Rapporto criticit ambientali_ARPAT - ISPRA

Rapporto sulle criticità ambientali relative ai campi
elettromagnetici
Hanno collaborato:
Andrea Barellini, Nicola Colonna, Giacomo Giusti, Fabio Francia, Alberto Silvi
Il Coordinatore
della Commissione regionale permanente di lavoro
Agenti Fisici
Gaetano Licitra
INDICE
Premessa..............................................................................................................................................3
1. Sorgenti, controlli ed esposizione della popolazione...................................................................4
1.1 Sorgenti, incluse cabine, e trend di crescita.................................................................................4
1.2 Controlli.......................................................................................................................................4
1.3 Superamenti e risanamenti...........................................................................................................4
1.5 Considerazioni sull’impatto ambientale a livello regionale (valutazione finale).......................13
2. Percezione del rischio, pressioni sociali, informazioni.
14
2.1 Percezione del rischio e pressioni sociali...................................................................................14
2.2 Esperienze informativo-comunicazionali istituzionali...............................................................34
2.3 Considerazioni finali sull’impatto sociale a livello regionale....................................................39
3. Criticità a livello normativo.........................................................................................................42
3.1 Quadro normativo incompleto e incongruente (nazionale e regionale).....................................42
3.2 Problematiche regolatorie e pianificatorie a livello locale.........................................................42
3.3 Stato di attuazione delle norme (es. catasto, risanamenti).........................................................42
3.4 Applicabilità delle sanzioni........................................................................................................42
4. Azioni positive...............................................................................................................................43
4.1 Sistemi a supporto dell’azione di prevenzione, controllo e informazione.................................43
4.2 Campagne di monitoraggio e risultati ottenuti...........................................................................43
4.3 Esperienze a livello regionale di azioni di risanamento importanti............................................43
4.4 Accordi con i Gestori..................................................................................................................71
5. Ulteriori informazioni e/o considerazioni...................................................................................71
2
Premessa
In relazione agli accordi intercorsi tra Agenzie Regionale e Provinciali e ISPRA a seguito della
convenzione esistente tra Ministero dell’Ambiente e la stessa ISPRA, è stato predisposto il seguente
rapporto, secondo uno schema concordato e che riporta le principali attività svolte da ARPA
Toscana nel settore del monitoraggio e del controllo dei campi elettromagnetici a bassa ed ad alta
frequenza.
Il rapporto non dettaglia la normativa presente in ambito regionale, né i risultati delle numerose
campagne di misura e le criticità emerse, che, invece, hanno trovato idonea collocazione nei
rapporti predisposti da ISPRA per rappresentare la situazione nazionale a cui si rimanda. In
particolare, dati sono stati raccolti nell’ambito dell’Osservatorio NIR di ISPRA e ad essi si fa
riferimento nei relativi paragrafi.
Nel rapporto sono invece presenti le attività svolte dall’Agenzia che hanno carattere innovativo
rispetto all’attività routinaria, con particolare riferimento alle iniziative volte alla valutazione
complessiva dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici a bassa frequenza,
prodotta da elettrodotti ad altissima tensione nell’intero territorio regionale e alla sua riduzione
attraverso interventi di mitigazione che utilizzano anche tecniche di recente introduzione.
Inoltre, sono descritti interventi di mitigazione in ambito urbano per la riduzione dell’esposizione di
campi elettromagnetici ad alta frequenza, emessi da impianti per la trasmissione di segnali per la
telefonia cellulare.
Una particolare attenzione è stata poi posta per riassumere lo sforzo compiuto dall’Agenzia per la
divulgazione dei risultati nei confronti dei cittadini, nell’esame complessivo delle loro richieste
pervenute all’Agenzia attraverso il numero verde e nell’analisi critica delle informazioni offerte dai
giornali, mostrando come in alcune situazioni queste hanno portato ad allarmi ingiustificati come
attestato anche da indagini sul campo che hanno ricondotto a problemi di compatibilità
elettromagnetica tra apparati malfunzionamenti che avevano indotto i cittadini a preoccuparsi della
loro salute.
3
1
SORGENTI, CONTROLLI ED ESPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE
1.1
Sorgenti, incluse cabine, e trend di crescita
Si rimanda ai dati dell’Osservatorio NIR.
1.2
Controlli
Si rimanda ai dati dell’Osservatorio NIR.
1.3
Superamenti e risanamenti
Si rimanda ai dati dell’Osservatorio NIR.
1.4
Studi sulla popolazione esposta
1.4.1 Bassa frequenza
1.4.1.1 La distribuzione dell’esposizione in Provincia di Pisa - Monitoraggio e controllo
Quadro conoscitivo
La Provincia di Pisa nel 2004 ha commissionato ad ARPAT la redazione di un quadro
conoscitivo dettagliato sull’esposizione della popolazione all’induzione magnetica generata dagli
elettrodotti. Ai fini dello svolgimento del progetto si è reso, pertanto, necessario effettuare una
ricognizione mediante una serie di indagini capillari, su tutto il territorio provinciale, allo scopo di
identificare e caratterizzare i siti sensibili.
Nella prima fase del lavoro sono state richieste ed ottenute le informazioni digitali georeferenziate
relative a tutti i tracciati delle linee elettriche di TERNA S.p.A., ENEL Distribuzione S.p.A. e R.F.I.
S.p.A. che interessano il territorio provinciale, nonché i dati relativi alle correnti medie annue di
tutte le linee dotate di telemisura, relative al 2003 e al 2004. Questo ha permesso di classificare gli
elettrodotti in base al proprio carico e di conseguenza in base ai livelli di induzione magnetica
generati. Sono stati inoltre richiesti i dati tecnici sulla tipologia e diametro di conduttori installati su
tutte le linee ad alta tensione.
Il passo successivo ha riguardato l’individuazione delle situazioni critiche caratterizzate da una
significativa esposizione all’induzione magnetica; la ricerca è stata effettuata nell’intorno di
20 metri sul piano orizzontale dall’asse delle linee a 132 kV e 220 kV e di 30 metri dall’asse delle
linee a 380 kV; infatti, entro tali distanze e per le intensità di correnti circolanti è possibile
riscontrare livelli di induzione magnetica compresi tra 0.20 μT e 0.40 μT (vedi tabelle 1.1, 1.2a e
1.2b).
Il valore di 0.20 μT è stato fissato dalla L.R. 51/99 della Toscana come obiettivo di qualità per le
linee elettriche di nuova costruzione e il valore di 0.40 μT è stato individuato nella Monografia
n. 80 dello I.A.R.C. (International Agency for Research on Cancer), pubblicata nel settembre 2002,
come valore oltre il quale l'esposizione prolungata della popolazione all’induzione magnetica a
basse frequenze risulta legata, con limitata evidenza, al raddoppio dell'indice di rischio relativo per
le leucemie infantili.
4
Tabella 1.1: Elettrodotti a 380 kV e a 220 kV con il numero di abitazioni a meno di 30 m e 20 m di
distanza
N.
Linea
Abitazioni
vicine
1
312 Acciaiolo – Rosen
0
2
357 Poggio a Caiano – Suvereto
1
3
328 Calenzano – Suvereto
0
4
326 Acciaiolo – Marginone
14
5
327 Acciaiolo – Marginone
14
6
314 Acciaiolo – Spezia Stazione
59
7
286 Livorno Marzocco – Marginone
36
Tabella 1.2a: Elenco degli elettrodotti a 132 kV con il numero di abitazioni a meno di 20 m di
distanza
N.
Linea
Abitazioni
vicine
8
837 Lagoni Rossi – Suvereto
0
9
509 Acciaiolo – Guasticce
1
10
446 Farinello – Pian della Speranza
0
11
557 Larderello – Molinetto all.
1
12
521 Filettole – Pisa P.ta a Mare
– derivaz. Pisa P.ta a Lucca
110
13
815 Larderello – Sesta all.
0
14
523 AgipPlas – Pisa P.ta a Mare
3
15
524 Visignano – Livorno Marzocco
3
16
543 Filettole – Viareggio
0
17
546 Acciaiolo – Ponsacco
9
18
062 Larderello 2 – Ghirlanda
14
19
527 Guasticce – Cascina
5
20
833 Larderello – Valle Secolo
0
21
831 Larderello – Valle Secolo
0
22
515 Visignano – Lucca Ronco
– derivaz. Pisa P.ta a Lucca
49
23
525 San Romano – Acciaiolo
39
24
520 Guasticce – Pisa P.ta a Mare
2
25
563 Cafaggio – Lago
0
26
553 Larderello – La Leccia all.
0
27
027 Larderello – Paganico
0
28
592 Pontedera – Cascina
7
29
519 Marginone – Santa Croce sull’Arno
3
5
30
526 San Romano – Ponsacco
30
31 489 Castelnuovo Val di Cecina all. – Larderello
1
32
516 Diecimo – Lucca Ronco – Filettole
4
33
469 La Roffia – San Romano
40
34
544 Acciaiolo – Livorno Marzocco
1
35
552 Larderello – San Martino Larderello
0
36
586 Marginone – Santa Maria a Monte
33
37
834 Farinello – Larderello
0
38
579 Lago – San Martino Larderello
0
Tabella 1.2b Elenco degli elettrodotti a 132 kV con il numero di abitazioni a meno di 20 m di
distanza
N.
Linea
Abitazioni
vicine
39
562 Gabbro – Larderello
1
40
836 Lagoni Rossi – Le Prata all.
0
41
599 Santa Croce sull’Arno – San Romano
8
42
568 Ponsacco – Terricciola
5
43
547 Acciaiolo – La Rosa
1
44
597 Pontedera – Santa Maria a Monte
29
45
571 Lago – Cornia
0
46
839 Nuova Sasso – Selva
0
47
431 San Romano – Castelfiorentino
17
48
569 Terricciola – Cecina – Saline
22
49
561 Larderello – Saline di Volterra
– derivaz. Altair Chimica
1
50
838 Lagoni Rossi – Monteverdi all.
0
51
554 Monterotondo – Nuova Sasso
0
52
522 Pisa P.ta a Mare – Toscana Glass
11
53
567 Pontedera – Piaggio
6
54
556 Lago – Cornia all.
1
55
555 Lago – Monterotondo
0
56
449 Ponzano – La Roffia
4
57
485 La Roffia – Lamporecchio
7
58
Empoli FS – Cascina FS
125
59
Cascina FS – Livorno FS
5
60
Livorno FS – Bolgheri FS
7
61
Cascina FS – Larderello (numerazione pari)
35
62 Cascina FS – Larderello (numerazione dispari)
63
Larderello – Livorno FS
64 Viareggio FS – Cascina FS (numerazione pari)
6
45
11
31
65
Massa FS – Cascina FS (numerazione dispari)
34
66
Pisa P.ta a Mare – Pisa FS
11
Degli edifici ricadenti all’interno di tali corridoi sono stati selezionati quelli a scopo residenziale,
sanitario o scolastico e, dopo i necessari sopralluoghi volti a stabilire che le strutture identificate
avessero realmente la destinazione d’uso indicata, è stata pianificata la serie di monitoraggi da
effettuare, seguendo il criterio di dare priorità a tutti gli edifici scolastici in prossimità delle linee
elettriche e di caratterizzare l’esposizione dei siti sensibili più vicini agli elettrodotti e
maggiormente impattati. Inoltre, è stata georeferenziata la posizione di tutte le scuole, integrando i
dati del S.I.T. con varie altre fonti ufficiali, avendo la cura di verificarne, qualora necessario,
l’esatta ubicazione e l’effettiva destinazione d’uso scolastico.
Sono stati così individuati 12 edifici ad uso scolastico e circa 800 edifici residenziali posti in
prossimità delle linee elettriche. L’attività di monitoraggio ha riguardato tutte le strutture
scolastiche non indagate nel passato e le situazioni più critiche per quanto riguarda le abitazioni,
privilegiando gli agglomerati urbani rispetto alle case isolate.
Identificazione e caratterizzazione dei siti sensibili
Scuole
Poiché la L.R. n. 51/99 e il suo regolamento di attuazione pongono in modo specifico attenzione
sui livelli di esposizione all’induzione magnetica della popolazione infantile, nei confronti della
quale si prescrive particolare cautela, prioritariamente sono state censite tutte le scuole di ogni
ordine e grado della provincia, ed è stata georeferenziata la loro posizione, in modo da identificare
correttamente tutte le strutture scolastiche vicine alle linee elettriche.
Delle oltre 450 scuole pubbliche e private presenti sul territorio provinciale ne sono state
identificate 12 in prossimità degli elettrodotti. La maggior parte di queste strutture sono già state
oggetto, in passato, di indagini da parte di ARPAT, oppure sono ubicate vicino a linee che non
generano livelli significativi di induzione magnetica, in base ai bassi valori di corrente di esercizio e
di livelli di campo riscontrati. In seguito a una serie di monitoraggi si è giunti ai risultati riassunti
nella tabella 1.3, per quanto riguarda l’esposizione media annua all’induzione magnetica relativa al
2004.
L’unica situazione critica è stata riscontrata nel quartiere di Barbaricina a Pisa, in particolare
nella Scuola Media “Toniolo” e nella Scuola Elementare “Toti”, dove sono stati in passato misurati
valori di induzione magnetica che hanno portato al calcolo di un livello di esposizione media annua
superiore rispettivamente a 0.20 e 0.40 μT. Nelle rimanenti strutture scolastiche le misure ed i
calcoli hanno evidenziato che al loro interno non viene mai superato il livello di esposizione medio
annuo di 0.20 μT, garantendo quindi il rispetto dell’obiettivo di qualità stabilito dalla legge
regionale per le linee elettriche di nuova costruzione.
Tabella 1.3: Esposizione media annua relativa al 2004 per tutti gli edifici scolastici prossimi alle
linee elettriche
Località
Scuola
Linea
7
Distanza
dalla linea (m)
Esposizione media
annua 2004 (μT)
Pisa
Barbaricina
Barbaricina
Montecerboli
Montecerboli
Saline di Volterra
Saline di Volterra
Orzignano
S. Maria a Monte
S. Maria a Monte
Ponticelli
San Giuliano T.
Materna “Parmeggiani”
Elementare “Toti”
Media “Toniolo”
Elementare “S. Pellico”
Materna “Giovanni XXIII”
Elementare “Cassola” e Materna
Palestra scolastica
Asilo Nido
Elementare “G. Galilei”
Materna “S. Sebastiano”
Materna e Elementare
Asilo Nido di Agnano
521
521
521
Cascina – Larderello (t. p.)
Cascina – Larderello (t. p.)
569
561
521
Empoli FS – Cascina FS
Empoli FS – Cascina FS
586
314
35
10
20
10
35
40
10
40
20
25
50
115
< 0.20
> 0.20,< 0.80
< 0.40
< 0.20
< 0.20
< 0.20
< 0.20
< 0.20
< 0.20
< 0.20
< 0.20
< 0.20
Abitazioni
Al fine di completare il quadro conoscitivo della situazione esistente si è successivamente
provveduto a quantificare i livelli di esposizione medi annui all’interno degli edifici ad uso
residenziale più vicini agli elettrodotti e maggiormente impattati. In seguito ad una capillare
indagine cartografica sono state individuate circa 800 abitazioni su tutto il territorio provinciale.
Per verificare che le informazioni ottenute su tali siti fossero corrette sono stati compiuti
120 sopralluoghi su tutto il territorio provinciale; successivamente, dando priorità agli edifici situati
in prossimità degli elettrodotti con maggior carico di corrente, è stata pianificata una serie di
monitoraggi prolungati nel tempo (48 ore) per censire a campione tutte le situazioni critiche. Sono
state effettuate 66 misure, caratterizzando in modo esaustivo l’impatto elettromagnetico di tutte le
linee presenti sul territorio provinciale e dando priorità a quelle più impattanti (vedi schede
descrittive in allegato A).
Strumentazione e metodi
Per poter valutare il livello di esposizione all’induzione magnetica, generata da un elettrodotto,
presso un’abitazione, o un luogo adibito a permanenza prolungata, occorre effettuare un
monitoraggio in continua. Bisogna individuare il punto dell’abitazione più vicino ai conduttori della
linea ad alta tensione (piano più vicino e stanza più vicina) e sistemare la strumentazione di misura
ad 1.5 m di altezza dal pavimento, facendo attenzione a non avvicinare il sensore a sorgenti
domestiche di induzione magnetica.
Per le misure in continua dell’induzione magnetica sono stati utilizzati i misuratori di tipo
triassiale Enertech mod. EMDEX II e EMDEX Lite. Tali strumenti hanno una soglia di sensibilità
pari 0.01 μT ed il primo è dotato di certificato di taratura n. E03110414/3 del 27.02.04, eseguita dal
National Physical Laboratory della Gran Bretagna. Tali sensori, grazie ad una memoria interna di
notevole capacità, sono in grado di registrare i valori di induzione magnetica per lunghi periodi di
tempo, acquisendo dati con un periodo di campionamento selezionabile, in modo da garantire una
dettagliata conoscenza dei livelli presenti. I campionamenti sono stati effettuati acquisendo un dato
ogni minuto.
Una volta effettuato il monitoraggio sono stati richiesti, al gestore o al proprietario della linea
(G.R.T.N. S.p.A. o ENEL Distribuzione S.p.A.), i dati sulla corrente circolante durante il periodo di
misura, registrata ad un estremo della linea, con un campionamento di un dato ogni 15 minuti. Con i
valori di induzione magnetica e con i contemporanei valori di corrente è possibile determinare la
correlazione lineare (figura 1.1) che individua la dipendenza dell’induzione magnetica dalla
corrente in transito, come riportato nella formula seguente:
8
B = B0 + κ ⋅ I
con B valore di induzione magnetica misurato, B0 valore di induzione magnetica del fondo
ambientale, κ coefficiente che dipende dalle distanze e dalla geometria del sito in esame e
I intensità della corrente in transito sulla linea ad alta tensione.
Il livello medio di esposizione su base annua per il sito di misura si ottiene inserendo
nell’equazione precedente al posto di I il valore della corrente media annua.
B
Correlazione corrente - campo
0,9
Induzione magnetica (microT)
0,8
0,7
0,6
0,5
0,4
y = 0,0009x + 0,01
2
R = 0,9821
0,3
0,2
0,1
0
0
50
100 150 200 250 300 350 400 450 500 550 600 650 700 750 800 850 900 950
Corrente (A)
Figura 1.1: Esempio di correlazione tra livelli di induzione magnetica misurati ed intensità di
corrente circolante
Risultati
Al fine di fornire un ampio e dettagliato quadro conoscitivo, per ogni sito oggetto di
monitoraggio è stata creata una scheda descrittiva sintetica, contenente tutte le informazioni
tecniche sulla linea elettrica, la planimetria e la foto del sito di misura, l’andamento dell’induzione
magnetica durante il monitoraggio ed il livello medio di esposizione su base annua calcolato per gli
ultimi 5 anni (2000 ÷ 2004).
Sono state prodotte in totale 68 schede, 7 sugli edifici scolastici, 57 sulle abitazioni monitorate e
4 come aggiornamento delle misure eseguite da ARPAT in passato. Tali schede sono riportate in
Allegato A.
Dai risultati dei monitoraggi effettuati all’interno delle abitazioni prossime alle linee elettriche si
evince che nel 55% dei casi è superato il livello medio di 0.40 μT nel periodo di misura. Tuttavia
considerando il livello medio di esposizione su base annua (vedi Allegato A) il valore di 0.40 μT
viene superato nel 51% dei casi controllati. Tale differenza evidenzia che i risultati dei monitoraggi
9
in continua vanno sempre correlati con la corrente in transito per fornire una descrizione più
accurata dell’esposizione della popolazione a lungo termine, anche se tale operazione è più
dispendiosa in termini di reperimento dati, di elaborazione e di calcolo.
Dall’indagine approfondita su tutto il territorio provinciale emerge che in prossimità delle linee
ad alta tensione vi sono circa 380 abitazioni caratterizzate da un’esposizione media annua superiore
a 0.40 μT. Conseguentemente si stima, in base alla densità abitativa per unità di superficie
(calcolata sulla base dei dati ISTAT del 1991), che circa 2000 cittadini residenti, di cui circa 240
bambini di età compresa tra 0 e 14 anni (12% della popolazione residente in Provincia di Pisa),
sono esposti a lungo termine a livelli superiori a 0.40 μT. Mediante monitoraggio in continua o
attualizzazione di misure precedenti è stato accertato tale livello di esposizione all’induzione
magnetica in 37 abitazioni. In tabella 4 è riportato il quadro riassuntivo dei siti caratterizzati da
un’esposizione prolungata superiore a 0.40 μT.
Tabella 1.4: Quadro riassuntivo dei siti caratterizzati da un’esposizione prolungata superiore
a 0.40 μT
N. Linea
Denominazione linea
357
328
326+327
314
286
Poggio a Caiano – Suvereto
Calenzano – Suvereto
Acciaiolo – Marginone
Acciaiolo – Spezia Stazione
Livorno M. – Marginone
Filettole – Pisa P.ta a Mare
– derivaz. Pisa P.ta a Lucca
Agip Plas – Pisa P.ta a Mare
Visignano – Livorno Marzocco
Acciaiolo – Ponsacco
Acciaiolo – San Romano
Larderello 2 – Ghirlanda
Guasticce – Cascina
Visignano – Lucca Ronco
– derivaz. Pisa P.ta a Lucca
San Romano – Acciaiolo
San Romano – Ponsacco
Guasticce – Pisa P.ta a Mare
Pontedera – Cascina
Marginone – Santa Croce sull’Arno
La Roffia – San Romano
521
523
524
546+525
062
527
515
525+526
520
592
519
469
Edifici indagati
Edifici
impattati Con misure Con stime modellistiche
10
2
8
9
2
7
30
2
28
141
11
130
58
7
51
134
70
64
7
2
1
1
6
1
12
3
9
17
3
2
2
15
1
51
5
46
26
2
24
6
10
3
38
1
1
1
3
5
9
2
35
Conclusioni
L’analisi dettagliata delle reti ad alta tensione presenti nel territorio provinciale di Pisa ha
evidenziato, attraverso valutazioni modellistiche e verifiche strumentali, la presenza di circa
380 abitazioni caratterizzate da un’esposizione media annua superiore a 0.40 μT e, quindi, di circa
2000 cittadini residenti di cui circa 240 bambini di età compresa tra 0 e 14 anni. Mediante
monitoraggio in continua è stato accertato tale livello di esposizione all’induzione magnetica in
37 abitazioni.
10
In tutti i siti critici individuati, essendo rispettato il valore di attenzione di 10 μT, stabilito dal
D.P.C.M. 08.07.03, non è prevista l’effettuazione di interventi di risanamento a carico dei
proprietari delle linee.
Applicando il principio di precauzione, il presente lavoro ha lo scopo di sensibilizzare gli
amministratori, i cittadini, i progettisti ed i costruttori affinché non aumentino i casi di nuove
esposizioni all’induzione magnetica in prossimità degli elettrodotti a livelli superiori a 0.40 μT.
1.4.1.2 La distribuzione dell'esposizione in Toscana – Valutazione modellistica
ARPAT sta sviluppando da alcuni anni in collaborazione con l’Istituto di Fisica Applicata
“Nello Carrara” (IFAC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Firenze il catasto delle linee
elettriche ad altissima tensione della Regione Toscana (CERT). In tale ambito, è stato anche
sviluppato un modello previsionale tridimensionale per il calcolo dell’esposizione della popolazione
all’induzione magnetica generata da uno o più elettrodotti in punti georiferiti del territorio della
Regione Toscana.
Il software PLEIA (Power Line Electromagnetic Impact Assessment) è inserito in un
complesso di programmi per personal computer in ambiente Windows, comprendente moduli per la
gestione dell’archivio CERT, per il calcolo del campo magnetico generato da uno o più elettrodotti,
per la visualizzazione degli oggetti dell’archivio e dei risultati dei calcoli e per varie altre funzioni
accessorie.
Il modello di calcolo PLEIA è stato sottoposto negli anni a tutta una serie di verifiche sul
campo anche relativamente a situazioni complesse in presenza di più linee con correnti variabili nel
tempo in modo non correlato, di significativi dislivelli tra sostegni successivi, ecc. Tali verifiche
hanno dato risultati convincenti e sono reperibili in precedenti lavori [2].
Tabella 1.5: Distribuzione per tensione d’esercizio delle linee presenti in archivio
Tensione Numero di linee Numero di campate Lunghezza totale
132 kV
220 kV
380 kV
307
20
20
11234
1255
2306
2989 km
454 km
1072 km
Utilizzando i dati presenti in archivio (allo stato attuale popolato per il 91%, con le linee
distribuite come da Tabella 1.5) sono state determinate le fasce di I livello a 0.4 µT (corrispondenti
alla proiezione al suolo del volume di campo superiore a 0.4 µT), determinate utilizzando i valori
medi di corrente, per definire una porzione di territorio in cui effettuare una verifica
sull’esposizione media annua della popolazione.
All’interno delle fasce a 0.4 µT sono state estratte le abitazioni presenti in Carta Tecnica
(Figura 1.2), ed in corrispondenza dei centroidi di queste (per semplicità di calcolo) è stata
effettuata una prima valutazione dell’esposizione.
11
Figura 1.2: Visualizzazione delle fasce ed estrazione dell'edificato in esso ricadente
Il numero di abitanti corrispondenti agli edifici così ricavati è stato estrapolato dai dati del
censimento ISTAT del 2001, utilizzando una proporzione tra la superficie dell’edificio considerato
e la superficie totale degli edifici presenti nella sezione censuaria di riferimento.
Figura 1.3: Distribuzione degli abitanti (9314 in tutto) nella fascia di primo livello di 0.4 µT
calcolata con la corrente media
I risultati, relativi alla distribuzione del numero di abitanti, sono riportati in Figura 1.3.
In corrispondenza agli edifici ricadenti all’interno delle fasce di 0.4 µT è stata effettuata una
valutazione dell’esposizione (Figura 1.4), i cui risultati (relativamente alla distribuzione di valori)
sono rappresentati graficamente in Figura 1.5. Si nota in particolare la presenza di 86 edifici in cui
risultano superati i 3 µT, che saranno oggetto di un’ulteriore analisi.
12
Figura 1.4: Esposizione calcolata negli edifici ricadenti nella fascia a 0.4 µT
Figura 1.5: Distribuzione dei valori di esposizione calcolati in corrispondenza alla quota massima
degli edifici ricadenti nella fascia di 0.4 µT
1.5
Considerazioni sull’impatto ambientale a livello regionale (valutazione finale)
Si rimanda alla sintesi predisposta da ISPRA.
13
2 PERCEZIONE DEL RISCHIO, PRESSIONI SOCIALI, INFORMAZIONI
2.1
Percezione del rischio e pressioni sociali
2.1.2 Il tema del rischio percepito
2.1.2.1 La risposta di ARPAT alle preoccupazioni ingiustificate
ARPAT negli anni si è occupata di dare risposte relativamente ai problemi ambientali anche in
materia di esposizione ai campi elettromagnetici, non solo garantendo controlli strumentali ma
anche preoccupandosi di dare indicazioni utili e informazioni ai cittadini.
Molto spesso errate informazioni in materia di esposizione ai campi elettromagnetici e
pressioni sociali di diversi tipi hanno portato i cittadini a vivere in un clima di diffidenza, che ha
comportato, in molti casi, uno stato di agitazione ingiustificata o, comunque, una grave
preoccupazione.
Per questo ARPAT anche quando ha operato in circostanze nelle quali non era prevista
un’esposizione significativa ai campi elettromagnetici, ha sempre cercato di fornire un quadro
completo della situazione. I nostri interventi non si sono limitati alla verifica strumentale dei livelli
di campo elettromagnetico presenti ma, dove ritenuto opportuno, sono state eseguite misure
eseguendo mappature e approfondimenti anche con strumentazioni a banda stretta, allo scopo di
determinare le cause di malfunzionamenti e presunte anomalie.
Casi tipici che appartengono a questa casistica riguardano le situazioni nelle quali si verificano
condizioni di incompatibilità elettromagnetiche nella banda di frequenza assegnata dal Ministero
delle Telecomunicazioni per la trasmissione libera di segnali di piccola potenza.
2.1.2.2 Problemi di compatibilità elettromagnetica in presenza di segnali ad alta frequenza
prodotta da apparati domestici
Uno dei primi casi dei quali si è occupata ARPAT fu nel 2002, e riguardava la segnalazione di
un cittadino che indicava il malfunzionamento di dispositivi di sua proprietà quali allarmi,
telefonini, telecomandi per l’auto ecc. Ipotizzando una situazione di incompatibilità
elettromagnetica fu organizzato un sopralluogo alla presenza dello stesso richiedente e in tale
circostanza fu riscontrato il mal funzionamento del telecomando dell’antifurto dell’auto di
proprietà.
Anche se con la strumentazione in banda stretta fu individuato un segnale interferente a 433.8
MHz, ed i sensori a banda larga indicavano valori di campo elettrico inferiori alla soglia di
sensibilità degli strumenti (< 0.3 V/m), a causa della diffidenza e della preoccupazione del
richiedente, fu eseguita una mappatura nell’area interessata allo scopo di determinare la sorgete di
tale segnale. Successive prove permisero di attribuire il segnale del disturbo ad una sirena per
apparecchiature d’allarme antifurto per abitazioni, precedentemente utilizzata in un vecchio
impianto ormai smantellato ma ancora collegata alla rete elettrica. Scollegata la sirena dalla rete di
alimentazione e tolto dal suo interno il modulo di trasmissione/ricezione a radiofrequenza, non fu
più possibile individuare mediante analisi in banda stretta il segnale di disturbo. Parallelamente, non
fu più riscontrato il malfunzionamento dei dispositivi citati nell’esposto. E solo a quel punto il
cittadino riuscì a tranquillizzarsi.
Un altro caso, nel 2004, suscitò altrettante gravi preoccupazioni in quanto le segnalazioni
riguardavano una scuola elementare. Fu eseguito un intervento del tutto analogo e fu individuato un
14
segnale di disturbo prodotto da un ripetitore radio-televisivo di tipo casalingo alla frequenza di 434
MHz. Questo tipo di apparecchi, di libera vendita e detenzione, vengono spesso usati nelle
abitazioni quando risulta necessario rendere disponibili segnali televisivi in stanze dove sono assenti
connessioni dirette al sistema di ricezione TV via cavo. Tuttavia il richiedente riuscì a
tranquillizzarsi definitivamente solo assistendo al confronto tra il segnale audio ricevuto tramite
l’analizzatore di spettro sintonizzato alla frequenza di disturbo e quello di una televisione portatile
sintonizzata sulla stessa frequenza, che evidenziò la presenza di una emittente tv locale.
2.1.2.3 La letargia: effetto straordinario dei campi elettromagnetici, ……..o no?
Nel 1997 in provincia di Lucca si manifestò un fenomeno stranissimo per il quale un numero
crescente di persone si addormentavano improvvisamente e senza alcuna apparente spiegazione. Il
periodo storico in cui si colloca l’episodio era fortemente caratterizzato da un continuo allarme per
il proliferare massiccio di impianti di radiocomunicazione per la telefonia cellulare. In tale contesto
l’associazione del fenomeno con l’esposizione dei campi elettromagnetici fu subito ipotizzata. Si
veda a tale proposito il comunicato del CODACONS che presentò alla Procura della Repubblica un
esposto per lesioni gravi per “l’epidemia di letargia”.
ARPAT si attivò a seguito delle richieste pervenute e verificò l’inesistenza di esposizione a
significativi livelli di campi elettromagnetici a bassa e alta frequenza. D’altra parte i sopralluoghi
avevano mostrato che le sorgenti presenti erano a distanza tali da non poter provocare livelli di
esposizione superiori a quelli normalmente presenti nelle abitazioni. Le indagini conseguenti dei
Carabinieri mostrarono che la causa del fenomeno era ….sonnifero. Si veda a tale proposito
l’articolo allegato del Corriere della Sera, in cui peraltro si fa osservare che pur avendo trovato la
causa del fenomeno, non si è trovato il colpevole.
15
LETARGIA
01/10/1997
COMUNICATO STAMPA
APERTA L'INCHIESTA PENALE DOPO LA DENUNCIA DEL CODACONS SUI CASI DI LETARGIA A
LUCCA.
ATTENTATO ALLA SALUTE PUBBLICA, LESIONI GRAVI, PROCURATO
STATO DI IMPOTENZA : QUESTA L'IPOTESI DI REATO DENUNCIATA
DAL CODACONS ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI LUCCA PER
LA EPIDEMIA DI LETARGIA.
L'ELETTROSMOG DEI CAVI AD ALTA TENSIONE IPOTESI EZIOLOGICA
DELLA LETARGIA
La Procura della Repubblica presso la Pretura di Lucca, dopo la denuncia del CODACONS, ha
aperto un'inchiesta penale, sui casi di letargia nella zona di Lucca. Il potente elettrodotto presente
nelle vicinanze della località lucchese interessata dagli strani casi di letargia (ossia sonno invincibile
che dura decine di ore) è stato messo oggi sotto accusa dal CODACONS. In un esposto presentato
alla Procura della Repubblica di Lucca il vicepresidente dell'Associazione ambientalista, Giovanni
Pignoloni , ha chiesto il sequestro e la immediata disattivazione della linea elettrica ad alta tensione
presente in sito e lo svolgimento di una consulenza tecnica da parte dell'ISPESL (l'organo del
Ministero della Sanità che il Consiglio di Stato ha ritenuto il più competente in materia di
prevenzione di danni da onde elettromagnetiche) ipotizzando i reati di attentato alla salute pubblica
mediante immissione di sostanze tossiche, lesioni gravi e procurato stato di incapacità fisica. Le
ipotesi, gravissime, di reato sono basate su clamorosi documenti scientifici americani dai quali si
evince che potenti campi elettrici possono produrre la letargia per almeno due ipotesi eziologiche,
quella legata alla possibile influenza dell'onda alfa emessa di notte dal cervello umano, ovvero
quella di una iperproduzione radioindotta di melatonina. Ecco come gli avvocati dell'Ufficio Legale
Nazionale del CODACONS , Carlo RIENZI e Italo MANNUCCI, hanno spiegato nella denuncia le
due diverse - ma ambedue possibili ipotesi: 1 Onda Alfa. Il cervello umano, durante il sonno,
emette un'onda elettromagnetica in bassissima frequenza. E' stato evidenziato come le onde
elettromagnetiche modulate in ampiezza, penetrate all'interno del corpo umano, per un effetto non
lineare dovuto al comportamento cellulare, si scindano in onda portante ed onda modulante.
L'inquinamento elettromagnetico potrebbe essersi manifestato, nell'ambiente dove si è verificata la
sindrome letargica, con la presenza di un onda di frequenza relativamente elevata, modulata in
ampiezza, alla frequenza dell'onda alfa, inducendo nei soggetti esposti un'amplificazione per
risonanza per l'onda medesima, che potrebbe aver portato al manifestarsi della sindrome letargica.
Occorre accertare se i soggetti interessati sono stati esposti, in ambiente di vita o di lavoro ad
emissioni elettromagnetiche modulate in ampiezza in banda ULF. 2 Iperproduzione radioindotta di
melatonina. La letteratura scientifica ha accertato l'effetto inibitore delle radiazioni non ionizzanti
16
sulla produzione umana di melatonina. Com'è noto tale ormone secreto maggiormente nelle ore
notturne è legato alla regolazione del sonno. E' possibile che in taluni soggetti una particolare
combinazione di campi elettromagnetici produca un'iperproduzione, anziché un ipoproduzione di
melatonina, causando la sindrome letargica. Una prima conferma di questa ipotesi sarebbe
l'accertamento di concentrazioni anomale di melatonina nel sangue periferico. A seguito
dell'evidente pericolo sanitario - ambientale, gli abitanti delle zone limitrofe si sono fatti carico
della nascita di comitati spontanei ed associazionistici, che hanno interpellato la Commissione
permanente per l'elettrosmog del CODACONS attivandosi nelle sedi più diverse per sensibilizzare
opinione pubblica e governo alla immediata risoluzione del grave pericolo alla salute. Sul caso
intanto hanno presentato un'interrogazione parlamentare gli onorevoli Renzo Tosolini e Tommaso
Foti.
Anziani dormivano per ore
Lucca, restano un mistero i casi di letargia Assolti i coniugi accusati
Gli inquirenti sostenevano che agli anziani era stato somministrato del
sonnifero
----------------------------------------------------------------- Anziani dormivano per ore Lucca, restano un
mistero i casi di letargia Assolti i coniugi accusati Gli inquirenti sostenevano che agli anziani era
stato somministrato del sonnifero DAL NOSTRO INVIATO LUCCA - Nessun colpevole per gli
episodi di letargia a Lucca. Il pretore ha assolto la coppia accusata di aver somministrato per mesi
ad alcuni abitanti della corte dove vivevano massicce dosi di Tavor. Loro si addormentavano per
una mezza giornata colti improvvisamente da "stupor idiopatico ricorrente", tradotto volgarmente in
letargia. La misteriosa sindrome aveva colpito, tra l' estate e l' autunno del ' 97, 34 abitanti, tutti in
eta' avanzata, della Corte di Camigliano, un' ex fattoria ristrutturata alle porte di Lucca. Il fenomeno
aveva richiamato l' attenzione dei medici e degli inquirenti che in un primo momento avevano
pensato fosse dovuto all' inquinamento dell' acqua potabile, poi dell' aria e infine a un virus. La
"Corte", dove vivevano una ventina di famiglie, si era trasformata, a causa della sindrome del
sonno, in un inferno. Ma in autunno di quell' anno il mistero sembrava essere stato risolto non dagli
scienziati ma dai carabinieri: il sonno era provocato dal "Tavor", un noto sonnifero che veniva
somministrato di nascosto nel cibo e nelle bevande delle vittime. Gli inquirenti avevano scoperto
anche i presunti colpevoli, i coniugi Mariano Rocchi e Claudia Dovichi entrambi di 45 anni,
residenti anche loro nella "Corte". Secondo l' accusa i due, gli unici abitanti "giovani" di quella
localita' , speravano di ottenere compensi dalle famiglie degli anziani "ammalatisi" di letargia in
cambio dell' assistenza che dedicavano loro. Il giallo sembrava cosi' risolto fino a lunedi' sera,
quando con una sentenza che ha fatto scalpore, il pretore di Lucca ha assolto la coppia. Insomma, il
mistero resta. "Dopo quasi due anni di incubi, la sentenza mi rende giustizia - dice Mariano Rocchi
-. Tuttavia non serbo rancore e ringrazio tutti, anche i vicini che mi hanno sospettato e accusato".
Rocchi, autodefinitosi un "medico mancato", secondo l' accusa sarebbe stato la "mente" che
procurava il sonnifero, mentre la moglie lo somministrava alle vittime quando le assisteva con
apparente disinteresse. L' accusa si basava sul fatto che la donna si trovava sempre accanto alle
vittime un' ora prima che queste venissero colte dal sonno. Inoltre il fenomeno era cessato nel
periodo in cui Rocchi era ricoverato in ospedale. Ma prove concrete non ce n' erano: nessuno ha
mai visto la donna somministrare il sonnifero. E. Vitt.
Vittorini Ettore (26 maggio 1999) - Corriere della Sera
17
2.1.4 Il ruolo dei mezzi di comunicazione
2.1.4.1 Analisi delle notizie giornalistiche riguardanti i campi elettromagnetici in Toscana tra
il 1 ottobre 2005 - 30 settembre 2008
L'opinione pubblica si è nel tempo mostrata molto sensibile alla tematica dell'inquinamento da
campi elettromagnetici (CEM) e dei possibili effetti sulla salute umana. Nel 2007 Eurobarometro lo strumento di cui si è dotata la Commissione Europea per realizzare sondaggi mirati a conoscere e
comprendere gli atteggiamenti dei cittadini europei - ha diffuso i risultati di una ricerca sui campi
elettromagnetici. Secondo tale rapporto la pubblica opinione si divide in due gruppi tra chi è molto
(13%) o abbastanza (35%) preoccupato per i possibili effetti dei CEM sulla salute, e chi non e molto
preoccupato (35%) o non lo è per niente (14%). In particolare l'Italia è uno dei paesi in cui
l'argomento desta maggiore preoccupazione (69% dei cittadini contro una media europea del 48%).
Secondo l'indagine più dei 2/3 della popolazione europea è insoddisfatta per quanto riguarda
l'informazione che riceve circa i potenziali rischi derivanti dall'esposizione a CEM: il 33% del
campione dice di non essere per niente informato su questa questione ed il 47% non abbastanza. Le
principali fonti di informazione indicate sono la televisione (68%) e giornali e riviste (36%).
Il sondaggio inoltre evidenzia che la maggior parte dei cittadini europei non considera le
autorità pubbliche abbastanza efficienti in relazione ai potenziali rischi dei CEM sulla salute della
popolazione.
ARPAT, in quanto titolare della funzione di monitoraggio e controllo dei CEM, ha un ruolo
importante nel cosiddetto «mercato dell'informazione»: alla conoscenza del territorio e
dell'inquinamento elettromagnetico che deriva da tale controllo, ma anche e soprattutto dalla
partecipazione al procedimento di autorizzazione per l'installazione di nuovi impianti e/o la
modifica di quelle esistenti 1 , si somma il fattore della terzietà che deriva dalla natura autonoma di
ARPAT rispetto all'impresa e al decisore politico e che garantisce obiettività e neutralità del dato.
Con queste caratteristiche il patrimonio conoscitivo si viene a configurare come la base sulla quale
attivare tutte le riflessioni possibili, comprese quelle sugli effetti dell'esposizione a CEM sulla
salute, di competenza del Servizio sanitario nazionale.
Conscia di questo ruolo, e anche del fatto che in assenza di informazione la percezione del
rischio potenziale si accentua, ARPAT ha da tempo intrapreso un percorso che la vede
costantemente impegnata nell'attività di divulgazione e di condivisione della conoscenza. Nel caso
dei campi elettromagnetici, oltre alle informazioni rese disponibili dagli operatori del Numero
Verde (800 - 800400) è possibile consultare:
- il Sistema Informativo Regionale Ambientale (http://sira.arpat.toscana.it): dove, selezionando la
sezione del sito relativa all'energia si trovano, sotto la voce monitoraggio campi elettromagnetici, i
punti di misura . Per ciascuno di essi è possibile visualizzare le stazioni controllate e per ognuna la
relazione tecnica con i risultati delle misure effettuate
- il sito Web dell'agenzia (http://www.arpat.toscana.it) dove, selezionando la sezione campi
elettromagnetici si trovano, sotto la voce misure e rilievi i risultati delle campagne di controllo
effettuate a Pisa, Livorno e Cecina.
1
Nel caso ad esempio delle antenne di telefonia l'autorizzazione viene rilasciata ai gestori dal
Comune ove vengono ubicati gli impianti sulla base di una valutazione preventiva di ARPAT che
svolge indagini previsionali per la definizione dell'impatto provocato dai campi elettromagnetici
emessi da queste sorgenti. Tali pareri rappresentano la documentazione tecnica in base alla quale i
Comuni autorizzano l'installazione: qualora il parere sia negativo il Comune non può autorizzare
l'installazione/modifica dell'impianto e la decisione viene deferita alla Conferenza dei servizi
18
In questo quadro di domanda/offerta di informazione è sembrato interessante attivare un
osservatorio della stampa sull'argomento. In particolare sono stati presi in considerazione gli
articoli, comparsi sui quotidiani nel periodo compreso tra il 1.10.2005 e il 30 settembre 2008,
relativi ai CEM in cui viene nominata ARPAT (l'elenco dei titoli degli articoli, della testata e della
data di pubblicazione è riportato in Allegato B.
La tabella 2.1 mostra una progressiva crescita dell'attenzione dedicata dalla stampa ad
ARPAT: dalle 2386 occorrenze registrate tra il 2005/2006 si passa alle 3098 a cavallo tra il 2007 ed
il 2008. Cala invece, in maniera progressiva e consistente, il numero di volte in cui tale interesse
viene riferito in combinazione all'argomento dei campi elettromagnetici: il baricentro dell'attenzione
si sposta, evidentemente, su nuovi fronti .
Tabella 2.1: Andamento dell’attenzione dedicata dalla Stampa all’Agenzia e ai CEM (2005-2008)
Periodo di riferimento
Articoli su ARPAT
Articoli su ARPAT e CEM
%
1.10.05 -30.09.06
2386
165
6,9
1.10.06 -30.09.07
3001
124
4,13
1.10.07 -30.09.08
3098
84
2,7
Anche dentro l'insieme di articoli che trattano di ARPAT e CEM è possibile registrare,
nell'arco del triennio, una variazione: si parla di più di elettrodotti e meno di antenne di telefonia. La
percentuale di articoli relativi agli elettrodotti sul totale passa infatti dal 7 del primo periodo di
riferimento al 13% dell'ultimo.
L'osservatorio stampa offre interessanti spunti di riflessione che abbiamo cercato di cogliere
con alcune domande al Dott. Andrea Poggi, Responsabile dell'Unità operativa «Infrastrutture di
mobilità, reti elettriche e di comunicazione» del Dipartimento provinciale di Firenze e al Dott.
Gaetano Licitra, Responsabile della commissione permanente Agenti Fisici, Gaetano Licitra della
Direzione tecnica di ARPAT.
2.3 Considerazioni finali sull’impatto sociale a livello regionale
2.3.1 L’analisi della evoluzione dell’impatto sociale in Toscana e le prospettive future
Al fine di analizzare l’impatto sociale in Toscana a seguito dell’evoluzione e la diffusione
delle sorgenti di campo elettromagnetico a cui si è assistito negli ultimi anni, si propongono di
seguito due interviste che presentano le opinioni del Dr. Andrea Poggi, Responsabile dell'Unità
operativa «Infrastrutture di mobilità, reti elettriche e di comunicazione» del Dipartimento
provinciale di Firenze e del Dr. Gaetano Licitra, responsabile della commissione permanente
Controllo agenti fisici di ARPAT.
I due dirigenti offrono da due prospettive diverse (la prima propria del controllo sul campo e
di rapporto diretto quindi con il territorio, la seconda propria della Direzione Tecnica e quindi
orientata alla pianificazione e all’indirizzo delle attività dell’Agenzia).
Intervista ad Andrea Poggi.
19
Dal 1995 a oggi l'attenzione della stampa per i campi elettromagnetici sembra calare. Come
spiega questo fenomeno?
Credo che i motivi siano principalmente due: da un lato è cresciuta molto l'informazione che
l'Agenzia ha fornito a seguito di un'attività di controllo abbastanza capillare svolta sugli impianti di
telecomunicazioni, in particolare su quelli collocati in ambito urbano. I controlli svolti sono diverse
centinaia ogni anno, in Toscana, e certamente ogni impianto significativo è stato controllato almeno
una volta: i cittadini cominciano ad essere consapevoli che la situazione è sotto controllo ed il fatto
che negli ultimi 10 anni i superamenti dei limiti riscontrati si contino sulle dita di una mano, e siano
per lo più confinati in luoghi di montagna, nei pressi dei grandi impianti radiotelevisivi, sta
riducendo l'apprensione nei confronti di questi apparati.
Altro motivo è che, probabilmente, si sta riducendo il numero di nuovi siti che vengono
attivati: protesta e preoccupazione sorgono in genere al momento della prima realizzazione
dell'impianto, quando si teme che questo entri in azione senza che nessuno lo abbia controllato o lo
controlli in seguito. Quando invece si interviene a modificare impianti esistenti la cosa è meno
visibile e, soprattutto, i cittadini sono già consapevoli dell'attività di verifica che su questi impianti
viene condotta.
Durante l'ultimo anno la stampa si è occupata di elettrodotti più spesso che in passato. C'è un
motivo?
Non credo ci sia un motivo preciso se non quelli che ho richiamato sopra: preoccupazione e
proteste sono legate soprattutto ai nuovi impianti: nel caso degli elettrodotti, si tratta di fatti che
avvengono sporadicamente. Inoltre, nel caso degli elettrodotti, non c'è stata ancora una divulgazione
ampia dell'attività di verifica che stiamo conducendo.
Molti articoli relativi agli elettrodotti trattano la questione del loro interramento. Ha qualche
commento?
I cittadini ne chiedono spesso l'interramento pensando che questa sia la soluzione che cancella
i rischi connessi con i campi elettromagnetici. Questo è vero solo in parte: un elettrodotto interrato
investe con i suoi campi un'area assai più ristretta ma i livelli di campo nelle sue vicinanze possono
essere molto più intensi di quelli tipici di un elettrodotto aereo. Anche nel caso degli elettrodotti
interrati, quindi, occorre valutare bene il progetto per garantire il rispetto dei limiti.
ARPAT gestisce sul territorio controlli e misure sui CEM: quale è l'andamento dei risultati?
Per quanto riguarda gli impianti di telecomunicazione possiamo dire che gli impianti di
telefonia cellulare non hanno mai dato alcuna problema significativo da almeno 10 anni a questa
parte. Non solo, nei casi dubbi o di contestazioni di conformità al progetto presentato i gestori di
questi impianti hanno mostrato in genere un atteggiamento di disponibilità e prontezza nel
modificare le situazioni contestate. Viceversa nel caso degli impianti radiotelevisivi (generalmente
collocati fuori dalle aree urbane) la situazione presenta un tasso di irregolarità significativo e un
atteggiamento frequente da parte dei gestori di grande resistenza ad assumersi la responsabilità delle
situazioni e ad attivare le azioni di risanamento. Nel caso degli elettrodotti i casi di superamento dei
limiti sono molto rari: qualche problema in più si riscontra in quelle abitazioni che hanno una parete
confinante con una cabina di trasformazione (una parete, non il pavimento).
Pensa che i controlli che vengono effettuati sulle sorgenti di CEM siano sufficienti ?
Sugli impianti di telecomunicazione svolgiamo un numero di controlli molto inferiore a quelli
che sono previsti dalla legge regionale. Tuttavia credo che i risultati e l'esperienza di questi anni
consentano un ripensamento su questa norma, che tenga conto anche delle verifiche effettuate in
20
fase di approvazione del progetto dell'impianto e dell'eventuale collaudo effettuato da parte del
gestore dopo l'attivazione degli impianti.
Pareri preventivi, controlli di processo da parte del gestori: il sistema sembra spostarsi
sull'autocontrollo. Chi e cosa garantisce ai cittadini la corretta e tempestiva valutazione delle
emissioni?
E' proprio questo il punto più difficile da far comprendere alla popolazione in genere, ma
spesso anche gli amministratori: basare la tutela dei cittadini sul solo controllo a posteriori è poco
efficace e poco efficiente. Poco efficace perché scopre il problema solo dopo che si è verificato e
solo nei punti dove si è effettuato il controllo; poco efficiente perché il controllo sul campo richiede
un grande dispendio di energie (umane e strumentali) per ciascun punto controllato. Viceversa in
questo settore di attività, ormai da molti anni, le verifiche effettuate in fase di progettazione degli
impianti consentono di avere con grande precisione la certezza che l'impianto progettato non può
produrre superamenti dei limiti in nessuna delle aree circostanti. Se abbiniamo questo alla
responsabilizzazione formale del gestore dell'impianto sulla sua conduzione e all'utilizzo di controlli
a campione con finalità dissuasiva otteniamo un livello di garanzie per i cittadini molto più elevato,
tempestivo, e con un impiego di risorse assai più contenuto. La vera garanzia sui temi
dell'inquinamento viene da un rigoroso controllo di processo da parte di chi, tutti i giorni, gestisce
gli impianti potenzialmente inquinanti. L'alternativa, quindi, non è fra controllo e autocontrollo, ma
tra controllare soltanto le emissioni o verificare il buon funzionamento del controllo di processo,
che deve effettuare il gestore.
In cosa consiste l'interesse dei gestori a questo meccanismo virtuoso?
Non so se c'è un interesse dei gestori in senso stretto, ma certamente c'è un interesse della
società nel suo complesso, che ottiene maggiori garanzie di tutela ambientale facendone pagare i
costi a chi produce i problemi.
C'è una domanda che avrebbe voluto sentirti rivolgere dalla stampa e che invece non è mai
emersa?
Non c'è una domanda specifica però, dal nostro punto di vista, i giornali italiani trattano le
problematiche ambientali occupandosi soprattutto delle reazioni dei vari soggetti davanti al
problema e molto meno di realizzare una ricostruzione oggettiva dei fatti e delle conoscenze.
Un'informazione che coglie maggiormente la componente emotiva e relazionale delle vicende
piuttosto che la dinamica dei fatti concreti. Credo che sia un compito di ARPAT aiutare
l'informazione a fornire elementi oggettivi di conoscenza su queste tematiche, sia in generale sia nei
casi specifici.
Intervista a Gaetano Licitra,
ARPAT è un organo tecnico neutrale: guardando ad essa come a una fonte informativa quale
crede sia la sfida che può e deve raccogliere nel prossimo futuro?
ARPAT sta cercando di dotarsi di nuovi e più potenti strumenti di archiviazione dei dati in suo
possesso per utilizzarli a vantaggio di una maggiore diffusione delle informazione, sia nei confronti
degli addetti ai lavori che dei cittadini. In particolare, si stanno completando le banche dati delle
linee elettriche in toscana e quella degli impianti di radio e telecomunicazione. E' evidente che la
messa a disposizione di dati oggettivi è il primo passo per una analisi corretta dei fenomeni che
sono in evoluzione.
Occorre poi far crescere la consapevolezza delle diverse componenti della società rispetto ai
problemi sul tappeto per operare quelle scelte che portino a garantire livelli elevati di qualità
dell'ambiente per i cittadini nell'ambito delle risorse disponibili a disposizione dell'Agenzia
monitorando i processi prima descritti.
21
Le preoccupazioni apparentemente crescenti della popolazione sul tema degli elettrodotti che
tipo di risposta possono trovare nell'Agenzia oltre i controlli eseguiti sul rispetto dei limiti?
L'Agenzia come organo di supporto tecnico della regione Toscana e come parte della rete
delle Agenzie per la protezione ambientale italiane svolge un ruolo tecnico di approfondimento su
tali tematiche. In particolare, l'Agenzia in collaborazione con l'IFAC (Istituto di Fisica Applicata del
CNR di Firenze) sta sviluppando un modello previsionale tridimensionale di previsione dei livelli di
campo elettromagnetico che insieme al catasto delle linee consente da un lato di effettuare
simulazioni numeriche prima della realizzazione delle linee sul territorio, ma anche di individuare le
situazioni critiche esistenti su cui poter/dover intervenire. Esistono infatti situazioni in cui pur nel
rispetto dei limiti ci siano livelli di esposizione a capi elettromagnetici significativi è possibile
intervenire per una loro riduzione in collaborazione con gli enti gestori delle linee stesse.
Ci fa qualche esempio concreto?
In alcuni casi è possibile modificare le caratteristiche delle linee e ciò è stato fatto senza
doverle necessariamente interrare. Sono operazioni fattibili per linee a doppia terna (sei cavi
anziché tre per intendersi) e sono interventi di fatto quasi a costo zero di cui si sono fatti carico i
gestori in vari casi (vari casi a Livorno e a San Romano). E' possibile prevedere in casi particolari la
realizzazione di sistemi di contenimento dei campi elettromagnetici direttamente sulla linea
utilizzando ben note leggi fisiche di composizione degli effetti nel caso di sovrapposizione di onde
elettromagnetiche (Rosignano Solvay). In altri è stato possibile in sede di approvazione di nuove
linee prevedere lo spostamento o lo sdoppiamento di esistenti (Livorno), con risorse messe a
disposizione dal Comune che ha utilizzato a tal fine gli oneri di urbanizzazione: è chiaro che questo
lavoro complesso trova applicazione di caso in caso, ma l'Agenzia è sempre attenta nel promuovere
soluzioni che comportino fattibili riduzioni dell'esposizione alla popolazione nel rispetto del
principio di precauzione.
Con quali nuovi fronti si dovrà rapportare l'Agenzia in materia di campi elettromagnetici?
L'utilizzo di onde elettromagnetiche nella vita quotidiana in apparecchiature di ampio utilizzo
domestico o in ambiente esterno è in continua crescita. L'ultima importante novità è la possibilità
offerta a comuni montani e comunque remoti di essere collegati ad Internet attraverso segnali a
microonde, non essendo per essi vantaggioso dal punto di vista economico utilizzare le tecnologie
tradizionali quali le fibre ottiche. La Regione Toscana ha favorito questo processo per ridurre il
"digital divide" e consentire a tutti di avere a disposizione questa importante risorsa. L'Agenzia da
parte sua ha studiato d'intesa con la regione degli accordi con i gestori che prevedano, oltre un
attento processo di valutazione preventiva, anche la predisposizione e diffusione di linee guida per
installatori e cittadini. Ci aspettiamo infatti che l'installazione di questi nuovi apparati, diffusi
capillarmente nelle case e nei comuni interessati, possa creare allarme nella popolazione per la
proliferazione degli impianti. In questo caso l'esperienza pregressa ci aiuta nell'affrontare quello che
ci aspettiamo possa essere fonte di nuove richieste di informazione e in alcuni casi di protesta.
22
Allegato B
Rassegna degli articoli sui campi elettromagnetici
in cui risulta citata ARPAT*
23
Periodo dal 1 ottobre 2005 al 30 settembre 2006
-
Strane emicranie a chi lavora vicino ai tralicci lungo l'A1 (05/11/2005, ATTENZIONE, Pag. 18)
ARPAT su controllo elettromagnetico (05/11/2005, ATTENZIONE, Pag. 18)
I dati sull'elettromagnetismo per i mesi da agosto a ottobre (28/10/2005, CITTADINO OGGI,
P.6)
Assediati dalle antenne Controlli dell'ARPAT (16/02/2006, CITTADINO OGGI, Pag. 9)
Elettromagnetismo: valori più alti in centro (14/07/2006, CITTADINO OGGI, Pag. 10)
Elettrosmog davanti alle scuole Scattano i controlli dell'ARPAT (30/12/2005, CORRIERE
AREZZO, Pag. 25)
"Fermate le antenne in via Ristoro" (24/05/2006, CORRIERE AREZZO, Pag. 21)
Impianti telefonici e tv sotto esame (30/05/2006, CORRIERE AREZZO, Pag. 26)
Diciamo no all'antenna (18/07/2006, CORRIERE AREZZO, Pag. 14)
Metti una centralina in terrazza (04/11/2005, CORRIERE FIRENZE, Pag. 19)
Antenne, nessun rischio elettrosmog (17/11/2005, CORRIERE FIRENZE, Pag. 24)
Quanto emette il tuo cellulare? (18/11/2005, CORRIERE FIRENZE, Pag. 19)
L'antenna trova casa (17/01/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 19)
Antenna, è scontro (21/01/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 27)
Onde magnetiche, via ai test nelle scuole (21/01/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 27)
Scuole con orecchi elettronici (10/05/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 22)
"Elettromagnetismo sotto controllo" (14/05/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 45)
Ancora incerto il destino delle antenne del condominio di via Chiostri Leggiero (An) chiederà
chiarimenti in Consiglio Comunale (27/05/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 19)
Elettrosmog quasi inesistente Le onde non toccano Borgo (30/05/2006, CORRIERE FIRENZE,
Pag. 19)
Borgo, niente paura delle onde (30/05/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 24)
Elettromagnetismo: dati confortanti (21/06/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 23)
Un protocollo per i ripetitori (25/06/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 17)
Un ripetitore per la telefonia allo stadio Torrini (14/07/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 18)
Niente inquinamento elettromagnetico in città (18/07/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 21)
"Ripetitore troppo vicino alle case'' (07/10/2005, CORRIERE LUCCA, Pag. 20)
Elettrosmog, rilievi sulle emissioni (14/10/2005, CORRIERE LUCCA, Pag. 14)
A Maggiano il comitato anti-elettrodotto (27/10/2005, CORRIERE LUCCA, Pag. 12)
Assemblee e azioni legali contro l'elettrodotto (21/11/2005, CORRIERE LUCCA, Pag. 9)
"La Regione vuole meno centraline" (25/11/2005, CORRIERE LUCCA, Pag. 12)
Antenne, c'è l'ok del consiglio (19/01/2006, CORRIERE LUCCA, Pag. 16)
Antenne, si pensa ad un nuovo regolamento (07/03/2006, CORRIERE LUCCA, Pag. 16)
Campi elettromagnetici ARPAT avvia la campagna di monitoraggio (16/03/2006, CORRIERE
LUCCA, Pag. 12)
"Vogliamo conoscere le misurazioni" (23/03/2006, CORRIERE LUCCA, Pag. 15)
Elettrosmog: indetta assemblea pubblica (19/05/2006, CORRIERE LUCCA, Pag. 17)
Assemblea pubblica a San Concordio (22/05/2006, CORRIERE LUCCA, Pag. 9)
"Antenne, niente modifiche" (02/08/2006, CORRIERE LUCCA, Pag. 12)
Dati sulle emissioni elettromagnetiche (08/12/2005, CORRIERE MAREMMA, Pag. 18)
Elettromagnetismo, domani i dati (11/12/2005, CORRIERE MAREMMA, Pag. 16)
Elettromagnetismo, tutto a norma" (13/12/2005, CORRIERE MAREMMA, Pag. 19)
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E i cittadini continuano a protestare (13/12/2005, CORRIERE MAREMMA, Pag. 19)
"Il Comune moltiplica le antenne" (10/03/2006, CORRIERE MAREMMA, Pag. 23)
A caccia di elettrosmog (02/01/2006, CORRIERE PRATO, Pag. 31)
"Elettromagnetismo ok" (23/10/2005, CORRIERE SIENA, Pag. 20)
Elettromagnetismo, tutto ok (15/12/2005, CORRIERE SIENA, Pag. 16)
"Non sono antenne di telefonia" (05/02/2006, CORRIERE SIENA, Pag. 20)
Elettromagnetismo Controllati impianti radio e telefonia Tutti nella norma (30/03/2006,
CORRIERE SIENA, Pag. 18)
Test dei campi elettromagnetici Sono nella norma (08/06/2006, CORRIERE SIENA, Pag. 21)
"Troppe antenne? Non spuntano come funghi" (27/09/2006, CORRIERE SIENA, Pag. 9)
Antenne, nessun rischio inquinamento (13/12/2005, CORRIERE TOSCANA, Pag. 40)
Antenna accanto all'ospedale, è rivolta (04/01/2006, CORRIERE TOSCANA, Pag. 27)
Contro i rischi da elettrosmog (28/10/2005, CORRIERE VERSILIA, Pag. 27)
"Quell'elettrodotto può causare danni alla salute'' (22/11/2005, CORRIERE VERSILIA, Pag.
37)
Elettrosmog: nuovi controlli sul territorio (31/12/2005, CORRIERE VERSILIA, Pag. 21)
Pericoli da elettrosmog centraline nelle scuole (20/02/2006, CORRIERE VERSILIA, Pag. 17)
Centralina per monitorare i livelli di elettrosmog (05/03/2006, CORRIERE VERSILIA, Pag.
25)
Santini: "Non saranno installate nuove antenne" (23/08/2006, CORRIERE VERSILIA, Pag. 25)
Contro l' elettrosmog: "Basta ripetitori" (19/09/2006, CORRIERE VERSILIA, Pag. 31)
Raccolta di firme per bloccare l'elettrodotto (02/11/2005, GIORNALE TOSCANA, Pag. 6)
Comitati in rivolta contro l'elettrosmog (13/09/2006, IL FIRENZE, Pag. 33)
Elettrosmog: al setaccio scuole abitazioni e uffici (29/12/2005, NAZIONE AREZZO, Pag.
XVII)
Piano antenne, accolto parzialmente il parere dell'ARPAT (08/11/2005, NAZIONE EMPOLI,
Pag. I)
Granaiolo in rivolta «No all'antenna» Pronte mille firme (23/04/2006, NAZIONE EMPOLI,
Pag. III)
«Onde» e cellulari. Centraline in terrazza per misurare i rischi (04/11/2005, NAZIONE
FIRENZE, Pag. XVIII)
L'elettrosmog non spaventa (18/11/2005, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXIV)
Smog elettromagnetico: scuole sotto analisi (22/01/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXII)
Non c'è inquinamento da telefonini (24/02/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XIX)
Compiobbi e il Girone sono «elettro-infuriati» dopo i controlli dell'ARPAT (01/03/2006, NAZIONE
FIRENZE, Pag. XVIII)
Campi elettromagnetici? Pochi e indolori (18/03/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXI)
«L'elettrodotto c'era prima delle case» (21/03/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXI)
S. Casciano: campi elettromagnetici sotto osservazione (16/05/2006, NAZIONE FIRENZE,
Pag. XXIV)
Quell'antenna sopra la scuola ARPAT dice no allo spostamento (27/05/2006, NAZIONE
FIRENZE, Pag. XIX)
Antenne all'asilo, niente paura Nessun campo elettromagnetico (22/06/2006, NAZIONE
FIRENZE, Pag. XXV)
Le antenne rischiano.., la testa (25/06/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXV)
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Elettromagnetismo scuole sicure Parola di ARPAT (05/07/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag.
XIX)
Elettrosmog e scuole, valori nei limiti (18/07/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XVI)
Non c 'è inquinamento elettromagnetico (06/08/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XVII)
Elettrosmog e cantieri Protesta a Celle (20/08/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XX)
Consultabili sul web i dati delle emissioni elettromagnetiche (12/09/2006, NAZIONE
FIRENZE, Pag. XIX)
Un «mostro» in città (17/09/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XIX)
Inquinamento, antenne promosse (13/12/2005, NAZIONE GROSSETO, Pag. VII)
«Ma che disattivata quell'antenna è in piena funzione» (22/01/2006, NAZIONE GROSSETO,
Pag. VIII)
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Periodo dal 1 ottobre 2006 al 30 settembre 2007
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Antenna a Colcitrone: Nocentini spiega (17/04/2007, CORRIERE AREZZO, Pag. 6)
Antenne, un rischio calcolato (27/04/2007, CORRIERE AREZZO, Pag. 1)
Scuole al riparo dalle onde (15/10/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 19)
Buoni i dati "sui campi"19/10/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 23)
Sopra al tetto spunta l'antenna per trasmettere il digitale terrestre L'ARPAT provvederà ai
controlli (18/11/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 21)
Antenne, emissioni nella norma (08/02/2007, CORRIERE FIRENZE, Pag. 14)
Antenne: emissioni sotto il minimo (08/02/2007, CORRIERE FIRENZE, Pag. 1)
Un .nuovo sito in via Moro per l'antenna Tim (10/02/2007, CORRIERE FIRENZE, Pag. 29)
Un ripetitore nello stadio di Quinto Basso (16/02/2007, CORRIERE FIRENZE, Pag. 31)
In via Caiani spunta il ripetitore (14/07/2007, CORRIERE FIRENZE, Pag. 24)
Sopralluogo dell'ARPAT a Marlia (05/10/2006, CORRIERE LUCCA, Pag. 17)
Tempesta elettromagnetica, finiti tutti i problemi (10/10/2006, CORRIERE LUCCA, Pag. 17)
Elettromagnetismo, lezioni in... diretta (19/04/2007, CORRIERE LUCCA, Pag. 12)
Elettrodotto, Pierami pronto al confronto (21/08/2007, CORRIERE LUCCA, Pag. 13)
"L'antenna di via Bassi sarà tolta" (21/11/2006, CORRIERE MAREMMA, Pag. 10)
"Antenna per cellulari Nessun inquinamento" (09/02/2007, CORRIERE MAREMMA, Pag. 15)
Inquinamento elettromagnetico sotto controllo (05/01/2007, CORRIERE PRATO, Pag. 35)
"Ripetitore di via Soffici, tutto nella norma" (09/01/2007, CORRIERE PRATO, Pag. 37)
Elettromagnetismo: tutti dentro i limiti (11/11/2006, CORRIERE SIENA, Pag. 4)
Elettromagnetismo, livelli sotto la soglia (02/12/2006, CORRIERE SIENA, Pag. 31)
Antenna telefonica sul Comune (08/12/2006, CORRIERE SIENA, Pag. 22)
Malcontento tra i badenghi per l'antenna Wind (10/01/2007, CORRIERE SIENA, Pag. 15)
Verificato il ripetitore di via San Pietro 27/07/2007, CORRIERE SIENA, Pag. 8)
Antenna di telefonia mobile: norme rispettate (21/07/2007, GALLETTO, Pag. 3)
Una nuova antenna per il digitale ma in Comune nessuno sa nulla (20/11/2006, IL FIRENZE,
Pag. 30)
«Antenne, unico rischio lo stress» (08/02/2007, IL FIRENZE, Pag. 29)
Ripetitori, niente paura è tutto sotto controllo (09/03/2007, IL FIRENZE, Pag. 34)
«La stazione radio sulla rotatona è del tutto innocua» Replica di Valentini (29/03/2007,
NAZIONE AREZZO, Pag. XI)
Antenne in centro Martedì l'assemblea (20/04/2007, NAZIONE AREZZO, Pag. V)
Antenne a Colcitrone «Non sono pericolose» (27/04/2007, NAZIONE AREZZO, Pag. X)
Inquinamento elettromagnetico Tecnici ed esperti a confronto (25/10/2006, NAZIONE
EMPOLI, Pag. V)
«Le antenne di e cellulari sono innocue» (27/10/2006, NAZIONE EMPOLI, Pag. IX)
Antenne, ecco la mappa E altre sono in arrivo (08/11/2006, NAZIONE EMPOLI, Pag. II)
Mai più senza 'tacca': in arrivo due antenne di telefonia mobile (09/11/2006, NAZIONE
EMPOLI, Pag. VI)
Certaldo dà un taglio ad antenna 'selvaggia' (25/02/2007, NAZIONE EMPOLI, Pag. V)
ARPAT, fine dei rilevamenti (08/10/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXVI)
Serve un piano per regolare le antenne (01/11/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXV)
«Non vogliamo l'antenna di telefonia vicino alla scuola» (22/11/2006, NAZIONE FIRENZE,
P.X)
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Telefonia, campi magnetici sotto controllo (08/02/2007, NAZIONE FIRENZE, Pag. II)
L'antenna telefonica provoca irritazioni e proteste (17/02/2007, NAZIONE FIRENZE, Pag.
XIX)
Spunta un altra antenna (15/07/2007, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXV)
Di Vincenzo: «Antenne dei telefonini, emissioni in regola» (20/02/2007, NAZIONE
GROSSETO, Pag. VII)
«Quest' antenna deve essere rimossa subito» (07/07/2007, NAZIONE GROSSETO, Pag. V)
Dibattito sull'inquinamento atmosferico ed elettromagnetico (14/03/2007, NAZIONE
LIVORNO, Pag. II)
Il Tar boccia il Comune (21/03/2007, NAZIONE LIVORNO, Pag. VIII)
Il Tar ha detto sì al nuovo ripetitore per i telefonini (14/11/2006, NAZIONE LUCCA, Pag. XIII)
Mobilitazione contro i tralicci (15/01/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. 25)
Una commissione valuterà i rischi dell'elettrodotto (27/02/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. VI)
Elettrodotto ad alto rischio, scatta un indagine sanitaria (08/03/2007, NAZIONE LUCCA, Pag.
VIII)
«Antenna sopra la scuola, nessun pericolo» (09/03/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. XIV
Accuse della minoranza Replica del sindaco (11/03/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. XVI)
Scatta il censimento contro l'elettrodotto (01/04/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. VIII)
Nuova antenna per i cellulari al Campo Coni (22/07/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. VII)
«Va interrato quell' elettrodotto» (20/08/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. 24)
Comune: «Sì al confronto» (21/08/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. VI)
Rivolta contro l'antenna «Elettrosmog pericoloso» (10/10/2006, NAZIONE MASSA
CARRARA, Pag. V)
E' scontro sulle antenne (14/10/2006, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. II)
«Una moratoria urgente per l'installazione di altri ripetitori sul territorio comunale»
(31/12/2006, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. III)
Antenne, il sindaco promette interventi (20/01/2007, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. III)
Bloccate le procedure per avviare le antenne (27/01/2007, NAZIONE MASSA CARRARA,
Pag. IV)
Antenne: trattative avviate con i gestori (16/02/2007, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag.
VII)
Rivolta anti- antenna Già raccolte 600 firme (28/03/2007, NAZIONE MASSA CARRARA,
Pag. XIV)
Spuntano antenne: abitanti in allarme (04/07/2007, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. XIV)
Ripetitori da assolvere (14/10/2006, NAZIONE MONTECATINI, Pag. XXII)
Proteste per un ripetitore telefonico a pochi metri dalla scuola materna (08/12/2006, NAZIONE
PISTOIA, Pag. XIV)
«Antenna, potenza bassa» (15/12/2006, NAZIONE PISTOIA, Pag. VII)
Affollata assemblea contro il ripetitore «Deve essere spostato» (27/12/2006, NAZIONE
PISTOIA, Pag. XIII)
Genitori in rivolta contro il ripetitore Niente bimbi a scuola (12/01/2007, NAZIONE PISTOIA,
Pag. XIV)
«Sciopero dell'asilo» per il secondo giorno (13/01/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. XIV)
Nessuna ricucitura sul ripetitore contestato (21/01/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. XVI)
Ripetitore: il sindaco chiede aiuto alle istituzioni (23/01/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. XI)
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Ripetitore: le antenne non punteranno più sulle scuole (30/01/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag.
X)
Sindaco e ARPAT sul ripetitore (15/02/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. X)
«Il Comune non ha chiesto parere all'Asl» (25/02/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. XVII)
Antenna, ARPAT bocciata Incarico a un perito (26/07/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. XII)
Telefoni, dopo il black out la guerra del ripetitore (01/09/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. XII)
Antenna, braccio di ferro comitato-Comune (14/09/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. IX)
Antenna, un perito misurerà le emissioni (20/09/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. X)
Il Comune dà il la al 'referendum' delle antenne (12/10/2006, NAZIONE PONTEDERA
VALDERA, Pag. XVI)
Elettrosmog, dati sotto controllo I valori più alti in via Valentini (05/01/2007, NAZIONE
PRATO, Pag. XI)
Ganugi (An): «Antenna alle Meoni Servono subito delle verifiche» (28/03/2007, NAZIONE
PRATO, Pag. XII)
ARPAT, un'interrogazione al sindaco (31/01/2007, NAZIONE SIENA, Pag. X)
Ripetitore in via S. Pietro Il Comune assicura «Tutto è regolare» (27/07/2007, NAZIONE
SIENA, Pag. V)
Antenne come e dove Nuovo piano (06/09/2007, NAZIONE SIENA, Pag. IX)
Antenne, bloccate nuove installazioni (15/12/2006, NAZIONE VIAREGGIO, Pag. V)
Nuove indagini su rumori e onde elettromagnetiche (10/03/2007, NAZIONE VIAREGGIO,
Pag. II)
Inquinamento elettromagnetico, nel 2006 nessuno sforamento (08/02/2007, REPUBBLICA
FIRENZE, Pag. XI)
Antenna selvaggia non abita più qui (27/05/2007, TIRRENO CECINA ROSIGNANO, Pag. IV)
Stop alla giungla delle antenne (27/07/2007, TIRRENO CECINA ROSIGNANO, Pag. V)
Le antenne di Fucecchio sono sicure (18/10/2006, TIRRENO EMPOLI, Pag. III)
Un convegno sull'inquinamento elettromagnetico (26/10/2006, TIRRENO EMPOLI, Pag. III)
Arrivano le antenne Umts, una nel borgo (09/11/2006, TIRRENO EMPOLI, Pag. II)
L'antenna allo stadio è più rischiosa (03/12/2006, TIRRENO EMPOLI, Pag. V)
Via libera al piano per le antenne (25/02/2007, TIRRENO EMPOLI, Pag. III)
Antenna allo stadio pronta a fine mese (15/09/2007, TIRRENO EMPOLI, Pag. III)
Ripetitori e inquinamento magnetico Per l'ARPAT non esiste nessun pericolo (20/02/2007
TIRRENO GROSSETO P.IX)
La maxiantenna finisce al Tar (15/06/2007, TIRRENO LIVORNO, Pag. III)
Nella corte vanno in tilt i congegni elettronici (04/10/2006, TIRRENO LUCCA, Pag. VII)
Tornano a funzionare gli apparecchi (08/10/2006, TIRRENO LUCCA, Pag. VII)
I tecnici dell'ARPAT non trovano la fonte dei ripetuti blackout elettrici (10/10/2006, TIRRENO
LUCCA, Pag. V)
Cellulari, previsti 17 nuovi siti per le antenne (23/11/2006, TIRRENO LUCCA, Pag. II)
Oltreserchio, allarme elettrodotto (14/01/2007, TIRRENO LUCCA, Pag. IV)
Elettrodotto, all'ARPAT servono strumenti per il monitoraggio (18/01/2007, TIRRENO
LUCCA, Pag. II)
Megaelettrodotto, paura a Maggiano (22/01/2007, TIRRENO LUCCA, Pag. 11)
Elettrodotto, il tribunale nomina due consulenti tecnici (25/02/2007, TIRRENO LUCCA, Pag.
IV)
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Elettrosmog, le emissioni più alte sono quelle del telefonino (14/10/2006, TIRRENO
MONTECATINI, Pag. III)
Un'antenna vicino al campo sportivo (15/06/2007, TIRRENO PIOMBINO ELBA, Pag. II)
«Nessun rischio dal ripetitore Tim» (15/12/2006, TIRRENO PISTOIA, Pag. III)
Controlli dell'ARPAT sulle emissioni del nuovo ripetitore di via Vignolini (03/01/2007,
TIRRENO PISTOIA, Pag. V)
Protesta per il ripetitore, i bambini non entrano in classe (10/01/2007, TIRRENO PISTOIA,
Pag. V)
Accordo fatto nuovo progetto per il ripetitore (30/01/2007, TIRRENO PISTOIA, Pag. V)
Faccia a faccia sul ripetitore tra genitori, sindaco e ARPAT (14/02/2007, TIRRENO PISTOIA,
Pag. V)
Firme contro il ripetitore Telecom (01/09/2007, TIRRENO PISTOIA, Pag. V)
Raccolte 210 firme contro il ripetitore telefonico (05/09/2007, TIRRENO PISTOIA, Pag. V)
Misurazione davanti alle scuole delle emissioni elettromagnetiche (06/09/2007, TIRRENO
PISTOIA, Pag. V)
Campi elettromagnetici nei limiti di legge (09/09/2007, TIRRENO PISTOIA, Pag. V)
Assemblea infuocata sul ripetitore (14/09/2007, TIRRENO PISTOIA, Pag. V)
I telefonini non saranno più muti (28/01/2007, TIRRENO PONTEDERA, Pag. V)
«Monitorate piazza del Mercato» (05/01/2007, TIRRENO PRATO, Pag. I)
Ripetitori nella norma (05/01/2007, TIRRENO PRATO, Pag. I)
«Il ripetitore rispetta i limiti previsti» (09/01/2007, TIRRENO PRATO, Pag. II)
Incontro sul ripetitore (29/01/2007, TIRRENO PRATO, Pag. I)
Fa discutere l'antenna vicino alla scuola (28/03/2007, TIRRENO PRATO, Pag. V)
ARPAT, Comune e Asl: «Niente rischi da elettromagnetismo» (08/02/2007, UNITA` FIRENZE
E TOSCANA, Pag. II)
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Periodo dal 1 ottobre 2007 - 30 settembre 2008
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Spunta l'antenna sulla Casa del Petrarca (07/11/2007, CORRIERE AREZZO, Pag. 7)
Monitoraggio elettromagnetico con la BluShuttle. (21/11/2007, CORRIERE AREZZO, Pag. 2)
Dal giro della Blushuttle buone notizie sulle antenne (24/11/2007, CORRIERE AREZZO, Pag.
7)
"Arezzo non presenta anomalie elettrosmog nei livelli consentiti" (06/12/2007, CORRIERE
AREZZO, Pag. 4)
Caso antenna, appello al Gabibbo (30/03/2008, CORRIERE AREZZO, Pag. 13)
Nella notte spunta l'antenna (12/08/2008, CORRIERE AREZZO, Pag. 3)
Intanto il Comitato di via Cagli minaccia di rivolgersi al giudice (12/08/2008, CORRIERE
AREZZO, Pag. 3)
Telefonîni, le antenne sui lampioni (20/09/2008, CORRIERE AREZZO, Pag. 7)
Via Lucardese L' antenna è innocua per i cittadini (24/11/2007, CORRIERE FIRENZE, Pag.
10)
L'antenna non è un pericolo (08/07/2008, CORRIERE FIRENZE, Pag. 8)
Elettrodotto, emissioni nella norma (10/10/2007, CORRIERE LUCCA, Pag. 12)
Consiglio aperto per l'elettrodotto (12/10/2007, CORRIERE LUCCA, Pag. 14)
L'interramento delle linee parte da S.Donato (16/10/2007, CORRIERE LUCCA, Pag. 11)
Elettrodotto, il consiglio si schiera (18/10/2007, CORRIERE LUCCA, Pag. 1)
Elettrodotto, consiglio compatto (18/10/2007, CORRIERE LUCCA, Pag. 13)
Antenne, controlli ARPAT agli impianti vicini alle scuole (29/02/2008, CORRIERE LUCCA,
Pag. 6)
Il caso dell'antenna finisce in Procura (08/12/2007, CORRIERE MAREMMA, Pag. 5)
Elettromagnetismo ok (10/01/2008, CORRIERE SIENA, Pag. 3)
Via San Pietro, ripetitore in regola (24/01/2008, CORRIERE SIENA, Pag. 7)
Onde emesse da impianti di telefonia (13/09/2008, CORRIERE SIENA, Pag. 8)
Drizzano le antenne contro l'antenna (10/02/2008, NAZIONE AREZZO, Pag. XI)
Petizione per rimuovere un'antenna. «L'impianto è a norma» (26/03/2008, NAZIONE
AREZZO, Pag. XII)
Fanfani stoppa l'antenna Telecom di via Cagli (07/08/2008, NAZIONE AREZZO, Pag. VII)
Marchionna con l'antenna, ma è guerra (12/08/2008, NAZIONE AREZZO, Pag. IV)
Un ombrello di trecento antenne sopra le nostre teste (21/09/2008, NAZIONE AREZZO, Pag.
II)
Marchionna, comitato contro l'antenna (25/09/2008, NAZIONE AREZZO, Pag. IV)
Antenne della telefonia mobile «Quale convenzione con l'ARPAT?» (17/02/2008, NAZIONE
EMPOLI, Pag. VI)
L'ARPAT `assolve' l'antenna di via Lucardese (08/03/2008, NAZIONE EMPOLI, Pag. IX)
Una Nave carica di elettrosmog (06/03/2008, NAZIONE FIRENZE, Pag. XX)
La maxi antenna fa discutere. Il Comune si difende (13/07/2008, NAZIONE FIRENZE, Pag.
XVI)
«Vanno adeguati i due elettrodotti» (18/10/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. VI)
Allarme anche per inquinamento di aria e acqua ed elettrosmog (11/12/2007, NAZIONE
LUCCA, Pag. III)
Elettromagnetismo: valori sotto i limiti (17/10/2007, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. III)
Pronto il piano: previste 10 antenne (30/10/2007, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. XIV)
31
-
«Elettrodotto da interrare» (08/12/2007, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. V)
«Troppo telefonino fa male alla salute» (19/03/2008, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag.
VII)
«Le antenne inquinano e il Comune tace» (27/08/2008, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag.
V)
Onde elettromagnetiche: «Non c'è alcun pericolo» (06/09/2008, NAZIONE MASSA
CARRARA, Pag. VII)
Musetti: «Restano tutti i dubbi sulle onde elettromagnetiche» (07/09/2008, NAZIONE MASSA
CARRARA, Pag. IX)
«Le onde elettromagnetiche sono sotto totale controllo» (16/09/2008, NAZIONE MASSA
CARRARA, Pag. VIII)
L'allarme smog non dà tregua (22/03/2008, NAZIONE PISA, Pag. XI)
Confronto sulle antenne (04/10/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. XII)
«Il ripetitore non è pericoloso» (30/01/2008, NAZIONE PISTOIA, Pag. X)
«Il ripetitore rimane un pericolo» (06/02/2008, NAZIONE PISTOIA, Pag. X)
Antenne: la nuova mappa E via Edison ora esulta (04/12/2007, NAZIONE PRATO, Pag. VII)
Elettromagnetismo I valori sono tutti nella norma (11/01/2008, NAZIONE SIENA, Pag. IV)
Antenna sui tetti «Non inquina» (23/01/2008, NAZIONE SIENA, Pag. IV)
Rilievi ARPAT: valori nei limiti (31/08/2008, NAZIONE SIENA, Pag. IV)
Emissioni elettromagnetiche I valori sono nella norma (15/09/2008, NAZIONE SIENA, Pag.
26)
L'antenna forse spostata (10/10/2007, NAZIONE VIAREGGIO, Pag. XIII)
«Montano l'antenna al buio». Protesta la gente al Piazzone (13/11/2007, NAZIONE
VIAREGGIO, Pag. VII)
Bloccata l'antenna di Talamoni (17/11/2007, NAZIONE VIAREGGIO, Pag. IV)
Elettrodotto sotto osservazione Saranno «trovati» i punti critici (04/12/2007, NAZIONE
VIAREGGIO, Pag. XIII)
«Spostate le antenne, sono troppe» (25/01/2008, NAZIONE VIAREGGIO, Pag. XV)
Polemica a Capriglia per i dati sull'elettrosmog (18/04/2008, NAZIONE VIAREGGIO, Pag.
XII)
Antenne, un nuovo piano con siti raddoppiati (25/05/2008, NAZIONE VIAREGGIO, Pag. IX)
L'elettrodotto della discordia (19/09/2008, NAZIONE VIAREGGIO, Pag. XIV)
Le antenne sono a norma (29/07/2008, NUOVO CORRIERE ARETINO, Pag. 7)
Antenne innocue (25/11/2007, TIRRENO EMPOLI, Pag. V)
«Antenna Umts messa senza i controlli» (06/05/2008, TIRRENO EMPOLI, Pag. V)
Elettrosmog, superati i limiti di legge (29/05/2008, TIRRENO EMPOLI, Pag. V)
«L'elettrodotto deve essere interrato» (12/02/2008, TIRRENO LIVORNO, Pag. V)
In consiglio comunale elettrodotto e ospedale (12/10/2007, TIRRENO LUCCA, Pag. III)
Il piano delle antenne passa in commissione (22/02/2008, TIRRENO LUCCA, Pag. III)
Cellulare sì, ma attenti alle onde nocive (20/03/2008, TIRRENO MASSA CARRARA, Pag. I)
Musetti, allarme elettromagnetismo (27/08/2008, TIRRENO MASSA CARRARA, Pag. VI)
«Nessun rischio dalle antenne» (06/09/2008, TIRRENO MASSA CARRARA, Pag. V)
Dati non convincenti (06/09/2008, TIRRENO MASSA CARRARA, Pag. V)
Via libera all'antenna in via delle Lucciole (06/10/2007, TIRRENO PISTOIA, Pag. V)
Ripetitore telefonico a norma di legge (30/01/2008, TIRRENO PISTOIA, Pag. V)
32
-
Vodafone vince il duello resta in piedi l'antenna di via Rossi (28/02/2008, TIRRENO PISTOIA,
Pag. II)
Emissioni elettromagnetiche controlli a tappeto in città (30/04/2008, TIRRENO PISTOIA, Pag.
V)
Nasce un comitato contro il ripetitore (06/07/2008, TIRRENO PONTEDERA, Pag. VII)
Un'antenna a due passi dalla scuola (25/09/2008, TIRRENO PONTEDERA, Pag. III)
«Il ripetitore in via del Viuccio sarà spostato al più presto» (29/03/2008, TIRRENO PRATO,
Pag. V)
«Fateci vedere i dati sulle antenne» (09/10/2007, TIRRENO VERSILIA, Pag. V)
«L'antenna di Capriglia forse verrà spostata ma i controlli dicono che non c'è pericolo»
(10/10/2007, TIRRENO VERSILIA, Pag. VII)
Arrivano cinque nuovi impianti per la telefonia (09/11/2007, TIRRENO VERSILIA, Pag. III)
«L'ARPAT non può decidere per noi» (08/01/2008, TIRRENO VERSILIA, Pag. VII)
Nessuna antenna senza i controlli ARPAT (10/01/2008, TIRRENO VERSILIA, Pag. VIII)
Ma Capriglia teme le antenne (17/04/2008, TIRRENO VERSILIA, Pag. X)
Caso elettrosmog (19/04/2008, TIRRENO VERSILIA, Pag. XII)
Viale Marconi, ampliamento per l'antenna (22/08/2008, TIRRENO VERSILIA, Pag. II)
33
2.2 Esperienze informativo –comunicazionali istituzionali
Nell’ambito della convenzione stipulata tra ARPAT e Comune di Pisa per l’esercizio delle
funzioni di vigilanza e controllo sugli impianti fissi di telefonia mobile, ai sensi dell’art. 9 della L.R.
06.04.2002 n. 54, sono stati eseguiti, nell’anno 2007, un totale di 117 controlli, di cui 78 misure a
banda larga e 39 misure in continua, secondo la suddivisione illustrata in figura 2.1.
Figura 2.1: suddivisione delle misure effettuate (2007)
Risultati
Nelle 117 campagne di misura sono state controllate complessivamente 213 abitazioni private
e 192 luoghi pubblici con un totale di 1065 punti di misura, dei quali 215 come RMS su 6 minuti. I
livelli misurati sono stati suddivisi in classi di valori e quindi riportati in un diagramma a torta
(figura 2.2, tabelle 2.2 e 2.3).
34
Figura 2.2: Statistica delle misure puntuali nelle aree soggette al limite di 6 V/m (2006)
Tabella 2.2: Dettaglio della casistica per le misure con limite 6 V/m
Totale
fascia
0 ÷ 0.5
(V/m)
0.5 ÷ 1.0
(V/m)
1.0 ÷ 2.0
(V/m)
2.0 ÷ 2.5
(V/m)
2.5 ÷ 3.0
(V/m)
3.0 ÷ 6.0
(V/m)
>6.0 (V/m)
462
158
94
14
3
6
0
Tabella 2.3: Dettaglio della casistica per le misure con limite 20 V/m
Totale
fascia
0 ÷ 0.5
(V/m)
0.5 ÷ 1.0
(V/m)
1.0 ÷ 2.0
(V/m)
2.0 ÷ 2.5
(V/m)
2.5 ÷ 3.0
(V/m)
3.0 ÷ 6.0
(V/m)
>6.0
(V/m)
210
91
19
4
2
2
0
L’analisi mostra come non sono presenti siti con valori di campo elettrico superiori al limite di
legge, mentre una percentuale molto bassa rappresenta valori di campo elettrico compresi fra 3 V/m
e 6 V/m. Tali valori sono concentrati esclusivamente in due siti di misura ed i massimi individuati
sono elencati nella tabella 2.4. I recettori esposti a livelli di campo compresi fra 3 V/m e 6 V/m
sono la terrazza che ospita l’impianto Vodafone Don Bosco e l’appartamento posto all’ultimo piano
in Lungarno Simonelli 1. Per le misure effettuate in siti in cui il limite da applicare è quello dei 20
V/m, non ci sono situazioni da segnalare.
Tabella 2.4: siti con valori di campo elettrico superiore a 3,0 V/m e limite 6,0 V/m
SRB
Misura di controllo
Misura in continua
35
Vodafone Don Bosco
3,74
-
H3G – Wind Pisa Lungarno Pacinotti
3,67
4,55
Premettendo che le misure puntuali non sono ripetibili in quanto influenzate dal traffico
telefonico presente al momento della misura e dall’accessibilità alle zone circostanti, si riporta in
figura 2.3 un confronto statistico tra le misure effettuate nell’anno 2006 e quelle del 2007.
489
462
162 157
109
93
14
14
7
3
4
6
Figura 2.3: Confronto tra i valori misurati – Limite 6 V/m (2006-2007)
Risulta invece possibile un confronto diretto tra alcune delle misure in continua in quanto
effettuate per un periodo di almeno sette giorni, cioè di durata tale da eliminare le fluttuazioni
dovute al traffico, e nello stesso punto di misura (figura 2.4).
36
Figura 2.4: Confronto misure in continua (2006-2007)
La figura 2.4 mostra come le differenze siano inferiori a 1,3 V/m, più piccole dell’errore
strumentale.
È possibile inoltre effettuare un confronto tra i valori massimi misurati nei siti controllati sia
nell’anno 2006 che nell’anno 2007. In figura 2.5 sono messi a confronto i valori per i due anni,
rilevati laddove il valore di legge da rispettare è di 6 V/m.
37
Figura 2.5: Confronto valori massimi misure di controllo (2006-2007)
Tali valori hanno per l’anno 2006 un valore medio di 1,46 V/m, mentre per l’anno 2007 un
valore medio di 1,58 V/m, un aumento che rientra tuttavia all’interno dell’errore strumentale. Va
comunque precisato che per i siti in cui il livello è variato di oltre 1,2 V/m, evidenziati nella tabella
2.5, le differenze sono perlopiù da imputare alla possibilità o meno di accedere a determinati punti
di misura, in base alla disponibilità degli abitanti nella zona di indagine.
Tabella 2.5: SRB con valori massimi che differiscono di più di 1,2 V/m nel confronto tra le misure
(2006-2007)
SRB
Valore max 2006
Valore max 2007
differenza
H3G Carcere - Wind Don Bosco
0,70
2,15
+1,45
H3G - Telecom Porta Fiorentina
4,00
2,16
-1,84
Telecom Aeroporto
2,80
1,40
-1,40
Conclusioni
Nell’ambito della convenzione stipulata tra ARPAT e Comune di Pisa per l’esercizio delle
funzioni di vigilanza e controllo sugli impianti fissi di telefonia mobile ai sensi dell’art. 9 della L.R.
06.04.2002 n. 54 sono stati eseguiti, nell’anno 2007, 78 controlli e 39 misure in continua; in
particolare sono state controllate complessivamente 213 abitazioni private e 192 luoghi pubblici,
con un totale di 1065 punti di misura, dei quali 215 come RMS su 6 minuti. Dall’analisi dei risultati
si evince come non sono presenti siti con valori di campo elettrico superiori al limite di legge.
38
Il confronto tra i livelli massimi rilevati negli anni 2006 e 2007 ha inoltre mostrato che i valori
di campo sono rimasti pressoché invariati, poiché le fluttuazioni rilevate ricadono all’interno
dell’incertezza strumentale. Si discostano da tale casistica tre siti che mostrano una significativa
variazione dei livelli massimi rilevati. Ciò è dovuto alla possibilità o meno di accedere a determinati
punti di misura, in base alla disponibilità degli abitanti nella zona di indagine.
Si fa comunque presente che tali situazioni sono già oggetto di approfondimento da parte di
ARPAT e dell’Amministrazione Comunale.
2.3 Considerazioni finali sull’impatto sociale a livello regionale
2.3.2 Motivazioni che generano gli esposti
L’URP di ARPAT
I contatti gestiti complessivamente dall’URP a rete dell’Agenzia nel corso del 2008 sono stati
3.040, ed hanno riguardato 3.312 richieste (figura 2.6). Riguardo gli argomenti inerenti le richieste
pervenute, si rileva un’ampia gamma di tematiche, con una parte rilevante relativa alla stessa
Agenzia (tabella 2.6).
Tra tutte, vi è una significativa rilevanza delle richieste inerenti gli agenti fisici (rumore,
campi elettromagnetici e radioattività), che interessano circa un quarto delle domande proposte
all’URP (figura 2.7). Seguono quindi gli argomenti relativi ad altre matrici (aria, acqua e suolo).
Figura 2.6: distribuzione delle richieste pervenute all’URP di ARPAT (2008)
Tabella 2.6: dettaglio delle richieste pervenute all’URP di ARPAT (2008)
Argomento richieste
N.
%
CAMPI ELETTROMAGNETICI:
180
5,4%
Elettrodotti
67
2,0%
Stazioni Radio Base
113
3,4%
ACUSTICA
352
10,6%
RADON-RADIOATTIVITA'
142
4,3%
SUOLO RIFIUTI
493
14,9%
39
ARIA
RISORSA IDRICA
AGROECOSISTEMI
ARPAT
NON DI COMPETENZA ARPAT
ALTRO
Totale
329
251
173
950
238
204
3.312
9,9%
7,6%
5,2%
28,7%
7,2%
6,2%
100,0%
Figura 2.7: distribuzione delle richieste sugli Agenti Fisici (2008)
Per quanto riguarda gli esposti, complessivamente ne risultano gestiti oltre 1.700 (tra esposti e
segnalazioni) per una media su base regionale di 48 esposti ogni 100.000 abitanti. Riguardo alle
tematiche cui si riferiscono, si osserva che vi è una prevalenza di quelli sull’inquinamento acustico
(26,7%), seguiti dalle emissioni in atmosfera (23,3%), che raccolgono anche tutte quelle
segnalazioni che riguardano non solo le emissioni industriali, ma anche le lamentele per odori
molesti, polveri, ecc. A seguire troviamo la categoria “Acque” (21,9%) che raccoglie le
problematiche inerenti sia agli scarichi idrici che le situazioni di inquinamento dei corsi d’acqua,
ecc. I Campi Elettromagnetici raccolgono il 5,5% del totale (tabella 2.7).
Tabella 2.7: distribuzione degli esposti in ARPAT (2008)
40
ESPOSTI
TOTALE
AGENZIA
Rumore
Emissioni
in
atmosfera
(odori,
polveri,
ecc.)
Acque
(scarichi,
corsi
d'acqua,ecc.)
Rifiuti
Amianto
26,7%
23,3%
21,9%
12,8%
6,7%
Campi
elettromagnetici
Agroeco
sistemi
(fitosani
tari,
ecc.)
Altro
5,5%
0,7%
2,3%
41
3 CRITICITÀ A LIVELLO NORMATIVO
Si rimanda alla relazione predisposta da ISPRA
42
4 AZIONI POSITIVE
4.1 Sistemi a supporto dell’azione di prevenzione, controllo e informazione
Si rimanda alle relazioni predisposte dalle altre Agenzie.
4.2 Campagne di monitoraggio e risultati ottenuti
Si rimanda alle relazioni predisposte dalle altre Agenzie.
4.3 Esperienze a livello regionale di azioni di risanamento importanti
4.3.1 Interventi di mitigazione a bassa frequenza
4.3.1.1 Circuito compensativo attivo applicato ad una linea a 380 kV (linea n. 312 “Rosen –
Acciaiolo”)
Premessa
Con autorizzazione definitiva del Ministero delle Attività Produttive, nel 2006 la Società
Roselectra S.p.A. ha ottenuto l’autorizzazione alla costruzione di un impianto di produzione di
energia elettrica a ciclo combinato (“TurboGas”) da circa 400 MVA all’interno dello stabilimento
Solvay, nel Comune di Rosignano Solvay in provincia di Livorno.
Tale progetto prevedeva la realizzazione ex-novo di un impianto per la produzione di energia
elettrica, avvalendosi dell’esistente linea A.T. a 380 KV n. 312 “Rosen – Acciaiolo” per il
collegamento alla rete di distribuzione nazionale: questo avrebbe comportato un sostanziale
incremento dei livelli di corrente circolanti in tale linea e, conseguentemente, dei livelli di induzione
magnetica in prossimità della linea stessa.
Sia all’interno dell’autorizzazione ministeriale, che del contributo richiesto dal Ministero stesso
alla Regione Toscana in fase di iter autorizzativo, venne tenuto sin da subito in debita
considerazione tale impatto ambientale attraverso la realizzazione un apposito studio preliminare
dei livelli di induzione magnetica attesi.
A seguito di tale studio emerse come in 3 punti lungo il tracciato, proprio per la vicinanza alla
linea di strutture a prolungata permanenza umana (abitazioni), l’incremento dei livelli di corrente
attesi avrebbero potuto determinare livelli di esposizione medi annui superiori al valore di 0,40 μT
preso a riferimento dalla Regione Toscana.
In particolare, furono identificate le seguenti casistiche:
1. 2 abitazioni situate in provincia di Pisa dove le stime previsionali indicavano un
POSSIBILE superamento del valore di 0,40 μT di esposizione media annua.
2. 1 abitazione situata in Provincia di Livorno in cui SICURAMENTE si sarebbe superato tale
valore di riferimento, e per la quale sarebbe stato necessario procedere ad una azione di
abbattimento dei livelli di induzione magnetica attesi.
A fronte dell'ipotesi iniziale di modifica del tracciato per tutti i punti sopra esposti, l'atto definitivo
di autorizzazione ministeriale previde interventi di abbattimento dei livelli di induzione magnetica
attesi solo nel punto in provincia di Livorno, oltre alla realizzazione di un adeguato monitoraggio
dei livelli di induzione magnetica in tutti e 3 i punti di cui sopra. Contestualmente, in luogo della
modifica del tracciato della linea 312, venne accolta la proposta della Società Roselectra che
43
prevedeva la realizzazione di un sistema attivo di abbattimento dei livelli di induzione magnetica,
denominato "loop attivo" o sistema "zerotesla", nel tratto del tracciato compreso tra i sostegni 7 e
12.
Inoltre, a seguito di successive proroghe alle date di scadenza per la sua realizzazione,
l’attivazione del sistema di abbattimento dei livelli di induzione magnetica è avvenuta il 30 Agosto
2007, circa un anno dopo l’allacciamento della nuova centrale alla linea elettrica avvenuta il 6
Luglio 2006.
Nel presente documento si riportano gli esiti del monitoraggio dei livelli di induzione magnetica
che personale del Dipartimento ARPAT di Livorno ha condotto presso l'abitazione di cui al
precedente punto 2., situata a circa 43 metri dall’asse linea, in loc. San Enrico nel Comune di
Rosignano Marittimo, a partire dal Giugno 2006 e che sono previsti continuare almeno sino al 31
Agosto 2009.
Al momento della stesura del presente documento sono disponibili i dati aggiornati a marzo 2009.
Tale periodo di misura ha permesso di avere il quadro della situazione in diverse condizioni degli
impianti, e più precisamente:
• situazione iniziale (nuova centrale non collegata alla linea);
• nuova centrale connessa alla linea n. 312 (periodo di start-up e messa a regime) SENZA la
presenza del sistema di abbattimento dei livelli di induzione magnetica (da Luglio 2006 a
Agosto 2007);
• nuova centrale a regime e connessa alla linea n. 312 con sistema “zerotesla” attivato.
Il sistema "loop attivo"
Principio di funzionamento
Un sistema attivo di abbattimento dei livelli di induzione magnetica si basa sostanzialmente sulla
creazione di un campo ‘antagonista’ a quello prodotto da una determinata sorgente (nel nostro caso
la linea elettrica ) in modo tale che i due contributi tendano ad annullarsi piuttosto che a sommarsi:
questo si può ottenere posizionando conduttori supplementari rispetto a quelli della linea nei quali
far scorrere una corrente con opportuna fase e valore.
Quanto sopra, seppur sempre valido da un punto di vista teorico, risulta difficilmente
implementabile per le linee aeree trifase ad alta tensione con i conduttori disposti ‘a triangolo’,
mentre nei casi in cui i conduttori sono allineati tra loro (sia orizzontalmente che verticalmente) la
realizzazione pratica di un sistema attivo di abbattimento dei livelli risulta molto più semplice.
Tra l’altro si passa dalla necessità di posizionare 3 nuovi conduttori per le linee disposte ‘a
triangolo’ alla possibilità di utilizzare 2 soli conduttori per le linee con i conduttori allineati: i due
conduttori supplementari vengono poi chiusi ad anello ed opportunamente alimentati, come
riportato nello schema di massima di figura 4.1.
44
ZEROTESLA
SCHERMO ATTIVO
RETE BT
Figura 4.1: Schema di massima del sistema ‘loop attivo’ (Fonte: ZEROTESLA)
Implementazione pratica
Quanto sopra esposto in via teorica ha trovato la possibilità di realizzazione con il caso in
questione proprio per le caratteristiche strutturali della linea n. 312 la quale implementa, come
riportato nella foto in figura 4.2, sostegni classici ‘a delta’ nei quali i conduttori di fase sono
disposti pressoché su un piano orizzontale.
Figura 4.2: Esempio di sostegno utilizzato per la linea 312
Per la posa in opera dei 2 conduttori supplementari è stato provveduto a sostituirli alle funi di
guardia previa parziale modica delle teste dei sostegni compresi tra il numero 7 ed il numero 12
(figura 4.3).
45
Parte di sostegno
Parte di sostegno
Figura 4.3: Sostegno modificato con sistema “loop attivo”.
Conduttore
Conduttore
Misure
di controllo
Individuazione dei punti di misura
Come precedentemente esposto, personale del Dipartimento ARPAT di Livorno ha condotto
verifiche strumentali atte a definire la stima dell’esposizione dei “recettori interessati” in loc. S.
Enrico (art. 2 comma 1 punto b Aut. Ministero delle Attività Produttive n. 55/03/2006 MD) dal
Giugno 2006 a Marzo 2009 utilizzando strumentazione propria, strumentazione messa a
disposizione dal Comune di Rosignano M.mo e strumentazione fornita dalla Soc. Roselectra
(quest’ultima come previsto dall’autorizzazione Ministeriale).
Tale periodo di misura ha permesso di avere il quadro della situazione in diverse condizioni degli
impianti, e più precisamente:
• situazione iniziale (nuova centrale non collegata alla linea);
• nuova centrale connessa alla linea n. 312 (periodo di start-up e messa a regime) SENZA la
presenza del sistema di abbattimento dei livelli di induzione magnetica (da Luglio 2006 a
Agosto 2007);
• nuova centrale a regime e connessa alla linea n. 312 con sistema “zerotesla” attivato.
Per motivi logistici e di sicurezza, tutta la strumentazione utilizzata (ARPAT, Comune Rosignano
M.mo, Roselectra) è stata posizionata esternamente al fabbricato preso a riferimento per la stima
dell’esposizione dei “recettori interessati” in loc. S. Enrico.
In particolare, le misure con strumentazione ARPAT sono state inizialmente effettuate nello
stesso punto in cui sarebbe stata installata la centralina di monitoraggio fornita da Roselectra (di
seguito denominato punto 1), per poi protrarsi in un secondo punto (denominato punto 2) a circa 2
metri dal precedente in direzione della linea 312.
Un terzo punto di misura è stato individuato all’interno del fabbricato dell’Azienda Vivaistica
Jolly Vento (punto 3): per la sua posizione, i valori registrati in questo punto sono quelli che devono
essere confrontati con il limite di 0,40 μT di media annua. Le misure condotte in tale punto sono
servite anche ad individuare eventuali fattori di correzione da applicare ai valori registrati negli altri
punti di misura.
46
Infine, a seguito delle problematiche riscontrate con la strumentazione fornita da Roselectra e la
sua successiva messa fuori servizio, è stato individuato un 4° punto di misura (punto 4), situato a
1,5 m direzione Est rispetto al punto 1, le cui caratteristiche lo rendono assolutamente equivalente
(dal punto di vista dei livelli di induzione magnetica presenti) al punto numero 1 stesso.
Sempre nel punto 4 sono state condotte le misure anche a seguito della seconda fornitura da parte
della Soc. Roselectra di adeguata strumentazione di misura, in luogo della prima fornitura risultata
non efficiente.
Nelle figure 4.4 e 4.5 si riportano alcune piantine di massima sia della zona di interesse che dei
punti di misura.
Figura 4.4: Piantina di massima della zona oggetto delle misure
Figura 4.5: Piantina di massima dei punti di misura effettuati
47
Calendario delle campagne di misura
Il Dipartimento di Livorno ha eseguito misure a far data dal 16 Giugno 2006, articolate in 11
campagne distinte con misure nei vari punti descritti in figura 3.2.
Le misure sono state effettuate con propria strumentazione nel periodo dal 16 Giugno 2006 al
22/10/2007 e successivamente, a supporto di quanto in dotazione, è stato utilizzato un secondo
strumento, identico a quello ARPAT, fornito dal Comune di Rosignano Marittimo: con tale
strumentazione sono state condotte misure, nel punto 4 di figura 1, ininterrottamente dal 16/10/2007
al 03/06/2008 (data di installazione della seconda catena strumentale fornita da Roselectra).
Le attività di misura con la catena strumentale fornita da Roselectra sono iniziate il 03/06/2008 ed
è previsto che si protraggano almeno sino al 31/08/2009.
Il presente documento riporta gli esiti delle verifiche condotte sino a Marzo 2009.
L’intera attività di misura condotta tra il Giugno 2006 a Marzo 2009 ha quindi permesso di
stimare i livelli presenti in ciascuna delle configurazioni in cui la linea 312 si è venuta a trovare nel
periodo in esame, ed in particolare:
• prima dell’allacciamento della centrale alla rete elettrica nazionale (precedentemente al
06/07/2006);
• dopo l’allacciamento alla rete elettrica nazionale della centrale Roselectra, sia nella fase di
avviamento che a regime della stessa, ma SENZA il sistema “zerotesla” in funzione (tra il
06/07/2006 ed il 30/08/2007);
• centrale Roselectra a regime CON sistema “zerotesla” attivato (a partire dal 30/08/2007).
In tabella 4.1 viene riportato un quadro riassuntivo delle campagne di misura effettuate.
Tabella 4.1: Riassunto delle campagne di misura condotte
Campagna
n.
1
Periodo
16/06/2006 ÷ 06/07/2006
06/07/2006 ÷ 24/08/2006
Punto di
Strumentazione
misura
1
ARPAT
2
04/09/2006 ÷ 15/09/2006
1
ARPAT
3
22/11/2006 ÷ 24/11/2006
2
ARPAT
4
13/12/2006 ÷ 11/01/2007
2
ARPAT
5
16/02/2007 ÷ 19/06/2007
2
ARPAT
6
28/05/2007 ÷ 30/05/2007
3
ARPAT
7
27/08/2007 ÷ 04/10/2007
2
ARPAT
8
04/10/2007 ÷ 16/10/2007
4
ARPAT
9
16/10/2007 ÷ 22/10/2007
3
ARPAT
10
16/10/2007 ÷ 03/06/2008
4
Comune
11
03/06/2008 ÷ 30/04/2009
1
Roselectra
Centrale
Rosen
allacciata
Sistema
“zerotesla”
operativo
NO
NO
SI
SI
Risultati delle singole campagne di misura
48
Per semplicità di lettura si omette di riportare, per ciascun valore, il relativo valore di incertezza
estesa con fattore di copertura = 2 che comunque, in accordo con quanto previsto dalla normativa
CEI 211-6, risulta sempre inferiore al 10% per valori misurati ≥ 0,10 μT.
In tabella 4.2 si riporta un primo quadro riassuntivo dei risultati delle singole campagne di misura,
riportando i risultati delle stesse, seppure le misure non siano state condotte sempre nello stesso
punto e quindi necessitino di essere normalizzati al fine di un diretto confronto tra di loro.
Tabella 4.2: Risultati delle campagne di misura condotte nel periodo Giugno 2006 ÷ Dicembre
2007
Punto
Media
di
(μT)
misura
Periodo
Scarto
(μT)
Mediana
(μT)
Max.
(μT)
Min.
(μT)
95° perc.
(μT)
16/06/2006 ÷ 24/08/2006
1
0,39
0,17
0,41
0,73
< 0,01
0,64
04/09/2006 ÷ 15/09/2006
1
0,42
0,11
0,42
0,80
< 0,01
0,55
22/11/2006 ÷ 24/11/2006
2
0,70
0,06
0,71
0,81
0,52
0,78
13/12/2006 ÷ 11/01/2007
2
1,05
0,32
1,08
1,63
0,23
1,53
16/02/2007 ÷ 19/06/2007
2
1,00
0,43
1,11
1,57
0,02
1,49
28/05/2007 ÷ 30/05/2007
3
0,92
0,27
1,02
1,35
0,55
1,32
27/08/2007 ÷ 04/10/2007
2
0,53
0,45
0,33
2,31
0,06
1,67
04/10/2007 ÷ 16/10/2007
4
0,41
0,34
0,32
1,75
0,12
1,51
16/10/2007 ÷ 22/10/2007
3
0,29
0,02
0,28
0,47
0,23
0,32
A partire dal Gennaio 2008 sino al Aprile 2009 la disponibilità di strumentazione da impiegare
per il monitoraggio ha permesso di condurre misure senza soluzione di continuità sempre nello
stesso punto (4): i risultati delle misure sono quindi già da subito indicativi sulla situazione in
essere. In tabella 4.3 si riporta un quadro riepilogativo dei livelli di esposizione medi mensili
registrati nel periodo Gennaio 2008 ÷ Marzo 2009.
Tabella 4.3: Medie mensili registrate nel periodo Gennaio 2008 ÷ Marzo 2009
Periodo
Media (μT)
Min
(μT)
Max.
(μT)
95° perc.
(μT)
Mediana
(μT)
Scarto
(μT)
Gennaio 2008
1,00
0,01
1,75
1,65
1,10
0,49
Febbraio 2008
0,70
0,11
1,61
1,33
0,41
0,43
Marzo 2008
0,37
0,12
1,61
0,99
0,31
0,27
Aprile 2008
0,30
< 0,01
1,57
0,46
0,26
0,18
Maggio 2008
0,21
< 0,01
0,51
0,28
0,22
0,06
Giugno 2008
0,32
0,11
1,43
0,43
0,32
0,12
49
Luglio 2008
0,33
0,13
1,41
0,41
0,32
0,07
Agosto 2008
0,32
0,17
1,42
0,40
0,32
0,07
Settembre 2008
0,34
0,12
1,46
0,42
0,32
0,06
Ottobre 2008
0,35
0,14
1,29
0,97
0,32
0,21
Novembre 2008
0,31
0,11
1,03
0,57
0,30
0,12
Dicembre 2008
0,15
0,01
0,54
0,28
0,20
0,10
Gennaio 2009
0,20
0,02
1,05
0,34
0,22
0,11
Febbraio 2009
0,23
0,02
0,48
0,31
0,24
0,07
Marzo 2009
0,25
0,01
1,00
0,33
0,24
0,11
Stima della correlazione corrente/livelli di induzione
I livelli di induzione magnetica generati da una linea elettrica (rimanendo inalterate le condizioni
al contorno) sono strettamente correlati con i flussi di corrente della linea elettrica stessa.
Effettuando la correlazione tra misure di induzione magnetica e flussi di corrente circolanti nella
linea è quindi possibile determinare la curva di regressione che permette di prevedere i livelli di
induzione magnetica in funzione del flusso di corrente.
Come esplicitamente previsto dall’Autorizzazione Ministeriale n. 55/03/2006 MD, sono stati
richiesti al gestore della linea i dati di corrente, registrati ogni 15 minuti, relativamente all’intero
periodo Giugno 2006 ÷ Agosto 2009, rilevati all’estremo di Rosignano (in quanto estremo più
vicino al sito di misura).
Sia sulla base di quanto fornito dal gestore, ma anche sulla base di quanto già in possesso al
Dipartimento ARPAT di Livorno, è stato possibile comunque disporre dei fluissi di corrente
registrati nella linea nell’intero periodo di interesse, registrati in almeno uno dei due estremi
(Rosignano o Acciaiolo), sebbene non con una uniforme base temporale di riferimento (media su 15
minuti o media oraria).
In tabella 4.4 viene riportato un breve quadro esplicativo relativamente al periodo Giugno 2006 ÷
Dicembre 2007, con indicati i valori medi mensili registrati. E’ proprio in tale periodo che si sono
venute a verificare tutte le diverse condizioni operative della linea (centrale non collegata, centrale
collegata e sistema “zerotesla” assente, centrale collegata e sistema “zerotesla” attivo”).
Tabella 4.4: Correnti medie mensili registrate nel periodo Giugno 2006 ÷ Dicembre 2007 (Fonte:
ARPAT/Terna)
Estremo di Rosignano
Estremo di Acciaiolo
Periodo
Valori ogni
15’
Valori orari
Valori ogni
15’
Valori orari
Giugno 2006
322,4
322,2
323,4
322,2
Luglio 2006
287,3
284,6
286,7
286,7
Agosto 2006
178,3
179,5
-
183,4
Settembre 2006
293,7
293,3
-
290,7
Ottobre 2006
290,2
291,2
-
288,0
50
Novembre 2006
507,2
512,9
-
504,4
Dicembre 2006
503,5
511,9
-
499,8
Gennaio 2007
734,1
-
730,6
-
Febbraio 2007
647,4
-
644,3
-
Marzo 2007
687,7
-
684,2
-
Aprile 2007
-
-
592,5
-
Maggio 2007
-
-
699,7
-
Giugno 2007
-
-
673,4
-
Luglio 2007
-
-
699,3
-
-
-
331,3
-
584,0
-
580,8
-
595,8
-
593,3
-
652,1
-
649,2
-
512,1
-
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
(*)
(*)
Novembre 2007
(*)
(*)
Dicembre 2007
515,1
(*) Nota: sistema “zerotesla” installato ed operante.
Sulla base dei risultati delle misure di induzione magnetica e dei dati di corrente registrati
all'estremo di Acciaiolo sono stati determinati i coefficienti di regressione tra flussi di corrente
circolanti nella linea e livelli di induzione magnetica registrati nei punti di misura prima della
realizzazione del sistema “loop attivo”.
Inoltre, in considerazione del fatto che nel periodo Agosto 2007 ÷ Febbraio 2008 il sistema
“zerotesla” è stato esercito sempre al massimo regime, senza procedere cioè alla modulazione
dell’effetto schermante in funzione dei flussi di corrente circolanti nella linea, è stato possibile
determinare la correlazione presente tra i flussi di corrente circolanti nella linea ed i livelli di
induzione magnetica presenti con il sistema “zerotesla” in funzione.
Va però precisato che dal Dicembre 2007 al Febbraio 2008 (vedi tabella 4.5) tale sistema è
risultato spento, e quindi non operante, per vari periodi a causa di problematiche tecniche: i dati di
corrente quindi, sebbene dessero indicazione dello stato di esercizio dell’impianto di produzione
dell’energia (centrale Roselectra), non potevano essere usati per una stima teorica dei livelli di
induzione magnetica a prescindere dalle informazioni relative allo stato di attivazione o meno del
sistema “zerotesla” stesso.
A fronte dell’assenza di sistemi di registrazione dello stato di esercizio del sistema attivo di
abbattimento dei livelli di induzione magnetica, è stato comunque possibile risalire al suo stato di
funzionamento proprio attraverso l’analisi dei valori registrati.
Aver condotto misure senza soluzione di continuità a partire dalla fine di Agosto 2007 (data di
attivazione del sistema “loop attivo”) ha permesso quindi in primo luogo di risalire allo stato di
funzionamento dello stesso, e conseguentemente di ricavarne i relativi coefficienti di correlazione
tra corrente circolante nella linea e livelli di induzione magnetica, sia in configurazione con
impianto operante (sistema acceso) che non (sistema spento) e quindi procedere ad eventuali stime
in punti diversi da quelli in cui sono state condotte le misure (es: dati stimati nel punto 4
relativamente al mese di Settembre 2007).
51
Per quanto riguarda la stima ad impianto assente o spento va sottolineato che l’intervento di
realizzazione del sistema “zerotesla” (realizzato ad Agosto 2008) ha comportato delle modifiche
strutturali alla linea e quindi determinato una variazione anche dei coefficienti di correlazione
corrente/induzione: sono stati quindi calcolati tali coefficienti prendendo a riferimento due periodi
temporali distinti, uno relativo alla situazione ante operam (Giugno 2006 ÷ Agosto 2007) e l’altro
relativo alla situazione post operam (Settembre 2007 ÷ Febbraio 2008).
A titolo di esempio, nelle figure 4.6 ÷ 4.8 sono riportati i grafici ottenuti confrontando i valori di
corrente ed i corrispettivi livelli di induzione magnetica registrati nel punto 1 in 3 diverse
configurazioni di esercizio della linea, così come esplicitato in tabella 4.6.
Tabella 4.5: Situazione sistema “loop attivo” nel periodo Dicembre 2007 ÷ Febbraio 2008 (Fonte:
ARPAT/Terna)
Dicembre
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
attivo
spento
spento
Gennaio
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
spento
attivo
spento
Febbraio
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29
spento
attivo
Tabella 4.6: Riepilogo possibili configurazioni impianto
Punto di misura
Configurazione 1
Configurazione 2
Configurazione 3
1
4 (equiv.1)
4 (equiv.1)
Stato centrale
Roselectra
Operativa
Operativa
Operativa
Sistema “zerotesla”
realizzato
stato
no
-- -si
acceso
si
spento
52
0.8
y = 0.0013604x + 0.0437084
2
R = 0.9765044
Induzione magnetica (μΤ)
0.7
0.6
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
0.0
100.0
200.0
300.0
400.0
500.0
600.0
Corrente (A)
Figura 4.6: Correlazione tra i flussi di corrente e relativi livelli di induzione magnetica registrati nel
punto 1 durante le campagne di misura n. 1 nel periodo 16/06 ÷ 31/07/2006
[SITUAZIONE ANTE OPERAM]
Equivalente punto 1 - LOOP ACCESO - Periodo Ottobre-Dicembre 2007
0.8
Induzione (microT)
0.7
y = 0.000299x + 0.115860
R2 = 0.763975
0.6
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
0
200
400
600
800
1000
1200
Corrente (A)
Figura 4.7: Correlazione tra i flussi di corrente e relativi livelli di induzione magnetica registrati nel
punto 4 durante l’intera la campagna di misura n. 10
[SITUAZIONE POST OPERAM con SISTEMA ACCESO]
53
Equivalente punto 1 - LOOP SPENTO - Periodo Ottobre-Dicembre 2007
1.80
1.60
y = 0.001614x + 0.013190
R2 = 0.997539
Induzione (microT)
1.40
1.20
1.00
0.80
0.60
0.40
0.20
0.00
0
200
400
600
Corrente (A)
800
1000
1200
Figura 4.8: Correlazione tra i flussi di corrente e relativi livelli di induzione magnetica registrati nel
punto 4 durante l’intera la campagna di misura n. 10
[SITUAZIONE POST OPERAM con SISTEMA SPENTO]
Normalizzazione dei risultati
Il periodo antecedente l'installazione e l'attivazione del sistema “zerotesla” (giugno 2006 ÷ Agosto
2007), a causa dei problemi riscontrati dalla strumentazione di prima fornitura da parte di
Roselectra, non è completamente coperto da misure.
Utilizzando però i coefficienti di regressione calcolati, è stato possibile effettuare una stima dei
livelli di induzione magnetica presenti sia prima che dopo il collegamento della centrale alla rete
nazionale, in ciascuno dei punti di misura e per l'intero periodo antecedente l'installazione e
l'attivazione del sistema “zerotesla”.
In tabella 4.7 viene riportato un quadro riassuntivo dei livelli stimati relativamente al periodo
Giugno 2006 ÷ Agosto 2007 (si fa presente che da circa l’11 al 25 Agosto 2007 la linea è risultata
interessata dai lavori di realizzazione del sistema “zerotesla” e quindi non alimentata).
Tabella 4.7: Stima dei livelli di induzione magnetica presso l’azienda vivaistica Jolly Vento in loc.
S. Enrico nel periodo precedente alla realizzazione del sistema “zerotesla”
H medio (μT)
Periodo
Corrente media
(A)
Punto 1
Punto 2
Punto 3
Giugno 2006
322,2 (a)
0,48
0,51
0,47
Luglio 2006
286,7 (a)
0,43
0,45
0,42
Agosto 2006
183,4 (a)
0,29
0,30
0,28
Settembre 2006
290,7 (a)
0,44
0,46
0,43
Ottobre 2006
288,0 (a)
0,44
0,46
0,42
54
Novembre 2006
504,4 (a)
0,73
0,78
0,72
Dicembre 2006
499,8 (a)
0,72
0,78
0,71
Gennaio 2007
730,6 (b)
1,04
1,12
1,03
Febbraio 2007
644,3 (b)
0,92
0,99
0,91
Marzo 2007
684,2
(b)
0,97
1,05
0,96
Aprile 2007
592,5 (b)
0,85
0,92
0,84
Maggio 2007
699,7 (b)
1,00
1,08
0,98
Giugno 2007
673,4 (b)
0,96
1,04
0,95
Luglio 2007
699,3 (b)
1,00
1,08
0,98
Agosto 2007
331,3 (b) (c)
0,49 (c)
0,52 (c)
0,48 (c)
(a) Dati di corrente su base oraria - estremo di Acciaiolo
(b) Dati di corrente ogni 15’ - estremo di Acciaiolo
(c) Comprensivo del periodo di fermo 11÷ 24/08/2007
Per quanto riguarda invece il periodo successivo all’installazione ed utilizzo del sistema
“zerotesla” (Settembre 2007 ÷ Marzo 2009) sono disponibili, senza soluzione di continuità, i dati
relativi alle misure condotte che vengono riassunti in tabella 4.8. I valori di corrente sono stati
calcolati sui dati registrati ogni 15’ all’estremo di Rosignano.
Tabella 4.8: Risultati delle misure condotte nel periodo successivo alla realizzazione del sistema
“zerotesla”. Settembre 2007 ÷ Marzo 2009
Periodo
Corrente media Media mensile
(A)
(μT)
Settembre 2007
584
0,34 (a)
Ottobre 2007
597
0,34
Novembre 2007
652
0,32
Dicembre 2007
515
0,56
Gennaio 2008
707
1,00
Febbraio 2008
672
0,70
Marzo 2008
608
0,37
Aprile 2008
456
0,30
Maggio 2008
280
0,21
Giugno 2008
656
0,32
Luglio 2008
699
0,33
Agosto 2008
683
0,32
55
Settembre 2008
716
0,34
Ottobre 2008
616
0,35
Novembre 2008
497
0,31
Dicembre 2008
221
0,15
Gennaio 2009
311
0,20
Febbraio 2009
199
0,23
240
0,25
Marzo 2009
(a) Dato STIMATO
Conclusioni
L’intera attività di misura svolta a partire dal Giugno 2006 ha permesso, relativamente al punto
sensibile in loc. San Enrico, di conoscere i livelli di esposizione all’induzione magnetica presenti in
prossimità della linea A.T. a 380 KV n. 312 “Rosen- Acciaiolo”:
• prima dell’allacciamento alla rete nazionale della nuova centrale Roselectra;
• durante tutto il periodo compreso tra l’allacciamento della nuova centrale e la realizzazione
del sistema di abbattimento dei livelli denominato “zerotesla” (13 mesi circa);
• a seguito della realizzazione e dell’attivazione del sistema suddetto.
Proprio dall’analisi dei valori medi mensili registrati, riportati in figura 4.9, si possono
quantificare gli impatti, dal punto di vista dei livelli di induzione magnetica, che le modifiche
apportate alla linea 312 hanno determinato.
56
1,20
Induzione magnetica (T)
1,00
0,80
0,60
0,40
0,20
febbraio-09
dicembre-08
ottobre-08
agosto-08
giugno-08
aprile-08
febbraio-08
dicembre-07
ottobre-07
agosto-07
giugno-07
aprile-07
febbraio-07
dicembre-06
ottobre-06
agosto-06
giugno-06
0,00
mese
Figura 4.9: Valori di esposizione media mensile nel periodo Giugno 2006 ÷ Marzo 2009
In particolar modo è possibile riscontrare come:
•
•
•
prima del collegamento della nuova centrale “TurboGas”, con correnti medie di circa 300 A,
i livelli di induzione magnetica registrati nel punto di interesse si attestavano attorno a
0,45 μT;
a seguito dell’allacciamento e dell’entrata a regime del nuovo impianto alla linea n. 312,
l’incremento della corrente circolante nei conduttori, in assenza di qualsiasi sistema di
abbattimento, ha determinato un inevitabile incremento dei livelli di induzione magnetica,
che hanno registrato valori medi mensili anche di circa 1,00 μT a fronte di una corrente
media mensile di 700 A (Gennaio 2007 ÷ Luglio 2007);
la realizzazione e la messa in esercizio del sistema “loop attivo” di abbattimento dei livelli
di induzione magnetica, una volta superato un periodo di start-up (Agosto 2007 ÷ Marzo
2008), ha comportato una sostanziale riduzione dei livelli registrati, determinando, a fronte
di correnti medie di circa 700 A, valori medi mensili di circa 0,35 μT.
Osservando l’andamento nel tempo dei valori dell’esposizione media su base annua (figura 4.10),
calcolati sui 12 mesi precedenti, si può notare l’incremento di tale valore dovuto al periodo di
esercizio della linea senza alcun sistema di abbattimento dei livelli di induzione (Luglio 2006 ÷
Agosto 2007), ma già a partire da Settembre 2007 tale valore inizia a diminuire per l’effetto
mitigante del sistema “zerotesla”.
57
0,90
Induzione magnetica (T)
0,80
0,70
0,60
0,50
0,40
0,30
0,20
febbraio-09
dicembre-08
ottobre-08
agosto-08
giugno-08
aprile-08
febbraio-08
dicembre-07
ottobre-07
agosto-07
giugno-07
aprile-07
febbraio-07
dicembre-06
ottobre-06
agosto-06
giugno-06
0,10
mese
Figura 4.10: Valori di esposizione media annua nel periodo Giugno 2006 ÷ Marzo 2009.
Sulla base dell’esperienza condotta si può ragionevolmente affermare che il sistema di
abbattimento dei livelli di induzione magnetica realizzato il loc. San Enrico, nel comune di
Rosignano Marittimo a Livorno, stia raggiungendo un sufficiente grado di affidabilità al fine di
assicurare il rispetto di quanto previsto dall’autorizzazione ministeriale, e cioè il non superamento
del valore di 0,40 μT di esposizione media annua nel punto preso in esame.
Seppur tale soluzione contempli dei costi di gestione (trattandosi di un sistema “attivo”
necessita di essere alimentato elettricamente), questo tipo di intervento potrebbe rappresentare una
valida alternativa ad altre soluzioni, strutturalmente più impattanti, per l’abbattimento dei livelli di
induzione magnetica prodotti da linee A.T. in tutti quei casi, ad esempio, in cui la configurazione
dei conduttori risulti simile a quella illustrata.
4.3.1.2 Indagini sulle linee ad alta tensione
Al fine di minimizzare l’esposizione della popolazione all’induzione magnetica a 50 Hz,
generata dagli elettrodotti, ARPAT ha concentrato la sua attività sulla ricerca di soluzioni,
caratterizzate da bassi costi o, comunque da costi sostenibili, che consentissero di ridurre
significativamente, ove possibile e necessario, i livelli di esposizione prolungata all’induzione
magnetica.
In tutti gli otto casi qui di seguito illustrati ARPAT ha seguito la stessa procedura: ha svolto
indagini molto approfondite sugli elettrodotti e inviato ai Comuni interessati relazioni tecniche che,
dove era tecnicamente possibile, illustravano e proponevano gli interventi di mitigazione dei livelli
di induzione magnetica per le linee ad alta tensione. I Comuni hanno coinvolto i proprietari delle
58
linee per la ricerca di un accordo su base volontaria per l’effettuazione delle ottimizzazioni
proposte. Nei quattro interventi realizzati, ARPAT ha inoltre fornito adeguato supporto tecnico ai
Comuni ed ha verificato con altri monitoraggi in continua l’efficacia degli interventi e l’effettiva
diminuzione dei livelli di esposizione.
Metodo di lavoro
Sono stati studiati i tracciati georeferenziati delle linee ad alta tensione e le posizioni relative
dei recettori sensibili più vicini, sono state analizzate le caratteristiche tecniche degli elettrodotti
presenti nel territorio ed il loro impatto elettromagnetico nell’ambiente circostante e sono state così
individuate nella città di Livorno e nella provincia di Pisa e le situazioni più critiche, caratterizzate
da un’esposizione media annua superiore a 0.4 μT per numerosi edifici adibiti a permanenza
prolungata.
Gli approfondimenti di indagine sui siti significativamente impattati sono stati effettuati con le
seguenti procedure:
¾ monitoraggi in continua di 48 ore;
¾ misura diretta del franco e dell’altezza degli attacchi mediante telemetro laser;
¾ acquisizione dai gestori delle linee delle correnti in transito durante il periodo di misura;
¾ acquisizione dai gestori delle linee dei dati tecnici e geometrici delle campate interessate;
¾ simulazione modellistica bidimensionale nel caso di tracciato rettilineo e di terreno
pianeggiante, oppure tridimensionale nel caso di angoli o di orografia complessa;
¾ correlazione corrente – campo e calcolo del livello medio di esposizione prolungata su base
annua.
Ove tecnicamente possibile sono state studiate e proposte soluzioni, economicamente
sostenibili, per contenere l’esposizione dei cittadini sotto tale valore, o comunque per mitigarla.
Interventi di mitigazione o di risanamento possibili.
Gli interventi per la riduzione dell’esposizione proposti tra il 2001 ed il 2005 e realizzati, o
programmati, grazie alla disponibilità delle società elettriche di volta in volta interessate, possono
essere ricondotti ai seguenti casi:
A. ottimizzazione della disposizione delle fasi nei casi di linee a doppia terna;
B. ottimizzazione della disposizione delle fasi rispetto alla gestione dei flussi di energia in presenza
di due linee installate sugli stessi sostegni;
C. trasformazione di una linea in terna singola in una doppia terna compatta ed ottimizzata;
D. allontanamento dall’abitato di cabine primarie di trasformazione, in modo da evitare che le linee
ad alta tensione attraversino il tessuto urbano;
E. spostamento delle linee elettriche, ricorrendo a tracciati alternativi e con impatto molto minore.
Nel presente documento ci si soffermerà solo sui primi tre casi (A, B e C), in cui non viene
modificato il tracciato delle linee e sono, quindi, caratterizzati dalla minore difficoltà di
realizzazione, sia per i costi che per i tempi di realizzazione.
Mitigazione mediante ottimizzazione della disposizione delle fasi per linee in doppia terna
ammazzettata
A Livorno, dove per la presenza della centrale di produzione dell’energia elettrica vi è un
anello di trasmissione composto da numerose linee ad alta tensione, sono stati studiati i 5
59
elettrodotti che attraversano la zona nord della città ed impattano significativamente molti edifici,
sia abitazioni che luoghi di lavoro. Le linee a 132 kV n. 544 “Livorno Marzocco – Acciaiolo”, n.
531 “Livorno Marzocco – Porto Industriale” e la linea a 220 kV n. 286 “Livorno Marzocco –
Marginone” hanno la particolarità di essere in doppia terna per il primo tratto di circa 3 km in uscita
dalla centrale di produzione, per poi diventare, da un certo sostegno in poi, a terna singola. Per tali
linee è stato proposto da ARPAT un intervento di mitigazione mediante la trasposizione delle fasi
(figure 4.11 e 4.12), portando la disposizione da simmetrica ad antisimmetrica (con le fasi appaiate
sulle mensole centrali). Con questo accorgimento è possibile ridurre significativamente (tra il 40%
ed il 70%) i livelli di induzione magnetica nel tratto di linea in doppia terna. La riduzione dei livelli
ottenuta dipende, in generale, sia dalla distanza tra recettore e conduttori che dalla distanza
reciproca dei conduttori e, quindi, dall’altezza dei sostegni e dal tipo di mensole presenti sugli
stessi.
A Pisa esaminando l’impatto elettromagnetico della linea a 132 kV n. 521 “Pisa Porta a mare
– Filettole” è stato proposto con lo stesso metodo di trasporre le fasi per le prime tre campate in
doppia terna in uscita dalla cabina Primaria di trasformazione di Porta a mare.
Sono già stati realizzati da Terna S.p.A. gli interventi sulla linea n. 544 e sulla linea n. 286.
⇒
Figura 4.11: disposizione
Figura 4.12: disposizione antisimmetrica
simmetrica delle fasi.
delle fasi.
Prima dell’intervento.
Dopo l’intervento.
Si usano convenzionalmente le ore dell’orologio 4, 8 e 12 per indicare le tre fasi di una linea
elettrica.
Mitigazione mediante ottimizzazione della disposizione delle fasi, rispetto alla gestione dei
flussi di energia, in presenza di due linee in doppia terna
Nei casi in cui due linee a 132 kV sono installate sugli stessi sostegni in doppia terna è
possibile ridurre i livelli di induzione magnetica generati dalle linee, come nel caso precedente,
60
tenendo conto però del verso dei rispettivi flussi di energia. Se tali versi sono discordi, la
disposizione simmetrica delle fasi dà l’impatto elettromagnetico minore. Se, invece, i versi dei
flussi di energia sono concordi, l’impatto minore si ha con la disposizione antisimmetrica delle fasi.
Occorre, quindi, condurre un’analisi statistica sui versi flussi di energia (esaminando i segni delle
correnti o della potenza attiva) e quantificare la percentuale di tempo in cui si verificano le due
situazioni di flussi concordi o discordi e di conseguenza stabilire se la disposizione delle fasi è già
ottimale o deve essere ottimizzata.
ARPAT ha proposto tre interventi di mitigazione di questa tipologia: due a Livorno sugli
elettrodotti composti dalle linee nn. 593 e 532 (Scuola Pistelli) e dalle linee nn. 524 e 529 ed un
terzo in provincia di Pisa. Quest’ultimo sugli elettrodotti “Acciaiolo – Ponsacco” e “Ponsacco – San
Romano” composti in doppia terna, rispettivamente dalle linee a 132 kV nn. 525 e 546 e nn. 525 e
526.
Nel caso della Scuola Pistelli di Livorno si è prima concordato con i gestori di garantire il più
possibile un assetto di rete con i versi concordi dei flussi di energia, successivamente è stata
realizzata la trasposizione delle fasi. La riduzione dei livelli presso la scuola è stata, infine,
completata inserendo a centro campata un sostegno tubolare compatto, che ha ulteriormente
contribuito alla diminuzione dei livelli di induzione magnetica nella scuola aumentando il franco e
compattando i conduttori. Dal 2001 è in corso un monitoraggio in continua a cura di ARPAT
all’interno della scuola ed i livelli medi di esposizione sono risultati sempre inferiori a 0.20 μT.
Sempre a Livorno è stata proposta la trasposizione delle fasi sulle linee nn. 524 e 529 in cui i
versi dei flussi di energia sono già stabilmente concordi.
Gli elettrodotti in doppia terna “Acciaiolo – Ponsacco” (525 + 546) e “Ponsacco – San
Romano” (526 + 525) attraversano i territori di 7 Comuni con un tracciato lungo complessivamente
30 km, impattando numerosi edifici nei vari centri abitati. Dalle analisi effettuate si è visto che
stabilmente nel tempo i versi dei flussi di energia sono concordi sempre in direzione San Romano e
si è quindi proposto di trasporre le fasi. Ad aprile 2005 è stato effettuato l’intervento di
ottimizzazione proposto su entrambi i tratti in doppia terna Con tali modifiche si è ottenuta una
riduzione significativa dei livelli di esposizione lungo l’intero tracciato. In questo caso la fascia ad
1.5 m da terra caratterizzata da livelli di induzione magnetica superiori o uguali a 0.4 μT, larga 68
m, si è ridotta dopo tali modifiche a 34 m (tabella 4.9). Anche in questo caso i monitoraggi e le
indagini successivi all’intervento hanno evidenziato riduzioni significative dei livelli di induzione
magnetica all’interno della abitazioni (tra il 40% ed il 70%).
La riduzione dei livelli di induzione magnetica per interventi su due linee poste sugli stessi
sostegni dipende significativamente anche dalla differenza tra le intensità di corrente sulle due linee.
Correnti simili, come in questo caso, rendono molto efficace l’intervento di mitigazione.
Tabella 4.9: Edifici interessati dalla mitigazione dei livelli di esposizione all’induzione magnetica
Linee in doppia terna nn. 525 e 546 tra Acciaiolo e Ponsacco
Comuni
interessati
Abitazioni con un livello di esposizione superiore a 0.4 μT
Prima dell’intervento
Dopo l’intervento
Fauglia
10
5
Crespina
2
1
61
Lari
4
2
Ponsacco
2
0
TOTALE
18
8
Linee in doppia terna nn. 526 e 525 tra Ponsacco e San Romano
Comuni
interessati
Abitazioni con un livello di esposizione superiore a 0.4 μT
Prima dell’intervento
Dopo l’intervento
Ponsacco
0
0
Pontedera
0
0
Castelfranco
7
4
Montopoli
32
22
TOTALE
39
26
Risanamento mediante trasformazione di una linea in terna singola in doppia terna compatta
ed ottimizzata
Il quartiere di Barbaricina a Pisa è attraversato in più punti densamente abitati dalla linea a
132 kV n. 521 “Pisa Porta a mare - Filettole” di ENEL Distribuzione S.p.A. Tale linea, trasportando
una notevole quantità di energia da Pisa verso la Versilia, ha un notevole impatto elettromagnetico
su numerosi edifici residenziali e su due edifici scolastici. Non essendovi corridoi sufficientemente
larghi per ospitare un tracciato alternativo meno impattante, si è proposto di trasformare l’attuale
linea in terna singola in una doppia terna, sfruttando i sostegni esistenti e modificando le mensole,
solo per gli 8 più vicini alle abitazioni (6 campate), rendendole più corte e più vicine tra loro anche
in altezza. Compattando così i conduttori e realizzando la disposizione antisimmetrica delle fasi si
potrebbe ottenere una notevole riduzione dei livelli di induzione magnetica generati dalla linea,
diminuendo in questo modo drasticamente il numero degli edifici impattati (tabella 4.10). La fascia
ad 1.5 m da terra caratterizzata da livelli di induzione magnetica superiori o uguali a 0.4 μT larga 50
m si ridurrebbe dopo tali modifiche a zero.
Tabella 4.10: Edifici che sarebbero interessati dalla mitigazione dei livelli di esposizione
all’induzione magnetica
PIANO TERRA
0.2 ÷ 0.4 μT
0.4 ÷ 1 μT
> 1 μT
Situazione attuale
40
34
1
Linea riconfigurata
1
0
0
PRIMO PIANO
0.2 ÷ 0.4 μT
0.4 ÷ 1 μT
> 1 μT
Situazione attuale
42
38
3
Linea riconfigurata
10
1
0
SECONDO PIANO
0.2 ÷ 0.4 μT
0.4 ÷ 1 μT
> 1 μT
Situazione attuale
2
6
6
Linea riconfigurata
5
0
0
62
In figura 4.13 è mostrato sinteticamente come, utilizzando soluzioni tecniche differenti, si può
ridurre l’induzione magnetica generata da un elettrodotto, a parità di corrente circolante.
2 .5
SOST EGNO TRAD IZ IO NALE
SING OL A T ERNA
Induzione magnetica
(μT)
2 .0
SOST EGNO COMPAT TO
SINGO LA TERN A
1 .5
SOST EGN O DO PPIA
T ERNA OT T IMIZZ ATA
1 .0
OBI ETT IVO DI Q UALITA'
0. 2 μ T
0 .5
0 .0
SO STEG NO DO PPIA T ER NA
O T TIMIZ ZAT A E CO M PAT T A
-40
-20
0
Dista nza
20
40
(m)
Figura 4.13: Simulazioni lungo un profilo trasversale alla linea dei valori di induzione magnetica, a
parità di corrente e di franco, per varie tipologie di sostegni e di configurazione delle fasi
Conclusioni
Gli interventi di mitigazione proposti e realizzati grazie alla disponibilità di Terna S.p.A. e di
ENEL Distribuzione S.p.A. hanno consentito attraverso la trasposizione delle fasi di ridurre
significativamente i livelli di medi di esposizione su base annua all’induzione magnetica dei
recettori sensibili posti in prossimità dei tracciati degli elettrodotti. Tali risultati sono una concreta
applicazione del principio di precauzione. L’intenso lavoro svolto in questi anni dell’agenzia nella
valutazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici e nella ricerca di soluzioni
a basso costo, ha prodotto un risultato non semplice da ottenere a fronte di una normativa attuale,
che comunque consentiva lo status quo, a fronte di valori di induzione magnetica piuttosto contenuti
rispetto al valore di attenzione previsto dal D.P.C.M. 08.07.03.
Riteniamo che la linea seguita da ARPAT del confronto sereno e di dialogo tra le parti rispetto
ad un tema così “caldo”, dell’ascolto delle esigenze dei cittadini senza allarmismi ingiustificati
rispetto alle attuali conoscenze, della comunicazione chiara e trasparente dei risultati delle misure e
della messa a disposizione (dei decisori politici, come pure degli operatori economici e dei cittadini)
delle conoscenze scientifiche e tecniche, sia condizione necessaria, anche se non sufficiente, per
gestire nell’interesse pubblico un tema di crescente rilevanza sociale.
Bibliografia
G. Licitra, N. Colonna, C. Chiari “Evaluation of the long-term exposure to the magnetic field
produced from power lines” Radiation Protection Dosimetry Vol. 97, No 4, pp. 401-404 (2001)
Nuclear Technology Publishing.
63
G. Licitra, N. Colonna Applicability of the precautionary principle to power lines: some successful
case studies in Tuscany. DG-Sanco: Commissione Europea: Conference on Application of the
Precautionary Principle to Electromagnetic Fields - Luxembourg 24-26 February 2003.
G. Licitra, N. Colonna Applicazione del principio di precauzione nel caso di elettrodotti ad
altissima tensione Atti Convegno Nazionale “Dal monitoraggio degli agenti fisici sul territorio alla
valutazione dell’esposizione ambientale” Torino 2003.
G. Licitra, N. Colonna Interventi sugli elettrodotti proposti da ARPAT per la mitigazione
dell’esposizione della popolazione all’induzione magnetica Atti e Documenti della III Giornata di
Studio sull’esposizione ai campi elettromagnetici “Tecniche di riduzione del campo magnetico
generato dalle linee e nelle cabine elettriche” Regione Toscana – AEIT – Ordine degli Ingegneri
della Provincia di Firenze, Firenze 6 Dicembre 2005 pagg. 29-34.
4.3.2
Interventi di mitigazione ad alta frequenza
4.3.2.1 Valutazione in laboratorio ed in situ dell’efficacia schermante di materiale da
costruzione
Nell’anno 2000, il Dipartimento ARPAT di Livorno, in collaborazione con L’Istituto di Fisica
Atomica e Molecolare del CNR di Pisa, ha condotto uno studio riguardante il potere schermante di
lamine opportunamente trattate con materiali ferrosi, da utilizzare come copertura di tetti e terrazze
di edifici di interesse civile ed industriale al fine di ottenere una schermatura dai campi irradiati da
impianti di telecomunicazione (tipicamente Stazioni Radio Base per telefonia cellulare) posti sulla
copertura degli stessi edifici.
Lo studio è stato effettuato in laboratorio con l’impiego di una cella GTEM ed in campo
aperto con l’impiego di tecniche di propagazione in onda libera alle frequenze utilizzate dalla
telefonia mobile (figura 4.14). Successivamente le misure sono state ripetute in corrispondenza
della copertura del tetto di un edificio abitato posto in prossimità di una Stazione Radio Base per
telefonia cellulare, prima e dopo il trattamento della stessa copertura con i materiali schermanti
(figura 4.15).
I risultati ottenuti hanno mostrato che è possibile migliorare l’attenuazione dell’ampiezza del
campo elettrico incidente di più del 60 %, in funzione della configurazione adottata, rispetto a una
copertura di tipo tradizionale. I risultati dello studio sono stati oggetto di una pubblicazione
presentata al XXXI Congresso AIRP tenutosi nel 2000 ad Ancona [1].
Amplifier
RF generator
Coupler
Power meter
GTEM cell
Fiber
Optic
Link
Field meter
GPIB bus
Figura 4.14: Schema sperimentale utilizzato per le misure in laboratorio (a sinistra) ed in campo
aperto (a destra)
64
Figura 4.15: Vista dell’antenna esterna utilizzata per l’analisi in frequenza posta sulla copertura
schermante
Sempre nello stesso anno, il Dipartimento ARPAT di Livorno ha effettuato misure per la
verifica della capacità schermante di prototipi di finestre schermanti. Le misure, condotte con una
centralina per il monitoraggio in continua in due sessioni rispettivamente antecedente e successiva
alla posa in opera della finestra schermante, sono state effettuate all’interno di un’abitazione posta
in prossimità di una Stazione Radio Base per telefonia cellulare. In figura. 4.16 sono riportati i
risultati delle misure.
Valore del campo elettrico mediato su 6 minuti
Campo elettrico (V/m)
2.0
1.5
1.0
0.5
18:00
17:00
16:00
15:00
14:00
13:00
0.0
Ora
Sessione di misura del 17 febbraio (senza finestre schermanti)
Sessione di misura del 27 aprile (con finestre schermanti)
Soglia sensibilità minima certificata dello strumento
Figura 4.16: Valori misurati nelle due sessioni di misura
Bibliografia
65
[1] “Valutazione in laboratorio ed in situ dell’efficacia schermante di materiali da costruzione”
(F.Francia, G.Licitra, I.Longo, A.Silvi), : Atti del XXXI Congresso Nazionale AIRP, 561÷568,
Ancona, 20-22 settembre 2000.
4.3.2.2 Minimizzazione dei livelli di campo elettromagnetico di Stazioni radio Base
La seconda metà degli anni ’90 ha visto l’introduzione del primo sistema di comunicazione
con tecnica digitale per la telefonia mobile (GSM) e con esso la concessione di nuove licenze per la
realizzazione di reti cellulari. La necessità da parte dei nuovi gestori di costruire la propria rete
cellulare e quella dei gestori già esistenti di potenziare la propria, sia per l’introduzione del nuovo
sistema GSM che per il numero sempre più crescente di utenti, ha fatto sì che negli anni a cavallo
tra il vecchio ed il nuovo millennio venisse riscontrato un forte aumento della richiesta di nuove
installazioni o di ampliamento degli impianti esistenti. Ciò ha di conseguenza fatto crescere
sensibilmente i livelli di campo elettromagnetico prodotti complessivamente dagli impianti sui
ricettori circostanti. Fin da quel momento, i Dipartimenti ARPAT di Pisa e Livorno hanno ritenuto
opportuno, in sede di valutazione previsionale degli impianti, proporre ai gestori delle modifiche
radioelettriche al fine di minimizzare i livelli di campo elettromagnetico da essi prodotto presso i
ricettori anche senza che il progetto presentato determinasse alcun superamento dei limiti previsti
dalla normativa. Le modifiche che i dipartimenti propongono possono consistere nella rotazione del
puntamento di uno o più settori della Stazione Radio Base (SRB), nella riduzione della potenza
trasmessa nei settori della SRB per mezzo di una diminuzione del numero dei canali trasmessi o,
mantenendo questo inalterato, la riduzione della potenza trasmessa per singolo canale. Altre
possibili modifiche possono riguardare il tilt meccanico o elettrico dell’antenna utilizzata per la
trasmissione.
Le modifiche proposte vengono nella maggior parte dei casi, almeno in parte, accolte da parte
dei gestori. L’accoglimento da parte dei gestori di quanto proposto costituisce un’espressione di
disponibilità poiché, come detto, le richieste di modifica vengono inoltrate da ARPAT anche senza
che il progetto determini nella sua iniziale presentazione alcun superamento.
Nelle figure che seguono è riportato un esempio dei risultati ottenuti nel caso di una (SRB)
ubicata nella città di Pisa. La figura 4.17 mostra i livelli di campo elettrico previsti ad una quota di
20 m dal suolo in un’area di 100 m dall’impianto nella prima implementazione della SRB, che
prevedeva il solo sistema GSM. Come è possibile notare la SRB consta di tre settori con rispettivi
puntamenti a 0°N, 120°N e 240°N. In figura sono evidenziati in verde gli edifici intercettati
all’altezza in esame (20 m nel caso di figura 4.17) o comunque tali che tale quota potesse essere
raggiunta da un uomo posto sulla sua copertura (nel caso di figura 1 sono pertanto evidenziati anche
gli edifici con altezza pari ad almeno 18.1 m tali che la quota di 20 m dal suolo potesse essere
raggiunta aggiungendo la maggiore delle altezze, pari a 1,9 m, indicata dalla normativa per la
determinazione dell’esposizione della popolazione). Si evince che i livelli previsti in questa prima
implementazione risultano inferiori a 3.0 V/m.
Successivamente, il gestore ha richiesto un potenziamento della Stazione con l’installazione del
sistema DCS che va ad aggiungersi al sistema GSM già presente. Il progetto presentato ad ARPAT
per la valutazione prevede pertanto il raddoppio della potenza trasmessa per ciascun settore
confermando i puntamenti della precedente configurazione. La figura 4.18 mostra i livelli di campo
elettrico previsti nella nuova configurazione richiesta dal gestore alla stessa quota di 20 m di figura
4.17 in un’area di 200 m dalla SRB. Si può notare come in corrispondenza di due edifici interessati
dal settore con puntamento a 240°N siano previsti valori superiori a 3 V/m. In base a queste
previsioni, il Dipartimento ARPAT ha richiesto al gestore di poter modificare i puntamenti originari
della SRB, ruotando ciascuno di essi in modo tale che i nuovi puntamenti fossero diretti secondo le
66
direttrici delle 3 strade che afferiscono alla rotatoria presso cui è installata la SRB. In tabella 4.11
sono riassunte le modifiche apportate ai puntamenti dei settori della SRB. In figura 4.19 è riportato
il grafico con i livelli di campo elettrico previsti alla stessa quota di figura 4.18 nella configurazione
così modificata. I livelli di campo elettrico risultano inferiori a 2.5 V/m presso tutti i possibili
ricettori.
100
80
60
6.0
40
distanza (m)
20
3.0
0
2.0
-20
1.0
-40
-60
0.0
-80
N
-100
-100
-80
-60
-40
-20
0
20
40
60
80
100
distanza (m)
● Ubicazione SRB
Figura 4.17: Calcolo previsionale dei valori di campo elettrico (V/m) ad un’altezza di 20 m dal
suolo (in verde le abitazioni con altezza >18.1 m) nella prima configurazione della SRB che
prevedeva il solo sistema GSM
67
200
150
100
6.0
3.0
Distanza (m)
50
2.5
0
2.0
-50
1.5
1.0
-100
0.5
-150
N
-200
-200
-150
-100
-50
0
50
100
150
200
Distanza (m)
● Ubicazione SRB
Figura 4.18: Calcolo previsionale dei valori di campo elettrico (V/m) ad un’altezza di 20 m dal
suolo (in verde le abitazioni con altezza >18.1 m) nella nuova configurazione di progetto della SRB
che prevede i sistemi GSM e DCS
Tabella 4.11: Riassunto delle modifiche apportate ai puntamenti dei settori della SRB
Settore 1
Settore 2
Settore 3
Orientamento
iniziale
0°
120°
240°
Orientamento
finale
45°
170°
290°
GSM/DCS
68
200
150
100
6.0
3.0
Distanza (m)
50
2.5
0
2.0
-50
1.5
1.0
-100
0.5
-150
-200
-200
-150
-100
-50
0
50
100
150
200
Distanza (m)
● Ubicazione SRB
Figura 4.19: Calcolo previsionale dei valori di campo elettrico (V/m) ad un’altezza di 20 m dal
suolo (in verde le abitazioni con altezza >18.1 m) nella configurazione finale della SRB che
prevede i sistemi GSM e DCS
Passiamo, ora ad un altro esempio di riduzione dei livelli di campo elettrico ottenuta in sede di
valutazione previsionale di un nuovo impianto. In questo caso la valutazione segue la richiesta da
parte di un gestore di installare un proprio impianto sul palo di illuminazione di un campo sportivo
in cui è già presente l’impianto di un altro gestore (cositing). In figura 4.20 è riportato il grafico con
i livelli previsti nella posizione e configurazione richiesta dal gestore richiedente il nuovo impianto
alla quota di 10.9 m dal suolo in un’area di 300 m dalla SRB. ARPAT ha chiesto di poter valutare
uno spostamento della nuova SRB su un palo di illuminazione posto a maggiore distanza dalle
abitazioni e contestualmente di poter diminuire il tilt meccanico del settore della SRB orientato a
Nord, nella direzione delle abitazioni esistenti. In figura 4.21 è riportato il grafico dei livelli previsti
alla medesima quota a seguito della modifica proposta. Dal confronto delle due figure emerge come
tale modifica consenta la riduzione dei livelli di campo elettrico attesi presso gli edifici posti a Nord
del campo sportivo da valori superiori a 2,5 V/m a valori inferiori a 2 V/m.
69
300
250
200
150
6.0
3.0
50
2.5
V IA
0
C AMP
DI
OR
ATO
R
IO
I
OR
O SP
C AM
PO
-100
S PO
NO
CC
2.0
AN
-50
VIA
M
TIVO
Distanza (m)
100
1.5
RT
I VO
-150
1.0
-200
0.5
-250
N
-300
-300
-250
-200
-150
-100
-50
0
50
100
150
200
250
300
Distanza (m)
● Ubicazione nuova SRB - ● Ubicazione SRB esistente
Figura 4.20: Calcolo previsionale dei valori di campo elettrico (V/m) ad un’altezza di 10.9 m dal
suolo (in verde le abitazioni con altezza >9 m) nella posizione e configurazione richiesta della
nuova SRB
300
250
200
150
6.0
3.0
VIA
D
CA MP
50
IO
RA
TO
R IO
NO
CC
I
O RTI VO
O SP
MAN
0
CA
MP
-50
O
SP
OR
2.5
VIA
Distanza (m)
100
2.0
TI V
O
1.5
-100
-150
1.0
-200
0.5
-250
N
-300
-300
-250
-200
-150
-100
-50
0
50
100
150
200
250
300
Distanza (m)
● Ubicazione nuova SRB - ● Ubicazione SRB esistente
Figura 4.21: Calcolo previsionale dei valori di campo elettrico (V/m) ad un’altezza di 10.9 m dal
suolo (in verde le abitazioni con altezza >9 m) nella posizione e configurazione finale della nuova
SRB
70
4.4 Accordi con i gestori
Si rimanda alle relazioni predisposte dalle altre Agenzie.
5
ULTERIORI INFORMAZIONI E/O CONSIDERAZIONI
Si rimanda alla relazione predisposta da ISPRA
71