DEPOSITO AUTOBUS IN VIA POLVERIERA A TREVISO NUOVA CABINA ELETTRICA SPOSTAMENTO GRUPPO ELETTROGENO ADEGUAMENTO DELLA RETE ELETTRICA PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO D.Lgs. n. 81/2008 IL COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE Dott. Ing. ERNESTO MASSAROTTO Elaborato E24 Data 23 marzo 2012 Redatto Ing. Ernesto Massarotto File 314EsePiSi001 Revisione 0 Codice Archivio 314 Verificato E.M. ______________________________________ IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Sig. ERICH ZANATA ______________________________________ via J. Riccati, 7 - 31100 TREVISO TV tel 0422 590940 fax 0422 544515 mail [email protected] Studio di Ingegneria Il contenuto del presente documento costituisce materiale riservato e tutelato ai sensi di legge per i diritti d'autore. Ogni violazione sarà perseguita ai sensi di legge. 2 INDICE 1. IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL'OPERA. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2. SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA 3. CONTESTO AMBIENTALE E RISCHI CONNESSI CON L'AMBIENTE ESTERNO 4. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE 5. DESCRIZIONE FASI OPERATIVE 6. PRESCRIZIONI OPERATIVE SULLE FASI LAVORATIVE 7. LAVORAZIONI INTERFERENTI 8. RIFERIMENTI TELEFONICI DELLE STRUTTURE PREVISTE SUL TERRITORIO AL SERVIZIO DEL PRONTO SOCCORSO E DELLA PREVENZIONE INCENDI 9. STIMA DEI COSTI 10. SCHEDE RISCHI E MISURE E DI SICUREZZA 11. DISEGNO PLANIMETRICO DELL’AREA DI CANTIERE E DELLE AREA DI STOCCAGGIO 12. ESEMPLIFICAZIONE DELLA FASE DI LAVORO PER L’INSTALLAZIONE DELLA CABINA ELETTRICA PREFABBRICATA Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 3 1. IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL'OPERA. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Lavori di realizzazione di una nuova cabina elettrica e dell’adeguamento della rete elettrica a servizio del Deposito Autobus dell’ACTT S.p.A. in Via Polveriera a Treviso. La collocazione urbanistica dell'intervento, indicata nelle tavole di progetto, è l’area urbana del Comune di Treviso. I lavori consistono essenzialmente nell'esecuzione di: • scavi e reinterri per la collocazione della cabina prefabbricata e del relativo impianto di terra • fornitura e posa della cabina elettrica prefabbricata • fornitura e posa dei quadri elettrici e del trasformatore • posa del gruppo elettrogeno • scavi in sezione ristretta, reinterro per la posa di cavidotti e condotte acque meteoriche • fornitura e posa in opera di cavidotti e pozzetti di derivazione • fornitura e installazione di condutture elettriche in cavo posate in tubazioni interrate • modifica dei quadri elettrici di protezione, comando e regolazione • smantellamenti e recuperi Dovrà essere osservato il D.Lgs. n. 81/2008. Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 4 2. SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA Responsabile dei lavori: Sig. Erich Zanata (Responsabile del Procedimento) Coordinatore per la sicurezza In fase di progettazione: Ing. Ernesto Massarotto, via J. Riccati 7 - Treviso Coordinatore per la sicurezza In fase di esecuzione: Ing. Ernesto Massarotto, via J. Riccati 7 - Treviso Datore di Lavoro: Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 5 3. CONTESTO AMBIENTALE E RISCHI CONNESSI CON L'AMBIENTE ESTERNO 3.1 Caratteristiche dell'area L'opera ha per oggetto la realizzazione di una nuova cabina elettrica prefabbricata e dell’adeguamento della rete elettrica a servizio del Deposito Autobus dell’ACTT S.p.A. in un unico sito. L’intervento verrà eseguito all’interno del Deposito Autobus dell’ACTT S.p.A. in Via Polveriera a Treviso. 3.2 Linee elettriche aeree Particolare attenzione dovrà essere posta nell'installazione della cabina prefabbricata nel caso di presenza di linee aeree. 3.3 Viabilità La viabilità pubblica di accesso alle zone di intervento è in grado di sopportare il traffico veicolare generato dalle attività di cantiere con una adeguata regolamentazione dello stesso. 3.4 Rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per le aree circostanti Particolare attenzione dovrà essere posta per: • evitare il danneggiamento di persone e veicoli che transitino nella vicinanze del cantiere, in speciale modo in vicinanza di scuole e altri edifici pubblici • evitare il danneggiamento di persone e cose nella manipolazione della cabina prefabbricata • evitare il danneggiamento dei sottoservizi durante gli scavi Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 6 4. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Prima di procedere all'organizzazione del cantiere, andranno verificate e controllate: • le zone di passaggio ed il loro fondo stradale per le macchine operatrici • la possibilità di eventuali zone di stoccaggio con relativa consistenza per i materiali di accumulo • la posizione di eventuali cunicoli e tubazioni interrate • la presenza di linee aeree di servizi primari o sottoservizi. Le Imprese provvederanno quindi a redigere, e verrà allegata al piano di sicurezza, una specifica planimetria in cui sarà evidenziato il lay-out di cantiere con la localizzazione, per ciascuna tratta di intervento, di: • macchine operatrici • delimitazioni delle zone di intervento e tipologie Si prevede nella zona di intervento la delimitazione con barriere mobili sui fronti e sul lato strada. L'Impresa appaltatrice dovrà concordare la lavorazione e la dislocazione delle attrezzature, mezzi e zone di intervento con la Direzione Lavori e con l'incaricato della vigilanza sulla viabilità. Nella planimetria allegata è indicata l’area di stoccaggio autorizzata da utilizzare. L'area di stoccaggio deve essere recintata con una recinzione mobile che non danneggi la pavimentazione esistente (es: recinzione metallica ancorata a blocchi in cls). Alla fine di ogni giornata lavorativa, macchine e mezzi d'opera impiegati nell'esecuzione dei lavori dovranno essere opportunamente ricoverati in posizione di riposo e bloccati al fine di non compromettere in alcun modo la sicurezza della viabilità e la sicurezza di cose e persone. Nell'area di cantiere non sono previsti i box servizi (spogliatoi, locali consumazione pasti, servizi igienici assistenziali). Si dovrà pertanto garantire servizi equivalenti attraverso accordi stipulati con locali pubblici situati nelle vicinanze. Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 7 5. DESCRIZIONE DELLE FASI OPERATIVE 1. Scavo di fondazione della cabina prefabbricata e realizzazione di cavidotto Verificata la posizione dei sottoservizi, tracciata l'opera da realizzare, delimitata la zona di intervento, si procederà con adeguati mezzi ed eseguire lo scavo con la demolizione di eventuali trovanti. Il materiale di rifiuto verrà caricato direttamente sugli autocarri posizionali in prossimità dello scavo per il trasporto a discarica. Il materiale reimpiegabile verrà depositato in prossimità dello scavo. Lo scavo di fondazione della cabina prefabbricata, deve restare aperto per un tempo più breve possibile e prontamente coperto con l’installazione della cabina prefabbricata, per prevenire incidenti e infortuni. Al termine dello scavo verranno posate le tubazioni del cavidotto adeguatamente rinfiancate e ricoperte, scaricate direttamente dagli automezzi. Dove tracciato, verranno scaricati dagli autocarri muniti di braccio meccanico, i pozzetti di derivazione. Una volta posati i cavidotti e gli elementi prefabbricati si procederà al reinterro dello scavo con il materiale reimpiegabile depositato in prossimità, oppure con gli autocarri per lo scarico diretto del materiale inerte che verrà compattato con idoneo mezzo meccanico. La successione delle fasi lavorative dovrà essere armonizzata in modo che in nesssun momento possano determinarsi situazioni di pericolo. L'intervento verrà realizzato in tratti di 30/40 m circa allo scopo di: • occupare il meno possibile la zona di intervento con vantaggio per la viabilità; • non lasciare scavi aperti in assenza del personale addetto ai lavori; • non realizzare zone di deposito in prossimità della zona di intervento. Particolare cura e attenzione deve essere prestata per la posa di tubazioni sotto l’impalcato del ponte di accesso al Deposito, da concordare con il Genio Civile di Treviso. Durante questa fase di lavoro non è prevista la presenza contemporanea di più ditte. 2. Posa della cabina prefabbricata e delle linee elettriche in cavo Posa della cabina elettrica prefabbricata con posa delle linee elettriche di alimentazione con adeguati mezzi, posa dei quadri elettrici ed esecuzione dei cablaggi. Installazione di componenti di impianti o apparecchiature elettriche, in tensione o fuori tensione. In particolare le operazioni di realizzazione dell'impianto elettrico consistono in: • posa della cabina elettrica prefabbricata • posa dei quadri elettrici di sezionamento e comando e del trasformatore Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 8 • • • posa dei cavi all'interno delle tubazioni posate in precedenza realizzazione dei collegamenti quadro-linee prove e verifiche degli impianti elettrici consistenti in: - verifica di resistenza dell'impianto di terra - verifica del coordinamento delle protezioni - verifica del funzionamento alla tensione nominale - verifica dell'isolamento e della dispersione dei vari circuiti - verifica delle condizioni di intervento delle protezioni Particolare attenzione dovrà essere prestata al pericolo di caduta dall'alto (posa tubazioni sotto l’impalcato del ponte di accesso al Deposito). Le zone interessate alle lavorazioni per la posa della cabina elettrica prefabbricata e del gruppo elettrogeno dovranno essere individuate e delimitate a terra. Particolare attenzione dovrà altresì essere prestata al pericolo di elettrocuzione nel caso di interventi in presenza di impianti alimentati da forniture esistenti. Evitare di procedere nelle operazioni di sollevamento della cabina elettrica prefabbricata in presenza di avverse condizioni meteorologiche (pioggia, pericolo di fulmini, neve) o di forte vento (max. grado 2 della Scala di Beaufort) Forza del vento Gradi Scala Beaufort 2 Leggera brezza Velocità del vento m/sec Km/h 1,6 ÷ 3,3 6 ÷ 11 Effetti su terraferma Fruscio del fogliame, manica a vento che si muove Le principali fasi di lavorazione per l’installazione della cabina elettrica prefabbricata sono esemplificate nella documentazione allegata. Durante questa fase di lavoro non è prevista la presenza contemporanea di più ditte. 3. Rimozione di condutture elettriche interrate Previo sezionamento e scollegamento della linea di alimentazione dal quadro elettrico si procederà alla rimozione con sfilaggio dei cavi scollegati, dai cavidotti riutilizzabili per il nuovo impianto. Durante questa fase di lavoro non è prevista la presenza contemporanea di più ditte. Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 9 6. PRESCRIZIONI OPERATIVE SULLE FASI LAVORATIVE Attività comportanti rischi per fasi 1. Uso macchine operatrici 2. Rischio di manovra dei mezzi operatori 3. Uso della gru con manovratore a parte. Prescrizioni da adottare per eliminare i rischi 1. Segnalazione del cantiere con appositi cartelli e segnali monitori. 2. Richiesta di sopralluoghi tecnici per rilevare eventuali servizi interrati 3. Dotazione al personale di cinture e caschi di protezione, dotazione al personale manovratore di istruzioni operative 4. Delimitazione della zona operativa con utilizzazione di attrezzature che consentono di eseguire il lavoro ed un distanza media di sicurezza. In particolare gli operai addetti ai lavori non dovranno avvicinarsi per alcun motivo alle linee elettriche in tensione a distanza minore di 5 metri. Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 10 7. LAVORAZIONI INTERFERENTI Nel caso in cui, in una determinata area di lavoro, si dovesse rendere necessario eseguire lavorazioni di natura diversa, occorrerà verificare la compatibilità fra di esse ai fini della sicurezza dei lavoratori ed effettuare il necessario coordinamento. Qualora si ipotizzasse che una lavorazione dovesse esporre a rischi specifici lavoratori addetti al altra attività, si dovranno predisporre misure protettive o organizzative idonee a tutelare l'incolumità di tutti ed all'occorrenza si redigerà un piano integrativo di sicurezza. Tuttavia in linea di massima si provvederà a far eseguire, per quanto possibile, le varie lavorazioni in tempi diversi. Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 11 8. RIFERIMENTI TELEFONICI DELLE STRUTTURE PREVISTE SUL TERRITORIO AL SERVIZIO DEL PRONTO SOCCORSO E DELLA PREVENZIONE INCENDI La gestione dell’emergenza e il pronto soccorso sono affidati a ciascuna Impresa e lavoratori autonomo. ELENCO DEI NUMERI TELEFONICI UTILI IN CASO DI EMERGENZA Pronto Soccorso Treviso (Centralino) Emergenza Sanitaria Polizia Locale Comando dei Vigili del Fuoco (Sede di Treviso) Pubblica Sicurezza Carabinieri (Comando Provinciale di Treviso) 0422 322 111 118 0422 301140 115 – 0422 263368 113 112 – 0422 5101 SEGNALAZIONE GUASTI ENEL Telecom Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 800 900 800 187 12 9. STIMA DI COSTI I costi aggiuntivi per le procedure esecutive, apprestamenti e attrezzature richiesti dal Piano di Sicurezza e Coordinamento per specifici motivi di sicurezza assommano a € 3.044,77 come risulta dal seguente prospetto : Prezzo Unitario Quantità Importo APPRESTAMENTI 1. Baraccamenti - Costo di utilizzo di baraccamento realizzato con box prefabbricato per uffici, spogliatoi. Costruito con struttura da profili metallici, tamponamento e copertura in pannelli autoportanti sandwich in lamiera zincata con isolante, pavimento rivestito di PVC, infissi in alluminio anodizzato. Impianti elettrico e di riscaldamento. Compresi arredi per predisposizione ufficio (scrivania, sedie, cassettiera, armadietto). Compreso l’onere di posa a terra su travi in legno. - Costo per l’utilizzo di recinzione di cantiere con struttura in metallo con plinti mobili in calcestruzzo e rete di protezione plastificata. € 800,00 1 800,00 2. Contenitori di sicurezza - Costo per l’utilizzo di contenitore di sicurezza per raccolta di macerie e rifiuti solidi di cantiere. € 200,00 1 200,00 Totale Apprestamenti 1.000,00 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE 3. Dispositivi per la protezione della testa - Costo di utilizzo di caschi di protezione €/pers 15,00 4 60,00 4. Dispositivi per la protezione degli occhi e del viso - Costo di utilizzo di occhiali a mascherina antipolvere €/pers 10,00 4 40,00 5. Dispositivi per la protezione delle vie respiratorie - Costo di utilizzo di facciale filtrante antipolvere €/pers 11,86 4 47,44 6. Dispositivi per la protezione dell’udito - Costo di utilizzo di cuffie con serranuca e di inserti auricolari (tappi) €/pers 35,00 4 140,00 7. Dispositivi per la protezione del corpo - Costo di utilizzo di completi giacca, pantaloni e tuta €/pers 50,00 200,00 Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 4 13 Prezzo Unitario Quantità Importo 8. Dispositivi per la protezione degli arti superiori - Costo di utilizzo di guanti di protezione €/pers 10,00 4 40,00 9. Dispositivi per la protezione degli arti inferiori - Costo di utilizzo di scarpe e di stivali €/pers 50,00 4 200,00 10. Dispositivi per la segnalazione a distanza - Costo di utilizzo di indumenti segnaletici €/pers 10,00 8 80,00 Totale Dispositivi di protezione individuale 807,44 MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA 11. Mezzi antincendio - Costo di utilizzo di estintore a polvere portatile € 10,00 10 100,00 12. Segnaletica e cartellonistica di sicurezza - Costo per l'utilizzo di segnali di pericolo e di prescrizione illustrati negli schemi segnaletici allegati al piano di sicurezza e coordinamento € 120,00 1 120,00 13. Equipaggiamento di primo soccorso - Costo di acquisto di cassetta di pronto soccorso completa di tutte le attrezzature mediche e dei medicinali richiesti dalla normativa vigente € 250,00 1 250,00 Totale Mezzi e servizi di protezione collettiva 470,00 PROCEDURE 14. Informazione dei lavoratori in cantiere - Riunioni informative con il responsabile del servizio prevenzione protezione rischi e il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione € 800,00 1 800,00 Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc Totale Procedure 800,00 Oneri per la sicurezza A corpo € 3.077,44 14 10. SCHEDE RISCHI E MISURE E DI SICUREZZA 1. POSA DI STRUTTURE PREFABBRICATE ORIZZONTALI 2. USO DELL'AUTOGRU 3. USO DELLA GRU 4. CALCESTRUZZI PER RINFIANCO POZZETTI E FONDAZIONI 5. POSA POZZETTI ED ELEMENTI PREFABBRICATI 6. TRASPORTO, POSA TUBAZIONI E REINTERRO 7. SCAVO A SEZIONE RISTRETTA (TRINCEE) FINO A 1,50 M DI PROFONDITA' 8. IMPIANTO ELETTRICO - LAVORI SOTTO TENSIONE Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 15 SCHEDA N. 1 POSA DI STRUTTURE PREFABBRICATE ORIZZONTALI Attività e Mezzi in uso Gru. Possibili rischi connessi Caduta di Materiale dall’alto. Misure di sicurezza a carico dell’impresa Il sollevamento deve essere eseguito da personale competente. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi che devono avere impressa la portata massima. Vietare la presenza di persone ai lati e sotto il carico movimentato. Ribaltamento. Verificare l’efficienza dei dispositivi limitatori di carico. Investimento. Autorizzare l’uso del mezzo solo a personale competente. Organizzare adeguati percorsi. Interdire la zona d’operazione. Verificare che, prima del sollevamento del carico, il mezzo abbia completamente esteso gli stabilizzatori Sollevamento dei manufatti. Autogru. Manovre e Sollevamento dei manufatti. Ribaltamento. Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc Misure di sicurezza a carico dei lavoratori Le operazioni di sollevamento devono sempre avvenire tenendo presente le condizioni atmosferiche (vento). Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare considerando, in particolare, la variazione degli sforzi secondo l’angolo d’inclinazione dei bracci (funi). Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio, per impedire l’accidentale sganciamento del carico. Le manovre devono sempre essere eseguite cercando di ridurre al minimo l’oscillazione del carico. Lavorare sempre con carichi di valore inferiore alla portata massima dell’apparecchio di sollevamento. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza. Le manovre devono sempre essere eseguite cercando di ridurre al minimo l’oscillazione del carico. Lavorare sempre con carichi di valore inferiore alla portata massima dell’apparecchio di sollevamento. 16 POSA DI STRUTTURE PREFABBRICATE ORIZZONTALI Attività e Mezzi in uso Sollevamento e posizionamento dei manufatti. Possibili rischi connessi Schiacciamento . Urti e colpi. Sollevamento e posizionamento dei manufatti. Rumore. Attrezzi d’uso comune: martello, tenaglie, chiavi. Adattamenti. Contatti con le attrezzature. Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc Misure di sicurezza a carico dell’impresa Il sollevamento deve essere effettuato da personale competente. Impartire precise istruzioni per chi sorregge e guida gli elementi da movimentare, verificando l’applicazione durante le operazioni. Nelle operazioni di sollevamento e posizionamento impartire chiare e dettagliate spiegazioni sui sistemi di sgancio dell’elemento sollevato (ad esempio utilizzare le apposite aste, usare le scale a mano dotate di ganci e indossare la cintura di sicurezza). Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (casco, guanti, scarpe antinfortunistiche, cinture di sicurezza) ed informazioni sul loro utilizzo. Indicare i punti d’attacco delle funi di trattenuta delle cinture di sicurezza. Interdire la zona d’operazione. Verificare l’idoneità dei ganci che devono avere impressa la portata massima. Nelle fasi transitorie di posizionamento delle strutture, impiegare i contrasti in modo tale che sia assicurata la stabilità. Interdire le zone d’operazione. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Misure di sicurezza a carico dei lavoratori Le operazioni di sollevamento devono avvenire sempre tenendo presente le condizioni atmosferiche (vento). Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare. Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio, per impedire l’accidentale sganciamento del carico. Nella guida dell’elemento in sospensione usare sistemi che consentano di operare a distanza di sicurezza (funi, aste, ecc.). Per staccare l’elemento dai ganci di sollevamento procedere attenendosi scrupolosamente alle disposizioni ricevute. Non staccare l’elemento dai ganci di sollevamento sino a che non ne sia garantita la stabilità. I contrasti devono essere correttamente posti e controllati periodicamente. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti. Vincolare saldamente le funi di trattenuta delle cinture di sicurezza solo nei punti che sono stati indicati. All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Usare i dispositivi di protezione individuale. 17 POSA DI STRUTTURE PREFABBRICATE ORIZZONTALI Attività e Mezzi in uso Scale a mano. Lavori in Posizione Sopraelevata. Possibili rischi connessi Caduta di Persone dall’alto. Guida dei carichi e spostamenti. Movimentazione manuale dei Carichi. Avvertenze Misure di sicurezza a carico dei lavoratori Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana. Indossare le cinture di sicurezza e attenersi alle disposizioni ricevute. La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo. Quando si opera con la presenza di linee elettriche aeree impartire precise istruzioni agli addetti ai mezzi di sollevamento e a coloro che devono movimentare materiali lunghi, per mantenere il braccio dell’apparecchio di sollevamento o gli elementi movimentati a distanza di sicurezza. Nel caso di che le distanze minime non vengano rispettate, ai fini di operare in sicurezza, richiedere fuori servizio della linea elettrica all’ente competente. Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc Misure di sicurezza a carico dell’impresa Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Fornire le cinture di sicurezza e indicare i punti di attacco per le funi di trattenuta. Vigilare che le fornite istruzioni sulla movimentazione dei carichi siano rispettate. 18 SCHEDA N. 2 FASE DEL LAVORO: USO DELL'AUTOGRU POSSIBILI RISCHI 1. Incidente per imperizia dell'autista manovratore 2. Ferimenti ed incidenti stradali 3. Elettrocuzione 4. Ribaltamento del mezzo 5. Schiacciamento per cedimento delle imbracature 6. Ferite in varie parti del corpo MISURE DI SICUREZZA 1. L'autogru deve essere usata solo per servizio, da persona esperta ed autorizzata. La gru deve essere sottoposta a verifica annuale da parte dell'ULS competente per territorio, Copia di questo verbale e copia del libretto rilasciato dall'ISPESL devono accompagnare il mezzo. L'autista - operatore è il responsabile del mezzo, dall'assetto del carico e delle operazioni di carico e scarico 2. Vietare l'avvicinamento del personale e di terzi durante le fasi di carico/scarico. Esporre la segnaletica stradale se il mezzo ingombra la carreggiata 3. Controllare che nel raggio di della gru non vi siano linee elettriche aeree o impianti elettrici a distanza minore di m 5,00 (art. 11/164). Tale distanza va calcolata tenendo in considerazione l'ingombro del carico, la sua oscillazione e lo sbandamento dei conduttori. 4. L'operatore deve avere completa visione della zona (all. V Parte II 3.1.13). Assicurarsi che non vi siano ostacoli nel raggio di azione della gru ed assicurarsi della stabilità del terreno, evitando di posizionare il mezzo vicino al bordo degli scavi, su terreni non compatti, con pendenze laterali, ecc. Posizionare gli stabilizzatori, dopo aver tirato il freno a mano, messo le apposite zeppe alle ruote ed inserito le prese di forza. Posizionare gli stabilizzatori in modo da scaricare le balestre, senza sollevare il mezzo. Prendere visione del diagramma portata/braccio della gru e rispettarlo. Sollevare il carico di pochi centimetri per verificare se il carico è in equilibrio ed il mezzo è stabilizzato. La velocità deve essere lenta e uniforme. Il gancio deve sempre agire verticalmente: è vietato usare la gru per tiri inclinati, obliqui o per il traino. Non far mai oscillare il carico. Verificare la chiusura del gancio, le funi e le imbracature. Sono vietati tiri obliqui, nonché il trascinamento e le oscillazioni tendenti a far scendere il carico oltre lo sbraccio della gru. Attenersi scrupolosamente alle prescrizioni del costruttore. 5. Le funi e le brache (fascioni) vanno verificate prima dell'uso e trimestralmente e l'esito della verifica trimestrale va riportata su apposita scheda (all. V Parte II 3.1.11). Non usare funi, brache, ecc. danneggiate. 6. Usare i mezzi personali di protezione (vestiario e calzature in dotazione, casco e guanti) Note: Vigilare che il personale faccia uso dei dispositivi di protezione individuale. E' vietato eseguire riparazioni o lubrificazioni su organi in moto (all. V Parte I 11.1) Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 19 SCHEDA N. 3 FASE DI LAVORO: USO DELLA GRU POSSIBILI RISCHI 1. Caduta dall’alto 2. Caduta di materiale dall’alto 3. Incidente per imperizia del manovratore 4. Contatto con linee elettriche aeree 5. Elettrocuzione 6. Ferite in varie parti del corpo MISURE DI SICUREZZA 1. Controllare la stabilità della base di appoggio e verificare l’efficienza della protezione della zavorra. 2. Devono essere seguite le portate indicate nei cartelli. Non devono essere eseguiti tiri di materiale imbracati o contenuti scorrettamente. Prima dell’utilizzo devono essere controllate lo stato d’usura delle parti in movimento e lo stato di usura delle funi. Devono essere controllato lo stato di serraggio dei bulloni della struttura e l’efficienza delle parti meccaniche in movimento. 3. La gru deve essere manovrata da postazione sicura. L’inizio e la fine della manovra devono essere segnalati con avvisatore acustico. La gru deve essere usata solo per servizio, da persona esperta ed autorizzata. La gru deve essere sottoposta a verifica annuale da parte dell'ULS competente per territorio, Copia di questo verbale e copia del libretto rilasciato dall'ISPESL devono accompagnare il mezzo. Il manovratore è il responsabile dall'assetto del carico e delle operazioni di carico e scarico. 4. Verificare l’assenza di strutture fisse e/o linee elettriche aeree che possano interferire con la rotazione. Tenersi a distanza superiore a quanto indicato nell’Allegato IX da linee elettriche aeree con conduttori nudi o da impianti elettrici in tensione non messi in sicurezza. 5. Controllare che nel raggio di della gru non vi siano linee elettriche aeree o impianti elettrici a distanza minore di quanto indicato nell’Allegato IX. Tale distanza va calcolata tenendo in considerazione l'ingombro del carico, la sua oscillazione e lo sbandamento dei conduttori. 6. Usare i mezzi personali di protezione (vestiario e calzature in dotazione, casco e guanti). Note: Vigilare che il personale faccia uso dei dispositivi di protezione individuale. E' vietato eseguire riparazioni o lubrificazioni su organi in moto (all. V Parte I 11.1) Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 20 SCHEDA N. 4 FASE DI LAVORO: FONDAZIONI CALCESTRUZZI PER RINFIANCO POZZETTI E POSSIBILI RISCHI 1. Ribaltamento dei mezzi 2. Collisioni di mezzi ed investimento di persone da veicoli e da materiali (sassi schizzati) 3. Contatto con macchine 4. Lesioni in varie parti del corpo MISURE DI SICUREZZA 1. Verificare le vie di accesso, provvedendo, ove necessario, al loro allargamento e consolidamento. Transitare a velocità ridotta. 2. Esporre la segnaletica per i cantieri stradali prevista dal Nuovo Codice della strada. Regolare il traffico, ove necessario, con apposito personale. Di notte illuminare le testate del cantiere con luci regolamentari. 3. Vietare l'avvicinamento del personale e di terzi all'autobetoniera ed alle altre macchine operatrici mediante avvisi e sbarramenti. 4. In tutte le fasi di lavoro, i lavoratori devono usare i mezzi personali di protezione (vestiario e calzature in dotazione, casco, mascherine e guanti). Note: Vigilare che i lavoratori usino i mezzi personali di protezione Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 21 SCHEDA N. 5 FASE DI LAVORO: POSA POZZETTI ED ELEMENTI PREFABBRICATI POSSIBILI RISCHI 1. Ribaltamento dei mezzi 2. Collisioni di mezzi ed investimento di persone da veicoli e da materiali (sassi schizzati) 3. Contatto con macchine 4. Caduta di persone nello scavo 5. Lesioni in varie parti del corpo MISURE DI SICUREZZA 1. Verificare le vie di accesso, provvedendo, ove necessario, al loro allargamento e consolidamento. Transitare a velocità ridotta. 2. Esporre la segnaletica per i cantieri stradali prevista dal Nuovo Codice della strada. Regolare il traffico, ove necessario, con apposito personale. Di notte illuminare le testate del cantiere con luci regolamentari. 3. Vietare l'avvicinamento del personale e di terzi alle macchine operatrici mediante avvisi e sbarramenti. 4. Sbarrare lo scavo. 5. In tutte le fasi di lavoro, i lavoratori devono usare i mezzi personali di protezione (vestiario e scarpe in dotazione, casco e guanti). Note: Vigilare che i lavoratori usino i mezzi personali di protezione Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 22 SCHEDA N. 6 FASE DI LAVORO: TRASPORTO, POSA TUBAZIONI E REINTERRO POSSIBILI RISCHI 1. Ribaltamento dei mezzi 2. Possibile rottura delle funi e delle brache 3. Sbilanciamento e rottura del carico 4. Collisioni di mezzi ed investimento di persone da veicoli e da materiali (sassi schizzati) 5. Contatto con macchine 6. Caduta di persone nello scavo 7. Lesioni in varie parti del corpo MISURE DI SICUREZZA 1. Verificare le vie di accesso, provvedendo, ove necessario, al loro allargamento e consolidamento. Transitare a velocità ridotta. Durante le operazioni di carico e/o scarico con gru, stabilizzare l'autocarro con gli appositi piedini, dopo aver verificato la portanza del terreno. 2. Controllare le funi ed i ganci e la portata ammissibile. 3. Verificare la chiusura del gancio e la corretta imbracatura. 4. Esporre la segnaletica per i cantieri stradali prevista dal Nuovo Codice della strada. Regolare il traffico, ove necessario, con apposito personale. Di notte illuminare le testate del cantiere con luci regolamentari. 5. Vietare l'avvicinamento del personale e di terzi alle macchine operatrici mediante avvisi e sbarramenti. 6. Sbarrare lo scavo. 7. In tutte le fasi di lavoro, i lavoratori devono usare i mezzi personali di protezione (vestiario e scarpe in dotazione, casco e guanti). Note: Vigilare che i lavoratori usino i mezzi personali di protezione. Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 23 SCHEDA N. 7 FASE DI LAVORO: SCAVO A SEZIONE RISTRETTA (TRINCEE) FINO A 1,50 M DI PROFONDITA' POSSIBILI RISCHI 1. Rischi tipici per l'uso di mezzi meccanici 2. Elettrocuzione o scoppio di gas 3. Ribaltamento dei mezzi 4. Contatto con le macchine operatrici 5. Caduta di materiali nello scavo 6. Caduta di persone nello scavo 7. Caduta di mezzi nello scavo 8. Accesso al fondo dello scavo da parte del personale 9. Collisioni di mezzi ed investimento di persone da veicoli e da materiali (sassi schizzati) 10. Rumore MISURE DI SICUREZZA 1. Attenersi alle misure di sicurezza contenute nelle apposite schede predisposte per l'uso dei mezzi meccanici. 2. Richiedere informazioni sulla presenza di servizi interrati alle aziende distributrici (cavi elettrici, cavi telefonici, tubazioni gas, acquedotti, fognature, ecc.) 3. Verificare le vie o le piste di accesso, provvedendo, ove necessario, al loro allargamento o consolidamento. Transitare a velocità ridotta. 4. Vietare l'avvicinamento del personale e di terzi al campo di azione delle macchine operatrici. 5. Non depositare materiali sul ciglio degli scavi (art. 120). 6. Predisporre segnalazioni e porre in opera idonei parapetti. 7. Vietare il transito con mezzi meccanici sul ciglio degli scavi. 8. Predisporre scale, andatoie, ecc. 9. Nel caso di lavori di scavo lungo strade urbane o extraurbane, esporre la segnaletica temporanea prevista dal Nuovo Codice della strada (D.Lgs 285/92) e del suo regolamento (D.P.R. 459/92). Illuminare il cantiere durante le ore notturne. 10. Durante le lavorazioni rumorose il personale presente in cantiere deve usare gli otoprotettori (cuffie o tappi). Osservare le ore di silenzio secondo le disposizioni locali. Eventuali lavorazioni da eseguire fuori dagli orari stabiliti devono essere autorizzate dal sindaco. Note: Vigilare che il personale faccia uso di dispositivi di protezione individuale. Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 24 SCHEDA N. 8 FASE DI LAVORO: IMPIANTO ELETTRICO - LAVORI SOTTO TENSIONE POSSIBILI RISCHI 1. Rischio di entrare in contatto con parti in tensione non protette 2. Caduta dall'alto per l'uso della scala a mano o del trabattello 3. Lesioni alle mani per l'uso degli utensili MISURE DI SICUREZZA 1. E' vietato eseguire lavori su elementi in tensione o nelle loro immediate vicinanze. Può derogarsi al suddetto divieto per tensioni non superiori a 1000 V purchè: a) l'ordine di eseguire il lavoro su parti in tensioni sia dato dal capo responsabile b) siano adottate le necessarie misure atte a garantire l'incolumità dei lavoratori (art. 82) 2. Durante il lavoro su scale, gli utensili non utilizzati devono essere tenuti in guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta. 3. Per l'uso degli utensili elettrici consultare le schede relative. 4. I lavori eseguiti ad altezza superiore a metri 2 devono prevedere l'uso di idonei ponteggi con parapetto e fascia parapiede regolamentari (artt. 122, 126). 5. Attenersi alle norme CEI 11-27 per l'esecuzione dei lavori fino a 1000V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua. 6. In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve individuare e delimitare la zona di lavoro, apporre un cartello monitore, sezionare le parti attive e mettere in sicurezza tute le parti che possono interferire con la zona di lavoro (rendendo inaccessibili i dispositivi di sezionamento, verificando l'assenza di tensione, mettendo in corto circuito e a terra la parte sezionata), informare gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni da adottare. Anche l'esecuzione dei lavori in tensione devono avvenire sotto il controllo del preposto. 7. Accertare prima dell'esecuzione dei lavori: - l'efficienza delle attrezzature e dei mezzi di protezione - l'assenza di parti attive con pericolo di contatto accidentale, fuori della zona d'intervento - la corretta posizione di intervento dell'addetto ai lavori Note: Vigilare che i lavoratori usino i mezzi personali di protezione Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 25 Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 26 12. ESEMPLIFICAZIONE DELLA FASE DI LAVORO PER L’INSTALLAZIONE DELLA CABINA ELETTRICA PREFABBRICATA 1. ISTRUZIONI PER IL SOLLEVAMENTO Per la sollevamento e la movimentazione degli elementi prefabbricati, in funzione al tipo di manufatto, si fa uso sostanzialmente di due tipologie di ancoranti: • • sollevamento a boccola DEHA HD, utilizzato nella movimentazione delle strutture monoblocco; sollevamento TUBO ANCORA, utilizzato per la movimentazione di elementi prefabbricati quali pannelli parete, solette di copertura, solai interni, basamenti di fondazione a vasca.. SISTEMA DI SOLLEVAMENTO DEHA HD La nuova generazione del sistema di sollevamento HD, con tappo di protezione e anello di identificazione, copre carichi fino a 15 ton. con solo otto gruppi di carico. Le dimensioni del nuovo sistema di sollevamento HD sono state ottimizzate, rendendolo decisamente più sottile. Grazie al tappo di protezione della filettatura l’interno della boccola il sollevamento è protetto da possibili infiltrazioni di sporco e umidità. L’anello di identificazione in plastica colorata riporta il costruttore, la dimensione del filetto e il gruppo di carico. Il maniglione di sollevamento HD, con il suo golfaro filettato in acciaio, offre elevata sicurezza ed evidenti benefici economici grazie alla maggior durata di esercizio. SISTEMA DI SOLLEVAMENTO TUBO ANCORA Tubo Ancora è un sistema di sollevamento universale: facile e veloce da usare, estremamente sicuro ed a prova di errore. Molto versatile, può essere usato con qualsiasi tipo di manufatto e consente ogni tipo di movimentazione. L’ingombro per l’innesto del maniglione è minimo, anche in manufatti di spessore ridotto, assicurando un pregevole risultato estetico. Il sistema è composto da: a) Gancio articolato E’ il dispositivo che si interpone tra il maniglione e il gancio della gru o il sistema di funi/catene ad esso collegato. Grazie alla sua articolazione composta da tre pezzi, di cui quello intermedio realizzato a maglia di connessione a doppia “C”, permette qualsiasi tipo di movimentazione garantendo l’assorbimento delle sollecitazioni. b) Maniglione Inserito nel TUBO ANCORA e a questo accoppiato, permette il sollevamento del manufatto in totale sicurezza mediante l’utilizzo del gancio articolato. Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 27 c) Tubo È il dispositivo permanente che viene inserito, a perdere, negli elementi prefabbricati in calcestruzzo ed ivi opportunamente staffato e confinato, permettendone il sollevamento. Le Portate marcate vanno da 1 a 12 tonnellate. Rapido, sicuro e a prova di errore L’aggancio veloce e facile del sistema TUBO ANCORA è a prova di errore: l’operazione di sollevamento può iniziare solo se l’accoppiamento in sicurezza fra maniglione e TUBO ANCORA è ultimato. Il sistema TUBO ANCORA permette di effettuare qualsiasi tipo di movimentazione con pannelli architettonici (verticali e orizzontali) di diverso spessore; pilastri; travi; coperture (copponi, alari, doppioT) e tubi in cls. Ingombro ridotto rispetto allo spessore del manufatto: Incrementa il cls intorno all’inserto, senza necessitare di cavità ad esso esterna, riducendo la debolezza locale dell’elemento e presentandosi come la migliore soluzione estetica. I sistemi di sollevamento adottati sono sistemi collaudati e certificati. Non è consentito il sollevamento dei manufatti se non con maniglioni originali appropriati in funzione al gruppo di carico del sistema adottato. Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 28 2. MOVIMENTAZIONE DI STRUTTURE MONOBLOCCO Relativamente alla struttura monoblocco si identificano due possibili fasi di sollevamento e movimentazione che sono rispettivamente : - movimentazione della struttura monoblocco movimentazione del basamento di fondazione prefabbricato a vasca. Movimentazione struttura monoblocco Il box viene movimentato per mezzo di n. 4 sollevamenti a boccola DEHA HD da 5 ton. posizionati in copertura in corrispondenza del lato più lungo a 80 cm. dallo spigolo. La boccola di sollevamento viene agganciata al corrispondente maniglione HD. Il maniglione HD verrà avvitato per tutta la lunghezza della filettatura alla boccola HD annegata nel calcestruzzo. Per il sollevamento si dovrà inoltre far uso di quattro tiranti in acciaio o catene di lunghezza non inferiore a 6.00 m. agganciati direttamente al gancio della grù. Il sistema HD dispone di un sistema di chiusura a molla che assicura, una volta svitato il maniglione la protezione della filettatura dall’attacco degli agenti atmosferici. E’ comunque buona norma, ad installazione avvenuta, proteggere la parte affiorante della boccola con dello stucco prima di impermeabilizzarne la parte superiore con dell’asfalto a freddo. Movimentazione del basamento di fondazione a vasca La vasca di fondazione viene movimentata per mezzo di n. 4 sollevamenti TUBO ANCORA a base piatta da 3 ton. posizionati sul fondo all’interno della vasca stessa. Il tubo ancora, annegato nel calcestruzzo sul fondo della vasca di fondazione, verrà accoppiato al maniglione che verrà a sua volta agganciato la gancio articolato del sistema tubo ancora. L’aggancio del gancio articolato al maniglione, da la garanzia di sicurezza del sistema di sollevamento. A sua volta il gancio articolato verrà agganciato alle funi/catene della grù per il sollevamento. Per il sollevamento del manufatto si dovrà far uso di quattro tiranti in acciaio o catene di lunghezza non inferiore a 6.00 m. agganciati con tiro diretto al gancio della grù. Il sollevamento dei manufatti dovrà avvenire in modo da limitare le componenti orizzontali delle reazioni di attacco, quindi con angolo minimo di 60° tra i cavi di sollevamento e la linea orizzontale. Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc 29 3. MOVIMENTAZIONE DI STRUTTURE A PANNELLI COMPONIBILI Relativamente alla struttura a pannelli componibili si identificano le seguenti fasi di sollevamento e movimentazione dei rispettivi elementi prefabbricati: - elementi componibili vasca di fondazione; solette pavimento pannelli parete solette di copertura. La movimentazione di ogni singolo elemento avviene per mezzo di sollevamenti TUBO ANCORA con portate variabili da 1.5 a 3 ton., in funzione al numero di sollevamenti adottato, che potranno variare da 2 a 4 a seconda che l’elemento sia un elemento orizzontale o verticale, ed al peso del manufatto. Il tubo ancora, annegato nel calcestruzzo sulla parte superiore del manufatto, verrà accoppiato al maniglione che verrà a sua volta agganciato la gancio articolato del sistema tubo ancora. L’aggancio del gancio articolato al maniglione, da la garanzia di sicurezza del sistema di sollevamento. A sua volta il gancio articolato verrà agganciato alle funi/catene della grù per il sollevamento Per il sollevamento si dovrà inoltre far uso di funi in acciaio o catene di lunghezza non inferiore a 6.00 m. agganciati direttamente al gancio della grù. Per il sollevamento del manufatto si dovrà far uso di quattro tiranti in acciaio o catene di lunghezza non inferiore a 6.00 m. agganciati con tiro diretto al gancio della grù. Il sollevamento dei manufatti dovrà avvenire in modo da limitare le componenti orizzontali delle reazioni di attacco, quindi con angolo minimo di 60° tra i cavi di sollevamento e la linea orizzontale. ATTENZIONE !!!!!!! UNA VOLTA AGGANCIATO IL MANUFATTO ALL’AUTOGRU’, DURANTE LA FASE DI SOLLEVAMENTO E MOVIMENTAZIONE, IL MANUFATTO VA DIREZIONATO E CONTROLLATO A DISTANZA ATTRAVERSO UNA FUNE AGGANCIATA AD UN MANIGLIONE DI SOLLEVAMENTO. E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO DURANTE LE FASI DI MOVIMENTAZIONI SOSTARE IN PROSSIMITA’ DEI CARICHI SOSPESI. Studio Tecnico Dott. Ing. Ernesto Massarotto - Treviso 314EsePiSi001.doc