® FITOCOSMESI D’AVANGUARDIA La tecnologia al servizio della natura ærbora è estetica e benessere: da oltre 18 anni s’interessa di estratti vegetali puri. Lavo- rando in partneship con i clienti, ha affinato strumenti e metodologie ad hoc. Grazie ad un rigoroso programma di ricerca scientifica, ha realizzato una linea cosmetica ad altissima efficacia; una gamma di prodotti a prezzi contenuti con altissime concentrazioni, garantendo un alto grado d’efficacia, nel rispetto di una logica totalmente naturale. L’uso di una vasta gamma d’estratti vegetali puri consente all’operatrice di formulare il fitocosmetico più idoneo ed al dosaggio desiderato, da utilizzare secondo le proprie esigenze e del trattamento da realizzare. Le dosi d’impiego degli estratti variano in funzione della concentrazione d’attivo da voler applicare, dal tipo di supporto veicolante cosmetico e dall’intensità dell’azione desiderata nel trattamento. Gli estratti vegetali ærbora sono realizzati attraverso avanzati processi estrattivi, garantiscono il rispetto delle proprietà organolettiche e la più alta concentrazione in parte attiva (E:D = 1:1). Tutti gli estratti ærbora sono rigorosamente controllati durante ogni fase del processo produttivo, e rispondono allo standard internazionale per quanto concerne il contenuto in pesticidi, metalli pesanti e contaminazioni microbiche. L’utilizzo degli estratti ærbora è veloce e semplice: basta miscelare alcune gocce (vedi dosaggio consigliato) negli usuali veicoli cosmetici come detergenti, tonici, creme, geli, sieri, maschere, argille, emulsioni ecc. Confronto tra estratti vegetali ed oli essenziali Gli estratti l. ærbora hanno più attivo rispetto agli oli essenziali per i seguenti motivi: gli oli essenziali si ottengono per distillazione in corrente di vapore, solo esclusivamente da piante officinali, quelle che hanno una profumazione, corrispondente ad una piccola frazione d’attivo detto olio etereo od olio essenziale volatile (es. Lavanda - Camomilla Elicriso ecc.). Le essenze non si possono ottenere dalle piante officinali che non hanno una propria profumazione (es. Malva - Edera - Ippocastano ecc.), piante officinali che, pur non contenenti essenza, hanno una notevole attività fito-cosmetica; 2. l’essenza è una piccolissima parte dell’attivo contenuto nelle piante officinali (in media la resa d’essenza è dello 0.5%). Il 99.5% restante d’attivo della pianta officinale è eliminato. L’estratto ærbora viceversa, contiene in sé il 100% d’attivo della pianta officinale, incluso l’essenza quando è trattata una pianta con profumazione propria. Vantaggi nell’uso degli estratti fitocosmetici l. ærbora Sono principi attivi vegetali ottenuti direttamente per estrazione da piante di provata attività cosmetica. 2. Consentono all’operatrice la preparazione di cosmetici con la massima attività vegetale e di semplice impiego: basta inserirli in qualsiasi trattamento. 3. 4. 5. 6. Sono solubili in acqua, privi di coloranti, antiossidanti, addensanti, profumi e alcool. Hanno colore, sapore ed aromi naturali, della pianta da cui sono direttamente ricavati. Miscelabili tra loro, si prestano per la personalizzazione dei trattamenti. Sono controllati con analisi chimico/fisiche, microbiologiche e di tollerabilità cutanea, hanno il pH fisiologico della pianta da cui sono ricavati e quindi, naturalmente compatibili con il pH cutaneo. 7. Hanno una garantita stabilità nel tempo. Le informazioni riportate, pur essendo basate su esperienze e fornite in buona fede, hanno carattere puramente indicativo e non sollevano l’utilizzatore dall’effettuare test prima dell’impiego del prodotto. Attività farmaco/dinamica dei principi attivi ad uso topico Permeabilità cutanea e penetrazione di sostanze esogene Va demolita l’opinione secondo cui un cosmetico può penetrare totalmente ed essere “totalmente assorbito” dalla pelle. Le sostanze attive possono agire sia in superficie (filtri solari idratanti, deodoranti) o penetrare ad un livello dermico (è il caso delle saponine d’Ippocastano o di Rusco), gli elementi dell’eccipiente solo raramente possiedono capacità penetranti. Far penetrare qualsiasi cosa nella pelle non è, per fortuna, cosa facile; la pelle è infatti diversamente permeabile solo ad un numero ristretto di sostanze, che devono avere determinati requisiti chimici e strutturali. Ciò perché le cellule epidermiche, al contrario di quelle intestinali, non sono preposte all’assorbimento ma alla protezione ed alla secrezione, con esclusiva funzione barriera. La penetrazione nello strato corneo può avvenire solo per “diffusione passiva”, è ridotta, lenta e ristretta relativamente a poche molecole preferibilmente di struttura lipofila e di spessore e grandezza inferiore, tali da poter permeare attraverso i corneociti. Una volta superata la barriera cornea, la penetrazione nell’epidermide e nel derma è molto più agevole ma a questo punto sopravviene l’attività enzimatica che tende a metabolizzare (in pratica a distruggere) le sostanze penetrate, invece la sostanza attiva si può legare in parte alla cheratina dello strato corneo, formando una specie di ”deposito” o è metabolizzata nell’epidermide o nel derma o passare nella circolazione sanguigna. È nota la capacità penetrante degli oli essenziali, i quali determinano di solito una reazione revulsiva o irritativa da parte della cute. Gli oli essenziali hanno un’azione farmacologica difficile da definire in generale, pur svolgendo alcune azioni comuni locali e generali, come quella sull’apparato respiratorio o sul sistema nervoso centrale. Le essenze sono parti della droga essenziale ad azione revulsiva e usate localmente su un tessuto provocano uno stato irritativo e infiammatorio nella zona d’applicazione, d’intensità variabile dalla semplice rubefazione, alla vescicolazione, fino alla pustolazione o alla necrosi, in rapporto alla natura dell’essenza, alla sua concentrazione, alla durata dell’applicazione e alle condizioni in cui si trova il tessuto. Alcune essenze hanno anche un azione lievemente anestetica e molte mostrano azione antisettico o disinfettante. Riferimenti Bibliografici Proserpio G., Le basi della cosmetologia Proserpio G., Martelli A., Patri G. F., Elementi di Fitocosmesi Sequenze del processo di penetrazione percutanea APPLICAZIONE DI PRODOTTI SULLA SUPERFICIE EPIDERMICA CESSIONE DELLE SOSTANZE PENETRANTI DALL’ECCIPIENTE ALLA PELLE VIA TRANSEPIDERMICA VIA TRANSFOLLICOLARE RIPARTIZIONE NELLO STRATO CORNEO CON FORMAZIONE DI DEPOSITO DIFFUSIONE ATTRAVERSO LA MATRICE LIPO-PROTEICA DELLA CELLULA CORNEALE DIFFUSIONE ATTRAVERSO IL FOLLICOLO O LA GHIANDOLA SEBACEA RIPARTIZIONE NELL’EPIDERMIDE VITALE DIFFUSIONE ATTRAVERSO LE CELLULE EPIDERMICHE DIFFUSIONE ATTRAVERSO LA MATRICE EXTRACELLULARE DEL DERMA DEPOSITO SULLE PARETI DEI CAPILLARI O PENETRAZIONE NEGLI STESSI CON PASSAGGIO IN CIRCOLO. ALOE VERA L’origine del nome è orientale: dal vocabolo greco Alos (mare) per indicare che la pianta cresce vicino al mare o dall’arabo Alua (amaro) com’è amaro il succo della pianta. La droga dell’Aloe Vera è il succo viscoso che si ricava dalle foglie carnose. Gli Egizi, i Cinesi e antichi popoli Arabi conoscevano ed usavano l’Aloe vera come pianta medicinale. Discoride (100 a.c.) ne parla nel trattato sulle piante officinali, così come Aristotele consigliava ad Alessandro il Grande di curare con succo d’Aloe le ferite dei soldati del suo esercito. Negli anni ’70 si sono moltiplicati gli studi sull’Aloe vera, non solo come principio attivo farmacologico, ma anche per utilizzazioni cosmetiche. Privato di derivati antracenici, l’Estratto puro d’Aloe vera esplica un marcato effetto antinfiammatorio e nel frattempo idratante ed emolliente, da attribuire alla presenza di polisaccaridi in sinergia con altri principi attivi presenti nel gel d’Aloe vera. Applicato localmente esplica una marcata attività curativa delle ustioni, delle dermatiti e delle lesioni ulcerative della pelle. Nelle ustioni l’Aloe vera attenua il dolore ed accelera la guarigione e la ricostruzione del tessuto. In oltre gli è stata riconosciuta un’attività antibioticosimile, nel senso che esplica un’azione battereostatica verso diversi stafilococchi. Esistono numerosi altri documenti d’impiego nel campo medico quali antinfiammatori, nella paradentosi, negli ascessi e nei trattamenti dermatologici dell’acne volgare, della seborrea e dell’alopecia. COSMESI NATURALE Utile quale lenitivo d’ustioni, lesioni ulcerative e rinfrescanti della cute e delle mucose. Esempi d’applicazione cosmetica sono lozioni idratanti e disarrossanti per il viso o creme reidratanti doposole per il viso ed il corpo per una buona attività schermante contro UVB, anche se non può essere considerata alla stregua di un vero filtro solare, è indicato nella preparazione di maschere per pelli secche e disidratate. La preparazione in tintura è utile contro l’eczema seborroico. Indicato, inoltre, per rivitalizzare i capelli secchi e tinti sui quali esplica un’attività lenitiva e calmante delle irritazioni del cuoio capelluto. Coadiuvante a funzione idratante ed emolliente da impiegarsi in sinergia ad altri estratti ærbora a funzione lenitiva quali Camomilla o Hamamelis. Da usare in preparazioni di prodotti protettivi contro le ustioni solari. PROPRIETÀ • • • • • • Lenitivo Rinfrescante Idratante Emolliente, utile per pelli disidratate e delicate Decongestionante per pelli irritate dal sole Utile come doposole per gli eritemi solari ed ustioni DOSAGGIO CONSIGLIATO • Dal 10% al 20% (pari a 20/40 gocce in 10 ml) in crema o gel • Fino a 20ml (pari a 20 pipette) a q.b. d’acqua pura per lozioni, bagni parziali, impacchi con compresse imbevute ANANAS Originario della zona tropicale dell’America meridionale. Consiste in una grossa erbacea a fusto ridotto, con una rosetta a ciuffo, costituita da foglie carnose dentato-spinose ai margini. Al centro nasce una spiga di fiori carnosi, che finiscono per saldarsi tra loro dando luogo ad un’infruttescenza di colore arancio, commestibile, dolce ed aromatica. La droga dell’ananas è il succo dell’infiorescenza (frutto). “digestione” delle proteine. La bromelina è anche il primo enzima proteolitico d’origine vegetale dotato di un elevato potere anti-infiammatorio e antiedemigeno. Il succo del frutto contiene bromelina, un enzima proteolitico. Il gusto e l’odore sono caratteristici e dovuti,in parte, alla presenza d’esteri metilici, inoltre sono presento olio essenziale, zuccheri, acido citrico, malico, ossalico, proteine, vit. A e del gruppo B, acido ascorbico. Per l’utilizzo cosmetico è interessante la presenza della bromelina, una proteasi (enzima proteolitico) che ha caratteristiche simili alla Pepsina e, come la Papaia, è in grado di accelerare la COSMESI NATURALE L’uso industriale di sostanze esfolianti, enzimi compresi, è attualmente vietato dalla legge comunitaria che proibisce la produzione e la vendita di peeling cosmetici. L’estratto di Ananas può quindi essere usato esclusivamente attraverso applicazioni estemporanee del succo, per un’azione “pulente” e cheratino-digerente, volta ad eliminare le lamelle cheratiniche in fase di desquamazione (Proserpio-Martelli-Prati). Le caratteristiche proteolitiche dell’Ananas, destinano l’estratto all’uso di “peeling” molto delicati ed indicati alle pelli sottili, tese e disidratate. PROPRIETÀ • • • • Delicato esfoliante. Anti-infiammatorio, utile per pelli disidratate e delicate Antiedemigeno Utile come post depilazione DOSAGGIO CONSIGLIATO • Dal 10% al 20% (pari a 20/40 gocce in 10 ml) in crema o gel • Fino a 20ml (pari a 20 pipette) a q.b. d’acqua pura per lozioni e impacchi con compresse imbevute BARDANA Si presenta all’aspetto come una pianta erbacea a foglie larghe e pelose; è conosciuta col nome di “Lappa” che, in un’antico dialetto significa “mano”, come ricordano la grandezza delle sue foglie. E’ la radice la parte della pianta da cui si estraggono i principi attivi; sono tuttavia utilizzabili anche le foglie fresche ed i frutti. eczemi del cuioi capelluto e la crosta lattea (lattimo) dei bambini. Le radici della pianta contengono un polisaccaride (inulina) oltre un olio etereo, fitosteroli, acidi grassi, mucillagini; dalle foglie è stato isolato un composto (non ancora totalmente identificato) ad attività antibatterica, che conferisce all’estratto un’attività antibiotico-simile contro le infezioni da stafilococco e contro la foruncolosi ed eczemi in genere. Nella medicina popolare, una delle utilizzazioni estemporanee più nota e caratteristica dell’estratto di Bardana è di far bollire le foglie della pianta nel latte e col decotto ottenuto, trattare gli COSMESI NATURALE Grazie all’inulina contenuta nella pianta, le è riconosciuta un’azione “rigenerativa cellulare” che, associata all’attività antinfiammatoria caratteristica dell’azione dell’olio essenziale, consiglia l’impiego dell’estratto in composizioni cosmetiche destinate al trattamento di pelli a tendenza acneica. Esempi d’applicazioni cosmetiche sono creme dermopurificanti per pelli acneiche o preparazioni di maschere in base argillose, l’azione della Bardana con funzione depurativa è collegata al suo uso in associazione ad estratti ad azione complementare quali Malva, Propoli, Ananas e Ortica. PROPRIETÀ • • • • • Dermopurificante Astringente Antisettico Per pelli impure da dermatiti, acne, foruncoli, eczemi Coadiuvante nei trattamenti della forfora e della seborrea DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino al 7% (pari a 20gocce in 10 ml) in crema • Fino a 15 ml (pari a 15 pipette) per la preparazione di maschere all’Argilla BETULLA Albero originario dei Paesi nord-europei e nord-americani. Per l’estrazione della droga si utilizzano le foglie fresche, la corteccia dei rami giovani e le gemme. La droga è costituita da un olio etereo, tannini, saponine, vit.C, acido nicotico, vari glucosidi, ecc. La marcata azione astringente dell’estratto di betulla è attribuibile alla presenza di sostanze tanniche; quest’azione implica una diminuzione della permeabilità cellulare, vasocostrittrice e diminuita attività ghiandolare secretoria sebacea, con lieve modifica dell’analgesia locale. Applicato sulla cute e sulle mucose esplica una pro- tezione dagli stati irritativi; su tessuti infiammati determina un’azione antiflogistica, nelle scottature agisce anche da analgesico ed antisettico. In medicina l’estratto di Betulla trova largo uso per i trattamenti di pelli affette da acne, foruncoli, eccessiva secrezione sebacea ed è stata riconosciuta anche una discreta attività antibiotica, utile per combattere la proliferazione di batteri che spesso accompagna le pelli impure e seborroiche. COSMESI NATURALE In cosmetica si va riducendo l’uso di astringenti di origine minerale (sali di Al, Zn) e nel contempo si va invece dilatando l’impiego di sostanze vegetali allo stesso fine funzionale. Le utilizzazioni cosmetiche dell’estratto di Betulla è proprio quello di coadiuvante nella realizzazione di prodotti destinati al trattamento del corpo e del cuoio capelluto con funzione astringente, antisettica, dermopurificante per il trattamento di pelli del viso, del corpo e del cuoio capelluto affette da seborrea, acne, foruncoli, comedoni. La Betulla è sfruttata nella preparazione di cosmetici destinati al trattamento delle pelli grasse e con pori dilatati. In associazione ad altri estratti a funzione complementare quali Ortica e Propoli. Come stimolante e astringente, è suggerito nell’uso di bagni con associazione d’estratti a funzione simile tipo Salice, Hamamelis e Ratania e come coadiuvante nel trattamento della cellulite per combattere la pelle “a materasso” in associazione con estratti d’Edera, Ippocastano, Jodio organico, Fucus, Rusco, ecc. PROPRIETÀ • • • • Normalizzante cutaneo, utile per pelli grasse ed oleose Astringente per pelli con tendenza all’acne, foruncoli, comedoni Indicato per cuoio capelluto con forfora grassa Coadiuvante nel trattamento della cellulite DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino al 10% (pari a 25gocce in 10 ml) in crema o gel • Fino a 15 ml (pari a 15 pipette) per la preparazione di maschere all’Argilla • Fino a 50 ml in trattamenti di balneoterapia CALENDULA Il suo nome deriva dal latino calendaeche che vuol dire “pianta che fiorisce ogni mese. Della Calendula si sfruttano in genere i fiori. acne, foruncolosi, ed in genere ferite ed ulcerazioni. La pianta, oltre a mucillagini, contiene flavonoidi, carotenoidi, saponine triterpeniche, acidi grassi, pectine, gomme e fitosteroli. L’uso di questa droga in preparati decongestionanti è giustificata dalla presenza delle mucillagini, nonché delle gomme e delle pectine, mentre i flavonoidi e carotenoidi esercitano attività antiflogistica. Nella medicina popolare gli impieghi più comuni di preparazioni estemporanee a base di Calendula prevedono impacchi o impiastri per alleviare il dolore determinati da alterazioni circolatorie, oltre che favorire esiti cicatriziali in COSMESI NATURALE Nella tradizione popolare veniva usata in impiastri per alleviare i dolori dei geloni, per cicatrizzare piccole ferite ed ulcerazioni e per le infiammazioni degli occhi e delle palpebre. Trova largo uso cosmetico in preparati emollienti e protettivi. Queste funzioni sono possibili per la presenza di mucillagini, pectine e gomme. Questi elementi, sostanze polimeriche monosaccaride, costituiscono una specie di rete sulla cute idonea a trattenere acqua. Pertanto fungono da condizionanti ed idratanti cutanei indiretti destinati alla cura delle pelli delicate, arrossate e screpolate. PROPRIETÀ • • • • • Lenitive, rinfrescanti Cicatrizzanti e riequilibranti Idratanti Emolliente Decongestionante per pelli irritate da agenti climatici DOSAGGIO CONSIGLIATO • • • • 10 ml in 30 ml d’acqua pura per lozioni toniche Fino al 10% (pari a 25gocce in 10 ml) in crema o gel Fino a 15 ml (pari a 15 pipette) per la preparazione di maschere in crena o gel Fino a 50 ml in trattamenti di balneoterapia CAMOMILLA Pianta officinale nota sin dall’antichità, è caratterizzata da un gradevole odore dei piccoli fiori gialli che, una volta essiccati sono usati in campo alimentare, farmaceutico e cosmetico. Nella camomilla è contenuto un olio essenziale che contiene rilevanti quantità di composti azulenici (bisabololo), altri componenti fondamentali dell’estratto di Camomilla sono i flavonoidi, glucosidi, acidi grassi, alcoli, complessi vitaminici, resine, ecc. Gli azuleni (camazulene è il composto più importante tra essi) sono i p.a. più funzionali e di maggiore spicco della Camomilla. Ad essi vanno attribuite proprietà antiflogistiche, antiallergiche, e favorenti la riparazione dei tessuti, uguali proprietà sono del bisabobolo.L’identificazione del bisabobolo, conferisce all’estratto di Camomilla attività antiflogistica e sedativa, calmante e antifun- gina nei riguardi della Candida Albicans (ricordiamo che O.E. di Camomilla in toto è attivo sui Gram+). La medicina popolare ha sempre fatto uso della Camomilla, ai cui derivati vengono riconosciute attività antirritative, cicatrizzanti, lenitive, di arrossamenti della cute, oltre che leggera azione spasmolitica e antinevralgica. COSMESI NATURALE Impiegata in creme, tonici e lozioni destinati a calmare irritazioni ed infiammazioni cutanee delle pelli sensibili, delicate e facilmente irritabili. In quest’utilizzazione, alla Camomilla è validamente associato l’uso degli estratti di Calendula, Hamamelis, Ippocastano, Tiglio. Interessante è l’uso dell’estratto di Camomilla per la realizzazione di lozioni detergenti destinati al trattamento depurativo per la pulizia della pelle e delle pelli acneiche (sfruttabile lazione calmante dell’eritrosi cutanea ascrivibile all’azulene). PROPRIETÀ • Decongestionante per pelli delicate • Tonico lenitivo, rinfrescante • Sedativo anti-infiammatorio DOSAGGIO CONSIGLIATO • 10 ml in 30 ml d’acqua pura per impacchi decongestionanti • Fino al 10% (pari a 25gocce in 10 ml) in crema o gel • Fino a 15 ml (pari a 15 pipette) per la preparazione di maschere in crena o gel o Argilla bianca • Fino a 50 ml in trattamenti di balneoterapia C E N T E L L A A S I AT I C A Originaria della Malesia e dell’India, è caratterizzata da un fusto rampicante con foglie a forma di rene, dentate. Ai fini officinali si utilizzano le foglie. La Centella Asiatica contiene un’alta concentrazione di tannini (sino al 25%), un olio essenziale (tra altri eucaliptolo e canfora), mucillagini, pectine, acidi grassi, fitosteroli, flavonoidi, amminoacidi, mono e disaccaridi, ioni metallo (K, Ca, Na, Mg), ecc. Le molecole più interessanti ai fini farmacologici sono quelle riunite nella frazione triterpenica della droga, che contiene prevalentemente acidi asiatico, madecassico, asiaticoside e madecassicoside. La principale prerogativa della Centella asiatica è legata alla spiccata capacità cicatrizzante efficacemente esplicata nei trattamenti della lebbra, dermatosi, eczemi ribelli, psoriasi, ferite ed ulcere. Per uso farmacologico, la Centella Asiatica si prescrive in infuso per stimolare la memoria, depurativo del sangue e per malattie croniche della pelle. Come uso esterno cataplasmi di foglie fresche vengono usati per curare ulcere di varia natura, ferite che non si cicatrizzano, per combattere la forfora del cuoio capelluto, come stimolante la circolazione sanguigna cutanea, ecc. COSMESI NATURALE Il principale utilizzo della Centella Asiatica è rivolto alle preparazioni cosmetiche destinate ad una forte attività eutrofica e riparativa del tessuto connettivo, nella preparazione di cosmetici destinati ai trattamenti post acneici e delle pelli molto screpolate. Ottimo coadiuvante nella prevenzione della cellulite e delle smagliature in associazione ad altri estratti a funzione complementare come Edera, Ippocastano, Fucus ed Equiseto, Iperico, Ginseng. PROPRIETÀ • Riepitelizzanti • Trofico riparatore del connettivo • Stimolante del microcircolo sanguigno DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino al 10% (pari a 25gocce in 10 ml) in crema o gel • Fino a 15 ml (pari a 15 pipette) per la preparazione di maschere in crema o gel • Fino a 50 ml in trattamenti di balneoterapia EDERA La parola Edera deriva dal verbo latino haerere (essere attaccato), è una pianta infestante; col suo fusto sarmentoso si arrampica a muri, rocce e tronchi d’altre piante. Dell’Edera, ai fini officinali, si usano foglie e rametti. I fiori invece sono velenosi. chi su pelli stanche o per la pulizia e l’ammorbidimento dell’epidermide. In particolare si riconosce all’ederina un’azione emolitica e vasocostrittrice, inoltre l’Edera esplica un’azione regolatrice della sensibilità dei centri periferici del sistema nervoso. Tra i componenti principali che ritroviamo nell’estratto d’Edera, ricordiamo l’ederina (una saponina terpenica), fitosteroli, la rutina (flavonoide), sali, zuccheri, acidi (tra cui acido caffeico), vitamine (beta-carotene, alfa-tocoferolo), tannini. L’Edera è una pianta che è sempre stata utilizzata per preparati estemporanei nella medicina popolare: decotto per pediluvi; decotto per il lavaggio dei capelli per accentuare la tinta scura; compresse imbevute di infuso per impac- COSMESI NATURALE Il più diffuso impiego dell’estratto d’Edera nei formulati cosmetici è quello in prodotti anticellulite. Associata ad altri principi attivi d’altri estratti quali Fucus, Ippocastano, Rusco, Centella As., la ritroviamo in creme da massaggio e preparazioni cosmetiche per i trattamenti della cellulite. Per la sua azione leggermente anestetica, durante i massaggi delle zone cellulitiche doloranti, consente la riattivazione della microcircolazione e come astringente il riassorbimento dei liquidi in stasi cutanea. PROPRIETÀ • Antijaluronidasica • Anticellulitica • Antidolorifica DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino al 10% (pari a 25gocce in 10 ml) in crema, gel o fanghi riducenti • Fino a 20 ml (pari a 20 pipette) per la preparazione di maschere corpo all’Argilla verde • Fino a 50 ml in trattamenti di balneoterapia ELICRISO Forma dei cespugli molto ramificati; le foglie sono di colore verde-biancastro strette e lunghe; i fiori, a capolino, sono di un intenso colore giallo-oro. Per l’estrazione degli estratti a fini officinali si utilizzano le sommità fiorite. Numerosi e diversificati i principi attivi che caratterizzano l’estratto di ELICRISO: un olio essenziale (ricco in eugenolo, nerolo, pinene, aldeidi, alcooli, chetoni, fenoli), acido caffeico, elicrisina (un caratteristico composto chinonico), silicio, magnesio, potassio, flavonoidi, ecc. Si attribuisce all’Elicriso una “grande polivalenza terapeutica”: utile nel trattamento di dermopatie (es. da sudore o da pannolini), delle forme eczematose, della psoriasi; la pianta agisce sulla sfera epatica con effetto disintossicante, in alcune malattie dell’apparato respiratorio (forme bronchiali), nelle affezioni di natura allergica (asma, orticaria, ecc.), nelle malattie reumatiche, ecc. Per uso esterno l’ Elicriso è utilizzato con benefici effetti nel trattamento d’eritemi solari per lenire il fastidio dei geloni e delle infiammazioni emorroidali. COSMESI NATURALE L’azione protettiva generale e lievemente riparativa dei tessuti ascrivibile all’estratto d’Elicriso è dovuta ai contenuto in flavonoidi, principi attivi che aiutano a mantenere l’integrità normale dei capillari, rinormalizzando le loro funzioni attenuate per un’aumentata fragilità o per una loro diminuita resistenza per varie cause. Tali caratteristiche ne evidenzia l’uso come protettivo solare, lenitivo dopo sole, dermopurificante su pelli asfittiche e comedoniche, tonificante e stimolante su pelli atone. Può essere validamente associato ad altri estratti complementari quali Camomilla, Calendula, Iperico, per un’attività sinergica che spazia dall’attività antinfiammatoria a quella protettiva della cute o lieve tonico stimolante e riparativo epidermico. PROPRIETÀ • Decongestionante • Doposole per gli eritemi solari ed ustioni • Coadiuvante cosmetico utile per gli edemi dovuti a stasi della circolazione (geloni) DOSAGGIO CONSIGLIATO • 10 ml diluiti in 30 ml d’acqua per la preparazione d’impacchi • Fino al 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in crema o gel. • Fino a 15 ml (pari a 15 pipette) per la preparazione di maschere in crema, in gel e con Argilla bianca. • Fino a 50 ml nei trattamenti di balneoterapia EQUISETO Il suo nome latino Equisetum deriva dalle parole equus (cavallo) e seta (pelo, o setola); la denominazione coda cavallina (o anche codone) è certamente con riferimento al suo aspetto, appunto simile a quello di una coda di cavallo. dali, varici, perdita di sangue dal naso, nonché disturbi cutanei quali pruriti e infiammazioni delle mucose della bocca e della gola. Negli estratti della “coda cavallina” si ritrovano saponine, flavonoidi, acidi organici (malico, ossalico), sali di potassio, gliceridi d’acidi grassi. L’equisetonina, la saponina tipica della pianta, è presente nella droga secca sino al 5%. Componente caratteristico dell’Equiseto è però l’acido silicico che ha il potere di aumentare l’elasticità dei tessuti e di concorrere alla ricostruzione dello scheletro. Tradizionalmente è impiegata anche come rimedio contro disturbi emorroi- COSMESI NATURALE L’estratto d’Equiseto è da ritenersi particolarmente efficace in preparati per la protezione e la cura di pelli stanche e danneggiate, incrementando la resistenza e migliorando l’elasticità della cute. Indovinate sinergie con estratti vegetali sono con Centella Asiatica, lperico, Luppolo, Ginseng (per i trattamenti dei viso, collo e decolté), Ratania e Salice (per i trattamenti al corpo). Altra utilizzazione dell’estratto d’Equiseto è nella preparazione di prodotti solari, per prevenire la disidratazione e l’ispessimento della cute esposta alle radiazioni UV, in sinergia con Aloe, Calendula, Camomilla, Tiglio PROPRIETÀ • • • • Rimineralizzante Elasticizzante Idoneo per pelli senescenti e rugose Utile nella prevenzione delle smagliature DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino al 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in creme o gel • Fino a 15 ml (pari a 15 pipette) nella preparazione di maschere in crema o gel • Fino a 25 ml nel trattamento tonificante seno GINSENG Vegetale perenne, fornito di una robusta radice, da cui spunta il fusto basso su cui si sviluppano mazzette di foglie. La droga del Ginseng si estrae dalla radice amara e aromatica. Tra i principi attivi della pianta sono stati riconosciuti alcune sostanze estrogeno-simili (fitoestrogeni), alcune vitamine, acido nicotinico, zuccheri, amido, acidi grassi, saponine, sostanze amare, ecc. La presenza delle sostanze ormonosimili potrebbe giustificare le molteplici attività: energetica, tonica, afrodisiaca, eccitante le facoltà intellettuali, influenza positiva su turbe psichiche e neurovegetative, ecc. Le ricerche condotte negli ultimi decenni sulla droga di Ginseng hanno concorso ad accettare che sicuramente l’estratto aumenta l’efficienza fisica e nervosa, attiva la memoria e la concentrazione mentale, migliora il rendimento atletico e contribuisce al benessere gene- rale dell’organismo a tutte le età. Stimolante in ogni senso: potrebbe agire da catalizzatore su altri processi che si svolgono nell’organismo, potenziando l’azione di altre sostanze presenti nell’organismo stesso o ad esso somministrate (zuccheri, vitamine, insulina, ecc.). COSMESI NATURALE Il Ginseng va a costituire una riserva di sostanze ormonosimili, che essendo di origine vegetale possono chiaramente essere utilizzate come “stimolanti il metabolismo tissutale, tonificanti il sistema muscolare cutaneo ed il tono della pelle”. L’estratto di Ginseng è preposto alla preparazione di prodotti cosmetici a funzione rivitalizzante, tonificante, stimolante, destinati ai trattamenti delle pelli stanche, senescenti che hanno perduto tono o elasticità e con fragilità vasale. Suggeriamo appropriate associazione dell’estratto di Ginseng con altri a funzione simile complementare, quali Equiseto, Ortica, Rosa canina, Pappa reale, lperico e Mirtillo, per la preparazione di maschere tonificanti, rivitalizzanti con effetti stimolanti e di normalizzazione cutanea. Emulsioni corpo tonificanti ed antismagliature, in sinergia agli estratti di Centella As., Ratania, Salice e Equiseto. PROPRIETÀ • • • • • • Forte rivitalizzante Forte stimolante della cute, cui dona turgore Eutrofico Elasticizzante Utile per i trattamenti delle pelli con carenze vitaminiche Specifico per contrastare la fragilità vasale DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino al 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in creme o gel • Fino a 15 ml (pari a 15 pipette) nella preparazione di maschere in crema, gel o Argilla • Fino a 25 ml nel trattamento tonificante seno con maschera modellante. • Fino a 20 ml durante lo shampoo per un azione stimolante HAMAMELIS Arbusto con fiori gialli, lunghi petali nastriformi riuniti in caratteristici mazzetti ascellari che sbocciano in autunno diffondendo un gradevole odore pungente. Ai fini officinali si sfruttano le foglie e la corteccia. Nelle foglie e nella corteccia della pianta si ritrovano: tannini, un olio essenziale (che a sua volta si può considerare costituito, tra l’altro, da alcooli, acidi grassi, fenoli, ecc.), flavonoidi, fitosteroli ed altre specifiche sostanze quali colina, quercitina, hamamelina (una sostanza resinoide), ecc. Le proprietà farmacologiche ed il conseguente impiego terapeutico dell’estratto di Hamamelis virginiana sono da ascrivere soprattutto alla funzione dei tannini che in esso si ritrova. Le sostanze tanniche rappresentano un gruppo di composti polifenolici dotate di proprietà astringenti sui tessuti; quest’azione implica una diminuzione della permeabilità cellulare, vasocostrizione, diminuzione dell’attività delle ghiandole secretorie e moderata analgesia locale. Risultati apprezzabili si ottengono usando l’estratto in emulsioni o soluzioni nella cura delle flebiti, in disturbi della menopausa, in congestioni circolatorie, ecc. Ricette della medicina popolare prescrivono il trattamento del naso arrossato o di rughe perioculari con compresse imbevute di decotto di Hamamelis. Si consiglia un pediluvio con una manciata di foglie di Hamamelis per eliminare la stanchezza ed il gonfiore delle estremità. COSMESI NATURALE In molti formulati cosmetici, gli astringenti vegetali dei tipo Hamamelis Virginiana trovano la loro collocazione non solamente per la loro riconosciuta azione cutanea diretta (pelle più chiara, più levigata, maggiore sua omogeneità superficiale), ma anche quali coadiuvanti e sinergici d’altri principi attivi. In effetti l’estratto di Hamamelis può essere di volta in volta utilmente associato ad altri estratti a funzione complementare o integrativa: Bardana, Betulla, Elieriso, Ratania (astringenti), Tiglio, Camomilla (lenitivi, addolcenti), Ippocastano, Tarassaco (schiarenti). Esempi d’applicazioni cosmetiche sono preparazioni per pelli irritate, arrossate e molto stanche, lozioni rinfrescanti, creme per pelli con eccessiva secrezione sebacea e con pori dilatati, lozioni post-depil, preparazioni pre e post solari. PROPRIETÀ • • • • • • Astringente Calmante Schiarente Decongestionante Rinfrescante Rinormalizzante della circolazione sanguigna DOSAGGIO CONSIGLIATO • 10 ml diluiti in 30 mi per la preparazione d’impacchi decongestionanti della zona perioculare • Fino al 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in crema o gel • Fino a 15 ml (pari a 15 pipette) per la preparazione di maschere in crema, in gel o con Argilla • Fino a 50 ml nei trattamenti in balneoterapia IPERICO A nostro avviso la parola deriverebbe dal vocabolo greco upon-eikon (cioè ‘vedo al di là l’immagine’) spiegabile col fatto che le foglie della pianta sono sottili, trasparenti e lasciano vedere attraverso loro. Esistono altre denominazioni attribuibili alla pianta: Erba di S. Giovanni (forse perché fiorisce nei giorni in cui si festeggia il santo). Per lo sfruttamento ai fini officinali si impiegano le sommità fiorite della pianta. L’olio essenziale di lperico è la fonte più ricca di principi attivi di questa pianta; esso contiene terpeni, tannini, bioflavonoidi (rutina, quercitina), sostanze coloranti (una sostanza gialla solubile nell’acqua ed una sostanza rossa solubile in oli), ipericina (sostanza a cui si riconoscono proprietà fotosensibilizzanti). Nella droga dell’Iperico si ritrovano, seppure in dosi minori, pectine, zuccheri, carotene, vitamine, ecc. Una notissima preparazione dell’antica medicina popolare è quella cono- sciuta come “olio vulnerario d’Iperico”, ottenuta facendo macerare in olio di oliva e vino le sommità fiorite della droga; si cuoce sino ad evaporazione del vino e quindi si spalma per medicare ferite e piaghe. La moderna medicina riconosce all’estratto d’Iperico qualità ipotensive e antidepressive, nonché azione cicatrizzante. Permangono prescrizioni come balsamo calmante delle irritazioni ed infiammazioni delle mucose con attività antisettica: infusi ed olio provocano una leggera anestesia diminuendo i sintomi di dolore di irritazioni e ustioni. COSMESI NATURALE L’estratto di lperico, addizionato a cosmetici assorbibili, agisce da tonificante della pelle, svolgendo un’azione stimolante specie su pelli stanche, affaticate e rilassate, praticamente è da ritenersi un ideale componente attivo per cosmetici destinati a ripristinare la tonicità e l’elasticità cutanea. Valide associazioni consigliate sono: Elicriso, Centella A. (rinfrescanti riepitelizzanti); Equiseto, Luppolo, Rosa canina, Placenta (tonificanti, elasticizzanti per viso, collo e decoltè); Ratania, Salice (tonificanti per il corpo). PROPRIETÀ • • • • • Stimolante Tonificante Elasticizzante Cicatrizzante Utile alle pelli stanche, rilassate, senescenti e rugose DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino a 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in crema o gel • Fino a 15 ml (pari a 15 pipette) per la preparazione di maschere in crema, gel o Argilla • Fino a 50 ml nei trattamenti in balneoterapia IPPOCASTANO Pianta ornamentale, il suo nome deriva dalle parole greche “ippos” (cavallo) e “Ikastanon” (castagna) da cui la denominazione “castagna cavallina”. Più nota è però come “castagna d’India”, nome derivato forse dal Paese da cui la pianta ha origine. Dall’ippocastano, oltre che la corteccia fresca si usano i semi, cioè la tipica “castagna” (il frutto dell’ippocastano non è la castagna, ma l’involucro a forma di riccio che racchiude da due a quattro castagne, che sono appunto i semi). La sostanza più interessante, dal punto di vista farmacologico, contenuta nei semi d’Ippocastano è l’escina, una saponina cui sono ormai state ampiamente riconosciute proprietà decongestionanti, disarrossanti, schiarenti, astringenti, vasocostrittrici. Altre proprietà farmacologiche dell’estratto d’Ippocastano sono da ascrivere a composti flavonici, vitamine dei gruppo B (semi), C (semi e foglie fresche), K (foglie); alcune proteine (lisina, triptofano); zuccheri, amidi, grassi (semi), purine (semi e anche fiori e foglie), ecc. In un olio grasso isolato dai semi sono stati identificati, oltre che una frazione d’insaponificabile, alcuni acidi grassi insaturi essenziali (EFA) linoleico e linolenico. Gli estratti d’Ippocastano sono sempre stati usati nella medicina popolare (alcolati per uso interno, decotti o pomate per uso esterno, ecc.) contro varici, emorroidi, geloni, flebiti, ecc. L’olio di castagne d’India è stato utilizzato come calmante contro forme artritiche acute del ginocchio e della spalla e contro dolori intercostali o sciatici. La farina ottenuta per macinazione dei semi è utilizzata, anche in considerazione del fatto che contiene saponine, per il lavaggio dei capelli grassi. COSMESI NATURALE L’azione dei principi attivi si manifesta molto efficacemente sul sistema venoso a seguito d’applicazioni locali, il campo d’impiego più sfruttato dell’ippocastano è nella realizzazione di lozioni toniche per pelli arrossate, irritate, con acne o couperose, in creme da massaggio attivanti la circolazione periferica, in preparati stimolanti della circolazione con attività defaticante. Con funzione lenitiva e schiarente ritroviamo l’Ippocastano anche in preparati dopo sole per prevenire l’eritema solare, in particolare misura l’escina in esso contenuto funziona da difesa contro la dilatazione delle piccole vene. Altra utilizzazione dell’ippocastano è quella in creme a funzione schiarente della pelle con l’estratto d’Ananas. Di notevole interesse le associazioni che prevedono l’uso cosmetico dell’ippocastano con Luppolo, Iberico e Tiglio con funzioni stimolanti e tonificanti, con Camomilla e Calendula per funzioni lenitive e schiarenti, con Hamamelis ed Elicriso per funzioni astringenti, con Edera, Centella As. e Fucus in prodotti specifici per i trattamenti della cellulite. PROPRIETÀ • • • • • • • Tonico Astringente Vasocostrittore Decongestionante Detergente acido naturale (pH 5.2) Utile per gli inestetismi della circolazione, mani, piedi, gambe gonfie, couperose, varici Utile per combattere lo stress fisico DOSAGGIO CONSIGLIATO Fino al 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in crema o gel o Fanghi d’Alga ærbora Fino a 15 ml (pari a 15 pipette) per la preparazione di maschere in crema o in gel Fino a 20 ml in Argilla per maschere localizzate Fino a 20 ml a quanto basta d’acqua tiepida per lozioni toniche, per bagni parziali, sciacqui o impacchi con compresse imbevute • Fino a 50 ml nei trattamenti in balneoterapia • • • • L AVA N D A Si presenta come arbusto a fusto legnoso da cui si sviluppano molti ramoscelli compositi, coperti di piccole foglie lanceolate, vellutate, color verde pallido. Al termine d’ogni ramoscello si sviluppano inflorescenze a forma di spiga con fiori color viola pallido, emananti un caratteristico gradevolissimo odore. La droga della pianta si estrae dalle sommità fiorite. L’olio essenziale, particolarmente presente, è ricco in linanolo, geraniolo, cineolo, acetato di linalile, cumarina, insieme con esteri, clorofilla, alcuni acidi (ursolico, rosmarinico), aldeidi, ecc. Peculiarità della Lavanda è di essere fortemente profumata, grazie alla presenza d’alcooli ed aldeidi come il borneolo, il geraniolo e ai terpeni quali il pinene. Sono questi i componenti che fanno della Lavanda un prodotto ideale per la preparazione d’acque di Colonia a tonalità fresca e stimolante, revulsiva, batteriostatica. Alcuni dei principi attivi della pianta sopra citati hanno la caratteristica di possedere un alto coefficente fenolico e questo spiega il significativo potere antisettico e disinfettante attribuito agli estratti di Lavanda. In queste utilizzazioni la Lavanda si ritrova spesso associata ad altre droghe pure dotate di stesse proprietà antisettiche e balsamiche, tipo Pino, Timo, Eucalipto, ecc. Per uso esterno, tonici con estratti di Lavanda sono utilizzati per il trattamento di pelli grasse ed acneiche, di piaghe e ferite per accelerare la cicatrizzazione, del cuoio capelluto per attivare la circolazione sanguigna. COSMESI NATURALE Le principali utilizzazioni dell’estratto di Lavanda in campo cosmetico, si rifanno al concetto di antiche tradizioni e ricette popolari. Il bagno alla Lavanda esplica un’azione sedativa dovuta alla presenza dell’aldeide valerianica contenuta nella pianta officinale apportando uno stato di rilassamento e di freschezza della cute. Come schiarente e dermopurificante l’estratto di Lavanda è utilizzato nelle preparazioni di creme e tonici per il trattamento di pelli impure di soggetti con acne giovanile in associazione con l’estratto di Propoli. Valide associazioni consigliate sono: Tarassaco, Ippocastano (rinfrescante e schiarente); Tiglio (rinfrescante e rilassante). PROPRIETÀ • • • • • • Rinfrescante Tonificante Purificante Antisettico Utile per pelli grasse, oleose e capelli grassi Coadiuvante utile come sedativo nervoso DOSAGGIO CONSIGLIATO • • • • Fino al 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in creme o gel 10 ml in 30 ml d’acqua per la preparazione d’impacchi antisettici e purificanti Fino a 5 ml (pari a 5 pipette) nella preparazione di maschere in gel Fino a 20 ml a q.b. d’acqua tiepida per lozioni toniche, per bagni parziali, sciacqui o impacchi con compresse imbevute • Fino a 50 ml nei trattamenti in balneoterapia LICHENE ISLANDICO I licheni sono organismi duplici, rappresentano infatti un corpo vegetale costituito dall’associazione simbiotica di un fungo e di un’alga. La “Cetraria islandica” vive su rocce, su terreno boscoso o su cortecce di conifere particolarmente nei Paesi nordici sia europei, sia americani. Il corpo - o tallo - è perenne, eretto, di colore grigio-verdastro, mucillaginoso, con ramificazioni lineari irregolari a margini dentiformi. I principi attivi del Lichene islandico si ritrovano in tutta la pianta (tallo). te attività antibiotica che si estende a diversi gruppi di Gram+ sporigeni e non sporigeni e anche verso germi Gram-. Tra le caratteristiche utilizzazioni del Lichene islandico nelle applicazioni estemporanee della medicina popolare sono da ricordare quelle emollienti delle mucose irritate e come espettorante della tosse. Esplica un marcato effetto lenitivo sulle pareti intestinali irritate, sicuramente in funzione del fatto di essere molto ricco di mucillagini. Usato tradizionalmente anche come detergente e sanitizzante per il lavaggio di piaghe e ferite. Quali principi attivi, nel Lichene islandico sono stati isolati amidi, mucillagini ed una serie d’acidi, denominati acidi lichenici. La pianta è sicuramente dotata di specifiche e spiccate proprietà antimicrobiche, dovute ad un derivato furanico denominato acido usnico. Questo componente del Lichene islandico ha dimostrato di essere dotato di un’interessan- COSMESI NATURALE Grazie alla sopra descritta presenza dell’acido usnico, l’uso dell’estratto di Lichene Islandico è indicato nelle composizioni destinate all’igiene del corpo, in virtù dell’azione antibatterica nel rispetto dell’equilibrio delle mucose. Esempi d’applicazioni cosmetiche sono la preparazione di lozioni toniche, creme, maschere e nebulizzazioni per i trattamenti al viso, per balneoterapie ad azione purificante, emollienti e antimicrobiche delle pelli impure e foruncolose. Associazioni consigliate: Propoli, Barbana, Betulla, Lavanda, Camomilla, Ratania. PROPRIETÀ • • • • Antimicrobico Emolliente Utile per pelli impure da foruncoli, punti neri, comedoni, acne Coadiuvante utile per combattere i microbi che allignano sulla pelle DOSAGGIO CONSIGLIATO • • • • Fino al 10% (pari a 25 gocce ogni ml) in crema o gel 10 ml diluiti in 30 mi d’acqua per la preparazione di lozioni da nebulizzare Fino a 15 ml (pari a 15 pipette) per la preparazione di maschere in creme, gel o Argilla Fino a 20 ml a quanto basta d’acqua tiepida per lozioni toniche, bagni parziali, sciacqui o impacchi con compresse imbevute • Fino a 50 ml nei trattamenti in balneoterapia LUPPOLO Il nome scientifico Humulus Lupulus L. deriva dalle parole latine lupus (lupo) e humus (terreno), volgarmente noto come lupo del salice, nel senso che tale pianta rampicante aggredisce dal terreno gli alberi di salice e di sambuco che crescono lungo i canali e gli argini, attorcigliandosi ai loro rami. Ai fini officinali si sfruttano i fiori della pianta e precisamente le infiorescenze femminili, dette strobili. La pianta contiene un olio essenziale volatile ricco di numerosi principi attivi tra cui idrocarburi aromatici, geraniolo, aldeide formica, acidi liberi (formico, valerianico); sono inoltre presenti negli estratti di Luppolo, zuccheri, antociani, amminoacidi e, in particolare bioflavonoidi e sostanze estrogeno-simili (fitosteroli). Al Luppolo è stata riconosciuta un’attività battericida e batteriostatica verso diverse specie di germi patogeni, forse dovuta alla presenza (oltre che dell’al- deide formica), dell’umulone (che allo scopo è sfruttato nella preparazione della birra non pastorizzata). Per quanto concerne la presenza dei bioflavonoidi negli estratti di Luppolo, è da ricordare che questi sono principi attivi che aiutano a mantenere integra l’integrità dei capillari, rinormalizzando le loro funzioni attenuate per una aumentata fragilità o per una diminuita resistenza alle infezioni, alle reazioni allergiche e ai disturbi della nutrizione. Ricordiamo infine che il vegetale fornisce un’attività biologica dermoenergetica (fitosteroli): i suoi estratti si usano anche in applicazioni terapeutiche in cui si sfrutta l’attività estrogena. COSMESI NATURALE Creme, lozioni, latte e gel idratanti, restitutivi di tonicità e turgore, sfruttano la presenza d’amminoacidi e proteine presenti nell’estratto di Luppolo. I fitosteroli (o sostanze a funzione ormono-simile) dell’estratto di Luppolo, esplicano un’azione di specifica attività biologica dermoenergetica. Di questi fitosteroli si sfruttano le proprietà stimolanti, rivitalizzanti, normalizzanti il tono e il turgore cutaneo. L’estratto di Luppolo presenta una marcata azione rivitalizzante per le pelli asfittiche, rugose, squamate, disidratate e in tutti quei casi in cui si presenta la necessità di ridare tono ed equilibrio alla cute stimolandola. È possibile con l’uso dell’estratto di Luppolo, preparare cosmetici atti a dare inturgidimento all’epidermide, ammorbidimento dello strato corneo, distensione delle piccole rughe, tonificazione generale dei tessuti cutanei con netto miglioramento in senso rassodante della struttura dermica, nonchè validamente efficace per combattere la caduta dei capelli.Valide associazioni consigliate sono con: Iperico, Equiseto, Rosa canina, Ginseng (tonificante, elasticizzante per viso, collo, decolté e seno, a cui dà turgore e luminosità); Ratania, Salice e Ortica (rassodante, utile nella prevenzione delle smagliature). PROPRIETÀ • Rubefacente • Rivitalizzante • Tonico stimolante DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino al 10% (pari a 25 gocce ogni l0 ml) in crema o gel • Fino a 15 ml (pari a 15 pipette) per la preparazione di maschere in crema o in gel • Fino a 20 ml a quanto basta d’acqua tiepida per lozioni toniche o impacchi con compresse imbevute M A LVA È una pianta con grosse radici, un robusto fusto eretto e grosse foglie nervate; i fiori sono rosa o rosa-viola. Si utilizzano le foglie e i fiori per preparare i vari estratti vegetali da utilizzare in medicina e in cosmesi Tra i principi attivi caratteristici della Malva, da citare per primi sono le mucillagini, contenute nella pianta in dosi che possono arrivare sino al 20%. La pianta contiene inoltre pectine, varie vitamine (A, B1, B2, C, E), la malvina (un’antocianina che impartisce ai fiori il caratteristico colore violaceo), alcune sostanze grasse (es. acido oleico), sali minerali, acidi organici (tra cui l’acido galatturonico). Le sostanze mucillaginose sono in generale sostanze polimeriche con catene polisaccaridiche combinate che costituiscono una specie di rete atta a trattenere acqua. Tali sostanze agiscono in due modi diversi: o tendono a minimizzare l’evaporazione a livello epidermi- co formando un sottile film protettivo sulla pelle, oppure agiscono come fattori funzionali ad azione più profonda determinando una “ritenzione idrica” nei mucopolisaccaridi acidi responsabili principali dell’idratazione sottocutanea. L’estratto di Malva ricco in mucillagini svolge pertanto sulla pelle un’attività emolliente, protettiva e decongestionante. A questi fini è impiegato sulle mucose per attenuare dolore ed irritazioni e per arrecare emollienza e levigatezza alla cute. Utilizzato ancora per curare dolori del cavo orale, specie contro gengiviti e mal di denti, per la preparazione di soluzioni per clisteri rinfrescanti e disinfettanti dell’intestino, per bagni oculari, per gargarismi nella cura delle infiammazioni delle vie respiratorie, in cataplasmi contro ascessi e piaghe. COSMESI NATURALE Ai fini dell’idratazione e dell’emollienza cutanea, la Malva è sicuramente una delle piante più interessanti. L’idratazione cutanea è una delle funzionalità cosmetiche basilari; basti ricordare che il complesso della struttura cutanea è un gel proteico con circa il 70% d’acqua. Il compito di un cosmetico a funzione idratante è pertanto specificatamente quello di mantenere e ripristinare il livello idrico cutaneo. Per creme o lozioni a funzione idratante ed emolliente, l’estratto di Malva può essere utilizzato da solo o in appropriata associazione con gli estratti vegetali a funzione simile, quali Camomilla, Tiglio, Hamamelis, Calendula, Aloe. Le sostanze idratanti sono anche emollienti, poiché rendono la pelle più turgida, ne aumentano il valore estetico e la levigatezza; per tal motivo una valida associazione dell’estratto di Malva è con la Bardana, al fine di mitigare la forte azione astringente di quest’ultima nei trattamenti acneici. PROPRIETÀ • Emolliente • Idratante • Coadiuvante per pelli e mucose arrossate DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino al 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in crema o gel • 10 ml diluiti in 30 ml d’acqua per la preparazione d’impacchi reidratanti ed emollienti • Fino a 10 ml (pari a 10 pipette) nella preparazione di maschere in crema, in gel o con supporto d’Argilla • Fino a 20 ml a quanto basta d’acqua tiepida per lozioni toniche, bagni parziali, sciacqui o impacchi con compresse imbevute • Fino a 20 ml per frizioni del cuoio capelluto durante lo shampoo • Fino a 50 ml nei trattamenti in balneoterapia MIRTILLO Piccolo arbusto con radice serpeggiante dal quale si sviluppano piccoli ramoscelli che portano foglie alterne, dentate; i fiori sono bianco-rosa ed il caratteristico frutto è una bacca carnosa di colore blu-viola tendente al nero. Per usi officinali si usano anche le foglie, ma di preferenza sono raccolti i frutti a piena maturazione. Nelle foglie e nei frutti di Mirtillo, oltre a tannini catechici (6-11%), sono contenute quantità apprezzabili di pigmenti antocianici (tra cui Mirtillina), flavonoidi, acidi organici (malico, citrico, succinico, chinico), pectine, carotenoidi, zuccheri, sostanze proteiche, Vitamina C e sali inorganici. I frutti del Mirtillo sono conosciuti ed usati quali astringenti intestinali, antidiarroici ed antisettici. Le proprietà antisettiche del estratto di Mirtillo sono sfruttate anche nel trattamento del cavo oro-faringeo (infezioni della bocca o della gola, quali gengiviti, stomatiti faringiti, ecc.). Decotti di bacche di Mirtillo sono utilizzati nelle infiammazioni od arrossamenti del’’occhio e anche, sotto forma di lavaggi o impacchi, nella terapia di alcune affezioni cutanee (eczemi, sicosi, vescicolazioni). Da rilevare l’attività di rigenerazione della porpora retinale attribuita agli antocianosidi, sfruttata nella patologia della vista; l’assunzione d’estratti di Mirtillo favorirebbe pertanto una pronta percezione visiva anche nel caso di luce scarsa (ipoadattamento retinico). COSMESI NATURALE L’estratto di Mirtillo, proprio per la presenza di tannini, è utilizzato per sfruttarne la loro proprietà astringente e, soprattutto per le proprietà disarrossanti, lenitive e protettive. Il principale impiego dell’estratto di Mirtillo è previsto per la preparazione di cosmetici destinati al trattamento di pelli irritate e sensibili con lievi problematiche microcircolatorie. Utile anche per la realizzazione di trattamenti destinati alla zona perioculare ove esplica un’azione protettiva della retina contro gli UV. La rilevante presenza di acidi organici, pectine, sostanze proteiche e sali inorganici destina l’uso dell’estratto di Mirtillo anche nei trattamenti cutanei rassodanti, in associazione agli estratti di Rosa canina, Ginseng e Pappa reale. PROPRIETÀ • • • • • Rassodante Tonificante Astringente Utile a pelli non più giovani e irritate (couperose) Utile al trattamento della zona perioculare gonfia ed irritata DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino a 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in crema o gel • 10 ml diluiti in 30 ml d’acqua per la preparazione d’impacchi per la zona perioculare • Fino a 10 ml (pari al 10 pipette) nella preparazione di maschere in crema, gel o con supporto d’Argilla bianca • Fino a 20 ml a quanto basta d’acqua tiepida per lozioni toniche, bagni parziali, sciacqui gengivali o impacchi con compresse imbevute • Fino a 50 mi nei trattamenti di balneoterapia ORTICA Pianta erbacea, con fusto eretto e foglie ricoperte di peli rigidi e urticanti. Il suo nome scientifico (urtica dioica) deriva dal latino urere = bruciare e si riferisce alle sue proprietà irritanti; il termine dioica sta invece ad indicare che i suoi fiori sono a sessi separati. L’ortica è sicuramente tra le piante officinali una delle più ricche in principi attivi terapeutici: sostanze azotate (proteine e amminoacidi), zuccheri, grassi, fitosteroli, un olio essenziale ricco in chetoni, aldeidi e acidi, acido formico (probabilmente alla sua presenza si deve ascrivere il caratteristico bruciore causato dal contatto con le foglie pelose), zolfo, sali minerali, alcune vitamine (B, C, K) e provitamine, oltre a tannini, cere, mucillagini. All’Ortica sono state attribuite proprietà antianemica, diuretica, antiurica, mineralizzante; associata al Tarassaco svolge una funzione disintossicante dell’organismo; verso ferite e piaghe ha dimostrato azione emostatica e cicatrizzante. Nella medicina popolare estemporanea, oltre che come emostatico, visto l’elevato contenuto in sali minerali, proteine e vitamine, è utilizzata quale alimento dietetico di elevata importanza (le estremità fresche bollite e condite sono gustose e delicate, apprezzate dai palati più esigenti). COSMESI NATURALE L’uso dell’estratto di Ortica primeggia nei casi in cui ci si trova a dover combattere la forfora. Esso è attivo anche contro il prurito dei cuoio capelluto e in tutti i casi è usato nei trattamenti tricologici ove sfruttiamo le proprietà dei principi attivi dell’estratto quali stimolanti delle papille pillifere. L’azione astringente e cicatrizzante dell’estratto di Ortica è sfruttata anche nei trattamenti di pelli acneiche, grasse, impure. La funzione stimolante dell’estratto di Ortica dovuta al suo contenuto in fitosteroli, acidi, oli essenziali, ecc., può essere ulteriormente potenziata con l’associazione di altri estratti a stessa specifica funzione quali Ginseng, Luppolo, Mirtillo, Equiseto, Calendula per la preparazione di cosmetici a funzione stimolante e tonificante destinati al trattamento di pelli secche, stanche, senescenti e con smagliature. PROPRIETÀ • • • • • Tonificante Rimineralizzante Astringente Cicatrizzante Stimolante DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino al 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in crema o gel • Fino a 10 ml (pari a 10 pipette) nella preparazione di maschere in crema, in gel o con supporto di Argilla • Fino a 20 ml a quanto basta di crema o gel per il trattamento maschera modellante seno • Fino a 20 ml a quanto basta di acqua tiepida per lozioni toniche, bagni parziali e impacchi con compresse imbevute • Fino a 20 ml per frizioni dei cuoio capelluto durante lo shampoo • Fino a 50 ml nei trattamenti in balneoterapia QUERCIA MARINA Nota anche col nome di alga bruna, è una varietà di alghe del genere Fucus. Il nome scientifico è il latino Fucus vesciculosus L. cioè alga vescicolata, cosiddetta perché la pianta porta sul tallo delle piccole cavità simili a vescichette. L’uso delle alghe ha origine antichissime. In Estremo Oriente popoli quali i Giapponesi, i Cinesi, i Filippini usavano già nel 3000 a.C. e ancora adesso usano le alghe, non solo nell’alimentazione ma anche in medicina e agricoltura. Per l’utilizzazione officinale, gli estratti di questa pianta, sono disponibili in polvere e liquidi: si tratta di complessi di principi attivi ricavati dal tallo di queste alghe opportunamente essiccato, raffinato, sminuzzato ed eventualmente veicolato in adatti eccipienti per essere proposto in forma liquida. È stato ampiamente dimostrato che le alghe marine sono dotate di spiccate proprietà farmacologiche grazie ai numerosi principi attivi che in esse si ritro- vano: iodio, vitamine, amminoacidi, fitocolloicli, ecc.; il suo impiego nelle cure dimagranti è senz’altro da ascrivere allo Iodio in esso contenuto. Seppure lo Iodio nelle alghe è presente solo in dosi relativamente basse, pare che l’azione di questo sia rinforzata e sinergizzata dalla presenza di altre sostanze (zuccheri, amminoacidi, sali minerali) tali da formare un complesso alla cui azione si debba per l’appunto l’attività demolitiva dei depositi lipidici ipodermici. All’azione dello Iodio è assegnata pertanto una attività degenerativa delle cellule del tessuto cellulo-adiposo sottocutaneo. COSMESI NATURALE L’estratto di alghe è utilizzato nella preparazione di lozioni, creme da massaggio e/o da trattamento, in balneoterapia o in gel, delle panniculopatie. In queste utilizzazioni è suggerita l’associazione dell’estratto di Alga marina con altri estratti specifici per il trattamento della cellulite, quali Betulla, Edera, Ippocastano, Rusco, Centella As. ecc. All’estratto di Quercia marina è anche riconosciuto una marcata funzione emolliente e tonificante, dovuta alla rilevante presenza di mucillagini ed oligo-elementi presenti nella pianta officinale, per questo il suo utilizzo può essere vantaggiosamente sfruttato nei trattamenti destinati a pelli secche, avvizzite, senescenti in associazione ad estratti di Iperico, Ratania, Equiseto, Salice, a funzione tonico/rassodante complementare. PROPRIETÀ • Anticellulite • Stimolante tonico cutaneo • Emolliente DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino a 10 % (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in crema o gel • Fino a 15 ml (pari a 15 pipette) per la preparazione di maschere in crema, gel o Fanghi d’Alga ærbora • Fino a 20 ml in Argilla per maschere localizzate • Fino a 20 ml a quanto basta di acqua tiepida per lozioni toniche, per bagni parziali, o impacchi con bende imbevute • Fino a 50 ml nei trattamenti in balneoterapia RATANIA Pianta originaria delle Ande e della Bolivia, cresce in terreni sabbiosi ed aridi tra i 1000 e 2500 m. Arbusto dotato di grosse radici rossastre, foglie semplici, i fiori aculeati raccolti in grappoli apicali. Le parti della pianta utilizzate ai fini officinali sono le radici che si presentano di colore rosso, detto “rosso di Ratania”. della gola, per rassodare le gengive e consolidare i denti che cadono. In formulati destinati all’uso esterno, la Ratania si sfrutta per il trattamento di ragadi, ulcere varicose, piaghe e ferite. Le radici sono largamente utilizzate dagli Indios come dentifricio. Introdotta in Europa di recente si è scoperto che la droga di questa pianta è ricca di tannini, mucillagini, amido, zuccheri, cere, gomme, lignina, ossolati di Calcio. La Ratania possiede marcate proprietà astringenti, cicatrizzanti, antinfiammatorie e battereostatiche. Per uso interno si riconosce alla radice della Ratania proprietà astringente antinfiammatoria del tubo digerente, per combattere diarrea, gastrite, enterite, ecc. I paesi del Centro America la utilizzano contro tutte le forme di infiammazione della bocca e COSMESI NATURALE In cosmesi si sfruttano le proprietà astringenti, purificanti e disarrossanti nella formulazione di creme, latti, lozioni e geli destinati al trattamento di pelle grassa, cuoio capelluto con forfora grassa o per il corpo come coadiuvante nei trattamenti rassodanti delle pelli delicate. Valide associazioni dell’estratto di Ratania con altre piante a funzione similare o rinforzante sono con: Betulla, Hamamelis per un’azione astringente e decongestionante; Malva e Propoli nei gengidentifrici; Aloe e Iperico quale abbronzante; Edera, Salice, Equiseto, Rosa Canina per un’attività rassodante. PROPRIETÀ • Astringente • Antinfiammatorio • Coadiuvante nei trattamenti rassodanti delle pelli delicate e screpolate DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino al 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in crema o gel • Fino a 10 ml (pari a 10 pipette) nella preparazione di maschere in crema, in gel o con supporto di Argilla bianca • Fino a 20 ml a q.b. in crema o gel per il trattamento seno • Fino a 50 ml nei trattamenti in balneoterapia ROSA CANINA Questa pianta, originaria del America centrale, cresce in zone a clima mite. Si presenta come arbusto rampicante ricchi di foglie e numerosi aculei, con fiori riuniti in corimbi all’apice dei rametti brevi. Ai fini officinali sono sfruttate le foglie e i frutti (cinorrodonti). Il contenuto in sostanze attive della pianta è caratterizzato dalla presenza di tannini, pectine, vitamina C, carotenoidi ed acidi organici. Secondo l’antica tradizionale medicina popolare i fiori di Rosa canina o cinorrodi, ricchi di vitamina C, carotenoidi e flavonoidi si usano per preparare infusi vitaminici, antinfettivi e febbrifughi, nonché per un’azione preventiva della formazione di calcoli, antireumatici ed antigottosi, determinata da una leggera azione diuretica. Queste proprietà vengono sfruttate anche attraverso gustose conserve, particolarmente utili durante la stagione invernale. Autori moderni raccomandano la Rosa canina quale astringente intestinale, antiemorroico, vasoprotettore ed antinfiammatorio. La ricchezza di carotenoidi e vitamina C giustifica l’uso delle bacche di Rosa canina nel trattamento delle pelli da proteggere, specie in presenza di disfunzioni vasali. COSMESI NATURALE Rilevante è il contenuto di carotenoidi e flavonoidi della pianta, ascrivendole un’elevata azione sulla microcircolazione e sull’effetto vaso protettivo ed anti-infiammatorio da associare nei trattamenti emollienti, astringente e protettivi della pelle, con effetto schiarente, levigante e tonificante dell’epidermide. Suggeriamo appropriate associazioni dell’Estratto di Rosa canina con altri a funzione simile e complementare quali: Mirtillo, Ginseng, Equiseto, Ortica, Ratania, Pappa reale ecc. PROPRIETÀ • • • • Astringente Antinfiammatorio Vitaminizzante Tonico stimolante DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino al 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in crema o gel • Fino a 10 ml (pari a 10 pipette) nella preparazione di maschere in crema, in gel o con supporto di Argilla • Fino a 20 ml a q.b. in crema o gel per il trattamento seno • Fino a 50 ml nei trattamenti in balneoterapia RUSCO Nota col nome “pungitopo” è caratterizzata da rametti appiattiti, detti cladodi, ovali, duri con apice molto pungente (di qui il nome scientifico Ruscus aculeatus L.). Le vere foglie, piccolissime, sono situate al centro di questi cladodi. Per l’ottenimento della droga si utilizza il rizoma della pianta. Tra i vari componenti isolati dalla droga dei Rusco vale la pena ricordare un olio esenziale, resine, sali minerali, tannini, fitosteroli e ruscogenine (saponine a nucleo steroideo). Le saponine sono dotate di una forte azione tensioattiva e possiedono la capacità di influenzare positivamente l’assorbimento di altre molecole farmacologicamente attive modificando la permeabilità delle membrane cellulari. Le ruscogenine isolate dai rizomi dei Rusco hanno dimostrato di possedere proprietà anti-infiammatorie vasocostrittrici sulla microcircolazione periferi- ca e moderatrici della resistenza e permeabilità capillare. In medicina il loro impiego si è rivelato utile nel trattamento delle varici e dei disturbi dei sistema circolatorio. Queste scoperte hanno avvalorato le conoscenze dell’antica medicina popolare: decotti di rizoma di Rusco sono utilizzati come antidoto contro dolori emoroidali, nonché come decongestionante dei geloni sulle mani e contro il gonfiore delle caviglie o dei piedi. L’infuso, o il vino medicato (enolito) vengono sfruttati per uso interno come diuretici, depurativi e antinfiammatorio delle vie urinarie. COSMESI NATURALE L’uso dell’estratto di Rusco ha un interesse particolare, non tanto per la presenza di tannini che conferiscono all’estratto proprietà astringenti, quanto per la presenza delle ruscogenine e neuruscogenine, che danno all’estratto di Rusco una marcata attività lenitiva e disarrossante, quindi valido per la preparazione di tutti i cosmetici destinati ai trattamenti delle pelli delicate e sensibili, tendenti a rossori persistenti, con couperose. L’uso dell’estratto di Rusco è pertanto suggerito nella realizzazione dei trattamenti al viso e al corpo che mirano ad una marcata attività lenitiva e schiarente delle pelli che soffrono di problematiche circolatorie. In tutti questi impieghi, l’uso dell’estratto di Rusco è suggerito in associazione ad altri estratti ad azione similare, e primi fra questi, l’Ippocastano (per la considerevole presenza d’escina), l’Hamamelis, Mirtillo, ed in associazione ad Edera, Centella Asiatica, Fucus, per un’azione coadiuvante nei trattamenti della cellulite. PROPRIETÀ • • • • • • Inestetismi della circolazione Couperose Rossori persistenti Palpebre gonfie e stanche Utile per i trattamenti dei piedi, mani, gambe gonfie e varici Coadiuvante nei trattamenti delle celluliti edematose DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino a 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in crema o gel • 10 ml diluiti in 30 mi di acqua per la preparazione di impacchi per la zona perioculare • Fino a 15 ml (pari a 15 pipette) per la preparazione di maschere in crema, gel o Fanghi d’Alga ærbora • Fino a 20 ml in argilla per maschere localizzate • Fino a 20 ml a quanto basta di acqua tiepida per lozioni toniche, per bagni parziali, o impacchi con compresse imbevute • Fino a 50 ml nei trattamenti in balneoterapia SALICE Cresce lungo le banchine dei fiumi in forma di cespuglio o albero. Pianta originaria dell’emisfero boreale, ai fini officinali, del salice è utilizzata la corteccia dei rami giovani, che contiene la maggior parte dei principi attivi. zare l’acido acetilsalicilico il quale, in molte forme farmaceutiche, da solo o attraverso associazioni o derivati, è uno dei presidi antinevralgici, antipiretici, antinfluenzali oggi più diffusi. Fin dall’antichità i medici tennero in gran conto le proprietà medicamentose delle foglie strette del Salix alba,usate per combattere l’insonnia e sin dal XVII secolo la corteccia era utilizzata come febbrifugo. Il Salice contiene glucosidi dell’alcool salicilico e derivati analoghi, terapeuticamente utili per stati febbrili, dolori reumatici e muscolari, sintomatologie influenzali. La corteccia dei rami favorisce la normalizzazione dell’iperacidità gastrica e dello squilibrio della secrezione di enzimi digestivi. Ad onore di questa pianta, va detto che i derivati salicinici naturali hanno dato lo spunto ai ricercatori per realiz- COSMESI NATURALE L’estratto di Salice ha assunto un interesse particolare in cosmetica, non tanto per la presenza dei glucosidi dell’alcool salicilico (che conferiscono all’estratto di Salice proprietà sedative ed analgesiche) quanto per la presenza dell’elevato contenuto di tannini. In cosmetica l’estratto di Salice è impiegato per la sua forte e marcata azione astringente su pelli e mucose, favorendone un’elevata azione di rassodamento e una rilevante tonificazione delle fasce muscolari a fibra lunga. Bagni e pediluvi sono tradizionalmente impiegati per calmare dolori reumatici e conciliare il sonno. Valide associazioni consigliate sono con: Iperico, Equiseto (tonificante, elasticizzante); Ratania, Iperico e Luppolo (rassodante). PROPRIETÀ • • • • • Astringente Rassodante Tonificante Utile per sedare dolori muscolari ed articolari Idroterapico ad azione rilassante e sedativa DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino a 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in crema o gel • Fino a 10 ml (pari al 10 pipette) nella preparazione di maschere in crema, gel o con supporto di Argilla • Fino a 20 ml a quanto basta di crema o gel per il trattamento maschera modellante • Fino a 20 ml a quanto basta di acqua tiepida per lozioni toniche, bagni parziali pediluvi, maniluvi o impacchi con compresse imbevute • Fino a 50 ml nei trattamenti in balneoterapia TARASSACO Pianta erbosa a crescita spontanea che si sviluppa su una radice a fittone, con poche foglie a rosetta, lunghe, in parte frastagliate, ha caratteristici fiori gialli a capolino, che poi danno origine a un globo di semi i quali si staccano dal gambo con un semplice soffio (da cui anche il nome di soffione). La radice, che contiene un lattice bianco e amaro, si raccoglie con le foglie per essere utilizzata ai fini officinali. Nelle radici del Tarassaco si ritrovano alcuni alcooli triterpenici, steroli (tra cui b-sitosterina e stigmasterina), vitamine (A, B, C, D, acido nicotinico), inulina, acidi grassi liberi (oleico, linoleico) e la sostanza amara Taraxina. Nelle foglie particolarmente interessante la frazione vitaminica (Vitamina C in particolare), oltre a protidi e glucidi. Nei fiori sono presenti sostanze coloranti (carotenoidi) e Vitamina B2. Il Tarassaco è noto nella medicina popolare per le sue proprietà amaroto- niche, digestive, depurative, diuretiche, lassative. Risultati confermati da ricerche dimostrano che il Tarassaco può aumentare la secrezione biliare, esplicando così un’azione coleretica oltre che colagoga. Viene impiegato nella terapia dell’insufficienza epatica, come amaro-tonico nelle dispepsie e come diuretico. È ancora oggi in uso, nelle campagne, utilizzare decotti di radici di Tarassaco per lavaggi ed impiastri contro eczemi, lentiggini, macchie del viso, occhi stanchi ed arrossati. COSMESI NATURALE Applicazioni dell’estratto di Tarassaco tendono alla normalizzazione del pH cutaneo. Indicato quindi per i trattamenti delle pelli asfittiche, impure, oleose e con macchie, al fine di depurarle, rinfrescarle e schiarirle. Di notevole interesse e funzionalità le associazioni che prevedono l’uso dell’estratto di Tarassaco con l’Ippocastano (con funzione schiarente), con la Betulla e Propoli (normalizzante cutaneo), con Lavanda e Rosa canina (tonificante e rinfrescante). Esempi di applicazioni cosmetiche sono le soluzioni toniche ad uso riacidificante e schiarente per il viso e per il corpo; creme, gel o maschere ad azione normalizzante e acidificante cutaneo. PROPRIETÀ • • • • Acidificante Rinfrescante Schiarente di efelidi e macchie cutanee Normalizzante cutaneo DOSAGGIO CONSIGLIATO • • • • Fino a 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in crema, gel e Argilla bianca 10 ml diluiti in 30 ml di acqua per la preparazione di impacchi purificanti Fino a 5 ml (pari a 5 pipette) nella preparazione di maschere in crema e in gel Fino a 20 ml a quanto basta di acqua tiepida per lozioni toniche, per bagni parziali o impacchi con compresse imbevute TIGLIO L’albero, che può raggiungere i 2530 metri di altezza, cresce spontaneo in terreni calcari e umidi in pianura e nelle zone subalpine. Viene coltivato a scopo forestale ed ornamentale, lungo viali, in parchi e giardini. Presenta una corteccia liscia e chiara sui rami e nella parte aerea del tronco, che poi diventa screpolata e più scura nella parte più bassa del tronco stesso. Le foglie sono a forma di cuore, dentate ai margini; i fiori si sviluppano a mazzetti ascellari e sono odorosissimi, specie in estate. Per l’estrazione della droga si utilizzano principalmente i mazzetti di fiori. Infusi e tisane di fiori sono consigliati come benefiche bevande contro il catarro, come ottimi sudoriferi, leggeri diuretici, sedativi nelle nevrosi e contro i crampi di stomaco, emollienti della gola in stati di tosse persistente. Per uso esterno: infusi, lozioni o bagni calmanti e ristoratori contro la stanchezza, decongestionanti e rinfrescanti sulla pelle e sulle mucose arrossate, nonché nel trattamento di ustioni e scottature solari, ecc. Nel Tiglio numerosissimi sono i principi attivi che caratterizzano la droga: alcuni flavonoidi glucosidi (un caratteristico detto tiliacina), un olio essenziale, zuccheri, mucillagini, derivati fenolici, alcuni composti vitaminici, ecc. Alla corteccia della pianta di Tiglio si attribuiscono proprietà astringenti. COSMESI NATURALE Lozioni toniche preparate con l’estratto di Tiglio sono da considerarsi efficaci per il trattamento di pelli stanche, in particolare per minimizzare la comparsa di borse della zona perioculare o di piccole rughe agli angoli degli occhi o della bocca. Le principali funzioni cosmetiche attribuite all’estratto di Tiglio, sono quelle lenitive, rinfrescanti, emollienti, sfruttabili nella realizzazione di creme, lozioni e geli destinati a pelli sensibili e delicate, stanche, arrossate o con acne giovanile, nonché nella preparazione di maschere contro gli inestetismi di un viso stanco. Suggeriamo appropriate associazioni dell’estratto di Tiglio con altri a funzione simile complementare, tipo Calendula, Malva, Camomilla. Indicato nella preparazione di bagni parziali o totali ad effetto rilassante e rinfrescante su tutto l’organismo. PROPRIETÀ • • • • Emolliente Rinfrescante Idratante Decongestionante DOSAGGIO CONSIGLIATO • 10 ml diluiti in 30 ml per la preparazione di impacchi decongestionanti della zona perioculare • Fino al 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in crema o gel • Fino a 15 ml (pari a 15 pipette) per la preparazione di maschere in crema, in gel o con Argilla • Fino a 50 ml nei trattamenti in balneoterapia PAPPA REALE La ricchezza dei principi attivi equilibratori, regolatori e protettivi dei processi metabolici non è sufficiente a spiegare gli effetti nutritivi, energetici e metabolici della Pappa Reale. Le sostanze attive pregiate, presenti nella Pappa Reale, non sono tanto i lipidi, le proteine, gli zuccheri, le vitamine (B1-B2-B5B6-B12-PP-H-C-D-E-Axerofotolo) e gli enzimi in quantità minima, ma sono particolare sostanze, anche se in quantità omeopatica, che fanno sentire la loro benefica azione sulla persona. Si tratta di minime percentuali di ormoni ad azione gonadotropa, di fattori d’utilizzazione lipidoproteica e di principi glicemizzanti. Inoltre sono recentemente evidenziati principi attivi quali la taurina con ruolo biologico ancora sconosciuto, l’acido 10-ossi-2-decenoico con azione antibiotica ed esteri del precedente acido capaci di inibire e di lisare le cellule cancerose. Non possiamo avvallare, comunque, le suddette infor- mazioni, ma è da ritenersi confermata l’azione antibiotica, battereostatica ed antivirale. La Pappa Reale esercita per le sue caratteristiche un notevole impulso sul metabolismo con una maggiore resistenza al logorio tessutale determinato da fattori interni ed esterni, da stress e da qualsiasi altre alterazioni che porti ad avere un livello di difesa naturale, che col tempo possono rendere la pelle stanca, spenta, denutrita e senescente. In cosmetica è utilizzata per la sua funzione rigenerante, stimolante e nutriente. ® PROPRIETÀ • • • • Rivitalizzante Stimolante della cute, a cui dona nutrimento Eutrofico Utile alle pelli stanche, rilassate, senescenti e rugose DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino al 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in creme o gel • Fino a 10 ml (pari a 10 pipette) nella preparazione di maschere in crema, gel o argilla bianca • Fino a 25 ml nel trattamento tonificante seno o corpo PLACENTA Prima di diventare agricoltore l’uomo è stato cacciatore e si è servito degli animali per vestirsi, alimentarsi e adornarsi. Basterebbe consultare il papiro d’Erbers per redigere un lungo elenco di sostanze animali usate nei cosmetici dagli antichi egizi. In tutto il ‘900, la “opoterapia” ha condizionato non poco la cosmesi, e gli estratti biologici sono stati utilizzati nella cosmesi di oltre un secolo. Oggi, normative severissime della C.E.E. obbligano all’uso di principi attivi ad alto livello qualitativo che, per la tutela del consumatore finale, devono rispondere a tre requisiti fondamentali che sono la Sicurezza, la Qualità e l’Efficacia. In totale rispetto delle discipline comunitarie ærbora utilizza collagene ed elastina le quali svolgono la loro azione sul connettivo del derma: questi “biocatalizzatori” (sostanze che regolano lo sviluppo della vita) possono intervenire sullo strato basale o germinativo (epidermide cellulare), costi- tuito da cellule che, riproducendosi, assicurano il continuo rinnovamento della pelle. Nella pelle che invecchia, le funzioni metaboliche diminuiscono, il tessuto è ossigenato insufficientemente e, di conseguenza, diminuisce la respirazione cellulare. L’estratto di placenta ærbora (esenti da estrogeni e gestageni) dona elasticità ai tessuti rilassati, intervenendo sulla circolazione sanguigna cutanea, stimolando la respirazione cellulare, contribuendo al miglioramento delle condizioni estetiche della pelle e dei capelli. L’estratto di placenta ha anche effetti “ biostimolanti”. Utili nel trattamento cosmetico delle pelli disidratate, ispessite, asfittiche e rilassate interferendo favorevolmente sulle funzioni ossido-riduttive, conservando i tessuti in condizioni estetiche di giovinezza. ® PROPRIETÀ • Rivitalizzante • Forte stimolante della cute, a cui dona ossigenazione • Eutrofico DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino al 10% (pari a 25 gocce ogni 10 ml) in creme o gel • Fino a 10 ml (pari a 10 pipette) nella preparazione di maschere in crema o gel • Fino a 25 ml nel trattamento tonificante PROPOLI La Propoli è una resina che riveste le gemme di alcune piante, che le api raccolgono e modificano con la loro secrezione salivare e con l’aggiunta di cera. I primi cenni storici sul suo uso risalgono a quello dei sacerdoti egiziani che la utilizzavano per mummificare le spoglie dei faraoni, i medici ne facevano uso per curare infezioni cutanee, della pelle, dell’apparato respiratorio e come cicatrizzante e disinfettante delle ferite e le donne di stirpe reale la mescolavano al latte per ricavarne lozioni di bellezza. È interessante osservare anche l’uso che fanno del loro prodotto le api stesse all’interno dell’alveare. Infatti, oltre che come materiale da costruzione, è usata come antisettico. È applicata come sterilizzante sulle pareti delle cellette, oppure è depositata, per evitarne la decomposizione putrefattiva, su animaletti penetrati all’interno dell’arnia e uccisi dalle api stesse, quando non sono in grado di trascinarli fuori. Mediamente la sua composizione chimica è la seguente: resine e balsami 50% (tra cui acidi aromatici, aldeidi aromatiche, acidi caffeici, ferulici, cumarico), cere 30% (contenenti anche vitamine del gruppo B, vitamina C ed E, oltre a oli essenziali), polifenoli 10% (in particolare flavonoidi), polline 5% e sostanze varie 5% (sali minerali, tra cui: calcio, rame, ferro, manganese e altri). L’azione antimicotica è esercitata soprattutto sulle micosi cutanee superficiali da Candida, Tricophyton, Microsporon. L’attività antifungina sembra dovuta agli acidi aromatici e ai polifenoidi. La propoli si rivela anche un ottimo “antidoto” nei confronti dell’erpes zoster, genitalis e labialis. Stimolante delle difese immunitarie in genere, la sua azione anestetica locale è dovuta agli oli essenziali volatili. All’attività anti radicali liberi, antiossidante e vasoprotettiva della Propoli è possibile riscontrare a livello epidermico una marcata attività eutrofica e, per la presenza di vitamine C ed E, interagisce sulla fragilità e permeabilità capillare e sulla circolazione. I suoi estratti sono oggi impiegati per la preparazione di creme, lozioni, emulsioni, detergenti, unguenti, colluttori e altro. Si possono usare per la cura dei capelli e del cuoio capelluto, per l’igiene dei denti e della pelle. Vengono inoltre creati prodotti ad azione filtrante (solari), ad azione deodorante e purificanti per pelli grasse e impure. ® PROPRIETÀ • • • • • Antimicrobico Battereostatico Utile per pelli impure da foruncoli, punti neri, comedoni, acne Coadiuvante per combattere i microbi che allignano sulla pelle Coadiuvante nei trattamenti della forfora e della seborrea DOSAGGIO CONSIGLIATO • Fino al 10% (pari a 25 gocce ogni ml) in crema o gel • 10 ml diluiti in 30 mi di acqua per la preparazione di lozioni da nebulizzare • Fino a 15 ml (pari a 15 pipette) per la preparazione di maschere in creme, gel o Argilla • Fino a 20 ml a quanto basta di acqua tiepida per lozioni toniche, bagni parziali, sciacqui o impacchi con compresse imbevute GUIDA ATTIVITÀ FITOCOSMETICHE Viso e pelle in generale Igiene cutanea Pelle secca, disidratata Pelle delicata, sensibile a vento, sole, freddo Pelle rilassata, stanca, senescente, rugosa detergente acido naturale IPPOCASTANO proteolitico ANANAS idratante ALOE - CALENDULA MALVA- PLACENTA-TIGLIO emolliente MALVA - TIGLIO - FUCUS arrossanti, calmante MALVA - TIGLIO CAMOMILLA - RATANIA screpolature CALENDULA - MALVA- CENTELLA As. eritemi solari, ustioni ALOE - ELICRISO CAMOMILLA - IPPOCASTANO geloni, edemi ELICRISO - RUSCO rassodante RATANIA - MIRTILLO - PAPPA REALE EQUISETO - PLACENTA - GINSENG stimolante, elasticizzante, tonico Pelle impura da Pelle grassa, oleosa, a macchie IPERICO - ORTICA EQUISETO - ROSA CANINA LUPPOLO - GINSENG - PAPPA REALE couperose, rossori diffusi HAMAMELIS - RUSCO MIRTILLO - IPPOCASTANO comedoni, punti neri LICHENE - BETULLA PROPOLI - RATANIA acne, dermatiti BARDANA foruncoli LICHENE - PROPOLI -BARDANA - RATANIA eczemi ELICRISO - BARDANA psoriasi ANANS - ELICRISO - MALVA ORTICA - CENTELLA AS. efelidi, macchie, schiarente TARASSACO - IPPOCASTANO TIGLIO - ROSA CANINA normalizzante cutaneo BETULLA - ORTICA schiarente, acidificante IPPOCASTANO - TARASSACO rinfrescante, tonificante ROSA CANINA - LAVANDA - HAMAMELIS Piedi Parti intime femminili Cuoio capelluto - Capelli Corpo igiene, detergenza LICHENE - IPPOCASTANO - ANANAS sudorazione RATANIA - LAVANDA - LICHENE piedi gonfi da cattiva circolazione, stanchi IPPOCASTANO - HAMAMELIS - RUSCO geloni ELICRISO - RUSCO - IPPOCASTANO igiene intima, detergente IPPOCASTANO - HAMAMELIS irritazioni, infiammazioni MALVA - CAMOMILLA turbe della menopausa o alterazioni del ciclo HAMAMELIS deodorante, purificante LAVANDA - LICHENE capelli normali, secchi MALVA - HAMAMELIS capelli grassi RATANIA - BETULLA - ORTICA capelli sfibrati tendenti alla caduta HAMAMELIS forfora RATANIA -ORTICA - HAMAMELIS irritazioni da tinture o trattamenti chimici MALVA igiene, detergenza ANANAS - IPPOCASTANO LICHENE cellulite EDERA - FUCUS - BETULLA CENTELLA As. idratante ALOE - CALENDULA - FUCUS - MALVA rassodante RATANIA - SALICE - MIRTILLO tonificante GINSENG - ROSA CANINA IPERICO - LUPPOLO smagliature (prevenzione) EQUISETO - PAPPA REALE- CENTELLA AS. CALENDULA rimineralizzante, elasticizzante EQUISETO - ORTICA stanchezza fisica generale dopo sport, stress fisico IPPOCASTANO - FLUIDO ESSENZIALE Palpebre e zona perioculare palpebre stanche, irritate palpebre gonfie MIRTILLO - TIGLIO - MALVA - ROSA CANINA CAMOMILLA - RUSCO HAMAMELIS - MIRTILLO Gambe cellulite CENTELLA As. - EDERA - FUCUS IPPOCASTANO gambe gonfie da cattiva circolazione, stanche, varici IPPOCASTANO -HAMAMELIS - RUSCO flebiti RUSCO - IPPOCASTANO edemi ELICRISO - RUSCO rassodante RATANIA - MIRTILLO tonificante ROSA CANINA - ORTICA - IPERICO LUPPOLO elasticizzante ORTICA - EQUISITO - GINSENG screpolate, infiammate, irritate CALENDULA - CAMOMILLA - MALVA gonfie da cattiva circolazione RUSCO - IPPOCASTANO - HAMAMELIS Seno Mani ATTIVITÀ TERAPEUTICHE ANTISUDORIFICO RATANIA DEODORANTE LAVANDA - FLUIDO ESSENZIALE STIMOLANTE, BALSAMICO, PURIFICANTE FLUIDO ESSENZIALE RILASSANTE, SEDATIVO NERVOSO, INSONNIA SALICE - TIGLIO - LAVANDA - LUPPOLO - CAMOMILLA REUMATISMI, DOLORI REUMATICI SALICE - LAVANDA - EDERA - FLUIDO ESSENZIALE SCIATICA, ARTRITE, NEVRITI EDERA CONTUSIONI, SLOGATURE, EDEMI, ECCHIMOSI ELICRISO - FLUIDO ESSENZIALE - SALICE DOLORI MUSCOLARI SALICE - EDERA - FLUIDO ESSENZIALE PRESSIONE ALTA O BASSA EQUILIBRANTE HAMAMELIS PROBLEMI DELLA CIRCOLAZIONE, EMORROIDI IPPOCASTANO - HAMAMELIS - RUSCO - ELICRISO GOTTA SALICE RAFFREDDORE, TOSSE, CATARRO BRONCHIALE ASMA, BRONCHITE FLUIDO ESSENZIALE - LAVANDA - TIGLIO VASODILATATORE CAMOMILLA - TIGLIO VASOCOSTRITTORE IPPOCASTANO - HAMAMELIS - RUSCO - ELICRISO ASTRINGENTE MEDIO BETULLA - ROSA CANINA ASTRINGENTE FORTE RATANIA - MIRTILLO - HAMAMELIS ASTRINGENTE MOLTO FORTE SALICE ® © 2003, ærbora ® Tutti i diritti di riproduzione, di traduzione e di adattamento, parziale o totale, con qualsiasi mezzo, di questo volume sono riservati.