Rapporto sulle criticità ambientali relative ai campi elettromagnetici Hanno collaborato: Andrea Barellini, Nicola Colonna, Giacomo Giusti, Fabio Francia, Alberto Silvi Il Coordinatore della Commissione regionale permanente di lavoro Agenti Fisici Gaetano Licitra INDICE Premessa..............................................................................................................................................3 1. Sorgenti, controlli ed esposizione della popolazione...................................................................4 1.1 Sorgenti, incluse cabine, e trend di crescita.................................................................................4 1.2 Controlli.......................................................................................................................................4 1.3 Superamenti e risanamenti...........................................................................................................4 1.5 Considerazioni sull’impatto ambientale a livello regionale (valutazione finale).......................13 2. Percezione del rischio, pressioni sociali, informazioni. 14 2.1 Percezione del rischio e pressioni sociali...................................................................................14 2.2 Esperienze informativo-comunicazionali istituzionali...............................................................34 2.3 Considerazioni finali sull’impatto sociale a livello regionale....................................................39 3. Criticità a livello normativo.........................................................................................................42 3.1 Quadro normativo incompleto e incongruente (nazionale e regionale).....................................42 3.2 Problematiche regolatorie e pianificatorie a livello locale.........................................................42 3.3 Stato di attuazione delle norme (es. catasto, risanamenti).........................................................42 3.4 Applicabilità delle sanzioni........................................................................................................42 4. Azioni positive...............................................................................................................................43 4.1 Sistemi a supporto dell’azione di prevenzione, controllo e informazione.................................43 4.2 Campagne di monitoraggio e risultati ottenuti...........................................................................43 4.3 Esperienze a livello regionale di azioni di risanamento importanti............................................43 4.4 Accordi con i Gestori..................................................................................................................71 5. Ulteriori informazioni e/o considerazioni...................................................................................71 2 Premessa In relazione agli accordi intercorsi tra Agenzie Regionale e Provinciali e ISPRA a seguito della convenzione esistente tra Ministero dell’Ambiente e la stessa ISPRA, è stato predisposto il seguente rapporto, secondo uno schema concordato e che riporta le principali attività svolte da ARPA Toscana nel settore del monitoraggio e del controllo dei campi elettromagnetici a bassa ed ad alta frequenza. Il rapporto non dettaglia la normativa presente in ambito regionale, né i risultati delle numerose campagne di misura e le criticità emerse, che, invece, hanno trovato idonea collocazione nei rapporti predisposti da ISPRA per rappresentare la situazione nazionale a cui si rimanda. In particolare, dati sono stati raccolti nell’ambito dell’Osservatorio NIR di ISPRA e ad essi si fa riferimento nei relativi paragrafi. Nel rapporto sono invece presenti le attività svolte dall’Agenzia che hanno carattere innovativo rispetto all’attività routinaria, con particolare riferimento alle iniziative volte alla valutazione complessiva dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici a bassa frequenza, prodotta da elettrodotti ad altissima tensione nell’intero territorio regionale e alla sua riduzione attraverso interventi di mitigazione che utilizzano anche tecniche di recente introduzione. Inoltre, sono descritti interventi di mitigazione in ambito urbano per la riduzione dell’esposizione di campi elettromagnetici ad alta frequenza, emessi da impianti per la trasmissione di segnali per la telefonia cellulare. Una particolare attenzione è stata poi posta per riassumere lo sforzo compiuto dall’Agenzia per la divulgazione dei risultati nei confronti dei cittadini, nell’esame complessivo delle loro richieste pervenute all’Agenzia attraverso il numero verde e nell’analisi critica delle informazioni offerte dai giornali, mostrando come in alcune situazioni queste hanno portato ad allarmi ingiustificati come attestato anche da indagini sul campo che hanno ricondotto a problemi di compatibilità elettromagnetica tra apparati malfunzionamenti che avevano indotto i cittadini a preoccuparsi della loro salute. 3 1 SORGENTI, CONTROLLI ED ESPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE 1.1 Sorgenti, incluse cabine, e trend di crescita Si rimanda ai dati dell’Osservatorio NIR. 1.2 Controlli Si rimanda ai dati dell’Osservatorio NIR. 1.3 Superamenti e risanamenti Si rimanda ai dati dell’Osservatorio NIR. 1.4 Studi sulla popolazione esposta 1.4.1 Bassa frequenza 1.4.1.1 La distribuzione dell’esposizione in Provincia di Pisa - Monitoraggio e controllo Quadro conoscitivo La Provincia di Pisa nel 2004 ha commissionato ad ARPAT la redazione di un quadro conoscitivo dettagliato sull’esposizione della popolazione all’induzione magnetica generata dagli elettrodotti. Ai fini dello svolgimento del progetto si è reso, pertanto, necessario effettuare una ricognizione mediante una serie di indagini capillari, su tutto il territorio provinciale, allo scopo di identificare e caratterizzare i siti sensibili. Nella prima fase del lavoro sono state richieste ed ottenute le informazioni digitali georeferenziate relative a tutti i tracciati delle linee elettriche di TERNA S.p.A., ENEL Distribuzione S.p.A. e R.F.I. S.p.A. che interessano il territorio provinciale, nonché i dati relativi alle correnti medie annue di tutte le linee dotate di telemisura, relative al 2003 e al 2004. Questo ha permesso di classificare gli elettrodotti in base al proprio carico e di conseguenza in base ai livelli di induzione magnetica generati. Sono stati inoltre richiesti i dati tecnici sulla tipologia e diametro di conduttori installati su tutte le linee ad alta tensione. Il passo successivo ha riguardato l’individuazione delle situazioni critiche caratterizzate da una significativa esposizione all’induzione magnetica; la ricerca è stata effettuata nell’intorno di 20 metri sul piano orizzontale dall’asse delle linee a 132 kV e 220 kV e di 30 metri dall’asse delle linee a 380 kV; infatti, entro tali distanze e per le intensità di correnti circolanti è possibile riscontrare livelli di induzione magnetica compresi tra 0.20 μT e 0.40 μT (vedi tabelle 1.1, 1.2a e 1.2b). Il valore di 0.20 μT è stato fissato dalla L.R. 51/99 della Toscana come obiettivo di qualità per le linee elettriche di nuova costruzione e il valore di 0.40 μT è stato individuato nella Monografia n. 80 dello I.A.R.C. (International Agency for Research on Cancer), pubblicata nel settembre 2002, come valore oltre il quale l'esposizione prolungata della popolazione all’induzione magnetica a basse frequenze risulta legata, con limitata evidenza, al raddoppio dell'indice di rischio relativo per le leucemie infantili. 4 Tabella 1.1: Elettrodotti a 380 kV e a 220 kV con il numero di abitazioni a meno di 30 m e 20 m di distanza N. Linea Abitazioni vicine 1 312 Acciaiolo – Rosen 0 2 357 Poggio a Caiano – Suvereto 1 3 328 Calenzano – Suvereto 0 4 326 Acciaiolo – Marginone 14 5 327 Acciaiolo – Marginone 14 6 314 Acciaiolo – Spezia Stazione 59 7 286 Livorno Marzocco – Marginone 36 Tabella 1.2a: Elenco degli elettrodotti a 132 kV con il numero di abitazioni a meno di 20 m di distanza N. Linea Abitazioni vicine 8 837 Lagoni Rossi – Suvereto 0 9 509 Acciaiolo – Guasticce 1 10 446 Farinello – Pian della Speranza 0 11 557 Larderello – Molinetto all. 1 12 521 Filettole – Pisa P.ta a Mare – derivaz. Pisa P.ta a Lucca 110 13 815 Larderello – Sesta all. 0 14 523 AgipPlas – Pisa P.ta a Mare 3 15 524 Visignano – Livorno Marzocco 3 16 543 Filettole – Viareggio 0 17 546 Acciaiolo – Ponsacco 9 18 062 Larderello 2 – Ghirlanda 14 19 527 Guasticce – Cascina 5 20 833 Larderello – Valle Secolo 0 21 831 Larderello – Valle Secolo 0 22 515 Visignano – Lucca Ronco – derivaz. Pisa P.ta a Lucca 49 23 525 San Romano – Acciaiolo 39 24 520 Guasticce – Pisa P.ta a Mare 2 25 563 Cafaggio – Lago 0 26 553 Larderello – La Leccia all. 0 27 027 Larderello – Paganico 0 28 592 Pontedera – Cascina 7 29 519 Marginone – Santa Croce sull’Arno 3 5 30 526 San Romano – Ponsacco 30 31 489 Castelnuovo Val di Cecina all. – Larderello 1 32 516 Diecimo – Lucca Ronco – Filettole 4 33 469 La Roffia – San Romano 40 34 544 Acciaiolo – Livorno Marzocco 1 35 552 Larderello – San Martino Larderello 0 36 586 Marginone – Santa Maria a Monte 33 37 834 Farinello – Larderello 0 38 579 Lago – San Martino Larderello 0 Tabella 1.2b Elenco degli elettrodotti a 132 kV con il numero di abitazioni a meno di 20 m di distanza N. Linea Abitazioni vicine 39 562 Gabbro – Larderello 1 40 836 Lagoni Rossi – Le Prata all. 0 41 599 Santa Croce sull’Arno – San Romano 8 42 568 Ponsacco – Terricciola 5 43 547 Acciaiolo – La Rosa 1 44 597 Pontedera – Santa Maria a Monte 29 45 571 Lago – Cornia 0 46 839 Nuova Sasso – Selva 0 47 431 San Romano – Castelfiorentino 17 48 569 Terricciola – Cecina – Saline 22 49 561 Larderello – Saline di Volterra – derivaz. Altair Chimica 1 50 838 Lagoni Rossi – Monteverdi all. 0 51 554 Monterotondo – Nuova Sasso 0 52 522 Pisa P.ta a Mare – Toscana Glass 11 53 567 Pontedera – Piaggio 6 54 556 Lago – Cornia all. 1 55 555 Lago – Monterotondo 0 56 449 Ponzano – La Roffia 4 57 485 La Roffia – Lamporecchio 7 58 Empoli FS – Cascina FS 125 59 Cascina FS – Livorno FS 5 60 Livorno FS – Bolgheri FS 7 61 Cascina FS – Larderello (numerazione pari) 35 62 Cascina FS – Larderello (numerazione dispari) 63 Larderello – Livorno FS 64 Viareggio FS – Cascina FS (numerazione pari) 6 45 11 31 65 Massa FS – Cascina FS (numerazione dispari) 34 66 Pisa P.ta a Mare – Pisa FS 11 Degli edifici ricadenti all’interno di tali corridoi sono stati selezionati quelli a scopo residenziale, sanitario o scolastico e, dopo i necessari sopralluoghi volti a stabilire che le strutture identificate avessero realmente la destinazione d’uso indicata, è stata pianificata la serie di monitoraggi da effettuare, seguendo il criterio di dare priorità a tutti gli edifici scolastici in prossimità delle linee elettriche e di caratterizzare l’esposizione dei siti sensibili più vicini agli elettrodotti e maggiormente impattati. Inoltre, è stata georeferenziata la posizione di tutte le scuole, integrando i dati del S.I.T. con varie altre fonti ufficiali, avendo la cura di verificarne, qualora necessario, l’esatta ubicazione e l’effettiva destinazione d’uso scolastico. Sono stati così individuati 12 edifici ad uso scolastico e circa 800 edifici residenziali posti in prossimità delle linee elettriche. L’attività di monitoraggio ha riguardato tutte le strutture scolastiche non indagate nel passato e le situazioni più critiche per quanto riguarda le abitazioni, privilegiando gli agglomerati urbani rispetto alle case isolate. Identificazione e caratterizzazione dei siti sensibili Scuole Poiché la L.R. n. 51/99 e il suo regolamento di attuazione pongono in modo specifico attenzione sui livelli di esposizione all’induzione magnetica della popolazione infantile, nei confronti della quale si prescrive particolare cautela, prioritariamente sono state censite tutte le scuole di ogni ordine e grado della provincia, ed è stata georeferenziata la loro posizione, in modo da identificare correttamente tutte le strutture scolastiche vicine alle linee elettriche. Delle oltre 450 scuole pubbliche e private presenti sul territorio provinciale ne sono state identificate 12 in prossimità degli elettrodotti. La maggior parte di queste strutture sono già state oggetto, in passato, di indagini da parte di ARPAT, oppure sono ubicate vicino a linee che non generano livelli significativi di induzione magnetica, in base ai bassi valori di corrente di esercizio e di livelli di campo riscontrati. In seguito a una serie di monitoraggi si è giunti ai risultati riassunti nella tabella 1.3, per quanto riguarda l’esposizione media annua all’induzione magnetica relativa al 2004. L’unica situazione critica è stata riscontrata nel quartiere di Barbaricina a Pisa, in particolare nella Scuola Media “Toniolo” e nella Scuola Elementare “Toti”, dove sono stati in passato misurati valori di induzione magnetica che hanno portato al calcolo di un livello di esposizione media annua superiore rispettivamente a 0.20 e 0.40 μT. Nelle rimanenti strutture scolastiche le misure ed i calcoli hanno evidenziato che al loro interno non viene mai superato il livello di esposizione medio annuo di 0.20 μT, garantendo quindi il rispetto dell’obiettivo di qualità stabilito dalla legge regionale per le linee elettriche di nuova costruzione. Tabella 1.3: Esposizione media annua relativa al 2004 per tutti gli edifici scolastici prossimi alle linee elettriche Località Scuola Linea 7 Distanza dalla linea (m) Esposizione media annua 2004 (μT) Pisa Barbaricina Barbaricina Montecerboli Montecerboli Saline di Volterra Saline di Volterra Orzignano S. Maria a Monte S. Maria a Monte Ponticelli San Giuliano T. Materna “Parmeggiani” Elementare “Toti” Media “Toniolo” Elementare “S. Pellico” Materna “Giovanni XXIII” Elementare “Cassola” e Materna Palestra scolastica Asilo Nido Elementare “G. Galilei” Materna “S. Sebastiano” Materna e Elementare Asilo Nido di Agnano 521 521 521 Cascina – Larderello (t. p.) Cascina – Larderello (t. p.) 569 561 521 Empoli FS – Cascina FS Empoli FS – Cascina FS 586 314 35 10 20 10 35 40 10 40 20 25 50 115 < 0.20 > 0.20,< 0.80 < 0.40 < 0.20 < 0.20 < 0.20 < 0.20 < 0.20 < 0.20 < 0.20 < 0.20 < 0.20 Abitazioni Al fine di completare il quadro conoscitivo della situazione esistente si è successivamente provveduto a quantificare i livelli di esposizione medi annui all’interno degli edifici ad uso residenziale più vicini agli elettrodotti e maggiormente impattati. In seguito ad una capillare indagine cartografica sono state individuate circa 800 abitazioni su tutto il territorio provinciale. Per verificare che le informazioni ottenute su tali siti fossero corrette sono stati compiuti 120 sopralluoghi su tutto il territorio provinciale; successivamente, dando priorità agli edifici situati in prossimità degli elettrodotti con maggior carico di corrente, è stata pianificata una serie di monitoraggi prolungati nel tempo (48 ore) per censire a campione tutte le situazioni critiche. Sono state effettuate 66 misure, caratterizzando in modo esaustivo l’impatto elettromagnetico di tutte le linee presenti sul territorio provinciale e dando priorità a quelle più impattanti (vedi schede descrittive in allegato A). Strumentazione e metodi Per poter valutare il livello di esposizione all’induzione magnetica, generata da un elettrodotto, presso un’abitazione, o un luogo adibito a permanenza prolungata, occorre effettuare un monitoraggio in continua. Bisogna individuare il punto dell’abitazione più vicino ai conduttori della linea ad alta tensione (piano più vicino e stanza più vicina) e sistemare la strumentazione di misura ad 1.5 m di altezza dal pavimento, facendo attenzione a non avvicinare il sensore a sorgenti domestiche di induzione magnetica. Per le misure in continua dell’induzione magnetica sono stati utilizzati i misuratori di tipo triassiale Enertech mod. EMDEX II e EMDEX Lite. Tali strumenti hanno una soglia di sensibilità pari 0.01 μT ed il primo è dotato di certificato di taratura n. E03110414/3 del 27.02.04, eseguita dal National Physical Laboratory della Gran Bretagna. Tali sensori, grazie ad una memoria interna di notevole capacità, sono in grado di registrare i valori di induzione magnetica per lunghi periodi di tempo, acquisendo dati con un periodo di campionamento selezionabile, in modo da garantire una dettagliata conoscenza dei livelli presenti. I campionamenti sono stati effettuati acquisendo un dato ogni minuto. Una volta effettuato il monitoraggio sono stati richiesti, al gestore o al proprietario della linea (G.R.T.N. S.p.A. o ENEL Distribuzione S.p.A.), i dati sulla corrente circolante durante il periodo di misura, registrata ad un estremo della linea, con un campionamento di un dato ogni 15 minuti. Con i valori di induzione magnetica e con i contemporanei valori di corrente è possibile determinare la correlazione lineare (figura 1.1) che individua la dipendenza dell’induzione magnetica dalla corrente in transito, come riportato nella formula seguente: 8 B = B0 + κ ⋅ I con B valore di induzione magnetica misurato, B0 valore di induzione magnetica del fondo ambientale, κ coefficiente che dipende dalle distanze e dalla geometria del sito in esame e I intensità della corrente in transito sulla linea ad alta tensione. Il livello medio di esposizione su base annua per il sito di misura si ottiene inserendo nell’equazione precedente al posto di I il valore della corrente media annua. B Correlazione corrente - campo 0,9 Induzione magnetica (microT) 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 y = 0,0009x + 0,01 2 R = 0,9821 0,3 0,2 0,1 0 0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500 550 600 650 700 750 800 850 900 950 Corrente (A) Figura 1.1: Esempio di correlazione tra livelli di induzione magnetica misurati ed intensità di corrente circolante Risultati Al fine di fornire un ampio e dettagliato quadro conoscitivo, per ogni sito oggetto di monitoraggio è stata creata una scheda descrittiva sintetica, contenente tutte le informazioni tecniche sulla linea elettrica, la planimetria e la foto del sito di misura, l’andamento dell’induzione magnetica durante il monitoraggio ed il livello medio di esposizione su base annua calcolato per gli ultimi 5 anni (2000 ÷ 2004). Sono state prodotte in totale 68 schede, 7 sugli edifici scolastici, 57 sulle abitazioni monitorate e 4 come aggiornamento delle misure eseguite da ARPAT in passato. Tali schede sono riportate in Allegato A. Dai risultati dei monitoraggi effettuati all’interno delle abitazioni prossime alle linee elettriche si evince che nel 55% dei casi è superato il livello medio di 0.40 μT nel periodo di misura. Tuttavia considerando il livello medio di esposizione su base annua (vedi Allegato A) il valore di 0.40 μT viene superato nel 51% dei casi controllati. Tale differenza evidenzia che i risultati dei monitoraggi 9 in continua vanno sempre correlati con la corrente in transito per fornire una descrizione più accurata dell’esposizione della popolazione a lungo termine, anche se tale operazione è più dispendiosa in termini di reperimento dati, di elaborazione e di calcolo. Dall’indagine approfondita su tutto il territorio provinciale emerge che in prossimità delle linee ad alta tensione vi sono circa 380 abitazioni caratterizzate da un’esposizione media annua superiore a 0.40 μT. Conseguentemente si stima, in base alla densità abitativa per unità di superficie (calcolata sulla base dei dati ISTAT del 1991), che circa 2000 cittadini residenti, di cui circa 240 bambini di età compresa tra 0 e 14 anni (12% della popolazione residente in Provincia di Pisa), sono esposti a lungo termine a livelli superiori a 0.40 μT. Mediante monitoraggio in continua o attualizzazione di misure precedenti è stato accertato tale livello di esposizione all’induzione magnetica in 37 abitazioni. In tabella 4 è riportato il quadro riassuntivo dei siti caratterizzati da un’esposizione prolungata superiore a 0.40 μT. Tabella 1.4: Quadro riassuntivo dei siti caratterizzati da un’esposizione prolungata superiore a 0.40 μT N. Linea Denominazione linea 357 328 326+327 314 286 Poggio a Caiano – Suvereto Calenzano – Suvereto Acciaiolo – Marginone Acciaiolo – Spezia Stazione Livorno M. – Marginone Filettole – Pisa P.ta a Mare – derivaz. Pisa P.ta a Lucca Agip Plas – Pisa P.ta a Mare Visignano – Livorno Marzocco Acciaiolo – Ponsacco Acciaiolo – San Romano Larderello 2 – Ghirlanda Guasticce – Cascina Visignano – Lucca Ronco – derivaz. Pisa P.ta a Lucca San Romano – Acciaiolo San Romano – Ponsacco Guasticce – Pisa P.ta a Mare Pontedera – Cascina Marginone – Santa Croce sull’Arno La Roffia – San Romano 521 523 524 546+525 062 527 515 525+526 520 592 519 469 Edifici indagati Edifici impattati Con misure Con stime modellistiche 10 2 8 9 2 7 30 2 28 141 11 130 58 7 51 134 70 64 7 2 1 1 6 1 12 3 9 17 3 2 2 15 1 51 5 46 26 2 24 6 10 3 38 1 1 1 3 5 9 2 35 Conclusioni L’analisi dettagliata delle reti ad alta tensione presenti nel territorio provinciale di Pisa ha evidenziato, attraverso valutazioni modellistiche e verifiche strumentali, la presenza di circa 380 abitazioni caratterizzate da un’esposizione media annua superiore a 0.40 μT e, quindi, di circa 2000 cittadini residenti di cui circa 240 bambini di età compresa tra 0 e 14 anni. Mediante monitoraggio in continua è stato accertato tale livello di esposizione all’induzione magnetica in 37 abitazioni. 10 In tutti i siti critici individuati, essendo rispettato il valore di attenzione di 10 μT, stabilito dal D.P.C.M. 08.07.03, non è prevista l’effettuazione di interventi di risanamento a carico dei proprietari delle linee. Applicando il principio di precauzione, il presente lavoro ha lo scopo di sensibilizzare gli amministratori, i cittadini, i progettisti ed i costruttori affinché non aumentino i casi di nuove esposizioni all’induzione magnetica in prossimità degli elettrodotti a livelli superiori a 0.40 μT. 1.4.1.2 La distribuzione dell'esposizione in Toscana – Valutazione modellistica ARPAT sta sviluppando da alcuni anni in collaborazione con l’Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara” (IFAC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Firenze il catasto delle linee elettriche ad altissima tensione della Regione Toscana (CERT). In tale ambito, è stato anche sviluppato un modello previsionale tridimensionale per il calcolo dell’esposizione della popolazione all’induzione magnetica generata da uno o più elettrodotti in punti georiferiti del territorio della Regione Toscana. Il software PLEIA (Power Line Electromagnetic Impact Assessment) è inserito in un complesso di programmi per personal computer in ambiente Windows, comprendente moduli per la gestione dell’archivio CERT, per il calcolo del campo magnetico generato da uno o più elettrodotti, per la visualizzazione degli oggetti dell’archivio e dei risultati dei calcoli e per varie altre funzioni accessorie. Il modello di calcolo PLEIA è stato sottoposto negli anni a tutta una serie di verifiche sul campo anche relativamente a situazioni complesse in presenza di più linee con correnti variabili nel tempo in modo non correlato, di significativi dislivelli tra sostegni successivi, ecc. Tali verifiche hanno dato risultati convincenti e sono reperibili in precedenti lavori [2]. Tabella 1.5: Distribuzione per tensione d’esercizio delle linee presenti in archivio Tensione Numero di linee Numero di campate Lunghezza totale 132 kV 220 kV 380 kV 307 20 20 11234 1255 2306 2989 km 454 km 1072 km Utilizzando i dati presenti in archivio (allo stato attuale popolato per il 91%, con le linee distribuite come da Tabella 1.5) sono state determinate le fasce di I livello a 0.4 µT (corrispondenti alla proiezione al suolo del volume di campo superiore a 0.4 µT), determinate utilizzando i valori medi di corrente, per definire una porzione di territorio in cui effettuare una verifica sull’esposizione media annua della popolazione. All’interno delle fasce a 0.4 µT sono state estratte le abitazioni presenti in Carta Tecnica (Figura 1.2), ed in corrispondenza dei centroidi di queste (per semplicità di calcolo) è stata effettuata una prima valutazione dell’esposizione. 11 Figura 1.2: Visualizzazione delle fasce ed estrazione dell'edificato in esso ricadente Il numero di abitanti corrispondenti agli edifici così ricavati è stato estrapolato dai dati del censimento ISTAT del 2001, utilizzando una proporzione tra la superficie dell’edificio considerato e la superficie totale degli edifici presenti nella sezione censuaria di riferimento. Figura 1.3: Distribuzione degli abitanti (9314 in tutto) nella fascia di primo livello di 0.4 µT calcolata con la corrente media I risultati, relativi alla distribuzione del numero di abitanti, sono riportati in Figura 1.3. In corrispondenza agli edifici ricadenti all’interno delle fasce di 0.4 µT è stata effettuata una valutazione dell’esposizione (Figura 1.4), i cui risultati (relativamente alla distribuzione di valori) sono rappresentati graficamente in Figura 1.5. Si nota in particolare la presenza di 86 edifici in cui risultano superati i 3 µT, che saranno oggetto di un’ulteriore analisi. 12 Figura 1.4: Esposizione calcolata negli edifici ricadenti nella fascia a 0.4 µT Figura 1.5: Distribuzione dei valori di esposizione calcolati in corrispondenza alla quota massima degli edifici ricadenti nella fascia di 0.4 µT 1.5 Considerazioni sull’impatto ambientale a livello regionale (valutazione finale) Si rimanda alla sintesi predisposta da ISPRA. 13 2 PERCEZIONE DEL RISCHIO, PRESSIONI SOCIALI, INFORMAZIONI 2.1 Percezione del rischio e pressioni sociali 2.1.2 Il tema del rischio percepito 2.1.2.1 La risposta di ARPAT alle preoccupazioni ingiustificate ARPAT negli anni si è occupata di dare risposte relativamente ai problemi ambientali anche in materia di esposizione ai campi elettromagnetici, non solo garantendo controlli strumentali ma anche preoccupandosi di dare indicazioni utili e informazioni ai cittadini. Molto spesso errate informazioni in materia di esposizione ai campi elettromagnetici e pressioni sociali di diversi tipi hanno portato i cittadini a vivere in un clima di diffidenza, che ha comportato, in molti casi, uno stato di agitazione ingiustificata o, comunque, una grave preoccupazione. Per questo ARPAT anche quando ha operato in circostanze nelle quali non era prevista un’esposizione significativa ai campi elettromagnetici, ha sempre cercato di fornire un quadro completo della situazione. I nostri interventi non si sono limitati alla verifica strumentale dei livelli di campo elettromagnetico presenti ma, dove ritenuto opportuno, sono state eseguite misure eseguendo mappature e approfondimenti anche con strumentazioni a banda stretta, allo scopo di determinare le cause di malfunzionamenti e presunte anomalie. Casi tipici che appartengono a questa casistica riguardano le situazioni nelle quali si verificano condizioni di incompatibilità elettromagnetiche nella banda di frequenza assegnata dal Ministero delle Telecomunicazioni per la trasmissione libera di segnali di piccola potenza. 2.1.2.2 Problemi di compatibilità elettromagnetica in presenza di segnali ad alta frequenza prodotta da apparati domestici Uno dei primi casi dei quali si è occupata ARPAT fu nel 2002, e riguardava la segnalazione di un cittadino che indicava il malfunzionamento di dispositivi di sua proprietà quali allarmi, telefonini, telecomandi per l’auto ecc. Ipotizzando una situazione di incompatibilità elettromagnetica fu organizzato un sopralluogo alla presenza dello stesso richiedente e in tale circostanza fu riscontrato il mal funzionamento del telecomando dell’antifurto dell’auto di proprietà. Anche se con la strumentazione in banda stretta fu individuato un segnale interferente a 433.8 MHz, ed i sensori a banda larga indicavano valori di campo elettrico inferiori alla soglia di sensibilità degli strumenti (< 0.3 V/m), a causa della diffidenza e della preoccupazione del richiedente, fu eseguita una mappatura nell’area interessata allo scopo di determinare la sorgete di tale segnale. Successive prove permisero di attribuire il segnale del disturbo ad una sirena per apparecchiature d’allarme antifurto per abitazioni, precedentemente utilizzata in un vecchio impianto ormai smantellato ma ancora collegata alla rete elettrica. Scollegata la sirena dalla rete di alimentazione e tolto dal suo interno il modulo di trasmissione/ricezione a radiofrequenza, non fu più possibile individuare mediante analisi in banda stretta il segnale di disturbo. Parallelamente, non fu più riscontrato il malfunzionamento dei dispositivi citati nell’esposto. E solo a quel punto il cittadino riuscì a tranquillizzarsi. Un altro caso, nel 2004, suscitò altrettante gravi preoccupazioni in quanto le segnalazioni riguardavano una scuola elementare. Fu eseguito un intervento del tutto analogo e fu individuato un 14 segnale di disturbo prodotto da un ripetitore radio-televisivo di tipo casalingo alla frequenza di 434 MHz. Questo tipo di apparecchi, di libera vendita e detenzione, vengono spesso usati nelle abitazioni quando risulta necessario rendere disponibili segnali televisivi in stanze dove sono assenti connessioni dirette al sistema di ricezione TV via cavo. Tuttavia il richiedente riuscì a tranquillizzarsi definitivamente solo assistendo al confronto tra il segnale audio ricevuto tramite l’analizzatore di spettro sintonizzato alla frequenza di disturbo e quello di una televisione portatile sintonizzata sulla stessa frequenza, che evidenziò la presenza di una emittente tv locale. 2.1.2.3 La letargia: effetto straordinario dei campi elettromagnetici, ……..o no? Nel 1997 in provincia di Lucca si manifestò un fenomeno stranissimo per il quale un numero crescente di persone si addormentavano improvvisamente e senza alcuna apparente spiegazione. Il periodo storico in cui si colloca l’episodio era fortemente caratterizzato da un continuo allarme per il proliferare massiccio di impianti di radiocomunicazione per la telefonia cellulare. In tale contesto l’associazione del fenomeno con l’esposizione dei campi elettromagnetici fu subito ipotizzata. Si veda a tale proposito il comunicato del CODACONS che presentò alla Procura della Repubblica un esposto per lesioni gravi per “l’epidemia di letargia”. ARPAT si attivò a seguito delle richieste pervenute e verificò l’inesistenza di esposizione a significativi livelli di campi elettromagnetici a bassa e alta frequenza. D’altra parte i sopralluoghi avevano mostrato che le sorgenti presenti erano a distanza tali da non poter provocare livelli di esposizione superiori a quelli normalmente presenti nelle abitazioni. Le indagini conseguenti dei Carabinieri mostrarono che la causa del fenomeno era ….sonnifero. Si veda a tale proposito l’articolo allegato del Corriere della Sera, in cui peraltro si fa osservare che pur avendo trovato la causa del fenomeno, non si è trovato il colpevole. 15 LETARGIA 01/10/1997 COMUNICATO STAMPA APERTA L'INCHIESTA PENALE DOPO LA DENUNCIA DEL CODACONS SUI CASI DI LETARGIA A LUCCA. ATTENTATO ALLA SALUTE PUBBLICA, LESIONI GRAVI, PROCURATO STATO DI IMPOTENZA : QUESTA L'IPOTESI DI REATO DENUNCIATA DAL CODACONS ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI LUCCA PER LA EPIDEMIA DI LETARGIA. L'ELETTROSMOG DEI CAVI AD ALTA TENSIONE IPOTESI EZIOLOGICA DELLA LETARGIA La Procura della Repubblica presso la Pretura di Lucca, dopo la denuncia del CODACONS, ha aperto un'inchiesta penale, sui casi di letargia nella zona di Lucca. Il potente elettrodotto presente nelle vicinanze della località lucchese interessata dagli strani casi di letargia (ossia sonno invincibile che dura decine di ore) è stato messo oggi sotto accusa dal CODACONS. In un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Lucca il vicepresidente dell'Associazione ambientalista, Giovanni Pignoloni , ha chiesto il sequestro e la immediata disattivazione della linea elettrica ad alta tensione presente in sito e lo svolgimento di una consulenza tecnica da parte dell'ISPESL (l'organo del Ministero della Sanità che il Consiglio di Stato ha ritenuto il più competente in materia di prevenzione di danni da onde elettromagnetiche) ipotizzando i reati di attentato alla salute pubblica mediante immissione di sostanze tossiche, lesioni gravi e procurato stato di incapacità fisica. Le ipotesi, gravissime, di reato sono basate su clamorosi documenti scientifici americani dai quali si evince che potenti campi elettrici possono produrre la letargia per almeno due ipotesi eziologiche, quella legata alla possibile influenza dell'onda alfa emessa di notte dal cervello umano, ovvero quella di una iperproduzione radioindotta di melatonina. Ecco come gli avvocati dell'Ufficio Legale Nazionale del CODACONS , Carlo RIENZI e Italo MANNUCCI, hanno spiegato nella denuncia le due diverse - ma ambedue possibili ipotesi: 1 Onda Alfa. Il cervello umano, durante il sonno, emette un'onda elettromagnetica in bassissima frequenza. E' stato evidenziato come le onde elettromagnetiche modulate in ampiezza, penetrate all'interno del corpo umano, per un effetto non lineare dovuto al comportamento cellulare, si scindano in onda portante ed onda modulante. L'inquinamento elettromagnetico potrebbe essersi manifestato, nell'ambiente dove si è verificata la sindrome letargica, con la presenza di un onda di frequenza relativamente elevata, modulata in ampiezza, alla frequenza dell'onda alfa, inducendo nei soggetti esposti un'amplificazione per risonanza per l'onda medesima, che potrebbe aver portato al manifestarsi della sindrome letargica. Occorre accertare se i soggetti interessati sono stati esposti, in ambiente di vita o di lavoro ad emissioni elettromagnetiche modulate in ampiezza in banda ULF. 2 Iperproduzione radioindotta di melatonina. La letteratura scientifica ha accertato l'effetto inibitore delle radiazioni non ionizzanti 16 sulla produzione umana di melatonina. Com'è noto tale ormone secreto maggiormente nelle ore notturne è legato alla regolazione del sonno. E' possibile che in taluni soggetti una particolare combinazione di campi elettromagnetici produca un'iperproduzione, anziché un ipoproduzione di melatonina, causando la sindrome letargica. Una prima conferma di questa ipotesi sarebbe l'accertamento di concentrazioni anomale di melatonina nel sangue periferico. A seguito dell'evidente pericolo sanitario - ambientale, gli abitanti delle zone limitrofe si sono fatti carico della nascita di comitati spontanei ed associazionistici, che hanno interpellato la Commissione permanente per l'elettrosmog del CODACONS attivandosi nelle sedi più diverse per sensibilizzare opinione pubblica e governo alla immediata risoluzione del grave pericolo alla salute. Sul caso intanto hanno presentato un'interrogazione parlamentare gli onorevoli Renzo Tosolini e Tommaso Foti. Anziani dormivano per ore Lucca, restano un mistero i casi di letargia Assolti i coniugi accusati Gli inquirenti sostenevano che agli anziani era stato somministrato del sonnifero ----------------------------------------------------------------- Anziani dormivano per ore Lucca, restano un mistero i casi di letargia Assolti i coniugi accusati Gli inquirenti sostenevano che agli anziani era stato somministrato del sonnifero DAL NOSTRO INVIATO LUCCA - Nessun colpevole per gli episodi di letargia a Lucca. Il pretore ha assolto la coppia accusata di aver somministrato per mesi ad alcuni abitanti della corte dove vivevano massicce dosi di Tavor. Loro si addormentavano per una mezza giornata colti improvvisamente da "stupor idiopatico ricorrente", tradotto volgarmente in letargia. La misteriosa sindrome aveva colpito, tra l' estate e l' autunno del ' 97, 34 abitanti, tutti in eta' avanzata, della Corte di Camigliano, un' ex fattoria ristrutturata alle porte di Lucca. Il fenomeno aveva richiamato l' attenzione dei medici e degli inquirenti che in un primo momento avevano pensato fosse dovuto all' inquinamento dell' acqua potabile, poi dell' aria e infine a un virus. La "Corte", dove vivevano una ventina di famiglie, si era trasformata, a causa della sindrome del sonno, in un inferno. Ma in autunno di quell' anno il mistero sembrava essere stato risolto non dagli scienziati ma dai carabinieri: il sonno era provocato dal "Tavor", un noto sonnifero che veniva somministrato di nascosto nel cibo e nelle bevande delle vittime. Gli inquirenti avevano scoperto anche i presunti colpevoli, i coniugi Mariano Rocchi e Claudia Dovichi entrambi di 45 anni, residenti anche loro nella "Corte". Secondo l' accusa i due, gli unici abitanti "giovani" di quella localita' , speravano di ottenere compensi dalle famiglie degli anziani "ammalatisi" di letargia in cambio dell' assistenza che dedicavano loro. Il giallo sembrava cosi' risolto fino a lunedi' sera, quando con una sentenza che ha fatto scalpore, il pretore di Lucca ha assolto la coppia. Insomma, il mistero resta. "Dopo quasi due anni di incubi, la sentenza mi rende giustizia - dice Mariano Rocchi -. Tuttavia non serbo rancore e ringrazio tutti, anche i vicini che mi hanno sospettato e accusato". Rocchi, autodefinitosi un "medico mancato", secondo l' accusa sarebbe stato la "mente" che procurava il sonnifero, mentre la moglie lo somministrava alle vittime quando le assisteva con apparente disinteresse. L' accusa si basava sul fatto che la donna si trovava sempre accanto alle vittime un' ora prima che queste venissero colte dal sonno. Inoltre il fenomeno era cessato nel periodo in cui Rocchi era ricoverato in ospedale. Ma prove concrete non ce n' erano: nessuno ha mai visto la donna somministrare il sonnifero. E. Vitt. Vittorini Ettore (26 maggio 1999) - Corriere della Sera 17 2.1.4 Il ruolo dei mezzi di comunicazione 2.1.4.1 Analisi delle notizie giornalistiche riguardanti i campi elettromagnetici in Toscana tra il 1 ottobre 2005 - 30 settembre 2008 L'opinione pubblica si è nel tempo mostrata molto sensibile alla tematica dell'inquinamento da campi elettromagnetici (CEM) e dei possibili effetti sulla salute umana. Nel 2007 Eurobarometro lo strumento di cui si è dotata la Commissione Europea per realizzare sondaggi mirati a conoscere e comprendere gli atteggiamenti dei cittadini europei - ha diffuso i risultati di una ricerca sui campi elettromagnetici. Secondo tale rapporto la pubblica opinione si divide in due gruppi tra chi è molto (13%) o abbastanza (35%) preoccupato per i possibili effetti dei CEM sulla salute, e chi non e molto preoccupato (35%) o non lo è per niente (14%). In particolare l'Italia è uno dei paesi in cui l'argomento desta maggiore preoccupazione (69% dei cittadini contro una media europea del 48%). Secondo l'indagine più dei 2/3 della popolazione europea è insoddisfatta per quanto riguarda l'informazione che riceve circa i potenziali rischi derivanti dall'esposizione a CEM: il 33% del campione dice di non essere per niente informato su questa questione ed il 47% non abbastanza. Le principali fonti di informazione indicate sono la televisione (68%) e giornali e riviste (36%). Il sondaggio inoltre evidenzia che la maggior parte dei cittadini europei non considera le autorità pubbliche abbastanza efficienti in relazione ai potenziali rischi dei CEM sulla salute della popolazione. ARPAT, in quanto titolare della funzione di monitoraggio e controllo dei CEM, ha un ruolo importante nel cosiddetto «mercato dell'informazione»: alla conoscenza del territorio e dell'inquinamento elettromagnetico che deriva da tale controllo, ma anche e soprattutto dalla partecipazione al procedimento di autorizzazione per l'installazione di nuovi impianti e/o la modifica di quelle esistenti 1 , si somma il fattore della terzietà che deriva dalla natura autonoma di ARPAT rispetto all'impresa e al decisore politico e che garantisce obiettività e neutralità del dato. Con queste caratteristiche il patrimonio conoscitivo si viene a configurare come la base sulla quale attivare tutte le riflessioni possibili, comprese quelle sugli effetti dell'esposizione a CEM sulla salute, di competenza del Servizio sanitario nazionale. Conscia di questo ruolo, e anche del fatto che in assenza di informazione la percezione del rischio potenziale si accentua, ARPAT ha da tempo intrapreso un percorso che la vede costantemente impegnata nell'attività di divulgazione e di condivisione della conoscenza. Nel caso dei campi elettromagnetici, oltre alle informazioni rese disponibili dagli operatori del Numero Verde (800 - 800400) è possibile consultare: - il Sistema Informativo Regionale Ambientale (http://sira.arpat.toscana.it): dove, selezionando la sezione del sito relativa all'energia si trovano, sotto la voce monitoraggio campi elettromagnetici, i punti di misura . Per ciascuno di essi è possibile visualizzare le stazioni controllate e per ognuna la relazione tecnica con i risultati delle misure effettuate - il sito Web dell'agenzia (http://www.arpat.toscana.it) dove, selezionando la sezione campi elettromagnetici si trovano, sotto la voce misure e rilievi i risultati delle campagne di controllo effettuate a Pisa, Livorno e Cecina. 1 Nel caso ad esempio delle antenne di telefonia l'autorizzazione viene rilasciata ai gestori dal Comune ove vengono ubicati gli impianti sulla base di una valutazione preventiva di ARPAT che svolge indagini previsionali per la definizione dell'impatto provocato dai campi elettromagnetici emessi da queste sorgenti. Tali pareri rappresentano la documentazione tecnica in base alla quale i Comuni autorizzano l'installazione: qualora il parere sia negativo il Comune non può autorizzare l'installazione/modifica dell'impianto e la decisione viene deferita alla Conferenza dei servizi 18 In questo quadro di domanda/offerta di informazione è sembrato interessante attivare un osservatorio della stampa sull'argomento. In particolare sono stati presi in considerazione gli articoli, comparsi sui quotidiani nel periodo compreso tra il 1.10.2005 e il 30 settembre 2008, relativi ai CEM in cui viene nominata ARPAT (l'elenco dei titoli degli articoli, della testata e della data di pubblicazione è riportato in Allegato B. La tabella 2.1 mostra una progressiva crescita dell'attenzione dedicata dalla stampa ad ARPAT: dalle 2386 occorrenze registrate tra il 2005/2006 si passa alle 3098 a cavallo tra il 2007 ed il 2008. Cala invece, in maniera progressiva e consistente, il numero di volte in cui tale interesse viene riferito in combinazione all'argomento dei campi elettromagnetici: il baricentro dell'attenzione si sposta, evidentemente, su nuovi fronti . Tabella 2.1: Andamento dell’attenzione dedicata dalla Stampa all’Agenzia e ai CEM (2005-2008) Periodo di riferimento Articoli su ARPAT Articoli su ARPAT e CEM % 1.10.05 -30.09.06 2386 165 6,9 1.10.06 -30.09.07 3001 124 4,13 1.10.07 -30.09.08 3098 84 2,7 Anche dentro l'insieme di articoli che trattano di ARPAT e CEM è possibile registrare, nell'arco del triennio, una variazione: si parla di più di elettrodotti e meno di antenne di telefonia. La percentuale di articoli relativi agli elettrodotti sul totale passa infatti dal 7 del primo periodo di riferimento al 13% dell'ultimo. L'osservatorio stampa offre interessanti spunti di riflessione che abbiamo cercato di cogliere con alcune domande al Dott. Andrea Poggi, Responsabile dell'Unità operativa «Infrastrutture di mobilità, reti elettriche e di comunicazione» del Dipartimento provinciale di Firenze e al Dott. Gaetano Licitra, Responsabile della commissione permanente Agenti Fisici, Gaetano Licitra della Direzione tecnica di ARPAT. 2.3 Considerazioni finali sull’impatto sociale a livello regionale 2.3.1 L’analisi della evoluzione dell’impatto sociale in Toscana e le prospettive future Al fine di analizzare l’impatto sociale in Toscana a seguito dell’evoluzione e la diffusione delle sorgenti di campo elettromagnetico a cui si è assistito negli ultimi anni, si propongono di seguito due interviste che presentano le opinioni del Dr. Andrea Poggi, Responsabile dell'Unità operativa «Infrastrutture di mobilità, reti elettriche e di comunicazione» del Dipartimento provinciale di Firenze e del Dr. Gaetano Licitra, responsabile della commissione permanente Controllo agenti fisici di ARPAT. I due dirigenti offrono da due prospettive diverse (la prima propria del controllo sul campo e di rapporto diretto quindi con il territorio, la seconda propria della Direzione Tecnica e quindi orientata alla pianificazione e all’indirizzo delle attività dell’Agenzia). Intervista ad Andrea Poggi. 19 Dal 1995 a oggi l'attenzione della stampa per i campi elettromagnetici sembra calare. Come spiega questo fenomeno? Credo che i motivi siano principalmente due: da un lato è cresciuta molto l'informazione che l'Agenzia ha fornito a seguito di un'attività di controllo abbastanza capillare svolta sugli impianti di telecomunicazioni, in particolare su quelli collocati in ambito urbano. I controlli svolti sono diverse centinaia ogni anno, in Toscana, e certamente ogni impianto significativo è stato controllato almeno una volta: i cittadini cominciano ad essere consapevoli che la situazione è sotto controllo ed il fatto che negli ultimi 10 anni i superamenti dei limiti riscontrati si contino sulle dita di una mano, e siano per lo più confinati in luoghi di montagna, nei pressi dei grandi impianti radiotelevisivi, sta riducendo l'apprensione nei confronti di questi apparati. Altro motivo è che, probabilmente, si sta riducendo il numero di nuovi siti che vengono attivati: protesta e preoccupazione sorgono in genere al momento della prima realizzazione dell'impianto, quando si teme che questo entri in azione senza che nessuno lo abbia controllato o lo controlli in seguito. Quando invece si interviene a modificare impianti esistenti la cosa è meno visibile e, soprattutto, i cittadini sono già consapevoli dell'attività di verifica che su questi impianti viene condotta. Durante l'ultimo anno la stampa si è occupata di elettrodotti più spesso che in passato. C'è un motivo? Non credo ci sia un motivo preciso se non quelli che ho richiamato sopra: preoccupazione e proteste sono legate soprattutto ai nuovi impianti: nel caso degli elettrodotti, si tratta di fatti che avvengono sporadicamente. Inoltre, nel caso degli elettrodotti, non c'è stata ancora una divulgazione ampia dell'attività di verifica che stiamo conducendo. Molti articoli relativi agli elettrodotti trattano la questione del loro interramento. Ha qualche commento? I cittadini ne chiedono spesso l'interramento pensando che questa sia la soluzione che cancella i rischi connessi con i campi elettromagnetici. Questo è vero solo in parte: un elettrodotto interrato investe con i suoi campi un'area assai più ristretta ma i livelli di campo nelle sue vicinanze possono essere molto più intensi di quelli tipici di un elettrodotto aereo. Anche nel caso degli elettrodotti interrati, quindi, occorre valutare bene il progetto per garantire il rispetto dei limiti. ARPAT gestisce sul territorio controlli e misure sui CEM: quale è l'andamento dei risultati? Per quanto riguarda gli impianti di telecomunicazione possiamo dire che gli impianti di telefonia cellulare non hanno mai dato alcuna problema significativo da almeno 10 anni a questa parte. Non solo, nei casi dubbi o di contestazioni di conformità al progetto presentato i gestori di questi impianti hanno mostrato in genere un atteggiamento di disponibilità e prontezza nel modificare le situazioni contestate. Viceversa nel caso degli impianti radiotelevisivi (generalmente collocati fuori dalle aree urbane) la situazione presenta un tasso di irregolarità significativo e un atteggiamento frequente da parte dei gestori di grande resistenza ad assumersi la responsabilità delle situazioni e ad attivare le azioni di risanamento. Nel caso degli elettrodotti i casi di superamento dei limiti sono molto rari: qualche problema in più si riscontra in quelle abitazioni che hanno una parete confinante con una cabina di trasformazione (una parete, non il pavimento). Pensa che i controlli che vengono effettuati sulle sorgenti di CEM siano sufficienti ? Sugli impianti di telecomunicazione svolgiamo un numero di controlli molto inferiore a quelli che sono previsti dalla legge regionale. Tuttavia credo che i risultati e l'esperienza di questi anni consentano un ripensamento su questa norma, che tenga conto anche delle verifiche effettuate in 20 fase di approvazione del progetto dell'impianto e dell'eventuale collaudo effettuato da parte del gestore dopo l'attivazione degli impianti. Pareri preventivi, controlli di processo da parte del gestori: il sistema sembra spostarsi sull'autocontrollo. Chi e cosa garantisce ai cittadini la corretta e tempestiva valutazione delle emissioni? E' proprio questo il punto più difficile da far comprendere alla popolazione in genere, ma spesso anche gli amministratori: basare la tutela dei cittadini sul solo controllo a posteriori è poco efficace e poco efficiente. Poco efficace perché scopre il problema solo dopo che si è verificato e solo nei punti dove si è effettuato il controllo; poco efficiente perché il controllo sul campo richiede un grande dispendio di energie (umane e strumentali) per ciascun punto controllato. Viceversa in questo settore di attività, ormai da molti anni, le verifiche effettuate in fase di progettazione degli impianti consentono di avere con grande precisione la certezza che l'impianto progettato non può produrre superamenti dei limiti in nessuna delle aree circostanti. Se abbiniamo questo alla responsabilizzazione formale del gestore dell'impianto sulla sua conduzione e all'utilizzo di controlli a campione con finalità dissuasiva otteniamo un livello di garanzie per i cittadini molto più elevato, tempestivo, e con un impiego di risorse assai più contenuto. La vera garanzia sui temi dell'inquinamento viene da un rigoroso controllo di processo da parte di chi, tutti i giorni, gestisce gli impianti potenzialmente inquinanti. L'alternativa, quindi, non è fra controllo e autocontrollo, ma tra controllare soltanto le emissioni o verificare il buon funzionamento del controllo di processo, che deve effettuare il gestore. In cosa consiste l'interesse dei gestori a questo meccanismo virtuoso? Non so se c'è un interesse dei gestori in senso stretto, ma certamente c'è un interesse della società nel suo complesso, che ottiene maggiori garanzie di tutela ambientale facendone pagare i costi a chi produce i problemi. C'è una domanda che avrebbe voluto sentirti rivolgere dalla stampa e che invece non è mai emersa? Non c'è una domanda specifica però, dal nostro punto di vista, i giornali italiani trattano le problematiche ambientali occupandosi soprattutto delle reazioni dei vari soggetti davanti al problema e molto meno di realizzare una ricostruzione oggettiva dei fatti e delle conoscenze. Un'informazione che coglie maggiormente la componente emotiva e relazionale delle vicende piuttosto che la dinamica dei fatti concreti. Credo che sia un compito di ARPAT aiutare l'informazione a fornire elementi oggettivi di conoscenza su queste tematiche, sia in generale sia nei casi specifici. Intervista a Gaetano Licitra, ARPAT è un organo tecnico neutrale: guardando ad essa come a una fonte informativa quale crede sia la sfida che può e deve raccogliere nel prossimo futuro? ARPAT sta cercando di dotarsi di nuovi e più potenti strumenti di archiviazione dei dati in suo possesso per utilizzarli a vantaggio di una maggiore diffusione delle informazione, sia nei confronti degli addetti ai lavori che dei cittadini. In particolare, si stanno completando le banche dati delle linee elettriche in toscana e quella degli impianti di radio e telecomunicazione. E' evidente che la messa a disposizione di dati oggettivi è il primo passo per una analisi corretta dei fenomeni che sono in evoluzione. Occorre poi far crescere la consapevolezza delle diverse componenti della società rispetto ai problemi sul tappeto per operare quelle scelte che portino a garantire livelli elevati di qualità dell'ambiente per i cittadini nell'ambito delle risorse disponibili a disposizione dell'Agenzia monitorando i processi prima descritti. 21 Le preoccupazioni apparentemente crescenti della popolazione sul tema degli elettrodotti che tipo di risposta possono trovare nell'Agenzia oltre i controlli eseguiti sul rispetto dei limiti? L'Agenzia come organo di supporto tecnico della regione Toscana e come parte della rete delle Agenzie per la protezione ambientale italiane svolge un ruolo tecnico di approfondimento su tali tematiche. In particolare, l'Agenzia in collaborazione con l'IFAC (Istituto di Fisica Applicata del CNR di Firenze) sta sviluppando un modello previsionale tridimensionale di previsione dei livelli di campo elettromagnetico che insieme al catasto delle linee consente da un lato di effettuare simulazioni numeriche prima della realizzazione delle linee sul territorio, ma anche di individuare le situazioni critiche esistenti su cui poter/dover intervenire. Esistono infatti situazioni in cui pur nel rispetto dei limiti ci siano livelli di esposizione a capi elettromagnetici significativi è possibile intervenire per una loro riduzione in collaborazione con gli enti gestori delle linee stesse. Ci fa qualche esempio concreto? In alcuni casi è possibile modificare le caratteristiche delle linee e ciò è stato fatto senza doverle necessariamente interrare. Sono operazioni fattibili per linee a doppia terna (sei cavi anziché tre per intendersi) e sono interventi di fatto quasi a costo zero di cui si sono fatti carico i gestori in vari casi (vari casi a Livorno e a San Romano). E' possibile prevedere in casi particolari la realizzazione di sistemi di contenimento dei campi elettromagnetici direttamente sulla linea utilizzando ben note leggi fisiche di composizione degli effetti nel caso di sovrapposizione di onde elettromagnetiche (Rosignano Solvay). In altri è stato possibile in sede di approvazione di nuove linee prevedere lo spostamento o lo sdoppiamento di esistenti (Livorno), con risorse messe a disposizione dal Comune che ha utilizzato a tal fine gli oneri di urbanizzazione: è chiaro che questo lavoro complesso trova applicazione di caso in caso, ma l'Agenzia è sempre attenta nel promuovere soluzioni che comportino fattibili riduzioni dell'esposizione alla popolazione nel rispetto del principio di precauzione. Con quali nuovi fronti si dovrà rapportare l'Agenzia in materia di campi elettromagnetici? L'utilizzo di onde elettromagnetiche nella vita quotidiana in apparecchiature di ampio utilizzo domestico o in ambiente esterno è in continua crescita. L'ultima importante novità è la possibilità offerta a comuni montani e comunque remoti di essere collegati ad Internet attraverso segnali a microonde, non essendo per essi vantaggioso dal punto di vista economico utilizzare le tecnologie tradizionali quali le fibre ottiche. La Regione Toscana ha favorito questo processo per ridurre il "digital divide" e consentire a tutti di avere a disposizione questa importante risorsa. L'Agenzia da parte sua ha studiato d'intesa con la regione degli accordi con i gestori che prevedano, oltre un attento processo di valutazione preventiva, anche la predisposizione e diffusione di linee guida per installatori e cittadini. Ci aspettiamo infatti che l'installazione di questi nuovi apparati, diffusi capillarmente nelle case e nei comuni interessati, possa creare allarme nella popolazione per la proliferazione degli impianti. In questo caso l'esperienza pregressa ci aiuta nell'affrontare quello che ci aspettiamo possa essere fonte di nuove richieste di informazione e in alcuni casi di protesta. 22 Allegato B Rassegna degli articoli sui campi elettromagnetici in cui risulta citata ARPAT* 23 Periodo dal 1 ottobre 2005 al 30 settembre 2006 - Strane emicranie a chi lavora vicino ai tralicci lungo l'A1 (05/11/2005, ATTENZIONE, Pag. 18) ARPAT su controllo elettromagnetico (05/11/2005, ATTENZIONE, Pag. 18) I dati sull'elettromagnetismo per i mesi da agosto a ottobre (28/10/2005, CITTADINO OGGI, P.6) Assediati dalle antenne Controlli dell'ARPAT (16/02/2006, CITTADINO OGGI, Pag. 9) Elettromagnetismo: valori più alti in centro (14/07/2006, CITTADINO OGGI, Pag. 10) Elettrosmog davanti alle scuole Scattano i controlli dell'ARPAT (30/12/2005, CORRIERE AREZZO, Pag. 25) "Fermate le antenne in via Ristoro" (24/05/2006, CORRIERE AREZZO, Pag. 21) Impianti telefonici e tv sotto esame (30/05/2006, CORRIERE AREZZO, Pag. 26) Diciamo no all'antenna (18/07/2006, CORRIERE AREZZO, Pag. 14) Metti una centralina in terrazza (04/11/2005, CORRIERE FIRENZE, Pag. 19) Antenne, nessun rischio elettrosmog (17/11/2005, CORRIERE FIRENZE, Pag. 24) Quanto emette il tuo cellulare? (18/11/2005, CORRIERE FIRENZE, Pag. 19) L'antenna trova casa (17/01/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 19) Antenna, è scontro (21/01/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 27) Onde magnetiche, via ai test nelle scuole (21/01/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 27) Scuole con orecchi elettronici (10/05/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 22) "Elettromagnetismo sotto controllo" (14/05/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 45) Ancora incerto il destino delle antenne del condominio di via Chiostri Leggiero (An) chiederà chiarimenti in Consiglio Comunale (27/05/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 19) Elettrosmog quasi inesistente Le onde non toccano Borgo (30/05/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 19) Borgo, niente paura delle onde (30/05/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 24) Elettromagnetismo: dati confortanti (21/06/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 23) Un protocollo per i ripetitori (25/06/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 17) Un ripetitore per la telefonia allo stadio Torrini (14/07/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 18) Niente inquinamento elettromagnetico in città (18/07/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 21) "Ripetitore troppo vicino alle case'' (07/10/2005, CORRIERE LUCCA, Pag. 20) Elettrosmog, rilievi sulle emissioni (14/10/2005, CORRIERE LUCCA, Pag. 14) A Maggiano il comitato anti-elettrodotto (27/10/2005, CORRIERE LUCCA, Pag. 12) Assemblee e azioni legali contro l'elettrodotto (21/11/2005, CORRIERE LUCCA, Pag. 9) "La Regione vuole meno centraline" (25/11/2005, CORRIERE LUCCA, Pag. 12) Antenne, c'è l'ok del consiglio (19/01/2006, CORRIERE LUCCA, Pag. 16) Antenne, si pensa ad un nuovo regolamento (07/03/2006, CORRIERE LUCCA, Pag. 16) Campi elettromagnetici ARPAT avvia la campagna di monitoraggio (16/03/2006, CORRIERE LUCCA, Pag. 12) "Vogliamo conoscere le misurazioni" (23/03/2006, CORRIERE LUCCA, Pag. 15) Elettrosmog: indetta assemblea pubblica (19/05/2006, CORRIERE LUCCA, Pag. 17) Assemblea pubblica a San Concordio (22/05/2006, CORRIERE LUCCA, Pag. 9) "Antenne, niente modifiche" (02/08/2006, CORRIERE LUCCA, Pag. 12) Dati sulle emissioni elettromagnetiche (08/12/2005, CORRIERE MAREMMA, Pag. 18) Elettromagnetismo, domani i dati (11/12/2005, CORRIERE MAREMMA, Pag. 16) Elettromagnetismo, tutto a norma" (13/12/2005, CORRIERE MAREMMA, Pag. 19) - E i cittadini continuano a protestare (13/12/2005, CORRIERE MAREMMA, Pag. 19) "Il Comune moltiplica le antenne" (10/03/2006, CORRIERE MAREMMA, Pag. 23) A caccia di elettrosmog (02/01/2006, CORRIERE PRATO, Pag. 31) "Elettromagnetismo ok" (23/10/2005, CORRIERE SIENA, Pag. 20) Elettromagnetismo, tutto ok (15/12/2005, CORRIERE SIENA, Pag. 16) "Non sono antenne di telefonia" (05/02/2006, CORRIERE SIENA, Pag. 20) Elettromagnetismo Controllati impianti radio e telefonia Tutti nella norma (30/03/2006, CORRIERE SIENA, Pag. 18) Test dei campi elettromagnetici Sono nella norma (08/06/2006, CORRIERE SIENA, Pag. 21) "Troppe antenne? Non spuntano come funghi" (27/09/2006, CORRIERE SIENA, Pag. 9) Antenne, nessun rischio inquinamento (13/12/2005, CORRIERE TOSCANA, Pag. 40) Antenna accanto all'ospedale, è rivolta (04/01/2006, CORRIERE TOSCANA, Pag. 27) Contro i rischi da elettrosmog (28/10/2005, CORRIERE VERSILIA, Pag. 27) "Quell'elettrodotto può causare danni alla salute'' (22/11/2005, CORRIERE VERSILIA, Pag. 37) Elettrosmog: nuovi controlli sul territorio (31/12/2005, CORRIERE VERSILIA, Pag. 21) Pericoli da elettrosmog centraline nelle scuole (20/02/2006, CORRIERE VERSILIA, Pag. 17) Centralina per monitorare i livelli di elettrosmog (05/03/2006, CORRIERE VERSILIA, Pag. 25) Santini: "Non saranno installate nuove antenne" (23/08/2006, CORRIERE VERSILIA, Pag. 25) Contro l' elettrosmog: "Basta ripetitori" (19/09/2006, CORRIERE VERSILIA, Pag. 31) Raccolta di firme per bloccare l'elettrodotto (02/11/2005, GIORNALE TOSCANA, Pag. 6) Comitati in rivolta contro l'elettrosmog (13/09/2006, IL FIRENZE, Pag. 33) Elettrosmog: al setaccio scuole abitazioni e uffici (29/12/2005, NAZIONE AREZZO, Pag. XVII) Piano antenne, accolto parzialmente il parere dell'ARPAT (08/11/2005, NAZIONE EMPOLI, Pag. I) Granaiolo in rivolta «No all'antenna» Pronte mille firme (23/04/2006, NAZIONE EMPOLI, Pag. III) «Onde» e cellulari. Centraline in terrazza per misurare i rischi (04/11/2005, NAZIONE FIRENZE, Pag. XVIII) L'elettrosmog non spaventa (18/11/2005, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXIV) Smog elettromagnetico: scuole sotto analisi (22/01/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXII) Non c'è inquinamento da telefonini (24/02/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XIX) Compiobbi e il Girone sono «elettro-infuriati» dopo i controlli dell'ARPAT (01/03/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XVIII) Campi elettromagnetici? Pochi e indolori (18/03/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXI) «L'elettrodotto c'era prima delle case» (21/03/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXI) S. Casciano: campi elettromagnetici sotto osservazione (16/05/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXIV) Quell'antenna sopra la scuola ARPAT dice no allo spostamento (27/05/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XIX) Antenne all'asilo, niente paura Nessun campo elettromagnetico (22/06/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXV) Le antenne rischiano.., la testa (25/06/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXV) 25 - Elettromagnetismo scuole sicure Parola di ARPAT (05/07/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XIX) Elettrosmog e scuole, valori nei limiti (18/07/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XVI) Non c 'è inquinamento elettromagnetico (06/08/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XVII) Elettrosmog e cantieri Protesta a Celle (20/08/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XX) Consultabili sul web i dati delle emissioni elettromagnetiche (12/09/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XIX) Un «mostro» in città (17/09/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XIX) Inquinamento, antenne promosse (13/12/2005, NAZIONE GROSSETO, Pag. VII) «Ma che disattivata quell'antenna è in piena funzione» (22/01/2006, NAZIONE GROSSETO, Pag. VIII) 26 Periodo dal 1 ottobre 2006 al 30 settembre 2007 - Antenna a Colcitrone: Nocentini spiega (17/04/2007, CORRIERE AREZZO, Pag. 6) Antenne, un rischio calcolato (27/04/2007, CORRIERE AREZZO, Pag. 1) Scuole al riparo dalle onde (15/10/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 19) Buoni i dati "sui campi"19/10/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 23) Sopra al tetto spunta l'antenna per trasmettere il digitale terrestre L'ARPAT provvederà ai controlli (18/11/2006, CORRIERE FIRENZE, Pag. 21) Antenne, emissioni nella norma (08/02/2007, CORRIERE FIRENZE, Pag. 14) Antenne: emissioni sotto il minimo (08/02/2007, CORRIERE FIRENZE, Pag. 1) Un .nuovo sito in via Moro per l'antenna Tim (10/02/2007, CORRIERE FIRENZE, Pag. 29) Un ripetitore nello stadio di Quinto Basso (16/02/2007, CORRIERE FIRENZE, Pag. 31) In via Caiani spunta il ripetitore (14/07/2007, CORRIERE FIRENZE, Pag. 24) Sopralluogo dell'ARPAT a Marlia (05/10/2006, CORRIERE LUCCA, Pag. 17) Tempesta elettromagnetica, finiti tutti i problemi (10/10/2006, CORRIERE LUCCA, Pag. 17) Elettromagnetismo, lezioni in... diretta (19/04/2007, CORRIERE LUCCA, Pag. 12) Elettrodotto, Pierami pronto al confronto (21/08/2007, CORRIERE LUCCA, Pag. 13) "L'antenna di via Bassi sarà tolta" (21/11/2006, CORRIERE MAREMMA, Pag. 10) "Antenna per cellulari Nessun inquinamento" (09/02/2007, CORRIERE MAREMMA, Pag. 15) Inquinamento elettromagnetico sotto controllo (05/01/2007, CORRIERE PRATO, Pag. 35) "Ripetitore di via Soffici, tutto nella norma" (09/01/2007, CORRIERE PRATO, Pag. 37) Elettromagnetismo: tutti dentro i limiti (11/11/2006, CORRIERE SIENA, Pag. 4) Elettromagnetismo, livelli sotto la soglia (02/12/2006, CORRIERE SIENA, Pag. 31) Antenna telefonica sul Comune (08/12/2006, CORRIERE SIENA, Pag. 22) Malcontento tra i badenghi per l'antenna Wind (10/01/2007, CORRIERE SIENA, Pag. 15) Verificato il ripetitore di via San Pietro 27/07/2007, CORRIERE SIENA, Pag. 8) Antenna di telefonia mobile: norme rispettate (21/07/2007, GALLETTO, Pag. 3) Una nuova antenna per il digitale ma in Comune nessuno sa nulla (20/11/2006, IL FIRENZE, Pag. 30) «Antenne, unico rischio lo stress» (08/02/2007, IL FIRENZE, Pag. 29) Ripetitori, niente paura è tutto sotto controllo (09/03/2007, IL FIRENZE, Pag. 34) «La stazione radio sulla rotatona è del tutto innocua» Replica di Valentini (29/03/2007, NAZIONE AREZZO, Pag. XI) Antenne in centro Martedì l'assemblea (20/04/2007, NAZIONE AREZZO, Pag. V) Antenne a Colcitrone «Non sono pericolose» (27/04/2007, NAZIONE AREZZO, Pag. X) Inquinamento elettromagnetico Tecnici ed esperti a confronto (25/10/2006, NAZIONE EMPOLI, Pag. V) «Le antenne di e cellulari sono innocue» (27/10/2006, NAZIONE EMPOLI, Pag. IX) Antenne, ecco la mappa E altre sono in arrivo (08/11/2006, NAZIONE EMPOLI, Pag. II) Mai più senza 'tacca': in arrivo due antenne di telefonia mobile (09/11/2006, NAZIONE EMPOLI, Pag. VI) Certaldo dà un taglio ad antenna 'selvaggia' (25/02/2007, NAZIONE EMPOLI, Pag. V) ARPAT, fine dei rilevamenti (08/10/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXVI) Serve un piano per regolare le antenne (01/11/2006, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXV) «Non vogliamo l'antenna di telefonia vicino alla scuola» (22/11/2006, NAZIONE FIRENZE, P.X) 27 - Telefonia, campi magnetici sotto controllo (08/02/2007, NAZIONE FIRENZE, Pag. II) L'antenna telefonica provoca irritazioni e proteste (17/02/2007, NAZIONE FIRENZE, Pag. XIX) Spunta un altra antenna (15/07/2007, NAZIONE FIRENZE, Pag. XXV) Di Vincenzo: «Antenne dei telefonini, emissioni in regola» (20/02/2007, NAZIONE GROSSETO, Pag. VII) «Quest' antenna deve essere rimossa subito» (07/07/2007, NAZIONE GROSSETO, Pag. V) Dibattito sull'inquinamento atmosferico ed elettromagnetico (14/03/2007, NAZIONE LIVORNO, Pag. II) Il Tar boccia il Comune (21/03/2007, NAZIONE LIVORNO, Pag. VIII) Il Tar ha detto sì al nuovo ripetitore per i telefonini (14/11/2006, NAZIONE LUCCA, Pag. XIII) Mobilitazione contro i tralicci (15/01/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. 25) Una commissione valuterà i rischi dell'elettrodotto (27/02/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. VI) Elettrodotto ad alto rischio, scatta un indagine sanitaria (08/03/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. VIII) «Antenna sopra la scuola, nessun pericolo» (09/03/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. XIV Accuse della minoranza Replica del sindaco (11/03/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. XVI) Scatta il censimento contro l'elettrodotto (01/04/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. VIII) Nuova antenna per i cellulari al Campo Coni (22/07/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. VII) «Va interrato quell' elettrodotto» (20/08/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. 24) Comune: «Sì al confronto» (21/08/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. VI) Rivolta contro l'antenna «Elettrosmog pericoloso» (10/10/2006, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. V) E' scontro sulle antenne (14/10/2006, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. II) «Una moratoria urgente per l'installazione di altri ripetitori sul territorio comunale» (31/12/2006, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. III) Antenne, il sindaco promette interventi (20/01/2007, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. III) Bloccate le procedure per avviare le antenne (27/01/2007, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. IV) Antenne: trattative avviate con i gestori (16/02/2007, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. VII) Rivolta anti- antenna Già raccolte 600 firme (28/03/2007, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. XIV) Spuntano antenne: abitanti in allarme (04/07/2007, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. XIV) Ripetitori da assolvere (14/10/2006, NAZIONE MONTECATINI, Pag. XXII) Proteste per un ripetitore telefonico a pochi metri dalla scuola materna (08/12/2006, NAZIONE PISTOIA, Pag. XIV) «Antenna, potenza bassa» (15/12/2006, NAZIONE PISTOIA, Pag. VII) Affollata assemblea contro il ripetitore «Deve essere spostato» (27/12/2006, NAZIONE PISTOIA, Pag. XIII) Genitori in rivolta contro il ripetitore Niente bimbi a scuola (12/01/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. XIV) «Sciopero dell'asilo» per il secondo giorno (13/01/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. XIV) Nessuna ricucitura sul ripetitore contestato (21/01/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. XVI) Ripetitore: il sindaco chiede aiuto alle istituzioni (23/01/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. XI) 28 - Ripetitore: le antenne non punteranno più sulle scuole (30/01/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. X) Sindaco e ARPAT sul ripetitore (15/02/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. X) «Il Comune non ha chiesto parere all'Asl» (25/02/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. XVII) Antenna, ARPAT bocciata Incarico a un perito (26/07/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. XII) Telefoni, dopo il black out la guerra del ripetitore (01/09/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. XII) Antenna, braccio di ferro comitato-Comune (14/09/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. IX) Antenna, un perito misurerà le emissioni (20/09/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. X) Il Comune dà il la al 'referendum' delle antenne (12/10/2006, NAZIONE PONTEDERA VALDERA, Pag. XVI) Elettrosmog, dati sotto controllo I valori più alti in via Valentini (05/01/2007, NAZIONE PRATO, Pag. XI) Ganugi (An): «Antenna alle Meoni Servono subito delle verifiche» (28/03/2007, NAZIONE PRATO, Pag. XII) ARPAT, un'interrogazione al sindaco (31/01/2007, NAZIONE SIENA, Pag. X) Ripetitore in via S. Pietro Il Comune assicura «Tutto è regolare» (27/07/2007, NAZIONE SIENA, Pag. V) Antenne come e dove Nuovo piano (06/09/2007, NAZIONE SIENA, Pag. IX) Antenne, bloccate nuove installazioni (15/12/2006, NAZIONE VIAREGGIO, Pag. V) Nuove indagini su rumori e onde elettromagnetiche (10/03/2007, NAZIONE VIAREGGIO, Pag. II) Inquinamento elettromagnetico, nel 2006 nessuno sforamento (08/02/2007, REPUBBLICA FIRENZE, Pag. XI) Antenna selvaggia non abita più qui (27/05/2007, TIRRENO CECINA ROSIGNANO, Pag. IV) Stop alla giungla delle antenne (27/07/2007, TIRRENO CECINA ROSIGNANO, Pag. V) Le antenne di Fucecchio sono sicure (18/10/2006, TIRRENO EMPOLI, Pag. III) Un convegno sull'inquinamento elettromagnetico (26/10/2006, TIRRENO EMPOLI, Pag. III) Arrivano le antenne Umts, una nel borgo (09/11/2006, TIRRENO EMPOLI, Pag. II) L'antenna allo stadio è più rischiosa (03/12/2006, TIRRENO EMPOLI, Pag. V) Via libera al piano per le antenne (25/02/2007, TIRRENO EMPOLI, Pag. III) Antenna allo stadio pronta a fine mese (15/09/2007, TIRRENO EMPOLI, Pag. III) Ripetitori e inquinamento magnetico Per l'ARPAT non esiste nessun pericolo (20/02/2007 TIRRENO GROSSETO P.IX) La maxiantenna finisce al Tar (15/06/2007, TIRRENO LIVORNO, Pag. III) Nella corte vanno in tilt i congegni elettronici (04/10/2006, TIRRENO LUCCA, Pag. VII) Tornano a funzionare gli apparecchi (08/10/2006, TIRRENO LUCCA, Pag. VII) I tecnici dell'ARPAT non trovano la fonte dei ripetuti blackout elettrici (10/10/2006, TIRRENO LUCCA, Pag. V) Cellulari, previsti 17 nuovi siti per le antenne (23/11/2006, TIRRENO LUCCA, Pag. II) Oltreserchio, allarme elettrodotto (14/01/2007, TIRRENO LUCCA, Pag. IV) Elettrodotto, all'ARPAT servono strumenti per il monitoraggio (18/01/2007, TIRRENO LUCCA, Pag. II) Megaelettrodotto, paura a Maggiano (22/01/2007, TIRRENO LUCCA, Pag. 11) Elettrodotto, il tribunale nomina due consulenti tecnici (25/02/2007, TIRRENO LUCCA, Pag. IV) 29 - Elettrosmog, le emissioni più alte sono quelle del telefonino (14/10/2006, TIRRENO MONTECATINI, Pag. III) Un'antenna vicino al campo sportivo (15/06/2007, TIRRENO PIOMBINO ELBA, Pag. II) «Nessun rischio dal ripetitore Tim» (15/12/2006, TIRRENO PISTOIA, Pag. III) Controlli dell'ARPAT sulle emissioni del nuovo ripetitore di via Vignolini (03/01/2007, TIRRENO PISTOIA, Pag. V) Protesta per il ripetitore, i bambini non entrano in classe (10/01/2007, TIRRENO PISTOIA, Pag. V) Accordo fatto nuovo progetto per il ripetitore (30/01/2007, TIRRENO PISTOIA, Pag. V) Faccia a faccia sul ripetitore tra genitori, sindaco e ARPAT (14/02/2007, TIRRENO PISTOIA, Pag. V) Firme contro il ripetitore Telecom (01/09/2007, TIRRENO PISTOIA, Pag. V) Raccolte 210 firme contro il ripetitore telefonico (05/09/2007, TIRRENO PISTOIA, Pag. V) Misurazione davanti alle scuole delle emissioni elettromagnetiche (06/09/2007, TIRRENO PISTOIA, Pag. V) Campi elettromagnetici nei limiti di legge (09/09/2007, TIRRENO PISTOIA, Pag. V) Assemblea infuocata sul ripetitore (14/09/2007, TIRRENO PISTOIA, Pag. V) I telefonini non saranno più muti (28/01/2007, TIRRENO PONTEDERA, Pag. V) «Monitorate piazza del Mercato» (05/01/2007, TIRRENO PRATO, Pag. I) Ripetitori nella norma (05/01/2007, TIRRENO PRATO, Pag. I) «Il ripetitore rispetta i limiti previsti» (09/01/2007, TIRRENO PRATO, Pag. II) Incontro sul ripetitore (29/01/2007, TIRRENO PRATO, Pag. I) Fa discutere l'antenna vicino alla scuola (28/03/2007, TIRRENO PRATO, Pag. V) ARPAT, Comune e Asl: «Niente rischi da elettromagnetismo» (08/02/2007, UNITA` FIRENZE E TOSCANA, Pag. II) 30 Periodo dal 1 ottobre 2007 - 30 settembre 2008 - Spunta l'antenna sulla Casa del Petrarca (07/11/2007, CORRIERE AREZZO, Pag. 7) Monitoraggio elettromagnetico con la BluShuttle. (21/11/2007, CORRIERE AREZZO, Pag. 2) Dal giro della Blushuttle buone notizie sulle antenne (24/11/2007, CORRIERE AREZZO, Pag. 7) "Arezzo non presenta anomalie elettrosmog nei livelli consentiti" (06/12/2007, CORRIERE AREZZO, Pag. 4) Caso antenna, appello al Gabibbo (30/03/2008, CORRIERE AREZZO, Pag. 13) Nella notte spunta l'antenna (12/08/2008, CORRIERE AREZZO, Pag. 3) Intanto il Comitato di via Cagli minaccia di rivolgersi al giudice (12/08/2008, CORRIERE AREZZO, Pag. 3) Telefonîni, le antenne sui lampioni (20/09/2008, CORRIERE AREZZO, Pag. 7) Via Lucardese L' antenna è innocua per i cittadini (24/11/2007, CORRIERE FIRENZE, Pag. 10) L'antenna non è un pericolo (08/07/2008, CORRIERE FIRENZE, Pag. 8) Elettrodotto, emissioni nella norma (10/10/2007, CORRIERE LUCCA, Pag. 12) Consiglio aperto per l'elettrodotto (12/10/2007, CORRIERE LUCCA, Pag. 14) L'interramento delle linee parte da S.Donato (16/10/2007, CORRIERE LUCCA, Pag. 11) Elettrodotto, il consiglio si schiera (18/10/2007, CORRIERE LUCCA, Pag. 1) Elettrodotto, consiglio compatto (18/10/2007, CORRIERE LUCCA, Pag. 13) Antenne, controlli ARPAT agli impianti vicini alle scuole (29/02/2008, CORRIERE LUCCA, Pag. 6) Il caso dell'antenna finisce in Procura (08/12/2007, CORRIERE MAREMMA, Pag. 5) Elettromagnetismo ok (10/01/2008, CORRIERE SIENA, Pag. 3) Via San Pietro, ripetitore in regola (24/01/2008, CORRIERE SIENA, Pag. 7) Onde emesse da impianti di telefonia (13/09/2008, CORRIERE SIENA, Pag. 8) Drizzano le antenne contro l'antenna (10/02/2008, NAZIONE AREZZO, Pag. XI) Petizione per rimuovere un'antenna. «L'impianto è a norma» (26/03/2008, NAZIONE AREZZO, Pag. XII) Fanfani stoppa l'antenna Telecom di via Cagli (07/08/2008, NAZIONE AREZZO, Pag. VII) Marchionna con l'antenna, ma è guerra (12/08/2008, NAZIONE AREZZO, Pag. IV) Un ombrello di trecento antenne sopra le nostre teste (21/09/2008, NAZIONE AREZZO, Pag. II) Marchionna, comitato contro l'antenna (25/09/2008, NAZIONE AREZZO, Pag. IV) Antenne della telefonia mobile «Quale convenzione con l'ARPAT?» (17/02/2008, NAZIONE EMPOLI, Pag. VI) L'ARPAT `assolve' l'antenna di via Lucardese (08/03/2008, NAZIONE EMPOLI, Pag. IX) Una Nave carica di elettrosmog (06/03/2008, NAZIONE FIRENZE, Pag. XX) La maxi antenna fa discutere. Il Comune si difende (13/07/2008, NAZIONE FIRENZE, Pag. XVI) «Vanno adeguati i due elettrodotti» (18/10/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. VI) Allarme anche per inquinamento di aria e acqua ed elettrosmog (11/12/2007, NAZIONE LUCCA, Pag. III) Elettromagnetismo: valori sotto i limiti (17/10/2007, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. III) Pronto il piano: previste 10 antenne (30/10/2007, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. XIV) 31 - «Elettrodotto da interrare» (08/12/2007, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. V) «Troppo telefonino fa male alla salute» (19/03/2008, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. VII) «Le antenne inquinano e il Comune tace» (27/08/2008, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. V) Onde elettromagnetiche: «Non c'è alcun pericolo» (06/09/2008, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. VII) Musetti: «Restano tutti i dubbi sulle onde elettromagnetiche» (07/09/2008, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. IX) «Le onde elettromagnetiche sono sotto totale controllo» (16/09/2008, NAZIONE MASSA CARRARA, Pag. VIII) L'allarme smog non dà tregua (22/03/2008, NAZIONE PISA, Pag. XI) Confronto sulle antenne (04/10/2007, NAZIONE PISTOIA, Pag. XII) «Il ripetitore non è pericoloso» (30/01/2008, NAZIONE PISTOIA, Pag. X) «Il ripetitore rimane un pericolo» (06/02/2008, NAZIONE PISTOIA, Pag. X) Antenne: la nuova mappa E via Edison ora esulta (04/12/2007, NAZIONE PRATO, Pag. VII) Elettromagnetismo I valori sono tutti nella norma (11/01/2008, NAZIONE SIENA, Pag. IV) Antenna sui tetti «Non inquina» (23/01/2008, NAZIONE SIENA, Pag. IV) Rilievi ARPAT: valori nei limiti (31/08/2008, NAZIONE SIENA, Pag. IV) Emissioni elettromagnetiche I valori sono nella norma (15/09/2008, NAZIONE SIENA, Pag. 26) L'antenna forse spostata (10/10/2007, NAZIONE VIAREGGIO, Pag. XIII) «Montano l'antenna al buio». Protesta la gente al Piazzone (13/11/2007, NAZIONE VIAREGGIO, Pag. VII) Bloccata l'antenna di Talamoni (17/11/2007, NAZIONE VIAREGGIO, Pag. IV) Elettrodotto sotto osservazione Saranno «trovati» i punti critici (04/12/2007, NAZIONE VIAREGGIO, Pag. XIII) «Spostate le antenne, sono troppe» (25/01/2008, NAZIONE VIAREGGIO, Pag. XV) Polemica a Capriglia per i dati sull'elettrosmog (18/04/2008, NAZIONE VIAREGGIO, Pag. XII) Antenne, un nuovo piano con siti raddoppiati (25/05/2008, NAZIONE VIAREGGIO, Pag. IX) L'elettrodotto della discordia (19/09/2008, NAZIONE VIAREGGIO, Pag. XIV) Le antenne sono a norma (29/07/2008, NUOVO CORRIERE ARETINO, Pag. 7) Antenne innocue (25/11/2007, TIRRENO EMPOLI, Pag. V) «Antenna Umts messa senza i controlli» (06/05/2008, TIRRENO EMPOLI, Pag. V) Elettrosmog, superati i limiti di legge (29/05/2008, TIRRENO EMPOLI, Pag. V) «L'elettrodotto deve essere interrato» (12/02/2008, TIRRENO LIVORNO, Pag. V) In consiglio comunale elettrodotto e ospedale (12/10/2007, TIRRENO LUCCA, Pag. III) Il piano delle antenne passa in commissione (22/02/2008, TIRRENO LUCCA, Pag. III) Cellulare sì, ma attenti alle onde nocive (20/03/2008, TIRRENO MASSA CARRARA, Pag. I) Musetti, allarme elettromagnetismo (27/08/2008, TIRRENO MASSA CARRARA, Pag. VI) «Nessun rischio dalle antenne» (06/09/2008, TIRRENO MASSA CARRARA, Pag. V) Dati non convincenti (06/09/2008, TIRRENO MASSA CARRARA, Pag. V) Via libera all'antenna in via delle Lucciole (06/10/2007, TIRRENO PISTOIA, Pag. V) Ripetitore telefonico a norma di legge (30/01/2008, TIRRENO PISTOIA, Pag. V) 32 - Vodafone vince il duello resta in piedi l'antenna di via Rossi (28/02/2008, TIRRENO PISTOIA, Pag. II) Emissioni elettromagnetiche controlli a tappeto in città (30/04/2008, TIRRENO PISTOIA, Pag. V) Nasce un comitato contro il ripetitore (06/07/2008, TIRRENO PONTEDERA, Pag. VII) Un'antenna a due passi dalla scuola (25/09/2008, TIRRENO PONTEDERA, Pag. III) «Il ripetitore in via del Viuccio sarà spostato al più presto» (29/03/2008, TIRRENO PRATO, Pag. V) «Fateci vedere i dati sulle antenne» (09/10/2007, TIRRENO VERSILIA, Pag. V) «L'antenna di Capriglia forse verrà spostata ma i controlli dicono che non c'è pericolo» (10/10/2007, TIRRENO VERSILIA, Pag. VII) Arrivano cinque nuovi impianti per la telefonia (09/11/2007, TIRRENO VERSILIA, Pag. III) «L'ARPAT non può decidere per noi» (08/01/2008, TIRRENO VERSILIA, Pag. VII) Nessuna antenna senza i controlli ARPAT (10/01/2008, TIRRENO VERSILIA, Pag. VIII) Ma Capriglia teme le antenne (17/04/2008, TIRRENO VERSILIA, Pag. X) Caso elettrosmog (19/04/2008, TIRRENO VERSILIA, Pag. XII) Viale Marconi, ampliamento per l'antenna (22/08/2008, TIRRENO VERSILIA, Pag. II) 33 2.2 Esperienze informativo –comunicazionali istituzionali Nell’ambito della convenzione stipulata tra ARPAT e Comune di Pisa per l’esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo sugli impianti fissi di telefonia mobile, ai sensi dell’art. 9 della L.R. 06.04.2002 n. 54, sono stati eseguiti, nell’anno 2007, un totale di 117 controlli, di cui 78 misure a banda larga e 39 misure in continua, secondo la suddivisione illustrata in figura 2.1. Figura 2.1: suddivisione delle misure effettuate (2007) Risultati Nelle 117 campagne di misura sono state controllate complessivamente 213 abitazioni private e 192 luoghi pubblici con un totale di 1065 punti di misura, dei quali 215 come RMS su 6 minuti. I livelli misurati sono stati suddivisi in classi di valori e quindi riportati in un diagramma a torta (figura 2.2, tabelle 2.2 e 2.3). 34 Figura 2.2: Statistica delle misure puntuali nelle aree soggette al limite di 6 V/m (2006) Tabella 2.2: Dettaglio della casistica per le misure con limite 6 V/m Totale fascia 0 ÷ 0.5 (V/m) 0.5 ÷ 1.0 (V/m) 1.0 ÷ 2.0 (V/m) 2.0 ÷ 2.5 (V/m) 2.5 ÷ 3.0 (V/m) 3.0 ÷ 6.0 (V/m) >6.0 (V/m) 462 158 94 14 3 6 0 Tabella 2.3: Dettaglio della casistica per le misure con limite 20 V/m Totale fascia 0 ÷ 0.5 (V/m) 0.5 ÷ 1.0 (V/m) 1.0 ÷ 2.0 (V/m) 2.0 ÷ 2.5 (V/m) 2.5 ÷ 3.0 (V/m) 3.0 ÷ 6.0 (V/m) >6.0 (V/m) 210 91 19 4 2 2 0 L’analisi mostra come non sono presenti siti con valori di campo elettrico superiori al limite di legge, mentre una percentuale molto bassa rappresenta valori di campo elettrico compresi fra 3 V/m e 6 V/m. Tali valori sono concentrati esclusivamente in due siti di misura ed i massimi individuati sono elencati nella tabella 2.4. I recettori esposti a livelli di campo compresi fra 3 V/m e 6 V/m sono la terrazza che ospita l’impianto Vodafone Don Bosco e l’appartamento posto all’ultimo piano in Lungarno Simonelli 1. Per le misure effettuate in siti in cui il limite da applicare è quello dei 20 V/m, non ci sono situazioni da segnalare. Tabella 2.4: siti con valori di campo elettrico superiore a 3,0 V/m e limite 6,0 V/m SRB Misura di controllo Misura in continua 35 Vodafone Don Bosco 3,74 - H3G – Wind Pisa Lungarno Pacinotti 3,67 4,55 Premettendo che le misure puntuali non sono ripetibili in quanto influenzate dal traffico telefonico presente al momento della misura e dall’accessibilità alle zone circostanti, si riporta in figura 2.3 un confronto statistico tra le misure effettuate nell’anno 2006 e quelle del 2007. 489 462 162 157 109 93 14 14 7 3 4 6 Figura 2.3: Confronto tra i valori misurati – Limite 6 V/m (2006-2007) Risulta invece possibile un confronto diretto tra alcune delle misure in continua in quanto effettuate per un periodo di almeno sette giorni, cioè di durata tale da eliminare le fluttuazioni dovute al traffico, e nello stesso punto di misura (figura 2.4). 36 Figura 2.4: Confronto misure in continua (2006-2007) La figura 2.4 mostra come le differenze siano inferiori a 1,3 V/m, più piccole dell’errore strumentale. È possibile inoltre effettuare un confronto tra i valori massimi misurati nei siti controllati sia nell’anno 2006 che nell’anno 2007. In figura 2.5 sono messi a confronto i valori per i due anni, rilevati laddove il valore di legge da rispettare è di 6 V/m. 37 Figura 2.5: Confronto valori massimi misure di controllo (2006-2007) Tali valori hanno per l’anno 2006 un valore medio di 1,46 V/m, mentre per l’anno 2007 un valore medio di 1,58 V/m, un aumento che rientra tuttavia all’interno dell’errore strumentale. Va comunque precisato che per i siti in cui il livello è variato di oltre 1,2 V/m, evidenziati nella tabella 2.5, le differenze sono perlopiù da imputare alla possibilità o meno di accedere a determinati punti di misura, in base alla disponibilità degli abitanti nella zona di indagine. Tabella 2.5: SRB con valori massimi che differiscono di più di 1,2 V/m nel confronto tra le misure (2006-2007) SRB Valore max 2006 Valore max 2007 differenza H3G Carcere - Wind Don Bosco 0,70 2,15 +1,45 H3G - Telecom Porta Fiorentina 4,00 2,16 -1,84 Telecom Aeroporto 2,80 1,40 -1,40 Conclusioni Nell’ambito della convenzione stipulata tra ARPAT e Comune di Pisa per l’esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo sugli impianti fissi di telefonia mobile ai sensi dell’art. 9 della L.R. 06.04.2002 n. 54 sono stati eseguiti, nell’anno 2007, 78 controlli e 39 misure in continua; in particolare sono state controllate complessivamente 213 abitazioni private e 192 luoghi pubblici, con un totale di 1065 punti di misura, dei quali 215 come RMS su 6 minuti. Dall’analisi dei risultati si evince come non sono presenti siti con valori di campo elettrico superiori al limite di legge. 38 Il confronto tra i livelli massimi rilevati negli anni 2006 e 2007 ha inoltre mostrato che i valori di campo sono rimasti pressoché invariati, poiché le fluttuazioni rilevate ricadono all’interno dell’incertezza strumentale. Si discostano da tale casistica tre siti che mostrano una significativa variazione dei livelli massimi rilevati. Ciò è dovuto alla possibilità o meno di accedere a determinati punti di misura, in base alla disponibilità degli abitanti nella zona di indagine. Si fa comunque presente che tali situazioni sono già oggetto di approfondimento da parte di ARPAT e dell’Amministrazione Comunale. 2.3 Considerazioni finali sull’impatto sociale a livello regionale 2.3.2 Motivazioni che generano gli esposti L’URP di ARPAT I contatti gestiti complessivamente dall’URP a rete dell’Agenzia nel corso del 2008 sono stati 3.040, ed hanno riguardato 3.312 richieste (figura 2.6). Riguardo gli argomenti inerenti le richieste pervenute, si rileva un’ampia gamma di tematiche, con una parte rilevante relativa alla stessa Agenzia (tabella 2.6). Tra tutte, vi è una significativa rilevanza delle richieste inerenti gli agenti fisici (rumore, campi elettromagnetici e radioattività), che interessano circa un quarto delle domande proposte all’URP (figura 2.7). Seguono quindi gli argomenti relativi ad altre matrici (aria, acqua e suolo). Figura 2.6: distribuzione delle richieste pervenute all’URP di ARPAT (2008) Tabella 2.6: dettaglio delle richieste pervenute all’URP di ARPAT (2008) Argomento richieste N. % CAMPI ELETTROMAGNETICI: 180 5,4% Elettrodotti 67 2,0% Stazioni Radio Base 113 3,4% ACUSTICA 352 10,6% RADON-RADIOATTIVITA' 142 4,3% SUOLO RIFIUTI 493 14,9% 39 ARIA RISORSA IDRICA AGROECOSISTEMI ARPAT NON DI COMPETENZA ARPAT ALTRO Totale 329 251 173 950 238 204 3.312 9,9% 7,6% 5,2% 28,7% 7,2% 6,2% 100,0% Figura 2.7: distribuzione delle richieste sugli Agenti Fisici (2008) Per quanto riguarda gli esposti, complessivamente ne risultano gestiti oltre 1.700 (tra esposti e segnalazioni) per una media su base regionale di 48 esposti ogni 100.000 abitanti. Riguardo alle tematiche cui si riferiscono, si osserva che vi è una prevalenza di quelli sull’inquinamento acustico (26,7%), seguiti dalle emissioni in atmosfera (23,3%), che raccolgono anche tutte quelle segnalazioni che riguardano non solo le emissioni industriali, ma anche le lamentele per odori molesti, polveri, ecc. A seguire troviamo la categoria “Acque” (21,9%) che raccoglie le problematiche inerenti sia agli scarichi idrici che le situazioni di inquinamento dei corsi d’acqua, ecc. I Campi Elettromagnetici raccolgono il 5,5% del totale (tabella 2.7). Tabella 2.7: distribuzione degli esposti in ARPAT (2008) 40 ESPOSTI TOTALE AGENZIA Rumore Emissioni in atmosfera (odori, polveri, ecc.) Acque (scarichi, corsi d'acqua,ecc.) Rifiuti Amianto 26,7% 23,3% 21,9% 12,8% 6,7% Campi elettromagnetici Agroeco sistemi (fitosani tari, ecc.) Altro 5,5% 0,7% 2,3% 41 3 CRITICITÀ A LIVELLO NORMATIVO Si rimanda alla relazione predisposta da ISPRA 42 4 AZIONI POSITIVE 4.1 Sistemi a supporto dell’azione di prevenzione, controllo e informazione Si rimanda alle relazioni predisposte dalle altre Agenzie. 4.2 Campagne di monitoraggio e risultati ottenuti Si rimanda alle relazioni predisposte dalle altre Agenzie. 4.3 Esperienze a livello regionale di azioni di risanamento importanti 4.3.1 Interventi di mitigazione a bassa frequenza 4.3.1.1 Circuito compensativo attivo applicato ad una linea a 380 kV (linea n. 312 “Rosen – Acciaiolo”) Premessa Con autorizzazione definitiva del Ministero delle Attività Produttive, nel 2006 la Società Roselectra S.p.A. ha ottenuto l’autorizzazione alla costruzione di un impianto di produzione di energia elettrica a ciclo combinato (“TurboGas”) da circa 400 MVA all’interno dello stabilimento Solvay, nel Comune di Rosignano Solvay in provincia di Livorno. Tale progetto prevedeva la realizzazione ex-novo di un impianto per la produzione di energia elettrica, avvalendosi dell’esistente linea A.T. a 380 KV n. 312 “Rosen – Acciaiolo” per il collegamento alla rete di distribuzione nazionale: questo avrebbe comportato un sostanziale incremento dei livelli di corrente circolanti in tale linea e, conseguentemente, dei livelli di induzione magnetica in prossimità della linea stessa. Sia all’interno dell’autorizzazione ministeriale, che del contributo richiesto dal Ministero stesso alla Regione Toscana in fase di iter autorizzativo, venne tenuto sin da subito in debita considerazione tale impatto ambientale attraverso la realizzazione un apposito studio preliminare dei livelli di induzione magnetica attesi. A seguito di tale studio emerse come in 3 punti lungo il tracciato, proprio per la vicinanza alla linea di strutture a prolungata permanenza umana (abitazioni), l’incremento dei livelli di corrente attesi avrebbero potuto determinare livelli di esposizione medi annui superiori al valore di 0,40 μT preso a riferimento dalla Regione Toscana. In particolare, furono identificate le seguenti casistiche: 1. 2 abitazioni situate in provincia di Pisa dove le stime previsionali indicavano un POSSIBILE superamento del valore di 0,40 μT di esposizione media annua. 2. 1 abitazione situata in Provincia di Livorno in cui SICURAMENTE si sarebbe superato tale valore di riferimento, e per la quale sarebbe stato necessario procedere ad una azione di abbattimento dei livelli di induzione magnetica attesi. A fronte dell'ipotesi iniziale di modifica del tracciato per tutti i punti sopra esposti, l'atto definitivo di autorizzazione ministeriale previde interventi di abbattimento dei livelli di induzione magnetica attesi solo nel punto in provincia di Livorno, oltre alla realizzazione di un adeguato monitoraggio dei livelli di induzione magnetica in tutti e 3 i punti di cui sopra. Contestualmente, in luogo della modifica del tracciato della linea 312, venne accolta la proposta della Società Roselectra che 43 prevedeva la realizzazione di un sistema attivo di abbattimento dei livelli di induzione magnetica, denominato "loop attivo" o sistema "zerotesla", nel tratto del tracciato compreso tra i sostegni 7 e 12. Inoltre, a seguito di successive proroghe alle date di scadenza per la sua realizzazione, l’attivazione del sistema di abbattimento dei livelli di induzione magnetica è avvenuta il 30 Agosto 2007, circa un anno dopo l’allacciamento della nuova centrale alla linea elettrica avvenuta il 6 Luglio 2006. Nel presente documento si riportano gli esiti del monitoraggio dei livelli di induzione magnetica che personale del Dipartimento ARPAT di Livorno ha condotto presso l'abitazione di cui al precedente punto 2., situata a circa 43 metri dall’asse linea, in loc. San Enrico nel Comune di Rosignano Marittimo, a partire dal Giugno 2006 e che sono previsti continuare almeno sino al 31 Agosto 2009. Al momento della stesura del presente documento sono disponibili i dati aggiornati a marzo 2009. Tale periodo di misura ha permesso di avere il quadro della situazione in diverse condizioni degli impianti, e più precisamente: • situazione iniziale (nuova centrale non collegata alla linea); • nuova centrale connessa alla linea n. 312 (periodo di start-up e messa a regime) SENZA la presenza del sistema di abbattimento dei livelli di induzione magnetica (da Luglio 2006 a Agosto 2007); • nuova centrale a regime e connessa alla linea n. 312 con sistema “zerotesla” attivato. Il sistema "loop attivo" Principio di funzionamento Un sistema attivo di abbattimento dei livelli di induzione magnetica si basa sostanzialmente sulla creazione di un campo ‘antagonista’ a quello prodotto da una determinata sorgente (nel nostro caso la linea elettrica ) in modo tale che i due contributi tendano ad annullarsi piuttosto che a sommarsi: questo si può ottenere posizionando conduttori supplementari rispetto a quelli della linea nei quali far scorrere una corrente con opportuna fase e valore. Quanto sopra, seppur sempre valido da un punto di vista teorico, risulta difficilmente implementabile per le linee aeree trifase ad alta tensione con i conduttori disposti ‘a triangolo’, mentre nei casi in cui i conduttori sono allineati tra loro (sia orizzontalmente che verticalmente) la realizzazione pratica di un sistema attivo di abbattimento dei livelli risulta molto più semplice. Tra l’altro si passa dalla necessità di posizionare 3 nuovi conduttori per le linee disposte ‘a triangolo’ alla possibilità di utilizzare 2 soli conduttori per le linee con i conduttori allineati: i due conduttori supplementari vengono poi chiusi ad anello ed opportunamente alimentati, come riportato nello schema di massima di figura 4.1. 44 ZEROTESLA SCHERMO ATTIVO RETE BT Figura 4.1: Schema di massima del sistema ‘loop attivo’ (Fonte: ZEROTESLA) Implementazione pratica Quanto sopra esposto in via teorica ha trovato la possibilità di realizzazione con il caso in questione proprio per le caratteristiche strutturali della linea n. 312 la quale implementa, come riportato nella foto in figura 4.2, sostegni classici ‘a delta’ nei quali i conduttori di fase sono disposti pressoché su un piano orizzontale. Figura 4.2: Esempio di sostegno utilizzato per la linea 312 Per la posa in opera dei 2 conduttori supplementari è stato provveduto a sostituirli alle funi di guardia previa parziale modica delle teste dei sostegni compresi tra il numero 7 ed il numero 12 (figura 4.3). 45 Parte di sostegno Parte di sostegno Figura 4.3: Sostegno modificato con sistema “loop attivo”. Conduttore Conduttore Misure di controllo Individuazione dei punti di misura Come precedentemente esposto, personale del Dipartimento ARPAT di Livorno ha condotto verifiche strumentali atte a definire la stima dell’esposizione dei “recettori interessati” in loc. S. Enrico (art. 2 comma 1 punto b Aut. Ministero delle Attività Produttive n. 55/03/2006 MD) dal Giugno 2006 a Marzo 2009 utilizzando strumentazione propria, strumentazione messa a disposizione dal Comune di Rosignano M.mo e strumentazione fornita dalla Soc. Roselectra (quest’ultima come previsto dall’autorizzazione Ministeriale). Tale periodo di misura ha permesso di avere il quadro della situazione in diverse condizioni degli impianti, e più precisamente: • situazione iniziale (nuova centrale non collegata alla linea); • nuova centrale connessa alla linea n. 312 (periodo di start-up e messa a regime) SENZA la presenza del sistema di abbattimento dei livelli di induzione magnetica (da Luglio 2006 a Agosto 2007); • nuova centrale a regime e connessa alla linea n. 312 con sistema “zerotesla” attivato. Per motivi logistici e di sicurezza, tutta la strumentazione utilizzata (ARPAT, Comune Rosignano M.mo, Roselectra) è stata posizionata esternamente al fabbricato preso a riferimento per la stima dell’esposizione dei “recettori interessati” in loc. S. Enrico. In particolare, le misure con strumentazione ARPAT sono state inizialmente effettuate nello stesso punto in cui sarebbe stata installata la centralina di monitoraggio fornita da Roselectra (di seguito denominato punto 1), per poi protrarsi in un secondo punto (denominato punto 2) a circa 2 metri dal precedente in direzione della linea 312. Un terzo punto di misura è stato individuato all’interno del fabbricato dell’Azienda Vivaistica Jolly Vento (punto 3): per la sua posizione, i valori registrati in questo punto sono quelli che devono essere confrontati con il limite di 0,40 μT di media annua. Le misure condotte in tale punto sono servite anche ad individuare eventuali fattori di correzione da applicare ai valori registrati negli altri punti di misura. 46 Infine, a seguito delle problematiche riscontrate con la strumentazione fornita da Roselectra e la sua successiva messa fuori servizio, è stato individuato un 4° punto di misura (punto 4), situato a 1,5 m direzione Est rispetto al punto 1, le cui caratteristiche lo rendono assolutamente equivalente (dal punto di vista dei livelli di induzione magnetica presenti) al punto numero 1 stesso. Sempre nel punto 4 sono state condotte le misure anche a seguito della seconda fornitura da parte della Soc. Roselectra di adeguata strumentazione di misura, in luogo della prima fornitura risultata non efficiente. Nelle figure 4.4 e 4.5 si riportano alcune piantine di massima sia della zona di interesse che dei punti di misura. Figura 4.4: Piantina di massima della zona oggetto delle misure Figura 4.5: Piantina di massima dei punti di misura effettuati 47 Calendario delle campagne di misura Il Dipartimento di Livorno ha eseguito misure a far data dal 16 Giugno 2006, articolate in 11 campagne distinte con misure nei vari punti descritti in figura 3.2. Le misure sono state effettuate con propria strumentazione nel periodo dal 16 Giugno 2006 al 22/10/2007 e successivamente, a supporto di quanto in dotazione, è stato utilizzato un secondo strumento, identico a quello ARPAT, fornito dal Comune di Rosignano Marittimo: con tale strumentazione sono state condotte misure, nel punto 4 di figura 1, ininterrottamente dal 16/10/2007 al 03/06/2008 (data di installazione della seconda catena strumentale fornita da Roselectra). Le attività di misura con la catena strumentale fornita da Roselectra sono iniziate il 03/06/2008 ed è previsto che si protraggano almeno sino al 31/08/2009. Il presente documento riporta gli esiti delle verifiche condotte sino a Marzo 2009. L’intera attività di misura condotta tra il Giugno 2006 a Marzo 2009 ha quindi permesso di stimare i livelli presenti in ciascuna delle configurazioni in cui la linea 312 si è venuta a trovare nel periodo in esame, ed in particolare: • prima dell’allacciamento della centrale alla rete elettrica nazionale (precedentemente al 06/07/2006); • dopo l’allacciamento alla rete elettrica nazionale della centrale Roselectra, sia nella fase di avviamento che a regime della stessa, ma SENZA il sistema “zerotesla” in funzione (tra il 06/07/2006 ed il 30/08/2007); • centrale Roselectra a regime CON sistema “zerotesla” attivato (a partire dal 30/08/2007). In tabella 4.1 viene riportato un quadro riassuntivo delle campagne di misura effettuate. Tabella 4.1: Riassunto delle campagne di misura condotte Campagna n. 1 Periodo 16/06/2006 ÷ 06/07/2006 06/07/2006 ÷ 24/08/2006 Punto di Strumentazione misura 1 ARPAT 2 04/09/2006 ÷ 15/09/2006 1 ARPAT 3 22/11/2006 ÷ 24/11/2006 2 ARPAT 4 13/12/2006 ÷ 11/01/2007 2 ARPAT 5 16/02/2007 ÷ 19/06/2007 2 ARPAT 6 28/05/2007 ÷ 30/05/2007 3 ARPAT 7 27/08/2007 ÷ 04/10/2007 2 ARPAT 8 04/10/2007 ÷ 16/10/2007 4 ARPAT 9 16/10/2007 ÷ 22/10/2007 3 ARPAT 10 16/10/2007 ÷ 03/06/2008 4 Comune 11 03/06/2008 ÷ 30/04/2009 1 Roselectra Centrale Rosen allacciata Sistema “zerotesla” operativo NO NO SI SI Risultati delle singole campagne di misura 48 Per semplicità di lettura si omette di riportare, per ciascun valore, il relativo valore di incertezza estesa con fattore di copertura = 2 che comunque, in accordo con quanto previsto dalla normativa CEI 211-6, risulta sempre inferiore al 10% per valori misurati ≥ 0,10 μT. In tabella 4.2 si riporta un primo quadro riassuntivo dei risultati delle singole campagne di misura, riportando i risultati delle stesse, seppure le misure non siano state condotte sempre nello stesso punto e quindi necessitino di essere normalizzati al fine di un diretto confronto tra di loro. Tabella 4.2: Risultati delle campagne di misura condotte nel periodo Giugno 2006 ÷ Dicembre 2007 Punto Media di (μT) misura Periodo Scarto (μT) Mediana (μT) Max. (μT) Min. (μT) 95° perc. (μT) 16/06/2006 ÷ 24/08/2006 1 0,39 0,17 0,41 0,73 < 0,01 0,64 04/09/2006 ÷ 15/09/2006 1 0,42 0,11 0,42 0,80 < 0,01 0,55 22/11/2006 ÷ 24/11/2006 2 0,70 0,06 0,71 0,81 0,52 0,78 13/12/2006 ÷ 11/01/2007 2 1,05 0,32 1,08 1,63 0,23 1,53 16/02/2007 ÷ 19/06/2007 2 1,00 0,43 1,11 1,57 0,02 1,49 28/05/2007 ÷ 30/05/2007 3 0,92 0,27 1,02 1,35 0,55 1,32 27/08/2007 ÷ 04/10/2007 2 0,53 0,45 0,33 2,31 0,06 1,67 04/10/2007 ÷ 16/10/2007 4 0,41 0,34 0,32 1,75 0,12 1,51 16/10/2007 ÷ 22/10/2007 3 0,29 0,02 0,28 0,47 0,23 0,32 A partire dal Gennaio 2008 sino al Aprile 2009 la disponibilità di strumentazione da impiegare per il monitoraggio ha permesso di condurre misure senza soluzione di continuità sempre nello stesso punto (4): i risultati delle misure sono quindi già da subito indicativi sulla situazione in essere. In tabella 4.3 si riporta un quadro riepilogativo dei livelli di esposizione medi mensili registrati nel periodo Gennaio 2008 ÷ Marzo 2009. Tabella 4.3: Medie mensili registrate nel periodo Gennaio 2008 ÷ Marzo 2009 Periodo Media (μT) Min (μT) Max. (μT) 95° perc. (μT) Mediana (μT) Scarto (μT) Gennaio 2008 1,00 0,01 1,75 1,65 1,10 0,49 Febbraio 2008 0,70 0,11 1,61 1,33 0,41 0,43 Marzo 2008 0,37 0,12 1,61 0,99 0,31 0,27 Aprile 2008 0,30 < 0,01 1,57 0,46 0,26 0,18 Maggio 2008 0,21 < 0,01 0,51 0,28 0,22 0,06 Giugno 2008 0,32 0,11 1,43 0,43 0,32 0,12 49 Luglio 2008 0,33 0,13 1,41 0,41 0,32 0,07 Agosto 2008 0,32 0,17 1,42 0,40 0,32 0,07 Settembre 2008 0,34 0,12 1,46 0,42 0,32 0,06 Ottobre 2008 0,35 0,14 1,29 0,97 0,32 0,21 Novembre 2008 0,31 0,11 1,03 0,57 0,30 0,12 Dicembre 2008 0,15 0,01 0,54 0,28 0,20 0,10 Gennaio 2009 0,20 0,02 1,05 0,34 0,22 0,11 Febbraio 2009 0,23 0,02 0,48 0,31 0,24 0,07 Marzo 2009 0,25 0,01 1,00 0,33 0,24 0,11 Stima della correlazione corrente/livelli di induzione I livelli di induzione magnetica generati da una linea elettrica (rimanendo inalterate le condizioni al contorno) sono strettamente correlati con i flussi di corrente della linea elettrica stessa. Effettuando la correlazione tra misure di induzione magnetica e flussi di corrente circolanti nella linea è quindi possibile determinare la curva di regressione che permette di prevedere i livelli di induzione magnetica in funzione del flusso di corrente. Come esplicitamente previsto dall’Autorizzazione Ministeriale n. 55/03/2006 MD, sono stati richiesti al gestore della linea i dati di corrente, registrati ogni 15 minuti, relativamente all’intero periodo Giugno 2006 ÷ Agosto 2009, rilevati all’estremo di Rosignano (in quanto estremo più vicino al sito di misura). Sia sulla base di quanto fornito dal gestore, ma anche sulla base di quanto già in possesso al Dipartimento ARPAT di Livorno, è stato possibile comunque disporre dei fluissi di corrente registrati nella linea nell’intero periodo di interesse, registrati in almeno uno dei due estremi (Rosignano o Acciaiolo), sebbene non con una uniforme base temporale di riferimento (media su 15 minuti o media oraria). In tabella 4.4 viene riportato un breve quadro esplicativo relativamente al periodo Giugno 2006 ÷ Dicembre 2007, con indicati i valori medi mensili registrati. E’ proprio in tale periodo che si sono venute a verificare tutte le diverse condizioni operative della linea (centrale non collegata, centrale collegata e sistema “zerotesla” assente, centrale collegata e sistema “zerotesla” attivo”). Tabella 4.4: Correnti medie mensili registrate nel periodo Giugno 2006 ÷ Dicembre 2007 (Fonte: ARPAT/Terna) Estremo di Rosignano Estremo di Acciaiolo Periodo Valori ogni 15’ Valori orari Valori ogni 15’ Valori orari Giugno 2006 322,4 322,2 323,4 322,2 Luglio 2006 287,3 284,6 286,7 286,7 Agosto 2006 178,3 179,5 - 183,4 Settembre 2006 293,7 293,3 - 290,7 Ottobre 2006 290,2 291,2 - 288,0 50 Novembre 2006 507,2 512,9 - 504,4 Dicembre 2006 503,5 511,9 - 499,8 Gennaio 2007 734,1 - 730,6 - Febbraio 2007 647,4 - 644,3 - Marzo 2007 687,7 - 684,2 - Aprile 2007 - - 592,5 - Maggio 2007 - - 699,7 - Giugno 2007 - - 673,4 - Luglio 2007 - - 699,3 - - - 331,3 - 584,0 - 580,8 - 595,8 - 593,3 - 652,1 - 649,2 - 512,1 - Agosto 2007 Settembre 2007 Ottobre 2007 (*) (*) Novembre 2007 (*) (*) Dicembre 2007 515,1 (*) Nota: sistema “zerotesla” installato ed operante. Sulla base dei risultati delle misure di induzione magnetica e dei dati di corrente registrati all'estremo di Acciaiolo sono stati determinati i coefficienti di regressione tra flussi di corrente circolanti nella linea e livelli di induzione magnetica registrati nei punti di misura prima della realizzazione del sistema “loop attivo”. Inoltre, in considerazione del fatto che nel periodo Agosto 2007 ÷ Febbraio 2008 il sistema “zerotesla” è stato esercito sempre al massimo regime, senza procedere cioè alla modulazione dell’effetto schermante in funzione dei flussi di corrente circolanti nella linea, è stato possibile determinare la correlazione presente tra i flussi di corrente circolanti nella linea ed i livelli di induzione magnetica presenti con il sistema “zerotesla” in funzione. Va però precisato che dal Dicembre 2007 al Febbraio 2008 (vedi tabella 4.5) tale sistema è risultato spento, e quindi non operante, per vari periodi a causa di problematiche tecniche: i dati di corrente quindi, sebbene dessero indicazione dello stato di esercizio dell’impianto di produzione dell’energia (centrale Roselectra), non potevano essere usati per una stima teorica dei livelli di induzione magnetica a prescindere dalle informazioni relative allo stato di attivazione o meno del sistema “zerotesla” stesso. A fronte dell’assenza di sistemi di registrazione dello stato di esercizio del sistema attivo di abbattimento dei livelli di induzione magnetica, è stato comunque possibile risalire al suo stato di funzionamento proprio attraverso l’analisi dei valori registrati. Aver condotto misure senza soluzione di continuità a partire dalla fine di Agosto 2007 (data di attivazione del sistema “loop attivo”) ha permesso quindi in primo luogo di risalire allo stato di funzionamento dello stesso, e conseguentemente di ricavarne i relativi coefficienti di correlazione tra corrente circolante nella linea e livelli di induzione magnetica, sia in configurazione con impianto operante (sistema acceso) che non (sistema spento) e quindi procedere ad eventuali stime in punti diversi da quelli in cui sono state condotte le misure (es: dati stimati nel punto 4 relativamente al mese di Settembre 2007). 51 Per quanto riguarda la stima ad impianto assente o spento va sottolineato che l’intervento di realizzazione del sistema “zerotesla” (realizzato ad Agosto 2008) ha comportato delle modifiche strutturali alla linea e quindi determinato una variazione anche dei coefficienti di correlazione corrente/induzione: sono stati quindi calcolati tali coefficienti prendendo a riferimento due periodi temporali distinti, uno relativo alla situazione ante operam (Giugno 2006 ÷ Agosto 2007) e l’altro relativo alla situazione post operam (Settembre 2007 ÷ Febbraio 2008). A titolo di esempio, nelle figure 4.6 ÷ 4.8 sono riportati i grafici ottenuti confrontando i valori di corrente ed i corrispettivi livelli di induzione magnetica registrati nel punto 1 in 3 diverse configurazioni di esercizio della linea, così come esplicitato in tabella 4.6. Tabella 4.5: Situazione sistema “loop attivo” nel periodo Dicembre 2007 ÷ Febbraio 2008 (Fonte: ARPAT/Terna) Dicembre 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 attivo spento spento Gennaio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 spento attivo spento Febbraio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 spento attivo Tabella 4.6: Riepilogo possibili configurazioni impianto Punto di misura Configurazione 1 Configurazione 2 Configurazione 3 1 4 (equiv.1) 4 (equiv.1) Stato centrale Roselectra Operativa Operativa Operativa Sistema “zerotesla” realizzato stato no -- -si acceso si spento 52 0.8 y = 0.0013604x + 0.0437084 2 R = 0.9765044 Induzione magnetica (μΤ) 0.7 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0 0.0 100.0 200.0 300.0 400.0 500.0 600.0 Corrente (A) Figura 4.6: Correlazione tra i flussi di corrente e relativi livelli di induzione magnetica registrati nel punto 1 durante le campagne di misura n. 1 nel periodo 16/06 ÷ 31/07/2006 [SITUAZIONE ANTE OPERAM] Equivalente punto 1 - LOOP ACCESO - Periodo Ottobre-Dicembre 2007 0.8 Induzione (microT) 0.7 y = 0.000299x + 0.115860 R2 = 0.763975 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0 0 200 400 600 800 1000 1200 Corrente (A) Figura 4.7: Correlazione tra i flussi di corrente e relativi livelli di induzione magnetica registrati nel punto 4 durante l’intera la campagna di misura n. 10 [SITUAZIONE POST OPERAM con SISTEMA ACCESO] 53 Equivalente punto 1 - LOOP SPENTO - Periodo Ottobre-Dicembre 2007 1.80 1.60 y = 0.001614x + 0.013190 R2 = 0.997539 Induzione (microT) 1.40 1.20 1.00 0.80 0.60 0.40 0.20 0.00 0 200 400 600 Corrente (A) 800 1000 1200 Figura 4.8: Correlazione tra i flussi di corrente e relativi livelli di induzione magnetica registrati nel punto 4 durante l’intera la campagna di misura n. 10 [SITUAZIONE POST OPERAM con SISTEMA SPENTO] Normalizzazione dei risultati Il periodo antecedente l'installazione e l'attivazione del sistema “zerotesla” (giugno 2006 ÷ Agosto 2007), a causa dei problemi riscontrati dalla strumentazione di prima fornitura da parte di Roselectra, non è completamente coperto da misure. Utilizzando però i coefficienti di regressione calcolati, è stato possibile effettuare una stima dei livelli di induzione magnetica presenti sia prima che dopo il collegamento della centrale alla rete nazionale, in ciascuno dei punti di misura e per l'intero periodo antecedente l'installazione e l'attivazione del sistema “zerotesla”. In tabella 4.7 viene riportato un quadro riassuntivo dei livelli stimati relativamente al periodo Giugno 2006 ÷ Agosto 2007 (si fa presente che da circa l’11 al 25 Agosto 2007 la linea è risultata interessata dai lavori di realizzazione del sistema “zerotesla” e quindi non alimentata). Tabella 4.7: Stima dei livelli di induzione magnetica presso l’azienda vivaistica Jolly Vento in loc. S. Enrico nel periodo precedente alla realizzazione del sistema “zerotesla” H medio (μT) Periodo Corrente media (A) Punto 1 Punto 2 Punto 3 Giugno 2006 322,2 (a) 0,48 0,51 0,47 Luglio 2006 286,7 (a) 0,43 0,45 0,42 Agosto 2006 183,4 (a) 0,29 0,30 0,28 Settembre 2006 290,7 (a) 0,44 0,46 0,43 Ottobre 2006 288,0 (a) 0,44 0,46 0,42 54 Novembre 2006 504,4 (a) 0,73 0,78 0,72 Dicembre 2006 499,8 (a) 0,72 0,78 0,71 Gennaio 2007 730,6 (b) 1,04 1,12 1,03 Febbraio 2007 644,3 (b) 0,92 0,99 0,91 Marzo 2007 684,2 (b) 0,97 1,05 0,96 Aprile 2007 592,5 (b) 0,85 0,92 0,84 Maggio 2007 699,7 (b) 1,00 1,08 0,98 Giugno 2007 673,4 (b) 0,96 1,04 0,95 Luglio 2007 699,3 (b) 1,00 1,08 0,98 Agosto 2007 331,3 (b) (c) 0,49 (c) 0,52 (c) 0,48 (c) (a) Dati di corrente su base oraria - estremo di Acciaiolo (b) Dati di corrente ogni 15’ - estremo di Acciaiolo (c) Comprensivo del periodo di fermo 11÷ 24/08/2007 Per quanto riguarda invece il periodo successivo all’installazione ed utilizzo del sistema “zerotesla” (Settembre 2007 ÷ Marzo 2009) sono disponibili, senza soluzione di continuità, i dati relativi alle misure condotte che vengono riassunti in tabella 4.8. I valori di corrente sono stati calcolati sui dati registrati ogni 15’ all’estremo di Rosignano. Tabella 4.8: Risultati delle misure condotte nel periodo successivo alla realizzazione del sistema “zerotesla”. Settembre 2007 ÷ Marzo 2009 Periodo Corrente media Media mensile (A) (μT) Settembre 2007 584 0,34 (a) Ottobre 2007 597 0,34 Novembre 2007 652 0,32 Dicembre 2007 515 0,56 Gennaio 2008 707 1,00 Febbraio 2008 672 0,70 Marzo 2008 608 0,37 Aprile 2008 456 0,30 Maggio 2008 280 0,21 Giugno 2008 656 0,32 Luglio 2008 699 0,33 Agosto 2008 683 0,32 55 Settembre 2008 716 0,34 Ottobre 2008 616 0,35 Novembre 2008 497 0,31 Dicembre 2008 221 0,15 Gennaio 2009 311 0,20 Febbraio 2009 199 0,23 240 0,25 Marzo 2009 (a) Dato STIMATO Conclusioni L’intera attività di misura svolta a partire dal Giugno 2006 ha permesso, relativamente al punto sensibile in loc. San Enrico, di conoscere i livelli di esposizione all’induzione magnetica presenti in prossimità della linea A.T. a 380 KV n. 312 “Rosen- Acciaiolo”: • prima dell’allacciamento alla rete nazionale della nuova centrale Roselectra; • durante tutto il periodo compreso tra l’allacciamento della nuova centrale e la realizzazione del sistema di abbattimento dei livelli denominato “zerotesla” (13 mesi circa); • a seguito della realizzazione e dell’attivazione del sistema suddetto. Proprio dall’analisi dei valori medi mensili registrati, riportati in figura 4.9, si possono quantificare gli impatti, dal punto di vista dei livelli di induzione magnetica, che le modifiche apportate alla linea 312 hanno determinato. 56 1,20 Induzione magnetica (T) 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 febbraio-09 dicembre-08 ottobre-08 agosto-08 giugno-08 aprile-08 febbraio-08 dicembre-07 ottobre-07 agosto-07 giugno-07 aprile-07 febbraio-07 dicembre-06 ottobre-06 agosto-06 giugno-06 0,00 mese Figura 4.9: Valori di esposizione media mensile nel periodo Giugno 2006 ÷ Marzo 2009 In particolar modo è possibile riscontrare come: • • • prima del collegamento della nuova centrale “TurboGas”, con correnti medie di circa 300 A, i livelli di induzione magnetica registrati nel punto di interesse si attestavano attorno a 0,45 μT; a seguito dell’allacciamento e dell’entrata a regime del nuovo impianto alla linea n. 312, l’incremento della corrente circolante nei conduttori, in assenza di qualsiasi sistema di abbattimento, ha determinato un inevitabile incremento dei livelli di induzione magnetica, che hanno registrato valori medi mensili anche di circa 1,00 μT a fronte di una corrente media mensile di 700 A (Gennaio 2007 ÷ Luglio 2007); la realizzazione e la messa in esercizio del sistema “loop attivo” di abbattimento dei livelli di induzione magnetica, una volta superato un periodo di start-up (Agosto 2007 ÷ Marzo 2008), ha comportato una sostanziale riduzione dei livelli registrati, determinando, a fronte di correnti medie di circa 700 A, valori medi mensili di circa 0,35 μT. Osservando l’andamento nel tempo dei valori dell’esposizione media su base annua (figura 4.10), calcolati sui 12 mesi precedenti, si può notare l’incremento di tale valore dovuto al periodo di esercizio della linea senza alcun sistema di abbattimento dei livelli di induzione (Luglio 2006 ÷ Agosto 2007), ma già a partire da Settembre 2007 tale valore inizia a diminuire per l’effetto mitigante del sistema “zerotesla”. 57 0,90 Induzione magnetica (T) 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 febbraio-09 dicembre-08 ottobre-08 agosto-08 giugno-08 aprile-08 febbraio-08 dicembre-07 ottobre-07 agosto-07 giugno-07 aprile-07 febbraio-07 dicembre-06 ottobre-06 agosto-06 giugno-06 0,10 mese Figura 4.10: Valori di esposizione media annua nel periodo Giugno 2006 ÷ Marzo 2009. Sulla base dell’esperienza condotta si può ragionevolmente affermare che il sistema di abbattimento dei livelli di induzione magnetica realizzato il loc. San Enrico, nel comune di Rosignano Marittimo a Livorno, stia raggiungendo un sufficiente grado di affidabilità al fine di assicurare il rispetto di quanto previsto dall’autorizzazione ministeriale, e cioè il non superamento del valore di 0,40 μT di esposizione media annua nel punto preso in esame. Seppur tale soluzione contempli dei costi di gestione (trattandosi di un sistema “attivo” necessita di essere alimentato elettricamente), questo tipo di intervento potrebbe rappresentare una valida alternativa ad altre soluzioni, strutturalmente più impattanti, per l’abbattimento dei livelli di induzione magnetica prodotti da linee A.T. in tutti quei casi, ad esempio, in cui la configurazione dei conduttori risulti simile a quella illustrata. 4.3.1.2 Indagini sulle linee ad alta tensione Al fine di minimizzare l’esposizione della popolazione all’induzione magnetica a 50 Hz, generata dagli elettrodotti, ARPAT ha concentrato la sua attività sulla ricerca di soluzioni, caratterizzate da bassi costi o, comunque da costi sostenibili, che consentissero di ridurre significativamente, ove possibile e necessario, i livelli di esposizione prolungata all’induzione magnetica. In tutti gli otto casi qui di seguito illustrati ARPAT ha seguito la stessa procedura: ha svolto indagini molto approfondite sugli elettrodotti e inviato ai Comuni interessati relazioni tecniche che, dove era tecnicamente possibile, illustravano e proponevano gli interventi di mitigazione dei livelli di induzione magnetica per le linee ad alta tensione. I Comuni hanno coinvolto i proprietari delle 58 linee per la ricerca di un accordo su base volontaria per l’effettuazione delle ottimizzazioni proposte. Nei quattro interventi realizzati, ARPAT ha inoltre fornito adeguato supporto tecnico ai Comuni ed ha verificato con altri monitoraggi in continua l’efficacia degli interventi e l’effettiva diminuzione dei livelli di esposizione. Metodo di lavoro Sono stati studiati i tracciati georeferenziati delle linee ad alta tensione e le posizioni relative dei recettori sensibili più vicini, sono state analizzate le caratteristiche tecniche degli elettrodotti presenti nel territorio ed il loro impatto elettromagnetico nell’ambiente circostante e sono state così individuate nella città di Livorno e nella provincia di Pisa e le situazioni più critiche, caratterizzate da un’esposizione media annua superiore a 0.4 μT per numerosi edifici adibiti a permanenza prolungata. Gli approfondimenti di indagine sui siti significativamente impattati sono stati effettuati con le seguenti procedure: ¾ monitoraggi in continua di 48 ore; ¾ misura diretta del franco e dell’altezza degli attacchi mediante telemetro laser; ¾ acquisizione dai gestori delle linee delle correnti in transito durante il periodo di misura; ¾ acquisizione dai gestori delle linee dei dati tecnici e geometrici delle campate interessate; ¾ simulazione modellistica bidimensionale nel caso di tracciato rettilineo e di terreno pianeggiante, oppure tridimensionale nel caso di angoli o di orografia complessa; ¾ correlazione corrente – campo e calcolo del livello medio di esposizione prolungata su base annua. Ove tecnicamente possibile sono state studiate e proposte soluzioni, economicamente sostenibili, per contenere l’esposizione dei cittadini sotto tale valore, o comunque per mitigarla. Interventi di mitigazione o di risanamento possibili. Gli interventi per la riduzione dell’esposizione proposti tra il 2001 ed il 2005 e realizzati, o programmati, grazie alla disponibilità delle società elettriche di volta in volta interessate, possono essere ricondotti ai seguenti casi: A. ottimizzazione della disposizione delle fasi nei casi di linee a doppia terna; B. ottimizzazione della disposizione delle fasi rispetto alla gestione dei flussi di energia in presenza di due linee installate sugli stessi sostegni; C. trasformazione di una linea in terna singola in una doppia terna compatta ed ottimizzata; D. allontanamento dall’abitato di cabine primarie di trasformazione, in modo da evitare che le linee ad alta tensione attraversino il tessuto urbano; E. spostamento delle linee elettriche, ricorrendo a tracciati alternativi e con impatto molto minore. Nel presente documento ci si soffermerà solo sui primi tre casi (A, B e C), in cui non viene modificato il tracciato delle linee e sono, quindi, caratterizzati dalla minore difficoltà di realizzazione, sia per i costi che per i tempi di realizzazione. Mitigazione mediante ottimizzazione della disposizione delle fasi per linee in doppia terna ammazzettata A Livorno, dove per la presenza della centrale di produzione dell’energia elettrica vi è un anello di trasmissione composto da numerose linee ad alta tensione, sono stati studiati i 5 59 elettrodotti che attraversano la zona nord della città ed impattano significativamente molti edifici, sia abitazioni che luoghi di lavoro. Le linee a 132 kV n. 544 “Livorno Marzocco – Acciaiolo”, n. 531 “Livorno Marzocco – Porto Industriale” e la linea a 220 kV n. 286 “Livorno Marzocco – Marginone” hanno la particolarità di essere in doppia terna per il primo tratto di circa 3 km in uscita dalla centrale di produzione, per poi diventare, da un certo sostegno in poi, a terna singola. Per tali linee è stato proposto da ARPAT un intervento di mitigazione mediante la trasposizione delle fasi (figure 4.11 e 4.12), portando la disposizione da simmetrica ad antisimmetrica (con le fasi appaiate sulle mensole centrali). Con questo accorgimento è possibile ridurre significativamente (tra il 40% ed il 70%) i livelli di induzione magnetica nel tratto di linea in doppia terna. La riduzione dei livelli ottenuta dipende, in generale, sia dalla distanza tra recettore e conduttori che dalla distanza reciproca dei conduttori e, quindi, dall’altezza dei sostegni e dal tipo di mensole presenti sugli stessi. A Pisa esaminando l’impatto elettromagnetico della linea a 132 kV n. 521 “Pisa Porta a mare – Filettole” è stato proposto con lo stesso metodo di trasporre le fasi per le prime tre campate in doppia terna in uscita dalla cabina Primaria di trasformazione di Porta a mare. Sono già stati realizzati da Terna S.p.A. gli interventi sulla linea n. 544 e sulla linea n. 286. ⇒ Figura 4.11: disposizione Figura 4.12: disposizione antisimmetrica simmetrica delle fasi. delle fasi. Prima dell’intervento. Dopo l’intervento. Si usano convenzionalmente le ore dell’orologio 4, 8 e 12 per indicare le tre fasi di una linea elettrica. Mitigazione mediante ottimizzazione della disposizione delle fasi, rispetto alla gestione dei flussi di energia, in presenza di due linee in doppia terna Nei casi in cui due linee a 132 kV sono installate sugli stessi sostegni in doppia terna è possibile ridurre i livelli di induzione magnetica generati dalle linee, come nel caso precedente, 60 tenendo conto però del verso dei rispettivi flussi di energia. Se tali versi sono discordi, la disposizione simmetrica delle fasi dà l’impatto elettromagnetico minore. Se, invece, i versi dei flussi di energia sono concordi, l’impatto minore si ha con la disposizione antisimmetrica delle fasi. Occorre, quindi, condurre un’analisi statistica sui versi flussi di energia (esaminando i segni delle correnti o della potenza attiva) e quantificare la percentuale di tempo in cui si verificano le due situazioni di flussi concordi o discordi e di conseguenza stabilire se la disposizione delle fasi è già ottimale o deve essere ottimizzata. ARPAT ha proposto tre interventi di mitigazione di questa tipologia: due a Livorno sugli elettrodotti composti dalle linee nn. 593 e 532 (Scuola Pistelli) e dalle linee nn. 524 e 529 ed un terzo in provincia di Pisa. Quest’ultimo sugli elettrodotti “Acciaiolo – Ponsacco” e “Ponsacco – San Romano” composti in doppia terna, rispettivamente dalle linee a 132 kV nn. 525 e 546 e nn. 525 e 526. Nel caso della Scuola Pistelli di Livorno si è prima concordato con i gestori di garantire il più possibile un assetto di rete con i versi concordi dei flussi di energia, successivamente è stata realizzata la trasposizione delle fasi. La riduzione dei livelli presso la scuola è stata, infine, completata inserendo a centro campata un sostegno tubolare compatto, che ha ulteriormente contribuito alla diminuzione dei livelli di induzione magnetica nella scuola aumentando il franco e compattando i conduttori. Dal 2001 è in corso un monitoraggio in continua a cura di ARPAT all’interno della scuola ed i livelli medi di esposizione sono risultati sempre inferiori a 0.20 μT. Sempre a Livorno è stata proposta la trasposizione delle fasi sulle linee nn. 524 e 529 in cui i versi dei flussi di energia sono già stabilmente concordi. Gli elettrodotti in doppia terna “Acciaiolo – Ponsacco” (525 + 546) e “Ponsacco – San Romano” (526 + 525) attraversano i territori di 7 Comuni con un tracciato lungo complessivamente 30 km, impattando numerosi edifici nei vari centri abitati. Dalle analisi effettuate si è visto che stabilmente nel tempo i versi dei flussi di energia sono concordi sempre in direzione San Romano e si è quindi proposto di trasporre le fasi. Ad aprile 2005 è stato effettuato l’intervento di ottimizzazione proposto su entrambi i tratti in doppia terna Con tali modifiche si è ottenuta una riduzione significativa dei livelli di esposizione lungo l’intero tracciato. In questo caso la fascia ad 1.5 m da terra caratterizzata da livelli di induzione magnetica superiori o uguali a 0.4 μT, larga 68 m, si è ridotta dopo tali modifiche a 34 m (tabella 4.9). Anche in questo caso i monitoraggi e le indagini successivi all’intervento hanno evidenziato riduzioni significative dei livelli di induzione magnetica all’interno della abitazioni (tra il 40% ed il 70%). La riduzione dei livelli di induzione magnetica per interventi su due linee poste sugli stessi sostegni dipende significativamente anche dalla differenza tra le intensità di corrente sulle due linee. Correnti simili, come in questo caso, rendono molto efficace l’intervento di mitigazione. Tabella 4.9: Edifici interessati dalla mitigazione dei livelli di esposizione all’induzione magnetica Linee in doppia terna nn. 525 e 546 tra Acciaiolo e Ponsacco Comuni interessati Abitazioni con un livello di esposizione superiore a 0.4 μT Prima dell’intervento Dopo l’intervento Fauglia 10 5 Crespina 2 1 61 Lari 4 2 Ponsacco 2 0 TOTALE 18 8 Linee in doppia terna nn. 526 e 525 tra Ponsacco e San Romano Comuni interessati Abitazioni con un livello di esposizione superiore a 0.4 μT Prima dell’intervento Dopo l’intervento Ponsacco 0 0 Pontedera 0 0 Castelfranco 7 4 Montopoli 32 22 TOTALE 39 26 Risanamento mediante trasformazione di una linea in terna singola in doppia terna compatta ed ottimizzata Il quartiere di Barbaricina a Pisa è attraversato in più punti densamente abitati dalla linea a 132 kV n. 521 “Pisa Porta a mare - Filettole” di ENEL Distribuzione S.p.A. Tale linea, trasportando una notevole quantità di energia da Pisa verso la Versilia, ha un notevole impatto elettromagnetico su numerosi edifici residenziali e su due edifici scolastici. Non essendovi corridoi sufficientemente larghi per ospitare un tracciato alternativo meno impattante, si è proposto di trasformare l’attuale linea in terna singola in una doppia terna, sfruttando i sostegni esistenti e modificando le mensole, solo per gli 8 più vicini alle abitazioni (6 campate), rendendole più corte e più vicine tra loro anche in altezza. Compattando così i conduttori e realizzando la disposizione antisimmetrica delle fasi si potrebbe ottenere una notevole riduzione dei livelli di induzione magnetica generati dalla linea, diminuendo in questo modo drasticamente il numero degli edifici impattati (tabella 4.10). La fascia ad 1.5 m da terra caratterizzata da livelli di induzione magnetica superiori o uguali a 0.4 μT larga 50 m si ridurrebbe dopo tali modifiche a zero. Tabella 4.10: Edifici che sarebbero interessati dalla mitigazione dei livelli di esposizione all’induzione magnetica PIANO TERRA 0.2 ÷ 0.4 μT 0.4 ÷ 1 μT > 1 μT Situazione attuale 40 34 1 Linea riconfigurata 1 0 0 PRIMO PIANO 0.2 ÷ 0.4 μT 0.4 ÷ 1 μT > 1 μT Situazione attuale 42 38 3 Linea riconfigurata 10 1 0 SECONDO PIANO 0.2 ÷ 0.4 μT 0.4 ÷ 1 μT > 1 μT Situazione attuale 2 6 6 Linea riconfigurata 5 0 0 62 In figura 4.13 è mostrato sinteticamente come, utilizzando soluzioni tecniche differenti, si può ridurre l’induzione magnetica generata da un elettrodotto, a parità di corrente circolante. 2 .5 SOST EGNO TRAD IZ IO NALE SING OL A T ERNA Induzione magnetica (μT) 2 .0 SOST EGNO COMPAT TO SINGO LA TERN A 1 .5 SOST EGN O DO PPIA T ERNA OT T IMIZZ ATA 1 .0 OBI ETT IVO DI Q UALITA' 0. 2 μ T 0 .5 0 .0 SO STEG NO DO PPIA T ER NA O T TIMIZ ZAT A E CO M PAT T A -40 -20 0 Dista nza 20 40 (m) Figura 4.13: Simulazioni lungo un profilo trasversale alla linea dei valori di induzione magnetica, a parità di corrente e di franco, per varie tipologie di sostegni e di configurazione delle fasi Conclusioni Gli interventi di mitigazione proposti e realizzati grazie alla disponibilità di Terna S.p.A. e di ENEL Distribuzione S.p.A. hanno consentito attraverso la trasposizione delle fasi di ridurre significativamente i livelli di medi di esposizione su base annua all’induzione magnetica dei recettori sensibili posti in prossimità dei tracciati degli elettrodotti. Tali risultati sono una concreta applicazione del principio di precauzione. L’intenso lavoro svolto in questi anni dell’agenzia nella valutazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici e nella ricerca di soluzioni a basso costo, ha prodotto un risultato non semplice da ottenere a fronte di una normativa attuale, che comunque consentiva lo status quo, a fronte di valori di induzione magnetica piuttosto contenuti rispetto al valore di attenzione previsto dal D.P.C.M. 08.07.03. Riteniamo che la linea seguita da ARPAT del confronto sereno e di dialogo tra le parti rispetto ad un tema così “caldo”, dell’ascolto delle esigenze dei cittadini senza allarmismi ingiustificati rispetto alle attuali conoscenze, della comunicazione chiara e trasparente dei risultati delle misure e della messa a disposizione (dei decisori politici, come pure degli operatori economici e dei cittadini) delle conoscenze scientifiche e tecniche, sia condizione necessaria, anche se non sufficiente, per gestire nell’interesse pubblico un tema di crescente rilevanza sociale. Bibliografia G. Licitra, N. Colonna, C. Chiari “Evaluation of the long-term exposure to the magnetic field produced from power lines” Radiation Protection Dosimetry Vol. 97, No 4, pp. 401-404 (2001) Nuclear Technology Publishing. 63 G. Licitra, N. Colonna Applicability of the precautionary principle to power lines: some successful case studies in Tuscany. DG-Sanco: Commissione Europea: Conference on Application of the Precautionary Principle to Electromagnetic Fields - Luxembourg 24-26 February 2003. G. Licitra, N. Colonna Applicazione del principio di precauzione nel caso di elettrodotti ad altissima tensione Atti Convegno Nazionale “Dal monitoraggio degli agenti fisici sul territorio alla valutazione dell’esposizione ambientale” Torino 2003. G. Licitra, N. Colonna Interventi sugli elettrodotti proposti da ARPAT per la mitigazione dell’esposizione della popolazione all’induzione magnetica Atti e Documenti della III Giornata di Studio sull’esposizione ai campi elettromagnetici “Tecniche di riduzione del campo magnetico generato dalle linee e nelle cabine elettriche” Regione Toscana – AEIT – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze, Firenze 6 Dicembre 2005 pagg. 29-34. 4.3.2 Interventi di mitigazione ad alta frequenza 4.3.2.1 Valutazione in laboratorio ed in situ dell’efficacia schermante di materiale da costruzione Nell’anno 2000, il Dipartimento ARPAT di Livorno, in collaborazione con L’Istituto di Fisica Atomica e Molecolare del CNR di Pisa, ha condotto uno studio riguardante il potere schermante di lamine opportunamente trattate con materiali ferrosi, da utilizzare come copertura di tetti e terrazze di edifici di interesse civile ed industriale al fine di ottenere una schermatura dai campi irradiati da impianti di telecomunicazione (tipicamente Stazioni Radio Base per telefonia cellulare) posti sulla copertura degli stessi edifici. Lo studio è stato effettuato in laboratorio con l’impiego di una cella GTEM ed in campo aperto con l’impiego di tecniche di propagazione in onda libera alle frequenze utilizzate dalla telefonia mobile (figura 4.14). Successivamente le misure sono state ripetute in corrispondenza della copertura del tetto di un edificio abitato posto in prossimità di una Stazione Radio Base per telefonia cellulare, prima e dopo il trattamento della stessa copertura con i materiali schermanti (figura 4.15). I risultati ottenuti hanno mostrato che è possibile migliorare l’attenuazione dell’ampiezza del campo elettrico incidente di più del 60 %, in funzione della configurazione adottata, rispetto a una copertura di tipo tradizionale. I risultati dello studio sono stati oggetto di una pubblicazione presentata al XXXI Congresso AIRP tenutosi nel 2000 ad Ancona [1]. Amplifier RF generator Coupler Power meter GTEM cell Fiber Optic Link Field meter GPIB bus Figura 4.14: Schema sperimentale utilizzato per le misure in laboratorio (a sinistra) ed in campo aperto (a destra) 64 Figura 4.15: Vista dell’antenna esterna utilizzata per l’analisi in frequenza posta sulla copertura schermante Sempre nello stesso anno, il Dipartimento ARPAT di Livorno ha effettuato misure per la verifica della capacità schermante di prototipi di finestre schermanti. Le misure, condotte con una centralina per il monitoraggio in continua in due sessioni rispettivamente antecedente e successiva alla posa in opera della finestra schermante, sono state effettuate all’interno di un’abitazione posta in prossimità di una Stazione Radio Base per telefonia cellulare. In figura. 4.16 sono riportati i risultati delle misure. Valore del campo elettrico mediato su 6 minuti Campo elettrico (V/m) 2.0 1.5 1.0 0.5 18:00 17:00 16:00 15:00 14:00 13:00 0.0 Ora Sessione di misura del 17 febbraio (senza finestre schermanti) Sessione di misura del 27 aprile (con finestre schermanti) Soglia sensibilità minima certificata dello strumento Figura 4.16: Valori misurati nelle due sessioni di misura Bibliografia 65 [1] “Valutazione in laboratorio ed in situ dell’efficacia schermante di materiali da costruzione” (F.Francia, G.Licitra, I.Longo, A.Silvi), : Atti del XXXI Congresso Nazionale AIRP, 561÷568, Ancona, 20-22 settembre 2000. 4.3.2.2 Minimizzazione dei livelli di campo elettromagnetico di Stazioni radio Base La seconda metà degli anni ’90 ha visto l’introduzione del primo sistema di comunicazione con tecnica digitale per la telefonia mobile (GSM) e con esso la concessione di nuove licenze per la realizzazione di reti cellulari. La necessità da parte dei nuovi gestori di costruire la propria rete cellulare e quella dei gestori già esistenti di potenziare la propria, sia per l’introduzione del nuovo sistema GSM che per il numero sempre più crescente di utenti, ha fatto sì che negli anni a cavallo tra il vecchio ed il nuovo millennio venisse riscontrato un forte aumento della richiesta di nuove installazioni o di ampliamento degli impianti esistenti. Ciò ha di conseguenza fatto crescere sensibilmente i livelli di campo elettromagnetico prodotti complessivamente dagli impianti sui ricettori circostanti. Fin da quel momento, i Dipartimenti ARPAT di Pisa e Livorno hanno ritenuto opportuno, in sede di valutazione previsionale degli impianti, proporre ai gestori delle modifiche radioelettriche al fine di minimizzare i livelli di campo elettromagnetico da essi prodotto presso i ricettori anche senza che il progetto presentato determinasse alcun superamento dei limiti previsti dalla normativa. Le modifiche che i dipartimenti propongono possono consistere nella rotazione del puntamento di uno o più settori della Stazione Radio Base (SRB), nella riduzione della potenza trasmessa nei settori della SRB per mezzo di una diminuzione del numero dei canali trasmessi o, mantenendo questo inalterato, la riduzione della potenza trasmessa per singolo canale. Altre possibili modifiche possono riguardare il tilt meccanico o elettrico dell’antenna utilizzata per la trasmissione. Le modifiche proposte vengono nella maggior parte dei casi, almeno in parte, accolte da parte dei gestori. L’accoglimento da parte dei gestori di quanto proposto costituisce un’espressione di disponibilità poiché, come detto, le richieste di modifica vengono inoltrate da ARPAT anche senza che il progetto determini nella sua iniziale presentazione alcun superamento. Nelle figure che seguono è riportato un esempio dei risultati ottenuti nel caso di una (SRB) ubicata nella città di Pisa. La figura 4.17 mostra i livelli di campo elettrico previsti ad una quota di 20 m dal suolo in un’area di 100 m dall’impianto nella prima implementazione della SRB, che prevedeva il solo sistema GSM. Come è possibile notare la SRB consta di tre settori con rispettivi puntamenti a 0°N, 120°N e 240°N. In figura sono evidenziati in verde gli edifici intercettati all’altezza in esame (20 m nel caso di figura 4.17) o comunque tali che tale quota potesse essere raggiunta da un uomo posto sulla sua copertura (nel caso di figura 1 sono pertanto evidenziati anche gli edifici con altezza pari ad almeno 18.1 m tali che la quota di 20 m dal suolo potesse essere raggiunta aggiungendo la maggiore delle altezze, pari a 1,9 m, indicata dalla normativa per la determinazione dell’esposizione della popolazione). Si evince che i livelli previsti in questa prima implementazione risultano inferiori a 3.0 V/m. Successivamente, il gestore ha richiesto un potenziamento della Stazione con l’installazione del sistema DCS che va ad aggiungersi al sistema GSM già presente. Il progetto presentato ad ARPAT per la valutazione prevede pertanto il raddoppio della potenza trasmessa per ciascun settore confermando i puntamenti della precedente configurazione. La figura 4.18 mostra i livelli di campo elettrico previsti nella nuova configurazione richiesta dal gestore alla stessa quota di 20 m di figura 4.17 in un’area di 200 m dalla SRB. Si può notare come in corrispondenza di due edifici interessati dal settore con puntamento a 240°N siano previsti valori superiori a 3 V/m. In base a queste previsioni, il Dipartimento ARPAT ha richiesto al gestore di poter modificare i puntamenti originari della SRB, ruotando ciascuno di essi in modo tale che i nuovi puntamenti fossero diretti secondo le 66 direttrici delle 3 strade che afferiscono alla rotatoria presso cui è installata la SRB. In tabella 4.11 sono riassunte le modifiche apportate ai puntamenti dei settori della SRB. In figura 4.19 è riportato il grafico con i livelli di campo elettrico previsti alla stessa quota di figura 4.18 nella configurazione così modificata. I livelli di campo elettrico risultano inferiori a 2.5 V/m presso tutti i possibili ricettori. 100 80 60 6.0 40 distanza (m) 20 3.0 0 2.0 -20 1.0 -40 -60 0.0 -80 N -100 -100 -80 -60 -40 -20 0 20 40 60 80 100 distanza (m) ● Ubicazione SRB Figura 4.17: Calcolo previsionale dei valori di campo elettrico (V/m) ad un’altezza di 20 m dal suolo (in verde le abitazioni con altezza >18.1 m) nella prima configurazione della SRB che prevedeva il solo sistema GSM 67 200 150 100 6.0 3.0 Distanza (m) 50 2.5 0 2.0 -50 1.5 1.0 -100 0.5 -150 N -200 -200 -150 -100 -50 0 50 100 150 200 Distanza (m) ● Ubicazione SRB Figura 4.18: Calcolo previsionale dei valori di campo elettrico (V/m) ad un’altezza di 20 m dal suolo (in verde le abitazioni con altezza >18.1 m) nella nuova configurazione di progetto della SRB che prevede i sistemi GSM e DCS Tabella 4.11: Riassunto delle modifiche apportate ai puntamenti dei settori della SRB Settore 1 Settore 2 Settore 3 Orientamento iniziale 0° 120° 240° Orientamento finale 45° 170° 290° GSM/DCS 68 200 150 100 6.0 3.0 Distanza (m) 50 2.5 0 2.0 -50 1.5 1.0 -100 0.5 -150 -200 -200 -150 -100 -50 0 50 100 150 200 Distanza (m) ● Ubicazione SRB Figura 4.19: Calcolo previsionale dei valori di campo elettrico (V/m) ad un’altezza di 20 m dal suolo (in verde le abitazioni con altezza >18.1 m) nella configurazione finale della SRB che prevede i sistemi GSM e DCS Passiamo, ora ad un altro esempio di riduzione dei livelli di campo elettrico ottenuta in sede di valutazione previsionale di un nuovo impianto. In questo caso la valutazione segue la richiesta da parte di un gestore di installare un proprio impianto sul palo di illuminazione di un campo sportivo in cui è già presente l’impianto di un altro gestore (cositing). In figura 4.20 è riportato il grafico con i livelli previsti nella posizione e configurazione richiesta dal gestore richiedente il nuovo impianto alla quota di 10.9 m dal suolo in un’area di 300 m dalla SRB. ARPAT ha chiesto di poter valutare uno spostamento della nuova SRB su un palo di illuminazione posto a maggiore distanza dalle abitazioni e contestualmente di poter diminuire il tilt meccanico del settore della SRB orientato a Nord, nella direzione delle abitazioni esistenti. In figura 4.21 è riportato il grafico dei livelli previsti alla medesima quota a seguito della modifica proposta. Dal confronto delle due figure emerge come tale modifica consenta la riduzione dei livelli di campo elettrico attesi presso gli edifici posti a Nord del campo sportivo da valori superiori a 2,5 V/m a valori inferiori a 2 V/m. 69 300 250 200 150 6.0 3.0 50 2.5 V IA 0 C AMP DI OR ATO R IO I OR O SP C AM PO -100 S PO NO CC 2.0 AN -50 VIA M TIVO Distanza (m) 100 1.5 RT I VO -150 1.0 -200 0.5 -250 N -300 -300 -250 -200 -150 -100 -50 0 50 100 150 200 250 300 Distanza (m) ● Ubicazione nuova SRB - ● Ubicazione SRB esistente Figura 4.20: Calcolo previsionale dei valori di campo elettrico (V/m) ad un’altezza di 10.9 m dal suolo (in verde le abitazioni con altezza >9 m) nella posizione e configurazione richiesta della nuova SRB 300 250 200 150 6.0 3.0 VIA D CA MP 50 IO RA TO R IO NO CC I O RTI VO O SP MAN 0 CA MP -50 O SP OR 2.5 VIA Distanza (m) 100 2.0 TI V O 1.5 -100 -150 1.0 -200 0.5 -250 N -300 -300 -250 -200 -150 -100 -50 0 50 100 150 200 250 300 Distanza (m) ● Ubicazione nuova SRB - ● Ubicazione SRB esistente Figura 4.21: Calcolo previsionale dei valori di campo elettrico (V/m) ad un’altezza di 10.9 m dal suolo (in verde le abitazioni con altezza >9 m) nella posizione e configurazione finale della nuova SRB 70 4.4 Accordi con i gestori Si rimanda alle relazioni predisposte dalle altre Agenzie. 5 ULTERIORI INFORMAZIONI E/O CONSIDERAZIONI Si rimanda alla relazione predisposta da ISPRA 71