia, profeti di sventura: se da un lato è vero che quest'anno e profeti di sventura: se da un lato è vero che quest'anno e l'anno prossimo la ripresa dell'economia mondiale sarà l'anno prossimo la ripresa dell'economia mondiale sarà più debole debole del del previsto previsto (3,4% (3,4% e e 3,6%), 3,6%), è è anche anche vero vero che che più ci sarà. sarà. Lo Lo sguardo sguardo nei nei confronti confronti dell'epicentro dell'epicentro della della crisi, crisi, ci ovvero la Cina, sembra tuttavia essere improntato a un un ovvero la Cina, sembra tuttavia essere improntato a cauto ottimismo, perché nonostante il FMI abbia rivisto cauto ottimismo, perché nonostante il FMI abbia rivisto complessivamente al al ribasso ribasso la la sua sua stima stima sulla sulla crescita crescita complessivamente dei Paesi emergenti, il rallentamento della crescita in dei Paesi emergenti, il rallentamento della crescita in Cina sembra seguire una traiettoria costante, ma modeCina sembra seguire una traiettoria costante, ma moderata. Anche Anche volendo volendo tacitare tacitare ii dubbi dubbi crescenti crescenti sui sui dati dati rata. forniti dalle autorità centrali cinesi, gli ultimi dati econoforniti dalle autorità centrali cinesi, gli ultimi dati economici provenienti provenienti dall'Impero dall'Impero di di Mezzo Mezzo rispecchiano rispecchiano quasi quasi mici alla perfezione questa tendenza. alla perfezione questa tendenza. La curva curva swap swap EUR EUR attuale attuale con con forward forward e e previsioni previsioni La della LLBW della LLBW Che cos'ha cos'ha movimentato movimentato il il mercato mercato obbligazionario obbligazionario Che durante la scorsa settimana? Gli investimenti ridurante la scorsa settimana? Gli investimenti rischiosi continuano a essere sotto pressione: gli schiosi continuano a essere sotto pressione: gli accenni della della BCE BCE a a ulteriori ulteriori misure misure espansive espansive riuriuaccenni sciranno a tranquillizzare in modo duraturo gli anisciranno a tranquillizzare in modo duraturo gli animi? mi? Il premio premio di di rendimento rendimento delle delle obbligazioni obbligazioni dei dei Paesi Paesi Il emergenti in USD secondo l'JP Morgan Emerging emergenti in USD secondo l'JP Morgan Emerging Market Bond Bond Index Index e e l'andamento l'andamento di di alcune alcune valute valute ad ad Market alto rendimento rispetto al dollaro USA. alto rendimento rispetto al dollaro USA. VALARTIS BANK BANK SERVIZIO SERVIZIO INVESTIMENTI INVESTIMENTI || FEBBRAIO FEBBRAIO 2016 2016 || 1 1 VALARTIS Il partito comunista cinese ha centrato ancora una volta il suo obiettivo nel 2015 con una crescita media annua del 6,9%. Nonostante il tasso di espansione nell'ultimo trimestre del 2015 sia sceso intorno al 6,5% su base trimestrale annualizzata, non si è verificato il forte calo della crescita ipotizzato sul mercato finanziario. Il fatto che gli scettici per il momento non si siano fatti convincere potrebbe dipendere non solo dalla permanenza di alcuni dubbi di fondo sui dati economici cinesi, ma anche dalla circostanza che in questo momento i fatti contano meno del sentiment e delle speculazioni, sempre che, ovviamente, i fatti non contribuiscano a incupire ancora di più il clima generale. Inoltre, a dicembre, anche i dati più recenti sull'economia USA riguardanti le vendite al dettaglio e la produzione industriale hanno deluso le attese. Essi sono in linea con la nostra previsione, in base alla quale il 29 gennaio il Ministero dell'Economia USA annuncerà per il quarto trimestre 2015 solo una stagnazione congiunturale. A gennaio, il sentiment del settore manifatturiero negli USA sembra inoltre evidenziare, stando ai primi indicatori anticipatori regionali, nuovi minimi dalla fine dell'ultima recessione. La BCE lancia segnali in direzione di un'ulteriore espansione. Prospettive: una posizione "più dovish" sull'inflazione potrebbe caratterizzare anche il comunicato del FOMC. I segnali congiunturali più deboli che trapelano dall'Economic Surprise Index negli USA, che di recente ha toccato i minimi dal giugno 2015, unitamente alla forte insicurezza che regna sui mercati finanziari, potrebbe non lasciare indifferenti le autorità monetarie americane che si sono riunite il 26-27 gennaio per decidere in merito al prossimo rialzo dei tassi. Mentre i segnali congiunturali più deboli sull'economia USA, alla luce dell'ottimo andamento dell'occupazione, possono essere derubricati a chiodo fisso della politica della Fed, i timori per l'economia mondiale, accompagnati dal dramma che sta andando in scena sui mercati petroliferi, potrebbero presumibilmente indurre il FOMC a una valutazione più "dovish". La Fed potrebbe quindi unirsi a BCE e BoE che di recente hanno elaborato una valutazione (ancora) più prudente della situazione. Mentre le autorità monetarie europee nell'ambito della riunione sui tassi del 21 gennaio hanno lasciato intendere che vareranno ulteriori misure espansive per reagire al peggioramento costante delle previsioni d'inflazione, la Fed potrebbe far intendere che ci sarà una pausa piuttosto all’interno del ciclo di rialzo dei tassi inaugurato a dicembre. 2 | FEBBRAIO 2016 | VALARTIS BANK SERVIZIO INVESTIMENTI Il FMI ha predisposto il suo quadro previsionale: la crescita mondiale continua, ma a un ritmo più moderato del previsto. Crescita del PIL in Cina su base annua, vendite al dettaglio e produzione industriale: "ufficialmente" la Cina continua a seguire una traiettoria di rallentamento della crescita costante, ma moderata. USA: Economic Surprise Index e Financial Conditions Index. Le turbolenze sui mercati finanziari sono violente come quelle di settembre, quando la Fed ha deciso di rimandare il rialzo sui tassi. Il rimando esplicito alla maggiore insicurezza mondiale, nonché ai sempre più rapidi deflussi di capitali dai Paesi emergenti e alle turbolenze sui mercati finanziari simili a quelle del settembre 2015, andrebbe letto in questa direzione. Inoltre, dopo le ultime dichiarazioni dei membri del FOMC, sembra relativamente probabile che le autorità monetarie USA presentino una valutazione "più dovish" dell'inflazione e che monitorino con ancora maggiore attenzione il suo sviluppo, comprese le stime d'inflazione riviste così pesantemente al ribasso. Preferenze della Fed e previsioni sui rendimenti "under review" Alla luce della valutazione della politica monetaria della Fed, verificheremo in modo critico la nostra previsione precedente in base alla quale le autorità monetarie annunceranno un ulteriore rialzo dei tassi a marzo. Inoltre rielaboreremo anche il nostro quadro previsionale sui rendimenti negli USA e nell'Eurozona. Nelle ultime settimane è aumentata nettamente la probabilità che all'interno del FOMC prevalga la posizione di chi preferisce attendere fino a metà anno prima di alzare ulteriormente il costo del denaro. Gli operatori di mercato proiettano troppo in là le turbolenze: appiattimento esagerato della curva dei tassi forward. A fronte dei segnali "dovish" più recenti lanciati dalla BCE e dalla banca centrale britannica - visto il modesto rialzo dei prezzi partiamo dal presupposto che la svolta dei tassi in Gran Bretagna verrà rimandata fino al quarto trimestre del 2016 - e della convinzione che la Fed seguirà la stessa direzione, continua ad apparirci poco probabile una brusca svolta dei tassi sui mercati obbligazionari verso corsi più deboli. Da questa parte dell'Atlantico, i dati provvisori sull'inflazione di gennaio in Germania e nell'Eurozona (la cui pubblicazione è prevista per il 28/29 gennaio), potrebbero rafforzare la posizione delle colombe in campo monetario, perché in questo contesto, caratterizzato dal crollo del prezzo del petrolio, i tassi d'inflazione potrebbero al massimo distaccarsi impercettibilmente dallo 0%. Nonostante le scarse prospettive di un'inversione di rotta a breve, riteniamo esagerati i timori di un aggravamento problematico della situazione dell'economia mondiale. Molti operatori di mercato sono attualmente propensi a limitare i rischi; in un simile contesto i tentativi di ripresa degli investimenti rischiosi hanno breve durata perché vengono subito utilizzati per limitare le perdite degli investimenti che da inizio anno viaggiano in profondo rosso. Il mercato, al momento, segue con occhio distratto le notizie positive: l'indicatore congiunturale ZEW ha registrato solo una lieve flessione e quindi fa presupporre un indice ifo sulla fiducia delle imprese relativamente stabile Mercato monetario in USD: spread tra i tassi di cambio a termine nel gennaio 2017 e nel luglio 2016 e rendimenti dei Treasury decennali USA Se si è convinti che non si verificherà una recessione stile 2008/2009, in qualità di investitori si dovrà prima o poi spostare l'attenzione dalla limitazione del rischio al conseguimento degli utili, e in questo caso le prospettive della classe d'investimento attualmente privilegiata dal mercato, quella dei titoli di Stato, rimangono scarse. Così come nel 2015, i bund tedeschi e i Treasury USA a lunga scadenza dopo una partenza fulminante a inizio anno potrebbero finire nei mesi successivi tra i perdenti. Con il ridimensionamento delle turbolenze dei mercati, dovrebbe risultare evidente che molti operatori di mercato proiettano troppo in là l'attuale fase di grande incertezza. Tale considerazione si basa anche sulle stime d'inflazione a lungo termine che, sul medio periodo, dovrebbero riprendere a salire rispetto al bassissimo livello attuale. VALARTIS BANK SERVIZIO INVESTIMENTI | FEBBRAIO 2016 | 3 2. STRATEGIA 2.1. WORLD ECONOMIC OUTLOOK: IL FMI RIVEDE AL RIBASSO LE PREVISIONI SUL PIL MONDIALE Il FMI è un po' più pessimista riguardo all'economia globale. Come previsto, nell'edizione di gennaio del "World Economic Outlook" (WEO), il testo più letto e citato al mondo riguardo alle previsioni economiche, le stime sulla crescita dell'economia nel 2016 e nel 2017 sono state riviste al ribasso e portate rispettivamente dal 3,6% al 3,4% per il 2016 e dal 3,8% al 3,6% per il 2017. La revisione è ascrivibile soprattutto ai pronostici più pessimistici sulla crescita nei Paesi emergenti. Mentre la revisione al ribasso per i Paesi "sviluppati" si limita per il 2016 e il 2017 allo 0,1%, nel caso dei Paesi emergenti è dello 0,2%. I Paesi "sviluppati", dopo una crescita dell'1,9% nel 2015, nel 2016/2017 potrebbero registrare un incremento del 2,1%, ovvero la loro ripresa dovrebbe proseguire con una leggera accelerazione. In base al FMI i mercati emergenti, dopo un aumento del 4,0% del PIL nel 2015, cresceranno rispettivamente del 4,3% e del 4,7%. Nonostante la revisione al ribasso, anche in questo caso dovremmo assistere a un'accelerazione della crescita. La crescita ancora piuttosto anemica dell'economia mondiale riflette ancora una serie di fattori come la crescita generalmente in frenata della Cina ("rebalancing") dovuta tra l'altro alle dimensioni raggiunte dall'economia cinese, gli effetti dell'inizio del ciclo di inasprimento monetario inaugurato dagli USA, nonché il calo dei prezzi delle materie prime e in particolare del petrolio. Indubbiamente quest'ultimo fattore ha un effetto benefico sugli importatori ma negativo sugli esportatori, e stando al FMI il crollo del prezzo dell'oro nero sta frenando in modo significativo gli investimenti nel settore del gas e del petrolio. Nonostante le ultime turbolenze dei listini cinesi, le previsioni per la Cina non sono cambiate. Così come prima, il FMI stima un rallentamento graduale della dinamica della crescita che dovrebbe scendere dal 6,9% al 6,3% nel 2016 e in seguito al 6,0%. Le stime sul Brasile sono state riviste pesantemente al ribasso. Vista la difficilissima crisi politica (scandalo Petrobras) e lo stallo delle riforme, il FMI ha rivisto massicciamente le previsioni sul PIL per il 2016/2017, portandole rispettivamente dal 2,5% e dal 2,3% al - 3,5% e 0,0%. Si stima che nel 2015 4 | FEBBRAIO 2016 | VALARTIS BANK SERVIZIO INVESTIMENTI l'economia brasiliana abbia registrato una flessione del 3,8%. Nel 2016/2017 l'India dovrebbe crescere del 7,5%, la Russia, con un calo dell'1,0%, dovrebbe rimanere in recessione e tornare a crescere nel 2017 (+ 1%). Il Sudafrica, con un aumento del PIL solamente dello 0,7% e dell'1,8% nel 2016 e nel 2017 non dovrebbe essere in grado di contrastare la forte disoccupazione. Nel 2016/2017 la regione "Emerging & Developing Asia", che registrerà un incremento del 6,3% e del 6,2% rispetto al 6,6% del 2015, perderà in parte il suo dinamismo a causa del rallentamento della Cina, ma rimarrà di gran lunga la regione con la crescita più robusta. "Emerging & Developing Europe" dovrebbe crescere del 3,1% e del 3,4% rispetto al 3,4% dello scorso anno. Sulla regione continuerà a pesare la recessione della Russia. L'America Latina, a causa della pesante recessione del Brasile, registrerà anche nel 2016 una crescita negativa e riprenderà a crescere soltanto nel 2017 (1,6%). Per il Messico, il FMI prevede per il 2016/2017 un'espansione del 2,6% e del 2,9% dopo il 2,5% nel 2015. Il Paese dovrebbe beneficiare della ripresa negli USA e delle ultime riforme. Nonostante il rialzo dei tassi, gli USA, secondo il FMI, dopo un aumento del 2,5% cresceranno nel 2016/2017 del 2,6% (dato rivisto rispetto al 2,8%). Non si tratta di una crescita effervescente, ma comunque tale da sostenere l'economia mondiale. Per il Giappone le prospettive non sono rosee; il FMI prevede una crescita striminzita dell'1,0% che nel 2017 potrebbe addirittura ridursi allo 0,3%. Poiché le riforme intraprese sono state troppo poco coraggiose, l'Abenomics può dirsi fallita. Dopo una crescita dell'1,5% nel 2015, l'Eurozona dovrebbe salire nel 2016/2017 dell'1,7%. La Germania, con un incremento dell'1,7%, dovrebbe registrare una crescita media. Il FMI non prevede un nuovo, grave peggioramento dell'economia nell'Eurozona. Mentre la Francia (+ 1,3% e + 1,5%) e l'Italia (+ 1,3% e + 1,2%) dovrebbero continuare a mettere a segno una performance inferiore alla media, la Spagna, con una crescita rispettivamente del 2,7% e del 2,3% dovrebbe collocarsi tra i Paesi che crescono di più nell'Eurozona. Nei 13 anni trascorsi dall'inizio del 2003, il FMI ha elaborato regolarmente delle previsioni sull'economia mondiale. Le previsioni sulla crescita mondiale non si discostano in media quasi per nulla dai valori rilevati oggettivamente in un secondo tempo. Arrotondati al valore decimale, gli scostamenti in termini prognostici rispetto ai valori poi rilevati oggettivamente tendono a scomparire in un periodo di tempo più lungo come quello preso qui in considerazione. 2.1.1. EXCURSUS: L'AFFIDABILITÀ DELLE PREVISIONI DEL FMI NEGLI ANNI SCORSI Le previsioni "al vaglio" Come già detto in precedenza, il FMI ha rivisto le sue previsioni sulla produzione mondiale per il 2016 e il 2017, intervento piuttosto sorprendente se pensiamo che il 2016 è iniziato solo da quattro settimane e che la versione precedente delle previsioni era già stata pubblicata tre mesi fa. Gli adeguamenti nel corso del tempo di una visione del mondo rivolta al futuro sono prassi corrente in un campo come quello delle previsioni sui parametri economici, dove si tratta di confrontare in ogni momento le previsioni sull'economia mondiale in generale e l'andamento di ogni singola economia con le informazioni che giungono quotidianamente. Si tratta quindi di valutare quanto sono accurate le previsioni del FMI nel corso del tempo. Da un punto di vista concreto, esamineremo i dati previsionali del FMI sulla crescita dell'economia, da un lato l'andamento dell'economia globale, dall'altro l'andamento del gruppo delle economie sviluppate, definite dal FMI "advanced economies", del gruppo dei Paesi in via di sviluppo e di quello dei Paesi emergenti (nel gergo del FMI "emerging and developing countries"). Nel mirino ci sono le previsioni del FMI per l'anno successivo, stilate in genere a fine anno, di norma nel quarto trimestre. Il lasso di tempo preso in esame risale al 2003. Da allora la nomenclatura del FMI "advanced economies" ed "emerging and developing countries" è rimasta invariata. Gli anni prima e dopo la crisi finanziaria mondiale Non appena si effettua un'analisi dei dati disaggregati, emergono tuttavia delle differenze riguardo al grado di precisione delle previsioni. Nel caso delle economie dei Paesi sviluppati, ovvero le principali nazionali industrializzate del mondo, l'andamento oggettivo tende a essere sovrastimato. Per quanto riguarda i dati qui esaminati relativi agli ultimi 13 anni, le previsioni del FMI superano in media di quattro decimi di punto percentuale i dati effettivamente rilevati. Scostamenti tra le previsioni del FMI e i valori effettivi Per fare chiarezza: se a partire dal 2002/2003, le previsioni del FMI sull'andamento economico del gruppo degli Stati industrializzati fossero state sempre corrette, la performance complessiva dell'economia nell'Eurozona, negli Stati Uniti, in Australia ecc. sarebbe stata in media superiore di oltre il cinque percento alla realtà. Per contro, le previsioni del FMI hanno costantemente sottostimato la crescita nei Paesi in via di sviluppo e in quelli emergenti, in media di circa tre decimi di punto percentuale all'anno. Sulla precisione complessiva delle previsioni ha inciso anche la crisi economica e finanziaria mondiale del 2008-2010. Se da un lato non è stata colta la profondità della recessione, rappresentata in VALARTIS BANK SERVIZIO INVESTIMENTI | FEBBRAIO 2016 | 5 modo esageratamente piatto, dall'altro gli esperti del FMI hanno sottostimato il vigore della successiva ripresa dell'economia mondiale. La crisi del 2008-2010 ha quindi intaccato in parte la validità delle previsioni degli esperti del FMI. Tra il 2002 e il 2006, le previsioni sull'andamento dell'economia mondiale sono state perlopiù troppo basse rispetto alla realtà. Da quando è stata superata la crisi, ovvero a partire dalle previsioni per il 2011, il mondo ha invece deluso più volte il FMI, le previsioni riguardanti l'anno successivo si sono rivelate sempre troppo ottimistiche. In particolare, questo fenomeno ha interessato soprattutto le economie dei Paesi sviluppati: in valori assoluti, qui le previsioni presentano uno scostamento in media di 0,3 punti percentuali all'anno fino al 2007 e di 0,8 punti percentuali all'anno a partire dal 2011. Per contro, da dopo la crisi, il FMI ha stilato previsioni più precise per i Paesi in via di sviluppo ed emergenti: in questo caso le stime, in termini assoluti, si sono discostate in media di 1,6 punti percentuali durante i cinque anni fino al 2007 e di mezzo punto percentuale per i cinque anni a partire dal 2011. Nella revisione effettuata la scorsa settimana, il FMI ha rivisto al ribasso di due decimi di punto percentuale la sua stima sulla produzione mondiale pubblicata appena prima di fine anno. Negli anni dalla fine della crisi finanziaria ed economica mondiale a oggi, le previsioni sono state arrotondate in media di quattro decimi di punto, nel periodo totale a partire dal 2002/2003 di quasi nove decimi. Nei prossimi mesi, le stime sul 2016 potrebbero subire ulteriori aggiustamenti. 2.2. PORTOGALLO: IL GOVERNO DI MINORANZA HA INIZIATO LA LEGISLATURA IN MODO POCO BRILLANTE. Il nuovo governo di minoranza del Portogallo si è messo al lavoro, ma purtroppo ha affrontato i problemi sbagliati. 6 | FEBBRAIO 2016 | VALARTIS BANK SERVIZIO INVESTIMENTI I nuovi provvedimenti hanno certamente fatto felici i lavoratori portoghesi, ma molto meno gli investitori. La maggioranza di sinistra del Parlamento portoghese ha reintrodotto quattro festività che il precedente governo aveva eliminato nell'ambito delle misure di austerità. Di conseguenza, le ferie retribuite sono passate da 22 a 25 giorni. Anche la decisione di ridurre l'aumento dell'imposta sui redditi dovrebbe servire a guadagnare il favore degli elettori. Le misure non solo sono nocive alla sostenibilità del debito e alla produttività, ma probabilmente sanciscono la fine delle riforme in Portogallo, perlomeno nell'immediato futuro. Il Portogallo, Paese finora non particolarmente attraente per insediarvi delle aziende, ora lo è ancora di meno. Gli sgravi a favore dei lavoratori e dei consumatori potrebbero tuttavia avere degli effetti favorevoli sui consumi, come nel caso della domanda interna delle famiglie che ha supportato la crescita durante il terzo trimestre. Guai per Novo Banco Alla fine del 2015, il governo portoghese, con un provvedimento aspramente criticato, ha sopperito alla mancanza di capitale di Novo Banco. Il 29 dicembre, circa due miliardi di euro di bond senior sono stati trasferiti da Novo Banco alla bad bank. I titolari di queste obbligazioni subiranno pesanti perdite e intenteranno cause legali contestando il provvedimento. La decisione del governo ha scosso la fiducia dei mercati dei capitali nello stato di diritto del Portogallo perché viola il principio del pari passu in base al quale tutti gli obbligazionisti vanno trattati nello stesso modo. L'accresciuto rischio politico e giuridico è incorporato anche nei rendimenti dei titoli di Stato decennali. Da inizio dicembre, lo spread rispetto ai Bund è volato da quota 180 agli attuali 230 pb. Tale situazione appare in parte giustificata, il nuovo governo ha dichiarato conclusi gli interventi di riassetto dopo la crisi debitoria nonostante essi siano stati completati solo per metà. A favore dei titoli di Stato portoghesi depongono la ripresa dell'economia, il miglioramento del bilancio dello Stato e il supporto della BCE e dello SME, mentre a sfavore del Paese lusitano depongono la mancata attuazione delle riforme, la probabile instabilità del governo di sinistra e la discutibile ricapitalizzazione di Novo Banco. Portogallo: tasso di crescita e tasso di disoccupazione in % Portogallo: spread in % rispetto ai Bund decennali tedeschi 2.3. POLONIA: S&P REAGISCE IN MODO NEGATIVO AL GOVERNO NAZIONALCONSERVATORE. Foreign Currency Rating: declassamento a BBB+ Con una decisione piuttosto sorprendente, il 15 gennaio S&P ha declassato il "Foreign Currency Rating" della Polonia da A- a BBB+ e il "Local Currency Rating" da A a A-. L'outlook rimane negativo. Gli operatori di mercato sono rimasti spiazzati perché i dati fondamentali economici non sono affatto negativi. Per Fitch (A/A) e Moody's (A2/A2), l'outlook è "stabile". Da un punto di vista economico, la Polonia rappresenta un raggio di speranza tra i mercati emergenti. La crescita del PIL è robusta. Nel 2015 si stima che il tasso di espansione dell'economia polacca sia stato del 3,5%. Anche le stime di consenso per il 2016 e il 2017 si aggirano intorno al 3,5%. In un contesto economico mondiale così complesso, questi sono dati positivi per un Paese del centro Europa relati vamente avanti nella sua trasformazione. Alla notizia del declassamento del rating, il mercato azionario polacco, il mercato obbligazionario e lo zloty hanno perso terreno mentre i premi dei CDS sono saliti di 75 pb superando quota 100 pb; in una fase successiva essi hanno però riassorbito le perdite. L'agenzia di rating ha spiegato che il declassamento è dovuto agli sviluppi politici in Polonia. Visto che le elezioni sono state vinte dal partito nazional-conservatore PIS, S&P teme uno smantellamento delle strutture democratiche e dell'economia di mercato. Il governo, allo scopo di rimanere al potere, ha "riformato" la Corte costituzionale e il servizio pubblico radio-televisivo, e adesso si teme che cercherà di esercitare la sua influenza anche sulla banca centrale. Tali timori non sono infondati. Non è un caso che la Commissione europea abbia appena avviato un procedimento per verificare lo stato di diritto in Polonia. Ciò dimostra come le istituzioni europee, nonostante grossi problemi come la crisi dei profughi ecc..., riescano comunque a essere incisive e i Paesi alle prese con una deriva istituzionale (come nel caso dell’Ungheria) dovranno attendersi forti venti contrari. La Polonia è stata la culla del movimento democratico nell'Europa dell'est. Riteniamo quindi improbabile che proprio qui, nonostante la tendenza revisionista all'interno del PIS, si giunga a smantellare permanentemente le strutture democratiche. La stragrande maggioranza dei polacchi ritiene che il futuro del proprio Paese sia in Occidente ed è già capitato una volta che gli elettori abbiano sconfessato il PIS. Dal punto di vista economico, la Polonia dovrebbe continuare a essere un Paese interessante e proseguire la sua espansione, un elemento che è anche nell'interesse del governo. Siamo convinti che il Paese non perderà il rating investment grade fintanto che il deficit di bilancio rimarrà al di sotto del tasso di crescita del PIL e che il debito pubblico, pari a circa il 51% del PIL, permarrà nella "zona verde". VALARTIS BANK SERVIZIO INVESTIMENTI | FEBBRAIO 2016 | 7 Polonia: CDS a 5 anni (PL) Polonia: PIL (% su base annua) e leading indicator Bilancio e debito pubblico (% del PIL) 2.4. SWAP SPREAD: LO SWAP SPREAD A DIECI ANNI IN EURO AVRÀ A BREVE UN POTENZIALE DI AMPLIAMENTO - I RAPPORTI "INVERSI" SUI TASSI SUL MERCATO IN USD RENDONO ATTRAENTI GLI ASSET SWAP DA UN PUNTO DI VISTA STRATEGICO. Lo swap spread a dieci anni in euro di nuovo poco interessato dalle turbolenze della Cina. Niente di nuovo sul fronte degli swap spread in euro, ecco come potremmo titolare gli avvenimenti delle setti- 8 | FEBBRAIO 2016 | VALARTIS BANK SERVIZIO INVESTIMENTI mane e dei mesi scorsi. Nelle scadenze a medio termine, lo swap spread sembra seguire stabilmente da due anni una tendenza laterale in un range relativamente ristretto sopra quota 35 pb. E nel caso di uno swap spread a dieci anni in euro, ovvero il differenziale tra il tasso swap sull'euro a dieci anni e il rendimento di un Bund decennale tedesco, il trend laterale dura da un anno. Dopo che lo swap spread a dieci anni era salito di 20 pb a cavallo tra il 2014 e il 2015 - i titoli di Stato tedeschi, in previsione del programma di acquisti di asset da parte della BCE, erano fortemente rincarati - ha oscillato in un range tra i 30 e i 40 pb. Al momento, questo range non appare minacciato nemmeno dalle rinnovate turbolenze sui mercati finanziari per via della situazione congiunturale cinese. L'attuale andamento del mercato supporta la nostra analisi, ovvero che lo swap spread in euro reagisce sempre meno a quegli impulsi che nelle fasi precedenti avevano agito in direzione di un ampliamento. Lo swap spread, nelle ultime fasi di forte stress sui mercati finanziari, è quindi salito nettamente a causa della crescente domanda di sicurezza. Il VDAX, indicatore consolidato dello stress sui mercati, ha toccato di nuovo i livelli massimi registrati, dopo molti anni, nell'autunno 2015, e al contempo gli spread sul mercato del credito sono saliti nettamente a partire da inizio anno. Lo swap spread a dieci anni in euro, per contro, dopo il cambiamento di benchmark del 26 febbraio rispetto al Bund, si colloca con 31 pb quasi ai minimi della banda di oscillazione degli ultimi 12 mesi. Tre spiegazioni per il "decoupling" L'apparente decoupling tra lo swap spread in euro e il fattore avversione al rischio potrebbe avere cause diverse. In primo luogo, lo scorso autunno molti operatori del mercato avevano ipotizzato un aumento del volume di acquisti di asset da parte della BCE. Quando, a dicembre, la BCE ha deluso le attese riguardo a una domanda supplementare di Bund, le ripercussioni negative sullo swap si sono fatte immediatamente sentire. Nell'attuale contesto di "risk-off", le voci riguardo a ulteriori misure espansive sono comunque già ripartite. L'Eurotower le ha rialimentate con il suo approccio dovish in occasione della recente riunione sui tassi del 21 gennaio, e ciò dovrebbe limitare il potenziale di restringimento dello swap spread in euro. Lo swap spread a dieci anni in euro e il VDAX: nonostante lo stress sui mercati finanziari, lo swap spread si trova quasi ai minimi del suo range più recente. Swap spread a 5 e 10 anni in euro e itraxx Sen. Financial: di recente gli swap spread hanno dimostrato una correlazione nettamente più bassa anche con i credit spread. Modello econometrico per lo swap spread a dieci anni in euro: il "fair value" fondamentale rispetto a ottobre è sceso leggermente a 28 pb. In secondo luogo, la tradizionale, abbondante offerta di titoli di Stato in euro a inizio anno potrebbe essersi sovrapposta all'effetto della crescente avversione al rischio. Grazie al basso volume di titoli in scadenza a gennaio, l'ondata di emissioni ha determinato attualmente un surplus di offerta sul mercato dei titoli di Stato. Tale situazione, di per sé, depone a favore di un restringimento degli swap spread. A febbraio, tuttavia, muterà la natura dell'offerta, per cui alla fine l'offerta e i rimborsi dovrebbero quasi equivalersi. Vista la domanda costantemente elevata della BCE sul mercato dei titoli di Stato, quest'ultima, in un contesto di ipotetico proseguimento della fase espansiva, potrebbe costituire la base per un movimento di ampliamento "ritardato" soprattutto degli swap spread in euro con scadenze lunghe. Le turbolenze sul mercato dei tassi in USD contagiano gli swap spread in euro? In terzo luogo, non è da escludere che la tendenza di calo moderato degli swap spread decennali in euro dall'estate 2015 rispecchi gli effetti contagiosi delle distorsioni che negli ultimi sei messi hanno caratterizzato l'andamento degli swap spread in dollari. Sul mercato dei tassi in USD, sulla scia della "duplice" esplosione dei timori sulla Cina e del crollo del prezzo del greggio dall'estate 2015, sono scesi drammaticamente sia i tassi swap a lungo termine, sia i rendimenti dei Treasury USA a lunga scadenza. Nonostante il loro tradizionale status di "porto sicuro" dei Treasury, il calo dei rendimenti in questo caso è stato tuttavia molto meno accentuato del calo dei tassi sul mercato degli swap. Sei mesi fa, i Treasury decennali offrivano un rendimento inferiore di 10 pb al tasso swap a dieci anni - da un punto di vista storico una situazione "normale" rispetto all'elevata qualità del credito dei Treasury USA -. Negli ultimi tre mesi, però, il mondo dei tassi si è rovesciato, e i Treasury decennali offrono ora un rendimento superiore a quello del tasso swap. Questa inversione, che corrisponde a uno swap spread negativo a dieci anni in USD di - 15 pb, si è di recente rafforzata con la riesplosione, a inizio 2016, delle turbolenze in Cina. Sul mercato dei tassi in USD, l'abituale correlazione tra avversione al rischio da un lato e swap spread dall'altro si è letteralmente capovolta negli ultimi mesi. Le vendite dei Treasury da parte della Cina e l'inasprimento delle normative bancarie alterano il quadro sul mercato dei tassi in USD. Le possibili cause di questo vero e proprio crollo dello swap spread negli USA era già stato da noi analizzato nell'edizione FITS del 25.9.2015. La riduzione delle riserve valutarie della Cina, il maggior creditore straniero degli USA, e di altri importanti Stati creditori penalizzati dal crollo del prezzo delle materie prime ci sembra una spiegazione plausibile della debolezza relativa dei Treasury USA , tenuto conto del trend dei tassi swap in USD. Swap spread a dieci anni in euro e swap spread a dieci anni in dollari: le ripetute turbolenze sul mercato degli swap spread in dollari stanno contagiando anche il mercato dei tassi in euro? VALARTIS BANK SERVIZIO INVESTIMENTI | FEBBRAIO 2016 | 9 Swap spread a 5 e 10 anni e cambio CNY: l'acquisto dei Treasury da parte della Cina è la spiegazione più plausibile dello scivolone degli swap spread. Scadenze degli swap spread in euro e previsioni della LBBW: sul breve termine riteniamo possibile un ampliamento Gli squilibri della domanda e dell'offerta sono attualmente acuiti dalla regolamentazione più severa del settore finanziario, inoltre il minor margine di manovra degli intermediari finanziari impedisce di eliminare le distorsioni presenti. Aumenta pertanto la probabilità che le distorsioni osservate riguardo allo swap spread in USD diventino un fenomeno duraturo. In tal caso l'importante funzione, a livello economico, di segnalazione e allocazione del mercato dei tassi, già fortemente limitata dai massicci interventi delle grandi banche centrali, potrebbe essere ulteriormente minata. Nel caso dello swap spread in euro, è interessante una posizione tattica di ampliamento vicino ai 30 pb. Poiché i fattori che sono responsabili delle distorsioni degli swap spread in USD potrebbero in linea di massima agire anche sul mercato dei tassi in EUR, non è da escludere a medio termine la comparsa di distorsioni più profonde anche sugli swap spread in EUR. Per il momento, di fronte all'influsso dominante degli acquisti della BCE, appare però improbabile che lo swap spread in euro compia a breve le capriole del suo omologo USA. A 30 pb, lo swap spread a dieci anni in euro si colloca attualmente a un valore giudicato "corretto" dai nostri modelli econometrici. Su base trimestrale, esso è sì sceso a seguito dell'influenza USA, ma solo in modo marginale e si è assestato a 28 pb. Questo valore fondamentale dovrebbe rappresentare nei prossimi mesi la soglia minima dell'andamento effettivo dello swap spread a dieci anni in euro, perché dopo la decisione della BCE a dicembre di prolungare il suo programma di acquisti di asset, appare ancora più improbabile una rapida conclusione del QE. Se l'offerta sul mercato dei titoli di Stato in euro continuerà a essere scarsa, è probabile che lo swap spread nei prossimi mesi si muova nuovamente verso i massimi del trading range degli ultimi 12 mesi. Il ridimensionamento dei timori sulla Cina potrebbe addirittura favorire un simile movimento di ampliamento, a differenza dei modelli passati, perché una situazione più tranquilla sul mercato potrebbe determinare una correzione al rialzo dello swap spread in USD. Dal punto di vista tattico, appare interessante una posizione sull'ampliamento degli swap spread a dieci anni in euro a livelli attorno ai 30 pb. Curva dei rendimenti per i titoli di Stato USA e curva degli swap: l'"inversione" rende interessante una strategia d'investimento negli asset-swap con Treasury a lunga scadenza: un flusso finanziario variabile più sicuro con un rendimento superiore al Libor/OIS. Asset-swap con Treasury USA a lunga scadenza come "strategia d'investimento" Sul mercato dei tassi in USD, l'inversione dei "normali" rapporti tra curva dei titoli di Stato e curva degli swap rappresenta attualmente per gli investitori un'occasione unica di generare un flusso finanziario variabile più sicuro (ovvero legato a un tasso del mercato monetario) con uno spread significativamente superiore a quello del tasso di riferimento. L'acquisto di un T-Note decennale, con la stipula al contempo di un Payer-Swap, rappresenta dal punto di vista economico un Floater legato al Libor a tre mesi in USD più uno spread intorno ai 15 pb. Rispetto alla curva OIS, ovvero al tasso overnight effettivo sul mercato monetario USA di riferimento, lo spread è addirittura di 40 pb. Se l'investitore si muove sull'estremità inferiore della curva dei Treasury, lo spread nell'ambito di un asset swap a trent'anni arriva addirittura a 45 pb (Libor a tre mesi) e a 75 pb (tasso overnight). 10 | FEBBRAIO 2016 | VALARTIS BANK SERVIZIO INVESTIMENTI GESTIONE GESTIONE PATRIMONIALE PATRIMONIALE TRADIZIONALE TRADIZIONALE STRATEGIA STRATEGIA REDDITO DA INTERESSI REDDITO DA INTERESSI Asset allocation Asset allocation Asset allocation 100% obbligazioni 100% obbligazioni obbligazioni 100% AUD 1.90% AUD AUD BRL 2.85%1.90% 1.90% BRL 2.85% GBPBRL 3.80% 2.85% GBP 3.80% 3.80% GBP USD 11.88% USD USD 11.88% 11.88% Andamento di valore al 31.12.2015 Andamento di di valore valore al al 31.12.2015 31.12.2015 Andamento NOK 2.85% NOK 2.85% NOK2.85% 2.85% SEK SEK 2.85% 2.85% SEK PLN 2.37% PLN 2.37% 2.37% Margine fluttuazione PLN Margine fluttuazione fluttuazione Margine Mercato monetario 0-20% Mercato monetario monetario 0-20% 0-20% Mercato Obbligazioni 80-100% Obbligazioni 80-100% Obbligazioni Titoli azionari80-100% 0% Titoli azionari azionari 0% 0% Titoli STRATEGIA STRATEGIA REDDITO REDDITO L’investimento avviene esclusivamente in strumenti L’investimento avviene esclusivamente in strumenti L’investimento avviene esclusivamente indifferenziati. strumenti a reddito fisso che vengono ampiamente a reddito reddito fisso fisso che che vengono vengono ampiamente ampiamente differenziati. differenziati. a Money Market Money Money 5.00% Market Market 5.00% 5.00% EUR 66.50% EUR 66.50% 66.50% EUR Asset allocation Asset allocation allocation Asset 80% obbligazioni Countries Equ. 80% obbligazioni obbligazioni Equ. Euro Euro 80% 6.77% Countries 20% titoli azionari Countries 6.77% 20% titoli azionari 6.77% 20% titoli azionari Margine fluttuazione Margine fluttuazione fluttuazione Margine Mercato monetario 0-20% FC-Bonds 21.75% Mercato monetario 0-20% FC-Bonds Mercato monetario 21.75% Obbligazioni 60-80%0-20% FC-Bonds 21.75% Obbligazioni 60-80% 60-80% Obbligazioni Titoli azionari 15-25% Titoli azionari azionari 15-25% 15-25% Titoli Equ. N. America Equ. N. N. Equ. 18.05% America America 18.05% 18.05% 14.49% Equ. Emerging Equ. Equ. Markets Emerging Emerging 7.42% Markets Markets Equ. 7.42% 7.42% Japan Equ. Equ. 4.73% Japan Japan 4.73% 4.73% STRATEGIA STRATEGIA CRESCITA CRESCITA STRATEGIA STRATEGIA UTILE DA CAPITALE UTILE DA CAPITALE Asset allocation Asset allocation allocation Asset 100% titoli azionari 100% 100% titoli titoli azionari azionari Margine fluttuazione Margine fluttuazione fluttuazione Margine Mercato monetario 0-20% Mercato monetario 0-20% Mercato monetario 0-20% Obbligazioni 0% Obbligazioni 0% Obbligazioni Titoli azionari0% 80-100% Titoli azionari azionari 80-100% 80-100% Titoli Sharpe ratio Sharpe ratio 30,57% Sharpe (indice di ratio Sharpe) 0,19 30,57% (indice (indice di di Sharpe) Sharpe) 0,19 30,57% 0,19 2,91% Correlazione 0,80 2,91% Correlazione 0,80 2,91% Correlazione 0,80 Fonte: Vbg. Landes- und Hypothekenbank AG Fonte: Vbg. Vbg. LandesLandes- und und Hypothekenbank Hypothekenbank AG AG Fonte: Si tende primariamente a perseguire il Si tende tende primariamente primariamente a a perseguire perseguire il il Si mantenimento del capitale e un reddito costante. mantenimento mantenimento del del capitale capitale e e un un reddito reddito costante. costante. Andamento di valore al 31.12.2015 Andamento di di valore valore al al 31.12.2015 31.12.2015 Andamento Dall’ 01.01.2015 Dall’ 01.01.2015 Dall’ Dall’ 01.01.2015 31.12.2014 Dall’ 31.12.2014 Dall’ Da 5 31.12.2014 anni p.a. Da 5 Da 5 anni anni p.a. p.a. Risultato complessivo Risultato Risultato complessivo complessivo Deviazione standard Deviazione Deviazione standard standard EUR-Bonds 50.75% EUR-Bonds EUR-Bonds Equ. 50.75% 50.75% Emerging Equ. Equ. Markets Money Emerging Emerging Market Money 5.22% Money Markets Equ. Markets 2.50% Market Japan Equ. 5.22% 5.22% Market Equ. 2.50% 3.33 2.50% Japan Japan 3.33 3.33 Equ. rest Margine fluttuazione of Europe Equ. rest Equ. rest Margine fluttuazione fluttuazione Margine of Europe Europe Mercato monetario 0-20%of6.41% 6.41% 6.41% Mercato monetario 0-20% Mercato monetario Obbligazioni 40-60%0-20% Equ. Euro Obbligazioni 40-60% 40-60% Obbligazioni Countries Equ. Euro Titoli azionari 30-50% Equ. Euro 14.49% Countries Titoli azionari azionari 30-50% 30-50% Countries Titoli 14.49% Margine fluttuazione Margine fluttuazione fluttuazione Margine Mercato monetario 0-20% Mercato monetario monetario 0-20% Mercato Obbligazioni 20-40%0-20% Obbligazioni 20-40% Obbligazioni Titoli azionari20-40% 50-70% Titoli azionari azionari 50-70% 50-70% Titoli Risultato complessivo Risultato complessivo complessivo Risultato Deviazione standard Deviazione standard standard Deviazione Indicatori dall’ 01.01.2003 Indicatori dall’ dall’ 01.01.2003 01.01.2003 Indicatori STRATEGIA STRATEGIA BILANCIATA BILANCIATA Asset allocation Asset allocation Asset allocation 40% obbligazioni 40% obbligazioni obbligazioni 40% 60% titoli azionari 60% titoli titoli azionari azionari 60% -0,46% -0,46% -0,46% -0,46% -0,46% -0,46% 1,21% 1,21% 1,21% Indicatori dall’ 01.01.2003 Indicatori Indicatori dall’ dall’ 01.01.2003 01.01.2003 Equ. Equ. Equ. Japan Emerging Equ. Money Markets Market Emerging 1.66% Equ. Japan Emerging Money Equ. Japan Markets 3.08% Money 3.75% 1.66% Markets Market Market Equ. N. 1.66% 3.08% 3.08% 3.75% America Equ. N. 3.75% Equ. N. 9.03% America Equ. restAmerica 9.03% of Europe 9.03% Equ. rest rest Equ. of3.21% Europe of Europe 3.21% Equ. 3.21% Euro Asset allocation Asset allocation allocation Asset 60% obbligazioni 60% obbligazioni 60% obbligazioni 40% titoli azionari 40% 40% titoli titoli azionari azionari Dall’ 01.01.2015 Dall’ 01.01.2015 01.01.2015 Dall’ Dall’ 31.12.2014 Dall’ 31.12.2014 31.12.2014 Dall’ Da 5 anni p.a. Da 5 5 anni anni p.a. p.a. Da Equ. Japan Equ. Equ. 6.91% Japan Japan 6.91% 6.91% Equ. N. America Equ. Equ. N. N. 37.53 America America 37.53 37.53 Fonte: Vbg. Vbg. LandesLandes- und und Hypothekenbank Hypothekenbank AG AG Fonte: Andamento di valore al 31.12.2015 Andamento di di valore valore al al 31.12.2015 31.12.2015 Andamento Dall’ 01.01.2015 Dall’ 01.01.2015 01.01.2015 Dall’ Dall’ 31.12.2014 EUR-BondsDall’ 31.12.2014 Dall’ 35.00% EUR-BondsDa 5 31.12.2014 anni p.a. EUR-Bonds 35.00% Da 5 anni p.a. 35.00% Da 5 anni p.a. Indicatori dall’ 01.01.2003 Indicatori dall’ dall’ 01.01.2003 01.01.2003 Indicatori Risultato complessivo Risultato complessivo complessivo Risultato Deviazione standard Deviazione Deviazione standard standard FC-Bonds 15.00% FC-Bonds FC-Bonds 15.00% 15.00% Money Market Money Money 2.50% Market Market 2.50% 2.50% 3,83% 3,83% 3,83% 3,83% 3,83% 3,83% 3,70% 3,70% 3,70% Sharpe ratio Sharpe ratio 67,88% Sharpe (indice di ratio Sharpe) 0,38 67,88% (indice (indice di di Sharpe) Sharpe) 0,38 67,88% 0,38 5,94% Correlazione 0,88 5,94% Correlazione 0,88 5,94% Correlazione 0,88 Fonte: Vbg. Landes- und Hypothekenbank AG Fonte: Vbg. Vbg. LandesLandes- und und Hypothekenbank Hypothekenbank AG AG Fonte: Con la strategia d’investimento “crescita” l’obiettivo principale conCon la strategia d’investimento “crescita” l’obiettivo principale conCon strategia d’investimento principale consistelanell’ incremento del valore “crescita” attraversol’obiettivo gli utili delle quotazioni. siste nell’ incremento del valore attraverso gli utili delle quotazioni. siste nell’ incremento del valore attraverso gli utili delle quotazioni. EUR-Bonds 21.00% EUR-Bonds EUR-Bonds 21.00% 21.00% FC-Bonds 9.00% FC-Bonds FC-Bonds 9.00% 9.00% Equ. Emerging Equ. Equ. Markets Emerging Emerging 10.87% Markets Markets 10.87% 10.87% Sharpe ratio Sharpe ratio 49,47% Sharpe (indice di ratio Sharpe) 0,39 49,47% (indice 0,39 49,47% (indice di di Sharpe) Sharpe) 0,39 3,99% Correlazione 0,81 3,99% Correlazione 0,81 3,99% Correlazione 0,81 Fonte: Vbg. Landes- und Hypothekenbank AG Obiettivo di questa strategia è quello di ottenere un reddito costanObiettivo di è quello un costanObiettivo di questa questa strategia strategia quello di di ottenere ottenere un reddito reddito costante ed un incremento di valoreèattraverso gli utili delle quotazioni. te te ed ed un un incremento incremento di di valore valore attraverso attraverso gli gli utili utili delle delle quotazioni. quotazioni. Equ. N. America Equ. Equ. N. N. 25.65% America America 25.65% 25.65% Equ. rest of Europe Equ. rest Equ. rest of9.11% Europe of Europe 9.11% 9.11% 1,55% 1,55% 1,55% 1,55% 1,55% 1,55% 2,41% 2,41% 2,41% Equ. Euro Countries Equ. Euro Equ. Euro 20.59% Countries Countries 20.59% 20.59% Andamento di valore al 31.12.2015 Andamento di Andamento di valore valore al al 31.12.2015 31.12.2015 Dall’ 01.01.2015 5,61% Dall’ 01.01.2015 Dall’ Dall’ 01.01.2015 31.12.2014 Dall’ 31.12.2014 Dall’ Da 5 31.12.2014 anni p.a. Da 5 5 anni anni p.a. p.a. Da Indicatori dall’ 01.01.2003 Indicatori dall’ dall’ 01.01.2003 01.01.2003 Indicatori Risultato complessivo Risultato Risultato complessivo complessivo Deviazione standard Deviazione Deviazione standard standard 5,61% 5,61% 5,61% 5,61% 5,61% 4,82% 4,82% 4,82% Sharpe ratio 83,80% Sharpe (indice di ratio Sharpe) 0,36 Sharpe ratio 83,80% (indice 0,36 83,80% (indice di di Sharpe) Sharpe) 0,36 7,87% Correlazione 0,92 7,87% Correlazione 0,92 7,87% Correlazione 0,92 Fonte: Vbg. Landes- und Hypothekenbank AG Fonte: Fonte: Vbg. Vbg. LandesLandes- und und Hypothekenbank Hypothekenbank AG AG Con la strategia d’investimento ”utile da capitale“, nel Con la strategia ”utile capitale“, Con la periodo strategiasid’investimento d’investimento ”utile da da capitale“, nel nel lungo mira ad un maggiore incremento lungo periodo si mira ad un maggiore incremento lungo periodo si mira ad un maggiore incremento di valore attraverso gli utili delle quotazioni. di di valore valore attraverso attraverso gli gli utili utili delle delle quotazioni. quotazioni. Money Market Money Money 1.25% Market Market 1.25% 1.25% Equ. Euro Countries Equ. Equ. Euro Euro 30.12% Countries Countries 30.12% 30.12% Andamento di valore al 31.12.2015 Andamento di Andamento di valore valore al al 31.12.2015 31.12.2015 Dall’ 01.01.2015 9,29% Dall’ 01.01.2015 Dall’ Dall’ 01.01.2015 31.12.2014 Dall’ 31.12.2014 Dall’ Da 5 31.12.2014 anni p.a. Da 5 Da 5 anni anni p.a. p.a. Indicatori dall’ 01.01.2003 Indicatori dall’ dall’ 01.01.2003 01.01.2003 Indicatori Equ. rest of Europe Equ. rest Equ. rest 13.32% of of Europe Europe 13.32% 13.32% Risultato complessivo Risultato Risultato complessivo complessivo Deviazione standard Deviazione Deviazione standard standard 9,29% 9,29% 9,29% 9,29% 9,29% 6,95% 6,95% 6,95% Sharpe ratio 112,75% Sharpe (indice di ratio Sharpe) 0,30 Sharpe ratio 112,75% (indice 0,30 112,75% (indice di di Sharpe) Sharpe) 0,30 11,97% Correlazione 0,93 11,97% Correlazione 0,93 11,97% Correlazione 0,93 Fonte: Vbg. Landes- und Hypothekenbank AG Fonte: Fonte: Vbg. Vbg. LandesLandes- und und Hypothekenbank Hypothekenbank AG AG VALARTIS BANK SERVIZIO INVESTIMENTI | FEBBRAIO 2016 | 11 VALARTIS VALARTIS BANK BANK SERVIZIO SERVIZIO INVESTIMENTI INVESTIMENTI || FEBBRAIO FEBBRAIO 2016 2016 || 11 11 MARKET MARKET MONITORE MONITORE Indices at a glace Close EURO STOXX 50 PRICE EUR YTD Ret. 1m Ret. 3m Ret. 6m as at 31/01/2016 Ret. 2y Ret. 3y Ret. 1y 3-month interest rates Spot -6m -12m Dez 14 3'045.09 -7.39% -8.12% -10.79% -14.84% -9.69% 1.12% 10.76% CHF -0.7570 -0.7390 -0.8600 -0.7560 179.49 -6.73% -7.27% -8.88% -12.90% -5.82% 10.39% 24.99% EUR -0.1807 -0.0157 0.0321 -0.1279 DAX INDEX 9'798.11 -9.78% -9.78% -9.28% -12.61% -8.75% 4.94% 24.84% USD 0.6126 0.2968 0.2546 0.6127 SWISS MARKET INDEX 8'319.81 -6.34% -6.34% -7.12% -11.38% -1.37% 2.26% 11.56% GBP 0.5894 0.5791 0.5646 0.5904 S&P 500 INDEX 1'940.24 -5.97% -6.65% -7.14% -7.98% -4.01% 9.36% 28.68% JPY 0.0477 0.0979 0.1036 0.0829 MSCI Daily TR Net Europe EUR TOPIX INDEX (TOKYO) NIKKEI 225 1'432.07 -7.21% -7.21% -7.44% -12.35% 1.31% 14.00% 55.53% AUD 1.9500 1.9600 2.2450 1.9750 17'518.30 -7.71% -7.71% -7.49% -13.72% -0.50% 13.87% 61.21% CNY 2.5810 2.5200 3.7500 2.4400 324.22 -7.77% -7.90% -9.96% -14.57% -18.04% -9.97% -13.43% MSCI Daily TR Net AC AP ex J. USD 4'235.72 -6.75% -7.25% -8.14% -10.54% -5.99% 1.24% 17.46% MSCI Daily TR Net EM Eastern Europe 273.39 -2.49% -3.99% -11.04% -16.20% -5.92% -36.45% -43.90% Yield 10-year treasuries Spot -6m -12m MSCI Daily TR EM USD 319.46 -6.17% -7.14% -11.96% -16.80% -21.85% -16.78% -25.29% CHF -0.2530 0.0200 -0.0190 -0.0620 STOXX Europe Small 200 Price EUR 240.36 -8.36% -8.51% -7.91% -11.83% -2.24% 7.35% 27.89% EUR 0.3250 0.7170 0.3590 0.6290 Rogers Int. Comm. Agriculture Index TI 810.71 -1.79% -1.89% -4.75% -6.35% -10.33% -20.32% -31.86% USD 1.9226 2.2877 1.7529 2.2712 Rogers Int. Comm Energy Index TR 264.69 -6.83% -10.45% -28.13% -37.23% -36.83% -68.96% -68.13% GBP 1.5600 1.9780 1.4210 1.9600 Rogers Int. Comm Metals Index TR 1'605.59 0.41% 0.10% -5.37% -7.60% -17.53% -24.46% -38.87% JPY 0.1000 0.4100 0.2970 0.2650 GOLD SPOT $/OZ 1'118.21 5.35% 4.59% -2.42% 1.95% -11.06% -11.77% -32.79% AUD 2.6350 2.7900 2.4840 2.8800 33.62 -10.68% -13.48% -30.41% -35.30% -39.30% -59.13% -62.00% CNY 2.8900 3.4900 3.5000 2.8300 MSCI Daily TR Net World USD WTI Crude Oil Future Currencies Close YTD Ret. 1m Ret. 3m Ret. 6m as at 31/01/2016 Ret. 2y Ret. 3y Ret. 1y Dez 14 Real GDP in % (1 year) Spot Q3 15 Q2 15 Q1 15 EUR-USD 1.0831 -0.29% -0.82% -1.33% -1.39% -4.32% -20.73% -19.72% CH 0.60 0.60 1.20 1.10 EUR-CAD 1.5136 0.68% 0.12% 4.68% 6.44% 5.98% -0.83% 12.08% GER 1.70 1.70 1.60 1.10 EUR-AUD 1.5290 2.51% 2.16% -1.47% 1.55% 4.84% -2.20% 18.71% SPA 3.40 3.40 3.20 2.70 EUR-CHF 1.1078 1.80% 2.14% 1.98% 4.19% 5.95% -9.36% -10.89% ITA 0.80 0.80 0.60 0.10 EUR-GBP 0.7608 3.23% 3.23% 6.11% 8.05% 1.27% -7.76% -11.11% EU 1.90 1.90 1.90 1.69 EUR-JPY 131.2100 0.44% -0.27% -1.32% -3.61% -2.01% -6.11% 7.19% USA 2.10 2.10 2.70 2.90 USD-CHF 1.0231 2.10% 3.01% 3.40% 5.69% 10.75% 14.39% 11.04% GBP 2.10 2.10 2.30 2.50 AUD-CHF 0.7248 -0.69% 0.04% 3.56% 2.63% 1.09% -7.27% -24.90% JAP 1.60 1.60 0.70 -1.10 GBP-CHF 1.4574 -1.01% -0.96% -3.80% -3.49% 4.71% -1.62% 0.35% AUS 2.50 2.50 1.90 2.10 JPY-CHF 0.8448 1.33% 2.49% 3.42% 8.16% 8.17% -3.39% -16.82% CN 6.90 6.90 7.00 7.00 DAX Index SMI Index SPX Index NKY Index DAX Index SMI Index SPX Index NKY Index 80% 30% 20% CH GER 40% 10% 0% EU 0% -10% -20% 29.01.2015 29.06.2015 29.11.2015 -40% 31.01.2011 1.3 1.5 1.2 1.4 31.07.2013 1.2 1 1.1 02.01.2013 02.01.2014 02.01.2015 1 02.01.2012 -1.40 -1.40 -1.00 0.00 0.00 0.30 -0.90 0.30 -0.10 -0.10 0.10 -0.10 USA 0.00 0.00 0.10 -0.10 GBP -0.10 -0.10 0.00 0.00 JAP -0.10 -0.10 0.30 2.30 AUS 1.50 1.50 1.60 1.30 CN 1.60 1.60 1.40 1.40 Unemployment rate (End of) Spot Q3 15 Q2 15 Q1 15 1.3 1.1 0.9 02.01.2012 30.04.2012 EUR/USD EUR/CHF Inflation in % (End of) Spot Q3 15 Q2 15 Q1 15 02.01.2013 02.01.2014 02.01.2015 CH 3.33 3.33 3.30 GER 6.40 6.40 6.40 3.20 6.50 EU 9.16 9.16 9.41 9.59 USA 5.17 5.17 5.40 5.57 GBP 5.57 5.40 5.57 5.60 JAP 3.37 3.37 3.33 3.50 AUS 6.20 6.20 6.03 6.23 CN 4.05 4.05 4.04 4.05 Disclaimer: This publication is for your information only and does not represent an offer, solicitation of an offer, public advertisement or recommendation to buy or sell any investment Disclaimer: This product. publication is for your your information only and and does notand represent anonoffer, offer, solicitation of an an offer, offer, public advertisement advertisement orHowever, recommendation to provide buy or or sell sell any investment or other specific Its is content hasinformation been prepared by our staff is basedan sources of information we consider to be reliable.or we cannot anyany undertaking or Disclaimer: This publication for only does not represent solicitation of public recommendation to buy investment or other other specific specific product. 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Themay information in any this time. publication guarantee to correct, up The circumstances and to information contained in relates change Once published, therefore,aninformation information shall not not be be understood understood as implying that that notax change hasconsulting taken place place since its its publication orinvestment that itit is is still still up to date. date. The information information inthe thisbasis publication does not constitute aid for decision-making in relation as to financial, legal, or other matters, norpublication should anyor orup other decisions be made onin of this published, therefore, shall implying no change has taken since that to The this publication does not not constitute constitute an aid for for decision-making decision-making in be relation to financial, financial, legal, tax taxexpert. or other other consulting matters, nor should should any investment or other othercould decisions be made on the the basis perforof this this information alone. Itan is recommended that advice obtained from a qualified Investors should be aware that theany value of investments fall asbe well as rise. Positive does aid in relation to legal, or consulting matters, nor investment or decisions made on basis of information alone. It is is recommended that advice advice be obtained obtained from a ainqualified qualified expert. Investors should be beinaware aware that the value valueare of subject investments couldexchange fall as as well wellfluctuations. as rise. rise. Positive Positive performance in thealone. past is therefore no guarantee of positive performance the future. Moreover, investments foreign currencies to foreign We disclaim information It recommended that be from expert. Investors should that the of investments could fall as performance in in the past past is is all therefore no guarantee ofdamage positiveofperformance performance in the the future. future. Moreover, investments in in which foreignmay currencies are subject subject tothe foreign exchange fluctuations. We disclaim disclaim without qualification liability no for guarantee any loss orof any kind, whether direct, indirect or consequential, be incurred throughto use ofexchange this publication. This publication is mance the therefore positive in Moreover, investments foreign currencies are foreign fluctuations. We without qualification all liability liability forto any loss or or damage damage of any anyits kind, whether or direct, indirect or consequential, consequential, which may be incurredAny through thecoming use of of this this publication. This publication is not intended for persons subject legislation that prohibits distribution makes its distribution contingent upon anbe approval. person into publication. possession This of this publication without qualification all for any loss of kind, whether direct, indirect or which may incurred through the use publication is not intended intended forbe persons subject to legislation that prohibitsthat its distribution distribution or makes its distribution distribution contingent upon an approval. approval. 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It It is is at at the the discretion discretion of of the the persons persons entrusted entrusted with with compiling compiling this this report, report, within within the the context of internal guidelines, to buy, hold and the security shall be to out any restrictions that may and context of of internal internal guidelines, guidelines, to to buy, buy, hold hold and and sell sell the the security security mentioned mentioned herein. herein. context 12 | FEBBRAIO 2016 | VALARTIS BANK SERVIZIO INVESTIMENTI 12 | FEBBRAIO 2016 | VALARTIS BANK SERVIZIO INVESTIMENTI Valartis Bank (Liechtenstein) AG Dr. Insam Andreas, CEO Dr. Lackinger Gerhard, Mag., MOB LIECHTENSTEIN Valartis Bank (Liechtenstein) AG Schaaner Strasse 27 FL-9487 Gamprin-Bendern Principality of Liechtenstein Phone +423 265 56 56 Fax +423 265 56 99 [email protected] VIENNA Valartis Bank (Austria) AG Rathausstrasse 20 A-1010 Vienna Austria Phone +43 57789 Fax +43 57789 200 [email protected] ZURICH Valartis Advisory Services SA St. Annagasse 18 CH-8001 Zurich Switzerland Phone +41 43 336 81 11 Fax +41 43 336 81 00 GENF Valartis Advisory Services SA 2–4 place du Molard CH-1211 Geneva 3 Switzerland Phone +41 22 716 10 00 Fax +41 22 716 10 01 Valartis Group AG Blegistrasse 11a CH-6340 Baar ZG Phone +41 41 760 70 20 Fax +41 41 760 70 19 www.valartisgroup.ch www.valartisbank.com Ablasser Sandra, BA, Account Opening & Trust Services Alles Irina, International Sales - Ukraine Ayaz Ercan, Mag., International Sales - Asia Bader Peter, Mag., Institutional Clients Bánfi Dóra, International Sales Bayer Eva-Maria, MSc, Internal Audit Boukal Robert, MBA, Private Clients - Slovakia & Czech Republic Cil Sena, Payment Transactions Delavier Matthias, International Sales Emer Metin, BBA, International Sales - Middle East & Turkey Emering Carole, Payment Transactions Dr. Federspiel Markus, Mag., Institutional Clients - Central Europe Feix Alexander, Mag., Private Clients - Slovakia & Czech Republic Fleisch Katharina, BA, Institutional Clients - Western Europe & Central America Frick Joel, CIIA, Trading & Treasury Fritz Lisa-Marie, Account Opening & Trust Services Fritz Mechtild, Payment Transactions Fussenegger Julia, B.Sc., Account Opening & Trust Services Ganahl Barbara, Reception Gao Yun, International Sales - Asia Gasser Michele, Assistant to the Board Götze Martin, Mag., LL.M., Institutional Clients - Central Europe Grabher Katharina, Marketing Gstach Günter, LL.M., Loans Gulua Beniamin, Mag., Institutional Clients - Eastern Europe Haid Carmen, Institutional Clients - Eastern Europe Hajdova Marketa, International Sales - Czech Republic Hetzenecker Fritz, Private Clients - Middle & Western Europe Huber Rolf, Information Technology Jaug Sanja, B.Sc., Private Clients - Central Europe Kayar Canan, Mag., International Sales - Middle East & Turkey Kleingünther Julia, B.Sc., Institutional Clients - Domestic Market Kocahan Azime, International Sales - Middle East & Turkey Köhler Olaf, Custodian Investment Funds Küng Christoph, Mag., Asset Management Loose Holger, International Sales - Russia & South America Ludescher Thomas, MSc, CFA, Trading & Treasury Ludescher Anzhelika, International Sales - Ukraine Luo Fang, International Sales - Asia Marciello Pasquale, CIIA, CIWM, Asset Management Marte Julia, Accounting & Controlling Dr. Martin-Grass, Gabriele, MMag. 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