Relazione Illustrativa progetto preliminare Piscina di Trezzo sull’Adda (MI) Intervento di ottimizzazione energetica degli impianti di riscaldamento, produzione ACS e climatizzazione a servizio della Piscina Comunale. Inquadramento dell’intervento. L’intervento è contestualizzato all’interno di una programmazione complessiva che l’Amministrazione del comune di Trezzo intende attuare finalizzata alla razionalizzazione e pianificazione degli interventi attinenti il consumo energetico degli edifici comunali nel loro complesso. L’intervento in oggetto nel caso specifico si pone come primo intervento ed è dedicato ad una delle utenze maggiormente dispendiose quale la piscina comunale. In tale contesto è prevista di partecipazione ad un bando di regione Lombardia relativo alla copertura parziale degli investimenti in caso di adozione di Pompe di Calore finalizzate alla climatizzazione invernale per edifici pubblici. Descrizione dell’applicazione esistente. Impianti terminali L’edificio in oggetto, dal punto di vista delle attività che vi si svolgono, è caratterizzato dalla presenza di una doppia Piscina, per adulti e per bambini, da una piccola Palestra, e dagli ambienti ausiliari: Hall, Spogliatoi, Tribuna. La tipologia di ambienti risulta piuttosto eterogenea e prevede per ciascun ambiente una forma di climatizzazione indipendente in grado di mantenere le condizioni interne di temperatura, umidità e di ricambio dell’aria adeguate alla tipologia di attività. Per questo motivo l’impiantistica della struttura è impostata sulla presenza di impianti indipendenti, perlopiù ad aria, in grado di trattare ciascuna zona nelle modalità e negli orari previsti. Ai sistemi di riscaldamento si affiancano i sistemi di trattamento e preparazione dell’acqua utilizzata nelle docce e dell’acqua di rinnovo delle vasche cui è dedicato circa il 60% del consumo complessivo dell’edificio. 1 Nella zona vasche è installato un sistema a pavimento radiante che tuttavia non viene utilizzato in quanto il sistema di trattamento a tutt’aria risulta idoneo e sufficiente a garantire temperature e umidità richieste. Vi sono inoltre due linee radiatori a servizio della zona infermeria ed altre zone accessorie. Sistema di produzione Il sistema di produzione si basa ad oggi su due generatori a metano di cui uno giunto ad un elevato stato di vetustà. Malgrado la circuitazione utilizzata e la tipologia di collegamenti agli impianti renda compatibile l’utilizzo di generatori a condensazione, l’investimento in tal senso è stato procrastinato nel tempo e rimane comunque una possibilità tecnicamente ed economicamente percorribile. Alla generazione a Metano è stato in tempi recenti affiancato un sistema di collettori solari termici vetrati proporzionato ai consumi ingenti di acqua calda sanitaria che tuttavia trova pieno utilizzo unicamente nella stagione estiva. Tale installazione fu a suo tempo realizzata approfittando di un bando specifico di Regione Lombardia e relativo all’implementazione di sistemi ad uso di edifici pubblici con sistemi basati sul solare termico. Mentre le caldaie sono collegate in cascata direttamente al collettore d’utenza, il solare termico viene interfacciato tramite idonei volumi di accumulo in acqua tecnica. La regolazione esistente consente di deviare la potenza termica proveniente dal campo solare verso gli scambiatori di mantenimento e rinnovo dell’acqua delle vasche. In tal modo, durante il periodo estivo, risulta possibile sfruttare il solare oltre che per la preparazione di acqua calda sanitaria anche per l’alimentazione dell’unica altra utenza attiva in estate, ovvero il sistema di rinnovo dell’acqua delle vasche. Purtroppo la realizzazione del sistema di scambio non risulta pienamente ottimizzata e pertanto non è stato possibile verificare, neppure nei mesi più favorevoli, un completo spegnimento dei generatori. Tale situazione tuttavia deve essere comunque valutata alla luce dalla indisponibilità caratteristica delle fonti rinnovabili quali il solare. Ipotesi di intervento. L’intervento suggerito dalla documentazione di bando trova una sua collocazione all’interno di una logica complessiva atta alla riduzione complessiva dei costi energetici di gestione. L’adozione di pompe di calore ben si presta all’accoppiamento con sistemi che possono funzionare anche alle temperature caratteristiche di questo tipo di generazione. 2 Lo studio realizzato si è pertanto concentrato sulle modalità di interfacciamento di un sistema a pompa di calore con il sistema esistente e si è prefisso la seguenti finalità: - realizzazione di un sistema coordinato pompa di calore e caldaia a metano configurato in modalità tale da associare i carichi a bassa temperatura alla pompa di calore e quelli ad alta temperatura alla generazione. Nello specifico, essendo i sistemi di riscaldamente prevalentemente adattabili alla soluzione a bassa temperatura (sistemi ad aria e pannelli radianti) lo sfruttamento della stessa verrà prevalentemente indirizzato alle utenze di climatizzazione invernale, con possibilità funzionale di preriscaldo dell’acqua sanitaria e delle vasche. - Razionalizzazione dei sistemi di accumulo: si prevede di utilizzare il sistema esistente di accumulo di acqua tecnica a servizio del solare termico quale sistema di accumulo per la pompa di calore nella stagione invernale, eventualmente integrandolo al fine di consentire un corretto funzionamento del generatore in pompa di calore e di favorire per quanto possibile il funzionamento notturno a tariffa elettrica agevolata. - Predisposizione di un sistema di produzione frigorifera con recupero del calore di condensazione finalizzato alla possibile integrazione con l’utenza del palazzotto sportivo adiacente ed in fase di completamento. Taglia della pompa di calore: Le analisi realizzate in sede di progettazione preliminare hanno permesso di stimare le occorrenze per climatizzazione invernale e hanno definito in una taglia prossima ai 260kW termici complessivi, con consumo elettrico pari a circa 85kW e possibilità di resa frigorifera pari a 230kW a otto stadi di parzializzazione. La predisposizione di un circuito primario per il condizionamento comporta l’installazione di un sistema di disaccoppiamento e accumulo inerziale tale da consentire un allacciamento graduale fino alla potenzialità massima. Predisposizione ampliamenti futuri. Sebbene le volumetrie dell’edificio risultino definite, l’amministrazione ha prospettato la possibilità di estendere l’utilizzo ad una vasca esterna eventualmente da definire. A tal proposito si tiene conto di una forma di possibile modularità nella valutazione e nell’impiego degli spazi, sebbene ad una prima analisi alla massima producibilità in regime estivo (compatibile quindi con l’utilizzo delle vasche esterne) si deve tener conto del contributo non trascurabile del solare termico installato. Tuttavia viene prevista una allocazione fisica per una seconda macchina per usi futuri. 3 Posizionamento delle apparecchiature: La pompa di calore ad aria deve funzionare in ambiente esterno. Le dimensioni indicative saranno di 2x5 metri in pianta ed una elevazione di circa 2,3m. Il peso dell’unità è di circa 3000kg e si prevede pertanto la preparazione di un adeguato basamento nella zona ad oggi adiacente alla Unità di trattamento aria a servizio della zona Vasche, salvo verifica delle occorrenze di spazio calmo contemplate nei piani di esodo della prevenzione incendi. Allacciamento delle apparecchiature La pompa di calore ha un consumo elettrico non trascurabile e si prevede pertanto l’allacciamento della cabina di media tensione esistente prevista per il palazzetto. Per quanto riguarda i circuiti idraulici si prevede un collegamento con la sottocentrale ove sono posizionati i sistemi di accumulo caldo a servizio del solare termico ed eventualmente da integrare. A partire da tale accumulo si prevede un collegamento tramite collettore di nuova installazione a tutte unità di trattamento aria che saranno per l’occasione implementate con batterie di riscaldamento supplementari dimensionate sulle temperature fornite dalla pompa di calore. Si prevede inoltre di installare un collegamento diretto ai bollitori di acs per il funzionamento invernale. Il progettista Studio AQS 4