TEMPO LIBERO martedì 4 novembre 2008 25 I PROTAGONISTI In grande, la compagnia della Rancia. Di lato, gli interpreti americani. In alto a sinistra, il cast della prima edizione del film; di fianco, la seconda; sotto la terza “HIGH SCHOOL MUSICAL” Da oggi a domenica sul palco la trasposizione teatrale della celebre serie tv Troy e gli altri in scena all’Alfieri Il film con Zac Effron in tre giorni ha avuto 4milioni di spettatori Franca Cassine L o scorso fine settimana oltre 4milioni di persone hanno visto la terza parte di “High School Musical”, la pellicola disneyana che in tre giorni è riuscita a far impazzire il botteghino. Dopo essere diventato un vero e proprio fenomeno giovanile, “High School Musical”, arriva sul palco. Da oggi fino a domenica è ospite del teatro Alfieri nel cartellone di Torino Spettacoli (info 011.5623800). Lo spettacolo proposto dalla compagnia della Rancia con la regia di Saverio Marconi e di Federico Bellone, porta in scena le vicende, le canzoni e le scene del famosissimo Disney Channel Original Movie, insomma la completa trasposizione teatrale del film. Nello show, infatti, completamente in italiano e cantato dal vivo, si ritrovano tutte le canzoni originali della celebre pellicola, più due brani composti appositamente per la versione teatrale. In scena si scatenano 22 interpreti, scelti dopo diverse audizioni tra oltre 700 performer, giovanissimi: la maggior parte ha tra i 18 e i 22 anni, alcuni addirittura alla loro prima esperienza teatrale. La storia irresistibile di “High School Musical” vede al centro della vicen- Ashley Tisdale, Zac Effron e Anne Hudgens, gli interpreti della serie tv da il personaggio di Troy Bolton (Jacopo Sarno), popolarissimo capitano della squadra di basket scolastica sullo schermo interpretato dal divo Zac Efron, e quello di Gabriella Montez (Denise Faro), studentessa “genio” nelle materie scientifiche che in america ha il volto di Vanessa Hudgens. Tra mille difficoltà e con l’aiuto dei loro amici, Chad Danforth (Cesar Jose Piombo) e Taylor McKessie (Maria Dolores Diaz), i due ragazzi inseguono un sogno: diventare protagonisti del musical della scuola, sfidando gli antagonisti Sharpay (Valentina Gullace) e Ryan Evans (Raffaele Cutolo). «Io sono Troy, un personaggio che tutti vorrebbero interpretare - spiega Jacopo Sarno, milanese di 18 anni -. Ho messo tanto di me, anche se io in realtà non sono né così carino, né sono mai stato un campione…». Alla domanda se regge il confronto con Efron risponde: «È un onore essere paragonato a lui. Anch’io sono un suo fan, ma il mio personaggio è diverso dal suo». Di Gabriella, Denise Faro ha tutta la dolcezza. «Siamo molto simili - confessa Denise, romana di 19 anni -. È un peperino proprio come me, solo che io sono meno secchiona». Sono molti i fan che li amano ed entrambi ricevono lettere d’affetto dai bambini che li vanno a vedere sul palco. “High School Musical” è uno spettacolo dedicato ai ragazzi, tutto da guardare, ascoltare, cantare e ballare. E il gruppo di attori italiani sognano il successo ottenuto dagli interpreti americani, che hanno fatto diventare Zac Effron, il Troy americano, un vero e proprio idolo. L’attore è considerato una promessa di Hollywood e dopo aver interpretato “Hairspray” al fianco di John Travolta, Michelle Pfeiffer e Christopher Walken, sarà nelle sale con “Me and Orson Welles” di Richard Linklater accanto a Claire Danes. Vanessa Hudgens, invece, quest’estate ha avuto un tour da tutto esaurito con il secondo album “Identify” e la vedremo in “Rock on”, ambientato nel mondo della musica. A MONCALIERI “Passaggio in India” debutta alle Limone Debutta stasera alle Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri “Passaggio in India”, l’adattamento teatrale compiuto da Santha Rama Rau alla fine degli anni Cinquanta dell’omonimo romanzo di Forster, risalente al 1924 e del quale David Lean ha girato una pellicola di successo che per l’occasione verrà proiettata al Massimo domani alle 18. Federico Tiezzi (nel tondo), oltre alla regia ne ha curanto anche la drammaturgia. «Ho una storia personale con il romanzo di Forster - spiega il regista -: l’ho citato in un racconto degli anni ’80, l’ho letto in radio, venti puntate con commenti appassionati e musiche. Questa è la terza incarnazione del libro nella mia vita: segno che un’energia, un calore, un bisogno, un desiderio m’arrivano ancora da quelle pagine, a farmi ancora e ancora riflettere». Il romanzo di Forster segue le vicende di due donne inglesi, negli anni venti, che visitano l’India nella speranza di capirne gli usi e le complesse tradizioni: la loro amicizia con un giovane medico musulmano sarà la chiave dell’India… Sullo sfondo della modesta città di Chandrapore e della vita dei funzionari inglesi in India, Forster “mette in scena” le due opposte e complementari tensioni del medico Aziz e della ragazza inglese Adela Quested verso i rispettivi ambienti. Animati entrambi dalle migliori intenzioni, ma sfavoriti dai pregiudizi dei loro mondi, i due non riusciranno mai a incontrarsi veramente. Il conflitto tra due società costrette a convivere nel clima alienato del colonialismo è colto da Forster con ironia e finezza di sentimenti profonda. Il centro drammatico dell’opera consiste in una gita alle grotte Marabar. Una volta dentro, al buio, in un calore soffocante, sola con Aziz, Adela si convince di aver subìto un’aggressione sessuale. Aziz viene accusato, imprigionato e infine processato. Durante il processo, Adela si rende conto che è stato tutto una sorta di allucinazione. Ritira l’accusa, nella disapprovazione generale degli inglesi, che la abbandonano a se stessa. Il fatto contingente non è solo un’invenzione narrativa di grande efficacia, è anche simbolo di una vicenda interiore, a sua volta metafora di due visioni della vita. Da una parte la convenzione e dall’altra la libertà, da una parte l’intelletto dall’altra il cuore. L’urto di due mondi morali, messi a fuoco anche geograficamente e sociologicamente, oltre che psicologicamente, si conclude non con una ritrovata armonia ma col fallimento degli incontri. In replica fino a domenica, info 800235333. ALL’ERBA “C’era una fonte” omaggio a Pavese Tocca a “C’era una fonte”, l’omaggio a Cesare Pavese” di Eva Mesturino per la regia di Girolamo Angione ospitato al teatro Erba da oggi a domenica inaugurare la “Grande Prosa” del cartellone di Torino Spettacolio. L’interpretazione è affidata alla compagnia Torino Spettacoli con Alberto Barbi, Matteo Anselmi, Domenico Berardi, Consuelo Andrea Sacco, Silvia Barbero e Patrizia Pozzi. Eva Mesturino propone il frutto della ricerca sull’opera di Cesare Pavese, in occasione del centenario della nascita. Il testo antologico “C’era una fonte” offre un’opportunità di riscoperta dell’autore. Il progetto nasce circa quindici anni fa grazie all’attrice e regista Enza Giovine, appassionata dell’opera di Cesare Pavese. Allora emerse l’idea di creare uno spettacolo utilizzando i testi dell’autore in modo da ricreare i suoi ambienti umani e naturali. Per questo sono state utilizzate canzoni e ambientazioni rappresentative degli anni descritti dall’autore nei suoi contesti preferiti: la vigna, le colline, il mare del confino, la città. Così prendono vita, grazie agli attori, tanti stupendi personaggi creati e descritti da Pavese, che resta uno dei pochi grandi autori che abbia raccontato Torino e le sue colline e l’animo umano che qui vive con spietata onestà. Info 011.6615447.