Relazione tecnica prog. preliminare

 ADEGUAMENTO DELL’EX CARCERE DI VIA I° MAGGIO IN CODIGORO AL FINE DI
OSPITARE LA SEDE DEL MAGAZZINO COMUNALE
PROGETTO PRELIMINARE
RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA
A) LA CASA MANDAMENTALE DI 2^ CATEGORIA A CODIGORO
Il progetto della casa mandamentale risale agli anni ’90 ed il suo completamento è precedente
l’anno 2000. Per questa ragione è stato necessario fare alcune ispezioni preliminari mirate
innanzitutto alla verifica funzionale degli impianti ed in particolare dagli impianti elettrici. Gli
impianti idrosanitari e termici, inseriti nelle solette in c.a. dei fabbricati, sono degenerati per il
mancato funzionamento degli stessi, per un lungo periodo, per cui qualsiasi intervento idrotermo-sanitario deve essere realizzato con nuove condutture.
B) VERIFICA FUNZIONALE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
Si è provveduto innanzitutto ad una prima verifica visiva dello stato generale degli impianti
riscontrando il buono stato delle canalizzazioni e delle condutture elettriche.
Attraverso un gruppo elettrogeno si è successivamente alimentato il quadro di zona e si è
proceduto ad alimentare, una alla volta, le singole partenze riscontrando la corretta funzionalità
degli impianti interni: illuminazione e prese forza motrice.
Allo stesso modo si è provveduto ad alimentare i circuiti dell’illuminazione esterna (dal quadro
generale in portineria) dove si sono riscontrati n° 10 punti luce non funzionanti di cui: n° 5 a
parete e n° 5 su palo.
Sono stati infine provati i cancelli motorizzati. Il cancello di ingresso posto sul perimetro risulta
essere funzionante così come il primo cancello di accesso posto in corrispondenza della
portineria. Risulta invece non funzionante a causa di un malfunzionamento di una fotocellula, il
secondo cancello di accesso al cortile interno.
Relativamente all’impianto di terra, il conduttore di terra risulta essere correttamente distribuito
su tutto la zona D.
Sostanzialmente l’impianto visionato è realizzato coerentemente agli elaborati progettuali ed è
correttamente funzionante (a meno delle anomalie minori sopra citate).
C) ESIGENZE FUNZIONALI DI RIUTILIZZO DEL CARCERE
La prima fase di intervento sulle opere civili del carcere mandamentale, comparto “D”,
comprendono le opere civili ed impiantistiche necessarie a rendere fuibili:
-
deposito automezzi;
-
officina e falegnameria;
-
depositi di materiale elettrico ed idraulico;
-
ricovero utensili;
-
ufficio.
Le opere civili comprendono inoltre un nuovo accesso carrabile sulla Via 1° Maggio; n° 2
accessi sul muro di cinta denominati “Ingresso magazzino lato sud e lato nord”; n. 2 accessi sul
muro del cortile carcerario denominati “Ingresso deposito merci lato sud e lato nord”.
D) IL DEPOSITO AUTOMEZZI
La trasformazione dell’area cortiliva in deposito automezzi prevede la realizzazione di una
idonea copertura possibilmente, senza la costruzione di pilastri intermedi che possono impedire
e/o comunque limitare la movimentazione degli automezzi.
I pannelli in c.a. hanno per tre lati un’altezza di m 5,00. Il lato di collegamento con la ex struttura
carceraria ha un’altezza di m 3,70, per cui è prevista la sopraelevazione della muratura
esistente con blocchi di c.l.s. dello spessore di cm 30 fino all’altezza di m 5,00. L’area recintata
dai pannelli in c.a. ha una superficie netta di m 18x20 = 360 mq.
La copertura con capriate di acciaio ed arcarecci fa pertanto da sostegno ad una copertura in
pannelli termoisolanti in metallo preverniciato con appoggio sui bordi dei pannelli di recinzione,
rinforzati con pilastri in acciaio posti in aderenza al perimetro in c.a. Sui timpani gli arcarecci
sono collegati alle strutture perimetrali con cerniere.
Le capriate hanno un’altezza sugli appoggi di m 1,30 ed un’altezza in mezzeria di m 2,30. E’
prevista la chiusura laterale della copertura con lamiera di alluminio ramato.
I canali di gronda sono realizzati con lo stesso materiale, portando le acque meteoriche ai
pluviali che si collegano alla rete fognaria esistente.
Pagina 2 di 6
E) NUOVA FORNITURA ELETTRICA IN BASSA TENSIONE E MODIFICHE ALL’IMPIANTO
ELETTRICO
Per l’allaccio della corrente elettrica l’ENEL Distribuzione prevede l’utilizzo della cabina elettrica
sita in Viale della Resistenza. Si prevede pertanto la realizzazione di un cavidotto in p.v.c.
doppia guaina 750 Nm del diametro di 110 mm dello sviluppo complessivo di circa 100 metri di
cui m 31 con demolizione del cassonetto stradale asfaltato da ripristinare.
Dal nuovo contatore si dovrà quindi raggiungere il quadro di distribuzione esistente nel
fabbricato individuato con la lettera “A” realizzando un altro cavidotto dello sviluppo di circa 50
m comprendente un tratto asfaltato di circa m 12.
Premesso che il Comune ha chiesto una nuova fornitura di energia elettrica in bassa tensione
per una potenza di 15kW, la revisione dell’impianto elettrico comprende:
- Fornitura e posa in opera entro nicchia in cls. prefabbricata di nuovo quadro contatore (BT) in
cassetta in resina con all’interno montato e collegato un interruttore magnetotermico 4x63A
p.i. 10kA con differenziale 300mA.
- Fornitura e posa in opera di nuova linea elettrica fra il vano contatore e la cabina elettrica
stimata in metri 100 di cavo tipo FG7OR-0,6/1kV formazione 5x10mmq posato entro cavidotto
interrato
- Fornitura e posa in opera di un nuovo quadro di bassa tensione da installare in cabina
elettrica di trasformazione. Detto quadro sarà realizzato in cassa in lamiera di acciaio con
all’interno montate e collegate: la strumentazione per la misura di tensioni e correnti,
interruttore generale 4x63A con bobina di mina tensione, n° 4 interruttori per alimentazione
servizi dei locali tecnici di cabina (luce e prese)
- Fornitura e posa in opera di pulsante di sgancio posto in centralino con vetro a rompere
completo di linea in cavo FG7OR-0,6/1kV formazione 2x1,5mmq fino al quadro generale BT
compresi eventuali accessori
- Manutenzione generale impianto illuminazione comprendente la fornitura e posa in opera di
lampade di ogni genere necessarie a riattivare l’impianto esistente
- Esecuzione di modifiche ai collegamenti di linee esistenti per ripristinare la funzionalità degli
impianti elettrici posti nell’area celle detenuti destinata a magazzino.
Pagina 3 di 6
F) IMPERMEABILIZZAZIONE COPERTO PIANO
Vista la presenza di infiltrazione di acqua piovana nei fabbricati oggetto di interventi si ritiene
opportuno prevedere il ripristino delle guaine di copertura e/o la sostituzione delle lattonerie
danneggiate.
Si prevede pertanto la fornitura e applicazione a fiamma di membrana bituminosa auto protetta.
Si provvederà nel contempo alla eliminazione degli sfiati dei servizi igienici delle celle che non
sono più utili alla nuova sistemazione logistica.
G) ACCESSO DALLA VIA 1° MAGGIO
Verrà realizzato con la demolizione di parte della recinzione, le costruzioni dei pilastri laterali di
sostegno del cancello scorrevole ed il ripristino della recinzione a lato della nuova apertura.
E’ prevista inoltre l’elettrificazione della cancellata mobile con comando a distanza. E’ previsto
inoltre un impianto citofonico di chiamata.
H) LA NUOVA VIABILITA’
E’ prevista la realizzazione di un nuovo cassonetto stradale, previo sbancamento del terreno
delle aree verdi per uno spessore medio di cm 40. Il piano di posa del materiale di riporto sarà
trattato con calce (e/o cemento) per ottenere la portata minima di 400 kg/mq.
Il cassonetto sarà quindi realizzato con cm 30 di stabilizzato, cm 10 di conglomerato
bituminoso, cm 7 di binder e cm 3 di manto di usura.
Il manto di usura sarà inoltre esteso alle aree della viabilità esistente collegandosi al nuovo
cassonetto stradale.
I) DEMOLIZIONE DI DIVISORIE INTERNE
Numerose sono le divisorie non più compatibili con il nuovo assetto previsto dal progetto.
Quelle che dividono una cella dalle adiacenti sono c.a. dello spessore di cm 15, le rimanenti
sono in muratura. Per quelle in c.a. collegate alla struttura di copertura si prevede il taglio con
sega circolare speciale distanziato da pareti e soffitto di cm 20 ed a raso per il pavimento. Tutto
il materiale di risulta sarà conferito in discarica.
Pagina 4 di 6
L) IMPIANTI IDROSANITARI
Il recupero degli impianti idrosanitari, vista l’impossibilità di riutilizzo, anche parziale delle
condotte inserite nei calcestruzzi sotto pavimentazioni, si prevede:
-
rete idrica interrata, in controtubi in p.v.c., all’esterno dei fabbricati, in acciaio zincato, con
appositi pozzetti di derivazione ed ispezione;
-
rete idrica a vista all’interno dei locali di servizio in p.v.c. multistrato con anima di alluminio,
fissata alle murature con fascette e viti a pressione;
-
fornitura e posa in opera dei raccordi necessari al riutilizzo delle rubinetterie e sanitari
esistenti, con eventuale sostituzione delle parti non funzionanti;
-
revisione degli scarichi.
M) IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E CONDIZIONAMENTO
Si è ritenuto opportuno evitare il recupero degli impianti esistenti in questo comparto dell’ex
carcere per quanto citato al precedente punto “L”. Vista inoltre la presenza continua del
personale in pochi locali di dimensioni contenute si è ritenuto opportuno limitare l’intervento alla
predisposizione di condizionatori/pompe di calore.
N) IMPIANTI ANTINCENDIO
Dall’elenco delle attività oggetto ai controlli dei Vigili del Fuoco ai sensi del D.P.R. 151/2011 le
attività che possono essere interessate dall’adeguamento dell’ex carcere sono le seguenti:
-
Attività 34: Depositi di carta, cartoni e prodotti cartotecnici, archivi di materiale cartaceo,
biblioteche, depositi per la cernita della carta usata, di stracci di cascami e di fibre tessili per
l’industria della carta, con quantitativi in massa superiori a 5.000 kg (limitativamente per i
settori A,B,C)
-
Attività 53: Officine per la riparazione di veicoli a motore, rimorchi per autoveicoli e
carrozzerie, di superficie coperta superiore a 300 mq (l’officina non è soggetta a controllo
da parte dei VV.F. in quanto ha una superficie di 90 mq).
-
Attività 70: Locali adibiti a depositi di superficie lorda superiore a 1000 mq con quantitativi
di merci e materiali combustibili superiori complessivamente a 5000 kg (verifica da fare a
Pagina 5 di 6
seguito dell’utilizzo dei locali e non si prevede che sia soggetta a controllo da parte dei
VV.F.).
-
Attività 75: Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluriplano e meccanizzati di
superficie complessiva superiore a 300 mq (è soggetta a controllo dei VV.F. in quanto il
cortile coperto di deposito automezzi ha una superficie di mq 360)
Si prevede pertanto la revisione dell’impianto antincendio esistente e l’estensione dello stesso
nell’area cortiliva coperta adibita a rimessa e nelle due aree esterne che saranno oggetto di
deposito degli automezzi.
L’impianto di illuminazione dei locali, sarà dotata delle lampade di emergenza. Ove sono
presenti attività e/o materiali che possono generare e/o sviluppare l’incendio saranno posti
estintori a polvere: da kg 6 nei locali adibiti a deposito di attrezzature e materiali, da kg 12
nell’officina e falegnameria, da kg 30 (carrellati) nel locale e aree soggette a sosta di automezzi.
Lungo i corridoio saranno evidenziati con la cartellonistica le vie di fuga, la pianta del fabbricato
con l’indicazione degli estintori a polvere e delle manichette antincendio ad acqua. Le porte di
accesso/uscita degli ingressi: magazzino lato sud e magazzino lato nord si apriranno verso
l’esterno e saranno dotate di maniglione antipanico ad apertura rapida.
O) RECINZIONI
Il comparto “D” diventa indipendente e separato dagli altri corpi di fabbricato con la posa in
opera di un’apposita recinzione. Sono previsti comunque due cancelli della larghezza di m 4,00
che collegano questo deposito dei materiali con gli altri comparti.
Il Progettista
Ing. Roberto Leoni
Pagina 6 di 6