Capitolato Cap2

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PARTE SECONDA
PRESCRIZIONI TECNICHE
CAPO 13 - ESECUZIONE DEI LAVORI
Art. 51 Elenco descrittivo delle opere da eseguire
Le opere di adeguamento dei servizi igienici a disposizione del pubblico ed ubicati in prossimità del
corpo scale del fabbricato, in ogni piano dell’edificio (4 piani), nonché la compartimentazione del vano
scale stesso con implementazione dei punti di rilevazione antincendio del presidio sito in Torino via
Monginevro 130, facente parte dell’ASL TO1, sono così riassunte:
RISTRUTTURAZIONE DEI SERVIZI IGIENICI PER IL PUBBLICO
OPERE EDILI
L’Impresa Aggiudicataria provvederà ad espletare tutte le procedure necessarie per disporre dei locali o
delle porzioni di fabbricato nei quali intervenire, così come meglio identificate e riportate nell’allegata
planimetria.
DEMOLIZIONI
Sono comprese tutte le opere di demolizione e rimozione, nonché di contestuale trasporto alle
pubbliche discariche dei materiali di risulta, degli arredi, dei sanitari, degli infissi interni ed esterni, dei
pavimenti e delle pareti con relativi rivestimenti, al fine di adeguare i volumi interni ed i percorsi alle
indicazioni planimetriche di progetto e quindi alla realizzazione dei locali.
I pavimenti dei locali dovranno essere rimossi, contestualmente al sottofondo.
TRAMEZZATURE
Sono compresi tutti gli oneri per la realizzazione delle tramezzature interne da realizzarsi al fine di
ottenere la formazione dei locali, secondo gli allegati disegni architettonici.
Dette tramezzature dovranno essere realizzate mediante il ricorso a mattoni in laterizio del tipo
semipieno a sei fori, posati di coltello, legati con malta cementizia a base di cls, successivo rinzaffo, di
uno spessore di cm 2, su ambedue i lati della muratura eseguito con malta di cemento, compresa
l’esecuzione dei raccordi negli angoli, delle zanche di separazione tra pareti ed orizzontamenti e della
profilatura degli spigoli in cemento con esclusione del gesso, nonché successiva lisciatura a formazione
di intonaco a base di malta cementizio, compresa l’esecuzione dei raccordi negli angoli, delle zanche di
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separazione tra pareti ed orizzontamenti e della profilatura degli spigoli in cemento con esclusione del
gesso.
Lo spessore finito dei tramezzi dovrà essere pari a cm 12.
PAVIMENTAZIONE
L’Impresa aggiudicataria dovrà procedere alla realizzazione dei nuovi massetti di sottofondo, mediante
la fornitura e posa di conglomerato cementizio avente idonee caratteristiche di resistenza alla
compressione e comunque con resistenza non inferiore a 250Kg/cmq.
Dovrà essere interposto uno strato di guaina impermeabilizzante elastoplastomerica, con certificazione
ICITE, armate con tessuto non tessuto di poliestere da filo continuo, spessore mm. 4.
Lo spessore del sottofondo dovrà essere tale da garantire la perfetta planarità e raccordo orizzontale tra
i locali stessi e con gli altri locali ubicati sullo stesso livello di piano, secondo le diverse tipologie di
finitura superficiale della pavimentazione.
La pavimentazione dovrà essere realizzata mediante fornitura e posa di rivestimento ceramico in gres
ceramico fine porcellanato, ottenuto da impasto di argille nobili, di tipo omogeneo a tutto spessore, in
assorbente, antigelivo, con superficie a vista tipo naturale, con pendenza centrale raccordata al pozzetto
di raccolta acqua.
La pavimentazione dovrà soddisfare il requisito antisdrucciolo di grado R11.
Il colore, le dimensioni, la disposizione in fase di posa dovrà essere preventivamente concordata con la
Stazione Appaltante.
RIVESTIMENTI PARETI
L’Impresa aggiudicataria dovrà realizzare il rivestimento delle pareti mediante il ricorso a rivestimento
ceramico in gres ceramico fine porcellanato
Il rivestimento dovrà essere posato, anche con fascia lungo il perimetro o disegni, mediante il ricorso
ad adesivo speciale in polvere a base cementizia per piastrelle ceramiche, applicato con spatola dentata
per uno spessore di circa 3-5 mm., addizionato con malta a base di resine sintetiche ed idrofobanti per
la formazione e sigillatura delle fughe, compresa ogni opera accessoria per la formazione dei giunti di
dilatazione.
SERRAMENTI ESTERNI
I serramenti esterni esistenti dovranno essere sostituiti con tipo in alluminio verniciato aventi le
seguenti caratteristiche:
− struttura in alluminio anodizzato, con spessore del profilato non inferiore a mm 45;
− vetrate isolanti termoacustiche tipo vetrocamera formate da due lastre di cristallo, normale o
antisfondamento, ed interposta intercapedine di mm.9; i cristalli dovranno essere uno di tipo
normale stampato C, spessore mm. 4 e l’altro di cristallo antisfondamento costituito da due
lastre di spessore mm. 4 con interposta pellicola di polivinilbutirrale;
− guarnizione in gomma tra fermavetro e vetro;
− maniglia a presa facilitata completa di serratura con nottolino per il bloccaggio;
− cassonetto in alluminio anodizzato sorretto da apposito telaio avvitato nella muratura;
− la sigillatura delle ante al telaio dovrà essere garantita da guarnizioni in gomma;
− non dovranno esserci spigoli vivi ovvero dovranno essere di forma arrotondata, onde limitare
l’accumulo di polvere e garantire una miglior pulizia.
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SERRAMENTI INTERNI
L’Impresa aggiudicataria dovrà fornire e posare in opera, a completamento di tutti i locali oggetto di
intervento, di porte a battente in alluminio, con spessore del profilato non inferiore a mm 45, completa
di maniglie, cerniere, ottoname e quanto altro occorrente, composto da struttura in alluminio con fascia
centrale e pannelli di tamponamento in truciolare rivestito da entrambi i lati con un laminato a vista, di
colore a scelta della D.L. e comunque nei Ral standard, oppure con vetro tipo antisfondamento 4+1+4
Le porte interne dei bagni dovranno essere dotate di serratura tipo “libero-occupato”, con possibilità di
sblocco dall’eterno mediante apposita chiave.
I profilati metallici dovranno possedere caratteristiche tali da non presentare spigoli vivi ovvero
dovranno essere di forma arrotondata, onde limitare l’accumulo di polvere e garantire una miglior
pulizia.
CONTROSOFFITTATURA
L’Impresa aggiudicataria dovrà installare nei locali una controsoffittatura avente le seguenti
caratteristiche:
− Struttura portante per controsoffitto, in profilati metallici a T di acciaio zincato, verniciati nella
parte in vista in colore bianco e sostenuta da pendinatura in filo di ferro zincato ancorata al
soffitto mediante massellatura;
− Cornice perimetrale per controsoffitti in profilato di acciaio zincato a L, verniciato nella parte in
vista di colore bianco, opportunamente fissata alle pareti laterali;
− Pannelli fonoassorbenti e tagliafuoco, ovvero con caratteristica di resistenza REI120, composti
da agglomerato di fibre minerali e resine sintetiche, ricoperti nella parte a vista da uno strato
polimerico resistente ai grassi.
In prossimità di finestre, serramenti, riseghe in generale od ovunque dovesse risultare necessario,
dovranno essere realizzate idonee velette in cartongesso di tipo REI120.
L’altezza del controsoffitto dovrà risultare a quota di m. 3 da pavimento; ove non sia possibile
rispettare tale parametro, la Ditta dovrà verificare preventivamente la possibilità di ridurre l’altezza
netta utile dei locali nel rispetto delle normative vigenti.
IMPIANTI IDRO-SANITARI
L’Impresa aggiudicataria dovrà procedere alla realizzazione degli impianti idro-sanitari, così come
riportati schematicamente nelle tavole di progetto.
In particolare dovrà procedere alla realizzazione di tutte le dorsali orizzontali e verticali per il trasporto
dell’acqua potabile, di opportune dimensioni come risultanti dagli elaborati progettuali esecutivi,
costituita da tre tubazioni per acqua fredda, acqua calda ed acqua calda di ricircolo.
In ogni piano si prevede la realizzazione di un servizio igienico per disabili e di un servizio igienico di
tipologia standard; per ognuno di detti servizi è prevista la dotazione impiantistica e materiale di un
lavabo, di un gabinetto con doccetta esterna e vaschetta esterna di cacciata a corredo e di un pozzetto
centrale per la raccolta delle eventuali acque reflue.
La tipologia dei materiali dovrà essere preventivamente concordata con la Stazione appaltante.
Dovrà altresì procedere alla realizzazione delle tubazioni di raccolta e scarico delle acque reflue, da
convogliarsi mediante la realizzazione di nuove colonne verticali che andranno raccordate al collettore
generale di scarico della rete fognaria.
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Le tubazioni dovranno essere realizzate con materiale in polietilene duro tipo geberit-pe.
L’Impresa dovrà inoltre fornire e posare tutti gli apparecchi sanitari e relativi accessori, secondo gli
schemi planimetrici, nonché tutti gli ausili previsti dalle normative vigenti nel bagno per disabile
previsto in ogni piano.
Per tale attività l’Impresa è tenuta a presentare idonea campionatura alla Direzione Lavori che potrà, a
suo insindacabile giudizio, richiedere altri ed ulteriori ausili.
DECORAZIONI
L’Impresa aggiudicataria dovrà procedere alla decorazione di tutte le superfici non rivestite e comprese
all’interno dei locali oggetto di intervento, secondo il seguente ciclo lavorativo:
− raschiatura o lavatura di vecchie tinte, stuccatura e scartavetratura degli intonaci interni già
tinteggiati o comunque ripristinati;
− rasatura con stucco o gesso per eliminazione disuguaglianze degli intonaci e successive
lisciature;
− applicazione di fissativo;
− applicazione di tinta all’acqua (idropittura) di tipo lavabile, a base di resine sintetiche, con un
tenore di resine non inferiore al 30%, ad almeno due riprese e comunque fino a raggiungere una
copertura omogenea della superficie – da applicarsi al soffitto
− applicazione di tinta lavabile a smalto ecologico all’acqua, previa applicazione di una
sottostante ripresa con idropittura e comunque fino a garantire una copertura omogenea della
superficie – da applicarsi sulle pareti, all’interno dei vani armadietti in legno, sui telai e
specchiature delle porte
− tutti gli oneri non espressamente citati ma necessari per eseguire le lavorazioni a perfetta regola
d’arte.
Le opere metalliche dovranno essere tinteggiate con il seguente ciclo lavorativo:
− lavatura con detersivi di vecchie tinte, spazzolatura con spazzole metalliche ove necessario al
fine di rimuovere incrostazioni o parti arrugginite, successiva spolveratura;
− coloritura di fondo su parti stuccate o scoperte, con coloritura con una ripresa di antiruggine
sulle citate parti;
− applicazione di verniciatura con smalto su coloritura esistente, a due riprese e comunque fino ad
ottenere una copertura omogenea del supporto.
− tutti gli oneri non espressamente citati ma necessari per eseguire le lavorazioni a perfetta regola
d’arte.
IDONEITA’ LOCALI E VINCOLI
Al presente capitolato sono allegati i rilievi planimetrici dei locali interessati ai singoli interventi.
Ciascuna impresa concorrente deve, previo indispensabile sopralluogo, effettuare la verifica della loro
idoneità per l'apparecchiatura che intende proporre in sede di gara e deve dichiarare di accettare le
condizioni generali ambientali e gli spazi assegnati.
Tutti gli impianti e le opere realizzate dovranno essere certificate dalla impresa esecutrice secondo le
norme di dettaglio per ogni singolo impianto. Per i manufatti che necessitano di certificazioni
particolari dovranno essere presentate le certificazioni delle ditte costruttrici. Inoltre dovranno essere
consegnati i libretti di uso e manutenzione di tutto il materiale, opere ed impianti forniti.
Le lavorazioni andranno eseguite nel rispetto di determinati orari di lavoro, in particolare per gli
interventi che comportano inquinamenti di forte rumorosità e comunque adeguandosi alle esigenze per
lo svolgimento della normale attività all’ interno del presidio nel suo complesso ed in particolare a
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quello dei reparti confinanti con l’ area di intervento, con particolare attenzione ai problemi connessi
alla presenza di eventuali altre maestranze per forniture e lavori non compresi nell’ appalto, di
emissioni di polveri e rumori, di sterilizzazione delle apparecchiature e dei locali in attività.
Ciascuna Impresa concorrente dovrà verificare la corrispondenza e la coerenza della situazione di fatto
e di quanto descritto.
Le imprese partecipanti dovranno svolgere tutte le ricognizioni necessarie perché il progetto definitivo
sia comprensivo di tutto quanto necessario a dare perfettamente agibili i locali e allacciati e funzionanti
tutti gli impianti.
In ogni caso, con la presentazione dell’ offerta, l’Impresa concorrente afferma implicitamente di aver
effettuato tutte le ricognizioni e verifiche necessarie alla fattibilità di quanto proposto e di aver
esaminato tutte le circostanze utili alla formulazione del prezzo di offerta.
OPERE IMPIANTISTICHE ELETTRICHE
L’Impresa dovrà provvedere al rifacimento dell’impianto elettrico presso i locali wc e antibagno
dislocati in tutti i piani della struttura ,compresa la fornitura e posa in opera di materiali ed apparecchi e
quant’altro necessario per l’esecuzione dell’opera secondo la regola dell’arte .
Le opere elettriche da eseguire nei locali wc e antibagno comprendono:
− Smantellamento impianto elettrico esistente ormai obsoleto
− Fornitura e posa nuovo Quadro elettrico bagni
− Fornitura e posa impianto d’illuminazione comprensivo dei corpi illuminanti (normale e
sicurezza)
− Fornitura e posa impianto forza motrice
− Fornitura e posa impianto di allarme chiamata personale
− Fornitura e posa installazione elettroestrattore con relativa tubazione di estrazione
− Fornitura e posa impianto di terra.
SMANTELLAMENTO IMPIANTO ELETTRICO ESISTENTE
Dovranno essere eseguiti tutti i lavori di smantellamento degli impianti elettrici esistenti nei locali
oggetto della ristrutturazione.
L’appalto prevede la fornitura e posa di tutti gli impianti elettrici necessari ad alimentare ed
equipaggiare i locali descritti negli schemi planimetrici allegati .
FORNITURA E POSA QUADRO ELETTRICO BAGNI
Il nuovo quadro elettrico da posizionare nella zona antibagno così come previsto dalla planimetria
allegata dovrà essere alimentato da una nuova conduttura alimentata dal Quadro elettrico di piano.
Dovrà essere posizionato un nuovo interruttore magnetotermico differenziale 2x10A
Id= 0,5A Selettivo sul quadro elettrico di piano da cui dovrà essere sottesa una linea elettrica FG70R
3x4mmq in apposita conduttura che dovrà alimentare il nuovo Quadro elettrico bagni.
Il nuovo Quadro elettrico bagni dovrà avere:
− struttura in policarbonato autoestinguente
− portello trasparente con chiusura a chiave
− grado di protezione IP≥44
− dimensionamento carpenteria ridondante atto ad ospitare un numero di apparecchiature > 30%
di quelle indicate in progetto fatto salvo il rispetto dei parametri dissipabilità termica
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− completo di etichettatura di tipo pantografata delle apparecchiature, nonché di targa contenente
i dati relativi alle caratteristiche costruttive del quadro
− conformità alle prescrizioni del Dlgs. 4 Dicembre 1992 n.476 riguardante la marcatura CE dei
quadri elettrici.
− riferimenti normativi: C.E.I. 23-51
Dovrà essere equipaggiato con le seguenti apparecchiature :
− N° 1 interruttore magnetotermico differenziale 2x10A Id=0,03A (Generale luce e forza bagni)
− N° 1 interruttore magnetotermico 2x6A (Generale luce emergenza)
− N° 1 interruttore magnetotermico 2x10A (Generale trasformatore)
− N° 1 trasformatore di sicurezza 220V/12V circuito chiamata personale
− N° 1 interruttore con fusibili protezione valle trasformatore
− N° 1 dispositivo intermittenza comando ronzatore
− N° 1 relè di comando per intermittenza
− N° 1 orologio programmabile giornaliero/settimanale per comando estrattore
− N° 1 interruttore comando manuale automatico estrattore
− N° 1 morsettiera per cablaggio cavi .
FORNITURA E POSA IMPIANTO ILLUMINAZIONE
Le condutture dovranno essere incassate sotto il controsoffitto, e a vista sopra il controsoffitto.
L’impianto Luce dovrà avere una distribuzione in canale o/e in tubazioni sopra controsoffitto, con
dorsali per la distribuzione delle lampade, gli stacchi dalle derivazioni dovranno avere una sezione
minima di 3x1,5mmq di tipo N07 , i quali saranno sottesi al circuito luce del quadro elettrico bagni.
Dovranno essere forniti e posati idonei corpi illuminanti per assicurare i “lux” previsti dalla normativa
vigente in tutti i locali oggetti del presente appalto. Requisito minimo corpi illuminanti con reattori
adeguati alla normativa vigente, con accensione singola per ogni plafoniera .
La posizione e il tipo di corpo illuminante descritto nella planimetria allegata è indicativa.
Inoltre con la particolarizzazione degli elementi in fase di realizzazione saranno individuate i limiti
delle fasce di rispetto ed opportunamente adeguate le installazioni .
Impianto per l’illuminazione e segnalazione d’emergenza, dovrà essere costituita da un apparecchio
autonomo con accumulatore avente autonomia di un ora e ricarica in 12 ore, atti indicare la via di fuga,
Gli impianti elettrici dovranno essere eseguiti secondo la normativa generale degli impianti elettrici
NORMA CEI 64-8 e la quantità punti luce normale ed emergenza verranno definiti in fase di
esecuzione, comunque non inferiore al minimo necessario a garantire la funzionalità dei suddetti locali.
Gli organi di comando dovranno avere un grado di protezione IP55.
FORNITURA E POSA IMPIANTO MOTRICE
Le condutture dovranno essere incassate sotto il controsoffitto, e a vista sopra il controsoffitto.
L’impianto Forza motrice dovrà avere una distribuzione in canale o/e in tubazioni sopra controsoffitto,
con dorsali per la distribuzione delle prese, gli stacchi dalle derivazioni dovranno avere una sezione
minima di 3x2,5mmq di tipo N07 , i quali saranno sottesi al circuito fm del quadro elettrico bagni.
Dovranno essere forniti e posati idonei prese elettriche di tipo unel.
La posizione e il tipo di prese descritti nella planimetria allegata è indicativa.
Inoltre con la particolarizzazione degli elementi in fase di realizzazione saranno individuate i limiti
delle fasce di rispetto ed opportunamente adeguate le installazioni .
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Gli impianti elettrici dovranno essere eseguiti secondo la normativa generale degli impianti elettrici
NORMA CEI 64-8 e la quantità dei punti presa verranno definiti in fase di esecuzione, comunque non
inferiore al minimo necessario a garantire la funzionalità dei suddetti locali.
Le prese dovranno avere un grado di protezione IP55.
FORNITURA E POSA IMPIANTO ALLARME CHIAMATA PERSONALE
Il sistema dovrà essere composto delle seguenti apparecchiature principali:
− n°1 pulsante a tirante per servizi igienici installato nei pressi del WC;
− combinazione di annullamento chiamata, installata lato porta in scatola portafrutto 3 moduli,
all’interno di ciascun locale con impianto chiamata, dotata di:
− n° 1 relè bistabile
− n° 1 pulsante annullamento
− n° 1 lampada spia di rassicurazione
− il modulo di segnalazione per punto di chiamata, installato sopra porta lato esterno in scatola
portafrutto 3 moduli, con:
− n° 1 lampade spia segnalazione chiamata ordinaria bagno per disabili
− n° 1 lampade spia segnalazione chiamata ordinaria bagno 1
− n° 1 ronzatore.
L’alimentazione deve essere assicurata da trasformatore di sicurezza avente le seguenti caratteristiche:
− potenza 50 -250 VA
− tensione secondaria 12 Vca
− conformità Norma C.E.I. 14-6
− protezione circuito primario
− protezione circuito secondario fusibili gL .
FORNITURA E POSA ELETTROESTRATTORE
Dovrà essere fornito e posato un elettroestrattore con portata di 60mc/ora con relativa tubazione in pvc
opportunamente dimensionata sia come diametro che lunghezza fino alla prima apertura disponibile.
Le condutture di alimentazione dovranno essere incassate sotto il controsoffitto, e a vista sopra il
controsoffitto.
L’impianto di alimentazione elettrico dell’estrattore dovrà avere una distribuzione in canale o/e in
tubazioni sopra controsoffitto, con linea di alimentazione avente sezione minima di 3x2,5mmq di tipo
N07 sottesa al quadro elettrico bagni.
Dovrà essere fornita e posata idonea presa elettrica per l’alimentazione del l’elettroestrattore.
Il funzionamento dell’elettroestrattore dovrà essere gestito da un orologio giornaliero/settimanale da
fornire e posare con tutto il necessario per il suo funzionamento sul quadro elettrico bagni.
La posizione dell’estrattore descritta nella planimetria allegata è indicativa.
Inoltre con la particolarizzazione degli elementi in fase di realizzazione saranno individuate i limiti
delle fasce di rispetto ed opportunamente adeguate le installazioni .
Gli impianti elettrici dovranno essere eseguiti secondo la normativa generale degli impianti elettrici
NORMA CEI 64-8 e la posizione delle apparecchiature dovrà essere definita in fase di esecuzione.
FORNITURA E POSA IMPIANTO DI TERRA
L’impianto di terra del Poliambulatorio in oggetto, è esistente.
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Si dovrà provvedere al
collegamento, mediante conduttore di protezione opportunamente
dimensionato, del nodo equipotenziale del quadro elettrico bagni al quadro elettrico di piano.
Si dipartiranno dal nuovo quadro elettrico bagni i conduttori equipotenziali e di protezione dei circuiti
ed utenze facenti parte dei locali soggetti ad ristrutturazione.
Per la protezione contro i contatti indiretti si dovrà prevedere il sistema di protezione mediante
interruzione automatica dell’alimentazione elettrica realizzata attraverso il coordinamento tra
dispositivi di protezione ed impianto di terra sopracitato.
PRESCRIZIONI GENERALI PER L’ESECUZIONE DELL’IMPIANTO ELETTRICO
CONDUTTURE PORTACAVI
Le condutture portacavi da utilizzare nella realizzazione dell’impianto elettrico devono rispettare i
seguenti requisiti minimi:
− Condutture portacavi in PVC (canali)
− Norme: CEI 23-32
− Materiale: a base di cloruro di polivinile, autoestinguente
− Coperchio rimovibile con attrezzo
− Colore: bianco RAL 9016
− Resistenza al calore: da 60 °C
− Resistenza agli urti maggiore di 2 Joule
− Resistenza elettrica di isolamento superiore a 100 MΩ
− Rigidità dielettrica superiore a 20 kV/mm
− Resistenza ai fattori ambientali molto elevata
− Inattaccabile dagli aggressivi chimici più comuni
− Condutture portacavi in acciaio zincato (canali)
− Norme: CEI 23-31
− Materiale: acciaio zincato
− Colore: grigio RAL 7030
− Campo di temperatura: da - 20°C a + 60°C
− Resistenza agli urti maggiore di 6 Joule
− Resistenza ai fattori ambientali molto elevata
− Inattaccabile dagli aggressivi chimici più comuni
− Tubo flessibile corrugato serie pesante
− Norme CEI 23-14 1971 variante 2 del 1989. Norme UTE: NFC 68-106 (II/90)
− Materiale a base di cloruro di polivinile, autoestinguente
− Colore: nero
− Flessibilità: elevatissima anche alle basse temperature
− Campo di temperatura da - 5°C a + 60°C
− Resistenza allo schiacciamento superiore a 750 Newton su 5 cm2 a + 20°C
− Resistenza agli urti: 20 kg/cm2 a - 5°C
− Resistenza elettrica di isolamento superiore a 100 MΩ
− Rigidità dielettrica superiore a 20 kV/mm
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− Resistenza ai fattori ambientali molto elevata
− Inattaccabile dagli aggressivi chimici più comuni
− Impermeabilità: stagni all’immersione
− Diametri nominali disponibili con marchio IMQ:16 - 20 - 25 - 32 - 40 - 50 - 63
− Tubo rigido serie pesante
− Norme CEI 23-8 1973 variante 2 e E.C. del 1989 UNEL 37118
− Materiale a base di polivinile, autoestinguente
− Colore grigio chiaro RAL 7035
− Campo di temperatura da - 5°C a + 60°C
− Resistenza allo schiacciamento superiore a 750 Newton su 5 cm2 a + 20°C
− Resistenza agli urti da 5 a 20 kg/cm2 a - 5°C in relazione al diametro
− Resistenza elettrica di isolamento superiore a 100 MΩ
− Rigidità dielettrica superiore a 20 kV/mm
− Resistenza ai fattori ambientali molto elevata
− Inattaccabile dagli aggressivi chimici più comuni
− Impermeabilità: stagni all’immersione
− Piegabile a freddo con apposita molla nei diametri da 16 a 25 mm
− Diametri nominali disponibili con marchio IMQ: 16 - 20 - 25 - 32 - 40 - 50
− Guaina spiralata guidacavi
− Prove secondo norme CEI 23-14 1971, VI del 1982
− Materiale a base di cloruro di polivinile, autoestinguente
− Colore grigio chiaro RAL 7035
− Flessibilità elevatissima anche alle basse temperature
− Raggio di curvatura pari al diametro esterno, senza subire deformazioni
− Campo di temperatura: da - 10 °C a + 60 °C
− Resistenza allo schiacciamento 350 Newton su 5 cm2 a + 20°C
− Resistenza agli urti da 5 a 10 kg/cm2 a 0°C secondo i diversi diametri
− Resistenza elettrica di isolamento molto superiore a 100 MΩ
− Rigidità dielettrica superiore a 20 kV/mm
− Resistenza ai fattori ambientali molto elevata
− Inattaccabile dagli aggressivi chimici più comuni
− Impermeabilità: stagni all’immersione
− Diametri nominali disponibili: 16 - 20 - 22 - 25 - 28 - 32 - 35 - 40 - 50
− Cavidotto corrugato doppia parete
− Prove secondo norme CEI EN 50086.1 – 1994 / CEI EN 50086.2.4 – 1995
− Materiale a base di polietilene alta densità
− Colore rosso
− Resistenza allo schiacciamento superiore 450 Newton su 5 cm2 (max 5%)
− Resistenza agli urti 5 kg a -5°C secondo i diversi diametri
− Diametri nominali disponibili: 40 – 50 – 63 – 75 – 90 – 110 – 125 – 140 – 160.
Le condutture portacavi in tubo devono rispettare le seguenti prescrizioni:
− interno tubi ≥ 1,3 ∅ cerchio circoscritto al fascio di cavi ospitati
− minimo ≥ 20mm
− fattore di riempimento ≤ 50% della sezione del tubo
− raggio di curvatura ≥ 6 volte il ∅ del tubo sia per posa incassata che posa a vista
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− scelta del tipo di tubo in funzione della resistenza meccanica e delle sollecitazioni che si
possono verificare sia durante la posa sia durante l’esercizio.
CASSETTE DI DERIVAZIONE – SCATOLE DA INCASSO
Le cassette di derivazione, le scatole da incasso ed i contenitori stagni da parete, dovranno avere le
seguenti caratteristiche:
− di tipo singolo per ogni circuito o, in alternativa, di tipo multiplo corredate di setti divisori atti a
mantenere l’indipendenza dei circuiti ospitati (illuminazione normale e F.M. – illuminazione
sicurezza – telefonici – trasmissione dati – ecc.).
− idonei per l’impiego in ambienti a maggior rischio in caso di incendio (norme CEI 64-8/7) e
negli impianti AD-FT secondo le norme C.E.I. 64-2 IV edizione
− materiale isolante, resistente al calore normale ed al fuoco secondo CEI 64-8
− installabili a incasso, a parete a vista, in controsoffitto
− coperchio fissato con viti (sono esclusi coperchi con chiusura a pressione).
Le cassette di derivazione devono riportare sul coperchio targhetta serigrafata con individuazione dei
circuiti in essa contenuti.
Lo spazio occupato da morsetti cavi e giunzioni nelle cassette di derivazione deve essere ≤ 60% della
capienza.
Le linee in transito nelle cassette di derivazione non a servizio dell’ambiente devono essere
contrassegnate all’interno della scatola con cartellino riportante la funzione della linea.
PRESCRIZIONI GENERALI ELETTRICI SECONDO LA NORMA CEI 64-8 LOCALI
Per i locali contenenti bagni o docce ed i servizi igienici l’impianto di distribuzione deve essere
realizzato in conformità alle prescrizioni della norma C.E.I. 64-8/7 sez. 701. Individuate le zone di
pericolosità in base alla posizione del vano doccia, gli impianti elettrici devono essere realizzati con le
caratteristiche di seguito riportate.
CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE
Zona 0:
volume interno alla vasca da bagno o al piatto doccia;
Zona 1:
volume delimitato:
− dalla superficie verticale circoscritta alla vasca da bagno od al piatto doccia o, in assenza del
piatto doccia, dalla superficie verticale posta a 0,6 m dal soffione della doccia;
− dal pavimento;
− dal piano orizzontale situato a 2,25 m al di sopra del pavimento;
se, tuttavia, il fondo della vasca da bagno o del piatto doccia si trova a più di 0,15 m al di sopra del
pavimento, il piano orizzontale viene situato a 2,25 m al di sopra di questo fondo;
Zona 2:
volume delimitato:
− dalla superficie verticale della Zona 1;
− dalla superficie verticale situata a 0,60 m dalla superficie precedente e parallela ad essa;
− dal pavimento;
− dal piano situato a 2,25 m sopra il pavimento;
Zona 3:
volume delimitato:
− dalla superficie verticale esterna della Zona 2;
− dalla superficie verticale situata a 2,40 m dalla superficie precedente e parallela ad essa;
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− dal pavimento;
− dal piano situato a 2,25 m sopra il pavimento.
PRESCRIZIONI IMPIANTISTICHE
− zona 1 vietata installazione di prese a spina o di dispositivi di comando o protezione
− zona 1 ammessa installazione di:
− interruttori di circuiti SELV alimentati a tensione minore o uguale 12 V in c.a. 30 V in c.c. con
sorgente di alimentazione esterna alle zone 0,1,2;
− apparecchi utilizzatori fissi SELV
− scaldacqua con grado di protezione IPX4
− unità per vasche idromassaggio rispondenti alle relative norme.
− zona 2 vietata installazione di prese a spina o di dispositivi di comando o protezione
− zona 2 ammessa installazione di:
− prese per rasoi elettrici con proprio trasformatore di isolamento classe II incorporato
− interruttori di circuiti SELV alimentati a tensione minore o uguale 12 V in c.a. 30 V in c.c. con
sorgente di alimentazione esterna alle zone 0,1,2
− apparecchi utilizzatori fissi SELV
− scaldacqua con grado di protezione IPX4
− unità per vasche idromassaggio rispondenti alle relative norme
− apparecchi illuminanti o di riscaldamento con interruttore differenziale 30 mA e con grado di
protezione IPX4
− zona 3 ammessa installazione di prese a spina o di dispositivi di comando o protezione o di
apparecchi utilizzatori purché protetti da dispositivi differenziale 30 mA e con grado di
protezione IPX1.
Devono essere inoltre realizzati collegamenti equipotenziali supplementari delle tubazioni metalliche
(acqua calda e fredda, riscaldamento) in ingresso ed in uscita dal locale mediante:
− conduttori di sezione 2,5 mm2 protetti con tubo (C.E.I. 64-8/5 art. 543.1.3)
− conduttori di sezione 6 mm2 posati sotto intonaco o sotto pavimento (C.E.I. 64-8/5 art. 547.1.2)
− collari di acciaio inox o di ottone per tubazioni di acciaio zincato
− collari di rame o di ottone per tubazioni di rame.
L’impianto deve essere del tipo ad incasso con componenti aventi grado di protezione IP≥44. Le prese,
di tipo ad alveoli protetti, ed i dispositivi di comando devono essere installati in scatole portafrutto con
coperchio trasparente.
QUOTE INSTALLAZIONE APPARECCHI DI COMANDO
Nella realizzazione degli impianti devono essere rispettate le seguenti quote di installazione secondo le
prescrizioni della norma C.E.I. 64-8, della guida C.E.I. 64-50, nonché della Legge 14/06/1989 n. 13,
del D.M. 14/06/1989 n. 236, della Circolare 22/06/1989 n. 1669 per l’eliminazione delle barriere
architettoniche:
Quota
normale
(cm)
90
≥17,5
Apparecchiatura
campanelli e pulsanti di comando
prese energia, TV, telefono
41
Quota per
abb. barriere
(cm)
60 ÷ 140
60 ÷ 110
citofoni
interruttori, quadri di zona
pulsante a tirante isolante (vasca o doccia)
passacordone per scalda acqua
prese e comando luce zona specchio
prese e comando luce comodini camere da letto
suonerie
140
160
> 225
180
110 ÷ 120
70 ÷ 80
160 ÷ 205
110 ÷ 120
75 ÷ 140
/
/
/
/
/
CIRCUITI BASSA TENSIONE (ORDINARI)
I conduttori da usare per la formazione delle linee dorsali di distribuzione e di alimentazione agli
utilizzatori devono avere le caratteristiche di seguito riportate.
Tipo:
− N07V-K
− FROR 450/750 V
− FG7(O)R 0.6/1 kV
− conformità alle norme:
− C.E.I. 20-20 (N07V-K – FROR 450/750 V)
− C.E.I. 20-13 (FG7(O) 0.6/1 kV)
− C.E.I. 20-22 II.
La colorazione dell’isolamento dei conduttori deve osservare le indicazioni delle tabelle CEI-UNEL
00722 e cioè:
− conduttori di fase: nero, marrone e grigio
− conduttori di neutro: blu chiaro
− conduttori di terra, di protezione e collegamenti equipotenziali: giallo – verde.
Non è consentito in nessun caso, anche nell’impiego di cavi multipolari utilizzare il conduttore di terra
come fase contrassegnandolo sulla parte terminale.
Nei cavi multipolari il conduttore giallo – verde o il conduttore blu deve essere isolato se non utilizzato.
Sono vietati i singoli colori verde e giallo.
I conduttori devono essere dotati di capicorda aventi le seguenti caratteristiche:
− ricavati da tubo di rame elettrolitico di sezione tale da garantire buona connessione elettrica e
adeguata resistenza alla trazione
− ricotti e protetti superficialmente mediante stagnatura elettrolitica
− colletto provvisto di smusso e foro d’ispezione tale da garantire un facile e corretta introduzione
del conduttore
− incisione su ogni capocorda riportante:
− marchio di fabbrica
− natura e sezione del conduttore
− diametro della vite di fissaggio.
42
Art. 52 – Adeguamento ai fini antincendio
OPERE EDILI
L’Impresa Aggiudicataria provvederà ad espletare tutte le procedure necessarie per disporre dei locali o
delle porzioni di fabbricato nei quali intervenire, così come meglio identificate e riportate nell’allegata
planimetria.
Qualora però durante il corso dei lavori insorgessero difficoltà circa la disponibilità della sede che
richiedessero un rallentamento od anche una sospensione dei lavori, l’Appaltatore non avrà diritto a
compensi, ma potrà ottenere solo una proroga nel caso che l’impedimento fosse tale da non permettere
l’ultimazione dei lavori nel termine stabilito.
DEMOLIZIONI
Sono comprese tutte le opere di demolizione e rimozione, nonché di contestuale trasporto alle
pubbliche discariche dei materiali di risulta, degli arredi, degli infissi interni, al fine di adeguare i
volumi interni ed i percorsi alle indicazioni planimetriche di progetto e quindi alla realizzazione delle
compartimentazioni.
TRAMEZZATURE
Sono compresi tutti gli oneri per la realizzazione delle tramezzature interne da realizzarsi al fine di
ottenere la formazione dei locali, secondo gli allegati disegni architettonici.
Dette tramezzature dovranno essere realizzate mediante il ricorso a blocchi aventi caratteristiche
REI120, tipo gas-beton, legati con malta idonea secondo le caratteristiche tecniche del materiale
utilizzato, nonché successiva lisciatura a formazione di intonaco a base di malta idonea e conforme,
compresa l’esecuzione dei raccordi negli angoli, delle zanche di separazione tra pareti ed
orizzontamenti e della profilatura degli spigoli.
Lo spessore finito dei tramezzi dovrà essere pari a cm 12.
PORTE SEZIONALI REI
L’Impresa aggiudicataria dovrà fornire e posare in opera, a completamento dell’opera, porte
antincendio a battente in lamiera d'acciaio, a doppio pannello con isolante termico, idrofugo, completa
di serratura tipo a nottolino e maniglia, contro-telaio con zanche, cerniera con molla regolabile per la
chiusura automatica e profilo di guarnizione antifumo; con certificato di omologazione per resistenza al
fuoco con classe REI120, di colore a scelta della D.L. e comunque nei RAL standard.
La dimensione delle porte dovrà essere quella riportata nelle tavole progettuali; la larghezza utile delle
porte installate presso il corridoio di accesso al vano scale non dovrà essere inferiore a cm 180;
l’altezza di tutte le porte non potrà essere inferiore a cm 200.
Le porte costituenti via di esodo dovranno essere inoltre dotate di adeguati maniglioni antipanico con
scrocco alto e basso su un’anta ed a scrocco laterale sull’altra, maniglia in acciaio con bloccaggio con
chiave e cilindro dall’esterno, funzionamento dall'interno con barra orizzontale in acciaio cromato.
43
OPERE IMPIANTISTICHE ELETTRICHE E SPECIALI
La centrale di controllo e segnalazione per la gestione dei sistemi antincendio è esistente, e si trova
all’interno della zona back office del Centro prenotazioni della struttura .
Dovranno essere installati nuovi rivelatori puntiformi di tipo ottico da collegare alla centrale di
controllo esistente, in quantità tale da decidere in fase di esecuzione lavori.
Essi dovranno garantire una risposta uniforme nel tempo, essere costruttivamente realizzati con innesto
a scatto su zoccolo, avere circuiti interni impregnati con resine idrorepellenti e griglia antinsetti in
acciaio INOX. Il rivelatore, al suo interno non deve avere parti mobili o componenti soggetti ad usura.
I rivelatori puntiformi di fumo di tipo ottico dovranno avere le seguenti caratteristiche:
− tipo analogico “intelligente” con codice di identificazione
− misura densità di fumo sistema ottico simmetrico
− riposta di allarme conforme alle Norme EN 54
− protezione contro le sovracorrenti
− protezione contro le interferenze elettromagnetiche secondo la direttiva CEE 89/336
− omologazione del Ministero dell’Interno
− omologazione, Certificazione EN54 - UL - FM - RINA
− tensione di alimentazione:
15 ÷ 30 Vcc
− corrente a riposo:
35 µA a 24 Vdc
− corrente in allarme:
50 mA a 24 Vdc
− densità fumo equivalente:
4,5%/m
− temperatura di lavoro:
- 20 + 50°C
− temperatura di stoccaggio:
-30 + 70°C
− umidità relativa:
95% a 40°C senza condensa
− colore e custodia:
ABS avorio.
I rivelatori dovranno essere installati secondo le seguenti prescrizioni:
− distanti da zone dove aerosoli eventualmente prodotti dal normale ciclo di lavorazione possono
causare falsi allarmi
− distanziati dal soffitto in funzione dell’inclinazione dello stesso e dell’altezza del locale secondo
quanto indicato nella seguente tabella:
•
•
•
•
•
Altezza
del
locale
(m)
•
•
Distanza dell’elemento sensibile al fumo dal soffitto (o dalla
copertura) in funzione della sua inclinazione rispetto
all’orizzontale
α ≤ 15°
• 15°< α ≤ 30°
• α > 30°
mi
• ma
• mi
• ma
• mi
• ma
x.
n.
x.
n.
x.
n.
• (c
• (c
• (c
• (c
• (c
(c
m)
m)
m)
m)
m)
m)
3
• 20
• 20
• 30
• 30
• 50
7
• 25
• 25
• 40
• 40
• 60
•
10
•
30
•
30
•
50
•
50
•
70
•
15
•
35
•
35
•
60
•
60
•
80
•
•
•
•
•
•
•
h≤6
6 < h ≤
8
8 < h ≤
10
10 < h ≤
12
44
− distanza del rivelatore ≥ 0.5 m da:
− pareti dei locali (salvo installazioni in corridoi, cunicoli, condotti tecnici, o similari di
larghezza inferiore a 1 m)
− superfici laterali di correnti o travi posti al di sotto del soffitto
− elementi sospesi quali condotti di ventilazione, cortine, ecc. qualora lo spazio tra soffitto e
tali strutture o elementi sia < di 15 cm
− macchinari, impianti o eventuali materiali in deposito
− altezza massima del rivelatore rispetto al soffitto 12 m
− protetti da interventi intempestivi causati da:
− fumo prodotto nelle normali condizioni ambientali nei locali con altezza ≤ 3 m (fumo di
sigaretta)
− turbini di polvere prodotti da forti correnti d’aria
− installati in modo tale da non poter essere investiti direttamente dal flusso d’aria immesso
dagli impianti di condizionamento, areazione, ventilazione secondo le seguenti prescrizioni:
− protetti dalle correnti d’aria immessa tramite soffitti a pannelli forati, mediante otturazione
dei fori posti entro il raggio di 1 m dai rivelatori stessi
− posti il più lontano possibile dalle bocchette di immissione dell’aria
− posti il più lontano possibile dalle bocchette di ripresa dell’aria poste a soffitto
− posti presso ciascuna bocchette di ripresa dell’aria poste nella parte alta delle pareti in
vicinanza del soffitto.
BASI PER RIVELATORI
I rivelatori in precedenza descritti devono essere fissati e collegati a basi standard (zoccoli) le quali
consentiranno l’inserimento o la rimozione di differenti tipi di rivelatori.
La base universale deve essere munita di terminali a vite in grado di assicurare la connessione di cavetti
fino a 2,5 mm2 di sezione.
I punti di contatto con il rivelatore devono essere idonei a garantire una perfetta connessione elettrica e
permettere il buon funzionamento del sistema anche in presenza di vibrazioni.
Ogni base standard deve possedere un proprio led di segnalazione locale, indicante l’intervento del
rivelatore, inoltre deve essere disponibile una uscita logica positiva per il pilotaggio di un ulteriore
dispositivo di segnalazione remota.
Nessuna base deve essere danneggiata per una inversione di polarità o da un circuito di zona difettoso.
I rivelatori devono essere fissati alle basi per mezzo di una semplice semirotazione e disporre di
contatti autopulenti.
PULSANTI MANUALI DI SEGNALAZIONE EMERGENZA ALLARME INCENDIO
Dovranno essere installati nuovi pulsanti manuali di segnalazione incendio in quantità tale da decidere
in fase di esecuzione lavori.
Il sistema di allarme manuale deve essere elettricamente compatibile con il sistema automatico di
rivelazione incendio, deve fare capo alla stessa centrale di controllo e segnalazione la quale deve
provvedere ad individuare ed identificare ciascun pulsante.
45
I pulsanti manuali di segnalazione emergenza allarme incendio devono avere le seguenti caratteristiche:
− contenitore in materiale termoplastico,
− vetro frangibile antischeggia con cornice luminescente,
− funzionamento mediante rottura vetro con martelletto allegato; la rottura del vetro deve
determinare l’attivazione automatica del segnale di allarme alla centrale di controllo
− ripristino a mezzo ritegno meccanico escludibile
− indicazione della funzione di allarme del pulsante mediante cartello
− contatti di allarme di tipo autopulente
− grado di protezione IP54
− colore rosso
− portata 3 A
− installazione ad incasso.
I pulsanti devono essere installati ad altezza dal pavimento compresa tra 100 cm e 140 cm, in posizione
chiaramente visibile e facilmente accessibile, protetti contro azionamenti accidentali e danni meccanici.
La distanza massima di percorrenza per raggiungere da ogni parte un punto di segnalazione manuale,
possibilmente sulle vie di esodo, deve essere ≤ 15 m
Guasti o esclusione dei rivelatori automatici non devono mettere fuori servizio i pulsanti di
segnalazione manuale.
In corrispondenza di ciascun punto di segnalazione manuale devono essere riportate in modo chiaro e
facilmente leggibile le istruzioni per l’uso.
RITEGNI ELETTROMAGNETICI PER PORTA TAGLIA FUOCO
La struttura è dotata di compartimentazioni a tenuta REI 120, con serramenti di analoghe
caratteristiche,che dovranno essere accessoriati con ritegni elettromagnetici per la tenuta delle porte in
posizione di normalmente aperto.
Dovranno essere forniti e posati ritegni elettromagnetici in quantità tale da decidere in fase di
esecuzione lavori.
Il ritegno elettromagnetico deve rilasciare la porta mediante intervento:
− manuale attraverso pressione pulsante tipo a fungo dotato di apposito cartello di
segnalazione della funzione
− automatico per intervento di rivelatore il quale attiva la centrale ed oltre a segnalare
l’allarme apre il circuito di ritegno non ripristinabile fino al cessare dell’allarme.
AVVISATORI OTTICO ACUSTICI DI ALLARME
Per la segnalazione di allarme incendio,il sistema esistente dovrà essere integrato con nuovi avvisatori
ottico acustici ausiliari distribuiti nella struttura ed aventi le seguenti caratteristiche:
− corpo in alluminio estruso verniciato
− schermi e diciture in PVC autoestinguente
− diciture su sfondo rosso visibili esclusivamente ad allarme attivo
− tensione di funzionamento 12 – 24 V
− avvisatore acustico piezo elettrico
− assorbimento 12 W.
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Le segnalazioni acustiche e luminose dei dispositivi di allarme devono essere chiaramente riconoscibili
come tali e non confondibili con altre.
PANNELLO COMANDI E REMOTAZIONE ALLARME
Dovrà essere fornito e posato un terminale di comando remoto e dovrà essere realizzato per consentire
la visualizzazione remota degli eventi di allarme e/o di guasto e l’esecuzione dei comandi tacitazione e
ripristino del sistema di rivelazione incendi.
Il terminale di comando deve avere le seguenti caratteristiche:
− visualizzazione mediante display LCD ,
− dotato dei seguenti pulsanti di tacitazione e ripristino attivabili solo dopo inserimento di
chiave di accesso:
− pulsante di tacitazione dell’allarme acustico locale
− pulsante per la visione di eventi in coda
− pulsante di tacitazione dell’allarme di centrale
− pulsante di ripristino del sistema.
ELEMENTI DI CONNESSIONE
Il collegamento degli elementi puntiformi dell’impianto dovrà essere eseguito mediante cavo a due
conduttori, twistato e schermato, di tipo non propagante l’incendio, a contenuta emissione di gas
corrosivi in caso di incendio (Norme CEI 20-37 I e CEI 20-22 III). I circuiti che si dirameranno dalla
centrale di rilevazione esistente e dovranno essere chiusi a loop sulla centrale stessa.
La sezione del cavo è definita dalla lunghezza del loop secondo quanto di seguito indicato:
− fino a 500 m
cavo 2 x 0.5 mm2
− fino a 1000 m
cavo 2 x 1 mm2
− fino a 1500 m
cavo 2 x 1.5 mm2
− fino a 2000 m
cavo 2 x 2 mm2
− fino a 2500 m
cavo 2 x 2.5 mm2
− fino a 3000 m
cavo 2 x 3 mm2.
La posa dei circuiti deve essere in canali portacavi e/o tubazioni in PVC pesante, munite di proprie
raccorderie, staffaggi, cassette rompitratta e di derivazione, e tutti gli accessori necessari.
I collegamenti della centrale di controllo e segnalazione con i dispositivi di allarme ausiliari devono
essere realizzati nei seguenti modi:
− cavi resistenti all’incendio in conformità alla norma C.E.I. 20-36
− cavi non propaganti l’incendio posati in tubo sotto strato di malta o sotto pavimento
− resistenza massima consentita 40Ω.
A fine lavori dovrà essere eseguita una verifica tecnica che comprenderà le seguenti operazioni:
− accertamento della rispondenza del sistema al progetto esecutivo
− controllo che i componenti siano conformi alla UNI EN 54
− controllo che la posa in opera sia stata eseguita in conformità alla presente norma
− esecuzione di prove di funzionamento, di allarme incendio, di avaria e di segnalazione di
fuori servizio.
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In particolare, nel corso della verifica si deve anche controllare la funzionalità della centrale di
controllo e segnalazione e delle alimentazioni conformemente a quanto specificato dagli art. 5.5.3,
5.5.4 e 5.6 della norma UNI 9795. A verifica avvenuta deve essere rilasciata apposita dichiarazione.
MARCATURA CE
L’impianto elettrico in questione deve essere realizzato con apparecchi (elettrici ed elettronici e relativi
componenti) marcati CE ai sensi della:
− Direttiva Bassa Tensione 72/23 e 93/68 (Legge 791/77, DLGS 626/96, DLGS 277/97)
− Compatibilità elettromagnetica Dlgs. 4 Dicembre 1992 n. 476.
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