COM PROVINCIA DI NAPOLI REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI SU EDIFICI STUDIO DI FATTBILITA’ DIMENSIONAMENTO DI MASSIMA 1 Firmato digitalmente da Immacolata Concetta Orilio CN = Orilio Immacolata Concetta O = ASL Napoli 2 Nord/06321661214 2 T = Dirigente SerialNumber = IT:RLOMCL64D47G813I e-mail = [email protected] C = IT 1. INTRODUZIONE 1.1. RIFERIMENTI NORMATIVI I riferimenti Legislativi e Normativi principali da rispettare e comunque considerati per redigere il presente Progetto, sono i seguenti: - D.P.R. 27 aprile 1955 n. 547: "Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro." - D.P.R. 19 settembre 1994 n. 626 e successive modifiche ed integrazioni: "Attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro." D.P.R. 26 maggio 1959 n. 689 e successive modifiche ed integrazioni: "Determinazione delle aziende e lavorazioni soggette, ai fini della prevenzione degli incendi, al controllo lavorazioni soggette, ai fini della prevenzione degli incendi, del Comando del Corpo dei Vigili del fuoco." - D M 18 dicembre 1975: "Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservare nella esecuzione di opere di edilizia scolastica." - D.M. 26 agosto 1992: "Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica" - Legge 1 marzo 1968 n. 186: "Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici." - Legge 18 ottobre 1977 n. 791: "Attuazione della direttiva CEE n: 73/23 relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione”. - D.L. 25 Novembre 1996 n. 626 e modificazioni: "Attuazione della direttiva CEE n; 93/68 relativa al materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione”. - Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti." - D.P.R.6 dicembre 1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46 in materia di sicurezza degli impianti." - Delibera dell'autorità per l'energia elettrica ed il gas n. 224/00. - Norma CEI 11-20 e standard ENEL per la connessione alla rete dell'ente distributore; - Norma UNI 10349 per il calcolo dell'energia producibile; - Norme CEI I IEC e/o JRC/ESTI CEI EN 61173, CEI EN 61277 per i moduli fotovoltaici; - Norme CEI 64-8/1-7 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1.500V in corrente continua." - Guida CEI 64-14 "Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzati.” - Norme CEI 11-1 "Impianti di produzione, trasporto e di distribuzione dell’energia elettrica." - Norme CEI 11-17 "Impianti di produzione, trasporto e di distribuzione dell'energia elettrica. Linee in cavo." - Norme CEI 11-20 "Impianti di produzione diffusa di energia elettrica fino a 3000 kW." - Norme CEI 11-25 "Calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti trifasi a corrente alternata." - Norme CEI 11-28 "Guida d'applicazione per il calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti radiali e bassa tensione." - Norme CEI 11-35 "Guida all'esecuzione delle cabine elettriche d'utente." - Norme CEI 17-5 "Apparecchi a bassa tensione, Parte 2: Interruttori automatici." - Norme CEI 17-13 "Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione – Parti 1,2,3,4," - Norme CEI 23-3 "Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti 3 domestici e similari." - Norme CEI 23-51 "Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni per uso domestico e similare." - Norme CEI 20-40 "Raccomandazioni per la posa dei cavi per energia con tensione nominale fino a 1kV". - Tabelle CEI UNEL riportanti le portate e le cadute di tensione per le diverse tipologie di cavo impiegate. - Norme del CT20 dell’ente normatore CEI “cavi elettrici”. - Norma CEI 82-20 Sistemi fotovoltaici (Condizionatori di potenza - Procedura per misurare l'efficienza) 1.2. DEFINIZIONI Si riporta a titolo di ausilio alcune definizioni: Radiazione emessa dal sole. La radiazione solare (globale) che arriva sulla superficie terrestre è formata dalla componente proveniente direttamente dal disco solare e dalla sua corona (diretta) e dalla componente che viene diffusa dall’atmosfera terrestre (diffusa). Irraggiamento solare diretto Hb Energia integrale nel tempo della radianza solare diretta. Irraggiamento solare diffuso Hd Energia integrale nel tempo della radianza solare diffusa. Irraggiamento solare globale H = Hb + Hd Energia integrale nel tempo della radianza solare globale. Irraggiamento solare globale orizzontale Hh Energia integrale nel tempo della radianza solare globale sul piano orizzontale. Costante solare Go Radianza su una superficie extratmosferica perpendicolare ai raggi solari. E’ pari a 1353 W/m2. Azimuth di una superficie _ Angolo formato dalla normale alla superficie e dal piano meridiano del luogo; è misurato positivamente da sud verso ovest. Inclinazione di una superficie _ Angolo che la superficie forma con l’orizzonte; è misurato positivamente dal piano orizzontale verso l’alto. Alta Tensione (AT) Tensione nominale tra le fasi elettriche superiore a 35 kV e uguale o inferiore a 150 kV. Bassa tensione (BT) Tensione nominale tra le fasi elettriche uguale o inferiore a 1kV. Campo fotovoltaico Insieme di moduli fotovoltaici, connessi elettricamente tra loro e installati meccanicamente nella loro sede di funzionamento. 4 Cella fotovoltaica Elemento base dell’impianto fotovoltaico, costituito da materiale semiconduttore opportunamente ‘drogato’ e trattato, che converte la radiazione solare in elettricità. Chilowatt (kW) Multiplo dell’unità di misura della potenza, pari a 1.000 Watt. Chilowattora (kWh) Unità di misura dell’energia. Un chilowattora è l’energia consumata in un’ora da un apparecchio utilizzatore da 1 kW. Codice POD Il codice POD (Point of Delivery), introdotto dalla delibera AEEG 293/05, è definito dal gestore di rete locale. Tale codice identifica il punto di consegna dell’energia elettrica e viene utilizzato per la trasmissione delle misure al GSE. Conto energia Mentre con l’espressione “incentivazione in conto capitale” si intende l’erogazione di un contributo per l’investimento necessario per la realizzazione di un impianto, con l’espressione “conto energia” viene indicato un meccanismo di incentivazione che remunera l’energia elettrica prodotta da un impianto per un certo numero di anni. Conversione fotovoltaica Fenomeno per il quale la luce incidente su un dispositivo elettronico a stato solido (cella fotovoltaica) genera energia elettrica. Convertitore CC/CA, invertitore, inverter Dispositivo elettrico statico che converte la corrente continua in corrente alternata. Corrente Flusso di cariche elettriche in un conduttore tra due punti aventi una differenza di potenziale (tensione). Si misura in A (Ampère). Distributore E’ un gestore di rete titolare della concessione di distribuzione. Efficienza di conversione di un dispositivo fotovoltaico (in %) Rapporto tra l’energia elettrica prodotta e l’energia solare raccolta dal dispositivo fotovoltaico. Film sottile È il prodotto della tecnologia che sfrutta la deposizione di un sottilissimo strato di materiali semiconduttori per la realizzazione della cella fotovoltaica. Impianto fotovoltaico Impianto costituito da moduli fotovoltaici e altri componenti progettato per produrre energia elettrica a partire dalla radiazione solare. Impianto fotovoltaico connesso in rete Impianto fotovoltaico collegato alla rete di distribuzione dell’energia elettrica. Impianto fotovoltaico isolato Impianto fotovoltaico non collegato alla rete elettrica di distribuzione. Irraggiamento Radiazione solare istantanea (quindi una potenza) incidente sull’unità di superficie. Si misura in kW/m2. L’irraggiamento rilevabile all’Equatore, a mezzogiorno e in condizioni atmosferiche ottimali, è pari a circa 1.000 W/m2. Media tensione (MT) E’ una tensione nominale tra le fasi superiore a 1 kV e uguale o inferiore a 35 kV. 5 Misura dell’energia elettrica È l’attività di misura finalizzata all’ottenimento di misure dell’energia elettrica in un punto di immissione, in un punto di prelievo o in un punto di interconnessione. Modulo fotovoltaico Insieme di celle fotovoltaiche collegate tra loro in serie o parallelo, così da ottenere valori di tensione e corrente adatti ai comuni impieghi, come la carica di una batteria. Nel modulo, le celle sono protette dagli agenti atmosferici da un vetro sul lato frontale e da materiali isolanti e plastici sul lato posteriore. Potenza di picco (Wp) È la potenza massima prodotta da un dispositivo fotovoltaico in condizioni standard di funzionamento (irraggiamento 1000 W/m2 e temperatura 25°C). Potenza nominale La potenza nominale (o massima, o di picco, o di targa) dell’impianto fotovoltaico è la potenza elettrica dell’impianto determinata dalla somma delle singole potenze nominali (o massime, o di picco, o di targa) di ciascun modulo fotovoltaico facente parte del medesimo impianto, misurate alle condizioni standard (temperatura pari a 25 °C e radiazione pari a 1.000 W/m2). Radiazione solare Energia elettromagnetica che viene emessa dal sole in seguito ai processi di fusione nucleare che in esso avvengono. La radiazione solare (o energia) al suolo viene misurata in kWh/m2. Silicio Materiale semiconduttore usato come base per la costruzione della maggior parte delle celle fotovoltaiche commerciali. Silicio amorfo Tipo di silicio per celle fotovoltaiche i cui atomi non sono legati tra loro secondo uno schema uniforme Silicio cristallino Tipo di silicio a struttura cristallina (monocristallino o policristallino). Silicio monocristallino Silicio costituito da un singolo cristallo. Silicio policristallino Silicio costituito da più cristalli. Stringa Insieme di moduli o pannelli collegati elettricamente in serie per ottenere la tensione di lavoro del campo fotovoltaico. Watt (W) Unità di misura della potenza elettrica. È la potenza sviluppata in un circuito da una corrente di un Ampère che attraversa una differenza di potenziale di un Volt. Equivale a 1/746 di Cavallo Vapore (CV). Watt di picco (Wp) Unità di misura usata per indicare la potenza che un dispositivo fotovoltaico può produrre in condizioni standard di funzionamento (irraggiamento 1.000 W/m2 e temperatura 25°C). Wattora (Wh) Unità di misura di energia: equivale ad un Watt per un’ora. 6 1.3. UNITA’ DI MISURA Potenza elettrica: [W] Potenza elettrica di picco [Wp] Energia [Wh] Producibilità specifica per kWp installato: [Wh/Wp] Rendimento: [%] Irradiazione solare [Wh/mq] Emissioni in atmosfera: [kg] Superfici: [mq] Costo dell’impianto: [€] Rientro investimento [anni] Azimuth [°] Tilt: [°] Temperatura: [°C] 1.4. CONNESSIONE E STRUTTURE Gli impianti saranno connessi in rete e la principale caratteristica risiede nell’assenza di batterie. Infatti, durante le ore di sole, l’energia elettrica è fornita dai moduli fotovoltaici, mentre, in assenza di luce, dalla rete elettrica. Naturalmente, la presenza di carichi elettrici in corrente alternata comporta l’installazione di un inverter per convertire la corrente continua prodotta dall’impianto fotovoltaico, in corrente alternata alla tensione e frequenza richieste dagli stessi carichi. In sostanza, l’impianto fotovoltaico connesso alla rete elettrica dell’ente distributore locale, è costituito principalmente da: moduli fotovoltaici strutture di appoggio dei moduli fotovoltaici convertitore statico cc/ca quadro di campo e sistema di condizionamento della potenza. TIPOLOGIE DI INSTALLAZIONE Gli impianti in oggetto necessitano di diverse tipologie di struttura a seconda della tipologia della falda sulla quale effettuare l’ intervento. Di seguito sono riportati i diversi metodi di realizzazione: 7 1 – TETTO A FALDA 2 – COPERTURA PIANA Cavalletti con zavorre su tetto piano Cavalletti per fissaggio diretto su tetto piano 8 Coperture grecate I moduli fotovoltaici utilizzati saranno di silicio policristallino; lo strato di silicio è incapsulato tra due lastre di vetro ad alta efficienza. Lo strato di film è incapsulato tra fogli di ethylenevinilacetato, vetro e Tedlar bianco; il vetro temperato, caratterizzato da un’altissima trasparenza alla luce diretta e diffusa è fissato alla cornice con silicone. L’altro isolamento tra lo strato del film sottile e la cornice riduce i rischi di dispersione di corrente. I moduli verranno montati su dei supporti in acciaio zincato aderenti al piano di copertura, avranno tutti la medesima esposizione e risulteranno complanari alla superficie di installazione. Gli ancoraggi della struttura saranno praticati avendo cura di ripristinare la tenuta stagna dell'attuale copertura, e dovranno resistere a raffiche di vento fino alla velocità di 120 km/h. La scelta della tipologia della struttura di sostegno è stata effettuata in funzione dell’ubicazione dei moduli che sarà in Installazione su tetto a falda. La manutenzione dell’impianto sarà occasionale, senza necessità quindi di personale fisso sul posto e riguarderà sostanzialmente la superficie dei moduli e l’eventuale sostituzione in caso di rottura dei moduli stessi, del sistema di supporto e delle apparecchiature elettriche afferenti all’impianto. SCARICATORI DI SOVRATENSIONE PER SCARICHE ATMOSFERICHE Allo scopo di ridurre il rischio M (perdite economiche) contemplato da norme CEI 81-1 e CEI 81-4, saranno installati dei dispositivi di protezione SPD (scaricatori di sovratensione) 9 a valle delle linee entranti e in corrispondenza delle apparecchiature denominate “sensibili” (dispositivi elettronici essenziali o di alto costo) Gli SPD installati a valle delle linee di energia in ingresso saranno del tipo a varistori Classe II (es.: DEHNguard 600 FM) nel Quadro Inverter.Ogni SDP sarà collegato tra le linee di segnale o energia e le barre equipotenziali di zona utilizzando cavi di adeguata sezione (vedi libretti di installazione) e riducendo il più possibile le lunghezze dei collegamenti . SICUREZZA IMPIANTI Protezione contro i contatti diretti La protezione contro i contatti diretti, ovvero contro il contatto delle persone con parti dell'impianto normalmente in tensione, sarà garantita mediante l'utilizzo di cassette o involucri (apribili solo mediante attrezzo) tali da proteggere le parti attive dei circuiti quali morsetti di collegamento, giunzioni, derivazioni, etc. Gli involucri, le cassette o le barriere utilizzate, quando costruite in metallo, sono collegate all'impianto di terra generale. Protezione contro i contatti indiretti La protezione dai contatti indiretti per l’impianto fotovoltaico dovrà essere realizzata tenendo in considerazione che i sistemi di collegamento del neutro e delle masse sono diversi per il lato c.c. e il lato c.a. dell’impianto. Lato c.c.: Sistema IT Lato c.a.: Sistema TT Sistema IT L’utilizzo di inverter grid/connected dotati di trasformatori d’isolamento per la separazione galvanica del lato c.c dal lato c.a. permetterà la realizzazione di un sistema assimilabile al tipo IT. Nel caso di cedimento dell’isolamento nella parte c.c. infatti, si crea una debole corrente di primo guasto, dovuta unicamente alla generazione fotovoltaica c.c., che fluisce attraverso lo stesso inverter. La protezione interna nell’inverter rileva l’abbassamento del livello d’isolamento dell’impianto c.c. e genera un allarme ottico sul pannello dell’inverter stesso. In caso di secondo guasto il sistema, evento probabile solo in caso di adozione di moduli fotovoltaici in classe I, si trasforma nel tipo TN-S e i fusibili di protezione intervengono aprendo il circuito c.c.. secondo la condizione: Zs x 2Ia < Uo Uo = tensione nominale in c.a., valore efficace tra fase e terra; Zs = impedenza dell’anello di guasto, comprendente la sorgente, il conduttore di neutro fino al punto di guasto ed il conduttore di protezione tra il punto di guasto e la sorgente; Ia = valore in ampere della corrente d’intervento 5 sec. Della protezione (fusibili o magnetotermico). 10 Tempi di apertura previsti dalle norme CEI 64-8. Tab. 41A Tempi massimi di interruzione per i sistemi TN Uo/U (V) Tempo di interruzione (s) 120 5 230 0,8 400 0,4 Si precisa che con l’adozione di moduli fotovoltaici, apparecchiature e sistemi di cablaggio in classe II si realizza una protezione di tipo passivo che non necessita di interruzione automatica del circuito secondo la condizione di cui sopra. Resta inteso che, nonostante l’intervento degli interruttori automatici e/o fusibili, ai capi delle stringhe permangono tensioni pericolose (>120V) mentre ai morsetti dei moduli fotovoltaici permane un livello di tensione al di sotto delle tensioni di contatto limite stabilite dalle norme (120V condiz. Ordinarie, 60V condizioni particolari).In conclusione occorre che prima di ogni operazione di manutenzione al tetto fotovoltaico si rilevino eventuali segnalazioni di allarme emesse dagli inverter e si operi con dovuta cautela sul circuito in corrente continua soprattutto lungo e ai capi delle linee di collegamento delle stringhe agli inverter. Sistema TT La protezione delle persone contro il contatto indiretto accidentale con parti dell'impianto normalmente non in tensione, appunto i contatti indiretti, sarà garantita dal coordinamento delle protezioni poste a monte di ogni linea elettrica (realizzabile con interruttore del tipo automatico magnetotermico o interruttore differenziale), con il valore della resistenza dell'impianto di terra, trattandosi di Sistema TT, con fornitura in bassa tensione.Il corretto coordinamento delle protezioni è dato dal rapporto seguente: 50 / Id </- Rt dove: 50 = tensione di contatto massima ammessa dalla Normativa espressa in Volt Rt = resistenza globale dell'impianto di terra, espressa in ohm Id = valore della corrente di intervento delle protezioni poste a monte entro il tempo 0,4 secondi (corrente differenziale). Protezione contro i cortocircuiti e le sovracorrenti La protezione delle condutture contro il cortocircuito, sarà garantita dalle apparecchiature di protezione poste a monte di ogni circuito, che possiedono un Potere di Interruzione nominale (Pn) superiore al valore di corrente di cortocircuito presunta sul punto di installazione, che trattandosi di impianto con fornitura in BT, è come previsto dalle Norme, 11 non superiore a 6000 A (sistema trifase). La protezione contro le sovracorrenti che si fossero verificate in ogni punto delle condutture, sono affidate alle apparecchiature automatiche magnetotermiche installate a monte di ogni circuito, scelte in funzione della seguente relazione: I2 t >/- K2 s2 dove: I2 t = energia specifica lasciata passare dall'interruttore di protezione K2 S2 = energia specifica sopportata dal conduttore, dove K = 115 per isolamento in PVC, 135 per isolamento in gomma e 143 per il butile, mentre S è la sezione dei conduttori. 1.5. SISTEMI ANTICADUTA PERMANENTI Le cadute dall’alto hanno quasi sempre conseguenze gravi. Il settore delle costruzioni, in particolare, è quello caratterizzato dal maggior numero di infortuni mortali conseguenti a cadute dall'alto connesse con l'effettuazione di lavori in quota. Un’esposizione al rischio per la salute e la sicurezza per il lavoratore particolarmente elevata si ha per i lavoratori che operano sui tetti. Da questo nasce la necessità di adottare, anche per lavori di breve durata, adeguate misure di prevenzione e protezione della sicurezza degli operatori. La necessità di posizionare queste tipologie di protezione si pone in special modo per le operazioni di manutenzione dell’ impianto fotovoltaico. Le coperture in oggetto richiedono diverse tipologie di sistemi anticaduta. SISTEMI DI CADUTA CLASSE A1 DA POSIZIONARE SU PARAPETTO 12 SISTEMI DI CADUTA CLASSE A2 PER COPERTURE A FALDA CON TEGOLE/COPPI SISTEMI DI CADUTA CLASSE C 1.6. RISPARMIO EMISSIONI CO2 Per produrre un chilowattora elettrico vengono bruciati mediamente l’equivalente di 2,56 kWh sotto forma di combustibili fossili e di conseguenza emessi nell’aria circa 0,53 kg di anidride carbonica (fattore di emissione del mix elettrico italiano alla distribuzione). Si può quindi dire che ogni kWh prodotto dal sistema fotovoltaico evita l’emissione di 0,53 kg di anidride carbonica. Per calcolare la quantità di CO2 evitata basta quindi moltiplicare il valore dell’energia elettrica prodotta dai sistemi per il fattore di emissione del mix elettrico.La stima di emissione evitata nel tempo di vita dell’impianto fotovoltaico deriva perciò dal prodotto tra le emissioni annue evitate per i 30 anni di vita stimata degli impianti. 1.7. COMPONENTI DELL’ IMPIANTO FOTOVOLTAICO MODULO FOTOVOLTAICO 13 I moduli in silicio mono o policristallini rappresentano la maggior parte del mercato. Sono tecnologie costruttivamente simili, e prevedono che ogni cella fotovoltaica sia cablata in superficie con una griglia di materiale conduttore che ne canalizzi gli elettroni. Ogni singola cella viene connessa alle altre mediante nastrini metallici, in modo da formare opportune serie e paralleli elettrici. La necessità di silicio molto puro attraverso procedure di purificazione dell'ossido di silicio (SiO2, silice) presente in natura eleva il costo della cella fotovoltaica. Sopra una superficie posteriore di supporto, in genere realizzata in un materiale isolante con scarsa dilatazione termica, come il vetro temperato o un polimero come il tedlar, vengono appoggiati un sottile strato di acetato di vinile (spesso indicato con la sigla EVA), la matrice di moduli preconnessi mediante i già citati nastrini, un secondo strato di acetato e un materiale trasparente che funge da protezione meccanica anteriore per le celle fotovoltaiche, in genere vetro temperato. Dopo il procedimento di pressofusione, che trasforma l'EVA in mero collante inerte, le terminazioni elettriche dei nastrini vengono chiuse in una morsettiera stagna generalmente fissata alla superficie di sostegno posteriore, e il "sandwich" ottenuto viene fissato ad una cornice in alluminio, che sarà utile al fissaggio del pannello alle strutture di sostegno atte a sostenerlo e orientarlo opportunamente verso il sole. Di seguito viene riportata la scheda tecnica dei moduli utilizzati per la realizzazione delle ipotesi preliminari. 14 In casi di esposizione non ottimale (Est ed Ovest) si predilige l’utilizzo di pannelli in silicio microamorfo e CIS. I pannelli in silicio microamorfo possiedono una tecnologia che unisce le caratteristiche delle celle amorfe a quelle delle celle microcristalline, consentendo di ottimizzare la produzione di energia anche in caso di alte temperature, luce diffusa o orientamento non ideale dei moduli. Nel caso del palazzetto dello sport si è optato per la tecnologia CIS. I moduli fotovoltaici CIS di ultima generazione hanno invece un'efficienza supeiore al silicio amorfo (9-10%), e 15 subiscono un minor calo di produttività rispetto al silicio cristallino in caso di ombreggiamento parziale: in ultima analisi si ottiene pertanto una maggior quantità di energia media prodotta, a parità di potenza. Questo vantaggio risulta particolarmente evidente in caso di applicazioni in movimento (ad es. su camper), dove non è sempre possibile scegliere un luogo per la sosta esente da ombreggiatura, ed in applicazioni in aree con elevato indice di nuvolosità INVERTER Un inverter propriamente detto è un apparato elettronico in grado di convertire una corrente continua in una corrente alternata. Esso è funzionalmente il dispositivo antitetico rispetto ad un rettificatore o raddrizzatore di corrente; è alimentato con corrente continua, dà una corrente alternata in uscita. Una caratteristica importante di un inverter fotovoltaico, è l'interfaccia di rete. Questa funzione, generalmente integrata nella macchina, deve rispondere ai requisiti imposti dalle normative dei diversi enti di erogazione di energia elettrica. In Italia, ENEL ha rilasciato la normativa DK5940, attualmente giunta all'edizione 2.2. Questa normativa prevede una serie di misure di sicurezza tali da evitare l'immissione di energia nella rete elettrica qualora i parametri di questa, siano fuori dai limiti di accettabilità 16 2. STUDIO DI FATTIBILITA’ Nelle pagine seguenti si riportano le caratteristiche principali degli impianti sopra elencati, il loro dimensionamento di massima, le caratteristiche dei moduli fotovoltaici e la potenza installabile. Dati impianti Fotovoltaici Edificio Tipo copertura Superficie disp. per imp. FV [mq] Tipo di impianto e di moduli Edificio 08 piana 300,96 Edificio 20 piana Edificio 21 Minori Producibilità Producibilità emissioni stimata totale [KWh/KWp annua di CO2 annui] [MWh] all'anno [t] Potenza modulo [W] Potenza consigliata impianto FV [KWh] Orientamento impianto Su triangoli 250 11,75 S 1285 15,09875 6,040 687,01 Su triangoli 250 50,00 S 1310 28,82 11,528 piana 1173,98 Su triangoli 250 24,50 S 1290 31,605 12,642 Edificio 29 piana 495,32 Su triangoli 250 19,25 S 1285 24,73625 9,895 Edificio 33 a padiglione 621,66 Complanare alla falda 250 34,25 S 1260 43,155 17,262 Edificio 34 piana 841,12 Su triangoli 250 34,25 S 1310 44,8675 17,947 Edificio 45 piana 803,39 Su triangoli 250 18,00 S 1310 23,58 9,432 Edificio 46 piana 765,6 Su triangoli 250 27,50 S 1290 35,475 14,190 Edificio 47 piana 506,52 Su triangoli 250 22,25 S 1305 29,03625 11,615 Edificio 59 piana 285,23 Su triangoli 250 7,50 S 1290 9,675 3,870 Edificio 62 piana 177,09 Su triangoli 250 6,00 S 1310 7,86 3,144 17 Edificio 64 piana 690,46 Su triangoli 250 14,00 S 1300 18,2 7,280 Edificio 67 piana 1015,85 Su triangoli 250 14,00 S 1310 18,34 7,336 Edificio 69 piana 765,04 Su triangoli 250 24,50 S 1290 31,605 12,642 Edificio 31 a falda 800 Complanare alla falda 250 58,25 S 1260 73,395 29,358 Edificio 41 piana 45 Su triangoli 250 3,75 S 1300 4,875 1,950 789,4263 315,7705 641,75 18 Specifiche dell’edificio Ed. 08 - DISTRETTO 46 Edificio Nome Distretto 46 Tipo di copertura Sup. disponibile per l'imp. FV (mq) Note particolari piana 693,43 copertura priva di ostacoli IPOTESI Tipo di impianto Potenza modulo (Wp) / orientam. Su triangoli 250 / S Potenza impianto (KWp) 11,75 Producibilità annua (KWh/KWp) 1285 Energia prodotta totale annua (MWh) CO2 evitata (t) 15,09875 6,0395 19 Specifiche dell’edificio Ed. 20 - DISTRETTO 37 Edificio Nome Distretto 37 Tipo di copertura Sup. disponibile per l'imp. FV (mq) Note particolari piana 687,01 misura 1: copertura del P2; misura 2: copertura del P1, rivolta verso sud (possibile ombreggiamento edifici limitrofi) IPOTESI Tipo di impianto Potenza modulo (Wp) / orientam. Potenza impianto (KWp) Su triangoli 250 / S 50 Producibilità annua (KWh/KWp) 1310 Energia prodotta totale annua (MWh) 28,82 CO2 evitata (t) 11,528 20 Specifiche dell’edificio Ed. 21 - DISTRETTO 37 "P.ZZA ANNUNZIATA" Edificio Nome Distretto 37 "P.zza Annunziata" Tipo di copertura Sup. disponibile per l'imp. FV (mq) Note particolari piana 1173,98 copertura piana nella parte sx dell'edificio; possibile ombreggiamento parte di edificio posta ad est, alta 1 piano in più IPOTESI Tipo di impianto Potenza modulo (Wp) / orientam. Su triangoli 250 / S Potenza impianto (KWp) 24,5 Producibilità annua (KWh/KWp) 1290 Energia prodotta totale annua (MWh) 31,605 CO2 evitata (t) 12,642 21 Specifiche dell’edificio Ed. 29 - DISTRETTO 40 Edificio Nome Distretto 40 Tipo di copertura Sup. disponibile per l'imp. FV (mq) Note particolari piana 495,32 accesso da vano scale (alto un piano in più), posto a nord della copertura IPOTESI Tipo di impianto Potenza modulo (Wp) / orientam. Su triangoli 250 / S Potenza impianto (KWp) 19,25 Producibilità annua (KWh/KWp) 1285 Energia prodotta totale annua (MWh) CO2 evitata (t) 24,73625 9,8945 22 Specifiche dell’edificio Ed. 33 - P.O. SAN GIUGLIANO Edificio Nome P.O. San Giuliano Tipo di copertura Sup. disponibile per l'imp. FV (mq) Note particolari a padiglione 621,66 inclinazione tetto (stima) 12%; superficie già inclinata; possibile ombreggiamento blocco ospedale verso ovest; presenza canali aria sulla falda ad ovest (già depurata nel calcolo delle aree) IPOTESI Tipo di impianto Potenza modulo (Wp) / orientam. Complanare alla falda 250 / S Potenza impianto (KWp) 34,25 Producibilità annua (KWh/KWp) 1260 Energia prodotta totale annua (MWh) 43,155 CO2 evitata (t) 17,262 23 Specifiche dell’edificio Ed. 34 - P.O. SAN GIUGLIANO ex inam Edificio Nome P.O. San Giuliano Tipo di copertura Sup. disponibile per l'imp. FV (mq) Note particolari piana 841,12 Copertura PR: ombra da est (1 piano) Copertura P1: ombra da ovest (2 piani) Copertura P2: ombra da est (1 piano) IPOTESI Tipo di impianto Potenza modulo (Wp) / orientam. Su triangoli 250 / S Potenza impianto (KWp) 34,25 Producibilità annua (KWh/KWp) 1310 Energia prodotta totale annua (MWh) CO2 evitata (t) 44,8675 17,947 24 Specifiche dell’edificio Ed. 45 - SEDE LEGALE ASL Edificio Nome Sele legale ASL Tipo di copertura Sup. disponibile per l'imp. FV (mq) Note particolari piana 803,39 Copertura su P2: possibile ombra P3 Copertura su P3: possibile ombra vano scale IPOTESI Tipo di impianto Potenza modulo (Wp) / orientam. Potenza impianto (KWp) Su triangoli 250 / S 18 Producibilità annua (KWh/KWp) 1310 Energia prodotta totale annua (MWh) 23,58 CO2 evitata (t) 9,432 25 Specifiche dell’edificio Ed. 46 - SCUOLA INFERMIERI FRATTAMINORE Edificio Nome Scuola Infermieri Frattaminore Tipo di copertura piana Sup. disponibile per l'imp. FV (mq) 765,6 Note particolari Presenza comignolo centrale termica IPOTESI Tipo di impianto Potenza modulo (Wp) / orientam. Su triangoli 250 / S Potenza impianto (KWp) 27,5 Producibilità annua (KWh/KWp) 1290 Energia prodotta totale annua (MWh) CO2 evitata (t) 35,475 14,19 26 Specifiche dell’edificio Ed. 47 - RSA POLIAMBULATORIO CARDITO Edificio Nome RSA Poliambulatorio Cardito Tipo di copertura Sup. disponibile per l'imp. FV (mq) Note particolari piana 506,52 Fotovoltaico solo su copertura RSA Sup. 1: ala sud-est (al netto dell'area per impianti) Sup. 2: estremità (10 m e 10 m) dell'ala nord-ovest (nella parte centrale rimangono gli impianti) La copertura del poliambulatorio è una terrazza praticabile utilizzata IPOTESI Tipo di impianto Potenza modulo (Wp) / orientam. Potenza impianto (KWp) Producibilità annua (KWh/KWp) Energia prodotta totale annua (MWh) CO2 evitata (t) Su triangoli 250 / S 22,25 1305 29,03625 11,6145 27 Specifiche dell’edificio Ed. 59 - POLIAMBULATORIO AFRAGOLA Edificio Nome Poliambulatorio Afragola Tipo di copertura Sup. disponibile per l'imp. FV (mq) Note particolari piana 285,23 solamente quarto rivolto a sud per presenza di locale caldaia IPOTESI Tipo di impianto Potenza modulo (Wp) / orientam. Potenza impianto (KWp) Su triangoli 250 / S 7,5 Producibilità annua (KWh/KWp) 1290 Energia prodotta totale annua (MWh) 9,675 CO2 evitata (t) 3,87 28 Specifiche dell’edificio Ed. 62 - DISTRETTO 44 Edificio Nome Distretto 44 Tipo di copertura Sup. disponibile per l'imp. FV (mq) Note particolari piana 177,09 solo copertura su ultimo piano (presenza di parapetto h. 100 su terrazza piano terzo) IPOTESI Tipo di impianto Potenza modulo (Wp) / orientam. Potenza impianto (KWp) Su triangoli 250 / S 6 Producibilità annua (KWh/KWp) 1310 Energia prodotta totale annua (MWh) 7,86 CO2 evitata (t) 3,144 29 Specifiche dell’edificio Ed. 64 - DISTRETTO 42 Edificio Nome Distretto 42 Tipo di copertura Sup. disponibile per l'imp. FV (mq) Note particolari piana 690,46 Copertura ala nord; Copertura ala ovest; entrambe al lordo delle macchine di condizionamento e della muratura perimetrale (h. 60 cm + parapetto metallico; l= 20 cm) possibile ombreggiamento nucleo centrale (alto un piano in più) IPOTESI Tipo di impianto Potenza modulo (Wp) / orientam. Potenza impianto (KWp) Su triangoli 250 / S 14 Producibilità annua (KWh/KWp) 1300 Energia prodotta totale annua (MWh) 18,2 CO2 evitata (t) 7,28 30 Specifiche dell’edificio Ed. 67 - DISTRETTO 43 Edificio Nome Distretto 46 Tipo di copertura Sup. disponibile per l'imp. FV (mq) Note particolari piana 1015,85 Copertura ultimo piano; Copertura vani scala. Superfici al lordo degli ombreggiameti prodotti dai vani scala e dei macchinari e delle canalizzazioni presenti IPOTESI Tipo di impianto Potenza modulo (Wp) / orientam. Potenza impianto (KWp) Su triangoli 250 / S 14 Producibilità annua (KWh/KWp) 1310 Energia prodotta totale annua (MWh) 18,34 CO2 evitata (t) 7,336 31 Specifiche dell’edificio Ed. 69 - DISTRETTO 45 Edificio Nome Distretto 45 Tipo di copertura Sup. disponibile per l'imp. FV (mq) Note particolari piana 765,04 Copertura terrazze (accessibili) al piano 1; Copertura su piano 2 (e vano scale) Possibile ombreggiamento sulle terrazze IPOTESI Tipo di impianto Potenza modulo (Wp) / orientam. Su triangoli 250 / S Potenza impianto (KWp) 24,5 Producibilità annua (KWh/KWp) 1290 Energia prodotta totale annua (MWh) 31,605 CO2 evitata (t) 12,642 32 Specifiche dell’edificio Edific io Nome Ed. 31 - P.O. SANATA MARIA DELLE GRAZIE P.O. Santa Maria delle Grazie Tipo di c opertura a falda Sup. disponibile per l'imp. FV (mq) 800 Note partic olari - IPOTESI Tipo di impianto Potenza modulo (Wp) / orientam. Complanare alla falda 250 / S Potenza impianto (KWp) 58,25 Produc ibilità annua (KWh/KWp) 1260 Energia prodotta totale annua (MWh) 73,395 CO2 evitata (t) 29,358 33 Specifiche dell’edificio Ed. 41 - P.O. PROCIDA Edific io Nome P.O. Procida Tipo di c opertura piana Sup. disponibile per l'imp. FV (mq) 45 Note partic olari - IPOTESI Tipo di impianto Potenza modulo (Wp) / orientam. Su triangoli 250 / S Potenza impianto (KWp) 3,75 Produc ibilità annua (KWh/KWp) 1300 Energia prodotta totale annua (MWh) 4,875 CO2 evitata (t) 1,95 34