energia elettrica: la fattura - Progettare Dirigere Costruire Collaudare

ELETTROTECNICA
ENERGIA ELETTRICA:
LA FATTURA
DI R OBERTO B ORGONOVO *
nuovi termini
Fino a poco tempo fa eravamo abituati a leggere sulle
riviste di settore termini come “mercato vincolato”,
“mercato libero”, “consorzio”, eccetera.
Ora, ci troviamo di fronte a nuovi nomi, per identificare
praticamente gli stessi attori del mercato dell’energia; di
seguito elenchiamo alcune trasposizioni riportando tra parentesi la forma abbreviata.
• Mercato vincolato (M.V.): ora è definito Mercato di
maggior tutela (M.M.T.), dove le tariffe applicate dal distributore di energia elettrica locale sono definite, autorizzate e aggiornate ogni tre mesi dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG).
• Mercato libero (M.L.): continua a essere tale, le tariffe
sono determinate in parte dall’AEEG e in parte dal fornitore di energia elettrica, per quanto riguarda la sola voce
del “prezzo dell’energia”, (questa voce si trova all’interno
dei “servizi di vendita”, tabella 1).
• Consorzi: con l’annullamento del limite minimo di consumo per accedere al M.L. sono gradualmente spariti, ma
ora, con il continuo aumento dei costi dell’energia elettrica, le grandi associazioni dei consumatori - vedi Adiconsum - stanno creando dei Gruppi di Acquisto (ex
Consorzi), per selezionare nuovi fornitori di energia elettrica a costi complessivamente minori.
Le fatture di energia elettrica
sono complesse e molto articolate.
L’autore1 riprende un argomento
già trattato in passato, per aiutarci
a comprendere cosa paghiamo
e dove è destinato il denaro
Nuove e vecchie voci nella “bolletta” domestica
Orientativamente la vecchia bolletta, ora definita fattura
del servizio di erogazione dell’energia elettrica, è suddivisa in tre grosse voci di spesa:
• servizi di vendita;
• servizi di rete;
• imposte.
Prendiamo per esempio un cliente domestico del M.M.T.
con un consumo annuo di energia elettrica (anno 2013), stimato in 2700 kWh e una potenza impegnata di 3 kW; il costo energetico per l’anno 2013 sarebbe indicativamente
pari a circa € 518,00 (importo stimato in base alle tariffe
in vigore al momento della redazione dell’articolo - 3° trimestre 2013), come si può vedere dalla tabella 1 e dal
grafico 1.
A sua volta però le varie voci di spesa si possono suddividere in altre componenti che dipendono da diversi fattori e attori.
1. Dello stesso autore “Energia elettrica. Una tariffa misteriosa!”, Il Perito Industriale n. 1/2006, pag. 10 - “Tariffe elettriche: passato, presente
e futuro”, Il Perito Industriale n. 3/2006, pag. 19
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I servizi di vendita (voci di spesa)
Sono la principale voce di costo della fattura di energia
P R O G E T TA R E - D I R I G E R E - C O S T R U I R E - C O L L A U D A R E
6/2013
Tabella 1
Tabella 2
Voci di spesa
Importo anno
%
Servizi di vendita
€ 276,00
53,26%
Costi di rete e misura
€ 75,00
Servizi di rete
€ 173,20
33,42%
Oneri di sistema
€ 98,20
Imposte
€ 69,00
13,32%
Totale
€ 173,20
Totale
€ 518,20
Grafico 1
€ 69,00
Servizi di vendita
€ 173,20
€ 276,00
Servizi di rete
Imposte
elettrica (rappresentano mediamente più del 50% del costo complessivo) e comprendono tutti i servizi e le attività svolte dal fornitore di energia per acquistare e rivendere l’energia elettrica ai propri clienti. Sono suddivisi
in tre principali voci di spesa:
• prezzo dell’energia;
• prezzo di commercializzazione e vendita;
• prezzo del dispacciamento.
Il prezzo dell’energia corrisponde al costo per l’acquisto
dell’energia elettrica, comprensivo delle perdite sulle reti
di trasmissione e di distribuzione.
I clienti del M.L. pagano i servizi di vendita in base alla
soluzione commerciale scelta con il nuovo fornitore. Per
coloro che si servono del M.M.T., è l’AEEG a fissare e aggiornare il prezzo dell’energia.
Il prezzo di commercializzazione e vendita si riferisce alle
spese che le società di vendita sostengono per rifornire i
loro clienti. Per i clienti serviti nel M.M.T. questa voce è
fissata dall’Autorità.
Il prezzo del dispacciamento si riferisce alle attività utili
per il mantenimento in costante equilibrio del sistema
elettrico. Il dispacciamento assicura che a ogni quantitativo di elettricità prelevato dalla rete per soddisfare i consumi corrisponda un quantitativo uguale immesso dagli
impianti produttivi. I clienti del M.M.T. pagano per questo servizio in proporzione ai consumi, secondo un valore
aggiornato ogni tre mesi dall’AEEG; nei contratti del M.L.
tale voce può avere valori differenti in base al contratto
stipulato con ogni fornitore.
Servizi di rete
Importo anno
nergia) ma una tariffa che è fissata dall’AEEG, con criteri uniformi per tutto il territorio nazionale, tenendo
conto degli investimenti effettuati per il recupero dell’efficienza e della continuità di servizio.
La seconda voce dei servizi di rete è rappresentata dagli
oneri (generali) di sistema, (tabella 2) che sono dettagliati
al fine di semplificare la fattura di energia elettrica (e.e.),
una sola volta l’anno.
Gli oneri (generali) di sistema servono per pagare vari costi finalizzati a scopi ben precisi e introdotti da diverse
leggi e decreti ministeriali come di seguito illustrato:
• incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente
A3);
• promozione dell’efficienza energetica (componente
UC7);
• oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali (componenti A2 e MCT);
• regimi tariffari speciali per la società Ferrovie dello
Stato (componente A4);
• compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4);
• sostegno alla ricerca di sistema (componente A5);
• copertura del bonus elettrico (componente As).
Nel caso sopra ipotizzato di utenza domestica le varie
componenti degli oneri (generali) di sistema sarebbero
I servizi di rete (voci di spesa)
I servizi di rete sono le attività di trasporto dell’energia
elettrica sulle reti di trasmissione nazionali e di distribuzione locale; comprendono la gestione del contatore. Nel
caso sopra ipotizzato di utenza domestica, sarebbero così
suddivisi nelle due componenti principali (tabella 2).
Per i servizi di rete non si paga un prezzo (come per l’e-
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Tabella 3
Oneri di sistema
Importo anno
A3
€ 89,00
A2 e MCT
€ 2,90
UC7
€ 2,70
A4
€ 2,20
UC4
€ 0,90
A5
€ 0,30
As
€ 0,20
Totale
€ 98,20
suddivise come indicato in tabella 3.
Dal grafico 2 possiamo vedere come la componente A3
sia preponderante rispetto a tutte le altre.
Il gettito determinato dagli oneri di sistema, è trasferito
alla Cassa conguaglio per il settore elettrico in un apposito Conto il cui utilizzo e gestione sono disciplinati dall’AEEG. Fa eccezione la componente A3, il cui gettito affluisce per circa il 98% direttamente al Gestore dei
Servizi Elettrici (GSE) al fine di poter erogare gli incentivi legati a tutto il settore delle energie rinnovabili che,
si sottolinea, non è rappresentato solo dalle fonti “verdi”
(solare fotovoltaico e termodinamico, idroelettrico, eolico,
geotermico, biomasse e biogas) ma anche dalle “assimilate” come cogenerazione ad alta efficienza e incenerimento di rifiuti o di scarti di lavorazione.
Grafico 2
A3
A2 e MCT
UC7
IVA per i clienti domestici; per le imprese estrattive; per
le imprese agricole, manifatturiere comprese le poligrafie, editoriali e simili; per il funzionamento degli impianti
irrigui, di sollevamento e scolo delle acque da parte di
Consorzi di bonifica e Consorzi di irrigazione; eccetera è
del 10%, negli altri casi è pari al 22%.
M.M.T. o M.L.
La differenza fra servizi di vendita e servizi di rete è sostanziale e importantissima; è, infatti, sui servizi di vendita che si gioca la concorrenza e quindi la reale possibilità di risparmiare economicamente a seconda delle
offerte commerciali dei diversi fornitori sul M.L. Sui servizi di rete, invece, non esiste la concorrenza in quanto il
trasporto e la distribuzione dell’energia avvengono attraverso infrastrutture che non possono essere replicate
e che sono utilizzate da tutti i fornitori per servire i consumatori (rete di trasmissione nazionale o reti elettriche
dei distributori locali).
Altre voci che possono essere presenti nelle fatture
destinate ad altri usi (non residenziale)
Mentre ciò che è stato sopra esposto si può quasi tranquillamente replicare dalla fornitura domestica alla fornitura “altri usi”, ci sono alcune voci che solo i clienti del
M.L. e con fornitura “altri usi” hanno all’interno della
propria fattura di energia elettrica; infatti, i clienti sia del
M.M.T. sia del M.L. con un contratto di fornitura di e.e.
di potenza impegnata maggiore di 16,5 kW hanno installato presso la propria attività un contatore di e.e. di
tipo trifase, che legge oltre ai parametri elettrici tradizionali, anche per esempio, quelli dell’energia reattiva e
la punta massima di potenza assorbita.
Di seguito vediamo quindi “le penali per supero di potenza reattiva” e il “corrispettivo tariffario specifico”.
A4
UC4
A5
As
Imposte
Con la fattura dell’energia elettrica si pagano conseguentemente:
• l’imposta nazionale erariale di consumo (accisa);
• l’imposta sul valore aggiunto (IVA).
L’accisa si applica all’energia consumata indipendentemente dal contratto o dal venditore scelto. I clienti di tipo
domestico con consumi fino a 1800 kWh beneficiano di
un’agevolazione sul pagamento delle accise per la fornitura nell’abitazione di residenza anagrafica; inoltre in vari
altri casi per forniture di tipo industriale l’accisa è dovuta
in modo ridotto, addirittura in certi casi si è esenti dal pagamento della stessa.
L’IVA si applica sul costo totale della bolletta (servizi di
vendita + servizi di rete + accise). Attualmente l’aliquota
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Quando si paga l’energia reattiva?
Il problema dell’energia reattiva ricade sempre sul cliente
finale, ma la metodologia con cui i costi dell’energia
reattiva vengono esposti sono diversi da fornitore a fornitore, sia esso del M.M.T. sia del M.L.
L’energia reattiva si paga in fattura solo nel momento in
cui per ogni fascia tariffaria l’energia reattiva misurata
dal contatore è superiore al 50% dell’energia attiva e si
paga ancora, ma a un costo maggiore, quando è superiore
al 75% dell’energia attiva. Se invece l’energia reattiva è
inferiore al 50% di quella attiva, non vi sono costi “aggiuntivi”. Si tratta a tutti gli effetti di costi aggiuntivi, infatti, nelle vecchie bollette di e. e. era ben specificata una
voce che trattava di “Penali per supero di potenza reattiva”; si sa bene che ognuno di noi quando vede la parola
“penale” si attiva per verificare se tale obolo si possa eliminare o ridurre.
Ora però nelle nuove fatture di e.e. la parola “penale” è
scomparsa e questo costo aggiuntivo è espresso semplicemente con la voce “Energia Reattiva” oppure “Costi
per energia reattiva > 50 %” oppure “>75%”.
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• E è l’energia consumata
nell’anno precedente a quello
di versamento del CTS;
4,0
3,50 3,60 3,60 3,60 3,60 3,60 3,60
3,45
• P è la potenza disponibile
3,36 3,40
3,24 3,28
3,5
3,12 3,18
nell’anno precedente a quello
3,00 3,08
2,87 2,94
2,80
3,0
di versamento del CTS;
2,68 2,73
2,60
2,41
2,32
• F è un parametro di modu2,5
2,22
2,12
2,00
lazione del CTS che si ap1,87
2,0
1,71
plica ai soli clienti con po1,60
1,5
tenza disponibile superiore a
1,00 1,00 1,00 1,00
400 kW (per i clienti con po1,0
tenza disponibile inferiore o
0,5
uguale a 400 kW il fattore F
0,0
è sempre uguale a 1); per i
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
clienti con potenza disponiPotenza disponibile (kW)
bile superiore a 400 kW il
Grafico 3
fattore F è uguale a 1 +
√[(P-400)/400] e non può
superare il valore massimo F = 3,5.
È importante sapere che questi sovracosti, mediante opI possibili valori del fattore F in funzione della potenza diportuni studi e misure, si possono eliminare con l’instalsponibile P sono descritti nel grafico 3.
lazione di un’apparecchiatura chiamata di rifasamento automatico, il pay-back, in questi casi, spesso è inferiore a
Esempio di calcolo del CTS
15-18 mesi.
Se un cliente è alimentato in media tensione con una poI costi di supero di energia reattiva sono pagati dal cliente
tenza disponibile P di 650 kW, allacciato alla rete di difinale al fornitore di energia elettrica, il quale poi rigira
stribuzione per 365 giorni l’anno, con un consumo annuo
contabilmente questa voce al distributore di energia eletdi energia elettrica E di 2 800 000 kWh non ha presentrica locale.
tato la dichiarazione di adeguatezza il CTS sarà calcolato
come segue:
CTS e CTSm?
• il rapporto E/P vale 2 800 000 / 650 = 4 307,7 ore di
I clienti del M.L. e del Mercato di Salvaguardia, con
utilizzo dell’intera potenza disponibile;
contratti di fornitura di e.e. in Media Tensione (> 1000
• il fattore di modulazione F vale 1,79;
V), che non hanno adeguato la propria cabina di trasforIl CTS vale: (1 €/giorno * 365 giorni + 0,15 €/ora *
mazione MT/BT alla norma CEI 0-16, con l’invio al di4 307,7 ore * 1,79 F = 1 809,96 € ogni anno.
stributore di energia elettrica locale della DI.D.A. (DiIl CTSm, semplicemente non è nient’altro che una magchiarazione Di Adeguatezza) troveranno applicato sulla
giorazione del CTS che dipende dagli anni di mancato
propria fattura di energia elettrica il CTS (Corrispettivo
adeguamento della cabina di media tensione secondo la
Tariffario Specifico) o il CTSm (Corrispettivo Tariffario
formula:
Specifico maggiorato).
CTSm = CTS * (1 + n)
L’A.E.E.G. ha stabilito, con un’apposita Delibera del 2009
dove:
(Del. Arg./elt n. 17/09), che il fornitore di energia elettrica
• CTS è Corrispettivo Tariffario Specifico;
debba comunicare al cliente, che non ha adeguato alla
• n è il numero degli anni di mancato adeguamento a parnorma CEI 0-16 la cabina di trasformazione, attraverso
tire dal 2009 a seguito di una variazione contrattuale di
la fattura (con cadenza trimestrale) l’ammontare del
fornitura o modifica impiantistica.
CTS da versare nell’anno in corso e la quota già versata
dall’inizio dell’anno.
Conclusioni
Dopo tanti codici e parametri, l’universo della fattura
Da cosa dipende il CTS?
sembra sempre più complesso, ma con volontà e un poco
Il CTS dipende dalla potenza disponibile del cliente e daldi curiosità, si puó comprendere cosa si paga e dove vanno
l’energia elettrica prelevata, entrambe riferite all’anno
a finire tutti gli euro spesi nelle fatture di energia elettrica.
precedente a quello di versamento del CTS.
Fattore F
Fattore F di modulazione del Corrispettivo Tariffario Specifico (CTS) per Clienti MT
in vigore dal 1° gennaio 2009
Come si calcola il CTS
CTS = (K + H * E / P ) * F
dove:
• K è pari a € 1 per ogni giorno di connessione attiva alla
rete di alimentazione;
• H vale € 0,15 per ogni ora di utilizzo;
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Fonti
AEEG
Tuttonormel
* Perito industriale iscritto al Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della provincia di Monza e Brianza, esperto in tariffe di
energia elettrica e misure dei parametri elettrici
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