Allarme GSM_FT909.indd

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Sicurezza
ALLARME GSM
MULTIFUNZIONE
Integra un sensore di movimento
P.I.R., funziona a batteria e comunica
via cellulare per trasmettere le
condizioni di allarme e ricevere
comandi di gestione e configurazione
da remoto. Segnala anche se
viene spostato e se la tensione
d’alimentazione è insufficiente.
di BORIS LANDONI
C
on l’offerta
disponibile
oggi in commercio
non è difficile trovare un antifurto che si
adatti alle esigenze più
disparate, ma sicuramente se andiamo nel
campo dei dispositivi
portatili, da applicare
ad automezzi o attivare
in qualsiasi ambiente
senza installazione, il
cerchio si restringe;
bisogna quindi progettarsi da soli un qualcosa
di specifico come, ad
esempio, il circuito che
descriviamo in queste
pagine. Si tratta di un
Elettronica In ~ Marzo 2013
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[schema ELETTRICO]
CARATTERISTICHE
TECNICHE
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antifurto non molto convenzionale, nel senso che in un solo
apparato integra un sensore di
oggetti in movimento basato su
P.I.R. ed uno di movimento che
rileva lo spostamento del sistema,
ma anche una sonda di temperatura; invece di attivare segnalatori ed attuatori locali, trasmette
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Marzo 2013 ~ Elettronica In
la situazione di allarme in modo
silenzioso ma molto efficace:
tramite SMS inviati dal modulo
GSM/GPRS che porta a bordo.
Questo circuito nasce come sistema d’allarme integrato, molto
versatile, di pronto utilizzo e che
non richiede installazione: infatti
basta appoggiarlo dove serve
Comunica l'allarme via GSM
Non richiede installazione
Si alimenta a batterie (>6 Vcc)
Segnala se la batteria è scarica
Rileva l'intrusione con sensore P.I.R.
Rileva lo spostamento
Rileva la temperatura ambiente
ed è subito pronto a svolgere le
sue funzioni. Non a caso si può
alimentare anche a batterie, anzi,
è preferibile che lo sia; proprio in
previsione di ciò, tra gli allarmi
che può rilevare e trasmettere c’è
anche quello di batteria scarica.
A dirla tutta, non è solo un antifurto, ma un allarme multifunzione che rileva intrusione, spostamento, temperatura ambiente
e anomalie nell’alimentazione;
tutto in un circuito di 63x50x25
mm, tutto racchiudibile in un
contenitore per essere subito
pronto all’uso. Basta appoggiarlo
su un mobile o da qualsiasi parte
serva, ed è pronto a svolgere il
proprio compito. Inoltre dispone
di due ingressi digitali, uno dei
quali è impostato per rilevare
la condizione di cortocircuito o
l’apertura: con esso possiamo
rilevare, tramite un contatto o
un transistor, condizioni come
l’attivazione o disattivazione di
un sistema d’allarme fisso o parametri elettrici di vario genere,
ovvero leggere lo stato di ulteriori sensori. In quest’ultimo caso
il circuito richiede una vera e
propria installazione: non si può
pensare di arrivare, accenderlo e
posarlo su un tavolo. Ma anche
l’installazione fissa è una delle po
ssibilità previste.
Gli utilizzi del nostro allarme
sono molteplici: se abbiamo un
camper possiamo accenderlo ed
appoggiarlo in un posto della cabina che consenta al sensore P.I.R.
di rilevare gli intrusi; in questo
caso viene utile anche il sensore
di movimento, che gli permette
di avvertirci se il camper viene
portato via senza il nostro consenso. Con il dispositivo possiamo anche rilevare se la batteria
dell’automezzo si sta scaricando
e riceverne un avviso via SMS
in modo da intervenire prima
che il veicolo non parta più e che
l’allarme non sia in grado di proteggerlo. Il nostro allarme può
anche essere messo in una baita
o in un bungalow, per rilevare
l’intrusione di estranei; in questo
caso, la possibilità di alimentarlo
a batterie è provvidenziale, dato
che non sarebbe tanto semplice
avere l’alimentazione di rete.
Inoltre, incorporando la batteria
nel contenitore non è possibile
sabotarlo, in quanto prima di
aprire e sconnettere la fonte di
alimentazione sono scattati sia il
P.I.R che il sensore di movimento.
In un fabbricato, il nostro allarme può anche essere usato
per rilevare, oltre all’intrusione,
anche eventuali incendi: infatti
il sensore di temperatura avvisa
se fa più caldo del dovuto. La
funzione di rilevamento della
temperatura può essere usata
semplice, dato che abbiamo affidato i compiti più pesanti ad un
microcontrollore Microchip PIC18F46K20 (U1); l’alimentazione
dell’insieme si effettua con una
tensione continua (anche non
stabilizzata) di valore compreso
tra 6 e 32 Vcc, grazie ad un DC/
Telit corre a
100 Mbps
Offre una velocità di
trasmissione dati su reti LTE di 100Mbps
in download e 50Mbps in upload il nuovo
modulo LTE920 di Telit Wireless Solutions
destinato al settore automotive in Europa
e Nord America. Il nuovo modulo - che
misura appena 34 x 40 x 2.8 mm in una soluzione 198-pad LGA è pienamente compatibile con il fallback DC-HSPA+, garantendo
prestazioni fino a 42Mbs e 5,76 Mbps rispettivamente in
download e upload, se disponibili. Il Quad-band GSM / GPRS e
le prestazioni EDGE garantiscono la connessione del modulo
anche nelle zone remote prive di copertura 3G o 4G. Dotato
anche di un ricevitore satellitare GPS e GLONASS altamente
performante, il modulo LE920 offre una copertura superiore di
navigazione anche in ambienti refrattari e nei canyon urbani
con un posizionamento veloce e preciso, ideale per sistemi
completi ed integrati di navigazione e servizi di localizzazione
che utilizzano il sistema di infotainment della vettura.
anche per avvisarci se fa troppo
freddo, in modo che possiamo, se
abbiamo installato un telecontrollo, avviare da remoto il riscaldamento del luogo dove abbiamo
posato il dispositivo.
SCHEMA ELETTRICO
Ma mettiamo da parte le applicazioni e vediamo di cosa si tratta,
analizzando il circuito dell’allarme: modulo GSM a parte (che
descriveremo più avanti), si
tratta di qualcosa di abbastanza
DC converter a configurazione
buck presente nel circuito.
Partiamo dunque con la descrizione dello stadio d’alimentazione, che ricava, a partire dalla
tensione di ingresso, una componente continua di 4 volt con cui
alimenta sia il microcontrollore,
sia il modulo GSM, il sensore
P.I.R. e la sonda di temperatura. La tensione applicata ai
punti + e - BATT viene filtrata
dai condensatori C10 e C12 in
modo da giungere ben livellata e
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