MESSA A PUNTO DI UN 420
SCAFO: Nautivela
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ALBERO: Proctor k
VELE: All round
EQUIPAGGIO: 120 kg
Piede dell'albero:
a 46 cm dall’asse del perno della deriva.
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Crocette:
lunghezza 47 cm; apertura 13,5 cm.
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Rake
INTENSITA’VENTO
RAKE
VALUTAZIONE INTENSITA’ DEL VENTO
1/3 m.s.
612 cm.
3/6 m.s.
609 cm. Med.legger Prodiere sul bordo (trapezietto)
o
6/8 m.s.
606 cm.
Medio
Prodiere al trapezio, timoniere alle cinghie; si
riesce a tenere la barca dritta lascando randa
non più del 20% del tempo di navigazione.
Deriva tutta giù.
8/10 m.s.
602 cm.
Forte
Barca difficile da tenere dritta. Lascate più del
50% del tempo; deriva 10 gradi su.
Da 11 m.s. in su
598 cm.
Fortissimo
La barca stà dritta con estrema difficoltà. La
randa porta per brevi periodi; deriva 15 gradi
su.
Leggero
Prodiere da sottovento a cavallo della deriva
E’ consigliabile usare il valore di rake medio perché è più facile da adattare alla variazione
dell’intesità del vento e comunque non più di 3 posizioni. Quella per venti medio-leggeri,
medio, forte e usare gli estremi solo in caso di assoluta certezza sull’intensità del vento,
poiché il rake dipende principalmente dalla posizione delle sartie sulle lande che è
impossibile variare in regata ed anche vietato dal regolamento di stazza.
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Tensione della ghinda: 30
L’intensità della tensione della ghinda può essere evidenziata mediante marche sull’albero
in corrispondenza della posizione del gancio del paranco con valori determinati con il
tensiometro a terra. Se durante la regata dovesse cambiare di molto l’intensità del vento,
non potendo cambiare il rake, si può ovviare cazzando o lascando leggermente la ghinda
rispettivamente per un aumento o una diminuzione dell’intensità del vento.
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Zeppe
Sono il maggior mezzo per controllare la flessione dell’albero. Bisogna averne un certo
numero di diversi spessori. E’ l’unico mezzo a disposizione per potenziare e depotenziare
l’efficienza delle vele che si ha in navigazione. In generale un po’ di flessione con venti
leggeri, quasi dritto con venti medi, flesso o molto flesso con venti forti. Non lasciare la
mastra priva di zeppe per non permettere all’albero di pompare.
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Deriva
Di bolina sarà tutta giù in verticale fino a un vento medio, (come descritto in precedenza),
tranne che con mare formato, dove è meglio angolarla cinque gradi verso poppa per una
migliore accelerazione nel passaggio dell’onda. Con l’incremento della velocità del vento si
procederà ad angolarla sempre più verso poppa fino a un massimo di 20 gradi. In
presenza di onda sarà necessario un po’ meno di deriva rispetto alla stessa intensità del
vento. In poppa è bene tenere esposta una sufficiente superficie per ottenere più
direzionalità a stabilità di rotta che permetta un uso moderato del timone.
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Archetto
Secondo le regole di stazza è permessa la regolazione mediante occhielli sui due stroppi
che lo compongono, in modo da accorciare la loro lunghezza naturale, tramite dei ganci in
esso inseribili. Questa manovra ci permette di facilitare il posizionamento del boma più al
centro possibile anche con il boma basso, nel caso in cui staremo usando un rake basso,
senza che i bozzelli del boma e dell’archetto vengano a contatto.
Lunghezza degli stroppi: da cm 56 per un valore di rake 614, a cm 52,5 per un rake di 598.
Avendo la possibilità di regolarlo solo su due misure.
MESSA A PUNTO E REGOLAZIONE DELLE VELE
RANDA
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stecche:
non risparmiate su di esse, che devono essere rastremate per permettere un buon
raccordo fra il grasso e l’uscita della balumina.
La stecca alta deve essere inserita nella tasca con appropriata tensione: un po’ lasca con
venti leggeri, più compressa con venti forti. Se vuoi ottenere il massimo dalla tua randa
devi avere almeno due set di stecche, uno più flessibile per venti leggeri e uno più
flessibile per venti forti.
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Cunningam:
da usare solo con venti forti per stabilizzare la posizione del grasso che con l’aumento del
vento, tende a spostarsi verso poppa e per aprire la balumina. Non prestare troppa
attenzione alle increspature dell’inferitura con vento leggero.
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Vang:
nessuna tensione è necessaria sinché il vento è leggero. Quando l’equipaggio inizia a
sedersi sul bordo sopravvento, sicuramente è il momento di iniziare a metterlo in tensione.
Con l’aumento del vento questa tensione deve essere sempre più accentuata, non esitate
a metterlo in forza quanto più potete in condizioni di vento forte e fortissimo, perché non
potrete mai chiudere la balumina tanto da mandarla in stallo perché le forze in gioco sono
veramente troppe. Utilizzate al massimo la possibilità offerta dal regolamento di stazza (5
bozzelli per creare il paranco). Il massimo vantaggio in termini di forza - resistenza è data
dalla predisposizione di bozzelli con un paranco a taglia che offre un vantaggio di 1/16,
ovvero cento kg di resistenza sono vinti applicando una forza di 6,25 kg; il che si traduce
in facilità di manovra anche stando alle cinghie.
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Base:
tesata al massimo in tutte le condizioni di bolina, tranne che con venti medio leggeri e con
onda, dove può essere rilasciata fino a 2,5 cm.
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Balumina:
la tensione è determinata dal comportamento dei tell tales (filetti), specie quello
posizionato in prossimità della stecca alta, che deve fileggiare verso poppa per l’ 80% del
tempo. Il controllo avviene tramite la tensione del vang; più tensione uguale minor periodo
di fileggiamento e viceversa.
FIOCCO
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E’ importantissimo poterlo regolare in modo da creare il giusto canale tra esso e la
randa, che sarà diverso a seconda dell’intensità del vento e il grasso della randa
stessa. Infatti la flessione dell’albero adattato alle varie intensità del vento cambia il
suo profilo a cui si dovrà adattare la balumina del fiocco, per quanto riguarda la
forma. Per quanto riguarda l’ampiezza, questa dipende esclusivamente
dall’intensità del vento, che di norma è il meno ampio possibile, tranne che in
condizioni estreme; vento leggero o vento forte. Per facilitare tale complessa
regolazione (dato che il punto di scotta del 420 è fisso), è consigliabile marcare con
un pennarello indelebile, sia la scotta che la controscotta (barber) del fiocco quando
esse sono regolate per un vento medio, così da usare come riferimento per le altre
intensità. Questa operazione va fatta esclusivamente in navigazione, quando le
vele sopportano il carico del vento, quindi con l’aiuto di una persona che vi segua
col gommone da una posizione idonea, suggerirà le varie tensioni da dare alla
scotta e controscotta fino a che non si trova l’ampiezza e la forma ideale del canale
fiocco – randa.
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Controscotta (barber):
Fare un uso moderato, perché oltre che chiudere la balumina e stringere il canale,
inlfluenza anche il grasso del fiocco.
Vento leggero; pochissima tensione.
Vento forte; non usarlo per niente.
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Cunningam:
in tutte le condizioni leggera tensione per far sparire le pieghette dell’inferitura. Cazzare
con vento forte per limitare lo spostamento del grasso verso poppa.
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Punto di mura:
il più basso possibile in accordo con il tipo di fiocco, per non permettere all’aria di passare
tra il grembiule e la coperta, che è causa di turbolenza nella parte sottovento del fiocco.
REGOLE FONDAMENTALI SUL 420
ASSETTO
Barca piatta in tutte le condizioni.
Tenere lo specchio di poppa fuori dall’acqua.
Portare la barca moderatamente sopravvento in poppa.
REGOLAZIONI
Scotta randa da assestare in continuazione.
Controllare spesso i tell tales della balumina della randa.
Barber del fiocco: non tralasciare mai di usarlo nelle condizioni sopra descritte.
Vang: regolare ad ogni cambio di condizione, cazzare a ferro con vento forte.