Corso di specializzazione per “Addetti al Comando CC Tutela Ambiente” Metodiche di misurazione e analisi Claudio Baratta 1 Introduzione Nell’ambito della normativa per la protezione delle persone da esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, devono essere stabilite tecniche di misura appropriate per la verifica dei livelli di campo elettromagnetico nei diversi ambienti in cui possono trovarsi la popolazione e i lavoratori. 2 Problematiche La problematica delle misure si presenta abbastanza articolata in relazione a: • tipologia ed eventuale molteplicità delle sorgenti • caratteristiche del campo emesso dalla/e sorgente/i (ampiezza, frequenza, tipo di modulazione, etc.) • caratteristiche del campo nell’area di misura (variabilità spaziale e temporale) e nel punto di misura (campo vicino, lontano, etc.) • obiettivo delle misure (sorveglianza, indagine sistematica, analisi puntuale, interventi di bonifica) 3 Scopo La scelta della strumentazione e della metodologia da utilizzare nelle misure dipende dalla particolare situazione in cui ci si trova Scopo : valutare l’esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici al fine di verificare la compatibilità della situazione espositiva con le prescrizioni imposte dalla normativa vigente 4 Tipologia della misura Le misure con finalità protezionistica possono essere di 2 tipi: • misure di esposizione livelli di riferimento per valutare le grandezze che caratterizzano il campo (elettrico, magnetico o elettromagnetico) cui l’organismo è esposto • misure dosimetriche limiti di base per valutare l’energia assorbita dall’organismo umano esposto e determinare la distribuzione delle correnti e dei campi all’interno dello stesso 5 Richiami Limiti di base e livelli di riferimento Le restrizioni sull’esposizione sono basate su effetti sanitari accertati e vengono chiamate restrizioni (o limiti) di base. Secondo la frequenza, le grandezze fisiche usate per specificare le restrizioni di base per l’esposizione a campi elettromagnetici sono la densità di corrente indotta, il SAR e la densità di potenza. Per la protezione da effetti nocivi per la salute, non si devono superare queste restrizioni di base. I livelli di riferimento vengono forniti ai fini di un confronto pratico con i valori misurati di determinate grandezze fisiche (E, B, S): il rispetto di tutti i livelli di riferimento forniti da queste linee guida assicurano il rispetto delle restrizioni di base. Se i valori misurati sono superiori ai livelli di riferimento, non ne consegue necessariamente che siano superate le restrizioni di base, ma è necessaria un’analisi più dettagliata per verificare il rispetto di queste ultime. 6 Metodiche di misurazione Le metodiche di misurazione, valutazione e analisi dei campi elettrico, magnetico ed elettromagnetico sono stabilite dalla normativa tecnica di settore (Norme CEI 2116 e 211-7) e in aggiunta da altre guide elaborate da organismi competenti misure in bassa frequenza misure in alta frequenza 7 Metodiche di misurazione (2) Misure in bassa frequenza Norma Italiana CEI 211-6 (anno 2001): “Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettrici e magnetici nell’intervallo di frequenza 0 Hz - 10 kHz, con riferimento all’esposizione umana” 8 Metodiche di misurazione (3) Misure in alta frequenza • Norma Italiana CEI 211-7 (anno 2001): “Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell’intervallo di frequenza 10 kHz - 300 GHz, con riferimento all’esposizione umana” • Norma Italiana CEI 211-10;V1 (anno 2004): “Guida alla realizzazione di una Stazione Radio Base per rispettare i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici in alta frequenza Appendice H: Metodologie di misura per segnali UMTS 9 Metodiche di misurazione (4) In più per le misure in alta frequenza possono essere considerate anche: • ANPA RTI CTN_AGF 1/2000: "Guida tecnica per la misura dei campi elettromagnetici compresi nell´intervallo di frequenza 100 kHz - 3 GHz in riferimento all´esposizione della popolazione” • Ministero dell’Ambiente, Ministero delle Comunicazioni, Ministero della Sanità: "Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana” (Linee Guida Applicative del DM 381/98) 10 Metodiche di misurazione (5) In generale le misure di esposizione ai campi elettromagnetici possono essere eseguite secondo le seguenti modalità: Misure a “banda larga” (broadband) Misure a “banda stretta” o selettive (narrowband) 11 Metodiche di misurazione (6) Misure a “banda larga” (broadband): vengono eseguite con l’impiego di strumenti che, entro un certo intervallo di frequenza, hanno una sensibilità pressoché indipendente dalla frequenza stessa e forniscono il valore gobale del CE o del CM nell’intervallo considerato. La larghezza di banda deve essere abbastanza ampia da consentire la misura di tutte le frequenze rilevanti Misure a “banda stretta” (narrowband): vengono eseguite con l’impiego di strumenti che hanno la possibilità di essere sintonizzati su una frequenza selezionata e che forniscono l’intensità del campo corrispondentemente alla stessa. La banda di frequenze deve essere abbastanza stretta per consentire la misura accurata delle singole componenti alle diverse frequenze 12 Misure in bassa frequenza Misure di esposizione La valutazione dell’esposizione viene condotta attraverso la misura di: • valore efficace di E (in V/m) • valore efficace di B (in T o meglio µT) Poiché in bassa frequenza le misure vengono condotte sempre in regione di campo vicino reattivo [considerando la frequenza più alta dell’intervallo, 10 kHz, λ=(c/f)= 30000 m (λ λ/10)= 3000 m] e poiché in questa regione CE e CM non sono in relazione, la caratterizzazione completa dell’esposizione prevede la misura di entrambi. Le misure vengono eseguite in banda larga. 13 Misure in bassa frequenza (2) Normalmente vengono misurati i valori efficaci delle componenti di E e di B in 3 direzioni mutuamente ortogonali. Il valore efficace globale di E e di B vale pertanto: E= E +E +E 2 x 2 y B= B +B +B 2 x 2 y 2 z 2 z 14 Misure in bassa frequenza (3) Misure dosimetriche Si tratta di misure di densità di corrente indotta su fantocci simulanti il corpo umano esposti a CE e CM di caratteristiche note Nel prosieguo considereremo esclusivamente le misure di esposizione 15 Misure in bassa frequenza: obiettivi Le misure di esposizione sono finalizzate alla verifica della compatibilità di una data situazione espositiva con i limiti (restrizioni di base e livelli di riferimento) definiti dalle norme e/o raccomandazioni per la tutela sanitaria 16 Calcoli vs. Misure La caratterizzazione del CE e del CM può essere effettuata attraverso le misure o il calcolo. Il calcolo (indispensabile quando le valutazioni riguardano impianti in fase di progetto) è di solito limitato a configurazioni per le quali la sorgente del campo può essere ragionevolmente semplificata (es. linee elettriche). Nel caso delle linee elettriche per il calcolo di E deve essere nota la tensione mentre per il calcolo di B la corrente. La tensione di una linea è costante mentre la corrente può variare notevolmente a seconda della richiesta di potenza le valutazioni basate sui calcoli possono non essere sufficienti e dovrebbero essere verificate con misure 17 Calcoli vs. Misure (2) Nel caso in cui la sorgente sia in condizioni di variabilità temporale (es. variabilità della corrente), al fine di ottenere una valutazione completa, le misure andrebbero condotte per un periodo di tempo significativo. In alternativa, qualora vengano effettuate misure per periodi di tempo non sufficientemente lunghi da coprire l’intera gamma di variabilità e nel caso in cui si conoscano le variazioni dei carichi in corrente, possono essere effettuate delle estrapolazioni sui valori di induzione magnetica prodotti (grazie al legame di proporzionalità diretta tra corrente circolante e B), eseguendo correzioni sui valori misurati per ottenere i valori di campo ai massimi carichi. 18 Strumentazione di misura Le misure dovrebbero essere condotte con uno strumento in banda larga triassiale (isotropico) in modo da indicare direttamente il valore efficace del campo misurato. La banda passante dello strumento deve essere appropriata al contenuto in frequenza del campo in esame. Nel caso di impianti elettrici di potenza la banda passante deve estendersi da 50 a 500 Hz per considerare oltre alla frequenza fondamentale (50 Hz) anche le prime armoniche. In situazioni di vicinanza alle linee la banda passante può essere più stretta. 19 Strumentazione di misura (2) Nel caso di sorgenti diverse dagli impianti elettrici di potenza, con frequenza fondamentale diversa dai 50 Hz (es. alcuni sistemi di trazione), è necessario scegliere la banda passante in modo appropriato. Le misure devono essere condotte con strumentazione la cui taratura sia in corso di validità. 20 Misura dell’esposizione umana Misure effettuate in un campo elettrico o magnetico pressoché uniforme corrispondono all’esposizione dell’intero corpo umano. Misure in presenza di campi non uniformi richiedono valutazioni più complesse poiché la misura del campo rappresenta l’esposizione umana solamente per quella parte anatomica che coincide con il punto di misura. La scelta del punto di misura varia in funzione della sorgente del campo e della posizione relativa del soggetto umano (es. differenze tra misure di B su rasoi elettrici, asciugacapelli, macchine per cucire, etc.) 21 Misura dell’esposizione umana (2) Quello che viene misurato sono i campi elettrico e magnetico non perturbati: vengono misurati cioè in assenza dei soggetti esposti e di elementi “perturbanti”. A differenza del campo magnetico, il campo elettrico è perturbato dal corpo umano le misure di CE devono essere eseguite in condizione di non vicinanza dell’operatore e di qualsiasi altro soggetto (almeno 3 m). Evitare la misura di campo elettrico in vicinanza di “punte” (arbusti, spigoli di recinzioni, balconi, etc.), altro elemento “perturbante” Evitare la misura di campo magnetico in vicinanza di masse ferrose 22 Misura dell’esposizione umana (3) Una valutazione completa dell’esposizione umana in una zona specificata richiede che vengano misurati sia il campo elettrico che il campo magnetico. Devono inoltre essere analizzate e caratterizzate le variazioni spaziale e temporale del campo in esame. 23 Analisi delle variazioni spaziali I punti di misura devono essere distribuiti in maniera uniforme sull’intera area da caratterizzare e devono essere in numero commisurato alla superficie in esame. In ambienti interni, ad esempio, può essere definito un punto di misura ogni mq di superficie. La sonda di misura deve essere posta all’altezza di 1 – 1.5 m dal piano di calpestio. In casi di campo molto disuniforme possono essere effettuate misure aggiuntive posizionando la sonda di misura alle altezze di 1.1 m e 1.9 m dal piano di calpestio. 24 Analisi delle variazioni spaziali (2) Mappatura dell’induzione magnetica in un tipico ambiente domestico 25 Analisi delle variazioni temporali (1) Campo elettrico Dipendendo dalla tensione, è praticamente costante nel tempo. Piccole variazioni possono essere rilevate al variare delle condizioni atmosferiche (es. strutture umide in un giorno di pioggia). Anche oggetti conduttori in movimento vicino al punto di misura causano variazioni di CE. 26 Analisi delle variazioni temporali (2) Campo magnetico Dipendendo dalla corrente, è fortemente variabile nel il problema è determinare un intervallo tempo temporale per la registrazione delle misure che capti abbastanza variazioni del campo da poter ottenere una valida registrazione statistica. Inoltre, nel caso di una linea elettrica, tramite misure eseguite in un determinato momento e la conoscenza della corrente trasportata nei diversi periodi dell’anno possono essere effettuate delle estrapolazioni per individuare i livelli di esposizione più gravosi. Anche oggetti ferromagnetici (es. automobili, camion, etc.) in movimento vicino al punto di misura causano variazioni di CM. 27 Analisi delle variazioni temporali (3) A causa delle differenti condizioni atmosferiche le correnti di carico hanno subito variazioni significative anche B ha subito variazioni significative 28 Analisi delle variazioni temporali (4) 29 Protocollo di misura: sintesi Scelta della strumentazione (preferibilmente triassiale) e con incertezza di misura minore del ± 10%) Identificazione delle sorgenti Indagine preliminare mediante misurazioni “spot” per identificare i punti in cui i livelli di CE e CM sono più elevati (le misure di CM dovrebbero essere eseguite, se possibile, nei periodi in cui le correnti di funzionamento delle sorgenti siano massime) Nei punti di misura individuati tramite l’indagine “spot” (punti peggiori) eseguire le rilevazioni con la testa della sonda posta a 1 m (o 1.5 m) dal piano di calpestio nel caso in cui i campi siano uniformi; aggiungere 2 rilevazioni a 1.5 m e 1.9 m in caso di campi non uniformi 30 Protocollo di misura: sintesi (2) Nelle misure di CE la sonda deve essere posta a distanza da superfici conduttrici. Si devono evitare gli effetti di vicinanza anche dell’operatore e di eventuali osservatori Nelle misure di CM devono essere evitati gli effetti di vicinanza con materiali ferromagnetici. La distanza tra il punto di misura e la sorgente deve essere di almeno 1 m Per acquisire informazioni sulle variazioni temporali, le misure dovrebbero essere eseguite su periodi di 24 h con intervalli di campionamento sufficientemente dettagliati. I risultati delle misurazioni “spot” e la conoscenza delle variazioni temporali delle correnti di funzionamento possono essere usati per estrapolare i valori dell’induzione magnetica in altri periodi temporali 31 Presentazione dei risultati I risultati delle misurazioni vengono riportati in una relazione tecnica finale che deve contenere: • descrizione dell’impianto sorgente dei campi rilevati (es. corrente di carico, tensione, etc.) • costruttore, modello, numero di serie, incertezza di misura totale e data ultima taratura dello strumento misuratore • data e durata delle misure • banda passante dello strumento misuratore e frequenza di campionamento • metodica di misura adottata (es. altezza della sonda rispetto al piano di calpestio) 32 Presentazione dei risultati (2) • documentazione (foto, disegni) che descrivano l’area in cui sono state eseguite le misure • condizioni atmosferiche al momento dei rilievi • tecnico o tecnici che hanno eseguito i rilievi • riferimenti normativi (leggi, raccomandazioni e norme tecniche applicabili) • conclusioni sui risultati ottenuti in base ai limiti di riferimento per la popolazione e/o i lavoratori 33 Misure in alta frequenza Misure di esposizione La valutazione dell’esposizione viene condotta attraverso la misura di: • valore efficace di E (in V/m) • valore efficace di H (in A/m) • densità di potenza S (in W/m2) Quale grandezza deve essere effettivamente misurata (E, H o entrambi)? Dipende dalle caratteristiche della sorgente, dalla frequenza e della distanza del punto di misura da essa: in pratica bisogna considerare se la misura viene eseguita in regione di campo vicino reattivo o in regione di campo radiativo (vicino o lontano) 34 Misure in alta frequenza (2) • Nel primo caso (campo vicino reattivo) occorre misurare indipendentemente E ed H Questa situazione si può verificare solo in relazione ai trasmettitori AM (500 - 1600 kHz): considerando la frequenza più bassa dell’intervallo, 500 kHz, λ=(c/f)= 600 m (λ λ/10)= 60 m Già nel caso delle FM (87.5 - 108 MHz), considerando la frequenza più bassa dell’intervallo, 87.5 MHz, λ=(c/f)= (λ λ/10)= 34 cm 3.4 m • Nel secondo caso (campo radiativo vicino o lontano) è sufficiente misurare E o H e ricavare la grandezza non misurata mediante le relazioni di onda piana: E = 377· H ; H = E/377 ; S = E· H 35 Misure in alta frequenza (3) Osservazione Nella zona di campo radiativo vicino E ed H sono correlati punto a punto (valgono le relazioni d’onda piana) ma con grosse variazioni spaziali dell’intensità 36 Misure in alta frequenza (4) Normalmente vengono misurati i valori efficaci delle componenti di E e di H in 3 direzioni mutuamente ortogonali. Il valore efficace globale di E e di H vale pertanto: E= E +E +E 2 x 2 y 2 z H = H +H +H 2 x 2 y 2 z 37 Misure in alta frequenza (5) Misure dosimetriche Si tratta di misure di densità di corrente indotta (fino a 10 MHz) e di SAR (oltre i 10 MHz) su fantocci simulanti il corpo umano esposti a CEM di caratteristiche note Nel prosieguo considereremo esclusivamente le misure di esposizione 38 Misure in alta frequenza: obiettivi Le misure di esposizione sono finalizzate alla verifica della compatibilità di una data situazione espositiva con i limiti (restrizioni di base e livelli di riferimento) definiti dalle norme e/o raccomandazioni per la tutela sanitaria. Le procedure di misura devono essere scelte in modo da: • minimizzare i rischi per l’operatore • minimizzare le possibilità di danneggiamento della strumentazione • minimizzare le interferenze esterne e gli errori di misura 39 Calcoli vs. Misure La caratterizzazione del CEM può essere effettuata attraverso le misure o il calcolo. Il calcolo (indispensabile quando le valutazioni riguardano impianti in fase di progetto) può essere utilizzato se si hanno a disposizione i dettagli tecnici degli impianti sotto indagine. La verifica del rispetto dei limiti può essere effettuata sia attraverso misure che attraverso calcoli. Tuttavia, nel caso in cui i calcoli facciano prevedere livelli superiori al 50% dei valori massimi previsti, sarà necessario provvedere alle misure dirette del campo elettrico e/o magnetico o della densità di potenza. 40 Calcoli vs. Misure (2) L'obbligatorietà delle misure è stata inserita non a causa della scarsa affidabilità dei programmi di calcolo previsionale, ma piuttosto in considerazione della difficoltà di conoscere in maniera sufficientemente precisa tutti i parametri di ingresso, quali, ad esempio, le varie caratteristiche tecniche degli impianti. Nell’ottica della massima cautela possibile, si è privilegiato quindi il momento della misura, almeno nei casi in cui gli errori nei parametri di ingresso possono essere significativi. 41 Banda Larga vs. Banda Stretta Le misure possono essere eseguite sia in banda larga che in banda stretta (selettive). E’ sufficiente eseguire misure in BL se: • è necessario individuare punti critici in una zona in cui insistono più impianti (indagine di primo livello) • il valore misurato in BL non supera il 75% del valore del limite più basso applicabile fra quelli relativi alle frequenze di emissione delle sorgenti presenti 42 Banda Larga vs. Banda Stretta (2) E’ necessario eseguire misure in BS se: • sono presenti più sorgenti che emettono in intervalli di frequenza su cui devono essere applicati differenti valori limite e il valore misurato in BL è superiore al 75% del limite più basso (se il valore misurato in BL è superiore al 50% del limite più basso è comunque consigliabile procedere con l’analisi in BS) • mediante la misura in BL viene evidenziato un superamento del limite per cui si rende necessaria la riduzione a conformità, procedura che richiede di valutare i diversi contributi forniti singolarmente da ogni sorgente Se si sono effettuate ambedue le misure (BL e BS) e vi è discordanza tra i risultati, si considerano validi i risultati in BS 43 Predisposizione e verifica del sistema di misura L’allestimento della catena strumentale deve essere eseguito con estrema cura per contenere gli errori di misura entro limiti accettabili. Precauzioni da adottare: • i cavi di collegamento sensore-misuratore, se non in fibra ottica, devono essere disposti nel modo più rettilineo possibile e perpendicolarmente alla direzione di polarizzazione del campo • durante la misura lo strumento non deve subire interferenze • lo strumento conduttrici non deve appoggiare su strutture 44 Predisposizione e verifica del sistema di misura (2) • l’operatore deve distare almeno 3 m dal sensore di misura • l’asta del sostegno proprio del sensore deve essere posta ortogonalmente alla direzione di polarizzazione del campo • lo strumento deve essere utilizzato nel corretto campo di frequenza • il sensore deve essere posto distante da oggetti metallici Le misure devono essere effettuate negli spazi accessibili ai soggetti potenzialmente esposti, ma in assenza degli stessi soggetti (campo imperturbato) 45 Predisposizione e verifica del sistema di misura (3) Tutte le misure volte alla verifica della conformità degli impianti e delle apparecchiature ai limiti prescritti da legislazioni o da norme tecniche devono essere effettuate con strumenti tarati. La periodicità della taratura deve essere almeno biennale per i sensori a BL, per le antenne attive e per i cavi coassiali, e almeno triennale per le antenne passive e per analizzatori di spettro o ricevitori. L’incertezza della catena strumentale in uso deve essere minore di 3 dB. Le misure all’aperto devono essere eseguite in assenza di precipitazioni atmosferiche e con clima asciutto. La temperatura ambientale deve essere compresa nell’intervallo di buon funzionamento dichiarato dal costruttore della strumentazione utilizzata. 46 47