START ROMAGNA S.p.a. PROGETTO ESECUTIVO PER L’ADEGUAMENTO DELLE RETI DI SCARICO DEL DEPOSITO MEZZI IN VIA C.A. DALLA CHIESA N.40 RIMINI RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Novembre 2015 -1– SOMMARIO 1. 2. 3. 5. AMBITO DI INTERVENTO – GENERALITA’ ............................................................................................ 4 STATO DI FATTO DELLE RETI E DEGLI IMPIANTI .............................................................................. 8 SOLUZIONE DI PROGETTO ..................................................................................................................... 15 ADEGUAMENTO DELLE RETI ESTERNE AL COMPARTO .............................................................. 27 -2– PREMESSA Il presente relazione è finalizzata alla messa a norma del sistema di scarico delle acque reflue delle varie tipologie prodotte dal deposito mezzi START Romagna, in via C.A. Dalla Chiesa a Rimini. L’intero complesso non possiede ad oggi i requisiti minimi per l’autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura, ai sensi del Regolamento degli scarichi in pubblica fognatura della Provincia di Rimini e della normativa ambientale vigente in materia, della quale i principali riferimenti sono il D.lgs. 152/2006, e la D.G.R. 286/2000. Nella presente relazione si descrive lo stato di fatto dei luoghi e delle reti di fognatura con i relativi impianti di trattamento esistenti ed il loro stato di manutenzione. Inoltre vengono illustrate le ipotesi progettuali per l’adeguamento delle reti e degli impianti, finalizzate all’ottenimento dell’Autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura. Negli elaborati grafici sono rappresentati gli stati di fatto e di progetto delle reti, secondo i rilevamenti effettuati in loco, finalizzati a ricostruire l’esatto funzionamento delle reti. Si precisa che i rilevamenti fatti sono stati condotti con strumenti semplici e a volte con stime a vista, non avendo inizialmente alcun elaborato di progetto completo che rappresentasse lo stato di fatto delle reti e degli impianti; ci si e’ inoltre affidati ai preziosi consigli ed indicazioni del responsabile interno degli impianti dell’attivita’ per avere ragguagli sul funzionamento complessivo degli impianti e delle reti interrate. Pertanto nella fase di accantieramento sara’ necessario riscontrare con precisione le quote dei manufatti e delle reti interessate all’intervento di adeguamento, come richiesto dalle leggi vigenti in materia, per poter garantire l’efficacia di funzionamento di tutte le reti di scarico. -3– 1. AMBITO DI INTERVENTO – GENERALITA’ L’area su cui sorge il Deposito mezzi in gestione all’azienda START Romagna si trova in una zona a Sud del centro di Rimini, nell’area compresa tra le vie della Repubblica – C.A. Dalla Chiesa, Flaminia Conca e Rubicone. L’area ha una superficie di circa 2,5 ettari, tutta completamente impermeabilizzata se si escludono piccole aiuole ornamentali e le siepi perimetrali al piazzale. Inquadramento generale All’interno dell’area si trovano i seguenti fabbricati: Fabbricato officine: S= 3.635 mq Rifornimento e lavaggio interno mezzi: S= 468 mq Lavaggio esterno mezzi: S= 306 mq I piazzali sono adibiti per gran parte a parcheggi e relativi spazi di manovra, così suddivisi: Parcheggio noleggi; Parcheggio mezzi TRL; -4– Parcheggio mezzi ibridi; Parcheggio Scuolabus; Parcheggio Filobus; La palazzina destinata esclusivamente ad uffici e le relative pertinenze (in basso a sinistra nell’immagine sottostante) non fanno parte del presente progetto poiché esterne all’area considerata e già dotate di reti di scarico indipendenti e regolarmente autorizzate. Planimetria edifici e piazzali L’area più ad Est del Piazzale (in alto nell’immagine soprastante, a fianco del parcheggio noleggi) è dedicata alla gestione delle acque di scarico. Su essa si trovano infatti: - Impianto di depurazione acque officine; - Impianto di depurazione acque lavaggio esterni (dismesso); - Vasca di accumulo/sedimentazione acque depurate e acque di pioggia; - Vasca di decantazione acque di pioggia, acque di lavaggio elevatore, acque lavaggio esterni; La logica di funzionamento allo stato attuale del sistema così composto sarà meglio descritto nel paragrafo successivo. -5– All’interno delle officine trovano spazio le varie attività di manutenzione e rimessaggio dei mezzi o di parte di essi. Di questi il locale di lavaggio dei pezzi meccanici riveste particolare importanza in termini di quantità e qualità degli scarichi prodotti. Questo scarico viene correttamente collettato all’impianto di depurazione. Solo una parte degli scarichi prodotti dal resto delle officine viene inviato a depurazione, per i motivi che di seguito verranno spiegati. Pianta edificio officine Da tutto quanto sopra ne derivano le seguenti tipologie di scarichi prodotti dall’intero stabilimento: -6– - acque nere civili o assimilabili, derivanti dai W.C., docce ecc.; - acque industriali, derivanti dai locali ove si svolgono le operazioni di manutenzione e pulizia dei mezzi;; - acque di prima pioggia, derivanti dal dilavamento delle superfici scoperte nei primi minuti di pioggia; - acque meteoriche di seconda pioggia, successive a quelle di prima pioggia e che generalmente si assumono idonee allo scarico nelle reti bianche o in corpo idrico superficiale. Trattandosi esclusivamente di scarichi in pubblica fognatura, ci si deve attenere ai relativi limiti imposti dalla tabella 3 dell’allegato V al D.lgs 152/06, facendone regolare richiesta al gestore del S.I.I. Reparto officina Reparto fosse di lavoro Verniciatura Parcheggio mezzi TRL -7– 2. STATO DI FATTO DELLE RETI E DEGLI IMPIANTI Lo stato di fatto delle reti è stato ricostruito attraverso la cartografia disponibile presso gli uffici tecnici dell’Agenzia Mobilità, e con una serie di sopralluoghi mirati coadiuvati dagli addetti alla gestione degli impianti. I rilevi sono stati svolti con l’obiettivo principale di ricostruire lo schema funzionale delle reti ai fini di una corretta formulazione di ipotesi progettuali. Per i rilievi di dettaglio dei manufatti e le esatte quote di scorrimento delle tubazioni, laddove necessari, si rimanda a prima della fase di realizzazione delle opere. Rilevo delle reti – schema funzionale Facendo riferimento alle tipologie di scarichi prodotti dallo stabilimento si riassumono di seguito le principali risultanze delle attività di rilevamento, rimandando agli specifici elaborati grafici la visione degli schemi di dettaglio: -8– Acque nere civili od assimilabili: Gli scarichi prodotti dai servizi igienici e dalle docce sono convogliati con reti dedicate alla fognatura stradale. Gli allacci in pubblica fognatura sono due. Uno in via C.A. Dalla Chiesa che convoglia tutti i servizi dell’edificio officine, e l’altro in un tratto di strada trasversale a Via Rubicone, a servizio dell’unico W.C. presente nel fabbricato rifonimento-pulizia lavaggio. Prima delle immissioni in pubblica fognatura sono presenti due sifoni tipo “Firenze”. Acque industriali Le acque industriali derivanti dalle officine sono inviate alla depurazione nell’apposita area dedicata. Nel piazzale antistante alle officine sono presenti 2 pozzetti comunicanti tra loro; le acque che derivano dal locale di rifornimento-pulizia-lavaggio (RPL) e dal locale lavaggio pezzi, caratterizzate da un alta concentrazione di materiali oleosi e grassi in sospensione, vengono inviate a gravità in un pozzetto il quale a sua volta le rilancia in direzione del depuratore. Le acque reflue provenienti dalle officine dopo essere accumulate all’interno di un “vascone” di decantazione all’interno dello stabilimento, vengono inviate ad un secondo pozzetto di acque bianche, al suo interno è presente un by-pass, costituito da una tubazione a T in PVC, il quale permette che solo una quota parte delle acque in arrivo venga deviata all’interno del pozzetto che rilancia direttamente al depuratore. A sinistra pozzetto di sollevamento di acque bianche; a destra pozzetto di sollevamento di acque industriali. In questo modo la quota parte di acque industriali che raggiungono il pozzetto di acque bianche vengono rilanciate per mezzo di un sollevamento all’interno della rete bianca presente nel piazzale. Le acque del locale rifornimento pulizia e lavaggi (RPL) arrivano all’interno del pozzetto di sollevamento di acque industriali (in figura 1.1, destra) ad una quota molto bassa, in fase di sopralluogo è stato necessario svuotare parzialmente il pozzetto stesso per accertare la presenza del collettore in arrivo. -9– Per mezzo del sollevamento delle acque industriali le portate reflue vengono inviate ad una vasca multicamerale (E) di accumulo-decantazione e rilancio al depuratore esistente (D). Giungono direttamente al depuratore anche le acque provenienti dalla piattaforma di lavaggio esterno – elevatore (F). Le acque provenienti dai pluviali delle coperture e dalle caditoie stradali, vengono convogliate a gravità in un doppio pozzetto (A) in prossimità della vasca di accumulo a cielo aperto (C). Tra i due pozzetti (A) è presente una strozzatura che ha il compito di limitare in tempo di pioggia le portate immesse in pubblica fognatura. Infatti nel caso di piogge intense tale strozzatura induce all’interno del pozzetto stesso un incremento del livello tale da permettere il deflusso delle acque all’interno della vasca di decantazione (B) e da li alla vasca di accumulo a cielo aperto (C). In tempo secco le vasche (B) e (C) fungono da decantazione ed equalizzazione delle portate provenienti dall’uscita del depuratore (D) e dal fabbricato lavaggi esterni, con uscita finale verso il manufatto (A) e da esso al recapito finale nella fognatura pubblica (bianca). In tempo secco la vasca (C) ha un tirante di circa 1.40 metri, mentre in caso di piogge intense il suo livello si può innalzare di circa 50-60 cm, superata questa soglia si attiva un troppo pieno al di sopra della strozzatura presente nel manufatto (A) che riconduce le portate in eccesso in direzione della fognatura comunale in Via Rubicone. - 10 – Impianto di depurazione acque reflue esistente L’impianto di depurazione (D) tutt’ora in funzione, della ditta Ecoinox s.r.l mod. GN15, tratta i reflui provenienti rispettivamente da: - piattaforma di lavaggio esterno – elevatore; - locale rifornimento pulizia e lavaggi (RPL); - locale lavaggio pezzi; - locale officine. Il sistema ha la capacità massima di trattare 1500 l/h mediante procedimento elettrolitico ed è composto dai seguenti componenti: - Corpo A (Cella elettrolitica-sedimentatore); - Corpo B (Quadro elettrico); - Corpo C (Colonna filtrante); - Corpo D (Vano disidratazione fanghi) come si evince dal seguente schema: Principio di funzionamento L’impianto si mette in funzione e si arresta automaticamente a seguito dell’aumento o della diminuzione della quantità di refluo da trattare accumulato nella vasca di accumulodecantazione (E) posta a monte dello stesso. - 11 – Detto automatismo è realizzato per mezzo di interruttore stagno galleggiante posto all’interno della vasca di accumulo-decantazione (E), la soglia di intervento viene regolata sullo stesso, allungando o accorciando il cavo di sostegno. Ad ogni aumento del livello del liquido contenuto nella vasca (E), tramite l’automatismo di cui sopra, entrano in funzione sia la pompa principale di aspirazione, sia il trasformatore raddrizzatore che fornisce corrente continua a bassa tensione alla cella elettrolitica. Variando opportunamente i collegamenti sulla morsettiera del gruppo alimentatore, è possibile prestabilire l’intensità della corrente erogata (in %) in base alla conducibilità elettrica ed al livello di inquinamento del refluo da trattare. Il valore della corrente erogata (ampère) sono indicati su uno strumento a lettura digitale posto all’interno del quadro elettrico (corpo B). Premendo l’interruttore di emergenza l’impianto entra immediatamente in stand-by, il nuovo inserimento dovrà avvenire azionando l’interruttore generale posto all’interno del quadro elettrico. Il refluo trasferito dalla pompa principale attraversa dal basso verso l’alto la cella elettrolitica, dove sono inseriti 6 anodi sacrificali in lega d’alluminio e 5 catodi in acciaio. Uno strumento contatore posto all’interno del quadro elettrico indica le ore di funzionamento della cella elettrolitica. Il refluo dopo la flocculazione scende nel sedimentatore dove grazie alla geometria interna dello stesso avviene il processo di coagulazione e di agglomerazione dei fiocchi, questi sedimentando sul fondo formano fanghi di depurazione. L’acqua chiarificata viene inviata per caduta alla colonna carboni, caricata con 75 Kg di carbone attivo, atto a contenere sostanze solubili in acqua non trattabili con la flocculazione. I fanghi depositati sul fondo del sedimentatore, vengono estratti e convogliati in quattro sacchi filtranti che possono essere caricati alternativamente mediante diffusore (corpo D) e consentono una buona separazione dei fanghi e l’acqua, che una volta filtrata ritorna nuovamente nella vasca (E) posta a monte dell’impianto. I sacchi sono del tipo a perdere e non possono essere riutilizzati, sono montati su carrelli per facilitarne il trasporto nel luogo di stoccaggio prima dello smaltimento. - 12 – Out In Dimensionale impianto di depurazione Ecoinox GN15 – Pianta e prospetto Sintesi delle principali criticità Le principali criticità che caratterizzano la rete fognaria e il sistema di trattamento dei reflui del deposito di mezzi in via C.A. dalla Chiesa, emerse durante lo studio dello stato di fatto sono state sintetizzate nei seguenti punti: - presenza di scarichi industriali derivanti dal lavaggio esterno dei mezzi non adeguatamente trattati a causa della dismissione del vecchio impianto di trattamento; - immissione nella rete bianca di parte delle acque industriali provenienti dalle officine; - mancanza di separazione e di adeguato accumulo delle acque di prima pioggia derivanti dal di lavaggio dei piazzali esterni; - linea pluviali interconnessa con la linea dei piazzali; - scarico delle acque industriali trattate (lavaggi interni e officine), industriali non trattate (lavaggi esterni), di prima e seconda pioggia, nella vasca a cielo aperto esistente, con miscelazione delle stesse e scarico verso il recapito finale; ciò comporta ristagno d’acqua maleodorante e depositi all’interno della vasca stessa, oltre che la produzione di uno scarico qualitativamente non rispondente ai limiti normativi; - mancanza di regolari Autorizzazioni allo scarico in pubblica fognatura; - 13 – Recapito finale Un cenno particolare merita la problematica connessa allo scarico finale di tutte le acque dei piazzali e delle acque reflue industriali, depurate e non. Allo stato attuale la fognatura che dalla recinzione dello stabilimento si collega alla fognatura pubblica su via Rubicone è censita come una fognatura bianca, poiché lungo la via Rubicone esiste la doppia rete fognaria Pertanto questo tratto di fognatura è inidonea a collettare anche le acque reflue, anche se correttamente depurate. Tale tratto di fognatura insiste catastalmente su una particella pubblica, anche se di fatto il suo percorso è difficilmente definibile poiché di sviluppa in corrispondenza di una mura di recinzione e di un filare di alberi, alcuni dei quali di alto fusto. Proprio questi alberi hanno danneggiato la tubazione causando ostruzioni e fuoriuscite d’acqua in caso di pioggia dai pozzetti. Le acque industriali (soprattutto quelle non trattate) che impropriamente sono convogliate in questa tubazione rendono impellente la necessità di risolvere il problema di questi scarichi rigurgitati (recentemente sono stati fatti degli sposti all’Amministrazione da parte dei cittadini che abitano nelle case limitrofe). A tal proposito nel seguito si definiscono le soluzioni tecniche per ripristinare il corretto funzionamento della fognatura e adeguare amministrativamente entrambe le tipologie di scarico. In questa sede ci si esime dal definire le responsabilità e le competenze dei vari soggetti coinvolti su questa problematica poiché è una tematica che dovrà essere affrontata in appropriata sede. - 14 – 3. SOLUZIONE DI PROGETTO L’obiettivo principale della presente relazione è quello di individuare le possibili soluzioni per risolvere puntualmente le criticità di cui al paragrafo precedente e adeguare normativamente gli impianti di scarico interni con il fine ultimo di ottenere le Autorizzazioni allo scarico per le seguenti tipologie di scarico: - acque nere civili o assimilabili; - acque industriali; - acque di prima pioggia; - acque meteoriche. Trattandosi esclusivamente di scarichi in pubblica fognatura, ci si deve attenere ai relativi limiti imposti dalla tabella 3 dell’allegato V al D.lgs 152/06, facendone regolare richiesta al gestore del S.I.I. Acque nere civili Dai colloqui effettuati con i tecnici di Hera è emerso che gli impianti di scarico delle acque nere civili non necessitano di adeguamenti poiché di tratterebbe di un rinnovo di un’autorizzazione già in essere, non essendo subentrate variazioni quali-quantitative degli scarichi, limitatamente a quelli civili. Acque industriali Per quanto riguarda le acque industriali provenienti dai lavaggi delle officine si prevede di eliminare il by-pass che collega i due pozzetti di sollevamento nel piazzale antistante al locale officine in modo tale da poter rendere bonificabile il pozzetto di acque bianche e al tempo stesso poter convogliare tutte le acque industriali ad un unico pozzetto per poi inviarle al depuratore. Per quanto riguarda le acque provenienti dal locale lavaggio esterno dei mezzi, è prevista l’intercettazione dell’attuale scarico in corrispondenza della vasca di decantazione (B) tramite la posa di un nuovo pozzetto e la deviazione verso il depuratore, da realizzare ex novo in luogo di quello dismesso (vedi paragrado successivo). Il nuovo depuratore avrà la funzione di rendere le acque riutilizzabili per le fasi di pre-lavaggio, con scarico in pubblica fognatura della parte eccedente non riutilizzata. Acque di prima pioggia Dal confronto con i tecnici Hera è emersa la necessità di accumulare e rilanciare a depurazione le acque di prima pioggia provenienti dai piazzali di parcheggio e movimentazione mezzi e dalla zona rifornimenti carburante. - 15 – Avendo a disposizione il volume della vasca a cielo aperto esistente ed essendo interconnesse tra loro tutte le reti di acque di pioggia (pluviali e caditoie piazzali) si è ipotizzato di considerare unitariamente tutte le superfici. Si prevede di eliminare la strozzatura presente nel pozzetto (A) e di posare un nuovo pozzetto nel quale verranno recapitate tutte le acque meteoriche provenienti dai piazzali. Verrà posato in uscita del nuovo pozzetto una tubazione (ø 600) con il compito di condurre le acque meteoriche all’interno dell’attuale vasca di decantazione (B). Sarà dunque necessario bonificare l’attuale vasca di decantazione e apportare alcune modifiche in modo tale da convertirla in un manufatto con funzione sia di ripartitore che di scolmatore. La vasca di decantazione (B) così modificata sarà collegata alla vasca (C) in modo tale da poter stoccare temporaneamente i primi volumi di acque meteoriche di dilavamento dei piazzali ed adempiere così alla normativa vigente. L’intera vasca (C) sarà adibita alla raccolta delle acque di prima pioggia, lo svuotamento della vasca verrà effettuato mediante l’installazione di un impianto di sollevamento all’interno della stessa; per facilitare quest’operazione si propone di sagomare il fondo della vasca in modo tale far confluire tutte le acque in direzione del sollevamento. Le acque in uscita dalla vasca (C) vengono prima convogliate all’interno di un pozzetto con al suo interno un misuratore di portata e poi ad un pozzetto di calma, da qui verranno poi inviate all’interno di un ulteriore pozzetto di confluenza dove si uniranno con le portate in uscita dall’impianto di depurazione prima di essere scaricate in fognatura. Acque meteoriche Per evitare che una quantità elevata di volumi d’acqua meteorica raggiunga la pubblica fognatura è stata prevista una strozzatura all’interno del manufatto ripartitore in modo che un ulteriore volume di accumulo possa essere realizzato all’interno della vasca di prima pioggia. Per evitare che tale volume, miscelandosi con l’acqua di prima pioggia, defluisca successivamente nella fognatura bianca è stata prevista l’installazione sul tubo in ingresso alla vasca di una valvola a clapet, Il sistema è pensato e dimensionato in modo da riprodurre il funzionamento attuale in termini di volumi di invaso e portate di punta scaricate al recapito. Si sottolinea che Il volume di prima pioggia, che al momento non esiste (la vasca è sempre piena), costituisce una miglioria rispetto alla situazione odierna anche in termini di invaso e laminazione delle acque poiché per i primi minuti di pioggia, che spesso comprendono anche il picco di portata, non vi è nessuno scarico in fognatura.. Lo scarico finale delle acque di seconda pioggia viene ricondotto nella tubazione esistente, intercettata a mezzo di nuovo pozzetto immediatamente a valle dei pozzetti (A). - 16 – Esternamente al comparto sarà necessario intervenire con lavori di ripristino della tubazione pubblica così come descritto al paragrafo 5. 4. DESCRIZIONE NUOVO DEPURATORE Di seguito si riportano le caratteristiche tecniche di un depuratore idoneo al trattamento e riuso dei reflui provenienti dal lavaggio esterno mezzi. Potenzialità massima lavaggio: 200 autobus/giorno Portata di scarico per ciclo di lavaggio: 150 litri/autobus Portata di scarico complessiva: 30.000 litri/giorno Portata media di esercizio: 6,0 mc/h Scarico trattato: conforme tab. 3 All. 5 D. Lgs 152/06 (parametri: materiali grossolani, solidi sospesi totali, COD, idrocarburi totali, tensioattivi totali) così costituito: - N.ro 1 VASCA PER SOLLEVAMENTO INIZIALE monoblocco prefabbricata in C.A. da interrare Dimensioni esterne: cm 160 x 180 x (h=250) Capacità utile vasca: 3,5 mc Peso: ql 52 completa di: - fori/ manicotti in PVC/acciaio INOX AISI 304 per innesto tubazioni ingresso/uscita acque; - n.ro 1 foro per passaggio cavidotti; - maggiorazione armatura interna in acciaio ad aderenza migliorata - PREDISPOSIZIONE FORI IN VASCA per ancoraggio zavorra in c.a. anti galleggiamento con esclusione di spezzoni di ferro (tondini) - N.ro 1+1R ELETTROPOMPE di sollevamento sommergibili a girante vortex di potenza cad. 0,75 kW tensione 400 Volt complete ciascuna di: - piede di accoppiamento; - tubi di guida in acciaio INOX AISI 304, - catena in acciaio INOX AISI 304 per estrazione pompa; - tubo di mandata in acciaio INOX AISI 304, - valvola a saracinesca in ghisa, - valvola di ritegno a palla in ghisa; - regolatori di livello a variazione di assetto completi di staffa e pressacavo; - 17 – - RIVESTIMENTO PROTETTIVO SUPERFICI ESTERNE VASCA, realizzato a mezzo stesura di emulsione bituminosa speciale, fatta con emulsionanti scelti e con l'aggiunta di resine sintetiche di colore nero avente buona resistenza alle soluzioni acide ed alcaline o prodotto similare - N.ro 1 COPERTURA CARRABILE per traffico pesante (carichi stradali di 1° categoria) monoblocco prefabbricata in C.A. Dimensioni esterne copertura: cm 160 x 180 x (spessore=20) Peso: ql 14 completa di: - chiusini d’ispezione in ghisa sferoidale classe D400 - N.ro 1 DISSABBIATORE/DISOLEATORE STATICO A COALESCENZA CLASSE I per SEPARAZIONE OLI MINERALI e IDROCARBURI NON EMULSIONATI monoblocco prefabbricato in C.A, da posizionare FUORI TERRA Dimensioni esterne vasca: cm 250 x 450 x (h=250) Capacità utile vasca: 20,0 mc Peso: ql 155 completo di: - n.ro 2 manicotti in PVC sigillati a perfetta tenuta idraulica per innesto tubazioni ingresso/uscita; - n.ro 3 deviatori di flusso (deflettore) in acciaio INOX AISI 304 posizionati in prossimità della tubazioni di ingresso e passaggio intermedio camere; - zona accumulo fanghi; - n.ro 2 lastre divisorie interne prefabbricate in C.A. sigillate a tenuta idraulica per realizzazione camere interne di trattamento (dissabbiatura/disoleazione/filtrazione- adsorbimento); - zona accumulo oli; - n.ro 1 filtro a coalescenza asportabile in poliuretano espanso a base di poliestere con struttura definita ed uniforme dei fori, avente porosità 10 ppi (10 pori/pollice) di dim. mm 250x100x1.150(h), completo di cestello e guide in acciaio INOX AISI 304; - n.ro 1 dispositivo con polimeri adsorbenti per oli minerali asportabile completo di cestello e guide in acciaio INOX AISI 304; - carpenteria per staffe in acciaio; - maggiorazione armatura interna in acciaio ad aderenza migliorata; - 18 – - n.ro 2 + 2 puntoni interni diam. 2” in acciaio INOX AISI 304; - rivestimento protettivo pareti interne VASCA, applicato a spuzzo airless, realizzato a mezzo stesura di malta monocomponente fibrorinforzata, flessibile, a base di cementi modificati con speciali polimeri alcali-resistenti, contenente aggregati selezionati di fine granulometria e additivi idonei o prodotto similare; - N.ro 1 SISTEMA DI RILEVAMENTO LIVELLO OLI costituito da sonda sommergibile livello oli inserita in prossimità dell’otturatore a galleggiante e unità di controllo esterna in contenitore IP65 collegata a quadro elettrico - N.ro 1 COPERTURA PEDONALE (carico accid. max. = 200 kg/mq) costituita da n.ro 2 lastre monoblocco prefabbricate in C.A. Dimensioni esterne lastra: cm 250 x 225/225 x (spessore=10) Dimensioni esterne copertura: cm 250 x 450 x (spessore=10) Peso: ql 26 (13+13) completa di: - chiusini d’ispezione in ghisa sferoidale classe B125 - N.ro 1 VASCA ACCUMULO PER RILANCIO monoblocco prefabbricata in C.A. da posizionare FUORI TERRA Dimensioni esterne vasca: cm 250 x 250 x (h=250) Capacità utile vasca: 11,0 mc Peso: ql 80 completa di: - manicotti sigillati a tenuta idraulica per innesto tubazione ingresso/uscita acque; - n.ro 1 elettropompa sommergibile con corpo in acciaio INOX AISI 304 completa di tubo di mandata in acciaio INOX AISI 304, avente le seguenti caratteristiche: Potenza nominale: 1,1 kW (P2) Tensione: 400 V - n.ro. 1 regolatore di livello completo di staffe di supporto; - gruppo di accessori e raccorderia per la mandata della pompa sommersa all'impianto di filtrazione; - maggiorazione armatura interna in acciaio ad aderenza migliorata; - rivestimento protettivo pareti interne VASCA, applicato a spuzzo airless, realizzato a mezzo stesura di malta monocomponente fibrorinforzata, flessibile, a base di cementi modificati con speciali polimeri alcali-resistenti, contenente aggregati selezionati di fine granulometria e additivi idonei o prodotto similare; - 19 – - N.ro 1 COPERTURA PEDONALE (carico accid. max. = 200 kg/mq)monoblocco prefabbricata in C.A. Dimensioni esterne copertura: cm 250 x 250 x (spessore=10) Peso: ql 14 completa di: - chiusini d’ispezione in ghisa sferoidale classe B125 - N.ro 1 BOX PREFABBRICATO di contenimento dell’impianto di filtrazione in pannelli sandwich coibentati Dimensioni esterne vano: cm 600 x 240 x (h=240) Peso: ql 16 completo di: - n.ro 1 porta di accesso e finestra, - illuminazione interna locale; - n.ro 1 convettore di pot. 2,0 KW con relativo termostato per riscaldamento locale tecnico - N.ro 1 FILTRO A QUARZITE SILICICA, completamente assemblato su base di appoggio in profilati di acciaio zincato – da posizionare FUORI TERRA - dalle misure esterne di: mm 950 x 1.800 (h) avente le seguenti caratteristiche: Tipo: a pressione Forma: cilindrica verticale a fondi bombati Pressione max di esercizio: 6 bar Materiale filtrante: sabbia quarzifera a differente granulometria accuratamente vagliata completo di: - manometro con scala 0-6 bar, - passi d’uomo per il carico e lo svuotamento del materiale filtrante, - flange d chiusura, - diffusori lamellari in materiale plastico per l’uniforme distribuzione - N.ro 2 FILTRI A CARBONI ATTIVI, completamente assemblati su base di appoggio in profilati di acciaio zincato – da posizionare FUORI TERRA - dalle misure esterne di: mm 950 x 1.800 (h) aventi cad. le seguenti caratteristiche: Tipo: a pressione Forma: cilindrica verticale a fondi bombati Pressione max di esercizio: 6 bar Materiale filtrante: carboni adsorbenti (compresa quarzite di supporto) - 20 – completi ciascuno di: - manometro con scala 0-6 bar, - passi d’uomo per il carico e lo svuotamento del materiale filtrante, - flange d chiusura, - diffusori lamellari in materiale plastico per l’uniforme distribuzione, - N.ro 1 QUADRO COMANDO per la predisposizione dei filtri in marcia normale, in scarico diretto ed in controlavaggio, costituito nel suo insieme da: - collettore di distribuzione acqua in acciaio zincato; - tubazioni di adeguato diametro in acciaio zincato; - valvole di intercettazione manuali; - n. 3 valvole di sfogo aria a montaggio verticale; - n. 3 valvole di svuotamento. - N.ro 1 QUADRO ELETTRICO GENERALE, contenente le apparecchiature di comando e controllo di tutto l'impianto, realizzato a norme CEI, avente le seguenti caratteristiche: - contenitore a tenuta stagna con sportello d'apertura, grado di protezione IP 65; - interruttore generale a comando manuale; - contattori, teleruttori; - protettori con relais termici compensati; - fusibili di protezione del circuito di comando; - trasformatore per telecomandi in bassa tensione; - morsetti di ammaraggio e pressocavo in ottone per il cavo di alimentazione del quadro e dei cavi di alimentazione e tutte le utenze degli strumenti; - segnalatori ottici di funzionamento e selettori per interventi manuali indipendenti dagli automatismi; - circuiti in bassa tensione per gruppi di comando e segnalazione, funzionante a 24 V; - sistema di isolamento da disturbi in radiofrequenza. - N.ro 1 ELETTROCOMPRESSORE PER AUTOMATISMI FILTRI - N.ro 1 SISTEMA CONTROLAVAGGIO AUTOMATICO - N.ro 1 VASCA ACCUMULO PER RIUTILIZZO monoblocco prefabbricata in C.A. da posizionare FUORI TERRA Dimensioni esterne vasca: cm 250 x 450 x (h=250) Capacità utile vasca: 20,5 mc - 21 – Peso: ql 132 completa di: - fori/manicotti sigillati a tenuta idraulica per innesto tubazione ingresso/uscita acque e cavidotti; - n.ro 1 elettropompa sommergibile con corpo in acciaio INOX AISI 304 completa di tubo di mandata in acciaio INOX AISI 304, avente le seguenti caratteristiche: Potenza nominale: 0,75 kW (P2) Tensione: 400 V - n.ro. 1 regolatore di livello completo di staffe di supporto; - gruppo di accessori e raccorderia per la mandata della pompa sommersa allo scarico finale; - n.ro 2 elettrovalvole da 1"¼ per scarico in fognatura oppure al recupero compresa relativa automazione; - maggiorazione armatura interna in acciaio ad aderenza migliorata; - n.ro 2 + 2 puntoni interni diam. 2” in acciaio INOX AISI 304; - rivestimento protettivo pareti interne VASCA, applicato a spuzzo airless, realizzato a mezzo stesura di malta monocomponente fibrorinforzata, flessibile, a base di cementi modificati con speciali polimeri alcali-resistenti, contenente aggregati selezionati di fine granulometria e additivi idonei o prodotto similare; - N.ro 1 COPERTURA PEDONALE (carico accid. max. = 200 kg/mq) costituita da n.ro 2 lastre monoblocco prefabbricate in C.A. Dimensioni esterne lastra: cm 250 x 225/225 x (spessore=10) Dimensioni esterne copertura: cm 250 x 450 x (spessore=10) Peso: ql 26 (13+13) completa di: - chiusini d’ispezione in ghisa sferoidale classe B125 - N.ro 1 RCO System (Riduzione carico organico e sterilizzazione) completo di: - n.ro 1 elettropompa dosatrice elettromagnetica con regolazione a quadro su n. 2 scale corredata di tubazioni e valvola di fondo, avente le seguenti caratteristiche: Portata max.: 1,5 litri/ora Pressione: 10 bar Tensione: 220 V - 50 Hz - n. 1 iniettore; - n. 1 contenitore a tenuta stagna con sportello d'apertura - n. 1 tanica di prodotto, avente capacità di 25 litri, comprensiva di alloggiamento - 22 – - n. 1 stazione di erogazione aria costituita da: a) n. 1 soffiante a canali laterali in esecuzione monoblocco completa di filtro e silenziatore in aspirazione, marchio CE avente le seguenti caratteristiche: potenza installata: 1,5 kW Fluido aspirato: aria Portata di erogazione: 100 Nm3/h Tensione: 400 V - 50 Hz b) – diffusori d'aria a microbolle tipo a disco autopulente in NBR completo di collettore mandata aria in PVC - N.ro 1 VASCA monoblocco prefabbricata in C.A. per alloggio misuratore di portata Dimensioni esterne vasca: cm 160 x 250 x (h=150) Peso: ql 54 completa di: - manicotti in acciaio INOX AISI 304 sigillati a tenuta idraulica su pareti vasca per inserimento tubazioni; - tubazione, giunto di smontaggio e pezzi speciali in acciaio INOX AISI 304 per il posizionamento dello strumento; - foro per passaggio cavi di alimentazione - PREDISPOSIZIONE FORI IN VASCA per ancoraggio zavorra in c.a. anti galleggiamento con esclusione di spezzoni di ferro (tondini) - RIVESTIMENTO PROTETTIVO SUPERFICI ESTERNE VASCA, realizzato a mezzo stesura di emulsione bituminosa speciale, fatta con emulsionanti scelti e con l'aggiunta di resine sintetiche di colore nero avente buona resistenza alle soluzioni acide ed alcaline o prodotto similare - N.ro 1 COPERTURA CARRABILE per traffico pesante (carichi stradali di 1° categoria) monoblocco prefabbricata in C.A. Dimensioni esterne copertura: cm 160 x 250 x (spessore=20) Peso: ql 18 completa di: - chiusino d’ispezione luce ø 78 cm in ghisa sferoidale D400 (tenuta garantita per le acque di scorrimento, coperchio avvitato al telaio con 3 viti inox, peso Kg. 124) - 23 – - N.ro 1 MISURATORE DI PORTATA ELETTROMAGNETICO DN 50 composto da: 0 Elettrodi: 1.4435/316L A taratura: 0.5% 1 Test addizionali: senza A Approvazione: area sicura N Custodia: da campo Alu, sensore IP68 NEMA6P A Ingresso cavo: pressacavo M20 A Uscita: 4-20mA HART + impulso passivo Strumento fornito con cavo cablato speciale di 20m da collegare direttamente alla centralina - 24 – RAPPRESENTAZIONE SCHEMATICA DELL’IMPIANTO - 25 – - 26 – 5. ADEGUAMENTO DELLE RETI ESTERNE AL COMPARTO Fognatura acque bianche Esternamente al comparto è attualmente presente un solo punto di recapito per le acque meteoriche. In questo punto parte una tubazione in cls DN500 che raggiunge la fognatura bianca posta lungo via Rubicone. Questo tratto di tubazione, della lunghezza di circa 50 m, presenta le criticità descritte ai paragrafi precedenti in termini di stato di manutenzione, affidabilità, ispezionabilità, funzionamento idraulico. Pertanto si prevede di posare un nuovo collettore di fognatura bianca in affiancamento all’esistente (con dismissione di quest’ultimo) in corrispondenza dell’area a verde comunale che si trova in adiacenza alla mura. Per tale scopo, e’ stata inoltrata da Start Romagna s.p.a. un’istanza al Comune di Rimini affinche’ possa concedere una servitu’ di passaggio (in particolare una servitu’ di scarico), per legalizzare l’occupazione di suolo/sottosuolo necessario per poter fare scaricare l’attivita’ del deposito mezzi. Situazione esistente Soluzione di progetto Fognatura acque nere Essendo la via Rubicone servita da fognatura separata, le acque reflue depurate non possono essere immesse nello stesso collettore delle acque bianche, come attualmente avviene. - 27 – Pertanto sarà necessario realizzare un nuovo tratto di fognatura nera del diametro del øe 200 in PVC, sia internamente alla proprietà per un lunghezza di circa 30 m, che esternamente per circa 60 m, in affiancamento a quella delle acque bianche di cui sopra, fino all’immissione nella fognatura di via Rubicone. - 28 –