V CLASSIFICATO Titolo: UN PROBLEMA SPINOSO di Elena Correggia “Stai ben dritta con il fusto e cerca sempre il sole”, fu l'ultima raccomandazione della mamma, prima che lasciasse la serra dove era nata e cresciuta. Grazie alle amorevoli cure del vivaista il suo rigoglio naturale aveva subìto un'accelerazione e si sentiva pronta per nuova terra e nuovo cielo. Quel giorno arrivò presto, quando un signore di mezza età, tracagnotto e dall'aria simpatica, esclamò: “Ecco vorrei proprio quell'agave, è perfetta per il mio giardino al mare!”. E così la piccola pianta fu accolta in uno spazio fiorito, affacciato sul blu. “Tu sei la prima “grassa” a entrare qui”, le disse un po' sospettosa una sontuosa buganvillea. A queste parole una palma bassa e un solano altissimo spostarono un poco le foglie, quasi a prendere le distanze dalla nuova arrivata. “Mi auguro che terrai a bada le spine”, fece loro eco una surfinia un po' petulante. “Già, qui con le mie foglie, rigide e appuntite, credono sia pericolosa e non c'è nemmeno un amico cactus con cui giocare”, pensò sconsolata l'agave. Fu allora che una margheritina allungò lo stelo timidamente e le sussurrò: “Mi sembri un po' triste, posso fare qualcosa per te?”. L'agave le confidò i suoi dispiaceri e la margherita replicò: “Fidati di me, ho in mente una soluzione formidabile!”. E mentre diceva così, a un cenno delle sue foglie uno stuolo di farfalle, api, vespe, coccinelle e pettirossi le si fece intorno. La margherita confabulò brevemente con la folla di animaletti accorsi, che volarono via tornando dopo poco. Ciascuno portava nel becco o fra le zampine qualche cosa: una mollica di pane, un tappo di sughero, un pezzetto di legno che vennero conficcati sulle estremità aguzze delle foglie dell'agave. “Con la tua nuova acconciatura non abbiamo più paura di pungerci e ti verremo a trovare molto spesso”, assicurò una farfalla bianca volteggiando intorno all'agave. Quest'ultima, specchiandosi in una fontanella, si piacque molto e diventò la beniamina “grassa” di tutto il giardino.