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KEMET Electronics Italia S.r.l.
Via Sagittario 1/3
I - 40037 Pontecchio Marconi (BO) Italy
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Fax (+39) 051 840684
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Buongiorno
a partire dal 01/01/2016 il la soglia per non pagare penali per basso cosfì passerà
da 0.90 a 0.95
In base alla delibera AEEG 180/2013/E/EEL, cambiano le regole di calcolo per le penali da
applicare ai prelievi di energia reattiva per i clienti collegati alla rete di bassa e media tensione con potenza
>16,5 KW. La data fissata per l’applicazione di questa delibera è il primo gennaio 2016.
Per cosfì medi mensili inferiori a 0,95, in fascia F1 ed F2, verranno applicate quelle penali che
oggi scattano per valori inferiori a 0,90. Una maggiore penalizzazione sarà riservata a situazioni di cosfì
inferiori a 0,80, mentre al di sotto di cosfi 0,7 medio mensile o inferiore a 0,9 al massimo carico il gestore di
rete potrà imporre il rifasamento o il distacco dalla rete.
I coefficienti economici saranno comunicati dall’AEEG anno per anno.
Si tratta di misure necessarie a ridurre il costo del trasporto fisico dell’energia elettrica,
pesantemente penalizzato da elevati livelli di potenza reattiva. Il costo dell’energia reattiva rappresenta una
spesa di trasporto. Il fornitore spende di più per trasportare all’utente l’energia attiva, quella che
effettivamente il cliente consuma e deve pagare, quanto più energia reattiva è costretto a scambiare.
Spende di più perché fornisce al cliente una corrente maggiore che produce perdite nelle linee di
distribuzione.
Energia reattiva equivale sempre a danno economico. Per l’utilizzatore di elettricità perché,
dovendo aumentare il valore della corrente che circola nel cavo elettrico aumentano le perdite di energia
per effetto joule sulla rete interna. Per il fornitore, perché lo costringe a sovradimensionare i propri
generatori a scapito del rendimento in quanto la maggiore potenza elettrica comporta uno sfasamento che
si traduce in ulteriori perdite di potenza attiva.
Per evitare i danni dello sfasamento per il fornitore di energia elettrica, l’ente distributore dell’energia ha
imposto clausole che di fatto obbligano l’utente a rifasare i propri impianti, superiori a 16,5 Kw di potenza,
per una migliore e più economica utilizzazione dell’energia.
Fino ad oggi la quantità di energia reattiva non eccedente il 50% di quella attiva era data in franchigia,
mentre venivano penalizzati valori di reattiva oltre il 50 e fino a 75%. Una ulteriore penalizzazione
riguardava i valori superiori a 75%.
Cap. soc. Euro 1.980.000,00 i.v. - R.E.A. 430881/BO - Cod. Fisc. ed Iscr. Registro Imprese BO 91229420376 - P.IVA IT 00875961203
05/10/06
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Tabella dei coefficienti (in centesimi di Euro per kvar/h) per il calcolo delle penali per basso cosfì,
in vigore dal 01/01/2016
Da gennaio 2016 verranno sanzionati valori di reattiva superiori al 33% dell’energia attiva (tabella di
seguito)
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Nel contesto degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, delineati dal D.L. 4.7.14 n° 102, le tecnologie
elettriche svolgono un ruolo di primo piano. Il processo in atto non può che condurre all’introduzione di
nuovi strumenti normativi volti all’attuazione di politiche “virtuose” per un utilizzo consapevole dell’energia
prodotta e un’ottimizzazione delle fonti energetiche disponibili.
Anche i sistemi elettrici non possono più essere trascurati in quanto una quota sempre più rilevante dei
consumi energetici si sta spostando dal termico all’elettrico e questi ultimi sono destinati a crescere, mentre
la maturità tecnologica raggiunta nel settore elettrico di potenza e nel controllo, consente facilmente di
migliorare sempre più le prestazioni energetiche.
Motivi, quindi, più che validi alla base di questa scelta, ma che comporteranno alcuni problemi pratici per gli
utilizzatori finali di energia.
Sarà necessario intervenire sugli impianti esistenti riconsiderando le problematiche di rifasamento, relative
agli impianti stessi. La qual cosa potrebbe rivelarsi di non semplice attuazione, per tutta una serie di
problematiche che vanno dalla potenza del rifasatore, che deve essere adeguata a garantire il nuovo
fattore di potenza medio mensile, alla verifica di compatibilità con il livello di inquinamento armonico e di
risonanza parallela.
E’ consigliabile quindi una verifica complessiva che si basi anche sulla registrazione dei parametri di rete al
fine di analizzare il contenuto armonico delle forme d’onda di tensione e di corrente.
Ancora più complesso potrebbe rivelarsi intervenire dove l’utente sia dotato di un sistema di
autoproduzione dell’energia elettrica, impianto fotovoltaico, in regime di scambio sul posto.
Gli impianti fotovoltaici producono solo potenza attiva, mentre la potenza reattiva è fornita interamente dalla
rete. Ne risulta che, vista dalla rete, l’utenza risulta avere un cosfì inferiore a quello del carico.
In questi casi dimensionare e posizionare il rifasatore può comportare ulteriori problemi di potenza, di
posizionamento e, addirittura, di interferenza con l’Inverter che potrebbe risultare malfunzionante o
danneggiarsi.
Risulta evidente che potrebbe essere utile affiancare ai classici metodi di calcolo anche una consulenza
tecnica che consideri, nei vari aspetti del dimensionamento dei rifasatori, tutti i parametri della rete, evitare
malfunzionamenti degli impianti installati.
La nostra Società si dimostra quindi ancora una volta all’avanguardia nel proporre soluzioni capaci di far
fronte alle nuove necessità di razionalizzazione nell’utilizzo dell’energia e nell’efficienza energetica degli
impianti dando supporto tecnico, preventivi ed analisi di rete, dedicati alle singole esigenze.
Claudio Venturi
SBU POWER TECHNICAL SERVICE STP
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