Relazione impianto elettrico - Comune di Desenzano del Garda

SOMMARIO
PREMESSA ........................................................................................................................................................... 2
1.
DESCRIZIONE SOMMARIA E CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI ......................................... 2
2.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO ........................................................................................................ 3
3.
DESCRIZIONE IMPIANTI E CRITERI DI PROGETTO ....................................................................... 4
4.
DATI DI PROGETTO .................................................................................................................................. 4
4.1.
CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI ............................................................................................. 5
5.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI ........................................................................................................... 9
6.
SCELTA DEI SOSTEGNI .......................................................................................................................... 10
7.
ELEMENTI DESCRITTIVI ...................................................................................................................... 10
7.1
DESCRIZIONE DELLE APPARECCHIATURE SCELTE .................................................................. 10
7.1.1 Per illuminazione arredo interno lungolago e piazze ........................................................................ 10
Corpi illuminanti ........................................................................................................................................... 12
7.1.2 Per illuminazione arredo strada e pista ciclabile ............................................................................... 12
7.1.3 Per illuminazione spazi verdi ............................................................................................................. 14
7.1.4. Sorgenti luminose .............................................................................................................................. 15
7.2
CARATTERISTICHE IMPIANTO ELETTRICO ................................................................................ 15
7.3
DESCRIZIONE DELLE OPERE DA REALIZZARE ........................................................................... 16
1
PREMESSA
E’ oggetto della presente relazione tecnica il progetto per la realizzazione di illuminazione di un
intervento di valorizzazione territoriale mediante realizzazione di “Nuova passeggiata a lago dal pontile
dei Feltrinelli al centro balneare del Desenzanino ed ampliamento arenile” da realizzarsi nel comune
di Desenzano in provincia di Brescia. Trattasi di interventi di illuminazione di pubblica di nuova
realizzazione per l’illuminazione di piazze e percorsi pedonali con lo scopo di rendere vivibile e godibile
un tratto di lungolago attualmente sottoutilizzato. Nell’occasione sarà completata l’illuminazione del
tratto stradale del lungolago Cesare Battisti con la posa di corpi illuminanti sul lato lago della strada in
alternanza con quelli già posati nel lato opposto e oggetto di precedente progetto.
L’intervento si propone un duplice scopo:
- Completare l’ adeguamento dell’illuminazione stradale alle norme vigenti.
- Dotare di illuminazione idonea le aree utilizzate alla permanenza e al movimento delle persone
mediante installazione di corpi illuminanti che forniscano idonea luce e non rappresentino un
sfregio nel complesso dell’ambientazione complessiva in cui l’arredo urbano diviene parte
predominante.
Le classificazioni degli ambienti saranno realizzate in base a quanto previsto dalle norme vigenti in
materia di circolazione stradale e alle norme specifiche che regolano l’illuminazione pubblica delle aree
pedonali e delle piazze nel rispetto del Piano Regolatore dell’Illuminazione Comunale esistente.
Il luogo di intervento si trova nel comune di Desenzano del Garda e le zone sono inserite nelle aree di
Centro Storico e, se necessario, potranno essere oggetto di deroga per alcuni capitoli della legge
regionale 17/2000 e successivi aggiornamenti.
Il progetto illuminotecnico sarà realizzato in conformità alle nuove norme relative alle leggi vigenti
nella regione Lombardia in tema di inquinamento luminoso e risparmio energetico.
1.
DESCRIZIONE
AMBIENTI
SOMMARIA
E
CLASSIFICAZIONE
DEGLI
Gli ambienti oggetto della presente relazione sono destinati al movimento e alla permanenza delle
persone nella parte interna e al traffico motorizzato sulla strada.
Lo scopo specifico dell’illuminazione è quello di creare un ambiente a luminosità limitata ma con buona
uniformità e con un tipo di luce che riesca ad evidenziare in modo adeguato arredi e colori senza
creare disturbo alle persone che si trovano negli spazi.
La conformazione degli stessi evidenzia tre diverse tipologie di ambiente:
- lungolago camminata
- piazze e altre zone di sosta e incontro
- pista ciclabile controstrada principale
- aree verdi e aiuole
al tutto dovrà essere aggiunta la parte stradale di via Cesare Battisti addetta alla circolazione dei
veicoli.
I luoghi saranno classificati secondo la norma UNI 11248 e UNI/EN 13201/2/3/4 nel seguente modo:
Tipo
Lungolago
esterno
Zone piazzali e
spazi panchine
Pista ciclabile
Aree verdi
Lungolago
Cesare battisti
2
Strada
Percorso
pedonale
Sosta
Percorso
ciclabile
Classificazione
(D.Lgs. n°285
del 30 aprile
92)
Classe
Indice
categoria
illuminotecnica
Normativa
Ill orizzontale
S
1
UNI 11248
S
ES
S
1
2
2
UNI 11248
ME
3a
UNI 11248
Ill orizzontale
Ill. verticale
Ill orizzontale
Non
classificate
Lato verso lago Ill. stradale
UNI 11248
Le classificazioni sopra elencate tengono conto dell’analisi del rischio realizzata in conformità a quanto
richiesto nella norma UNI 11248 relativamente alla complessità del campo visivo, alle zone di conflitto,
alla presenza di passaggi o attraversamenti occasionali. Si è pure tenuto conto della necessità di
fornire una adeguata illuminazione verticale nei punti di conflitto per evidenziare gli eventuali ostacoli.
2.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Tutti gli impianti che costituiscono l'oggetto della presente relazione dovranno essere eseguiti secondo
i più moderni criteri della tecnica impiantistica, a regola d'arte, nel costante scrupoloso rispetto di tutte
le leggi e normative vigenti in materia all'atto della esecuzione.
In particolare si fa riferimento alle disposizioni seguenti:
Prescrizioni ed indicazioni della società o ente distributore, per quanto di loro
competenza nei punti di consegna;
Disposizioni di Legge:
D. L. 81/08 (09 /04/08)
D.M 37/08 (27/01/08)
L.R. n°17 (27/03/2000)
L.R. n°38 (21/12/2004)
Norme CEI e UNI:
CEI 11-1
CEI 11-4
CEI 11-17
CEI 14-6
CEI 17-13 1-2-3-4
CEI 20-19
CEI 20-20
CEI 20-22
CEI 34 (n°)
CEI 64-8
CEI 64-8/7.14
CEI 64-14
Relativo alla “Sicurezza nei luoghi di lavoro”
Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11 della
legge
248/2005 recante riordino delle disposizioni in materia di
installazione degli impianti all’interno degli edifici. Riferimento
progettuale.
Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso illuminazione
esterna e lotta dell’inquinamento luminoso;
Modifiche e integrazioni alla legge regionale 27 marzo 2000 n°17;
Impianti di produzione, trasporto e distribuzione dell’energia
elettrica. Norme generali
Esecuzione delle linee aeree elettriche esterne.
Impianti di produzione, trasporto e distribuzione dell’energia elettrica.
Linee in Cavo
Trasformatori di isolamento e trasformatori di sicurezza Prescrizioni
Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa
tensione e varianti
riguardante i cavi isolati a tensione 450/750V
relativa ai cavi n PVC 450/750 V
relativa ai cavi non propaganti l’incendio
relative agli apparecchi di illuminazione
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V
in c.a. e a 1500V in c.c. fasc. 8859 e successive
varianti (sesta
edizione);
Impianti di illuminazione all’aperto;
Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori
Tabelle CEI-UNEL e le altre norme inerenti ai materiali ed apparecchiature elettriche da installare;
UNI EN 40 (n°)
UNI 10439
UNI 10819
UNI 11248
EN 13201-1
EN 13201-2
EN 13201-3
EN 13201-4
3
Pali per illuminazione pubblica.
Requisiti illuminotecnici delle strade con traffico motorizzato (luglio
2001)
Luce e illuminazione –
Impianti di Illuminazione esterna limitazione delle dispersioni verso l’alto del flusso luminoso
Illuminazione stradale –selezione categorie illuminotecniche
Illuminazione stradale – Part 1: Classificazione dei luoghi
Illuminazione stradale – Part 2: requisiti prestazionali
Illuminazione stradale – Part 3: calcolo delle prestazioni
Illuminazione stradale – Part 4: metodi di misurazione
3.
DESCRIZIONE IMPIANTI E CRITERI DI PROGETTO
Criteri di progetto e dati di utenza
In tutti i luoghi si garantiranno i livelli di illuminazione e le caratteristiche della stessa in riferimento alle
classificazioni effettuate.
Le caratteristiche indicate dovranno essere ottenute considerando l’effettivo posizionamento dei pali
rispetto a cosa si vuole illuminare, tenendo quindi conto degli arretramenti dei pali e del puntamento
effettuato.
Dovranno essere eliminate le dispersioni del flusso luminoso verso l’alto con la sola esclusione dei
faretti di illuminazione aree verdi che, essendo previsti a led, non influiscono in modo invasivo come
dispersione verso l’alto.
L’impianto rimanente è progettato per rispettare le leggi più restrittive in fatto di inquinamento
luminoso; esso limiterà l’emissione di flusso luminoso dei corpi illuminanti nella parte al di sotto
dell’orizzontale.
In questo caso sono rispettate le emissioni ammesse dalla legge regionale della regione Lombardia
17/2000 e successiva 38/2004 e modificazioni in materia di inquinamento luminoso e risparmio
energetico. Conseguentemente è rispettata la norma UNI 10819.
4.
DATI DI PROGETTO
Tutta l’illuminazione dell’area sarà alimentata da un'unica utenza con la sola esclusione del tratto
strada carrabile. Infatti l’illuminazione di via Cesare Battisti sarà derivata dal regolatore di flusso
alimentato dall’utenza posata all’incrocio di via Battisti e Via Gramsci come previsto nell’intervento già
realizzato. Le varie zone non saranno comandate da un unico interruttore di comando ma saranno
divise in almeno quattro accensioni diverse atte a garantire il mantenimento di una illuminazione base
anche in caso di guasto di una linea.
Presumibilmente le accensioni saranno divise nel seguente modo:
- percorsi pedonali bordo lago
- doppia accensione per zone di stazionamento e panchine
- zone a verde
Si prevede la necessità di installare un nuovo punto di collegamento di 15 KW. Immediatamente in
adiacenza del contatore e del quadro generale di alimentazione, dovrà essere installato un apposito
quadro per la riduzione del flusso per ottemperare alla prescrizione relativa al risparmio energetico
contenuto nella legge 17/2000 e ripreso nella 38 /2004.
Per la fornitura dell’illuminazione strada il riduttore di flusso è già esistente e i nuovi corpi illuminanti
incideranno per una potenza totale di circa 2,5 KW.
L’accensione dei carichi sarà realizzati mediante i dispositivi automatici che saranno collegati al
quadro generale e limiteranno le accensioni al livello di luminosità richiesto.
Il comando delle linee sarà protetto da interruttori preferibilmente di tipo MTdifferenziale. La protezione
differenziale, non prevista dalla norma, è una scelta progettuale per garantire anche l’improbabile
contatto indiretto con le parti in tensione a causa del doppio guasto dell’isolamento delle
apparecchiature elettriche.
La potenza utilizzata sarà distribuita con sistema trifase a 400 V con tolleranza 5% frequenza 50
Hertz.
Entrambe le utenza utilizzeranno un sistema di collegamento a terra di tipo TT e, data la tensione di
alimentazione, gli impianti elettrici si considerano di categoria "Iª".
La caduta di tensione massima ammessa ai morsetti delle utenze è pari al 5%.
Si presume che la corrente di cortocircuito nel punto di consegna dell’Enel sia circa 6 kA.
4
4.1.
CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI
IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE SITUATI ALL'ESTERNO
4.1.1 Campo di applicazione
Le prescrizioni particolari della norma si applicano agli impianti di illuminazione fissi situati in area
esterna e in particolare impianti di illuminazione per :
-
Strade
-
parchi
-
giardini
-
illuminazione di monumenti
-
marciapiedi
-
piste ciclabili
4.1.2 Definizioni
Origine dell'impianto elettrico di illuminazione esterna
Punto di consegna dell'energia elettrica da parte del distributore o origine del circuito che alimenta
l'impianto di illuminazione esterno .
Impianto elettrico di illuminazione esterna
Complesso formato dalle linee di alimentazione, dai sostegni degli apparecchi di illuminazione e
dalle apparecchiature destinato a realizzare l'illuminazione di aree esterne.
Area esterna
È qualsiasi area (strade, parchi, giardini, aree sportive) posta all'aperto o comunque esposta
all'azione degli agenti atmosferici. Ai fini della presente Norma le gallerie stradali o pedonali, i portici
ed i sottopassi si considerano aree esterne.
Apparecchio di illuminazione
Apparecchio che distribuisce, filtra o trasforma la luce trasmessa da una o più lampade e che
comprende tutte le parti necessarie a sostenere, fissare e proteggere le lampade, ma non le
lampade stesse, e, se necessario, i circuiti ausiliari ed i dispositivi di connessione
all'alimentazione.
4.1.3 Caratteristiche elettriche
Resistenza di isolamento
– Con apparecchi di illuminazione disinseriti, ogni circuito di illuminazione alimentato a tensione
fino a 1000 V, all'atto della verifica iniziale, deve presentare una resistenza di isolamento verso
terra non inferiore ai valori presenti nella Tabella 61A della Norma CEI 64-8.Con apparecchi di
illuminazione inseriti, ogni circuito di illuminazione, all'atto della verifica iniziale, deve presentare
una resistenza di isolamento verso terra non inferiore a:
– b1) per gli impianti di gruppo 0: 0,25 MQ
– b2) per gli impianti di gruppo 1: [ 2 / ( L + N ) ] MQ
dove:
L = lunghezza complessiva delle linee di alimentazione in chilometri (si assume il valore 1 per
lunghezze inferiori a 1 km);
N = numero degli apparecchi di illuminazione presenti nel sistema elettrico.
Questa misura deve essere effettuata tra il complesso dei conduttori metallicamente connessi e la
terra, con l'impianto predisposto per il funzionamento ordinario, e quindi con tutti gli apparecchi di
illuminazione inseriti.
5
Alimentazione
I circuiti di alimentazione trifase degli apparecchi di illuminazione devono essere realizzati in modo
da ridurre al minimo gli squilibri di corrente lungo la rete.
Protezione dai fulmini
La protezione dei sostegni contro i fulmini non è necessaria .
4.1.4 Prescrizioni per la sicurezza
Protezione contro i contatti diretti
Tutte le parti attive dei componenti elettrici devono essere protette mediante isolamento o mediante
barriere o involucri per impedire i contatti diretti.
Se uno sportello, pur apribile con chiave o attrezzo, è posto a meno di 2,5 m dal suolo e dà
accesso a parti attive, queste devono essere inaccessibili al dito di prova (IP )X B) o devono essere
protette da un ulteriore schermo con uguale grado di protezione, a meno che lo sportello non si
trovi in un locale accessibile solo alle persone autorizzate.
Le lampade degli apparecchi di illuminazione non devono diventare accessibili se non dopo aver
rimosso un involucro o una barriera per mezzo di un attrezzo, a meno che l'apparecchio non si trovi
ad una altezza superiore a 2,8 m.
Protezione contro i contatti indiretti
La protezione mediante luoghi non conduttori e la protezione mediante collegamento equi potenziale
locale non connesso a terra non devono essere utilizzate.
Protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione
Non è necessario collegare all'impianto di terra dell'impianto di illuminazione le strutture metal liche
(quali recinti, griglie, ecc.), che sono situate in prossimità ma non fanno parte dell'impian to di
illuminazione esterno.
Protezione mediante componenti elettrici di classe Il o con isolamento equivalente
Non deve essere previsto alcun conduttore di protezione e le parti conduttrici, separate dalle parti
attive con isolamento doppio o rinforzato, non devono essere collegate intenzionalmente all'impianto
di terra. Per le condutture elettriche si devono utilizzare cavi aventi tensioni di isolamento almeno
0,6/1 kV adatti per la posa interrata fissa.
Protezione contro le sovracorrenti
Vale la regola generale.
Scelta e messa in opera delle apparecchiature elettriche
I componenti elettrici devono avere, per costruzione o per installazione, almeno il grado di
protezione IP33.
Per gli apparecchi di illuminazione il grado di protezione IP23 è sufficiente quando il rischio di
inquinamento ambientale sia trascurabile, e se gli apparecchi di illuminazione sono posti a più di
2,50 m al di sopra del livello del suolo.
Le prescrizioni relative alla costruzione e alla sicurezza degli apparecchi di illuminazione sono
indicate nella serie di norme CEI EN 60598. L’installatore dovrà verificare l’esistenza delle
certificazioni richieste.
Il grado minimo di protezione dei componenti deve essere:
– per i componenti interrati o installati in pozzetto: IPX7 se è previsto il drenaggio, o grado di
protezione IPX8 nel caso in cui sia prevedibile un funzionamento prevalentemente sommerso;
– per gli apparecchi di illuminazione in galleria: IPX5.
Caduta di tensione nel circuito degli impianti in derivazione
E’ ammessa una caduta di tensione del 5% della tensione nominale dell'impianto.
6
Caratteristiche meccaniche dei pali di illuminazione
Per la determinazione delle caratteristiche meccaniche dei pali di illuminazione (materiale, dimensioni, protezione dalle corrosioni, ipotesi di carico, progetto e la sua verifica . Non sarà
ammessa la posa di altre linee aeree
Barriere di sicurezza e distanziamenti dei pali di illuminazione dai limiti della carreggiata e
della sede stradale
I pali di illuminazione devono essere protetti con barriere di sicurezza o distanziati opportu namente
dai limiti della carreggiata in modo da garantire accettabili condizioni di sicurezza stra dale. L'uso di
opportune barriere di sicurezza o distanziamenti sono stabiliti da appositi decreti ministeriali (DM 3
giugno 1998; DM 18 febbraio 1992 n. 223; DM 15 ottobre 1996, DM 21 giugno 2004). Si veda anche
la Norma UNI 1317.
Al fine di consentire il passaggio di persone su sedia a ruote, i sostegni devono essere posizionati in
modo che il percorso pedonale abbia larghezza di almeno 90 cm secondo quanto specificato nel DM
14 giugno 1989 n. 236 (art. 8.2.1.)
4.1.5 Definizioni illuminotecniche
Ai fini della presente norma si applicano i termini e le definizioni di cui alle UNI EN 13201-2 e UNI EN
13201.3 e i termini e le definizioni seguenti.
abbagliamento debilitante: Abbagliamento prodotto da sorgenti di luce, che può compromettere la
percezione visiva, senza necessariamente provocare una forte sensazione fastidiosa.
carreggiata: Parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli. La carreggiata può essere
composta da una o più corsie di marcia ed, in genere, è pavimentata e delimitata da strisce di margine.
Nota:La carreggiata non comprende la corsia di emergenza.
categoria illuminotecnica: Categoria che identifica una condizione di illuminazione in grado di
soddisfare i requisiti per l'illuminazione dì una data zona di studio.
categoria illuminotecnica di esercizio: Categoria illuminotecnica che descrive la condizione di
illuminazione prodotta da un dato impianto in uno specifico istante della sua vita o in una definita e
prevista condizione operativa.
categoria illuminotecnica di progetto: Categoria illuminotecnica ricavata, per un dato impianto,
modificando la categoria illuminotecnica di riferimento in base al valore dei parametri di influenza
considerati nella valutazione del rischio.
categoria illuminotecnica di riferimento: Categoria illuminotecnica determinata, per un dato
impianto, considerando esclusivamente la classificazione delle strade¹.
complessità del campo v i s i v o : Parametro che, valutata la presenza di o g n i elemento visibile
compreso nel campo visivo dell'utente della strada, indica quanto l'utente possa esserne confuso,
distratto, disturbato o infastidito.
Nota 1: La complessità del campo visivo dipende anche dalle condizioni di illuminazione
influenza il livello di adattamento dell'occhio.
dell'ambiente in quanto
Nota 2: Il parametro può essere valutato in modo quantitativo attraverso modelli matematici del fenomeno della
visione, ma a i fini della presente norma è spesso sufficiente una valutazione di tipo qualitativo (per esempio
complessità elevata o normale).
Nota 3: Esempi di elementi che possono elevare la complessità del campo visivo sono í cartelli pubblicitari
luminosi, le stazioni di servizio fortemente illuminate, gli apparecchi di illuminazione non orientati correttamente,
gli edifici illuminati, le vetrine fortemente illuminate, le illuminazioni di impianti sportivi e di ogni installazione a forte
luminanza posta a lato delle strade o nella direzione di marcia dell'utente.
7
Nota 4: Anche i n presenza di guida visiva fornita dalla strada e dall'ambiente adeguata, gli elementi sopra specificati
possono creare problemi alla rapida percezione di oggetti di essenziale importanza quali semafori o alta utenti
della strada che stiano cambiando direzione di marcia.
Nota 5: La valutazione della complessità del campo visivo è di responsabilità del progettista.
1) Nella presente norma i prospetti per la scelta della categoria illuminotecnica si riferiscono alla
classificazione delle strade adottata nel Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n° 285 - "Nuovo
Codice della Strada" e successive integrazioni e modifiche.
condizione di illuminazione: Insieme coerente di parametri illuminotecnici e dei lori valori numerici in
grado di quantificare le prestazioni illuminotecniche di un impianto in una data zona di studio.
difficoltà nella guida: Grado di sforzo compiuto dall'utente della strada, in base alle informazioni a
sua disposizione, per individuare la strada e la corsia e per mantenere o variare velocità e posizione
sulla carreggiata.
Note La guida visiva fornita dalla strada è parte di queste informazioni.
dispositivi rallentatori: Dispositivi applicati alla pavimentazione stradale atti a rallentare il flusso di
traffico.
flusso di traffico di ciclisti: Parametro di influenza che indica la percentuale della portata di servizio
riferita ai ciclisti valutata con riferimento alle condizioni istantanee di traffico.
flusso di traffico motorizzato: Parametro di influenza che indica la percentuale della portata di
servizio valutata con riferimento alle condizioni istantanee di traffico.
indice di rischio di aggressione: Parametro che compara il rischio di aggressioni in una data zona di
studio, con un riferimento condiviso.
intersezioni a livelli sfalsati (svincoli): Insieme di infrastrutture (sovrappassi, sottopassi e rampe)
che consente lo smistamento delle correnti veicolari tra rami di strade posti a diversi livelli.
intersezioni a raso e/o a rotatoria (incroci): Area comune a più strade organizzata in modo da
consentire lo smistamento delle correnti di traffico dall'una all'altra di esse.
luminanza ambientale: Luminanza presente nell'ambiente dovuta alle sorgenti di luce.
parametro di influenza: Parametro in grado di influenzare la scelta della categoria illuminotecnica.
Nota 1: I parametri di influenza possono essere per loro natura qualitativi o quantitativi. Parametri quantitativi
possono essere noli solo in modo qualitativo.
Nota 2: Per comodità non viene fatta distinzione tra parametri propriamente detti (per esempio il flusso di
traffico) o valutazione di una determinata condizione della zona di studio (per esempio la presenza o
assenza di zone di conflitto).
portata di servizio: Valore massimo del flusso di traffico smaltibile dalla strada misurato in veicoli
equivalenti per ora.
portata di servizio per corsia: Valore massimo del flusso di traffico smaltibile dalla corsia misurato in
veicoli equivalenti per ora.
regolatore di flusso luminoso: Sistema o metodo che permette, associato a una adeguata
procedura, di regolare il flusso luminoso emesso da uno o più apparecchi di illuminazione in funzione
dì uno o più parametri specificati.
segnale cospicuo: Segnale che attrae l'attenzione dei conducenti degli autoveicoli a causa delle
caratteristiche costruttive e/o funzionali e soprattutto della luminanza, in conseguenza sia
dell'illuminazione propria sia delle caratteristiche di retroriflessione.
8
strada: Area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali.
Il termine di strada è generico e intende aree denominate in modo più specifico come piazza, incrocio,
rotatoria, pista ciclabile, area pedonale, ecc.
tipo di strada: Classificazione delle strade² riguardo alle loro caratteristiche costruttive, tecniche e
funzionali.
tipo di utente: Classificazione delle persone o dei veicoli in una zona esterna pubblica adibita al
traffico.
traffico motorizzato (M): Tipo di utente consistente nei veicoli a motore con velocità maggiore di 50
km/h.
veicoli lenti (S): Tipo di utente consistente in veicoli a motore, compresi i ciclomotori, in veicoli trainati
da animali e in persone su animali, caratterizzati da una velocità minore o uguale a 50 km/h.
utente principale: Tipo di utente di maggior rilevanza nella zona in considerazione.
zona di conflitto: Zona di studio nella quale flussi di traffico motorizzato si intersecano fra di loro o si
sovrappongono con zone frequentate da altri tipi di utenti.
zona di studio: Parte della strada considerata perla progettazione di un dato impianto di illuminazione.
2) Nella presente norma i prospetti per la scelta della categoria illuminotecnica si riferiscono alla
classificazione delle strade adottata nel Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n° 265 "Nuovo Codice della
Strada" e successive integrazioni e modifiche
5.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI
Risultati Illuminotecnici
I risultati illuminotecnici saranno evidenziati nell’apposito capitolo del progetto esecutivo in cui saranno
indicate anche le regolazioni dei singoli corpi illuminanti.
La scelta delle apparecchiature è dettata dalla necessità da tre diversi criteri per le diverse finalità che
si prevede di raggiungere.
Per l’illuminazione dei vari luoghi componenti il lungolago e le piazze si dovrà riuscire ad ottenere una
illuminazione uniforme e confortevole che permetta di vedere gli ostacoli e le persone senza però
creare disturbo alle stesse. Per questo motivo i calcoli di verifica non saranno realizzati per garantire la
sola illuminazione orizzontale ma dovranno verificare anche la componente verticale garantendo un
idoneo grado di uniformità, una resa colori elevata, e un basso indice di abbagliamento. La tipologia
dei corpi illuminanti proposti garantisce quanto sopra ed è stata indicata dalla progettazione
architettonica per il loro impatto nell’ambiente.
Le zone verdi saranno illuminate in modo da evidenziare alcuni particolari utilizzando corpi illuminanti
senza impatto nell’ambiente perché interrati o completamente nascosti. Non si prevedono verifiche
illuminotecniche in quanto non richieste dalle norme.
Per l’illuminazione della strada e della parallela pista ciclabile si prevede l’utilizzo degli stessi corpi
illuminanti utilizzati per il lato opposto e dotati di illuminazione con lampada SAP. L’effetto di contrasto
fra l’illuminazione stradale e quella di arredo può divenire un ulteriore elemento di valorizzazione di
particolari d’arredo.
1. Gli apparecchi di illuminazione dovranno essere del tipo previsto nella descrizione
dell’apposito capitolo perché calcolati in base alle loro caratteristiche (curve ottiche)
che sono diverse per ogni marca o tipo.
2. l’impianto in progetto dovrà essere realizzato con cavi di distribuzione delle seguenti
caratteristiche:
FG7 od equivalente
Sezioni Indicate negli schemi elettrici
Non propaganti l’incendio CEI 20-22
Non propaganti la fiamma CEI 20-35
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3. i sostegni metallici dovranno avere le caratteristiche indicate nell’apposito capitolo:
altezza 6 metri fuori terra.
Posa a testa palo o su sbraccio corto
Gli ambienti da illuminare sono destinate alla circolazione di veicoli a motore e al transito pedonale.
Nella realizzazione degli impianti dovranno essere verificate le seguenti priorità:
1. le apparecchiature illuminanti saranno del tipo cut off;
2. le lampade saranno del tipo a seguito indicato;
3. posizionamento come indicato nel progetto;
4. livello di uniformità di illuminamento: migliore possibile
5. livello di luminanza, su via Battisti, indicato in tabella
6. livello di illuminazione su aree diverse come previsto nelle tabella
7. L’impianto sarà realizzato in classe d’isolamento 2.
8. caduta di tensione massima ammessa a fondo linea sarà minore del 5%.come evidenziato nei
calcoli elettrici.
6.
SCELTA DEI SOSTEGNI
La scelta dei sostegni sarà effettuata con riferimento alle norme CEN (norma EN 40 “ pali per
l’illuminazione “ parte 6 – ipotesi di carico – e parte 7 – verifica del sostegno).
I pali previsti dovranno essere del tipo zincato verniciato
Il calcolo statico relativo alla tenuta dei sostegni sarà realizzato in base alle caratteristiche del suolo e
alle forze verticali e orizzontali che possono influenzare la scelta.
I sostegni che verranno utilizzati dovranno avere le dimensioni standardizzate dalla norma UNI – EN
40/4 con finestrella d’ ispezione alla base del palo per poter effettuare l’operazione di cablaggio con la
morsettiera con doppio isolamento. I sostegni dovranno essere zincati a caldo secondo le prescrizioni
ISO 1459 e 1461. Lo spessore calcolato per la presente installazione relativa ai pali non deve essere
inferiore a 4 mm o secondo le indicazioni del fornitore.
7.
ELEMENTI DESCRITTIVI
7.1
DESCRIZIONE DELLE APPARECCHIATURE SCELTE
7.1.1 Per illuminazione arredo interno lungolago e piazze
Palo per arredo urbano tipo ESTORIL
Palo conico laminato a caldo HSP, ricavato da tubo ERW (saldato elettricamente a resistenza), in
acciaio S275JR UNI EN 10025, diritto.
Il palo è zincato a caldo secondo le norme UNI EN ISO 1461.
Segue applicazione, in ciclo automatico sopra la zincatura, di verniciatura in riferimento alla tabella di
unificazione RAL da definire
Il palo è completo delle seguenti lavorazioni (in linea tra loro):
- Foro ingresso cavi 186x46 mm. posto con mezzeria a mm. 600 dalla base
- Supporto di messa a terra, saldato al palo, a mm. 900 dalla base, per bullone M12
- Asola per morsettiera 186x46 mm. posta con mezzeria a mm. 1800 dalla base
- la sommità del palo è canottata Ø 60x200 mm.
- Portella a filo palo, completa di morsettiera e di chiusura antivandalo,
- Applicazione a caldo di guaina in polietilene con spessore di 4 mm ed una lunghezza di 400 mm e
posta da sotto m.a.t.
10
- Diametro alla base
168.3 mm
- Spessore alla base
4.0 mm
- Diametro in sommità
62.0 mm
- Altezza punto luce
6000 mm
- Sommita’ del palo corredata da puntale conico decorative in fusione d’alluminio
- Braccio orientabile a supporto dell’apparecchio in alluminio serie City.
- Supporto fornito per fissaggio con infissione alt. 800mm ca.
Tipologia palo
11
Corpi illuminanti
Armatura decorativa con ottica stradale DYANA 2 140W CPO-TW con sistema ottico flessibile in
grado di fornire almeno 15 fotometrie per ogni tipo di lampada selezionato.
- Corpo in alluminio estruso verniciato a polveri grigio texturizzato Akzo 900
- Sistema ottico “OPTIBLOC” completamente stagno IP 66 composto da ottica in alluminio
anodizzato e portalampada posto nella parte anteriore dell’armatura regolabile in senso
verticale ed orizzontale.
- Attacco in pressofusione di alluminio verniciato a polveri grigio texturizzato Akzo 900
- Carenatura superiore in alluminio imbutito verniciato a polveri grigio texturizzato Akzo 900
- Chiusura in vetro piano temprato
- Piastra in acciaio zincato e guarnizione in silicone
- Montaggio laterale attacco 60 x 100 mm a 0°, fissato con due bulloni di sicurezza.
- Accesso alla lampada senza utensili dopo l’apertura dell’ottica tramite 2 perni a ¼ di giro.
- Piastra asportabile senza utensili tramite viti, dopo lo sgancio della clip, connessioni a innesto rapido.
Accessoriato con Lampade Cosmopolis Cosmowhite HIT-CE da 140W attacco PGZ12 (flusso 16.500
Lumen )
- Grado di protezione IP66
- Classe II
7.1.2 Per illuminazione arredo strada e pista ciclabile
12
Pali conici laminati decorativi
I corpi illuminanti saranno montati su pali conici laminati dalle seguenti caratteristiche :
Pali decorativi ottenuti mediante laminazione a caldo di tubi ERW, in acciaio calmato del tipo S275JR
UNI- EN 10025 , zincati a caldo in bagno di zinco fuso secondo le Norme UNI EN ISO 1461 con un
rivestimento minimo di zinco pari a 550 gr/mq. e completi delle seguenti lavorazioni :
- Foro ingresso cavi
- Piastrina di messa a terra
- Asola per morsettiera (morsettiera esclusa)
L’operazione di laminazione a caldo dovrà essere realizzata tramite riscaldamento ad induzione ad una
temperatura oscillante tra i 630° C e i 700 C°.
Sul palo dovrà essere marcato, mediante rullatura, il nome del fabbricante.
I pali dovranno avere le seguenti caratteristiche dimensionali :
Diam. tronco (mm.)
:
168,3
Spessore (mm).............................
4,0
Lunghezza cilindro basale (mm).
2.300,0
Diam. testa
(mm.) :
75,0
Altezza totale (mm.) :
6.800
Interramento (mm.) :
800
Accessori:
Portella in acciaio “A filo palo” mm300 x 85 zincata a caldo e verniciata completa di piastrina di
messa a terra interna
Fondello di chiusura in testa, realizzato in plastica
Mensola decorativa tipo pastorale
Sporgenza……………………… mm.600
I pali saranno verniciati ed il ciclo di verniciatura a polveri su materiale zincato a caldo.
MARCA
TIPO
:
:
SIDERPALI o equivalente
PALLADIO o equivalente
3) Apparecchi illuminanti
Gli apparecchi illuminanti previsti saranno delle armature stradali, a marchio di qualità europeo ENEC,
e dovranno presentare le seguenti Caratteristiche :
Corpo: telaio e staffa di fissaggio reversibile in pressofusione d’alluminio,copertura decorativa della
staffa in polipropilene tinto nella massa.
Carenatura in alluminio imbutito verniciato RAL 7001
Riflettore: ottica in alluminio anodizzato inserito in un supporto in materiale plastico per alte
temperature.
Schermo di chiusura del gruppo ottico in vetro piano temprato
Equipaggiamento elettrico : gruppo d’alimentazione con connettori ad innesto rapido per il
collegamento all’alimentazione ed al portalampada. Sezionatore automatico all’apertura del corpo.
Installazione a sospensione con snodo orientabile .
Sistemi di chiusura : ganci e cerniere in acciaio inox
Gruppo portalampada : regolabile verticale ed orizzontale che ottimizza la fotometria in funzione delle
caratteristiche di installazione e del fondo stradale.
Alimentazione estraibile per facilitare la manutenzione e sistema di connessione ad innesti rapidi.
Vano ottico con grado di protezione IP 65
Vano alimentazione con grado di protezione IP 54
Accenditore SUPER APU,temporizzato
Isolamento elettrico in Classe II
Energia d'urto: IK10
Scx : 0,13 mq
Alimentazione: 230 V 50 Hz
rifasamento in parallelo
Lampada ai vapori sodio alta pressione da 150 W.
Rispondente alla normativa UNI 10439 per la P.I.
13
Rispondente alla legge Reg. Lombardia 17/00 per l’inquinamento luminoso
Rispondente alla legge Reg. Lombardia 38/04 per l’inquinamento luminoso
MARCA
:
MODELLO :
THORN o equivalente
DECO 2 S corpo tondo e vetro piano
7.1.3 Per illuminazione spazi verdi
Corpo illuminante incasso con illuminazione a led tipo Hidro 3 Domino led
N° LED:
GRADO DI PROTEZIONE:
DESCRIZIONE:
ALIMENTAZIONE
Cod. 35
Potenza Watt 5,61
Emissione luminosa 348 lumen
Classe 3
Alimentazione 12/24 V
14
3
IP67
Incasso calpestabile da esterno a 3 led. Adatto per
illuminazioni decorative e di cortesia.
Dotato di sistema di alimentazione Simplex 12-24VDC
dimmerabile ed RGB.
7.1.4. Sorgenti luminose
Per illuminazione lampade arredo Philips CosmoPolis
Philips CosmoPolis, realizzato appositamente per l'illuminazione degli esterni, impone nuovi standard
per costi di gestione ridotti e prestazioni elevate. Il sistema compatto – lampada e alimentatore
elettronico – è attualmente disponibile come MASTER CosmoWhite, che produce una luce bianca
calda.
La luce bianca calda rende le notti cittadine vivaci e colorate. Inoltre grazie a questa nuova tecnologia i
guidatori e pedoni possono vedere meglio e distinguere chiaramente i colori, rendendo così le notti piu
sicure.
- Cosmopolis riduce i consumi della luce grazie ad una maggiore efficienza rispetto ad altre fonti di
luce bianca (dal 30% al 70% ).
- Cosmopolis riduce i costi di manutenzione grazie ad una durata di vita più lunga, ad un alta
affidabilità e ad un basso decadimento del flusso luminoso.
Per illuminazione stradale
Le lampade previste saranno del tipo e della forma di seguito indicata , e dovranno avere le seguenti
caratteristiche :
Sodio alta pressione
Forma tubolare
Potenza nominale della lampada
Flusso luminoso
Attacco
Tensione di alimentazione
100/250 W
9,5/26.00 K LUMEN
E 40
V 230
MARCA : OSRAM - PHILIPS o similare
7.2
CARATTERISTICHE IMPIANTO ELETTRICO
Caratteristiche Impianto energia
Gli impianti avranno origine dal quadro riduzione di flusso in cui saranno installate le protezioni per la
partenza delle diverse linee che alimenteranno i circuiti di alimentazione dei corpi illuminanti.
La fornitura è effettuata direttamente in bassa tensione (BT) con sistema di alimentazione TT.
Dell’impianto di energia dovrà essere redatta apposita dichiarazione di conformità. Gli impianti elettrici
saranno installati nel complesso in esame secondo le condizioni e le modalità descritte in seguito.
Tutti i dati del circuito di energia saranno indicati negli allegati schemi elettrici unifilari redatti nel
progetto esecutivo.
Distribuzione impianti
Tutti gli impianti per illuminazione a palo sono distribuiti in tubazioni interrate; tutti i cavi saranno del
tipo a doppio isolamento equivalente FG7(O)R.
I conduttori posati i tubazioni interrate saranno con guaina esterna anti abrasiva di qualità Rz
(FG7(O)R).
L’impianto sarà in classe 2.
La distribuzione generale verrà effettuata mediante tubazioni in corrugato pesante, interrate, aventi
diametro idoneo. Le tubazioni saranno posizionate a minimo 50 cm sotto il terreno (tutto sotto)salvo
diversa indicazione del progetto. In caso di impossibilità di attuare il rispetto per questa prescrizione si
dovrà provvedere alla realizzazione di opportune opere di rinforzo contro lo schiacciamento per
eccessiva pressione. Per ogni palo è previsto almeno un pozzetto per la derivazione dei cavi di
alimentazione del corpo illuminante. Gli impianti elettrici ed ausiliari nei diversi ambienti dovranno
essere realizzati secondo la classificazione indicata in conformità alle norme di riferimento. Tutti i
15
materiali elettrici utilizzati per la realizzazione dell’impianto dovranno essere nuovi e dotati di marcatura
CE.
Condutture e punti luce
La linea di alimentazione sarà formata da cavi unipolari tipo FG7R di sezione adeguata come da
indicazioni negli schemi elettrici.
L’alimentazione di ogni singolo corpo illuminante (punti luce in Classe 2) verrà effettuata con
derivazione nell’apposita morsettiera di palo o con derivazione direttamente in pozzetto tramite
muffola con riempimento del gel (tipo Raitech, Clik Fire 2) e morsetti isolati (tipo Eleco); il sistema
dovrà ripristinare le caratteristiche originarie del cavo (classe 2); essi saranno eseguiti nel seguente
modo:
- giunzioni auto vulcanizzanti
- muffola a riempimento di gel
- cavo FG7O-R 2x2,5 mmq derivato dalla linea principale fino al corpo illuminante
Non è previsto allacciamento ad impianto di terra dei pali e tanto meno dei corpi illuminanti.
Per garantire l’equilibrio dei carichi delle fasi , il collegamento per l’alimentazione di ogni apparecchi
illuminante sarà realizzato alternando le derivazioni sulle fasi della linea come indicato negli schemi
elettrici e sulle tavole a corredo . Le giunzioni dei cavi non sono ammesse nei cavidotti.
Tutti i materiali elettrici utilizzati per la realizzazione dell’impianto dovranno essere nuovi e dotati di
marcatura CE.
Riassunto Caratteristiche Generali
I criteri generali, applicabili a tutti gli impianti in questione, sono i seguenti:
a) gli impianti elettrici dovranno essere del tipo prescritto per la zona di installazione
come indicato nel paragrafo 2;
b) la strutturazione dei vari gruppi sarà effettuata in modo tale da ottenere un bilancio dei
carichi;
c) la colorazione dei conduttori sarà la seguente:
neutro = blu ( cavo FG7-R grigio con segno blu nei pressi di ogni
giunzione )
fase = colore naturale cavo unipolare FG7-R ( grigio )
terra = giallo – verde
d) i circuiti a tensioni diverse e di diversa utilizzazione dovranno essere completamente
separati dagli altri; avranno quindi condotti e scatole di derivazione separati a meno
che non siano realizzate con conduttori isolati per la tensione maggiore esistente nella
canalizzazione;
e) i gradi di protezione delle apparecchiature sarà:
IP57 per apparecchiature interrate
IP44 per apparecchiature poste a meno di 3m da suolo
IP23 per se installate ad altezza superiore a 3m dal suolo
7.3
DESCRIZIONE DELLE OPERE DA REALIZZARE
Richiesta di nuova fornitura elettrica di 15 KW con contatore posato presumibilmente nella zona
antistante alla cabina acquedotto.
Dal nuovo contatore sarà derivato il quadro di alimentazione al gruppo di riduzione flusso.
La linea dell’alimentazione dei pali stradali sarà derivata dal quadro riduttore di flusso preposto al
comando di via Cesare battisti e rotatoria di via Gramsci in cui era già stato predisposta una partenza
per tale uso.
In ogni caso la distribuzione sarà interamente interrata e riguarderà le zone di transito individuate nei
disegni allegati. Anche i plinti di sostegno dei pali saranno indicati nel progetto esecutivo.
La sequenza dei lavori dovrà indicativamente essere la seguente:
1. Realizzazione delle opere edili necessarie a formare le basi di appoggio al quadro contatore e
al riduttore di flusso complete di tubazioni e pozzetti.
2. Posa dei quadri generali a doppio scomparto per l’installazione del contatore da parte
dell’Ente fornitore e del quadro generale impianto.
3. Posa e collegamento del quadro riduttore di flusso compreso le opere di raccordo con il
quadro generale e con i pozzetti di distribuzione.
4. Realizzazione di opere edili necessarie alla posa dei corpi illuminanti nelle zone verdi (interrati)
16
5. Infilaggio delle dorsali ( realizzate interamente in cavo FG7-R isolamento 1 KV, formazione e
sezioni da definire in progetto esecutivo).
6. Posa dei sostegni come indicato in apposito capitolo. Particolare cura per le operazioni di
fissaggio e messa a piombo.
7. Esecuzione delle giunzioni utilizzando una apposita morsettiera in classe 2 o con metodo di
ripristino isolamento nei pozzetti realizzate con giunzioni a gel con grado IP57 o utilizzando le
morsettiere predisposte nel palo, avendo massima attenzione alla corretta distribuzione dei
carichi sulle fasi come indicato negli elaborati.
8. Montaggio dei corpi illuminanti mettendo in opera tutto quanto necessario per ottenere un
corretto accoppiamento fra il corpo illuminante e il palo di sostegno stradale. Non dovrà essere
previsto alcun collegamento di terra.
9. Completamento e collaudo delle opere tali da assicurare il funzionamento come richiesto dalla
Committente.
10. La piombatura dei sostegni e la loro posa dovrà garantire la protezione all’incastro così come è
indicato dalle norme CEI
11. Ogni apparecchio illuminante dovrà essere posato con il vetro perfettamente orizzontale e le
regolazioni lampada previste nel calcolo illuminotecnico e verificate con la D.L. ;
12. Prima di effettuare la posa dei cavi verificare che non vi siano ostruzioni o condizioni tali che
possano rovinare, scalfire i cavi in particolare nel passaggio tra linea sotterranea – blocchi di
fondazione – sostegni;
13. messa in funzione impianto con programmazione del riduttore di flusso.
14. redazione di dichiarazioni di conformità con allegate certificazioni obbligatorie.
17