Il gruppo Menarini rinuncia ai beagle dopo le proteste

Il gruppo Menarini rinuncia ai beagle dopo le proteste degli animalisti
Dopo la notizia dell'arrivo dal Belgio di otto cani destinati ai test di laboratorio, i militanti del
Partito Animalista Europeo hanno assediato per due giorni l'ingresso del Research Toxicology
Centre di Pomezia
di MARGHERITA D'AMICO
http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/03/08/news/il_gruppo_menarini_rinuncia_ai_beagle_do
po_le_proteste_degli_animalisti-54158371/?ref=HREC2-12
Dopo due giorni di assedio animalista fuori dal Research Toxicology
Centre di Pomezia del gruppo Menarini, a seguito della notizia
dell'arrivo dal Belgio di otto beagle destinati ai test di laboratorio, la
società alza bandiera bianca. "Il Consiglio d’Amministrazione di RTC ha
deliberato di rinunciare alla sperimentazione, pur obbligatoria, per la
quale sono stati richiesti i cani, che renderà disponibili per l’affido a
privati" si legge nel comunicato.
La notizia dell'imminente sbarco a Fiumicino degli animali era stata
divulgata mercoledì dall'associazione Freccia45, in collaborazione con il Coordinamento Fermare
Green Hill e il Comitato Montichiari. Dopo poche ore, davanti allo stabilimento RTC accorrevano
gruppi attivisti indipendenti, militanti del Partito Animalista Europeo, che davano il via a un
presidio in cui non sono mancati momenti di tensione. La protesta si è fatta di ora in ora più
nutrita con l'arrivo di volontari indipendenti da tutta Italia.
"Questa mobilitazione allargata e vigorosa ha dimostrato ancora una volta quanto sia forte,
profonda e vasta la contrarietà alla vivisezione" commenta Susanna Chiesa, presidente di
Freccia45 "e pure urgente un cambiamento legislativo. Chiediamo a Menarini un incontro dove
proporre e vagliare validi metodi alternativi ai test sugli animali."
L'azienda dichiara infatti di aver deciso di concedere i beagle in adozione presso privati "nel
tentativo di stemperare il clima di tensione con le associazioni animaliste che rischia di
degenerare" affermando che lo scopo della decisione è aprire un dibattito sul destino della ricerca
nel nostro Paese e auspicando "che vengano individuati dalle autorità preposte test sostitutivi dell’
obbligo di sperimentazione animale. RTC sarebbe la prima ad adottarli. Attualmente, purtroppo,
ciò non è però consentito. Pertanto, solleviamo con forza la necessità di una presa di coscienza
determinata ed univoca che indichi quale futuro avrà la ricerca in Italia."
"E' un risultato eccellente, ma solo il principio: ci auguriamo non si tratti di un contentino," dice
Stefano Fuccelli, presidente del Pae "intanto, ci farebbe piacere conoscere quanto prima le
modalità di affido dei cani."