A.Di.P.A. Associazione per la Diffusione di Piante fra Amatori A.Di.P.A. Associazione per la Diffusione di Piante fra Amatori Index Seminum A.Di.P.A. Via del G. Botanico, 14, c/o Orto Botanico di Lucca – 55100 Lucca – Italia Tel. e Fax: 0583.950118 Casella postale n˚ 116 – Agenzia Lucca 4 55100 Lucca – Italia E–mail: [email protected] – Sito web: http://www.adipa.it INDICE Cos’è l’A.Di.P.A. .................................................................................................. pag. 5 Sezioni distaccate ............................................................................................. » 7 Prefazione all’Index Seminum 2013 A CURA DEL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE ........................................................................... » 9 BY THE Preface to the Index Seminum 2013 PRESIDENT OF THE ASSOCIATION ................................................................................ » 12 DEL PRESENTE INDEX Elenco dei soci che che hanno contribuito alla realizzazione SEMINUM ........................................................................................... » 15 Avviso per i donatori di semi ............................................................................. » 16 Progetto “Wildflowers”................................................................................... » 17 A CURA DI La pianta dell’anno 2013 GIANLUCA CORAZZA........................................................................................... » 18 BY The 2013 plant of the year GIANLUCA CORAZZA.................................................................................................... » 19 Note utili al lettore ........................................................................................ » 21 Elenco delle specie disponibili. Index Seminum anno 2013 ...................................................................................... » 27 IN ORDINE ALFABETICO PER GENERE Elenco delle specie disposte per famiglie PIANTE NON ALIMENTARI .................................................................................................. Elenco delle specie disposte per famiglie » 117 PIANTE ALIMENTARI ........................................................................................................ » 126 Statuto Sociale .................................................................................................. » 132 Regolamento ....................................................................................................... » 138 Proposta di Statuto e Regolamento Nuovi ................................................... » 144 Modo di voto per Statuto e Regolamento Nuovi ........................................ » 158 Elenco dei vivaisti convenzionati che effettuano sconti ai soci A.Di.P.A............................................................ » 159 COS’È L’A.DI.P.A. L’A.Di.P.A., Associazione per la Diffusione di Piante fra Amatori, con sede presso l’Orto Botanico di Lucca, è un’Associazione non lucrativa aconfessionale ed apolitica avente come fini: a) lo scambio di esperienze relative al mondo delle piante per creare un “circuito” di idee, d’informazioni e di attività, utile al raggiungimento di una migliore conoscenza nell’ambito del giardinaggio e del mondo vegetale in genere; b) la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente per quanto attiene alla flora; c) la promozione della cultura e dell’arte legate al mondo vegetale. L’Associazione ha soci sparsi su tutto il territorio nazionale. In alcune zone sono state costituite Sezioni distaccate. L’Associazione persegue le sue finalità attraverso: – La pubblicazione dell’Index Seminum, rivista a carattere semestrale. L’Index Seminum è inviato gratuitamente ai soci mentre i non soci potranno riceverlo, facendone espressa richiesta, dietro corresponsione, anche in francobolli, delle spese di stampa e postali forfettariamente determinate in euro 5,00; – La raccolta di semi (provenienti dai soci, da Orti Botanici o altre istituzioni e/o acquistati) e la distribuzione gratuita ai soci stessi ed anche al pubblico indistinto in sede di mostre e manifestazioni in genere; – Le mostre scambio di piante fra i soci; – L’organizzazione, nel periodo che normalmente va da ottobre a maggio, di conferenze sui temi più disparati ma legati comunque al mondo vegetale; – L’organizzazione di gite sociali e la partecipazione a mostre di interesse botanico; – La collaborazione con l’Opera delle Mura di Lucca per la realizzazione in detta città della mostra mercato annuale “Verde Mura”, “Murabilia – Mura in fiore”. Possono essere soci dell’Associazione le persone fisiche, anche minori di età, le persone giuridiche ed i gruppi sforniti di personalità che ne facciano domanda. I soci A.Di.P.A. hanno i seguenti diritti: – Ricevere gratuitamente un certo numero di bustine di semi oltre ai due numeri della rivista e cioè il vero e proprio “Index Seminum” ed il “Notiziario”. Nel primo sono compiutamente descritte tutte le specie di semi disponibili per la distribuzione gratuita ai soci; il “Notiziario” contiene invece articoli di soci e non soci che trattano le tematiche botaniche da ogni punto di vista, compreso consigli ed esperienze di coltivazione; – Ricevere gratuitamente il tesserino di riconoscimento; 5 – – – – – – Partecipare gratuitamente alle mostre–scambio di piante nelle quali sono sovente rintracciabili specie interessanti e rare; Partecipare a tutte le iniziative dell’Associazione: mostre, convegni, ricerche, gite, ecc.; Collaborare, con propri articoli, alle pubblicazioni edite dall’Associazione; Accedere gratuitamente, durante l’orario di apertura, all’Orto Botanico di Lucca previa esibizione del tesserino di riconoscimento; Ottenere sconti sugli acquisti effettuati presso i vivaisti convenzionati; Chiedere consulenza botanica specializzata che verrà loro gratuitamente fornita. I numerosi soci dell’A.Di.P.A. spaziano dal professore di botanica a chiunque, anche se principiante, sia interessato al mondo verde. Come ci si associa È necessario riempire in ogni sua parte la domanda di ammissione, su apposito modello che può essere richiesto all’Associazione (a mezzo lettera, telefono, e– mail) ed effettuare il pagamento della quota dovuta. 6 A.DI.P.A. SEZIONI DISTACCATE Sede Centrale: Pasquale Naccarati PRESIDENTE Via del Giardino Botanico, 14 – 55100 Lucca tel. A.Di.P.A. 0583 950118 – cell. 340 7060421 [email protected] – www.adipa.it Sezione Campania Responsabile: Annamaria Cammarano – Via Pironti, 1 – Parco delle Rose, scala I – 84134 Salerno cell. 328 3270258 – fax 178 2224712 – [email protected] Sezione Emilia Romagna Responsabile: Maurizio Berardi – via De Gasperi 12° – 47853 Coriano (RN) cell. 339 3334204 – [email protected] Collaboratrici: Paola Scarella – tel. O536 48188 – [email protected] Rita Dardi – cell. 347 8878314 – [email protected] Sezione Firenze Responsabile: Chiara Di Battista – Via P. Metastasio, 17 – 50124 Firenze tel. e fax 055 2298476 – cell. 347 3217044 – [email protected] Collaboratrici: Maria Iotti – Via Frà Guittone, 7 – 50133 Firenze tel. 055 571093 – [email protected] Carla Giusti – Via Di Vallina, 13 – 50012 Bagno a Ripoli (FI) tel. 055 698239 – cell. 348 5940844 Sezione Friuli Venezia Giulia Responsabile: Massimiliano Saule – Strada della Rosandra, 8 – 34147 Trieste tel. 040 280951 – cell. 340 5893115 – [email protected] – [email protected] Collaboratrice: Katja Braida – Via Sottomonte, 6 – 34135 Trieste tel. 040 417379 – cell. 348 0694106 7 Sezione Lazio Responsabile: Antonio Perci – Via Santa Maria, 60 – 00048 Nettuno (Roma) tel. 06 9880632 – cell. 333 1696646 – [email protected] Collaboratore: Claudio Rutolo – Viale Roma, 8 – 00060 Sacrofano (Roma) tel. 06 33267548 – cell. 329 7260204 Sezione Liguria Cambiamenti in corso Sezione Lombardia Inaugurazione nuova sezione 10 Maggio 2012, ore 10 presso Vivai Comunali di Milano (vedi anche programma gite) Responsabile: Dario Nutini – cell. 392.6134889 [email protected] Collaboratore: Aldo Almici – cell. 393.356754277 [email protected] Sezione Piemonte Responsabile: Luca Lubatti – Via Italo Calvino, 13 – 10043 Orbassano (TO) tel. 011 9015488 – cell. 329 8647648 – [email protected] sito di sezione regionale: adipasezpiemonte.weebly.com Collaboratore: Angelo Balestrieri – Regione Praile, 43 – 10074 Lanzo Torinese (TO) tel. 0123 27569 – cell. 328 8374757 – [email protected] Sezione Veneto Responsabile: Patrizia Ianne – Via Vettorello, 29 – 36067 San Giuseppe di Cassola (Vicenza) tel. 042 4382482 – [email protected] Collaboratore: Tierry Strucco – Via Colombara, 16 – 37137 Santa Lucia (VR) cell. 347 0177136 8 PREFAZIONE ALL’INDEX SEMINUM 2013 A cura del Presidente della Associazione Nel bel mezzo di un febbraio estremamente variabile nel clima, con piccoli cumuli di neve che si attardano negli angoli più ombrosi, quando solo pochi giorni prima un venticello tipicamente carnevalesco preannunciava qualche novità nell’aria e nel terreno, mi accingo ad introdurvi il nuovo Index Seminum del 2013. Infatti questo è il periodo in cui solitamente i primi crochi multicolori fioriscono mescolati qui e là ai candidi Galanthus nivalis (“gocce di neve”), mentre le cime del Cornus mas (corniolo) brillano di gialli mazzetti fioriti e molti Narcissus sp.pl. (narcisi) spuntati più o meno dal terreno, evidenziano già quale bulbo fiorirà insieme ad altre specie definite di “avanguardia”. Invece negli ultimi anni, con intensità sempre crescente, ci stiamo abituando ad un clima senza una normale progressione e stabilità, ma soggetto a repentini cambiamenti ed estremizzazione dei fenomeni atmosferici. Ma l’A.Di.P.A., al contrario della Natura, non può cambiare i suoi ritmi e le sue scadenze. Abbiamo appena concluso le celebrazioni per il 25° anniversario e, anche se sentiamo dai nostri soci che, grazie alle nostre veloci ed efficienti Poste Italiane, qualcuno ancora ora sta ricevendo il Volumone-Notiziario che la Sede Centrale ha spedito per le festività natalizie affinché fosse goduto in completo relax, siamo già da tempo in grande attività per prepararvi il nuovo Index Seminum. Non sto qui a ripetervi quale e quanto impegno occorra per giungere a dare alla stampa un lavoro come questo, con centinaia di specie di piante da descrivere, fra ornamentali ed alimentari, presentate dal punto di vista della loro nomenclatura scientifica, gli autori (nomi o sigle di coloro che le hanno scoperte, descritte e classificate nell’ambito del mondo vegetale), la descrizione morfologica, le necessità di semina e coltivazione nonché l’origine geografica e resistenza dell’esemplare adulto alle varie temperature. Già altre volte ho cercato di descrivere la nostra organizzazione per acquisire semi provenienti da più parti: donati dai soci o scambiati con orti botanici o istituzioni varie oppure acquistati da rivenditori o produttori specializzati di ogni parte del mondo. Ma pochi sanno che ogni anno, durante l’autunno, dei soci esperti ed appassionati scelgono fra i semi dell’anno precedente quelli che possono essere riproposti senza che abbiano perso l’interesse e la potenzialità a germinare. A questi si aggiungono i nuovi arrivi con i quali si forma il nuovo elenco per l’anno in corso. Sembrerebbe facile, ma tutto questo, oltre a necessitare esperienza e conoscenza, implica anche una grande pazienza e passione per maneggiare e valutare enormi quantità di materiale. Anche fra i semi inviati bisogna scegliere i più interessanti, i meglio raccolti e conservati come pure, per quello che riguarda i semi acquistati (prepagati), siamo contenti solo quando sono giunti tutti ed in buono stato. Spesso è capitato di doverli sospirare per mesi: immaginate semi che giungano dalla Tasmania o dalla Terra del Fuoco (Patagonia). Bisogna dire che in genere trattasi di ditte specializzate e molto 9 serie, probabilmente grandi appassionati come noi. Le specie scartate non sono assolutamente eliminate perché a parte quelli conservati per costruire una sorta di Museo del Seme o collezione di semi utilizzabili a fini didattici, gli altri vengono conservati nel migliore dei modi per offrirli al pubblico durante manifestazioni florovivaistiche in cui noi siamo presenti per farci conoscere, apprezzare ed acquisire nuovi adepti. Quest’anno le bustine delle specie di cui offriamo e doniamo i semi, avranno una dimensione standard e saranno ben effigiate: in bella evidenza il nostro logo, i nostri recapiti della sede centrale, la sigla dell’associazione. Naturalmente, come sempre, ben evidente, il nome scientifico e gli Autori della pianta in oggetto. In questa maniera ci presentiamo al meglio agli osservatori esterni, ai nostri soci, alle istituzioni, come è giusto che sia: una associazione che ha i suoi anni, una sua affidabilità ed un suo biglietto da visita internazionale. A tale scopo faccio notare che sono sempre più numerosi gli istituti di ricerca che si rivolgono a noi per ottenere semi o notizie su semi o piante particolari al fine di intraprendere ricerche nel campo botanico, farmaceutico o nutrizionale. Anche nel campo agricolo sono sempre più frequenti le chiamate per avere notizie di semi di specie particolari o cultivars di specie quasi perdute per intraprendere con esse coltivazioni su piccola o larga scala. Ritornando al fatto di spiegare ed inquadrare una specie nelle poche righe della descrizione, comprendendo anche riproduzione e coltivazione, faccio notare che si tratta di un lavoro entusiasmante, ma anche impegnativo. Infatti occorre essere concisi, essenziali ed al contempo offrire un’immagine chiara della specie i cui semi saranno “desiderati”. Consiglio a tutti i soci, interessati allo scambio di semi, di impegnarsi a tal fine relativamente ai semi che conferiscono. Si tratta di un bello sforzo di botanica che si può fare tramite la propria esperienza o tramite testi specialistici o con l’aiuto di siti internet specializzati. L’invio di semi con la loro “spiegazione” significherebbe un grande accrescimento culturale del socio ed un grande aiuto alla sede centrale che, non essendo costituita da uno stuolo di esperti ed operatori ma da un gruppo ridotto di volenterosi esperti, deve ogni anno affrontare molte ore di lavoro che potrebbe, se ridotto, accelerare di molto l’invio stagionale dell’Index Seminum. Dovendo naturalmente uniformare il metodo delle spiegazioni, si può richiedere presso la sede centrale un piccolo elenco di regole cui attenersi perché il lavoro risulti omogeneo ed accettato per essere trascritto. Vi invito quindi, per i prossimi anni, a cimentarvi in questo esercizio che, vi confesso, impegna ma dà una rilevazione del proprio grado di cultura nel campo stimolandovi a conoscere sempre di più nel campo della nostra passione Botanica. Un ennesimo impegno in cui ci siamo buttati a capofitto, in occasione del 25° dell’A.Di.P.A., è quello della rivisitazione ed aggiornamento del nostro statuto e regolamento. Ricordiamo sempre, noi fondatori, le numerose e faticose nottate estive che affrontammo per stilare il nostro atto istitutivo e definire i nostri principi ed i comportamenti d tenere. 10 Fu un bel lavoro e ne siamo sempre orgogliosi. Era la base per cui noi siamo qui dopo 25 anni, con tutto quello che si è costruito ed attuato. Il Consiglio Direttivo, avvallato dai Probi Viri, ve ne propone ora uno più snello ed attuale, più adatto ai tempi che corriamo. Non si rinnega nulla del passato (tutto è stato utile e necessario), e vengono mantenuti, anzi approfonditi, i nostri valori di base. Si tratta solo di adeguarlo alle necessità del momento. Lo proponiamo a tutti voi soci che siete chiamati a darne o meno l’approvazione. Per semplificare la procedura e per evitare di incorrere in inutili spese postali dovrete restituirci l’allegata cartolina solo nel caso in cui desideriate votare contro il nuovo statuto proposto. La non spedizione della cartolina equivale a voto favorevole. Durante l’Assemblea dei Soci Straordinaria del prossimo aprile 2013 sarà approvato o meno a seconda dei risultati ottenuti in questo referendum. Invito tutti quindi ad aiutarci in questa nuova impresa che se, come mi auguro, andasse in porto sarebbe di buon auspicio per intraprendere il 50° anniversario della storia dell’A.Di.P.A. Un caro saluto ed un augurio a tutti in questi tempi così complessi e di epocali cambiamenti. Il Presidente Pasquale Naccarati 11 PREFACE TO THE INDEX SEMINUM 2013 By the President of the Association In the midst of a highly variable climate in February, with small piles of snow still lingering in a shady corner, when only a few days before a breeze, typical of carnival time, heralded something new in the air and in the ground, I am going to introduce the new 2013 Index Seminum. In fact, this is the time when the first multicolored crocuses flower mixed here and there with white Galanthus nivalis (snow drops), while the tops of Cornus mas (dogwood) shine yellow bunches of flowers and many Narcissus sp. pl. (daffodils) sprung up more or less from the ground with their leaves already showing which bulb will bloom. The same is for other species considered "vanguards". Instead, in recent years, with increasing intensity, we are getting used to a climate without a normal progression and stability, but subjected to sudden changes and extremes of weather phenomena. But A.Di.P.A., unlike Nature, cannot change its rhythms and its deadlines. We just concluded the celebrations for the 25th Anniversary of the past year and, while still we hear from our members that, with our fast and efficient national mail service, someone is only now getting the big volume-News that our Headquarters sent during the Christmas time because everybody could enjoy it in complete relaxation, we have long been in great activity to prepare for the new Index Seminum. I'm not here to repeat what and how much effort it takes to arrive to give to the printer a work like this, with hundreds of species described, in ornamental and food plants, presented from the point of view of their scientific nomenclature, including the authors (names or initials of those who have described and classified the species within the Plant Kingdom), supplying their morphological description of the characteristics for which the plant may be of interest, explaining the needs for sowing and cultivation as well as providing the geographical origin and the resistance of adult specimens at different temperatures I have previously tried to describe our organization to acquire seeds from different sources, donated by members or exchanged with Botanical Gardens or Institutions or purchased from various retailers or specialized producers from all over the world. But few People know that every year, during the Fall, some expert and enthusiast members choose among the seeds of the previous Index Seminum those that can be reproposed without having lost the interest and potential to germinate. In addition to these, there are the new arrivals with which we prepare the new list for the current year. It seems easy, but this, as well as requiring experience and knowledge, also involves a great deal of patience and passion to handle enormous amounts of material. Even among the seeds sent, we need to choose the most interesting ones, the most preserved as well, for what concerns the purchased seeds, despite having 12 already prepaid them, we are happy only when they have all arrived and in good condition. It often happens to sigh for months waiting for them: imagine seeds that come from Tasmania or from Tierra del Fuego (Patagonia). It must be said that in general, they are sent by very serious people, most likely great plant fans like us. Species discarded by no means are wasted because aside from seeds stored to build a sort of Museum collection or seeds used for educational purposes, others are kept in the best way to offer them to the people during horticultural events in which we are present to make ourselves known, appreciated and eventually acquire new followers. This year, the containers of the seeds we offer or give, the so-called “packets”, have a standard size and are well depicted: our logo, our website address, the initials of the Association and its Headquarter location are prominently displayed. Of course, as always, the scientific name and the authors of the plant in question are shown. In this way we show ourselves at the best to outside observers, to our members, to the Institutions, as it should be done by an Association which has its years, its reliability and its international calling card. In this sense, I highlight that an increasing number of research Institutes come to us to get seeds or information on particular plants or seeds to undertake research in the pharmaceutical or nutritional field. Even in agriculture we are increasingly asked for news about seeds of particular species or cultivars of almost lost species so as to start small or large scale cultivations. Returning to the fact of explaining and framing in a few lines a species, its reproduction and its cultivation, I underline that it is not only an exciting job but a challenging one too. In fact, we should be concise, essential and at the same time provide a clear picture of the species whose seeds will be "coveted". I suggest to all Members, interested in the exchange of seeds, committing themselves in relation to seeds they offer. This is a nice effort in Botany that you can do through your own experience or through specialized texts or with the help of specialized websites. Providing seeds with an "explanation" would represent a great cultural growth for the Members and a great help to the Headquarters which, not being crowded by a host of professional experts but only attended by a handful of volunteer experts, must spend every year many hours in this task that could, if reduced, greatly accelerate the shipment of the Index Seminum. In order to "uniform" the set of explanations, you can request to the Headquarters a small list of rules that must be followed to standardize this work. I invite you, in the coming years, to try out this experience which, I confess, will take some time and efforts, but will represent a test of your level of knowledge in the field and will urge you to know more and more in the field of Botany, our passion. Another commitment, on the occasion of the 25th anniversary of the A.Di.P.A., is the revision and updating of our Bylaws and Regulation. We, the founders, always remember many summer nights spent to draw up our act, establishing the principles and behaviors to be kept. It was a good piece of work and we are always proud of it. It set the basis for which we are here after 25 years, with 13 everything that has been built and implemented. The Board of Directors, confirmed by the Arbitrators, propose now a new version: more streamlined and contemporary, more suited to the times we run. We do not deny anything about the past (everything was useful and necessary) and, even better, our principles are kept and strengthened. It is all about adapting to the needs of the moment. We now propose it to all of you Members also to receive your feedback (by the included postcard) which, for reasons of time and unnecessary expense, you will return us only if your opinion is negative. Your silence will be considered as a positive reply. During the next annual General Extraordinary Meeting in April 2013, it will be approved or not, depending on the results of this "referendum". Thus, I invite all of you to help us in this new adventure that if, as I hope, it goes ahead, it would be a good omen to go towards the 50th anniversary of the History of the A.Di.P.A.. My warmest greetings and best wishes to all of you in these so complicated times of epochal changes. The President Pasquale Naccarati Cornus mas 14 ELENCO DEI SOCI CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA REALIZZAZIONE DEL PRESENTE INDEX SEMINUM Gianandrea Giovannardi Fabrizio Govoni Daniele Guidi Pasquale Iacomino Patrizia Ianne Angelo Lippi Daniela Lualdi Beatrice Operti Fabrizio Pignata Sergio Madrigali Giuseppe Marcucci Celestino Mazzocchi Consuelo Messeri Pierluigi Micheli Pasquale Naccarati Valeria Oggero Roberto Pellegrini Silvana Riccabone Pietro Rodaro Elisabetta Silicani Ursula Salghetti Giuseppina Scancarello Costanza Stagetti Thierry Strucco Alberto Testori Fiorello Verona Enrico Zarri Luigi Adami Aldo Almici Irene Antonioli Ivo Berlucchi Renzo Bigotti Salvatore Bucceri Alberto Bucci Osvaldo Buosi Massimo Cantoni Tonino Chiarini Teresa Ciccu Faliero Ciomei Gianluca Corazza Lucia Cortopassi Gianfranco Cucchiani Nanda Dalle Luche Liubina Soravito Debeni Aldo Dessi Fausto De Gregori Mirella Del Dottore Angelo Di Sarno Maria Carla Di Trapano Daniele Doro Deanna Farina Maria Donata Forasassi Giorgio Gaspari Geraldina Giovannardi Inoltre sono presenti nell’Index le voci “Acquistati” per i semi comperati dall’Associazione presso ditte sementiere straniere specializzate, mentre “Index 2012” fa riferimento a specie che erano presenti l’anno scorso e che vengono riproposte stante la loro quantità e germinabilità ancora buona. Hanno collaborato ad effettuare le descrizioni delle specie elencate: Lucia Cortopassi; Gianluca Corazza; Angelo Lippi; Pasquale Naccarati; Roberto Pellegrini; Enrico Zarri. 15 Inoltre, hanno messo a disposizione semi i seguenti Enti: 1) Orto Botanico di Lucca, che ci ospita da oltre 20 anni e che sentitamente ringraziamo per la disponibilità concessa all’Associazione. 2) Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi” di Pegli (GE) che praticamente sino dalla nascita dell’A.Di.P.A. ha voluto contribuire con numerose specie interessanti alla realizzazione dell’Index Seminum; 3) Orto Botanico di Pisa (PI), che da qualche anno si è reso disponibile a fornire specie interessanti per arricchire il nostro Index Seminum; 4) Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio (PT), che ha fornito alcune specie spontanee rare coltivate in apposite aree del Centro; 5) Ditta Gargini Sementi (LU) che ha messo a disposizione numerose cultivar orticole. AVVISO PER I DONATORI DI SEMI Tutti coloro che vogliono mandare i semi leggano attentamente queste note: 1. Si prega di non mandare semi di piante comuni, che si possano facilmente reperire (come seme o come pianta) nei vivai e nei garden centres. 2. Se volete inviare semi di piante spontanee, mettete sempre i dati di località (cioè il luogo in cui i semi sono stati raccolti e dove tale specie cresce spontanea), altrimenti non verranno più inseriti. 3. Evitate di mandare le descrizioni di piante già descritte e presenti in Index precedentemente. 4. Se mandate varietà di ortaggi o frutti e non ne conoscete il nome, allegate almeno una breve descrizione. 16 Progetto “Wildflowers” Il progetto “Wildflowers – La tutela della biodiversità come opportunità per le aziende agricole in aree protette”, è stato finanziato nel 2009 dall’ARSIA – Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione nel settore Agricolo forestale (ora Regione Toscana), nell’Ambito dei cosiddetti “Progetti Territoriali”, e cofinanziato dalla Provincia di Pistoia. Referente scientifico del progetto era l’Istituto per lo Studio degli Ecosistemi di Pisa del CNR, partner territoriale il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio Onlus. Il progetto ha avuto lo scopo di sperimentare la possibilità di coltivare, per riprodurre a fini ecologici e ornamentali, numerose specie erbacee spontanee autoctone dalle fioriture spettacolari, come il fiordaliso, il papavero, l’iperico e il garofanino; si tratta dei cosiddetti wildflowers (letteralmente “fiori selvatici”), già utilizzati in alcuni paesi per la valorizzazione estetico-paesaggistica e la riqualificazione ambientale di aree urbane, peri-urbane e marginali, ma ancora poco noti in Italia. L’area prescelta era collocata non a caso nell’area contigua della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio perché questo consentiva di sperimentare tecniche di coltivazione assolutamente rispettose dell’ambiente e di creare allo stesso tempo le condizioni ideali per il ritorno e lo studio di numerose specie di insetti: innanzi tutto le api, soggette da tempo a noti fenomeni di moria ma, non meno importanti, due rare specie di farfalle, tutelate dalla normativa europea, presenti nell’area umida (la Polissena e la Licena delle paludi). Nel corso della primavera 2011 sono state coltivate all’interno del campo sperimentale di Castelmartini circa 30 specie di “wildflowers” da semi raccolti nell’area o comunque nelle popolazioni spontanee del territorio regionale; nel 2012 alcune specie sono state riprodotte presso l’Istituto Tecnico Agrario Statale “D. Anzilotti” di Pescia con risultati molto incoraggianti ai fini della conservazione genetica e della possibilità di trasferimento delle tecniche di coltivazione alle aziende del territorio. L’Istituto ha destinato ai wildflowers una superficie di circa 1000 mq con l’intento di incrementare lo stock di seme di diverse specie (Cyanus segetum, Agrostemma githago, Dianthus carthusianorum, Leucanthemum vulgare, Anthemis cotula, Papaver rhoeas, Salvia verbenaca) e di programmare azioni di divulgazione nel territorio. I buoni risultati dell’impianto hanno consentito anche quest’anno di raccogliere semi utili per la prosecuzione del progetto e di metterne una parte a disposizione degli appassionati come i Soci di ADIPA. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Centro R.D.P. Padule di Fucecchio (tel. 0573/84540, email [email protected]) o visitare le pagine web www.paduledifucecchio.eu 17 La pianta dell’anno 2013: Trichosanthes cucumerina L. subsp. anguina (L.) Greb. ‘Viper’ (Fam. Cucurbitaceae, n° 638) La pianta dell’anno è stavolta una specie che avrete il piacere di vedere fiorire e fruttificare entro pochi mesi dalla semina. Si tratta di una pianta che riunisce in sé i pregi di un’ornamentale e di un’alimentare e che inoltre rappresenta un’insolita curiosità che non mancherà di esercitare il proprio fascino sui visitatori delle vostre coltivazioni. Conosciuta con i nomi volgari di “podalangai”, “chachinda”, “lingapotla”, “snake gourd”, “serpente vegetale” e molti altri rappresenta una salutare prelibatezza utilizzata nella cucina indiana. Il nome del genere, Trichosanthes, deriva dal greco “ erfogl” (= pelo) e “ erfo” (= fiore) mentre gli epiteti specifico e sottospecifico, cucumerina e anguina, in latino significano rispettivamente “a forma di cetriolo” e “serpentiforme”. Si tratta di una pianta erbacea monoica, rampicante, dotata di viticci e con radici tuberose. Il fusto è sottile e scabro. Le foglie sono picciolate, subreniformi-cordate, più o meno tomentose, di circa 12 x 15 cm, dotate di circa 5 lobi più o meno pronunciati. I cirri con cui si sostiene ai supporti sono solcati e scabri, bifidi o trifidi. I fiori maschili appaiono in infiorescenze di 8-15 fiori, con scapo lungo fino a 25 cm mentre i fiori femminili sono solitari, con ovario allungato. Il tubo calicino è lungo fino a 3 cm. La corolla è divisa in 5 lobi oblunghi dotati di lunghe lacinie filiformi ai margini. I fiori si aprono di notte. I frutti sono lunghi fino a oltre 1 m, di circa 5-6 cm di diametro, verdi e più o meno striati di bianco e/o di diverse tonalità di verde, diritti o spiralati “a molla”. A completa maturazione diventano arancio-rossi e si spappolano liberando i semi. Questi sono quasi rettangolari, fortemente marginati, di colore beige, di circa 1,7 x 0,8 cm. Originaria dell’Indonesia e dell’Australia, è stata domesticata anticamente in India ed è diffusa anche in aree limitrofe. Si coltiva facilmente come i cetrioli, meglio se anticipandone la semina in vasetti, in serra, per poi trapiantare le piantine nella tarda primavera. Predilige il sole pieno o la luce leggermente filtrata. Il terreno deve essere umido, drenato e fertile. Per dei buoni risultati ha bisogno di lunghe estati calde e afose. Per una buona impollinazione incrociata si consiglia di coltivare almeno 5-6 piante. La raccolta dei semi sarà effettuabile una volta raggiunta la maturazione completa dei frutti, allorché diventeranno arancio-rossi. Per l’utilizzo in cucina i frutti devono essere raccolti molto giovani, quando hanno il diametro di circa 2 cm. Quando sono più grandi diventa necessario togliere la parte centrale con i semi. Si consumano come gli zucchini, in numerose ricette, ed hanno un sapore molto particolare che ricorda vagamente quello delle arachidi. Risultano commestibili anche le parti aeree tenere (apici, foglie giovani ) lesse o fritte e la polpa matura (arancio-rossa) dalla quale si ottengono salse. Cercando su Internet potrete trovare diverse ricette indiane per cucinare questo nuovo (per noi) ed interessante frutto, ma ci auguriamo anche che ognuno di noi sarà capace di inventare una propria ricetta. Infine ci raccomandiamo di raccoglierne i semi ogni anno e di mantenerla e diffonderla in coltivazione. Grazie a voi sarà forse un giorno una pianta più comune, così come è già accaduto per diverse specie nella storia dell’A.Di.P.A. Gianluca Corazza 18 The 2013 plant of the year Trichosanthes cucumerina L. subsp. anguina (L.) Greb. ‘Viper’ (Fam. Cucurbitaceae, No 638) The plant of the year this time is a species that you will have the pleasure to see flowering and fruiting within a few months after sowing it. It is a plant that combines the advantages of being both ornamental and edible and which also represents an unusual curiosity that will exert its fascination on the visitors of your cultivations. Vulgarly known as "podalangai", "chachinda", "lingapotla", "snake gourd", "snake plant" and many others, it is a healthy delicacy used in Indian cuisine. The genus name, Trichosanthes, comes from the greek "trichos" (= hair) and "anthos" (= flower), while the specific and subspecific epithets, cucumerina and anguina, in Latin mean respectively " cucumber-shaped " and "serpent-like" . It’s a herbaceous, monoecious, climbing plant equipped with tendrils and with tuberous roots. The stem is thin and rough. The leaves are petiolate, subreniform, more or less tomentose, about 12 x 15 cm in size, with about 5 more or less pronounced lobes. Tendrils supporting the plant are furrowed and rough, bifid or trifid. Male flowers appear in 8-15-flowered inflorescences whose stem is up to 25 cm long while female flowers are solitary, with elongated ovary. The calyx tube is up to 3 cm long. The corolla is divided in 5 oblong lobes with long filiform lacinias at the margins. Flowers open at night. Fruits are up to over 1 m in length, about 5-6 cm in diameter, green, and more or less streaked with white and/or different shades of green, straight or spiral-shaped like a spring. When fully mature they become orange-red and mushy, releasing the seeds. Seeds are almost rectangular, strongly margined, beige in colour, about 1.7 x 0.8 cm in size. Native to Indonesia and Australia, it was domesticated in ancient India and has spread to neighboring areas. It is cultivated as easily as cucumbers, preferably anticipating the sowing in small pots in a greenhouse, then transplanting the seedlings in late spring. It prefers full sunshine or a slightly filtered light. The soil should be moist, drained and fertile. For good results it needs long, hot, humid summers. For a good cross-pollination it is advisable to grow at least 5-6 plants. The seed collection will be practicable upon reaching full ripeness of the fruits, when they become orange-red. Fruits must be collected very young to be used in cooking, when they are about 2 cm in diameter. When they are older it will be necessary to remove the core with seeds. They can be eaten like zucchini, in many recipes, and have a very particular taste vaguely reminiscent of peanuts. 19 The tender aerial parts (apex, young leaves) are also edible, boiled or fried, as well as the mature pulp (orange-red) from which some sauces are obtained. Searching the Internet you can find several Indian recipes to cook this new (to us) and interesting fruit, but we also hope that all of us will be able to invent our own recipes. Finally, we recommend that you collect the seeds every year and you help in maintaining and spreading its cultivation. Thanks to you, one day it will perhaps become a more common plant, as it already happened for several species in the history of the A.Di.P.A. Gianluca Corazza 20 NOTE UTILI AL LETTORE Nel presente Index Seminum tutte le piante sono definite con la denominazione scientifica. Questa è espressa in latino e si riferisce all’unità sistematica di base della classificazione del regno vegetale, vale a dire alla specie (che è l’insieme di tutti gli individui aventi stessi caratteri esterni e interni e capacità, incrociandosi fra loro, di dare origine a prole simile ai genitori e feconda). Tale denominazione è sempre composta di due termini, secondo la cosiddetta nomenclatura binomia, ideata ed adottata dal grande biologo svedese Carlo Linneo (1707-1778), ed oggi usata dalla botanica sistematica per classificare ogni essere vivente vegetale (analogamente fa la zoologia per classificare ogni essere vivente animale). Il primo termine si riferisce al livello immediatamente superiore alla specie, cioè al genere (che è un raggruppamento sistematico di più specie). Il secondo termine è la specifica del genere, individua cioè, fra tutte le specifiche esistenti, quella che si intende considerare. Quindi quando si parla di specie, si fa riferimento comunque ad una denominazione che cita sempre anche il genere al quale quella specie appartiene. La denominazione della specie deve essere scritta in carattere corsivo. Il primo termine (genere) deve essere scritto sempre con iniziale maiuscola; il secondo termine con iniziale sempre minuscola (anche se deriva da un nome proprio). Per una migliore visualizzazione noi abbiamo usato il grassetto. Quando al posto del secondo termine troviamo indicato sp., ciò vuol dire che non conosciamo la specie (anche se essa esiste). Il livello di classificazione immediatamente superiore al genere è la famiglia (raggruppamento di più generi). La denominazione della famiglia alla quale la specie stessa appartiene deve essere scritta in carattere tondo, con l’iniziale maiuscola. Nel nostro testo non è scritta in corsivo. Il nome della famiglia (che finisce sempre con le lettere: aceae) è indicato prima dell’inizio della descrizione. Per completezza rammentiamo che la classificazione prosegue con raggruppamenti superiori sempre più comprensivi (ordine (comprende più famiglie), classe (comprende più ordini), divisione (comprende più classi)] e con livelli intermedi fra questi (sottoregno; sottodivisione, sottoclasse, sottordine, sottofamiglia, sottogenere), fino ad arrivare al regno vegetale (che comprende tutte le specie vegetali). Ma anche a livello inferiore a quello di base, cioè inferiore alla specie, sono state create ulteriori distinzioni, relative a varianti che le specie (i cui caratteri non sono fissi, ma presentano in realtà una notevole variabilità) possono talvolta presentare. Rammentiamo le principali. Si parla così di sottospecie (la troviamo in questo testo riportata con l’abbreviazione attualmente usata in botanica: subsp., non in corsivo): varianti di carattere geografico, ecologico o di carattere riproduttivo; di varietà (forma abbreviata in uso: var., non in corsivo) che è una leggera variante all’interno della sottospecie o in caso di specie poco varibili; di forma (abbreviazione in uso: f., non in corsivo), per indicare varianti di entità minore rispetto alla varietà e particolarmente evidenti (per es. per colore delle foglie o dei fiori). La distinzione fra sottospecie, varietà, forma, non è assoluta e precisa, per cui talvolta può essere incerta l’attribuzione di una variante ad una o ad un’altra delle categorie appena esaminate. I nomi che seguono i simboli subsp., var., f. devono essere scritti come il nome della 21 specie (in corsivo e con lettera minuscola). In uno stesso esemplare possono essere contemporaneamente presenti casi di sottospecie, varietà e forma. Es.: Brassica oleracea subsp. oleracea var. acephala f. serotina. Esistono poi altre variazioni create per intervento dell’uomo. L’intervento può essere fatto manipolando una data specie, oppure creando ibridi fra specie diverse (sono, questi, ibridi artificiali, da tenere distinti da quelli naturali, di cui parleremo più avanti). Si parla, nel primo caso, di cultivar, forma abbreviata delle parole inglesi cultivated variety (varietà coltivata). Si dovrebbe, a regola, parlare di cultivar anche quando siamo in presenza di mutazioni prodottesi in natura, ma che si conservano solo se vengono coltivate, cioè solo se interviene l’uomo (producendo talee, propaggini, ecc.). Il termine che segue il nome della specie ed indica la cultivar deve essere scritto non in corsivo, con lettera maiuscola e fra virgolette semplici (es.: Cereus uruguayanus ‘Monstruosus’), e può non essere espresso in lingua latina. Come detto prima, se l’ibridazione (solitamente fra specie diverse di uno stesso genere) si produce naturalmente, si deve allora parlare di ibrido. Esso è indicato con il segno x, interposto fra le due specie che hanno dato luogo all’ibrido stesso. Per es. l’ibridazione fra Begonia hydrocotylifolia e Begonia manicata si può indicare con Begonia hydrocotylifolia x manicata. In genere, però, alla specie risultante dalla ibridazione si dà un nome nuovo. Così l’ibrido prima rammentato viene indicato come Begonia x erytrophylla. Il nome nuovo talvolta viene creato unendo parte dei nomi delle due specie ibridate. Così, l’ibrido fra Lilium sulphureum e Lilium regale è stato denominato: Lilium x sulphurgale (anche questo può comunque essere denominato: Lilium sulphureum x regale). Quando vengono utilizzati i due nomi il primo è quello della specie che, al momento della creazione dell’ibrido, ha agito da femmina ed ha maturato i semi mentre il secondo è quello della specie che ha agito da maschio fornendo il polline. Taluni ibridi tra specie dei quali si sia persa la genealogia vengono indicati semplicemente con il nome del genere seguito da “x hybr.”. A questi può eventualmente seguire il nome di una cultivar (es.: Rosa x hybr. ‘S. Andreae’). Si possono solitamente avere ibridi anche all’interno della specie, tra le sue diverse varietà, forme, cultivar e sottospecie. In tema di ibridi, è il caso di segnalare che esistono ibridazioni anche fra generi diversi (ma di una stessa famiglia); talvolta con produzione di prole feconda. Ciò rende incerta o quantomeno non assoluta la definizione di specie, secondo la quale solo individui della stessa specie possono incrociarsi e produrre prole feconda. Evidentemente in natura non esistono quelle separazioni nette che gli scienziati fanno. Citiamo, ad esempio, l’ibridazione fra Osmanthus delavayi e Phyllirea decora (entrambi appartenenti alla famiglia Oleaceae), dalla quale è nato il nuovo genere, denominato Osmarea. Anche in questi casi si utilizza il segno x, ponendolo, in questo caso, davanti al nome del nuovo genere derivante dall’ibridazione (seguito poi da un termine in funzione di epiteto specifico). Nell’esempio citato prima si ha: x Osmarea burkwoodii. Quando fra i due termini che denominano la specie, troviamo cfr. o aff. (abbreviazioni delle parole “confronta” e “affinis”) significa che siamo in presenza di una pianta con caratteri molto simili a quelli della specie riportata, ma recante qualche diversità che non sappiamo attribuire a varianti codificate (sottospecie, varietà, ecc.). Da notare che dopo il nome della specie, e dell’eventuale relativa sottospecie e varietà, c’è sempre un’altra indicazione, non in corsivo. Essa si riferisce all’autore di quella determinata specie. Per autore si intende colui che per primo ha classificato e descritto la pianta, attribuendole la denominazione. Il nome dell’autore può essere indicato per esteso 22 (es: Leveille, Miller), oppure abbreviato (es: Linneo viene indicato con L. o talvolta con Linn.). Ci possono essere anche più autori; in questo caso fra i nomi è interposto il segno ‘&’ (es: Sieb. & Zucc.). Troviamo talvolta due nomi, di cui il primo è posto fra parentesi, come ad esempio: (Lehm.) Diels. Ciò accade quando si ha una variazione del rango tassonomico di una certa specie o la variazione del nome della stessa. Il nome tra parentesi indica il primo autore in ordine di tempo, vale a dire la persona che per prima ha classificato la specie; quello che segue, fuori parentesi, si riferisce alla persona che successivamente ha riclassificato la specie, con il nome che stiamo usando, ponendola in un nuovo taxon. Il taxon (plurale: taxa) indica un qualsiasi tipo di rango tassonomico; ad esempio: il genere Iris e la specie Iris germanica sono due taxa distinti, ma anche la famiglia Iridaceae o il Regno vegetale o la classe delle Magnoliophyta sono taxa. In caso di sottospecie e varietà, possono coesistere più autori (uno o più per la specie, un altro, o altri, per la sottospecie e la varietà). Es.: Capparis spinosa L. var. inermis Turra. L’autore può essere talvolta non conosciuto. In questo caso troviamo Auct. Ign., che è l’abbreviazione di Auctor ignotus (che in latino significa Autore ignoto). Per le piante che sono di origine orticola e che non hanno in realtà un autore, accanto alla denominazione viene indicato il termine Hort. Esso non è quindi l’abbreviazione del nome di un autore, ma indica appunto che si tratta di un nome di origine orticola. Dopo l’indicazione della denominazione della specie e del relativo autore, si può trovare talvolta una denominazione entro parentesi tonda, in carattere corsivo e grassetto, il/i relativo/i sinonimo/i della specie in esame, ognuna con il relativo autore. Si passa poi alla parte descrittiva della specie; all’inizio essa è fatta sempre in forma sintetica con una serie di lettere (es.: A1 E H M O Z Y, per la decodifica di queste lettere, vedasi apposito foglio allegato all’Index Seminum), e poi per esteso. Quando la pianta ha anche un nome volgare (di larga diffusione), questo è segnalato entro parentesi quadra, dopo la descrizione sintetica. Alla fine della descrizione (o, qualche volta, anche nel corpo della stessa) è indicata la zona climatica, che si riferisce alla temperatura minima a cui una determinata specie può sopravvivere. Tale zona climatica è un indicatore di rusticità più preciso e più universalmente applicabile delle lettere H, I, L. La zona climatica è riportata con la lettera Z, seguita da un numero (da 1 a 11), secondo una scala elaborata dall’United States Department of Agriculture alla quale è allegata una carta geografica, con la delimitazione delle fasce climatiche caratterizzate da tratteggi e colorazioni diverse. Le zone sono state tracciate in funzione della temperatura minima nelle zone prese in considerazione. Ma sappiamo che questi due parametri sono insufficienti, perché esistono altri elementi, di fondamentale importanza, che devono essere presi in considerazione per valutare la possibilità di coltivare una pianta in un certo luogo (altitudine, umidità, insolazione, natura del terreno e numerosi altri fattori che determinano il cosiddetto microclima). A niente serve sapere, per es., che la Toscana è inserita (a livello del mare) in Z9 (vedere la scala, più avanti), in quanto non è detto che un toscano possa coltivare piante da Z9. Egli potrebbe essere ubicato in un luogo caratterizzato da particolari condizioni avverse (esposizione a venti gelidi, mancanza di adeguata insolazione, terreno molto compatto e pesante, ecc.), che fanno assumere al luogo le caratteristiche di Z8. Al contrario, particolari condizioni favorevoli (ripari creati da fabbricati o altre strutture, buona insolazione, terreno ben drenato e sciolto, ecc.) potrebbero permettere allo stesso individuo di coltivare piante da Z10. 23 Solo l’esperienza, quindi, può consentire al coltivatore di valutare se può coltivare o meno una data specie. Comunque la scala delle zone climatiche ha un carattere indicativo che può in qualche modo essere di aiuto. La riportiamo qui di seguito: (Z1) inferiore a – 45,5°C (Z5) da – 28,8 a – 23,4°C (Z9) da – 6,6 a – 1,2°C (Z2) da – 45,5 a – 40,1°C (Z6) da – 23,3 a -17,8°C (Z10) da – 1,1 a + 4,4°C (Z3) da – 40,0 a – 34,5°C (Z7) da – 17,7 a – 12,3 °C (Z11) minima superiore a 4,4°C (Z4) da – 34,4 a – 28,9°C (Z8) da – 12,2 a – 6,7°C C’è ancora da dire che la rusticità varia al variare dell’età della pianta, ed è diversa per tipi di coltivazioni differenti. Così, esemplari molto giovani sono più delicati di quelli con molti anni di vita, e le piante coltivate in vaso hanno una rusticità diversa (in genere minore) da quella relativa a stesse specie coltivate in piena terra (naturalmente se i vasi si lasciano all’esterno; se i vasi si riparano il confronto non ha senso). C’è da osservare che, molto spesso, al variare della zona di coltivazione, variano anche le esigenze della pianta. Così si può verificare che una pianta che esige posizioni in pieno sole in Z4, debba essere posta in posizione più o meno ombreggiata in Z9. Notevoli sono le difficoltà di coltivazione di alcune particolari piante originarie di montagne tropicali dove le temperature sono abbastanza costanti durante tutto l’anno a causa della vicinanza all’equatore e mai alte a causa della quota. Tali piante possono morire, nei nostri climi, sia di freddo che di caldo. È il caso, ad esempio dell’Oxalis tuberosa che muore di caldo a 32°C e di freddo a -1°C. Naturalmente è sempre l’esperienza che ci può far capire se, e con quali accorgimenti, possiamo coltivare nel nostro giardino una specie originaria di zona diversa da quella in cui siamo ubicati. Alla parte descrittiva segue l’indicazione del nome del socio che ha conferito i semi di quella specie (o di più nomi, se il conferimento è stato fatto da più soci). Avvertenze Accanto alla denominazione di ogni specie è stato indicato il nome dell’autore, ma i semi, salvo quelli provenienti da Orti Botanici, sono stati acquisiti senza detta specificazione. Non possiamo escludere che i semi siano ibridi, dato che in taluni casi non è stato operato alcun controllo della impollinazione. Poiché non è possibile controllare, per tutti i semi che ci pervengono, la vitalità degli stessi e la loro corrispondenza alla denominazione della specie (o sottospecie, varietà, cultivar, ecc.) che ci fornisce il loro conferitore, decliniamo ogni responsabilità riguardo a errori e mancata germinabilità, ma preghiamo chiunque di avvertirci di ogni eventuale anomalia. Per le cultivar di piante alimentari i cui semi siano stati conferiti da diverse fonti è possibile scegliere anche il loro fornitore indicandolo con il numero, seguito dalla lettera (A,B,C) che identifica il fornitore. Questo per evitare, soprattutto in caso di impurezza derivante da incroci non desiderati, di dover buttare tutti i semi invece che quelli di un solo loro fornitore. Nello stesso tempo non si perde la traccia della provenienza ed ogni donatore viene responsabilizzato. 24 25 26 ELENCO DELLE SPECIE DISPONIBILI – ANNO 2013 (in ordine alfabetico per genere) N.b.: le specie alimentari sono raggruppate tutte dopo le specie ornamentali e fanno riferimento al Gruppo di Lavoro per l’Attività di Ricerca e Conservazione delle Piante Alimentari (ex A.R.CO.P.A.). I semi di alcune specie o cultivar di questo gruppo possono essere state fornite da più soci. In tal caso, è possibile scegliere da quale di questi soci si preferisce avere i semi. Comincia a seminare oggi se vuoi cogliere fiori prima dell’inverno. Non basta aprire la finestra per vedere la campagna e il fiume. Non basta non essere ciechi per vedere gli alberi e i fiori. Fernando Pessoa, Lisbona 1888 – 1935 Lista semi 2013 1. Abelmoschus manihot (L.) Medik. (Hibiscus manihot) – Malvaceae – A1/B2 E I MN O T(Z) Specie semi-arbustiva annuale o perenne a vita breve. Originaria della Cina e del Giappone, vive in natura lungo i corsi d’acqua e i boschi umidi. Può raggiungere un’altezza di 2 metri e possiede foglie palmate e leggermente ispide. Fiori molto grandi, gialli con base scura e di breve durata (un solo giorno). Necessita di almeno un paio di ore di sole diretto al giorno per crescere bene e fiorire abbondantemente. Per prolungarne la vita è consigliabile diradare le annaffiature verso l’inizio dell’autunno, inducendo così la pianta ad andare in riposo vegetativo. (Z9). (Ivo Berlucchi, Fausto De Gregori, Giorgio Gaspari, Daniele Guidi) 2. Abutilon arboreum Sweet – Malvaceae – B1 E I(H) M O U X1 Arbusto semirustico (Z9) con grandi foglie cuoriformi e tomentose; fiori gialli stellati che sbocciano in continuazione durante la buona stagione. Si adatta anche alla coltivazione in grossi vasi (in questo caso fiorisce quasi tutto l’autunno, se si pone la pianta in posizioni protette dai geli). Si consiglia una forte potatura a fine inverno. Zona d’origine: Perù. (Pasquale Iacomino, Giuseppe Marcucci) 3. Abutilom indicum (L.) Sweet – Malvaceae – Malvaceae-A2 E L M OP VZ X1 Erbacea perenne o suffrutice (2,5m.) con abito grigio pubescente. Foglie ampie, ovate, ampiamente trilobate ed acuminate. Fiori solitari, ascellari (2,5cm. Diam.) gialli. Frutti pubescenti, giallo verdi e viranti al nero a maturità. Tropici Afro Asiatici. (Z10). (Celestino Mazzocchi) Acacia cyanophylla: Acacia saligna (Labill.) H. Wendl. 4. Acacia farnesiana (L.) Willd. – Mimosaceae – B1/B2 E I(H) M OP UV [Gaggia] Arbusto o piccolo albero spinoso, sempreverde (semispogliante in climi più freddi), con foglie bipinnate. Infiorescenze globose, grandi fino a 2 cm, di colore giallo arancio, solitarie o in gruppi di 2–3, profumatissime, che si presentano nella tarda primavera. Specie coltivabile anche in aree meno calde 27 (Z8), naturalmente con le dovute precauzioni (posizioni riparate, ecc.). Zona d’origine incerta (sembra il Sud America). (Pasquale Iacomino, Index 2012) Acacia horrida: vedi Acacia karroo Hayne 5. Acacia karroo Hayne (Acacia horrida) – Mimosaceae – B1/B2 EG I(H) M OP U Grosso arbusto o albero di 10-15 m, con chioma rotondeggiante. Foglie bipennate, composte da 2-6 paia di pinne, ciascuna con 5-20 paia di foglioline oblunghe. Stipole trasformate in spine robuste, di colore grigio-biancastro, acuminate nerastre all’apice. Le infiorescenze, prodotte in estate, portano da 5 a 8 fiori globosi (diametro di 0,5 cm), di colore giallo scuro, fragranti. Specie originaria del Sud Africa. Coltivabile in (Z9) o anche in (Z8) se in luoghi riparati. (Celestino Mazzocchi) 6. Acacia longifolia (Andrews) Willd. – Mimosaceae – C1 DE H M OP U Piccolo albero (4–8 m) sempreverde con foglie (fillodi) lunghi fino a 15 cm, oblungo–lanceolati; infiorescenze cilindriche di colore giallo scuro, spaziate, in primavera. Zona di origine: E. Australia; buona rusticità (Z8). (Index 2012) 7. Acacia nilotica (L.) Delile subsp. leiocarpa Brenan – Mimosaceae – C1 EG L(I) M OP U Albero alto fino a 10 m, con chioma rotondeggiante, allargata. Foglie bipinnate, formate da 5-11 paia; stipole lunghe fino a 7,5 cm, spinescenti, rosso bruno. Infiorescenze ascellari, solitarie o in gruppi di 2-6, globose, di circa 1 cm, di colore giallo scuro. Fioritura primaverile. Zona d’origine: Africa tropicale. Scarsa rusticità (Z9). (Celestino Mazzocchi) 8. Acacia saligna (Labill.) H. Wendl. (Acacia cyanophylla) – Mimosaceae – B1 DE I M OP U(ST) Mimosa a foglie blu. Arbusto sempreverde con rami penduli e fillodi verde bluastro, lunghi fino a 30 cm quelli basali, più corti (fino a 15 cm) quelli superiori. Fiori di colore giallo oro disposti in racemi ascellari o terminali di 3-7 cm, che spesso formano panicoli piramidali o cilindrici di 15-30 cm. Frutti formati da legumi piatti lunghi 8-12 cm. Zona d’origine: O. Australia. Scarsa rusticità (Z9). (Celestino Mazzocchi, Index 2002) 9. Achillea millefolium L. [Montalbano] – Asteraceae – A2 DE H MN O U Y Erbacea perenne fornita di rizoma strisciante, con steli eretti, tomentosi, alti fino a 60 cm. Foglie sottili, pennatosette, appuntite, aromatiche. Fiori in capolini fitti, piatti bianco rosato in estate-autunno, che profumano di muschio. Spontanea in Italia in zone collinari-montane. (Enrico Zarri) 10. Adenanthera abrosperma F. Muell. – Mimosaceae – C2 DE L M P VZ Albero alto fino a 15 m nei paesi di origine. Foglie pennate e infiorescenze a spiga, con elementi fiorali piccoli di color crema volgenti al giallo arancio. Baccelli legnosi, incurvati, lunghi fino a 15 cm con semi bicolori (rosso–neri) che si distinguono da quelli della congenere A. pavonina che li ha rosso vivo. (Z10). (Index 2012) 11. Agapanthus africanus (L.) Hoffm. (mix colors) – Alliaceae – A3 DEG I(H) M OP U Rizomatosa sempreverde con foglie lineari lanceolate, più o meno erette; fiori vistosi e numerosi in ombrelle di colori variabili da violetto, blu o bianco. Zona d’origine: Sud-Africa (Z9). Protetta adeguatamente, supera inverni con freddo fino a -5 -7°C. (Z8). (Faliero Ciomei) 12. Agapanthus campanulatus F.M. Leighton – Alliaceae – A3 E H MN O UV Rizomatosa perenne decidua alta fino a 60 cm, con grandi fiori campanulati (3-4 cm), riuniti in ombrelle, di colore blu che si manifestano in estate. Esposizione 28 soleggiata o anche parzialmente ombrosa. Seminare in primavera. Zona d’origine: Sud Africa; buona rusticità (Z7). (Consuelo Messeri) 13. Agastache rugosa (Fischer & C. Meyer) Kuntze – Lamiaceae – A2 DE H M O U X1 Erbacea perenne alta fino ad 1 m, dotata di foglie cordate o lanceolate, dal margine seghettato, aromatiche. Fiori porpora-bluastri raccolti in spighe cilindriche compatte (2.5-12 × 1.8-2.5 cm). Utilizzata come pianta aromatica e per le sue proprietà officinali. Spontanea in Cina, Corea, Giappone e Russia. Rustica. (Liubina Soravito Debeni) 14. Agastache rugosa (Fisch. & C.A.Mey.) Kuntze ‘Liquorice Blue’ – Lamiaceae – A2 E MN O U X1 Questa cultivar possiede foglie triangolari– allungate di colore verde tenue, che profumano di anice o di liquirizia. Fiori bilabiati viola in dense infiorescenze cilindriche che compaiono in estate– autunno. Molto fiorifera. In inverno perde la parte aerea e ricaccia in primavera. La specie botanica è originaria della Cina e del Giappone. (Z8). (Costanza Stagetti) 15. Agrostemma githago L. [Garfagnana LU] – Caryophyllaceae – A1 E M O U X1 Y [Gittaione] Specie annuale, un tempo frequente nei campi di frumento e oggi quasi ovunque scomparsa. Fiori roseo-violetti, grandi (3-5 cm), singoli, portati da steli fogliosi alti da 50 cm a 1 m, che si schiudono alla fine della primavera. Semi velenosi. (Progetto “Wildflowers”) Albizzia distachya: vedi Albizzia lophantha Benth. 16. Albizzia lophantha Benth. (Albizzia distachya) – Mimosaceae – B2/C2 DE I(H) M OP U Grande arbusto o alberello con fogliame composto, verde scuro, grande (20 x 30 cm) formato da 20–30 paia di foglioline. Infiorescenze in spighe di 5–6 cm, di colore verde chiaro/giallo che si schiudono in primavera. Coltivare in climi miti (Z9) o anche in quelli più freddi (Z8), in posizioni assolate e in siti ben protetti. Zona d’origine: Australia. (Index 2012) 17. Alcea rosea L. ‘Lutea’ – Malvaceae – A1/A2 E H MN O U X1 X2 Erbacea biennale o perenne caratterizzata da grandi foglie basali rotondeggianti o parzialmente lobate, coperte di peli setolosi ed irti. In primavera emette lunghe spighe fiorali (1,5 m o più) portanti numerosi, grandi fiori doppi dagli svariati colori. Ha bisogno di molto spazio ed i peli possono essere leggermente irritanti. La specie botanica è originaria della Turchia e della Palestina, ma si è spontaneizzata anche nel sud dell’Europa. Ottima rusticità (Z6). In questa cultivar i fiori sono interamente gialli. (Thierry Strucco) 18. Alcea rosea L. ‘Nigra’ – Malvaceae – A1/A2 E H MN O U X1 X2 Erbacea biennale o perenne, caratterizzata da grandi foglie basali rotondeggianti o parzialmente lobate, coperte di peli setolosi ed irti. In primavera emette lunghe spighe fiorali (1,5 m o più) portanti numerosi, grandi fiori di colore rosso molto scuro in questa cultivar, assai appariscenti. Ha bisogno di molto spazio ed i peli possono essere leggermente irritanti. La specie è di origine incerta. Sembra comunque originaria della Turchia e della Palestina. (Z6). (Massimo Cantoni, Thierry Strucco) 19. Alcea rosea L. ‘Plena’ – Malvaceae – A1/A2 E H MN O U X1 X2 Erbacea biennale o perenne caratterizzata da grandi foglie basali rotondeggianti o parzialmente lobate, coperte di peli setolosi ed irti. In primavera emette lunghe spighe fiorali (1,5 m o più) portanti numerosi, grandi fiori doppi dagli svariati 29 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. colori (rosa, viola, rossi, bianchi). Ha bisogno di molto spazio ed i peli possono essere leggermente irritanti. La specie botanica è originaria della Turchia e della Palestina, ma si è spontaneizzata anche nel sud dell’Europa. Ottima rusticità (Z6). (Faliero Ciomei) Allamanda neriifolia Hook. – Apocynaceae – B1 DE I M OP UV X1 Sempreverde arbustiva, di 1,5-2 m di altezza, con foglie lanceolate, verde intenso, lucide, opposte. Fiori tubolosi in estate, gialli con striature marroni all’interno. Ha un bel fogliame di forma lanceolata e di colore verde intenso. Da giugno ad agosto produce fiori tubulosi giallo arancio con striature marrone chiaro all’interno. Originaria del S. America, di scarsa rusticità (Z9). (Giuseppe Marcucci) Allium schuberti Zucc. – Alliaceae –A3 E H M OP U Specie con bulbi di 3-4 cm ricoperti di tuniche fibrose; foglie lineari di 30-50 x 5-6 cm, glauche, con margine ruvido. Fiori stellati in primavera, numerosi, in ombrelle sferiche di 2-4 cm. Tepali bianchi, rosa o violetto con linea mediana porpora. Specie diffusa dalle regioni ad est del Mediterraneo fino all’Asia centrale. Buona rusticità (Z8). (Liubina Soravito Debeni) Allium scorodoprasum L. – Alliaceae – A3/G1 DE H M O U [Aglio romano] Bulbosa prolifica, con bulbilli ovoidi; scapo cilindrico, foglioso fino a metà; foglie nastriformi lunghe circa 30 cm, scabre ai margini. Fiori in estate numerosi, insieme a bulbilli, violacei, in ombrelle più o meno sferiche. Originaria dell’Europa meridionale e dell’Asia occidentale, sub spontanea N.E. Italia. Rustica (Z7). (Pasquale Iacomino) Allium senescens L. – Alliaceae – A3 E H M OQ U(V) Bulbosa alta fino a 60 cm, con steli piatti. Foglie basali lunghe 4-30 cm e del diametro di 1 cm, in numero di 4-9, piatte. Fiori numerosi a coppa, riuniti in un’ombrella emisferica di 2-5 cm di diametro, di colore lilla, in estate-autunno. Luogo di origine: Europa e Asia settentrionale. (Z5). (Consuelo Messeri) Allium sikkimense Baker – Alliaceae – A3 E H N OQ U (ST) Bulbosa con scapi di 25-30 cm e foglie lineari. Fiori con corolle strettamente campanulate, di colore blu porpora, in cime 6-15 flore, che si manifestano in giugno. Orgine: N. India, rustico (Z6). (Acquistati) Allium triquetrum L. – Alliaceae – A3 E H N O U Y Bulbosa di piccole dimensioni originaria del Mediterraneo, dove cresce in zone umide e ombrose, spesso lungo corsi d’acqua. Possiede foglie nastriformi arricciate all’apice, da cui in primavera si elevano gli steli fiorali alti 25-45cm portanti una decina di fiori campanulati ed ogni singolo fiore presenta una stria centrale verdastra. Il nome specifico deriva dagli steli che hanno sezione triangolare. Rustica (Z7). (Mirella Del Dottore) Alstroemeria ligtu L. – Alstroemeriaceae – A3 E I(H) MN OQ Z Bulbosa alta fino a 1 m, con foglie strette, lunghe circa 8 cm. I fiori, tubolosi, lunghi circa 5 centimetri e di colore che va dal rosa pallido al vinato, sono prodotti in estate. Originaria del Cile. (Z9), ma possibilità di coltivare in (Z8), in posizioni riparate. (Renzo Bigotti) Althaea cannabina L. – Malvaceae – [Malva canapina] A2 E H M O Z Y Erbacea perenne (ma con parte aerea che secca d’inverno), irsuta, alta fino a 200 cm. Ha foglie lungamente peduncolate, palmato sette (trisette), a segmenti 30 lanceolati, seghettati. I fiori, di 2-3 cm e di colore rosa, sono prodotti da luglio a settembre. Spontanea in Italia; cresce generalmente lungo le strade e in mezzo a siepi: (Z8). (FiorellaVerona) 28. Althaea officinalis L. – Malvaceae – A2 E H MN O UZ Y [Altea; Malvaccioni] Erbacea perenne alta fino a 2m, con fusto eretto, coperto da densi peli irsuti. Foglie vellutate con lamina acuminata o lanceolata. Fiori solitari o riuniti in gruppetti, all’ascella delle foglie superiori, rosa-violetto pallido. Spontanea in tutta Europa, è rintracciabile anche nella nostra flora lungo i fossi o nelle zone umide. È altresì pianta medicinale, in quanto contiene nella radice, nelle foglie e nei fiori, principi attivi capaci di calmare la tosse ed altre affezioni respiratorie, di curare stitichezza e dermatiti. Rusticissima (Z3). (Index 2012) 29. Amaranthus caudatus L. ‘Love Lies Bleeding’ – Amaranthaceae – A1 E M O U Erbacea annuale con portamento eretto e fusti di colore rosso molto ramificati che raggiungono i 90–100 cm di altezza. Le grandi foglie lanceolate sono di colore verde chiaro. Questa cultivar ha aspetto robusto e infiorescenze molto lunghe e pendule, di colore rosso sangue. La specie botanica è originaria del sud America. (Mirella Del Dottore) Amblyopetalum coeruleum: vedi Tweedia caerulea D. Don. 30. Amsonia tabernaemontana Walter – Apocynaceae – A2 E H M O U X1 Erbacea perenne con fusti alti fino a 1 m, spesso formanti un cespuglio. Foglie ovate o lanceolato-ellittiche, verde cupo; fiori in cime corte con corolle tubolose, di colore blu chiaro, in primavera-estate. Specie originaria del S.E. U.S.A., di buona rusticità (Z8). (Deanna Farina) 31. Anacampseros rufescens Sweet – Portulacaceae – A4 EG L MN O V Piccola succulenta dicotomica con foglie di 2 × 1 cm, obovato–lanceolate, carnose, rossastre, disposte a spirale sul fusto. Dalla base delle foglie emergono lunghi peli eretti bianchi. In primavera estate produce delle infiorescenze lunghe fino a 10 cm che portano all’apice numerosi grandi fiori fucsia a 5 petali che durano solo 1 giorno. La pianta tende a fiorire almeno due volte durante l’anno. Luogo di origine: Sud Africa (Provincia del Capo: Little Karoo). (Z10) (Index 2012) 32. Anemone hupehensis (Lemoine) Lemoine – Ranunculaceae – A2 E H N R U X1 Erbacea perenne alta 50-60 cm. Foglie basali ternate, pubescenti, portate da piccioli di 2-5 cm. Fiori raccolti in ombrelle, con 5 tepali bianchi obovati e centro giallo, che si sviluppano in estate-autunno. Il frutto è un achenio. Predilige terreni freschi ed umidi e posizioni semiombreggiate. La specie selvatica è spontanea in Cina. Rustica. (Mirella Del Dottore) Anomatheca laxa: vedi Freesia laxa (Thunb.) Goldblatt & J.C. Manning Anomatheca laxa ‘Alba’: vedi Freesia laxa (Thunb.) Goldblatt & J.C. Manning ‘Alba’ 33. Anthemis cotula L. – Asteraceae – A1 E MN O U X1 Y [San Piero a Grado PI] Erbacea annuale alta 10-15 cm. Fusti prostrati o ascendenti, ramosi alla base, striati e più o meno arrossati. Foglie bipennatosette completamente divise in lacinie finissime. Capolini del diametro di 2,5 cm, con fiori del disco gialli e fiori del raggio dotati di ligule bianche che tendono a piegarsi verso il basso. L’intera pianta emette un odore particolare. Fiorisce da giugno a settembre. Luogo di origine: Mediterraneo occidentale, dove cresce in zone incolte, ruderali e nei campi di cereali. (Progetto “Widlflowers”) 31 34. Anthemis tinctoria L. – Asteraceae – A1/A2 DE H MN O U Y Erbacea bienne o perenne di vita breve, con rami ascendenti lignificati. Foglie di 2-3 cm, bipennatosette, terminanti in un mucrone. Capolini di 2-2,5 cm, gialli, in estate. Specie usata in passato per tingere in giallo le stoffe. Specie spontanea nelle regioni mediterranee, rustica (Z6). (Index 2012) 35. Aquilegia vulgaris L. – Ranunculaceae – A2 E H MN O U Erbacea perenne alta 50-90 cm, con fusto eretto e ramificato portante numerosi fiori riuniti in larghe pannocchie, con 5 sepali ovato-oblunghi e 5 petali di colore dal bianco al blu, a forma di cucchiaio, provvisti di un lungo sperone dritto o arcuato. Foglie basali composte, con segmenti cuneati, crenati, con lobi arrotondati. Luogo di origine: Europa occidentale, centrale e meridionale. (Z4). (Consuelo Messeri) 36. Argyrocytisus battandieri (Maire) Reyn. (Cytisus battandieri) – Fabaceae – B2 E H M OP U(V) Arbusto a foglie caduche, trifoliate, ovate, ciascuna di 4,5x11 cm, di colore verde scuro. Fioritura abbondante, profumata, di colore giallo oro, in estate. Specie spontanea in Marocco, comunque di ottima rusticità (Z7), purché in terreni ben drenati e esposizioni assolate. (Index 2012) 37. Aristolochia cymbifera Mart.& Zucc. – Aristolochiaceae – B3 E L MN OP UZ Rampicante sempreverde che può raggiungere i 7 m e più di lunghezza. I giovani fusti sono verde pisello, flessibili e diventano, col tempo e con l’età, più rigidi con corteccia grigia, spigolosa e suberosa. I fiori sono bianchi o azzurri, macchiati e venati di cioccolato o marrone-rossiccio, a forma di sacco, lunghi 8 cm, con tubo corollino leggermente ricurvo, lungo 4 cm. Il labbro superiore della corolla è flaccido e spesso ripiegato, minutamente venato, con la parte superiore ciliata, verde-biancastra, macchiata di bianco. Fiorisce in primavera. Origine: Brasile. Non rustica (Z10). (Renzo Bigotti) 38. Aristolochia fimbriata Cham. – Aristolochiaceae – B3 E I MN OP U(Z) Pianta rampicante, che generalmente diventa poi legnosa. Foglie reniformi o cordate, di 7-9 cm. Fiori in autunno, formati da un tubo fortemente incurvato con il labbro all’apice di 2,5 cm cosparso di ciglia e di lunghi peli; esternamente il fiore è di colore verde grigio, mentre all’interno è bruno porpora. Specie brasiliana, non rustica (Z9). (Daniele Guidi) 39. Aristolochia gigantea Mart. & Zucc. – Aristolochiaceae – B3 E L(I) MN OP U(Z) Robusta liana sempreverde con foglie cuoriformi, tomentose, punteggiate. Fiori caratteristici, penduli, di colore porpora, lucidi, molto grandi, inodori, che si schiudono in vari periodi dell’anno. Specie tropicale, originaria del Brasile. Non rustica (Z10) anche se è possibile coltivarla, in siti protetti, in zone più fredde (Z9). (Giuseppe Marcucci, Thierry Strucco) 40. Armeria maritima (Mill.) Willd. – Plumbaginaceae – A2 DE H M O U X1 Y Erbacea prostrata formante dei cuscinetti tondeggianti di circa 15 cm. Di altezza. Foglie lineari, fiori portati da steli di circa 20 cm. In tonalità variabili dal rosa al lilla rosato. Cosmopolita nell’emisfero boreale (Z4). (Pasquale Iacomino) 41. Artemisia absinthium L. – Asteraceae – [assenzio, farinello aromatico] A2 D E H MN U Specie erbacea perenne, diffusa in Europa (Z4), che può raggiungere altezza e diametro di 90 cm. Le foglie sono grigio argenteo, profondamente divise, molto ornamentali. Fiori in capolini gialli, sferici, raggruppati in rade pannocchie, che si manifestano in Luglio-Agosto. In antico dalle foglie si ricavava il liquore Assenzio, ma la sua proprietà di provocare gravi 32 disturbi di natura nervosa, ha fatto sì che ne sia generalmente proibita la vendita. Nel Messico e centro-sud America, questa specie, nota come Epazote, viene usata sia come condimento che come pianta medicinale. (Celestino Mazzocchi) 42. Arthropodium cirrhatum (Forst. F.) K. Br. – Asphodelaceae – A3 DE I(H) M O U(V) Bella specie erfogliat e rizomatosa, originaria della Nuova Zelanda, con lunghe e leggere foglie di 30-60x3-10 cm, sempreverdi, lanceolate, di colore verde-chiaro. Infiorescenze estive su uno scapo lungo fino a 1 m, ramificato. Fiori di 2-4 cm di diametro, bianchi con antere porpora, riuniti in gruppi di 2-3. (Z8). (Daniele Doro) 43. Asarina erubescens (D. Don ex Sweet) Pennell (Lophospermum erubescens, Maurandya erubescens)– Scrophulariaceae – A2 E I MN O U Erbacea perenne sarmentosa con foglie deltoidi, pubescenti, di colore grigio verde-rossastre, di 4-8 cm. Fiori tuboloso-campanulati, rosa, in estate. Zona d’origine: Messico. Scarsa rusticità (Z9). 44. Asclepias curassavica L. – Apocynaceae – A2/B1 E I(H) MN O U X1 Piccolo arbusto semirustico (Z9) o erbacea perenne (Z8) con foglie lanceolate e infiorescenze composte da corolle giallo arancio o più raramente bianche. Spesso sviluppa tuberi dai quali può ricacciare in primavera. Zona d’origine: Sud America. (Pasquale Iacomino, Pietro Rodaro) 45. Asclepias incarnata L. ‘Snow Queen’ – Apocynaceae – A2 E H M O UV X1 Erbacea perenne alta 0,6-l,2 m con foglie lanceolate e fiori a forma di corona, bianchi in questa cultivar, riuniti in ombrelle che compaiono in piena estate. Zona d’origine: N. America. Ottima rusticità (Z6). (Mirella Del Dottore) 46. Asclepias physocarpa (E.Mey.) Schltr. – Apocynaceae – A1/B1 EF I(H) M O U X1 Erbacea tuberosa con fusti alti fino a 2 m e foglie lanceolate di circa 10 cm. Fiori in cime di colore bianco verdastro o crema. Originaria del Sud Africa (Z9), talvolta è impiegata come annuale (Z8). (Ivo Berlucchi) 47. Asparagus virgatus Baker – Asparagaceae – A3 DG I M OR UZ Asparago perenne munito di rizomi fibrosi. Fusti eretti che arrivano a 1/1,5 m in altezza, molto ramificati, portanti piccole foglioline (fillocladi) che gli danno un aspetto felciforme (specie nota come tree fern). Fiorellini bianchi, cui seguono frutti neri a maturità. Zona di origine E. S. Africa, scarsa rusticità (Z9). (Celestino Mazzocchi) 48. Astrophytum myriostigma Lem. – Cactaceae – A4 EG L M O T(V) Cactus con fusto globoso che si allunga con l’età, coperto di scaglie bianche, suddiviso in 4–8 (solitamente 5) coste triangolari. Fiori giallo brillante con centro rosso. Originaria del Messico (Z10). (Liubina Soravito Debeni, Index 2012) 49. Astrophytum ornatum (DC.) Web – Cactaceae – A3 EG H M V Cactus con corpo globoso originario del Messico (da Hidalgo a Querétaro). Corpo quasi sferico, costato e coperto da numerose scagli bianche fioccose (specialmente negli esemplari giovani) disposte a strisce. Areole bianche con 5–11 spine gialle o marroni, dritte e pungenti. Fiori grandi, giallo chiaro, in primavera. (Z7). (Index 2012) 50. Baptisia tinctoria (L.) Vent. – Fabaceae – A2 E H MN O U X1 [Indaco selvatico] Erbacea perenne cespugliosa alta fino a 1 m. Fusti solitari o in gruppi di 2–3. Foglie inferiori picciolate, le superiori sessili. Le foglie, pennatosette, sono costituite da foglioline di 4 cm di lunghezza, di forma da obovato–cuneata 33 a spatolata. Fiori della lunghezza di 1,5 cm, in lunghi racemi arcuati della lunghezza di 10 cm. Corolla gialla con margini spesso increspati. Fiorisce in estate. Luogo di origine: dal Massachusetts alla Florida. (Z5) (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”, Index 2012) 51. Barleria repens Nees ‘Rosea’ – Acanthaceae – B 3 E L N P Z X1 Cespuglio sarmentoso sempreverde, con fusti semilegnosi e portamento prostrato; foglie ovato-ellittiche, lucide. Fiorisce in estate anche in esposizione a mezz’ombra, con corolle tubolose rosee in questa cultivar, che emergono da brattee disposte all’apice dei rami. Necessita di poche annaffiature. La specie è originaria del Sud Africa, dove vive nelle foreste. Da noi, nel periodo invernale, può vivere in verande o serre fredde. (Z9). (Consuelo Messeri) 52. Bauhinia yunnanensis Franch. – Caesalpiniaceae – B1/B3 E I(H) M OP U(TZ) Arbusto sempreverde (spogliante in climi non congeniali) a portamento sarmentoso. In estate produce fiori del diametro di 5 cm, di colore rosa con venature più scure, riuniti in infiorescenze ascellari. E’ la specie più rustica di questo genere, coltivabile nella zona dell’olivo (Z8). Zona di origine: Yunnan, Cina. (Index 2012) 53. Begonia x erythrophylla J. Neumann (Begonia x feastii) – Bignoniaceae – A3 DE L(I) N O ST(Z) Begonia di origine orticola, con radici fibrose e ricoperta di morbida peluria. Fusti carnosi, robusti; foglie reniformi, spesse, intere, verde scuro e lucide superiormente, rossastre al di sotto. Fiori piccoli, bianchi. Non rustica (Z10). (Mirella Del Dottore) Begonia x feastii: vedi Begonia x erythrophylla J. Neumann 54. Belamcanda chinensis (L.) DC. (Iris domestica) – Iridaceae – A3 EF H MN O U Bulbosa rustica (Z8), se pacciamata può vivere anche in zone più fredde. Possiede grandi fiori gialli macchiati di marrone o porpora, seguiti da frutti che a maturità mostrano i semi, di colore nero lucente. È adatta per essere piantata in grossi ciuffi. Zona d’origine: India, Cina, Giappone. (Ivo Berlucchi, Gianfranco Cucchiani, Pasquale Iacomino, Consuelo Messeri) 55. Berberis montana Ray. – Berberidaceae – B1 EFG1 H N OR ST X3 Arbusto deciduo (1,5-2 m) con rami rossastri, scanalati. Foglie intere, piccole peduncolate; fiori giallo intenso di 2,5 cm in primavera, cui seguono frutti sub globosi color porpora a maturità, edibili. Zona di origine: Cile. Buona rusticità (Z7). (Fabrizio Pignata) 56. Betula papyrifera Marshall – Betulaceae – [Canoe birch] C2 DG H N Q U Albero di alto fusto (30 m) con corteccia bianco-luminosa che si sfoglia in lamine cartacee. Foglie ovato-acute. Molto usato, a suo tempo, dagli Indiani di America per la costruzione di canoe. Resistentissimo al freddo. Nord America (Z1). (Acquistati) Bignonia unguis-cati: vedi Macfadyena unguis-cati (L.) A. Gentry Bletilla hyacinthina: vedi Bletilla striata (Thunb.) Rchb. F. 57. Bletilla striata (Thunb.) Rchb. F. (Bletilla hyacinthina) – Orchidaceae – A2 E H MN O U Orchidea spontanea in Cina e Giappone. Foglie ovato-lanceolate con nervature parallele ben evidenti; fiori prodotti all’inizio dell’estate, simili a quelli di una piccola Cattleya, riuniti in numero di 3-6 su scapi di 40-50 cm, di colore rosa-viola e magenta. Seminare in terriccio non sterilizzato e in superficie. (Consuelo Messeri) 34 58. Brachychiton discolor F. Muell. – Sterculiaceae – C1/C2 E I M OP U X1 Albero semisempreverde (perde le foglie quando fiorisce) con foglie lungamente picciolate e profondamente lobate. I fiori, prodotti da estate inoltrata all’autunno, sono appariscenti, di colore rosa o rosso, di forma campanulata (5 cm). Scarsa rusticità (Z9). (Salvatore Bucceri) Brachychiton diversifolius: vedi Brachychiton populneus (Schott & Endl.) R. Br. 59. Brachychiton populneus (Schott & Endl.) R. Br. – Sterculiaceae – B1/C1 EG I M OP U X1 I Brachychiton sono piante originarie prevalentemente dell’Australia e alcune della Nuova Guinea; quindi alberi o arbusti da clima caldo. Il B. populneus è un albero sempreverde con chioma cespugliosa, usato principalmente per l’ombra e per foraggio; cresce su pendici rocciose di colline, può tollerare terreni calcarei. Le foglie, di forma variamente lobata, sono di colore verde oliva intenso. Fiorisce in estate con corolle campanulate riunite in cime, di colore crema verdastro, internamente con macchie di colore porpora o giallo (per attrarre gli insetti). (Z9). (Pasquale Iacomino) 60. Brunfelsia pauciflora (Cham. & Schldl.) Benth. ‘Floribunda’ – Solanaceae – B1/B2 E H M ST(Z) X1 Arbusto sempreverde in climi congeniali (Z9), semispogliante in zone più fredde (Z8). Foglie ovali, di colore verde scuro. Produce, all’inizio dell’estate (e talvolta anche in autunno) infiorescenze terminali o ascellari di 1-10 fiori, di un colore che è azzurro inizialmente e che man mano schiarisce, fino a divenire bianco. Predilige terreni non calcarei, ricchi di humus e posizioni in pieno sole. Zona di origine: Brasile. (Giuseppe Marcucci) 61. Buxus sempervirens L. – Buxaceae – B1 GD H MN Q U(V) Y [Bosso] Arbusto alto da 2 a 4 m, talvolta alberello fino a 11 m. Foglie persistenti, opposte, ravvicinate, ovato-oblunghe di colore verde scuro, lucide. Specie dioica: i fiori maschili e quelli femminili sono giallo – verdastri, non appariscenti e riuniti nello stesso racemo all’ascella delle foglie. Frutto a capsula con tre protuberanze, semi neri. Zona d’origine: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale. Allo stato naturale vive in boschi termofili, rupi e pietraie dal piano basale a quello montano. E’ ampiamente coltivato per siepi e costituisce un elemento essenziale del giardino all’italiana. Le foglie e la corteccia contengono un alcaloide altamente tossico. Seminare in autunno in un miscuglio di sabbia e torba. Ottima rusticità (Z7). (Fabrizio Govoni) 62. Caesalpinia decapetala (Roth.) Alston (Caesalpinia sepiaria) – Caesalpiniaceae – B2 DE H(I) MN O U(V) Arbusto deciduo semirampicante alto fino a 7 m (ma generalmente non supera i 3 m), caratteristico per i suoi rami spinosi incurvati all’indietro. Le foglie, bipennate, composte da pinne con 8-12 paia di foglioline, sono lunghe fino a 38 cm. I fori, di 2-3 cm di diametro, di colore giallo crema con stami rosa, compaiono all’inizio dell’estate in racemi eretti lunghi fino a 40 cm. Luogo di origine: regioni imalaiane dal Pakistan alla Cina, Giappone e Asia sud-orientale, dove cresce nelle boscaglie e sui pendii rocciosi fino a 2200 m. È rustica fino a -10°C. (Z8). (Alberto Testori) 63. Caesalpinia gilliesii (Wallich ex Hook.) Benth. (Poinciana gilliesii) – Caesalpiniaceae – B2 E H M OP U Arbusto poco noto anche se molto decorativo. Foglie caduche, composte, formate da numerosissime foglioline; fiori papilionacei in racemi eretti, di colore giallo con stami scarlatti, che si schiudono 35 nell’estate. Di buona rusticità (Z8), vuole comunque siti protetti ed esposizioni assolate. Zona d’origine: Argentina, Uruguay. (Daniele Guidi, Pasquale Iacomino, Giuseppe Marcucci, RenzoBigotti, Index 2012) Caesalpinia sepiaria: vedi Caesalpinia decapetala (Roth.) Alston 64. Caesalpinia spinosa (Molina) Kuntze (Caesalpinia tinctoria) – Caesalpiniaceae – B2/C2 E I M OP U Arbusto o piccolo albero spinoso, a foglie caduche, composte da 2–5 paia di pinne portanti 5–7 coppie di foglioline di 4x3 cm, resinose al tatto. Infiorescenze dense in estate, formate na numerosi fiori papilionacei di 1 cm, giallo–rossi. Zona d’origine: S. America. Scarsa rusticità (Z9). (Fabrizio Pignata, Index 2012) Caesalpinia tinctoria: vedi Caesalpinia spinosa (Molina) Kuntze 65. Calicotome villosa (Poiret) Link – Fabaceae – B1 EG H M O SV Y [Sparzio villoso] Arbusto cespuglioso alto fino a 3 m dotato di rami spinosi. Foglie trifogliate, tomentose, di forma ovale–oblunga e con margine intero, che tendono a cadere nel periodo estivo. Fiori gialli, papilionacei e riuniti in fascetti di 2–15; la fioritura avviene in primavera. I frutti sono dei legumi lineari, lunghi 2–5 cm e ricoperti da una densa peluria. Specie mediterranea diffusa anche lungo le coste dell’Italia tirrenica fino alla Sicilia. Rustico (Z7). (Index 2012) 66. Callicarpa bodinieri H. Lév. Var. giraldii (Rehd) Rehder – Verbenaceae – B2 F H N O U Arbusto deciduo alto fino a 2 m, dal portamento cespuglioso. Le foglie sono pubescenti, da ellittiche a lanceolate, bronzee da giovani. In estate produce numerosi piccoli fiori lilla a cui seguono bacche lucide di colore viola, molto decorative, che permangono sui rami per tutto l’inverno. Predilige posizioni ombrose e fresche. Luogo di origine: Cina centrale e occidentale. (Z6). (Pasquale Iacomino) 67. Callirhoë involucrata (Torr. & A. Gray) A. Gray – Malvaceae – A2 E H M OP U(V) X1 Erbacea perenne strisciante o ricadente. Foglie profondamente lobate, ispide. I fiori, di colore cremisi o rossi, molto vistosi, sono prodotti durante tutta l’estate. Coltivare in pieno sole e in terreno ben drenato. Zona di origine: Stati Uniti settentrionali e centrali. Ottima rusticità (Z4). (Pasquale Iacomino) 68. Callistemon viminalis (Sol. Ex Gaertn.) G. Don ex Loud. – Myrtaceae – B1 E I M O U(V) Piccolo arbusto con rami arcuati verso il basso, coperti da giovani da una peluria sericea. Foglie di 2-6,5 cm di lunghezza, lanceolate, variabili nella taglia. Spighe terminali di 5-20 cm di lunghezza, con fiori dai filamenti degli stami di colore rosso brillante. Luogo di origine: Australia. (Z9) (Index 2011). Calonyction aculeatum: vedi Ipomoea alba L. 69. Calotropis procera Dryand. – Apocynaceae – B1 DEF I M O U(V) X1 Arbusto sempreverde (3-4 m) con foglie ovato-acuminate, ricoperte da un feltro bianco che nasconde il verde sottostante,brillante con riflessi metallici. Fiori in grappoli ascellari in estate, bianco porpora con macchia più scura al centro. Frutti rigonfi e bitorsoluti, spesso appaiati, contenenti pappi sericei. Specie originaria delle zone aride del N. Africa, India e Cina. Di scarsa rusticità (Z9), esige terreni molto ben drenati e pieno sole. (Consuelo Messeri) 70. Calycanthus occidentalis Hook. & Arn. – Calycanthaceae – B2 DE H MN O U [Californian Allspice] Arbusto spogliante di 2-3 m con legno aromatico. 36 Foglie cordato-ovate, grandi (8-15 cm), acuminate, verdi e glabre sopra, tomentose al rovescio. Fiori di 5-8 cm, con sepali e petali rosso porpora, tinti di marrone. Fioritura in giugno-luglio. Specie originaria della California, di ottima rusticità (Z7). (Orto Bot. di Pisa) 71. Camassia leichtlini (Bak.) S. Wats. ‘Alba’ – Hyacinthaceae – A3 E H M RQ U Erbacea bulbosa rustica (Z3) con scapi fiorali alti 1,2 m, con fiori bianchi di 4 cm di diametro in maggio/giugno (adatti da recidere), ama terreno umido e pesante e tollera la mezzombra. Zona d’origine: O. America Settentrionale. Rustica. (Pasquale Naccarati) 72. Camellia grijsii Hance – Theaceae – B1 DE H N OR S(TZ) Specie di camelia endemica della Cina, rara e minacciata di estinzione. Si tratta di un piccolo arbusto sempreverde, con foglie ovato-acuminate verde lucido, più piccole della più nota C. japonica. Fiori bianchi in primavera, con petali insolitamente bilobati, con stami riuniti a formare come una coppa carnosa. Buona rusticità (Z8). (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”) 73. Camellia japonica L. ‘gruppo ‘Higo’ – Theaceae – B2 DE H N OR ST Camelia a fiore semplice, a fioritura primaverile, con la particolarità di avere un numero enorme di stami (caratteristica tipica di quelle del gruppo Higo). (Pierluigi Micheli) 74. Camellia yuhsienensis Hu – Theaceae – B1 DEF H N OR S(TZ) Arbusto sempreverde con foglie ovato-acuminate di 5,5x11 cm. Fiori di 8-10 cm in primavera, abbondanti, bianchi, molto profumati. Specie assai importante per la produzione di olio, ottenuto dai suoi semi. Zona di origine: E e SE della Cina, rustica (Z8). (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”) 75. Campanula medium L. – Campanulaceae – A1 E H N O U(V) Y Erbacea biennale spontanea nell’Europa meridionale con foglie lanceolato–ellittiche su steli eretti di 80–90 cm, molto ramificati. Produce fiori solitari, grandi, azzurro– viola, spesso decolorati, in lassi racemi in estate. Predilige siti semi ombreggiati. (Index 2012) 76. Campanula medium L. ‘Canterbury Bells’ – Campanulaceae – A1 E H N O U(V) Erbacea biennale con foglie lanceolato–ellittiche su steli alti fino a 90 cm, molto ramificati. Produce fiori solitari, grandi, doppi (nella specie, spontanea nell’Europa meridionale, sono semplici) di colore blu elettrico, in lassi racemi in estate. Predilige siti parzialmente ombreggiati. (Index 2012) 77. Campanula rapunculoides L. – Campanulaceae – A2 E H MN OQ U Y Erbacea perenne alta fino a 10 cm con fusto eretto cilindrico dotato di peli sparsi. Foglie basali e cauline triangolari con base tronca o cordata e margine grossolanamente dentato. Fiori numerosi, riuniti in un’infiorescenza unilaterale. Corolla campanulata di colore azzurro pallido con tubo di 10–15 mm e divisa in 5 lacinie triangolari di 8–12 mm. Antesi da Giugno ad Agosto. La specie, europea–caucasica, è distribuita in Italia settentrionale dove vive al margine dei boschi, nei cedui, nelle siepi e nei vigneti dal piano basale a 1400 m s.l.m. Le foglie primaverili sono utilizzate in cucina. (Z7). (Index 2012) Campsis jasminoides: vedi Pandorea jasminoides (Lindl.) Schum. 78. Canna x generalis L.H. Bail. ‘Picasso’ – Cannaceae – A3 E H M R U(T) Erbacea rizomatosa tropicale, spesso coltivata come annuale nei climi temperati, di circa 1 m di altezza. Foglie alterne ovate grandi e resistenti, fiore unico giallo 37 screziato di rosso, solitario di circa 7cm che si apre in tarda estate. Richiede terreno umido. (Z9) (Elisabetta Silicani) 79. Cardiospermum halicacabum L. – Sapindaceae – A2/A1/B4 E I M O U Erbacea perenne rampicante coltivata come annuale. Presenta foglie pennate. Dall’estate all’autunno sbocciano fiorellini bianchi, seguiti dai frutti ovoidali, simili a palloncini, molto ornamentali, contenenti semi neri con “cuore” bianco. Diffusa nelle zone tropicali (Z9). (Silvana Riccabone) Carya illinoensis: vedi Carya pecan (Marsh.) Engl. & Graebn. Carya olivaeformis: vedi Carya pecan (Marsh.) Engl. & Graebn. 80. Carya pecan (Marsh.) Engl. & Graebn. (C. illinoensis, C. olivaeformis) – Juglandaceae – C2 F H N Q VZ Albero caduciforme a foglia pennata, composta da 11-17 elementi. Produce noci oblunghe, brune, acuminate, comunemente eduli. Ne esistono molte varietà, relativamente al clima, alla composizione del terreno e la percentuale di acqua in esso contenuta. USA centrale e sud orientale. (Z5). (Orto Bot. Pisa) Cassia floribunda: vedi Senna corymbosa (Lam.) Irwin & Barneby Cassia marylandica: vedi Senna marylandica (L.) Link. 81. Carthamus tinctorius L. – Asteraceae – A1 E H MN O U X1 Erbacea annuale con fusto eretto e glabro, lungo fino a 1 m., con foglie glabre ovatolanceolate o lanceolate, con nervi reticolati e margine dentato. Da luglio a settembre compaiono i capolini (diam. 3 cm.), piriformi, rosso aranciati, simili a quelli del cardo. E’ diffuso nel bacino del Mediterraneo e in Asia occidentale. E’ spesso usato come surrogato dello zafferano. (Z7). (Fausto De Gregori) 82. Cassia grandis L. f. – Caesalpiniaceae – Albero a fogliame semisempreverde (10-15 m) con rami e fogliame ricoperti da soffice peluria. Foglie composte (1015 paia) di 13-20 cm, arrotondate all’apice. Fiori papilionacei rosa scuro di 2,5 cm, riuniti in racemi di 15-20 cm, prodotti sul legno vecchio durante tutta la buona stagione. Zona di origine: America tropicale (Z10, forse Z9) (Acquistati) 83. Cassia javanica Aubl. (Senna javanica) – Caesalpiniaceae – [Pink shower] C2 EG L M P VZ Maestoso albero tropicale deciduo dalla fioritura spettacolare. Foglie composte (10-43 cm), pennate, con 8-17 paia di elementi. Fiori 10 e più in racemi con petali porpora o rosa pallido. Lunghi baccelli lineari porpora scuro tendenti al nero a maturità. S. E. Asia (Z10). (Pasquale Iacomino) 84. Cassia tora L. – Caesalpiniaceae – A1 E M O U Specie annua (0,5-1 m) con foglie composte da 2 o 3 paia di foglioline obovate. , argentee al rovescio. Fiori solitari o in coppia, ascellari; corolle papilionacee, giallo arancio in estate. Originaria (sembra) dell’Asia meridionale, è specie diffusa (e spesso infestante) ai tropici. (Acquistati) 85. Catalpa bignonioides Walter – Bignoniaceae – B2 EG H M O U Albero alto fino a 15 m, a crescita veloce. Le foglie, lunghe fino a 25 cm, sono cuoriformi, appuntite all’apice, talvolta con sfumature viola, pelose inferiormente. In estate produce fiori molto appariscenti, campanulati, bianchi con gola a macchie gialle e viola, riuniti in pannocchie all’estremità dei rami. Seguono curiosi frutti a baccello simili a dei fagiolini, lunghi fino a 40 cm. Luogo di origine: Stati Uniti sud–orientali. (Z5). (Index 2012) 86. Catalpa ovata G. Don – Bignoniaceae – C2 DEF H M O U X1 Albero di medie dimensioni (fino 10 m), rusticissimo, con fogliame caduco, grande (10–25 38 cm), cordato, deltoide, con apice acuminato. Infiorescenze composte da numerose corolle bianche di 2–3 cm, imbutiformi, gialle all’interno con macchie porpora, che si schiudono in primavera–estate. Frutti: capsule lineari lunghe fino 32 cm, persistenti sulla pianta, ornamentali. Origine: Cina. Rusticissimo (Z5). (Index 2012) Centaurea amara: vedi Centaurea bracteata Scop. 87. Centaurea bracteata Scop. (Centaurea amara) – Asteraceae – A2 E H MN OQ U X1 Y Erbacea perenne con scarsa ramificazione e foglie ovato-lanceolate, le superiori avvolgenti i capolini che si formano su steli di 30-60 cm e portano fiori di 2-4 cm di un bel rosso aranciato, prodotti nell’estate. Predilige terreni ben drenati ed è completamente rustica. (Pasquale Iacomino) 88. Centaurea cyanus L. – Asteraceae – A1 DE M O U X1 Y [Fiordaliso] Specie annua un tempo frequente nei campi di cereali, ormai assai rara. Si presenta con fusti ascendenti, alti fino a 40–70 cm, coperti di una pelosità ragnatelosa, con foglie lineari–lanceolate (4–8x20–60 cm), grigio verdi. Fiori (capolini) di 2–3 cm, portati da peduncoli eretti, di colore caratteristico, azzurro–violetto, in estate. 88A) Progetto “Wildflowers” 88B) Pasquale Iacomino 89. Centaurea cyanus L. ‘Snowman’ – Asteraceae – A1 E H MN OQ U(V) X1 Cultivar di fiordaliso alta 90 cm con fiori completamente bianchi. (Z4) (Lucia Cortopassi) 90. Centaurea scabiosa L. – Asteraceae – A2 E H O UV Y Specie perenne con fusto eretto, angoloso, diviso in più rAmi nella metà superiore. Foglie basali pennatosette (1-3 cm), le cauline sessili. Fioritura estiva formata da capolini di 24 cm singoli, al’apice dei rami, di colore porpora. Presente in zona aride del centro-N. Italia, rustica (Z5). (Pasquale Iacomino) 91. Centaurium erythraea Rafn. – Gentianaceae – A1 E H M O U Y Erbacea annuale o biennale alta fino a 50 cm, con rosetta basale ben sviluppata. Scapo fiorale angoloso, sub-alato con foglie opposte ellittiche. Fiori ermafroditi riuniti in corimbi terminali fogliosi, con corolla tubulosa rosea o purpurea terminante in 5-6 piccole lacinie, calice con 5 denti lineari. Semi minutissimi. Specie eurasiatica, presente in Italia peninsulare e insulare, dove vive tra 0-1500 m s.l.m., sia in prati erbosi moderatamente umidi che in macchie e garighe e sentieri ombrosi. E’ pianta officinale con i medesimi principi attivi delle genziane. (Z6). (Pasquale Iacomino) 92. Cerinthe major L. – Boraginaceae – A1 DE M O U X1 Pianta annuale che presenta foglie con fitti tubercoli bianchi sulla pagina superiore. Fiori tubulosi di colore giallo con anello purpureo. Fiorisce a fine inverno-inizio primavera. (Deanna Farina) 93. Ceropegia linearis E. Mey. subsp. woodii (Schltr.) H. Huber – Apocynaceae – A4/B3 DE L(I) M O U V Succulenta dotata di un fusto basale (caudice) da cui dipartono numerosi, esili steli ricadenti, rossastri, con foglie alterne, subrotondeggianti, di colore verde chiaro o verde glauco, con macchie più scure. I fiori compaiono in estate e sono simili a piccole ampolle rosa con peli neri all’apice. Seguono frutti lunghi e appuntiti, rossastri, che contengono numerosi semi piatti, dotati di un lungo pappo bianco. Non deve essere mai annaffiata in 39 inverno. Cresce bene in substrato per piante grasse. Origine: Sud Africa (dallo Zimbabwe alla provincia del Capo orientale). Non rustica (Z10). (Renzo Bigotti) 94. Chasmanthe aethiopica (L.) N.E.Br. – Iridaceae – A3 DE I MN Q VZ Perenne bulbosa sempreverde, alta fino a 70 cm, con foglie lineari-lanceolate, lunghe 60-70 cm, che formano un ventaglio appiattito alla base della pianta. Fiori dalla primavera all’estate, di colore rosso aragosta con gola marrone, riuniti in racemi spiciformi, lunghi fino a 18 cm. Predilige terreni umidi, ma ben drenati. Non molto rustica (Z9). (Pasquale Iacomino, Celestino Mazzocchi ) 95. Chasmanthium latifolium (Michx.) Yates (Uniola latifolia) – Poaceae – A2 DF H MN O U Erbacea perenne decidua alta fino a 80 cm. I fusti, eretti, portano foglie ovate-lanceolate, verdi chiare, simili a quelle dei bambù. Sugli apici si formano spighette appiattite brunastre, pendule e persistenti durante l’inverno. Preferisce terreni freschi ed umidi e tende a disseminarsi spontaneamente. E’ diffusa negli Stati Uniti orientali e nel nord del Messico. Rustica. (Gerardina Giovannardi) 96. Chilopsis linearis (Cav.) Sweet var. linearis (Chilopsis saligna) – Bignoniaceae – B1/C1 DE H M O UV X1 Arbusto sempreverde o piccolo albero di 2-8 m con giovani rami densamente tomentosi, glabri il 2° anno. Foglie alternate lineari di 10-15 (30) cm per 2-4 mm. Fiori in racemi terminali con corolla bianca o lilla con gola macchiata di giallo in maggio, frutto a capsula di 15-30 cm. Vive nelle zone desertiche o costiere aride ed ama terreno leggero e ben drenato (non tollera terreni umidi) ed esposizione in pieno sole. Zona d’origine: S.O. US.A., N. Messico; buona rusticità (Z8). (Liubina Soravito Debeni) Chilopsis saligna: vedi Chilopsis linearis (Cav.) Sweet var. linearis Chirita tamiana B.L. Burtt. ‘Maysie’ vedi Primulina tamiana (B.L.Burtt) Mich. Möller & A. Weber ‘Maysie’ 97. Chrysanthemum segetum L. – Asteraceae – A1 E M O U X1 X2 Y Erbacea annua spontanea in Italia soprattutto nel centro e nel settentrione. Foglie verdi, glauche, carnose, lanceolate e fusti fioriferi alti 2-6 dm. Fiori primaverili in capolini piuttosto grandi (2-4 cm), gialli. (Pasquale Iacomino) 98. Cistus incanus L. – Cistaceae – B1 DE H M O U X1 Y Arbusto spontaneo nella parte meridionale dell’Europa. Ha portamento eretto, molto ramificato con foglie pubescenti di colore grigio argenteo. I fiori, vistosi (5-7 cm), sbocciano in primavera e sono di colore rosa porpora con macchia gialla alla base dei petali. Questo arbusto raggiunge l’altezza di 1 m ed è di buona rusticità (Z8). (Celestino Mazzocchi ) 99. Cistus laurifolius L. – Cistaceae – B1 DE H MN O U X1 Y Arbusto sempreverde con foglie ovate, ondulate, pubescenti, di colore verde scuro. Fiori del diametro di 5–6 cm, bianchi con macchia gialla. Spontaneo in Italia, ma raro. (Z7). (Tonino Chiarini, Index 2012) 100. Cistus monspeliensis L. – Cistaceae – B1 DE H MN O U X1 Y Arbusto (m 1-1,50) con portamento compatto e foglie lineari, lanceolate, rugose, viscose, sessili, di colore verde scuro. Fiori bianchi in cime in primavera-estate. (Z8). (Gianandrea Giovannardi, Maria Donata Forasassi, Celestino Mazzocchi) 101. Cistus salvifolius L. – Cistaceae – B1 E H M O UV X1 Y Arbusto sempreverde, cespitoso, alto 30–60 cm (raramente 1 m), grigio, tomentoso. Foglie opposte, picciolate, da ovali a ellittiche, rugose, scabre e pelose. I fiori, 40 appariscenti e grandi, sono costituiti da cinque petali bianchi, leggermente incisi, con un grosso ciuffo di stami gialli al centro. Specie spontanea in tutta l’area mediterranea. Predilige terreni rocciosi, sassosi ed aridi. Resiste molto bene alla siccità. Fiorisce da maggio a luglio. (Z8). (Pasquale Iacomino, Consuelo Messeri) 102. Clematis integrifolia L. – Ranunculaceae – A2 E H N OQ U(Z) Y Erbacea perenne decidua alta 30-60 cm, con fusti eretti e foglie opposte intere, lanceolate, ciliate sul bordo. Fiori da maggio a giugno isolati, campanulati, con petali blu o violacei con l’apice spesso ripiegato all’infuori. Specie eurosiberiana, segnalata anche in Italia, nel Friuli meridionale. Preferisce prati umidi ed è perfettamente rustica (Z3). (Aldo Almici, Deanna Farina) Clematis ‘Lawsoniana’: vediClematis x lawsoniana And.-Henry ex T. Moore & Jackman 103. Clematis x lawsoniana And.-Henry ex T. Moore & Jackman (Clematis ‘Lawsoniana’) – Ranunculaceae – B4 E H M Q U Erbacea perenne rampicante, alta fino a 5 m, decidua e con foglie solitamente ternate. Fiori del diametro di 14-15 cm, con petali porpora-bluastri e solcati da venature più scure; le antere sono brune. Fiorisce in maggio-giugno e può rifiorire all’inizio dell’autunno. Ibrido ottenuto nel 1870 dall’incrocio di C. lanuginosa e C. ‘Fortunei’. Rustica (Z4). (Daniele Guidi) 104. Cleome hassleriana Chodat. (C. pungens, C. spinosa) – Capparidaceae – A1 E MN O U Erbacea annuale con fusti eretti (1-1,5 m), tomentosi e foglie 57 palmate, finemente dentate, ricoperte di peli ghiandolari, lunghe 10-12 cm. In estate si schiudono i fiori di 2-3 cm, riuniti in densi racemi terminali, di colore bianco, rosa o porpora, fortemente profumati. Specie originaria dell’Argentina, Paraguay, Uruguay, S. Brasile. (Pietro Rodaro, Daniele Guidi, Liubina Soravito Debeni) 105. Cleome hassleriana Chodat. ‘Alba’ – Capparidaceae – A1 E MN O U Come la precedente, ma fiori interamente bianchi. (Nanda Dalle Luche) Cleome pungens: vedi Cleome hassleriana Chodat. Cleome spinosa: vedi Cleome hassleriana Chodat. 106. Clerodendron trichotomum Thunb. – Verbenaceae – B2/C2 EF H M O U Alberello o arbusto (max 6 m) a foglie caduche, opposte, verde scuro, ovate di 10x20 cm. Fiorisce alla fine dell’estate in cime erette di 20 cm, che portano numerosi fiori bianchi di 3 cm, profumati, sorretti dal calice rosso. Seguono frutti (bacche) di colore blu brillante, a lungo persistenti sulla pianta. Specie diffusa in Giappone, di ottima rusticità (Z7). (Pasquale Iacomino) 107. Clitoria ternatea L. – Fabaceae – B4 DE L M O U X1 Erbacea rampicante con foglie ellittiche. I fiori sono ascellari, singoli o appaiati. Le corolle sono grandi, blu chiaro con centro giallo. Fiorisce dall’estate all’autunno. Originaria dell’Asia tropicale. (Z10). (Daniele Guidi, Renzo Bigotti) 108. Clivia miniata Regel ‘Lutea’ – Amaryllidaceae – A3 E I N R V Specie con radici tuberizzate. Foglie lineari, di 60 × 3-7 cm. Infiorescenza lunga fino a 45 cm portante 12-20 fiori. Fiori imbutiformi, lunghi fino a 10 cm, di colore giallo. Seguono bacche rotondeggianti sempre di colore giallo. (Z9) (Pasquale Naccarati) 109. Coccinia quinqueloba (Thunb.) Cogn. – Cucurbitaceae – A3 DF I M OP STV Specie caudiciforme (con caudice di anche 15 cm), tuberosa, con foglie 41 5lobate, simili quelle del fico e commestibili; fusti striscianti che possono arrivare a oltre 4 m. Fiori gialli in estate, dioici, giallo crema, cui seguono – su piante femminili – piccoli frutti cilindrici (3-4 cm), rossi con macchie bianche. Specie endemica del S. Africa, di scarsa rusticità (Z9). (Aquistati) 110. Coix lacrima-jobi L. – Poaceae – A1/A2 F I(H) M O U Graminacea alta fino a 1,5 m interessante per la caratteristica infruttescenza composta da semi ovato-globosi di 1,3 cm, bianco/grigi, tinti di blu o bruno, di consistenza vitrea. Questi semi vengono utilizzati spesso per confezionare collane, rosari, ecc. Originaria dell’Asia tropicale, questa specie può esser coltivata all’aperto in clima mite (Z9) – dove spesso si comporta come perenne – o in zone più fredde (Z8), ed allora come annuale. (Liubina Soravito Debeni) 111. Colutea arborescens L. – Fabaceae – B2 EF H M OQ U Y [Vescicaria] Arbusto deciduo, alto fino a 4 m. Ha foglie penante, composte da foglioline ovali, lunghe di 2,5 cm. Produce numerosi fiori papilionacei, di colore giallo, nel periodo estivo, riuniti in gruppi di 10–13, seguiti da frutti vescicoloso–cartacei, molto decorativi, contenenti semi reniformi. Terreno ordinario ben drenato, in posizione preferibilmente assolata. Specie resistente alla siccità, spontanea in Italia e tipica dell’area mediterranea. (Z5). (Fabrizio Govoni, Giuseppe Marcucci) 112. Colvillea racemosa Bojer – Caesalpiniaceae – C1 DE L M OP U X1 Albero sempreverde (10-15 m) originario del Madagascar (Z10), con foglie alterne, bipennate, formate da 20-30 foglioline ovate, ciascuna composta da 2030 segmenti lineari, rendendo così il fogliame molto simile a quello di una felce. Fioritura spettacolare, simile a quella de Flamboyant (Delonix regia), formata da anche 200 corolle di colore rosso scarlatto con stami gialli, riunite imponenti racemi. (Acquistati) 113. Consolida regalis S.F. Gray (Delphinium consolida) – Ranunculaceae – A1 E MN O U X1 Y [Fior cappuccio] Erbacea annuale un tempo comune, infestante delle colture cerealicole, ora ormai rara. È alta 30-80 cm, con fusto ramoso e foglie pennatosette. Alla fine della primavera si manifestano fiori azzurro-viola in pannocchie, simili a quelli dell’aquilegia. (Pasquale Iacomino) 114. Convolvulus cantabrica L. – Convolvulaceae – A2 E H(I) M OQ UV Y Erbacea perenne con rizoma legnoso, alta 10-50 cm, ha foglie sessili, oblolanceolate o lineari. Infiorescenze costituite da fiori penduli di colore rosa, larghi 1.5-2.5 cm, che compaiono in estate. Luogo di origine: Sud Europa. (Z8). (Elisabetta Silicani) 115. Coreopsis grandiflora Hogg. Ex Sweet. ‘Sunray’ – Asteraceae – A2 E H M O U Erbacea perenne alta fino a 3 m con fusti ramificati portanti foglie grandi fino a 10 cm, le inferiori irregolarmente divise, le superiori 3-5 partite. Fiori in tarda primavera-estate, numerosi, doppi in questa cultivar, grandi (6-8 cm), di colore giallo, più scuri al centro e con i petali sfrangiati all’apice. La specie è originaria di aree comprese fra il Missouri e il Kansas fino al Texas e al N. Carolina. Buona rusticità (Z7). (Teresa Ciccu) 116. Cornus capitata Wallich. – Cornaceae – B1/C1 EF H M OQ U Noto come “albero delle fragole”, questo sempreverde a portamento arbustivo/arborescente presenta foglie ovate (5-12 cm), verde scuro e fiorellini che si schiudono in estate, bianchi, circondati da 4 brattee bianche di 3-4 x 4-8 42 cm. Frutti simili a fragoloni (2,5-3 cm), verdi inizialmente, poi rossi a maturità, molto decorativi, eduli ma piuttosto insipidi o amarognoli. Specie originaria dell’Himalaya e della Cina, si può coltivare all’aperto in buona parte d’Italia (Z8). (Orto Bot. di Lucca) 117. Cornus mas L. ‘Aureo Elegantissima’ – Cornaceae – B2 DE H MN OQ U Arbusto deciduo a lenta crescita, che può arrivare a 3-4 m, con foglie ovate (410 cm), verdi scuro con margine più o meno bordato di giallo. In posizioni di pieno sole il fogliame variegato può bruciarsi, quindi sono preferibili posizioni in mezz’ombra. Fioritura precoce (mese di febbraio) e vistosa, costituita da numerosissimi fiorellini color giallo vivo. La specie selvatica è spontanea nei boschi di tutta Europa e del N.O. dell’Asia; assai rustico (Z5). (Aldo Almici) 118. Cornus sanguinea L. – Cornaceae – B2 EF H MN OQ U X3 Y Arbusto spogliante (2-4 m) con foglie ovato-ellittiche, verde da giovani poi rossastro, come anche i giovani germogli. Fiori bianchi, piccoli, in primavera, riuniti in ombrelle di 5-10 cm, cui seguono frutti nerastri, persistenti a lungo sulla pianta. Molto utilizzato in passato per farne siepi. (Pasquale Iacomino) 119. Coronilla valentina L. subsp. glauca (L.) Batt. – Fabaceae – B1 E H M O U Y Piccolo arbusto sempreverde con fusti legnosi e tenaci, riccamente fogliosi. Foglie imparipennate con 5–9 segmenti obovati, con apice ottuso mucronato. Presenza di stipole membranacee alla base delle foglie. Fiori papilionacei gialli riuniti in ombrelle 4–12 flore portate da lunghi peduncoli. Frutto a baccello con 1 o più articoli. Si tratta di una specie mediterranea che vive sulle rupi calcaree e nelle garighe. Prima della semina primaverile si consiglia la scarificazione meccanica. (Z8). (Index 2012) 120. Cotinus coggygria Scop. – Anacardiaceae – B2 DEG H QR UV [Albero della nebbia; Scotano] Arbusto spogliante, alto fino a 5 m, con odore resinoso. Foglie obovate (2-3,5x3,5-6 cm) verde glauco, rosso acceso in autunno. Fiori piccoli, giallo-verdi, in pannocchia eretta (10-20 cm) con peduncoli filiformi, ramificati, lanuginosi, da cui deriva il nome popolare di cui sopra. Specie spontanea in Cina e nel Sud Europa, assai rustica (Z5). (Pasquale Iacomino) 121. Cotoneaster microphyllus Wallich ex Lindl. – Rosaceae – B1 DEF H OQ U Basso arbusto sempreverde, a portamento tappezzante; si espande anche per più di 3 m. Foglie ovate, piccole (0,5-1 cm), verde scuro, lucide di sopra, grige al rovescio. Fiori bianchi (0,5 cm), generalmente solitari, ma anche in gruppi di 2-3, in maggio-giugno. Frutti globosi, rosso scarlatto, persistenti. Zona d’origine: Himalaya. Rusticità completa (Z5). (Pasquale Iacomino) 122. Crataegus laevigata (Poir.) DC. ‘Coccinea Plena’ (C. laevigata ‘Paul Scarlet’) – Rosaceae – C2 E H MN O U X1 X2 X3 Cultivar prodotta in Inghilterra nel 1858. Piccolo albero deciduo, alto fino a 6 m, molto ornamentale. Foglie a tre-cinque lobi. I fiori, di colore rosa intenso, riuniti in corimbi, che si schiudono in maggio. Predilige terreni argillosi, profondi. Zona di origine della specie: Europa. (Z5). (Pasquale Naccarati) Crataegus laevigata ‘Paul Scarlet’: vedi Crataegus laevigata (Poir.) DC. ‘Coccinea Plena’ 123. Cucumis africanus L. f. – Cucurbitaceae – A2B4 DF I M O V Erbacea perenne rampicante o strisciante con fusti annuali che si originano da una radice tuberosa. Foglie simili a quelle dell’anguria, profondamente lobate e ruvide. La 43 specie è monoica, per cui porta sia fiori maschili che femminili sulla stessa pianta, di colore giallo, larghi fino a 10 mm. Interessanti sono i frutti, simili a piccoli cetrioli, (circa 6 cm) a forma di uovo, di colore verde scuro striati di verde chiaro e coperti da grossi e corti peli simili ad aculei. I frutti sono molto decorativi, ma non sono commestibili in quanto contengono una sostanza tossica molto amara. Luogo di origine: sud Africa, prediligendo suoli sabbiosi. (Z9). (Mirella Del Dottore) 124. Cupressus lusitanica Mill. – Cupressaceae – C1 G H M OQ U Conifera di notevole sviluppo (10-30 m), a portamento conico-allargato e con ramificazioni pendule. Fogliame squamiforme, grigio verde. Specie originaria del Messico e del Guatemala, ciononostante di buona rusticità (Z8). (Orto Bot. di Lucca) 125. Cynoglossum creticum Miller – Boraginaceae – A1 E H MN O U Erbacea bienne presente un po’ ovunque in Italia, con caratteristico foglie di colore grigio verde, lanceolate e fiori in cime scorpioidi alte 2-8 dm, formati da corolle di 1 cm, striate di violetto su fondo chiaro. Fioritura primaverile. (Pasquale Iacomino) 126. Cytisus aeolicus Guss. – Fabaceae – B1/C1 EG H M O UV Y Endemismo delle isole Eolie dove forme un grosso arbusto (o un alberello) di 24 m, sempreverde, con rami glauco pruinosi. Foglie scure, coriacee, formate da tre segmenti ellittici di 1,5x3-4 cm. Fiori in primavera riuniti in fascetti di tre, formati da corolle gialle con vessillo lungo fino a 3 cm. Seguono legumi scuri, falcati (Z8). (Giorgio Gaspari) Cytisus battandieri: vedi Argyrocytisus battandieri (Maire) Reyn. Cytisus triflorus: vedi Cytisus villosus Pourret 127. Cytisus villosus Pourret (C. triflorus) – Fabaceae – B2 EG H MN O U Y Arbusto (1–2 m) con fusto legnoso e corteccia verde oliva; rami giovani bianco– sericei. Foglie a 3 segmenti, piccole, verde scuro; fiori da 1 a 3 all’ascella delle foglie, gialli, a fine inverno–primavera, cui segue un legume bianco argenteo. Specie presenta anche in Italia, in aree O. e centro mediterranee, rustica (Z6) (Pasquale Iacomino, Index 2012) 128. Datura innoxia Mill. (D. meteloides) – Solanaceae – A2 E I(H) M O U Erbacea perenne, caratterizzata da fusti lunghi 1,5-2 m, radici carnose e foglie grAandi (20x18 cm), di colore grigio-verde. Fiori a forma di tromba, lunghi 1520 cm, con corolla a 5 lobi, di colore variabile, sulle tonalità del rosa. Da coltivare in siti protetti, in pieno sole. (Z9). (Giorgio Gaspari, Daniele Guidi) 129. Datura metel L. ‘Fastuosa’ – Solanaceae – A2/A3 E H M O U Erbacea perenne caratterizzata da fusti color mogano lucente, lunghi 1,5-2 m, radici carnose (da cui la pianta rivegeta ogni anno) e foglie grandi (20x18 cm). Molto fiorifera. I fiori, profumati, a forma di tromba, sono doppi e lunghi fino a 20 cm; la corolla è di colore bianco all’interno, mentre esternamente è violaporpora. Da coltivare in pieno sole e proteggere con pacciamauture alla base. Zona d’origine: S. Cina (Z8). (Irene Antonioli, Angelo Lippi, Costanza Stagetti) Datura meteloides: vedi Datura innoxia Mill. Daubentonia punicea DC.: vedi Sesbania punicea (Cav.) Benth. 130. Decaisnea fargesii Franch. – Lardizabalaceae – B2 EF H MN OR U Arbusto deciduo 3-3,5 m) con numerosi fusti eretti e rami midollosi, ricchi di 44 gemme. Foglie pennate, lunghe 60-90 cm, composte da 13-25 foglioline, ciascuna di 7-15x 5-10 cm. I fiori sono prodotti in panicoli penduli di 25-50 cm e ciascun fiore è di colore verde giallognolo, di 3-6 cm di diametro, composto da 6 sepali. Segue, anche sa raramente, la produzione di frutti simili a legumi di colore verdastro-giallo o bluastro, lunghi 7-10 cm ripieni di un sostanza glutinosa, trasparente, gelatinosa, edule e contenente numerosi semi neri di 1 cm. Specie originaria dell’O. della Cina, di ottima rusticità (Z7). (Acquistati) 131. Decodon verticillatus (L.) Elliott – Lythraceae – A2/B5 E H M OQ U X1 Pianta erbacea perenne con base legnosa. Fusti alti fino ad oltre 1 m, spesso decombenti. Foglie lanceolate (10-15 x 3-4 cm) di colore verde intenso, opposte o in verticilli di 3-4. Fiori porpora raccolti in infiorescenze compatte che si sviluppano all’ ascella delle foglie e in posizione apicale. La fioritura avviene in estate. Specie tipica di zone palustri e dei bordi dei corsi d’acqua. Completamente rustica (Z3). Luogo d’origine: Stati Uniti. (Acquistati) 132. Dendrocalamus giganteus Munro – Poaceae – A2 DG L M OU Erbacea perenne sempreverde. Culmi robusti, verdi-bluastri, ricoperti spesso di uno strato ceroso biancastro, alti fino a 25-35 m e del diametro di 15-25 cm. Foglie ovate-lanceolate (15-50 x 3-10 cm). Vive nelle foreste tropicali umide del sudest asiatico ed è ampiamente coltivato per le sue canne, utilizzate come materiale da costruzione o per la realizzazione di manufatti. E’ considerata la specie di bambù più alta del mondo. Non rustica (Z10). (Acquistati) Delphinium consolida: vedi Consolida regalis S.F. Gray 133. Desmodium canadense (L.) DC. – Fabaceae – A2 E H M OQ UV Erbacea perenne rustica, decidua, che produce steli portanti in estate spettacolari infiorescenze a pannocchia, coperte da fiori rosa scuro simili a quelli del pisello. Predilige terreni asciutti. È originaria del N. America, dove cresce in prati e boschi aperti. Rustica (Z7). (Faliero Ciomei, Pasquale Naccarati, Index 2012) 134. Digitalis ferruginea L. – Scrophulariaceae – A2 E H MN OP U X1 Y Erbacea perenne spontanea nel centro-sud Italia nei boschi cedui e nelle radure. Di notevoli dimensioni (60-120 cm), presenta foglie basali lineari-spatolate, pubescenti al bordo e sotto; le infiorescenze si manifestano in estate e sono composte da numerose corolle giallastre, venate di porpora. (Pasquale Naccarati) 135. Digitalis purpurea L. ‘Alba’ – Scrophulariaceae – A1/A2 E H MN OQ U X1 [Digitale] Erbacea bienne o perenne di breve durata con foglie di 10-25 cm in rosetta basale, molto tomentose, ovato-lanceolate, verde scuro. Fiori in estate, in spighe unilaterali alte fino a 1,5 m, portanti corolle tubolose grandi (5-6 cm), di colore bianco, macchiate più scuro all’interno. (Consuelo Messeri) 136. Digitalis purpurea L. ‘Candy Mountain’ – Scrophulariaceae – A1 E H MN P U X1 Erbacea bienne con foglie principalmente basali, rugose; gli steli fioriferi portano numerose corolle grandi, campanulate, riunite in spighe unilaterali di oltre 50 cm, di colore rosa acceso in questa cultivar. Fioritura: tardo primaverile-estiva. La specie è spontanea nelle regioni a ovest del Mediterraneo, di buona rusticità (Z7). (Mirella Del Dottore) Doxantha unguis-cati: vedi Macfadyena unguis-cati (L.) A. Gentry 137. Ecballium elaterium (L.) A.Richard – Cucurbitaceae – A1 F I M O Z [Cocomero asinino; Schizzi; Sputaveleno] Erbacea perenne, verrucosa ed ispida, a fusto prostrato, succulento. Foglie: da ovali a più o meno astate. Fiori da 45 maggio ad agosto, di 1-2 cm, giallastri, monoici, i maschili e i femminili all’ascella della stessa foglia, ma su peduncoli distinti. Frutto verdastro, che a maturità si stacca dal peduncolo e lancia a distanza i semi dal foro apertosi nel punto di distacco. Vive preferibilmente nei terreni incolti, nelle macerie, lungo le strade. (Z8). (Patrizia Ianne) 138. Echinacea angustifolia DC. – Asteraceae – A2 E H M O U Erbacea perenne eretta, con fusti fioriferi alti fino a 120 cm. Foglie lanceolate, lunghe 1015 cm, intere; fiori di 10-15 cm alla fine della primavera, di colore rosa porpora con disco conico arancio-marrone. Zona d’origine: dal Texas al Canada. Perfetta rusticità (Z3). Utilizzata in medicina alternativa come immunostimolante e per curare le affezioni dell’apparato respiratorio. (Enrico Zarri) 139. Echinacea pallida (Nutt.) Nutt. – Asteraceae – A2 E H MN O U Erbacea perenne alta 50-100 cm in fioritura. Foglie ovato-lanceolate con tre nervature prominenti; steli fioriferi verdi, maculati di porpora, portanti all’apice capolini di 2,5-7 cm con centro scuro e petali rosa porpora, ricadenti. Fioritura tardo primaverile-estiva. Specie originaria delle regioni centrali degli USA, di ottima rusticità (Z6). (Silvana Riccabone) 140. Echium vulgare L. – Boraginaceae – A1 E H M OQ U X1 Y PiantA erbacea biennale che presenta fusti eretti, alti fino ad 1 m e ricoperti di peli ispidi. Foglie basali riunite in rosetta, lancelolate-spatolate e lunghe 1,5 x 10 cm. Infiorescenza cilindrica o piramidale formata da fiori grandi 1,5-2 cm, con corolla a tubo rivestita di peli anche internamente; il colore varia, durante la fioritura, dal rosa-rosso al viola-blu. La fioritura avviene nel periodo primaverileestivo. Luogo di origine: Europa. Rustica (Z6). (Progetto “Wildflowers”) 141. Ennealophus euryandrus (Griseb) Ravenna (Herbertia euryandra) – Iridaceae – A3 E I MN O U Specie bulbosa originaria delle Ande argentine, alta 25–30 cm. Foglie ensiformi, con nervature in rilevo, che si sviluppano lungo il fusto. Fiori costituiti da 6 tepali di cui 3 più grandi e 3 molto più piccoli e a forma di coppa, di colore azzurro–violaceo. Ogni fiore dura un solo giorno, ma la pianta ne produce in continuazione per almeno un mese. Fiorisce in estate. In natura cresce in zone umide che si asciugano parzialmente durante l’inverno. (Z9). (Daniele Doro) 142. Epilobium angustifolium L. – Oenotheraceae – A2 E H MN O U X1 X2 Y Erbacea perenne di montagna, originaria dell’emisfero Nord, perfettamente rustica (Z3). Fusti fino a 1,5 m con foglie lineari-lanceolate (12,5x0,5-0,8 cm). Infiorescenza apicale di 30-50 cm, composta di numerosi fiori rosa pallido o rosa porpora alla fine della primavera. Coltivare, specie in pianura, a mezz’ombra. (Pasquale Iacomino) 143. Erodium pelargoniiflorum Boiss. & Heldz. – Geraniaceae – A2 DE H MN O U Erbacea perenne alta fino a 30 cm, con fusti ramificati, legnosi alla base. Foglie ovato-cordate, a volte lobate, con margini dentati, le basali di 4 cm. Fiori di 2 cm riuniti in ombrelle di 4-10; sono di colore bianco, con 2 macchie porpora superiormente. Fioritura estiva. Specie originaria dell’Anatolia, di ottima rusticità (Z6). (Pasquale Iacomino) 144. Eryngium alpinum L. – Apiaceae – A2 E H M Q U Y Pianta erbacea perenne con fusti eretti, alti 30-70 cm, verdi- glaucescenti e dotati di foglie caulinari spinose bluastre. Foglie basali intere, verdi, di forma ovoidale e con 46 margine irregolarmente dentato. Fiori riuniti in capolini ovoidi terminali, blu violacei a maturità e molto appariscenti. La fioritura avviene in estate. Specie endemica della catena alpina. Completamente rustica. (Silvana Riccabone) 145. Eryngium planum L. – Apiaceae – A2 DE H MN O U Erbacea perenne. Le foglie basali sono cuoriformi, intere; le altre sono 5partite, dentate. In luglioagosto produce infiorescenze di colore blu intenso. Zona d’origine: E. Europa. Ottima rusticità (Z4). (Massimo Cantoni) 146. Erythrina crista–galli L. – Fabaceae – B2/C2 DE H M OP U Arbusto che può diventare anche albero in climi non troppo freddi (Z8). Rami con spine corte, arcuati e foglie composte di tre foglioline triangolari–oblunghe, lunghe fino a 10 cm, spinose sul picciolo. In primavera/estate (e anche successivamente, pur se in tono minore) produce infiorescenze lunghe 30–60 cm composte da fiori papilionacei di 5–6 cm di colore rosso intenso. Pur se abbastanza rustica, è bene coltivare questa specie in siti protetti ed in pieno sole; terreno ben drenato. Zona d’origine: Bolivia, Argentina (Z8). (Index 2012) 147. Eucalyptus delegatensis R.T. Baker – Myrtaceae – C1 D I M R V Albero di alto fusto (Alpine ash o frassino alpino) con corteccia fibrosa scura alla base, liscia e bianca in alto. Foglie giovanili ellittico–ovate,sessili, glauche; le adulte, verde brillante, diventano lanceolato–falcate. Frutti ovoidi piriformi. Origine: sud ovest Australia e Tasmania (Z9). (Index 2012) 148. Eucalyptus laeliae Podger & Chippend. – Myrtaceae – C1 D I M R V Piccolo – medio albero dalla corteccia bianca, per cui rientra nei ghost gums o eucalitti fantasma, ma che in Autunno diventa giallastra. Foglie giovanili ovate, sessili, che si trasformano in adulte lanceolate e falcate. (Z9) (Index 2012) 149. Eugenia myrtifolia Roxb. – Myrtaceae – B1 DEF I M OP U X1 X3 Arbusto (2-3 m.) sempreverde con foglie ovato-acuminate (3-5x1,5-3 cm.), verde scuro, lucide superiormente. Fiori in estate, con numerosissimi stami bianchi e antere gialle. Frutti di 1 cm., rossi a maturità. Originaria dell’Australia, questa specie può vivere all’aperto solo in climi miti (Z9), ma è possibile coltivarla in vaso per molti anni. (Luigi Adami) 150. Euonymus lucidus D. Don (E. pendulus) – Celastraceae – B1 DE H M OR U X3 Arbusto sempreverde di notevoli dimensioni (3-4 m) con rami glabri, cerosi. Foglie ovali lunghe 8-13 cm, dentate, rossastre quando giovani, poi verde scuro, lucide. Fiori piccoli, bianchi, profumati, riuniti in cime più o meno pendule, in Agosto. Specie originaria delle regioni Himalayane, ciononostante, non troppo rustica (Z8). (Orto Bot. di Lucca) Euonymus pendulus: vedi Euonymus lucidus D. Don Euphorbia biglandulosa: vedi Euphorbia rigida Bieb. 151. Euphorbia characias L. – Euphorbiaceae – B1 DE H MN O UV Cespuglio sempreverde (60-120 cm) con fusti eretti, pubescenti, sfumati porpora, con foglie spatolate, acute, (1-2x5-15 cm) glauche, pubescenti, revolute al bordo. A fine inverno-primavera compaiono i “fiori”, botanicamente ciazi, giallo-verdi con ghiandole nettarifere porpora-nere, racchiusi da brattee verdastre, in cime ombrelliformi lunghe 10-30 cm. Macchia mediterranea (Z8). (Mirella Del Dottore) 152. Euphorbia lathyris L. – Euphorbiaceae – A1 DE H M OP U [Catapunzia] Spontanea nelle regioni mediterranee. Sembra che questa pianta 47 possegga la capacità di allontanare, con l’odore delle sue radici, le talpe dai coltivi. A ciclo bienne, sviluppa fusti alti fino a 1,5 m, sui quali sono inserite, a croce, foglie lineari (2,5x15 cm), verde bluastro. Fiori giallo-verdi in estate. Di ottima rusticità, in terreni ben drenati (Z7). (Pasquale Iacomino, Fiorella Verona) 153. Euphorbia leuconeura (sez. Lacanthis) Boiss. – Euphorbiaceae – A4 G L M OQ V Succulenta caudiciforme. Cespuglio eretto alto fino a 60 cm, con branche a sezione rombica-pentagonale, angoli frangiati con morbide spine marroni. Foglie obovate allungate (4 x 12 cm) con apice ottuso. In posizioni molto luminose le venature diventano bianche. Fiori insignificanti. Luogo di origine: Madagascar. Specie rara in coltivazione, delicata (Z10). (Giorgio Gaspari) 154. Euphorbia rigida Bieb. (Euphorbia biglandulosa) – Euphorbiaceae – A2 EG I(H) M U Erbacea perenne alta 30–50 cm, con fusti ascendenti non ramificati. Foglie lanceolate, spesse e appiattite, quasi embriciate nella parte superiore dei fusti. Infiorescenze composte da un’ombrella con 6–12 raggi, ognuno dei quali porta 2 brattee rotondeggianti gialle, che racchiudono diversi fiori circondati da 4 ghiandole nettarifere, sempre gialle. Il frutto è una capsula rosso–purpurea, pendula. Luogo di origine: dalla Regione mediterranea fino alla Crimea e Caucaso occidentale. (Z8). (Index 2012) 155. Exochorda racemosa (Lindl.) Rehd. (E. grandiflora) – Rosaceae – B2 E H MN O U Arbusto spogliante (2-3 m), con aspetto rotondeggiante, folto. Foglie ovate, di 3x8 cm, verde chiaro di sopra, più scure al rovescio, glabre. Fiori numerosi di 4 cm, bianco puro, in numero di 6-10, su racemi eretti di 10 cm in primavera. Zona d’origine: N. Cina. Perfetta rusticità (Z4). (Renzo Bigotti) 156. Fargesia papyrifera T.P. Yi – Poaceae – A2 DG H M OU Bambù perenne sempreverde dotato di culmi eretti bluastri, molto ornamentali, alti fino a 7 m e del diametro di 2-5 cm. Foglie verdi chiare, lanceolate,10-18 x 1,5-2 cm. Originario delle foreste d’alta quota dello Yunnann (Cina). Rustico. (Acquistati) 157. Ferula communis L. – Apiaceae – A2 DE I(H) M P UV X2 Y [Ferola; Finocchiaccio] Robusta erbacea perenne, simile al comune finocchio selvatico, ma molto più grande (2-3 m). Lo stelo è grosso e scanalato, ramificato, portante numerose ombrelle gialle da marzo a giugno, con 20-40 raggi ciascuna. Le foglie sono grandi, pennato-composte. L’ombrella terminale porta solo fiori femminili giallicci ed è più corta delle laterali. Il midollo essiccato era un tempo usato come esca per il fuoco. Originaria dell’Europa meridionale e occidentale, è comune anche nella flora italiana, potenzialmente infestante. Buona rusticità (Z8). (Pasquale Iacomino) 158. Ficus auriculata Lour. – Moraceae – C1 DF I M OR U(ST) Piccolo albero sempreverde o semideciduo, a portamento allargato, alto circa 7 m. Foglie cordate, molto grandi (fino a 50 cm), rosso intenso da giovani, poi verdi con venature prominenti più chiare. I frutti, simili a piccoli fichi, sono portati in grappoli direttamente sul tronco o sui rami principali. Pianta molto ornamentale, preferisce pieno sole e riparo dal vento. Zona di provenienza: India, Cina meridionale, S.E. Asia. Rusticità scarsa (Z9), ma può sopportare sporadiche gelate. (Acquistati) 159. Ficus religiosa L. – Moraceae – C1 DG L M OR U(ST) Albero sempreverde alto fino a 30 m e con diametro del fusto che può raggiungere i 3 48 m. Presenta radici aeree che, partendo dai rami e toccando terra, formano nuovi tronchi. Foglie cordate lunghe 15-20 cm a punta molto allungata. Zona di provenienza: India, Cina meridionale, Indocina. Non rustico(Z10). (Acquistati) Firmiana simplex: vedi Sterculia platanifolia L. f. Fothergilla major: vedi Fothergilla monticola L. 160. Fothergilla monticola L. (Fothergilla major) – Hamamelidaceae – B2 DE H MN OQ U Pianta arbustiva a foglie caduche, altezza fino a due metri, foglie medio-grandi rotondate o cuoriformi (8-10 cm). Fiori bianchi, fragranti, in spighe erette, formati da ciuffetti vistosi di sottili stami bianchi, tinti di rosa all’apice. Fioritura primaverile. Decorativa anche per le foglie che cambiano colore in autunno, dal giallo al rosso al bruno. Specie originaria del S.E degli U.S.A. (M.ti Alleghany) di ottima rusticità (Z6). (Orto Bot. di Lucca) 161. Freesia laxa (Thunb.) Goldblatt & J.C. Manning (Anomatheca laxa) – Iridaceae – A3 E I M O V Specie bulbosa annuale, alta 15–30 cm. Foglie strettamente ensiformi disposte in un ampio ventaglio. Fiori lunghi 20–40 mm, dotati di un lungo e stretto tubo con all’apice 6 tepali rossi con macchie più scure disposti a gruppi di tre (tre superiori e tre inferiori). Cresce in luoghi ombrosi ed umidi. Zona d’origine Sud Africa (Z8). (Ivo Berlucchi, Daniele Doro, Pasquale Naccarati) 162. Freesia laxa (Thunb.) Goldblatt & J.C. Manning ‘Alba’ (Anomatheca laxa ‘Alba’) – Iridaceae – A3 E I MN Q U Specie bulbosa annuale, alta 15–30 cm. Foglie strettamente ensiformi disposte in un ampio ventaglio. Fiori lunghi 20–40 mm, dotati di un lungo e stretto tubo con all’apice 6 tepali bianchi in questa varietà, disposti a gruppi di tre (tre superiori e tre inferiori). Luogo di origine: Sud Africa centro–orientale, specialmente lungo la costa, preferendo zone ombrose ed umide. (Pasquale Iacomino, Index 2012) 163. Fremontodendron californicum (Torr.) Cov. – Sterculiaceae – B1/C1 E H M OP U X1 Arbusto o alberello sempreverde , con fusti ricoperti da fitta peluria e foglie arrotondate, con 3-7 lobi, di colore verde cupo. Fiori vistosi, grandi (6 cm e più), giallo intenso, che si schiudono numerosi dalla primavera all’estate. Pur essendo specie abbastanza rustica (Z8), è opportuno coltivarla in zone soleggiate, magari vicino ad un muro. Evitare le potature e fare attenzione a non danneggiare la fitta peluria che ricopre la pianta; altrimenti essa deperirà in breve tempo. Zona d’origine: USA. (Deanna Farina) 164. Fuchsia boliviana Carrière – Oenotheraceae – B1 E I(H) N OR ST (V) Arbusto compatto di 1-1,5 m, sempreverde, con foglie piuttosto larghe (anche 15 cm), ellittico-ovate, dentate. Fiori in estate di color rosso scuro, a forma di tromba, molto lunghi (5-8 cm), in numerosi corimbi terminali penduli. Originaria delle zone montuose della Bolivia, Guatemala, Ecuador e Argentina, questa specie non tollera freddi consistenti (Z9), potendone tentare la coltivazione in zone più fredde (Z8) in posizioni riparate. Tollera male anche temperature troppo elevate. (Patrizia Ianne) 165. Fuchsia regia (Vand. Ex Vell.) Munz subsp. regia – Oenotheraceae – B4 E L MN P V Z [Lady’s pendent] Cespuglio rampicante o lianiforme con foglie opposte o ternate, a margine lievemente dentato e brevi picciolate. Fiori più grandi della specie e con gambo più lungo, emergente dal fogliame. Originaria del Brasile. (Z10) (Patrizia Ianne) 49 166. Gaillardia aristata Pursh – Asteraceae – A2 E H M O U X1 Erbacea perenne, con foglie lanceolate grigio-verdi, alterne; fiori in capolini larghi 8-10 cm., con fiori del raggio giallo oro e fiori del disco rossi. Altezza 30/35 cm. Terreno normale, ricco e ben drenato; esposizione in pieno sole. Buona rusticità (Z8). (Pasquale Iacomino) 167. Gardenia thunbergia L. f. – Rubiaceae – B1 DE I MN ST – Arbusto molto ramificato, che può raggiungere i 3 m di altezza e altrettanto in larghezza. Le foglie sono ellittiche, acute, verde lucente, opposte o in gruppi di 4 o 5; i fiori sono solitari, bianchi, molto profumati, con lungo tubo corollino che termina in una corolla grande e si manifestano all’estremità dei rami. Ha radici superficiali e trae molto beneficio da fertilizzanti, aggiunte di sostanza organica e abbondanti annaffiature. Originaria delle foreste umide dell’Africa meridionale, ha bisogno di una temperatura che non scenda sotto i 5°C. (Z9) (Pasquale Iacomino) 168. Gaultheria pumila (L.f.) D.J. Middleton – Ericaceae – B1 DEF G1 H N O SZ Piccolo arbusto prostrato alto 5-10 cm a foglie ottuse, piccole, coriacee, lucide, verde scuro. Fiori ascellari, campanulati, penduli, bianchi, in tarda primavera o estate, seguiti da frutti bianchi o rosa, eduli e di buon sapore. Cile. (Z7). (Pasquale Iacomino) 169. Geranium maderense Yeo – Geraniaceae – A1/A2 DE I(H) N OP U(Z) X1 Erbacea biennale o perenne di breve durata. Fusto robusto,rossastro (1-1,5 m), portante in cima un ciuffo di foglie palmate, lungamente picciolate, verde brillante. In primavera porta una grande pannocchia (fino a 80 cm di diametro) di fiori magenta. Pianta molto vistosa e insolita, di facile coltivazione in qualsiasi terreno fresco a mezz’ombra. La fioritura conclude la vita della pianta ma sono possibili ricacci dalla base. Endemica di Madera. Poco rustica (Z9/Z8). (Teresa Ciccu) 170. Geranium sanguineum L. – Geraniaceae – A2 E H N OQ U (Z) X1 Y Erbacea perenne (30-50 cm) con fusti ascendenti, ramosissimi, zigzaganti; ingrossati ai nodi e pelosi. Foglie tomentose con piccioli corti (1-2 cm) e lamina a contorno circolare (2-4 cm) , divisa in segmenti di 3-4 mm. Fiori su peduncoli di 6-7 cm, a metà interrotti da una coppia di brattee; petali rosei, obovati (13x1518 mm), con 3-5 nervi più scuri, bilobi; antere violacee e stilo scarlatto. Presente su tutto il territorio italiano, di ottima rusticità (Z5). (Pasquale Iacomino) Geum chiloense Balb. Ex Ser. ‘Blazing Sunset’ vedi Geum quellyon Sweet ‘Blazing Sunset’ 171. Geum quellyon Sweet ‘Blazing Sunset’ (G. chiloense Balb. Ex Ser. ‘Blazing Sunset’) – Rosaceae – A2 DE H MN OQ U Erbacea perenne semisempreverde con una rosetta basale formata da foglie compatte, ovatospatolate, color cioccolata in inverno. Fioritura abbondante e prolungata durante la buona stagione portata da steli robusti; fiori semidoppi di un vistoso colore rosso vermiglio. Rusticissima (Z4). (Mirella Del Dottore) 172. Gladiolus communis L. subsp. illyricus (WD.J. Koch) O. Bolòs & Vigo – Iridaceae – A3 E H MN OR U Y [Gladiolo illirico] Bulbosa piuttosto rara presente solo nel Friuli Venezia Giulia in prati umidi. Foglie molto strette e relativamente corte; in tarda primavera porta, su steli di ½ m, fiori rosso scarlatto con macchie bianche sui tepali inferiori. Rustica (Z6). (Index 2012) 50 173. Glaucium flavum Crantz. – Papaveraceae – A1/A2 DE M O U(V) Y [Papavero di mare; Papavero cornuto] Erbacea perenne presente nelle zone litoranee del bacino del Mediterraneo. Vive in luoghi sabbiosi e aridi. Presenta eleganti foglie profondamente pennate, verde–glauco e interessanti fiori gialli, grandi, simili ai papaveri. Fioritura prolungata per tutta l’estate. Forma ciuffi densi molto decorativi. (Pasquale Iacomino, Enrico Zarri) 174. Gleditschia triacanthos L. – Fabaceae – C2 DG H M OP U Y [Falso carrubo] Albero rustico (Z3), provvisto di robuste spine, con foglie composte, caduche; produce piccoli fiori, cui seguono lunghi baccelli con semi avvolti in una polpa dolciastra, commestibile. Zona d’origine: U.S.A. (Pianta potenzialmente infestante) (Pasquale Iacomino, Index 2012) 175. Gleditsia triacanthos L. var. inermis (L.) Castigl. – Fabaceae – C2 DG H M OP U Come la specie precedente, ma priva delle robuste spine. (Pianta potenzialmente infestante) (Pasquale Iacomino, Index 2012) Gloriosa rotschildiana: vedi Gloriosa superba L. var. rotschildiana 176. Gloriosa superba L. var. rotschildiana (G. rotschildiana) – Colchicaceae – A3/B4 E I M O U(ST) Erbacea rampicante non rustica, alta fino a 2,5 m, con grandi fiori rossi e gialli simili a gigli. Ama terreno ben drenato, sabbioso, fertile ed esposizioni in pieno sole. Pianta che non tollera il freddo alle radici, può essere coltivata in grossi vasi da tenere quasi asciutti e al caldo durante i mesi invernali nelle zone ove anche sporadicamente gela. Zona d’origine: Africa tropicale. (Giuseppe Marcucci) 177. Gomphrena globosa L. – Amaranthaceae – A1 DE M O U Erbacea annuale con steli fioriferi alti fino a 50 cm, adatti ad essere essiccati. Foglie oblunghe, bianco tomentose da giovani, lunghe 10-15 cm; infiorescenze globose di 3-4 cm in estate, con brattee fiorali rosa, bianche o porpora. Zona d’origine: Panama, Guatemala. (Mirella Del Dottore) 178. Gunnera manicata Lindl. Ex André – Gunneraceae – A2 D H MN Q(O)R Z Specie rizomatosa di grosse dimensioni. Le foglie compaiono in primavera ed arrivano fino a 2,4 m. di diametro, con un robusto picciolo, lungo fino a 1,8 m., ruvido e scabroso. Le foglie hanno forma rotondeggiante, lobate (circa venti lobi) e grossolanamente dentate, anch’esse ruvide., e costituiscono l’attrattiva principale della pianta. In estate spuntano, direttamente dal rizoma, grandi infiorescenze, costituite da numerosissimi fiorellini rosso-verdastri. Predilige terreni umidi, in prossimità di stagni o laghetti. Luogo di origine: Brasile e Colombia: (Z7). (Tonino Chiarini) 179. Habranthus tubispathus (L’Hérit) Traub. – Amaryllidaceae – A3 E I M O U Bulbosa originaria di zone temperate del S. America, di scarsa rusticità (Z9). Le foglie, strette, lunghe 15 cm, compaiono dopo la fioritura. Fiori in primavera su scapi di 15 cm, formati da 6 tepali di 2-3 cm, giallo/arancio di sopra, rosa grigio inferiormente, con strie rossastre. (Celestino Mazzocchi) 180. Hedera helix L. ‘Nigra’ – Araliaceae – B3 D H MN OQ U(V) X3 Rampicante sempreverde caratterizzato da foglie tri–perfogliate, lucide, di colore verde molto scuro, con venature più chiare. Molto decorativa ed appariscente. I semi germinano facilmente dopo un periodo di vernalizzazione. (Z5). (Pasquale Iacomino) 51 181. Hedychium gardnerianum Ker-Gawl – Zingiberaceae – A3 E H M O UZ Specie rizomatosa con foglie lanceolate, acuminate. Fioritura estiva in spighe terminali, formate da numerose corolle di colore giallo con stami rossi. Specie originaria del N. India, di buona rusticità (Z8) purchè abbondantemente pacciamata in inverno. (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”) 182. Helianthemum nummularium (L.) Miller (H. vulgare) – Cistaceae – B1 E H M OP U(V) Y Un eliantemo presente in molte zone aride d’Italia. Si tratta di un piccolo arbusto (20–40 cm) con fusti legnosi e rami ascendenti, provvisto di foglie stipolate, ellittiche, le più grandi di 2–3 cm. Fiori (4–5 cm) durante l’estate in cime 4–7 flore, ± unilaterali; petali cuoriformi, generalmente gialli, ma anche bianchi o rosei. Buona rusticità (Z8). (Pasquale Iacomino, Index 2012) Helianthemum vulgare: vedi Helianthemum nummularium (L.) Miller 183. Helleborus foetidus L. – Ranunculaceae – A2/A3 DE H N OQ U(V) Y [Elabro puzzolente] Specie con radici tuberose, alta 20-80 cm. Con foglie, di colore verde scuro, per la maggior parte basali, palmato-partite, divise in 7-11 segmenti stretti e lineari, leggermente dentati sul bordo. Fiorisce in invernoprimavera, tra gennaio e aprile, emettendo uno scapo fiorale foglioso alla cui sommità sbocciano i fiori riuniti in una lassa pannocchia pendula. I fiori, a coppa, sono larghi 10-30 mm, di colore verde spesso arrossati all’apice. Cresce spontaneo nei boschi secchi e rocciosi sia di collina che di montagna, nell’ Europa centrale e occidentale. (Z6). (Pasquale Iacomino) 184. Helleborus niger L. – Ranunculaceae – A2 D E H N R Y [Rosa di Natale] Erbacea perenne il cui nome specifico deriva dal colore nero dei suoi tipici rizomi orizzontali. Foglie con picciolo di 20-30 cm, con 7-9 segmenti acuti, dentati all’apice. Fiori vistosi su scapi robusti, ,bianchi, piuttosto grandi (3-4 cm), che fioriscono in pieno inverno. Specie di montagna spontanea in Italia (Z3). (Nanda Dalle Luche, Mirella Del Dottore) Hemerocallis flava: vedi Hemerocallis lilio-asphodelus L. 185. Hemerocallis lilio-asphodelus L. (H. flava) – Hemerocallidaceae – A3 E H MN OQ U Y Specie perenne rizomatosa dotata di foglie lineari, scanalate (30-50 x 1-2 cm) formanti cespi densi. Le infiorescenze, alte 50-100 cm, portano 3-8 fiori tubiformi gialli, profumati. Il frutto è una capsula trigona che contiene semi neri di 5-7 mm. Oltre che in Siberia e in Cina, è spontanea anche in alcune regione del nord Italia, dove è molto rara. Perfettamente rustica (Z3). (Liubina Soravito Debeni) 186. Hemerocallis x hybrida Hort. ‘Stella de Oro’ – Hemerocallidaceae – A3 E H MN O Erbacea perenne rizomatosa di piccole dimensioni, con foglie nastriformi. Fioritura in racemi, composta da fiori imbutiformi che si schiudono scalarmente durante tutta l’estate, di colore giallo chiaro con centro arancio in questa cultivar. Rusticità completa (Z4). (Liubina Soravito Debeni) Herbertia euryandra: vedi Ennealophus euryandrus (Griseb) Ravenna 187. Hesperaloe funifera (K. Koch.) Trel. – Agavaceae – A4 DG H M O V Specie succulenta dotata di lunghe foglie (6 × 180 cm) acuminate, coriacee, disposte in rosetta, con margini sfilacciati in grosse fibre bianche spesso arricciolate. Infiorescenza alta fino a 2,5 m, ramificata in prossimità dell’apice. Fiori della lunghezza di 3 cm, verdi sfumati di rosso. Luogo di origine: Messico 52 nord–orientale. Buona rusticità, ma solo se il terreno rimane piuttosto asciutto in inverno. (Z7) (Index 2012) 188. Hibiscus aculeatus Walter – Malvaceae – A2 E H M O UZ [Pineland mallow] Erbacea perenne con lunghi steli erbaceo legnosi, stagionali. Foglie alternate e decidue, trilobate e ruvide al tatto. Fiori lungo gli steli, vistosi, a petali bianco-crema e rosso-mattone al centro, dal bordo dentellato. (Acquistati) 189. Hibiscus calyphyllus Cav. – Malvaceae – A2 E L M O Z Erbacea perenne o arbustiva (2-3 m) con diffusa pubescenza irsuta. Foglie di 12x12 cm, non lobate o 3lobate; fiori solitari vistosi (15-18 cm) con petali gialli sulfurei e cuore marrone scuro. Africa tropicale (Z10). (Consuelo Messeri, Pasquale Naccarati) 190. Hibiscus coccineus (Medik.) Walter – Malvaceae – A2 DE H M O U Erbacea perenne alta fino a 3 m con foglie palmate. Fiori solitari di colore rosso scuro con petali stretti alla base e corolla aperta. Stami molto evidenti. Originaria della Florida e della Georgia (Z7). (Gianfranco Cucchiani, Fausto De Gregori, Daniele Guidi, Consuelo Messeri) 191. Hibiscus moscheutos L. subsp. palustris (L.) R.T. Clausen – Malvaceae – A2/B5 E H M O U Y Erbacea perenne, spontanea in zone umide del centro– nord Italia e nota come H. palustris L. (sembra introdotta dal sud degli Stati Uniti in epoche passate), con base legnosa alta fino a 2,5 m e steli pubescenti, stellati. Foglie grandi da 8 a 22 cm, ovato–lanceolate. Fiori (8–10 cm), largamente imbutiformi, rosa/rosso. Frutti in capsule di 3 cm ovoidali. Perfetta rusticità (Z5). 191A) Thierry Strucco 191B) Silvana Riccabone 191C) Enrico Zarri (Y) [autoctono] 191D) Pasquale Iacomino 192. Hibiscus mutabilis L. – Malvaceae – B2/C2 DE H M O U Arbusto spogliante, che può diventare anche un alberello (4-6 m) con portamento allargato e foglie 3-5 palmate, verde intenso, lunghe fino a 20 cm, pubescenti al rovescio per peli stellati. Fiori imbutiformi dalla tarda primavera all’autunno, grandi 8-12 cm, riuniti in gruppi e di colore bianco-rosa con base più scura quando si aprono, rosa scuro, alla sera quando si chiudono. Zona d’origine: Cina. Buona rusticità (Z8). (Pasquale Iacomino, Consuelo Messeri) 193. Hibiscus pedunculatus L. f. – Malvaceae – A2 E I M OP U Erbacea perenne semiarbustiva, alta fino a 2 m. Foglie trilobate, arrotondate all’apice, ispide su entrambe le facce. Fiori ascellari, solitari, con diametro di 7 cm di colore rosa pallido, porpora o lilla. Pianta originaria di un’area che va dal Mozambico al Sud Africa (Z9). (Fausto De Gregori) 194. Hibiscus trionum L. – Malvaceae – A1/A2 DE L(I) M O U Y Erbacea coltivata come annuale o perenne di breve durata, non rustica (Z10) alta fino a 1,2 m. Fioritura prolungata con fiori abbastanza grandi, gialli con gola porpora. Adatta ad essere coltivata in grandi ciuffi. Zona d’origine: zone aride del tropico dell’Asia e dell’Africa. (Ivo Berlucchi, Pasquale Naccarati) 195. Hippeastrum x hybrida Hort. ‘Carnival’ – Amaryllidaceae – A3 E I N OR U(Z) Bulbosa che produce infiorescenze formate da fiori campanulati, 53 grandi che, in questo ibrido, si presentano di colore bianco, solcati da striature rosse e con gola bianco-verde. Scarsa rusticità (Z9). (Pasquale Iacomino) 196. Hosta plantaginea (Lam.) Asch. – Hostaceae – A2 DE H N OP UZ Pianta erbacea perenne dotata di foglie ovato–cordate, glabre, di colore verde, lunghe 14–25 cm e larghe 8–16 cm. La fioritura avviene dall’estate in poi, su steli alti 40–80 cm. I fiori, bianchi e di forma campanulata (lunghezza 10–13 cm), si aprono la notte, profumano e sono i più grandi fra le specie del genere Hosta. Originaria di Cina e Giappone. Rustica (Z7). (Mirella Del Dottore) 197. Hoya kerrii Craib – Apocynaceae – B3 DE L MN P VZ [wax flore] Rampicante fino a 3 m con rami verde pallido, glabri. Fogliame con elementi obovato-cordati lunghi fino a 10cm. Ed oltre, verde lucido superiormente e biancastro lanuginoso sulla lamina inferiore, collegati al fusto tramite robusti piccioli. Fioritura ad ombrella di 20 elementi densamente villosi all’interno. Corolla bianco crema e corona interna. Origine: Sud est asiatico.(Z10) (Osvaldo Buosi) 198. Hoya obovata Decne. – Apocynaceae – B3 DE L MN P VZ [wax flore] Rampicante con foglie opposte rotondeggianti, che si fanno più larghe all’opposto del picciolo,verde scuro e maculate di chiaro superiormente, biancastre inferiormente. Fiori ad ombrella con elementi rosati nella corolla e rosso scuro nella corona interna. Asia sud orientale.(Z10). (Osvaldo Buosi) 199. Hyosciamus albus L. – Solanaceae – A1/A2 E H MN OQ U Y [Giusquiamo bianco] Pianta annuale, biennale o perenne alta ffino a 80 cm, con foglie ovali e dentate ricoperte da una fitta peluria. Fiori sessili riuniti in spighe con corolla leggermente imbutiforme, larga fino a 3 cm, con 5 petali fusi arrotondati all’apice, di colore giallo chiaro con gola violetto-nerastra. Tutte le parti della pianta sono tossiche , in quanto contengono solanina. Specie molto decorativa, spontanea nel Mediterraneo e nell’Europa orientale fino alla Russia. Fiorisce in estate e in autunno. (Z7). (Fiorella Verona) 200. Hyoscyamus niger L. – Solanaceae – A1 D/E H M O/P Z Y [Giusquiamo nero] Erbacea annuale o biennale a fusto eretto fino a 80 cm. Foglie a lamina ovata dentato-lobata, villosa e vischiosa: le basali picciolate, le cauline sessili. Presenta fiori campanulati a fondo giallo-pallido venato di violetto, disposti in racemi, da Maggio ad Agosto. I frutti sono capsule ricoperte dal calice, con denti pungenti e mucronati. Specie ruderale, che cresce spontaneamente presso immondezzai, ovili e macerie, è una pianta altamente tossica e velenosa (Z8). Distribuzione: dall’Europa al Giappone. (Deanna Farina) 201. Iberis umbellata L. – Brassicaceae – A2 E H M Q V Y X1 X2 Erbacea perenne con fusti eretti fino a 50 cm portanti infiorescenze a corimbo ombrelliforme. Fiori roseo-purpurei, asimmetrici. Antesi da Maggio a Giugno, impollinazione affidata a farfalle diurne e notturne, api. Foglie intere, le inferiori lanceolate seghettate le cauline lanceolato-lineari. E’ diffusa nel bacino del Mediterraneo, dove vive in praterie e radure aride e luoghi pietrosi fino a 13001600 m s.l.m. (Z6). Predilige posizioni soleggiate e terriccio permeabile. Per ottenere piante vigorose si semina a fine Settembre e si procede alla messa a dimora a fine inverno e in primavera. (Enrico Zarri) Ibicella louisianica: vedi Proboscidea louisianica (Mill.) Thell. 54 202. Idesia polycarpa Maxim. – Flaucurtiaceae – C2 EF H M O U Albero dioico, spogliante, a portamento espanso, solitamente di 8-10 m in coltivazione. Foglie di 10x15 cm, cordate, dentate, acuminate, lungamente picciolate, verde scuro superiormente, glauche al rovescio. Fiorellini giallo-verdi; i maschili in panicoli lunghi 10-12 cm, mentre i femminili, anch’essi riuniti in panicoli, sono di dimensioni maggiori. Fioritura in giugno-luglio, cui segue la copiosa produzione di frutticini bruni (naturalmente, solo su esemplari femminili!), che diventano poi rossi e permangono a lungo sulla pianta, con notevole effetto ornamentale. Zona d’origine: Giappone, Cina. Ottima rusticità (Z5). (Acquistati) 203. Ilex aquifolium L. ‘Aureomarginata’ – Aquifoliaceae – B1/B2 DF H MN Q U X3 Arbusto o piccolo albero sempreverde. Foglie coriacee, lucide, a lamina ovale-ellittica e con margine dentato. In questa cultivar le foglie verdi scure sono bordate da un margine giallo-crema. I fiori, poco appariscenti, presentano 4 piccoli petali bianchi. I frutti sono delle drupe globose di colore rosso. La specie è spontanea anche in Italia. Rustica. (Pasquale Iacomino) 204. Ilex verticillata (L.) A. Gray – Aquifoliaceae – B2 F H MN OQ U X3 Arbusto deciduo (2-3 m) a portamento espanso. Foglie ovato-lanceolate (3-7 x 1-2,5 cm), poco consistenti, dentate. Fiori in primavera, numerosi, all’ascella delle foglie. Seguono frutti rossi (4-5 mm), a lungo persistenti, numerosissimi, sugli esemplari femminili. Specie originaria del N. America. Perfetta rusticità (Z3). (Pasquale Iacomino) 205. Indigofera tinctoria L. – Fabaceae – B2 E H M OP U Arbusto deciduo alto 1,5–2 m con foglie composte (4–7 paia) e fiori papilionacei disposti in racemi arcuato–ascendenti, più brevi delle foglie, con petali di colore rosa–rosso, spesso con la parte inferiore di essi di un contrastante blu scuro. Fioritura estiva. Specie originaria del SE dell’Asia, di scarsa rusticità (Z9). (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”, Index 2012) Involucraria wallichiana Seringe: vedi Trichosanthes wallichiana (Seringe) Wight 206. Ipomoea alba L. (Calonyction aculeatum) – Convolvulaceae – A1/B4 E I(H) M O U Rampicante perenne, spesso coltivato come annuale, con fusti sarmentosi ricoperti di aculei molli. Foglie ovate, trilobate, lunghe 10–18 cm, verde scuro. Fiori in estate bianchi, imbutiformi, larghi 12–15 cm, verdastri nelle venature, che si aprono la notte e sono soavemente profumati. Originaria delle regioni tropicali di tutto il mondo, poco rustica (Z9). (Pasquale Iacomino, Fiorella Verona, Index 2012) Ipomoea caerulea: vedi Ipomoea hederacea (L.) Jacq. 207. Ipomoea hederacea (L.) Jacq. (Ipomoea caerulea) – Convolvulaceae – B4 E M O U Rampicante annuale alto fino a 3 m, con fusti pelosi; foglie 3–12 cm, ovate, generalmente trilobate, con apice acuto. Infiorescenze 2–5 flore; corolle di 2–4 cm imbutiformi, generalmente di colore blu scuro. Proveniente dal sud degli U.S.A. e dall’Argentina. (Nanda Dalle Luche, Consuelo Messeri) 208. Ipomoea nil (L.) Roth. – (Pharbitis hederacea) – Convolvulaceae – A1 E M O U Rampicante annuale che raggiunge 3 m di altezza al massimo. Le foglie sono cordate, trilobate e i fiori, che vengono prodotti a profusione durante l’estate, sono imbutiformi e di colore blu chiaro. Originaria dei tropici. (Index 2012) 55 209. Ipomoea nil (L.) Roth. ‘Nana’ – Convolvulaceae – A1 E M O U Si tratta di una cultivar che raggiunge al massimo una trentina di centimetri di altezza con portamento compatto. Le foglie sono cuoriformi e i fiori, che vengono prodotti a profusione durante l’estate, sono imbutiformi di colore viola con margine bianco. Insolita e particolare. (Pasquale Iacomino) 210. Ipomea nil (L.) Roth. ‘Scarlet O’Hara’ – Convolvulaceae – B4 E L M O VZ Erbacea annuale rampicante , cultivar a fiore profondo rosso della più conosciuta progenitrice. La foglia è tipicamente a 3 punte . La forma più classica presenta un fiore uniformemente colorato, mentre forme più moderne risultano bianche nella parte centrale. (Z10). (Consuelo Messeri) 211. Ipomoea purpurea (L.) Roth. ‘Carnival de Venice’ – Convolvulaceae – A1/B4 E M O U Rampicante annuale (alto fino a 3 m) con foglie cordate, intere. Questa cultivar presenta fiori imbutiformi con base bianca, solcata da numerose striature blu o rosa, molto variabili da un esemplare all’altro. (Consuelo Messeri) 212. Ipomoea purpurea (L.) Roth. ‘Celestial Mix’ – Convolvulaceae – A1 E MN O U Cultivar caratterizzata da fiori di colore che varia dal bianco, al celeste e al blu, con strisce di colore contrastante su ogni petalo. (Mirella Del Dottore) 213. Ipomoea quamoclit L. (Quamoclit pinnata) – Convolvulaceae – A1/B3 DE M O UZ Rampicante annuale vigoroso (3 m) con foglie molto decorative, pennatosette, e fiori rossi, numerosissimi, durante tutta l’estate. Resistente fino ai primi freddi. Grazie alla sua vegetazione esuberante è adatto per coprire reti di recinzione, spalliere, muretti. Originario dell’America tropicale, si adatta a qualsiasi terreno e alla coltivazione in contenitore. (Gerardina Giovannardi, Daniela Lualdi, Pietro Rodaro, Costanza Stagetti) Iris domestica: vedi Belamcanda chinensis (L.) DC. 214. Iris lactea Pall. (I. biglumis) – Iridaceae – A3 E H M OQ UV Pianta perenne rizomatosa originaria della Cina e dell’Asia Centrale. Foglie lineari grigio–verde, larghe 3–7 mm e lunghe fino a 70 cm. Gli steli fiorali, alte 25–30 cm, portano fiori del diametro di 5–7 cm, viola–bluastri con marcate venature bianche. Il frutto è una capsula cilindrica allungata. Predilige posizioni in pieno sole e terreno drenato. Rustica (Z5). (Roberto Pellegrini) 215. Iris laevigata Fisch. ex Fisch. & C.A. Mey ‘Alba’ – Iridaceae – A2/B5 DE H M Q S Pianta erbacea rizomatosa, con foglie ensiformi lisce al tatto e alte fino a 70 cm. In questa cultivar i fiori, da 2 a 4 per stelo, sono bianchi con la parte interna viola-bluastra; le ali sono 3 e presentano una striscia gialla nel centro (segnale). La fioritura avviene da aprile e giugno. Necessita di terreno costantemente umido e si presta alla coltivazione in vasche e laghetti. (Z4). (Daniele Guidi) 216. Iris magnifica Vved. – Iridaceae – A3 EG H MN OQ UV Originaria della Samarkanda ed altre regioni dell’Asia centrale, questa specie, di notevoli dimensioni, porta foglie arcuate, verde lucido e in tarda primavera produce grandi fiori blu-lavanda chiaro sfumati di bianco e macchiati di giallo. Rustica (Z7). (Daniele Doro) Iris ochroleuca: vedi Iris orientalis Mill. 217. Iris orientalis Mill. (I. ochroleuca) – Iridaceae – A3 E H MN OQ U Iris rizomatoso con steli di 90 cm, ramificati. Foglie nastriformi (90x1–2 cm), fiori 56 2–3 all’ascella di coppie di brattee cartacee, di colore bianco, giallo all’interno, grandi (10 cm), con erfogli eretto di 8,5 cm;. Fioritura estiva. Specie originaria del N.E della Grecia e dell’O. della Turchia, rustica (Z8). (Mirella Del Dottore) 218. Iris sanguinea Hornem. Ex Donn. – Iridaceae – A3 E H MN O U Pianta rizomatosa con foglie nastriformi lunghe fino a 75 cm. I fiori, blu porpora macchiati di bianco, si aprono all’inizio dell’estate. Originaria del sudest della Russia, della Corea e del Giappone. (Z5). (Daniele Doro) 219. Iris versicolor L. – Iridaceae – A3 E H MN OQ U(Z) Specie rizomatosa e erfogliat, possiede lunghe e strette foglie ensiformi (60 cm), spesso arcuate, verdi, con base violacea in primavera che sbiadisce in estate. Fiori appariscenti, non barbati, di colore rosso porpora chiaro, in gruppi di 2-3 all’apice di scapi della lunghezza di 90 cm.. Questa specie appartiene al gruppo delle Iris Laevigatae e come tale è adatta per essere piantata ai bordi dei laghi, dove forma rapidamente cespi compatti. Originaria del Canada e delle regioni settentrionali degli Stati Uniti. Rustica (Z7). (Index 2012) Jacaranda ovalifolia: vedi Jacaranda mimosifolia D. Don. 220. Jacaranda mimosifolia D. Don. (J. ovalifolia) – Bignoniaceae – C2 DE I M OP U X1 Albero di media grandezza (15 m) con foglie bipinnate di 15/30 cm, composte da minuscole foglioline. Infiorescenze spettacolari in pannocchie lunghe 20/30 cm, generalmente in primavera/estate, formate da fiori tubuloso/campanulati, grandi (3,5/5 cm) di colore blu brillante, che sbocciano su rami senza o con fogliame giovane. Specie originaria della Bolivia e dell’Argentina, scarsamente rustica. (Z9). (Pasquale Iacomino) 221. Jasione montana L. – Campanulaceae – A1 E H M Q U(S) X1 Y Erbacea annuale o biennale alta fino a 50 cm, con fusto eretto o ascendente, molto ramoso. Le foglie sono quasi tutte basali, subspatolate, mentre le rade foglie cauline sono sessili e lanceolate, ma entrambe pelose e ondulate sul bordo. I capolini, che compaiono da marzo a settembre, sono subsferici, del diametro di 1–1,5 cm, costituiti da diversi fiori di colore violaceo–azzurro, con stilo sporgente. Cresce spontanea nell’Europa e nel Caucaso, su sabbie, rupi e incolti, preferendo i terreni silicei, da 0 a 1200 m s.l.m. (Z6). (Index 2012) 222. Jubaea chilensis (Molina) Baill. (J. spectabilis) – Arecaceae – C1 DF I(H) M OR U [Cocco del Cile] Palma a lento accrescimento, di notevoli dimensioni (fino a 25 m) con fogliame pennato lungo fino a 5 m. Infiorescenze in estate, lunghe anche 1,5 m, composte di fiori giallastro/porpora, cui seguono frutti di 5 cm, gialli a maturità. Specie originaria del Cile (Z9), coltivabile all’aperto anche in zone relativamente fredde (Z8), purchè in siti protetti in particolare quando le piante sono ancora piccole. (Orto Bot. Pisa) Jubaea spectabilis: vedi Jubaea chilensis (Molina) Baill. 223. Juniperus communis L. – Cupressaceae – B1 G E H OQ U(V) Y Arbusto o piccolo albero a crescita lenta, alto fino a 6m, ma spesso raggiunge appena i 6m. Ha corteccia fine rosso-bruna e legno duro e compatto. Le foglie sono piccole, aghiformi ed appuntite, verde-glauco. La specie è dioica quindi i fiori maschili e femminili sono portati da individui diversi. I fiori sono comunque poco appariscenti, simili a quelli del cipresso. In seguito compaiono i galbuli, ossia quella sorta di bacche (che in realtà bacche non sono) bluastre, che portano nel loro interno i semi. I galbuli impiegano due anni a maturare, per 57 questo in una stessa pianta si possono notare sia galbuli blu che verdi. Fa parte delle specie incluse nella flora protetta italiana. Luogo di origine: Europa, Nord America e Asia occidentale (Z2). (Liubina Soravito Debeni) 224. Juniperus oxycedrus L. – Cupressaceae – B2/C1 FG H(I) M OPQ U(V) Y [Ginepro coccolone] Arbusto o albero alto fino a 10 m (ma con crescita molto lenta). Il fusto ha corteccia rossastra. Le foglie sono aghiformi, ognuna con 2 linee bianche stomatiche sulla pagina inferiore. La specie è dioica, per cui solo le piante femminili portano i grossi galbuli rotondi e aromatici, simili a bacche, dapprima verdi, poi rosso-brunastri. Specie spontanea nelle garighe, nelle macchie e nei boschi aridi di conifere, soprattutto in prossimità del mare, in tutta la regione mediterranea e a Est fino all’Iran. (Z7). (Pasquale Iacomino) 225. Kedrostis africana (L.) Cogn. – Cucurbitaceae – A4/B3 EFG L8I9 M OP U(V) Sarmentosa con base caudiciforme, rigonfia, succulenta e con fusti che arrivano anche a 6 m. Foglie orbicolari (10x12 cm), profondamente palmato– lobate. Fiori bianco–verdastri i maschili (è specie monoica) con corolla di 5–10 cm, i femminili più piccoli. Frutti di 1,5 cm., globosi, rossi a maturità. Zona d’origine: Africa. Non rustica (Z10), anche se è possibile coltivarla in zone più fredde (Z9), in terreni ben drenati e assolati, asciutti in inverno. Kedrostis africana (L.) Cogn. (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”, Index 2012) 226. Kochia scoparia (L.) Schrad. – Chenopodiaceae – A1 DG MN O UV [Cipresso d’estate] Annuale a forma di cespuglio compatto (aspetto di piccolo cipresso). Altezza fino a 150 cm (larghezza: 60-80 cm). Foglie lanceolate (lunghe 2,5 cm; larghe 5 mm), di colore verde chiaro in estate. In autunno il colore vira al rosso arancio. Questa è l’attrattiva principale della pianta. La fioritura, in primavera-estate, non è significativa. Non ha particolari esigenze di terreno; questo però deve essere ben drenato. Origine: Eurasia. Diffusa negli U.S.A. (Teresa Ciccu) 227. Koelreuteria bipinnata Franch. – Sapindaceae – C2 DEF H M OP U Piccolo albero spogliante (4-5 m) con grandi foglie bipinnate (50x50 cm). In estate produce infiorescenze formate da fiori gialli con una macchia rossa alla base di petali. Segue la fruttificazione, formata da capsule di 5 cm, rosse a maturità. Specie originaria dello Yunnan (Cina), di buona rusticità (Z8). (Celestino Mazzocchi ) 228. Koelreuteria paniculata Laxm. – Sapindaceae – C2 EF H M OQ U Albero deciduo alto fino a 10 m, con foglie imparipennate, lunghe fino a 35 cm, composte da foglioline ovate, con margine seghettato. I fiori, gialli, riuniti in pannocchie terminali lunghe fino a 30 cm, sbocciano a luglio; ad essi seguono frutti a capsula, con parete di consistenza cartacea, di colore giallo brunastro, assai persistenti. Zona d’origine: Asia orientale. (Z7). (Pasquale Iacomino) 229. Kosteletzkya pentacarpos (L.) Ledeb. (K. virginica) – Malvaceae – A2/B5 E H MN O UZ Y Erbacea perenne alta fino a 130 cm con fusti eretti, cavi, coperti da peli brunastri. Foglie picciolate, simili a quelle dell’edera, verde chiaro e fiori solitari, rosa-violetto o bianchi di 2 cm e stilo biancastro, allungato. In Italia è quasi ovunque estinta dato che cresce in paludi salmastre oggi quasi completamente bonificate. È presente invece nella Spagna orientale, nelle Baleari e nella Russia sud-orientale. Rustica (Z7). (Enrico Zarri) Kosteletzkya virginica: vedi Kosteletzkya pentacarpos (L.) Ledeb. 58 230. Laburnum anagyroides Medicus – Fabaceae – [Maggiociondolo; Avorniello] B2 E H MN O U X1 Y Arbusto spogliante, alto fino a 6 m. Foglie composte di tre foglioline ellittico–ovate portate da un lungo picciolo. I fiori, gialli, riuniti in racemi densi, penduli lunghi da 10 a 30 cm, sono prodotti in primavera. Tutta la pianta è velenosa. (Z8). (Pasquale Iacomino, Index 2012) 231. Lactuca virosa L. – Asteraceae – A1 G H M Q U Y X1 [Lattuga velenosa] Specie annuale o biennale alta 30-150 cm. Foglie intere o poco incise, finemente dentellate sul margine; se strofinate emanano un caratteristico odore di papavero. Capolini di colore giallo chiaro o biancastri, in infiorescenze terminali ramificate. Fiorisce in estate-autunno. Specie mediterranea-atlantica, è spontanea anche in Italia, ma è molto rara. (Z6) (Fiorella Verona) 232. Lathyrus latifolius L. – Fabaceae – B3 DE H MN O U Y Rampicante perenne con foglie di colore verde glauco, munite, al loro apice, di tre viticci prensili. I fiori, papilionacei, con corolle di 3 cm, di colore magenta-porpora, rosa o bianco, sono riuniti in racemi (di 5-15) e sono prodotti durante tutta l’estate. Zona di origine: Europa centrale e meridionale. Notevole rusticità (Z5). (Pasquale Iacomino, Pasquale Naccarati) 233. Lavatera punctata All. – Malvaceae – A1 E M O U X1 Y Erbacea annuale con fogliame verde glauco, reniforme, più o meno arrossato; fiori di 5–6 cm, rosei venati di scuro, in estate. (Presente in Italia centro–meridionale, rara. Rustica (Z7). (Progetto “Wildflowers”) 234. Lawsonia inermis L. – Lythraceae – [Henné] B1 DE I M O PZ Grosso cespuglio o piccolo albero sempreverde a foglie obovato-lanceolate, intere , opposte e a coppia, decussate.Infiorescenze a panicoli terminali e fiori singoli con 4 petali, fragranti. Frutti sferici, in capsule indiscenti. Semi trigoni. Le foglie ed i rametti essiccati e polverizzati, sono utilizzati nella cosmesi come coloranti in rosso aranciato o per tingere pelli, tessuti o legni. Naturalizzato in tutta l’area tropicale. (Z9) (Acquistati) Legousia speculum-veneris: vedi Specularia speculum-veneris Tanfani Leucaena glauca: vedi Leucaena leucocephala (Lam.) De Wit. 235. Leucaena leucocephala (Lam.) De Wit. (L. glauca) – Mimosaceae – B1/C1 EF I(H) M OP U Arbusto o piccolo albero con foglie composte, simili a quelle della mimosa. Produce infiorescenze bianco/giallastre grandi (oltre 2 cm) durante l’estate, cui seguono frutti (legumi) rossi a maturità. Specie di facile coltivazione, è un’infestante nelle regioni tropicali e subtropicali (Z9/Z10). Resiste abbastanza anche nei nostri climi, purchè ben posizionata in siti protetti (Z9). Zona d’origine: Polinesia, America tropicale e subtropicale. (Celestino Mazzocchi, Index 2012) 236. Leonotis leonurus (L.) R. Br. – Lamiaceae – B1 DE I(H) M O UV Specie arbustiva (1-2,5 m) sempreverde con rami quadrangolari, tomentosi. Foglie oblungo-lanceolate, (5-10x2-3 cm), pubescenti, aromatiche. Fiori in verticilli all’ascella delle foglie, con corolle di 5 cm arancio scarlatte. Fioritura estivoautunnale. Specie originaria del S. Africa, di discreta rusticità (Z8), da collocare comunque in posizioni riparate. (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”) 237. Leonurus cardiaca L. – Lamiaceae – A2–DE H M OP U [Cardiaca comune] Erbacea perenne con fusto eretto, ramoso da glabro a erfogliat. Raggiunge un’altezza massima di 1,5 m. Le foglie verde scuro nella pagina 59 superiore e grigio lanose inferiormente, sono cordate nelle basali e palmate nelle cauline; il margine è caratterizzato da profonde incisioni. I fiori bilabiati bianchi o rosei sono disposti in verticilli fogliosi e compaiono in estate. Specie introdotta come officinale e spontaneizzata nell’Italia settentrionale, dove cresce sporadica negli incolti, presso i ruderi e le concimaie fino a 1400 m s.l.m.. (Z6). È conosciuta per le sue proprietà sedative e calmanti sul sistema nervoso e cardio– vascolare. La specie è originaria dell’Asia temperata. (Fiorella Verona, Enrico Zarri) 238. Leucanthemum x superbum (J. Ingram) Bergmans ex Kent. (L. maximum x L. lacustre) – Asteraceae – A2 E H M O U X1 Erbacea perenne ibrida di origine orticola, con steli alti 1 m o più e fiori (margherite) doppi, bianchi con il centro giallo e con i petali arricciati in questo ibrido. Fioritura primaverile-estiva. Rustica (Z5). (Teresa Ciccu) Leucanthemum vulgare Lam. – Asteraceae – A2 E M OQ U Y X1 239. Erbacea perenne alta 20-80 cm. Foglie basali spatolate a lamina ovata e ristretta alla base, dentellata o crenulata. Capolini del diametro di 4-5 cm, con fiori del raggio ligulati, bianchi; fiori del disco privi di corolla, gialli. Specie spontanea in Italia, è diffusa in tutta Europa e in gran parte dell’Asia settentrionale. Fiorisce tra maggio e ottobre. (Z5) 239A) Progetto “Wildflowers” 239B) Pasquale Iacomino 240. Liatris spicata (L.) Willd. – Asteraceae – A2/A3 E H M O U Y Perenne con foglie lanceolate lunghe 30-40 cm, più piccole nei fusti fioriferi. A fine estate produce spighe lunghe 50-70 cm, formate da numerosissimi capolini di 1 cm, viola-porpora. Zona d’origine: E. U.S.A. Rusticissima (Z3). (Lucia Cortopassi) 241. Lilium candidum L. – Liliaceae – A3 E H MN O U Y Il noto “giglio di S. Antonio”, caratterizzato da foglie lineari-lanceolate e fusti eretti, alti anche oltre 1 m, portanti all’apice racemi di 5-10 fiori (8-10 cm) bianco candidi, profumati, in maggio-giugno. (Mirella Del Dottore) 242. Lilium formosanum A. Wallace – Liliaceae – A3 E H M O U(VZ) [Giglio di Formosa] Specie bulbosa alta 1,5-2 m. Bulbo di 3×4cm, stolonifero, bianco sfumato di rosa. Fusti 1-3 per bulbo, bruno-purpurei verso la base. Foglie presenti solo lungo il fusto, di 7,5-20 × 1 cm, oblungo-lanceolate, con margini revoluti. Fiori da 1 a 10, imbutiformi, bianchi, profumati, disposti orizzontalmente in lasse ombrelle. Tepali di 12-20 × 2,5-5 cm, bianchi all’interno e bianco-purpurei all’esterno. Antere gialle o viola. Luogo di origine: Taiwan. I semi germinano con grande facilità e le piante crescono molto velocemente riuscendo a fiorire già al secondo anno. (Z5). (Angelo Lippi) 243. Lilium longiflorum Thunb. – Liliaceae – A3 E I MN OR ST(Z) Giglio molto vistoso con foglie oblungo-lanceolate; fin estate produce fiori (4-6) tubolosi, lungo fino a 18 cm, bianco puro, profumatissimi. Sviluppo precocissimo da seme. Zona di origine: S. Giappone, Formosa (Z5). (Patrizia Ianne, Giuseppe Marcucci) 244. Lilium martagon L. – Liliaceae – A3 E H MN OQ U (TZ) Y Uno dei più bei gigli della flora spontanea Italiana, caratterizzato da scapi fiorali di 1-1,5 m portanti 6-20 fiori penduli con tepali rovesciati all’indietro molto evidenti, di 60 colore viola lucido e cerosi, con macchie scure superiormente. Esige posizioni semiombrose specie se coltivato in pianura. (Mirella Del Dottore) 245. Lilium philadelphicum L. – Liliaceae – A3 E H N PQ U [Wood lily] Giglio con bulbo stolonifero nativo dell del Nord America orientale. Scapi fiorali lunghi fino a 1,25 m, fogliosi. Foglie lanceolate riunite in verticilli di 6-8. Fiori eretti, campanulati, solitari o in gruppi di 2-5 all’apice degli scapi fiorali. Tepali di 7,5 cm di lunghezza, di colore arancione con macchie porpora scuro, base ristretta apici spesso revoluti. Antere con polline rosso intenso. Fiorisce in estate. (Z4) (Acquistati) Lilium sargentiae E.H. Wilson – Liliaceae – A3 E H MN P U X2 Giglio 246. alto fino a 1,5 m, nativo della Cina occidentale (Sichuan). Foglie tutte cauline (10-20 × 0,5-2 cm), sessili, leggermente carnose, lineari-oblunghe. Ascelle fogliari bulbillifere. Fiori apicali, imbutiformi, della larghezza di 13-18 cm e della lunghezza di 13-18 cm, orizzontali o penduli, bianchi con gola gialla, profumati. Fiorisce in estate. (Z6) (Gianluca Corazza) 247. Liriope muscari L. H. Bailey (L. platyphylla) – Convallariaceae – A2 EF H MN OQ U Erbacea perenne sempreverde che forma piccoli cespugli privi di stoloni. Foglie coriacee nastriformi, lunghe fino a 30-45 e larghe 1-3,5 cm. I fiori, solitamente violacei, sono numerosi e si sviluppano su infiorescenze erette. In autunno si formano frutti globosi (6-7 mm di diametro) di colore nerastro, molto persistenti. Può essere coltivata anche in posizioni ombrose, dove riesce ugualmente a fiorire. Specie spontanea in Cina e Giappone. Rustica. (Nanda Dalle Luche) Liriope platyphylla: vedi Liriope muscari L. H. Bailey 248. Lophophora williamsii (Lem. Ex Salm-Dyck) Coult. – Cactaceae – A4 G L(I) M OP U(T)V Piccolo cactus con fusto semisferico, con coste quasi assenti, glauco. Alcune forme hanno un fusto singolo, altre sono molto accestenti. Radice conica e fittonante che all’altezza del colletto è larga quanto il fusto. Spine sempre assenti ma sostituite da ciuffi lanosi nelle piante adulte. Fiori apicali di circa 1 cm, rosa. Frutti rosa, trasparenti. Spontanea dal Messico centrale agli U.S.A. sudoccidentali. Non rustica (Z10). (Giorgio Gaspari) Lophospermum erubescens D. Don ex Sweet vedi Asarina erubescens (D. Dom ex Sweet) Pennell 249. Loropetalum chinense (R. Br.) Oliv. – Hamamelidaceae – B1 DE H MN OQ S(TZ) Arbusto sempreverde con piccole foglie (3-4 cm) ovate, verde scuro; fiori molto numerosi, tanto da ricoprire la pianta nel momento della massima fioritura, in primavera. Sono prodotti in gruppi di 6-8 in cime apicali ed i petali sono nastriformi (2,5x 0,5 cm), di colore bianco-verdognolo. Originaria delle regioni himalayane, della Cina e del Giappone, è specie rustica che richiede però terreni non calcarei (Z8). (Pierluigi Micheli) 250. Ludwigia palustris (L.) Elliot – Oenotheraceae – A2/B5 D H M O U Y Pianta acquatica-palustre dotata di fusti striscianti e radicanti ai nodi. Le foglie sono opposte, a lamina ovale (lunghe fino a 3 cm e larghe circa 2 cm), verdi con riflessi rossastri. I fiori, che si sviluppano alle ascelle delle foglie, sono piccoli (24 mm) e privi di petali; il frutto è una capsula contenente numerosi semi. Si coltiva spesso negli acquari, nelle acque basse di vasche e laghetti e persino sulle rive, dove forma dei tappeti molto decorativi. Si semina in superficie in 61 contenitori con substrato mantenuto costantemente umido; una volta cresciute, le piante possono essere trasferite nella loro posizione definitiva, aumentando gradualmente il livello dell’acqua. Questa specie è presente anche negli ambienti umidi italiani, dove è diventata rara e in forte regressione. (Z4). (Roberto Pellegrini) 251. Lychnis coronaria (L.) Desr. – Caryophyllaceae – A2 DE H MN OP U Y Erbacea perenne non longeva con foglie ricoperte da un denso tomento grigio– verde. Foglie ovato–lanceolate, argentee, persistenti in inverno. Fiori in cime rade da maggio a luglio di colore rosa o rosso porpora. Forma cuscinetti densi e si coltiva in terreni abbastanza asciutti, al sole o a mezz’ombra. Adatta per bordure, gruppi isolati o per creare macchie di colore. Zona di origine: Europa sud–orientale. Spontanea anche in alcune zone italiane. Specie molto rustica (Z5). (Maria Donata Forasassi, Pasquale Iacomino, Pasquale Naccarati, Enrico Zarri) 252. Lychnis coronaria (L.) Desr. var. alba – Caryophyllaceae – A2 DE H MN OP U Descrizione della specie: Erbacea perenne non longeva con fogliame ricoperto da un denso tomento grigio–verde. Foglie ovato–lanceolate, argentee, persistenti in inverno. Fiori in cime rade da maggio a luglio di colore rosa o rosso porpora. Forma cuscinetti densi e si coltiva in terreni abbastanza asciutti, al sole o a mezz’ombra. Adatta per bordure, gruppi isolati o per creare macchie di colore. Nella varietà in esame i fiori sono bianchi. (Pasquale Naccarati, Index 2012) 253. Lychnis flos–jovis (L.) Desr. – Caryophyllaceae – A2 E H N O U (ST) Y Erbacea perenne di montagna, presente in Italia sulle Alpi e nelle Marche. Simile alla precedente L. coronaria ma meno villosa, con foglie lanceolato–spatolate e fiori purpurei di 2–3 cm in cime di 4–10, in estate. (Z4) (Index 2012) 254. Lychnis viscaria L. – Caryophyllaceae – A2 DE H M OQ U(SV) Y Erbacea perenne (20–60 cm) con fusto eretto, vischioso e ramoso in alto. Foglie basali riunite in rosetta, strette e lunghe, le cauline lineari. Infiorescenze in cime 3–6 flore; corolle rosa dai petali interi o lievemente incisi, da giugno a luglio. La specie è eurosiberiana e cresce a quote superiori ai 1000 m, preferendo suoli acidi. È diffusa su tutto l’arco alpino e sull’Appennino meridionale. Rusiticissima (Z4). (Pasquale Naccarati, Index 2012) 255. Lycium chinense Mill. – Solanaceae – B2 EF H M O UV Arbusto sarmentoso deciduo, con fusto liscio grigiastro e molto ramificato. Rami sottili e alle volte ricadenti, portanti numerose foglie ellittiche verde grigio. Fiori rosavioletto, piccoli e stellati, numerosissimi, che sbocciano in luglio e sono seguiti da piccole bacche ovoidali rosso-aranciate, alungo persistenti. Origine: Africa settentrionale e Medio Oriente. Rusticità completa (Z6). (Fiorella Verona) 256. Lygodium flexuosum (L.) Sw. – Schizaeaceae – B3 DG L N O V [Felce rampicante] Si tratta di una delle poche specie di felci con fusti sarmentosi. Fronde composte da pinnule lineari-lanceolate, subacute, brevemente picciolate, con segmento terminale di 8-15 × 1-2 cm, ligualato-oblungo con 3-4 simili segmenti per lato. Fronde fertili più piccole delle fronde sterili con sporangiofori allungati e disposti sul margine; sporangi di 3-4 mm di diametro. Luogo di origine: Asia tropicale e Australasia. (Z10) (Acquistati) 62 257. Macfadyena unguis-cati (L.) A. Gentry (Doxantha unguis-cati; Bignonia unguis-cati) – Bignoniaceae – B3 E I(H) M OP U Vigoroso rampicante sempreverde spontaneo in Argentina, con fogliame composto da un paio di foglioline ovate e vigorosi viticci prensili simili alle unghie del gatto (da cui il nome). In estate si schiudono fiori tubolari, di colore giallo brillante, con 5 lobi terminali allargati, cui seguono frutti persistenti (capsule a forma di sigaro, lunghe fino a 50 cm). Specie abbastanza rustica (Z8). Nessuna esigenza per il terreno. Gradisce una esposizione in pieno sole. (Celestino Mazzocchi, Consuelo Messeri) 258. Machaeranthera tanacetifolia (Kunth) Nees – Asteraceae – A1 E I(H) M OQ U X1 Specie annuale alta fino a 50 cm. Foglie lunghe fino a 14 cm, bipinnatifide, con lobi setacei. Capolini solitari o in piccoli gruppi, con fiori del raggio di colore viola e fiori del disco gialli. Fiorisce in estate-autunno. Luogo di origine: dallo Utah all’Arizona. (Z8) (Lucia Cortopassi) 259. Maclura pomifera (Raf.) Schneid. – Moraceae – C2 DF H M OR U X3 Albero di piccole dimensioni con foglie ovato-acuminate, verde scuro, gialle prima di cadere. Portamento globoso e rami più meno spinescenti. Fioritura insignificante cui seguono, negli esemplari femminili (è specie dioica) grossi (1014 cm) frutti globosi simili ad una gigantesca fragola, di colore giallo verde. Prospera bene in qualsiasi terreno ed è assai rustica (Z5) Zona d’origine: USA centro-meridionale. (Pasquale Iacomino) 260. Magnolia x loebneri Kache. (M.kobus x M. stellata) – Magnoliaceae – [Snow drift] B2C2 E H M Q VZ Cespuglio o piccolo albero spoliante . Le foglie sono obovate e raggiungono i 15 cm di lunghezza. Fiori dodecapetali, bianchi, più grandi dei progenitori. (Z5) (Pierluigi Micheli) 261. Mahonia aquifolium (Pursh.) Nutt. – Berberidaceae – B1 DEF H MN OQ U X3 Arbusto sempreverde (1-1,5 m) con foglie composte (5-9 paia), lunghe 15-30 cm, coriacee, con margine dentato-spinoso, verde metallico lucente superiormente, grigio al rovescio; in inverno, assumono una colorazione rossastra. Fioritura in marzo-aprile, all’ascella delle ultime foglie, in mazzetti di fiori di 1 cm, giallo cromo; seguono grappoli di bacche globose, coperte da pruina bluastra, assai persistenti. Specie originaria del Nord America, di ottima rusticità (Z5). (Pasquale Iacomino, Pasquale Naccarati) 262. Malva moschata L. [Montalbano PT] – Malvaceae – A2 DE H MN O U Y Erbacea perenne (30-50 cm) con foglie di due tipi, le inferiori a lamina lobata, mentre le superiori completamente divise in lacinie di 1-4 mm. Fiori di 4-5 cm, violetti, in estate. (Enrico Zarri) Martynia louisianica: vedi Proboscidea louisianica (Mill.) Thell. Maurandya erubescens (D. Don) A. Gray vedi Asarina erubescens (D. Dom ex Sweet) Pennell 263. Melaleuca alternifolia Cheel – Myrtaceae – B1 EG I O U(V) Piccolo albero sempreverde con foglie lineari, lunghe 10–35 mm e spesse 1mm. Infiorescenze lunghe 3–5 cm con fiori caratterizzati dai filamenti degli stami di colore bianco. Luogo di origine: Australia settentrionale. In natura cresce presso ruscelli e paludi, quindi preferisce terreni non troppo asciutti. Dalle foglie si ricava un olio essenziale con proprietà fungicide e antibatteriche. Specie originaria dell’Australia orientale. (Z9). (Index 2012) 63 264. Melaleuca leucadendra (L.) L. – Myrtaceae – A3 EG I MN O U(V) X1 Albero alto fino a 30 m con corteccia cartacea. Foglie rade, strettamente ovate o ellittiche, acute, leggermente coriacee. Infiorescenze spiciformi ascellari o terminali, pendule, costituite da numerosi fiori che iniziano ad aprirsi dall’apice. I fiori sono riuniti in triadi ed hanno petali piccoli, bianchi e lunghi stami anch’essi bianchi. Luogo di origine: Australia occidentale e settentrionale, dove cresce lungo i corsi d’acqua, nella sabbia profonda o nel terreno sabbioso. (Z9). (Index 2012) 265. Melasphaerula ramosa (Burm. F.) N. E. Brown – Iridaceae – A3 E I MN Q U(V) Specie bulbosa alta 30-50 cm. Bulbo a forma di campana, spesso con piccoli bulbilli alla base. Fusto ramificato, con foglie di 5-25 × 1 cm, lanceolate, simili a quelle delle graminacee. Fiori numerosi, piccoli, zigomorfi, di colore crema o giallo pallido striati trasversalmente, riuniti in lasse infiorescenze ramificate. I fiori profumano di muschio. I tepali superiori sono più grandi di quelli inferiori e questi ultimi formano una sorta di labbro. Fiorisce in febbraiomarzo. Luogo di origine: Sud Africa (Provincia del Capo sud-occidentale e Namibia meridionale. In natura cresce sui pendii rocciosi, maggiormente sui versanti più freschi. (Z9) (Index 2012) 266. Melianthus major L. – Melianthaceae – [Honey bush] B2 DE I M O VZ X1 Arbusto sempreverde o erbacea perennante in zone particolarmente fredde. Può raggiungere i 2 m di altezza con fogliame elegante, imparipennato, a margine dentellato, arquato o semieretto. Il legno adulto è aromatico. I fiori, in racemi, sono eretti, vistosi e nettariferi. I semi sono vistosi, neri. Sud Africa (Z9). (Maria Carla Di Trapano) 267. Melica ciliata L. – Poaceae – A2 DG H M O U Y Erbacea perenne (30– 100 cm) con lunghe foglie nastriformi, glabre, a volte ciliate, canalicolate. Fusti fioriferi eretti e fogliosi fino alla cima, grigio-verdi, portanti fitte pannocchie bianche, lineari, di 6–10 cm di lunghezza, generalmente unilaterali, che diventano crema all’antesi e poi bruno-scure sul finire della primavera. Originaria dell’Europa, del Nord Africa e del Sud-Ovest asiatico, è spontanea anche in Italia dove cresce in zone aride e soleggiate. Tollera la siccità. Tende a disseminarsi spontaneamente. Le piante hanno un miglior effetto estetico se piantate in densi gruppi compatti. Completamente rustica, sopporta temperature fino a -15°C. (Z4). (Gerardina Giovannardi) 268. Melocactus matanzanus Leon – Cactaceae – A4 EG L M OP UV Pianta succulenta globosa alta da 8 a 10 cm. Ha un diametro di circa 8 cm con superficie munita di costole (da 8 a 10). La pianta adulta sviluppa cefalio di 9 cm di altezza di colore rosso da cui produce i fiori piccoli, rosa, lunghi 2 cm che si aprono verso sera. Luogo di origine:Cuba. (Z10). (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”) 269. Merremia dissecta (Jacq.) Hallier f. – Convolvulaceae – B3 E I M O U X1 Rampicante alto fino a 8 m. Foglie divise quasi fin dalla base in 7-9 segmenti di 10 cm ciascuno. Infiorescenza costituita da 1-4 fiori imbutiformi del diametro di 5 cm. I fiori sono di colore bianco con tubo viola. Luogo di origine: USA meridionali e Sud America tropicale. Semirustica. (Z9). (Thierry Strucco) 270. Metasequoia gliptostroboides Miki ex Hu & Cheng – Taxodiaceae – C2 G H M Q U Conifera colonnare, decidua, simile nell’aspetto al cipresso calvo 64 (Taxodium distichum) ed a rapida crescita. Foglioline opposte, distiche, di colore verde acceso in vegetazione ed arancio prima della caduta. Monoico. Può essere coltivato anche in terreni molto umidi o allagati. Scoperto nel 1941 nell’ovest della Cina. (Z5). (Pierluigi Micheli) 271. Michelia doltsopa Buch.-Ham. Ex DC. – Magnoliaceae – C1 DE I MN QR VZ Albero sempreverde di media altezza con foglie intere, coriacee e verde scuro superiormente, oblungo-lanceolate e brevi picciolate . I fiori sono ascellari (5x4 cm) ovoido-globosi, bianchi, fragranti. S.E. Asia (Z8) (Acquistati) 272. Mimosa biuncifera Benth. – Mimosaceae – B1 DG H M OP U Arbusto semisempreverde di circa 1,50 m di altezza (nel clima di Pistoia). Foglie minute paripennate e fiori globosi di color bianco rosato in estate. La pianta, una volta ambientata, sopporta la più grande siccità ed essendo provvista di robuste spine su tutti i rami può essere utilmente impiegata per formare piccole siepi impenetrabili. Originaria del Texas, Nuovo Messico ed Arizona. (Z8). (Alberto Testori) 273. Mimosa polycarpa Kunth. Var. spegazzinii (Pirotta) Burkart – Mimosaceae – B1 DE I MOP U(ST) Arbusto sempreverde (2–3 m) molto ramificato, con fogliame sensitivo, composto da un paio di pinne; le foglioline sono di 1–1,2 cm, tomentose in questa varietà. Fiori in capolini globosi, rosa o lilla, di 2, 5 cm, durante tutta l’estate. Specie originaria del S. America, scarsamente rustica (Z9). (Index 2012) 274. Mimusops elengi L. – Sapotaceae – C1 DE F L M P VZ X3 [Spanish cherry] Albero dalla densa chioma a foglie sempreverdi, cuoiose,obovatoellittiche, alternate o spiralate. Fiori (1-1,5 cm) bianchi, molto fragranti. Frutti ovoidi o oblunghi, arancio rossi a maturità, a polpa gialla, farinosa, eduli. Seme unico, legnoso, scuro. Origine: Asia sud orientaleed isole del Pacifico. (Z10) (Acquistati) 275. Murraya paniculata (L.) Jack. – Rutaceae – B1 DEF/G1 I M O S(TZ) X1 X3 Arbusto sempreverde tondeggiante (2-3 m), con foglioline ovali, pinnate, verde scuro, coriacee, dall’aroma pungente, commestibili (utilizzate per il curry), lucide. Fiori numerosissimi, fragranti, bianchi, in vari periodi dell’anno; seguono minuscoli frutti (12 mm) rossi a maturità, ovoidali, commestibili. Specie originaria della Cina, India e Australia, non proprio rustica (Z9). (Pasquale Iacomino) 276. Musschia aurea (L. f.) Dumort – Campanulaceae – A2 DE I M UV Specie endemica di Madeira, raramente presente in coltivazione. Si tratta di una perenne con fusti legnosi, grigiastri alti quasi un metro, che all’apice portano notevoli rosette di foglie verde lucido, dentate. Fioritura estiva, con strane corolle rivolte verso l’alto, molto numerose, di colore giallo oro con 5 stami emergenti. Non rustica (Z9). (Patrizia Ianne) 277. Myrtus communis L. var. leucocarpa – Myrtaceae – B1 DEF H M OP U X3 Y Varietà di mirto comune caratterizzata da frutti insolitamente bianchi invece che nero-bluastri. (Z8) (Patrizia Ianne) 278. Myrtus communis L. var. tarentina – Myrtaceae – B1 DEF H M OP U U X3 Y [Mirto tarentino] Arbusto sempreverde, aromatico in tutte le sue parti, con più foglie piccole e acuminate, lucide, addensate, disposte su 4 file e con rami e peduncoli tomentosi. Fiori muniti di numerosi stami bianco–giallastri, 65 nell’insieme abbastanza vistosi, cui seguono bacche biancastre a maturità. Terreno ordinario ma ben drenato e posizione assolata. Regioni mediterranee (Z8). (Pasquale Naccarati) Nasella tenuissima: vedi Stipa tenuissima Trin. 279. Neomarica caerulea (Ker-Gawl.) Sprague ‘White Flower’ – Iridaceae – A3 E I L(I) MN O U(V) Specie rizomatosa. Foglie lunghe fino a 160 cm, acuminate, leggermente solcate. Fusti fioriferi lunghi fino a 60 cm. Fiori del diametro di 8-10 cm con tepali di colore bianco lievemente striati alla base. Fiorisce in estate. Luogo di origine: Brasile. (Z9) (Patrizia Ianne) 280. Nepeta cataria L. – Lamiaceae – A2 E H MN O U X1 Y [Erba gattaia] Erbacea perenne alta circa 70 cm, con foglie cuoriformi emananti, se toccate, un forte odore che è particolarmente apprezzato dai gatti. I fiori, azzurri o lilla, sono riuniti in spicastri e compaiono in estate. Origine europea. Si trova spontanea anche in Italia. Perfetta rusticità (Z3). (Deanna Farina, Fiorella Verona, Enrico Zarri) 281. Nicandra physaloides (L.)Gaertn. – Solanaceae – A1 EF M O U Erbacea annuale alta fino a m 1,5 con fiori celeste chiaro durante tutta l’estate e l’autunno. Foglie di colore verde scuro, punteggiate di nero. Frutti che si sviluppano all’interno dei calici ingrossati come l’Alkekengi, utilizzabili secchi per decorazioni invernali. Benché la pianta sia di discrete dimensioni, se ne consiglia la coltivazione di almeno 4-5 esemplari, distanziandoli di 20/25 cm. Esige esposizione assolata. Tende a spontaneizzarsi. Zona d’origine: Cile. (Maria Donata Forasassi) 282. Nicotiana sylvestris Speg. & Comes – Solanaceae – A1 E N O U Robusta annuale di oltre 1,5 m con grandi foglie pennate (fino a 30 cm). In estate si schiudono numerosi fiori tubolosi, bianchi, di 8 cm, simili a piccole lanterne, penduli, fragranti, riuniti in panicoli terminali. Specie originaria dell’Argentina, preferisce esposizioni ombrose. (Patrizia Ianne, Costanza Stagetti) 283. Nicotiana sylvestris ‘Only the Lonely’ – Solanaceae – A1 E N O U Robusta annuale di oltre 1,5 m con grandi foglie pennate (fino a 30 cm). In estate si schiudono numerosi fiori tubolosi, bianchi, di 8 cm, simili a piccole lanterne, penduli, fragranti, riuniti in panicoli terminali. Preferisce esposizioni ombrose. (Liubina Soravito Debeni) Notocactus leninghausii: vedi Parodia leninghausii (Schum.) Brandt. Notocactus mammulosus: vedi Parodia mammulosa (Lem.) N.P. Tayl. Notocactus roseoluteus: vedi Parodia roseolutea van Vliet. 284. Oenothera kuntiana (Spach) Munz. – Oenotheraceae – A2 E H M O U Erbacea perenne alta fino a 60 cm. Foglie basali, oblolanceolate, sinuatopinnatifide, lunghe fino a 10 cm. Foglie del fusto più piccole. Fiori rossi di 1,5 cm di diametro che si aprono la sera. Fiorisce dall’inizio dell’estate fino ai primi geli. Si autodissemina facilmente. Luogo di origine: dal Texas al Guatemala. (Z8). (Pasquale Iacomino) 285. Onopordum illyricum L. – Asteraceae – A2 E H MN OQ U X1 Y [Onopordo maggiore] Specie biennale o perenne a vita breve alta 30 cm-2 m. Fusti alati con ali poco sviluppate e spinose. Foglie pennato-partite o pennatosette, con denti spinosi lunghi fino a 2 cm. Capolini del diametro di 5.7 66 cm costituiti da fiori viola quasi privi di corolla, ma molto appariscenti; involucro piriforme con squame spinose violacee. Spontaneo in Italia, è presente in tutta l’Europa meridionale. (Z7) (Pasquale Iacomino) 286. Orobanche schultzii Mutel – Orobanchaceae – A1 E H MN OU Y Specie parassita di svariate specie erbacee (Rubia, Inula viscosa, Artemisia) spontanea (rara) nel S. Italia (Otranto, Sicilia e isole vicine). Presenta fusti sottili, cilindrici (10-50 cm), ingrossati alla base e poche foglie, lanceolate. In estate si manifestano infiorescenze dense, allungate (1,5x6-15 cm) formate da corolle con tubo pallido e fauce blu-viola, pubscente-ghiandolosa. I semi vanno naturalmente posti a germinare sulle piante succitate. (Pasquale Iacomino) 287. Osmanthus heterophyllus (G .Don) P.S. Green – Oleaceae – B1 DE H MN Q SV [Chinese holly] Denso cespuglio eretto, fino a 5 m con foglie variabili (6 cm) intere, ellittico-oblonghe o fortemente dentate, dimorfiche, coriacee. Fiori bianchi, fragranti, piccoli in tarda estate. Seguono frutticini ovati, blu. Asia sud orientale. (Z6). (Pierluigi Micheli) Oxypetalum coeruleum: vedi Tweedia caerulea D. Don. 288. Paeonia officinalis Retz. – Paeoniaceae – A2/A3 E H N QR U Y Questa pianta in inverno perde la parte aerea, che si riproduce in primavera, allorché spuntano, dalle radici rizomatose, foglie erette a lamina divisa, di colore verde lucente, seguite da steli di 50–80 cm con un solo fiore terminale, che si schiude in maggio giugno, del diametro di 10 cm, di colore rosso vinoso, con numerosi stami rossi e antere gialle. La semina deve essere fatta in autunno, poiché il seme necessita di vernalizzazione. Specie autoctona del Centro e Nord Italia, molto rustica (Z6). (Index 2012) 289. Paeonia tenuifolia L. – Paeoniaceae – A2 DE H N OR U Peonia erbacea (30-60 cm) con foglie finemente divise, simili a quelle del finocchio. Fiori a forma di coppa di 8 cm, di colore cremisi scuro con numerosi stami gialli. Fioritura primaverile. Specie originaria del Caucaso, rusticissima (Z4). (Liubina Soravito Debeni) 290. Pallenis spinosa (L.) Cass. – Asteraceae – A1 E H M O UV Y Erbacea annua o bienne (30-50 cm) con fusti ascendenti, ramosi, pelosi. Foglie basali spatolate (12-22x50-70 mm) penninervie, intere; le cauline progressivamente allungate e più piccole. Capolini di 25 mm isolati all’apice dei rami, con squame esterne acute, spinose; fiori giallo chiaro in estate. Specie spontanea in Italia, in zone aride (Z6). (Mirella Del Dottore) 291. Panax quinquefolium L. – Araliaceae – A2 D/G1 H N QR U(Z) [Ginseng americano] Si tratta di una specie erbacea perenne, con un rizoma simile ad una carota, talvolta antropomorfo, coltivato in Nord America per condire il cibo. Questa specie, molto simile al Ginseng koreano (Panax ginseng), viene ancora oggi esportata dall’America in Cina e utilizzata anche nell’industria locale. Noto anche per le sue proprietà medicinali, studi clinici avrebbero dimostrato la sua efficacia per migliorare il benessere mentale e psico-fisico nell’uomo. Preferisce l’ombra e terreni ricchi, umidi e profondi. Propagazione: i semi, separati dalla polpa rossa, andrebbero posti nel terreno in autunno, appena dopo la raccolta dalla pianta madre, per evitare che perdano umidità, altrimenti la germinazione potrebbe essere incostante e difficile. (Z3). (Renzo Bigotti) 67 292. Pancratium maritimum L. – Amaryllidaceae – A3 E H M OP UV Y [Giglio di mare; Narciso marino] Bulbosa spontanea lungo le coste del Mediterraneo (Z8). Foglie nastriformi di 40-60 cm. In tarda estate si manifestano ombrelle di 5-10 fiori imbutiformi di 8-10 cm, bianchi, molto profumati. Coltivare in terreni ben drenati e assolati. (Maria Donata Forasassi) 293. Pandorea jasminoides (Lindl.) Schum. (Campsis jasminoides; Tecoma jasminoides) – Bignoniaceae – B3 DE I(H) M OP U(TV) Vigoroso rampicante con foglie imparipennate (5-9 foglioline), verde lucido, lunghe 3-5 cm. Fioritura dalla primavera all’estate con fiori tubolari a lobi espansi, riuniti in pannocchie, di colore rosa con gola più scura Scarsa rusticità (Z9). Coltivare in aree ove il gelo sia sporadico (Z9), in pieno sole e in terreni ben drenati. Zona d’origine: N.E. Australia. (Consuelo Messeri, Pasquale Naccarati) 294. Papaver hybridum L. – Papaveraceae – A1 E MN OQ UV X1 Y Papavero spontaneo in Italia, infestante le colture cerealicole. Fusticini eretti, ispidi; foglie basali bipennatosette, le cauline pennatosette. Fiori con petali sub rotondi, violaceo-rosei con chiazza scura alla base in tarda primavera. Stami con filamenti violetti e antere blu. (Mirella Del Dottore) 295. Papaver orientale L. – Papaveraceae – A2 E H MN O U Papavero perenne di notevoli dimensioni, con fusti fioriferi alti fino 1 m. Foglie di 25 cm, ispide, pennate; fiori all’inizio dell’estate, solitari, formati da 4-6 petali ovali di 6 cm, di colore variabile dal rosso al rosa o anche arancio, con una macchia porpora alla base. Specie originaria del S.O. dell’Asia, di grande rusticità (Z3). (Deanna Farina) 296. Papaver orientale L. ‘Double Flowers’ – Papaveraceae – come la specie precedente, ma petali doppi, sfrangiati, rossi. (Patrizia Ianne) 297. Papaver rhoeas L. – Papaveraceae – A1 E H M OQ UV X1 Y Pianta annuale alta 20-60 cm, dotata di fusti eretti ricoperti di peli. Foglie basali riunite a rosetta, pennatopartite con segmenti lanceolati o ellittici e margine dentato (2 x 10 cm); foglie cauline sessili e più semplici (3-5 x 5-7 cm). Fiori solitari del diametro di 5-7 cm, con 4 petali di colore rosso vivo e numerosi stami nerastri. La fioritura avviene nel periodo primaverile-estivo. Specie originaria del bacino del Mediterraneo, diffusa anche in Italia nelle aree antropiche o come infestante delle colture. 297A) Progetto “Wildflowers” 297B) Pasquale Iacomino 298. Papaver somniferum L. ‘Duble Lilac’ – Papaveraceae – A1 E H M OQ U Cultivar caratterizzata da fiori grandi e doppi di colore lilla. (Z7) (Mirella Del Dottore) 299. Papaver somniferum L. ‘Midnight’ – Papaveraceae – A1 E M O U Cultivar alta 60-90 cm. Fiori grandi, semplici, con petali di colore bordeaux scuro e stami bianchi. (Z7). (Costanza Stagetti) 300. Papaver somniferum L. ‘Paeoniflorum’ – Papaveraceae – A1 E M OQ U Erbacea annuale (o coltivata come annuale) con foglie più o meno settate. I fiori, grandi, doppi e molto vistosi (come quelli di una peonia) di colore rosa o porpora o corallo-albicocca, sbocciano in estate. Altezza oltre il metro. (Patrizia Ianne, Mirella Del Dottore) 68 301. Papaver somniferum L. ‘White Cloud’ – Papaveraceae – A1 E M O U Cultivar alta 90-120 cm. Fiori del tipo ‘paeoniflorum’, doppi, di colore bianco puro, del diametro di 10–12 cm. (Z7). (Mirella Del Dottore) 302. Pardancanda x norrisii Lenz. (Belamcanda chinensis x Pardanthopsis dichotoma) ‘Dazzler’ – Iridaceae – A3 DE H MN O U Questo ibrido intragenerico presenta fogliame simile a quello di un Iris barbato, però di un bel colore verdeblu; la fioritura estiva, su steli di 40-60 cm, formata da corolle di 6 tepali di colore assai variabile dall’arancio, al rosso, al porpora o al blu, spesso chiazzato o maculato di nero; seguono da frutti neri, lucidi. (Gianfranco Cucchiani) 303. Parkinsonia aculeata L. – Caesalpiniaceae – C1/C2 DE I/H M OP U [Jerusalem thorn] Arbusto o alberello (4–6 m) sempreverde, con fusto e rami spinosi; fogliame pennato, con numerose foglioline ellittiche disposte sul lungo rachide. In primavera si manifestano lunghi racemi arcuati formati da fiori (2 cm) fragranti; corolla con cinque petali gialli, internamente arancio. Specie originaria dell’America tropicale (Z9), ma coltivabile in siti protetti anche in aree più fredde (Z8). (Index 2012) 304. Parodia leninghausii (Schum.) Brandt. (Notocactus leninghausii) – Cactaceae – A4 EG I M OP U(V) Cactus con fusti semplici o più o meno raggruppati e inclinati, generalmente di 60x8–10 cm, di colore verde. Fiori di 5–6 cm, giallo limone, in estate, cui seguono frutti globosi di 2 cm. Originaria del sud del Brasile, di scarsa rusticità (Z9). (Index 2012) 305. Parodia mammulosa (Lem.) N.P. Tayl. (Notocactus mammulosus) – Cactaceae – A4 EG M O V Cactus costoluto-tubercolato a fusto solitario alto fino a 10 cm e largo fino a 6 cm. Fiori gialli di 4 cm di diametro, in estate. Spine bianche rigide e diritte. Luogo di origine: Brasile meridionale (Rio Grande do Sul), Uruguay, Argentina nord-orientale. (Z9). (Lucia Cortopassi) 306. Parodia roseolutea van Vliet.(Notocactus roseoluteus) – Cactaceae – A4 EG I M O V Cactus con fusti globosi (18 × 18 cm) di colore verde scuro coperti da spine giallo-brunastre. In primavera compaiono fiori del diametro di 8 cm, di colore rosa con centro giallo, lucidi. Luogo di origine: Uruguay. (Z9) (Lucia Cortopassi, Index 2012) 307. Passiflora morifolia Mast. – Passifloraceae – B3 DEF L M OP U X1 Rampicante deciduo con steli quadrangolari. Ha foglie generalmente trilobate, verde scuro. Fiori di 3 cm, bianchi venati di porpora o verdastri. Frutti glauchi, globosi, di colore porpora. Non rustica (Z9). Specie spontanea nelle zone tropicali e subtropicali dell’America latina. (Pasquale Iacomino) 308. Paulownia catalpifolia T. Gong ex D.Y. Hong (P. tomentosa x P. elongata) – Scrophulariaceae – C2 DE H M Q UV Maestoso albero deciduo dalle larghe foglie tomentose, ovato- cordate. Ibrido creato per la facoltà di crescere molto velocemente, specie in zone che necessitano di un rapido rimboschimento. Vistosa fioritura color lavanda chiaro, dalla intensa fragranza. Proteggere dal freddo in stadio giovanile. Asia orientale. (Z5). (Acquistati) 309. Pavonia hastata Cav. – Malvaceae – B1 DE HI MN O T Arbusto sempreverde alto al massimo 2 m, cespuglioso, con rami che tendono ad allargarsi in senso orizzontale. Le foglie sono alterne, astate, con contorno crenato. La fioritura è prolungata, in pratica durante tutta l’estate. I fiori, solitari, color rosa, di 4-6 cm di diametro, sono lungamente picciolati e spuntano 69 all’ascella delle foglie. Specie originaria del Sud America. Sui testi di botanica si legge che questa pianta è delicata (forse soltanto in considerazione del luogo di origine). Al contrario, in coltivazione ha dimostrato buona rusticità. (Z8). (Pasquale Iacomino, Pietro Rodaro, Orto Bot. Pisa) 310. Pavonia missionum Ekman – Malvaceae – B1 E L M O UV Arbusto sempreverde alto 1,50-2 m. Foglie trilobate, a margini dentati. Fiori rosso vivo, simili a piccoli Hibiscus. Fioritura abbondantissima, che si prolunga per tutta l’estate. Origine: Argentina, Brasile (Z8). (Deanna Farina, Pasquale Iacomino) 311. Pavonia praemorsa (L. f.) Willd. – Malvaceae – A2/B1 E I M OP UZ Arbusto (fino a 3 m) con foglie persistenti, obovate, di 2,5–3 cm, verde scuro superiormente, tomentose al rovescio. Fiori solitari, ascellari, portati da lunghi peduncoli, di colore giallo con centro scuro, in estate. Zona d’origine: S. Africa. Scarsa rusticità (Z9). (Lucia Cortopassi, Celestino Mazzocchi) 312. Pavonia spiniflex (L.)Cav. – Malvaceae – B1 E I N O Z Arbusto o alberello (alto fino a 5 m) sudamericano. I fiori, gialli (2-2,5 cm) sono prodotti durante tutta l’estate; ma la fioritura non è appariscente, in quanto molto rada. Specie poco rustica (Z9), che dimostra di non gradire prolungate esposizioni al sole nei periodi di caldo intenso. (Celestino Mazzocchi) 313. Pelargonium x fragrans Willd. (P. exstipulatum x P. odoratissimum) – Geraniaceae – Geranio semiarbustivo dal caratteristico profumo di mela verde. Foglie ovato-oblunghe, più o meno trilobate, densamente tomentose; fiori bianchi venati di rosso. Detta essere specie ibrida, ma trovata spontanea nel Karoo (S. Africa). (Z9) (Patrizia Ianne) 314. Pelargonium odoratissimum (L.) L’Hérit – Geraniaceae – B1 DE I M O U(VZ) Pelargonio arbustivo, con numerose ramificazioni eretto-ascendenti. Le foglie sono molto numerose, fragranti, cuoriformi o reniformi, di 3-4 cm con margini rotondato-dentati. I fiori, estivi, sono portati su peduncoli di 6-7 cm in numero di 5-10 e sono di colore bianco. Specie originaria del Sud Africa, di scarsa rusticità (Z9). (Teresa Ciccu) 315. Pelargonium peltatum (L.) L’Hér. – Geraniaceae – A2 E I MN O U(VZ) Il comune “geranio a edera”, originario del S. Africa (Z9), caratterizzato dal portamento ricadente e dalla copiosa fioritura durante la buona stagione. (Fiorella Verona) 316. Pelargonium vitifolium (L.) L’Herit. – Geraniaceae – B1 DE I MN O U(V) Specie arbustiva alta fino a 1 m. Foglie pubescenti, alle volte rugose, fortemente aromatiche. Infiorescenze con 5–10 fiori del diametro di 15 mm. Fiori di colore rosa chiaro in primavera–estate. Simile a P. capitatum. Luogo di origine: Sud Africa (Capo sud–occidentale e meridionale). (Z9). (Index 2012) 317. Periploca sepium Bunge – Apocynaceae – B4 DE H MN O U Una liana spogliante di 3-4 m, con foglie lanceolate (1,5-2 x 4-10 cm), di colore verde scuro, lucenti. Fiori di colore porpora, riuniti in cime laterali. Ad essi seguono capsule lineari accoppiate, unite alla base, peduncolate e pendule. Specie proveniente dalla Cina. (Z7). (Celestino Mazzocchi) 318. Persicaria filiformis Nakai (Polygonum virginianum) – Polygonaceae – A2 DE H N O U(Z) X1 Erbacea perenne alta fino a 120 cm. Foglie (8-15 × 4-9 cm) da ovate a ellittiche, acuminate o arrotondate, portate da piccioli di 3 cm. Fiori piccoli, bianco-verdastri o rosati in lunghe spighe terminali della lunghezza 70 di 20-40 cm. Fiorisce in tarda primavera e in autunno. Luogo di origine: Giappone, Himalaya e Stati Uniti Nord-orientali. (Z5). (Consuelo Messeri) Pharbitis hederacea: vedi Ipomoea nil (L.) Roth. 319. Philadelphus schrenkii Rupr. – Saxifragaceae – B2 E H M Q U X1 Arbusto deciduo dotato di corteccia desquamante molto decorativa. Le foglie sono ovali con margine dentato (7-13 × 4-7 cm), di colore verde che vira al giallo durante l’autunno. Fiori con 4 petali bianchi (1 × 1,2 cm), molto fragranti, raccolti in racemi terminali. La fioritura avviene in estate. Diffuso nelle foreste miste di Cina, Corea e Russia sud-orientale. Rustica. (Acquistati) Phlomis anatolica ‘Lloyd’s Variety’: vedi Phlomis grandiflora H.S. Thomps. ‘Anatolica’ 320. Phlomis fruticosa L. (P. viscosa) – Lamiaceae – B1 DE H M OP U(V) X1 Y [Salvia di Gerusalemme] Arbusto sempreverde alto fino a 1,5 m. Foglie lanceolate, bianco-grigie, tomentose (4-10x2-3 cm). Fiori in verticilli nella parte alta del fusto, in giugno/luglio, di un appariscente colore giallo vivo. Adatta per terreni aridi, per zone litoranee e assolate. (Pasquale Iacomino) 321. Phlomis grandiflora H.S. Thomps. ‘Anatolica’ (P. anatolica ‘Lloyd’s Variety’ – Lamiaceae – B1 DE H M O UV X1 Arbusto alto fino a 1 m. Foglie basali ovate-oblunghe, tomentose, 3-8 x 24 cm, verdi sulla pagina superiora e bianche su quella inferiore. Fiori con corolla gialla (3-4 cm), riuniti in verticillastri. Vive nelle macchia e nei boschi aridi di Grecia e Turchia. Discretamente rustica (Z8). (Massimo Cantoni) 322. Phlomis russelliana (Sims.) Benth. (Phlomis viscosa) – Lamiaceae – A2 DE H M OP U X1 Erbacea perenne, alta fino a 80 cm, con foglie lanceolate, tomentose, con venature evidenti. Fiorisce in giugno con verticillastri di colore crema e fiori tubulari, penduli. Originaria dell’Ovest della Siria. Predilige esposizioni in pieno sole. Si consiglia di potare drasticamente in autunno e di pacciamare. (Z7). (Enrico Zarri) Phlomis viscosa: vedi Phlomis fruticosa (Sims.) Benth. 323. Phytolacca bogotensis Kunth. – Phytolaccaceae – B1 F I M O U Arbusto perenne, alto fino a 2 metri, con foglie grandi e fiori, in spicastri terminali, di colore rosa. Origine: zone montagnose e collinose del centro America, Cile, ove pare sia infestante. (Z9/Z10). (Pasquale Naccarati) 324. Pimpinella saxifraga L. – Apiaceae – A2 E H N OR UV Y Erbacea perenne (20-60 cm) con fusti eretti, glabri e foglie imparipennate (5-11 segmenti ovato-lanceolati di 5-20x15-25 cm). Fiori in ombrelle di 7-15 raggi e petali bianchi, raramente rosei, pelosi al bordo. Fioritura estiva.) Specie spontanea nel nord-centro Italia, rustica (Z5). (Pasquale Iacomino) 325. Pistacia atlantica Desf. – Anacardiaceae – C1 D I M QO Z X3 [Mount Atlas mastic] Albero sempreverde con foglie imparipennate (7-11) ad elementi (6 x 1,5 cm) lanceolati ed a rachide alato. Infiorescenze panicolate, dioiche. Frutto ovoide. Specie utilizzata da portainnesto per Pistacia vera. Nord Africa (Z9). (Acquistati) 326. Pistacia terebinthus L. – Anacardiaceae – B1/B2 EF H M R U Y [Terebinto] Cespuglio o alberello della macchia mediterranea con odore resinoso e foglie coriacee, imparipennate (3-9 segmenti), decidue nei climi freddi, semidecidue altrove. Fiori ascellari bruni, cui seguono negli esemplari femminili 71 (specie dioica) drupe ovoidali rosos scure a maturità. Ottima resistenza anche nei climi più rigidi (Z6). Utilizzato come porta innesto per Pistacia vera. (Patrizia Ianne) 327. Platycodon grandiflorus (Jacq.) A. DC. – Campanulaceae – A2/A4 E H M OP U Il noto “Fiore paracadute”. Erbacea perenne tuberosa alta fino a 70 cm con fiori campanulati blu, simili ad un paracadute, prima di schiudersi in primavera. Originaria della Cina, Manciuria e Giappone. Specie rusticissima (Z4). (Mirella Del Dottore) Poinciana gilliesii: vedi Caesalpinia gilliesii (Wallich ex Hook.) Benth. 328. Pollia japonica Thunb. – Commelinaceae – A2/A3 DE H N O U Erbacea perenne rizomatosa alta 30–90 cm. Foglie lucide, simili a quelle dello zenzero, della lunghezza di 20–30 cm. In tarda estate-autunno compaiono lunghe spighe di piccoli fiori bianchi, seguite da appariscenti bacche blu. In inverno la pianta perde la parte aerea e ricaccia in primavera. Luogo di origine: Giappone. (Z4). (Patrizia Ianne) 329. Polygonatum odoratum (Miller) Druce – Convallariaceae – A2/A3 EF H N OR U Y X1 [Sigillo di Salomone] Specie perenne provvista di un rizoma con caratteristici incavi a sigillo, da cui il nome volgare. Spontanea in tutta Italia in boschi aridi, presenta fusti eretti (30–50 cm) angolosi e foglie glauche di sotto. Fiori profumati di 1,5–2 cm alla ascella delle foglie, penduli, tubolosi, bianchi con 6 denti verdastri. Fioritura tardo primaverile, cui seguono bacche sferiche, nero bluastre. Rusticissimo (Z4). (Pasquale Iacomino) Polygonum virginianum: vedi Persicaria filiformis Nakai 330. Potentilla pensylvanica L. – Rosaceae – A2 DE H MN OQ U Erbacea perenne con fusti alti fino a 80 cm e foglie imparipennate (5-19) composte da foglioline lanceolate di 2x7 cm, grigio verdi, setolose sopra e tomentose al rovescio. Fiori di 1,2 cm, numerosi, in panicoli terminali in estate, gialli. Zona d’origine: Spagna, N. U.S.A. Perfetta rusticità (Z4). (Ivo Berlucchi) 331. Primulina tamiana (B.L.Burtt) Mich. Möller & A. Weber ‘Maysie’ (Chirita tamiana) – Gesneriaceae – A2 E L N O U(Z) Piccola pianta erbacea con foglie suborbicolari (simili a quelle delle violette africane), portate da un lungo picciolo. La pianta è quasi acaule: produce, nel corso degli anni, un breve fusticino lignificato e scarsamente ramificato. La fioritura è abbondante e avviene durante tutto l’anno, ma in particolare quando le giornate iniziano ad accorciarsi. I fiori sono campanulati, bianchi con due macchie viola nella gola. Ogni lungo e sottile scapo fiorale può portare diversi fiori che durano a lungo sulla pianta. La specie botanica è originaria del Vietnam. Questa cultivar gradisce essere annaffiata abbondantemente durante l’estate, ma scarsamente in inverno. L’eccessiva umidità dell’aria, specialmente nel periodo freddo, può far comparire macchie brune sulle foglie. In inverno tenere al caldo. (Z11) (Consuelo Messeri) 332. Proboscidea louisianica (Mill.) Thell. (Martynia louisianica; Ibicella louisianica) – Pedaliaceae – A1 EF MN O U Erbacea annuale ricoperta di peluria viscido– erfogliat, con fusti che possono arrivare fino a 60 cm, ramificati, prostrati o ascendenti. Foglie largamente ovate, di 8–20 cm, oblique, sorrette da un robusto picciolo (5–15 cm). Infiorescenze in racemi composti da molti fiori tubolosi di 3–5 cm, da bianco crema a porpora, con gola gialla e macchie rosa–porpora. Seguono strani frutti di 10–20 cm, a forma di barchetta, crestati, con un paio di 72 protuberanze simili a corna all’estremità. Zona d’origine: S. U.S.A., Messico. (Faliero Ciomei, Fausto De Gregori) 333. Prunus lusitanica L. – Rosaceae – B1/C1 E H M O U X3 Arbusto o albero sempreverde originario della Spagna e del Portogallo, che può raggiungere l’altezza di 12 m. Ha foglie ovato-lanceolate, lunghe fino a 10 cm, con margine dentellato ed apice appuntito. All’inizio dell’estate produce numerose spighe pendule, costituite da una miriade di fiorellini bianchi. Seguono bacche di 1 cm di diametro, inizialmente rosse, nere in autunno, a maturazione. (Z6). (Pasquale Naccarati) 334. Puya berteroniana Mez. – Bromeliaceae – A2 DEG I MN O U(V) Specie nativa del Cile centrale, alta fino a 4,5 m (in fioritura). Foglie lunghe fino a 1 m con spine uncinate sul margine. Scapo fiorifero tomentoso portante all’apice un’infiorescenza ramificata costituita da numerosi fiori a tre petali di colore verde-bluastro. (Z8) (Acquistati) 335. Puya coerulea Lindl. – Bromeliaceae – A2 DEG H MN O U(V) Pianta erbacea perenne, originaria del Cile, costituita da una rosetta di foglie argentate e seghettate (lunghe fino a 60 cm) che arriva ad una altezza di circa 2 m. Da questa, in estete, parte una infiorescenza, anch’essa lunga fino a 2 m, portante fiori blu. Esige posizioni soleggiate e terreno perfettamente drenato. Luogo di origine: Cile. Si può considerare la più rustica delle bromeliacee (Z8). (Giuseppe Marcucci) 336. Pyrus calleryana Decne. – Rosaceae – C2 E H M Q VZ X3 Piccolo albero con ramificazioni prevalentemente laterali, fornite di spine. Foglie (48cm.), ovate, a margini dentellati, glabre, brillanti, con picciolo 2-4 cm. Fiori bianchi di 2-2,5 cm che producono piccoli frutticini rotondi, bruni. Origine Cina (Z5) (Orto Bot. di Lucca) Quamoclit pinnata: vedi Ipomoea quamoclit L. 337. Quercus ilicifolia Wangenh. – Fagaceae – B2/C2 D H M Q UV [Bear oak] Denso cespuglio o piccolo albero (1-8 m) deciduo con rami divaricati, corteccia bruno-scura a maturità, mentre i rametti sono verde rossastro e tomentosi. Foglie obovate-oblunghe ( fino a 10 cm), spesso 5 lobate e tomentose sulla pagina inferiore. Ghiande a coppia, ovoidi o quasi sferiche. USA orientali (Z6) (Pierluigi Micheli) 338. Quercus marylandica Du Roi – Fagaceae – C2 D H M Q ST [Black jack oak] Albero deciduo a lenta crescita, con corteccia marrone scuro, rugosa, giovani rami tomentosi che mutano in grigio-cenere. Foglie ampie (10-17cm), obovate con apice spesso trimucronato che da verde cupo lucido si trasformano, in autunno, in giallo e poi bruno. Ghiande solitarie o a coppia, piccole (1-2 cm) con cupola ricoprente il frutto per 2/3. USA sud orientale (Z5) (Pierluigi Micheli) 339. Ratibida columnifera (Nutt.) Wooton – Asteraceae – A2 E H MN O U Erbacea perenne alta fino a 75 cmcon grandi capolini con fiori del raggio ovati, di colore rosso scuro con bordo giallo, rivolti all’ingiù. Disco allungati a formare una sorta di cilindro di colore dapprima verde, poi marrone man mano che si aprono i fiori. Ottimo da recidere. Questa specie è originaria delle praterie nordamericane (dal British Columbia al New Mexico) ed è comunemente conosciuta come “fiore a sombrero”. Soffre un po’ per il forte caldo e la siccità estiva delle 73 zone mediterranee. Perfettamente rustica. (Z3). (Deanna Farina, Gerardina Giovannardi, Patrizia Ianne) 340. Rehmannia elata N.E. Br. – Gesneriaceae – A2 E I M O UZ Erbacea perenne alta fino a 1,5 m. Le foglie della rosetta sono lobate, dentate e coperte da una ruvida peluria, mentre le foglie caulinari sono intere o solo debolmente divise. Da giugno ad agosto compaiono lunghi racemi di grossi fiori penduli, tubulari, espansi all’estremità, rosa porpora a gola gialla macchiata di scuro. Origine: Cina. Poco rustica (Z9). (Deanna Farina, Index 2012) 341. Reseda odorata L. – Resedaceae – A1 E MN O U X1 Y [Amorino] Erbacea annuale o biennale, alta fino a 60 cm, con foglie oblanceolate. I fiori, bianchi o giallastri, riuniti in lunghi racemi apicali eretti, sbocciano da maggio a settembre e sono profumati. Origine: bacino del Mediterraneo. Specie diffusa in Europa centrale e meridionale. Pianta usata per l’estrazione di un olio, da impiegare nella preparazione di profumi. Predilige terreno calcareo. (Z7/Z8). (Pasquale Iacomino) Raphiolepis japonica ‘Albiflora’: vedi Rhaphiolepis umbellata (Thunb.) Mak. ‘Albiflora’ 342. Rhaphiolepis umbellata (Thunb.) Mak. ‘Albiflora’ (Raphiolepis japonica ‘Albiflora’) – Rosaceae – B1 DEF H MN OQ U X1 Arbusto sempreverde con fogliame ovato, coriaceo, lungo fino a 10 cm, verde scuro. Alla fine della primavera produce pannocchie di fiori bianchi in questa varietà, larghi 2 cm, cui seguono frutti di 1 cm neri a maturità, persistenti per lungo tempo sulla pianta. La specie è originaria della Corea e del Giappone, di buona rusticità (Z8). (Pasquale Iacomino) 343. Rhus copallinum L. – Anacardiaceae – C2 D H M Q U [dwarf sumac o mountain sumac] Piccolo albero deciduo con giovani rami rossi. Foglie pennate (15-30 cm) con 9-15 elementi oblungo- lanceolati e margine intero, dal colore autunnale rosso molto acceso. Frutti rossi e pubescenti. USA orientali. (Z5). (Acquistati) 344. Rhynchosia caribaea (Jacq.) DC. – Fabaceae – A1 E L MN O U Erbacea perenne sarmentosa. Foglie tripartite con segmenti ovati. Fiori papilionacei, della lunghezza di oltre 15 cm, di colore giallo limone con venature viola sul lato esterno dei petali superiori e carena con punta purpurea. Fiorisce tra agosto e marzo. Luogo di origine: Caraibi orientali, dove cresce in foreste costiere e praterie. (Z10) (Index 2012) 345. Rhodotypos scandens (Thunb.) Mak. – Rosaceae – B2 EF H MN OQ U Arbusto deciduo con foglie ovate (4x6 cm), dentate, corrugate di sopra, giallo pubescenti al rovescio. Grandi fiori bianchi in primavera, cartacei, formati da 4 petali; seguono bacche nere, lucide, a lungo persistenti. Zona d’origine: Cina, Giappone. Rusticità completa (Z5). (Celestino Mazzocchi, Pierluigi Micheli) 346. Ricinus communis L. ‘Sanguineus’ – Euphorbiaceae – B1 DF I M OP U [Ricino rosso] Arbusto adatto a climi miti (Z9), trattato come annuale in zone più fredde (Z8). Portamento eretto, allargato (2-3 m). Fusti e foglie rosse scuro in questa cultivar, grandi (20-40 cm), palmato-lobate, con margini dentati. Fiori poco appariscenti, giallastri, in infiorescenze terminali e frutti spinosi rossi a forma di capsule, contenenti tre semi a forma di fagiolo, velenosi. La specie è originaria dell’Africa Nord Orientale. (Pasquale Iacomino) 74 347. Rohdea japonica (Thunb.) Roth. – Convallariaceae – A2 DE H N OR U Erbacea perenne sempreverde provvista di un corto rizoma, nativa del Giappone. Foglie robuste, carnose, riunite a rosetta basale, erette, oblanceolate, acute, lunghe 20–30 cm e larghe 4–6 cm. Fiori su scapi di 5–6 cm, bianchi, debolmente profumati in primavera, cui seguono numerosi frutticini rossi a maturità. Specie rustica (Z7). I semi provengono da piante con variegatura biancastra sul bordo, che però generalmente non ritorna se propagata per seme. (Angelo Lippi) 348. Rosa arkansana Porter. – Rosaceae – B2 DE H M OQ U X1 X3 [Praire rose] Rosa spogliante che forma un arbusto di 50-100 cm, molto ramificato, a portamento tappezzante, spinoso e setoloso. Foglie (2-6 cm) imparipennate (911), obovate, verde lucente superiormente, tomentose al rovescio. Fiori in estate disposti in in racemi laterali, ciascuno di 2-4 cm, di colore rosa scuro; frutti 1-1,5 cm, rossi. Specie originaria degli U.S.A centrali, di grande rusticità (Z4). (Pasquale Naccarati) 349. Rosa gallica L. ‘Pumila’ – Rosaceae – B2 DE H M OQ U Varietà nana della R. gallica [dwarf Austrian rose] (20-30 cm). Piccolo cespuglio assai spinoso, dal fogliame minuto, verde scuro. Fiori semplici con petali rosa-porpora, più chiari nella parte inferiore, moderatamente fragranti. (Z6). (Pasquale Iacomino) Rosa lucida: vedi Rosa virginiana Herrm. 350. Rosa sancti-andreae Degen & Trautm. – Rosaceae – B2 EF H M Q U Specie rara, utilizzata per ibridi e innesti. Ha rami poco spinosi e foglie ovali di colore verde chiaro. I fiori sono semplici, di colore rosa chiaro; ma più interessante è la fruttificazione, molto appariscente, costituita da bacche di colore rosso arancio, che restano sulla pianta per tutto l’inverno. (Z5). (Pasquale Naccarati) 351. Rosa virginiana Herrm. (R. lucida) –Rosaceae – B2 DEF H M Q VZ X1 X3 Cespuglio deciduo dal portamento eretto, pollonante, con foglie lucenti che arrossiscono in autunno. Produce fiori a coppa, rosa brillante, semplici o in mazzetti seguiti da frutti sferici, rosso rubino. USA orientali (Z3). (Acquistati) 352. Rudbeckia hirta L. ‘Rustic Dwarfs’ – Asteraceae – A1 E H M OQ U Erbacea generalmente biennale alta circa 1 m, con foglie e fusti molto ruvidi. Le foglie sono lanceolate o oblolanceolate, lunghe fino a 10 cm. La sua attrattiva principale sono i capolini solitari all’apice dei peduncoli, costituiti da lunghe ligule periferiche, gialle all’apice e marroni-rossastre alla base. Il disco centrale è nero. La fioritura è estiva. Luogo di origine: USA centrali e settentrionali. (Liubina Soravito Debeni) 353. Ruellia humilis Nutt. – Acanthaceae – B2 E H MN OQ U Arbusto spogliante (20-40 cm) con fusti eretti all’inizio, poi molto ramificati e espansi. Foglie lanceolate. Interessante la sua fioritura estiva, formata da racemi di fiori di colore blu lavanda. Specie originaria del N. America, rusticissima (Z4). (Deanna Farina) 354. Sabal minor (Jacq.)Pers – Arecaceae – B1/C1 DE I(H) M OR U Palma con tronco parzialmente sotterraneo, alta fino a 3 m, di lento accrescimento. Foglie a ventaglio di 1 m, rigide, di colore blu verde. Infiorescenze eccedenti il fogliame, frutti di 1,3 cm, neri, globosi. Specie originaria del Nord Carolina, Sud 75 Florida, Est Texas (Z9), coltivabile, se riparata, anche in zone più fredde (Z7). (Orto Bot. di Lucca) 355. Salvia aethiops L. – Lamiaceae – A2 E H M OP UV X1 Y Erbacea perenne con peluria bianco tomentosa, alta 15-20 cm, con ramificazioni arcuate. Foglie ovate, profondamente dentate. Fiori in panicoli, riuniti in verticilli 6-12 flori, con corolle bianche che si manifestano all’inizio dell’estate. Specie proveniente da regioni mediterranee, rustica (Z8). (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”) 356. Salvia azurea Lam. – Lamiaceae – A2/B2 E H M O U X1 Specie perenne semiarbustiva che può arrivare fino a 2 m in altezza, con foglie lanceolate le basali, quasi lineari quelle caulinari. Fiori riuniti in spighe con corolle blu scuro con labbro inferiore prominente. Fioritura estiva; specie originaria del N. America, completamente rustica (Z6). (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”) 357. Salvia cleistogama De Bary & M. Paul – Lamiaceae – A2 E H M O U Una erbacea perenne (30-50 cm), coperta di peluria, con foglie irregolarmente pennate ovato-oblunghe di 7-8 cm. Fioriura primaverile-estiva formata da fiori blu riuniti in verticilli ben distanziati. Specie originaria del S. Africa, rustica (Z7). (Acquistati) 358. Salvia coccinea Juss. Ex Murray – Lamiaceae – A2/A1 E I M O U Erbacea perenne trattata a volte come annuale. Presenta steli eretti coperti di densa peluria. Foglie triangolari, pubescenti, dentate. Infiorescenze in spighe lunghe anche 20-25 cm; fiori grandi, bilabiati, rosso vivo. Fioritura prolungata per tutta l’estate. Adatta per formare grandi macchie di colore nelle bordure o per gruppi isolati. Originaria dell’America tropicale (Z9). (Consuelo Messeri) 359. Salvia coccinea Juss. Ex Murray ‘Lovelyness’ – Lamiaceae – A2/A1 E I M O U Come la specie precedente, ma con fiori bianchi e rosa. (Consuelo Messeri) 360. Salvia coccinea Juss. Ex Murray ‘Rosea’ – Lamiaceae – A2/A1 E I M O U Erbacea perenne trattata a volte come annuale. Presenta steli eretti coperti di densa peluria. Foglie triangolari, pubescenti, dentate. Infiorescenze in spighe lunghe anche 20-25 cm; fiori grandi, bilabiati, rosa in questa varietà. Fioritura prolungata per tutta l’estate. Adatta per formare grandi macchie di colore nelle bordure o per gruppi isolati. La specie è originaria dell’America tropicale (Z9). (Pasquale Iacomino) 361. Salvia forskaohlei L. – Lamiaceae – A2 DE H M O U X1 Erbacea perenne a fogliame sempreverde ovato o lobato, con base cordata, grandi (15-30 cm). Fioritura dall’estate all’autunno in spighe terminali alte fino a 90 cm di corolle con tubo bianco e fauci violette; labbro inferiore macchiato di bianco. Specie originaria della Bulgaria e costa turca del Mar Nero, di ottima rusticità (Z7). (Pasquale Iacomino, Enrico Zarri) 362. Salvia glutinosa L. – Lamiaceae – A2 DE H M O U X1 Y Specie spontanea in Europa e Asia occidentale. Erbacea perenne con base legnosa e portamento allargato. Ha grandi foglie verdi chiare, dentate, sostenute da lunghi piccioli. I fiori, estivi, sono di colore giallo pallido striato di rosso mattone. La parte aerea si riduce molto durante l’inverno. Ottima rusticità (Z6). (Pasquale Iacomino) 76 363. Salvia miltiorrhiza Bunge – Lamiaceae – A2 E H MN O U X1 Erbacea perenne con fusti ramificati della lunghezza di 30-60 cm. Foglie grandi, intere o divise. Infiorescenze lunghe fino a 3 m, pubescenti e ghiandolose. Fiori in verticillastri, con corolla bilabiata di colore che varia dal viola chiaro al blulavanda, della lunghezza di 2,5 cm e con calice purpureo. Ha proprietà medicinali. È rustica fino a -10°C. (Z6). (Pasquale Iacomino) 364. Salvia pratensis L. – Lamiaceae – A2 E H M OQ U X1 Y Erbacea perenne alta 30-50 cm con fusti eretti pubescenti e foglie basali picciolate e ovate; le cauline sono invece sessili. Infiorescenza semplice con fiori riuniti in verticillastri di 4-6 ciascuno, violetti, con labbro superiore pronunciato. Fiorisce da maggio ad agosto. È specie eurimediterranea e cresce preferibilmente in prati aridi. Rusticissima (Z3). (Pasquale Iacomino) Salvia regeliana: vedi Salvia verticillata L. 365. Salvia roemeriana Scheele – Lamiaceae – A2 E H N O TV X1 Erbacea perenne alta 60 cm. Foglie piccole, larghe 2-3 cm, tondeggianti, dentellate. Fiori lunghi 2-4 cm in racemi di 5-8 cm, rosso cremisi. Fiorisce dalla primavera a tutta l’estate. Pianta vistosa, adatta a zone semiombrose asciutte. Origine: Texas, Messico settentrionale (Coahuila, Nuevo Leon). (Z7). (Pasquale Iacomino) 366. Salvia scabra Thunb. – Lamiaceae – A2 E MN O V X1 Piccola erbacea, pelosa. Foglie in rosetta basale, fortemente crenate. Lo stelo porta all’apice uno spicastro con fiori piccoli, tubolari, di colore fra il rosa e il lilla. Origine: Etiopia. Rusticità da definire. (Pasquale Iacomino) 367. Salvia sclarea L. – Lamiaceae – A1 DE H M OQ U X1 Y [Scanderona] Erbacea biennale con portamento eretto (50-100 cm). Il fusto e le foglie, carnose e tomentose, hanno un profumo molto intenso. I fiori, di colore rosa con venature viola e bianco, sono riuniti in infiorescenze che presentano brattee rosa-lilla, persistenti e sbocciano su spighe lunghe 30 cm, tra giugno e luglio. Adatta per zone rocciose, aride e soleggiate, è una specie commestibile e molto utilizzata in erboristeria. Spontanea in Europa e Asia occid., di buona rusticità (Z8). (Massimo Cantoni, Mirella Del Dottore, Pasquale Iacomino) 368. Salvia sclarea L. ‘Alba’ – Lamiaceae – A1 DE H M OQ U Come la precedente, ma con fiori bianchi e brattee verdi. Stessa rusticità (Z8). (Massimo Cantoni) 369. Salvia somalensis Vatke – Lamiaceae – B1 DE I(H) M O U(V) X1 Arbusto ramificato, alto fino a 1 m, con foglie profumate, oblunghe, di colore verde giallastro. Infiorescenze di colore simile al glicine, da maggio a ottobre. Originaria della Somalia.(Z10). (Celestino Mazzocchi) 370. Salvia tiliifolia Vahl. – Lamiaceae – A1 DE M O UV X1 – Erbacea annuale alta fino ad 1 m. Foglie ovate, pubescenti, con margine crenato; le infiorescenze portano numerosi fiori celesti. La fioritura avviene in estate. Predilige terreni ben drenati e si presta alla coltivazione in contenitore. I semi, soprattutto in Messico, sono consumati in vario modo. Luogo d’origine: America centrale. (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”, Pasquale Iacomino) Salvia verbenaca L. – Lamiaceae – A2 E H OQ U X1 Y Erbacea 371. perenne (20-50 cm) con fusti eretti, ramosi, ricchi di peluria. Foglie basali portate da piccioli di 3-5 cm e lamina ellittica (3-4x6-10 cm), con 3-4 lobi ottusi. Foglie 77 cauline progressivamente più piccole. Infiorescenze semplici, allungate, con corolla portata da calici provvisti di peluria lanoso-biancastra. Corolle di colore generalmente viola. La fioritura si manifesta in vari periodi dell’anno. Rustica (Z6) 371A) Massimo Cantoni 371B) [Montalbano PT] Enrico Zarri 372. Salvia verticillata L. (Salvia regeliana) – Lamiaceae – A2 E H MN O U X1 Y Pianta erbacea perenne (40-80 cm) spontanea nel centro-N. Italia, piuttosto rara. Foglie vistose basali (4-8x10-18 cm), cuoriformi, spesso con 2 segmenti lanceolati; le superiori più piccole, subsesssili. In estate, all’apice di scapi fioriferi, si manifestano verticilli 15-20flori formati da corolle violaceo-bluastre di 10-15 mm, il cui labbro superiore è ristretto alla base. Rustica (Z6). (Massimo Cantoni) 373. Salvia viscosa Jacq. – Lamiaceae – A2 DE H M O U X1 Questa specie ha foglie basali, rugose, di forma quasi ellittica, con margine irregolarmente crenato e lobato. Forma ciuffi densi di foglie (60x60). Gli steli fiorali, viscosissimi come dice il nome, lunghi oltre il metro, portano, in primavera-estate, corolle di piccoli fiori bicolori: il labbro superiore è porpora scuro, l’inferiore rosa pallido. La fioritura si ripete anche a fine estate.Specie da coltivare in diversi esemplari nelle aiuole spontanee. Rusticissima. Origine: Medio Oriente (Z7). (Pasquale Iacomino) 374. Sanguisorba officinalis L. – Rosaceae – A2 E H MN OQ S Y X1 Detta anche salvastrella maggiore o Meloncello, si tratta di una specie erbacea, alta fino a 1 m, tipica degli ambienti umidi e delle torbiere. Le foglie, pennatosette, hanno segmenti oblungo-ovati, dentellati sul margine. I fiori, privi di corolla e con stami notevolmente sporgenti, sono riuniti in infiorescenze ovali di colore rosso scuro. Le foglie sono utilizzate a scopo medicinale per curare le affezioni intestinali acute e croniche. Spontanea anche in Italia, questa specie è diffusa in tutto l’emisfero boreale. (Z4) (Liubina Soravito Debeni) 375. Sapindus drummondii Hook. & Arn. – Sapindaceae – C2 DEF H M OQ U Albero deciduo, alto fino a 16 m, con corteccia grigia o rosso bruna e giovani rami pubescenti. Foglie lunghe fino a 20 cm, paripennate con 4-10 paia di foglioline obliquamente lanceolate, ciascuna di 4-7 cm, glabre di sopra, pubescenti al rovescio. Fiori bianco-giallastri, di 5 mm, in panicoli pubescenti di 15-25 cm, cui seguono frutti di 1,5 cm, gialli, neri a maturità. Specie originaria del S.O. degli U.S.A. (Z8). (Orto Bot. di Lucca) 376. Sarcococca confusa Sealy – Buxaceae – B1 DEF H N OQ U Arbusto sempreverde densamente ramificato, alto fino a 2m. Foglie ellittico-lanceolate, acuminate, verde scuro, più chiare al rovescio. Fiori crema, di 0,5 cm. In infiorescenze profumatissime, in inverno, cui seguono frutti rosso-nerastri, globosi. Zona d’origine non nota. Ottima rusticità (Z6). (Pasquale Iacomino) Sarothamnus scoparius: vedi Cytisus scoparius (L.) Link 377. Scabiosa columbaria L. – Dipsacaceae – A2 E H MN O U X1 Y Erbacea perenne con radice fittonante; fusti eretti, ramosi in alto (40-80 cm), foglie basali profondamente incise, le cauline progressivamente pennatosette. Capolini (2-3 cm) numerosi in estate, su peduncoli brevi; corolla violacea. Specie presente in buona parte d’Italia. (Pasquale Iacomino) 78 378. Scabiosa stellata L. ‘Drumstick’ – Dipsacaceae – A1 EF M O U X1 Erbacea annuale, alta fino a 30 cm. I capolini, larghi 2,5-3 cm, composti da fiori centrali piccolissimi e fiori laterali poco più grandi, di colore bianco, sbocciano da giugno ad agosto. Anche i frutti sono decorativi e possono essere impiegati in composizioni floreali secche. (Mirella Del Dottore) 379. Scilla peruviana L. – Hyacinthaceae – A3 E H M O UV X1 Ybulbi ingrossati ovoidali. Foglie nastriformi, lanceolate, carnose, formanti rosette basali aperte. Infiorescenze composte, dense, bianco-violacee; stami con filamenti azzurri molto evidenti e antere gialle. Pianta molto particolare che presenta riposo estivo e vegetazione invernale. Spontanea nel bacino del Mediterraneo (Z8). (Lucia Cortopassi) 380. Scrophularia peregrina L. – Scrophulariaceae – A1 E MN O U Y Erbacea annuale spontanea in Italia dal sud fino alla Liguria. Fusti quadrangolari eretti, alti 4–8 dm e foglie ovali o ovali–lanceolate, cruoriformi o troncate alla base, di colore verde lucido. Fiori in primavera–estate all’ascella delle foglie, formati da corolle purpuree di 5–7 mm. Ottima rusticità (Z6). (Mirella Del Dottore, Index 2012) 381. Sedum amplipetalum DC. – Crassulaceae – A4 E H M O V Y X1 Specie succulenta alta fino a 25 cm. Foglie carnose subcilindriche di colore verde brillante, verde scuro o glauche, sfumate di rosso e della lunghezza di 2 cm. Fiori bianchi o gialli del diametro di 7-10 mm in infiorescenze piatte apicali. Fiorisce in estate. Luogo di origine: Europa centrale e meridionale, Turchia; naturalizzata in Nord America. Gradisce posizioni in pieno sole cresce bene tra la ghiaia, nelle fessure delle rocce e tra i sassi. (Z7) (Mirella Del Dottore) 382. Sedum palmeri S. Watson – Crassulaceae – A2 A4 DEG H M U(V) Pianta succulenta per giardini rocciosi e per aiuole, vista la sua resistenza e la crescita veloce e tappezzante. Presenta fiori a 5 petali che sbocciano riuniti in infiorescenze terminali che si manifestano a fine primavera. Le foglie si colorano da verde pallido a giallo, e con i primi freddi, le punte diventano rosa. Abbastanza resistente a pioggia e freddo, ricaccia vigorosamente in primavera. Originaria del Messico, di buona rusticità (Z8). (Index 2012) 383. Senecio macroglossus DC. – Asteraceae – B3 DE L N P VZ [Natal ivy, Wax vine] Rampicante sempreverde, con portmento ricadente e lievemente lignificante. Foglie verdi, da trigone ad astate, che ricordano l’edera. La fioritura è abbastanza inconsueta e consiste in capolini larghi 5-6 cm, bianchi o giallastri. Ne esiste una varietà a foglie variegate. Sud Africa (Z9). (Teresa Ciccu) 384. Senna corymbosa (Lam.) Irwin & Barneby (Cassia floribunda) – Caesalpiniaceae – B1 DE I(H) M OP U Forse la specie più comune, ma anche una delle più rustiche. Si tratta di un arbusto sempreverde, coltivabile all’aperto in molte zone italiane (Z8), purchè in siti protetti e ben esposti. Foglie composte (6-10) sempreverdi, ovato-acuminate, verde giallastro. Fiori di 2 cm in autunno, riuniti in corimbi lunghi fino a 20 cm, di colore giallo dorato, papilionacei. Coltivare in pieno sole e in terreni ben drenati. Zona d’origine: Argentina, Uruguay. (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”, Giuseppe Marcucci) Senna javanica: vedi Cassia javanica :Aubl. 79 385. Senna marylandica (L.) Link. (Cassia marylandica) – Caesalpiniaceae – A2 E H M O U Erbacea perenne (1–2 m) con numerosi fusti più o meno eretti ricchi di foglie, lunghe da 12 a 30 cm, composte da 5–9 paia di foglioline ellittiche, verde giallastro di sopra, pallide al rovescio. Fiori durante l’estate, numerosi, riuniti (3–9) in racemi, con sepali rosa–bruno e petali gialli di 10–15 mm. Seguono frutti lineari, lunghi 10–15 cm, inizialmente rossastri, poi neri a maturità. Specie originaria dell’O. U.S.A., di notevole rusticità (Z4). (Pasquale Iacomino, Index 2012) 386. Sesbania punicea (Cav.) Benth. (Daubentonia punicea DC.) – Fabaceae – B1/B2 E I(H) M OP U Arbusto originario del Brasile meridionale, Argentina e Uruguay, spogliante nei nostri climi, con foglie pennate (20-30). Produce durante tutta l’estate fiori papilionacei (2 cm), rosso porpora, raccolti in racemi di 8-12 cm. Specie non molto longeva, di buona rusticità se coltivata in siti protetti e soleggiati (Z8). (Consuelo Messeri) 387. Setiechinopsis mirabilis (Speg.) Backeb. Ex de Haas – Cactaceae – A4 GE I M O V Piccolo cactus colonnare della lunghezza di 15 cm per 2 cm di diametro. Epidermide di colore verde-bruno che diventa quasi nera se esposta al sole. Spine 9-14, fini e corte, setacee, con una spina centrale più robusta. Fiori grandi, bianchi e profumati, che si aprono la sera. Luogo di origine: Argentina (Santiago del Estero). Può sopportare qualche grado sotto zero per breve tempo, ma solo se il terriccio rimane completamente asciutto. (Z9) (Patrizia Ianne, Index 2012) 388. Silene dioica (L.) Clairv. – Caryophyllaceae – A1 E H MN O U(V) X1 X2 Y Erbacea dioica perenne, alta 20–40 cm. Foglie spatolate con lamina ellittica, acuta, pubescenti. Fiori rosa scuro con petali bilobi che sporgono da un ovario rigonfio color porpora. Regioni temperate dell’Europa e dell’Asia. È spontanea anche in Italia, nei coltivi, nei prati concimati e negli incolti boschivi (specie nitrofila), tra 500 e 1800 m. NB: si incrocia facilmente con Silene alba dando luogo ad ibridi con fiori di colore rosa chiaro. (Z5). (Index 2012) 389. Sinningia eumorpha H.E. Moore – Gesneriaceae – A3 E L N O U Erbacea tuberosa con foglie ovate, lunghe fino a 10 centimetri. I fiori, tubolari, di colore bianco con sfumature malva, sbocciano per tutta l’estate. Originaria del Brasile. (Z10). (Gianluca Corazza) 390. Solanum aculeastrum Dunal – Solanaceae – B1/C1 EG I MN O U Arbusto o piccolo albero nativo dell’Africa tropicale e del Sud Africa meridionale alto fino a 1,5 m. Fusti molto ramificati con numerose spine uncinate. Foglie ovate lunghe fino a 15 cm, lobate, pubescenti di sotto. Fiori da bianchi a viola chiaro, profumati, in primavera–estate. Seguono bacche rotondeggianti del diametro di 6 cm, di colore giallo a maturazione completa. Le bacche sono velenose in quanto contengono un potente alcaloide (solanina) in concentrazione elevata. I frutti sono anche ricchi di saponina e per questo, in Africa, vengono spesso usati al posto del sapone. (Z9). (Index 2012) 391. Solanum atropurpureum Schrank – Solanaceae – Arbusto perenne, spinosissimo, originario del Sud–America. Ha foglie incise e lucide, spine brillanti violacee, fiori e frutti gialli. Infestante. Specie delicata (Z9–Z10), coltivabile come annuale in climi più freddi. (Index 2012) Solanum aviculare: vedi Solanum laciniatum Ait. 80 392. Solanum bonariense L. – Solanaceae – B1 E H MN O U Arbusto sempreverde, alto fino a 2,5 m, molto ramificato e generalmente con più fusti a partire dalla base. Le foglie sono ovate, più o meno lobate con apice appuntito. I fiori, di colore bianco, con centro arancione, riuniti in racemi all’ascella delle foglie, sbocciano dalla primavera all’autunno. Tende ad essere infestante; difatti dalle radici, che sono stolonifere, si formano nuovi germogli, i quali fanno sviluppare nuove piante anche a molta distanza dall’arbusto originario. Da non coltivare in luoghi ventosi. Il vento spezza facilmente i rami, che sono molto fragili. Specie originaria dell’America tropicale. (Z9). Coltivabile anche in (Z8). Se esposta al gelo, la parte aerea secca in parte o completamente, ma si riforma a primavera. (Index 2012) 393. Solanum burchellii Dunal (Solanum tomentosum var. burchellii) – Solanaceae – B1 GE I M O V Piccolo arbusto alto 0,5-2 m, con fusti eretti, spinosi, dagli internodi molto ravvicinati. Foglie lanceolate o ovato-lanceolate, ondulate sul margine e tomentose sulla pagina inferiore. Fiori piccoli, stellati, viola, con stami gialli, in gruppi di 2-3 alle ascelle delle foglie. Seguono piccole bacche rosse non commestibili. Luogo di origine: Sud Africa e Madagascar. In natura cresce in zone subdesertiche, tra le rocce o nella sabbia. (Z9) (Index 2012) 394. Solanum laciniatum Ait. (Solanum aviculare) – Solanaceae – B1 DE I M OP U Arbusto sempreverde con foglie da lanceolate a più o meno lobate e laciniate, di colore verde intenso, lunghe fino a 20 cm. I fiori, di colore azzurrovioletto, sono riuniti, in numero di 4-5, in cime di 10-15 cm. Ad essi seguono frutti sferico-ovoidali (2 cm), arancioni a maturità. Coltivare in pieno sole e in zone ove non arrivi il gelo. (Z9). Zona d’origine: Australia, Nuova Zelanda. (Daniela Lualdi) 395. Solanum ligustrinum G. Lodd. & W. Lodd. – Solanaceae A2/B1 EF L M O UV – [Natre, Natri, Tomatillo] Pianta erbaceo–arbustiva perenne, con spicastri terminali composti di fiori violetti. Frutti di colore rosso o arancione o violetto, di forma ovoidale, somiglianti piccole melanzane. Non certa la commestibilità. Origine: Cile centrale. (Z10). Coltivabile come annuale. (Index 2012) 396. Solanum luteum Miller – Solanaceae – A1 GF H MN O U(V) Y Erbacea annuale alta 10-70 cm. Foglie con lamina asimmetrica, da lanceolata a ovata (3-5 × 5-8 cm). Fiori piccoli, bianchi, del diametro di 8-16 mm, in cime 3-5-flore. Seguono bacche sferiche rosse, aranciate o gialle, del diametro di 6-7 mm, non commestibili. Luogo di origine: Europa mediterranea. È spontanea e molto comune anche in Italia e cresce nei campi, negli incolti e nei rudereti. (Z6) (Index 2012) 397. Solanum pseudocapsicum L. – Solanaceae – B1 F I(H) M O U Arbusto di 1–1,5 m, glabro, con foglie ellittiche (5–8x1–1,5 cm) acute o acuminate all’apice, ondulate, con vene prominenti al rovescio. Infiorescenze più o meno pendule, erette in fruttificazione; fiori di 1 cm, bianchi, cui seguono frutti di 1– 1,5 cm globosi, arancio scuro quando maturi, succulenti, velenosi, persistenti a lungo sulla pianta. Specie originaria di Madeira, naturalizzata poi in tutte le aree tropicali e subtropicali (Z9). Può essere coltivata anche in zone più fredde (Z8) all’aperto, con opportuni accorgimenti. (Pasquale Iacomino, Index 2012) 81 398. Solanum sisymbrifolium Lam. – Solanaceae – B1 DE L M O Z Arbusto originario dell’America tropicale, alto fino a 1,5 m. Tende a ramificare molto e sviluppare nel senso della larghezza, che può raggiungere i 3 m. Le foglie sono alterne, pennatosette, dotate di numerose spine sul rachide e sulle nervature. Le spine sono presenti anche sul fusto, sui rami e sul calice dei fiori. I fiori (diametro 2-3 cm) sono di colore violetto più o meno intenso e sono riuniti in infiorescenze spiciformi; seguono frutti rotondi (1-2 cm) di colore rosso a maturità. Nei climi congeniali (Z10) la fioritura è praticamente ininterrotta per quasi tutto l’anno. Coltivabile anche in (Z9), ove la fioritura va da maggio fino ai primi geli, e in (Z8), con fiori da giugno ai geli e parte aerea che secca durante l’inverno (e che si riproduce nella primavera successiva). In climi ancora più freddi si può coltivare come annuale. (Fiorella Verona) Solanum tomentosum var. burchellii: vedi Solanum burchellii Dunal 399. Sophora davidii (Franch.) Skeels. (Sophora viciifolia) – Fabaceae – B2 E H M OP U Arbusto spogliante di medie dimensioni (3 m) con foglie composte (7–10 paia). Fiori estivi papilionacei in racemi terminali, di colore bianco, sfumati di celeste chiaro o viola. Semi contenenti alcaloidi, radici usate per antifebbre nella medicina tradizionale cinese. Origine Cina, praterie aride ed umide del Sud–Ovest; Tibet, perfettamente rustica (Z6). (Index 2012) 400. Sophora japonica L. – Fabaceae – C2 EG H M OQ U Albero deciduo, rustico (Z5), alto fino a 25 m, con foglie composte, verde scuro. Infiorescenze in panicoli terminali lunghi fino a 25 cm, portanti fiori bianco-crema in estate. Specie originaria della Cina. (Pasquale Iacomino) 401. Sophora microphylla Ait. – Fabaceae – C1 DE H M O U Arbusto o piccolo albero (altezza fino a 5 m) deciduo. Foglie composte da oltre trenta paia di foglioline ovate, quasi rotonde. Fiori in estate, papilionacei, di colore giallo scuro, lunghi circa 5 cm. Esige terreni ben drenati. Specie originaria delle foreste rade della Nuova Zelanda, dove cresce in luoghi rocciosi e umidi. Buona rusticità (Z8). (Fabrizio Pignata) 402. Sophora secundiflora (Ortega) Lag. Ex DC. – Fabaceae – B1/C1 E H M OP U Arbusto o albero sempreverde, alto fino a 6m. Foglie composte da 7-9 foglioline oblunghe; fiori papilionacei, riuniti in racemi penduli, viola-blu, fortemente profumati come di violetta. Originaria dell’area che va dal Texas al Messico, di buona rusticità (Z8). (Deanna Farina) Sophora viciifolia: vedi Sophora davidii (Franch.) Skeels. 403. Sparganium erectum L. – Typhaceae – A3/B5 DF H M O U X3 Y Pianta palustre rizomatosa. Fusti eretti cilindrici alti fino a 1,50 m, avvolti da guaine fogliari. Foglie trigone, nastriformi, larghe 10–15 mm e lunghe circa 1 m, di colore verde chiaro. L’infiorescenza è composta da diverse pannocchie ramose che si sviluppano all’ascella di brattee fogliacee, recanti almeno un capolino per ramo. Gli inferiori, femminili, sono sferici ed hanno un diametro di 10–25 mm; i capolini superiori, maschili, raggiungono un diametro di 4–12 mm. L’insieme dei frutti, che rimangono uniti nei capolini anche a maturazione, ha un aspetto che ricorda quello di una mazza ferrata. Si coltiva in vasche e laghetti, immerso in 10–20 cm d’acqua. Si ritrova anche nelle paludi e lungo i corsi d’acqua italiani. Completamente rustica (Z4). (Fabrizio Govoni) 82 404. Specularia speculum-veneris Tanfani (Legousia speculum-veneris) – Campanulaceae – A1 E H M O U Y [Specchio di venere] Erbacea annuale pubescente con fusto ramoso, eretto o prostrato, alto fino a 30 cm. Foglie ruvide, le inferiori oblanceolate-spatolate, le cauline tutte lanceolate patenti, margine spesso dentato. I fiori hanno corolla rosa-violacea e tubo corollino internamente bianco, raccolti in una pannocchia fogliosa. Si tratta di specie infestanti nei campi di cereali che fiorisce tra Aprile e Luglio. Per la bellezza dei fiori e la facile disseminazione è spesso presente nei miscugli “wildflowers”. Distribuzione: nei paesi del mediterraneo e un poco più a Nord (Z8). (Pasquale Iacomino) 405. Stachys obliqua Waldst. & Kit. (Stachys orientalis) – Lamiaceae – A2 E H MN U X1 Erbacea perenne alta 20-50 cm con fusti lanato-irsuti. Foglie oblungo-lanceolate, di 40-60 x 15-25 cm, rotondeggianti o leggermente cordate alla base. Fiori tubulari, bilabiati. Luogo di origine: Penisola balcanica e Romania. Dalla pianta si estrae un olio essenziale e per questo è molto coltivata in Turchia. (Z6). (Elisabetta Silicani) Stachys orientalis: vedi Stachys obliqua Waldst. & Kit. 406. Staphylea pinnata L. – Staphyleaceae – B2 EF H MN QR U Y La sola specie di questa famiglia ad essere presente – pur se rara – fra la flora spontanea italiana. Si presenta come un arbusto a foglie caduche di 10-20 cm, composte generalmente da 5 foglioline ellittiche. Fiori in pannocchie terminali pendule, composti da sepali e petali biancastri, che si schiudono nella tarda primavera. Frutti a capsula rigonfia, verdastra. (Pasquale Naccarati) 407. Sterculia platanifolia L. f. (Firmiana simplex (L.f.) Marsili) – Sterculiaceae – [Chinese parasol tree] Albero deciduo da ombra (20 m) a corteccia grigio chiaro. Larghe foglie 3-7 lobate dal lungo picciolo. Fiori ascellari biancastri in panicoli erfogliat follicoli pedicellati deiscenti in foglie carpellari con 2 o 3 semi. Est Asia (Z8). (Pasquale Naccarati) 408. Stipa tenuissima Trin. (Nasella tenuissima) – Poaceae – A2 DG H(I) MN O V Erba perenne che forma densi cespi lunghi più di 60 cm. Le foglie, nastriformi, si arricciano all’apice dando alla pianta un aspetto elegante. Le infiorescenze sono soffici pannocchie che compaiono in primavera-estate. Luogo di origine: Texas, Messico e Argentina. (Z8). (Gerardina Giovannardi, Pasquale Iacomino) 409. Styrax japonicum Sieb. & Zucc. – Styracaceae – C2 EFG H M OQ U X3 Albero deciduo di modeste dimensioni (3-7 m), con ramificazioni espanse, semi pendule. Foglie ovali, lunghe 3-8 cm, dentate, glabre. Fiori penduli, portati da peduncoli di 3-5 cm, che si manifestano in gruppi sotto i rami, in giugno. Corolla di colore bianco puro, di 2 cm, formata da cinque lobi profondi, ovali. Frutti ovoidi di 1,5 cm di diametro, di colore bianco. Zona d’origine: Giappone. (Z5). (Pierluigi Micheli) 410. Styrax officinalis L. – Styracaceae – B2 D H N QR V U(Z) X3 Y Cespuglio a foglia caduca e lenta crescita. Foglie ovate, pubescenti da giovani e picciolate. Fiori bianchi, penduli, riuniti in grappolo. Frutto globoso con 1-2 semi. Origine: Sud est Europa e Asia minore (Z8). (Pierluigi Micheli) 411. Syringa oblata Lindl. Ex Carrière – Oleaceae – [Early lilac] B2 DE H M QO VZ X1 Grosso cespuglio a foglia caduca a ricca colorazione autunnale. 83 Precoce fioritura primaverile. Colori dal bianco al lilla-chiaro. Asia sud orientale (Z5). (Acquistati) 412. Tabebuia chrysotricha (Mart. Ex DC.) Standl. – Bignioniaceae – C2 E L M O U Piccolo albero nativo della Colombia e del Brasile. Foglie pennatosette costituite da 5 foglioline ellittiche e densamente pubescenti per parte. Fiori imbutiformi, densamente rosso-tomentosi, delle dimensioni di 5-6 × 3-6 cm, gialli. I fiori compaiono dopo un periodo di siccità in cui la pianta ha perso completamente le foglie. (Acquistati) 413. Tabebuia rosea (Mart. ex DC.) Standl. – Bignoniaceae – C2 E L M O V Albero deciduo con tronco colonnare, alto fino a 27 m, con foglie pentapartite, coriacee, portate da un picciolo di 5-30 cm. La fioritura è spettacolare e avviene quando la pianta è priva di foglie. I fiori (5-10 cm), campanulati, sono molto vistosi, di colore bianco, rosa o lilla. Purtroppo la fioritura dura solo 15 o 20 giorni. La pianta cresce molto rapidamente, ha un sistema radicale profondo e non teme la siccità. A Cuba la corteccia è usata contro l’avvelenamento da mancinella (Hippomane mancinella), un’euforbiacea molto velenosa. Luogo di origine: dal Messico alla Colombia e Venezuela settentrionale. (Z10). (Acquistati) 414. Tacca chantrieri André ‘Nivea’ – Taccaceae – A3 E L N O U(Z) Specie rizomatosa con foglie intere, verde scure di sopra, più chiare di sotto, di 22 × 55 cm, con lungo picciolo. L’infiorescenza, all’apice di un lungo scapo fiorale, è molto particolare. I fiori, lungamente picciolati, campanulati e di colore porpora scuro, sono circondati da quattro grosse brattee involucrali: due spatolate, bianche con base porpora, rivolte verso l’alto e due lanceolate, di colore porpora-verdastro, opposte. Vi sono inoltre numerose brattee filiformi della lunghezza di 25 cm, bianche con base porpora, ricadenti verso il basso. Luogo di origine: Thailandia. (Z10) (Acquistati) 415. Tagetes lemmonii A. Gray – Asteraceae – B1 DE I(H) M OP U Arbusto (1-2 m) sempreverde, con fogliame composto, imparipennato (5-7 foglioline), molto aromatico. Fioritura autunno-invernale, spesso fino alla tarda primavera, formata da cime terminali di 5-10 capolini di fiori di 3-4 cm di colore giallo brillante, più scuri al centro. Zona di origine: Arizona, Messico (Z9), ma coltivabile con qualche precauzione anche in zone più fredde (Z8). (Pasquale Iacomino) 416. Tagetes minuta L. – Asteraceae – A1 DE M O U Erbacea annua con fusti ramosi eretti alti fino a 1,5 m. Foglie pennatosette (13-17 segmenti), assai profumate. Fiori giallo pallidi in cime corimbose, all’inizio dell’autunno. Zona d’origine: Sud America. (Mirella Del Dottore, Patrizia Ianne) 417. Tagetes patula L. ‘Lady’ – Asteraceae – A1 E L M O V Pianta annuale con foglie lanceolate, profondamente divise, dentate, di colore verde scuro che emanano un odore particolare. Il fiore è largo 3-4 cm di colore giallo ma anche bicolore, giallo arancione rosso nelle numerose cultivar, composto da petali arricciati riuniti in capolini solitari che si presentano da giugno fino anche a ottobre. Originaria del Messico, si semina in primavera e sopra i 18° si mette a dimora. (Z8-Z11). (Liubina Soravito Debeni) 418. Tanacetum macrophyllum (Waldst. & Kit.) Shultz-Bip. – Asteraceae – A2 E H M Q UV Erbacea perenne con foglie ovate o ellittiche, pennatosette, 84 lunghe 15-20 cm. Fiori in densi corimbi con raggi fiorali bianchi. Centro Europa fino alla Russia meridionale. (Z6). (Fiorella Verona) Tecoma jasminoides: vedi Pandorea jasminoides (Lindl.) Schum. 419. Telekia speciosa (Schreb.) Baumg. – Asteraceae – A2 E H MN OQ U X1 X3 Erbacea perenne di notevoli dimensioni (1-2 m) con fusti eretti, scanalati, tomentosi. Foglie ovate, grandi (anche 20x25 cm) dentate, le cauline minori. Fiori di 5-8 cm, riuniti in corimbi poco numerosi, gialli, che si manifestano in estate. Specie originaria del S.E. Europa-Caucaso, di ottima rusticità (Z4). (Acquistati) 420. Thevetia peruviana (Pers.) Schum. – Apocynaceae – B1/C1 DE I M OR U(V) Arbusto o piccolo albero sempreverde (4-8 m) con foglie lineari-lanceolate (0,7x15 cm) acuminate, verde scuro e lucenti superiormente, con margine revoluto. Fiori in cime subsessili, fragranti, tuboloso-campanulati, con corolla di 5x7 cm di colore giallo. Seguono poi frutti caratteristici, tozzi, angolosi, di 2,5 cm. Specie originaria dell’America e Asia tropicale, di scarsa rusticità (Z9). Viene a volte innestata sull’Oleandro, così da risultare più rustica e coltivabile in siti riparati anche in zone più fredde (Z8). (Giuseppe Marcucci) 421. Thunbergia alata Boj ex Sims – Acanthaceae – B3 E I MN O U(Z) Rampicante perenne a rapido accrescimento. I fusti sono teneri e volubili e possono raggiungere i 3 m di altezza, mentre le foglie sono dentate e di forma ovato-cuoriforme o deltoide. In estate produce, in successione, una miriade di fiori giallo-aranciati con gola nera. Predilige pieno sole e terreno fertile. Luogo di origine: Africa tropicale. (Z9). La pianta può essere coltivata come annuale. (Mirella Del Dottore) 422. Tragopogon pratensis L. – Asteraceae – A1/A2 E H M O U Y Pianta erbacea annuale o perenne a vita breve. Da una radice a fittone si dipartono fusti eretti poco ramificati di 30-80 cm, che portano foglie lineari lunghe 5-20 cm. Fiori gialli riuniti in capolini apicali del diametro di 3-6 cm; la fioritura avviene da aprile a settembre. I frutti sono acheni fusiformi (15-20 mm) che presentano un pappo con lungo peduncolo. Le radici, le foglie ed i giovani getti possono essere consumati come verdure. Luogo di origine: Europa. Rustica (Z5). (Pasquale Iacomino) 423. Trichosanthes wallichiana (Seringe) Wight (Involucraria wallichiana Seringe)– Cucurbitaceae – A1C2 EFG1 L M O U(Z) Rampicante vigoroso con fusti ramificati e foglie suborbicolari (18-20 x 18-20 cm), profondamente palmate e suddivise in 5-7 lobi acuti. Fiori bianchi monoici: i maschili in racemi apicali costituiti da 6-15 fiori; i femminili solitari. Da questi ultimi si sviluppano, tra ottobre e novembre, frutti ovoidi o oblunghi della lunghezza di circa 7 cm, di colore rosso. Questa specie è nativa delle foreste vallive della Cina (Xixang, Yunnan meridionale), del Bhutan, dell’India e del Nepal, a quote comprese tra 900 e 2200 m. (Z10) (Acquistati) 424. Tricyrtis hirta (Thunb.) Hook. – Convallariaceae – A2/A3 E H N OQ U(Z) Erbacea perenne alta 30-50 cm, rizomatosa e stolonifera, con foglie lanceolate, di colore verde pallido, minutamente pubescenti. I fiori, solitari, di colore bianco o lilla chiaro, con macchie color porpora, sono prodotti da agosto a ottobre. Specie rustica (Z5), originaria del Giappone. In questo clone i fiori si formano sin dalla base dei fusti. (Patrizia Ianne) 85 425. Tricyrtis latifolia Maxim. – Convallariaceae – A3 DE H N O SZ Pianta rizomatosa. Foglie obovate, lunghe 8-15 cm e larghe 4-9. Fusti eretti o arcuati, alti 80 cm. Fiori lunghi 2-3 cm in infiorescenze cimose, gialli punteggiati di bruno. Fiorisce in estate. Origine: Cina, Giappone (Z7). (Patrizia Ianne) 426. Tweedia caerulea D.Don. (Amblyopetalum coeruleum; Oxypetalum coeruleum) – Apocynaceae – B3 DEF I M O V Arbusto sarmentoso con foglie oblunghe lanceolate, glauche. Infiorescenze con racemi di 3-4 fiori celesti, rosati in boccio. Fioritura estivo-autunnale. Origine: sud del Brasile e Uruguay. In climi non congeniali si può coltivare come annuale; fiorisce già al primo anno. (Pasquale Iacomino, Pietro Rodaro) Uniola latifolia: vedi Chasmanthium latifolium (Michx.) Yates 427. Uniola paniculata L. – Poaceae – A2 DF H MN O U [Florida] Pianta erbacea perenne rizomatosa, alta fino a 1,80 m. I culmi portano foglie lineari (60 x 2,5 cm) e terminano in infiorescenze pendule giallastre, formate da numerose spighette. E’ una pianta tipica delle coste sabbiose, dove contribuisce a stabilizzare il suolo e a ridurre l’erosione. Resiste bene alla salsedine. Spontanea nella parte orientale degli Stati Uniti e in Messico. Rustica (Z6). (Consuelo Messeri) 428. Verbascum blattaria L. – Scrophulariaceae – A2 DE H M OP U Y X1 X2 Y Pianta erbacea biennale o perennante, foglie allungate, ispide, fortemente crenate, stelo unico altezza 100–120 cm, con numerosi fiori medio piccoli, gialli, violetti alla base, in estate. Spontanea in tutta Italia nei prati ed incolti. Rustica (Z6). (Lucia Cortopassi, Index 2012) 429. Verbascum bombyciferum Boiss. – Scrophulariaceae – A1/A2 E H M OQ U(V) X1 Erbacea biennale o perenne a vita breve. Foglie grandi, sempreverdi, ovato-lanceolate, di colore verde-argentato per la presenza di una folta peluria appressata. Scapi fiorali lunghi fino a 180 cm, densamente lanosi, portanti all’apice una lunga spiga di grandi fiori di colore giallo-zolfo che iniziano ad aprirsi dall’apice. Fiorisce il secondo anno dalla semina. Luogo di origine: zone montane della Grecia, dove cresce in zone rocciose e aride e in boschi aperti. (Z5) (Tonino Chiarini, Index 2012) 430. Verbascun phoeniceum L. – Scrophulariaceae – A2/A1 E H M O UT X1 Y Erbacea perenne o biennale, alta da 30 a 100 cm. Fiori estivi di 3,5-5 cm di colore variabile (bianco, giallo, rosa, rosso, porpora) riuniti in racemi allungati. Ama terreni asciutti ed esposizione in pieno sole. Zona di origine: Sud Europa, Nord Asia. Molto rustica (Z6). (Pietro Rodaro) 431. Verbena bonariensis L. – Verbenaceae – A2 E H MN O U X1 Robusta perenne che raggiunge facilmente i 2 m di altezza. Steli eretti con foglie lanceolate, sessili, di forma allungata e margini dentati all’apice. Infiorescenze in panicoli di piccole spighe compatte, con corolle rosa o violetto. Adatta per gli ultimi piani delle bordure, può essere lasciata inselvatichire. Si dissemina con facilità. Spontanea in S. America, spontaneizzata in alcune regioni italiane, di buona rusticità (Z7). (Pasquale Iacomino) 432. Viburnum setigerum Hance (Viburnum theiferum) – Loniceraceae – B2 E H M Q U X1 X3 Arbusto deciduo, alto fino a 4 m, con foglie lunghe fino a 13 cm, ovato lanceolate, di colore verde cupo. I fiori, bianchi, piccoli (diametro: 0,5 cm), portati da calici porpora, sono riuniti in grappoli e sbocciano in maggio86 giugno. Seguono frutti ovoidi (1 cm di diametro), di colore rosso. Specie originaria della Cina. (Z5). (Osvaldo Buosi) Viburnum theiferum: vedi Viburnum setigerum Hance 433. Viola tricolor L. – Violaceae – A2/A1 E H N P U Erbacea perenne ma di breve durata. Tende a spontaneizzarsi. Altezza 10-20 cm. Foglie ovatolanceolate, crenate ai margini. Fiori larghi 2-5 cm, di colori vari, dal giallo al blu, al crema, anche con petali di più colori. Esige terreno fertile, umifero, ma drenato e posizioni parzialmente ombreggiate. Seminare in estate. (Pasquale Iacomino) 434. Wercklea ferox (Hook. f.) Fryxell – Malvaceae – B1 DE L N P VZ [Spiny Hibiscus] Grosso cespuglio tropicale con grandi foglie palmate dalle evidenti venature rosse e, specie inferiormente, spinose. Anche i rami a fiore e le capsule fiorali mature sono di un rosso scuro e rivestite di ruvida peluria. I bocci fiorali sono rossi, mentre il fiore sbocciato è giallo. Specie originaria del Costa Rica (Z10). (Acquistati) 435. Wyethia amplexicaulis (Nutt.) Nutt.) – Asteraceae – A2 E H M O U X1 Pianta erbacea perenne diffusa negli Stati Uniti. Presenta foglie basali ampie e rotonde dalle quali si sviluppano steli eretti, alti fino a 75 cm, con foglie lanceolate. Numerose infiorescenze a capolino gialle. Tutta la pianta ha un aspetto resinoso e le foglie sono aromatiche. Vive in zone aperte e asciutte. Rustica. (Acquistati) 436. Zanthoxylum armatum DC. (Zanthoxylum planispinum) – Rutaceae – C1C2 D H M Q U Alberello semideciduo con rami armati di spine ben evidenti (1,5 cm). Foglie composte da 3-7 elementi con picciolo ed attacco fogliare alato. Ogni elemento fogliare è oblungo fino a lanceolato e può misurare fino a 10 cm. Frutticini in piccoli racemi globosi, rossi a maturità. Contengono un seme sferico nero e lucido, aromatico. Estremo oriente. (Z6). (Pasquale Naccarati) 437. Zanthoxylum piperitum (L.) DC. – Rutaceae – B2/C2 DFG1 H MN OQ U Arbusto, o piccolo albero alto fino a 6 m, deciduo, spinoso, con foglie composte lunghe fino a 15 cm, aromatiche. Fiori in cime terminali, piccoli, giallo verdi, cui seguono frutticini rossi, piccanti, usati nei luoghi di origine come aromatizzanti. Specie originaria del Nord della Cina, Corea e Giappone. (Z6). (Pasquale Iacomino) Zanthoxylum planispinum: vedi Zanthoxylum armatum DC. 87 DA QUESTO PUNTO INIZIANO LE “PIANTE ALIMENTARI” ATTENZIONE!! Per donare semi di cultivar di specie alimentari è necessario che i semi siano stati prodotti cercando di evitare incroci indesiderati. Diverse cultivar della stessa specie coltivate vicino possono in alcuni casi produrre semi impuri ed inutilizzabili per il mantenimento varietale. Chi è interessato può leggere alcune istruzioni sulla pagina www.adipa.it/produzionesemipuri.htm 438. Abelmoschus esculentus ( L.) Moench. (Hibiscus esculentus) – Malvaceae – A1 EFG1 M O TU Erbacea annuale alta fino a 2 m. Foglie grandi anche 20 cm, divise, pelose, profondamente lobate, con piccioli di 10 cm. Fiori solitari, ascellari di colore bianco o giallo luminoso con macchia porpora alla base. Zona d’origine: Africa, Asia meridionale (probabilmente si tratta di una cultigen, cioè di una specie di origine orticola). Coltivata in tutto il mondo per il frutto (noto come gombo, gumbo o okra), commestibile quando immaturo (cioè raccolti dopo 4-5 giorni di crescita). Questi sono consumati freschi, oppure inscatolati. Hanno consistenza gelatinosa e sono molto saporiti (tipicamente serviti con pollo o montone). Alto contenuto di elementi minerali e di vitamina C. Per crescere adeguatamente, richiede estati molto calde. Seminare in primavera. (Z9). 438A) Giuseppe Marcucci 438B) Liubina Soravito Debeni 438C) Pasquale Iacomino 439. Aegle marmelos (L.) Corrêa ex Roxb. – Rutaceae – C2 EFG1 H M O UZ Alberello deciduo (2,5-3 m), noto come “Cotogno del Bengala”, simile ad un arancio per portamento, spinescente, con foglie trifoliate, crenulate. Fioritura in aprile con corolle bianche, profumate, cui seguono frutti verdastro-gialli a marturità, di dimensioni variabili da 5 a 15 cm con numerose cellett contenenti semi all’interno. Originaria dell’India, questa specie è nota in Asia per le sue proprietà curative, ed i frutti, eduli, consumati in svariati modi. La pianta resiste bene a lunghi periodi di siccità e a freddi moderati (Z8), condizioni che sono necessarie per la fruttificazione. (Acquistati) Alliaria officinalis: vedi Alliaria petiolata (Bieb.) Cavara et Grande 440. Alliaria petiolata (Bieb.) Cavara et Grande (Alliaria officinalis) – Brassicaceae – A1 DGG1 H M O U(Z) Y Erbacea biennale, alta da 30 a 80 cm, con fusti eretti, pubescenti e foglie dentate, triangolari-cuoriformi, che odorano di aglio. Racemo fiorifero costituito da numerosi piccoli fiorellini a quattro petali, bianchi, seguiti da silique erette. Cresce spontanea nei campi e nei prati, su terreni ricchi di nitrati e sostanze organiche. Le foglie si possono utilizzare per fare insalate. Luogo di origine: Europa, Nord Africa e Asia (Z7). (Pasquale Iacomino) 88 441. Allium cepa L. ‘Bastarda’ – Alliaceae – A3 G1 H M OP U Cipolla di forma piatta, medio-grossa, a lunga conservazione. Antica cultivar. Semina primaverile (Gargini sementi) 442. Allium cepa L. ‘Montignoso’ – Alliaceae – A3 G1 H M OP U Una antica cultivar di cipolla che si conserva ottimamente per tutto l’inverno, di forma piatta e di pezzatura medio-grossa. Polpa gustosa e dolce. (Z5). (Gargini sementi) 443. Allium cepa L. ‘Rossa di Lucca’ – Alliaceae – A3 G1 H M OP U Una vecchia cultivar di cipolla, caratterizzata dalla precocità (i cipollotti sono già pronti in inverno), anche se le vere cipolle hanno poi vita breve, in quanto all’inizio dell’autunno entrano in vegetazione. Localmente, queste vengono comunque piantate in autunno e danno origine a 4-8 cipollotti di ottima qualità. (Gargini sementi) 444. Allium cepa L. Gruppo Proliferum – Alliaceae – A3 G1 H M OR U La classica cipolla, che si differenzia in questo gruppo dal fatto di portare bulbilli sulle infiorescenze. (Pasquale Iacomino) 445. Allium fistulosum L. – Alliaceae – A3 G1 H MN O U Specie bulbosa originaria della Siberia. Foglie carnose e a sezione circolare. Scapo fiorale alto fino a 50 cm, con all’apice un’infiorescenza sferica di fiori bianchi stellati. Ogni tepalo presenta una stria verde al centro. Specie commestibile. Le foglie si consumano crude o cotte, sono tenere e di sapore poco forte. I bulbi, del diametro di 20-25 mm, si usano crudi o cotti ed emanano un forte odore di cipolla. I bulbi possiedono proprietà antibatteriche, antisettiche, diaforetiche, diuretiche, galattologhe, stomachiche, vermifughe e vulnerarie. Molto utilizzato in Cina e in Giappone. (Z5). (Liubina Soravito Debeni) 446. Allium schoenoprasum L. – Alliaceae – A3 DEG1 H MN O U Y La nota “erba cipollina”, caratteristica per le foglie cilindrico-tubolose, utilizzate in cucina e le infiorescenze dense, portate da scapi di 30-50 cm, con fiori rosa porpora o lillacini, in estate. (Geraldina Giovannardi) 447. Allium tuberosum Rottl. Ex Spreng – Alliaceae – A3 EG1 H MN O U Y Aglio con bulbi di 1 cm disposti su rizomi, da cui questa specie perenne tende poi a diventare quasi invadente. Foglie 4-9, robuste, nastriformi (35 x 0,8 cm). Fiori numerosi, fragranti, con tepali bianchi striati di verde, riuniti in ombrelle di 3-5 cm che si manifestano alla fine dell’estate. Specie di ottima rusticità (Z7), può essere utilizzata al posto dell’erba cipollina o anche, come si usa nei suoi luoghi di origine (Cina), facendone imbiancare le foglie coprendole con dei vasi rovesciati, per poi utilizzarle sia crude che in frittata. Sapore delicato di aglio. Ha proprietà antibatteriche, cardiache, depurative, digestive, stimolanti, stomachiche e toniche. (Z7). (Enrico Zarri) 448. Amaranthus cruentus L. – Amaranthaceae – A1 EG1 M O U Erbacea annuale originaria delle Americhe. Ha portamento eretto e fusti di colore giallo molto ramificati, che raggiungono i 150 cm di altezza. Le grandi foglie lanceolate sono di colore verde scuro. Per tutta l’estate produce particolari infiorescenze allungate, erette e piumose, di colore rosso amaranto. I piccoli semi rosso– brunastri sono commestibili e si possono consumare tali e quali in minestre, zuppe, sformati o altre preparazioni culinarie; si possono far scoppiare come i pop–corn e se ne può ricavare una farina da usare da sola o assieme alla farina di 89 frumento per preparare pani e dolciumi. Anche le foglie sono commestibili e si usano come gli spinaci, mentre i fusti vengono usati per preparare un tipo di curry. (Costanza Stagetti, Index 2012) 449. Amaranthus hypochondriacus L. – Amaranthaceae – A1 DEG1 M O U Erbacea annua di notevoli dimensioni (1-1,5 m) con foglie oblungo-lanceolate di colore porpora. Fiori rossastri, riuniti in spighe dense all’apice degli steli in estate, cui seguono infruttescenze contenenti numerosissimi semi eduli. Specie originaria del Messico. (Pasquale Iacomino) 450. Amelanchier canadensis (L.) Medick. – Rosaceae – B2/C2 DEFG1 H M OQ U Grosso arbusto o piccolo albero (4-8 m ) con portamento assai espanso. Foglie caduche, ovate, lunghe 4-8 cm, tomentose nella fase giovanile, ben colorate in giallo o rosso in autunno. Fiori in racemi più o meno penduli, composti di 6-9 fiori bianchi, piuttosto grandi (2-3 cm), cui seguono frutti di 0,5 cm, porpora-marroni a maturità, eduli, di grato sapore, assai appetiti dagli uccelli. Specie originaria del N. America, perfettamente rustica (Z5). (Angelo Lippi) 451. Anredera cordifolia (Ten.) Steenis (Boussingaultia baselloides) – Basellaceae – B1B2 DEG1 I M O VZ Rampicante perenne a rapido accrescimento con fusti volubili, semilegnosi, rossastri che si originano da radici tuberose. Foglie intere, ovato-lanceolate, carnose, di colore verde chiaro. Fiori numerosi, bianchi e profumati, riuniti in pannocchie ascellari di 5-10 cm di lunghezza che compaiono da settembre a novembre. La pianta produce numerosi bulbilli all’ascella delle foglie che possono essere usati per la propagazione vegetativa. Specie semirustica, predilige terreno ricco di humus, ben drenato. In climi non congeniali perde la parte aerea in inverno. Luogo di origine: America meridionale. Le foglie sono commestibili e possono essere consumate come gli spinaci. (Z9). (Pasquale Iacomino) 452. Apium graveolens L. Var. Dulce (Mill.) Pers. ‘Costa Rossa’ – Apiaceae – A1 DG1 H M O U Antica varietà di sedano con una caratteristica costa rossa, seppur non molto grande. Il rosso rimane anche dopo cottura. Più resistente al freddo. (Geraldina Giovannardi) 453. Basella alba L. var. rubra (Basella rubra) – Basellaceae – A1/A2/B3 DEG1 I (H) M O U(Z) Una specie molto variabile, che può essere coltivata come annuale in zone fredde (Z7) o anche come perenne in quelle più calde (Z9); le sue radici carnose, se opportunamente pacciamate, reggono comunque bene anche in aree più fredde (Z8). Originaria dell’India, questa specie e la sua var. rubra è oggetto di ornamento per i suoi lunghi fusti volubili, le foglie cuoriformi, acute, succulente per i numerosi fiorellini rossastri, riuniti in spighe, che si manifestano nell’estate. Le foglie inoltre costituiscono un buon alimento in sostituzione di quelle degli spinaci. (Giorgio Gaspari) Basella rubra: vedi Basella alba L. var. rubra 454. Benincasa hispida (Thunb.) Cogn. – Cucurbitaceae – A1B4 FG1 M O U Rampicante annuale dotato di viticci bifidi o trifidi, con foglie cordate, leggermente pentalobate, grossolanamente dentate, rotondeggianti e del diametro di circa 15–20 cm. Fusti ramificati, capaci di ricoprire un sostegno per circa 15 m. Tutta la pianta, frutti compresi, è coperta di peli densi e sottili, lunghi circa 5 mm, rigidi e ispidi al tatto, quasi pungenti. Fiori con corolla rotato– 90 campanulata a cinque lobi, gialli, del diametro di circa 6 cm. Fiori maschili e femminili separati ma presenti entrambi sulla stessa pianta. I frutti di questa cultivar sono oblunghi e dal peso di circa 5–8 Kg e sono interamente coperti da una spessa pruina bianca che li rende glauchi e farinosi al tatto. I semi, biancastri, appiattiti, ovali e di circa 10 x 6 mm, sono molto numerosi e disposti in file longitudinali al centro del frutto. I frutti sono commestibili e sono usati, tra l’altro, fritti e in zuppe. In Asia si consumano anche i semi precedentemente tostati. La specie è diffusa nell'Asia sud–orientale. (Patrizia Ianne) 455. Beta vulgaris L. var. cycla ‘Livornese da Taglio’ – Chenopodiaceae – A1 DG1 H MN OP U Una bietola a costa verde, abbastanza resistente ai freddi, a foglie bollose che ricacciano vigorosamente dopo i tagli (Gargini sementi) 456. Beta vulgaris L. var. cycla ‘Verde Costa Invernale’ – Chenopodiaceae – A1 DG1 H MN P U Cultivar molto resistente ai freddi, a costa verde, piuttosto larga. (Gargini sementi) Boussingaultia baselloides: vedi Anredera cordifolia (Ten.) Steenis Brassica japonica: vedi Brassica rapa L. var. japonica Shebalina 457. Brassica rapa L. subsp. japonica Shebalina [Mibuna, Mizuna]– Brassicaceae – A1 DG1 H MN Q U(Z) X2 Si tratta di una specie biennale che produce cespi erbacei (23 x 45 cm) costituiti da numerose foglie intere, dentate o laciniate di colore verde tenue. Si semina alla fine dell’estate o in autunno direttamente a dimora o in semenzaio, trapiantando subito dopo in piena terra. Le pianticelle passano l’inverno in terra e montano a seme in primavera. Le tenere foglie si raccolgono durante tutto l’inverno e la primavera. Le piante crescono rapidamente e sono molto resistenti al freddo. Prediligono suoli freschi e profondi, ma che trattengano una discreta umidità; le piante, infatti, non sopportano assolutamente la siccità e sono avidissime di acqua. Le foglie si possono consumare crude in insalata o cotte come la cicoria; hanno un sapore molto particolare, leggermente piccante, simile alla rucola. (Z7) (Acquistati) 458. Brassica oleracea L. convar. oleracea var. acephala DC. f.ma serotina ‘Nero di Toscana Riccio’ – Brassicaceae – A1 DG1 H MN OP U Una selezione di “cavolo nero”, con foglie molto strette, bollose, verde cupo/nerastro, molto resistente ai geli. (Gargini sementi) 459. Brassica rapa subsp. sylvestris (L.) Janchen ‘Rapa Toscana da Foglia Gargini’– Brassicaceae – A1 DG1 H M P U X2 Una cultivar di rapa di cui si utilizzano solo le foglie, assai resistenti ai freddi. Fioritura molto tardiva. (Gargini sementi) 460. Brassica rapa L. subsp. sylvestris (L.) Janchen var. esculenta ‘Di Sezze’ – Brassicaceae – A1 DG1 H M Q U X2 Si tratta di una cultivar di broccoletti o cime di rapa tipica dei Monti Lepini ed in particolare del territorio del comune di Sezze. In alcune zone è nota anche come “Simi”. In dialetto vengono generalmente chiamati “brùcculècchi”. Questa varietà ha un ciclo di sessanta giorni ed è una pianta poco cespugliosa ma compatta, ha foglie affusolate e poco frastagliate di colore verde chiaro. Si semina in ottobre e si raccolgono le tenere cime tra gennaio e febbraio. Si consumano lessate e ripassate in padella, abbinate a semplice pane o salsiccia. Piatti tipici e antichi sono: la “Pizza Roscia’, gli “Mattòno cu gli Brùcculècchi” e la “Saraca”. (Maria Carla Di Trapano) 91 461. Bunium bulbocastanum L. – Apiaceae – A3 G1 H MN OR U [Castagna di terra] Erbacea perenne spontanea in Italia, con la parte aerea eretta e foglie lineari-lanceolate. Ombrelle di 10-20 raggi con fiori estivi, bianchi. Radici tuberiformi, più o meno sferiche, commestibili dopo cottura. Rusticissima (Z5). (Fiorella Verona) 462. Capparis spinosa L. ssp. inermis Turra – Capparidaceae – B2 EFG1 I(H) M O U(V) Y [Cappero] Pianta che cresce nui muri a secco o roccaglie aride calcaree esposte al pieno sole. Foglie rotondeggianti, con piccolissima punta all’apice; fiori di 50-70 mm a piumino bianco rosei. Spontanea in tutta l’Italia, abbastanza rustica (Z8); predilige posizioni assolate, asciutte e perfettamente drenate (muri a secco, scarpate, ecc.). 462A) Celestino Mazzocchi 462B) Faliero Ciomei 462C) Giuseppe Marcucci 462D) Pasquale Iacomino 463. Capsicum annuum L. ‘Bacio di Satana’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(V) Peperoncino leggermente piccante di forma sferica–schiacciata, del diametro di 3–4 cm, di colore rosso e con polpa spessa. È coltivato prevalentemente in Campania e in Abruzzo, ma è diffuso anche in altre regioni italiane. Si usa farcito e poi messo sott’olio. Maturazione: 90 giorni. 463A) Mirella Del Dottore 463B) Pasquale Iacomino 464. Capsicum annuum L. ‘Jimmy Nardello’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U Peperone dolce, rosso, molto saporito. Frutti lunghi e stretti (fino a 25 cm di lunghezza per 3 di larghezza). Usato come friggiteli. Antica varietà italiana estinta in Italia, ma ‘riapparsa’ nel Connecticut dove era stata portata dalla famiglia Nardello, là emigrata. Le piante possono raggiungere i 70cm di altezza e sono molto produttive. 80-90 giorni. 464A) Mirella Del Dottore 464B) Lucia Cortopassi 465. Capsicum annuum L. ‘Peter Red’ – Solanaceae – A1 FMG1 O U Varietà originaria della Louisiana e del Texas, dove è anche chiamata ‘Penis Pepper’ data la sua somiglianza con l’organo riproduttivo maschile. Frutti di 7– 10 cm di lunghezza, rossi a maturità. Polpa spessa e sapore particolare. Il livello di capsicina si attesta tra 7 e 8 sulla Scala di Scoville. 465A) Mirella Del Dottore 465B) Deanna Farina 465C) Pasquale Iacomino 466. Capsicum annuum L. ‘Primula’ – Solanaceae – A1 FG1 I M O U(Z) Peperoncino a portamento eretto, con fiori lilla e frutti di piccole dimensioni, rotondeggianti, non troppo piccanti, inizialmente di colore blu, rossi a maturazione. (Renzo Bigotti) 467. Capsicum annuum L. ‘Sweet Chocolate’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U Peperone dai frutti trilobati medio-grandi, di color cioccolata a maturità completa. Polpa spessa e molto dolce. Questa varietà precoce, ottenuta negli Stati Uniti nel 1965, è particolarmente adatta per i climi freschi. (Beatrice Operti) 92 468. Capsicum annuum L. ‘Trifetti’ – Solanaceae – A1 DFG1 M O U(V) Peperoncino piccante a foglie variegate rosso porpora; frutti di 2,5 cm, di colore rosso–viola. (Index 2012) 469. Capsicum annuum L. ‘Violetta’ – Solanaceae – A1 DFG1 M O U(V) Peperoncino piccante caratterizzato da piccoli frutti conici ed eretti il cui colore varia dal viola al rosso a maturità completa. Fogliame decorativo di colore violaceo con sfumature verdi. Le piante rimangono piccole e compatte. (Index 2012) 470. Capsicum baccatum L. ‘Ají Amarillo’ – Solanaceae – A2 FG1 M O U(V) Peperoncino piccante originario dell’America centrale e meridionale. Frutti penduli, gialli, conici, più o meno rugosi, della lunghezza di 5–6 cm. Polpa piuttosto spessa. È usato in molti piatti tipici sud–americani, spesso scottato per qualche minuto in acqua bollente per eliminare la piccantezza. Può sopravvivere diversi anni se riparato in inverno. (Z9) (Index 2012) 471. Capsicum baccatum L. ‘Ají Limo’ – Solanaceae – A1A2 FG1 I M O U(V) Peperoncino piccante che produce frutti della lunghezza di 5-7 cm. A maturità completa possono essere di colore variabile: rosso, giallo o arancione. Una volta seccati hanno un aspetto spiegazzato. Il livello di capsicina è di circa 7-8 sulla Scala di Scoville. Questa varietà è coltivata soprattutto nella parte Nord della regione costiera del Perù. Si usa per insaporire piatti di pesce (Cheviche de pescado), di carne, salse e i teneri peperoncini vengono anche messi sott’aceto. (Z9) (Maria Carla Di Trapano) 472. Capsicum baccatum L. ‘Brazilian Starfish’ – Solanaceae – A1/A2 FG1 I M O U Antica varietà di peperoncino piccante originaria del Brasile. Frutti appiattiti come una conchiglia della larghezza di 4 cm. Sapore molto fruttato. (Index 2012) 473. Capsicum baccatum L. ‘Rocotillo’ – Solanaceae – A1/A2/ FG1 I M O U(Z) Peperoncino a portamento arbustivo, con frutti caratteristici, campanulati, somiglianti a strani dischi volanti, arancio–rossastri a maturità. (Giorgio Gaspari) 474. Capsicum chinense Jacq. ‘Habanero Orange’ – Solanaceae – A1/A2 FG1 I M O U Peperoncino a lanterna di colore giallo–arancio in questa cultivar, considerato – come tutti gli ‘Habaneri’ –uno dei più piccanti: ha un livello di capsicina intorno a 10 e sulla Scala di Scoville si attesta tra 100.000 e 300.000. originario dello Yucatan e dei Caraibi. 100 giorni. (Index 2012) 475. Capsicum chinense Jacq. ‘Nitan’ – Solanaceae – A2 FG1 L M O U(V) Graziosa varietà di peperoncino dal portamento ramificato, ma compatto; i frutti, lunghi 3–5 cm e larghi 1,5–2 cm, sono simili a lampioncini penduli a forma di goccia, inizialmente verdi e di colore giallo limone a maturazione. Specie non molto rustica (Z9), coltivabile anche in zone più fredde con adeguate protezioni. I frutti hanno scarsa conservabilità. (Z9). (Index 2012) 476. Capsicum frutescens L. ‘Etna’ – Solanaceae – A1/A2 FG1 I M O Z Peproncino adatto per essere coltivato sia in terra che in vaso grazie alla sua doppia valenza: ornamentale e alimentare. Il frutto, conico raccolto in mazzetti, passa dal verde scuro al rosso vivo ed è assai piccante; la sua lunghezza può variare da 2,5 a 3,5 cm. (Index 2012) 477. Capsicum frutescens L. ‘Malagueta’ – Solanaceae – A1/A2 FG1 M O U(V) Peperoncino molto piccante di colore che varia dal verde chiaro al verde 93 scuro e infine al rosso. La punta è eretta e la pelle un po’ rugosa. Il livello di capsicina è 9 e si situa tra 50.000 e 100.000 unità sulla scala di Scoville. Maturazione: 95 giorni. È originario dell’Amazzonia brasiliana dove cresce allo stato spontaneneo. (Z9) (Index 2012) 478. Capsicum frutescens L. ‘Tabasco’ – Solanaceae – A1/A2 FG1 M O U(V) Peperoncino molto piccante caratterizzato da frutti piccoli, conico– allungati ed eretti, della lunghezza di 4 cm per 1 cm di larghezza. I frutti sono rossi a maturità completa ed hanno un sapore fruttato. Le piante hanno un portamento arbustivo. Il livello di capsicina è 8 e si situa tra 15.000 e 50.000 unità sulla scala si Scoville. È originario della regione di Tabasco, nel Messico sud–orientale, dove cresce in zone paludose e foreste umide e calde. Questo peperoncino è l’ingrediente principale della famosa salsa Tabasco, celebre negli Stati Uniti. (Z9) (Index 2012) 479. Capsicum pubescens Ruiz & Pav. ‘Rocoto Red’ – Solanaceae – A2 FG1 I MN O U(V) Peperoncino piccante con fiori viola e foglie e fusti vellutati. I frutti, molto carnosi, contengono semi neri e sono lunghi 3-4 cm. Hanno un sapore unico, piccante e fruttato. A maturità completa assumono un’ intensa colorazione rossa. Le piante preferiscono climi freschi e soffrono un po’ per il caldo estivo. Sono tra i peperoncini più resistenti al freddo: possono sopportare temperature leggermente al di sotto dello zero per brevi periodi e con clima secco. Quando le temperature sono molto elevate è preferibile mettere le piante in posizione ombreggiata. Le piante possono crescere fino a un’altezza si 1,20 cm e possono sopravvivere per diversi anni. Il livello di capsicina si attesta tra 8 e 9 sulla Scala di Scoville. È una varietà molto antica ed è ancora comunemente coltivata sulle Ande. In Perù lo si consuma solitamente ripieno di carne o di verdure (Rocoto Relleno). (Z9) (Maria Carla Di Trapano) 480. Carum carvi L. – Apiaceae – A1 G1 H M OQ V Y X1 [Comino dei prati] Specie erbacea, biennale che raggiunge un’altezza di 60-80 cm. Ha foglie profondamente divise, simili a quelle delle carote. I fiori, bianco-verdastri, riuniti in ombrelle e compaiono in giugno-luglio. I frutti, generalmente scambiati per semi, una volta essiccati, sono impiegati per aromatizzare pane, dolci, insalate, formaggi e arrosti (il loro sapore ricorda l’anice). A livello commerciale i frutti vengono impiegati per la preparazione di liquori, fra i quali il Kummel. Le radici sono eduli e si consumano bollite come le carote. Ha una buona resistenza al freddo e predilige terreni assolati e ben drenati. Originaria dell’Europa e dell’Asia occidentale, è anche spontanea in Italia e cresce in zone montane tra 800 e 2200 m. (Z3) (Costanza Stagetti) 481. Ceratonia siliqua L. – Caesalpiniaceae – C1 DFGG1 H M O UV Y [Carrubo] Albero od arbusto sempreverde alto fino a 10 m, con foglie composte verde scuro sopra, verde grigio sotto. Pianta generalmente dioica (ma esistono diverse piante poligame) che produce baccelli marroni ricchi di una polpa dolciastra un tempo molto apprezzati. Ama posizione assolata e terreni aridi. Far imbibire (in acqua tiepida) i semi prima di seminarli. Regioni Mediterranee (Z8). 483A) Gianandrea Giovannardi 483B) Fiorella Verona 483C) Angelo Lippi 483D) Giuseppe Marcucci 94 482. Chenopodium ambrosioides L. – Chenopodiaceae – A1/D/G1 M O UZ Pianta erbacea annua, aromatica, i cui steli fiorali sono usati come profumo dai popoli dell’Amazzonia. La pianta può avere uno sviluppo fino a 120 cm. Di questa specie viene utilizzata in ogni sua parte (foglie, steli, rami, radici, ecc.). Proveniente da zone aride dell’America tropicale. Le foglie piccanti insaporiscono minestre, cereali, fagioli neri e crostacei in Messico. (Pasquale Iacomino) 483. Chenopodium bonus-henricus L. – Chenopodiaceae – A2 FG1 H MN OQ U(Z) Y [Farinello, Buon Enrico] Specie erbacea perenne originaria delle zone montane dell’Europa e del Nord America, quindi perfettamente rustica. Si tratta di una pianta alta 20-60 cm le cui foglie, di forma caratteristica (tiangolareastata), verdi sulla pagina superiore e biancastre su quella inferiore, sono consumate come gli spinaci o come ingredienti di fresche insalate. Sono ricche di ferro, vitamine e Sali minerali. I fiori sono piccoli, di colore giallo-verde, in spighe compatte, ma poco appariscenti. È spontaneo anche in Italia e cresce in zone montane, tra 500 e 2100 m, prediligendo terreni profondi e ben concimati. (Z5) (Tonino Chiarini) 484. Chenopodium giganteum D. Don. – Chenopodiaceae – A1 DG1 M O UZ Pianta vigorosa, con grandi foglie verde scuro brillante, coperte, inizialmente, da una polvere cristallina rossa e portante lunghe spighe di minuscoli fiorellini rossi. Le foglie, da giovani, sono eduli e possono essere consumate crude o cotte come gli spinaci. Origine asiatica. (Faliero Ciomei) Citrullus fistulosus Stocks ‘Jaya’: vedi Praecitrullus fistulosus (Stocks) Pangalo ‘Jaya’ 485. Citrullus lanatus (Thunb.) Mansfeld ‘Kolb’s Gem’ – Cucurbitaceae – A1/B3 FG1 M O U X1 Antica varietà americana di cocomero noto anche come ‘Cobb’s Gem’. Questa varietà produce i frutti più grossi tra tutti i cocomeri. I frutti sono di forma allungata con polpa rossa e semi grigio scuro, e possono raggiungere anche i 60 kg di peso. Buona produttività. (Index 2012) 486. Citrullus lanatus (Thunb.) Mansfeld ‘Luna e Stelle a Polpa Gialla’ – Cucurbitaceae – A1/B3 FG1 M O U X1 Cocomero ovale con buccia verde maculata di giallo e polpa gialla con semi bianchi. I frutti pesano da 10 a 15 kg e sono lunghi da 45 a 60 cm. Ottimo sapore,. 95 giorni. (Index 2012) 487. Claytonia perfoliata Donn. Ex Willd. – Portulacaceae – A1 D/G1 MN O U [Lattuga dei minatori] Erbacea annuale nota con questo nome poiché, durante la corsa all’oro del 1849, i numerosi minatori che arrivavano in California trovarono in questa verdura un gustoso e soprattutto economico sostituto della lattuga: la mangiavano cruda o cotta a guisa di spinaci. A quel tempo inoltre la vitamina C non era stata ancora scoperta, ma i minatori sapevano che questa erba non solo aveva un buon gusto ma li faceva anche sentire meglio e li aiutava a prevenire lo scorbuto. Si tratta di una erbacea annua, ,con foglie ovate o a losanga, concave, carnose, attraversate dallo stelo fiorifero (perfoliate!). Fiori in gruppi (5-8) alla fine dello stelo, bianchi, formati da 5 piccoli petali bianchi. Specie diffusa nell’E. N. America. (Fiorella Verona) 488. Coccinia grandis (L.) Voigt – Cucurbitaceae – A1A2 FG1 M O U(V) [Tindora] Cucurbitacea rampicante dioica della tribù delle Benincaseae, con foglie verdi a contorno triangolare (4-12 ×4-12 cm) e delicati fiori bianchi (del diametro di 4 cm). Produce frutti cilindrici della lunghezza di 5 cm, dapprima 95 verdi poi rosso-scarlatti. Originaria dell’Africa e dell’Asia tropicali, è naturalizzata ai Caraibi, in Texas, alle Hawaii e in Australia. I frutti sono caratterizzati da un elevato tenore in vitamina A. I frutti immaturi sono utilizzati nella cucina asiatica e si mangiano come gli zucchini. Le foglie e i giovani germogli vengono consumati previa cottura e poi ripassati in padella o fritti in tempura. Le piante sono molto vigorose e invasive. Prediligono suoli sabbiosi e profondi e sopportano brevi periodi di siccità. (Z9) (Acquistati) 489. Coffea arabica L. – Rubiaceae – B1 DEFG1 L MN OR ST Arbusto sempreverde, alto fino a 4,5 m. I piccoli fiori, bianchi, profumati, sono raggruppati lungo i rami all’ascella delle foglie e sono seguiti da frutti di colore rosso scuro, ognuno contenente due semi (questi, una volta estratti, seccati e tostati, costituiscono i comuni chicchi di caffè. Specie originaria delle foreste pluviali delle montagne dell’Etiopia. (Z11). (Giuseppe Marcucci) 490. Coriandrum sativum L. – Apiaceae – A1 FDG1 IH M O U(VZ) Erbacea annuale a rapida crescita, alta fino a 75 cm, con foglie simili a quelle del prezzemolo, odorose. Fiori bianchi, riuniti in ombrelle, che compaiono durante l’estate. Ai fiori seguono piccoli frutti, rotondeggianti, molto aromatici. Tutte le parti della pianta, ma in particolare i semi, sono utilizzati in cucina per dare un tocco di esotico ai piatti. La spezia che se ne ricava è utilizzata in Asia per la preparazione di curry, chutney, pasticceria e salse. Luogo di origine: Mediterraneo occidentale. (Z7). (Enrico Zarri) 491. Cornus mas L. (Cornus mascula) – Cornaceae – B2 EFG1 H MN OQ U X3 Y [Corniolo] Pianta poco nota ma molto ornamentale. Arbusto deciduo a lenta crescita, che può arrivare a 3-4 m, con foglie ovate (4-10 cm), molto colorate in autunno. Fioritura precoce (mese di febbraio) e vistosa, costituita da numerosissimi fiorellini color giallo vivo; ad essi seguono, in estate-autunno, frutti simili a olive, dal sapore astringente, utilizzati per marmellate, ecc. Spontaneo nei boschi di tutta Europa e del N.O. dell’Asia; assai rustico (Z5). (Maria Carla Di Trapano) 492. Crataegus azarolus L. – Rosaceae – C2 EFG1 H M OQ U X3 Alberello spogliante con foglie simili a quelle del biancospino come pure i fiori, che ne differiscono principalmente perché più grandi. Segue poi una copiosa fruttificazione, che diventa assai decorativa in autunno quando i frutti, simili a piccole mele, diventano gialli e commestibili, permanendo fino all’inverno sulla pianta. Specie assai rustica (Z7), si adatta a qualsiasi terreno che sia ben drenato. Zona d’origine: Europa. 494A) Aldo Almici 494B) Liubina Soravito Debeni 493. Cucumis anguria L. – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Si tratta di una specie rampicante con foglie palmatosette, composte da cinque lobi arrotondati. Produce numerosi piccoli frutti verdi coperti da escrescenze simili a spine, ma non pungenti. I frutti si possono consumare immaturi come i cetrioli, hanno infatti un sapore simile a questi ultimi. Si possono anche conservare sott’aceto o sott’olio. 493A) Gianluca Corazza 493B) Mirella Del Dottore 96 494. Cucumis melo L. ‘Canoe Creek Colossal’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Melone che produce grossi frutti oblunghi del peso di 4–7 kg (ma possono arrivare a pesare fino a 10 kg in condizioni ottimali). Polpa arancione dall’ottimo sapore. È un’ antica varietà originaria degli Stati Uniti. Maturazione: 90 giorni. (Index 2012) 495. Cucumis melo L. ‘Charentais’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Piccolo melone rotondeggiante del peso di 1 kg – 1,5 kg. Buccia grigio–verde e polpa arancione intenso, dolce e succosa. Antica varietà originaria della Francia. Maturazione: 85 giorni. (Index 2012) 496. Cucumis melo L. ‘Ramparino’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Melone che produce frutti di medie dimensiono con buccia giallastra retata e polpa di colore verde chiaro. Polpa molto profumata dal gusto intenso, quasi piccante. Cresce facilmente arrampicandosi su un qualsiasi sostegno. È originario dell’Emilia Romagna e in particolare della provincia di Reggio Emilia. (Index 2012) 497. Cucumis melo L. ‘Rugoso di Cosenza Giallo’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Melone di forma ovale, con buccia rugosa gialla e pasta bianca dolcissima. (Index 2012) 498. Cucumis melo L. ‘Small Persian’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Melone del peso di 2 kg – 2,5 kg. Buccia verde scuro solcata da una fitta reticolatura bianca non in rilievo. Polpa arancione dal sapore particolare. Maturazione 115 giorni. Questa varietà è coltivata negli Stati Uniti da oltre 200 anni, ma le sue origini si rintracciano nell’antica Persia (oggi Iran). (Index 2012) 499. Cucumis melo L. ‘Votango’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Melone del tipo “moscato”, originario del Madagascar. Polpa bianca e buccia gialla maculata di verde. (Index 2012) 500. Cucumis melo L. ‘Zatta’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Melone cantalupo, originario dell’Emilia Romagna. Frutti grandi, costati, con buccia molto spessa, consistente e rugosa, di colore giallo–verdastro. Polpa di colore arancione intenso, consistente e molto dolce. Maturazione: 80–85 giorni. È anche conosciuto come: Rospo di Bologna, Rospo di Modena, Zatta Mantovana o Melone Rognoso. (Index 2012) 501. Cucumis sativus L. ‘Dosakkai’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Cetriolo della taglia di un limone, di forma rotondeggiante con buccia gialla e polpa bianca, simile a un melone. Questa cultivar è originaria dell’India, in particolare della zona di Andrha Pradesh. Si usa generalmente fresco in insalata, mentre cotto entra a far parte di molte ricette indiane come il “Pacchadi” e il “Dal”. Essiccato e poi fritto è invece fondamentale per il Wadiyam. (Acquistati) 502. Cucumis sativus L. ‘Early Russian’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Cetriolo che produce piccoli frutti ovali, dalla buccia verde, dolci e saporiti. Varietà adattata a climi freschi. Ottima produttività per lungo tempo. I cetriolini si usano sia freschi in insalata che conservati sott’aceto. Maturazione: 50–55 giorni. È un’antica varietà originaria della Russia. (Index 2012) 503. Cucumis sativus L. ‘Long Vert de Chine’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Antica varietà di cetriolo originaria della Cina. Produce frutti lunghi fino a 50 cm, ma che possono raggiungere anche 1 m se coltivati sospesi. Buccia verde e finemente costata. Polpa soda, croccante, di sapore dolce e contenente 97 pochi semi. Varietà vigorosa e molto produttiva. Maturazione: 70 giorni. (Gianluca Corazza, Index 2012) 504. Cucumis sativus L. ‘Zeppelin’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Cetriolo da competizione che può produrre frutti di oltre 9 kg di peso se coltivato a dovere in substrato soffice, fertile e senza altre piante concorrenti vicine. I frutti possono essere lunghi oltre mezzo metro e hanno una buccia liscia che diventa gialla a maturità completa. Le piante sono molto vigorose e possono crescere notevolmente in altezza (oltre 6 m). I frutti necessitano di un sostegno. I cetrioli immaturi rimangono comunque amarognoli e non sono molto adatti al consumo domestico. (Gianluca Corazza, Index 2012) 505. Cucumis sativus L. ‘Sikkimensis’ – Cucurbitaceae – A1/B3 FG1 M O U(Z) X1 Cetriolo coltivato sull’Himalaya con buccia che a maturazione diventa marrone e suddivisa in piccole placche separate da un fine reticolo di crepe biancastre. Molto conservabile e di buon sapore. Si può consumare anche maturo, togliendo però i semi. Caratteristica cavità all’interno. La sezione ha la forma di un triangolo ad angoli arrotondati e con i lati di circa 10 cm. Lungo circa 20 cm. (Index 2012) 506. Cucurbita argyrosperma C. Huber ‘Hindu’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Zucca a forma di pera, con buccia bianca striata longitudinalmente di bianco. Polpa gialla e di sapore molto dolce. Piante molto produttive. Si tratta della varietà di una specie praticamente sconosciuta in Europa e quindi da sperimentare. Maturazione: 95–100 giorni. (Index 2012) 507. Cucurbita ficifolia Bouché – Cucurbitaceae – A1 FG1 I M O U Zucca tropicale coltivabile nelle zone con estati calde e soleggiate. Grande come un cocomero. Buccis bianca striata/maculata di verde, ma anche tutta bianca o tutta verde. Polpa bianca fibrosa e semi nerastri. I fusti possono arrivare anche a 10 m di lunghezza. Si usa soprattutto per zuppe e dolci: ottima la marmellata. Quando viene cotta la polpa si sfibra e forma delle lunghe fibre simili a spaghetti e per questo è anche detta “capelli d’angelo”. (Renzo Bigotti, Index 2012) 508. Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Baby Blue Hubbard’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Zucca semi–rampicante che produce piccoli frutti rotondeggianti del peso di 2,5–3 kg. Buccia bluastra, leggermente rugosa. Polpa di colore giallo–oro dal sapore molto dolce. Maturazione : 90–100 giorni. Questa varietà è stata ottenuta dall’Università del New Hmpshire nel 1953. (Index 2012) 509. Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Hokkaido’ – Cucurbitaceae – A1/G1 EF M O U Di medio-piccole dimensioni, con la buccia di colore arancio vivo, leggermente solcata all’interno; presenta una polpa compatta. Ottima per tutti gli usi in cucina. (Thierry Strucco) 510. Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Jumbo Pink Banana’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Antica varietà di zucca rampicante con frutti stretti e lunghi. I frutti possono raggiungere la lunghezza di 1,20 m per 30 cm di diametro e possono pesare fino a 55 kg. Polpa di colore arancione intenso, soda, ma poco dolce. (Index 2012) 511. Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Turbante Turco’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Detta anche “Cappello da prete”, per la caratteristica forma che assume, con colori dal verde al bianco e arancio. Nella 98 parte inferiore presenta tre protuberanze molto decorative; Buone anche da mangiare. (Pasquale Iacomino) 512. Cucurbita moschata Duchesne ex Poir. ‘Butternut Waltham’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Zucca rampicante molto vigorosa che produce da 4 a 7 frutti a forma di bottiglia e del peso di 1,5–3 kg. La parte cilindrica è completamente priva di semi. Buccia arancione tenue a maturità. Polpa di colore giallo–aranciato, con tessitura fine e dal sapore che ricorda la nocciola. I frutti hanno una buona capacità di conservazione: anche più di un anno. Maturazione: 83–115 giorni. Questa varietà è stata ottenuta nel 1968 da Bob Young della Waltham Agricultural Experiment Station nel Massachussetts. (Index 2012) Cucurbita moschata Duchesne ex Poir. ‘Lunga di Napoli’ (o 513. ‘Manganello’ o ‘Piena di Napoli’ o ‘Gigante di Napoli’, ‘Napoletana Clavata’) – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Ottima zucca da serbo, di colore arancione, lunga da 30 a 60 cm, ingrossata all’apice (‘clavata’). Questa cultivar è molto dolce, per cui è conveniente utilizzarla per la preparazione di dolci, marmellate e confetture. 513A) Gianluca Corazza 513B) Index 2012 514. Cucurbita moschata (Duchesne ex Lam.) ex Poir. ‘Violina’ – Cucurbitaceae –A1/G1 EF M O U Zucca di piccole dimensioni, a forma di violino, del peso di 1,5-2 Kg e lunga 20-30 cm, con polpa giallo arancio, molto serbevole. (Patrizia Ianne) 515. Cucurbita pepo L. ‘Barilotto’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Cultivar ottenuta da una riselezione di zucchino bianco catalano. Questa cultivar produce zucchini tozzi e cilindrici della lunghezza di 12-15 cm con buccia di colore verde chiaro (diventa bianca a maturità completa), tenera e sottile. Gli zucchini hanno un sapore dolce e fresco e rimangono teneri a lungo (fino a circa 6 cm di diametro). Ottimi tagliati a rondelle o a julienne e consumati a crudo, marinati o in insalata. (Gianluca Corazza) 516. Cucurbita pepo L. ‘Early White Bush Scallop’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) X1 Zucchino a trottola di colore bianco. I frutti giovani si consumano come gli zucchini. Ottimi da farcire. Varietà precoce, cespugliosa. Le zucche a trottola hanno origini molto antiche e venivano già coltivate dagli Indiani d’America sulla costa orientale degli attuali Stati Uniti in epoca precolombiana. (Gianluca Corazza) 517. Cucurbita pepo L. ‘Genovese’ o ‘Chiaro d’Asti’ e ‘Di Voghera’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Zucchino che produce frutti cilindrici con buccia liscia di colore verde chiaro. Ottimo sapore e buona produttività. Maturazione: 55 giorni. (Index 2012) 518. Cucurbita pepo L. ‘Golden Marbre Scallop’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Antica cultivar di zucchino a trottola con buccia di colore giallo intenso, alle volte con striature bianche nella parte inferiore. Si consumano come gli zucchini quando sono giovani e teneri o come zucca quando completamente maturi. (Gianluca Corazza) 519. Cucurbita pepo L. ‘Golden Zucchini’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) X1 Zucchino dal caratteristico colore giallo oro. Già l’ovario è giallo 99 appena formato, molto prima che fiorisca. Frutti numerosi, medio–piccoli al momento della fioritura, molto teneri. (Gianluca Corazza) 520. Cucurbita pepo L. ‘Lungo Fiorentino’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) X1 Zucchino di colore verde scuro con caratteristiche costolature più chiare; fiori assai persistenti. (Index 2012) 521. Cucurbita pepo L. ‘Mora Pisana’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) X1 Zucchino di pezzatura media, caratterizzato da frutti molto scuri e da una ottima produttività. Portamento ad alberello e fogliame contenuto. (Index 2012) 522. Cucurbita pepo L. ‘Yellow Marbre Scallop’ – Cucurbitaceae – (Gianluca Corazza) Cucurbita pyriformis: vedi Lagenaria siceraria (Molina) Standl. 523. Cychorium inthybus L. ‘Cicoria del Marzocco’ – Asteraceae – A2 DG1 H M OP U Erbacea perenne con radice fittonante e foglie disposte in rosetta basale, intere, molto allungate, resistenti al freddo. Se ne consumano le foglie, generalmente dopo cottura. (Gargini sementi) 524. Cychorium inthybus ‘Radicchia di Lucca’ – Asteraceae – A2 DG1 H M OP U Una specie di scarola tardiva, che arriva fino alla primavera dell’anno successivo alla semina. Si consuma generalmente in insalata. (Gargini sementi) 525. Cynara cardunculus ‘Pieno Inerme di Lucca Sel. Gargini’ – Asteraceae – A1 G1 DG1 H M OP U Il noto cardone, di cui si consuma la pianta per intero, opportunamente imbiancata, durante il periodo invernale. Questa cultivaar è di dimensioni più contenute e poco spinoso, adatto ad orti familiari e di ottime qualità organolettiche. (Gargini sementi) Dolichos angularis: vedi Vigna angularis (Willd.) Ohwi & H. Ohashi Dolichos purpureus: vedi Dolichos lablab L. var. purpureus. Dolichos unguiculatus: vedi Vigna unguiculata (L.) Walp. Subsp. Unguiculata (L.) Walp. 526. Dolichos lablab L. var. purpureus (Dolichos purpureus L.) – Fabaceae – A1(A2) EFG1 M O U Rampicante perenne dalla vita di pochi anni solitamente coltivato come annuale. Foglie simili a quelle dei fagioli e lunghi racemi di fiori rosa da cui si originano baccelli piatti, falcati, di circa 7-8 × 2 cm, di color porpora. Si possono mangiare i baccelli teneri come fagioini e i semi già formati ma ancora immaturi, mentre i semi secchi possono essere consumati solo se bolliti cambiando l’acqua a metà cottura. Infatti contengono sostanze tossiche che si disperdono nell’acqua di bollitura. (Alberto Bucci) Eupatorium rebaudianum: vedi Stevia rebaudiana (Bertoni) Bertoni 527. Feronia limonia (L.) Swingle (Limonia acidissima) – Rutaceae – C2 DEFG1 I M OR ST Albero spogliante (6-8m) a portamento eretto, con rami spinosi e foglie imparipennate (5-7), obovate, crenate, verde lucido, che profumano di limone se stropicciate. In primavera si manifestano piccoli fiori bianchi con antere rossastre, che odorano di anice, riuniti in panicoli; seguono frutti piuttosto grossi (5-12 cm) con buccia consistente e polpa farinosa, profumata, bruna, resinosa, astringente, acida o dolciastra, edibile (per gelatine), contenente numerosi, piccoli semi biancastri. È specie originaria dell’India (Z9), ove viene utilizzata soprattutto a scopi officinali: le foglie e i fiori, che odorano di anice, sono stomachici, il frutto a polpa acidissima, è usato come astringente e antidissenterico e anche il legno, molto duro, serve per mobili e costruzioni; 100 infine, la gomma che cola dalla scorza si usa come la gomma arabica. (Acquistati) 528. Glycyrrhiza glabra L. – Fabaceae – A3/ EG1 H MN O U Y [Liquirizia] Pianta della liquirizia. Arbustino con radici stolonifere eduli. Foglie imparipennate. Fiori di 10–12 mm, celeste–violetto, in infiorescenze. Specie mediterranea (Z8). Utilizzata in fitoterapia (per curare disturbi digestivi, bronchiti e tosse, gastriti e ulcere). (Index 2012) Hibiscus esculentus: vedi Abelmoschus esculentus ( L.) Moench. 529. Hibiscus sabdariffa L. – Malvaceae – A1/A2 EF L M O U(Z) Erbacea perenne, coltivata come annuale (di origine tropicale). E’ specie robusta, alta fino a 2,5 m, con foglie verde scuro, le inferiori intere e le superiori digitate. Steli rossastri che portano all’apice fiori giallo brillante, larghi 10-15 cm, e con brattee e calice di colore rosso. Oltre che per ornamento, questa pecie è utilizzata per farne – con il calice che maturando diventa rigonfio e carnoso – marmellate, bibite e il carcadè, un sostituto del tè. 529A) Acquistati 529B) Costatanza Stagetti 530. Hovenia dulcis Thunb. – Rhamnaceae – C2 DFGG1 H M QR U X3 Albero che può arrivare fino a 18 m, rustico (Z6), che tende a ramificare piuttosto in alto. Fiori bianchi minuscoli, in racemi ascellari od apicali seguiti da piccoli frutti legnosi la cui parte edule è costituita dai peduncoli dei frutti stessi che ingrossandosi, diventano dolci con un sapore che richiama quello dell’uva passita (da cui il nome di “albero dell’uva passa”). Pianta ampiamente adattabile per quanto riguarda terreno, irrigazione e coltivazione, non necessita di potature e se coltivata da seme può produrre i primi “frutti” a partire dal 6° anno di età. Zona d’origine: Est Asia. (Alberto Testori, Orto Bot. di Lucca) 530A) Orto Botanico di Lucca 530B) Alberto Testori 531. Jaltomata procumbens (Cav.) J.L.Gentry (Saracha procumbens) – Solanaceae – A1 F I M O VZ [creeping false holly] Erbacea o suffrutice pluriramificato, spesso spinoso, con foglie alternate, intere o pennate, fiori a mazzetti cui seguono grappoli di piccole bacche che a maturazione risultano nere, brillanti. Vengono utilizzate (assolutamente a maturità avvenuta) per comporre succhi e marmellate. (Pasquale Naccarati) 532. Lactuca sativa L. ‘Barba dei Frati’ o ‘Barba dei Cappuccini’ – Asteraceae – A1 DG1 M O U(Z) Detta anche “Lingua di Canarino”, “Catalogna Verde”, “Radichetta” e “Cerbiatta”. Questa varietà possiede foglie profondamente lobate di colore verde brillante. Ha sapore amarognolo e si consuma fresca in insalate miste o cotta assieme ad altre verdure a foglia. Buona resistenza al freddo, ma è più adatta alle produzioni primaverili, estive ed autunnali. 30-40 giorni. (Gerardina Giovannardi) 533. Lagenaria siceraria (Molina) Standl. (Cucurbita pyriformis) – Cucurbitaceae – A1/G1 EFG1 M O U(Z) Rampicante annuale con foglie ovato-cordate, (5-23 cm), sinuato dentate. Fiori bianchi, formati da 5 petali ovati di 3-5x2-4 cm. Frutti lisci, lunghi fino a 1 m, diritti o ricurvi, di colore verde o verde-giallastro, commestibili quando giovani. (Mirella Del Dottore) Limonia acidissima: vedi Feronia limonia (L.) Swingle 101 534. Malpighia glabra Sessé & Moc. – Malpighiaceae – B1C1 EF I M P VZ [Barbados cherry] Cespuglio o alberello fino a 3 m con foglie ovate o ellittico lanceolate, a bordo intero, lucide, verde scuro superiormente. La fioritura è costituita da un corimbo di elementi stellati, larghi 1,5 cm, di colore che può variare dal bianco al rosa o rosso, dai petali sfrangiati e erfogliat bacche rosse, sferiche (1,5 cm) con 3 noccioli e polpa zuccherina e rinfrescante, ricca di Vit. C. Origine: dal Texas a stati settentrionali del Sud America. (Z9). (Acquistati) 535. Mespilus germanica L. – Rosaceae – C2 EFGG1 H M Q U X3 Y Piccolo albero o grosso cespuglio originario dell’Eurasia. Ha chioma espansa e foglie di colore verde scuro, che in autunno assumono tonalità di giallo, rosso, marrone. Produce in primavera moltissimi fiori bianchi, ai quali seguono frutti a forma di piccole pere schiacciate, eduli, dal gusto tipo “castagne fondenti” (da mangiare quando sono completamente maturi). Specie assai rustica (Z6). (Sergio Madrigali) 536. Ocimum basilicum L. ‘Citriodorum’ – Lamiaceae – A1 DG1 M OP UZ In questa cultivar di basilico le foglie hanno un aroma che ricorda il limone. (Gerardina Giovannardi) 537. Ocimun basilicum L. ‘Glycirrhizum’ – Lamiaceae – A1 DG1 MN O U(Z) Cultivar di basilico alta 30-60 cm con foglie argentate dall’intenso profumo di liquirizia. E’ particolarmente usato nei desserts e negli infusi. (Costanza Stagetti) 538. Ocimun basilicum L. ‘Mammouth’ – Lamiaceae – A1 DG1 M OP UZ Questa cultivar di basilico somiglia alla cv. ‘Lattuga’, ma le sue foglie sono assai più grandi (12x14 cm) e molto profumate. (Gerardina Giovannardi) 539. Ocimum basilicum L. var. citriodora ‘Mrs Burns’ – Lamiaceae – A1 DG1 M O U(Z) Antica cultivar originaria del New Mexico con foglie grandi, ovali, di colore verde chiaro, fortemente profumate di lime. Fiori bianchi o rosati in spighe. Il nome deriva da colei che per prima lo ha ottenuto e coltivato. (Gerardina Giovannardi) 540. Ocimum sanctum L. (Ocimum tenuifolium) – Lamiaceae – [ Holy basil] B1/B2 L M O Z Erba aromatica o suffrutice fino a lignificare, se protetta. Sacra alla religione Hindu per riti funerarii oppure utilizzata come fumigante antimalarico. Piccole foglie ampiamente ellittiche, picciolate ed a margine dentato, cosparse sui due lati di leggera peluria. Inflorescenza in lasse spighe. Semi mucillaginosi se umidi. Origine: India e Malesia. (Z10). (Faliero Ciomei) Ocimum tenuifolium: vedi Ocimum sanctum L. 541. Passiflora edulis Sims. – Passifloraceae – [Maracujá] B3 FG1 I M OP U Rampicante sempreverde con foglie (10x10 cm) profondamente trilobe, verde lucente superiormente; Fiori di 7-8 cm in estate, con sepali bianchi e petali con filamenti ondulati, bianchi con bande porpora. Seguono frutti ovoidi (5 cm diam.) verde-giallognolo, eduli, succosi. Specie originaria del Brasile, di scarsa rusticità (Z9). (Faliero Ciomei) 542. Perilla frutescens (L.) Britt. – Lamiaceae – A1 DG1 MN O U Erbacea annuale alta fino a 1 m con foglie ovato-acuminate, verdi, piuttosto grandi (513x3-8 cm). Infiorescenze estive di 10 cm, formate da fiori bianchi, pelosi all’interno. Le foglie di questa specie hanno proprietà antibiotiche e perciò 102 vengono usate fresche nel sushi per ridurre i rischi di avvelenamento da pesce. Zona d’origine: Himalaya, E. Asia. (Pasquale Iacomino) Phaseolus angularis: vedi Vigna angularis (Willd.) Ohwi & H. Ohashi 543. Phaseolus coccineus L. ‘Fagiola Garfagnina’ – Fabaceae – A1(A2) FG1 M O U Fagiolo rampicante coltivato da tempi lontani in Garfagnana (LU). Produce ottimi fagioli di forma rotondeggiante, leggermente schiacciati, di dimensioni abbastanza grandi e di colore bianco, pasta morbida e buccia poco consistente. (Gargini sementi) 544. Phaseolus lunatus L. ‘Christmas Pole’ – Fabaceae – A1/A2 FG1 I M O U Fagiolo di Lima dai semi appiattiti, molto larghi e lunghi, rosso–porpora marmorizzati di bianco, buonissimi e delicati. . Produce due volte dall’estate al tardo autunno. Resistente alla siccità. Originario del Perù, fu coltivato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1840 da dove è poi arrivato in Europa. Rampicante. Poco conosciuto. 544A) Pasquale Iacomino 544B) Giuseppe Marcucci 545. Phaseolus lunatus L. ‘Spruzzato dell’A.Di.P.A.’ – Fabaceae – A1/A2 FG1 I M O U Nuova varietà offerta per la prima volta nell’Index Seminum dell’A.Di.P.A. del 2011 ed originatasi da una mutazione (o da un incrocio casuale) di ‘Christmas Pole’ dimostratasi stabile fin dal suo primo manifestarsi. Produce fagioli grandi e molto piatti, quasi del tutto bianchi ma con una piccola zona ‘spruzzata’ finemente di rosso. Produce dall’estate ai primi geli. Piante rampicanti di cui si utilizzano i semi. Rarissimo. (Gianluca Corazza) 546. Phaseolus vulgaris L. ‘Aquila’ o ‘Lupinaro’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Cultivar rampicante di cui si utilizzano, oltre ai fagioli, di ottima qualità e caratterizzati da una macchia scura sull’ilo, i baccelli immaturi cucinati in umido (fagioli detti “biuso”). Gargini sementi) 547. Phaseolus vulgaris L. ‘Black Coco’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Fagiolo nano da mangiare come fagiolino, da sgranare fresco o, meglio ancora, da sgranare secco. Semi lucidi neri, piuttosto rotondi, dal sapore che ricorda vagamente il cacao. Precoce. (Giuseppe Marcucci) 548. Phaseolus vulgaris L. ‘Blauhilde’ – Fabaceae – A1B3 FG1 L M O(P) U Cultivar di fagiolo tedesca, rampicante e molto produttiva. Fiori rosa. Baccelli lunghi fino a circa 27 cm, a sezione circolare o leggermente ovale, di colore viola scuro, da mangiare immaturi come fagiolini. Una volta cotti diventano verdi. Lasciati maturare producono semi ovoidali di color avorio. (Gianluca Corazza) 549. Phaseolus vulgaris L. ‘Ciliegino’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Fagiolo rampicante che produce dei baccelli dai semi molto ravvicinati, con delle strozzature tra un seme e l’altro. Semi di colore rosso magenta, lucidi, della forma e dimensione di un nòcciolo di ciliegia. Sapore eccellente. 549A) Gianluca Corazza 549B) Giuseppe Marcucci 550. Phaseolus vulgaris L. ‘Diecimino’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Una antica varietà di fagiolo rampicante tipica dell’area lucchese della Media Valle Garfagnana (LU), caratterizzato dalla forma allungata e abbastanza rotondeggiante, dimensione piccola, colore marrone scuro intenso. Ottima produttività e sapore. (Gargini sementi) 103 551. Phaseolus vulgaris L. ‘Fagiola Garfagnina’ – Fabaceae – (Gargini sementi) 552. Phaseolus vulgaris L. ‘Fagioletta’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Fagiolo nano da sgranare. Semi ovoidali, corti e bianchi. Resistente alla siccità. Questa varietà è stata recuperata in extremis da due soli semi vecchi di sei anni raccolti presso un’anziana signora nel paese di Stribugliano, nella Toscana meridionale. (Gianluca Corazza) 553. Phaseolus vulgaris L. ‘Fico di Gallicano’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Un fagiolo simile a quelldi Spagna, ovali e schiacciati, bianchi, simili alla ‘Fagiola Garfagnina’, ma mediamente più grossi. (Gargini sementi) 554. Phaseolus vulgaris L. ‘Giallorino della Garfagnana’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Una antica cultivar della Garfagnana (LU) di fagiolo che non necessita di sostegni; ha seme ovale, dimensioni medio-piccole e colore giallognolo, con occhio ben marcato. Sapore delicato e caratteristico. (Gargini sementi) 555. Phaseolus vulgaris L. ‘Giallo Messicano’ – Fabaceae – A1 FG1 L M O(P) U Cultivar di fagiolo nano originaria del Messico. Baccelli di 10 cm circa di lunghezza contenenti diversi semi reniformi di colore giallo ocra. Ottimo sapore e buona produttività. (Gianluca Corazza) 556. Phaseolus vulgaris L. ‘Goldmarie’ – Fabaceae – A1 FG1 L M O(P) U Cultivar di fagiolo rampicante molto produttiva. Fiori bianchi. Baccelli lunghi fino a 27 cm, piatti, larghi circa 2 cm, bianco-giallognoli, da mangiare immaturi come fagiolini. Sapore ottimo. Lasciati maturare producono semi bianchi, relativamente piccoli e reniformi. (Gianluca Corazza) 557. Phaseolus vulgaris L. ‘Louisiana Purple Pod’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Antica cultivar di fagiolino originario della Louisiana. Baccelli porpora e foglie verde-scuro leggermente sfumate di viola. Rampicante. I baccelli sono molto teneri e cuociono rapidamente. 557A) Giuseppe Marcucci 557B) Beatrice Operti 558. Phaseolus vulgaris L. ‘Lupinaro Screziato’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Una varietà di fagioli rampicanti simile alla ‘Aquila’ o ‘Lupinaro’, ma con fagioli marcatamente screziati e usati principalmente per sgranare. (Gargini sementi) 559. Phaseolus vulgaris L. ‘Mandorla di Monte’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Cultivar rarissima degli altopiani dell’Istria Centrale dove probabilmente è estinta. Semi bruno–rosei di media grandezza, piuttosto farinosi e dal sapore che ricorda le mandorle. Adatta alla coltivazione in montagna. (Index 2012) 560. Phaseolus vulgaris L. ‘Mascherino’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Fagiolo rampicante tipico della Garfagnana (LU), di forma tozza, globosa, di medio-grandi dimensioni, di colore bianco marezzato di scuro, con aspetto simile alla cv ‘Aquila’ o ‘Lupinaro’, ma utilizzato generalmente come fagiolo da sgranare. (Gargini sementi) 561. Phaseolus vulgaris L. ‘Nano da Sgrano’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Una cv. di fagiolo che non necessita sostegni; produce ottimi fagioli di colore biabco giallognolo, simili al ‘Giallorini della Garfagnana’. (Gargini sementi) 104 562. Phaseolus vulgaris L. ‘Nero di Bolivia’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Fagiolo con semi neri ovali, piccoli, originario del Sud America. Il suo sapore intenso lo rende adatto a quasi tutti i tipi di piatto, ma specialmente quelli a base di verdure. (Giuseppe Marcucci) 563. Phaseolus vulgaris L. ‘Piccola’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Fagiolo rampicante a grani piccoli, piatti, di grande produttività e ottimo sapore (Gargini sementi) 564. Phaseolus vulgaris L. ‘Rosso di Lucca’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Fagiolo nano tipico della provincia di Lucca, oggi quasi scomparso. Produce semi reniformi, leggermente ellissoidali, lunghi circa 1,5 cm, di colore rosso con screziature scure, quasi nere. Consistenza farinacea e sapore più intenso del comune Cannellino. Produce da maggio a settembre. 564A) Gargini Sementi 564B) Beatrice Operti 565. Phaseolus vulgaris L. ‘Schiaccione di Pietrasanta’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Fagiolo rampicante prodotto tipicamente nelle aree della Versilia, produce abbondanti baccelli, con numerosi fagioli di forma allungata, piuttosto piatti, di dimensioni medio-grandi, bianchi. Ottimo sapore e produttività. (Gargini sementi) 566. Phaseolus vulgaris L. ‘Starazagorsky’ o ‘Yin Yang’ o ‘Orca’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Cultivar nana che produce fagiolini da mangiare immaturi ma che se lasciati crescere dà ottimi fagioli da sgranare. Semi metà neri con un puntino bianco (l’ilo con cui sono attaccati) e metà bianchi con qualche puntino nero. Originario dei Balcani meridionali. (Beatrice Operti) 567. Phaseolus vulgaris L. ‘Stortino di Lucca’ o ‘Anellino Giallo di Lucca’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Una antica e ricercata cv. lucchese. I baccelli sono di forma ricurva, di dimensioni medio piccole, piuttosto schiacciati, verdi inizialmente, poi bianchi e infine gialli a maturità. Si raccolgono quando sono bianchi e sono utilizzati come fagioli mangiatutto, ottimi sia lessati che in umido. (Gargini sementi) 568. Physalis coztomatl Moc. & Sessé ex Dunal – Solanaceae – A2 EFG1 I M OP U Questa specie è molto simile alla P. peruviana ma con rami viola scuro angolosi e molto fragili; i frutti sono piccoli (8–10 mm di diametro) ma dolci e succosi. La poca letteratura che si trova su questa specie la descrive come annuale ed a bassa crescita (1–2 piedi); le piante che ho in coltivazione sono state ottenute in vaso da semina 2009 e ritirate in serra fredda (min 12°C) dove hanno perso la parte aerea (circa 40 cm). Questa primavera hanno ricacciato vigorosamente dalla base con 3–4 fusti a pianta ed hanno raggiunto ad oggi l’altezza di circa 2 m anche se sorretti da opportuni sostegni. Le piante si riempiono di piccoli fiori gialli con cuore violaceo seguiti dai frutti giallo arancio; ho inviato poco seme solamente perchè la maggior parte dei frutti non è ancora matura. (Index 2012) 569. Physalis floridane Rydb. – Solanaceae – A1 EF G1 H MN O U Piccolo arbusto, alto fino a 50 cm, con rami che tendono a ricadere. Ha foglie ellittiche, lunghe 3–5 cm. I fiori, di colore giallo con macchia viola, sono prodotti in estate. I frutti, del diametro di 8 mm, sono racchiusi in involucri a forma di lampioncino (simili a quelli dell’Alkekengi, ma più piccoli), molto decorativi e di 105 ottimo sapore. Non si trovano notizie precise su questa specie, che è poco nota. Nelle zone gelive si comporta come annuale, per cui deve essere riparata per poter sopravvivere. Zona di origine: Sud–est U.S.A. (Z9) (Index 2012) 570. Physalis ixocarpa Brot. Ex Hornem. – Solanaceae – A1 EFG1 M O U Erbacea annuale glabra, ramificata, di 80–100 cm, con frutti simili a quelli dell’alchechengi (Physalis alkekengi, lanterne cinesi). Foglie lanceolate o ovali, dentate o intere, cuneate alla base. Fiori piuttosto grandi (2 cm), gialli con punti scuri alla gola, antere porpora. Calice a maturità giallastro, venato di porpora, quasi completamente occupato dai frutti commestibili, localmente noti come Tomatillo, Tomato verde o Jamberberry, che si consumano crudi o lessi. Zona d’origine: Messico, Sud U.S.A. (Index 2012) 571. Physalis peruviana L. – Solanaceae – A2/B1 EFG1 I(H) M O U Pianta perenne a portamento arbustivo, ma generalmente coltivata come annuale. Le foglie grandi (10 cm), di forma cordata con apice acuto, sono densamente pubescenti, ma i fiori sono piccoli (12 mm), gialli con macchioline viola alla base. Seguono bacche giallastre o violacee di 2 cm di diametro, circondate dalle brattee calicine che a maturità passano dal verde al giallo paglierino, assumendo una consistenza cartacea. Quando sono mature, le bacche sono dolci e si possono utilizzare per la preparazione di dolci o di ottime marmellate o semplicemente si possono gustare ricoperte di cioccolato. Luogo di origine: Sud America tropicale. (Z8). 571A)Daniela Lualdi 571B)Consuelo Messeri 572. Pisum sativum L. subsp. sativum var. sativum (Medullare Group) ‘Golden Sweet’ – Fabaceae – A1 EFG1 H M OQ U Si tratta di un pisello mangiatutto, o taccola, con baccelli di colore giallo. È una cultivar rampicante alta fino a 1,80 m, molto produttiva. I fiori sono di colore rosa. I baccelli si raccolgono quando assumono una colorazione giallo brillante e si consumano crudi o cotti (stufati, lessati o scottati e aggiunti alle insalate). I semi sono molto farinosi e si possono utilizzare per le zuppe. Maturazione: 60-70 giorni. (Acquistati) 573. Pisum sativum L. subsp. sativum var. sativum (Medullare Group) ‘Purple Podded’ – Fabaceae – A1 EFG1 H M OQ U Cultivar antica di pisello alta 1,20–1,50 m. Produce baccelli viola che si possono mangiare in erba come taccole o si possono lasciar maturare e raccogliere come baccelli da sgranare. I semi farinosi si possono lasciare seccare e si utilizzano per le zuppe. (Acquistati) 574. Pisum sativum L. var. umbellatum L. ‘Crown Pea’ – Fabaceae – A1 FG1 H M OQ U Si tratta di una varietà di pisello con fusti fasciati, antica e molto rara. Può raggiungere un’altezza di 90 cm ed è caratterizzato da fusti insolitamente fasciati al cui apice si sviluppano i fiori (di color salmone e bianco, riuniti in ombrelle) e in seguito i baccelli. I semi si consumano come i normali piselli. (Acquistati) 575. Pisum sativum L. ‘Nocerino-Sarnese’ – Fabaceae – A1 FG1 H M OQ U Cultivar tipica della zona vesuviana dell’Agro-nocerino sarnese. (Angelo Di Sarno) Poterium sanguisorba: vedi Sanguisorba minor Scop. 106 576. Praecitrullus fistulosus (Stocks) Pangalo ‘Jaya’ (Citrullus fistulosus Stocks ‘Jaya’)– Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U Detta anche Tinda, questa specie indiana imparentata col cocomero, ha un portamento strisciante e produce frutti rotondeggianti, verdi, coperti da una tenera peluria che scompare a maturità. I frutti hanno un diametro di circa 5-8 cm e ogni pianta ne produce 3 o 4 ciascuna. I frutti si consumano immaturi ed hanno un ottimo sapore. Si usano lessi o come le zucchine; in India si consumano in svariati modi: cotti col curry, o abbinati a melanzane, piselli, patate o altri ortaggi. In Asia vengono consumati anche i semi tostati. 70 giorni. (Acquistati) 577. Prunus x dasycarpa Ehrh. – Rosaceae – C2 EFG1 H M OR U [Biricoccolo] Ibrido naturale – sembra dovuto all’incrocio spontaneo fra albicocco e mirabolano – questa pianta da frutto è stata per lungo tempo dimenticata e solo recentemente è ricomparsa in giro. Si presenta come un fruttifero di medie dimensioni (4-6 m) con fogliame simile a quelle dell’albicocco; fiorisce piuttosto tardivamente e i frutti (di circa 3 cm), maturano scalarmente, sono con buccia arancio-rossa e tomentosi, con ottimo gusto che è una via di mezzo fra il susino e l’albicocco. Notevole rusticità (Z6). (Angelo Lippi) 578. Prunus domestica L. ‘Sissi-Bun’ – Rosaceae – C1 EFG1 H M Q U Cultivar che produce piccole susine rotonde, dolci, dalla polpa verde, che maturano a metà-fine agosto. È una varietà antica originaria del cuneese ma oggi quasi scomparsa. Le piante sono molto vigorose e si riproducono facilmente da seme dopo opportuna vernalizzazione. Un tempo era anche usato per innestare altre varietà di susino a albicocco. (Z5) ) (Valeria Oggero) 579. Prunus persica ( L. ) Batsch ‘Limonina’ – Rosaceae – C1 EFG1 H M Q U Cultivar di pesca tipica della zona dell’astigiano e ottenuta da cultivar provenienti dagli Stati Uniti agli inizi del 1900. Detta anche “Limunin”, produce frutti a polpa gialla dal sapore acidulo con retrogusto leggermente amarognolo. Il frutto ha la forma di un limone con apice sporgente e con buccia vellutata di colore giallo-aranciato. Si presta alla preparazione sia di piatti dolci che salati. (Z6) (Silvana Riccabone) 580. Pseudocydonia sinensis (Dum.-Cours.) Schneid. – Rosaceae – B2 EFG1 H MN OQ U X3 Arbusto a portamento espanso, con foglie di colore verde scuro, dentate, ovali (10 cm di lunghezza). Fiori solitari, rosa, simili a quelli della più nota Cydonia, in primavera avanzata. Seguono poi, in estate-autunno, frutti ovali (4-5 x 10-13 cm), gradevolmente aromatici, pesanti (per questo fanno assumere ai rami una forma arcuata). I frutti son commestibili e si utilizzano come le mele cotogne. Zona di origine: Cina orientale e meridionale, ove è ormai una specie in via di estinzione. Specie rustica (Z6) che non ha alcuna esigenza per la coltivazione. (Pasquale Naccarati) 581. Sanguisorba minor Scop. (Poterium sanguisorba) – Rosaceae – A2 DEG1 H MN OQ U Y [Salvastrella] Erbacea perenne alta 20- 50 cm con rizoma legnoso e fusto eretto, striato. Foglie composte, imparipennate, lunghe 6-12 cm, con 1517 foglioline ellittiche, dentellate sul margine. Fiori riuniti in spighe capituliformi (ossia rotondeggianti), appressati, privi della corolla, con 4 sepali verdastri e stimma piumoso, rosa o porpora. Tutta la pianta, ma soprattutto le foglie, hanno un gradevole sapore amarognolo, caratteristico e possono essere utilizzate nelle 107 insalate. Luogo di origine: Europa centrale, occidentale e meridionale, Nord Africa, Canarie, Asia centrale e Sud-Occidentale. (Z5). (Pasquale Iacomino) Saracha procumbens: vedi Jaltomata procumbens (Cav.) J.L.Gentry Silene inflata: vedi Silene vulgaris (Moench) Garcke 582. Schinus molle L. – Anacardiaceae – C1 DFGG1 I M O U(V) Albero sempreverde alto fino a 8 m, con lunghi rami pendenti ed eleganti foglie composte da 10-15 foglioline lineari-lanceolate, acuminate. Fiori molto piccoli, raccolti in gran numero in pannocchie terminali o ascellari, pendenti. Seguono frutti lucidi, di colore rosa, molto decorativi e persistenti sulla pianta per molto tempo (tutto l’inverno). Essi hanno le dimensioni e il gusto di un granello di pepe (sono usati difatti in cucina come il pepe). La specie è originaria della costa del Pacifico, dal Messico meridionale al nord del Cile, e si è spontaneizzata nelle regioni mediterranee (Z9). (Pasquale Iacomino) 583. Silybum marianum (L.) Gaertner – Asteraceae – A1 EFG1 H M O U X1 X2 Y [Cardo mariano] Erbacea bienne con fusto alto fino a 1,5 m, poco o per nulla ramoso, verso l’apice ragnateloso. Foglie inferiori grandi, ravvicinate o in rosetta, oblunghe sinuato-dentate con spine robuste; le cauline più piccole avvolgenti il fusto. Entrambe verdi lucide reticolate e macchiate di bianco in primavera. Capolini terminali e solitarii di colore vinoso-purpureo, involucro spinoso simile a piccoli carciofi, interessanti per composizioni secche. Specie diffusa nelle regioni temperate vive in ambienti antropizzati, ruderi, siepi bordi delle strade. Molto decorativa anche per il fogliame variegato. Si semina in primavera o autunno ed è particolarmente adatta per i luoghi aridi e scoscesi. Si mangiano le foglie più tenere, il fusto giovane, i germogli, e i capolini quando sono ancora ben chiusi. Utilizzabili anche crudi ma solitamente si sbollentano e poi si saltano in padella per qualche minuto. I capolini si usano come mini carciofi. Pianta decongestionante del fegato e digestiva. Sapore amarognolo ma gradevole. Rustica (Z7) (Liubina Soravito Debeni, Fiorella Verona). 584. Silene vulgaris (Moench) Garcke (Silene inflata) – Caryophyllaceae – A2 DEG1 H MN O U X1 X2 Y [Strigoli] Erbacea perenne (15–70 cm) glauca, presente in tutta Italia, caratterizzata da foglie variabili, opposte, lanceolate, piuttosto consistenti. Fiori in cime corimbose, in primavera, con calice a forma di vescicoletta; corolla a 5 petali bianchi, bilobiati all’apice. Si utilizzano i giovani getti sia per ottime frittate che lessati o nelle zuppe. Rustica (Z6). (Index 2012) 585. Silene vulgaris (Moench) Garcke ‘Minima’ – Caryophyllaceae – A2 DEG1 H MN O U X1 X2 Y Una varietà della precedente di dimensioni molto più ridotte. (Pasquale Iacomino) 586. Sium sisarum L. – Apiaceae – A2 G1 H MN OR U Erbacea perenne molto rustica (Z6), con steli ramificati, scanalati, eretti, alti fino a 1-1,5 m. Le radici tuberose sono assai rigonfie, carnose, esternamente bianco grigiastro; polpa bianca, con cuore spesso fibroso. Foglie imparipennate (5-7), verde scuro, brillanti, che ricordano quelle della pastinaca. Fiori bianchi, in ombrelle, in estate. Le radici, il cui gusto zuccherato e leggermente farinoso ricorda quello della pastinaca, sono consumate cotte e cucinate come la scorzanera. 586A) Gianluca Corazza 586B) Fiorella Verona 108 587. Smyrnium olusatrum L. – Apiaceae – A1 EG1 H N O U Y Erbacea bienne con fusto eretto, cilindrico e striato in basso, angoloso in alto, ramificato, con foglie lobate e settate. I fiori, di colore giallastro, sono riuniti in ombrelle composte da diversi racemi lungamente picciolati. Specie spontanea in Italia, in luoghi ombrosi. Noto in antichità come prezzemolo alessandrino, era usato a scopo gastronomico per il suo sapore aromatico. I germogli possono essere consumati crudi in insalata, mentre le foglie possono essere usate per aromatizzare le minestre. I frutti ed i boccioli possono essere utilizzati, crudi o macerati in aceto, per aromatizzare piatti di carne, minestre ed insalate. Anche le radici, crude o cotte, sono commestibili. (Fiorella Verona) 588. Solanum aethiopicum L. ‘Tondo Piatto’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Cultivar a frutto piatto e costoluto. Rosso intenso a maturità. Utilizzabile anch’esso come le melanzane, raccogliendone i frutti ancora immaturi (verdi, in questo caso). Retrogusto leggermente amarognolo. Identità non sicura, ma probabilmente si tratta di una delle numerose cultivar dei vari gruppi di Solanum aethiopicum. (Pasquale Iacomino) 589. Solanum caripense Humb. & Bonpl. Ex Dunal – Solanaceae – B1 FG1 I M O U [Tzimbalo] Si tratta di una specie rara in coltivazione, originaria delle zone temperate delle Ande peruviane, colombiane e cilene. Simile al più comune pepino (Solanum muricatum), è un arbusto sempreverde con frutti commestibili. Come il pepino, anche lo tzimbalo può iniziare a fruttificare a partire dal secondo anno dalla semina. I frutti sono bacche rotonde del diametro di 2 cm, di colore giallo o verde chiaro con strie longitudinali più scure. Il sapore e la consistenza sono simili al pepino, ma tende ad essere più agrumato e più succoso. Questa specie cresce bene in climi temperato-caldi: può sopportare solo brevi periodi a -2,5°C e con tempo secco. (Z9) (Acquistati) 590. Solanum x burbankii Bitter. (Solanum villosum x Solanum guineense) – Solanaceae – A1 F G1M O U Piccolo arbusto molto ramificato, assai simile al più noto Solanum nigrum, specie velenosa ma – al contrario di questo – le sue piccole bacche di colore blu–porpora scuro, prodotte in gran quantità, sono commestibili e di discreto sapore. Ibrido orticolo creato da Luther Burbank nei primi anni del ‘900. 590A) Pasquale Iacomino 590B) Fiorella Verona 591. Solanum lycopersicum L. ‘Apricot Ribbed’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Pomodoro con polpa di colore albicocca per la presenza del gene ‘at’ (Apricot). Buccia gialla. (Index 2012) 592. Solanum lycopersicum L. ‘Bistecca Rosa’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Cultivar di pomodoro che produce grossi frutti con buccia di colore rosa e polpa soda e dolce. Le piante in condizioni ottimali possono produrre frutti che superarano facilmente il chilo di peso. (Giuseppina Scancarello) 593. Solanum lycopersicum L. ‘Brandywine Black’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Pomodoro vigoroso che produce frutti tipo ‘Cuor di Bue’,con polpa rosso–bruno scura del peso compreso tra i 350 e i 500 g. Indeterminato. 80 giorni. Questa varietà è stata ottenuta incrociando il Brandywine con il Cherokee Purple. (Index 2012) 109 594. Solanum lycopersicum L. ‘Brandywine Giallo’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Pomodoro tipo ‘Cuor di Bue’, di colore giallo chiaro che può arrivare a pesare anche un chilo. Sapore delizioso e profumo intenso. Le piante possono raggiungere i 3 m di altezza ed hanno foglie tipo patata. Produttività media. Tollera male la calura estiva, con la conseguenza che produce pochi frutti. Indeterminata. 90 giorni. (Index 2012) 595. Solanum lycopersicum L. ‘Brin de Muguet’ – Solanaceae – A1 FG1M O U(Z) Pomodoro a portamento compatto originario della Francia. Produce numerosi piccoli pomodorini dalla buccia rossa e dal sapore molto dolce. Crescita indeterminata. È una varietà precoce. (Index 2012) 596. Solanum lycopersicum L. ‘Canestrino’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Frutti costoluti dall’insolita forma più o meno ovale in sezione. Vagamente simili a piccoli canestri, da cui il nome. Ottimo sapore. Crescita indefinita. (Gargini sementi) 597. Solanum lycopersicum L. ‘Canestrino Antico’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Frutti dall’insolita forma più o meno ovale in sezione. Molto costoluti. Vagamente simile a piccoli canestri, da cui il nome. Ottimo sapore. Cultivar originale antica ormai quasi estinta ma ritrovata in una coltivazione casalinga. (Lucia Cortopassi) 598. Solanum lycopersicum L. ‘Cherokee Chocolate’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Pomodoro simile al più noto ‘Cherokee Purple’, ma di colore un po’ più scuro. Produce frutti di media taglia dall’ ottimo sapore. Crescita indeterminata. Maturazione: 75–85 giorni. È una mutazione spontanea di ‘Cherokee Purple’ apparsa nel giardino di Craig Le Houiller, collezionista di pomodori negli Stati Uniti. (Lucia Cortopassi, Index 2012) 599. Solanum lycopersicum L. ‘Cherokee Purple’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Buonissimo pomodoro a frutti bruno–violacei, costoluti, medio– grandi, del peso di 250–400 g. Polpa bruna variegata di violetto e rosa. Resistente alla siccità. Buona produttività. Cultivar tradizionale degli indiani Cherokee. Indeterminato. 75–85 giorni. (Lucia Cortopassi, Index 2012) 600. Solanum lycopersicum L. ‘Chocolate’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Una cultivar di pomodoro rotondo di 4–5 cm, caratterizzato dal colore marrone rossastro e dal fatto di rimanere piuttosto sodo anche a completa maturazione. Sapore molto dolce. (Index 2012) 601. Solanum lycopersicum L. ‘Délice D’Or’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Varietà sviluppata all’Università del Dakota, detta anche “Golden Delight”. Frutti rotondi di colore giallo–arancio del peso di 90–120 g ciascuno, carnosi, poco acidi e di ottimo sapore. Molto produttivo. Resistente alle spaccature. Determinato. Simile a “Tangerine” ma più resistente alla siccità. 57– 65 giorni. (Pasquale Iacomino, Index 2012) 602. Solanum lycopersicum L. ‘Delicious’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Varietà di pomodoro che produce frutti rossi dal sapore delicato, con polpa soda. I frutti pesano mediamente 450 g, ma in condizioni ottimali possono arrivare anche a 3 kg! Crescita indeterminata. Maturazione: 77 giorni. Questa 110 cultivar è stata sviluppata partendo da varietà americane come ‘Beefsteak’ o ‘Cuore di Bue’. (Lucia Cortopassi, Index 2012) 603. Solanum lycopersicum L. ‘Enrica’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Pomodoro diffuso e coltivato nei dintorni di Seravezza in provincia di Lucca. È un pomodoro di forma rotondeggiante, rosso, e che può facilmente superare il chilo di peso. Ottimo sapore. Crescita indeterminata. Questa varietà prende il nome dalla signora che ci ha donato i semi. (Lucia Cortopassi, Index 2012) 604. Solanum lycopersicum L. ‘Henderson’s Pink Ponderosa’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Varietà di pomodoro adatta ai climi umidi. Produce grossi pomodori che possono arrivare a 1 kg di peso. I frutti hanno forma irregolare, con buccia rosa e polpa dolce e soda, contenente pochi semi. Buona produttività. Crescita indeterminata. Maturazione: 80–100 giorni. È un’antica varietà introdotta negli Stati Uniti nel 1891 da Peter Henderson. (Lucia Cortopassi, Index 2012) 605. Solanum lycopersicum L. ‘Mallorquín’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Pomodoro originario dell’isola di Maiorca. Produce frutti di piccole– medie dimensioni, di colore arancio–rosato, con polpa soda. I frutti si conservano a lungo. Buon sapore e buona produttività. Crescita indeterminata. (Index 2012) 606. Solanum lycopersicum L. var. melanocarpa – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) [Pomodoro selvatico del Perù] Specie spontanea peruviana che produce piccoli frutti rotondeggianti del peso di 55-85 g, di colore rosso con striature gialle e arancioni. Sapore ricco e dolce. Raggiunge un’altezza di 120–180 cm ed è molto produttivo. (Acquistati) 607. Solanum lycopersicum L. ‘Nero di Crimea’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Antica varietà originaria della Crimea. Frutti rotondeggianti di colore rosso molto scuro, del peso di 250–500 g. Polpa rosso–bruno scuro. È uno dei pomodori più dolci, completamente privo di acidità. Buona resistenza alla siccità e produttività elevata. Questa varietà ha bisogno di estati molto calde e posizioni assolate per raggiungere una colorazione molto scura. Indeterminato. 70–80 giorni. (Index 2012) 608. Solanum lycopersicum L. ‘Paul Robeson’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Varietà di pomodoro piuttosto precoce. Frutti di colore nero e del peso di 150–400 g. Sapore molto dolce e speziato. Considerato uno tra i migliori pomodori neri. Crescita indeterminata. Questa cultivar è stata dedicata al cantante d’opera Paul Robeson che si batteva anche per l’uguaglianza dei diritti dei Neri. (Lucia Cortopassi, Index 2012) 609. Solanum lycopersicum L. ‘Pêche Rose’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Varietà che produce pomodorini rosa–arancio a buccia vellutata come pesche. Tondo e liscio di circa 4–5 cm. Ottimo sapore, adatto specialmente per le salse. Eccezionalmente serbevole anche se maturo. 609A) Lucia Cortopassi 609B) Patrizia Ianne 610. Solanum lycopersicum L. ‘Peter Glazebrook Selection’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Pomodoro selezionato per le dimensioni dei frutti. Produce pomodori costoluti, di forma spesso irregolare, rossi, contenenti pochi semi. Saporito. In condizioni ottimali, i frutti possono raggiungere dimensioni 111 notevoli (record di oltre 2 Kg). È comunque un ottimo pomodoro da insalata. Crescita indeterminata. (Lucia Cortopassi) 611. Solanum lycopersicum L. ‘Piennolo’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Pomodoro coltivato nell’area vesuviana che deve il suo nome al fatto che i contadini erano soliti intrecciare i grappoli di pomodorini tra di loro formando appunto il “piennolo”. Questo pomodoro produce piccoli pomodorini rossi simili a olive, riuniti in grappoli. Hanno buccia spessa e croccante e polpa soda e poco acquosa. Sapore dolce–acidulo. (Index 2012) 612. Solanum lycopersicum L. ‘Pisanello’ o ‘Pizza’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Detto anche ‘Pizza’, questo pomodoro ha forma schiacciata e costoluta, con buccia di colore rosso brillante. Polpa soda e poco acquosa, dal profumo fruttato e dal sapore dolce–acidulo. I frutti pesano in genere tra 70 e 130–150 g. Maturazione media. Questa varietà è coltivata nelle provincie di Pisa e Livorno. (Gargini sementi, Index 2012) 613. Solanum lycopersicum L. ‘Purple Ukraine’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Antica varietà originaria dell’Ucraina. Pomodori ovali, a punta, di media pezzatura, di colore rosso–porpora scuro. Polpa succosa, porpora variegata di verde. Sapore dolce, molto buono. Determinato. (Lucia Cortopassi, Index 2012) 614. Solanum lycopesicum L. ‘Roman Candle’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Pomodoro che produce frutti lunghi fino a 10 cm, di colore giallo limone. Polpa carnosa e soda, di buon sapore. Indeterminato. Questa varietà è una mutazione spontanea della ‘Swenson’s Speckled Roman’. (Index 2012) 615. Solanum lycopersicum L. ‘San Marzano’ – Solanaceae – A1 FG1 L M O U Cultivar molto apprezzata di pomodoro caratterizzata da frutti ovato– allungati, con caratteristica punta all’apice. Di colore rosso intenso e dall’ottimo sapore, i frutti sono utilizzati sia in insalata che per preparare salse e sughi. 615A) Giuseppina Scancarello 616B) Index 2012 616. Solanum lycopersicum L. ‘Santa Cruz–Kada’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Pomodoro originario del Brasile che produce frutti di media taglia, ovali, di colore rosso–arancio. Polpa molto soda di buon sapore. Ottima conservabilità. Maturazione: 80 giorni. Crescita indeterminata. (Index 2012) 617. Solanum lycopersicum L. ‘Tangerine Ribbed’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Pomodoro di forma e colore simili a quelli di un mandarino, ma costoluto. Carnoso e delizioso. Molto produttivo. Indeterminato. (Index 2012) 618. Solanum lycopersicum L. ‘Téton de Venus’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Pomodoro che produce frutti dall’insolita forma triangolare– cuoriforme (il frutto si restringe all’apice formando una punta). Buccia rossa e polpa piuttosto soda e di buon sapore. Crescita indeterminata. Questa varietà è originaria della Francia. (Index 2012) 619. Solanum lycopersicum L. ‘Tigerella’ – Solanaceae – A1 F G1M O U(Z) Pomodoro che produce frutti di medie dimensioni riuniti in grappoli. Buccia rossa striata di giallo a maturità. Ottimo sapore. (Index 2012) 620. Solanum lycopersicum L. ‘Topaz’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Cultivar cinese di pomodoro che produce frutti rotondi del diametro di 4-5 cm di colore giallo striato di verde. A maturità completa le striature verdi mutano in giallo oro. La polpa è soda e leggermente acidula e quindi li rende adatti per le 112 insalate o comunque ad essere consumati crudi. Questa cultivar prende il nome dalla pietra preziosa: il topazio. In Cina è anche nota come Huan U. Precoce (70 giorni) e molto produttiva. (Lucia Cortopassi) 621. Solanum lycopersicum L. ‘Trilobato Bruno’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Varietà di pomodoro originatasi dal ‘Chocolate’. Presenta frutti di colore cioccolata, ma di forma simile a un peperone, cioè ovale–trilobato. Spesso l’interno si presenta parzialmente vuoto. Sapore dolce. Crescita indeterminata. (Index 2012) 622. Solanum lycopersicum L. ‘Yellow Gazzi’ – Solanaceae – A1 F G1M O U(Z) Pomodoro giallo, liscio, a grappoli, cuoriforme–allungato; peso medio 150 gr. Maturazione tardiva. (Index 2012) 623. Solanum lycopersicum L. ‘Yellow Plum’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Varietà di pomodoro molto antica con piccoli frutti ovali di colore giallo limone. Sapore dolce e polpa soda. Grande produttività fino ai primi geli. Indeterminata. 70-78 giorni. (Lucia Cortopassi) 624. Solanum lycopersicum L. ‘Yellow Ribbed’ – Solanaceae – A1 F G1M O U(Z) Pomodoro di colore giallo, costoluto di medio–grandi dimensioni. (Index 2012) 625. Solanum lycopersicum L. ‘Yellow Stuffer’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Detto anche “Jaune à Farcir”, i frutti di questa varietà hanno la forma di peperoni e contengono pochi semi, per cui sono praticamente già pronti per essere farciti. Le piante sono vigorose e produttive. (Lucia Cortopassi) 626. Solanum mauritianum Scop. – Solanaceae – B1 EFG1 I M O U Arbusto sempreverde (2–4 m), con fusti ramificati, di colore grigio–verde. Foglie ovato–ellittiche di 10 x 30 cm, di colore verde scuro. Infiorescenze in corimbi di 15 cm, formati da corolle di 1 cm, di colore blu–celeste, che compaiono in estate. Frutti di 1 cm, globosi, di colore giallo arancio. Zona di origine: Argentina. Scarsa rusticità (Z9). (Index 2012) 627. Solanum melongena L. ‘Casper’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Melanzana con frutti di circa 15 x 6 cm, di colore bianco avorio. Buccia spessa, ma polpa tenera e molto buona, completamente priva del sapore amaro. Molto produttiva e relativamente precoce. Per raccoglierne i semi, attendere che diventino gialli. 70 giorni. (Gianluca Corazza, Index 2012) 628. Solanum melongena L. ‘Fengyuan’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Varietà di melanzana che produce frutti lunghi e slanciati che possono raggiungere la lunghezza di 40 cm. Buccia di colore violetto, molto tenera. Polpa dolce e tenera, priva di retrogusto amaro. Molto produttiva. È un’antica varietà originaria di Taiwan. (Gianluca Corazza, Index 2012) 629. Solanum melongena L. ‘Listada de Gandía’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Varietà adatta a climi caldi e secchi che produce frutti ovali di colore crema rigati di rosa–malva e di 12–15 cm di lunghezza, ma si consiglia di raccoglierli quando sono ancora molto giovani. Polpa soda e di eccellente qualità. Le piante sono alte 30–40 cm. (Gianluca Corazza, Index 2012) 630. Solanum melongena L. ‘Tonda a Uovo’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Melanzana con frutti bianchi dalle dimensioni di un uovo di gallina. Sapore leggermente speziato. Buona produttività anche in vaso. Per raccoglierne i semi, attendere che i frutti diventino gialli. Antica e rara varietà coltivata in 113 Europa da secoli ma originaria del Giappone. 65-75 giorni. (Gerardina Giovannardi) 631. Solanum melongena ‘Tonda Piccola Genovese’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Una piccola melanzana di forma rotonda, molto scura, assai produttiva, di antiche origini e utilizzata –sembra- per essere cucinata ripiena. (Gargini sementi) 632. Solanum melongena L. ‘Thai White Ribbed’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Piante piuttosto piccole con frutti bianchi grandi come un pompelmo, depressi e costoluti. Buccia spessa. Ottimo sapore. Si tratta di una cultivar albina: infatti non ha bianchi solo i frutti ma anche i fiori. Buona produttività. (Gianluca Corazza, Index 2012) 633. Solanum melongena L. ‘Violetta di Firenze’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) Una vecchia cultivar di melanzana, caratterizzata da un’ottima vigoria e da frutti di grossa pezzatura, tondi, di colore viola, con polpa molto consistente e saporita. (Gargini sementi) 634. Solanum pimpinellifolium L. – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z) [pomodoro pisello, pomodoro ribes] Si tratta di una specie di pomodoro arbustivo-sarmentosa nativa del Perù e dell’Ecuador, ma naturalizzata in molte altre parti del mondo. Produce una gran quantità di piccoli frutti rossi della dimensione di chicchi di ribes riuniti in grappoli. I piccoli frutti sono molto dolci e succosi ottimi nelle insalate miste. Questa specie incrocia molto facilmente tutte le cultivar di pomodoro che di conseguenza non daranno più semi puri, quindi si consiglia di coltivarlo in isolamento o comunque a debita distanza dagli altri pomodori (almeno 50 m). In agricoltura è infatti stato usato per aumentare la resistenza a molte malattie nei pomodori e anche per migliorarne il sapore e ridurne la taglia. (Mirella Del Dottore) 634A) Mirella Del Dottore 634B) Giuseppina Scancarello 635. Solanum torvum Sw. – Solanaceae – B1 EFG1 I MN O U Specie arbustiva spinosa alta 2-5 m, piuttosto ramificato. Corteccia grigia e quasi liscia. Spine corte e leggermente ricurve: sono presenti su tutta la pianta, compresa la venatura centrale delle foglie. Foglie picciolate, opposte, largamente ovate (7-23 × 5-18 cm), pubescenti, con margine intero o profondamente lobato. Fiori bianchi, tubulari, con cinque lobi appuntiti, riuniti in cime corimbose. I fiori tendono a cadere precocemente, spesso prima di aprirsi completamente. Seguono bacche sferiche di 1 cm di diametro, verdi, poi gialle a maturità completa. Luogo di origine: Florida, Alabama, Messico, America centrale e meridionale. È stato introdotto in molte altre regioni tropicali del mondo. I frutti sono commestibili ed entrano nella cucina thailandese, indiana ed africana. Attualmente è usato come portainnesto per melanzane, peperoni e pomodori. (Z9) (Index 2012) 636. Sorghum bicolor (L.) Pers. – Poaceae – A1 FG1 H M O U [Sorgo coltivato, Melica, Saggina] Cereale di grande importanza nei paesi tropicali (questi semi provengono dal Burkina faso), da noi altrimenti di cultura limitata (semi per uccelli e pollame, come foraggio e per confezionare scope). Il culmo di questa specie può raggiungere i 3 m. (Fiorella Verona) 114 637. Stevia rebaudiana (Bertoni) Bertoni (Eupatorium rebaudianum Bertoni) – Asteraceae – B2 DG1 I MN O U Piccolo arbusto con foglie crenate nativo delle montagne tra Paraguay e Brasile che può raggiungere il metro di altezza. In autunno produce capolini bianchi in corimbi apicali, poco appariscenti. Le foglie contengono due glucosidi, lo steviolo e il rebaudioside A, che non vengono assorbiti dall’organismo ma che hanno un potere dolcificante molto superiore a quello dello zucchero. Le foglie possono quindi essere usate come dolcificante fresche o essiccate e poi ridotte in polvere. Le piante hanno scarsa resistenza al freddo, per cui devono essere riparate durante l’inverno o protette con pacciamatura. A fine inverno è comunque necessario tagliare raso terra (o quasi) tutti i fusti per promuovere una nuova e vigorosa vegetazione. Durante l’estate necessita di abbondanti annaffiature e non sopporta assolutamente la siccità. (Z9) 637A) Acquistati 637B) Aldo Dessì 638. Trichosanthes cucumerina L. subsp. anguina (L.) Greb. ‘Viper’ (Pianta dell’anno 2013) – A1 EFG1 M O U(Z) Curiosa e rara pianta del Sud-Est Asiatico producente fiori bianchi dai petali lungamente sfrangiati cui seguono lunghissimi frutti verdi striati di bianco che possono superare il metro di lunghezza, spesso arrotolantisi su se stessi. Per questo è noto come “serpente vegetale”. I frutti sono commestibili quando sono molto giovani e si utilizzano come gli zucchini. Per raccoglierne i semi attendere che i frutti diventino rossoarancio e spappolati all’interno. (Acquistati) 639. Vigna angularis (Willd.) Ohwi & H. Ohashi (Dolichos angularis Willd., Phaseolus angularis (Willd.) W. Wight)– Fabaceae – A1 FG1 M O U [Fagioli azuki rossi] Specie eretta o sarmentosa alta fino a 75 cm. Foglie composte da tre foglioline dai lobi lunghi fino a 10 cm. Fiori papilionacei gialli cui seguono baccelli penduli della lunghezza di 10 cm contenenti diversi semi reniformi, di colore rosso-rosato. Origine: Asia orientale (Nepal, China sud-orientale, Taiwan, Corea e Giappone) dove viene coltivata da tempi remoti. I semi sono noti come azuki rossi o soia rossa e, nella cucina asiatica, vengono consumati sia freschi ancora immaturi (verdi), sia completamente maturi e usati così come sono (come i fagioli) o ridotti in farina e quest’ultima aggiunta a zuppe, dolci, pasticceria e gelati. (Z10) (Liubina Soravito Debeni) 640. Vigna unguiculata (L.) Walp. ‘Fagiolo Nano Dolico dall’Occhio Sel. Livornese’ – Fabaceae – B3 EFG1 L(I) M O U(V) Un “fagiolo a stringa” che non necessita di sostegni, molto produttiva, a grani neri e baccelli abbastanza lunghi, di ottimo sapore. Resistente alla siccità. (Gargini sementi) 641. Vigna unguiculata (L.) Walp. Var. sesquipedalis ‘Baccello Chiaro’ – Fabaceae – A1 EFG1 M O U(Z) Cultivar di “stringhe” con baccelli di colore chiaro, tenerissimi (Gargini sementi) ‘Seme Rosa 642. Vigna unguiculata (L.) Walp. Var. sesquipedalis Lunghissimo’ – Fabaceae – A1 EFG1 M O U(Z) Fagiolo a stringa” a seme rosato e con baccelli più lunghi del normale (anche 50-60 cm), di colore scuro. (Gargini sementi) 643. Vigna unguiculata (L.) Walp. Ssp. sesquipedalis ‘Taiwan Black Long’ – Fabaceae – A1 EFG1 M O U(Z) [Fagiolo Stringa o Fagiolo Metro] Cultivar 115 con baccelli di colore verde chiaro e semi neri. Questa rarissima cultivar originaria di Taiwan ha veramente baccelli che sfiorano il metro: spesso superano i 90 cm. Solitamente si mangiano i baccelli teneri quando sono ancora un po’ più corti. Semi neri. Molto produttiva e impressionante. (Giuseppe Marcucci) 644. Vigna unguiculata (L.) Walp. subsp. unguiculata (L.) Walp. (Dolichos unguiculatus L.) – Fabaceae – A1C1 FG1 M O U [Fagiolo dall’occhio] Rampicante annuale con foglie divise in tre foglioline della lunghezza di 15 cm. Fiori papilionacei rosa in racemi ascellari. Baccelli penduli della lunghezza di 1023 cm contenenti numerosi semi bianchi con occhio nero. Origine: Asia sudorientale. I semi sono noti come fagioli dall’occhio e si usano come i normali fagioli. (Giuseppe Marcucci, Index 2012) 645. Zea mays L. ‘Della Spina’ – Poaceae – A1 FG1 M O U Antica varietà coltivata solo in provincia di Cuneo. Adatta alla montagna in quanto matura tardivamente e sopporta la siccità. Produce una pannocchia per pianta lunga circa 15 cm. I semi sono arancioni e appuntiti, da qui il nome ‘Della Spina’. Viene utilizzato per farina da polenta. (Beatrice Operti) 116 ELENCO DELLE SPECIE DISPOSTO PER FAMIGLIE “PIANTE NON ALIMENTARI” Acanthaceae Barleria repens Nees ‘Rosea’ Acanthaceae Ruellia humilis Nutt. Acanthaceae Thunbergia alata Boj ex Sims Agavaceae Hesperaloe funifera (K. Koch.) Trel. Alliaceae Agapanthus africanus (L.) Hoffm. (mix colors) Alliaceae Agapanthus campanulatus F.M. Leighton Alliaceae Allium schuberti Zucc. Alliaceae Allium scorodoprasum L. Alliaceae Allium senescens L. Alliaceae Allium sikkimense Baker Alliaceae Allium triquetrum L. Alstroemeriaceae Alstroemeria ligtu L. Amaranthaceae Amaranthus caudatus L. ‘Love Lies Bleeding’ Amaranthaceae Gomphrena globosa L. Amaryllidaceae Clivia miniata Regel ‘Lutea’ Amaryllidaceae Habranthus tubispathus (L’Hérit) Traub. Amaryllidaceae Hippeastrum ‘Carnival’ Amaryllidaceae Pancratium maritimum L. Anacardiaceae Cotinus coggygria Scop. Anacardiaceae Pistacia atlantica DC. Anacardiaceae Pistacia terebinthus L. Anacardiaceae Rhus copallinum L. Apiaceae Eryngium alpinum L. Apiaceae Eryngium planum L. Apiaceae Ferula communis L. Apiaceae Pimpinella saxifraga L. Apocynaceae Allamanda neriifolia Hook. Apocynaceae Amsonia tabernaemontana Walter Apocynaceae Thevetia peruviana (Pers.) Schum. Aquifoliaceae Ilex aquifolium L. ‘Aureo-marginata’ Aquifoliaceae Ilex verticillata (L.) A. Gray Araliaceae Hedera helix L. ‘Nigra’ Araliaceae Panax quinquefolium L. Arecaceae Jubaea chilensis (Molina) Baill. Arecaceae Sabal minor (Jacq.)Pers Aristolochiaceae Aristolochia cymbifera Mart.& Zucc. Aristolochiaceae Aristolochia fimbriata Cham. Aristolochiaceae Aristolochia gigantea Mart. & Zucc. Asclepiadaceae Asclepias curassavica L. Asclepiadaceae Asclepias incarnata L. ‘Snow Queen’ Asclepiadaceae Asclepias physocarpa (E.Mey.) Schltr. Asclepiadaceae Calotropis procera Dryand. Asclepiadaceae Ceropegia linearis E. Mey. subsp. woodii (Schltr.) H. Huber 117 Asclepiadaceae Hoya kerrii Craib Asclepiadaceae Hoya obovata Decne. Asclepiadaceae Periploca sepium Bunge Asclepiadaceae Tweedia caerulea D.Don. Asparagaceae Asparagus virgatus Baker Asphodelaceae Arthropodium cirrhatum (Forst. F.) K. Br. Asteraceae Achillea millefolium L.[Montalbano] Asteraceae Anthemis cotula L. Asteraceae Anthemis tinctoria L. Asteraceae Artemisia absinthium L. Asteraceae Carthamus tinctorius L. Asteraceae Centaurea bracteata Scop. Asteraceae Centaurea cyanus L. ‘Snowman’ Asteraceae Centaurea cyanus L. (A) Asteraceae Centaurea cyanus L. (B) Asteraceae Centaurea scabiosa L. Asteraceae Chrysanthemum segetum L. Asteraceae Coreopsis grandiflora Hogg. Ex Sweet. ‘Sunray’ Asteraceae Echinacea pallida (Nutt.) Nutt. Asteraceae Gaillardia aristata Pursh Asteraceae Lactuca virosa L. Asteraceae Leucanthemum x superbum (J. Ingram) Bergmans ex Kent. Asteraceae Leucanthemum vulgare Lam. (A) Asteraceae Leucanthemum vulgare Lam. (B) Asteraceae Liatris spicata (L.) Willd. Asteraceae Machaeranthera tanacetifolia (Kunth) Nees Asteraceae Onopordum illyricum L. Asteraceae Pallenis spinosa (L.) Cass. Asteraceae Ratibida columnifera (Nutt.) Wooton Asteraceae Rudbeckia hirta L. ‘Rustic Dwarfs’ Asteraceae Senecio macroglossus DC. Asteraceae Tagetes lemmonii A. Gray Asteraceae Tagetes minuta L. Asteraceae Tagetes patula L. ‘Lady’ Asteraceae Tanacetum macrophyllum Simonk. Asteraceae Telekia speciosa (Schreb.) Baumg. Asteraceae Tragopogon pratensis L. Asteraceae Wyethia amplexicaulis Nutt. Berberidaceae Berberis montana Ray Berberidaceae Mahonia aquifolium (Pursh.) Nutt. Betulaceae Betula papyrifera Marshall Bignioniaceae Tabebuia chrysotricha (Mart. Ex DC.) Standl. Bignioniaceae Tabebuia rosea (Bertol.) DC. Bignoniaceae Begonia x erythrophylla J. Neumann Bignoniaceae Catalpa bignonioides Walter Bignoniaceae Catalpa ovata G.Don Bignoniaceae Chilopsis linearis (Cav.) Sweet var. linearis Bignoniaceae Jacaranda mimosifolia D. Don. 118 Bignoniaceae Macfadyena unguis-cati (L.) A. Gentry Bignoniaceae Pandorea jasminoides (Lindl.) Schum. Boraginaceae Cerinthe major L. Boraginaceae Cynoglossum creticum Miller Boraginaceae Echium vulgare L. Brassicaceae Ib ris umbellata L. Bromeliaceae Puya berteroniana Mez. Bromeliaceae Puya coerulea Lindl. Buxaceae Buxus sempervirens L. Buxaceae Sarcococca confusa Sealy Cactaceae Astrophytum myriostigma Lem. Cactaceae Astrophytum ornatum (DC.) Web Cactaceae Lophophora williamsii (Lem. Ex Salm-Dyck) Coult. Cactaceae Melocactus matanzanus Leon Cactaceae Parodia leninghausii (Schum.) Brandt. Cactaceae Parodia mammulosa (Lem.) N.P. Tayl. Cactaceae Parodia roseolutea van Vliet. Cactaceae Setiechinopsis mirabilis (Speg.) Backeb. Ex de Haas Caesalpinaceae Parkinsonia aculeata L. Caesalpiniaceae Bauhinia yunnanensis Franch. Caesalpiniaceae Caesalpinia decapetala (Roth.) Alston Caesalpiniaceae Caesalpinia gilliesii (Wallich ex Hook.) Benth. Caesalpiniaceae Caesalpinia spinosa (Molina) Kuntze Caesalpiniaceae Cassia grandis L. f. Caesalpiniaceae Cassia javanica :Aubl. Caesalpiniaceae Cassia tora L. Caesalpiniaceae Colvillea racemosa Bojer Caesalpiniaceae Senna corymbosa (Lam.) Irwin & Barneby Caesalpiniaceae Senna marylandica (L.) Link. Calycanthaceae Calycanthus occidentalis Hook. & Arn. Campanulaceae Campanula medium L. Campanulaceae Campanula medium L. ‘Canterbury Bells’ Campanulaceae Campanula rapunculoides L. Campanulaceae Jasione montana L. Campanulaceae Musschia aurea (L. f.) Dumort Campanulaceae Platycodon grandiflorus (Jacq.) A. DC. Campanulaceae Specularia speculum-veneris Tanfani Cannaceae Canna x generalis L.H. Bail. ‘Picasso’ Capparidaceae Cleome hassleriana Chodat. Capparidaceae Cleome hassleriana Chodat. ‘Alba’ Caryophyllaceae Agrostemma githago L. [Garfagnana LU] Caryophyllaceae Lychnis coronaria (L.) Desr. Caryophyllaceae Lychnis coronaria (L.) Desr. var. alba Caryophyllaceae Lychnis flos–jovis (L.) Desr. Caryophyllaceae Lychnis viscaria L. Caryophyllaceae Silene dioica (L.) Clairv. Celastraceae Euonymus lucidus D. Don Chenopodiaceae Kochia scoparia (L.) Schrad. 119 Cistaceae Cistus incanus L. Cistaceae Cistus laurifolius L. Cistaceae Cistus monspeliensis L. Cistaceae Cistus salvifolius L. Cistaceae Helianthemum nummularium (L.) Miller Commelinaceae Pollia japonica Thunb. Convallariaceae Liriope muscari L. H. Bailey Convallariaceae Polygonatum odoratum (Miller) Druce Convallariaceae Rohdea japonica (Thunb.) Roth. Convallariaceae Tricyrtis hirta (Thunb.) Hook. Convallariaceae Tricyrtis latifolia Maxim. Convolvulaceae Convolvulus cantabrica L. Convolvulaceae Ipomea nil (L.) Roth. ‘Scarlet O’Hara’ Convolvulaceae Ipomoea alba L. Convolvulaceae Ipomoea hederacea (L.) Jacq. Convolvulaceae Ipomoea nil (L.) Roth. Convolvulaceae Ipomoea nil (L.) Roth. ‘Nana’ Convolvulaceae Ipomoea purpurea (L.) Roth. ‘Carnival de Venice’ Convolvulaceae Ipomoea purpurea (L.) Roth. ‘Celestial Mix’ Convolvulaceae Ipomoea quamoclit L. Convolvulaceae Merremia dissecta (Jacq.) Hallier f. Cornaceae Cornus capitata Wallich. Cornaceae Cornus mas L. ‘Aureo Elegantissima’ Cornaceae Cornus sanguinea L. Crassulaceae Sedum anopetalum DC. Crassulaceae Sedum palmeri S. Watson Cucurbitaceae Coccinia quinqueloba (Thunb.) Cogn. Cucurbitaceae Cucumis africanus L. f. Cucurbitaceae Ecballium elaterium (L.) A.Richard Cucurbitaceae Kedrostis africana (L.) Cogn. Cucurbitaceae Trichosanthes wallichiana Wight Cupressaceae Cupressus lusitanica Mill. Cupressaceae Juniperus communis L. Cupressaceae Juniperus oxycedrus L. Dipsacaceae Scabiosa columbaria L. Dipsacaceae Scabiosa stellata L. ‘Drumstick’ Ericaceae Gaultheria pumila (L.f.) D.J. Middleton Euphorbiaceae Euphorbia characias L. Euphorbiaceae Euphorbia lathyris L. Euphorbiaceae Euphorbia leuconeura (sez. Lacanthis) Boiss. Euphorbiaceae Euphorbia rigida Bieb. Euphorbiaceae Ricinus communis L. ‘Sanguineus’ Fabaceae Argyrocytisus battandieri (Maire) Reyn. Fabaceae Baptisia tinctoria (L.) Vent. Fabaceae Calicotome villosa (Poiret) Link Fabaceae Clitoria ternatea L. Fabaceae Colutea arborescens L. Fabaceae Coronilla valentina L. subsp. glauca (L.) Batt. 120 Fabaceae Cytisus aeolicus Guss. Fabaceae Cytisus villosus Pourret Fabaceae Desmodium canadense (L.) DC. Fabaceae Erythrina crista–galli L. Fabaceae Gleditschia triacanthos L. Fabaceae Gleditsia triacanthos L. var. inermis L.) Castigl. Fabaceae Indigofera tinctoria L. Fabaceae Laburnum anagyroides Medicus Fabaceae Lathyrus latifolius L. Fabaceae Rhynchosia caribaea (Jacq.) DC. Fabaceae Sesbania punicea (Cav.) Benth. Fabaceae Sophora davidii (Franch.) Skeels. Fabaceae Sophora japonica L. Fabaceae Sophora microphylla Ait. Fabaceae Sophora secundiflora (Ortega) Lag. Ex DC. Fagaceae Quercus ilicifolia Wangenh. Fagaceae Quercus marylandica Du Roi Flaucurtiaceae Idesia polycarpa Maxim. Gentianaceae Centaurium erythraea Rafn. Geraniaceae Erodium pelargoniiflorum Boiss. & Heldz. Geraniaceae Geranium maderense Yeo Geraniaceae Geranium sanguineum L. Geraniaceae Pelargonium fragrans Willd. Geraniaceae Pelargonium odoratissimum (L.) L’Hérit Geraniaceae Pelargonium peltatum (L.) L’Hér. Geraniaceae Pelargonium vitifolium (L.) L’Herit. Gesneriaceae Rehmannia elata N.E. Br. Gesneriaceae Sinningia eumorpha H.E. Moore Gunneraceae Gunnera manicata Lindl. Ex André Hamamelidaceae Fothergilla monticola L. Hamamelidaceae Loropetalum chinense (R. Br.) Oliv. Hemerocallidaceae Hemerocallis ‘Stella de Oro’ Hemerocallidaceae Hemerocallis lilio-asphodelus L. Hyacinthaceae Scilla peruviana L. Hydrangeaceae Philadelphus schrenkii Rupr. Iridaceae Belamcanda chinensis (L.) DC. Iridaceae Chasmanthe aethiopica (L.) N.E.Br. Iridaceae Ennealophus euryandrus (Griseb) Ravenna Iridaceae Freesia laxa (Thunb.) Goldblatt & J.C. Manning Iridaceae Freesia laxa (Thunb.) Goldblatt & J.C. Manning ‘Alba’ Iridaceae Gladiolus communis L. subsp. illyricus (WD.J. Koch) O. Bolòs & Vigo Iridaceae Iris lactea Pall. Iridaceae Iris laevigata Fisch. ex Fisch. & C.A. Mey ‘Alba’ Iridaceae Iris magnifica Vved. Iridaceae Iris orientalis Mill. Iridaceae Iris sanguinea Hornem. Ex Donn. Iridaceae Iris versicolor L. Iridaceae Melasphaerula ramosa (Burm. F.) N. E. Brown 121 Iridaceae Neomarica caerulea (Ker-Gawl.) Sprague ‘White Flower’ Iridaceae Pardancanda x norrisii Lenz. ‘Dazzler’ Juglandaceae Carya pecan (Marsh.) Engl. & Graebn. Lamiaceae Agastache rugosa (Fisch. & C.A.Mey.) Kuntze Lamiaceae Agastache rugosa (Fisch. & C.A.Mey.) Kuntze ‘Liquorice Blue’ Lamiaceae Leonotis leonurus (L.) R. Br. Lamiaceae Leonurus cardiaca L. Lamiaceae Nepeta cataria L. Lamiaceae Phlomis fruticosa L. Lamiaceae Phlomis grandiflora H.S. Thomps. ‘Anatolica’ Lamiaceae Phlomis russeliana (Sims.) Benth. Lamiaceae Salvia aethiops L. Lamiaceae Salvia azurea Lam. Lamiaceae Salvia cleistogama De Bary & M. Paul Lamiaceae Salvia coccinea Juss. Ex Murray Lamiaceae Salvia coccinea Juss. Ex Murray ‘Lovelyness’ Lamiaceae Salvia coccinea Juss. Ex Murray ‘Rosea’ Lamiaceae Salvia forskaohlei L. Lamiaceae Salvia glutinosa L. Lamiaceae Salvia pratensis L. Lamiaceae Salvia regeliana Trautv. Lamiaceae Salvia roemeriana Scheele Lamiaceae Salvia scabra Thunb. Lamiaceae Salvia sclarea L. Lamiaceae Salvia sclarea L. ‘Alba’ Lamiaceae Salvia somalensis Vatke Lamiaceae Salvia tiliifolia Vahl Lamiaceae Salvia verbenaca L. (A) Lamiaceae Salvia verbenaca L. (B) Lamiaceae Salvia verticillata L. Lamiaceae Salvia viscosa Jacq. Lamiaceae Stachys obliqua Waldst. & Kit. Lardizabalaceae Decaisnea fargesii Franch. Liliaceae Camassia leichtlini (Bak.) S. Wats. ‘Alba’ Liliaceae Gloriosa superba L. var. rotschildiana Liliaceae Hosta plantaginea (Lam.) Asch. Liliaceae Lilium candidum L. Liliaceae Lilium formosanum A. Wallace Liliaceae Lilium longiflorum Thunb. Liliaceae Lilium martagon L. Liliaceae Lilium philadelphicum L. Liliaceae Lilium sargentiae E.H. Wilson Loniceraceae Viburnum setigerum Hance Lythraceae Decodon verticillatus Elliott Lythraceae Lawsonia inermis L. Magnoliaceae Magnolia x loebneri Kache. Magnoliaceae Michelia doltsopa Buch.-Ham. Ex DC. Malvaceae Abelmoschus manihot (L.) Medik. 122 Malvaceae Abutilon arboreum Sweet Malvaceae Abutilom indicum Sweet Malvaceae Alcea rosea L. ‘Lutea’ Malvaceae Alcea rosea L. ‘Nigra’ Malvaceae Alcea rosea L. ‘Plena’ Malvaceae Althaea cannabina L. Malvaceae Althaea officinalis L. Malvaceae Callirhoë involucrata (Torr. & A. Gray) A. Gray Malvaceae Hibiscus aculeatus Walter Malvaceae Hibiscus calyphyllus Cav. Malvaceae Malvaceae Hibiscus coccineus (Medik.) Walter Malvaceae Malvaceae Hibiscus moscheutos L. ssp. palustris (L.) R.T. Clausen (A) Malvaceae Hibiscus moscheutos L. ssp. palustris (L.) R.T. Clausen (B) Malvaceae Hibiscus moscheutos L. ssp. palustris (L.) R.T. Clausen (C) Malvaceae Hibiscus moscheutos L. ssp. palustris (L.) R.T. Clausen (D) Malvaceae Hibiscus mutabilis L. Malvaceae Hibiscus pedunculatus L. f. Malvaceae Hibiscus trionum L. Malvaceae Kosteletzkya pentacarpos (L.) Ledeb. Malvaceae Lavatera punctata All. Malvaceae Malva moschata L. [Montalbano PT] Malvaceae Pavonia hastata Cav. Malvaceae Pavonia missionum Ekman Malvaceae Pavonia praemorsa (L. f.) Willd. Malvaceae Pavonia spinifex (L.)Cav. Malvaceae Wercklea ferox (Hook. f.) Fryxell Melianthaceae Melianthus major L. Mimosaceae Acacia farnesiana (L.) Willd. Mimosaceae Acacia karroo Hayne Mimosaceae Acacia longifolia (Andrews) Willd. Mimosaceae Acacia nilotica (L.) Delile subsp. leiocarpa Brenan Mimosaceae Acacia saligna (Labill.) H. Wendl. Mimosaceae Adenanthera abrosperma F. Muell. Mimosaceae Albizzia lophantha Benth. Mimosaceae Leucaena leucocephala (Lam.) De Wit. Mimosaceae Mimosa biuncifera Benth. Mimosaceae Mimosa polycarpa Kunth. Var. spegazzinii (Pirotta) Burkart Moraceae Ficus auriculata Lour. Moraceae Ficus religiosa L. Moraceae Maclura pomifera (Raf.) Schneid. Myrtaceae Callistemon viminalis (Sol. Ex Gaertn.) G. Don ex Loud. Myrtaceae Eucalyptus delegatensis R.T. Baker Myrtaceae Eucalyptus laeliae Podger & Chippend. Myrtaceae Eugenia myrtifolia Roxb. Myrtaceae Melaleuca alternifolia Cheel Myrtaceae Melaleuca leucadendra (L.) L. Myrtaceae Myrtus communis L. var. leucocarpa Myrtaceae Myrtus communis L. var. tarentina 123 Oenotheraceae Epilobium angustifolium L. Oenotheraceae Fuchsia boliviana Carrière Oenotheraceae Fuchsia regia (Vand. Ex Vell.) Munz subsp. regia Oenotheraceae Ludwigia palustris (L.) Elliot Oenotheraceae Oenothera kuntiana (Spach) Munz. Oleaceae Osmanthus heterophyllus (G .Don) P.S. Green Oleaceae Syringa oblata Lindl. Ex Carrière Orchidaceae Bletilla striata (Thunb.) Rchb. F. Orobanchaceae Orobanche schultzii Mutel Paeoniaceae Paeonia officinalis Retz. Paeoniaceae Paeonia tenuifolia L. Papaveraceae Glaucium flavum Crantz. Papaveraceae Papaver hybridum L. Papaveraceae Papaver orientale L. Papaveraceae Papaver orientale L. ‘Double flowers’ Papaveraceae Papaver rhoeas L. (A) Papaveraceae Papaver rhoeas L. (B) Papaveraceae Papaver somniferum ‘Paeoniflorum’ Papaveraceae Papaver somniferum L. ‘Duble Lilac’ Papaveraceae Papaver somniferum L. ‘Midnight’ Papaveraceae Papaver somniferum L. ‘White Cloud’ Passifloraceae Passiflora morifolia Mast. Pedaliaceae Proboscidea louisianica (Mill.) Thell. Phytolaccaceae Phytolacca bogotensis Kunth. Plumbaginaceae Armeria maritima (Mill.) Willd. Poaceae Chasmanthium latifolium (Michx.) Yates Poaceae Coix lacrima-jobi L. Poaceae Dendrocalamus giganteus Munro Poaceae Fargesia papyrifera T.P. Yi Poaceae Melica ciliata L. Poaceae Stipa tenuissima Trin. Poaceae Uniola paniculata L. [Florida] Polygonaceae Persicaria filiformis Nakai Portulacaceae Anacampseros rufescens Sweet Ranunculaceae Anemone hupehensis Lemoin Ranunculaceae Aquilegia vulgaris L. Ranunculaceae Clematis integrifolia L. Ranunculaceae Clematis x lawsoniana And.-Henry ex T. Moore & Jackman Ranunculaceae Consolida regalis S.F. Gray Ranunculaceae Helleborus foetidus L. Ranunculaceae Helleborus niger L. Resedaceae Reseda odorata L. Rosaceae Cotoneaster microphyllus Wallich ex Lindl. Rosaceae Crataegus laevigata (Poir.) DC. ‘Coccinea Plena’ Rosaceae Exochorda racemosa (Lindl.) Rehd. Rosaceae Geum quellyon Sweet ‘Blazing Sunset’ Rosaceae Potentilla pensylvanica L. Rosaceae Prunus lusitanica L. 124 Rosaceae Pseudocydonia sinensis (Dum.-Cours.) Schneid. Rosaceae Pyrus calleryana Decne. Rosaceae Rhaphiolepis umbellata (Thunb.) Mak. ‘Albiflora’ Rosaceae Rhodotypos scandens (Thunb.) Mak. Rosaceae Rosa arkansana Porter. Rosaceae Rosa gallica L. ‘Pumila’ Rosaceae Rosa sancti-andreae Degen & Trautm. Rosaceae Rosa virginiana Mill. Rosaceae Sanguisorba officinalis L. Rubiaceae Gardenia thunbergia L. f. Rutaceae Murraya paniculata (L.) Jack. Rutaceae Zanthoxylum armatum DC. Rutaceae Zanthoxylum piperitum (L.) DC. Sapindaceae Cardiospermum halicacabum L. Sapindaceae Koelreuteria bipinnata Franch. Sapindaceae Koelreuteria paniculata Laxm. Sapindaceae Sapindus drummondii Hook. & Arn. Sapotaceae Mimusops elengi L. Schizaeaceae Lygodium flexuosum (L.) Sw. Scrophulariaceae Asarina erubescens (D. Don ex Sweet) Pennell Scrophulariaceae Digitalis ferruginea L. Scrophulariaceae Digitalis purpurea L. ‘Alba’ Scrophulariaceae Digitalis purpurea L. ‘Candy Mountain’ Scrophulariaceae Paulownia catalpifolia T. Gong ex D.Y. Hong Scrophulariaceae Scrophularia peregrina L. Scrophulariaceae Verbascum blattaria L. Scrophulariaceae Verbascum bombyciferum Boiss. Scrophulariaceae Verbascun phoeniceum L. Solanaceae Brunfelsia pauciflora (Cham. & Schldl.) Benth. ‘Floribunda’ Solanaceae Datura innoxia Mill. Solanaceae Datura metel L. ‘Fastuosa’ Solanaceae Hyosciamus albus L. Solanaceae Hyoscyamus niger L. Solanaceae Lycium chinense Mill. Solanaceae Nicandra physaloides (L.)Gaert. Solanaceae Nicotiana sylvestris ‘Only the Lonely’ Solanaceae Nicotiana sylvestris Speg. & Comes Solanaceae Solanum aculeastrum Dunal Solanaceae Solanum atropurpureum Schrank Solanaceae Solanum bonariense L. Solanaceae Solanum burchellii Dunal Solanaceae Solanum laciniatum Ait. Solanaceae Solanum ligustrinum G. Lodd. & W. Lodd. Solanaceae Solanum luteum Miller Solanaceae Solanum pseudocapsicum L. Solanaceae Solanum sisymbrifolium Lam. Staphyleaceae Staphylea pinnata L. Sterculiaceae Brachychiton discolor F. Muell. 125 Sterculiaceae Brachychiton populneus (Schott & Endl.) R. Br. Sterculiaceae Fremontodendron californicum (Torr.) Cov. Sterculiaceae Sterculia platanifolia L. f. Styracaceae Styrax japonicum Sieb. & Zucc. Styracaceae Styrax officinalis L. Taccaceae Tacca chantrieri André ‘Nivea’ Taxodiaceae Metasequoia glyptostroboides Hu & W.C.Cheng Theaceae Camellia grijsii Hance Theaceae Camellia japonica L. ‘gruppo ‘Higo’ Theaceae Camellia yuhsienensis Hu Typhaceae Sparganium erectum L. Verbenaceae Callicarpa bodinieri H. Lév. var. giraldii (Rehd) Rehder Verbenaceae Clerodendron trichotomum Thunb. Verbenaceae Verbena bonariensis L. Violaceae Viola tricolor L. Zingiberaceae Hedychium gardnerianum Ker-Gawl. ELENCO DELLE SPECIE DISPOSTO PER FAMIGLIE “PIANTE ALIMENTARI” Alliaceae Allium cepa L. ‘Montignoso’ Alliaceae Allium cepa L. ‘Bastarda’ Alliaceae Allium cepa L. ‘Rossa di Lucca’ Alliaceae Allium cepa L. Gruppo Proliferum Alliaceae Allium fistulosum L. Alliaceae Allium schoenoprasum L. Alliaceae Allium tuberosum Rottl. Ex Spreng Amaranthaceae Amaranthus cruentus L. Amaranthaceae Amaranthus hypochondriacus L. Anacardiaceae Schinus molle L. Apiaceae Apium graveolens L. Var. Dulce (Mill.) Pers. ‘Costa Rossa’ Apiaceae Bunium bulbocastanum L. Apiaceae Carum carvi L. Apiaceae Coriandrum sativum L. Apiaceae Sium sisarum L. (A) Apiaceae Sium sisarum L. (B) Apiaceae Smyrnium olusatrum L. Asteraceae Cychorium inthybus ‘Radicchia di Lucca’ Asteraceae Cychorium inthybus L. ‘Cicoria del Marzocco’ Asteraceae Cynara cardunculus ‘Pieno Inerme di Lucca Sel. Gargini’ Asteraceae Lactuca sativa L. ‘Barba dei Frati’ o ‘Barba dei Cappuccini’ Asteraceae Silybum marianum (L.) Gaertner Asteraceae Stevia rebaudiana Bertoni (A) Asteraceae Stevia rebaudiana Bertoni (B) Basellaceae Anredera cordifolia (Ten.) Steenis Basellaceae Basella alba L. var. rubra 126 Brassicaceae Alliaria petiolata (Bieb.) Cavara et Grande Brassicaceae Brassica oleracea L. convar. oleracea var. acephala DC. f.ma serotina ‘Nero di Toscana Riccio’ Brassicaceae Brassica rapa L. subsp. japonica Shebalina Brassicaceae Brassica rapa L. subsp. sylvestris (L.) Janchen ‘Di Sezze’ Brassicaceae Brassica rapa subsp. sylvestris (L.) Janchen ‘Rapa Toscana da Foglia Gargini’ Caesalpiniaceae Ceratonia siliqua L. Capparidaceae Capparis spinosa L. ssp. inermis Turra (A) Capparidaceae Capparis spinosa L. ssp. inermis Turra (B) Capparidaceae Capparis spinosa L. ssp. inermis Turra (C) Capparidaceae Capparis spinosa L. ssp. inermis Turra (D) Caryophyllaceae Silene vulgaris (Moench) Garcke Caryophyllaceae Silene vulgaris (Moench) Garcke ‘Minima’ Chenopodiaceae Beta vulgaris L. var. cycla ‘Livornese da Taglio’ Chenopodiaceae Beta vulgaris L. var. cycla ‘Verde Costa Invernale’ Chenopodiaceae Chenopodium ambrosioides L. Chenopodiaceae Chenopodium bonus-henricus L. Chenopodiaceae Chenopodium giganteum D. Don. Cornaceae Cornus mas L. Cucurbitaceae Benincasa hispida (Thunb.) Cogn. Cucurbitaceae Ccucurbita pepo L. ‘Golden Marbre Scallop’ Cucurbitaceae Citrullus lanatus (Thunb.) Mansfeld ‘Kolb’s Gem’ Cucurbitaceae Citrullus lanatus (Thunb.) Mansfeld ‘Luna e Stelle a Polpa Gialla’ Cucurbitaceae Coccinia grandis (L.) Voigt Cucurbitaceae Cucumis anguria L. (A) Cucurbitaceae Cucumis anguria L. (B) Cucurbitaceae Cucumis melo L. ‘Canoe Creek Colossal’ Cucurbitaceae Cucumis melo L. ‘Charentais’ Cucurbitaceae Cucumis melo L. ‘Ramparino’ Cucurbitaceae Cucumis melo L. ‘Rugoso di Cosenza Giallo’ Cucurbitaceae Cucumis melo L. ‘Small Persian’ Cucurbitaceae Cucumis melo L. ‘Votango’ Cucurbitaceae Cucumis melo L. ‘Zatta’ Cucurbitaceae Cucumis sativus L. ‘Early Russian’ Cucurbitaceae Cucumis sativus L. ‘Long Vert de Chine’ Cucurbitaceae Cucumis sativus L. ‘Sikkimensis’ Cucurbitaceae Cucumis sativus L. ‘Zeppelin’ Cucurbitaceae Cucurbita argyrosperma C. Huber ‘Hindu’ Cucurbitaceae Cucurbita ficifolia Bouché Cucurbitaceae Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Baby Blue Hubbard’ Cucurbitaceae Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Delica’ Cucurbitaceae Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Hokkaido’ Cucurbitaceae Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Jumbo Pink Banana’ Cucurbitaceae Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Turbante Turco’ Cucurbitaceae Cucurbita moschata (Duchesne ex Lam.) ex Poir. ‘Violina’ Cucurbitaceae Cucurbita moschata Duchesne ex Poir. ‘Butternut Waltham’ Cucurbitaceae Cucurbita moschata Duchesne ex Poir. ‘Lunga di Napoli’ (A) 127 Cucurbitaceae Cucurbita moschata Duchesne ex Poir. ‘Lunga di Napoli’ (B) Cucurbitaceae Cucurbita pepo L. ‘Barilotto’ Cucurbitaceae Cucurbita pepo L. ‘Early White Bush Scallop’ Cucurbitaceae Cucurbita pepo L. ‘Genovese’ o ‘Chiaro d’Asti’ e ‘Di Voghera’ Cucurbitaceae Cucurbita pepo L. ‘Golden Zucchini’ Cucurbitaceae Cucurbita pepo L. ‘Lungo Fiorentino’ Cucurbitaceae Cucurbita pepo L. ‘Mora Pisana’ Cucurbitaceae Cucurbita pepo L. ‘Yellow Marbre Scallop’ Cucurbitaceae Lagenaria siceraria (Molina) Standl. Cucurbitaceae Praecitrullus fistulosus (Stocks) Pangalo ‘Jaya’ Cucurbitaceae Trichosanthes cucumerina L. subsp. anguina (L.) Greb. Fabaceae Dolichos purpureus L. Fabaceae Glycyrrhiza glabra L. Fabaceae Phaseolus lunatus L. ‘Christmas Pole’ (A) Fabaceae Phaseolus lunatus L. ‘Christmas Pole’ (B) Fabaceae Phaseolus lunatus L. ‘Spruzzato dell’A.Di.P.A.’ Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Diecimino’ Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Fico di Gallicano’ Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Giallorino della Garfagnana’ Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Mascherino’ Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Nano da Sgrano’ Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Schiaccione di Pietrasanta’ Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Nero di Bolivia’ Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Aquila’ o ‘Lupinaro’ Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Fagiola Garfagnina’ Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Lupinaro Screziato’ Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Piccola’ Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Stortino di Lucca’ o ‘Anellino Giallo di Lucca’ Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Louisiana Purple Pod’ (A) Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Louisiana Purple Pod’ (B) Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Black Coco’ Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Blauhilde’ Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Ciliegino’ (A) Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Ciliegino’ (B) Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Fagioletta’ Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Giallo Messicano’ Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Goldmarie’ Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Mandorla di Monte’ Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Rosso di Lucca’ (A) Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Rosso di Lucca’ (B) Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Starazagorsky’ o ‘Yin Yang’ o ‘Orca’ Fabaceae Pisum sativum L. ‘Nocerino-Sarnese’ Fabaceae Pisum sativum L. subsp. sativum var. sativum (Medullare Group) ‘Golden Sweet’ Fabaceae Pisum sativum L. subsp. sativum var. sativum (Medullare Group) Purple Podded’ Fabaceae Pisum sativum L. var. umbellatum L. ‘Crown Pea’ Fabaceae Fabaceae Vigna angularis (Willd.) Ohwi et Ohashi 128 Fabaceae Vigna unguiculata (L.) Walp. ‘Fagiolo Nano Dolico dall’Occhio Sel. Livornese’ Fabaceae Vigna unguiculata (L.) Walp. Ssp. sesquipedalis ‘Taiwan Black Long’ Fabaceae Vigna unguiculata (L.) Walp. subsp. unguiculata (L.) Walp. Fabaceae Vigna unguiculata (L.) Walp. Var. sesquipedalis ‘Seme Rosa Lunghissimo’ Fabaceae Vigna unguiculata (L.) Walp. Var. sesquipedalis ‘Baccello Chiaro’ Lamiaceae Ocimum basilicum L. ‘Citriodorum’ Lamiaceae Ocimum basilicum L. var. citriodora ‘Mrs Burns’ Lamiaceae Ocimum sanctum L. Lamiaceae Ocimun basilicum L. ‘Glycirrhizum’ Lamiaceae Ocimun basilicum L. ‘Mammouth’ Lamiaceae Perilla frutescens (L.) Britt. Malpighiaceae Malpighia glabra Sessé & Moc. Malvaceae Abelmoschus esculentus ( L.) Moench. (A) Malvaceae Abelmoschus esculentus ( L.) Moench. (B) Malvaceae Abelmoschus esculentus ( L.) Moench. © Malvaceae Hibiscus sabdariffa L. (A) Malvaceae Hibiscus sabdariffa L. (B) Passifloraceae Passiflora edulis Sims. Poaceae Sorghum bicolor (L.) Pers. Poaceae Zea mays L. ‘Della Spina’ Portulacaceae Claytonia perfoliata Donn. Ex Willd. Rhamnaceae Hovenia dulcis Thunb. Rosaceae Amelanchier canadensis (L.) Medick. Rosaceae Crataegus azarolus L. Rosaceae Mespilus germanica L. Rosaceae Prunus domestica L. ‘Sissi-Bun’ Rosaceae Prunus persica ‘Limonina’ Rosaceae Prunus x dasycarpa Ehrh. Rosaceae Pseudocydonia sinensis (Dum.-Cours.) Schneid. Rosaceae Sanguisorba minor Scop. Rubiaceae Coffea arabica L. Rutaceae Aegle marmelos (L.) Corrêa ex Roxb. Rutaceae Feronia limonia (L.) Swingle Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Primula’ Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Bacio di Satana’ (A) Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Bacio di Satana’ (B) Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Jimmy Nardello’ (A) Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Jimmy Nardello’ (B) Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Peter Red’ (A) Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Peter Red’ (B) Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Peter Red’ (C) Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Sweet Chocolate’ Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Trifetti’ Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Violetta’ Solanaceae Capsicum baccatum L. ‘Ají Amarillo’ Solanaceae Capsicum baccatum L. ‘Ají Limon’ Solanaceae Capsicum baccatum L. ‘Brazilian Starfish’ 129 Solanaceae Capsicum baccatum L. ‘Rocotillo’ Solanaceae Capsicum chinense Jacq. ‘Habanero Orange’ Solanaceae Capsicum chinense Jacq. ‘Nitan’ Solanaceae Capsicum frutescens L. ‘Etna’ Solanaceae Capsicum frutescens L. ‘Malagueta’ Solanaceae Capsicum frutescens L. ‘Tabasco’ Solanaceae Capsicum pubescens Ruiz & Pav. ‘Rocoto Red’ Solanaceae Physalis coztomatl Moc. & Sessé ex Dunal Solanaceae Physalis floridane Rydb. Solanaceae Physalis ixocarpa Brot. Ex Hornem. Solanaceae Physalis peruviana L. Solanaceae Solanum aethiopicum L. ‘Tondo Piatto’ Solanaceae Solanum x burbankii Bitter. (A) Solanaceae Solanum x burbankii Bitter. (B) Solanaceae Solanum caripense Humb. & Bonpl. Ex Dunal Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Apricot Ribbed’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Bistecca Rosa’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Brandywine Black’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Brandywine Giallo’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Brin de Muguet’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Canestrino’ (A) Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Canestrino’ (B) Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Cherokee Chocolate’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Cherokee Purple’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Chocolate’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Délice D’Or’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Delicious’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Enrica’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Henderson’s Pink Ponderosa’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Mallorquín’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Nero di Crimea’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Paul Robeson’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Pêche Rose’ (A) Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Pêche Rose’ (B) Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Peter Glazebrook Selection’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Piennolo’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Pisanello’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Purple Ukraine’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘San Marzano’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Santa Cruz–Kada’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Tangerine Ribbed’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Téton de Venus’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Tigerella’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Topaz’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Trilobato Bruno’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Yellow Gazzi’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Yellow Plum’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Yellow Ribbed’ 130 Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Yellow Stuffer’ Solanaceae Solanum lycopersicum L. var. melanocarpa Solanaceae Solanum lycopesicum L. ‘Roman Candle’ Solanaceae Solanum mauritianum Scop. Solanaceae Solanum melongena ‘Tonda Piccola Genovese’ Solanaceae Solanum melongena L. ‘Casper’ Solanaceae Solanum melongena L. ‘Fengyuan’ Solanaceae Solanum melongena L. ‘Listada de Gandía’ Solanaceae Solanum melongena L. ‘Thai White Ribbed’ Solanaceae Solanum melongena L. ‘Tonda a Uovo’ Solanaceae Solanum melongena L. ‘Violetta di Firenze’ Solanaceae Solanum pimpinellifolium L. (A) Solanaceae Solanum pimpinellifolium L. (B) Solanaceae Solanum torvum Sw. Trichosanthes cucumerina L. subsp. anguina (L.) Greb. ‘Viper’ 131 A.Di.P.A. STATUTO SOCIALE TITOLO I Denominazione, sede, soci e fini Art 1 - Denominazione e sede. E’ costituita, con durata illimitata, l’Associazione per la Diffusione di Piante fra Amatori, Codice fiscale 92009790467, con sede presso l’Orto Botanico di Lucca, via del Giardino Botanico n. 14, 55100 Lucca. L’Associazione potrà alternativamente usare, come sua denominazione, l’acronimo ADiPA. Il trasferimento della sede nell’ambito della Provincia di Lucca è deliberato dal Consiglio Direttivo, mentre il trasferimento della sede al di fuori della Provincia di Lucca è deliberato dall’Assemblea dei Soci. Sezioni distaccate dell’Associazione possono essere costituite da gruppi di almeno dieci soci, previo parere favorevole del Consiglio Direttivo, secondo le norme del Regolamento. Art. 2 - Soci. Possono essere soci dell’Associazione le persone fisiche, le persone giuridiche ed i gruppi sforniti di personalità che ne facciano domanda secondo le norme del Regolamento. L’adesione all’Associazione è a tempo indeterminato e non può essere disposta per un periodo temporaneo, fermo restando in ogni caso il diritto di recesso. La qualità di socio non è trasmissibile. Art. 3 - Soci: categorie. I soci dell’Associazione si dividono in: soci fondatori, soci onorari, soci benemeriti e soci ordinari. Sono soci fondatori i signori: Berchielli ing. Giuseppe, Caneti Piero, Lippi Angelo, Naccarati dott. Pasquale, Salghetti dott.ssa Ursula, Signorini dott. Andrea. Sono soci onorari coloro che, per le particolari benemerenze acquisite, anche per servizi resi nei confronti dell’Associazione, siano nominati tali dal Consiglio Direttivo. Sono di diritto soci onorari gli ex Presidenti dell’Associazione. I soci onorari non sono tenuti al pagamento della quota associativa. I soci benemeriti ed i soci ordinari diventeranno tali al momento del ricevimento della domanda di ammissione. Art. 4 - Soci: diritti e doveri. Ciascun socio gode dei diritti previsti nel Regolamento ed è impegnato a dare un contributo fattivo nei confronti dell’Associazione non solo mettendo a disposizione dell’Associazione stessa semi, piante e/o altre parti di piante esattamente determinate, ma anche in qualsivoglia altro modo. Il socio può recedere in qualsiasi momento dall’Associazione. La dichiarazione di recesso deve essere comunicata per iscritto al Consiglio Direttivo ed ha effetto con lo scadere dell’anno solare in corso purché sia pervenuta entro il 30 settembre. Il mancato pagamento della quota associativa annuale entro il termine assegnato nel sollecito di pagamento è comunque considerato manifestazione tacita della volontà di recedere dall’Associazione. 132 L’esclusione di un socio non può essere deliberata dall’Assemblea che per gravi motivi da ravvisarsi, a mero titolo indicativo, nei seguenti: gravi inadempienze delle obbligazioni che derivano dalla legge, dallo Statuto o dal Regolamento; interdizione od inabilitazione del socio; condanna dello stesso ad una pena che importa l’interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici. Art. 5 - Fini. L’Associazione è aconfessionale, apolitica e senza scopo di lucro. Essa ha come fini: a) lo scambio di esperienze relative al mondo delle piante per creare un “circuito” di idee, di informazioni e di attività, utile al raggiungimento di una migliore conoscenza nell’ambito del giardinaggio e del mondo vegetale in genere; b) la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente per quanto attiene alla flora; c) la promozione della cultura e dell’arte legate al mondo vegetale. L’Associazione persegue queste sue finalità attraverso gli strumenti e le iniziative di cui al Regolamento e non può svolgere attività diverse da quelle istituzionali e da quelle alle stesse direttamente connesse. TITOLO II Finanziamenti, contabilità e bilancio, organi Art. 6 - Finanziamenti. Le entrate dell’Associazione sono costituite da: a) quote associative; b) contributi di Enti, di Amministrazioni pubbliche e di privati; c) ogni altra entrata che concorra ad incrementare l’attivo sociale. Art. 7 - Contabilità e bilancio. L’Associazione è obbligata alla tenuta delle scritture contabili ai sensi degli articoli 111 ter del D.P.R. 917/1986 e 20 -bis del D.P.R. 600/1973 introdotti dal D. Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460. Saranno inoltre tenuti il libro dei soci ed i libri della adunanze e delle deliberazioni degli organi collegiali. Potranno infine essere tenuti tutti i libri che, a giudizio del Consiglio Direttivo, siano ritenuti utili per il buon funzionamento dell’Associazione. L’esercizio annuale chiude il 31 dicembre di ogni anno. Al termine di ogni esercizio dovrà redigersi il relativo bilancio o rendiconto. Art. 8 - Organi. Sono organi dell’Associazione: a) l’Assemblea del Soci; b) il Consiglio Direttivo; c) i Consiglieri Delegati; d) il Presidente dell’Associazione; e) il Vice Presidente dell’Associazione; f) il Segretario del Consiglio Direttivo; g) il Tesoriere; h) il Collegio dei Probiviri. 133 Art. 9 - Assemblea dei Soci. L’Assemblea dei Soci è convocata una volta all’anno, per l’approvazione del bilancio o del rendiconto, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio. Essa inoltre deve essere convocata quando se ne ravvisi la necessità o quando ne è fatta richiesta motivata da almeno un decimo degli associati. La convocazione è disposta dal Presidente dell’Associazione mediante avviso contenente l’indicazione del giorno, dell’ora e del luogo della riunione unitamente all’ordine del giorno. L’avviso deve essere inviato ai soci, a mezzo corrispondenza ordinaria, almeno quindici giorni prima di quello fissato per l’adunanza. L’Assemblea può essere Ordinaria o Straordinaria. Sono compiti dell’Assemblea Ordinaria: a) l’approvazione del bilancio o del rendiconto annuale; b) la nomina del Consiglio Direttivo, previa determinazione del numero dei suoi membri, e la fissazione della sua prima convocazione; c) la nomina del Presidente dell’Associazione; d) la nomina del Collegio dei Probiviri; e) l’esclusione del socio; f) qualsiasi altra materia che il Consiglio Direttivo ritenga di sottoporre alla sua approvazione. Sono compiti dell’Assemblea Straordinaria: g) le modifiche e le integrazioni dello Statuto e della Prima Parte del Regolamento; h) lo scioglimento o la trasformazione dell’Associazione; i) il trasferimento della sede dell’Associazione al di fuori della Provincia di Lucca. In prima convocazione l’Assemblea Ordinaria è validamente costituita con la presenza di tanti soci che rappresentino, in proprio o per delega (apposta in calce all’avviso di convocazione), almeno un terzo dei soci maggiorenni. In seconda convocazione l’Assemblea Ordinaria è validamente costituita qualunque sia il numero dei presenti. In entrambi i casi l’Assemblea Ordinaria delibera validamente col voto favorevole della maggioranza assoluta dei presenti. Nelle deliberazioni di approvazione del bilancio o del rendiconto annuale, nonché in quelle che riguardano la loro responsabilità, i membri del Consiglio Direttivo non hanno diritto di voto. In prima convocazione l’Assemblea Straordinaria è validamente costituita con la presenza di tanti soci che rappresentino, in proprio o per delega, almeno la metà dei soci maggiorenni. In seconda convocazione l’Assemblea Straordinaria è validamente costituita quando sia presente almeno un terzo dei soci maggiorenni. In entrambi i casi l’Assemblea Straordinaria delibera validamente col voto favorevole della maggioranza assoluta dei presenti. Ogni socio ha un voto e può rappresentare, per delega, solamente un altro socio. Hanno diritto di voto solo i soci maggiorenni. Per ogni riunione dovrà redigersi apposito processo verbale a cura del Segretario dell’Assemblea da nominare ad inizio di seduta. E’ ammesso il voto per corrispondenza secondo la disciplina prevista nel Regolamento salvo sulle materie di cui alle lettere a), e), h) ed i) del presente articolo. Al voto per corrispondenza si applicano le maggioranze previste per l’Assemblea in prima convocazione: dovrà cioè partecipare al voto almeno un terzo dei soci maggiorenni se trattasi di Assemblea Ordinaria; almeno la metà dei soci maggiorenni se trattasi invece di 134 Assemblea Straordinaria, e la delibera è approvata col voto favorevole della maggioranza assoluta dei votanti. Art. 10 - Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo, costituito da non meno di cinque e non più di nove membri scelti fra i soci maggiorenni, nomina nel suo seno il Vice Presidente, il Segretario ed il Tesoriere e si riunisce, di regola, almeno una volta ogni trimestre, su convocazione, anche telefonica, del Presidente. Spetta al Consiglio Direttivo: a) deliberare tutti gli atti, sia di ordinaria che di straordinaria amministrazione, necessari per il funzionamento dell’Associazione; b) predisporre la bozza del bilancio o del rendiconto annuale; c) formulare all’Assemblea le sue proposte sui temi di cui alle lettere e), f), g), h) ed i) dell’articolo 9 del presente Statuto; d) stabilire la misura delle quote associative annuali. Il Consiglio Direttivo può delegare specifiche funzioni ad uno o più Consiglieri indicando i principi ed i criteri direttivi per lo svolgimento delle stesse. Nell’ambito della delega loro concessa le delibere dei Consiglieri Delegati equivalgono alle delibere del Consiglio Direttivo. Possono essere delegate le funzioni relative agli atti di ordinaria amministrazione di cui al punto a) del presente articolo. Il Consiglio è validamente costituito con la presenza di almeno la metà dei consiglieri in carica e delibera a maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità prevale la determinazione per la quale ha votato chi presiede la riunione. Per ogni riunione dovrà redigersi apposito processo verbale. Il Consiglio Direttivo rimane in carica per tre anni. Ove in corso d’anno il numero dei consiglieri si riduca, il Consiglio opera in numero ridotto fino alla riunione dell’Assemblea più prossima. Tuttavia, se per la riduzione il numero dei consiglieri scende al di sotto di cinque, è fatto obbligo convocare immediatamente l’Assemblea affinché questa provveda alla sostituzione dei consiglieri mancanti. Il Consigliere che non partecipa, senza giustificato motivo, a tre riunioni consecutive, decade dalla carica. Art. 11 - Presidente dell’Associazione. Il Presidente dell’Associazione convoca e presiede il Consiglio Direttivo e l’Assemblea. Convoca altresì il Collegio dei probiviri e sottopone a quest’organo le questioni insorte. Il Presidente ha la rappresentanza dell’Associazione e, come tale, esegue le deliberazioni dell’Assemblea, del Consiglio Direttivo e dei Consiglieri Delegati. In caso di necessità e di urgenza può compiere tutti gli atti di competenza del Consiglio Direttivo rientranti nella lettera a) dell’articolo 10 salvo sottoporli alla ratifica del medesimo Consiglio che sarà tempestivamente convocato a tale scopo. Art. 12 - Vice Presidente, Segretario, Tesoriere. Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in ogni sua attribuzione ogniqualvolta questi sia impedito all’esercizio delle proprie funzioni. Sostituisce inoltre il Presidente, su specifiche funzioni, quando sia da questi delegato per iscritto. Il Segretario del Consiglio Direttivo svolge la funzione di verbalizzazione delle adunanze del Consiglio Direttivo stesso e coadiuva il Presidente ed il Consiglio nell’esplicazione delle attività esecutive che si rendano necessarie per il funzionamento dell’amministrazione dell’Associazione. 135 Il segretario cura la tenuta del libro verbali del Consiglio Direttivo e del libro dei soci e coadiuva il Tesoriere nelle altre incombenze amministrativo-contabili. Il Tesoriere cura la gestione della cassa dell’Associazione e ne tiene idonea contabilità, cura la tenuta degli altri libri contabili e provvede alla predisposizione dei dati occorrenti per la formazione della bozza del bilancio o del rendiconto annuale. Art. 13 - Collegio dei Probiviri. Il Collegio dei Probiviri è composto da tre membri, scelti fra i soci maggiorenni, ed ha il compito di dirimere tutte le questioni ed i conflitti insorti nell’ambito ed a motivo dell’Associazione. E’ convocato dal Presidente quando questi ne riscontri la necessità e può autoconvocarsi ad iniziativa di uno dei suoi membri. La convocazione del Collegio dei Probiviri può inoltre essere richiesta da un numero di soci non inferiore a dieci mediante istanza motivata formulata per iscritto. Il Collegio è validamente costituito con la presenza di tutti i suoi membri e delibera a maggioranza assoluta. Per ogni riunione dovrà redigersi apposito processo verbale. Il suo giudizio é inappellabile. Art. 14 - Eligendi alle cariche. Rimborso spese. Ciascun socio maggiorenne ha titolo per essere investito delle cariche sociali, le quali sono gratuite. Soci, consiglieri e probiviri che, autorizzati dal Consiglio Direttivo, svolgono attività per lAssociazione, hanno diritto esclusivamente al rimborso a piè di lista delle spese sostenute purché opportunamente documentate. TITOLO III Atti dell’Associazione, scioglimento e liquidazione, utili, Regolamento, norme di rinvio e transitorie Art. 15 - Pubblicità degli atti. Nei limiti della normativa sulla privacy, gli atti ed i libri dell’Associazione sono di libera consultazione per i soci, i quali potranno, a loro spese, ottenere copia degli stessi. Art. 16 - Scioglimento e liquidazione. Utili. In caso di scioglimento, per qualunque causa, dell’Associazione, l’Assemblea che adotta detta delibera dovrà disporre la liquidazione della stessa. Salvo diversa destinazione imposta dalla legge, il patrimonio dell’Associazione non potrà mai essere distribuito fra i soci, ma dovrà essere devoluto in primo luogo all’Orto Botanico del Comune di Lucca, in subordine ad altre ONLUS od a fini di pubblica utilità, sentito comunque l’organismo di controllo di cui all’art. 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996 n. 662. Indipendentemente dallo scioglimento non potranno comunque essere mai distribuiti fra i soci eventuali utili o il capitale dell’Associazione. Art. 17 - Regolamento. Fanno parte integrante e sostanziale del presente Statuto le norme di cui alla Prima Parte dell’allegato Regolamento. 136 Art. 18 - Norme di rinvio. Per quanto non espressamente previsto nel presente Statuto si rinvia alla normativa di cui al Libro Primo, Titolo II del Codice Civile, al D. Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460 ed alle altre leggi vigenti. Art. 19 - Norme transitorie. Stante l’urgenza imposta dal termine di cui al D. Lgs. 460/97 il voto cui è sottoposto il presente Statuto, nonché la Prima Parte del Regolamento ad esso allegato, non è soggetto al termine relativo all’invio della scheda e delle buste per l’esercizio del voto per corrispondenza e si intenderà approvato, qualunque sia il numero dei votanti, col voto favorevole della maggioranza assoluta degli stessi. Hanno diritto di voto anche i soci corrispondenti di cui al precedente Statuto sociale. I soci corrispondenti, di cui al precedente Statuto sociale, decadono con il 31 dicembre 1998 ma possono, fino dal corrente anno, chiedere di essere ammessi quali soci benemeriti o quali soci ordinari versando la differenza della quota associativa. Ai fini della registrazione si richiedono le agevolazioni fiscali, anche in materia di imposta di bollo, ai sensi della normativa vigente per le ONLUS. 137 A.Di.P.A. REGOLAMENTO PARTE PRIMA Sezioni distaccate. Ad iniziativa di un numero di soci non inferiore a dieci, possono essere costituite Sezioni distaccate dell’Associazione in modo da agevolare i contatti fra i soci e rendere quindi maggiormente realizzabili i fini dell’Associazione stessa. Per fare ciò si dovrà seguire la seguente procedura: 1) Richiesta scritta indirizzata al Consiglio Direttivo, sottoscritta da tutti i soci promotori dell’iniziativa, recante l’indicazione del socio referente (che curerà lo svolgimento della pratica) e la domiciliazione della costituenda sezione. 2) Tale richiesta verrà esaminata al più presto possibile dal Consiglio Direttivo che comunicherà quindi, sempre in forma scritta, il proprio parere. 3) In caso di parere favorevole la Sezione staccata potrà iniziare a funzionare previa elezione del Presidente di Sezione il quale rappresenta la Sezione stessa e ne è responsabile. 4) L’elezione del Presidente di Sezione e la vita della Sezione stessa dovranno informarsi a principi democratici. Ciascuna Sezione staccata è dotata della più ampia autonomia nei limiti dei fini dell’Associazione e potrà assumere, nel suo ambito, le iniziative che riterrà più idonee per il perseguimento degli stessi. In relazione all’adesione di nuovi soci le Sezioni distaccate non hanno competenza alcuna. Alle iniziative assunte da ciascuna Sezione staccata potranno, a loro richiesta, partecipare anche i soci non facenti parte della Sezione su di un piano di perfetta parità fra tutti i soci. A tal uopo le iniziative stesse saranno tempestivamente comunicate alla Sede centrale. Le Sezioni distaccate non hanno autonomia finanziaria. Ciascuna Sezione farà fronte alle sue esigenze finanziarie attingendo ad una quota parte delle quote associative dei soci aderenti alla Sezione stessa che sarà ad essa devoluta dalla Sede centrale. Domande di ammissione a socio Devono essere indirizzate al Consiglio Direttivo secondo il fac-simile riportato nell’Index Seminum, e contenere, oltre ai dati richiesti, l’indicazione dell’avvenuto pagamento della quota associativa annuale. Per le domande pervenute dopo il 1° novembre la quota copre l’associazione anche per l’anno successivo. Diritti e doveri dei soci I soci ordinari hanno diritto: 1) 2) 3) 4) di ricevere gratuitamente il tesserino di riconoscimento; di ricevere gratuitamente le pubblicazioni periodiche edite dall’Associazione; di partecipare gratuitamente alla distribuzione annuale dei semi; di partecipare a tutte le iniziative dell’Associazione: mostre, convegni, ricerche, gite, scambio di piante, ecc.; 138 5) 6) di collaborare, con propri articoli, alle pubblicazioni edite dall’Associazione; di libero accesso, durante l’orario di apertura, all’Orto Botanico del Comune di Lucca, previa esibizione del tesserino di riconoscimento. I soci fondatori, i soci onorari e quelli benemeriti hanno gli stessi diritti dei soci ordinari salvo una quota doppia nella distribuzione annuale dei semi. Tutti i soci sono obbligati alla completa osservanza delle norme contenute nello Statuto Sociale e nel Regolamento, in particolare modo per quanto attiene la partecipazione alla vita dell’Associazione ed il puntuale pagamento della quota associativa annuale che, in caso di rinnovo dell’Associazione, deve essere corrisposta anticipatamente entro il 31 gennaio di ogni anno. Elezione delle cariche sociali Le candidature per le varie cariche sociali, siano esse di competenza dell’Assemblea che del Consiglio Direttivo, maturate attraverso contatti informali fra i soci, prima di essere messe ai voti, saranno comunicate ai diretti interessati, a cura del Presidente dell’Associazione, per ottenere la loro disponibilità all’assunzione della carica. Voto per corrispondenza Nelle materie in cui è ammesso, costituisce una forma alternativa (alla tenuta dell’Assemblea) per sottoporre al voto dei soci i problemi dell’Associazione. L’adozione del voto per corrispondenza deve essere deliberata dal Consiglio Direttivo unitamente alla predisposizione della scheda elettorale e delle buste con le quali detta scheda dovrà essere inviata al seggio elettorale (una recante l’indirizzo dell’Associazione ed il numero identificativo del socio, l’altra, anonima, nella quale il socio, dopo aver espresso il suo voto, sigillerà la scheda elettorale). La scheda e le buste saranno inviate ai soci almeno 30 giorni prima di quello fissato per lo scrutinio. Saranno ammesse allo scrutinio le schede pervenute entro l’ora fissata per lo scrutinio stesso. Con la stessa delibera il Consiglio Direttivo dovrà stabilire il giorno, l’ora ed il luogo fissati per lo scrutinio, nominare parte dei componenti del seggio elettorale e provvedere alla convocazione dello stesso. Il seggio elettorale è costituito dal Presidente dell’Associazione, che lo presiede, e dai Presidenti delle Sezioni distaccate (membri di diritto), nonché da un Consigliere e da un Proboviro, ed è validamente costituito con la presenza di almeno tre membri tra i quali vi sia il Presidente dell’Associazione. Le operazioni di scrutinio verranno effettuate nel seguente modo: 1) Individuazione preliminare dei soci che hanno votato (ed a ciò potrà essere utile il numero del socio apposto sulla busta); 2) Apertura di ciascuna missiva, estrazione della busta anonima contenente la scheda elettorale e suo deposito nell’urna elettorale; 3) Apertura dell’urna elettorale e inizio dello spoglio. Il Presidente, verificata e fatta constatare l’integrità di ciascuna busta e l’assenza di segni distintivi, procede alla sua apertura e dà lettura dell’espressione di voto in essa contenuta. 139 Rilevati i singoli voti si effettueranno i relativi conteggi e si procederà alla proclamazione dei risultati elettorali. I risultati elettorali saranno immediatamente affissi all’albo presso la Sede centrale e, se trattasi di nomine, immediatamente comunicati per iscritto ai diretti interessati. I risultati elettorali saranno inoltre pubblicati sul numero più prossimo del Notiziario dell’Associazione. PARTE SECONDA Strumenti ed iniziative per il raggiungimento dei fini istituzionali A) Index Seminum “Index Seminum” è il nome della testata pubblicata dall’A.Di.P.A.. Vengono pubblicati due numeri per ogni anno. Il primo numero è un vero e proprio Index Seminum, nel senso di lista semi; il secondo numero è il “Notiziario” e consiste di una rivista con articoli, rubriche ed altre informazioni. La lista semi contiene l’elenco dei semi che i soci possono richiedere gratuitamente. Ogni specie è accompagnata da una descrizione. Può contenere anche poche altre rubriche o scritti vari, come ad esempio l’articolo su “La Pianta dell’Anno”. Le pubblicazioni vengono inviate ai soci gratuitamente. Gli orti botanici con i quali l’A.Di.P.A. collabora e che decidano di scambiare con noi il loro Index Seminum ed a inviarci eventuali semi da noi desiderati hanno anch’essi diritto a richiedere semi. Sono possibili pubblicazioni aggiuntive. B) Raccolta dei semi e loro distribuzione. L’Index Seminum è realizzato con i semi conferiti gratuitamente dai soci, da chiunque voglia donarceli e da acquisti fatti dall’A.Di.P.A. I semi devono pervenire entro il 31.12 di ogni anno per l’inserimento sull’Index Seminum dell’anno successivo. L’A.Di.P.A. si riserva il diritto di controllare i semi, di decidere dell’opportunità di inserirli o meno e di inserirli con il nome botanico che ritiene corretto. Soprattutto nel caso di taxa inferiori alla specie (sottospecie, varietà, forme, cultivar, ecc.) si raccomanda di fare attenzione che i semi siano puri e non derivino da incroci indesiderati. Inoltre è necessario che i semi siano il più possibile ripuliti da polpa (se questa non è secca e/o utile ad una maggiore conservabilità), resti di frutti secchi, foglie ed altre scorie. 140 L’indirizzo postale a cui spedire i semi è: A.Di.P.A. Casella postale 116 55100 Lucca 4 (LU) I soci ordinari hanno diritto a ricevere max. 25 bustine; i soci benemeriti, fondatori ed onorari hanno diritto a ricevere max. 50 bustine di semi. Un ulteriore bonus di 25 bustine di semi viene riconosciuto ai soci che abbiamo conferito dei semi per l’Index Seminum dell’anno in corso. I semi sono richiedibili tramite l’apposito modulo per i “desiderata” (elettronico o cartaceo) e secondo le indicazioni su esso riportate. In alcuni casi può essere richiesto, con chiara indicazione sull’Index Seminum, che alcuni semi vengano utilizzati dal socio che li riceva per tentare di produrne altri in purezza per l’inserimento sull’Index Seminum dell’anno successivo (per esempio: semi scarsi di annuali rare le cui scorte devono essere rinnovate ed incrementate). I semi vengono inviati fino ad esaurimento delle disponibilità e possono essere richiesti entro il mese di giugno. Eventuali deroghe per casi eccezionali verranno valutate all’occasione. Mostre-scambio: si svolgono la seconda domenica di giugno e la prima domenica di ottobre di ogni anno. Eventuali spostamenti delle date anzidette saranno comunicati con congruo preavviso, anche tramite il sito Internet. Sarà organizzata anche almeno un’altra speciale mostra-scambio dedicata alle piante alimentari. Salvo diversa comunicazione le mostre scambio saranno svolte presso l’Orto Botanico di Lucca. Le mostre-scambio hanno il seguente regolamento: 1) L’accesso alla mostra è consentito ai soci ed ai loro accompagnatori, lo scambio è riservato ai soli soci. 2) È tassativamente vietata la vendita di piante. Contravvenire a tale norma comporterà l’allontanamento immediato dalla manifestazione e l’esclusione dalle future edizioni. 3) Nessuno può prelevare piante dai tavoli, o sotto gli stessi, senza il consenso del proprietario. L’infrazione accertata comporterà l’applicazione del provvedimento di cui al punto due. 4) Il nome del socio che desidera una pianta dovrà essere scritto sul foglio “ELENCO delle PIANTE” dal proprietario delle stesse. 5) L’A.Di.P.A. non si assume alcuna responsabilità per eventuali danni, furti od altro a persone e/o cose durante lo svolgimento della manifestazione. 141 6) Tutti gli espositori e collaboratori presenti si impegnano a rispettare il presente regolamento. L’A.Di.P.A. organizza “Serate Verdi” (conferenze ed incontri su vari temi relativi alle piante ed alla natura) e viaggi di interesse botanico e culturale. L’Associazione può promuovere e/o organizzare mostre ed altre iniziative compatibili con gli scopi sociali e può parteciparvi anche se organizzate da terzi. I soci che si impegnano liberamente per la riuscita di tali iniziative sono tenuti ad assolvere il loro compito come promesso. Assemblea dei soci: Per eleggere le cariche sociali è necessario che i soci partecipanti all’Assemblea, deliberato preliminarmente il numero dei membri del Consiglio Direttivo, attraverso contatti informali individuino i soci disponibili ad assumere le cariche stesse formando quindi gli elenchi dei candidati. Precisamente verranno formati due elenchi: quello per l’elezione dei Probiviri e quello per l’elezione dei Consiglieri. Ciascun elettore potrà esprimere cinque preferenze per l’elezione dei Consiglieri (di cui una per il Presidente), e due preferenze per l’elezione dei Probiviri, su di un’unica scheda appositamente predisposta. Il Presidente sarà il candidato più votato che ha dato disponibilità alla Presidenza. I disponibili alla carica di Presidente entreranno comunque della graduatoria agli eletti a Consigliere. Risulteranno eletti i nominativi che hanno ottenuto il più alto numero di voti. In caso di parità si dovrà ricorrere alla votazione di ballottaggio. Salvo il caso dell’elezione delle cariche sociali, le votazioni potranno essere tenute, ad iniziativa dell’Assemblea, che dovrà quindi preliminarmente deliberare al riguardo, non soltanto mediante schede appositamente predisposte, ma anche per alzata di mano o in qualsivoglia altro modo. Quote associative. L’adesione del socio all’associazione è a tempo indeterminato anche se il pagamento della quota associativa avviene su base annuale. La prima iscrizione può essere fatta in qualsiasi momento dell’anno ma gli anni successivi bisognerà sempre pagare il rinnovo entro gennaio. I semi verranno spediti ai soci solo se in regola con il pagamento della quota associativa. In caso di mancato pagamento sarà inviato un sollecito che se ignorato comporterà la perdita di qualità di socio. Le nuove iscrizioni saranno accettabili per l’anno successivo già dal primo settembre (questo per accogliere nuovi soci già in occasione di Murabilia). 142 Sezioni distaccate. Ogni socio può scegliere se essere iscritto ad una sezione distaccata. In assenza di tale scelta sarà considerato iscritto solo alla Sede Centrale. Fino a sua diversa comunicazione sarà considerata confermata tale opzione. Ogni sezione riceverà un contributo a fine anno proporzionale al numero dei soci appartenenti ad essa. L’importo di tale contributo viene calcolato moltiplicando il numero dei soci della sezione per una quota (uguale per tutte le sezioni) stabilita dal Consiglio Direttivo. La liquidazione dell’importo avverrà solo dopo l’invio alla Sede Centrale di un resoconto dell’attività svolta nell’anno. Ogni sezione deve mantenere almeno dieci iscritti, essendo questo numero minimo necessario per Statuto anche per la sua costituzione. La presente seconda parte del regolamento è l’unico testo che raccoglie tutte le norme dell’Associazione modificabili, abrogabili ed integrabili in qualsiasi momento con semplice delibera del Consiglio Direttivo. Ogni delibera del Consiglio Direttivo precedente al 31.12.2010 che abbia carattere normativo è abrogata. 143 Proposta di Statuto e Regolamento Nuovi STATUTO (proposto) Art 1 – Denominazione e sede. È costituita, con durata illimitata, l’Associazione denominata Adipa, Codice Fiscale 92009790467, P. I.V.A. 01757290463, con sede presso l’Orto Botanico di Lucca, via del Giardino Botanico n. 14, 55100 Lucca. Il trasferimento della sede nell'ambito della Provincia di Lucca è deliberato dal Consiglio Direttivo, mentre il trasferimento della sede al di fuori della Provincia di Lucca è deliberato dall'Assemblea dei Soci. Sezioni staccate dell'Associazione possono essere costituite da gruppi di almeno dieci soci, previo parere favorevole del Consiglio Direttivo, secondo le norme del Regolamento. Art. 2 - Fini. L'Associazione è aconfessionale, apartitica e senza scopo di lucro. Essa ha come fini: a) la ricerca, la diffusione e la conservazione in coltivazione di piante rare ed insolite, siano esse spontanee o coltivate. b) La promozione di attività utili al raggiungimento di una migliore conoscenza delle piante, sia dal punto di vista botanico che orticolturale, ed in questo ambito creare un circuito di idee ed informazioni; c) la tutela e la valorizzazione della natura e dell'ambiente in particolare per quanto riguarda la flora; d) la promozione della cultura, della scienza, dell'arte e della tecnica legate alle piante; e) lo studio delle piante e la divulgazione dei risultati; L'Associazione persegue queste sue finalità attraverso gli strumenti e le iniziative di cui al Regolamento e non può svolgere attività diverse da quelle istituzionali e da quelle alle stesse direttamente connesse Art. 3 - Soci. Possono essere soci dell'Associazione le persone fisiche, le persone giuridiche ed i gruppi sforniti di personalità che ne facciano domanda secondo le norme del Regolamento. L’ammissione all’Associazione è subordinata al pagamento della quota annuale e decade automaticamente con il mancato rinnovo. 144 La qualità di socio non è trasmissibile. Art. 4 - Soci: categorie. I soci dell'Associazione si dividono in: soci fondatori, soci onorari, soci benemeriti, soci ordinari ed eventuali altre categorie decise dal Consiglio Direttivo. Sono soci fondatori i signori: Berchielli ing. Giuseppe, Caneti Piero, Lippi Angelo, Naccarati dott. Pasquale, Salghetti dott.ssa Ursula, Signorini dott. Andrea. Sono soci benemeriti coloro che decidono di finanziare maggiormente l’Associazione secondo le modalità previste. Sono soci onorari coloro che, per le particolari benemerenze acquisite, anche per servizi resi nei confronti dell'Associazione, siano nominati tali dal Consiglio Direttivo. Sono di diritto soci onorari gli ex Presidenti dell'Associazione. I soci onorari non sono tenuti al pagamento della quota associativa. I soci benemeriti ed i soci ordinari diventeranno tali al momento del ricevimento della domanda di ammissione e del pagamento della quota. Art. 5 – Soci: diritti e doveri. Ciascun socio è impegnato a dare un contributo fattivo nei confronti dell'Associazione mettendo a disposizione della stessa le sue capacità operative ed intellettuali, articoli da pubblicare, semi, piante e/o altre parti di piante esattamente determinate. Il socio è chiamato a considerarsi come operatore di una collezione botanica frazionata e condivisa in rete. Ogni socio gode dei diritti previsti nel Regolamento. Il socio può recedere in qualsiasi momento dall'Associazione. La dichiarazione di recesso deve essere comunicata per iscritto al Consiglio Direttivo ed ha effetto con lo scadere dell'anno solare in corso, o se specificato, anche ad una certa data. Il recesso anticipato non comporta alcun rimborso totale o parziale della quota associativa versata. Il socio è inoltre tenuto a non intralciare lo svolgersi del progresso dell’Associazione e della sua vita sociale, ad esempio attraverso danneggiamenti materiali o di immagine o tramite un comportamento ostile o oltremodo polemico, perseverante ed evidentemente distruttivo, pur se esercitando i suoi diritti ma in maniera volutamente insostenibile ed esageratamente difforme dal comportamento della stragrande maggioranza dei soci. L'esclusione di un socio può essere deliberata dall'Assemblea con maggioranza qualificata dell’80% e solo per gravi motivi da ravvisarsi, a mero titolo indicativo, nei seguenti: gravi inadempienze delle obbligazioni che derivano dalla legge, dallo statuto o dal regolamento; 145 interdizione od inabilitazione del socio; condanna dello stesso ad una pena che importa l'interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici. L’esclusione è a vita, salvo futura riconsiderazione dell’Assemblea. Art. 6 - Finanziamenti. Le entrate dell'Associazione sono costituite da: a) quote associative; b) contributi di Enti, di Amministrazioni pubbliche e di privati; c) ogni altra entrata che concorra ad incrementare l'attivo sociale. Art. 7 - Contabilità e bilancio. L'Associazione è obbligata alla tenuta delle scritture contabili ai sensi degli articoli 111 ter del D.P.R. 917/1986 e 20 -bis del D.P.R. 600/1973 introdotti dal D. Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460. Saranno inoltre tenuti il libro dei soci ed i libri delle adunanze e delle deliberazioni degli organi collegiali. Potranno infine essere tenuti tutti i libri che, a giudizio del Consiglio Direttivo, siano ritenuti utili per il buon funzionamento dell'Associazione. L'esercizio annuale chiude il 31 dicembre di ogni anno. Al termine di ogni esercizio dovrà redigersi il relativo bilancio o rendiconto. Art. 8 - Organi. Sono organi dell'Associazione: a) l'Assemblea dei Soci; b) il Consiglio Direttivo; c) i Consiglieri Delegati; d) il Presidente dell'Associazione; e) il Vice Presidente dell'Associazione; f) il Segretario del Consiglio Direttivo; g) il Tesoriere; h) le Sezioni Distaccate; 146 i) il Collegio dei Probiviri. Tutte le cariche e tutti gli organi sociali, escluse le Sezioni Distaccate, hanno un limite di durata di tre anni e possono essere riconfermate. Art. 9 - Assemblea dei Soci. L'Assemblea dei Soci è convocata una volta all'anno, per l'approvazione del bilancio o del rendiconto, entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio. Essa inoltre deve essere convocata quando se ne ravvisi la necessità o quando ne è fatta richiesta motivata da almeno un decimo degli associati. La convocazione è disposta dal Presidente dell'Associazione mediante avviso contenente l'indicazione del giorno, dell'ora e del luogo della riunione unitamente all'ordine del giorno. L'avviso deve essere inviato ai soci, in forma cartacea od elettronica, almeno quindici giorni prima di quello fissato per l'adunanza e con lo stesso anticipo deve essere pubblicato sul sito Internet dell’Associazione. L'Assemblea può essere Ordinaria o Straordinaria. Sono compiti dell'Assemblea Ordinaria: a) l'approvazione del bilancio o del rendiconto annuale; b) la nomina del Consiglio Direttivo, previa determinazione del numero dei suoi membri da parte del Consiglio Direttivo uscente. c) la nomina del Collegio dei Probiviri; d) l'esclusione del socio; e) qualsiasi altra materia che il Consiglio Direttivo ritenga di sottoporre alla sua approvazione. L’Assemblea Ordinaria, anche su propria iniziativa, può revocare qualsiasi carica a qualsiasi persona con una maggioranza qualificata dell’80% e rieleggere immediatamente un sostituto che ne prenderà il posto fino alle prossime elezioni di tutte le cariche sociali alle quali potrà candidarsi anche il socio che in passato ha subito revoca della carica. L'Assemblea Ordinaria presenti/deleganti. è validamente costituita qualunque sia il numero dei L'Assemblea Ordinaria delibera validamente col voto favorevole della maggioranza assoluta dei presenti/deleganti. Ogni socio ha un voto e può rappresentare in Assemblea Ordinaria, per delega, solamente un altro socio. Hanno diritto di voto solo i soci maggiorenni. 147 Nelle deliberazioni di approvazione del bilancio o del rendiconto annuale, nonché in quelle che riguardano la loro responsabilità, i membri del Consiglio Direttivo non hanno diritto di voto. Sono compiti dell'Assemblea Straordinaria: a) le modifiche e le integrazioni dello Statuto; b) lo scioglimento o la trasformazione dell'Associazione; c) il trasferimento della sede dell'Associazione al di fuori della Provincia di Lucca. L'Assemblea Straordinaria è validamente costituita con la presenza di tanti soci che rappresentino almeno un ventesimo dei soci maggiorenni. Se non si raggiunge tale quorum si dovrà eventualmente ricorrere in seguito al voto per corrispondenza. L’Assemblea Straordinaria delibera validamente col voto favorevole della maggioranza assoluta dei presenti e non ammette delega. Per ogni riunione dovrà redigersi apposito processo verbale a cura del Segretario dell'Assemblea da nominare ad inizio di seduta. È ammesso il voto per corrispondenza secondo la disciplina prevista nel Regolamento. Al voto per corrispondenza non si applica delega. Il voto per corrispondenza delibera validamente sempre con la maggioranza assoluta dei votanti e può sostituire sia l’Assemblea Ordinaria che quella Straordinaria mantenendo gli stessi quorum per esse necessari. Art. 10 - Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo, costituito da non meno di cinque e non più di nove membri scelti fra i soci maggiorenni, nomina nel suo seno il Presidente, il Vice Presidente, il Segretario ed il Tesoriere. Su richiesta può partecipare al Consiglio Direttivo anche un rappresentante dei Responsabili di Sezione con possibilità di esprimere un parere consultivo. Spetta al Consiglio Direttivo: a) deliberare tutti gli atti, sia di ordinaria che di straordinaria amministrazione, necessari per il funzionamento dell'Associazione; b) predisporre la bozza del bilancio o del rendiconto annuale; c) formulare all'Assemblea le proprie proposte sui temi previsti all'articolo 9 del presente Statuto; d) stabilire la misura delle quote associative annuali. Il Consiglio Direttivo può delegare specifiche funzioni ad uno o più Consiglieri indicando i 148 principi ed i criteri direttivi per lo svolgimento delle stesse. Nell'ambito della delega loro concessa le delibere dei Consiglieri Delegati equivalgono alle delibere del Consiglio Direttivo. Possono essere delegate le funzioni relative agli atti di ordinaria amministrazione di cui al punto a) del presente articolo. Il Consiglio è validamente costituito con la presenza di almeno la maggioranza dei consiglieri in carica e delibera a maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità prevale la determinazione per la quale ha votato il Presidente o, in sua assenza, il Vicepresidente o, se anche questo non è presente, il consigliere partecipante da più tempo iscritto ininterrottamente. È considerato presente il socio che partecipi al Consiglio Direttivo tramite collegamento audiovisivo in tempo reale. Dopo due volte che il Consiglio Direttivo viene convocato ma non si raggiungono le presenze per costituirlo validamente alla terza convocazione sarà costituito validamente con almeno tre consiglieri. Per ogni riunione dovrà redigersi apposito processo verbale. Ove in corso d'anno il numero dei consiglieri si riduca entrano in sostituzione i primi degli esclusi delle ultime elezioni. Se comunque non si trovassero sostituti e si scendesse anche sotto i cinque consiglieri è fatto obbligo convocare immediatamente l'Assemblea affinché questa provveda alla elezione dei consiglieri mancanti. Art. 11 - Presidente dell'Associazione. Il Presidente dell'Associazione convoca e presiede il Consiglio Direttivo e l'Assemblea. Il Presidente ha la rappresentanza dell'Associazione e, come tale, esegue le deliberazioni dell'Assemblea, del Consiglio Direttivo e dei Consiglieri Delegati. In caso di necessità e di urgenza può compiere tutti gli atti di competenza del Consiglio Direttivo rientranti nella lettera a) dell'articolo 10 salvo rendicontazione al Consiglio Direttivo. Art. 12 - Vice Presidente, Segretario, Tesoriere. Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in ogni sua attribuzione ogniqualvolta questi sia impedito all'esercizio delle proprie funzioni. Sostituisce inoltre il Presidente, su specifiche funzioni, quando sia da questi delegato. Il Segretario del Consiglio Direttivo svolge la funzione di verbalizzazione delle adunanze del Consiglio Direttivo stesso e coadiuva il Presidente ed il Consiglio nell'esplicazione delle attività esecutive che si rendano necessarie per il funzionamento dell'amministrazione dell'Associazione. Il segretario cura la tenuta del libro verbali del Consiglio Direttivo e del libro dei soci e coadiuva il Tesoriere nelle altre incombenze amministrativo-contabili. 149 Il Tesoriere cura la gestione della cassa dell'Associazione e ne tiene idonea contabilità, cura la tenuta degli altri libri contabili e provvede alla predisposizione dei dati occorrenti per la formazione della bozza del bilancio o del rendiconto annuale. Art. 13 – Sezioni Distaccate. Ad iniziativa di un numero di soci non inferiore a dieci, possono essere costituite Sezioni Distaccate dell'Associazione in modo da agevolare i contatti fra i soci e rendere quindi maggiormente realizzabili i fini dell'Associazione stessa. Ciascuna Sezione Distaccata è dotata della più ampia autonomia nei limiti dei fini dell'Associazione e potrà assumere, nel suo ambito, le iniziative che riterrà più idonee per il perseguimento degli stessi. In relazione all’adesione all’Associazione le Sezioni Distaccate trasmettono alla Sede Centrale le iscrizioni, i rinnovi e le somme riscosse. Alle iniziative assunte da ciascuna Sezione Distaccata potranno, a loro richiesta, partecipare anche i soci non facenti parte della Sezione su di un piano di perfetta parità fra tutti i soci. A tal uopo le iniziative stesse saranno tempestivamente comunicate alla Sede Centrale. Le Sezioni Distaccate non hanno autonomia finanziaria. Ciascuna Sezione farà fronte alle proprie esigenze finanziarie attingendo ad una quota parte delle quote associative dei soci aderenti alla Sezione stessa che sarà ad essa devoluta dalla Sede Centrale. Art. 14 - Collegio dei Probiviri. Il Collegio dei Probiviri è composto da tre membri, scelti fra i soci maggiorenni, ed ha il compito di dirimere tutte le questioni ed i conflitti insorti nell'ambito ed a motivo dell'Associazione. È convocato dal Presidente quando questi ne riscontri la necessità e può autoconvocarsi ad iniziativa di uno dei suoi membri. La convocazione del Collegio dei Probiviri può inoltre essere richiesta da un numero di soci non inferiore a dieci mediante istanza motivata formulata per iscritto. Il Collegio è validamente costituito con la presenza di tutti i suoi membri e delibera a maggioranza assoluta. Qualora venga a mancare un componente del Collegio dei Probiviri questi verrà sostituito dal primo dei non eletti o, se non disponibile, verrà eletto alla prossima assemblea. Per ogni riunione dovrà redigersi apposito processo verbale. Il suo giudizio è inappellabile se la questione non è regolata da norme superiori al presente statuto. L’eventuale appello potrà essere esercitato ricorrendo alla magistratura ordinaria. 150 Art. 15 - Eligendi alle cariche. Rimborso spese. Ciascun socio maggiorenne ha titolo per essere investito delle cariche sociali, le quali sono gratuite. Soci, consiglieri e probiviri che svolgono attività per l’Associazione, hanno diritto esclusivamente al rimborso delle spese sostenute ed autorizzate dal Consiglio Direttivo purché opportunamente documentate. Art. 16 - Pubblicità degli atti. Nei limiti della normativa sulla privacy, gli atti ed i libri dell'Associazione sono di libera consultazione per i soci, i quali potranno, a loro spese, ottenere copia degli stessi previa disponibilità. Art. 17 - Scioglimento e liquidazione. Utili. In caso di scioglimento, per qualunque causa, dell'Associazione, l'Assemblea che adotta detta delibera dovrà disporre la liquidazione della stessa. Salvo diversa destinazione imposta dalla legge, il patrimonio dell'Associazione non potrà mai essere distribuito fra i soci, ma dovrà essere devoluto a fini di pubblica utilità, sentito comunque l'organismo di controllo di cui all'art. 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996 n. 662. Art. 18 - Regolamento. Alle norme del presente statuto si aggiungono quelle del regolamento. Il regolamento è scritto dal Consiglio Direttivo che può integrarlo e modificarlo con propria delibera. Art. 19 - Norme di rinvio. Per quanto non espressamente previsto nel presente Statuto si rinvia alla normativa di cui al Libro Primo, Titolo II del Codice Civile, al D. Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460 ed alle altre leggi vigenti. Art. 20 - Adeguamento alla tecnologia. Allorché la tecnologia permetta cose impensabili al momento dell’approvazione del presente articolo (febbraio 2013) potranno essere fatte modifiche statutarie riguardanti esclusivamente tali novità con la semplice approvazione dell’Assemblea dei Soci Ordinaria e previo consenso dei Probiviri. REGOLAMENTO (proposto) Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo si riunisce due volte all’anno come minimo. 151 La riunione avviene su convocazione del Presidente da farsi almeno una settimana prima, in modo pubblico o tramite avviso di cui sia presumibile la ricezione da parte di tutti i consiglieri (ad es.: pubblicazione su sito, avviso inviato ad un indirizzo comunicato a proposito da ogni consigliere). Tale settimana decorre dalla data del giorno in cui la convocazione viene resa pubblica o dalla data d’invio dell’avviso. Il Consigliere che non partecipa a tre assemblee consecutive del Consiglio Direttivo decade dalla carica. Sezioni Distaccate. Per costituire una Sezione si dovrà seguire la seguente procedura: 1) Richiesta scritta indirizzata al Consiglio Direttivo, sottoscritta da tutti i soci promotori dell’iniziativa, recante l'indicazione del socio referente (che curerà lo svolgimento della pratica) e la domiciliazione della costituenda sezione. 2) Tale richiesta verrà esaminata al più presto possibile dal Consiglio Direttivo che comunicherà quindi, sempre in forma scritta, il proprio parere. 3) In caso di parere favorevole la Sezione Distaccata potrà iniziare a funzionare previa elezione del Responsabile di Sezione il quale rappresenta la Sezione stessa e ne è responsabile. 4) L'elezione del Responsabile di Sezione e la vita della Sezione stessa dovranno attenersi a principi democratici. Ogni socio può scegliere se essere assegnato ad una Sezione Distaccata diversa da quella competente secondo il proprio indirizzo o se essere assegnato solo alla Sede Centrale. Fino a sua diversa comunicazione sarà considerata confermata tale opzione. Ogni sezione riceverà un contributo a fine anno proporzionale al numero dei soci appartenenti ad essa. L’importo di tale contributo viene calcolato moltiplicando il numero dei soci della sezione per una quota (uguale per tutte le sezioni) stabilita dal Consiglio Direttivo. La liquidazione dell’importo avverrà solo dopo l’invio alla Sede Centrale di un resoconto dell’attività svolta nell’anno. Ogni sezione deve mantenere almeno dieci iscritti, essendo questo numero minimo necessario per Statuto anche per la sua costituzione. Domande di ammissione a socio. Devono essere indirizzate al Consiglio Direttivo, in forma cartacea o attraverso il sito dell’Associazione, comunicando i dati necessari per la registrazione a socio e devono essere 152 accompagnate dal pagamento della quota annuale o da prova di esso. Per le domande pervenute dopo il 31 agosto la quota copre l'associazione per l'anno successivo. Diritti e doveri dei soci. I soci ordinari hanno diritto: 1) di ricevere gratuitamente il tesserino di riconoscimento; 2) di ricevere gratuitamente le pubblicazioni periodiche edite dall'Associazione; 3) di partecipare gratuitamente alla distribuzione annuale dei semi; 4) di partecipare a tutte le iniziative dell'Associazione: mostre, convegni, ricerche, viaggi, scambi di piante, ecc.; 5) di collaborare, con propri articoli, alle pubblicazioni edite dall'Associazione salvo accettazione dal comitato di redazione; I soci fondatori, i soci onorari e quelli benemeriti hanno gli stessi diritti dei soci ordinari salvo una quota doppia nella distribuzione annuale dei semi. Tutti i soci sono obbligati alla completa osservanza delle norme contenute nello Statuto Sociale e nel Regolamento, in particolare modo per quanto attiene la partecipazione alla vita dell'Associazione ed il puntuale pagamento della quota associativa annuale che, in caso di rinnovo dell'associazione, deve essere corrisposta anticipatamente entro il 31 gennaio di ogni anno. Elezione delle cariche sociali. Le candidature per le varie cariche sociali, maturate attraverso contatti informali fra i soci, dovranno essere presentate al Presidente almeno 30 giorni prima della votazione in Assemblea o del giorno fissato dal Consiglio Direttivo per l’inizio della stampa del materiale per esercitare il voto per corrispondenza. Voto per corrispondenza. L'adozione eventuale del voto per corrispondenza deve essere deliberata dal Consiglio Direttivo unitamente alla predisposizione della scheda elettorale e delle buste con le quali detta scheda dovrà essere inviata al seggio elettorale (una recante l'indirizzo dell'Associazione ed il numero identificativo del socio, l'altra, anonima, nella quale il socio, dopo aver espresso il suo voto, sigillerà la scheda elettorale). La scheda e le buste saranno inviate ai soci almeno 30 giorni prima di quello fissato per lo scrutinio. Saranno ammesse allo scrutinio le schede pervenute entro l'ora fissata per lo scrutinio stesso. 153 Assemblea dei soci. Per eleggere le cariche sociali è necessario che i soci partecipanti all’Assemblea, deliberato preliminarmente il numero dei membri del Consiglio Direttivo, attraverso contatti informali individuino i soci disponibili ad assumere le cariche stesse formando quindi gli elenchi dei candidati. Precisamente verranno formati due elenchi: quello per l’elezione dei Probiviri e quello per l’elezione dei Consiglieri. Ciascun elettore potrà esprimere cinque preferenze per l’elezione dei Consiglieri, e due preferenze per l’elezione dei Probiviri, su di un’unica scheda appositamente predisposta. Risulteranno eletti i nominativi che hanno ottenuto il più alto numero di voti. In caso di parità si dovrà ricorrere alla votazione di ballottaggio. Salvo il caso dell’elezione delle cariche sociali, le votazioni potranno essere tenute, ad iniziativa dell’Assemblea, che dovrà quindi preliminarmente deliberare al riguardo, non soltanto mediante schede appositamente predisposte, ma anche per alzata di mano o in qualsivoglia altro modo. Quote associative. La prima iscrizione può essere fatta in qualsiasi momento dell’anno ma gli anni successivi bisognerà sempre pagare il rinnovo entro gennaio. I semi verranno spediti ai soci solo se in regola con il pagamento della quota associativa. In caso di mancato pagamento sarà inviato un sollecito che se ignorato comporterà la perdita della qualità di socio Strumenti ed iniziative per il raggiungimento dei fini istituzionali. a) Index Seminum “Index Seminum” è il nome della testata pubblicata dall’A.Di.P.A.. Vengono pubblicati due numeri per ogni anno. Il primo numero è un vero e proprio Index Seminum, nel senso di lista semi; il secondo numero è il “Notiziario” e consiste di una rivista con articoli, rubriche ed altre informazioni. La lista semi contiene l’elenco dei semi che i soci possono richiedere gratuitamente. Ogni specie è accompagnata da una descrizione. Può contenere anche poche altre rubriche o scritti vari, come ad esempio l’articolo su “La Pianta dell’Anno”. Le pubblicazioni vengono inviate ai soci gratuitamente. Gli orti botanici con i quali l’A.Di.P.A. collabora e che decidano di scambiare con noi il loro Index Seminum ed a inviarci eventuali semi da noi desiderati hanno anch’essi diritto a richiedere semi. Sono possibili pubblicazioni aggiuntive. 154 b) Raccolta dei semi e loro distribuzione. L’Index Seminum è realizzato con i semi conferiti gratuitamente dai soci, da chiunque voglia donarceli e da acquisti fatti dall’A.Di.P.A. I semi devono pervenire entro il 31.12 di ogni anno per l’inserimento sull’Index Seminum dell’anno successivo. L’A.Di.P.A. si riserva il diritto di controllare i semi, di decidere dell’opportunità di inserirli o meno e di inserirli con il nome botanico che ritiene corretto. Soprattutto nel caso di taxa inferiori alla specie (sottospecie, varietà, forme, cultivar, ecc.) si raccomanda di fare attenzione che i semi siano puri e non derivino da incroci indesiderati. Inoltre è necessario che i semi siano il più possibile ripuliti da polpa (se questa non è secca e/o utile ad una maggiore conservabilità), resti di frutti secchi, foglie ed altre scorie. L’indirizzo postale a cui spedire i semi è: A.Di.P.A. Casella postale 116 55100 Lucca 4 (LU) I soci ordinari hanno diritto a ricevere max. 25 bustine; i soci benemeriti, fondatori ed onorari hanno diritto a ricevere max. 50 bustine di semi. Un ulteriore bonus di 25 bustine di semi viene riconosciuto ai soci che abbiamo conferito dei semi per l’Index Seminum dell’anno in corso. I semi sono richiedibili tramite l’apposito modulo per i “desiderata” (elettronico o cartaceo) e secondo le indicazioni su esso riportate. In alcuni casi può essere richiesto, con chiara indicazione sull’Index Seminum, che alcuni semi vengano utilizzati dal socio che li riceva per tentare di produrne altri in purezza per l’inserimento sull’Index Seminum dell’anno successivo (per esempio: semi scarsi di annuali rare le cui scorte devono essere rinnovate ed incrementate). I semi vengono inviati fino ad esaurimento delle disponibilità e possono essere richiesti entro il mese di giugno. Eventuali deroghe per casi eccezionali verranno valutate all’occasione. Al fine di aiutare i soci al conferimento di semi di nuove specie, l’Associazione si incarica di portare i soci a conoscenza di fornitori di acquisto in internet di provata affidabilità; si precisa che l’acquisto di semi resta in ogni caso una libera facoltà del socio e l’Associazione non assume alcuna responsabilità in merito al comportamento dei fornitori suggeriti c) Mostre-scambio. si svolgono la seconda domenica di giugno e la prima domenica di ottobre di ogni anno. 155 Eventuali spostamenti delle date anzidette saranno comunicati con congruo preavviso, anche tramite il sito Internet. Sarà organizzata anche almeno un’altra speciale mostra-scambio dedicata alle piante alimentari. Salvo diversa comunicazione le mostre scambio saranno svolte presso l’Orto Botanico di Lucca. Le mostre-scambio hanno il seguente regolamento: 1) L’accesso alla mostra è consentito ai soci ed ai loro accompagnatori, lo scambio è riservato ai soli soci. 2) È tassativamente vietata la vendita di piante. Contravvenire a tale norma comporterà l’allontanamento immediato dalla manifestazione e l’esclusione dalle future edizioni. 3) Nessuno può prelevare piante dai tavoli, o sotto gli stessi, senza il consenso del proprietario. L’infrazione accertata comporterà l’applicazione del provvedimento di cui al punto due. 4) Il nome del socio che desidera una pianta dovrà essere scritto sul foglio “Elenco delle Piante” dal proprietario delle stesse. 5) L’A.Di.P.A. non si assume alcuna responsabilità per eventuali danni, furti od altro a persone e/o cose durante lo svolgimento della manifestazione. 6) Tutti gli espositori e collaboratori presenti si impegnano a rispettare il presente regolamento. d) Serate Verdi, viaggi botanici ed altre iniziative. L’A.Di.P.A. organizza “Serate Verdi” (conferenze ed incontri su vari temi relativi alle piante ed alla natura) e viaggi di interesse botanico e culturale. L’Associazione può promuovere e/o organizzare mostre ed altre iniziative compatibili con gli scopi sociali e può parteciparvi anche se organizzate da terzi. I soci che si impegnano liberamente per la riuscita di tali iniziative sono tenuti ad assolvere il loro compito come promesso. e) promozione della cultura botanica degli associati. l’Associazione persegue la promozione della cultura botanica attraverso: o o o Invito all’uso della nomenclatura scientifica anche nel dialogo tra soci (almeno famiglia, genere e specie). Produzione di pubblicazioni. Invito alla documentazione personale (es. areale di provenienza, tecniche colturali, USDA zones, dati di località, ecc.) almeno sulle piante possedute e, più in particolare, su quelle portate agli scambi. 156 o o Aiuto all’affinamento delle preferenze botaniche dei soci: questi sono progressivamente portati al discernimento tra le piante “comuni” e “non comuni” (ovvero all’atto pratico di non facile reperibilità). Ogni altra attività utile a tale scopo. 157 Modo di voto per Statuto e Regolamento Nuovi Vista la seconda parte del Regolamento, che recita: “Salvo il caso dell’elezione delle cariche sociali, le votazioni potranno essere tenute, ad iniziativa dell’Assemblea, che dovrà quindi preliminarmente deliberare al riguardo, non soltanto mediante schede appositamente predisposte, ma anche per alzata di mano o in qualsivoglia altro modo”, considerato che non si tratta di elezioni e salvo preliminare delibera di ratificazione dell’Assemblea dei Soci Straordinaria si considererà approvato o non approvato il nuovo statuto del 2013 con il seguente modo: Ogni socio riceverà con l’Index Seminum 2013 una copia del nuovo statuto ed una cartolina anonima con la quale potrà esprimere la propria eventuale contrarietà a detto nuovo statuto semplicemente spedendola. Le cartoline non spedite esprimeranno il voto favorevole. Se le cartoline ricevute il giorno dell’Assemblea dei Soci Straordinaria del 2013 saranno meno della metà del numero dei soci il nuovo statuto si riterrà approvato. Quindi: - chi APPROVA lo Statuto e il Regolamento Nuovi NON SPEDISCE la cartolina - chi NON APPROVA lo Statuto e il Regolamento Nuovi SPEDISCE la cartolina Il Presidente Pasquale Naccarati I Probiviri Luigi Adami Leda Pagni Maurizio Bedini 158 ELENCO DELLE DITTE CHE PRATICANO SCONTI AI SOCI Le seguenti aziende, opportunamente interpellate dall’Associazione, hanno deciso di praticare ai Soci A.Di.P.A. lo sconto percentuale a fianco di ciascuna indicato, alle seguenti condizioni: 1) Lo sconto deve essere richiesto al momento dell’ingresso in azienda esibendo il tesserino di iscrizione all’Associazione valido per l’anno in corso. 2) Lo sconto non è cumulabile con quello o con quelli di cui il Socio può eventualmente aver diritto ad altro titolo e non si applica ai prezzi praticati in occasione di promozioni o di saldi. Antongiovanni Andrea Via Pierini, 1 – 55060 S. Ginese di Compito – Capannori (LU) Tel/Fax: 0583 909187; e-mail: [email protected] website: www.rhododendron.supereva.it 15% Arbarello Sementi s.n.c. Sede: Via P. Cossa, 205 – 10151 Torino Tel.: 011 721061/2, Fax: 011 721063 Succursale: Corso Inghilterra, 17 – 10138 Torino Tel/Fax 011 4348464 10% AZ. AGR. DINI s.s.a. Piante da esterno e da interno, terricci e concimi Via del Cimitero,13 Filettole (PI) Sauro Dini Cell. 338 3196286 Matteo Dini Cell. 348 9396523 Azienda Agricola Il Giardino di Livio Via Provinciale s.n.c. – 56010 Filettole (PI) Fax: 050 862214; Cell.: Cinzia 339 7608621; Barbara 339 1403149 e-mail: [email protected] 10% Azienda Agricola Nymphaea Alba Piante Acquatiche Via Belvedere, 7 – 56042 Crespina (PI) Tel.: 050 635187 Cell.: 347 3209761 e-mail: info@nymphaea-alba website: www.nymphaea-alba.it per acquisti di piante vive 10% Azienda Agricola T. Facchini Via S. Angelo Ferriano, 31 61032 Fano (PS) Tel. 0368.7377984 – 0721.809048 per acquisti di piante vive Barni Rose Via del Casello, 5 - 51100 Pistoia Tel.: 0573 380464 Fax: 0573 382072 Cell.: 335 499150 e-mail: [email protected]; website: www.rosebarni.it 159 10% 10% Florovivaista Drovandi Paolo Via dei Gironi, 2 – 51039 Forrottoli, Quarrata (PT) Tel/Fax: 0573 735838; Cell.: 368 3808820 e-mail: [email protected]; website: www.drovcactus.it 15% Le Essenze di Lea Località Martinoni, 6 – 55010 Spianate, Altopascio (LU) Tel/fax: 0583 20646 Cell.: 329 0850986 e-mail: [email protected]; website: www.leessenzedilea.com 10% Museo della Rosa Antica srl Via Giardini Nord, 10250 41028 Montagnana di Serramazzoni (MO) Tel/Fax: 0536 939010 e-mail: [email protected] ; website: www.museoroseantiche.it 15% Pacini & Baldi srl Via San Pantaleo, 38/A – 51100 Pistoia Tel.: 0573 380260 Fax: 0573 382178 Cell.: 348 8296712 e 347 3423896 e-mail: [email protected]; website: www.paciniebaldi.it 18% Piante MATI Via Bonellina, 49 – 51100 Pistoia Tel.: 0573 380051; Fax: 0573 382361 e-mail: [email protected]; website: www.piantemati.it e-mail: [email protected]; website: www.gruppomati.com Vivai di Conifere rare Fattoria Bibbiani – 50050 Limite sull’Arno (FI) Cell.: 339 7157005; e-mail: [email protected] website: www.conifererare.it per acquisti di piante vive Vivaio Corazza C.P. 103 – 55045 Pietrasanta (LU) Tel.: 328.8876941 - e-mail: [email protected] website: www.vivaiocorazza.com Acquisti al vivaio solo su appuntamento 35% 25% 10% Vivaio La Casina di Lorenzo Via delle Capanne, 12 – 55012 Paganico (LU) Tel.: 0583 936312; Cell.: 349 6649361 e-mail: [email protected]; website: www.lacasinadilorenzo.com 5% Vivaio Malvarosa Via S. Martino, 3 – 95010 Carruba di Giarre (CT) Cell.: 333 3609481; e-mail: [email protected] website: www.malvarosa.it 10% Vivaio Noaro Luciano Via Vittorio Emanuele, 151 – 18033 Camporosso (IM) Tel.: 0184 288225 5%