Sommario Guida di installazione b b b b b b b b b b b Sistema di distribuzione Librio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 322 Sganciatori MSU . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 326 Ausiliari di telecomando per C40, C60, C120 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 328 Interruttori NG125 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 331 Interruttori differenziali ID . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 334 Blocchi differenziali Vigi C40 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 335 Blocchi differenziali Vigi C60 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 336 Blocchi differenziali Vigi C120 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 337 Blocchi differenziali Vigi NG125 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 338 Ausiliari elettrici per blocchi Vigi NG125 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 339 Relè di controllo intensità di corrente RCI, tensione RCU, fase RCP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 340 b Scelta degli SPD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 345 b Contattori economizzatori CDS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 348 b Trasformatori di corrente TA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pagina 350 321 Sommario_cap_11.indd 321 25/06/10 12:12 Guida di installazione Sistema di distribuzione Librio Il Sistema di Distribuzione Librio si basa su di un concetto estremamente semplice e geniale: il poter mixare, sotto lo stesso ripartitore, prodotti con funzioni differenti quali: ■ interruttori automatici 1P+N e 3P+N; ■ interruttori differenziali; ■ interruttori magnetotermici differenziali 1P+N e 3P+N; ■ ausiliari di segnalazione e comando; ■ ausiliari per il telecomando (contattori e teleruttori); ■ apparecchiature di controllo e comando. Questo è oggi possibile grazie ai ripartitori RP C40 che sono la spina dorsale del Sistema di Distribuzione Librio. Grazie ai ripartitori RP C40 è oggi possibile realizzare quadri elettrici in modo più semplice e professionale: ■ la disposizione degli apparecchi all’interno dei quadri rispecchia fedelmente lo schema elettrico; ■ protezione differenziale generale e gruppi di partenze associate disposte sulla stessa fila; ■ partenze disposte in gruppi; ■ organizzazione dei gruppi a scelta dell’installatore in piena libertà, ad esempio: ■ per tipo di utenze (illuminazione, prese, condizionamento, …); ■ per zone (uffici, laboratori, …); ■ risparmio di tempo nella realizzazione dei quadri; cablaggi ridotti al minimo indispensabile ed estetica del quadro con un aspetto più curato e professionale. ■ 322 pag322-338.indd 322 24/06/10 17:23 Guida di installazione La particolare disposizione dei denti dei ripartitori (per ogni modulo di larghezza sono disponibili sia il dente di neutro che un dente di fase) e la presenza di apposite cave sulla parte alta delle apparecchiature, consentono di affiancare sulla stessa guida DIN e sotto lo stesso ripartitore tutti gli apparecchi di controllo e comando più frequentemente utilizzati nei quadri di distribuzione nei settori domestico e terziario. Gli apparecchi di protezione (sia monofasi che trifasi) vengono alimentati direttamente dal ripartitore e tutti gli ausiliari elettrici e gli apparecchi di controllo e comando possono essere frapposti tra gli apparecchi di protezione (ad esempio ogni apparecchio di controllo e comando può essere posizionato direttamente a fianco del proprio interruttore di protezione). 14889 Utilizzo dei ripartitori ■ I ripartitori RP C40 sono tagliabili a misura utilizzando un semplice seghetto, senza dover smontare e rimontare le barrette di rame. ■ I punti di taglio sono identificati da apposite scanalature che semplificano l’accesso del seghetto e permettono di rispettare le corrette dimensioni modulari. ■ Con i ripartitori vengono forniti dei copridenti isolanti, che assicurano la copertura dei denti non utilizzati, e delle chiusure laterali per garantire le corrette distanze d’isolamento. ■ Identificazione delle differenti fasi e del neutro sulla parte anteriore del ripartitore in corrispondenza di ogni dente. ■ I denti sono immobilizzati nell’isolante per semplificarne l’inserimento nei morsetti degli apparecchi. ■ Alimentazione possibile tramite: ■ interruttore generale di gruppo, ■ cavi inseriti direttamente nei morsetti degli interruttori, ■ connettori opzionali per cavi di sezione maggiore. 323 pag322-338.indd 323 24/06/10 17:23 Guida di installazione Sistema di distribuzione Librio Installazione ■ Posizionare le apparecchiature su guida DIN. ■ Installare il ripartitore. ■ Serrare a fondo i morsetti di collegamento per assicurare l’alimentazione dei dispositivi di protezione. ■ Posizionare gli appositi copridenti per garantire l’isolamento dei denti non utilizzati. 1 3 2 Rimozione delle apparecchiature È possibile rimuovere un prodotto installato con i ripartitori RP C40 senza dover smontare questi ultimi: ■ aprire l’interruttore di protezione generale della fila; ■ aprire i morsetti dell’apparecchiatura da smontare (➀); portare in posizione di aperto le clips bistabili dell’apparecchio, posizionate sia in alto che in basso, (➁); ■ ■ estrarre il prodotto dalla fila ruotandolo verso l’alto e tirandolo successivamente verso il basso (➂). 2 2 3 1 324 pag322-338.indd 324 24/06/10 17:23 Guida di installazione Protezione magnetotermica/differenziale per le singole partenze È la funzione tradizionalmente utilizzata nei quadri elettrici, con ingresso cavi nei morsetti a monte dell’interruttore magnetotermico ed uscita cavi nei morsetti a valle del blocco differenziale. 14889 14889 30mA A si X40N vigi X40 C32 4500 400V~ si 30mA 17508 19464 17573 230V~ 19466 C16 S vigi X40 X40a S Protezione differenziale e magnetotermica/differenziale di gruppi di partenze È una nuova funzione che si viene a creare con l’utilizzo del Sistema di ripartizione Librio. Consiste nell’avere entrata ed uscita cavi sempre a monte, dando così la possibilità di poter installare questi dispositivi sulla stessa linea (guida DIN) degli interruttori tradizionali e di poterli utilizzare come “interruttori generali” di fila. Questo è reso possibile dalla particolare conformazione di interruttori differenziali puri (ID C40) e blocchi differenziali (Vigi C40 e Vigi C60 specifici) che, riportano i morsetti di uscita cavi nella parte alta del prodotto consentendo così di alimentare i ripartitori RP C40 e, con questi ultimi, di alimentare gli interruttori per la protezione delle singole partenze. 14889 14889 N C16 230V~ 300mA A N 40A si 300mA si X40N vigi X40 19423 19499 17573 repère-client sur étiquette 12 mm S ID X40 I n 0,3A S 325 pag322-338.indd 325 24/06/10 17:23 Cap11_M9.book Page 326 Thursday, June 24, 2010 5:20 PM Sganciatori MSU Guida di installazione per interruttori C40, C60, C120, ID, ID C40, C40 Vigi e I-NA Sganciatori di massima tensione MSU Associati agli interruttori C40, C60, C120, I-NA o ID, gli sganciatori MSU provocano l’apertura dell’interruttore associato in caso di sovratensioni sulla rete che possono essere generate dalla mancanza del neutro a monte dell’installazione. tempo (ms) DB102780 Curva di intervento tensione (V) Applicazione Comandano l’apertura dell’interruttore associato in caso di aumento della tensione fase-neutro in seguito alla rottura del neutro. Collegamento DB102783 Controllo circuito monofase DB102675 Controllo circuito trifase 326 0 Cap11_M9.book Page 327 Thursday, June 24, 2010 5:20 PM 0 Origine delle sovratensioni Gli sganciatori MSU rilevano le sovratensioni che possono essere generate dalla mancanza del neutro in seguito: b alla presenza di armoniche b a collegamenti difettosi b ad un incidente di lavoro o di servizio. La comparsa di tensioni superiori alla tensione nominale nelle installazioni BT provoca: b guasti alle apparecchiature dovuti a: v riscaldamento (diminuzione della durata di vita) v rottura dell'isolante (rischio d’incendio). b problemi di sicurezza e protezione degli utilizzatori (carico non alimentato ma presenza di tensione sulle fasi). Tutto questo ha portato all’esigenza di sviluppare un modulo specifico per l’apertura dell’interruttore associato. Questo assicura il controllo costante delle zone e delle apparecchiature sensibili. DB102784 Schema In caso di rottura del neutro, le abitazioni 2 e 3 sono alimentate con un neutro artificiale, creato dalla rete a valle. La tensione fase-neutro è cosi ripartita dal rapporto delle impedenze e può assumere valori elevati. 327 92412E_Ver5.1.fm Page 328 Monday, June 28, 2010 1:46 PM Telecomandi Tm Guida di installazione per interruttori C60 e C120 E57427 Descrizione 1 Morsetto di arrivo fase 6 1 2 2 Selettore per l’esclusione del comando a distanza 3 Dispositivo di blocco a lucchetto in posizione aperto 7 Tm 4 Leva di comando locale 3 5 Morsetto di arrivo del neutro 6 Clip di fissaggio all’interruttore 4 7 Indicatore meccanico di segnalazione bobina alimentata 5 6 DB110298 Blocco a lucchetto b Per realizzare il blocco a lucchetto in posizione aperto: v aprire il circuito di comando (leva in posizione di “aperto") v escludere il comando a distanza (spostare il pulsante blu) v estrarre il dispositivo di blocco v inserire un lucchetto (fino a ø 7 mm) o un filo per la piombatura per evitare la chiusura dell’interruttore A1 multi 9 Tm ~ 18310 A2 A2 Schemi E57429 Richiusura a distanza in seguito a guasto: possibile. L ordine mantenuto A1 C60 Tm A2 N E57430 Richiusura a distanza in seguito a guasto: non autorizzata. L ordine mantenuto A1 SD Tm 91 N 328 92 A2 C60 0 Cap11_M9.book Page 329 Thursday, June 24, 2010 5:20 PM 0 DB105968 Combinazione degli ausiliari OF + SD/OF SD OF MN, MSU MX collegare con cavo se si usano ausiliari elettrici collegamento meccanico con "clip" Telecomandi Tm Tm C120 (2P) ATEt ACTc Largh max 54 mm interruttore Vigi o collegamento elettrico e meccanico con o "clip" SD obbligatorio ATm collegamento con cavo o collegamento meccanico con "clip" Interruttori Compact NSX Telecomandi MT ATm3 - ATm7 SD obbligatorio collegamento con cavo 329 Guida di installazione Ausiliari di telecomando TL C40 e CT C40 per interruttori automatici C40 Interruttore C40 Interruttore telecomandato C40 Ausiliario di telecomando TL C40 o CT C40 + = Impiego ausiliari di telecomando TL C40 e CT C40 Sono disponibili tre gamme di ausiliari di telecomando adattabili agli interruttori automatici C40: ■ gamma TL C40: realizza la funzione teleruttore (comando impulsivo); ■ gamma CT C40: realizza la funzione contattore (comando mantenuto); gamma CT C40 comando manuale: realizza la funzione contattore con possibilità di comando manuale diretto sul fronte. ■ Nota Gli ausiliari di telecomando possono essere associati a tutti gli interruttori C40 nelle versioni magnetotermiche (con e senza blocco differenziale) e magnetotermiche differenziali. 1 L’associazione con i blocchi differenziali è possibile solo con le versioni “uscita a valle”. 2 Installazione Direttamente su un interruttore C40: ■ inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle dell’interruttore (➀); ■ serrare a fondo i morsetti a valle dell’interruttore (➁). Su un interruttore magnetotermico differenziale C40 Vigi o interruttore C40 equipaggiato di blocco differenziale Vigi C40: ■ inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle del blocco differenziale (➂); ■ serrare a fondo i morsetti a valle del blocco differenziale (). Funzionamento L’alimentazione del circuito di potenza si effettua direttamente dai morsetti a valle dell’interruttore (o blocco differenziale), in questo modo si ottiene un risparmio nei tempi e nei costi di installazioni ed una maggiore sicurezza sui collegamenti. Un ulteriore agevolazione nei collegamenti è rappresentata dalla possibilità di utilizzare il conduttore di neutro dei contatti di potenza per collegare il neutro del circuito di comando: 3 ■ sul lato sinistro dell’ausiliario è presente un selettore di colore azzurro; ruotandolo verso destra il neutro viene derivato direttamente dal neutro del circuito di potenza; 4 ■ contemporaneamente, un dispositivo meccanico, sempre di colore azzurro, va a coprire il morsetto di neutro del circuito di comando, impedendo l’involontario inserimento di cavi all’interno dello stesso. Per applicazioni in cui sia richiesto proteggere con un solo interruttore 2 o più di questi ausiliari di telecomando, si deve agire come segue: ■ aprire la copertura posta a copertura delle viti a valle dell’ausiliario; ■ con un cacciavite svitare le viti; ■ rimuovere la connessione prefabbricata. L’ausiliario è pronto per essere collegato come un contattore o un teleruttore tradizionale. 330 pag322-338.indd 330 24/06/10 17:23 Guida di installazione Interruttori NG125 Installazione Gli interruttori NG125 si montano a scatto su guida DIN come tutti gli interruttori modulari. Nella versioni 3P e 4P la clip di fissaggio bistabile è in metallo ed è azionabile anche dal fronte dell’apparecchio, consentendo così il corretto posizionamento dell’interruttore con la massima comodità. Il posizionamento e la rimozione degli apparecchi 3P e 4P si effettua ruotando di 1/2 giro un apposita vite posizionata sul fronte dell’interruttore. Leva di comando centrale a 3 posizioni ■ Chiuso (Dis. 1) ■ Funzionamento normale. ■ Sganciato (Dis. 2) ■ Sovraccarico ■ Cortocircuito ■ Intervento del blocco differenziale associato ■ Apertura a distanza tramite sganciatori MX+OF, MN o MNx ■ Pressione del tasto di prova “push to trip”. ■ Aperto (Dis. 3) ■ Sezionamento dei contatti. La posizione di sganciato è visualizzata, oltre che dalla posizione centrale della leva di comando, anche da un indicatore meccanico di colore rosso posto sul fronte dell’interruttore. Per riarmare l’interruttore automatico occorre portare la leva di comando in posizione “aperto” e successivamente, una volta eliminato il guasto, riportarla in posizione di chiuso. Dis. 1 Dis. 2 Dis. 3 Tasto di prova “push to trip” Dispositivo meccanico che permette di verificare il corretto funzionamento del sistema di sgancio. Premendolo, la leva dell’interruttore automatico deve portarsi nella posizione centrale di “interruttore sganciato”. Sul fronte dell’interruttore è visibile la condizione di “sganciato” tramite: ■ indicatore meccanico di colore rosso ■ leva di comando in posizione centrale. 331 pag322-338.indd 331 24/06/10 17:23 Guida di installazione Interruttori NG125 Morsetti intercambiabili, collegamento con barre o capicorda 5L3 3L2 1L1 Gli interruttori NG125 con corrente nominale da 80 a 125 A permettono, utilizzando gli appositi kit di fissaggio, il collegamento diretto di: ■ capicorda per cavi in rame fino a 50 mm2 ■ capicorda speciale per cavi in rame fino a 70 mm2 ■ barre da 16x3 mm o 15x4 mm. GERIN MERLIN NG125 I . ON Per effettuare il collegamento: ■ rimuovere la copertura dei morsetti facendola scorrere in avanti ■ rimuovere i morsetti standard fissare le barre o i capicorda all’interruttore utilizzando le viti ed i dadi contenuti nel kit di fissaggio ■ ■ installare i separatori di fase (contenuti nel kit di fissaggio) facendoli scorrere nelle apposite scanalature. GERIN MERLIN NG125 I . ON Morsetti intercambiabili, collegamento con cavi in alluminio ■ Gli interruttori NG125 con corrente nominale da 80 a 125 A permettono, utilizzando gli appositi kit di fissaggio, il collegamento diretto di cavi in alluminio fino a 70 mm2. 5L3 3L2 1L1 ■ Rimuovere la copertura dei morsetti facendola scorrere in avanti. ■ Rimuovere i morsetti standard. ■ Inserire i morsetti per cavi in alluminio. ■ Riposizionare la copertura dei morsetti. GERIN MERLIN NG125 I . ON Morsetti di ripartizione isolati I morsetti di ripartizione isolati permettono il collegamento contemporaneo fino a 3 cavi per polo. Si fissano all’interruttore serrandoli nel morsetto standard. GERIN MERLIN NG125 I . ON 332 pag322-338.indd 332 24/06/10 17:23 Guida di installazione Prese di tensione I morsetti a monte degli interruttori NG125 nelle versioni 3P e 4P sono dotati di prese di tensione “fast-on” che permettono l’alimentazione diretta dei circuiti ausiliari per l’apertura, la segnalazione e la misura. I circuiti alimentati tramite le prese di tensione devono prevedere una protezione adeguata. Il collegamento si effettua con Fast-on da 6.35 mm. Collegamento degli ausiliari Segnalazione presenza tensione Comando d’emergenza con MX+OF MX + OF N L U> 14 12 C2 C1 NG125 NG125 Segnalazione con contatto OF O+F 24 22 N L 21 NG125 Segnalazione con contatto SD SD 94 92 N L 91 NG125 333 pag322-338.indd 333 24/06/10 17:23 Cap11_M9.book Page 334 Thursday, June 24, 2010 5:24 PM Collegamento differenziali ID Guida di installazione Collegamento in rete trifase con neutro Collegamento in rete trifase senza neutro 110…220 V 127…240 V 220…380 V 240…415 V N 1 3 5 N 1 3 5 N 2 4 6 N 2 4 6 220…240 V in out Cavo in rame isolato da 1.5 a 2.5 mm2 36 N 1 3 5 N 1 3 5 N 2 4 6 N 2 4 6 in out out in 12 12 15 380…415 V R Resistenza (R: 4 W) non fornita 36 12 18 IΔn (mA) 30 100 300 300 s 500 500 s 334 N 1 3 5 N 1 3 5 N 2 4 6 N 2 4 6 out in R R (Ω) 2200 620 220 620 220 620 0 Guida di installazione Blocchi differenziali Vigi C40 Interruttore C40 Interruttore differenziale C40 Blocco Vigi C40 + = Impiego blocchi Vigi C40 Sono disponibili due gamme di blocchi differenziali Vigi C40 adattabili agli interruttori automatici C40: ■ gamma 25A: solo per gli interruttori automatici C40 con valori di In ≤ 25 A; ■ gamma 40A: per tutti gli interruttori automatici C40 con valori di In da 1 a 40 A. Nota La gamma 25A è dotata di dispositivi di interdizione che ne impediscono il montaggio su interruttori automatici con valori di In superiori. Installazione ■ 1 Togliere la copertura adesiva posta sul lato destro dell’interruttore. Inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle dell’interruttore (➀). ■ ■ Agganciare il blocco Vigi all’interruttore tramite la clip arancione di blocco: tale operazione garantisce l’inviolabilità dell’insieme e può essere eseguita una sola volta. Un eventuale smontaggio dell’insieme interruttore + blocco Vigi ne danneggia in modo visibile e permanente il dispositivo di blocco. 2 ■ Serrare a fondo i morsetti a valle dell’interruttore (➁). Funzionamento Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale al momento della sua messa in tensione. Se ne raccomanda la verifica una volta al mese. L’apertura su guasto differenziale è indicata dalla leva di comando in posizione di sganciato e dalla comparsa della relativa banda rossa. Il riarmo del blocco Vigi avviene simultaneamente al riarmo della leva dell’interruttore. 335 pag322-338.indd 335 24/06/10 17:23 Cap11_M9.book Page 336 Thursday, June 24, 2010 5:24 PM Guida di installazione Blocchi differenziali Vigi C60 0 Associazioni possibili PB101082-32 Vigi C60 y 25 A Vigi C60 y 40 A Vigi C60 y 63 A C60 y 25 A b b b C60 y 40 A b b C60 y 63 A b Nota: dispositivi meccanici di interdizione che impediscono errori di montaggio DB106237 DB109745 b Associazione interruttore C60 + blocco Vigi per C60: v montaggio senza dispositivo di blocco (smontaggio possibile) (fig. 1) v montaggio con dispositivo di blocco (smontaggio possibile ma con traccia visibile dello smontaggio come previsto dall’app.G della norma EN 61009-1) (fig. 2) v smontaggio con dispositivo di blocco agganciato, con traccia visibile dello smontaggio che danneggia irrimediabilmente in modo visibile e permanente il dispositivo di blocco come previsto dall’app.G della norma EN 61009-1 (fig. 5). b Copriviti sigillabile da utilizzare per l’eventuale controllo e serraggio dei morsetti (fig. 3-4). Funzionamento DB106238 Fig. 1 C60 Vigi C60 DB106239 DB109357 Fig. 2 DB109642 Fig. 3 DB109744 DB109358 Fig. 4 C60 Vigi C60 Fig. 5 336 Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale al momento della sua messa in tensione. Se ne raccomanda la verifica una volta al mese. L’apertura su guasto differenziale è indicata dalla leva di comando in posizione di sganciato e dalla comparsa della relativa banda rossa. I blocchi Vigi C60 permettono il riarmo simultaneo dell’insieme interruttore + blocco Vigi; è sufficiente portare in posizione di "estratto" l’apposito nottolino presente nella leva di riarmo del blocco Vigi stesso. Guida di installazione Blocchi differenziali Vigi C120 Intettuttore C120 Intettuttore differenziale C120 Blocco Vigi C120 + = Impiego blocchi Vigi C120 È disponibile una gamma di blocchi differenziali Vigi C120, con valori di In ≤ 125 A, associabili agli interruttori automatici C120. Nota I blocchi differenziali Vigi C120 sono dotati di dispositivi di interdizione che ne impediscono il montaggio su interruttori con numero di poli non compatibili tra di loro e con interruttori automatici serie C60. Fig.1 Installazione ■ Togliere la copertura adesiva posta sul lato destro dell’interruttore. ■ Inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle dell’interruttore (fig. 1). ■ Agganciare il blocco Vigi all’interruttore tramite la clip arancione di blocco (fig. 2). ■ Serrare a fondo i morsetti a valle dell’interruttore. Segregare i morsetti a valle dell’interruttore con l’apposito coprimorsetti piombabile (fornito con il blocco differenziale) e bloccare quest’ultimo al corpo dell’interruttore agendo sull’apposito dispositivo arancione (fig. 3 e 4). Tale operazione garantisce l’inviolabilità dell’insieme e può essere eseguita una sola volta. Un eventuale smontaggio dell’insieme interruttore + blocco Vigi ne danneggia in modo visibile e permanente il coprimorsetti. ■ Fig.2 Funzionamento Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale al momento della sua messa in tensione. Se ne raccomanda la verifica una volta al mese. L’apertura su guasto differenziale è indicata dalla leva di comando in posizione di sganciato e dalla comparsa della relativa banda rossa. Come la gamma di blocchi Vigi C60, i Vigi C120 presentano la particolarità di poter effettuare il riarmo simultaneo dell’insieme interruttore + blocco Vigi; è sufficiente portare in posizione di “estratto” l’apposito nottolino presente nella leva di riarmo del blocco Vigi stesso. Fig.3 Fig.4 337 pag322-338.indd 337 24/06/10 17:23 Guida di installazione Blocchi differenziali Vigi NG125 Interruttore differenziale NG125 Blocco Vigi NG125 Interruttore NG125 + = Impiego blocchi Vigi NG125 Sono disponibili 2 gamme di blocchi differenziali Vigi NG125 adattabili agli interruttori automatici e non automatici: ■ Gamma 63 A: solo per gli interruttori NG125 con valori di In ≤ 63 A; ■ Gamma 125 A: solo per gli interruttori NG125 con valori di In 80 ÷ 125 A sh puto trip Nota: Entrambe le gamme sono dotate di dispositivi di interdizione che ne impediscono il montaggio su interruttori con valori di In e/o numero di poli non compatibili tra di loro. Fig. 1 Installazione Togliere la copertura adesiva posta sul lato destro dell’interruttore. Inserire le connessioni rigide presagomate nei morsetti a valle dell’interruttore (fig. 1). ■ Agganciare il blocco Vigi all’interruttore tramite le clips di accoppiamento (fig. 2). ■ Serrare a fondo i morsetti a valle dell’interruttore. ■ Coprire i morsetti a valle dell’interruttore con l’apposito coprimorsetti piombabile (fornito con il blocco differenziale) (fig. 3). ■ ■ push to trip push to trip Funzionamento Fig. 2 Il pulsante di test (T) serve per verificare il buon funzionamento del differenziale al momento della sua messa in tensione. Se ne raccomanda la verifica una volta al mese. L’apertura su guasto differenziale è indicata: ■ sul fronte, dalla leva di comando in posizione di sganciato e comparsa della relativa banda rossa (fig. 4) ■ a distanza, attraverso un contatto ausiliario SDV. Fig.3 vigi N 00 IΔN 0,3 suel menthly test mon test S 10 A differenza dei blocchi differenziali Vigi C60 e Vigi C120, il blocco Vigi NG125 non consente il riarmo simultaneo dell’insieme interruttore + blocco differenziale; per procedere alla richiusura dell’insieme si dovrà procedere come segue: 1. Chiudere la leva di comando del blocco Vigi 2. Chiudere la leva di comando dell’interruttore associato. 275 30 80 Fig. 4 1 Blocchi Vigi regolabili 2 test mensuel test monthly vigi NG 125 125A I Δn 10 50 0,3 0,5 0 60 1 I Δn (%) 3 150 3 test A Δt (ms) 19049 4 5 Fig. 5. Descrizione (fig. 3) 1. Selettore di regolazione della sensibilità 2. Dispositivo per l’esclusione del dispositivo di preallarme durante i test dielettrici 3. Selettore di regolazione del tempo di intervento 4. Selettore di regolazione della soglia di preallarme 5. LED di visualizzazione del preallarme Caratteristiche generali I blocchi Vigi regolabili NG125 (I/S e I/S/R) sono regolabili in: ■ Tempo di intervento ■ I/S: 0/60 ms ■ I/S/R: 0/60/150 ms. ■ Sensibilità ■ I/S: 300/500/1000 mA ■ I/S/R: 300/500/1000/3000 mA. I blocchi Vigi regolabili tipo “I/S/R” sono, inoltre, dotati della funzione di “preallarme” per segnalare il raggiungimento di una soglia preimpostata di corrente di dispersione. Il preallarme è regolabile dal 10 al 50% della sensibilità impostata (IΔn). La segnalazione del preallarme avviene: ■ localmente tramite LED posto sul fronte del blocco Vigi; ■ a distanza attraverso un contatto Na integrato nel blocco Vigi. La funzione di preallarme deve essere esclusa durante i test dielettrici estraendo la linguetta rossa presente sul fronte della scheda di regolazione (rif.2); la linguetta viene reinserita all’atto della richiusura dello sportello trasparente (piombabile) frontale. 338 pag322-338.indd 338 24/06/10 17:23 Cap11_M9.book Page 339 Thursday, June 24, 2010 5:25 PM Guida di installazione Ausiliari elettrici per Vigi NG125 0 Combinazione degli ausiliari Installazione b Rimuovere il tappo posto nella parte alta del blocco Vigi (Fig. 1); b Introdurre l'ausiliario nel blocco Vigi premendolo a fondo (Fig. 2). MXV SDV SDV MXV push to trip Fig. 1 Fig. 2 Sgancio d’emergenza con bobine di sgancio a lancio di corrente MXV e contatto SDV Apertura a distanza tramite MXV con segnalazione tramite SDV b La bobina di sgancio a lancio di corrente MXV realizza l’apertura a distanza dell’insieme interruttore + blocco Vigi al quale è associata. b Il contatto SDV versione NC, segnala tramite accensione di una spia l’apertura su guasto del blocco Vigi. L N 11 12 M1 M2 N ACTp SDV MXV NG125 Vigi NG125 OFF max 1 mA 339 Guida di installazione Relè di controllo intensità di corrente RCI Impiego Il relè RCI è destinato a proteggere le apparecchiature di un impianto elettrico contro gli effetti dovuti a variazioni di corrente rispetto ad una corrente prefissata ■ È particolarmente indicato per la protezione dei motori contro: ■ rischi di avviamenti troppo lunghi ■ rischio di bloccaggio del rotore - viene installato a complemento della protezione e del comando dei motori stessi. ■ Collegamento Il relè RCI si collega direttamente alla rete di alimentazione delle apparecchiature (per la parte di misura) o del motore. ■ In funzione della corrente nominale (In) dell’impianto utilizzare i morsetti: ■ 3 e 5: 0.15 ÷ 1.5 A ■ 3, 5 e 7 (con ponticello tra 5 e 7): 1 ÷ 10 A. ■ In caso di guasto, il relè RCI può agire su: ■ un dispositivo di segnalazione sonora o luminosa ■ il contattore di comando del motore ■ l’interruttore di protezione del motore attraverso uno sganciatore: - a lancio di corrente (MX): morsetti 4 e 6 - di minima tensione (MN): morsetti 4 e 8. ■ Funzionamento Il relè di controllo RCI rileva le variazioni di intensità di corrente rispetto alla soglia impostata sul potenziometro “seuil (%) threshold”. ■ In funzione del posizionamento del selettore “Ir”, il relè RCI rileva un innalzamento o un abbassamento di corrente. ■ Il superamento della soglia può essere memorizzato utilizzando il selettore “memo”. ■ L’isteresi viene considerata in caso di superamento della soglia nei due sensi. ■ Un led luminoso (R) posto sul fronte del relè RCI segnala la commutazione del contatto in uscita sui morsetti 4 e 6. ■ Quando il valore di corrente supera la soglia impostata sul potenziometro “seuil (%) threshold”, il contatto in uscita commuta sui morsetti 4 e 6 e si accende il led frontale. ■ Una interruzione dell’alimentazione chiude il contatto in uscita tra i morsetti 4 e 6 (sicurezza positiva). ■ Controllo dell’intensità di corrente senza memorizzazione del guasto (selettore “memo” posizionato su OFF): il contatto in uscita ridiventa passante tra i morsetti 4 e 8 quando l’intensità di corrente raggiunge la soglia prefissata (± il valore di isteresi) per riavviare il carico senza pericoli. ■ Controllo dell’intensità di corrente con memorizzazione del guasto (selettore “memo” posizionato su ON): il contatto in uscita rimane passante tra i morsetti 4 e 6 finché non viene effettuato un “reset” per azione manuale sul selettore “memo”. ■ Collegamento Diagrammi di controllo della corrente 230 V 50…60 Hz L N 0.15 A ≤ Ir ≤ 1.5 A z ON 1 A ≤ Ir ≤ 10 A z 2 4 6 8 R 4 6 8 4 6 8 10 A (cos ϕ = 1) 250 V > Ir 6 230 V 1 1 3 5 7 2 4 6 8 ON OFF OFF a 230 V 1 3 5 7 Reset memo memo memo memo P = 3 VA 0 I I Ir Ir soglia soglia isteresi 0 0 v 1 0 R 4 6 8 1 t 1 t t 0 0 t 4 6 8 R R R R R R R R R R R a 230 V 230 V 1 1 0 0 isteresi I I Ir Ir < Ir soglia 0 0 4 6 8 1 t 1 t t 0 0 t 4 6 8 R R R R R R R R R R R 340 pag340-344.indd 340 28/06/10 13:48 Guida di installazione Regolazione Dopo avere correttamente collegato il relè in funzione della corrente nominale dell’installazione, effettuare le regolazioni nell’ordine indicato: ■ posizionare il potenziometro “seuil (%) threshold” su 100% (>Ir) o 10% (<Ir) ■ ruotare lentamente il potenziometro “seuil (%) threshold” fino al raggiungimento della soglia di guasto del relè (led rosso acceso) ■ selezionare un valore di “seuil (%) threshold” leggermente superiore a questa soglia in funzione delle vostre esigenze (led rosso spento) ■ regolare l’isteresi dal 5% al 50% della soglia di corrente preselezionata su “seuil (%) threshold” utilizzando il potenziometro “hyst.” ■ regolare la temporizzazione, da 0.1s a 10s, utilizzando il potenziometro “t(s)” ■ selezionare la funzione di memorizzazione del guasto posizionando il selettore “memo” su ON o OFF. ■ 230 V 5% hyst. 0,1s tempo a OFF memo > Ir 100 % seuil threshold Ir < 10 % seuil threshold R 4 6 8 Stop Stop R 4 6 8 seuil threshold seuil threshold R 4 6 8 stop stop R 4 6 8 seuil threshold R 4 6 8 seuil threshold 5% Ir 50% Ir 0,1 s 10 s R 4 6 8 hyst. t (s) memo memo OFF ON 341 pag340-344.indd 341 24/06/10 17:27 Guida di installazione Relè di controllo tensione RCU Impiego Il relè RCU è destinato: a proteggere le apparecchiature di un impianto elettrico contro gli effetti dovuti a variazioni di tensione (rete instabile) rispetto ad una tensione prefissata ■ a disinserire il carico di una batteria se la tensione di quest’ultima scende al di sotto di una soglia prefissata ■ ad inserire un gruppo elettrogeno, se si verifica un abbassamento o una interruzione della tensione di alimentazione. ■ Questo relè è particolarmente indicato per: ■ assicurare una continuità di servizio ■ proteggere dei motori: - viene installato a complemento della protezione e del comando dei motori stessi. ■ ■ Collegamento Il relè RCU si collega direttamente alla rete di alimentazione delle apparecchiature (per la parte di misura) o del motore; ■ In funzione della tensione nominale (Un) dell’impianto utilizzare i morsetti: ■ 3 e 5: 10 ÷ 100 V ■ 3, 5 e 7 (con ponticello tra 5 e 7): 50 ÷ 500 V ■ In caso di guasto, il relè RCU può agire su: ■ un dispositivo di segnalazione sonora o luminosa ■ il contattore di comando del motore ■ l’interruttore di protezione del motore attraverso uno sganciatore: - a lancio di corrente (MX): morsetti 4 e 6 - di minima tensione (MN): morsetti 4 e 8. ■ Funzionamento Il relè RCU rileva le variazioni di tensione rispetto ad una soglia prefissata. In funzione della posizione del selettore Ur, il relè RCU può rilevare un innalzamento o un abbassamento di tensione. ■ Quando la tensione (di cresta) supera la soglia di tensione prefissata sul potenziometro “seuil (%) threshold”, il contatto in uscita commuta e diventa passante tra i morsetti 4 e 6, il led frontale si accende. ■ Quando si ha una interruzione dell’alimentazione, il contatto in uscita diventa passante tra i morsetti 4 e 6 (sicurezza positiva). ■ Controllo della tensione senza memorizzazione del guasto (selettore “memo” posizionato su OFF): il contatto in uscita ridiventa passante tra i morsetti 4 e 8 quando la tensione raggiunge la soglia prefissata (± il valore di isteresi) per riavviare il carico senza pericoli. ■ Controllo della tensione con memorizzazione del guasto (selettore “memo” posizionato su ON): il contatto in uscita rimane passante tra i morsetti 4 e 6 finché non viene effettuato un reset per azione manuale sul selettore “memo”. ■ ■ Collegamento L Diagrammi di controllo della tensione 230 V 50/60 Hz N ON P = 3 VA 10 V - 100 V z 1 3 5 7 2 4 6 8 R 4 6 8 Reset memo memo memo memo 4 6 8 10 A (cos ϕ = 1) 250 V 230 V > Ur 2 4 6 8 230 V 1 1 0 0 I I Ur Ur 1 3 5 7 ON OFF OFF a 50 V - 500 V z soglia isteresi 0 0 6v 4 6 8 R 1 t 1 t t 0 0 t 4 6 8 R R R R R R R R R R R a 230 V 230 V 1 1 0 0 isteresi I I Ur Ur < Ur soglia 0 0 4 6 8 1 t 1 t t 0 0 t 4 6 8 R R R R R R R R R R R 342 pag340-344.indd 342 28/06/10 13:48 Guida di installazione Regolazione Dopo aver collegato correttamente il relè in funzione della tensione nominale dell’impianto effettuare le regolazioni come indicato: ❑ posizionare il potenziometro “seuil (%) threshold” su 100% (>Ur) o su 10% (<Ur) ❑ ruotare lentamente il potenziometro “seuil (%) threshold” fino al raggiungimento della soglia di guasto del relè (led rosso acceso) ❑ selezionare un valore di Ur leggermente superiore a questa soglia in funzione delle vostre esigenze (led rosso spento) ❑ regolare l’isteresi dal 5% al 50% della soglia di tensione preselezionata su “seuil (%) threshold” utilizzando il potenziometro “hyst.” ❑ regolare la temporizzazione, da 0.1s a 10s, utilizzando il potenziometro “t(s)” ❑ selezionare la funzione di memorizzazione del guasto posizionando il selettore “memo” su ON o OFF. ■ 230 V 5% hyst. 0,1s tempo a OFF memo > Ir 100 % seuil threshold Ir < 10 % seuil threshold R 4 6 8 Stop Stop R 4 6 8 seuil threshold seuil threshold R 4 6 8 stop stop R 4 6 8 seuil threshold R 4 6 8 seuil threshold 5% Ir 50% Ir 0,1 s 10 s R 4 6 8 hyst. t (s) memo memo OFF ON 343 pag340-344.indd 343 24/06/10 17:27 Guida di installazione Relè di controllo fasi RCP Impiego Il relè RCP è destinato a proteggere le apparecchiature trifasi contro gli effetti dovuti a: ■ mancanza di fase ■ sequenza non corretta delle fasi ■ tasso di squilibrio inaccettabile tra le 3 tensioni. ■ Questo relè è particolarmente indicato per la protezione di circuiti di alimentazione di motori trifasi contro: ■ squilibri delle fasi ■ inversione del senso di rotazione - viene installato a complemento della protezione e del comando dei motori stessi. ■ Collegamento Il relè RCP si collega direttamente alla rete di alimentazione delle apparecchiature (per la parte misura) o del motore da sorvegliare. ■ In caso di guasto, il relè RCP può agire su: ■ un dispositivo di segnalazione sonora o luminosa ■ il contattore di comando del motore ■ l’interruttore di protezione del motore attraverso uno sganciatore: - a lancio di corrente (MX): morsetti 4 e 6 - di minima tensione (MN): morsetti 4 e 8. ■ Funzionamento Controllo delle fasi (vedi diagramma): alla messa in servizio, quando l’ordine di successione delle fasi è corretto e le 3 fasi sono presenti, il contatto in uscita è passante tra i morsetti 4 e 8 ■ il contatto in uscita commuta e diventa passante tra i morsetti 4 e 6 e si accende il led rosso quando si ha: - mancanza di una fase - rigenerazione di una delle fase, fino al 95% del suo valore, attraverso un motore - sequenza non corretta delle fasi - interruzione dell’alimentazione. ■ Controllo dello squilibrio delle tre tensioni: ■ quando il tasso di squilibrio delle tensioni è inferiore al valore prefissato sul potenziometro “asym (%)”, il contatto in uscita è passante tra i morsetti 4 e 8 ■ quando il tasso di squilibrio delle tensioni è superiore al valore prefissato, il contatto in uscita diventa passante tra i morsetti 4 e 6, il led rosso si accende. ■ ■ Regolazione Dopo aver collegato correttamente il relè, effettuare la regolazione del tasso di squilibrio accettabile tra le tensioni. La regolazione può essere effettuata tra 5% e 25% della tensione nominale Un utilizzando il potenziometro “asym. (%)”. ■ Collegamento Diagramma di controllo fase L1 Un L1 0 Un-5% L2 L3 0 Un L3 L2 0 4 6 8 t t t t t 4 6 8 R t = 300 ms R R R R R R R R R 344 pag340-344.indd 344 24/06/10 17:27 Guida di installazione Metodo semplice ed efficace per la scelta degli SPD Il metodo di scelta proposto nelle pagine seguenti, tenendo conto del rischio di caduta di fulmini, della situazione installativa, del tipo di struttura e di destinazione d'uso della stessa, segue i principi di base della normativa vigente e va nella direzione della regola dell'arte in termini di sicurezza e funzionalità dell'impianto, portando al dimensionamento cautelativo della protezione contro le sovratensioni. No Sull’edificio stesso o su un edificio situato nelle vicinanze (distanza inferiore ai 50 metri) esiste un impianto parafulmine? Limitatori di sovratensione Si Limitatori di sovratensione Tipo 2 + Tipo 1 Tipo 2 oppure Tipo 1 + 2 È un sistema di neutro IT? Qual è il rischio di caduta di fulmini? No Qual è il rischio di danni a persone, strutture e/o apparecchiature? Basso Medio Alto L’edificio è situato in: - area urbana, - suburbana, - centro abitato. L’edificio è situato in area pianeggiante. L’edificio è situato in: - luogo con presenza di piloni, alberi, picchi, - zone di montagna, - zone umide o laghi. Quando le apparecchiature da proteggere sono ad una distanza superiore di 30 m dal quadro dove è installato l'SPD scelto occorre prevedere una protezione aggiuntiva (Tipo 3) nelle vicinanze dei carichi. Si Vedere offerta IT440V Basso Alto In strutture quali: - piccoli o medi edifici residenziali, - piccoli uffici, - piccole aree di lavoro (es. officine meccaniche, laboratori artigianali, negozi …). In strutture quali: - grandi edifici residenziali, chiese, centri direzionali, scuole, - edifici commerciali e industriali (hotel, centri benessere, centri commerciali, industrie, ecc.) - edifici per servizi di pubblica utilità (centri di elaborazione dati, musei, ecc.) - edifici nei quali sono svolte attività ospedaliere o di sicurezza pubblica. 345 pag345-347.indd 345 24/06/10 17:29 Guida di installazione Tabella di coordinamento tra gli SPD e i dispositivi di protezione contro il corto circuito Icc (kA)* Tipo 3 Tipo 2 70 50 Fusibile 22x58 40A gL/gG Fusibile NH 50A gL/gG PRD40r PRD65r 36 25 C60L 20A (1) C60L 25A (1) NG125N (2) 40A(1) NG125N (2) 50A(1) PRD20 PRD40 PRD65r C60H 25A (1) C60H 40A (1) C60H 50A (1) PRD20 PRD40 PRD65r PRD8 15 C60H 20A (1) PRD8 10 Quick PRD8r Quick PRD20r Quick PRD40r C60N 20A (1) C60N 25A (1) C60N 40A (1) C60N 50A (1) PRD8 PRD20 PRD40 PRD65r 6 Quick PF Protezione aggiuntiva per carichi ad una distanza superiore di 30 m Basso Medio Alto Rischio di caduta di fulmini *Corrente di corto circuito nel punto di installazione dell'SPD 346 pag345-347.indd 346 24/06/10 17:30 Guida di installazione Icc (kA)* Tipo 1+2 Tipo 1 Tipo 1 Dispositivo di protezione non incorporato 70 Fusibile NH 50A gL/gG 50 Dispositivo di protezione incorporato PRF1 12.5r Compact NSX 160N 160A NG125L 80A(1) NG125L 80A(1) PRF1 Master 36 PRF1 12.5r Compact NSX 160F 160A PRD1 Master A valle degli SPD di Tipo 1 occorre installare un SPD di Tipo 2 con Imax di 40 kA (Quick PRD40r o PRD40) (1) Tutti gli interruttori sono in curva d’intervento C (2) NG125L per 1P e 2P (3) NG125N per 2P PRF1 Master 25 NG125N 80A(1) PRF1 12.5r o PRD1 25r …/… Compact NSX 160B 160A TM 15 NG125a (3) 80A(1) PRF1 12.5r o PRD1 25r 10 NG125N 80A (1) PRD1 25r PRF1 Master C120N 80A(1) 6 PRF1 12.5r o PRD1 25r Basso Alto Alto Rischio di danni a persone, strutture e/o apparecchiature IT440V Sistema di neutro IT 347 pag345-347.indd 347 24/06/10 17:30 Guida di installazione Contattori economizzatori CDS Contattore economizzatore CDS (monofase, con esclusione forzata, cod. 15908) Utilizzo Questo contattore economizzatore esclude e reinserisce in cascata 2 circuiti non prioritari. Funzionamento Ordine di esclusione: I - II. Ordine di reinserimento: II - I. Una spia di segnalazione gialla indica il circuito escluso. Il reinserimento si effettua, automaticamente, dopo una temporizzazione da 5 a 10 minuti. Esclusione forzata: possibilità di escludere simultaneamente i circuiti non prioritari collegando tra di loro i morsetti 1 e 2 attraverso un contatto normalmente aperto (libero da potenziale). La chiusura può essere realizzata attraverso un contatto a comando manuale (CM, I) o automatico (IH, IHP). Utilizzo dei morsetti 5 e 6: ■ morsetto 5 sotto tensione (fase) quando è escluso il circuito non prioritario I ■ morsetto 6 sotto tensione (fase) quando è escluso il circuito non prioritario II. Questi circuiti possono essere utilizzati per realizzare: esclusioni/reinserimenti tramite l’utilizzo di un contattore CT a contatti normalmente chiusi; ■ la segnalazione, a distanza, del circuito escluso attraverso spie luminose. ■ In tutti i casi è obbligatorio proteggere questi circuiti con un interruttore di protezione da 2 A. Casi particolari Utilizzo su una rete trifase in caso di sovraccarico su una o due fasi: l’installazione del CDS monofase su ognuna delle fasi, permette di realizzare un’esclusione/reinserimento fase per fase. Contattore economizzatore CDSc (monofase, con esclusione forzata, cod. 15906) Impiego Realizza l’esclusione ed il reinserimento fino a 4 circuiti non prioritari. Installazione È fortemente consigliato, per beneficiare al massimo dei vantaggi del CDSc, di dividere l’installazione in 5 parti: ■ 1 circuito prioritario; ■ 4 circuiti non prioritari. Funzionamento Esclusione in caso di superamento della soglia prefissata (regolabile tramite cursore sul fronte), si realizza un’esclusione in cascata dei 4 circuiti non prioritari, esclusione che si ripete ciclicamente; ■ una spia di segnalazione gialla indica il circuito non prioritario escluso (15 A max). ■ Reinserimento al termine di una temporizzazione di circa 5 minuti, il o i circuiti esclusi si reinseriscono automaticamente e restano chiusi se il sovraccarico e scomparso; in caso contrario ricomincia il ciclo di esclusione. ■ Esclusione forzata possibilità di escludere simultaneamente i 4 circuiti non prioritari collegando tra di loro i morsetti 1 e 2 attraverso un contatto normalmente aperto (libero da potenziale). La chiusura può essere realizzata attraverso un contatto a comando manuale (CM, I) o automatico (IH, IHP). ■ 348 pag348-352.indd 348 24/06/10 17:31 Guida di installazione Contattore economizzatore CDS (trifase + neutro, cod. 15913) Impiego Realizza l’esclusione ed il reinserimento delle fasi al superamento della soglia prefissata (regolabile tramite cursore sul fronte). Installazione Il contattore economizzatore si installa subito a valle dell’interruttore di utenza: deve essere attraversato dalla corrente totale assorbita dall’impianto. Regolazione Impianto <36 kVA: la soglia di regolazione del contattore economizzatore deve corrispondere a quella dell’interruttore di utenza. ■ Impianto >36 kVA: la corrente nominale è superiore a 90 A, collegare il contattore economizzatore alle fasi attraverso dei trasformatori di corrente con rapporto di trasformazione al secondario x/5 A (regolazione della soglia del CDS a 5A). Per questo tipo di installazione è obbligatorio utilizzare dei contattori sui circuiti non prioritari. Regolazione della soglia attraverso il cursore posto sul fronte. Se la corrente nominale del circuito non prioritario è superiore a 15 A, utilizzare dei contattori corrispondenti alla potenza da escludere. ■ Fig.1 Funzionamento Esclusione forzata: possibilità di escludere simultaneamente i circuiti non prioritari delle fasi 1, 2 e 3 collegando tra di loro i morsetti 1 e 2 attraverso un contatto normalmente aperto (libero da potenziale). La chiusura può essere realizzata attraverso un contatto a comando manuale (CM, I) o automatico (IH, IHP). I circuiti non prioritari devono comandare dei carichi monofase. ■ Utilizzo dei morsetti 3, 5 e 7: morsetto 3 sotto tensione (fase) quando è escluso il circuito non prioritario della fase 1; ■ morsetto 5 sotto tensione (fase) quando è escluso il circuito non prioritario della fase 2; ■ morsetto 7 sotto tensione (fase) quando è escluso il circuito non prioritario della fase 3. ■ Fig.2 Questi circuiti possono essere utilizzati per realizzare: esclusioni/reinserimenti tramite l’utilizzo di un contattore CT a contatti normalmente chiusi; ■ la segnalazione, a distanza, del circuito escluso attraverso spie luminose. ■ In tutti i casi è obbligatorio proteggere questi circuiti con un interruttore di protezione da 2A. Casi particolari Esclusione/reinserimento di un carico trifase: in caso di superamento della soglia prefissata, si devono escludere le 3 fasi simultaneamente; ■ la combinazione di 3 relè di comando RLI e di un contattore trifase CT collegati sui circuiti non prioritari del CDS permette di rispondere a questa esigenza. Alimentazione del CDS trifase su una rete a 230 V trifase: ■ alimentare il morsetto 9 attraverso il morsetto 6 (fase 2). ■ Fig.3 Fig.4 349 pag348-352.indd 349 24/06/10 17:31 Guida di installazione Trasformatori di corrente TA Scegliere un trasformatore di corrente La scelta di un trasformatore di corrente dipende da 2 criteri: ■ Rapporto di trasformazione Ip/5A ■ Tipo di installazione. ■ Potenza del trasformatore (o classe di precisione). Rapporto di trasformazione Ip/5 A Si raccomanda di scegliere come corrente nominale del circuito primario del trasformatore il valore di corrente nominale immediatamente superiore al valore di corrente misurata nel circuito (In). Esempio: In = 1103 A; rapporto di trasformazione = 1250/5. Per valori da 40/5 a 75/5 e per applicazioni con strumenti digitali si consiglia di scegliere un valore superiore, ad esempio 100/5. Questo perchè i valori bassi sono meno precisi. Per una corrente misurata di 40 A è consigliabile scegliere un TA con rapporto di trasformazione 100/5 piuttosto che un TA con rapporto 40/5 che sarebbe meno preciso. Tipo di installazione La scelta del modello di TA dipende anche dal tipo di installazione: b cavi isolati b montaggio su sbarre. Precauzione importante Non aprire in alcun caso il circuito secondario di un trasformatore di corrente se il circuito primario è alimentato. Prima di intervenire sul circuito secondario è necessario cortocircuitare i morsetti del secondario. Potenza del trasformatore (o classe di precisione) La classe di precisione di un trasformatore è data in funzione della potenza (VA) dello stesso e dell’autoconsumo della “catena” di misura. Quest’ultima considera l’autoconsumo degli strumenti e dei cavi di collegamento. Per una classe di precisione indicata, l’autoconsumo della “catena” di misura non dovrà mai oltrepassare la potenza apparente disponibile (VA) del trasformatore. Sezione cavi in rame (mm2) 1 1.5 2.5 4 6 10 16 Potenza in VA su cavo doppio a 20 °C 1 0.685 0.41 0.254 0.169 0.0975 0.062 Per ogni variazione di temperature in multipli di 10°C, la potenza assorbita dai cavi deve essere aumentata del 4%. Strumenti di misura Schneider Electric Amperometro 72 x 72 / 96 x 96 Amperometro analogico Amperometro digitale PM700, PM800, CM3000, CM4000 ME4zrt PM9 Autoconsumo in VA 1.1 1.1 0.3 0.15 0.05 0.55 Esempio di calcolo dell’autoconsumo di una “catena” di misura a 20 °C PM9 4 metri di cavo 2 fili da 2.5 mm2 Totale autoconsumo della “catena” di misura + = 0.55 VA 1.64 VA 2.19 VA In base ai risultati ottenuti si determina la classe di precisione del TA (vedere pagina precedente): ■ classe 3 per un TA con rapporto 75/5 ■ classe 1 per un TA con rapporto 100/5 ■ classe 0,5 per un TA con rapporto 125/5. 350 pag348-352.indd 350 24/06/10 17:31 Guida di installazione Nella tabella riportata sotto sono indicate le classi di precisione dei TA. Per un'autoconsumo della “catena” di misura di 1.37 VA avremo: b per un TA con rapporto 50/5A: classe 3 b per un TA con rapporto 100/5A: classe 1 b per un TA con rapporto 125/5A: classe 0.5 Ip/5 A 40/5 50/5 75/5 100/5 125/5 150/5 150/5 200/5 200/5 200/5 250/5 250/5 300/5 400/5 500/5 600/5 800/5 1000/5 1250/5 1250/5 1250/5 1500/5 1500/5 2000/5 2500/5 3000/5 4000/5 Codice TA 16500 16451 16452 16453 16454 16455 16459 16456 16460 16476 16461 16468 16469 16479 16480 16481 16482 16483 16534 16537 16540 16538 16541 16542 16543 16544 16547 Classe di precisione 0.5 1 Potenza [VA] – – – 1.25 – 1.5 2 2.5 2.5 3.5 3 4 1.5 5.5 4 5.5 4 7 – 2 6 9 2.5 5 4 8 4 8 8 10 8 12 12 15 15 20 15 20 12 15 8 12 15 20 10 15 15 20 20 25 25 30 50 60 3 1 1.5 2.5 3.5 4 5 6.5 6 8.5 5 11 8 12 10 12 15 20 25 25 20 – 25 – – – – 60 351 pag348-352.indd 351 28/06/10 13:50 Guida di installazione 352 pag348-352.indd 352 24/06/10 17:31