I.P. “G. Marconi” A.S.2016/2017 RETI INFORMATICHE Una rete informatica è costituita da un insieme di dispositivi collegati tra di loro per la: · · · · condivisione dei dati e delle applicazioni; condivisione di un collegamento Internet unico per più dispositivi; condivisione e accesso risorse hardware quali stampanti, fax, scanner, etc.; gestione più efficiente dei dati, delle comunicazioni e delle pianificazioni. Classificazione 1 - Per estensione LAN Local Area Network (rete locale) si estende in generale all’interno di uno stesso edificio o ad edifici contigui (per distanze non superiore a un centinaio di metri). Si tratta delle prime tipologie di reti informatiche realizzate al mondo per semplicità di realizzazione e costi sostenibili anche da piccoli privati. MAN Metropolitan Area Network (rete metropolitana) si estende per una distanza di circa un centinaio di chilometri; nacque per fornire servizi di tv via cavo alle città dove c'era una cattiva ricezione terrestre (tramite antenna). WAN Wide Area Network (rete estesa) si tratta più precisamente di una rete di trasporto che può connettere fra loro più reti locali e/o metropolitane collegate tra loro da una dorsale. Molte WAN sono costruite per una particolare organizzazione e sono private come ad esempio la rete GARR (rete universitaria dei centri di ricerca, che comprende per esempio il CNR e l’ENEA). Internet, una rete di computer che copre l'intero pianeta, è invece ad accesso pubblico. BGAN Broadband Global Area Network (rete globale a banda larga via satellite, rete satellitare). 2 - Per topologia Per topologia si intende il modo con cui sono collegati i dispositivi tra di loro, posso avere 3 diverse topologie: Bus È la topologia più semplice, i dispositivi sono collegati tra di loro attraverso un unico collegamento in cui un solo dispositivo può trasmettere (inviare informazioni) e gli altri dispositivi possono solo ricevere. il problema principale di questo collegamento sorge quando due o più dispositivi tentano di inviare informazioni nello stesso momento creando un conflitto (perdita di informazioni), ne consegue che le informazioni devono essere ritrasmesse e quindi diminuisce la velocità di trasmissione. Prof. Giacomelli Filippo 1 Tecnologie dell’informazione e della comunicazione I.P. “G. Marconi” A.S.2016/2017 Stella : Nella configurazione più semplice è previsto un elemento centrale (Router - dispositivo adatto a tutte le situazioni), il compito del router è quello di smistare informazioni tra i vari dispositivi. i vantaggi di questo collegamento sono: bassa complessità e costi costruttivi; possono comunicare tra loro coppie di dispositivi contemporaneamente, una maggiore velocità di trasmissione dei dati rispetto alla topologia a bus. Anello (Token Ring) È la topologia più complessa delle tre in quanto necessita, per ogni dispositivo collegato alla rete, di un elemento supplementare chiamato ripetitore: Questo ripetitore permette di eliminare la situazione in cui due dispositivi tentano di trasmettere informazioni nello stesso momento, in quanto è presente un segnale, chiamato gettone, che viene “passato da ripetitore a ripetitore” (in un unico senso di circolazione) e fa in modo che solo il dispositivo che “ha il gettone” possa, se vuole, trasmettere informazioni. 3 - Per mezzo trasmissivo All’interno di un mezzo trasmissivo un segnale elettromagnetico si muove sempre alla velocità della luce (c = 3 ▪ 108 m/s nel vuoto; VL,cu = 2 ▪ 108 m/s circa nel rame ) questa non va confusa con la Banda (o velocità di trasmissione) che rappresenta il numero di bit ch vengono ricevuti in un secondo e quindi si misura in bit/s (e i sui multipli). Doppino incrociato Per doppino (o coppia bifilare) si intende una linea di trasmissione composta da una coppia di fili di rame isolati ritorti (twisted pair) mediante binatura. Il doppino può essere singolo oppure in treccia di una moltitudine di coppie, nel cavo ethernet usato “normalmente” nelle reti a stella ci sono 4 coppie di doppini Cavo Coassiale È composto da un conduttore rigido di rame posto al centro del cavo (Anima) e da un dielettrico (generalmente in Polietilene) che separa l'anima centrale da uno schermo esterno costituito da fili metallici intrecciati (Calza) che aiuta a bloccare le interferenze. Fibra ottica Le fibre ottiche permettono di convogliare e guidare l’informazione sottoforma di impulsi luce laser, attraverso il Prof. Giacomelli Filippo 2 Tecnologie dell’informazione e della comunicazione I.P. “G. Marconi” A.S.2016/2017 fenomeno della riflessione totale tra core (anima) e cladding (rivestimento). Sono disponibili sotto forma di cavi, di materiale plastico, sono flessibili, immuni ai disturbi elettrici ed alle condizioni atmosferiche. Le fibre ottiche non sono costose, ma sono molto costose le strumentazioni e i dispositivi necessari per effettuare i collegamenti con i dispositivi. WI-FI È un collegamento effettuato tramite particolari dispositivi, l’informazione viene trasmessa attraverso delle onde elettromagnetiche che si propagano nel vuoto (collegamento radio); questo tipo di rete ha una copertura di qualche decina di metri. Onde Convogliate (power - line) Rappresentano un particolare tipo di collegamento utilizzato quando, a causa di forti interferenze e/o muri spessi, non è possibile realizzare una rete wi-fi e non si vogliono aggiungere ulteriori cavi. L’informazione viene trasmessa sovrapponendola alla rete elettrica di casa attraverso una coppia di dispositivi aggiuntiva. I PROTOCOLLI Per protocollo si intende l’insieme delle regole, che deve essere noto a tutti i dispositivi della stessa rete, adottate affinché lo scambio di informazioni tra due o più dispositivi avvenga nel modo corretto. Il protocollo deve essere uguale per tutti i dispositivi della stessa rete, ovvero devono essere uguali sia l’ordine dei campi sia la loro lunghezza. Gli indirizzi di un dispositivo in rete possono essere: Indirizzo I.P. Il router ha un I.P. fisso assegnato dal costruttore (due router dello stesso modello hanno lo stesso I.P. ad esempio 192.168.0.0); l’I.P. di ogni dispositivo viene assegnato dal router, in ordine progressivo ogni qualvolta sicollega un nuovo dispositivo alla rete; Per configurare un router basta collegarlo ad un PC e digitare nella barra degli indirizzi del browser il Prof. Giacomelli Filippo 3 Tecnologie dell’informazione e della comunicazione I.P. “G. Marconi” A.S.2016/2017 suo I.P.ed usare come identificator (ID) e password (PW) quelli scritti nella sua parte inferiore ; I Dispositivi collegati alla stessa rete NON possono avere lo stesso I.P. I Dispositivi collegati a reti diverse possono avere lo stesso I.P. Esistono 2 tipi di indirizzo I.P.: · · IPv4 composto da 4 campi, separati da un punto, ognuno con numeri da 0 a 255; IPv6 composto da 8 campi, ognuno con numeri da 0 a 65525 usato per le pgg internet. Il dispositivo che effettua il collegamento ad internet si chiama Modem (spesso integrato con il router in un unico dispositivo fisico il Modem – Router), l’indirizzo I.P. del collegamento ad internet è quindi diverso dall’I.P. all’interno della rete e viene assegnato dall’ISP. Indirizzo fisico o M.A.C. È composto da 6 campi di due cifre esadecimali che identifica univocamente ogni scheda di rete (unico per ogni dispositivo) ed è assegnato dl costruttore. L’identificazione di un dispositivo in rete può essere, usando indirizzi I.P., aperta o protetta con password; usando il M.A.C. l’identificazione del dispositivo avviene unicamente se nella configurazione del router viene inserito l’indirizzo fisico del dispositivo da collegare. Gli indirizzi I.P. del collegamento tra dispositivo e router e il M.A.C. possono essere conosciuti digitando ipconfig /all nel prompt dei comandi; l’indirizzo I.P. del collegamento ad internet si può ottenere attraverso qualunque servizio che misura la velocità del collegamento internet. La velocità indicata alla voce banda del menù di configurazione della connessione Wi-Fi rappresenta la velocità del collegamento tra PC e Router e non quella del collegamento ad internet. Tipi di Nodi Ogni dispositivo può essere classificato in base alla funzione che svolge nella rete, avremo quindi: HOST Indica un qualunque dispositivo collegato ad una rete, che questo sia router un PC, una stampante di rete, uno scanner di rete, un elettrodomestico ecc ecc; SERVER Indica un dispositivo che fornisce (e che quindi prende il “comando” della comunicazione) un qualunque tipo di servizio ad altri dispositivi chiamati client quando questi ultimi ne fanno richiesta; (l’ISP è il server che fornisce i servizi internet); Prof. Giacomelli Filippo 4 Tecnologie dell’informazione e della comunicazione I.P. “G. Marconi” A.S.2016/2017 CLIENT I ndica un qualunque dispositivo che accede ai servizi o alle risorse di un altro dispositivo detto server. N.B.: fornire o accedere ad un servizio non sono sinonimi di trasmettere o ricevere dati. Client or stand alone applications? Client installation (applicazione lato Server) means the database and the main application will be present on a server, and a client is installed on the computer of each user who will access the database on the server through a network; all clients are connected to the same database. If you choose standalone installation (letteralmente applicazione che sta in piedi da sola, Applicazione), this means the database and all the information is stored on the local computer and no server is needed. Valori logici e valori elettrici Come sappiamo il linguaggio del computer è quello binario nella sua complessità (linguaggio macchina) il valore di ogni bit, che può assumere valore 0 oppure 1 (detti anche valori logici) da un punto di vista elettrico viene fatta un’associazione tra livello logico e livello elettrico (valore di tensione) in genere si associa il valore logico 0 al valore di tensione più basso del circuito e il valore logico 1 al valore di tensione più alto del circuito (tali valori di tensione dipendono dal tipo generalmente dal tipo di dispositivo). Il valore più basso di tensione vale normalmente 0 V (posizione 0 del deviatore); il valore più alto (posizione 1 del deviatore) di tensione vale: 12 V per i microprocessori perché assorbono molta potenza; normalmente 5 V per gli altri circuiti di un PC; 3.3 V per i dispositivi portatili per diminuire la potenza assorbita e aumentarne l’autonomia. Prof. Giacomelli Filippo 5 Tecnologie dell’informazione e della comunicazione I.P. “G. Marconi” A.S.2016/2017 Tipi di Bus I bus sono le vie di comunicazione dove si “muovono” le informazioni, fisicamente sono di norma dei cavi o delle piste di rame dove è presente una tensione elettrica, possono essere di due tipi: Paralleli Per ogni bit (che compone ad esempio un numero) esiste un cavo o una pista di rame a lui dedicata; (in figura ho la similitudine con delle auto che circolano in una autostrada a 4 corsie disposte su più file parallele). Ha il vantaggio che è costruttivamente più semplice ma è anche il più rumoroso (un filo disteso funziona da antenna) e quindi comporta molti errori di trasmissione quindi un rallentamento della comunicazione a causa delle ripetizioni. Seriali I bit che compongono un’informazione (ad esempio un numero) “sono costretti” a muoversi, uno dopo l’altro, su un unico cavo o pista di rame; (in figura ho la similitudine con delle auto che sono costrette a mettersi in fila per poter circolare). Ha lo svantaggio di essere costruttivamente più complesso, è conveniente quando ho un elevato n° di bit da trasmettere; è meno rumoroso e quindi comporta una velocità di trasmissione maggiore (abbiamo già visto un bus di tipo seriale nella classificazione per topologia). Il bus seriale più “conosciuto” è il bus USB (Universal Serial Bus) che è composto da 4 linee, le linee esterne (con connettori più lunghi) sono quelle necessarie a portare l’alimentazione al dispositivo (se è necessario) e vengono utilizzati per la funzione plug&play (riconoscimento del dispositivo che viene collegato a sistema acceso), le linee interne sono quelle destinate alle informazioni, sono due per ridurre la probabilità di commettere errori, su una linea o ho un dato sull’altro holo stesso dato ma invertito (se su una linea ho uno 0 sull’altra ho un 1 e viceversa)). Multiplexer e Demultiplexer I dati che provengono da un bus parallelo, possono essere serializzati (cioè inviati uno dietro l’altro) tramite un dispositivo che si chiama Multiplexer (MUX), questo dispositivo ha tanti ingressi tanti quanti sono i bit in formato parallelo ed una sola uscita. Il multiplexer è l’analogo del commutatore elettrico, la differenza sta nel fatto che nel commutatore la manopola viene girata manualmente, nel multiplexer invece la selezione dell’ingresso che viene inviata all’uscita viene selezionato tramite i comandi S0 e S1 anch’essi in formato binario (se ad Prof. Giacomelli Filippo 6 Tecnologie dell’informazione e della comunicazione I.P. “G. Marconi” A.S.2016/2017 esempio i selettori valgono S1 = 1 e S0 = 1 cioè (11)2 = (3)10 , verrà collegato direttamente con l’uscita Out l’ingresso I3 . La trasmissione di più canali televisivi digitali può essere fatta in formato seriale. I dati che provengono da un bus seriale, possono essere deserializzati (cioè reindirizzati verso piste diverse) tramite un dispositivo che si chiama DeMultiplexer (DEMUX), questo dispositivo ha un solo ingresso e tante uscite tante quante sono i bit in formato parallelo che voglio ottenere. Il Demultiplexer è l’analogo del commutatore elettrico, la differenza sta nel fatto che nel commutatore la manopola viene girata manualmente, nel multiplexer invece la selezione dell’ingresso che viene inviata all’uscita viene selezionato tramite i comandi S0 e S1 anch’essi in formato binario (se ad esempio i selettori valgono S1 = 0 e S0 = 1 cioè (01)2 = (1)10 , l’ingresso I verrà collegato direttamente con l’uscita Out1 l’ingresso I3 . La trasmissione di un canale televisivo digitale demultiplexata all’interno del decoder per poter scegliere il canale voluto. Microprocessori VS Microcontrollori Un microprocessore è un dispositivo costituito da uno circuito integrato monolitico, ovvero è un dispositivo costituito da milioni di componenti elementari miniaturizzati (ogni componente ha dimensioni dell’ordine del micro o addirittura nanometro) racchiusi in un unico contenitore. Un microprocessore, per come è fatto, è un dispositivo general porpouse (scopo generico), cioè è adatto a svolgere diverse funzioni, anche contemporaneamente, a seconda della applicazione eseguita. All’interno di un PC abbiamo molti microprocessori (la CPU che esegue calcoli matematico-logici, il chipset che controlla e gestisce il flusso delle informazioni, il motore grafico che trasforma le informazione binarie in segnali che vengono visualizzati sul monitor). La potenza di calcolo di un microprocessore indica il numero di “operazioni” e si misura in FLOPS = numero di operazioni in virgola mobile (analogo della notazione scientifica in binario) al secondo; questo valore per un microprocessore è dell’ordine delle centinaia di MFLOPS o anche GFLOPS. Un microcontrollore è anch’esso un circuito integrato monolitico ma effettua un numero molto minore di FLOPS rispetto ad un microprocessore; però il microcontrollore forma un sistema autonomo e racchiude al suo interno Prof. Giacomelli Filippo 7 Tecnologie dell’informazione e della comunicazione I.P. “G. Marconi” A.S.2016/2017 memorie (dati e di programma), timer, Mux e Demux, bus di comunicazione e circuiti per ricevere e inviare dati da e verso l’esterno (microcomputer). Il microcontrollore è un dispositivo per applicazioni embedded (o special porpouse), cioè è adatto ad eseguire una specifica applicazione alla volta per un particolare uso; questa applicazione viene allocata nella memoria di programma. Questa applicazione (che prende anche il nome di Firmware) può essere aggiornata o cambiata per fare eseguire al microcontrollore un’altra funzione; un applicazione o un dispositivo embedded prendono il nome custom se sono fatti su misura in seguito ad una richiesta specifica del cliente. I dispositivi con microcontrollore ad alte prestazioni e flessibilità per uso civile e per l’automazione industriale si chiamano PLC (Programmable Logic Controller) PLC VS Cablaggi Se ho un insieme di elementi il comportamento globale, per far svolgere un compito specifico, dell’intero sistema dipenderà da come questi dispositivi sono cablati (cabled - collegati) tra di loro; se voglio cambiare il comportamento globale del sistema dovrò cambiare il cablaggio (nel peggiore dei casi, ad esempio una scheda madre, se sbaglio i collegamenti dovrò ricostruirla da capo). Invece in un sistema a microcontrollore i dispositivi saranno collegati al PLC sempre nello stesso modo, se voglio cambiare il comportamento globale del sistema (o se ho fatto un errore di progettazione) basterà cambiare l’applicazione immagazzinata nel microcontrollore. OnBoardDiagnostic La diagnostica a bordo, dall'inglese on-board diagnostics, OBD o OBD-II, in un contesto automobilistico, motociclistico o motoristico in generale, è un termine generico che si riferisce alla capacità di autodiagnosi e segnalazione di errori/guasti di un veicolo. OBD I sistemi OBD forniscono al proprietario del veicolo o ad un meccanico accesso alle informazioni sullo "stato di salute" dei vari sottosistemi del veicolo: la normativa standard (in Europa e Stati Uniti) è riferita però solo ai sottosistemi "emission relevant", cioè quelli che, se rotti, possono portare ad un aumento delle emissioni, come catalizzatore, sonda lambda ecc., mentre gli altri sistemi (es. airbag, climatizzatore ecc.) hanno un'autodiagnosi non standard, definita a piacimento da ogni costruttore automobilistico OBD – II L'OBD – II è uno standard definito negli Stati Uniti a metà degli anni novanta che permette di avere un controllo completo sui parametri del motore e monitorare altre parti di un autoveicolo come il telaio e gli accessori; inoltre permette di connettersi al sistema di diagnostica. L'OBD - II è soprattutto un'interfaccia a sola lettura per acquisire segnali di diagnostica. Lo standard OBD - II definisce inoltre alcuni comandi per il controllo dell'output, per le modalità di autocontrollo e per l'azzeramento della memoria; Il connettore OBD-II è identico per tutti i modelli ma esistono cinque differenti protocolli di comunicazione. I costruttori di veicoli statunitensi hanno ricevuto l'obbligo di convertire le connessioni per la diagnostica allo standard OBD-II nel 1996; fino al 1994 molte case utilizzavano delle connessioni proprietarie; dove non c'è l'obbligo di legge per la rilevazione dei parametri legati all'inquinamento Prof. Giacomelli Filippo 8 Tecnologie dell’informazione e della comunicazione I.P. “G. Marconi” A.S.2016/2017 (es. per i motori benzina ante 2001), anziché di OBD-II si parla di OBD-I, cioè una diagnosi a bordo relativa ai soli errori elettrici. EOBD La normativa EOBD (European On Board Diagnostics) è l'equivalente europeo dell'OBD-II ed è stata introdotta per i motori a benzina nel 2001 assieme al livello di emissioni Euro 3 con la direttiva 98/69/CE[1]. Si applica a tutte le autovetture di categoria M1 (con non più di 8 posti a sedere e un peso lordo del veicolo fino a 2.500 kg) immatricolate per la prima volta all'interno degli Stati membri dell'UE a partire dal 1º gennaio 2001 per le autovetture con motore a benzina e dal 1º gennaio 2004 per le autovetture con motore a gasolio. Per i modelli di nuova introduzione, le date di applicazione della normativa sono state anticipate di un anno: 1º gennaio 2000 per le autovetture a benzina e 1º gennaio 2003 per le autovetture a gasolio. Per le autovetture con un peso lordo del veicolo superiore a 2500 kg e per i veicoli commerciali leggeri, le date di applicazione della normativa sono partite dal 1º gennaio 2002 per i modelli a benzina, e dal 1º gennaio 2007 per i modelli a gasolio. L'attuazione tecnica dell'EOBD è essenzialmente la stessa dell'OBD-II, e vengono utilizzati gli stessi protocolli di connessione e di segnale SAE J1962. Le soglie di emissione EOBD per le normative Euro V e Euro VI sono inferiori rispetto alle precedenti Euro III e IV. Manufacturer discretion: · GM: J2411 GMLAN/SWC/Single-Wire CAN 1 · VW/Audi/BMW: Switched +12V to tell a scan tool whether the ignition is on. · Ford, FIAT: Infotainment CAN High 2 Bus Positive Line of SAE J1850 PWM and VPW Manufacturer discretion: · Ford: DCL(+) Argentina, Brazil (pre OBD-II) 1997-2000, 3 USA, Europe, etc. · Ford: Medium Speed CAN-High · Chrysler: CCD Bus(+) 9 Manufacturer discretion: · BMW: TD (Tachometer Display) signal aka engine RPM signal. · GM: 8192 bit/s ALDL where fitted. · Ford: Infotainment CAN-Low 10 Bus Negative Line of SAE J1850 PWM only (not SAE J1850 VPW) Manufacturer Discretion: · Ford: DCL(-) Argentina, Brazil (pre OBD-II) 11 1997-2000, USA, Europe, etc. [ · Ford: Medium Speed CAN-Low · Chrysler: CCD Bus(-) Chassis ground 4 5 Signal ground 12 Manufacturer discretion: · GM: Diagnostic codes to DIC (1994-2004 Corvette) 13 Manufacturer discretion: · Ford: FEPS – Programming PCM voltage 6 CAN-High (ISO 15765-4 and SAE J2284) 14 CAN-Low (ISO 15765-4 and SAE J2284) 7 K-Line of ISO 9141-2 and ISO 14230-4 15 L-Line of ISO 9141-2 and ISO 14230-4 Manufacturer discretion: · BMW: Second K-Line for non OBD-II 8 (Body/Chassis/Infotainment) systems. · FIAT: Infotainment CAN-Low. Battery voltage: · Type "A" 12V/4A 16 · Type "B" 24V/2A Prof. Giacomelli Filippo 9 Tecnologie dell’informazione e della comunicazione I.P. “G. Marconi” A.S.2016/2017 RETIINFORMATICHE...............................................................................................................................................1 Classificazione .................................................................................................................................................................................. 1 1 - Per estensione......................................................................................................................................................................... 1 LAN ......................................................................................................................................................................................... 1 MAN ........................................................................................................................................................................................ 1 WAN ........................................................................................................................................................................................ 1 BGAN....................................................................................................................................................................................... 1 2 - Per topologia ........................................................................................................................................................................... 1 Bus .......................................................................................................................................................................................... 1 Stella ....................................................................................................................................................................................... 2 Anello (Token Ring) .................................................................................................................................................................. 2 3 - Per mezzo trasmissivo ............................................................................................................................................................. 2 Doppino incrociato .................................................................................................................................................................. 2 Cavo Coassiale ......................................................................................................................................................................... 2 Fibra ottica .............................................................................................................................................................................. 2 WI-FI........................................................................................................................................................................................ 3 Onde Convogliate (power - line)............................................................................................................................................... 3 I PROTOCOLLI ................................................................................................................................................................................... 3 Indirizzo I.P................................................................................................................................................................................... 3 Indirizzo fisico o M.A.C. ................................................................................................................................................................ 4 Tipi di Nodi ....................................................................................................................................................................................... 4 HOST ............................................................................................................................................................................................ 4 SERVER......................................................................................................................................................................................... 4 CLIENT ......................................................................................................................................................................................... 5 Client or stand alone applications?................................................................................................................................................... 5 Valori logici e valori elettrici ............................................................................................................................................................. 5 Tipi di Bus......................................................................................................................................................................................... 6 Paralleli ........................................................................................................................................................................................ 6 Seriali ........................................................................................................................................................................................... 6 Multiplexer e Demultiplexer ............................................................................................................................................................ 6 Microprocessori VS Microcontrollori ................................................................................................................................................ 7 PLC VS Cablaggi ................................................................................................................................................................................ 8 OnBoardDiagnostic .......................................................................................................................................................................... 8 OBD ............................................................................................................................................................................................. 8 OBD – II ........................................................................................................................................................................................ 8 EOBD............................................................................................................................................................................................ 9 Prof. Giacomelli Filippo 10 Tecnologie dell’informazione e della comunicazione