elettrotecnica Tariffe elettriche: Tariffarie passato, presente e futuro di Roberto Borgonovo QUANTE VOLTE A SCUOLA ABBIAMO PENSATO: “MA A NOI ELETTROTECNICI COSA IMPORTA CONOSCERE LA STORIA?”. MAI AFFERMAZIONE, TRASCORSI VENT’ANNI DAL TERMINE DEGLI STUDI, MI SEMBRA COSÌ ERRATA; INFATTI, È SOLO GRAZIE ALLA CONOSCENZA DELLA STORIA CHE SI PUÒ COMPRENDERE MEGLIO IL PRESENTE E ORIENTARE LE SCELTE PER IL FUTURO. APPLICANDO QUESTO CONCETTO ALLA “STORIA DELLE FASCE TARIFFARIE”, POSSIAMO CAPIRE MEGLIO LE FUTURE EVOLUZIONI Ante 1990 Non torniamo molto indietro nel tempo, basta arrivare agli anni 1989/90; in quel periodo le tariffe di energia elettrica a copertura dei costi fissi del servizio elettrico, erano state introdotte dal CIP con il provvedimento n. 12 del 6 aprile 1984. Queste tariffe erano caratterizzate da una struttura binomia - cioè prevedevano un addebito in base alla potenza della fornitura ed uno in base all’energia consumata (tale struttura era stata adottata con l’obiettivo di garantire un’equa distribuzione dei costi fissi) - ed erano articolate secondo diverse varianti in funzione della tensione, della dimensione e dell’utilizzazione della fornitura. Il criterio utilizzato era quello della ripartizione dei costi fissi tra le diverse categorie di utenti con la partecipazione di ogni categoria alla formazione delle punte di carico, cioè il riferimento della potenza prelevata al momento in cui si verificava il massimo carico; vi era dunque tra la potenza prelevata e la potenza impegnata contrattualmente con l’ente distributore (allora la monopolista ENEL), una relazione determinata dalla “durata di utilizzazione” della stessa potenza impegnata: la durata di utilizzazione non era altro quindi che il rapporto, espresso in ore/anno, tra il consumo di energia elettrica e la potenza impegnata. Tuttavia, poiché il rapporto che intercorre tra l’utilizzazione della potenza impegnata e il rapporto potenza prelevata massima/potenza impegnata non è di tipo lineare, al fine di consentire una distribuzione coerente dei costi fissi, in ragione della loro contribuzione alla punta massima, le tariffe previste dal provvedimento CIP 12/1984, prevedevano una differenziazione in base al livello di utilizzo della potenza (bassa utilizzazione, media utilizzazione, alta utilizzazione, altissima utilizzazione) ed erano caratterizzate da una struttura, come si diceva, binomia che prevedeva: • un corrispettivo espresso in £/kW, al quale era affidato il compito di assicurare la copertura di una parte del costo fisso considerata proporzionale alla potenza impegnata della fornitura; • un corrispettivo espresso in £/kWh, al quale era affidato il compito di assicurare la copertura del costo fisso rimanente considerato proporzionale al consumo dell’energia; • il corrispettivo legato alla potenza che, al crescere del livello di utilizzazione, aumentava mentre il corrispettivo legato all’energia si riduceva. Cos’era il CIP? Il CIP era il Comitato Interministeriale dei Prezzi ed aveva la funzione di regolamentare il settore dei prezzi per la regolazione dei servizi di pubblica utilità. Nel 1995, con la Legge n. 481/95, è stato soppresso ed al suo posto sono state istituite: • l’ Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas; • l’ Autorità per le Telecomunicazioni. Lo scopo di detti organismi rimane inalterato e cioè devono garantire la promozione della concorrenza e dell’efficienza nei settori di pubblica utilità; per il con- 19 il perito industriale n. 3/2006 elettrotecnica seguimento di detti obiettivi, la legge attribuisce alle autorità funzioni di segnalazione, proposta, controllo, determinazione e aggiornamento delle tariffe, deliberazione e valutazione, oltre ad altre funzioni. Tariffe multiorarie Suddivisione dell’anno solare in periodi di fornitura: • periodo invernale comprensivo dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, ottobre, novembre e dicembre; • periodo estivo comprensivo dei mesi di aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, (Tab. 2). Tabella 2 - Diagramma fasce tariffarie CIP 45-90 suddivisione mensile Siamo nel 1990 La tecnologia fa passi da gigante e il contatore di energia elettrica e di potenza migliora: ora con le nuove apparecchiature si è in grado di misurare energia e potenza per fasce orarie. Il CIP emette quindi il provvedimento n. 45 del 19/12/1990 inserito nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29/12/1990 con Supplemento Ordinario n. 90 e, di fatto, stravolge in parte le tariffe di energia elettrica, inserendo proprio la possibilità di fatturazione dei consumi, sempre con logica binomia, ma su base oraria; sono quindi inserite le nuove tariffe a partire dal gennaio 1992: • biorarie; • multiorarie. Tabella 1 - Diagramma fasce tariffarie CIP 45-90 per bioraria Dal Lunedì al Venerdì 1 2 3 4 5 6 6,5 7 8 8,5 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 21,5 22 23 24 Tutto l’anno Sabato, Domenica e festivi 1 2 3 4 5 6 6,5 7 8 8,5 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 21,5 22 23 24 Tutto l’anno Ore vuote Ore piene Periodo estivo Dicembre Novembre Ottobre Settembre Agosto Luglio Giugno Maggio Aprile Marzo Febbraio Gennaio Mesi anno solare Periodo invernale Suddivisione in fasce orarie: • fascia F1 “ore di punta” dalle 8.30 alle 10.30 e tra le 16.30 e le 18.30, dal lunedì al venerdì nel periodo invernale; • fascia F2 “ore ad alto carico” dalle 6.30 alle 8.30, tra le 10.30 e le 16.30 e tra le 18.30 e le 21.30, dal lunedì al venerdì nel periodo invernale e tra le 8.30 e le 12.00, dal lunedì al venerdì nel periodo estivo escluso il mese di agosto; • fascia F3 “ore di medio carico” dalle 6.30 alle 8.30 e tra le 12.00 e le 21.30, dal lunedì al venerdì nel periodo estivo escluso il mese di agosto; • fascia F4 “ore vuote” dalle 21.30 alle 6.30 dal lunedì al venerdì, tutte le ore del sabato, la domenica e le festività infrasettimanali e tutto il mese di agosto, (Tab. 3). Vediamo ora, a titolo esemplificativo, quanto costava la sola energia elettrica, relativamente alla tariffa multioraria in alta utilizzazione: • fascia F1 116,75 £/kWh pari a 6,03 c€/kWh; • fascia F2 77,05 £/kWh pari a 3,98 c€/kWh; • fascia F3 35,60 £/kWh pari a 1,84 c€/kWh; • fascia F4 8,55 £/kWh pari a 0,44 c€/kWh. Sono, infatti, stabiliti gli orari riconducibili a ore piene e ore vuote per la tariffa bioraria e la suddivisione in Tabella 3 - Diagramma fasce tariffarie CIP 45-90 per multioraria Dal Lunedì al Venerdì fasce orarie per la tariffa multioraria (ri1 2 3 4 5 6 6,5 7 8 8,5 9 10 10,5 11 12 13 14 15 16 16,5 17 18 18,5 19 20 servata alle utenze in media tensione e Gennaio con contratti superiori a 400 kW di potenFebbraio za impegnata). Marzo Le tariffe modificate, mantenevano coAprile munque la differenziazione per bassa, Maggio media, alta ed altissima utilizzazione con Giugno lo stesso criterio sopradescritto. Mettendo Luglio il tutto sotto forma di tabelle si ottiene Agosto quanto segue. Settembre Tariffa bioraria Ottobre Suddivisione in periodi orari: Novembre • ore piene quelle comprese tra le 7.00 e Dicembre le 21.30 dei giorni dal lunedì al venerdì; Sabato, Domenica e festivi • ore vuote quelle comprese tra le 21.30 1 2 3 4 5 6 6,5 7 8 8,5 9 10 10,5 11 12 13 14 15 16 16,5 17 18 18,5 19 20 e le 7.00 dei giorni dal lunedì al venerdì e Tutto l’anno tutte le ore di sabato, domenica e festività F1 F2 F3 F4 infrasettimanali, (Tab. 1). il perito industriale n. 3/2006 20 21 21,5 22 23 24 21 21,5 22 23 24 elettrotecnica Siamo nel 1999 E’ approvato il Decreto Bersani n. 79/99 che, di fatto, pone le basi per l’apertura del mercato elettrico in Italia. E’ il primo passo per la liberalizzazione; i contatori si evolvono sempre più e per misurare i consumi in regime di multioraria si utilizzano apparecchiature sempre più sofisticate ed elettroniche, si vedono le prime apparecchiature per la telelettura. Siamo nel 2004 Il mercato elettrico è ormai per gli utenti non domestici liberalizzato, abbiamo subito il black out energetico nel settembre 2003, mentre l’installazione da parte di ENEL del nuovo contatore elettronico avanza e ormai predomina rispetto ai vecchi Apparecchio per la telelettura contatori elettromeccanici. L’input che il mercato dell’energia porta sul tavolo dell’ AEEG è che è sempre più necessario, al fine di ridurre i picchi massimi di assorbimento, far pagare di più l’energia quando la si consuma e farla pagare di meno quando non la si consuma, in virtù di questi motivi si deve considerare quanto dice la stessa AEEG: • le fasce orarie così come definite dal provvedimento CIP 45-90 non riflettono più adeguatamente le intenContatore elettromeccanico ma molto elettronico sità di carico registrate dal sistema elettrico italiano; • le nuove fasce orarie dovranno costituire un presidio fondamentale alla sicurezza del sistema elettrico naSiamo nel 2001 Gli utenti sono cambiati, ormai la climatizzazione si è zionale poiché dovranno recepire gli stati di criticità spinta un po’ ovunque, i consumi iniziano a cambiare e del sistema ed incentivare i produttori di energia eletle fasce tariffarie, pensate nel lontano 1990, sembrano trica a rendere disponibile la loro capacità produttiva essere poco aderenti alla realtà: per questo cambiano nei periodi di maggior richiesta; anche in virtù di un riallineamento di fasce orarie tra • le nuove fasce tariffarie saranno riconfigurate secondo le indicazioni del Gestore della Rete Nazionale la media e l’alta tensione. Il risultato è riassunto nella tabella 4, dalla quale si (GRTN) in modo localizzato per tener conto della diffeevince che, ferma restando l’impostazione generale, rente disposizione delle festività infrasettimanali e dei cambiano praticamente solo gli orari all’interno dei fine settimana, nonché di opportune rettifiche identifirispettivi periodi (queste modifiche sono quindi state cate a seguito di riscontri rispetto agli effettivi livelli di apportate non più dal CIP che ormai è sparito, ma fabbisogno registrati nel corrente anno. dall’ Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas - AEEG); L’ AEEG ogni anno, con apposita delibera, modificherà infatti gli orari della fascia F1 sono cambiati anche se le fasce tariffarie da adottare per l’anno solare successirimangono sempre e solo nel periodo invernale, di vo. Nella tabella 5 sono illustrate le fasce tariffarie vaconseguenza cambia anche la fascia F2 nel periodo lide per l’anno 2005 ed emesse con Delibera dell’ AEEG n. 235 del 23/12/2004. In questo caso le modifiche, invernale. molte per non dire moltissime, sono, come si è detto sopra, fondate sul principio della curva di carico nazioTabella 4 - Diagramma fasce tariffarie CIP 45-90 modificate dalla Delibera nale registrata dal GRTN che varia per ogni peAEEG n. 228/01 Dal Lunedì al Venerdì riodo dell’anno; le principali sono: 1 2 3 4 5 6 6,5 7 8 8,5 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 21,5 22 23 24 1. l’eliminazione della fascia F1 (la più costosa Gennaio per i mesi di gennaio, febbraio, marzo, ottobre); Febbraio 2. il mese di agosto, che prima era tutto in faMarzo scia F4 (la più economica), vede la comparsa Aprile addirittura della fascia F1 e dalle fasce F2 e F3; Maggio 3. nel mese di dicembre la fascia F1 è rimasta Giugno solo per un certo periodo. Luglio Nel grafico 1 vediamo che le nuove fasce tariffaAgosto rie rispecchiano la curva di carico vista dal Settembre GRTN; a titolo esemplificativo prendiamo come Ottobre riferimento un giorno di consumi rilevati dal GeNovembre Dicembre store nel periodo compreso tra il 12 e il 23 dicembre, in cui sono presenti tutte le fasce orarie. Sabato, Domenica e festivi Il principio richiesto dal GRTN, di far pagare di 1 2 3 4 5 6 6,5 7 8 8,5 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 21,5 22 23 24 più l’energia quando questa è utilizzata e di meTutto l’anno no quando questo non è utilizzata, è stato pienaF1 F2 F3 F4 mente rispettato. 21 il perito industriale n. 3/2006 elettrotecnica Tabella 5 - Diagramma fasce tariffarie come da Delibera AEEG n. 235/04 (valide per l’anno 2005) Dal Lunedì al Venerdì 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 1 - 9 Gennaio 10 Gennaio - 11 Marzo 14 Marzo - 29 Aprile 2 - 31 Maggio 6 - 30 Giugno 1 - 29 Luglio circa 133.000 € con un aumento di circa il 43%. Se lo paragoniamo all’incremento ISTAT dal 1990 al 2005 pari al 60% circa, notiamo 19 20 21 22 23 24 che il costo della bolletta è in linea con i dati ufficiali mentre, se splittiamo i parametri, notiamo che il costo della sola energia è aumentato di circa il 230% mentre il costo della potenza è diminuito del 45% (Tabella 6). 1 - 5 Agosto 6 - 21 Agosto 22 Agosto - 16 Settembre 19 Settembre - 18 Novembre 21 Novembre - 7 Dicembre 12 - 23 Dicembre 24 - 31 Dicembre Sabato, Domenica e festivi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Tutto l’anno F1 F2 F3 F4 55,0 Grafico 1 fasce tariffarie 35,0 25,0 15,0 consumi da GRTN (migl./kW) 45,0 5,0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 -5,0 Fasce del giorno 13/12/2005 (fascia F1 colore Rosso - fascia F2 colore Verde - fascia F3 colore Viola fascia F4 colore Giallo) Facciamo due conti Vediamo ora, a titolo esemplificativo, quanto costa la sola energia elettrica, relativamente alla tariffa multioraria in alta utilizzazione (costi presi dal sito ENEL, distribuzione per tariffa M2V - mercato vincolato, periodo primo trimestre 2006): • fascia F1 17,03 c€/kWh; • fascia F2 9,58 c€/kWh; • fascia F3 7,18 c€/kWh; • fascia F4 4,09 c€/kWh. A conti fatti, una ditta con un consumo nella norma da 1.100.000 kWh annui, nel 1990 pagava una bolletta all’ENEL di circa 92.000 € e nel 2005 una bolletta pari a Tabella 6 F1 F2 CIP al 1990 tariffe 2006 CIP al 1990 tariffe 2006 400 € 85,34 € 21,60 € 34.136,00 € 8.640,00 400 € 46,29 € 21,60 € 18.516,00 € 8.640,00 CIP al 1990 tariffe 2006 CIP al 1990 tariffe 2006 CIP al 1990 tariffe 2006 117.000 157.457 € 0,0603 € 0,1703 € 7.055,10 € 26.814,93 406.400 456.814 € 0,0398 € 0,0958 € 16.174,72 € 43.762,78 CIP al 1990 tariffe 2006 € 41.191,10 € 35.454,93 € 34.690,72 € 52.402,78 Potenze costo kW costo potenza consumi kWh costo energia costo energia costo totale ISTAT al 1990 ISTAT al 2005 F3 F4 400 400 € 22,13 € 3,53 € 21,60 € 21,60 € 8.852,00 € 1.412,00 € 8.640,00 € 8.640,00 delta potenza in ass. delta potenza in % 284.500 301.500 243.515 251.614 € 0,0184 € 0,0044 € 0,0718 € 0,0409 € 5.234,80 € 1.326,60 € 17.484,38 € 10.291,01 delta energia in ass. delta energia in % € 14.086,80 € 2.738,60 € 26.124,38 € 18.931,01 delta totale in ass. delta totale in % 1,6036 delta ass. 1,0000 delta % Totali 400 / / € 62.916,00 € 34.560,00 - € 28.356,00 - 45,07% 1.109.400 1.109.400 / / € 29.791,22 € 98.353,10 € 68.561,88 230,14% € 92.707,22 € 132.913,10 € 40.205,88 43,37% 0,6036 60,36% Cosa ci aspetta per il 2006 e il 2007? Il 2006 non porterà nessuna modifica strutturale delle fasce tariffarie: queste, infatti, saranno modificate solo in base alle nuove festività infrasettimanali ed i relativi possibili “ponti”. Le vere novità riguarderanno il 2007 che porterà ad una nuova rivoluzione delle fasce tariffarie. 19 20 21 22 23 24 L’ AEEG sta lavorando per trovare un nuovo sistema di fasce che sia, allo stesso tempo, semplice (opzione caldamente richiesta dai distributori di energia elettrica) ma che rispecchi comunque la curva di carico nazionale (opzione caldamente richiesta dal GRTN); le soluzioni che vanno al momento per la maggiore e che saranno proposte dall’ AEEG in un documento di consultazione, probabilmente entro giugno 2006, (per dar tempo ai fornitori ed ai venditori di energia di modificare le proprie tariffe) sono le seguenti. 1. Vendita: - ristrutturazione fasce orarie. 2. Trasmissione: - abolizione fasce orarie per il parametro TRAS; - introduzione tariffa oraria; - abolizione fasce orarie per parametro CTR; - semplificazione tariffaria. 3. Dispacciamento: - abolizione fasce orarie; - semplificazione tariffaria. La fasce come cambieranno all’ora? Siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma le più probabili sembrerebbero: • un’unificazione delle fasce F2 ed F3; in questo caso la rimodulazione oraria sarebbe piuttosto semplice e rimarrebbero 3 fasce, la F1, le nuove F2 e 3 e la F4; • la creazione di solo 2 fasce orarie denominate Pick e Off Pick, cioè fascia di picco (caratterizzata da consumi e picchi di potenza elevati), con un ipotetico intervallo orario dalle 7.00 alle 20.00, dal lunedì al venerdì, ed una fascia di fuori picco (caratterizzata da consumi e picchi di potenza ridotti), con un ipotetico intervallo orario dalle 20.00 alle 7.00 dal lunedì al venerdì e tutte le ore di sabato, domenica e festività. Conclusioni Spero di essere stato esauriente in questa materia difficile e piena di tranelli, sigle e codici vari. Sono comunque convinto che per risparmiare energia non sia sufficiente cambiare fornitore ma occorre intraprendere iniziative atte a consumare di meno. ■ il perito industriale n. 3/2006 22