Comune di San Giorgio su Legnano Provincia di Milano

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STUDIO TECNICO ASSOCIATO INGEGNERIA
Ing. Paolo CICERO - Ing. Alessandro REPOSSINI
Comune di San Giorgio su Legnano
Provincia di Milano
Oggetto:
IMPIANTO ELETTRICO
Presso
PALAZZO MUNICIPALE
Piazza 4 Novembre
San Giorgio su Legnano (MI)
PROGETTO DEFINITIVO – ESECUTIVO
RELAZIONE TECNICA
San Giorgio su Legnano (MI), 20/09/2006
Ing Alessandro Repossini
Studio:
via valle olona n, 32
21052 Busto Arsizio (va)
tel.0331 623347
fax.0331 621449
STUDIO TECNICO ASSOCIATO INGEGNERIA
Ing. Paolo CICERO - Ing. Alessandro REPOSSINI
PROGETTO
DEFINITIVO
ESECUTIVO
DELL’IMPIANTO
ELETTRICO
DA
INSTALLARSI PRESSO IL MUNICIPIO DI SAN GIORGIO SU LEGNANO
Descrizione sommaria delle opere:
L’intervento si rende necessario al fine di adeguare l’impianto elettrico ai sensi della
Legge 46/90 e DPR 447/91, ed in conformità alle vigenti Normative in materia di
Sicurezza del Lavoro e di Prevenzione Incendi.
Poichè dai rilievi eseguiti è risultato che l’impianto elettrico esistente risulta fatiscente,
l’intervento è sostanzialmente di rifacimento completo dell’impianto.
Le opere che saranno oggetto dell’appalto saranno le seguenti:
-
Installazione di avanquadro presso contatore energia ENEL, installazione della linea di
alimentazione dell’interruttore generale, collegamento del pulsante di sgancio di
emergenza; il contatore ENEL dovrà essere spostato all’esterno dell’edificio, ed occorre
inoltre prevedere un potenziamento del contratto.
-
Sostituzione del quadro elettrico generale, e rifacimento di tutte le linee dorsali
principali e di alimentazione dei sottoquadri.
-
Installazione di tutti i quadri elettrici indicati negli schemi allegati;
-
sostituzione di tutte le linee principali di collegamento tra i quadri e delle dorsali per
l’alimentazione delle utenze;
-
installazione completa di impianto elettrico generale nel seminterrato, al piano terra ed
al piano primo;
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-
installazione di impianto di illuminazione di emergenza. Si è previsto l’utilizzo di
apparecchi autonomi di emergenza, completi di batteria tampone di autonomia 1 ora,
collegati ad una centrale diagnostica e di controllo, da installarsi presso il quadro
generale, in modo da tenere sotto controllo lo stato delle batterie, delle lampade, e da
garantire la corretta procedura di carica e di scarica.
-
sostituzione dei corpi illuminanti con apparecchi aventi reattore elettronico, in modo da
garantire un maggior risparmio energetico ed una durata maggiore dei tubi
fluorescenti;
-
installazione impianto di allarme acustico antincendio: tale impianto farà capo ad una
centrale posta nel locale quadro generale. Sono stati previsti pulsanti manuali di
allarme, sirene antincendio dislocate in vari punti della scuola, alcuni sensori di fumo in
corrispondenza di archivi e biblioteca;
-
Installazione di impianto citofonico con 8 posti esterni, 8 postazioni citofoniche interne,
-
Installazione di impianto rete dati con concentrazione dell’impianto al rack posto al
piano primo;
Tutti gli interventi da effettuare sono dettagliatamente elencati nel Computo metrico
Estimativo e nelle tavole planimetriche allegate.
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A.0 GENERALITA`
Ai fini dell`esame e della valutazione tecnica complessiva , vengono prese in
considerazione le seguenti normative :
•
Norma CEI 64-8:
impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua;
•
Norma CEI 64-8/7 Ambienti a maggior rischio di incendio;
•
Norma CEI 81-1+V1: Protezione delle strutture contro i fulmini;
•
Norma CEI 81-4 +V1: Protezione delle strutture contro i fulmini - Valutazione dei
rischio dovuto al fulmine;
•
NORME CEI EN 62305-1/4 PER LA PROTEZIONE CONTRO I FULMINI
•
GUIDA CEI 0-2 Guida per la definizione della documentazione di progetto degli
impianti elettrici;
•
Guida CEI 0-3: Legge 46/90 Guida per la compilazione della dichiarazione di
conformità e relativi allegati;
•
Guida CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l'integrazione nell'edificio degli
impianti elettrici utilizzatori, ausiliari e telefonici;
•
Guida Cei 64-12: Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso
residenziale e terziario;
•
Guida CEI 64-14: Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori,
•
Guida CEI 23-51: Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri
di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare;
•
Norma CEI 17-13/1: Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa
tensione (quadri BT) - Parte 1: Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e
apparecchiature non di serie parzialmente soggette a prove di tipo (ANS);
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•
Norma CEI 17-13/2: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per
bassa tensione (quadri elettrici per bassa tensione) - Parte 2: Prescrizioni particolari
per i condotti Sbarre.
•
Norma CEI 17-13/3: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per
bassa tensione (quadri BT) - Parte 3: prescrizioni particolari per apparecchiature
assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove
personale non addestrato ha accesso al loro uso - Quadri di distribuzione (ASD);
•
Norma CEI 17-13/4 : apparecchiature di protezione e di mano- vri per bassa
tensione (quadri BT) - Parte 4: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate
per cantiere (ASC);
•
Norma CEI 34-21: Apparecchi di illuminazione. Parte 1: Prescrizioni generali e
prove.
•
Norma CEI 34-22: Apparecchi di illuminazione - Parte 2: Prescrizioni particolari.
Apparecchi di emergenza;
DISPOSIZIONI LEGISLATIVE
•
DPR 27/04/55 N. 547 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro;
•
DPR 26/05/59 n. 689 Determinazione delle aziende e lavorazioni soggette, ai fini
della prevenzione degli incendi, al controllo del comando del corpo dei vigili del fuoco";
•
•
DM 16/02/82 "Elenco delle attività soggette al controllo dei vigili del fuoco";
DM 08/03/85 "Direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi
ai fini del rilascio del nullaosta provvisorio di cui alla legge 7 dicembre 1984, n. 818";
•
DM 14/06/89 n. 236 "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità,
l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica
sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere
architettoniche";
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•
Legge 05/03/90 n. 46 "Norme per la sicurezza degli impianti";
•
DPR 06/12/91 n.447 "Regolamento di attuazione della Legge 5 Marzo 1990 n.46 in
materia di sicurezza degli impianti";
•
D.Lgs. 19/09/94 n.626 "Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE,
89/655/CEE,
89/656/CEE,
90/269/CEE,
90/270/CEE,
90/394/CEE,
90/679/CEE
riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di
lavoro";
•
D.Lgs. 19/03/96 n.242 "Modificazioni ed integrazioni al decreto legislativo 19/09/94
n.626 recante attuazione di direttive comunitarie riguardanti il miglioramento della
sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro";
•
DM 12/04/96 "Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la
progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da
combustibili gassosi";
•
DPR 24/07/96 n.503 "Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere
architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici";
•
D.Lgs. 14/08/96 n. 493 "Segnaletica di sicurezza e/o salute sul luogo di lavoro";
•
D.Lgs. 19/08/96 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la
progettazione, la costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico
spettacolo";
•
Lettera circolare 30/10/96 n. P2244/4122 “Chiarimenti applicativi e deroghe in via
generale ai punti 5.0 e 5.2 del DM 26/08/92";
•
D.Lgs. 12/11/96 n.615 “Attuazione della direttiva 89/336/CEE dei Consiglio del
03/05/1989 in materia di riavvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative
alla compatibilità elettromagnetica, modificata ed integrata dalla direttiva 92/31/CEE
del Consiglio del 28/04/1992, dalla direttiva 93/68/CEE del Consiglio del 22/07/1993 e
dalla direttiva 93/97/CEE del Consiglio del 29/10/1993”;
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•
D.Lgs. 25/11/96 n. 626 “Attuazione della direttiva 93/68/CEE in materia di
marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di
tensione”;
•
D.Lgs. 31/07/97 n. 277 “Modificazioni al decreto legislativo 25 novembre 1996
n.626, recante attuazione della direttiva 93/68/CEE in materia di marcatura CE del
materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione.
•
D.M. N. 462 del 25/10/2001.
•
Legge regionale 27/03/2000 e succ. mod e int.
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A.3 PRESCRIZIONI GENERALI
L' impianto elettrico dovrà essere installato in modo da seguire le seguenti prescrizioni:
- i componenti elettrici devono essere limitati a quelli necessari per l'uso degli ambienti
stessi, fatta eccezione per le condutture, che possono anche transitare;
- nel sistema di vie d'uscita non devono essere installati apparecchi elettrici o fluidi
infiammabili;
- le condutture elettriche che attraversano le vie d'uscita di sicurezza non devono
essere a portata di mano e non devono essere d'ostacolo al deflusso delle persone;
- i dispositivi di protezione devono essere disposti nel quadro generale, con grado di
protezione IP44, installati in posizione facilmente accessibile;
- l'impianto sarà suddiviso in più circuiti, in modo da facilitare l'esercizio e limitare il
disservizio per guasto e manutenzione;
- i cavi unipolari di uno stesso circuito vanno riuniti insieme;
- per le prese fisse l`asse geometrico d`inserzione delle relative spine deve risultare
orizzontale e distanziato dal piano di calpestio di almeno 175mm.
- le condutture realizzate con cavi unipolari contenuti in tubi protettivi o canali non
metallici devono avere un grado di protezione IP4x ed essere di materiale resistente
alle prove di riscaldamento e di innesco d'incendio previste dalla Sez. 422 della 64-8.
Devono inoltre essere scelti in modo da assicurare adeguata resistenza meccanica alle
sollecitazioni che possono prodursi sia durante la posa sia durante l'esercizio; qualora i
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cavi siano raggruppati in quantità significative, occorre prendere provvedimenti nei
riguardi dei gas tossici e corrosivi e dei fumi, e quindi utilizzare cavi adatti allo scopo.
- tutti i componenti degli apparecchi mobili o portatili devono essere contenuti in
custodie con grado di protezione IP44;
- i tubi di materiale plastico installati sotto pavimento, o posti in vista ad altezza
inferiore a 2.5 mt dal piano di calpestio , devono essere del tipo pesante rigido;
- i tubi non destinati ad essere annegati in strutture incombustibili devono essere di
materiale autoestinguente;
- il diametro interno dei tubi deve essere pari a 1.3
volte il diametro del cerchio
circoscritto al fascio di cavi, con un minimo di 10 mm;
- è necessaria l'installazione del comando d`emergenza atto a porre fuori servizio
l`intero impianto elettrico , con l`eccezione dei servizi di sicurezza, posto all'esterno in
posizione accessibile. Tale pulsante può essere del tipo a lancio di corrente, posto in
cassetta a rottura di vetro, munito di spia di segnalazione di presenza rete.
- I cavi posati in tubi devono risultare sempre sfilabili e reinfilabili, inoltre nei tubi non
devono esserci giunzioni o morsetti.
- Le linee interrate saranno posate in cavo tipo FG7OR, posate entro tubo plastico
pesante tipo CP, conformemente alle Norme CEI 23-29 fasc. 1260.
- Tutte le scatole di derivazione esterne, i raccordi tubo-scatola ed i manicotti dovranno
avere grado di protezione IP65.
- Le scatole di derivazione per tubazione plastica esterna saranno tipo serie 44CE con
passacavo e coperchio basso a vite IP55.
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- Le canalette di distribuzione saranno in resina, autoestinguenti, installate con tutti gli
accessori necessari a garantire grado di protezione minimo IP40. Tutte le giunzioni
canale-canale , giunzioni angolari, derivazioni a T, connessioni canale-scatola ecc.
dovranno essere del tipo adatto alla canale su cui vanno installate.
- Tutte le giunzioni/derviazioni devono essere effettuate entro apposite scatole di
derivazione: è vietato effettuare tali connessioni nelle scatole portafrutti o direttamente
sulle morsettiere delle lampade.
- Eventuale repiquage potrà essere effettuato solo se i morsetti sono idonei, come
specificato nella sez. 526 della Norma CEI 64-8/7.
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A.4 DESCRIZIONE DELL'IMPIANTO
L`impianto elettrico , classificato come sistema
TT, è alimentato dalla rete di
distribuzione a B.T. a 400/230 V.
Accanto al punto di consegna energia sarà installato l'AVANQUADRO, contenente
l'interruttore di protezione della linea di alimentazione del quadro generale.
Le linee in partenza dai vari quadri elettrici sono indicate negli schemi elettrici allegati
alla presente relazione, ove sono riportate tutte le caratteristiche degli interruttori,
delle linee ecc...
Tutte le suddette linee risulteranno protette da sovracorrenti e dai contatti indiretti
mediante interruttori magnetotermici e differenziali.
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A.5 DATI DI CALCOLO PER LA SEZIONE DEI CONDUTTORI
Tensione di alimentazione : 400/230 V;
Tipo di posa:
- L’impianto sarà distribuito prevalentemente in canaletta esterna, con cavi multipolari.
Per una dettagliata analisi del tipo di posa fare riferimento alle tavole allegate.
Caduta di tensione : 4%
Coefficienti di contemporaneità: vedi schemi elettrici ;
Temperatura ambiente : 30 gradi C.;
Cavi non propaganti l`incendio e non propaganti la fiamma, a contenuta emissione di
gas corrosivi con tensione nominale non inferiore a 450/750KV, tipo N07VK e non
inferiore a 0.6/1KV, FG7OR e FG7OM1.
Corrente di corto circuito: si è prevista una Icc al punto di consegna pari a 16 KA.
L’impresa esecutrice dell’opera dovrà richiedere all’Ente Distributore il valore della
corrente di corto circuito al punto di consegna, ed eventualmente modificare
gli
interruttori previsti.
Il dimensionamento delle linee è stato calcolato secondo le norme
secondo IEC 364-5-523.
Il calcolo della sezione dei cavi in rame tiene conto:
- del tipo di posa;
- della corrente di impiego;
- dei cavi raggruppati ;
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CEI
64/8 e
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- della temperatura ambiente;
- della temperatura limite di esercizio;
- della caduta di tensione.
Inoltre è stata verificata per tutte le linee la lunghezza massima della linea protetta,
come previsto dalla norma CEI 64/8.
I valori delle sezioni delle linee e delle sezioni nel quadro sono riportati negli schemi
elettrici allegati .
Dal calcolo dei valori della corrente di corto circuito nelle diverse condizioni di guasto
che danno origine alle correnti massima e minima, è stata verificata l`idoneità del
potere d`interruzione e della caratteristica dell`interruttore scelto, in relazione alla
protezione dei cavi contro le correnti di corto circuito; si è verificato inoltre che
l`integrale di Joule fosse inferiore a (KS)^2.
Al fine di proteggere i cavi da sovraccarico, sono stati scelti interruttori con una
corrente nominale compresa tra la corrente di impiego e la portata del cavo, e con una
If=< 1,45 Iz per tutto l'ambiente.
Per quanto non menzionato in questa relazione tecnica, fare riferimento alle Tavole
allegate ed alle Norme di cui in premessa.
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A.6 IMPIANTO DI TERRA
Al fine della protezione da contatti indiretti devono essere previste connessioni
equipotenziali fra corpi metallici esistenti all'interno, e fra questi e l'impianto di terra.
Le connessioni faranno capo ad un collettore di equipotenzialità collegato a sua volta
con l'impianto di terra. Tutte le masse estranee che entrano nel volume devono essere
metallicamente collegate al collettore di equipotenzialità, come pure le tubazioni
dell'acqua calda e fredda.
L`impianto di terra è esistente, costituito da picchetti non rilevabili. Il conduttore di
terra è già costituito da conduttore isolato G/V di sez. 50mmq.
In prossimità del quadro generale sarà installato il collettore di terra generale.
Occorre effettuare l'installazione di un collettore di equipotenzialità nel locale caldaia;
Occorre collegare al collettore tutti i conduttori di protezione con le sezioni previste
dagli art. 542.3.1 - 543.1 - 547.1-2, delle norme CEI 64-8.
Prima dell'esercizio dell'impianto dovrà essere verificato il coordinamento delle
protezioni con l'impianto di terra, in modo che non venga mai superato il valore della
tensione di contatto imposta di 50Volts.
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A.7 VERIFICA SULLA PROTEZIONE DA SCARICHE ATMOSFERICHE
Protezione contro i fulmini
Valutazione del rischio
scelta delle misure di protezione
SOMMARIO
1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO
2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE
4. DATI INIZIALI
4.1 Densità annua di fulmini a terra.
4.2 Dati relativi alla struttura.
4.3 Dati relativi alle linee esterne.
4.4 Definizione e caratteristiche delle zone
5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE
ESTERNE
6. VALUTAZIONE DEI RISCHI
6.1 Rischio R1 di perdita di vite umane
6.1.1 Calcolo del rischio R1
6.1.2 Analisi del rischio R1
7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE
8. CONCLUSIONI
9. APPENDICI
10. ALLEGATI
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1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO
Questo documento contiene:
- la relazione sulla valutazione dei rischi dovuti al fulmine;
- il progetto di massima delle misure di protezione da adottare ove necessarie.
2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme CEI:
- CEI EN 62305-1: "Protezione delle strutture contro i fulmini. Parte 1: Principi Generali"
Marzo 2006;
- CEI EN 62305-2: "Protezione delle strutture contro i fulmini. Parte 2: Gestione del rischio"
Marzo 2006;
- CEI EN 62305-3: "Protezione delle strutture contro i fulmini. Parte 3: Danno fisico e pericolo di
vita"
Marzo 2006;
- CEI EN 62305-4: "Protezione delle strutture contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed
elettronici
interni alle strutture"
Marzo 2006;
- CEI 81-3 :
"Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per kilometro quadrato
dei Comuni d'Italia, in ordine alfabetico."
Maggio 1999;
3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE
L 'individuazione della struttura da proteggere è essenziale per definire le dimensioni e le
caratteristiche da utilizzare per la valutazione dell'area di raccolta.
La struttura che si vuole proteggere coincide con un intero edificio a sé stante, fisicamente
separato da altre costruzioni.
Pertanto, ai sensi dell'art. A.2.1.2 della Norma CEI EN 62305-2, le dimensioni e le caratteristiche
della struttura da considerare sono quelle dell'edificio stesso.
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4. DATI INIZIALI
4.1 Densità annua di fulmini a terra
Come rilevabile dalla Norma CEI 81-3, la densità annua di fulmini a terra per kilometro quadrato
nel comune di SAN GIORGIO SU LEGNANO in cui è ubicata la struttura vale :
Nt = 4,0 fulmini/km² anno
4.2 Dati relativi alla struttura
Le dimensioni massime della struttura sono:
A (m): 43 B (m): 40 H (m): 16 Hmax (m): 16
La destinazione d'uso prevalente della struttura è: ufficio
In relazione anche alla sua destinazione d’uso, la struttura può essere soggetta a :
- perdita di vite umane
- perdite economiche
In accordo con la Norma CEI EN 62305-2 per valutare la necessità della protezione contro il
fulmine, deve pertanto essere calcolato :
- rischio R1;
Le valutazioni di natura economica, volte ad accertare la convenienza dell’adozione delle misure di
protezione, non sono state condotte perché espressamente non richieste dal Committente.
4.3 Dati relativi alle linee elettriche esterne
La struttura è servita dalle seguenti linee elettriche:
- Linea di energia: alimentazione elettrica
Le caratteristiche delle linee elettriche sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle linee
elettriche.
4.4 Definizione e caratteristiche delle zone
Tenuto conto di:
- compartimenti antincendio esistenti e/o che sarebbe opportuno realizzare;
- eventuali locali già protetti (e/o che sarebbe opportuno proteggere specificamente) contro il
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LEMP (impulso elettromagnetico);
- i tipi di superficie del suolo all'esterno della struttura, i tipi di pavimentazione interni ad essa e
l'eventuale presenza di persone;
- le altre caratteristiche della struttura e, in particolare il lay-out degli impianti interni e le misure
di protezione esistenti;
sono state definite le seguenti zone:
Z1: Struttura
Le caratteristiche delle zone, i valori medi delle perdite, i tipi di rischio presenti e le relative
componenti sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle Zone.
5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE
ELETTRICHE ESTERNE
L'area di raccolta Ad dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata analiticamente come
indicato nella Norma CEI EN 62305-2, art.A.2.
L'area di raccolta Am dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli
impianti interni per sovratensioni indotte, è stata valutata analiticamente come indicato nella
Norma CEI EN 62305-2, art.A.3.
Le aree di raccolta Al e Ai di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente
come indicato nella Norma CEI EN 62305-2, art.A.4.
I valori delle aree di raccolta (A) e i relativi numeri di eventi pericolosi all’anno (N) sono riportati
nell'Appendice Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi.
I valori delle probabilità di danno (P) per il calcolo delle varie componenti di rischio considerate
sono riportate nell'Appendice Valori delle probabilità P per la struttura non protetta.
6. VALUTAZIONE DEI RISCHI
6.1 Rischio R1: perdita di vite umane
6.1.1 Calcolo del rischio R1
I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati.
Z1: Struttura
RB: 8,45E-06
Totale: 8,45E-06
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Ing. Paolo CICERO - Ing. Alessandro REPOSSINI
Valore totale del rischio R1 per la struttura: 8,45E-06
6.1.2 Analisi del rischio R1
Il rischio complessivo R1 = 8,45E-06 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05
7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE
Poiché il rischio complessivo R1 = 8,45E-06 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05 , non occorre
adottare alcuna misura di protezione per ridurlo.
8. CONCLUSIONI
Rischi che non superano il valore tollerabile: R1
SECONDO LA NORMA CEI EN 62305-2 LA STRUTTURA E' PROTETTA CONTRO LE FULMINAZIONI.
In forza della legge 1/3/1968 n.186 che individua nelle Norme CEI la regola dell'arte, si può
ritenere assolto ogni obbligo giuridico, anche specifico, che richieda la protezione contro le
scariche atmosferiche.
Data 20/09/2006
Timbro e firma
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9. APPENDICI
APPENDICE - Caratteristiche della struttura
Dimensioni: A (m): 43 B (m): 40 H (m): 16 Hmax (m): 16
Coefficiente di posizione: in area con oggetti di altezza uguale o inferiore (Cd = 0,5)
Schermo esterno alla struttura: assente
Densità di fulmini a terra (1/km² anno) Nt = 4
APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche
Caratteristiche della linea: alimentazione elettrica
La linea ha caratteristiche uniformi lungo l’intero percorso.
Tipo di linea: energia - interrata
Lunghezza (m) Lc = 50
Resistività (ohm x m)
= 200
Coefficiente di posizione (Cd): in area con oggetti di altezza uguale o inferiore
Coefficiente ambientale (Ce): urbano (10 < h <= 20 m)
SPD ad arrivo linea: livello II (Pspd = 0,02)
APPENDICE - Caratteristiche delle Zone
Caratteristiche della zona: Struttura
Tipo di zona: interna
Tipo di pavimentazione: asfalto (ru = 0,00001)
Rischio di incendio: ordinario (rf = 0,01)
Pericoli particolari: medio rischio di panico (h = 5)
Protezioni antincendio: manuali (rp = 0,5)
Schermatura di zona: assente
Valori medi delle perdite per la zona: Struttura
Perdita per tensioni di contatto e di passo (relativa a R1) Lt = 0,0001
Perdita per danno fisico (relativa a R1) Lf = 0,01
Perdita per danno fisico (relativa a R4) Lf = 0,2
Perdita per avaria di impianti interni (relativa a R4) Lo = 0,01
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Rischi e componenti di rischio presenti nella struttura: Struttura
Rischio 1: Rb Ru Rv
Rischio 4: Rb Rc Rm Rv Rw Rz
APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi.
Struttura
Area di raccolta per fulminazione diretta della struttura Ad = 1,69E-02 km²
Area di raccolta per fulminazione indiretta della struttura Am = 2,39E-01 km²
Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta della struttura Nd = 3,38E-02
Numero di eventi pericolosi per fulminazione indiretta della struttura Nm = 9,22E-01
Linee elettriche
Area di raccolta per fulminazione diretta (Al) e indiretta (Ai) delle linee:
alimentazione elettrica
Al = 0,000028 km²
Ai = 0,017678 km²
Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta (Nl) e indiretta (Ni) delle linee:
alimentazione elettrica
Nl = 0,000057
Ni = 0,007071
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