Aloe Vera e Arborescens Aloe Vera e Arborescens

Aloe Vera e Arborescens
SCHEDA TECNICA RISERVATA AGLI ADDETTI DEL SETTORE
(Medici, Farmacisti, Erboristi diplomati, ecc.)
Famiglia: Aloacee o liliacee
Parte utilizzata: foglie, fiori
Attività principali: digestivo e aperitivo, purgativo, disintossicante, antitumorale ( vedi sotto)
L' Aloe esiste in circa 280 specie diverse, ma quella che a noi interessa è la più comune, ossia l' Aloe
Arborescens ,cioè quella che contiene la maggior
concentrazione di principi attivi (fino a 3 volte di più rispetto
all' Aloe Vera o delle altre specie). L' Aloe Arborescens è
diffusa in tutto il mondo, soprattutto nelle zone costiere,
vicino al mare e abbonda da noi nel Mediterraneo, nel
Tirreno e nell'Adriatico, a condizione che la temperatura in
inverno non scenda sotto lo zero.
L' ALOE E' ASSOLUTAMENTE INNOCUA E NON HA
LA MINIMA TOSSICITA'
Si adatta molto bene alla coltivazione in vaso tanto da poterla
definire una della poche "grasse" da appartamento, a
condizione che venga posta in una posizione molto luminosa,
preferibilmente sotto il sole diretto. La presenza del fiore è
sicuramente indicativa di un'ottima salute della pianta,
ma non è necessario che abbia il fiore per essere una buona
pianta.
In natura il fusto può raggiungere anche alcuni metri di
altezza con un diametro di circa 5 cm, molto ramificato dalla base. Le foglie, lunghe da 20 cm fino a 50 cm e
larghe 5 cm, sono verdi (a volte con sfumature rossastre), senza macchie e incurvate verso il basso. Qui in
Italia le foglie sono molto più piccole rispetto ai paesi tropicali e la concentrazione di aloina è quindi un po’
minore. I bordi delle foglie hanno spine sporgenti lunghe circa 5mm. I fiori in grappoli semplici sono sempre
rosso intenso (quelli dell' aloe vera barbadiensis sono giallo o arancio).
L'aloe, grazie alla sua natura ricca, è un potentissimo coadiuvante terapeutico nella cura delle patologie
tumorali in chemioterapia in quanto da una parte ha l'azione anti-replicativa delle cellule tumorali
(chemioterapico naturale) e dall'altra parte presenta una potentissima azione antiossidante ed disintossicante
che favorisce la eliminazione dei metaboliti tossici durante le terapie chimiche. La letteratura, però, dimostra
che tanti casi di tumori (soprattutto tumori al colon, alla pelle, al polmone e alla cistifellea...), sono stati
addirittura curati e sradicati utilizzando solo l'Aloe e senza l'utilizzo dei chemioterapici.
Questi sono spesso documentati nei paesi poveri dove la gente aveva a disposizione solo l'Aloe ed essendo
unico mezzo ed unica speranza del povero malato ha compiuto davvero dei miracoli.
La ricetta originale
originale brasiliana di Padre Romano Zago
Questa ricetta è frutto di un'esperienza più che decennale, si compone dei seguenti ingredienti:
• 350 grammi di foglie di Aloe Arborescens, pari a 3-10 fogliea seconda della lunghezza,
• 500 grammi di miele naturale di qualità (non artificiale e non millefiori),
• 40 ml di grappa, pari a due cucchiai da minestra (non vanno bene alcool, vino, birra o liquori).
Va notato che molti dei prodotti commerciali già pronti sono inutili, poiché sono spesso a base di aloe vera e
non arborescens, inoltre spesso contengono solo il gel filtrato e non i principi attivi delle foglie, infine
contengono conservanti e nessuna garanzia che la preparazione sia stata svolta interamente al buio.
Composizione e proprietà:
I principi attivi contenuti sono circa un centinaio. Delle sostanze note, accanto a tutti gli aminoacidi
essenziali, a tutte le vitamine, all'acido acetilsalicilico, alla Colina, e a diverse forme di lipidi,
l' Aloe contiene anche dei rari sali minerali: lo Zinco, il Manganese, il Ferro, il Cromo, il Magnesio, il Boro,
il Selenio, con implicazioni importanti, quindi, per diverse patologie umane: tra queste, gran parte delle
patologie degenerative, del ricambio, o da cause carenziali.
L'Aloe arborescens tende così a rinormalizzazione i parametri biochimici e funzionali dell'organismo in
un tempo-finestra variabile da 2 a 6 mesi:
1) Regolarizzazione della pressione parziale di anidride carbonica nel sangue.
2) Regolarizzazione dei valori del Glucosio ematico, soprattutto in pazienti diabetici
3) Diminuzione dei Trigliceridi.
4) Regolarizzazione del Colesterolo totale con aumento del rapporto HDL/LDL.
5) Normalizzazione della Bilirubina.
6) Normalizzazione dell'acido urico.
7) Regolarizzazione Na / K, Ca / Mg.
8) Aumento dell'Emoglobina.
9) Protezione gastro-enterica, epatica, pancreatica e renale.
10) Attivazione delle difese immunitarie per infezioni acute.
11) Riequilibrio linfocitario in malattie infettive croniche (epatite C, HIV / AIDS).
12) Protezione anti-ossidativa del DNA dagli effetti delle radiazioni ionizzanti.
In particolare, acquistano particolarmente valore alcune sostanze efficaci nella cura dei tumori, come gli
Antrachinoni Aloina A, Aloina B, ed Emodina; i Polisaccaridi, fra cui l'Aloe-mannano; le lecitine ATF1011
e Alexin B. Queste sostanze hanno un’importante azione anti-tumorale, soprattutto a livello di stimolazione
immunitaria:
1) Gli Antrachinoni Aloina A ( Aloctin A, Alo-A) e Aloina B (altrimenti chiamata Barbaloina), sono
contenuti nella parte esterna della foglia, e sono caratterizzati dalle note proprietà lassative, battericide e antiinfiammatorie, in ogni caso con dose massima tollerabile di tutta sicurezza, poiché pari a di circa 10 mg / kg,
senza quindi rischio di danno reale per il paziente. La loro importanza riposa sul fatto che essi inducono
elevata attività replicativa nei linfociti T citotossici e sui Natural Killer, in maniera paragonabile ad altri
fattori attivi già noti.
2). I Polisaccaridi, di particolare struttura biochimica, sono caratterizzati da un'estrema facilità di
assorbimento da parte dei villi intestinali del paziente (se non chemio-trattato).Non sono mucopolisaccaridi,
poiché non contengono gruppi azoto;fra essi, particolare valore riveste l'Aloe-mannano, che agisce in
funzione antigenica, ricordando almeno in parte l'azione del beta-Glucano: strutturalmente, è una lunga
catena acetilata e idrosolubile formata da Mannosio e Glucosio in un rapporto stechiometrico di circa 6 a 1.
3) ATF1011: E' una lectina che si lega alla superficie di cellule tumorali, inducendo poi l'attivazione di
Linfociti citotossici contro di esse (499).
4) Alexin B: La lecitina Alexin B è stata testata con esito positivo sulla leucemia linfocitica .
I diversi cucchiai di Aloe arborescens con Miele biologico dovranno essere presi nei tre soliti orari
consigliati (mezz'ora prima di colazione, mezz'ora prima di pranzo, mezz'ora prima di cena).
L'Aloe arborescens è stata anche sperimentata al dosaggio di 2 cucchiai grandi ogni 2-3 ore, per un totale di
18-20 dosi giornaliere, per i casi più gravi
L'Aloe arborescens dovrà comunque essere integrata con 10-15 portate di Frutta fresca e di Verdure fresche
crude, Pasta integrale, e 250 milligrammi almeno di Germanio organico.
In particolare, bisogna prestare attenzione a partite di foglie derivate da piante non idonee, come la ben
nota "Aloe del Natal", una sofisticazione grave del prodotto, poiché contenente Omonataloina: C10-glucosidi
del 1,7-diidrossi-8-metossi-3-metilantrone.
Il prodotto Aloe Arborescens non è un farmaco. Il prodotto Aloe Arborescens contiene i principi attivi
dell’Aloe, le cui proprietà terapeutiche sono conosciute e sono state avallate da numerose ricerche
scientifiche come riportato dalla bibliografia scientifica mondiale*; Il prodotto Aloe Arborescens è stato
notificato al Ministero della Salute ai sensi del D.L. 196/97 e presentandosi quale prodotto erboristico non
può vantare alcun indice terapeutico. Resta il fatto che i nostri clienti sono soddisfatti dello stato di
benessere che Il prodotto Aloe Arborescens procura.
IL PUNTO SANO di Ravaglia Renato
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