Fiber Laser - Arca Labeling Marking

annuncio pubblicitario
Marcatore Fiber Laser
Manuale d’uso
Rev.
A
B
Descrizione
Prima stesura
Aggiornamento
Data
07/2015
11/2016
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1 - INTRODUZIONE
Vi ringraziamo per aver scelto un marcatore prodotto dalla
ARCA ETICHETTE S.p.A.
Questo marcatore è stato progettato e costruito utilizzando tecnologie e procedimenti allo stato
dell’arte per garantirne la migliore affidabilità nel tempo e nel contempo assicurare la massima
sicurezza degli operatori.
!
Per un corretto e sicuro uso del marcatore è indispensabile leggere attentamente ed
osservare quanto indicato nel presente manuale.
Tutta la documentazione di corredo, ed in particolar modo il presente manuale, deve
essere accuratamente conservata per riferimenti futuri.
ARCA ETICHETTE S.p.A.
Via Edison, 119
20010 Marcallo - MI - Italia
Divisione SISTEMI
Via Pacinotti 20010 Marcallo - MI - ITALIA
Tel. +39-02-97231.1 Fax +39-02-97231.401
www.arca.it
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1 - INTRODUZIONE
© 2015 ARCA ETICHETTE S.p.A.
Tutti i diritti riservati
Questa pubblicazione o parti di essa non possono venire riprodotte, immagazzinate in una
macchina di memorizzazione, trasmesse, trascritte o tradotte in alcun linguaggio, comune
o informatico, in alcuna forma o con alcun mezzo, elettronico, meccanico, magnetico,
ottico, chimico, manuale o altro, senza un’espressa
autorizzazione scritta della ARCA Etichette S.p.A.
ARCA Etichette S.p.A. non fornisce garanzie rispetto ai contenuti di questa
pubblicazione e, nello specifico, nega ogni implicita garanzia di commerciabilità o
adattabilità a qualsiasi scopo particolare.
Inoltre ARCA Etichette S.p.A. si riserva il diritto di revisionare questa pubblicazione e di
apportare cambiamenti nei contenuti senza alcun obbligo per ARCA Etichette S.p.A. di
notificarli od alcuna persona od organizzazione.
Il prodotto descritto in questo catalogo è stato realizzato secondo processi e modalità
operative gestiti in accordo al Sistema Qualità di ARCA Etichette S.p.A.
Il Sistema Qualità aziendale, certificato in conformità alle norme ISO 9001:2008 è in
grado di assicurare che ogni fase dell’ intero processo produttivo (dalla formulazione dell’
ordine fino all’ assistenza tecnica successiva alla consegna) venga monitorata e tenuta
sempre sotto controllo, al fine di garantire il soddisfacimento dei requisiti e accrescere la
soddisfazione del cliente.
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1 - INTRODUZIONE
Destinazione d’uso
I laser sono destinati prevalentemente ad applicazioni di marcatura e lavorazione di metalli,
plastiche, microlavorazioni, lavorazione dei materiali in genere.
L’apparecchiatura, a cui il presente manuale si riferisce, è un laser OEM (Original Equipment
Manufacturer) di classe 4, progettata come un componente destinato ad essere integrato in
sistemi più complessi.
Come componente OEM, il laser non è equipaggiato con tutte le sicurezze che un sistema
laser finito deve avere ed è in carico al cliente, tramite personale tecnico adeguatamente
istruito, l’integrazione di sistemi di interblocco, protezioni e avvertimenti di sicurezza previsti
dalla legge nel prodotto finito.
!
PRIMA DI PROCEDERE CON
L’INSTALLAZIONE E UTILIZZO DEL
LASER LEGGERE ATTENTAMENTE
IL CAPITOLO RELAVITO ALLA
SICUREZZA.
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1 - INTRODUZIONE
Sommario
Destinazione d’uso ........................................................5
1. Introduzione...............................................................9
1.1 Generalità sulla documentazione------------------------------------------------------ 9
1.2 Conservazione della documentazione------------------------------------------------ 10
1.3 Aggiornamento della documentazione----------------------------------------------- 10
1.4 Destiantari del documento------------------------------------------------------------- 11
1.5 Elenco allegati--------------------------------------------------------------------------- 12
1.6 Garanzie---------------------------------------------------------------------------------- 12
1.7 Collaudo---------------------------------------------------------------------------------- 12
1.8 Personale autorizzato all’ assistenza-------------------------------------------------- 12
1.9. Comunicazione con l’ ufficio Servizio Assistenza----------------------------------- 13
1.10. Normative e documentazione di riferimanto-------------------------------------- 13
2. Informazioni sulla sicurezza.......................................16
2.1. Precauzioni generali-------------------------------------------------------------------- 17
2.1.1. Avvertenze e cautele---------------------------------------------------------------- 18
2.2. Radiazioni laser------------------------------------------------------------------------- 19
2.3. Classificazione dei laser---------------------------------------------------------------- 19
2.4. Rischi per gli occhi e per la pelle----------------------------------------------------- 20
2.5. Condizione di visione della radiazione----------------------------------------------- 22
2.6. Rischi collaterali------------------------------------------------------------------------- 23
2.6.1. Rischio dovuto alla emissione di fumi--------------------------------------------- 23
2.6.2. Rischio di incendio------------------------------------------------------------------- 23
2.6.3. Rischio dovuto all’elettricità--------------------------------------------------------- 24
2.7. Parti sigillate----------------------------------------------------------------------------- 24
2.8. Sistemi di protezione------------------------------------------------------------------- 25
2.8.1. Accorgimenti progettuali------------------------------------------------------------ 25
2.8.2. Definizioni procedurali ed amminstrative----------------------------------------- 26
2.8.3. Dispositivi di protezione individuale (D.P.I.)-------------------------------------- 26
2.9. Rischi residui---------------------------------------------------------------------------- 27
2.10. Dispositivi per l’arresto di emergenza e per i ripari mobili---------------------- 27
3. Informazioni generali e caratteristiche tecniche.......30
3.1. Descrizione del dispositivo e suo uso previsto------------------------------------- 31
3.2. Modi d’uso non consentiti------------------------------------------------------------- 31
3.3. Parti principali del dispositivo--------------------------------------------------------- 32
3.4. Funzionamento del dispositivo ------------------------------------------------------ 33
3.5. Demolizione e smaltimento----------------------------------------------------------- 34
3.6. Dati identificativi della macchina----------------------------------------------------- 34
3.7. Caratteristiche tecniche---------------------------------------------------------------- 35
3.7.1. Condizioni ambientali---------------------------------------------------------------- 35
3.7.2. Dati tecnici---------------------------------------------------------------------------- 35
3.7.3. Dati tecnici sorgente laser---------------------------------------------------------- 36
3.7.4. Dimensioni e peso-------------------------------------------------------------------- 37
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1 - INTRODUZIONE
4. Trasporto Immagazzinamento e Installazione..........39
4.1. Avvertenze Generali-------------------------------------------------------------------- 40
4.2. Trasporto e movimentazione del dispositivo imballato---------------------------- 40
4.3. Trasporto e movimentazione del dispositivo disimballato------------------------ 41
4.4. Immagazzinamento del dispositivo imballato-------------------------------------- 41
4.5. Installazione----------------------------------------------------------------------------- 42
4.5.1. Imballo e disimballo----------------------------------------------------------------- 43
4.5.2. Fissaggio della testa di marcatura------------------------------------------------ 44
4.5.3. Distanze di lavoro dall’obiettivo in funzione della lente installata------------ 44
4.5.4. Posizionamento dell’unità di controllo-------------------------------------------- 45
4.5.5. Alimentazione elettrica-------------------------------------------------------------- 46
4.5.6. Protezione contro le sovracorrenti------------------------------------------------- 46
4.5.7. Circuito di protezione---------------------------------------------------------------- 47
4.6. Cablaggio connettore I/O laser lato unità di controllo C5 (rev.1.1)------------- 47
4.7. Connettori unità di controllo---------------------------------------------------------- 48
5. Istruzioni d’uso...........................................................50
5.1. Pannello frontale------------------------------------------------------------------------ 51
5.2. Pannello frontale della pulsantiera indipendente (optional)---------------------- 52
5.3. Utilizzo----------------------------------------------------------------------------------- 52
5.3.1. Operazioni preliminari--------------------------------------------------------------- 52
5.3.2. Messa in servizio--------------------------------------------------------------------- 53
5.4. Condizioni di allarme------------------------------------------------------------------- 54
5.5 Manutenzione ordinaria---------------------------------------------------------------- 55
5.5.1 Pulizia ventole di raffreddamento-------------------------------------------------- 55
5.5.2 Pulizia lente--------------------------------------------------------------------------- 55
5.6 Manutenzione straordinaria------------------------------------------------------------ 56
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1 - INTRODUZIONE
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1 - INTRODUZIONE
1.Introduzione
1.1 Generalità sulla documentazione
Consultare attentamente questo manuale prima di procedere a qualsiasi intervento sulla
macchina.
Il presente manuale è stato redatto dal Costruttore e costituisce parte integrante del corredo
della macchina.
Le informazioni contenute sono dirette a personale qualificato cioè a persone in possesso di
esperienza, preparazione tecnica, conoscenza normativa e legislativa, in grado di svolgere
le attività necessarie e in grado di riconoscere ed evitare possibili pericoli nell’eseguire la
movimentazione, l’installazione, l’uso e la manutenzione della macchina.
Il manuale definisce lo scopo per cui la macchina è stata costruita e contiene tutte le informazioni necessarie per garantirne un uso sicuro e corretto. La costante osservanza delle
indicazioni in esso contenute, garantisce la sicurezza degli operatori, l’economia di esercizio,
una più lunga durata della macchina e il suo buon funzionamento. Quest’ultimo è assicurato
solo se la macchina viene utilizzata in accordo a quanto indicato nel presente manuale e, in
generale, nella documentazione di accompagnamento. E’, perciò, indispensabile leggere e
conservare accuratamente tutta la documentazione.
Pur essendo la macchina dotata di sicurezze attive e passive, non possono essere evitati tutti
i rischi dovuti ad un uso non corretto. Si declina ogni responsabilità per danni a persone o
cose derivanti da un uso improprio della macchina.
Per facilitarne la consultazione il manuale è stato suddiviso in capitoli e relativi paragrafi che
ne identificano i concetti principali; per una ricerca rapida degli argomenti consultare l’indice
descrittivo.
Per dare maggior risalto alle parti da non trascurare, alcuni brani di testo sono evidenziati
in grassetto.
La realizzazione di questo manuale intende essere una guida pratica per l’utilizzo corretto e
sicuro della macchina nonché per una sua razionale manutenzione.
Ogni osservazione sul presente libretto rappresenta un contributo importante per il miglioramento dei servizi che la ARCA ETICHETTE S.p.A. intende offrire ai propri Clienti
Il testo originale della presente documentazione, redatto in lingua italiana, costituisce riferimento unico per eventuali controversie interpretative legate alle traduzioni nelle lingue
comunitarie.
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1 - INTRODUZIONE
1.2 Conservazione della documentazione
Il presente manuale deve essere custodito nelle vicinanze della macchina per una sua rapida
consultazione, in un luogo sicuro e riparato in modo da non essere danneggiato.
Il manuale deve essere conservato per tutta la vita della macchina, ed in caso di cessione
della stessa a terzi, il manuale deve essere sempre trasmesso a corredo insieme agli altri
documenti che accompagnano la macchina.
La mancata consegna del manuale solleva il costruttore dalle responsabilità relative al corretto
uso della macchina.
In caso di danneggiamento ( che ne comprometta la consultazione) o smarrimento l’ utilizzatore potrà richiedere l’ acquisizione di una nuova copia comunicando il numero di serie
della macchina.
1.3 Aggiornamento della documentazione
Il presente manuale è da considerarsi aggiornato per la versione della macchina con cui viene
consegnato a corredo.Eventuali modifiche e/o miglioramenti non obbligano il costruttore ad
intervenire sulla apparecchiatura fornita in precedenza nè a considerare la stessa ed il relativo
manuale carenti ed inadeguati.
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1 - INTRODUZIONE
1.4 Destiantari del documento
Gli operatori a seconda delle mansioni e delle diverse esigenze di informazioni (UNI 10653/2003)
si distinguono in:
Destinatari
Esigenze di informazione
Pos Destinatari omogenei
1
Movimenta- Sistemare il prodotto in un apposito imballo, verificare la corretta posizione rispetto all’imtori
ballo, chiudendolo adeguatamente. Effettuare il disimballo nel rispetto delle istruzioni
indicate sull’imballo. Eseguire queste operazioni con l’ausilio eventuale di dispositivi di
sollevamento ed in condizioni di sicurezza per le persone, per il prodotto e per l’ambiente.
2
Trasportatori Porre il prodotto imballato su di un mezzo di trasporto, eventualmente con l’ausilio di
dispositivi di sollevamento e di contenimento, stivarlo e posizionarlo in modo idoneo, trasportare il prodotto stesso a destinazione e scaricarlo dal mezzo di trasporto compiendo
un senso inverso le operazioni soprammenzionate e compiendo tutte queste operazioni
in condizioni di sicurezza per le persone, per il prodotto e per l’ambiente.
3
Venditori
Illustrare le caratteristiche dei prodotti disponibili, fornendo indicazioni per la scelta, ai
potenziali acquirente, mettendo questi in guardia dalle condizioni di uso pericoloso per
le persone, per il prodotto e per l’ambiente e fornendo indirizzi per effettuare tutte le
operazioni relative al prodotto, l’installazione, l’uso, la manutenzione, le riparazioni, lo
smontaggio e la demolizione.
4
Installatori
Porre, per delega esplicita od implicita dell’acquirente e con la collaborazione del venditore,
il prodotto in condizioni di funzionamento sicuro per le persone, per il prodotto stesso
e per l’ambiente, fornendo all’utente/utilizzatore le informazioni fondamentali di uso e
manutenzione in condizioni di sicurezza.
5
Manutentori Compiere le normali operazioni di controllo, di verifica, di regolazione ed, eventualmente, di piccole riparazioni, secondo il piano di manutenzione previsto dal produttore ed in
condizioni di sicurezza per le persone, per il prodotto e per l’ambiente.
6
Riparatori
Effettuare una diagnosi dei guasti e dei comportamenti anomali del prodotto, eventualmente avvalendosi delle informazioni fornite dall’utente, ovviare alle avarie, effettuando le
necessarie riparazioni, sostituzioni e regolazioni che restituiscano al prodotto la capacità
di funzionare correttamente e in condizioni di sicurezza per le persone, per il prodotto
stesso e per l’ambiente.
7
Demolitori
Riconoscere quando è conveniente la demolizione del prodotto e smontarlo nelle parti
che lo costituiscono, eventualmente selezionando i relativi materiali, eliminando in modo
sicuro e corretto dal punto di vista ambientale le parti non riutilizzabili ed avviando le
altre al riciclo.
Destinatari eterogenei
8
11
Utenti/
utilizzatori
Azionare il prodotto in condizioni di sicurezza per le persone, per il prodotto stesso e
per l’ambiente, interpretare una elementare diagnostica dei guasti e delle condizioni
di funzionamento anomale e compiere semplici operazioni di regolazione, di verifica, di
manutenzione e di riparazione.
1 - INTRODUZIONE
1.5 Elenco allegati
Al presente manuale viene allegata la seguente documentazione:
•
•
•
•
Schemi elettrici: necessari all’operatore esperto per gli interventi all’impianto elettrico.
Catalogo delle parti di ricambio: per l’ordinazione di ricambi originali.
Disegni di lay-out: necessari all’installatore per il posizionamento del marcatore.
Copia della dichiarazione di conformità
1.6 Garanzie
La macchina è coperta da una garanzia per i difetti di fabbricazione.
Per il periodo di copertura e l’inizio della garanzia, fare riferimento al contratto di acquisto.
La garanzia è valida solo se la macchina è stata utilizzata secondo le istruzioni del Costruttore
e non ha subito manomissioni.
La garanzia comprende la sostituzione dei pezzi difettosi franco sede della ARCA ETICHETTE
S.p.A.
Se vengono effettuate riparazioni da parte di personale non autorizzato, la garanzia decade
immediatamente.
1.7 Collaudo
Il collaudo viene effettuato presso la sede della ARCA ETICHETTE S.p.A. prima della spedizione.
1.8 Personale autorizzato all’ assistenza
Gli interventi di riparazione e di manutenzione straordinaria possono essere effettuati esclusivamente da personale competente, ovvero della ARCA ETICHETTE S.p.A. oppure da essa
autorizzato.
Informazioni sul personale a cui rivolgersi per gli interventi possono essere ottenute direttamente dalla ARCA ETICHETTE S.p.A. contattando l’Ufficio Servizio Assistenza.
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1 - INTRODUZIONE
1.9. Comunicazione con l’ ufficio Servizio Assistenza
Per la risoluzione di problemi o dubbi contattare:
ARCA ETICHETTE S.p.A. - Ufficio Servizio Assistenza
Telefono:+39 (0) 02-97231416
Fax:+39 (0) 02-97231401
@mail: [email protected]
Al fine di ottimizzare il tempo di risposta e individuare una soluzione adeguata e puntuale, è
indispensabile comunicare i seguenti dati:
A.Dati cliente (Nome, Recapiti telefonici, Indirizzo @mail);
B.No. di matricola;
C.Tipo macchina;
D.Descrizione del problema riscontrato (specificando la parte della macchina interessata);
E.Descrizione di eventuali tentativi di risoluzione del problema effettuati da parte di personale dell’utilizzatore.
1.10. Normative e documentazione di riferimanto
La macchina è conforme alle prescrizioni contenute nei seguenti documenti:
A.Direttiva 2006/95/CE (Direttiva Bassa Tensione)
B.Direttiva 2004/108/CE (Direttiva Compatibilità elettromagnetica)
C.CEI EN 60204-1/A1:2010 : Sicurezza del macchinario - equipaggiamneto elettrico delle
macchine - Parte 1: Regole generali
D.EN 60825-1 :2008-1: Sicurezza dei dispositivi laser - Parte 1: Classificazione degli impianti e requisiti.
E.Tutte le specifiche normative tecniche di settore che regolamentano le attività di progettazione, sviluppo, produzione, installazione ed assistenza delle macchine.
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1 - INTRODUZIONE
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1 - INTRODUZIONE
Marcatore Fiber Laser
2. Informazioni sulla sicurezza
15
2.
Informazioni sulla sicurezza
2.1. Precauzioni generali..............................................................17
2.1.1. Avvertenze e cautele---------------------------------------------------------------- 18
2.2. Radiazioni laser.....................................................................19
2.3. Classificazione dei laser.........................................................19
2.4. Rischi per gli occhi e per la pelle...........................................20
2.5. Condizione di visione della radiazione................................... 22
2.6. Rischi collaterali....................................................................23
2.6.1. Rischio dovuto alla emissione di fumi--------------------------------------------- 23
2.6.2. Rischio di incendio------------------------------------------------------------------- 23
2.6.3. Rischio dovuto all’elettricità--------------------------------------------------------- 24
2.7. Parti sigillate..........................................................................24
2.8. Sistemi di protezione.............................................................25
2.8.1. Accorgimenti progettuali------------------------------------------------------------ 25
2.8.2. Definizioni procedurali ed amminstrative----------------------------------------- 26
2.8.3. Dispositivi di protezione individuale (D.P.I.)-------------------------------------- 26
2.9. Rischi residui..........................................................................27
2.10. Dispositivi per l’arresto di emergenza e per i ripari mobili.. 27
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2 - INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA
2.1.Precauzioni generali
E’ necessario assicurarsi sempre e in via preventiva di avere compreso il contenuto del presente manuale.
Il mancato rispetto delle norme in esso contenute esime il Costruttore da responsabilità per
danni a persone e/o cose.
E’ necessario che l’operatore sia istruito riguardo le precauzioni di sicurezza atte ad evitare
lesioni o danni alle persone ed all’apparecchiatura.
Verificare, prima dell’installazione, il rispetto delle norme di sicurezza, posizionamento ed
operatività della macchina, rilevando le condizioni ambientali (temperatura, umidità, illuminazione, vibrazioni, polveri di sospensione) e l’idoneità degli spazi da occupare.
Qualora fossero necessari approfondimenti, rivolgersi direttamente e in via esclusiva all’Assistenza Tecnica Autorizzata.
Prima della fase di installazione controllare che la superficie di appoggio sia idonea a sostenerne il peso.
Ove fossero riscontrate delle incompatibilità contattare con la massima urgenza l’Assistenza
Tecnica Autorizzata.
Movimentazione, sollevamento, installazione, uso e manutenzione, nei limiti della definizione
di operatore, devono essere eseguite da personale qualificato e dotato dei requisiti psicofisici
necessari, nel pieno rispetto delle istruzioni di seguito riportate e sempre in conformità alle
Norme di Sicurezza e Salute Vigenti.
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2 - INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA
2.1.1. Avvertenze e cautele
Utenti, Riparatori Manutentori devono essere dotati delle specifiche competenze nonché dei
requisiti psico-fisici per lo svolgimento delle mansioni citate.
All’atto dell’installazione verificare sempre, e in via preventiva, il corretto funzionamento,
montaggio ed efficienza di comandi e sistemi di sicurezza a cura del Cliente.
Qualora si riscontrino anomalie arrestare immediatamente il ciclo di lavorazione e richiedere
l’intervento dell’Assistenza Tecnica Autorizzata.
Prestare attenzione alle eventuali targhette adesive. In caso di deterioramento sostituirle
rivolgendosi direttamente e in via esclusiva all’Assistenza Tecnica Autorizzata.
Attenersi alle raccomandazioni e alle cautele raccomandate nelle pagine a seguire.
Qualsiasi intervento di manutenzione nel rispetto della definizione di utilizzatore deve essere
effettuato da personale tecnico specializzato debitamente istruito.
Le modifiche o le manomissioni anche di lieve entità esimono il Costruttore da qualsiasi responsabilità relativa a buon uso, corretto funzionamento e incolumità per persone e/o cose.
E’ tassativamente vietato manomettere apparecchiature e dispositivi di sicurezza.
Come componente OEM, il laser non è equipaggiato con tutte le sicurezze che
un sistema laser finito deve avere ed è in carico al cliente, tramite personale
Ø 30 mm
tecnico adeguatamente istruito, l’integrazione di sistemi di interblocco,
protezioni e avvertimenti di sicurezza previsti dalla legge nel prodotto finito
Attenzione: Arca Etichette Spa declina ogni responsabilità per danni a persone
30 mm
o cose derivanti da un Øuso
non corretto del dispositivo.
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2 - INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA
2.2.Radiazioni laser
La radiazione laser è un’emissione elettromagnetica coerente e monocromatica, in un range di lunghezze d’onda che comprende l’infrarosso lontano (Laser CO2), l’infrarosso vicino
(Laser Nd:Yag, Nd:YVO4, Fiber Laser), il visibile (laser He:Ne, Argon) e l’ultravioletto (laser
a eccimeri). La radiazione laser è non ionizzante.
I laser, a cui il presente manuale si riferisce, sono basati sulla tecnologia cosiddetta “Fiber
Laser”, ovvero sono laser a stato solido in cui l’emissione laser è generata da un diodi laser.
La radiazione laser viene poi collimata e focalizzata attraverso lenti e ottiche in un punto
(spot) in cui l’intensità del fascio è tale da provocare reazioni su diversi materiali, producendo
in essi un’alterazione e dunque una lavorazione.
2.3.Classificazione dei laser
In base al potenziale grado di pericolosità per le persone, i laser vengono suddivisi in classi;
dalla classe 1, sostanzialmente sicuri in tutte le condizioni, alla classe 4 potenzialmente pericolosi in tutte le condizioni.
La radiazione laser emessa dal dispositivo rientra nella classe 4 (rif. Norma EN 60825-1) e
contiene un fascio rosso di puntamento visibile rientrante nella classe 2M.
La radiazione laser di classe 4 è pericolosa sia per visione diretta, riflessa e diffusa. E’ dannosa sia per gli occhi che per la pelle ed inoltre può, se direttamente indirizzata su sostanze
infiammabili, innescare incendi.
I laser appartenenti alla classe 2M emettono un fascio visibile con lunghezza d’omda da 400nm
a 700nm dove la protezione dell’occhio è normalmente assicurata dal riflesso incondizionato
di chiusura delle palpebre a fronte di una luce troppo intensa.
Questi laser possono diventare pericolosi se la loro radiazione viene amplificata attraverso
delle lenti.
19
2 - INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA
2.4.Rischi per gli occhi e per la pelle
In base alla loro lunghezza d’onda, le radiazioni elettromagnetiche vengono assorbite dagli
occhi e dalla pelle.
Le lunghezze d’onda che vanno da 400nm (luce visibile) ai 1400nm (infrarosso IRA) penetrano
sia attraverso la cornea che al cristallino focalizzandosi sulla retina, la quale può subire un
danno irreversibile compromettendo la capacità visiva.
La lunghezza d’onda di base del laser è di 1064nm e quindi comporta una esposizione diretta
della retina ed inoltre risultando invisibile, vengono meno i meccanismi di autodifesa dell’occhio
(riflesso incondizionato di chiusura delle palpebre a fronte di una luce troppo intensa).
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2 - INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA
In relazione alla lunghezza d’onda ed al tempo di esposizone anche la pelle può essere danneggiata.
I danni possono essere:
• arrossamento della pelle per lunghezze d’onda corte (ultravioletti: UV-C 180÷280 nm;
UV-B 280÷315 nm, UV-A 315÷400 nm)
• buciatura della pelle per lunghezze d’onda maggiori (infrarossi: IR-A 780÷1400 nm; IR-B
1400÷3000 nm; IR-A 3000÷10E6 nm)
Ø 30 mm
Il dispositivo contine una sorgente invisibile di classe 4
Ø 30 mm
La visione diretta, indiretta o diffusa del fascio laser di classe 4 può provocare
danni irreversibili
Ø 30 mm alla vista.
Tutte le persone che possono essere esposte alla radiazione laser pericolosa
devono indossare dispositivi di protezione individuali (D.P.I.) come occhiali di
Ø 30 mm
protezione (certificati
in accordo alla EN 207), guanti opachi.
Gli occhiali di protezione idonei devono possedere Densità ottica del filtro OD>8
alla lunghezza d’onda di 1070nm
Anche indossando gli occhiali di protezione occorre evitare in ogni modo la visione diretta o
riflessa del fascio laser che può danneggiare il filtro con cui sono costruiti gli occhiali, vanificandone la loro protezione.
Prima di indossare gli occhiali di protezione verificare che essi non siano già stati danneggiati
e che siano quelli prescritti per quella lunghezza d’onda e con quella densità ottica.
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2 - INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA
2.5.Condizione di visione della radiazione
Il fascio laser emesso è una sorgente di luce intensa, monocromatica e altamente collimata
(cioe’ pochissimo divergente).
Se indirizzato direttamente nell’occhio esso viene focalizzato sulla retina in uno spot molto
piccolo e di elevata densita’ di potenza risultando estremamente dannoso alla vista.
Se il fascio laser viene diretto su un bersaglio non riflettente esso viene diffuso diventando
fortemente divergente. La porzione di fascio laser che può essere focalizzata sulla retina
diventa molto minore così come la densità di potenza.
Questo tipo di visione diffusa della radiazione, a differenza di quella diretta, risulta molto
meno pericolosa per l’occhio ma resta comunque da evitare.
In relazione al modo di accesso alla radiazione si ha un diverso grado di pericolosità.
• Visione diretta del fascio laser:
È la condizione più pericolosa e può accadere all’uscita laser. Questa condizione va evitata in
ogni modo. Gli occhiali protettivi non rappresentano una difesa sufficiente alla visione diretta
del fascio.
• Visione diretta del fascio laser dopo la sua riflessione sugli specchi:
È la condizione di visione che si verifica in uscita dalla testa scanner dopo che il fascio viene
riflesso dagli specchi in esso contenuti.
La visione del fascio riflesso da una superficie piana a specchio è pericolosa allo stesso modo
del fascio diretto.
Anche questa condizione deve essere assolutamente evitata. Gli occhiali di protezione NON
sono una valida misura di protezione.
• Visione diretta del fascio laser in uscita dalla fibra ottica:
Questa condizione di visione può avvenire se la fibra ottica risulta disconnessa dal supporto
testa. Il fascio diverge ma resta pericoloso fino ad una significativa distanza dall’uscita della
fibra. Filtri ed occhiali di protezione non garantiscono la sicurezza.
• Visione diretta del fascio laser dopo la lente di focalizzazione:
E’ il tipo di accesso alla radiazione che può accadere allorché il fascio Laser non viene opportunamente terminato nel punto focale dopo il suo tragitto. La visione diretta del fascio
focalizzato resta pericolosa sino a distanza elevata, che dipende dalla sua divergenza ossia
dalla lunghezza focale. Opportuni Filtri ed Occhiali possono rappresentare un mezzo di protezione ma solo per una visione accidentale di breve durata e solo se di adeguata Densità
Ottica certificata secondo la Norma EN 207
• Visione della radiazione Diffusa del Fascio Laser dopo la lente di focalizzazione:
E’ la possibile condizione di visione più frequente della radiazione. Essa si verificaquando il
fascio laser focalizzato viene indirizzato su un bersaglio diffusivo. In questo caso opportuni
Filtri ed Occhiali possono rappresentare un mezzo di protezione adeguato anche per un tempo
prolungato. In ogni caso è una situazione consentita solo in fase di messa a punto da parte
di Personale formato ed informato dei pericoli per l’occhio e comunque da evitare con mezzi
ingegneristici in fase di lavorazione.
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2 - INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA
2.6.Rischi collaterali
Associati alla radiazione laser, possono coesistere dei rischi collaterali legati non già al laser
stesso bensì all’utilizzo che di esso se ne fa.
2.6.1. Rischio dovuto alla emissione di fumi
I principali rischi nascono ad esempio quando il materiale sottoposto all’intensa radiazione
laser emette fumi o vapori che, in alcuni casi legati alla natura del materiale stesso, possono
risultare tossici o irritanti.
Ø 30 mm
I fumi vanno evacuati dalla zona di lavoro ed adeguatamente filtati e abbattuti
prima di essere reimmessi nell’ambiente.
25.5 mm
2.6.2. Rischio di incendio
Altro rischio collaterale è quello di incendio processando del materiale diverso da quello per
cui l’apparecchio laser è previsto.
Alcune sostanze infiammabili come il metacrilato e le resine, così come alcune sostanze volatili (Solventi, gas, eteri, alcooli, ecc) possono essere facilmente infiammate dalla intensa
radiazione laser focalizzata. Le sostanze altamente infiammabili come i solventi utilizzati per
la pulizia delle ottiche devono essere tenute lontane dalla radiazione laser e non devono
essere inalate.
Ø 30 mm
25.5 mm
30 mm
Quando si processano materiali potenzialmente infiammabili è indispensabile
seguire le indicazioni fornite dal fabbricante.
Evitare l’irraggiamento diretto di sostanze infiammabili.
Ø 30 mm
30 mm
Non sottoporre a radiazioni laser materiali di origine sconosciuta o diversi da
quelli per cui l’apparecchio è stato progettato.
23
2 - INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA
2.6.3. Rischio dovuto all’elettricità
E’ il rischio collaterale più serio associato all’apparecchiatura laser.
Essendo l’apparecchiatura connessa ad una rete elettrica occorre sempre considerare questo
pericolo.
Questo pericolo insorge quando non vengono rispettate le avvertenze e procedure redatte
Ø 30 mm
dal costruttore del dispositivo.
Personale non autorizzato e non formato NON deve mai lavorare su parti elettriche.
I dispositivi di protezione NON devono mai essere rimossi e la loro efficienza va periodicamente controllata.
Solo personale autorizzato e qualificato può agire sulle parti elettriche.
Non rimuovere le etichette di avvertimento.
Non cambiare i fusibili con altri diversi da quelli indicati dal costruttore
2.7.Parti sigillate
Il dispositivo possiede alcune parti sigillate che non devono essere aperte per nessuna ragione. Le parti sigillate possono essere aperte solo ed esclusivamente da personale di Arca
Etichette S.p.A. o da essa autorizzato.
L’apertura delle parti sigillate da parte dell’acquirente provoca l’immediata perdita di garanzia
su tutte le parti del sistema.
Ø 30 mm
L’accesso alle parti interne del modulo di potenza dell’apparecchio è consentito
solo al personale autorizzato, formato e informato sui rischi di radiazioni laser.
Arca Etichette S.p.a. non è responsabile delle conseguenze derivanti delle
operazioni eseguite da personale NON autorizzato
24
2 - INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA
2.8.Sistemi di protezione
in un sistema in cui è installato un dispositivo laser, in aggiunta ai pericoli legati all’elettricità e alla meccanica si aggiunge un pericolo rappresentato dalle radiazioni laser (radiazione
elettromagnetica non ionizzante).
La sicurezza dei dispositivi laser è soggetta a norme specifiche, per quanto concerne l’elettricità e le radiazioni, le cui raccomandazioni vanno scrupolosamente osservate.
Il rispetto di queste normative è responsabilità del costruttore del dispositivo laser, dell’integratore del dispositivo laser nel sistema e dell’utilizzatore del sistema finito.
Le possibili misure di sicurezza possono essere:
A.Installazione di una barriera tra persona e pericolo, così da ridurre al minimo il rischio.
B.Diminuzione del rischio tramite l’informazione delle persone sull’esistenza del pericolo
e la loro istruzione sul modo corretto di operare.
C.Dotazione di dispositivi di protezione individuali che devono essere adaguati alle diversa
condizioni di lavoro.
Possiamo quindi definire tre diversi interventi per la sicurezza del sistema:
A.Accorgimenti progettuali
B.Definizioni procedurali ed amminstrative
C.Dispositivi di protezione individuale
2.8.1. Accorgimenti progettuali
Sono le soluzioni ideali in un ambiente industriale.
Ogni fase del progetto, realizzazione ed integrazione del dispositivo è eseguita in accordo ai
principi di sicurezza al fine di diminuire i rischi potenziali del dispositivo.
Queste soluzioni, se applicabili, consistono in protezioni fisiche che racchiudono il laser e
delimitano l’area di lavoro al fine di impedire alla radiazione laser di raggiungere l’esterno
della protezioni stesse.
Una soluzione di questo tipo riduce il Livello di Emissione Accettabile (LEA) in modo che i
laser classificati come pericolosi (classe 4) non emettano verso l’esterno livelli di radiazione
superiore alla classe 1, considarata non pericolosa.
Nella realizzazione delle protezioni vanno seguite le prescrizioni riportate nella normativa
EN 60825-1 :2008 Sicurezza dei dispositivi laser.
25
2 - INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA
2.8.2. Definizioni procedurali ed amminstrative
Le prescizioni d’uso devono essere redatte al fine di sensibilizzare l’utilizzatore alla responsabilità di utilizzare nel modo corretto le protezioni previste dal costruttore con l’aggiunta di
quelle di sua competenza.
L’utilizzatore ha, inoltre, l’obbligo di sviluppare una procedura interna di comportamento al
fine di garantire le migliori condizioni di sicurezza.
Scopo di tale procedura deve essere anche di evitare che personale non autorizzato abbia
accesso nell’area di lavoro del laser.
Deve essere definita una procedura standard per le operazioni di accensione e spegnimento
del dispositivo.
Tali procedure devono essere sempre consultabili in prossimità del dispositivo laser come
riferimento per l’operatore e devono essere redatte nella lingua dell’operatore.
La formazione del personale è fondamentale e deve includere:
A.Familiarizzazione con le procedure operative
B.Conoscenza degli effetti biologici delle radiazioni sugli occhi e sulla pelle
C.Comprensione dell anecessità di utilizzare i Dispositivi di Protezione Individuali (D.P.I.)
D.Utilizzo appropiato delle procedure di controllo, segnali di pericolo, ecc...
2.8.3. Dispositivi di protezione individuale (D.P.I.)
I dispositivi di protezione individuale vanno considerati come una misura di sicurezza aggiuntiva oltre ai dispositivi di protezione previsti in fase di progetto ed installazione e non come
la principale o unica misura di sicurezza.
Questi dispositivi includono gli occhiali di protezione che devono essere sicuri e certificati,
esendo la barriera ultim atra gli occhi e la radiazione.
Il calcolo della densità ottica degli occhiali va effettuato secondo le normative vigenti basandosi
sul caso peggiore di condizione di visione del fascio ed in funzione della lunghezza d’onda e
delle caratteristiche della radazione.
Nessun occhiale di protezione è in grado di proteggere gli occhi da una visione
Ø 30 mm
prolungata del fascio laser
26
2 - INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA
2.9. Rischi residui
Sono quei rischi de derivano non dal laser ma dal suo utilizzo:
Oltre alle radiazioni principali esistono delle radiazioni collaterali ti tipo infrarosso visibile, ed
ultravioletto che per la loro intensità possono essere un potenziale pericolo.
Il laser, per la sua elevata densità di potenza (irradiamento), è in grado di innescare la combustione di sostanze infiammabili quali le sostanze volatili (solventi, benzine, eteri, alcoli,ecc...)
oltre le resine metacriliche o plastiche.
L’interazione del fascio laser con materiali organici ed inorganici provoca la formazione di
fumi ed esalazioni che possono rilustare nocivi per la salute.
I prodotti per la pulizia delle lenti sono solventi altamente infiammabili ed irritanti per gli
occhi e per inalazione.
Al fine di ridurre al minimo tali rischi è necessario evidenziale le seguenti avvertenze:
A.NON RIMUOVERE LE COPERTURE DI PROTEZIONE
B.NON DIRIGERE IL FASCIO LASER SU MATERIALI RITENUTI INFIAMMABILI
C.EVECUARE I FUMI PER MEZZO DI APPOSITI ASPIRATORI
D.FILTRARE I FUMI PRIMA DI RILASCIARLI NELL’AMBIENTE
E.NON EFFETTUARE REGOLAZIONI CON IL LASER IN FUNZIONE
F.NON OPERARE CON IMPIANTO ELETTRICO SOTTO TENSIONE E BARRIERE DI PROTEZIONE ASPORTATE
G.IL PERSONALE DEVE ESSERE ADEGUATAMENTE ISTRUITO E AUTORIZZATO
2.10. Dispositivi per l’arresto di emergenza e per i ripari mobili
Il dispositivio è dotato di dispositivi di sicurezza per l’arresto di emergenza.
Pima di ogni avvio della macchina, assicurarsi che i dispositivi di sicurezza siano attivi e perfettamente funzionanti.
Per le caratteristiche dei dispositivi installi fare riferimento alla documentazione in allegato.
27
2 - INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA
28
2 - INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA
Marcatore Fiber Laser
3. Informazioni generali
e
caratteristiche tecniche
3.
Informazioni generali e
caratteristiche tecniche
3.1. Descrizione del dispositivo e suo uso previsto............................... 31
3.2. Modi d’uso non consentiti............................................................... 31
3.3. Parti principali del dispositivo........................................................ 32
3.4. Funzionamento del dispositivo ..................................................... 33
3.5. Demolizione e smaltimento............................................................ 34
3.6. Dati identificativi della macchina................................................... 34
3.7. Caratteristiche tecniche.................................................................. 35
3.7.1. Condizioni ambientali---------------------------------------------------------------- 35
3.7.2. Dati tecnici---------------------------------------------------------------------------- 35
3.7.3. Dati tecnici sorgente laser---------------------------------------------------------- 36
3.7.4. Dimensioni e peso-------------------------------------------------------------------- 37
30
3 - INFORMAZIONI GENERALI E CARATTERISTICHE TECNICHE
3.1.Descrizione del dispositivo e suo uso previsto
Il dispositivo, destinato ad un uso industriale, è prevalentemente utilizzato per applicazioni
di marcatura e lavorazione di metalli, plastiche, microlavorazioni e lavorazioni dei materiali
in genere.
Il dispositivo è una apparecchiatura laser OEM (Origin Equipment Manufacturer) cioè progettato come componente destinato ad essere integrato in sistemi più complessi.
Come componente OEM non è equipaggiato con tutte le sicurezze che un sistema laser finito deve avere ed è in carico al cliente, tramite personale tecnico adeguatemente istruito,
l’integrazione si sistemi di blocco, protezioni e avvertimenti di sicurezza previsti dalla legge
nel prodotto finito.
La destinazione d’uso non deve in alcun modo essere cambiata.
Arca Etichette Spa declina
Ø 30 mmogni responsabilità per danni a persone o cose
derivanti da un uso non corretto del dispositivo.
3.2.Modi d’uso non consentiti
Tutte le persone che operano sul dispositivo devono essere opportunamente addestrate
sui corretti metodi di lavoro ed informate sulla natura ed il funzionamento dei dispositivi di
sicurezza.
Non è consentito l’ uso per lavorazioni diverse da come riportato al parag. 3.1.
31
3 - INFORMAZIONI GENERALI E CARATTERISTICHE TECNICHE
3.3. Parti principali del dispositivo
Il dispositivo si compone delle seguenti parti:
1.Unità di controllo: contenente sistema di alimentazione ed elettronica di gestione
2.Testa Scanner: tramite due specchi galvanometrici dirige il fascio laser
3.Collimatore fascio
4.Lente di focalizzazione: disponibile in diverse lunghezze focali, focalizza il fascio laser
in uno spot
5.Personal computer: per eleborare testi, grafica e impostare i parametri di lavorazione
(opzionale nella fornitura)
3
2
4
5
32
1
3 - INFORMAZIONI GENERALI E CARATTERISTICHE TECNICHE
3.4. Funzionamento del dispositivo
Durante l’esercizio il laser genera un raggio infrarosso e invisibile ad alta energia.
Per una migliore focalizzazione, il raggio laser viene dapprima ingrandito con l’ausilio di un
sistema di espansione ottica e quindi focalizzato, dopo essere stato deflesso da un sistema
di scansione basato su due specchi montati su motori galvanometrici.
Questi deviano il raggio in modo controllato lungo gli assi X e Y, coordinando il movimento
dei due motori con l’accensione/spegnimento del fascio laser viene realizzata la marcatura
sulla superficie del prodotto.
Il raggio laser deviato viene focalizzato dalla lente prima che esso colpisca la superficie del
prodotto.
25.5 mm
In genere la marcatura viene eseguita nel fuoco del raggio
Ø 30 mm
30 mm
Il dispositivo di marcatura interagisce con i materiali principalmente attaverso
un processo termico con emissione di fumi e vapori.
E’ necessario considerare il trattamento ed abbattimento adeguato dei fumi,
in special modo nella marcatura di materiali plastici
33
3 - INFORMAZIONI GENERALI E CARATTERISTICHE TECNICHE
3.5. Demolizione e smaltimento
Molti dei materiali di cui la macchina è composta, sono riciclabili.
Se ne consiglia la consegna a ditte specializzate nel recupero di tali materiali.
Non abbandonare tali componenti nell’ ambiente e non smaltirli come rifiuti.
ATTENZIONE! Macchinari e componenti, a fine periodo di
utilizzo, devono essere
smaltiti nel rispetto delle leggi in
Ø 30 mm
materia vigenti nel paese di utilizzo.
3.6. Dati identificativi della macchina
L’ identificazione del dispositivo in vostro possesso può essere effetuata tramite la lettura
della targhetta identificativa.
La targhetta identificativa si trova nella parte posteriore dell’unita’ di controllo.
La targhetta identificativa riporta i seguenti dati:
•
•
•
•
modello
matricola
dati di targa elettrici
anno di fabbricazione
MODEL
S/N :
Supply :
YEAR :
ARCA ETICHETTE SPA - DIVISIONE SISTEMI
Via Pacinotti - 20010 MARCALLO (MI) / ITALY
34
3 - INFORMAZIONI GENERALI E CARATTERISTICHE TECNICHE
3.7. Caratteristiche tecniche
3.7.1. Condizioni ambientali
La macchina NON deve lavorare in ambienti con atmosfera esplosiva, in presenza di polveri
fini o di gas corrosivi.
Le condizioni ambientali di funzionamento sono:
Condizioni ambientali
Temperatura di stoccaggio
Compresa tra +5° e + 50°
Temperatura di esercizio
Compresa tra +5° e + 40°
Umidità
Compresa tra 10% e 90% senza condensa
Pressione
da 700 a 1060 hPa
3.7.2. Dati tecnici
Dati tecnici
Modello
10 WATT
20 WATT
30 WATT
50 WATT
100 WATT
85/240 Vac
50/60 Hz
85/240 Vac
50/60 Hz
85/240 Vac
50/60 Hz
85/240 Vac
50/60 Hz
85/240 Vac
50/60 Hz
Potenza nominale
200W
200W
200W
200W
200W
Corrente nominale
5A
5A
5A
5A
5A
Fusibili
1xF3.15
al 250 V
1xF3.15
al 250 V
1xF3.15
al 250 V
1xF3.15
al 250 V
1xF3.15
al 250 V
Raffreddamento
ad aria
forzata
ad aria
forzata
ad aria
forzata
ad aria
forzata
ad aria
forzata
Alimentazione (mono fase)
50°C
50°C
50°C
50°C
50°C
Massima temperatura interna su dissipatore su dissipatore su dissipatore su dissipatore su dissipatore
di calore
di calore
di calore
di calore
di calore
Grado di protezione
35
IP54
IP54
IP54
3 - INFORMAZIONI GENERALI E CARATTERISTICHE TECNICHE
IP54
IP54
3.7.3. Dati tecnici sorgente laser
Dati tecnici sorgente laser
Modello
LA020FAX00
LA030FAX00
LA050FAX00
LA100FAX00
Ytterbium
Ytterbium
Ytterbium
Ytterbium
Lunghezza d’onda
1070nm
1070nm
1070nm
1070nm
Diametro fascio
7,5mm
7,5mm
7,5mm
7,5mm
Modo operativo
Pulsazione
Pulsazione
Pulsazione
Pulsazione
Frequenza
di ripetizione
20-200Khz
30-200Khz
50-200Khz
2-100Khz
20 W +/- 5%
30 W +/- 5%
50 W +/- 5%
100 W +/- 5%
Lunghezza fibra ottica
3 metri
3 metri
3 metri
3 metri
Lunghezza d’onda del
diodo di puntamento
660nm
660nm
660nm
660nm
Potenza nominale del
diodo di puntamento
0,5mW
0,5mW
0,5mW
0,5mW
Velocità di marcatura
(1)
fino a 7000
mm/sec
fino a 7000
mm/sec
fino a 7000
mm/sec
fino a 7000
mm/sec
Mezzo attivo
Potenza nominale
Dati tecnici sorgente laser
Modello
Mezzo attivo
LA010FBX00
LA020FBX00
LA030FBX00
LA050FBX00
Ytterbium
Ytterbium
Ytterbium
Ytterbium
Lunghezza d’onda
1070nm
1070nm
1070nm
1070nm
Diametro fascio
7,5mm
7,5mm
7,5mm
7,5mm
Modo operativo
Pulsazione
Pulsazione
Pulsazione
Pulsazione
22-80Khz
22-80Khz
22-80Khz
22-800Khz
Frequenza
di ripetizione
10 W +/- 5%
20 W +/- 5%
30 W +/- 5%
50 W +/- 5%
Lunghezza fibra ottica
Potenza nominale
3 metri
3 metri
3 metri
3 metri
Lunghezza d’onda del
diodo di puntamento
660nm
660nm
660nm
660nm
Potenza nominale del
diodo di puntamento
0,5mW
0,5mW
0,5mW
0,5mW
Velocità di marcatura
(1)
fino a 7000
mm/sec
fino a 7000
mm/sec
fino a 7000
mm/sec
fino a 7000
mm/sec
(1) Da verificare in funzione della natura della superficie e dipendente dalla grafica da marcare
36
3 - INFORMAZIONI GENERALI E CARATTERISTICHE TECNICHE
3.7.4. Dimensioni e peso
207
21 Kg
0
45
430
2.2 Kg
369.7
/3m
t
105
90.5
2 mt
153.5
37
3 - INFORMAZIONI GENERALI E CARATTERISTICHE TECNICHE
Marcatore Fiber Laser
4. Trasporto Immagazzinamento
e
Installazione
4.
Trasporto Immagazzinamento e
Installazione
4.1. Avvertenze Generali....................................................................... 40
4.2. Trasporto e movimentazione del dispositivo imballato.................. 40
4.3. Trasporto e movimentazione del dispositivo disimballato............. 41
4.4. Immagazzinamento del dispositivo imballato................................ 41
4.5. Installazione................................................................................... 42
4.5.1. Imballo e disimballo----------------------------------------------------------------- 43
4.5.2. Fissaggio della testa di marcatura------------------------------------------------ 44
4.5.3. Distanze di lavoro dall’obiettivo in funzione della lente installata------------ 44
4.5.4. Posizionamento dell’unità di controllo-------------------------------------------- 45
4.5.5. Alimentazione elettrica-------------------------------------------------------------- 46
4.5.6. Protezione contro le sovracorrenti------------------------------------------------- 46
4.5.7. Circuito di protezione---------------------------------------------------------------- 47
4.6. Cablaggio connettore I/O laser lato unità di controllo C5 (rev.1.1)47
4.7. Connettori unità di controllo.......................................................... 48
39
4 - TRASPORTO IMMAGAZZINAMENTO E INSTALLAZIONE
4.1.Avvertenze Generali
La macchina è costituita da un insieme di elementi costruiti ed assemblati con estrema cura
e precisione: si deve perciò prestare la massima attenzione nel maneggiarla, sia con l’imballo
che senza.
E’ altresì essenziale rimuovere con molta cura dall’imballo il laser, evitando di danneggiarlo
nel compiere questa operazione.
Al ricevimento della macchina controllare che:
•la fornitura corrisponda alle specifiche dell’ ordine
•tutti i particolari riortati sulla lista di imballaggio siano presenti
•la macchina non abbia subito danni dovuti al trasporto o altro
Nell’eseguire le operazioni di sollevamento e movimentazione:
• evitare sbilanciamenti del carico, ovvero sollevare il carico ponendo le pale dell’elevatore
meccanico in corrispondenza dei punti di sollevamento indicati sull’imballo oppure utilizzando
catene poste in modo bilanciato fatte passare negli appositi punti indicati sull’imballo;
• non passare o sostare per nessun motivo sotto carichi sospesi.
Controllare che l’imballo sia perfettamente integro prima di procedere alla sua apertura.
Se l’imballo risultasse severamente deteriorato o distrutto, interpellare immediatamente la
ARCA ETICHETTE S.p.A.
4.2.Trasporto e movimentazione del dispositivo imballato
Il dispositivo imballato può essere trasportato utilizzando un carrello elevatore seguendo le
indicazioni dei pittogrammi sull’ imballo per una corretta e sicura movimentazione.
40
4 - TRASPORTO IMMAGAZZINAMENTO E INSTALLAZIONE
4.3.Trasporto e movimentazione del dispositivo disimballato
Il dispositivo disimballato deve essere trasportato con estrema cura in quanto privo delle
strutture protettive anti-danneggiamento.
Attenzione a far presa sui punti indicati in figura.
23.2 Kg
4.4.Immagazzinamento del dispositivo imballato
L’imballo è sufficiente per protegge da polvere e altri agenti che potrebbero danneggiarlo è
sufficiente immagazzinare il dispositivo imballato in luogo asciutto ( vedi Condizioni ambientali
paragrafo 3.7.1.).
Per una corretta conservazione della macchina è essenziale che l’imballo originale sia integro
e non ci siano aperture di nessun genere.
Per evitare di compromettere l’integrità dell’imballo e quindi della macchina, non impilare
sopra la macchina imballata altri oggetti.
41
4 - TRASPORTO IMMAGAZZINAMENTO E INSTALLAZIONE
4.5.Installazione
L’ installazione della macchina deve essere effettuata da personale qualificato ed informato
delle corrette modalità di operazione come descritto nel seguente manuale.
Il dispositivo è un laser di CLASSE 4.
Per il suo utilizzo corretto
Ø 30 mm deve essere portato a CLASSE 1
Rifirimento normativo EN 60825-5
L’area adibita alla marcatura laser deve essere isolata dalle altre aree di lavoro
e segnalata con adeguati
Ø 30 mmavvisi di pericolo e divieto di accesso per la persone
non autorizzate
42
4 - TRASPORTO IMMAGAZZINAMENTO E INSTALLAZIONE
4.5.1. Imballo e disimballo
Controllare che l’ imballo sia perfettamente integro prima di procedere all’ apertura.
Se l’ imballo risultasse severamente deteriorato o distrutto, interpellare immediatamente
ARCA ETICHETTE S.p.a..
I pittogrammi posti sull’ imballo hanno i seguenti significati :
Indica la base dell’ imballo e che quindi lo stesso non può essere capovolto.
Le ounte delle frecce devono essere rivolte verso l’ alto.
Indica che il materiale imballato è estremamente fragile e che quindi è necessario manovrare con cura l’ imballo.
Indica che il materiale imballato teme l’ umidità e la pioggia e quindi deve
essere immagazzinato in un locale asciutto.
23.2 Kg
43
4 - TRASPORTO IMMAGAZZINAMENTO E INSTALLAZIONE
4.5.2. Fissaggio della testa di marcatura
Il risonatore va fissato utilizzando gli appositi fori.
Per evitare danneggiamento o rottura della fibra ottica, non piegare la stessa con un raggio
di curvature inferiore a 15 cm. Unità di controllo e testa di marcatura sono collegati tra e
NON sono separabili.
Rmin. 15 cm
135
125
15
Ø 4.5
105
29
Ø 4.5
=
Ø 5 F7
40
=
5
Ø 5 F7
4.5.3. Distanze di lavoro dall’obiettivo in funzione della lente installata
d.f.
Codice lente
LL100FBX00
LL160FBX00
LL254FBX00
LL330FBX00
LL420FBX00
Lunghezza focale
(mm)
100
160 (*)
254
330
420
Distanza focale (d.f.)
(mm)
95
180
295
385
503
area di marcatura
(mm)
60 x 60
120 x 120
156 x 156
216 x 216
290 x 290
(*) - Standard
44
4 - TRASPORTO IMMAGAZZINAMENTO E INSTALLAZIONE
4.5.4. Posizionamento dell’unità di controllo
L’unità di controllo deve essere installata in un ambiente che consenta un sufficente flusso
d’aria di raffreddamento nei lati anteriore e posteriore ed un corretto allogiamento dei cavi
nel lato posteriore.
L’unità di controllo, in fase di installazione, può essere posizionata sia orizzontalmente (H)
che verticalmente (V).
(V)
(H)
mm
~ 300
mm
~ 300
45
4 - TRASPORTO IMMAGAZZINAMENTO E INSTALLAZIONE
4.5.5. Alimentazione elettrica
Il dispositivo laser viene fornito con un cavo di alimentazione di lunghezza circa di 3 mt..
Il dispositivo deve essere collegato alla rete elettrico in conformita’ alle normative vigenti per
quanto riguarda la sicurezza elettrica.
Il dispositivo può essere collegato ad una presa di tensione in range esteso, da 85 a 240 Vac,
50 - 60 Hz. La tensione è selezionata automaticamente dal dispositivo.
Assicurarsi che l’interruttore principale sia in posizione di “0” prima di inserire la spina. In
caso contrario, portarlo in posizione di “0”.
~
3
m
t.
4.5.6. Protezione contro le sovracorrenti
L’alimentazione elettrica deve essere fornita al dispositivo da una linea protetta contro le
sovracorrenti mediante interuttori automatici (magnetotermici) o fusibili ritardati.
La corrente di intervento delle protezioni deve essere la più bassa possibile tenendo in considerazione il massimo assorbimento del dispositivo.
ATTENZIONE! La protezione contro le sovracorrenti deve
Ø 30 mm
far parte dell’impanto
di alimentazione del dispositivo e
non viene fornita da ARCA ETICHETTE S.p.a.
46
4 - TRASPORTO IMMAGAZZINAMENTO E INSTALLAZIONE
4.5.7. Circuito di protezione
Il dispositivo deve essere collegato ad un circuito di protezione equipotenziale esterno (messa
a terra)
ATTENZIONE! Il collegamento del conduttore di protezione
equipotenziale
esterno è essenziale per l corretto
Ø 30 mm
funzionamento del dispositivo e per la sicurezza degli
operatori
4.6.Cablaggio connettore I/O laser lato unità di controllo C5 (rev.1.1)
C5
I/O
Descrizione
C5
I/O
1A
IN
EMG1 “S11”
1B
OUT
SYSTEM READY
1C
IN
START MARKING
2A
IN
EMG2 “S21”
2B
OUT
LASER READY
2C
IN
STOP MARKING
3A
IN
RESET “S34”
3B
OUT
INTERLOCK ON
3C
4A
IN
INTERLOCK “A”
4B
OUT
READY TO MARK
4C
TERRA - PE
5B
OUT
MARKING
5C
OUT READY TO MARK “A”
6B
OUT
ALARM
6C
OUT ALARM “A”
5A
6A
OUT PILZ ON “Y32”
Descrizione
C5
I/O
Descrizione
7A
IN
EMG1 “S12”
7B
OUT
GND (EXT)
7C
OUT +24VDC 1A (EXT)
8A
IN
EMG1 “S22”
8B
OUT
GND (EXT)
8C
OUT +24VDC 1A (EXT)
9A
IN
RESET “S12”
9B
OUT
GND (EXT)
9C
10A
IN
INTERLOCK “B”
10B
OUT
GND (EXT)
10C
TERRA - PE
11B
OUT
GND (EXT)
11C
OUT READY TO MARK “B”
12B
OUT
GND (EXT)
12C
OUT ALARM “B”
11A
12A
OUT GND (EXT)
F
47
F
M
1
7
1
7
7
1
2
3
4
8
9
2
3
4
8
9
8
9
10
2
3
4
11
5
12
6
5
10
11
6
12
5
10
11
6
12
4 - TRASPORTO IMMAGAZZINAMENTO E INSTALLAZIONE
4.7. Connettori unità di controllo
C1
•
•
•
•
•
C5
C2
C3
C4
CN7
CN8
CN7
24 23 22 21 20 19 18 17 16 15 14 13
C1
C2
C3
C4
C5
- Collegameto fotocellula (opzionale)
- Collegamento Encoder (opzionale)
- Connettore Ethernet
- Connettore USB
- Connettore segnali I/O
C1
Descrizione
1
+24 VDC 1A
A
+5 VDC 1A
2
GND (ext)
B
GND (ext)
3
Start Marking
C
Channel A+
4
Stop Marking
D
Channel A-
E
Channel B+
F
Channel B-
G
Schield
H
N.C
Descrizione
C2
CN8
Descrizione
1
+24 VDC 1A (ext)
1
+5 VDC 1A
2
GND (ext)
2
GND
3
IN 0
3
IN 0 AXIS Z ZERO (5V TTL)
4
IN 1
4
OUT 1 AXIS Z STEPPER (5V TTL)
5
IN 2
5
OUT 2 AXIS Z DIRECTION (5V TTL)
6
IN 3
6
IN 1 AXIS X ZERO (5V TTL)
7
IN 4
7
OUT 3 AXIS X STEPPER (5V TTL)
8
IN 5
8
OUT 4 AXIS X DIRECTION (5V TTL)
9
IN 6
9
IN 2 AXIS Y ZERO (5V TTL)
10
IN 7
10
OUT 5 AXIS Y STEPPER (5V TTL)
11
IN 8
11
OUT 6 AXIS Y DIRECTION (5V TTL)
12
IN 9
12
INC
13
+24 VDC 1A (ext)
13
+5 VDC 1A
14
GND (ext)
14
GND
15
OUT 0
15
COME DA SCHEMA
16
OUT 1
16
COME DA SCHEMA
17
OUT 2
17
COME DA SCHEMA
18
OUT 3
18
COME DA SCHEMA
19
OUT 4
19
GND
20
OUT 5
20
COME DA SCHEMA
21
OUT 6
21
COME DA SCHEMA
22
OUT 7
22
COME DA SCHEMA
23
OUT 8
23
COME DA SCHEMA
24
OUT 9
24
NC
12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
48
Descrizione
4 - TRASPORTO IMMAGAZZINAMENTO E INSTALLAZIONE
Marcatore Fiber Laser
5. Istruzioni d’uso
5.
Istruzioni d’uso
5.1. Pannello frontale............................................................................ 51
5.2. Pannello frontale della pulsantiera indipendente (optional)......... 52
5.3. Utilizzo............................................................................................ 52
5.3.1. Operazioni preliminari--------------------------------------------------------------- 52
5.3.2. Messa in servizio--------------------------------------------------------------------- 53
5.4. Condizioni di allarme...................................................................... 54
5.5 Manutenzione ordinaria................................................................... 55
5.5.1 Pulizia ventole di raffreddamento-------------------------------------------------- 55
5.5.2 Pulizia lente--------------------------------------------------------------------------- 55
5.6 Manutenzione straordinaria............................................................ 56
50
5 - ISTRUZIONI D’USO
ATTENZIONE! Il dispositivo laser deve essere utilizzata solo
da personale informato
delle modalità di utilizzo e del
Ø 30 mm
funzionamento delle dotazioni di sicurezza.
L’area adibita alla marcatura laser deve essere isolata dalle altre aree di lavoro
e segnalata con adeguati
Ø 30 mmavvisi di pericolo e divieto di accesso per la persone
non autorizzate
Prima di mettere in produzione il dispositivo verificare non ci siano aperture
libere (tipo finestre, porte a vetri senza opportuno filtro protettivo/vetro
filtrante) che possano lasciar passare radiazione laser pericolosa.
Ø 30 mm
ssicurarsi che il fascio laser venga intercettato alla fine del percorso utile
in un’area dedicata e opportunamente isolata, che possa proteggere
dall’esposizione a radiazione diretta, riflessa o diffusa.
5.1. Pannello frontale
5
4
3
2
1
6
1
0
1.Selettore a chiave, se posizionato su
inibisce l’utilizzo del dispositivo
2.Led verde, se acceso indica quadro alimentato
3.Led arancione se lampeggiante indica che il dispositivo è in allarme, in funzione della
sequenza di lampeggi viene identificata la causa dell’allarme
4.Led rosso, se acceso indica che il laser è abilitato
5.Led blu, se acceso indica che è in corso la marcatura
6.Interruttore generale
51
5 - ISTRUZIONI D’USO
5.2. Pannello frontale della pulsantiera indipendente (optional)
4
3
2
1
1.Pulsante di emergenza
2.Pulsante luminoso blu di reset emergenze
3.Selettore luminoso rosso abilitazione/disabilitazione fascio laser
4.Pulsante luminoso verde start marcatura manuale
5.3. Utilizzo
!
Per il suo utilizzo il dispositivo deve essere collegato ad un PC tramite USB/
Ethernet sul quale deve essere installato un appropiato applicativo software.
Per l’utilizzo del software fare riferimento allo specifico manuale compreso
nella documentazione del dispositivo laser.
5.3.1. Operazioni preliminari
Giornalmente, e comunque prima di ogni accensione, effettuare i seguenti controlli preliminari:
1.Accertarsi che la zona operativa sia sgombra;
2.Controllare che la presa di corrente sia correttamente inserita.
3.Controllare che la zona delle ventole di raffreddamento sia sgombra
4.Verificare che le ventole di raffreddamento siano in funzione
52
5 - ISTRUZIONI D’USO
5.3.2. Messa in servizio
1.Posizionare l’interrutore generale su “1” per alimentare l’unità di controllo, sul pannello
dell’unità di controllo si accende il led verde.
2.Avviare il PC collegato all’unità di controllo
3.Abilitare il dispositivo posizionando su
il selettore a chiave
4.Premere il pulsante di reset emergenze (se il dispositivo è dotato di pulsantiera indipendente ARCA premere il pulsante luminoso blu )
5.il led arancione sull’unità di controllo comincia ad emettere brevi lampeggi fino a che il
dispositivo non ha concluso la fase di preriscaldamento
6.Avviare il programma di marcatura sul PC
7.Abilitare il fascio laser, sul pannello dell’unità di controllo si accende il led rosso (se il
dispositivo è dotato di pulsantiera indipendente ARCA agire sul selettore luminoso rosso,
se il fasco laser è abilitato il selettore luminoso è acceso).
Ø 30 mm
Da questo istante il dispositivo è pronto ad emettere radiazioni laser.
Fare attenzione a non esporsi a rischi.
Indossare, se richiesti, i dispositivi di protezione individuale
53
5 - ISTRUZIONI D’USO
5.4. Condizioni di allarme
In caso di allarme sul pannello frontale dell’unità di controllo il led arancione effettuerà dei
lampeggi contemporaneamente a segnalazioni acustiche, per identificare facilmente la causa
dell’ allarme.
Nella tabella sottostante è riportato l’ elenco dei vari segnali.
Descrizione allarme
Pilz attivato (emergenza premuta)
S/W gestione marcatore non
pronto
Mancanza alimentazione +15Vdc
Mancanza alimentazione -15Vdc
Mancanza alimentazione 24Vdc
Mancanza alimentazione 5Vdc
Dip SWITCH config. non prevista
------Co2 laser fault
Laser module temperature fault
Laser module back reflection fault
Laser module supply fault
Laser module master oscillator
fault
--------laser module undefined error
54
Segnalazione Acustica
Beep lungo
Numero
iniziale
beep brevi
0
1
Led Arancione
Numero
lampeggi
1
0
2
2
0
0
0
0
0
0
0
0
1
1
1
1
3
4
5
6
7
8
9
10
1
2
3
4
3
4
5
5
7
8
9
10
1
2
3
4
1
5
5
1
1
1
1
1
6
7
8
9
10
6
7
8
9
10
5 - ISTRUZIONI D’USO
5.5 Manutenzione ordinaria
5.5.1 Pulizia ventole di raffreddamento
Con frequenza mensile verificare ed eventualmente pulire i filtri delle ventole di raffreddamento e l’area circostante utilizzando aria compressa.
5.5.2 Pulizia lente
Con frequenza settimanale pulire il vetro di protezione della lente utilizzando un panno morbido e acetone puro.
Passare delicatamente il panno sul vetro con movimento circolatorio.
ATTENZIONE! Non pulire in nessun caso il dispositivo
Ø 30 mm
utilizzando getti d’acqua
55
5 - ISTRUZIONI D’USO
5.6 Manutenzione straordinaria
Qualsiasi intervento di manutenzione straordinaria deve essere eseguito da personale della
ARCA ETICHETTE S.p.A. o da essa autorizzato.
Informazioni sul personale autorizzato a cui rivolgersi possono essere ottenute direttamente
dalla ARCA ETICHETTE S.p.A.
Per la manutenzione straordinaria contattare:
ARCA ETICHETTE S.p.A. - Ufficio Servizio Assistenza
Telefono:+39 (0) 02-97231416
Fax:+39 (0) 02-97231401
@mail: [email protected]
ATTENZIONE! Ogni forma di garanzia decade qualora
Ø 30 mm interventi sulla macchina da parte di
vengano effettuati
personale non autorizzato dalla ARCA ETICHETTE S.p.A
56
5 - ISTRUZIONI D’USO
Rev.
arca
®
ARCA ETICHETTE SPA
Title:
Systems division
via Pasteur, 11
20010 Marcallo - (Mi) - Italy
Tel. +39-02-972311
Fax +39-02-97231401
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date
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Chkd :
Arca Code :
Job N.
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arca
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ARCA ETICHETTE SPA
Title:
Systems division
via Pasteur, 11
20010 Marcallo - (Mi) - Italy
Tel. +39-02-972311
Fax +39-02-97231401
Customer:
Arca Code :
Job N.
date
description
Chkd :
Issued
Dwg. N.
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arca
®
ARCA ETICHETTE SPA
Title:
Systems division
via Pasteur, 11
20010 Marcallo - (Mi) - Italy
Tel. +39-02-972311
Fax +39-02-97231401
Customer:
Arca Code :
Job N.
date
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Chkd :
Issued
Dwg. N.
Drawn by
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arca
®
ARCA ETICHETTE SPA
Title:
Systems Division
via Pacinotti snc
20010 Marcallo - (Mi) - Italy
Tel. +39-02-972311
Fax +39-02-97231633
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Job N.
date
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Chkd :
Issued
Dwg. N.
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arca
®
ARCA ETICHETTE SPA
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Systems division
via Pasteur, 11
20010 Marcallo - (Mi) - Italy
Tel. +39-02-972311
Fax +39-02-97231401
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Job N.
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Chkd :
Issued
Dwg. N.
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arca
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ARCA ETICHETTE SPA
Title:
Systems division
via Pasteur, 11
20010 Marcallo - (Mi) - Italy
Tel. +39-02-972311
Fax +39-02-97231401
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Job N.
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Chkd :
Issued
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arca
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Systems division
via Pasteur, 11
20010 Marcallo - (Mi) - Italy
Tel. +39-02-972311
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Job N.
date
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Chkd :
Issued
Dwg. N.
Drawn by
Page / of
Dispositivi per l'arresto di emergenza e
per i ripari mobili
fino alla categoria 4, EN 954-1
PNOZ s3
Modulo di sicurezza per il controllo dei
pulsanti di arresto di emergenza, dei ripari mobili e delle barriere fotoelettriche
Certificazioni
PNOZ s3
‹
‹
Caratteristiche del dispositivo
Descrizione del dispositivo
` Uscite a relé a conduzione forzata:
– 2 contatti di sicurezza (NA) istantanei
` 1 uscita a semiconduttore
` Possibilità di collegamento per:
– pulsante di arresto di emergenza
– finecorsa riparo mobile
– pulsante di startbarriere fotoelettriche
– PSEN
` 1 modulo di espansione contatti
PNOZsigma collegabile mediante
connettore
` modalità operative impostabili tramite selettore
` Indicatori LED per:
– tensione di alimentazione
– stato dell'ingresso del canale 1
– stato dell'ingresso del canale 2
– stato di commutazione canale 1/
2
– circuito di start
– errore
` morsetti innestabili (a scelta a vite o
a molla)
Il modulo di sicurezza risponde ai requisiti secondo EN 60947-5-1,
EN 60204-1 e VDE 0113-1 e può essere utilizzato in applicazioni con
` pulsanti di arresto d'emergenza
` ripari mobili
` barriere fotoelettriche
Caratteristiche di sicurezza
Il dispositivo risponde ai seguenti requisiti di sicurezza:
` Il circuito è strutturato in modo ridondante con autocontrollo.
` Il dispositivo mantiene la sua funzione di sicurezza anche in caso di
guasto a un componente.
` Ad ogni ciclo On-Off della macchina viene verificata la corretta apertura e chiusura dei relé del
dispositivo di sicurezza.
` Il dispositivo è dotato di un fusibile
elettronico.
‹
Schema a blocchi
=
=
S11 S12 S21 S22
Input
13 23
Input
K1
Interface
expansion
unit
A1 A2
Power
K2
Reset/
Start
S34
Y32
14 24
Pilz GmbH & Co. KG, Sichere Automation, Felix-Wankel-Straße 2, 73760 Ostfildern, Germania
Telefono: +49 711 3409-0, Fax: +49 711 3409-133, E-Mail: [email protected]
NSG-D-5-394-2007-09
Dispositivi per l'arresto di emergenza e
per i ripari mobili
fino alla categoria 4, EN 954-1
PNOZ s3
Descrizione delle funzioni
` Funzionamento a canale singolo:
nessuna ridondanza nel circuito di
ingresso, i guasti a terra nei circuiti
di start e di ingresso vengono riconosciuti.
` Funzionamento bicanale senza riconoscimento di cortocircuito: circuito di ingresso ridondante,
riconosce
– i guasti di terra nei circuiti di start
e di ingresso,
– i cortocircuiti nel circuito di ingresso e - con start controllato anche nel circuito di start.
` Funzionamento bicanale con riconoscimento di cortocircuito: circuito di ingresso ridondante,
riconosce
– i guasti di terra nei circuiti di start
e di ingresso,
– i cortocircuiti nel circuito di ingresso e - con start controllato anche nel circuito di start,
– i cortocircuiti nel circuito di ingresso.
` Start automatico: il dispositivo si attiva dopo che è stato chiuso il circuito di ingresso.
` Start manuale: il dispositivo si attiva
dopo che è stato chiuso il circuito di
ingresso e poi anche il circuito di
start.
` Start controllato con fronte in discesa: Il dispositivo si attiva dopo
– che è stato chiuso il circuito di
ingresso, e dopo che il circuito di
start è stato chiuso e riaperto.
– che il circuito di start è stato
chiuso e viene riaperto solo
dopo aver chiuso il circuito di in-
gresso.
` Start controllato con fronte in salita:
il dispositivo si attiva quando il circuito di ingresso è chiuso e, dopo
che è trascorso il tempo di attesa (v.
Dati Tecnici), viene chiuso il circuito
di start.
` Start con test di avvio: il dispositivo
controlla se, dopo aver applicato la
tensione di alimentazione, i ripari
mobili chiusi vengono aperti e richiusi.
` Aumento del numero e della portata
dei contatti di sicurezza istantanei
tramite il cablaggio di moduli di
espansione contatti o relé esterni;
1 modulo di espansione contatti
PNOZsigma collegabile mediante
connettore.
Diagramma di tempo
1
2
a
3
a
b
4
a
b
b
POWER
Reset/Start
Input
Output safe
Out semi
t1
t2
t1
t2
Legenda
` Power: tensione di alimentazione
` Reset/Start: circuito di start S12S34
` Input: circuiti d'ingresso S11-S12,S
21-S22
` Output safe: contatti di sicurezza
13-14, 23-24
` Out semi: uscite a semiconduttore
Y32
` c: start automatico
` d: start manuale
` e: start controllato con fronte in salita
` f: start controllato con fronte in discesa
` a: il circuito di ingresso si chiude
prima del circuito di start
` b: il circuito di start si chiude prima
del circuito di ingresso
` t1: ritardo d'inserzione
t1
t2
t1
t2
t3 t1
t2
t1
t2
t3 t4 t1
t2
t1
t2
` t2: ritardo di sgancio
` t3: tempo di attesa
` t4: durante il tempo di attesa il circuito di start è chiuso
Pilz GmbH & Co. KG, Sichere Automation, Felix-Wankel-Straße 2, 73760 Ostfildern, Germania
Telefono: +49 711 3409-0, Fax: +49 711 3409-133, E-Mail: [email protected]
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-2
Dispositivi per l'arresto di emergenza e
per i ripari mobili
fino alla categoria 4, EN 954-1
PNOZ s3
Cablaggio
Prestare attenzione:
` attenersi assolutamente alle indicazioni riportate al capitolo "Dati Tecnici".
` Le uscite 13-14, 23-24 sono contatti di sicurezza.
` Per evitare la saldatura dei contatti,
collegare un fusibile (v. Dati Tecnici)
a monte dei contatti di uscita.
` Calcolo della lunghezza max. del
conduttore Imaxnel circuito di ingresso:
Imax =
Rlmax
Rl / km
Rlmax = resistenza max. conduttore
(v. Dati Tecnici)
Rl / km = resistenza del conduttore/
km
` Per i cavi utilizzare fili di rame con
una resistenza termica di 60/75° C.
` Per i carichi capacitivi e induttivi occorre dotare tutti i contatti di uscita
di un circuito protezione adeguato.
Pilz GmbH & Co. KG, Sichere Automation, Felix-Wankel-Straße 2, 73760 Ostfildern, Germania
Telefono: +49 711 3409-0, Fax: +49 711 3409-133, E-Mail: [email protected]
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Dispositivi per l'arresto di emergenza e
per i ripari mobili
fino alla categoria 4, EN 954-1
PNOZ s3
Selezione del funzionamento
` Tensione di alimentazione
Tensione di alimentazione
AC
DC
A1
L+
A2
L-
` Circuito d'ingresso
Circuito d'ingresso
Arresto di emergenza
senza riconoscimento del cortocircuito
monocanale
bicanale
S11
S1
S11
S1
S12
S12
S22
S22
Arresto di emergenza
con riconoscimento del cortocircuito
S11
S1
S21
S22
S12
Riparo mobile
senza riconoscimento del cortocircuito
S11
S1
S11
S12
S22
S1
S2
S12
S22
Riparo mobile
con riconoscimento del cortocircuito
S11
S12
S21
S22
Barriere fotoelettriche o interruttori di sicurezza con riconoscimento del cortocircuito
tramite barriere fotoelettriche
Pilz GmbH & Co. KG, Sichere Automation, Felix-Wankel-Straße 2, 73760 Ostfildern, Germania
Telefono: +49 711 3409-0, Fax: +49 711 3409-133, E-Mail: [email protected]
S1
S2
24 V DC
A2
S12
S22
GND
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-4
Dispositivi per l'arresto di emergenza e
per i ripari mobili
fino alla categoria 4, EN 954-1
PNOZ s3
` Circuito di start/circuito di retroazione
Circuito di start/circuito di retroazione
Circuito di start
Circuito di retroazione
Start automatico
S12
S34
13 (23)
14 (24)
S12
S34
Start manuale/controllato
K5
K6
K5
L1
N
K6
S3
S12
S12
S34
13 (23)
14 (24)
S34
S3
K5
K6
K5
L1
N
K6
` Uscita a semiconduttore
*
Y32
PLC Input
*Collegare tra loro tutti i collegamenti 0 V di tutti gli alimentatori esterni
` Legenda
S1/S2
S3
interruttore di arresto di emergenza o riparo mobile
pulsante di start
elemento azionato
riparo aperto
riparo chiuso
INFO
Se un dispositivo base e un modulo di
espansione contatti della famiglia
PNOZsigma sono collegati mediante
connettore, non è necessario ulteriore
cablaggio.
Pilz GmbH & Co. KG, Sichere Automation, Felix-Wankel-Straße 2, 73760 Ostfildern, Germania
Telefono: +49 711 3409-0, Fax: +49 711 3409-133, E-Mail: [email protected]
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Dispositivi per l'arresto di emergenza e
per i ripari mobili
fino alla categoria 4, EN 954-1
PNOZ s3
Montaggio
Dimensioni
Montaggio dispositivo base senza
modulo di espansione contatti:
` accertarsi che sia inserito il connettore terminale sul lato del dispositivo.
Collegamento dispositivo base e
modulo di espansione contatti
PNOZsigma:
` rimuovere il connettore terminale
sul lato del dispositivo base e sul
modulo di espansione contatti.
` Collegare il dispositivo base e il modulo di espansione contatti con il
connettore in dotazione prima di
montare i dispositivi sulla guida
DIN.
Montaggio nell'armadio elettrico
` Il modulo di sicurezza deve essere
montato in un armadio elettrico con
un tipo di protezione corrispondente almeno al grado IP54.
` Fissare il dispositivo su una guida
DIN con l'aiuto dell'elemento a
scatto situato sul retro.
` In fase di montaggio, fissare il dispositivo su una guida DIN verticale
(35 mm) mediante supporti (ad es.
staffe di fissaggio o angoli terminali).
` Prima di estrarlo dalla guida DIN,
spingere il dispositivo verso l'alto o
verso il basso.
*con morsetti a molla
120 (4.72")
Schema di collegamento dei morsetti
98 (3.86")
* 100 (3,94")
Pilz GmbH & Co. KG, Sichere Automation, Felix-Wankel-Straße 2, 73760 Ostfildern, Germania
Telefono: +49 711 3409-0, Fax: +49 711 3409-133, E-Mail: [email protected]
17,5
(0.69")
NSG-D-5-394-2007-09
-6
Dispositivi per l'arresto di emergenza e
per i ripari mobili
fino alla categoria 4, EN 954-1
PNOZ s3
D
GB
F
E
I
NL
Questa scheda prodotto va utilizzata
solamente per la progettazione. Per
l'installazione e il funzionamento consultare le istruzioni per l'uso allegate al
dispositivo.
Ciclo di vita
Nennbetriebstrom (A)
Nominal operating current (A)
Courant coupé (A)
Corriente nominal de servicio (A)
Corrente di esercizio nominale (A)
Nominale bedrijfsstroom (A)
Importante
10
1
DC13: 24 V
0.1
1000
100
D Schaltspielzahl x 103
GB Cycles x 103
F Nombre de manœvres x 103
DC1: 24 V
AC15: 230 V
AC1: 230 V
10000
100000
E Número de ciclos x 103
I
Numero dei cicli di commutazione x 103
NL Aantal schakelingen x 103
Dati tecnici
Dati elettrici
Tensione di alimentazione
Tensione di alimentazione UB DC
Tolleranza di tensione
Potenza assorbita con UB DC
Ondulazione residua DC
Tensione e corrente on
Circuito di ingresso DC: 24,0 V
Circuito di start DC: 24,0 V
Circuito di retroazione DC: 24,0 V
Numero dei contatti di uscita
Contatti di sicurezza (NA) istantanei:
Categoria dei contatti di uscita secondo EN 954-1,
EN ISO 13849-1
Contatti di sicurezza (NA) istantanei:
Categoria d'uso secondo EN 60947-4-1
Contatti di sicurezza: AC1 con 240 V
Contatti di sicurezza: DC1 con 24 V
Categoria d'uso secondo EN 60947-5-1
Contatti di sicurezza: AC15 con 230 V
Contatti di sicurezza: DC13 con 24 V (6 cicli di commutazione/min)
Materiale di contatto
Fusibile dei contatti, esterno (IK = 1 kA) secondo EN 60947-5-1
Fusibile rapido
Contatti di sicurezza:
Fusibile ritardato
Contatti di sicurezza:
Interruttore automatico 24V AC/DC, caratteristica B/C
Contatti di sicurezza:
Uscite a semiconduttore (protette da cortocircuiti)
24 V
-15 %/+10 %
2,5 W
20 %
50,0 mA
50,0 mA
50,0 mA
2
4
Imin: 0,01 A , Imax: 8,0 A
Pmax: 2000 VA
Imin: 0,01 A , Imax: 8,0 A
Pmax: 200 W
Imax: 6,0 A
Imax: 5,0 A
AgCuNi + 0,2 µm Au
10 A
6A
6A
24,0 V DC, 20 mA
Pilz GmbH & Co. KG, Sichere Automation, Felix-Wankel-Straße 2, 73760 Ostfildern, Germania
Telefono: +49 711 3409-0, Fax: +49 711 3409-133, E-Mail: [email protected]
NSG-D-5-394-2007-09
Dispositivi per l'arresto di emergenza e
per i ripari mobili
fino alla categoria 4, EN 954-1
PNOZ s3
Dati elettrici
Max. resistenza totale del cavo Rlmax
circuiti di ingresso, circuiti di start
Monocanale con UB DC
Bicanale senza riconoscimento del cortocircuito con UB DC
Bicanale con riconoscimento del cortocircuito con UB DC
Dati tecnici di sicurezza
Probabilità del verificarsi di un evento pericoloso per ora (PFHD)
Contatti di sicurezza istantanei
Livello SIL (SIL CL)
Contatti di sicurezza istantanei
Performance Level (PL)
Contatti di sicurezza istantanei
Intervallo di verifica periodica in anni
Tempi
Ritardo all'eccitazione
con start automatico tipo
con start automatico max.
con start automatico secondo alimentazione-on tipo
con start automatico secondo alimentazione-on max.
con start manuale tipo
con start controllato con fronte in salita tip.
con start controllato con fronte in salita max.
con start controllato con fronte in discesa tip.
con start controllato con fronte in discesa max.
Ritardo allo sgancio
con arresto di emergenza tip.
con arresto di emergenza max.
con mancanza di alimentazione tip.
con mancanza di alimentazione max.
Tempo di ripristino con frequenza di commutazione max. 1/s
dopo arresto di emergenza
dopo mancanza di alimentazione
Tempo di attesa con start controllato
con fronte in salita
con fronte in discesa
Durata minima dell'impulso di start con start controllato
con fronte in salita
con fronte in discesa
Simultaneità canale 1 e 2
Ininfluenza mancanza tensione di alimentazione
Dati ambientali
Compatibilità elettromagnetica
Oscillazioni secondo EN 60068-2-6
Frequenza
Ampiezza
Sollecitazioni climatiche
Caratteristiche dielettriche secondo EN 60947-1
Grado di contaminazione
Tensione di isolamento nominale
Tensione impulsiva nominale
Temperatura ambiente
Temperatura di immagazzinamento
Grado di protezione
Vano di montaggio (ad es. quadro elettrico)
Custodia
Zona morsetti
30 Ohm
60 Ohm
30 Ohm
2,31E-09 1/h
3
e
20
170 ms
300 ms
350 ms
600 ms
40 ms
35 ms
50 ms
55 ms
70 ms
10 ms
20 ms
40 ms
60 ms
50 ms
100 ms
120 ms
250 ms
30 ms
100 ms
∞
20 ms
EN 60947-5-1, EN 61000-6-2, EN 61000-6-4
10 - 55 Hz
0,35 mm
EN 60068-2-78
2
250 V
4,0 kV
-10 - 55 °C
-40 - 85 °C
IP54
IP40
IP20
Pilz GmbH & Co. KG, Sichere Automation, Felix-Wankel-Straße 2, 73760 Ostfildern, Germania
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NSG-D-5-394-2007-09
-8
Dispositivi per l'arresto di emergenza e
per i ripari mobili
fino alla categoria 4, EN 954-1
PNOZ s3
Dati meccanici
Materiale custodia
Custodia
Parte frontale
Sezione max. dei cavi con morsetti a vite
1 cavo flessibile
2 cavi di uguale sezione, flessibili:
con capocorda, senza manicotto in plastica
senza capocorda o con capocorda TWIN
Coppia di serraggio con morsetti a vite
Sezione max. dei cavi con morsetti a molla: flessibile senza capocorda
Morsetti a molla: slot morsetti per collegamento
Lunghezza isolamento
Dimensioni
Altezza
Larghezza
Profondità
Peso
PC
PC
0,25 - 2,50 mm² , 24 - 12 AWG N. d'ord.: 750103
0,25 - 1,00 mm² , 24 - 16 AWG N. d'ord.: 750103
0,20 - 1,50 mm² , 24 - 16 AWG N. d'ord.: 750103
0,50 Nm N. d'ord.: 750103
0,20 - 2,50 mm² , 24 - 12 AWG N. d'ord.: 751103
2 N. d'ord.: 751103
9 mm N. d'ord.: 751103
102,0 mm N. d'ord.: 751103
96,0 mm N. d'ord.: 750103
17,5 mm
120,0 mm
140 g
Per le norme citate, sono applicate le versioni in vigore al 2006-04.
Corrente termica convenzionale
Ith (A) con UB DC
1 contatto
2 contatti
8,00 A
6,00 A
Dati di ordinazione
Tipo
PNOZ s3
PNOZ s3 C
Caratteristiche
24 V DC
24 V DC
Morsetti
con morsetti a vite
con morsetti a molla
Pilz GmbH & Co. KG, Sichere Automation, Felix-Wankel-Straße 2, 73760 Ostfildern, Germania
Telefono: +49 711 3409-0, Fax: +49 711 3409-133, E-Mail: [email protected]
N. Ord.
750 103
751 103
NSG-D-5-394-2007-09
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