Questo contenuto ti è offerto da: www.neumannrobotics.it Articolo tratto da: Edizioni L’Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest’opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L’Informatore Agrario S.r.l. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all’uso dell’opera. i Lavori di Primavera ARBUSTI E ALBERI f Lavori Nei mesi del risveglio vegetativo aumenta notevolmente il lavoro dell’appassionato giardiniere. Non ci si può permettere di rimanere con le mani in mano: occorre operare prontamente, poiché le piante e il tempo non aspettano. Sarchiatura e concimazione. Areate, tramite una leggera sarchiatura, il terreno delle aiole che ospitano gli arbusti. Le radici, già in piena attività, necessitano infatti di aria, oltre che di acqua e sostanze nutritive. A partire dai primi giorni di marzo effettuate una concimazione con prodotti composti contenenti azoto, fosforo e potassio, nonché altri microelementi come ferro, magnesio, calcio, ecc.; ottimi concimi sono, per esempio Osmocote concime universale KB, Nitrofoska Gold della Compo, Super Robur della Scam, da somministrare alle dosi consigliate in etichetta. Messa a dimora. Marzo e aprile sono i mesi ideali per mettere a dimora specie sempreverdi come cipresso , corbezzolo, olivo, leccio, ecc., fino al momento in cui non entrano in vegetazione. Effettuate questa operazione quando la temperatura del giorno si aggira sui 12-15 °C e in assenza di vento. Le specie a foglia caduca sono già entrate in vegetazione, pertanto si possono mettere a dimora in questo periodo solo se coltivate in contenitore. Irrigazione. Non fate mai mancare acqua alle piante, soprattutto a quelle appena trapiantate, sempre in base all’andamento climatico del bimestre. Rimettete in funzione gli impianti d’irrigazione; sostituite tubi e ugelli se danneggiati e controllate il perfetto funzionamento della centralina. Nel caso in cui si formino leggeri ristagni d’acqua, effettuate una leggera zappatura a terreno asciutto per rompere la crosta superficiale. Potatura. Se non l’avete fatto precedentemente, siete ancora in tempo, fintanto che le gemme non si ingrossano, per accorciare tutti i rami degli arbusti che fioriscono sul getto dell’anno quali buddleja , ceratostigma , lagerstroemia, caryopterys, Spirea japonica, Spirea bumalda e Hibi- a a a a a a a a a d Prima della potatura e c b Dopo la potatura b La potatura del glicine cinese e giapponese. La potatura si effettua a fine marzo con il taglio di tutti i rami di un anno lasciando le prime 4-6 gemme a partire dall’inserzione sul ramo principale (a). Si eliminano poi i polloni che si sono sviluppati vicino alla base del tronco (b) o se ne lascia uno solo (c), quando si desidera allevare un nuovo tronco o ringiovanire una pianta debole. Sul tronco si trovano inoltre succhioni poco vigorosi ma più fioriferi che vanno eliminati (d) o potati a 3-4 gemme (e) (dopo la fioritura debbono essere eliminati totalmente). Vanno infine eliminati i rami della chioma più sottili e/o spezzati (f). a a a a a a a a a b Prima della potatura b Dopo la potatura La potatura del glicine americano. La potatura nel glicine americano si effettua a fine marzo tagliando i rami della chioma sino alla seconda gemma (a) ed eliminando tutti i rami deboli e piccoli. Anche i polloni nati alla base vanno eliminati (b) scus syriacus lasciando solo 2-3 gem- me basali. Ad aprile, dopo la fioritura, potate invece gli arbusti che fioriscono sul legno vecchio, come calicanto, filadelfo, lillà, biancospino, palla di maggio, gelsomino di San Giuseppe, forsizia, Kerria japonica e prunus da fiore, accorciando i rami che hanno portato i fiori sopra la gemma più vicina al ramo principale più vecchio. Effettuate tagli netti, con strumenti affilati e, se possibile, disinfettate le forbici con alcol etilico passando da una nuova pianta all’altra, in maniera da non trasmettere eventuali malattie. Per quanto riguarda altri tipi di arbusti, come per esempio i glicini (cinesi, giapponesi e americani), la potatura va eseguita secondo le indicazioni riportate nel riquadro riportato qui a lato. La potatura delle passiflore è un’operazione facile e intuitiva. Queste piante fioriscono sulla nuova vegetazione; per stimolarle perciò a produrne di nuova spuntate poco sopra una foglia, prima della ripresa vegetativa, tutti i tralci per una lunghezza di circa 5-6 nodi. Se l’esemplare diventa troppo invadente, ricorrete a una potatura di contenimento eliminando i tralci vecchi e quelli che danno alla pianta un aspetto scomposto. A fine inverno, se necessario, effettuate una potatura di pulizia per togliere i tralci secchi e/o danneggiati dal gelo. Eliminate infine, da alberi e arbusti, i rami secchi, stroncati, malformati, disinfettando le ferite con un prodotto a base di pasta cicatrizzante, come ad esempio Lac Balsam della KB. Dopo la potatura effettuate un trattamento disinfettante con poltiglia bordolese-20 (bio, irritante o non classificato) alle dosi riportate in etichetta. Diserbo e pacciamatura. Eliminate prontamente le piante infestanti aiutandovi con una zappa, possibilmente prima che vadano a seme. Sul terreno pulito predisponete uno strato di pacciamatura dello spessore di circa 5-10 cm, costituito da corteccia o aghi di pino, compost o qualsiasi altro materiale di natura organica. Altri lavori. Rimuovete tutte le protezioni invernali, solo però quando siete sicuri che non si possano più verificare ritorni di gelo, cosa abbastanza frequente anche in aprile in alcune località del Paese. TAPPETO ERBOSO Lavori In questi mesi sono numerosi i lavori che si debbono eseguire per preparare il tappeto erboso alla prossima stagione primaverile-estiva. Vediamo insieme quali sono. Rullatura. Questa operazione ha la funzione di far riassestare il cotico erboso che potrebbe essersi sollevato durante l’inverno a causa del gelo. Utilizzate un rullo del peso di circa 100 kg e largo 80100 cm, che si può noleggiare e/o acquistare nei brico center. Questo lavoro deve essere eseguito prima del primo taglio e con terreni non troppo bagnati, per evitare dannosi compattamenti. Carotatura. In questa stagione è opportuno effettuare, nei terreni compatti, Arbusti e alberi. Marzo e aprile sono i mesi ideali per mettere a dimora specie sempreverdi come il corbezzolo la carotatura, che ha lo scopo di migliorare il drenaggio dell’acqua e la circolazione dell’aria a livello delle radici dell’erba. La carotatura va eseguita dopo la rullatura. Su piccole superfici si possono eseguire forconature manuali, mentre per grandi tappeti erbosi si devono utilizzare carotatrici meccaniche a motore, che si noleggiano nei brico center. Queste attrezzatura estraggono dal terreno carote di terra lunghe 5-10 cm e del diametro di 1-1,5 cm, che vanno poi raccolte con un rastrello. A questo punto va quindi distribuita su tutto il tappeto erboso della sabbia, possibilmente silicea, in ragione di 5-6 kg per metro quadrato, che, con l’aiuto di un rastrello, va poi convogliata nei fori lasciati dalla carotatrice. La carotatura va eseguita quando il suolo presenta il giusto grado di umidità: non deve essere né troppo secco né troppo bagnato, poiché si rischierebbe di compromettere la buona riuscita del lavoro. Sfeltratura. Questo lavoro ha lo scopo di rimuovere il feltro (cioè quello strato di materiale organico costituito da residui d’erba, radici, foglie morte, ecc.) che si forma a livello del colletto delle piantine, limitandone lo sviluppo e riducendo gli scambi gassosi tra il terreno e l’atmosfera. Il feltro riduce anche la penetrazione dell’acqua e del concime nel suolo. Dopo la sfeltratura, che si effettua quando il feltro supera l’altezza di 7-8 millimetri, per stimolare una pronta ripresa del tappeto erboso occorre eseguire la prima concimazione della stagione. Concimazione. In questi mesi è indispensabile concimare il tappeto erboso. Tappeto erboso. In questo bimestre è indispensabile concimare il tappeto erboso. Distribuite il concime a mano, o utilizzando l’apposito carrellino Per stimolare il risveglio e la crescita dell’erba somministrate, dopo aver eseguito il taglio, un concime ad alto titolo d’azoto, come per esempio Nitrophoska Gold o Floranid Rasen, alla dose di 3035 grammi per metro quadrato, da distribuire a mano o utilizzando l’apposito carrellino spandiconcime (vedi foto). Se nella seconda metà di febbraio avete effettuato la concimazione di fine inverno, riducete le dosi a 15-20 grammi per metro quadrato. Taglio. Nel mese di marzo è necessario riprendere il taglio del tappeto erboso, sia per migliorarne l’aspetto che per stimolarne la crescita. Prima di eseguire il primo taglio rimuovete, se presenti, rami e foglie secche accumulatisi sull’erba durante l’inverno. L’altezza di taglio dipende dalle specie che compongono il tappeto erboso: in linea di massima erbe piuttosto fini come agrostis e alcune specie di poa vanno tagliate a un’altezza di 2-3 cm, mentre festuca e lolium vanno tagliate a un’altezza di 3,5-4 cm. Se il vostro rasaerba non è provvisto dell’apposito cestello raccoglierba, asportate accuratamente i residui di taglio aiutandovi con un rastrello: se lasciati sul tappeto erboso potrebbero infatti causare pericolosi marciumi, e la formazione e l’accumulo di feltro. In questo periodo il tappeto erboso può anche essere colpito dai cerchi delle streghe, causati da funghi appartenenti ai generi Marasmius, Lepiota, Clitocybe, Psalliota e Coprinus. Le parti di tappeto erboso danneggiate da marciume rosa invernale e dai cerchi delle streghe vanno rimosse e ripristinate con una nuova operazione di semina.