A.Di.P.A.
Associazione per la Diffusione di Piante fra Amatori
A.Di.P.A.
Associazione per la Diffusione di Piante fra Amatori
Index Seminum
A.Di.P.A.
Via del G. Botanico, 14, c/o Orto Botanico di Lucca – 55100 Lucca – Italia
Tel. e Fax: 0583.950118
Casella postale n˚ 116 – Agenzia Lucca 4
55100 Lucca – Italia
E–mail: [email protected] – Sito web: http://www.adipa.it
INDICE
Cos’è l’A.Di.P.A. ..................................................................................................
pag.
5
Sezioni distaccate .............................................................................................
»
7
Prefazione all’Index Seminum 2013
A CURA DEL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE ...........................................................................
»
9
BY THE
Preface to the Index Seminum 2013
PRESIDENT OF THE ASSOCIATION ................................................................................
»
12
DEL PRESENTE INDEX
Elenco dei soci che che hanno contribuito alla realizzazione
SEMINUM ...........................................................................................
»
15
Avviso per i donatori di semi .............................................................................
»
16
Progetto “Wildflowers”...................................................................................
»
17
A CURA DI
La pianta dell’anno 2013
GIANLUCA CORAZZA...........................................................................................
»
18
BY
The 2013 plant of the year
GIANLUCA CORAZZA....................................................................................................
»
19
Note utili al lettore ........................................................................................
»
21
Elenco delle specie disponibili. Index Seminum anno 2013
......................................................................................
»
27
IN ORDINE ALFABETICO PER GENERE
Elenco delle specie disposte per famiglie
PIANTE NON ALIMENTARI ..................................................................................................
Elenco delle specie disposte per famiglie
» 117
PIANTE ALIMENTARI ........................................................................................................
» 126
Statuto Sociale ..................................................................................................
» 132
Regolamento .......................................................................................................
» 138
Proposta di Statuto e Regolamento Nuovi ...................................................
» 144
Modo di voto per Statuto e Regolamento Nuovi ........................................
» 158
Elenco dei vivaisti convenzionati
che effettuano sconti ai soci A.Di.P.A............................................................
» 159
COS’È L’A.DI.P.A.
L’A.Di.P.A., Associazione per la Diffusione di Piante fra Amatori, con sede presso
l’Orto Botanico di Lucca, è un’Associazione non lucrativa aconfessionale ed apolitica avente come fini:
a)
lo scambio di esperienze relative al mondo delle piante per creare un “circuito”
di idee, d’informazioni e di attività, utile al raggiungimento di una migliore
conoscenza nell’ambito del giardinaggio e del mondo vegetale in genere;
b) la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente per quanto attiene alla
flora;
c) la promozione della cultura e dell’arte legate al mondo vegetale.
L’Associazione ha soci sparsi su tutto il territorio nazionale. In alcune zone sono
state costituite Sezioni distaccate.
L’Associazione persegue le sue finalità attraverso:
– La pubblicazione dell’Index Seminum, rivista a carattere semestrale. L’Index
Seminum è inviato gratuitamente ai soci mentre i non soci potranno riceverlo,
facendone espressa richiesta, dietro corresponsione, anche in francobolli, delle
spese di stampa e postali forfettariamente determinate in euro 5,00;
– La raccolta di semi (provenienti dai soci, da Orti Botanici o altre istituzioni
e/o acquistati) e la distribuzione gratuita ai soci stessi ed anche al pubblico
indistinto in sede di mostre e manifestazioni in genere;
– Le mostre scambio di piante fra i soci;
– L’organizzazione, nel periodo che normalmente va da ottobre a maggio, di
conferenze sui temi più disparati ma legati comunque al mondo vegetale;
– L’organizzazione di gite sociali e la partecipazione a mostre di interesse
botanico;
– La collaborazione con l’Opera delle Mura di Lucca per la realizzazione in
detta città della mostra mercato annuale “Verde Mura”, “Murabilia – Mura in
fiore”.
Possono essere soci dell’Associazione le persone fisiche, anche minori di età, le
persone giuridiche ed i gruppi sforniti di personalità che ne facciano domanda.
I soci A.Di.P.A. hanno i seguenti diritti:
– Ricevere gratuitamente un certo numero di bustine di semi oltre ai due numeri
della rivista e cioè il vero e proprio “Index Seminum” ed il “Notiziario”. Nel
primo sono compiutamente descritte tutte le specie di semi disponibili per la
distribuzione gratuita ai soci; il “Notiziario” contiene invece articoli di soci e
non soci che trattano le tematiche botaniche da ogni punto di vista, compreso
consigli ed esperienze di coltivazione;
– Ricevere gratuitamente il tesserino di riconoscimento;
5
–
–
–
–
–
–
Partecipare gratuitamente alle mostre–scambio di piante nelle quali sono
sovente rintracciabili specie interessanti e rare;
Partecipare a tutte le iniziative dell’Associazione: mostre, convegni, ricerche,
gite, ecc.;
Collaborare, con propri articoli, alle pubblicazioni edite dall’Associazione;
Accedere gratuitamente, durante l’orario di apertura, all’Orto Botanico di
Lucca previa esibizione del tesserino di riconoscimento;
Ottenere sconti sugli acquisti effettuati presso i vivaisti convenzionati;
Chiedere consulenza botanica specializzata che verrà loro gratuitamente
fornita.
I numerosi soci dell’A.Di.P.A. spaziano dal professore di botanica a chiunque, anche se principiante, sia interessato al mondo verde.
Come ci si associa
È necessario riempire in ogni sua parte la domanda di ammissione, su apposito
modello che può essere richiesto all’Associazione (a mezzo lettera, telefono, e–
mail) ed effettuare il pagamento della quota dovuta.
6
A.DI.P.A.
SEZIONI DISTACCATE
Sede Centrale:
Pasquale Naccarati PRESIDENTE
Via del Giardino Botanico, 14 – 55100 Lucca
tel. A.Di.P.A. 0583 950118 – cell. 340 7060421
[email protected] – www.adipa.it
Sezione Campania
Responsabile:
Annamaria Cammarano – Via Pironti, 1 – Parco delle Rose, scala I – 84134 Salerno
cell. 328 3270258 – fax 178 2224712 – [email protected]
Sezione Emilia Romagna
Responsabile:
Maurizio Berardi – via De Gasperi 12° – 47853 Coriano (RN)
cell. 339 3334204 – [email protected]
Collaboratrici:
Paola Scarella – tel. O536 48188 – [email protected]
Rita Dardi – cell. 347 8878314 – [email protected]
Sezione Firenze
Responsabile:
Chiara Di Battista – Via P. Metastasio, 17 – 50124 Firenze
tel. e fax 055 2298476 – cell. 347 3217044 – [email protected]
Collaboratrici:
Maria Iotti – Via Frà Guittone, 7 – 50133 Firenze
tel. 055 571093 – [email protected]
Carla Giusti – Via Di Vallina, 13 – 50012 Bagno a Ripoli (FI)
tel. 055 698239 – cell. 348 5940844
Sezione Friuli Venezia Giulia
Responsabile:
Massimiliano Saule – Strada della Rosandra, 8 – 34147 Trieste
tel. 040 280951 – cell. 340 5893115 – [email protected][email protected]
Collaboratrice:
Katja Braida – Via Sottomonte, 6 – 34135 Trieste
tel. 040 417379 – cell. 348 0694106
7
Sezione Lazio
Responsabile:
Antonio Perci – Via Santa Maria, 60 – 00048 Nettuno (Roma)
tel. 06 9880632 – cell. 333 1696646 – [email protected]
Collaboratore:
Claudio Rutolo – Viale Roma, 8 – 00060 Sacrofano (Roma)
tel. 06 33267548 – cell. 329 7260204
Sezione Liguria
Cambiamenti in corso
Sezione Lombardia
Inaugurazione nuova sezione 10 Maggio 2012, ore 10
presso Vivai Comunali di Milano (vedi anche programma gite)
Responsabile:
Dario Nutini – cell. 392.6134889
[email protected]
Collaboratore:
Aldo Almici – cell. 393.356754277
[email protected]
Sezione Piemonte
Responsabile:
Luca Lubatti – Via Italo Calvino, 13 – 10043 Orbassano (TO)
tel. 011 9015488 – cell. 329 8647648 – [email protected]
sito di sezione regionale: adipasezpiemonte.weebly.com
Collaboratore:
Angelo Balestrieri – Regione Praile, 43 – 10074 Lanzo Torinese (TO)
tel. 0123 27569 – cell. 328 8374757 – [email protected]
Sezione Veneto
Responsabile:
Patrizia Ianne – Via Vettorello, 29 – 36067 San Giuseppe di Cassola (Vicenza)
tel. 042 4382482 – [email protected]
Collaboratore:
Tierry Strucco – Via Colombara, 16 – 37137 Santa Lucia (VR)
cell. 347 0177136
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PREFAZIONE ALL’INDEX SEMINUM 2013
A cura del Presidente della Associazione
Nel bel mezzo di un febbraio estremamente variabile nel clima, con piccoli
cumuli di neve che si attardano negli angoli più ombrosi, quando solo pochi giorni
prima un venticello tipicamente carnevalesco preannunciava qualche novità nell’aria e
nel terreno, mi accingo ad introdurvi il nuovo Index Seminum del 2013.
Infatti questo è il periodo in cui solitamente i primi crochi multicolori
fioriscono mescolati qui e là ai candidi Galanthus nivalis (“gocce di neve”), mentre
le cime del Cornus mas (corniolo) brillano di gialli mazzetti fioriti e molti
Narcissus sp.pl. (narcisi) spuntati più o meno dal terreno, evidenziano già quale
bulbo fiorirà insieme ad altre specie definite di “avanguardia”.
Invece negli ultimi anni, con intensità sempre crescente, ci stiamo abituando ad
un clima senza una normale progressione e stabilità, ma soggetto a repentini
cambiamenti ed estremizzazione dei fenomeni atmosferici.
Ma l’A.Di.P.A., al contrario della Natura, non può cambiare i suoi ritmi e le sue
scadenze. Abbiamo appena concluso le celebrazioni per il 25° anniversario e, anche
se sentiamo dai nostri soci che, grazie alle nostre veloci ed efficienti Poste Italiane,
qualcuno ancora ora sta ricevendo il Volumone-Notiziario che la Sede Centrale ha
spedito per le festività natalizie affinché fosse goduto in completo relax, siamo già da
tempo in grande attività per prepararvi il nuovo Index Seminum.
Non sto qui a ripetervi quale e quanto impegno occorra per giungere a dare
alla stampa un lavoro come questo, con centinaia di specie di piante da descrivere, fra
ornamentali ed alimentari, presentate dal punto di vista della loro nomenclatura
scientifica, gli autori (nomi o sigle di coloro che le hanno scoperte, descritte e
classificate nell’ambito del mondo vegetale), la descrizione morfologica, le necessità
di semina e coltivazione nonché l’origine geografica e resistenza dell’esemplare adulto
alle varie temperature.
Già altre volte ho cercato di descrivere la nostra organizzazione per acquisire
semi provenienti da più parti: donati dai soci o scambiati con orti botanici o
istituzioni varie oppure acquistati da rivenditori o produttori specializzati di ogni
parte del mondo.
Ma pochi sanno che ogni anno, durante l’autunno, dei soci esperti ed
appassionati scelgono fra i semi dell’anno precedente quelli che possono essere
riproposti senza che abbiano perso l’interesse e la potenzialità a germinare. A questi
si aggiungono i nuovi arrivi con i quali si forma il nuovo elenco per l’anno in corso.
Sembrerebbe facile, ma tutto questo, oltre a necessitare esperienza e
conoscenza, implica anche una grande pazienza e passione per maneggiare e valutare
enormi quantità di materiale.
Anche fra i semi inviati bisogna scegliere i più interessanti, i meglio raccolti e
conservati come pure, per quello che riguarda i semi acquistati (prepagati), siamo
contenti solo quando sono giunti tutti ed in buono stato. Spesso è capitato di doverli
sospirare per mesi: immaginate semi che giungano dalla Tasmania o dalla Terra del
Fuoco (Patagonia). Bisogna dire che in genere trattasi di ditte specializzate e molto
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serie, probabilmente grandi appassionati come noi.
Le specie scartate non sono assolutamente eliminate perché a parte quelli
conservati per costruire una sorta di Museo del Seme o collezione di semi
utilizzabili a fini didattici, gli altri vengono conservati nel migliore dei modi per
offrirli al pubblico durante manifestazioni florovivaistiche in cui noi siamo presenti
per farci conoscere, apprezzare ed acquisire nuovi adepti.
Quest’anno le bustine delle specie di cui offriamo e doniamo i semi, avranno
una dimensione standard e saranno ben effigiate: in bella evidenza il nostro logo, i
nostri recapiti della sede centrale, la sigla dell’associazione. Naturalmente, come
sempre, ben evidente, il nome scientifico e gli Autori della pianta in oggetto.
In questa maniera ci presentiamo al meglio agli osservatori esterni, ai nostri
soci, alle istituzioni, come è giusto che sia: una associazione che ha i suoi anni, una
sua affidabilità ed un suo biglietto da visita internazionale.
A tale scopo faccio notare che sono sempre più numerosi gli istituti di ricerca
che si rivolgono a noi per ottenere semi o notizie su semi o piante particolari al fine
di intraprendere ricerche nel campo botanico, farmaceutico o nutrizionale. Anche nel
campo agricolo sono sempre più frequenti le chiamate per avere notizie di semi di
specie particolari o cultivars di specie quasi perdute per intraprendere con esse
coltivazioni su piccola o larga scala.
Ritornando al fatto di spiegare ed inquadrare una specie nelle poche righe della
descrizione, comprendendo anche riproduzione e coltivazione, faccio notare che si
tratta di un lavoro entusiasmante, ma anche impegnativo. Infatti occorre essere
concisi, essenziali ed al contempo offrire un’immagine chiara della specie i cui semi
saranno “desiderati”.
Consiglio a tutti i soci, interessati allo scambio di semi, di impegnarsi a tal fine
relativamente ai semi che conferiscono. Si tratta di un bello sforzo di botanica che si
può fare tramite la propria esperienza o tramite testi specialistici o con l’aiuto di siti
internet specializzati. L’invio di semi con la loro “spiegazione” significherebbe un
grande accrescimento culturale del socio ed un grande aiuto alla sede centrale che,
non essendo costituita da uno stuolo di esperti ed operatori ma da un gruppo ridotto
di volenterosi esperti, deve ogni anno affrontare molte ore di lavoro che potrebbe, se
ridotto, accelerare di molto l’invio stagionale dell’Index Seminum.
Dovendo naturalmente uniformare il metodo delle spiegazioni, si può
richiedere presso la sede centrale un piccolo elenco di regole cui attenersi perché il
lavoro risulti omogeneo ed accettato per essere trascritto.
Vi invito quindi, per i prossimi anni, a cimentarvi in questo esercizio che, vi
confesso, impegna ma dà una rilevazione del proprio grado di cultura nel campo
stimolandovi a conoscere sempre di più nel campo della nostra passione Botanica.
Un ennesimo impegno in cui ci siamo buttati a capofitto, in occasione del 25°
dell’A.Di.P.A., è quello della rivisitazione ed aggiornamento del nostro statuto e
regolamento.
Ricordiamo sempre, noi fondatori, le numerose e faticose nottate estive che
affrontammo per stilare il nostro atto istitutivo e definire i nostri principi ed i
comportamenti d tenere.
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Fu un bel lavoro e ne siamo sempre orgogliosi. Era la base per cui noi siamo
qui dopo 25 anni, con tutto quello che si è costruito ed attuato. Il Consiglio
Direttivo, avvallato dai Probi Viri, ve ne propone ora uno più snello ed attuale, più
adatto ai tempi che corriamo. Non si rinnega nulla del passato (tutto è stato utile e
necessario), e vengono mantenuti, anzi approfonditi, i nostri valori di base. Si tratta
solo di adeguarlo alle necessità del momento. Lo proponiamo a tutti voi soci che siete
chiamati a darne o meno l’approvazione. Per semplificare la procedura e per evitare
di incorrere in inutili spese postali dovrete restituirci l’allegata cartolina solo nel caso
in cui desideriate votare contro il nuovo statuto proposto. La non spedizione della
cartolina equivale a voto favorevole. Durante l’Assemblea dei Soci Straordinaria del
prossimo aprile 2013 sarà approvato o meno a seconda dei risultati ottenuti in questo
referendum.
Invito tutti quindi ad aiutarci in questa nuova impresa che se, come mi auguro,
andasse in porto sarebbe di buon auspicio per intraprendere il 50° anniversario della
storia dell’A.Di.P.A.
Un caro saluto ed un augurio a tutti in questi tempi così complessi e di epocali
cambiamenti.
Il Presidente
Pasquale Naccarati
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PREFACE TO THE INDEX SEMINUM 2013
By the President of the Association
In the midst of a highly variable climate in February, with small piles of snow
still lingering in a shady corner, when only a few days before a breeze, typical of
carnival time, heralded something new in the air and in the ground, I am going to
introduce the new 2013 Index Seminum.
In fact, this is the time when the first multicolored crocuses flower mixed here
and there with white Galanthus nivalis (snow drops), while the tops of Cornus
mas (dogwood) shine yellow bunches of flowers and many Narcissus sp. pl.
(daffodils) sprung up more or less from the ground with their leaves already showing
which bulb will bloom. The same is for other species considered "vanguards".
Instead, in recent years, with increasing intensity, we are getting used to a
climate without a normal progression and stability, but subjected to sudden changes
and extremes of weather phenomena.
But A.Di.P.A., unlike Nature, cannot change its rhythms and its deadlines. We
just concluded the celebrations for the 25th Anniversary of the past year and, while
still we hear from our members that, with our fast and efficient national mail service,
someone is only now getting the big volume-News that our Headquarters sent during
the Christmas time because everybody could enjoy it in complete relaxation, we have
long been in great activity to prepare for the new Index Seminum.
I'm not here to repeat what and how much effort it takes to arrive to give to
the printer a work like this, with hundreds of species described, in ornamental and
food plants, presented from the point of view of their scientific nomenclature,
including the authors (names or initials of those who have described and classified
the species within the Plant Kingdom), supplying their morphological description of
the characteristics for which the plant may be of interest, explaining the needs for
sowing and cultivation as well as providing the geographical origin and the resistance
of adult specimens at different temperatures
I have previously tried to describe our organization to acquire seeds from
different sources, donated by members or exchanged with Botanical Gardens or
Institutions or purchased from various retailers or specialized producers from all over
the world.
But few People know that every year, during the Fall, some expert and
enthusiast members choose among the seeds of the previous Index Seminum those
that can be reproposed without having lost the interest and potential to germinate. In
addition to these, there are the new arrivals with which we prepare the new list for
the current year.
It seems easy, but this, as well as requiring experience and knowledge, also
involves a great deal of patience and passion to handle enormous amounts of
material. Even among the seeds sent, we need to choose the most interesting ones,
the most preserved as well, for what concerns the purchased seeds, despite having
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already prepaid them, we are happy only when they have all arrived and in good
condition. It often happens to sigh for months waiting for them: imagine seeds that
come from Tasmania or from Tierra del Fuego (Patagonia).
It must be said that in general, they are sent by very serious people, most likely
great plant fans like us. Species discarded by no means are wasted because aside from
seeds stored to build a sort of Museum collection or seeds used for educational
purposes, others are kept in the best way to offer them to the people during
horticultural events in which we are present to make ourselves known, appreciated
and eventually acquire new followers.
This year, the containers of the seeds we offer or give, the so-called “packets”,
have a standard size and are well depicted: our logo, our website address, the initials
of the Association and its Headquarter location are prominently displayed. Of
course, as always, the scientific name and the authors of the plant in question are
shown.
In this way we show ourselves at the best to outside observers, to our
members, to the Institutions, as it should be done by an Association which has its
years, its reliability and its international calling card.
In this sense, I highlight that an increasing number of research Institutes come
to us to get seeds or information on particular plants or seeds to undertake research
in the pharmaceutical or nutritional field. Even in agriculture we are increasingly
asked for news about seeds of particular species or cultivars of almost lost species so
as to start small or large scale cultivations.
Returning to the fact of explaining and framing in a few lines a species, its
reproduction and its cultivation, I underline that it is not only an exciting job but a
challenging one too. In fact, we should be concise, essential and at the same time
provide a clear picture of the species whose seeds will be "coveted".
I suggest to all Members, interested in the exchange of seeds, committing
themselves in relation to seeds they offer. This is a nice effort in Botany that you can
do through your own experience or through specialized texts or with the help of
specialized websites. Providing seeds with an "explanation" would represent a great
cultural growth for the Members and a great help to the Headquarters which, not
being crowded by a host of professional experts but only attended by a handful of
volunteer experts, must spend every year many hours in this task that could, if
reduced, greatly accelerate the shipment of the Index Seminum.
In order to "uniform" the set of explanations, you can request to the
Headquarters a small list of rules that must be followed to standardize this work. I
invite you, in the coming years, to try out this experience which, I confess, will take
some time and efforts, but will represent a test of your level of knowledge in the
field and will urge you to know more and more in the field of Botany, our passion.
Another commitment, on the occasion of the 25th anniversary of the
A.Di.P.A., is the revision and updating of our Bylaws and Regulation. We, the
founders, always remember many summer nights spent to draw up our act,
establishing the principles and behaviors to be kept. It was a good piece of work and
we are always proud of it. It set the basis for which we are here after 25 years, with
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everything that has been built and implemented. The Board of Directors,
confirmed by the Arbitrators, propose now a new version: more streamlined and
contemporary, more suited to the times we run. We do not deny anything about the
past (everything was useful and necessary) and, even better, our principles are kept
and strengthened. It is all about adapting to the needs of the moment.
We now propose it to all of you Members also to receive your feedback (by the
included postcard) which, for reasons of time and unnecessary expense, you will
return us only if your opinion is negative. Your silence will be considered as a
positive reply. During the next annual General Extraordinary Meeting in April 2013,
it will be approved or not, depending on the results of this "referendum".
Thus, I invite all of you to help us in this new adventure that if, as I hope, it
goes ahead, it would be a good omen to go towards the 50th anniversary of the
History of the A.Di.P.A..
My warmest greetings and best wishes to all of you in these so complicated
times of epochal changes.
The President
Pasquale Naccarati
Cornus mas
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ELENCO DEI SOCI CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA
REALIZZAZIONE DEL PRESENTE INDEX SEMINUM
Gianandrea Giovannardi
Fabrizio Govoni
Daniele Guidi
Pasquale Iacomino
Patrizia Ianne
Angelo Lippi
Daniela Lualdi
Beatrice Operti
Fabrizio Pignata
Sergio Madrigali
Giuseppe Marcucci
Celestino Mazzocchi
Consuelo Messeri
Pierluigi Micheli
Pasquale Naccarati
Valeria Oggero
Roberto Pellegrini
Silvana Riccabone
Pietro Rodaro
Elisabetta Silicani
Ursula Salghetti
Giuseppina Scancarello
Costanza Stagetti
Thierry Strucco
Alberto Testori
Fiorello Verona
Enrico Zarri
Luigi Adami
Aldo Almici
Irene Antonioli
Ivo Berlucchi
Renzo Bigotti
Salvatore Bucceri
Alberto Bucci
Osvaldo Buosi
Massimo Cantoni
Tonino Chiarini
Teresa Ciccu
Faliero Ciomei
Gianluca Corazza
Lucia Cortopassi
Gianfranco Cucchiani
Nanda Dalle Luche
Liubina Soravito Debeni
Aldo Dessi
Fausto De Gregori
Mirella Del Dottore
Angelo Di Sarno
Maria Carla Di Trapano
Daniele Doro
Deanna Farina
Maria Donata Forasassi
Giorgio Gaspari
Geraldina Giovannardi
Inoltre sono presenti nell’Index le voci “Acquistati” per i semi comperati
dall’Associazione presso ditte sementiere straniere specializzate, mentre “Index
2012” fa riferimento a specie che erano presenti l’anno scorso e che vengono
riproposte stante la loro quantità e germinabilità ancora buona.
Hanno collaborato ad effettuare le descrizioni
delle specie elencate:
Lucia Cortopassi; Gianluca Corazza; Angelo Lippi;
Pasquale Naccarati; Roberto Pellegrini; Enrico Zarri.
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Inoltre, hanno messo a disposizione semi i seguenti Enti:
1) Orto Botanico di Lucca, che ci ospita da oltre 20 anni e che sentitamente
ringraziamo per la disponibilità concessa all’Associazione.
2) Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi” di Pegli (GE) che
praticamente sino dalla nascita dell’A.Di.P.A. ha voluto contribuire con
numerose specie interessanti alla realizzazione dell’Index Seminum;
3) Orto Botanico di Pisa (PI), che da qualche anno si è reso disponibile a fornire
specie interessanti per arricchire il nostro Index Seminum;
4) Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di
Fucecchio (PT), che ha fornito alcune specie spontanee rare coltivate in
apposite aree del Centro;
5) Ditta Gargini Sementi (LU) che ha messo a disposizione numerose cultivar
orticole.
AVVISO PER I DONATORI DI SEMI
Tutti coloro che vogliono mandare i semi leggano attentamente queste note:
1. Si prega di non mandare semi di piante comuni, che si possano facilmente
reperire (come seme o come pianta) nei vivai e nei garden centres.
2. Se volete inviare semi di piante spontanee, mettete sempre i dati di località
(cioè il luogo in cui i semi sono stati raccolti e dove tale specie cresce
spontanea), altrimenti non verranno più inseriti.
3. Evitate di mandare le descrizioni di piante già descritte e presenti in Index
precedentemente.
4. Se mandate varietà di ortaggi o frutti e non ne conoscete il nome, allegate
almeno una breve descrizione.
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Progetto “Wildflowers”
Il progetto “Wildflowers – La tutela della biodiversità come opportunità per le
aziende agricole in aree protette”, è stato finanziato nel 2009 dall’ARSIA – Agenzia
Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione nel settore Agricolo forestale (ora Regione
Toscana), nell’Ambito dei cosiddetti “Progetti Territoriali”, e cofinanziato dalla
Provincia di Pistoia. Referente scientifico del progetto era l’Istituto per lo Studio
degli Ecosistemi di Pisa del CNR, partner territoriale il Centro di Ricerca,
Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio Onlus.
Il progetto ha avuto lo scopo di sperimentare la possibilità di coltivare, per
riprodurre a fini ecologici e ornamentali, numerose specie erbacee spontanee
autoctone dalle fioriture spettacolari, come il fiordaliso, il papavero, l’iperico e il
garofanino; si tratta dei cosiddetti wildflowers (letteralmente “fiori selvatici”), già utilizzati in
alcuni paesi per la valorizzazione estetico-paesaggistica e la riqualificazione
ambientale di aree urbane, peri-urbane e marginali, ma ancora poco noti in Italia.
L’area prescelta era collocata non a caso nell’area contigua della Riserva
Naturale del Padule di Fucecchio perché questo consentiva di sperimentare tecniche
di coltivazione assolutamente rispettose dell’ambiente e di creare allo stesso tempo le
condizioni ideali per il ritorno e lo studio di numerose specie di insetti: innanzi tutto
le api, soggette da tempo a noti fenomeni di moria ma, non meno importanti, due
rare specie di farfalle, tutelate dalla normativa europea, presenti nell’area umida (la
Polissena e la Licena delle paludi).
Nel corso della primavera 2011 sono state coltivate all’interno del campo
sperimentale di Castelmartini circa 30 specie di “wildflowers” da semi raccolti
nell’area o comunque nelle popolazioni spontanee del territorio regionale; nel 2012
alcune specie sono state riprodotte presso l’Istituto Tecnico Agrario Statale “D.
Anzilotti” di Pescia con risultati molto incoraggianti ai fini della conservazione
genetica e della possibilità di trasferimento delle tecniche di coltivazione alle aziende
del territorio.
L’Istituto ha destinato ai wildflowers una superficie di circa 1000 mq con
l’intento di incrementare lo stock di seme di diverse specie (Cyanus segetum, Agrostemma
githago, Dianthus carthusianorum, Leucanthemum vulgare, Anthemis cotula, Papaver rhoeas,
Salvia verbenaca) e di programmare azioni di divulgazione nel territorio. I buoni
risultati dell’impianto hanno consentito anche quest’anno di raccogliere semi
utili per la prosecuzione del progetto e di metterne una parte a disposizione
degli appassionati come i Soci di ADIPA.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Centro R.D.P. Padule di
Fucecchio (tel. 0573/84540, email [email protected]) o visitare le
pagine web www.paduledifucecchio.eu
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La pianta dell’anno 2013:
Trichosanthes cucumerina L. subsp. anguina (L.) Greb. ‘Viper’
(Fam. Cucurbitaceae, n° 638)
La pianta dell’anno è stavolta una specie che avrete il piacere di vedere fiorire e
fruttificare entro pochi mesi dalla semina. Si tratta di una pianta che riunisce in sé i pregi di
un’ornamentale e di un’alimentare e che inoltre rappresenta un’insolita curiosità che non
mancherà di esercitare il proprio fascino sui visitatori delle vostre coltivazioni.
Conosciuta con i nomi volgari di “podalangai”, “chachinda”, “lingapotla”, “snake
gourd”, “serpente vegetale” e molti altri rappresenta una salutare prelibatezza utilizzata nella
cucina indiana. Il nome del genere, Trichosanthes, deriva dal greco “ erfogl” (= pelo) e
“ erfo” (= fiore) mentre gli epiteti specifico e sottospecifico, cucumerina e anguina, in latino
significano rispettivamente “a forma di cetriolo” e “serpentiforme”.
Si tratta di una pianta erbacea monoica, rampicante, dotata di viticci e con radici tuberose. Il
fusto è sottile e scabro. Le foglie sono picciolate, subreniformi-cordate, più o meno
tomentose, di circa 12 x 15 cm, dotate di circa 5 lobi più o meno pronunciati. I cirri con cui
si sostiene ai supporti sono solcati e scabri, bifidi o trifidi. I fiori maschili appaiono in
infiorescenze di 8-15 fiori, con scapo lungo fino a 25 cm mentre i fiori femminili sono
solitari, con ovario allungato. Il tubo calicino è lungo fino a 3 cm. La corolla è divisa in 5 lobi
oblunghi dotati di lunghe lacinie filiformi ai margini. I fiori si aprono di notte.
I frutti sono lunghi fino a oltre 1 m, di circa 5-6 cm di diametro, verdi e più o meno
striati di bianco e/o di diverse tonalità di verde, diritti o spiralati “a molla”. A completa
maturazione diventano arancio-rossi e si spappolano liberando i semi. Questi sono quasi
rettangolari, fortemente marginati, di colore beige, di circa 1,7 x 0,8 cm.
Originaria dell’Indonesia e dell’Australia, è stata domesticata anticamente in India ed è
diffusa anche in aree limitrofe.
Si coltiva facilmente come i cetrioli, meglio se anticipandone la semina in vasetti, in
serra, per poi trapiantare le piantine nella tarda primavera. Predilige il sole pieno o la luce
leggermente filtrata. Il terreno deve essere umido, drenato e fertile. Per dei buoni risultati ha
bisogno di lunghe estati calde e afose.
Per una buona impollinazione incrociata si consiglia di coltivare almeno 5-6 piante. La
raccolta dei semi sarà effettuabile una volta raggiunta la maturazione completa dei frutti,
allorché diventeranno arancio-rossi.
Per l’utilizzo in cucina i frutti devono essere raccolti molto giovani, quando hanno il
diametro di circa 2 cm. Quando sono più grandi diventa necessario togliere la parte centrale
con i semi. Si consumano come gli zucchini, in numerose ricette, ed hanno un sapore molto
particolare che ricorda vagamente quello delle arachidi.
Risultano commestibili anche le parti aeree tenere (apici, foglie giovani ) lesse o fritte e
la polpa matura (arancio-rossa) dalla quale si ottengono salse.
Cercando su Internet potrete trovare diverse ricette indiane per cucinare questo nuovo
(per noi) ed interessante frutto, ma ci auguriamo anche che ognuno di noi sarà capace di
inventare una propria ricetta.
Infine ci raccomandiamo di raccoglierne i semi ogni anno e di mantenerla e
diffonderla in coltivazione. Grazie a voi sarà forse un giorno una pianta più comune, così
come è già accaduto per diverse specie nella storia dell’A.Di.P.A.
Gianluca Corazza
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The 2013 plant of the year
Trichosanthes cucumerina L. subsp. anguina (L.) Greb. ‘Viper’
(Fam. Cucurbitaceae, No 638)
The plant of the year this time is a species that you will have the pleasure to
see flowering and fruiting within a few months after sowing it. It is a plant that
combines the advantages of being both ornamental and edible and which also
represents an unusual curiosity that will exert its fascination on the visitors of your
cultivations.
Vulgarly known as "podalangai", "chachinda", "lingapotla", "snake gourd",
"snake plant" and many others, it is a healthy delicacy used in Indian cuisine.
The genus name, Trichosanthes, comes from the greek "trichos" (= hair) and
"anthos" (= flower), while the specific and subspecific epithets, cucumerina and
anguina, in Latin mean respectively " cucumber-shaped " and "serpent-like" .
It’s a herbaceous, monoecious, climbing plant equipped with tendrils and with
tuberous roots. The stem is thin and rough. The leaves are petiolate, subreniform,
more or less tomentose, about 12 x 15 cm in size, with about 5 more or less
pronounced lobes. Tendrils supporting the plant are furrowed and rough, bifid or
trifid. Male flowers appear in 8-15-flowered inflorescences whose stem is up to 25
cm long while female flowers are solitary, with elongated ovary. The calyx tube is up
to 3 cm long. The corolla is divided in 5 oblong lobes with long filiform lacinias at
the margins. Flowers open at night.
Fruits are up to over 1 m in length, about 5-6 cm in diameter, green, and more
or less streaked with white and/or different shades of green, straight or spiral-shaped
like a spring. When fully mature they become orange-red and mushy, releasing the
seeds.
Seeds are almost rectangular, strongly margined, beige in colour, about 1.7 x
0.8 cm in size.
Native to Indonesia and Australia, it was domesticated in ancient India and has
spread to neighboring areas.
It is cultivated as easily as cucumbers, preferably anticipating the sowing in
small pots in a greenhouse, then transplanting the seedlings in late spring. It prefers
full sunshine or a slightly filtered light. The soil should be moist, drained and fertile.
For good results it needs long, hot, humid summers.
For a good cross-pollination it is advisable to grow at least 5-6 plants.
The seed collection will be practicable upon reaching full ripeness of the fruits,
when they become orange-red.
Fruits must be collected very young to be used in cooking, when they are about
2 cm in diameter. When they are older it will be necessary to remove the core with
seeds. They can be eaten like zucchini, in many recipes, and have a very particular
taste vaguely reminiscent of peanuts.
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The tender aerial parts (apex, young leaves) are also edible, boiled or fried, as
well as the mature pulp (orange-red) from which some sauces are obtained.
Searching the Internet you can find several Indian recipes to cook this new (to
us) and interesting fruit, but we also hope that all of us will be able to invent our own
recipes.
Finally, we recommend that you collect the seeds every year and you help in
maintaining and spreading its cultivation. Thanks to you, one day it will perhaps
become a more common plant, as it already happened for several species in the
history of the A.Di.P.A.
Gianluca Corazza
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NOTE UTILI AL LETTORE
Nel presente Index Seminum tutte le piante sono definite con la denominazione
scientifica. Questa è espressa in latino e si riferisce all’unità sistematica di base della
classificazione del regno vegetale, vale a dire alla specie (che è l’insieme di tutti gli individui
aventi stessi caratteri esterni e interni e capacità, incrociandosi fra loro, di dare origine a prole
simile ai genitori e feconda).
Tale denominazione è sempre composta di due termini, secondo la cosiddetta
nomenclatura binomia, ideata ed adottata dal grande biologo svedese Carlo Linneo (1707-1778),
ed oggi usata dalla botanica sistematica per classificare ogni essere vivente vegetale
(analogamente fa la zoologia per classificare ogni essere vivente animale).
Il primo termine si riferisce al livello immediatamente superiore alla specie, cioè al
genere (che è un raggruppamento sistematico di più specie). Il secondo termine è la
specifica del genere, individua cioè, fra tutte le specifiche esistenti, quella che si intende
considerare.
Quindi quando si parla di specie, si fa riferimento comunque ad una denominazione
che cita sempre anche il genere al quale quella specie appartiene.
La denominazione della specie deve essere scritta in carattere corsivo. Il primo termine
(genere) deve essere scritto sempre con iniziale maiuscola; il secondo termine con iniziale
sempre minuscola (anche se deriva da un nome proprio). Per una migliore visualizzazione noi
abbiamo usato il grassetto.
Quando al posto del secondo termine troviamo indicato sp., ciò vuol dire che non
conosciamo la specie (anche se essa esiste).
Il livello di classificazione immediatamente superiore al genere è la famiglia
(raggruppamento di più generi). La denominazione della famiglia alla quale la specie stessa
appartiene deve essere scritta in carattere tondo, con l’iniziale maiuscola. Nel nostro testo
non è scritta in corsivo. Il nome della famiglia (che finisce sempre con le lettere: aceae) è
indicato prima dell’inizio della descrizione.
Per completezza rammentiamo che la classificazione prosegue con raggruppamenti
superiori sempre più comprensivi (ordine (comprende più famiglie), classe (comprende più
ordini), divisione (comprende più classi)] e con livelli intermedi fra questi (sottoregno;
sottodivisione, sottoclasse, sottordine, sottofamiglia, sottogenere), fino ad arrivare al regno
vegetale (che comprende tutte le specie vegetali).
Ma anche a livello inferiore a quello di base, cioè inferiore alla specie, sono state create
ulteriori distinzioni, relative a varianti che le specie (i cui caratteri non sono fissi, ma
presentano in realtà una notevole variabilità) possono talvolta presentare. Rammentiamo le
principali. Si parla così di sottospecie (la troviamo in questo testo riportata con
l’abbreviazione attualmente usata in botanica: subsp., non in corsivo): varianti di carattere
geografico, ecologico o di carattere riproduttivo; di varietà (forma abbreviata in uso: var.,
non in corsivo) che è una leggera variante all’interno della sottospecie o in caso di specie
poco varibili; di forma (abbreviazione in uso: f., non in corsivo), per indicare varianti di
entità minore rispetto alla varietà e particolarmente evidenti (per es. per colore delle foglie o
dei fiori).
La distinzione fra sottospecie, varietà, forma, non è assoluta e precisa, per cui talvolta
può essere incerta l’attribuzione di una variante ad una o ad un’altra delle categorie appena
esaminate.
I nomi che seguono i simboli subsp., var., f. devono essere scritti come il nome della
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specie (in corsivo e con lettera minuscola).
In uno stesso esemplare possono essere contemporaneamente presenti casi di
sottospecie, varietà e forma. Es.: Brassica oleracea subsp. oleracea var. acephala f. serotina.
Esistono poi altre variazioni create per intervento dell’uomo. L’intervento può essere
fatto manipolando una data specie, oppure creando ibridi fra specie diverse (sono, questi,
ibridi artificiali, da tenere distinti da quelli naturali, di cui parleremo più avanti). Si parla, nel
primo caso, di cultivar, forma abbreviata delle parole inglesi cultivated variety (varietà coltivata).
Si dovrebbe, a regola, parlare di cultivar anche quando siamo in presenza di mutazioni
prodottesi in natura, ma che si conservano solo se vengono coltivate, cioè solo se interviene
l’uomo (producendo talee, propaggini, ecc.).
Il termine che segue il nome della specie ed indica la cultivar deve essere scritto non in
corsivo, con lettera maiuscola e fra virgolette semplici (es.: Cereus uruguayanus ‘Monstruosus’),
e può non essere espresso in lingua latina.
Come detto prima, se l’ibridazione (solitamente fra specie diverse di uno stesso
genere) si produce naturalmente, si deve allora parlare di ibrido. Esso è indicato con il segno
x, interposto fra le due specie che hanno dato luogo all’ibrido stesso. Per es. l’ibridazione fra
Begonia hydrocotylifolia e Begonia manicata si può indicare con Begonia hydrocotylifolia x manicata.
In genere, però, alla specie risultante dalla ibridazione si dà un nome nuovo. Così
l’ibrido prima rammentato viene indicato come Begonia x erytrophylla.
Il nome nuovo talvolta viene creato unendo parte dei nomi delle due specie ibridate.
Così, l’ibrido fra Lilium sulphureum e Lilium regale è stato denominato: Lilium x sulphurgale
(anche questo può comunque essere denominato: Lilium sulphureum x regale).
Quando vengono utilizzati i due nomi il primo è quello della specie che, al momento
della creazione dell’ibrido, ha agito da femmina ed ha maturato i semi mentre il secondo è
quello della specie che ha agito da maschio fornendo il polline.
Taluni ibridi tra specie dei quali si sia persa la genealogia vengono indicati
semplicemente con il nome del genere seguito da “x hybr.”. A questi può eventualmente
seguire il nome di una cultivar (es.: Rosa x hybr. ‘S. Andreae’).
Si possono solitamente avere ibridi anche all’interno della specie, tra le sue diverse
varietà, forme, cultivar e sottospecie.
In tema di ibridi, è il caso di segnalare che esistono ibridazioni anche fra generi diversi
(ma di una stessa famiglia); talvolta con produzione di prole feconda. Ciò rende incerta o
quantomeno non assoluta la definizione di specie, secondo la quale solo individui della stessa
specie possono incrociarsi e produrre prole feconda. Evidentemente in natura non esistono
quelle separazioni nette che gli scienziati fanno.
Citiamo, ad esempio, l’ibridazione fra Osmanthus delavayi e Phyllirea decora (entrambi
appartenenti alla famiglia Oleaceae), dalla quale è nato il nuovo genere, denominato Osmarea.
Anche in questi casi si utilizza il segno x, ponendolo, in questo caso, davanti al nome
del nuovo genere derivante dall’ibridazione (seguito poi da un termine in funzione di epiteto
specifico). Nell’esempio citato prima si ha: x Osmarea burkwoodii.
Quando fra i due termini che denominano la specie, troviamo cfr. o aff.
(abbreviazioni delle parole “confronta” e “affinis”) significa che siamo in presenza di una
pianta con caratteri molto simili a quelli della specie riportata, ma recante qualche diversità
che non sappiamo attribuire a varianti codificate (sottospecie, varietà, ecc.).
Da notare che dopo il nome della specie, e dell’eventuale relativa sottospecie e varietà,
c’è sempre un’altra indicazione, non in corsivo. Essa si riferisce all’autore di quella
determinata specie. Per autore si intende colui che per primo ha classificato e descritto la
pianta, attribuendole la denominazione. Il nome dell’autore può essere indicato per esteso
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(es: Leveille, Miller), oppure abbreviato (es: Linneo viene indicato con L. o talvolta con
Linn.). Ci possono essere anche più autori; in questo caso fra i nomi è interposto il segno ‘&’
(es: Sieb. & Zucc.).
Troviamo talvolta due nomi, di cui il primo è posto fra parentesi, come ad esempio:
(Lehm.) Diels. Ciò accade quando si ha una variazione del rango tassonomico di una certa
specie o la variazione del nome della stessa. Il nome tra parentesi indica il primo autore in
ordine di tempo, vale a dire la persona che per prima ha classificato la specie; quello che
segue, fuori parentesi, si riferisce alla persona che successivamente ha riclassificato la specie,
con il nome che stiamo usando, ponendola in un nuovo taxon.
Il taxon (plurale: taxa) indica un qualsiasi tipo di rango tassonomico; ad esempio: il
genere Iris e la specie Iris germanica sono due taxa distinti, ma anche la famiglia Iridaceae o il
Regno vegetale o la classe delle Magnoliophyta sono taxa.
In caso di sottospecie e varietà, possono coesistere più autori (uno o più per la specie,
un altro, o altri, per la sottospecie e la varietà). Es.: Capparis spinosa L. var. inermis Turra.
L’autore può essere talvolta non conosciuto. In questo caso troviamo Auct. Ign., che è
l’abbreviazione di Auctor ignotus (che in latino significa Autore ignoto).
Per le piante che sono di origine orticola e che non hanno in realtà un autore, accanto
alla denominazione viene indicato il termine Hort. Esso non è quindi l’abbreviazione del
nome di un autore, ma indica appunto che si tratta di un nome di origine orticola.
Dopo l’indicazione della denominazione della specie e del relativo autore, si può
trovare talvolta una denominazione entro parentesi tonda, in carattere corsivo e grassetto, il/i
relativo/i sinonimo/i della specie in esame, ognuna con il relativo autore.
Si passa poi alla parte descrittiva della specie; all’inizio essa è fatta sempre in forma
sintetica con una serie di lettere (es.: A1 E H M O Z Y, per la decodifica di queste lettere,
vedasi apposito foglio allegato all’Index Seminum), e poi per esteso. Quando la pianta ha
anche un nome volgare (di larga diffusione), questo è segnalato entro parentesi quadra, dopo
la descrizione sintetica.
Alla fine della descrizione (o, qualche volta, anche nel corpo della stessa) è indicata la
zona climatica, che si riferisce alla temperatura minima a cui una determinata specie può
sopravvivere. Tale zona climatica è un indicatore di rusticità più preciso e più universalmente
applicabile delle lettere H, I, L.
La zona climatica è riportata con la lettera Z, seguita da un numero (da 1 a 11),
secondo una scala elaborata dall’United States Department of Agriculture alla quale è allegata una
carta geografica, con la delimitazione delle fasce climatiche caratterizzate da tratteggi e
colorazioni diverse. Le zone sono state tracciate in funzione della temperatura minima nelle
zone prese in considerazione. Ma sappiamo che questi due parametri sono insufficienti,
perché esistono altri elementi, di fondamentale importanza, che devono essere presi in
considerazione per valutare la possibilità di coltivare una pianta in un certo luogo (altitudine,
umidità, insolazione, natura del terreno e numerosi altri fattori che determinano il cosiddetto
microclima).
A niente serve sapere, per es., che la Toscana è inserita (a livello del mare) in Z9
(vedere la scala, più avanti), in quanto non è detto che un toscano possa coltivare piante da
Z9. Egli potrebbe essere ubicato in un luogo caratterizzato da particolari condizioni avverse
(esposizione a venti gelidi, mancanza di adeguata insolazione, terreno molto compatto e
pesante, ecc.), che fanno assumere al luogo le caratteristiche di Z8. Al contrario, particolari
condizioni favorevoli (ripari creati da fabbricati o altre strutture, buona insolazione, terreno
ben drenato e sciolto, ecc.) potrebbero permettere allo stesso individuo di coltivare piante da
Z10.
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Solo l’esperienza, quindi, può consentire al coltivatore di valutare se può coltivare o
meno una data specie. Comunque la scala delle zone climatiche ha un carattere indicativo che
può in qualche modo essere di aiuto. La riportiamo qui di seguito:
(Z1) inferiore a – 45,5°C
(Z5) da – 28,8 a – 23,4°C
(Z9) da – 6,6 a – 1,2°C
(Z2) da – 45,5 a – 40,1°C
(Z6) da – 23,3 a -17,8°C
(Z10) da – 1,1 a + 4,4°C
(Z3) da – 40,0 a – 34,5°C
(Z7) da – 17,7 a – 12,3 °C
(Z11) minima superiore a 4,4°C
(Z4) da – 34,4 a – 28,9°C
(Z8) da – 12,2 a – 6,7°C
C’è ancora da dire che la rusticità varia al variare dell’età della pianta, ed è diversa per
tipi di coltivazioni differenti. Così, esemplari molto giovani sono più delicati di quelli con
molti anni di vita, e le piante coltivate in vaso hanno una rusticità diversa (in genere minore)
da quella relativa a stesse specie coltivate in piena terra (naturalmente se i vasi si lasciano
all’esterno; se i vasi si riparano il confronto non ha senso).
C’è da osservare che, molto spesso, al variare della zona di coltivazione, variano anche
le esigenze della pianta. Così si può verificare che una pianta che esige posizioni in pieno sole
in Z4, debba essere posta in posizione più o meno ombreggiata in Z9.
Notevoli sono le difficoltà di coltivazione di alcune particolari piante originarie di
montagne tropicali dove le temperature sono abbastanza costanti durante tutto l’anno a causa
della vicinanza all’equatore e mai alte a causa della quota. Tali piante possono morire, nei
nostri climi, sia di freddo che di caldo. È il caso, ad esempio dell’Oxalis tuberosa che muore di
caldo a 32°C e di freddo a -1°C.
Naturalmente è sempre l’esperienza che ci può far capire se, e con quali accorgimenti,
possiamo coltivare nel nostro giardino una specie originaria di zona diversa da quella in cui
siamo ubicati.
Alla parte descrittiva segue l’indicazione del nome del socio che ha conferito i semi di
quella specie (o di più nomi, se il conferimento è stato fatto da più soci).
Avvertenze
Accanto alla denominazione di ogni specie è stato indicato il nome dell’autore, ma i
semi, salvo quelli provenienti da Orti Botanici, sono stati acquisiti senza detta specificazione.
Non possiamo escludere che i semi siano ibridi, dato che in taluni casi non è stato
operato alcun controllo della impollinazione.
Poiché non è possibile controllare, per tutti i semi che ci pervengono, la vitalità degli
stessi e la loro corrispondenza alla denominazione della specie (o sottospecie, varietà,
cultivar, ecc.) che ci fornisce il loro conferitore, decliniamo ogni responsabilità riguardo a
errori e mancata germinabilità, ma preghiamo chiunque di avvertirci di ogni eventuale
anomalia.
Per le cultivar di piante alimentari i cui semi siano stati conferiti da diverse fonti è
possibile scegliere anche il loro fornitore indicandolo con il numero, seguito dalla lettera
(A,B,C) che identifica il fornitore.
Questo per evitare, soprattutto in caso di impurezza derivante da incroci non
desiderati, di dover buttare tutti i semi invece che quelli di un solo loro fornitore. Nello
stesso tempo non si perde la traccia della provenienza ed ogni donatore viene
responsabilizzato.
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ELENCO DELLE SPECIE DISPONIBILI – ANNO 2013
(in ordine alfabetico per genere)
N.b.: le specie alimentari sono raggruppate tutte dopo le specie
ornamentali e fanno riferimento al Gruppo di Lavoro per l’Attività di
Ricerca e Conservazione delle Piante Alimentari (ex A.R.CO.P.A.).
I semi di alcune specie o cultivar di questo gruppo possono essere
state fornite da più soci. In tal caso, è possibile scegliere da quale di
questi soci si preferisce avere i semi.
Comincia a seminare oggi se vuoi cogliere fiori prima dell’inverno.
Non basta aprire la finestra per vedere la campagna e il fiume.
Non basta non essere ciechi per vedere gli alberi e i fiori.
Fernando Pessoa, Lisbona 1888 – 1935
Lista semi 2013
1. Abelmoschus manihot (L.) Medik. (Hibiscus manihot) – Malvaceae – A1/B2 E
I MN O T(Z) Specie semi-arbustiva annuale o perenne a vita breve. Originaria
della Cina e del Giappone, vive in natura lungo i corsi d’acqua e i boschi umidi.
Può raggiungere un’altezza di 2 metri e possiede foglie palmate e leggermente
ispide. Fiori molto grandi, gialli con base scura e di breve durata (un solo
giorno). Necessita di almeno un paio di ore di sole diretto al giorno per crescere
bene e fiorire abbondantemente. Per prolungarne la vita è consigliabile diradare
le annaffiature verso l’inizio dell’autunno, inducendo così la pianta ad andare in
riposo vegetativo. (Z9). (Ivo Berlucchi, Fausto De Gregori, Giorgio Gaspari,
Daniele Guidi)
2. Abutilon arboreum Sweet – Malvaceae – B1 E I(H) M O U X1 Arbusto
semirustico (Z9) con grandi foglie cuoriformi e tomentose; fiori gialli stellati che
sbocciano in continuazione durante la buona stagione. Si adatta anche alla
coltivazione in grossi vasi (in questo caso fiorisce quasi tutto l’autunno, se si
pone la pianta in posizioni protette dai geli). Si consiglia una forte potatura a fine
inverno. Zona d’origine: Perù. (Pasquale Iacomino, Giuseppe Marcucci)
3. Abutilom indicum (L.) Sweet – Malvaceae – Malvaceae-A2 E L M OP VZ
X1 Erbacea perenne o suffrutice (2,5m.) con abito grigio pubescente. Foglie
ampie, ovate, ampiamente trilobate ed acuminate. Fiori solitari, ascellari (2,5cm.
Diam.) gialli. Frutti pubescenti, giallo verdi e viranti al nero a maturità. Tropici
Afro Asiatici. (Z10). (Celestino Mazzocchi)
Acacia cyanophylla: Acacia saligna (Labill.) H. Wendl.
4. Acacia farnesiana (L.) Willd. – Mimosaceae – B1/B2 E I(H) M OP UV
[Gaggia] Arbusto o piccolo albero spinoso, sempreverde (semispogliante in climi
più freddi), con foglie bipinnate. Infiorescenze globose, grandi fino a 2 cm, di
colore giallo arancio, solitarie o in gruppi di 2–3, profumatissime, che si
presentano nella tarda primavera. Specie coltivabile anche in aree meno calde
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(Z8), naturalmente con le dovute precauzioni (posizioni riparate, ecc.). Zona
d’origine incerta (sembra il Sud America). (Pasquale Iacomino, Index 2012)
Acacia horrida: vedi Acacia karroo Hayne
5. Acacia karroo Hayne (Acacia horrida) – Mimosaceae – B1/B2 EG I(H) M OP
U Grosso arbusto o albero di 10-15 m, con chioma rotondeggiante. Foglie
bipennate, composte da 2-6 paia di pinne, ciascuna con 5-20 paia di foglioline
oblunghe. Stipole trasformate in spine robuste, di colore grigio-biancastro,
acuminate nerastre all’apice. Le infiorescenze, prodotte in estate, portano da 5 a
8 fiori globosi (diametro di 0,5 cm), di colore giallo scuro, fragranti. Specie
originaria del Sud Africa. Coltivabile in (Z9) o anche in (Z8) se in luoghi riparati.
(Celestino Mazzocchi)
6. Acacia longifolia (Andrews) Willd. – Mimosaceae – C1 DE H M OP U
Piccolo albero (4–8 m) sempreverde con foglie (fillodi) lunghi fino a 15 cm,
oblungo–lanceolati; infiorescenze cilindriche di colore giallo scuro, spaziate, in
primavera. Zona di origine: E. Australia; buona rusticità (Z8). (Index 2012)
7. Acacia nilotica (L.) Delile subsp. leiocarpa Brenan – Mimosaceae – C1 EG
L(I) M OP U Albero alto fino a 10 m, con chioma rotondeggiante, allargata.
Foglie bipinnate, formate da 5-11 paia; stipole lunghe fino a 7,5 cm, spinescenti,
rosso bruno. Infiorescenze ascellari, solitarie o in gruppi di 2-6, globose, di circa
1 cm, di colore giallo scuro. Fioritura primaverile. Zona d’origine: Africa
tropicale. Scarsa rusticità (Z9). (Celestino Mazzocchi)
8. Acacia saligna (Labill.) H. Wendl. (Acacia cyanophylla) – Mimosaceae – B1 DE
I M OP U(ST) Mimosa a foglie blu. Arbusto sempreverde con rami penduli e
fillodi verde bluastro, lunghi fino a 30 cm quelli basali, più corti (fino a 15 cm)
quelli superiori. Fiori di colore giallo oro disposti in racemi ascellari o terminali
di 3-7 cm, che spesso formano panicoli piramidali o cilindrici di 15-30 cm. Frutti
formati da legumi piatti lunghi 8-12 cm. Zona d’origine: O. Australia. Scarsa
rusticità (Z9). (Celestino Mazzocchi, Index 2002)
9. Achillea millefolium L. [Montalbano] – Asteraceae – A2 DE H MN O U Y
Erbacea perenne fornita di rizoma strisciante, con steli eretti, tomentosi, alti fino
a 60 cm. Foglie sottili, pennatosette, appuntite, aromatiche. Fiori in capolini fitti,
piatti bianco rosato in estate-autunno, che profumano di muschio. Spontanea in
Italia in zone collinari-montane. (Enrico Zarri)
10. Adenanthera abrosperma F. Muell. – Mimosaceae – C2 DE L M P VZ
Albero alto fino a 15 m nei paesi di origine. Foglie pennate e infiorescenze a
spiga, con elementi fiorali piccoli di color crema volgenti al giallo arancio.
Baccelli legnosi, incurvati, lunghi fino a 15 cm con semi bicolori (rosso–neri) che
si distinguono da quelli della congenere A. pavonina che li ha rosso vivo. (Z10).
(Index 2012)
11. Agapanthus africanus (L.) Hoffm. (mix colors) – Alliaceae – A3 DEG I(H)
M OP U Rizomatosa sempreverde con foglie lineari lanceolate, più o meno
erette; fiori vistosi e numerosi in ombrelle di colori variabili da violetto, blu o
bianco. Zona d’origine: Sud-Africa (Z9). Protetta adeguatamente, supera inverni
con freddo fino a -5 -7°C. (Z8). (Faliero Ciomei)
12. Agapanthus campanulatus F.M. Leighton – Alliaceae – A3 E H MN O UV
Rizomatosa perenne decidua alta fino a 60 cm, con grandi fiori campanulati (3-4
cm), riuniti in ombrelle, di colore blu che si manifestano in estate. Esposizione
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soleggiata o anche parzialmente ombrosa. Seminare in primavera. Zona
d’origine: Sud Africa; buona rusticità (Z7). (Consuelo Messeri)
13. Agastache rugosa (Fischer & C. Meyer) Kuntze – Lamiaceae – A2 DE H M
O U X1 Erbacea perenne alta fino ad 1 m, dotata di foglie cordate o lanceolate,
dal margine seghettato, aromatiche. Fiori porpora-bluastri raccolti in spighe
cilindriche compatte (2.5-12 × 1.8-2.5 cm). Utilizzata come pianta aromatica e
per le sue proprietà officinali. Spontanea in Cina, Corea, Giappone e Russia.
Rustica. (Liubina Soravito Debeni)
14. Agastache rugosa (Fisch. & C.A.Mey.) Kuntze ‘Liquorice Blue’ –
Lamiaceae – A2 E MN O U X1 Questa cultivar possiede foglie triangolari–
allungate di colore verde tenue, che profumano di anice o di liquirizia. Fiori
bilabiati viola in dense infiorescenze cilindriche che compaiono in estate–
autunno. Molto fiorifera. In inverno perde la parte aerea e ricaccia in primavera.
La specie botanica è originaria della Cina e del Giappone. (Z8). (Costanza
Stagetti)
15. Agrostemma githago L. [Garfagnana LU] – Caryophyllaceae – A1 E M O U
X1 Y [Gittaione] Specie annuale, un tempo frequente nei campi di frumento e
oggi quasi ovunque scomparsa. Fiori roseo-violetti, grandi (3-5 cm), singoli,
portati da steli fogliosi alti da 50 cm a 1 m, che si schiudono alla fine della
primavera. Semi velenosi. (Progetto “Wildflowers”)
Albizzia distachya: vedi Albizzia lophantha Benth.
16. Albizzia lophantha Benth. (Albizzia distachya) – Mimosaceae – B2/C2 DE
I(H) M OP U Grande arbusto o alberello con fogliame composto, verde scuro,
grande (20 x 30 cm) formato da 20–30 paia di foglioline. Infiorescenze in spighe
di 5–6 cm, di colore verde chiaro/giallo che si schiudono in primavera. Coltivare
in climi miti (Z9) o anche in quelli più freddi (Z8), in posizioni assolate e in siti
ben protetti. Zona d’origine: Australia. (Index 2012)
17. Alcea rosea L. ‘Lutea’ – Malvaceae – A1/A2 E H MN O U X1 X2 Erbacea
biennale o perenne caratterizzata da grandi foglie basali rotondeggianti o
parzialmente lobate, coperte di peli setolosi ed irti. In primavera emette lunghe
spighe fiorali (1,5 m o più) portanti numerosi, grandi fiori doppi dagli svariati
colori. Ha bisogno di molto spazio ed i peli possono essere leggermente irritanti.
La specie botanica è originaria della Turchia e della Palestina, ma si è
spontaneizzata anche nel sud dell’Europa. Ottima rusticità (Z6). In questa
cultivar i fiori sono interamente gialli. (Thierry Strucco)
18. Alcea rosea L. ‘Nigra’ – Malvaceae – A1/A2 E H MN O U X1 X2 Erbacea
biennale o perenne, caratterizzata da grandi foglie basali rotondeggianti o
parzialmente lobate, coperte di peli setolosi ed irti. In primavera emette lunghe
spighe fiorali (1,5 m o più) portanti numerosi, grandi fiori di colore rosso molto
scuro in questa cultivar, assai appariscenti. Ha bisogno di molto spazio ed i peli
possono essere leggermente irritanti. La specie è di origine incerta. Sembra
comunque originaria della Turchia e della Palestina. (Z6). (Massimo Cantoni,
Thierry Strucco)
19. Alcea rosea L. ‘Plena’ – Malvaceae – A1/A2 E H MN O U X1 X2 Erbacea
biennale o perenne caratterizzata da grandi foglie basali rotondeggianti o
parzialmente lobate, coperte di peli setolosi ed irti. In primavera emette lunghe
spighe fiorali (1,5 m o più) portanti numerosi, grandi fiori doppi dagli svariati
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colori (rosa, viola, rossi, bianchi). Ha bisogno di molto spazio ed i peli possono
essere leggermente irritanti. La specie botanica è originaria della Turchia e della
Palestina, ma si è spontaneizzata anche nel sud dell’Europa. Ottima rusticità
(Z6). (Faliero Ciomei)
Allamanda neriifolia Hook. – Apocynaceae – B1 DE I M OP UV X1
Sempreverde arbustiva, di 1,5-2 m di altezza, con foglie lanceolate, verde
intenso, lucide, opposte. Fiori tubolosi in estate, gialli con striature marroni
all’interno. Ha un bel fogliame di forma lanceolata e di colore verde intenso. Da
giugno ad agosto produce fiori tubulosi giallo arancio con striature marrone
chiaro all’interno. Originaria del S. America, di scarsa rusticità (Z9). (Giuseppe
Marcucci)
Allium schuberti Zucc. – Alliaceae –A3 E H M OP U Specie con bulbi di 3-4
cm ricoperti di tuniche fibrose; foglie lineari di 30-50 x 5-6 cm, glauche, con
margine ruvido. Fiori stellati in primavera, numerosi, in ombrelle sferiche di 2-4
cm. Tepali bianchi, rosa o violetto con linea mediana porpora. Specie diffusa
dalle regioni ad est del Mediterraneo fino all’Asia centrale. Buona rusticità (Z8).
(Liubina Soravito Debeni)
Allium scorodoprasum L. – Alliaceae – A3/G1 DE H M O U [Aglio
romano] Bulbosa prolifica, con bulbilli ovoidi; scapo cilindrico, foglioso fino a
metà; foglie nastriformi lunghe circa 30 cm, scabre ai margini. Fiori in estate
numerosi, insieme a bulbilli, violacei, in ombrelle più o meno sferiche. Originaria
dell’Europa meridionale e dell’Asia occidentale, sub spontanea N.E. Italia.
Rustica (Z7). (Pasquale Iacomino)
Allium senescens L. – Alliaceae – A3 E H M OQ U(V) Bulbosa alta fino a
60 cm, con steli piatti. Foglie basali lunghe 4-30 cm e del diametro di 1 cm, in
numero di 4-9, piatte. Fiori numerosi a coppa, riuniti in un’ombrella emisferica
di 2-5 cm di diametro, di colore lilla, in estate-autunno. Luogo di origine: Europa
e Asia settentrionale. (Z5). (Consuelo Messeri)
Allium sikkimense Baker – Alliaceae – A3 E H N OQ U (ST) Bulbosa con
scapi di 25-30 cm e foglie lineari. Fiori con corolle strettamente campanulate, di
colore blu porpora, in cime 6-15 flore, che si manifestano in giugno. Orgine: N.
India, rustico (Z6). (Acquistati)
Allium triquetrum L. – Alliaceae – A3 E H N O U Y Bulbosa di piccole
dimensioni originaria del Mediterraneo, dove cresce in zone umide e ombrose,
spesso lungo corsi d’acqua. Possiede foglie nastriformi arricciate all’apice, da cui
in primavera si elevano gli steli fiorali alti 25-45cm portanti una decina di fiori
campanulati ed ogni singolo fiore presenta una stria centrale verdastra. Il nome
specifico deriva dagli steli che hanno sezione triangolare. Rustica (Z7). (Mirella
Del Dottore)
Alstroemeria ligtu L. – Alstroemeriaceae – A3 E I(H) MN OQ Z Bulbosa
alta fino a 1 m, con foglie strette, lunghe circa 8 cm. I fiori, tubolosi, lunghi circa
5 centimetri e di colore che va dal rosa pallido al vinato, sono prodotti in estate.
Originaria del Cile. (Z9), ma possibilità di coltivare in (Z8), in posizioni riparate.
(Renzo Bigotti)
Althaea cannabina L. – Malvaceae – [Malva canapina] A2 E H M O Z Y
Erbacea perenne (ma con parte aerea che secca d’inverno), irsuta, alta fino a 200
cm. Ha foglie lungamente peduncolate, palmato sette (trisette), a segmenti
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lanceolati, seghettati. I fiori, di 2-3 cm e di colore rosa, sono prodotti da luglio a
settembre. Spontanea in Italia; cresce generalmente lungo le strade e in mezzo a
siepi: (Z8). (FiorellaVerona)
28. Althaea officinalis L. – Malvaceae – A2 E H MN O UZ Y [Altea;
Malvaccioni] Erbacea perenne alta fino a 2m, con fusto eretto, coperto da densi
peli irsuti. Foglie vellutate con lamina acuminata o lanceolata. Fiori solitari o
riuniti in gruppetti, all’ascella delle foglie superiori, rosa-violetto pallido.
Spontanea in tutta Europa, è rintracciabile anche nella nostra flora lungo i fossi
o nelle zone umide. È altresì pianta medicinale, in quanto contiene nella radice,
nelle foglie e nei fiori, principi attivi capaci di calmare la tosse ed altre affezioni
respiratorie, di curare stitichezza e dermatiti. Rusticissima (Z3). (Index 2012)
29. Amaranthus caudatus L. ‘Love Lies Bleeding’ – Amaranthaceae – A1 E M
O U Erbacea annuale con portamento eretto e fusti di colore rosso molto
ramificati che raggiungono i 90–100 cm di altezza. Le grandi foglie lanceolate
sono di colore verde chiaro. Questa cultivar ha aspetto robusto e infiorescenze
molto lunghe e pendule, di colore rosso sangue. La specie botanica è originaria
del sud America. (Mirella Del Dottore)
Amblyopetalum coeruleum: vedi Tweedia caerulea D. Don.
30. Amsonia tabernaemontana Walter – Apocynaceae – A2 E H M O U X1
Erbacea perenne con fusti alti fino a 1 m, spesso formanti un cespuglio. Foglie
ovate o lanceolato-ellittiche, verde cupo; fiori in cime corte con corolle tubolose,
di colore blu chiaro, in primavera-estate. Specie originaria del S.E. U.S.A., di
buona rusticità (Z8). (Deanna Farina)
31. Anacampseros rufescens Sweet – Portulacaceae – A4 EG L MN O V
Piccola succulenta dicotomica con foglie di 2 × 1 cm, obovato–lanceolate,
carnose, rossastre, disposte a spirale sul fusto. Dalla base delle foglie emergono
lunghi peli eretti bianchi. In primavera estate produce delle infiorescenze lunghe
fino a 10 cm che portano all’apice numerosi grandi fiori fucsia a 5 petali che
durano solo 1 giorno. La pianta tende a fiorire almeno due volte durante l’anno.
Luogo di origine: Sud Africa (Provincia del Capo: Little Karoo). (Z10) (Index
2012)
32. Anemone hupehensis (Lemoine) Lemoine – Ranunculaceae – A2 E H N R
U X1 Erbacea perenne alta 50-60 cm. Foglie basali ternate, pubescenti, portate
da piccioli di 2-5 cm. Fiori raccolti in ombrelle, con 5 tepali bianchi obovati e
centro giallo, che si sviluppano in estate-autunno. Il frutto è un achenio.
Predilige terreni freschi ed umidi e posizioni semiombreggiate. La specie
selvatica è spontanea in Cina. Rustica. (Mirella Del Dottore)
Anomatheca laxa: vedi Freesia laxa (Thunb.) Goldblatt & J.C. Manning
Anomatheca laxa ‘Alba’: vedi Freesia laxa (Thunb.) Goldblatt & J.C. Manning ‘Alba’
33. Anthemis cotula L. – Asteraceae – A1 E MN O U X1 Y [San Piero a Grado
PI] Erbacea annuale alta 10-15 cm. Fusti prostrati o ascendenti, ramosi alla base,
striati e più o meno arrossati. Foglie bipennatosette completamente divise in
lacinie finissime. Capolini del diametro di 2,5 cm, con fiori del disco gialli e fiori
del raggio dotati di ligule bianche che tendono a piegarsi verso il basso. L’intera
pianta emette un odore particolare. Fiorisce da giugno a settembre. Luogo di
origine: Mediterraneo occidentale, dove cresce in zone incolte, ruderali e nei
campi di cereali. (Progetto “Widlflowers”)
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34. Anthemis tinctoria L. – Asteraceae – A1/A2 DE H MN O U Y Erbacea
bienne o perenne di vita breve, con rami ascendenti lignificati. Foglie di 2-3 cm,
bipennatosette, terminanti in un mucrone. Capolini di 2-2,5 cm, gialli, in estate.
Specie usata in passato per tingere in giallo le stoffe. Specie spontanea nelle
regioni mediterranee, rustica (Z6). (Index 2012)
35. Aquilegia vulgaris L. – Ranunculaceae – A2 E H MN O U Erbacea perenne
alta 50-90 cm, con fusto eretto e ramificato portante numerosi fiori riuniti in
larghe pannocchie, con 5 sepali ovato-oblunghi e 5 petali di colore dal bianco al
blu, a forma di cucchiaio, provvisti di un lungo sperone dritto o arcuato. Foglie
basali composte, con segmenti cuneati, crenati, con lobi arrotondati. Luogo di
origine: Europa occidentale, centrale e meridionale. (Z4). (Consuelo Messeri)
36. Argyrocytisus battandieri (Maire) Reyn. (Cytisus battandieri) – Fabaceae – B2
E H M OP U(V) Arbusto a foglie caduche, trifoliate, ovate, ciascuna di 4,5x11
cm, di colore verde scuro. Fioritura abbondante, profumata, di colore giallo oro,
in estate. Specie spontanea in Marocco, comunque di ottima rusticità (Z7),
purché in terreni ben drenati e esposizioni assolate. (Index 2012)
37. Aristolochia cymbifera Mart.& Zucc. – Aristolochiaceae – B3 E L MN OP
UZ Rampicante sempreverde che può raggiungere i 7 m e più di lunghezza. I
giovani fusti sono verde pisello, flessibili e diventano, col tempo e con l’età, più
rigidi con corteccia grigia, spigolosa e suberosa. I fiori sono bianchi o azzurri,
macchiati e venati di cioccolato o marrone-rossiccio, a forma di sacco, lunghi 8
cm, con tubo corollino leggermente ricurvo, lungo 4 cm. Il labbro superiore
della corolla è flaccido e spesso ripiegato, minutamente venato, con la parte
superiore ciliata, verde-biancastra, macchiata di bianco. Fiorisce in primavera.
Origine: Brasile. Non rustica (Z10). (Renzo Bigotti)
38. Aristolochia fimbriata Cham. – Aristolochiaceae – B3 E I MN OP U(Z)
Pianta rampicante, che generalmente diventa poi legnosa. Foglie reniformi o
cordate, di 7-9 cm. Fiori in autunno, formati da un tubo fortemente incurvato
con il labbro all’apice di 2,5 cm cosparso di ciglia e di lunghi peli; esternamente il
fiore è di colore verde grigio, mentre all’interno è bruno porpora. Specie
brasiliana, non rustica (Z9). (Daniele Guidi)
39. Aristolochia gigantea Mart. & Zucc. – Aristolochiaceae – B3 E L(I) MN OP
U(Z) Robusta liana sempreverde con foglie cuoriformi, tomentose, punteggiate.
Fiori caratteristici, penduli, di colore porpora, lucidi, molto grandi, inodori, che
si schiudono in vari periodi dell’anno. Specie tropicale, originaria del Brasile.
Non rustica (Z10) anche se è possibile coltivarla, in siti protetti, in zone più
fredde (Z9). (Giuseppe Marcucci, Thierry Strucco)
40. Armeria maritima (Mill.) Willd. – Plumbaginaceae – A2 DE H M O U X1
Y Erbacea prostrata formante dei cuscinetti tondeggianti di circa 15 cm. Di
altezza. Foglie lineari, fiori portati da steli di circa 20 cm. In tonalità variabili dal
rosa al lilla rosato. Cosmopolita nell’emisfero boreale (Z4). (Pasquale Iacomino)
41. Artemisia absinthium L. – Asteraceae – [assenzio, farinello aromatico] A2 D
E H MN U Specie erbacea perenne, diffusa in Europa (Z4), che può
raggiungere altezza e diametro di 90 cm. Le foglie sono grigio argenteo,
profondamente divise, molto ornamentali. Fiori in capolini gialli, sferici,
raggruppati in rade pannocchie, che si manifestano in Luglio-Agosto. In antico
dalle foglie si ricavava il liquore Assenzio, ma la sua proprietà di provocare gravi
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disturbi di natura nervosa, ha fatto sì che ne sia generalmente proibita la vendita.
Nel Messico e centro-sud America, questa specie, nota come Epazote, viene
usata sia come condimento che come pianta medicinale. (Celestino Mazzocchi)
42. Arthropodium cirrhatum (Forst. F.) K. Br. – Asphodelaceae – A3 DE I(H)
M O U(V) Bella specie erfogliat e rizomatosa, originaria della Nuova Zelanda,
con lunghe e leggere foglie di 30-60x3-10 cm, sempreverdi, lanceolate, di colore
verde-chiaro. Infiorescenze estive su uno scapo lungo fino a 1 m, ramificato.
Fiori di 2-4 cm di diametro, bianchi con antere porpora, riuniti in gruppi di 2-3.
(Z8). (Daniele Doro)
43. Asarina erubescens (D. Don ex Sweet) Pennell (Lophospermum erubescens,
Maurandya erubescens)– Scrophulariaceae – A2 E I MN O U Erbacea perenne
sarmentosa con foglie deltoidi, pubescenti, di colore grigio verde-rossastre, di 4-8
cm. Fiori tuboloso-campanulati, rosa, in estate. Zona d’origine: Messico. Scarsa
rusticità (Z9).
44. Asclepias curassavica L. – Apocynaceae – A2/B1 E I(H) MN O U X1
Piccolo arbusto semirustico (Z9) o erbacea perenne (Z8) con foglie lanceolate e
infiorescenze composte da corolle giallo arancio o più raramente bianche.
Spesso sviluppa tuberi dai quali può ricacciare in primavera. Zona d’origine: Sud
America. (Pasquale Iacomino, Pietro Rodaro)
45. Asclepias incarnata L. ‘Snow Queen’ – Apocynaceae – A2 E H M O UV X1
Erbacea perenne alta 0,6-l,2 m con foglie lanceolate e fiori a forma di corona,
bianchi in questa cultivar, riuniti in ombrelle che compaiono in piena estate.
Zona d’origine: N. America. Ottima rusticità (Z6). (Mirella Del Dottore)
46. Asclepias physocarpa (E.Mey.) Schltr. – Apocynaceae – A1/B1 EF I(H) M O
U X1 Erbacea tuberosa con fusti alti fino a 2 m e foglie lanceolate di circa 10
cm. Fiori in cime di colore bianco verdastro o crema. Originaria del Sud Africa
(Z9), talvolta è impiegata come annuale (Z8). (Ivo Berlucchi)
47. Asparagus virgatus Baker – Asparagaceae – A3 DG I M OR UZ Asparago
perenne munito di rizomi fibrosi. Fusti eretti che arrivano a 1/1,5 m in altezza,
molto ramificati, portanti piccole foglioline (fillocladi) che gli danno un aspetto
felciforme (specie nota come tree fern). Fiorellini bianchi, cui seguono frutti neri a
maturità. Zona di origine E. S. Africa, scarsa rusticità (Z9). (Celestino
Mazzocchi)
48. Astrophytum myriostigma Lem. – Cactaceae – A4 EG L M O T(V) Cactus
con fusto globoso che si allunga con l’età, coperto di scaglie bianche, suddiviso
in 4–8 (solitamente 5) coste triangolari. Fiori giallo brillante con centro rosso.
Originaria del Messico (Z10). (Liubina Soravito Debeni, Index 2012)
49. Astrophytum ornatum (DC.) Web – Cactaceae – A3 EG H M V Cactus con
corpo globoso originario del Messico (da Hidalgo a Querétaro). Corpo quasi
sferico, costato e coperto da numerose scagli bianche fioccose (specialmente
negli esemplari giovani) disposte a strisce. Areole bianche con 5–11 spine gialle o
marroni, dritte e pungenti. Fiori grandi, giallo chiaro, in primavera. (Z7). (Index
2012)
50. Baptisia tinctoria (L.) Vent. – Fabaceae – A2 E H MN O U X1 [Indaco
selvatico] Erbacea perenne cespugliosa alta fino a 1 m. Fusti solitari o in gruppi
di 2–3. Foglie inferiori picciolate, le superiori sessili. Le foglie, pennatosette,
sono costituite da foglioline di 4 cm di lunghezza, di forma da obovato–cuneata
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a spatolata. Fiori della lunghezza di 1,5 cm, in lunghi racemi arcuati della
lunghezza di 10 cm. Corolla gialla con margini spesso increspati. Fiorisce in
estate. Luogo di origine: dal Massachusetts alla Florida. (Z5) (Giardino Botanico
“Clelia Durazzo Grimaldi”, Index 2012)
51. Barleria repens Nees ‘Rosea’ – Acanthaceae – B 3 E L N P Z X1 Cespuglio
sarmentoso sempreverde, con fusti semilegnosi e portamento prostrato; foglie
ovato-ellittiche, lucide. Fiorisce in estate anche in esposizione a mezz’ombra, con
corolle tubolose rosee in questa cultivar, che emergono da brattee disposte
all’apice dei rami. Necessita di poche annaffiature. La specie è originaria del Sud
Africa, dove vive nelle foreste. Da noi, nel periodo invernale, può vivere in
verande o serre fredde. (Z9). (Consuelo Messeri)
52. Bauhinia yunnanensis Franch. – Caesalpiniaceae – B1/B3 E I(H) M OP
U(TZ) Arbusto sempreverde (spogliante in climi non congeniali) a portamento
sarmentoso. In estate produce fiori del diametro di 5 cm, di colore rosa con
venature più scure, riuniti in infiorescenze ascellari. E’ la specie più rustica di
questo genere, coltivabile nella zona dell’olivo (Z8). Zona di origine: Yunnan,
Cina. (Index 2012)
53. Begonia x erythrophylla J. Neumann (Begonia x feastii) – Bignoniaceae – A3
DE L(I) N O ST(Z) Begonia di origine orticola, con radici fibrose e ricoperta di
morbida peluria. Fusti carnosi, robusti; foglie reniformi, spesse, intere, verde
scuro e lucide superiormente, rossastre al di sotto. Fiori piccoli, bianchi. Non
rustica (Z10). (Mirella Del Dottore)
Begonia x feastii: vedi Begonia x erythrophylla J. Neumann
54. Belamcanda chinensis (L.) DC. (Iris domestica) – Iridaceae – A3 EF H MN O
U Bulbosa rustica (Z8), se pacciamata può vivere anche in zone più fredde.
Possiede grandi fiori gialli macchiati di marrone o porpora, seguiti da frutti che a
maturità mostrano i semi, di colore nero lucente. È adatta per essere piantata in
grossi ciuffi. Zona d’origine: India, Cina, Giappone. (Ivo Berlucchi, Gianfranco
Cucchiani, Pasquale Iacomino, Consuelo Messeri)
55. Berberis montana Ray. – Berberidaceae – B1 EFG1 H N OR ST X3
Arbusto deciduo (1,5-2 m) con rami rossastri, scanalati. Foglie intere, piccole
peduncolate; fiori giallo intenso di 2,5 cm in primavera, cui seguono frutti sub
globosi color porpora a maturità, edibili. Zona di origine: Cile. Buona rusticità
(Z7). (Fabrizio Pignata)
56. Betula papyrifera Marshall – Betulaceae – [Canoe birch] C2 DG H N Q U
Albero di alto fusto (30 m) con corteccia bianco-luminosa che si sfoglia in
lamine cartacee. Foglie ovato-acute. Molto usato, a suo tempo, dagli Indiani di
America per la costruzione di canoe. Resistentissimo al freddo. Nord America
(Z1). (Acquistati)
Bignonia unguis-cati: vedi Macfadyena unguis-cati (L.) A. Gentry
Bletilla hyacinthina: vedi Bletilla striata (Thunb.) Rchb. F.
57. Bletilla striata (Thunb.) Rchb. F. (Bletilla hyacinthina) – Orchidaceae – A2 E H
MN O U Orchidea spontanea in Cina e Giappone. Foglie ovato-lanceolate con
nervature parallele ben evidenti; fiori prodotti all’inizio dell’estate, simili a quelli
di una piccola Cattleya, riuniti in numero di 3-6 su scapi di 40-50 cm, di colore
rosa-viola e magenta. Seminare in terriccio non sterilizzato e in superficie.
(Consuelo Messeri)
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58. Brachychiton discolor F. Muell. – Sterculiaceae – C1/C2 E I M OP U X1
Albero semisempreverde (perde le foglie quando fiorisce)
con foglie
lungamente picciolate e profondamente lobate. I fiori, prodotti da estate
inoltrata all’autunno, sono appariscenti, di colore rosa o rosso, di forma
campanulata (5 cm). Scarsa rusticità (Z9). (Salvatore Bucceri)
Brachychiton diversifolius: vedi Brachychiton populneus (Schott & Endl.) R. Br.
59. Brachychiton populneus (Schott & Endl.) R. Br. – Sterculiaceae – B1/C1
EG I M OP U X1 I Brachychiton sono piante originarie prevalentemente
dell’Australia e alcune della Nuova Guinea; quindi alberi o arbusti da clima
caldo. Il B. populneus è un albero sempreverde con chioma cespugliosa, usato
principalmente per l’ombra e per foraggio; cresce su pendici rocciose di colline,
può tollerare terreni calcarei. Le foglie, di forma variamente lobata, sono di
colore verde oliva intenso. Fiorisce in estate con corolle campanulate riunite in
cime, di colore crema verdastro, internamente con macchie di colore porpora o
giallo (per attrarre gli insetti). (Z9). (Pasquale Iacomino)
60. Brunfelsia pauciflora (Cham. & Schldl.) Benth. ‘Floribunda’ – Solanaceae –
B1/B2 E H M ST(Z) X1 Arbusto sempreverde in climi congeniali (Z9),
semispogliante in zone più fredde (Z8). Foglie ovali, di colore verde scuro.
Produce, all’inizio dell’estate (e talvolta anche in autunno) infiorescenze
terminali o ascellari di 1-10 fiori, di un colore che è azzurro inizialmente e che
man mano schiarisce, fino a divenire bianco. Predilige terreni non calcarei, ricchi
di humus e posizioni in pieno sole. Zona di origine: Brasile. (Giuseppe
Marcucci)
61. Buxus sempervirens L. – Buxaceae – B1 GD H MN Q U(V) Y [Bosso]
Arbusto alto da 2 a 4 m, talvolta alberello fino a 11 m. Foglie persistenti,
opposte, ravvicinate, ovato-oblunghe di colore verde scuro, lucide. Specie dioica:
i fiori maschili e quelli femminili sono giallo – verdastri, non appariscenti e
riuniti nello stesso racemo all’ascella delle foglie. Frutto a capsula con tre
protuberanze, semi neri. Zona d’origine: Europa, Asia occidentale, Africa
settentrionale. Allo stato naturale vive in boschi termofili, rupi e pietraie dal
piano basale a quello montano. E’ ampiamente coltivato per siepi e costituisce
un elemento essenziale del giardino all’italiana. Le foglie e la corteccia
contengono un alcaloide altamente tossico. Seminare in autunno in un miscuglio
di sabbia e torba. Ottima rusticità (Z7). (Fabrizio Govoni)
62. Caesalpinia decapetala (Roth.) Alston (Caesalpinia sepiaria) – Caesalpiniaceae
– B2 DE H(I) MN O U(V) Arbusto deciduo semirampicante alto fino a 7 m
(ma generalmente non supera i 3 m), caratteristico per i suoi rami spinosi
incurvati all’indietro. Le foglie, bipennate, composte da pinne con 8-12 paia di
foglioline, sono lunghe fino a 38 cm. I fori, di 2-3 cm di diametro, di colore
giallo crema con stami rosa, compaiono all’inizio dell’estate in racemi eretti
lunghi fino a 40 cm. Luogo di origine: regioni imalaiane dal Pakistan alla Cina,
Giappone e Asia sud-orientale, dove cresce nelle boscaglie e sui pendii rocciosi
fino a 2200 m. È rustica fino a -10°C. (Z8). (Alberto Testori)
63. Caesalpinia gilliesii (Wallich ex Hook.) Benth. (Poinciana gilliesii) –
Caesalpiniaceae – B2 E H M OP U Arbusto poco noto anche se molto
decorativo. Foglie caduche, composte, formate da numerosissime foglioline; fiori
papilionacei in racemi eretti, di colore giallo con stami scarlatti, che si schiudono
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nell’estate. Di buona rusticità (Z8), vuole comunque siti protetti ed esposizioni
assolate. Zona d’origine: Argentina, Uruguay. (Daniele Guidi, Pasquale
Iacomino, Giuseppe Marcucci, RenzoBigotti, Index 2012)
Caesalpinia sepiaria: vedi Caesalpinia decapetala (Roth.) Alston
64. Caesalpinia spinosa (Molina) Kuntze (Caesalpinia tinctoria) – Caesalpiniaceae
– B2/C2 E I M OP U Arbusto o piccolo albero spinoso, a foglie caduche,
composte da 2–5 paia di pinne portanti 5–7 coppie di foglioline di 4x3 cm,
resinose al tatto. Infiorescenze dense in estate, formate na numerosi fiori
papilionacei di 1 cm, giallo–rossi. Zona d’origine: S. America. Scarsa rusticità
(Z9). (Fabrizio Pignata, Index 2012)
Caesalpinia tinctoria: vedi Caesalpinia spinosa (Molina) Kuntze
65. Calicotome villosa (Poiret) Link – Fabaceae – B1 EG H M O SV Y [Sparzio
villoso] Arbusto cespuglioso alto fino a 3 m dotato di rami spinosi. Foglie
trifogliate, tomentose, di forma ovale–oblunga e con margine intero, che
tendono a cadere nel periodo estivo. Fiori gialli, papilionacei e riuniti in fascetti
di 2–15; la fioritura avviene in primavera. I frutti sono dei legumi lineari, lunghi
2–5 cm e ricoperti da una densa peluria. Specie mediterranea diffusa anche
lungo le coste dell’Italia tirrenica fino alla Sicilia. Rustico (Z7). (Index 2012)
66. Callicarpa bodinieri H. Lév. Var. giraldii (Rehd) Rehder – Verbenaceae – B2
F H N O U Arbusto deciduo alto fino a 2 m, dal portamento cespuglioso. Le
foglie sono pubescenti, da ellittiche a lanceolate, bronzee da giovani. In estate
produce numerosi piccoli fiori lilla a cui seguono bacche lucide di colore viola,
molto decorative, che permangono sui rami per tutto l’inverno. Predilige
posizioni ombrose e fresche. Luogo di origine: Cina centrale e occidentale. (Z6).
(Pasquale Iacomino)
67. Callirhoë involucrata (Torr. & A. Gray) A. Gray – Malvaceae – A2 E H M
OP U(V) X1 Erbacea perenne strisciante o ricadente. Foglie profondamente
lobate, ispide. I fiori, di colore cremisi o rossi, molto vistosi, sono prodotti
durante tutta l’estate. Coltivare in pieno sole e in terreno ben drenato. Zona di
origine: Stati Uniti settentrionali e centrali. Ottima rusticità (Z4). (Pasquale
Iacomino)
68. Callistemon viminalis (Sol. Ex Gaertn.) G. Don ex Loud. – Myrtaceae – B1
E I M O U(V) Piccolo arbusto con rami arcuati verso il basso, coperti da
giovani da una peluria sericea. Foglie di 2-6,5 cm di lunghezza, lanceolate,
variabili nella taglia. Spighe terminali di 5-20 cm di lunghezza, con fiori dai
filamenti degli stami di colore rosso brillante. Luogo di origine: Australia. (Z9)
(Index 2011).
Calonyction aculeatum: vedi Ipomoea alba L.
69. Calotropis procera Dryand. – Apocynaceae – B1 DEF I M O U(V) X1
Arbusto sempreverde (3-4 m) con foglie ovato-acuminate, ricoperte da un feltro
bianco che nasconde il verde sottostante,brillante con riflessi metallici. Fiori in
grappoli ascellari in estate, bianco porpora con macchia più scura al centro.
Frutti rigonfi e bitorsoluti, spesso appaiati, contenenti pappi sericei. Specie
originaria delle zone aride del N. Africa, India e Cina. Di scarsa rusticità (Z9),
esige terreni molto ben drenati e pieno sole. (Consuelo Messeri)
70. Calycanthus occidentalis Hook. & Arn. – Calycanthaceae – B2 DE H MN
O U [Californian Allspice] Arbusto spogliante di 2-3 m con legno aromatico.
36
Foglie cordato-ovate, grandi (8-15 cm), acuminate, verdi e glabre sopra,
tomentose al rovescio. Fiori di 5-8 cm, con sepali e petali rosso porpora, tinti di
marrone. Fioritura in giugno-luglio. Specie originaria della California, di ottima
rusticità (Z7). (Orto Bot. di Pisa)
71. Camassia leichtlini (Bak.) S. Wats. ‘Alba’ – Hyacinthaceae – A3 E H M RQ
U Erbacea bulbosa rustica (Z3) con scapi fiorali alti 1,2 m, con fiori bianchi di 4
cm di diametro in maggio/giugno (adatti da recidere), ama terreno umido e
pesante e tollera la mezzombra. Zona d’origine: O. America Settentrionale.
Rustica. (Pasquale Naccarati)
72. Camellia grijsii Hance – Theaceae – B1 DE H N OR S(TZ) Specie di
camelia endemica della Cina, rara e minacciata di estinzione. Si tratta di un
piccolo arbusto sempreverde, con foglie ovato-acuminate verde lucido, più
piccole della più nota C. japonica. Fiori bianchi in primavera, con petali
insolitamente bilobati, con stami riuniti a formare come una coppa carnosa.
Buona rusticità (Z8). (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”)
73. Camellia japonica L. ‘gruppo ‘Higo’ – Theaceae – B2 DE H N OR ST
Camelia a fiore semplice, a fioritura primaverile, con la particolarità di avere un
numero enorme di stami (caratteristica tipica di quelle del gruppo Higo).
(Pierluigi Micheli)
74. Camellia yuhsienensis Hu – Theaceae – B1 DEF H N OR S(TZ) Arbusto
sempreverde con foglie ovato-acuminate di 5,5x11 cm. Fiori di 8-10 cm in
primavera, abbondanti, bianchi, molto profumati. Specie assai importante per la
produzione di olio, ottenuto dai suoi semi. Zona di origine: E e SE della Cina,
rustica (Z8). (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”)
75. Campanula medium L. – Campanulaceae – A1 E H N O U(V) Y Erbacea
biennale spontanea nell’Europa meridionale con foglie lanceolato–ellittiche su
steli eretti di 80–90 cm, molto ramificati. Produce fiori solitari, grandi, azzurro–
viola, spesso decolorati, in lassi racemi in estate. Predilige siti semi ombreggiati.
(Index 2012)
76. Campanula medium L. ‘Canterbury Bells’ – Campanulaceae – A1 E H N
O U(V) Erbacea biennale con foglie lanceolato–ellittiche su steli alti fino a 90
cm, molto ramificati. Produce fiori solitari, grandi, doppi (nella specie,
spontanea nell’Europa meridionale, sono semplici) di colore blu elettrico, in lassi
racemi in estate. Predilige siti parzialmente ombreggiati. (Index 2012)
77. Campanula rapunculoides L. – Campanulaceae – A2 E H MN OQ U Y
Erbacea perenne alta fino a 10 cm con fusto eretto cilindrico dotato di peli
sparsi. Foglie basali e cauline triangolari con base tronca o cordata e margine
grossolanamente dentato. Fiori numerosi, riuniti in un’infiorescenza unilaterale.
Corolla campanulata di colore azzurro pallido con tubo di 10–15 mm e divisa in
5 lacinie triangolari di 8–12 mm. Antesi da Giugno ad Agosto. La specie,
europea–caucasica, è distribuita in Italia settentrionale dove vive al margine dei
boschi, nei cedui, nelle siepi e nei vigneti dal piano basale a 1400 m s.l.m. Le
foglie primaverili sono utilizzate in cucina. (Z7). (Index 2012)
Campsis jasminoides: vedi Pandorea jasminoides (Lindl.) Schum.
78. Canna x generalis L.H. Bail. ‘Picasso’ – Cannaceae – A3 E H M R U(T)
Erbacea rizomatosa tropicale, spesso coltivata come annuale nei climi temperati,
di circa 1 m di altezza. Foglie alterne ovate grandi e resistenti, fiore unico giallo
37
screziato di rosso, solitario di circa 7cm che si apre in tarda estate. Richiede
terreno umido. (Z9) (Elisabetta Silicani)
79. Cardiospermum halicacabum L. – Sapindaceae – A2/A1/B4 E I M O U
Erbacea perenne rampicante coltivata come annuale. Presenta foglie pennate.
Dall’estate all’autunno sbocciano fiorellini bianchi, seguiti dai frutti ovoidali,
simili a palloncini, molto ornamentali, contenenti semi neri con “cuore” bianco.
Diffusa nelle zone tropicali (Z9). (Silvana Riccabone)
Carya illinoensis: vedi Carya pecan (Marsh.) Engl. & Graebn.
Carya olivaeformis: vedi Carya pecan (Marsh.) Engl. & Graebn.
80. Carya pecan (Marsh.) Engl. & Graebn. (C. illinoensis, C. olivaeformis) –
Juglandaceae – C2 F H N Q VZ Albero caduciforme a foglia pennata,
composta da 11-17 elementi. Produce noci oblunghe, brune, acuminate,
comunemente eduli. Ne esistono molte varietà, relativamente al clima, alla
composizione del terreno e la percentuale di acqua in esso contenuta. USA
centrale e sud orientale. (Z5). (Orto Bot. Pisa)
Cassia floribunda: vedi Senna corymbosa (Lam.) Irwin & Barneby
Cassia marylandica: vedi Senna marylandica (L.) Link.
81. Carthamus tinctorius L. – Asteraceae – A1 E H MN O U X1 Erbacea
annuale con fusto eretto e glabro, lungo fino a 1 m., con foglie glabre ovatolanceolate o lanceolate, con nervi reticolati e margine dentato. Da luglio a
settembre compaiono i capolini (diam. 3 cm.), piriformi, rosso aranciati, simili a
quelli del cardo. E’ diffuso nel bacino del Mediterraneo e in Asia occidentale. E’
spesso usato come surrogato dello zafferano. (Z7). (Fausto De Gregori)
82. Cassia grandis L. f. – Caesalpiniaceae – Albero a fogliame semisempreverde
(10-15 m) con rami e fogliame ricoperti da soffice peluria. Foglie composte (1015 paia) di 13-20 cm, arrotondate all’apice. Fiori papilionacei rosa scuro di 2,5
cm, riuniti in racemi di 15-20 cm, prodotti sul legno vecchio durante tutta la
buona stagione. Zona di origine: America tropicale (Z10, forse Z9) (Acquistati)
83. Cassia javanica Aubl. (Senna javanica) – Caesalpiniaceae – [Pink shower] C2
EG L M P VZ Maestoso albero tropicale deciduo dalla fioritura spettacolare.
Foglie composte (10-43 cm), pennate, con 8-17 paia di elementi. Fiori 10 e più in
racemi con petali porpora o rosa pallido. Lunghi baccelli lineari porpora scuro
tendenti al nero a maturità. S. E. Asia (Z10). (Pasquale Iacomino)
84. Cassia tora L. – Caesalpiniaceae – A1 E M O U Specie annua (0,5-1 m) con
foglie composte da 2 o 3 paia di foglioline obovate. , argentee al rovescio. Fiori
solitari o in coppia, ascellari; corolle papilionacee, giallo arancio in estate.
Originaria (sembra) dell’Asia meridionale, è specie diffusa (e spesso infestante) ai
tropici. (Acquistati)
85. Catalpa bignonioides Walter – Bignoniaceae – B2 EG H M O U Albero
alto fino a 15 m, a crescita veloce. Le foglie, lunghe fino a 25 cm, sono
cuoriformi, appuntite all’apice, talvolta con sfumature viola, pelose
inferiormente. In estate produce fiori molto appariscenti, campanulati, bianchi
con gola a macchie gialle e viola, riuniti in pannocchie all’estremità dei rami.
Seguono curiosi frutti a baccello simili a dei fagiolini, lunghi fino a 40 cm. Luogo
di origine: Stati Uniti sud–orientali. (Z5). (Index 2012)
86. Catalpa ovata G. Don – Bignoniaceae – C2 DEF H M O U X1 Albero di
medie dimensioni (fino 10 m), rusticissimo, con fogliame caduco, grande (10–25
38
cm), cordato, deltoide, con apice acuminato. Infiorescenze composte da
numerose corolle bianche di 2–3 cm, imbutiformi, gialle all’interno con macchie
porpora, che si schiudono in primavera–estate. Frutti: capsule lineari lunghe fino
32 cm, persistenti sulla pianta, ornamentali. Origine: Cina. Rusticissimo (Z5).
(Index 2012)
Centaurea amara: vedi Centaurea bracteata Scop.
87. Centaurea bracteata Scop. (Centaurea amara) – Asteraceae – A2 E H MN OQ
U X1 Y Erbacea perenne con scarsa ramificazione e foglie ovato-lanceolate, le
superiori avvolgenti i capolini che si formano su steli di 30-60 cm e portano fiori
di 2-4 cm di un bel rosso aranciato, prodotti nell’estate. Predilige terreni ben
drenati ed è completamente rustica. (Pasquale Iacomino)
88. Centaurea cyanus L. – Asteraceae – A1 DE M O U X1 Y [Fiordaliso] Specie
annua un tempo frequente nei campi di cereali, ormai assai rara. Si presenta con
fusti ascendenti, alti fino a 40–70 cm, coperti di una pelosità ragnatelosa, con
foglie lineari–lanceolate (4–8x20–60 cm), grigio verdi. Fiori (capolini) di 2–3 cm,
portati da peduncoli eretti, di colore caratteristico, azzurro–violetto, in estate.
88A) Progetto “Wildflowers”
88B) Pasquale Iacomino
89. Centaurea cyanus L. ‘Snowman’ – Asteraceae – A1 E H MN OQ U(V) X1
Cultivar di fiordaliso alta 90 cm con fiori completamente bianchi. (Z4) (Lucia
Cortopassi)
90. Centaurea scabiosa L. – Asteraceae – A2 E H O UV Y Specie perenne con
fusto eretto, angoloso, diviso in più rAmi nella metà superiore. Foglie basali
pennatosette (1-3 cm), le cauline sessili. Fioritura estiva formata da capolini di 24 cm singoli, al’apice dei rami, di colore porpora. Presente in zona aride del
centro-N. Italia, rustica (Z5). (Pasquale Iacomino)
91. Centaurium erythraea Rafn. – Gentianaceae – A1 E H M O U Y Erbacea
annuale o biennale alta fino a 50 cm, con rosetta basale ben sviluppata. Scapo
fiorale angoloso, sub-alato con foglie opposte ellittiche. Fiori ermafroditi riuniti
in corimbi terminali fogliosi, con corolla tubulosa rosea o purpurea terminante
in 5-6 piccole lacinie, calice con 5 denti lineari. Semi minutissimi. Specie
eurasiatica, presente in Italia peninsulare e insulare, dove vive tra 0-1500 m s.l.m.,
sia in prati erbosi moderatamente umidi che in macchie e garighe e sentieri
ombrosi. E’ pianta officinale con i medesimi principi attivi delle genziane. (Z6).
(Pasquale Iacomino)
92. Cerinthe major L. – Boraginaceae – A1 DE M O U X1 Pianta annuale che
presenta foglie con fitti tubercoli bianchi sulla pagina superiore. Fiori tubulosi di
colore giallo con anello purpureo. Fiorisce a fine inverno-inizio primavera.
(Deanna Farina)
93. Ceropegia linearis E. Mey. subsp. woodii (Schltr.) H. Huber – Apocynaceae –
A4/B3 DE L(I) M O U V Succulenta dotata di un fusto basale (caudice) da cui
dipartono numerosi, esili steli ricadenti, rossastri, con foglie alterne,
subrotondeggianti, di colore verde chiaro o verde glauco, con macchie più scure.
I fiori compaiono in estate e sono simili a piccole ampolle rosa con peli neri
all’apice. Seguono frutti lunghi e appuntiti, rossastri, che contengono numerosi
semi piatti, dotati di un lungo pappo bianco. Non deve essere mai annaffiata in
39
inverno. Cresce bene in substrato per piante grasse. Origine: Sud Africa (dallo
Zimbabwe alla provincia del Capo orientale). Non rustica (Z10). (Renzo Bigotti)
94. Chasmanthe aethiopica (L.) N.E.Br. – Iridaceae – A3 DE I MN Q VZ
Perenne bulbosa sempreverde, alta fino a 70 cm, con foglie lineari-lanceolate,
lunghe 60-70 cm, che formano un ventaglio appiattito alla base della pianta.
Fiori dalla primavera all’estate, di colore rosso aragosta con gola marrone, riuniti
in racemi spiciformi, lunghi fino a 18 cm. Predilige terreni umidi, ma ben
drenati. Non molto rustica (Z9). (Pasquale Iacomino, Celestino Mazzocchi )
95. Chasmanthium latifolium (Michx.) Yates (Uniola latifolia) – Poaceae – A2 DF
H MN O U Erbacea perenne decidua alta fino a 80 cm. I fusti, eretti, portano
foglie ovate-lanceolate, verdi chiare, simili a quelle dei bambù. Sugli apici si
formano spighette appiattite brunastre, pendule e persistenti durante l’inverno.
Preferisce terreni freschi ed umidi e tende a disseminarsi spontaneamente. E’
diffusa negli Stati Uniti orientali e nel nord del Messico. Rustica. (Gerardina
Giovannardi)
96. Chilopsis linearis (Cav.) Sweet var. linearis (Chilopsis saligna) – Bignoniaceae –
B1/C1 DE H M O UV X1 Arbusto sempreverde o piccolo albero di 2-8 m con
giovani rami densamente tomentosi, glabri il 2° anno. Foglie alternate lineari di
10-15 (30) cm per 2-4 mm. Fiori in racemi terminali con corolla bianca o lilla
con gola macchiata di giallo in maggio, frutto a capsula di 15-30 cm. Vive nelle
zone desertiche o costiere aride ed ama terreno leggero e ben drenato (non
tollera terreni umidi) ed esposizione in pieno sole. Zona d’origine: S.O. US.A.,
N. Messico; buona rusticità (Z8). (Liubina Soravito Debeni)
Chilopsis saligna: vedi Chilopsis linearis (Cav.) Sweet var. linearis
Chirita tamiana B.L. Burtt. ‘Maysie’ vedi Primulina tamiana (B.L.Burtt) Mich. Möller
& A. Weber ‘Maysie’
97. Chrysanthemum segetum L. – Asteraceae – A1 E M O U X1 X2 Y Erbacea
annua spontanea in Italia soprattutto nel centro e nel settentrione. Foglie verdi,
glauche, carnose, lanceolate e fusti fioriferi alti 2-6 dm. Fiori primaverili in
capolini piuttosto grandi (2-4 cm), gialli. (Pasquale Iacomino)
98. Cistus incanus L. – Cistaceae – B1 DE H M O U X1 Y Arbusto spontaneo
nella parte meridionale dell’Europa. Ha portamento eretto, molto ramificato con
foglie pubescenti di colore grigio argenteo. I fiori, vistosi (5-7 cm), sbocciano in
primavera e sono di colore rosa porpora con macchia gialla alla base dei petali.
Questo arbusto raggiunge l’altezza di 1 m ed è di buona rusticità (Z8). (Celestino
Mazzocchi )
99. Cistus laurifolius L. – Cistaceae – B1 DE H MN O U X1 Y Arbusto
sempreverde con foglie ovate, ondulate, pubescenti, di colore verde scuro. Fiori
del diametro di 5–6 cm, bianchi con macchia gialla. Spontaneo in Italia, ma raro.
(Z7). (Tonino Chiarini, Index 2012)
100. Cistus monspeliensis L. – Cistaceae – B1 DE H MN O U X1 Y Arbusto
(m 1-1,50) con portamento compatto e foglie lineari, lanceolate, rugose, viscose,
sessili, di colore verde scuro. Fiori bianchi in cime in primavera-estate. (Z8).
(Gianandrea Giovannardi, Maria Donata Forasassi, Celestino Mazzocchi)
101. Cistus salvifolius L. – Cistaceae – B1 E H M O UV X1 Y Arbusto
sempreverde, cespitoso, alto 30–60 cm (raramente 1 m), grigio, tomentoso.
Foglie opposte, picciolate, da ovali a ellittiche, rugose, scabre e pelose. I fiori,
40
appariscenti e grandi, sono costituiti da cinque petali bianchi, leggermente incisi,
con un grosso ciuffo di stami gialli al centro. Specie spontanea in tutta l’area
mediterranea. Predilige terreni rocciosi, sassosi ed aridi. Resiste molto bene alla
siccità. Fiorisce da maggio a luglio. (Z8). (Pasquale Iacomino, Consuelo Messeri)
102. Clematis integrifolia L. – Ranunculaceae – A2 E H N OQ U(Z) Y
Erbacea perenne decidua alta 30-60 cm, con fusti eretti e foglie opposte intere,
lanceolate, ciliate sul bordo. Fiori da maggio a giugno isolati, campanulati, con
petali blu o violacei con l’apice spesso ripiegato all’infuori. Specie eurosiberiana,
segnalata anche in Italia, nel Friuli meridionale. Preferisce prati umidi ed è
perfettamente rustica (Z3). (Aldo Almici, Deanna Farina)
Clematis ‘Lawsoniana’: vediClematis x lawsoniana And.-Henry ex T. Moore &
Jackman
103. Clematis x lawsoniana And.-Henry ex T. Moore & Jackman (Clematis
‘Lawsoniana’) – Ranunculaceae – B4 E H M Q U Erbacea perenne
rampicante, alta fino a 5 m, decidua e con foglie solitamente ternate. Fiori del
diametro di 14-15 cm, con petali porpora-bluastri e solcati da venature più scure;
le antere sono brune. Fiorisce in maggio-giugno e può rifiorire all’inizio
dell’autunno. Ibrido ottenuto nel 1870 dall’incrocio di C. lanuginosa e C.
‘Fortunei’. Rustica (Z4). (Daniele Guidi)
104. Cleome hassleriana Chodat. (C. pungens, C. spinosa) – Capparidaceae –
A1 E MN O U Erbacea annuale con fusti eretti (1-1,5 m), tomentosi e foglie 57 palmate, finemente dentate, ricoperte di peli ghiandolari, lunghe 10-12 cm. In
estate si schiudono i fiori di 2-3 cm, riuniti in densi racemi terminali, di colore
bianco, rosa o porpora, fortemente profumati. Specie originaria dell’Argentina,
Paraguay, Uruguay, S. Brasile. (Pietro Rodaro, Daniele Guidi, Liubina Soravito
Debeni)
105. Cleome hassleriana Chodat. ‘Alba’ – Capparidaceae – A1 E MN O U
Come la precedente, ma fiori interamente bianchi. (Nanda Dalle Luche)
Cleome pungens: vedi Cleome hassleriana Chodat.
Cleome spinosa: vedi Cleome hassleriana Chodat.
106. Clerodendron trichotomum Thunb. – Verbenaceae – B2/C2 EF H M O
U Alberello o arbusto (max 6 m) a foglie caduche, opposte, verde scuro, ovate di
10x20 cm. Fiorisce alla fine dell’estate in cime erette di 20 cm, che portano
numerosi fiori bianchi di 3 cm, profumati, sorretti dal calice rosso. Seguono
frutti (bacche) di colore blu brillante, a lungo persistenti sulla pianta. Specie
diffusa in Giappone, di ottima rusticità (Z7). (Pasquale Iacomino)
107. Clitoria ternatea L. – Fabaceae – B4 DE L M O U X1 Erbacea
rampicante con foglie ellittiche. I fiori sono ascellari, singoli o appaiati. Le
corolle sono grandi, blu chiaro con centro giallo. Fiorisce dall’estate all’autunno.
Originaria dell’Asia tropicale. (Z10). (Daniele Guidi, Renzo Bigotti)
108. Clivia miniata Regel ‘Lutea’ – Amaryllidaceae – A3 E I N R V Specie
con radici tuberizzate. Foglie lineari, di 60 × 3-7 cm. Infiorescenza lunga fino a
45 cm portante 12-20 fiori. Fiori imbutiformi, lunghi fino a 10 cm, di colore
giallo. Seguono bacche rotondeggianti sempre di colore giallo. (Z9) (Pasquale
Naccarati)
109. Coccinia quinqueloba (Thunb.) Cogn. – Cucurbitaceae – A3 DF I M
OP STV Specie caudiciforme (con caudice di anche 15 cm), tuberosa, con foglie
41
5lobate, simili quelle del fico e commestibili; fusti striscianti che possono
arrivare a oltre 4 m. Fiori gialli in estate, dioici, giallo crema, cui seguono – su
piante femminili – piccoli frutti cilindrici (3-4 cm), rossi con macchie bianche.
Specie endemica del S. Africa, di scarsa rusticità (Z9). (Aquistati)
110. Coix lacrima-jobi L. – Poaceae – A1/A2 F I(H) M O U Graminacea alta
fino a 1,5 m interessante per la caratteristica infruttescenza composta da semi
ovato-globosi di 1,3 cm, bianco/grigi, tinti di blu o bruno, di consistenza vitrea.
Questi semi vengono utilizzati spesso per confezionare collane, rosari, ecc.
Originaria dell’Asia tropicale, questa specie può esser coltivata all’aperto in clima
mite (Z9) – dove spesso si comporta come perenne – o in zone più fredde (Z8),
ed allora come annuale. (Liubina Soravito Debeni)
111. Colutea arborescens L. – Fabaceae – B2 EF H M OQ U Y [Vescicaria]
Arbusto deciduo, alto fino a 4 m. Ha foglie penante, composte da foglioline
ovali, lunghe di 2,5 cm. Produce numerosi fiori papilionacei, di colore giallo, nel
periodo estivo, riuniti in gruppi di 10–13, seguiti da frutti vescicoloso–cartacei,
molto decorativi, contenenti semi reniformi. Terreno ordinario ben drenato, in
posizione preferibilmente assolata. Specie resistente alla siccità, spontanea in
Italia e tipica dell’area mediterranea. (Z5). (Fabrizio Govoni, Giuseppe
Marcucci)
112. Colvillea racemosa Bojer – Caesalpiniaceae – C1 DE L M OP U X1
Albero sempreverde (10-15 m) originario del Madagascar (Z10), con foglie
alterne, bipennate, formate da 20-30 foglioline ovate, ciascuna composta da 2030 segmenti lineari, rendendo così il fogliame molto simile a quello di una felce.
Fioritura spettacolare, simile a quella de Flamboyant (Delonix regia), formata da
anche 200 corolle di colore rosso scarlatto con stami gialli, riunite imponenti
racemi. (Acquistati)
113. Consolida regalis S.F. Gray (Delphinium consolida) – Ranunculaceae – A1 E
MN O U X1 Y [Fior cappuccio] Erbacea annuale un tempo comune, infestante
delle colture cerealicole, ora ormai rara. È alta 30-80 cm, con fusto ramoso e
foglie pennatosette. Alla fine della primavera si manifestano fiori azzurro-viola
in pannocchie, simili a quelli dell’aquilegia. (Pasquale Iacomino)
114. Convolvulus cantabrica L. – Convolvulaceae – A2 E H(I) M OQ UV Y
Erbacea perenne con rizoma legnoso, alta 10-50 cm, ha foglie sessili,
oblolanceolate o lineari. Infiorescenze costituite da fiori penduli di colore rosa,
larghi 1.5-2.5 cm, che compaiono in estate. Luogo di origine: Sud Europa. (Z8).
(Elisabetta Silicani)
115. Coreopsis grandiflora Hogg. Ex Sweet. ‘Sunray’ – Asteraceae – A2 E H
M O U Erbacea perenne alta fino a 3 m con fusti ramificati portanti foglie
grandi fino a 10 cm, le inferiori irregolarmente divise, le superiori 3-5 partite.
Fiori in tarda primavera-estate, numerosi, doppi in questa cultivar, grandi (6-8
cm), di colore giallo, più scuri al centro e con i petali sfrangiati all’apice. La
specie è originaria di aree comprese fra il Missouri e il Kansas fino al Texas e al
N. Carolina. Buona rusticità (Z7). (Teresa Ciccu)
116. Cornus capitata Wallich. – Cornaceae – B1/C1 EF H M OQ U Noto
come “albero delle fragole”, questo sempreverde a portamento
arbustivo/arborescente presenta foglie ovate (5-12 cm), verde scuro e fiorellini
che si schiudono in estate, bianchi, circondati da 4 brattee bianche di 3-4 x 4-8
42
cm. Frutti simili a fragoloni (2,5-3 cm), verdi inizialmente, poi rossi a maturità,
molto decorativi, eduli ma piuttosto insipidi o amarognoli. Specie originaria
dell’Himalaya e della Cina, si può coltivare all’aperto in buona parte d’Italia (Z8).
(Orto Bot. di Lucca)
117. Cornus mas L. ‘Aureo Elegantissima’ – Cornaceae – B2 DE H MN OQ
U Arbusto deciduo a lenta crescita, che può arrivare a 3-4 m, con foglie ovate (410 cm), verdi scuro con margine più o meno bordato di giallo. In posizioni di
pieno sole il fogliame variegato può bruciarsi, quindi sono preferibili posizioni in
mezz’ombra. Fioritura precoce (mese di febbraio) e vistosa, costituita da
numerosissimi fiorellini color giallo vivo. La specie selvatica è spontanea nei
boschi di tutta Europa e del N.O. dell’Asia; assai rustico (Z5). (Aldo Almici)
118. Cornus sanguinea L. – Cornaceae – B2 EF H MN OQ U X3 Y Arbusto
spogliante (2-4 m) con foglie ovato-ellittiche, verde da giovani poi rossastro, come
anche i giovani germogli. Fiori bianchi, piccoli, in primavera, riuniti in ombrelle di
5-10 cm, cui seguono frutti nerastri, persistenti a lungo sulla pianta. Molto
utilizzato in passato per farne siepi. (Pasquale Iacomino)
119. Coronilla valentina L. subsp. glauca (L.) Batt. – Fabaceae – B1 E H M O
U Y Piccolo arbusto sempreverde con fusti legnosi e tenaci, riccamente fogliosi.
Foglie imparipennate con 5–9 segmenti obovati, con apice ottuso mucronato.
Presenza di stipole membranacee alla base delle foglie. Fiori papilionacei gialli
riuniti in ombrelle 4–12 flore portate da lunghi peduncoli. Frutto a baccello con
1 o più articoli. Si tratta di una specie mediterranea che vive sulle rupi calcaree e
nelle garighe. Prima della semina primaverile si consiglia la scarificazione
meccanica. (Z8). (Index 2012)
120. Cotinus coggygria Scop. – Anacardiaceae – B2 DEG H QR UV [Albero
della nebbia; Scotano] Arbusto spogliante, alto fino a 5 m, con odore resinoso.
Foglie obovate (2-3,5x3,5-6 cm) verde glauco, rosso acceso in autunno. Fiori
piccoli, giallo-verdi, in pannocchia eretta (10-20 cm) con peduncoli filiformi,
ramificati, lanuginosi, da cui deriva il nome popolare di cui sopra. Specie
spontanea in Cina e nel Sud Europa, assai rustica (Z5). (Pasquale Iacomino)
121. Cotoneaster microphyllus Wallich ex Lindl. – Rosaceae – B1 DEF H
OQ U Basso arbusto sempreverde, a portamento tappezzante; si espande anche
per più di 3 m. Foglie ovate, piccole (0,5-1 cm), verde scuro, lucide di sopra,
grige al rovescio. Fiori bianchi (0,5 cm), generalmente solitari, ma anche in
gruppi di 2-3, in maggio-giugno. Frutti globosi, rosso scarlatto, persistenti. Zona
d’origine: Himalaya. Rusticità completa (Z5). (Pasquale Iacomino)
122. Crataegus laevigata (Poir.) DC. ‘Coccinea Plena’ (C. laevigata ‘Paul
Scarlet’) – Rosaceae – C2 E H MN O U X1 X2 X3 Cultivar prodotta in
Inghilterra nel 1858. Piccolo albero deciduo, alto fino a 6 m, molto ornamentale.
Foglie a tre-cinque lobi. I fiori, di colore rosa intenso, riuniti in corimbi, che si
schiudono in maggio. Predilige terreni argillosi, profondi. Zona di origine della
specie: Europa. (Z5). (Pasquale Naccarati)
Crataegus laevigata ‘Paul Scarlet’: vedi Crataegus laevigata (Poir.) DC. ‘Coccinea
Plena’
123. Cucumis africanus L. f. – Cucurbitaceae – A2B4 DF I M O V Erbacea
perenne rampicante o strisciante con fusti annuali che si originano da una radice
tuberosa. Foglie simili a quelle dell’anguria, profondamente lobate e ruvide. La
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specie è monoica, per cui porta sia fiori maschili che femminili sulla stessa
pianta, di colore giallo, larghi fino a 10 mm. Interessanti sono i frutti, simili a
piccoli cetrioli, (circa 6 cm) a forma di uovo, di colore verde scuro striati di verde
chiaro e coperti da grossi e corti peli simili ad aculei. I frutti sono molto
decorativi, ma non sono commestibili in quanto contengono una sostanza
tossica molto amara. Luogo di origine: sud Africa, prediligendo suoli sabbiosi.
(Z9). (Mirella Del Dottore)
124. Cupressus lusitanica Mill. – Cupressaceae – C1 G H M OQ U Conifera
di notevole sviluppo (10-30 m), a portamento conico-allargato e con
ramificazioni pendule. Fogliame squamiforme, grigio verde. Specie originaria del
Messico e del Guatemala, ciononostante di buona rusticità (Z8). (Orto Bot. di
Lucca)
125. Cynoglossum creticum Miller – Boraginaceae – A1 E H MN O U
Erbacea bienne presente un po’ ovunque in Italia, con caratteristico foglie di
colore grigio verde, lanceolate e fiori in cime scorpioidi alte 2-8 dm, formati da
corolle di 1 cm, striate di violetto su fondo chiaro. Fioritura primaverile.
(Pasquale Iacomino)
126. Cytisus aeolicus Guss. – Fabaceae – B1/C1 EG H M O UV Y
Endemismo delle isole Eolie dove forme un grosso arbusto (o un alberello) di 24 m, sempreverde, con rami glauco pruinosi. Foglie scure, coriacee, formate da
tre segmenti ellittici di 1,5x3-4 cm. Fiori in primavera riuniti in fascetti di tre,
formati da corolle gialle con vessillo lungo fino a 3 cm. Seguono legumi scuri,
falcati (Z8). (Giorgio Gaspari)
Cytisus battandieri: vedi Argyrocytisus battandieri (Maire) Reyn.
Cytisus triflorus: vedi Cytisus villosus Pourret
127. Cytisus villosus Pourret (C. triflorus) – Fabaceae – B2 EG H MN O U Y
Arbusto (1–2 m) con fusto legnoso e corteccia verde oliva; rami giovani bianco–
sericei. Foglie a 3 segmenti, piccole, verde scuro; fiori da 1 a 3 all’ascella delle
foglie, gialli, a fine inverno–primavera, cui segue un legume bianco argenteo.
Specie presenta anche in Italia, in aree O. e centro mediterranee, rustica (Z6)
(Pasquale Iacomino, Index 2012)
128. Datura innoxia Mill. (D. meteloides) – Solanaceae – A2 E I(H) M O U
Erbacea perenne, caratterizzata da fusti lunghi 1,5-2 m, radici carnose e foglie
grAandi (20x18 cm), di colore grigio-verde. Fiori a forma di tromba, lunghi 1520 cm, con corolla a 5 lobi, di colore variabile, sulle tonalità del rosa. Da
coltivare in siti protetti, in pieno sole. (Z9). (Giorgio Gaspari, Daniele Guidi)
129. Datura metel L. ‘Fastuosa’ – Solanaceae – A2/A3 E H M O U Erbacea
perenne caratterizzata da fusti color mogano lucente, lunghi 1,5-2 m, radici
carnose (da cui la pianta rivegeta ogni anno) e foglie grandi (20x18 cm). Molto
fiorifera. I fiori, profumati, a forma di tromba, sono doppi e lunghi fino a 20
cm; la corolla è di colore bianco all’interno, mentre esternamente è violaporpora. Da coltivare in pieno sole e proteggere con pacciamauture alla base.
Zona d’origine: S. Cina (Z8). (Irene Antonioli, Angelo Lippi, Costanza Stagetti)
Datura meteloides: vedi Datura innoxia Mill.
Daubentonia punicea DC.: vedi Sesbania punicea (Cav.) Benth.
130. Decaisnea fargesii Franch. – Lardizabalaceae – B2 EF H MN OR U
Arbusto deciduo 3-3,5 m) con numerosi fusti eretti e rami midollosi, ricchi di
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gemme. Foglie pennate, lunghe 60-90 cm, composte da 13-25 foglioline,
ciascuna di 7-15x 5-10 cm. I fiori sono prodotti in panicoli penduli di 25-50 cm
e ciascun fiore è di colore verde giallognolo, di 3-6 cm di diametro, composto da
6 sepali. Segue, anche sa raramente, la produzione di frutti simili a legumi di
colore verdastro-giallo o bluastro, lunghi 7-10 cm ripieni di un sostanza
glutinosa, trasparente, gelatinosa, edule e contenente numerosi semi neri di 1
cm. Specie originaria dell’O. della Cina, di ottima rusticità (Z7). (Acquistati)
131. Decodon verticillatus (L.) Elliott – Lythraceae – A2/B5 E H M OQ U
X1 Pianta erbacea perenne con base legnosa. Fusti alti fino ad oltre 1 m, spesso
decombenti. Foglie lanceolate (10-15 x 3-4 cm) di colore verde intenso, opposte
o in verticilli di 3-4. Fiori porpora raccolti in infiorescenze compatte che si
sviluppano all’ ascella delle foglie e in posizione apicale. La fioritura avviene in
estate. Specie tipica di zone palustri e dei bordi dei corsi d’acqua.
Completamente rustica (Z3). Luogo d’origine: Stati Uniti. (Acquistati)
132. Dendrocalamus giganteus Munro – Poaceae – A2 DG L M OU
Erbacea perenne sempreverde. Culmi robusti, verdi-bluastri, ricoperti spesso di
uno strato ceroso biancastro, alti fino a 25-35 m e del diametro di 15-25 cm.
Foglie ovate-lanceolate (15-50 x 3-10 cm). Vive nelle foreste tropicali umide del
sudest asiatico ed è ampiamente coltivato per le sue canne, utilizzate come
materiale da costruzione o per la realizzazione di manufatti. E’ considerata la
specie di bambù più alta del mondo. Non rustica (Z10). (Acquistati)
Delphinium consolida: vedi Consolida regalis S.F. Gray
133. Desmodium canadense (L.) DC. – Fabaceae – A2 E H M OQ UV
Erbacea perenne rustica, decidua, che produce steli portanti in estate spettacolari
infiorescenze a pannocchia, coperte da fiori rosa scuro simili a quelli del pisello.
Predilige terreni asciutti. È originaria del N. America, dove cresce in prati e
boschi aperti. Rustica (Z7). (Faliero Ciomei, Pasquale Naccarati, Index 2012)
134. Digitalis ferruginea L. – Scrophulariaceae – A2 E H MN OP U X1 Y
Erbacea perenne spontanea nel centro-sud Italia nei boschi cedui e nelle radure.
Di notevoli dimensioni (60-120 cm), presenta foglie basali lineari-spatolate,
pubescenti al bordo e sotto; le infiorescenze si manifestano in estate e sono
composte da numerose corolle giallastre, venate di porpora. (Pasquale Naccarati)
135. Digitalis purpurea L. ‘Alba’ – Scrophulariaceae – A1/A2 E H MN OQ
U X1 [Digitale] Erbacea bienne o perenne di breve durata con foglie di 10-25
cm in rosetta basale, molto tomentose, ovato-lanceolate, verde scuro. Fiori in
estate, in spighe unilaterali alte fino a 1,5 m, portanti corolle tubolose grandi (5-6
cm), di colore bianco, macchiate più scuro all’interno. (Consuelo Messeri)
136. Digitalis purpurea L. ‘Candy Mountain’ – Scrophulariaceae – A1 E H
MN P U X1 Erbacea bienne con foglie principalmente basali, rugose; gli steli
fioriferi portano numerose corolle grandi, campanulate, riunite in spighe
unilaterali di oltre 50 cm, di colore rosa acceso in questa cultivar. Fioritura:
tardo primaverile-estiva. La specie è spontanea nelle regioni a ovest del
Mediterraneo, di buona rusticità (Z7). (Mirella Del Dottore)
Doxantha unguis-cati: vedi Macfadyena unguis-cati (L.) A. Gentry
137. Ecballium elaterium (L.) A.Richard – Cucurbitaceae – A1 F I M O Z
[Cocomero asinino; Schizzi; Sputaveleno] Erbacea perenne, verrucosa ed ispida,
a fusto prostrato, succulento. Foglie: da ovali a più o meno astate. Fiori da
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maggio ad agosto, di 1-2 cm, giallastri, monoici, i maschili e i femminili all’ascella
della stessa foglia, ma su peduncoli distinti. Frutto verdastro, che a maturità si
stacca dal peduncolo e lancia a distanza i semi dal foro apertosi nel punto di
distacco. Vive preferibilmente nei terreni incolti, nelle macerie, lungo le strade.
(Z8). (Patrizia Ianne)
138. Echinacea angustifolia DC. – Asteraceae – A2 E H M O U Erbacea
perenne eretta, con fusti fioriferi alti fino a 120 cm. Foglie lanceolate, lunghe 1015 cm, intere; fiori di 10-15 cm alla fine della primavera, di colore rosa porpora
con disco conico arancio-marrone. Zona d’origine: dal Texas al Canada. Perfetta
rusticità (Z3). Utilizzata in medicina alternativa come immunostimolante e per
curare le affezioni dell’apparato respiratorio. (Enrico Zarri)
139. Echinacea pallida (Nutt.) Nutt. – Asteraceae – A2 E H MN O U
Erbacea perenne alta 50-100 cm in fioritura. Foglie ovato-lanceolate con tre
nervature prominenti; steli fioriferi verdi, maculati di porpora, portanti all’apice
capolini di 2,5-7 cm con centro scuro e petali rosa porpora, ricadenti. Fioritura
tardo primaverile-estiva. Specie originaria delle regioni centrali degli USA, di
ottima rusticità (Z6). (Silvana Riccabone)
140. Echium vulgare L. – Boraginaceae – A1 E H M OQ U X1 Y PiantA
erbacea biennale che presenta fusti eretti, alti fino ad 1 m e ricoperti di peli
ispidi. Foglie basali riunite in rosetta, lancelolate-spatolate e lunghe 1,5 x 10 cm.
Infiorescenza cilindrica o piramidale formata da fiori grandi 1,5-2 cm, con
corolla a tubo rivestita di peli anche internamente; il colore varia, durante la
fioritura, dal rosa-rosso al viola-blu. La fioritura avviene nel periodo primaverileestivo. Luogo di origine: Europa. Rustica (Z6). (Progetto “Wildflowers”)
141. Ennealophus euryandrus (Griseb) Ravenna (Herbertia euryandra) –
Iridaceae – A3 E I MN O U Specie bulbosa originaria delle Ande argentine,
alta 25–30 cm. Foglie ensiformi, con nervature in rilevo, che si sviluppano lungo
il fusto. Fiori costituiti da 6 tepali di cui 3 più grandi e 3 molto più piccoli e a
forma di coppa, di colore azzurro–violaceo. Ogni fiore dura un solo giorno, ma
la pianta ne produce in continuazione per almeno un mese. Fiorisce in estate. In
natura cresce in zone umide che si asciugano parzialmente durante l’inverno.
(Z9). (Daniele Doro)
142. Epilobium angustifolium L. – Oenotheraceae – A2 E H MN O U X1
X2 Y Erbacea perenne di montagna, originaria dell’emisfero Nord,
perfettamente rustica (Z3). Fusti fino a 1,5 m con foglie lineari-lanceolate (12,5x0,5-0,8 cm). Infiorescenza apicale di 30-50 cm, composta di numerosi fiori
rosa pallido o rosa porpora alla fine della primavera. Coltivare, specie in pianura,
a mezz’ombra. (Pasquale Iacomino)
143. Erodium pelargoniiflorum Boiss. & Heldz. – Geraniaceae – A2 DE H
MN O U Erbacea perenne alta fino a 30 cm, con fusti ramificati, legnosi alla
base. Foglie ovato-cordate, a volte lobate, con margini dentati, le basali di 4 cm.
Fiori di 2 cm riuniti in ombrelle di 4-10; sono di colore bianco, con 2 macchie
porpora superiormente. Fioritura estiva. Specie originaria dell’Anatolia, di ottima
rusticità (Z6). (Pasquale Iacomino)
144. Eryngium alpinum L. – Apiaceae – A2 E H M Q U Y Pianta erbacea
perenne con fusti eretti, alti 30-70 cm, verdi- glaucescenti e dotati di foglie
caulinari spinose bluastre. Foglie basali intere, verdi, di forma ovoidale e con
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margine irregolarmente dentato. Fiori riuniti in capolini ovoidi terminali, blu
violacei a maturità e molto appariscenti. La fioritura avviene in estate. Specie
endemica della catena alpina. Completamente rustica. (Silvana Riccabone)
145. Eryngium planum L. – Apiaceae – A2 DE H MN O U Erbacea perenne.
Le foglie basali sono cuoriformi, intere; le altre sono 5partite, dentate. In luglioagosto produce infiorescenze di colore blu intenso. Zona d’origine: E. Europa.
Ottima rusticità (Z4). (Massimo Cantoni)
146. Erythrina crista–galli L. – Fabaceae – B2/C2 DE H M OP U Arbusto
che può diventare anche albero in climi non troppo freddi (Z8). Rami con spine
corte, arcuati e foglie composte di tre foglioline triangolari–oblunghe, lunghe
fino a 10 cm, spinose sul picciolo. In primavera/estate (e anche successivamente,
pur se in tono minore) produce infiorescenze lunghe 30–60 cm composte da
fiori papilionacei di 5–6 cm di colore rosso intenso. Pur se abbastanza rustica, è
bene coltivare questa specie in siti protetti ed in pieno sole; terreno ben drenato.
Zona d’origine: Bolivia, Argentina (Z8). (Index 2012)
147. Eucalyptus delegatensis R.T. Baker – Myrtaceae – C1 D I M R V
Albero di alto fusto (Alpine ash o frassino alpino) con corteccia fibrosa scura
alla base, liscia e bianca in alto. Foglie giovanili ellittico–ovate,sessili, glauche; le
adulte, verde brillante, diventano lanceolato–falcate. Frutti ovoidi piriformi.
Origine: sud ovest Australia e Tasmania (Z9). (Index 2012)
148. Eucalyptus laeliae Podger & Chippend. – Myrtaceae – C1 D I M R V
Piccolo – medio albero dalla corteccia bianca, per cui rientra nei ghost gums o
eucalitti fantasma, ma che in Autunno diventa giallastra. Foglie giovanili ovate,
sessili, che si trasformano in adulte lanceolate e falcate. (Z9) (Index 2012)
149. Eugenia myrtifolia Roxb. – Myrtaceae – B1 DEF I M OP U X1 X3
Arbusto (2-3 m.) sempreverde con foglie ovato-acuminate (3-5x1,5-3 cm.), verde
scuro, lucide superiormente. Fiori in estate, con numerosissimi stami bianchi e
antere gialle. Frutti di 1 cm., rossi a maturità. Originaria dell’Australia, questa
specie può vivere all’aperto solo in climi miti (Z9), ma è possibile coltivarla in
vaso per molti anni. (Luigi Adami)
150. Euonymus lucidus D. Don (E. pendulus) – Celastraceae – B1 DE H M
OR U X3 Arbusto sempreverde di notevoli dimensioni (3-4 m) con rami glabri,
cerosi. Foglie ovali lunghe 8-13 cm, dentate, rossastre quando giovani, poi verde
scuro, lucide. Fiori piccoli, bianchi, profumati, riuniti in cime più o meno
pendule, in Agosto. Specie originaria delle regioni Himalayane, ciononostante,
non troppo rustica (Z8). (Orto Bot. di Lucca)
Euonymus pendulus: vedi Euonymus lucidus D. Don
Euphorbia biglandulosa: vedi Euphorbia rigida Bieb.
151. Euphorbia characias L. – Euphorbiaceae – B1 DE H MN O UV
Cespuglio sempreverde (60-120 cm) con fusti eretti, pubescenti, sfumati
porpora, con foglie spatolate, acute, (1-2x5-15 cm) glauche, pubescenti, revolute
al bordo. A fine inverno-primavera compaiono i “fiori”, botanicamente ciazi,
giallo-verdi con ghiandole nettarifere porpora-nere, racchiusi da brattee
verdastre, in cime ombrelliformi lunghe 10-30 cm. Macchia mediterranea (Z8).
(Mirella Del Dottore)
152. Euphorbia lathyris L. – Euphorbiaceae – A1 DE H M OP U
[Catapunzia] Spontanea nelle regioni mediterranee. Sembra che questa pianta
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possegga la capacità di allontanare, con l’odore delle sue radici, le talpe dai
coltivi. A ciclo bienne, sviluppa fusti alti fino a 1,5 m, sui quali sono inserite, a
croce, foglie lineari (2,5x15 cm), verde bluastro. Fiori giallo-verdi in estate. Di
ottima rusticità, in terreni ben drenati (Z7). (Pasquale Iacomino, Fiorella Verona)
153. Euphorbia leuconeura (sez. Lacanthis) Boiss. – Euphorbiaceae – A4 G L
M OQ V Succulenta caudiciforme. Cespuglio eretto alto fino a 60 cm, con
branche a sezione rombica-pentagonale, angoli frangiati con morbide spine
marroni. Foglie obovate allungate (4 x 12 cm) con apice ottuso. In posizioni
molto luminose le venature diventano bianche. Fiori insignificanti. Luogo di
origine: Madagascar. Specie rara in coltivazione, delicata (Z10). (Giorgio
Gaspari)
154. Euphorbia rigida Bieb. (Euphorbia biglandulosa) – Euphorbiaceae – A2 EG
I(H) M U Erbacea perenne alta 30–50 cm, con fusti ascendenti non ramificati.
Foglie lanceolate, spesse e appiattite, quasi embriciate nella parte superiore dei
fusti. Infiorescenze composte da un’ombrella con 6–12 raggi, ognuno dei quali
porta 2 brattee rotondeggianti gialle, che racchiudono diversi fiori circondati da
4 ghiandole nettarifere, sempre gialle. Il frutto è una capsula rosso–purpurea,
pendula. Luogo di origine: dalla Regione mediterranea fino alla Crimea e
Caucaso occidentale. (Z8). (Index 2012)
155. Exochorda racemosa (Lindl.) Rehd. (E. grandiflora) – Rosaceae – B2 E H
MN O U Arbusto spogliante (2-3 m), con aspetto rotondeggiante, folto. Foglie
ovate, di 3x8 cm, verde chiaro di sopra, più scure al rovescio, glabre. Fiori
numerosi di 4 cm, bianco puro, in numero di 6-10, su racemi eretti di 10 cm in
primavera. Zona d’origine: N. Cina. Perfetta rusticità (Z4). (Renzo Bigotti)
156. Fargesia papyrifera T.P. Yi – Poaceae – A2 DG H M OU Bambù
perenne sempreverde dotato di culmi eretti bluastri, molto ornamentali, alti fino
a 7 m e del diametro di 2-5 cm. Foglie verdi chiare, lanceolate,10-18 x 1,5-2 cm.
Originario delle foreste d’alta quota dello Yunnann (Cina). Rustico. (Acquistati)
157. Ferula communis L. – Apiaceae – A2 DE I(H) M P UV X2 Y [Ferola;
Finocchiaccio] Robusta erbacea perenne, simile al comune finocchio selvatico,
ma molto più grande (2-3 m). Lo stelo è grosso e scanalato, ramificato, portante
numerose ombrelle gialle da marzo a giugno, con 20-40 raggi ciascuna. Le foglie
sono grandi, pennato-composte. L’ombrella terminale porta solo fiori femminili
giallicci ed è più corta delle laterali. Il midollo essiccato era un tempo usato
come esca per il fuoco. Originaria dell’Europa meridionale e occidentale, è
comune anche nella flora italiana, potenzialmente infestante. Buona rusticità
(Z8). (Pasquale Iacomino)
158. Ficus auriculata Lour. – Moraceae – C1 DF I M OR U(ST) Piccolo
albero sempreverde o semideciduo, a portamento allargato, alto circa 7 m. Foglie
cordate, molto grandi (fino a 50 cm), rosso intenso da giovani, poi verdi con
venature prominenti più chiare. I frutti, simili a piccoli fichi, sono portati in
grappoli direttamente sul tronco o sui rami principali. Pianta molto ornamentale,
preferisce pieno sole e riparo dal vento. Zona di provenienza: India, Cina
meridionale, S.E. Asia. Rusticità scarsa (Z9), ma può sopportare sporadiche
gelate. (Acquistati)
159. Ficus religiosa L. – Moraceae – C1 DG L M OR U(ST) Albero
sempreverde alto fino a 30 m e con diametro del fusto che può raggiungere i 3
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m. Presenta radici aeree che, partendo dai rami e toccando terra, formano nuovi
tronchi. Foglie cordate lunghe 15-20 cm a punta molto allungata. Zona di
provenienza: India, Cina meridionale, Indocina. Non rustico(Z10). (Acquistati)
Firmiana simplex: vedi Sterculia platanifolia L. f.
Fothergilla major: vedi Fothergilla monticola L.
160. Fothergilla monticola L. (Fothergilla major) – Hamamelidaceae – B2 DE
H MN OQ U Pianta arbustiva a foglie caduche, altezza fino a due metri, foglie
medio-grandi rotondate o cuoriformi (8-10 cm). Fiori bianchi, fragranti, in
spighe erette, formati da ciuffetti vistosi di sottili stami bianchi, tinti di rosa
all’apice. Fioritura primaverile. Decorativa anche per le foglie che cambiano
colore in autunno, dal giallo al rosso al bruno. Specie originaria del S.E degli
U.S.A. (M.ti Alleghany) di ottima rusticità (Z6). (Orto Bot. di Lucca)
161. Freesia laxa (Thunb.) Goldblatt & J.C. Manning (Anomatheca laxa) –
Iridaceae – A3 E I M O V Specie bulbosa annuale, alta 15–30 cm. Foglie
strettamente ensiformi disposte in un ampio ventaglio. Fiori lunghi 20–40 mm,
dotati di un lungo e stretto tubo con all’apice 6 tepali rossi con macchie più
scure disposti a gruppi di tre (tre superiori e tre inferiori). Cresce in luoghi
ombrosi ed umidi. Zona d’origine Sud Africa (Z8). (Ivo Berlucchi, Daniele
Doro, Pasquale Naccarati)
162. Freesia laxa (Thunb.) Goldblatt & J.C. Manning ‘Alba’ (Anomatheca laxa
‘Alba’) – Iridaceae – A3 E I MN Q U Specie bulbosa annuale, alta 15–30 cm.
Foglie strettamente ensiformi disposte in un ampio ventaglio. Fiori lunghi 20–40
mm, dotati di un lungo e stretto tubo con all’apice 6 tepali bianchi in questa
varietà, disposti a gruppi di tre (tre superiori e tre inferiori). Luogo di origine:
Sud Africa centro–orientale, specialmente lungo la costa, preferendo zone
ombrose ed umide. (Pasquale Iacomino, Index 2012)
163. Fremontodendron californicum (Torr.) Cov. – Sterculiaceae – B1/C1 E
H M OP U X1 Arbusto o alberello sempreverde , con fusti ricoperti da fitta
peluria e foglie arrotondate, con 3-7 lobi, di colore verde cupo. Fiori vistosi,
grandi (6 cm e più), giallo intenso, che si schiudono numerosi dalla primavera
all’estate. Pur essendo specie abbastanza rustica (Z8), è opportuno coltivarla in
zone soleggiate, magari vicino ad un muro. Evitare le potature e fare attenzione
a non danneggiare la fitta peluria che ricopre la pianta; altrimenti essa deperirà in
breve tempo. Zona d’origine: USA. (Deanna Farina)
164. Fuchsia boliviana Carrière – Oenotheraceae – B1 E I(H) N OR ST (V)
Arbusto compatto di 1-1,5 m, sempreverde, con foglie piuttosto larghe (anche
15 cm), ellittico-ovate, dentate. Fiori in estate di color rosso scuro, a forma di
tromba, molto lunghi (5-8 cm), in numerosi corimbi terminali penduli.
Originaria delle zone montuose della Bolivia, Guatemala, Ecuador e Argentina,
questa specie non tollera freddi consistenti (Z9), potendone tentare la
coltivazione in zone più fredde (Z8) in posizioni riparate. Tollera male anche
temperature troppo elevate. (Patrizia Ianne)
165. Fuchsia regia (Vand. Ex Vell.) Munz subsp. regia – Oenotheraceae – B4
E L MN P V Z [Lady’s pendent] Cespuglio rampicante o lianiforme con foglie
opposte o ternate, a margine lievemente dentato e brevi picciolate. Fiori più
grandi della specie e con gambo più lungo, emergente dal fogliame. Originaria
del Brasile. (Z10) (Patrizia Ianne)
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166. Gaillardia aristata Pursh – Asteraceae – A2 E H M O U X1 Erbacea
perenne, con foglie lanceolate grigio-verdi, alterne; fiori in capolini larghi 8-10
cm., con fiori del raggio giallo oro e fiori del disco rossi. Altezza 30/35 cm.
Terreno normale, ricco e ben drenato; esposizione in pieno sole. Buona rusticità
(Z8). (Pasquale Iacomino)
167. Gardenia thunbergia L. f. – Rubiaceae – B1 DE I MN ST – Arbusto
molto ramificato, che può raggiungere i 3 m di altezza e altrettanto in larghezza.
Le foglie sono ellittiche, acute, verde lucente, opposte o in gruppi di 4 o 5; i
fiori sono solitari, bianchi, molto profumati, con lungo tubo corollino che
termina in una corolla grande e si manifestano all’estremità dei rami. Ha radici
superficiali e trae molto beneficio da fertilizzanti, aggiunte di sostanza organica e
abbondanti annaffiature. Originaria delle foreste umide dell’Africa meridionale,
ha bisogno di una temperatura che non scenda sotto i 5°C. (Z9) (Pasquale
Iacomino)
168. Gaultheria pumila (L.f.) D.J. Middleton – Ericaceae – B1 DEF G1 H N
O SZ Piccolo arbusto prostrato alto 5-10 cm a foglie ottuse, piccole, coriacee,
lucide, verde scuro. Fiori ascellari, campanulati, penduli, bianchi, in tarda
primavera o estate, seguiti da frutti bianchi o rosa, eduli e di buon sapore. Cile.
(Z7). (Pasquale Iacomino)
169. Geranium maderense Yeo – Geraniaceae – A1/A2 DE I(H) N OP U(Z)
X1 Erbacea biennale o perenne di breve durata. Fusto robusto,rossastro (1-1,5
m), portante in cima un ciuffo di foglie palmate, lungamente picciolate, verde
brillante. In primavera porta una grande pannocchia (fino a 80 cm di diametro)
di fiori magenta. Pianta molto vistosa e insolita, di facile coltivazione in qualsiasi
terreno fresco a mezz’ombra. La fioritura conclude la vita della pianta ma sono
possibili ricacci dalla base. Endemica di Madera. Poco rustica (Z9/Z8). (Teresa
Ciccu)
170. Geranium sanguineum L. – Geraniaceae – A2 E H N OQ U (Z) X1 Y
Erbacea perenne (30-50 cm) con fusti ascendenti, ramosissimi, zigzaganti;
ingrossati ai nodi e pelosi. Foglie tomentose con piccioli corti (1-2 cm) e lamina
a contorno circolare (2-4 cm) , divisa in segmenti di 3-4 mm. Fiori su peduncoli
di 6-7 cm, a metà interrotti da una coppia di brattee; petali rosei, obovati (13x1518 mm), con 3-5 nervi più scuri, bilobi; antere violacee e stilo scarlatto. Presente
su tutto il territorio italiano, di ottima rusticità (Z5). (Pasquale Iacomino)
Geum chiloense Balb. Ex Ser. ‘Blazing Sunset’ vedi Geum quellyon Sweet ‘Blazing
Sunset’
171. Geum quellyon Sweet ‘Blazing Sunset’ (G. chiloense Balb. Ex Ser. ‘Blazing
Sunset’) – Rosaceae – A2 DE H MN OQ U
Erbacea perenne
semisempreverde con una rosetta basale formata da foglie compatte, ovatospatolate, color cioccolata in inverno. Fioritura abbondante e prolungata durante
la buona stagione portata da steli robusti; fiori semidoppi di un vistoso colore
rosso vermiglio. Rusticissima (Z4). (Mirella Del Dottore)
172. Gladiolus communis L. subsp. illyricus (WD.J. Koch) O. Bolòs & Vigo –
Iridaceae – A3 E H MN OR U Y [Gladiolo illirico] Bulbosa piuttosto rara
presente solo nel Friuli Venezia Giulia in prati umidi. Foglie molto strette e
relativamente corte; in tarda primavera porta, su steli di ½ m, fiori rosso
scarlatto con macchie bianche sui tepali inferiori. Rustica (Z6). (Index 2012)
50
173. Glaucium flavum Crantz. – Papaveraceae – A1/A2 DE M O U(V) Y
[Papavero di mare; Papavero cornuto] Erbacea perenne presente nelle zone
litoranee del bacino del Mediterraneo. Vive in luoghi sabbiosi e aridi. Presenta
eleganti foglie profondamente pennate, verde–glauco e interessanti fiori gialli,
grandi, simili ai papaveri. Fioritura prolungata per tutta l’estate. Forma ciuffi
densi molto decorativi. (Pasquale Iacomino, Enrico Zarri)
174. Gleditschia triacanthos L. – Fabaceae – C2 DG H M OP U Y [Falso
carrubo] Albero rustico (Z3), provvisto di robuste spine, con foglie composte,
caduche; produce piccoli fiori, cui seguono lunghi baccelli con semi avvolti in
una polpa dolciastra, commestibile. Zona d’origine: U.S.A. (Pianta
potenzialmente infestante) (Pasquale Iacomino, Index 2012)
175. Gleditsia triacanthos L. var. inermis (L.) Castigl. – Fabaceae – C2 DG
H M OP U Come la specie precedente, ma priva delle robuste spine. (Pianta
potenzialmente infestante) (Pasquale Iacomino, Index 2012)
Gloriosa rotschildiana: vedi Gloriosa superba L. var. rotschildiana
176. Gloriosa superba L. var. rotschildiana (G. rotschildiana) – Colchicaceae –
A3/B4 E I M O U(ST) Erbacea rampicante non rustica, alta fino a 2,5 m, con
grandi fiori rossi e gialli simili a gigli. Ama terreno ben drenato, sabbioso, fertile
ed esposizioni in pieno sole. Pianta che non tollera il freddo alle radici, può
essere coltivata in grossi vasi da tenere quasi asciutti e al caldo durante i mesi
invernali nelle zone ove anche sporadicamente gela. Zona d’origine: Africa
tropicale. (Giuseppe Marcucci)
177. Gomphrena globosa L. – Amaranthaceae – A1 DE M O U Erbacea
annuale con steli fioriferi alti fino a 50 cm, adatti ad essere essiccati. Foglie
oblunghe, bianco tomentose da giovani, lunghe 10-15 cm; infiorescenze globose
di 3-4 cm in estate, con brattee fiorali rosa, bianche o porpora. Zona d’origine:
Panama, Guatemala. (Mirella Del Dottore)
178. Gunnera manicata Lindl. Ex André – Gunneraceae – A2 D H MN
Q(O)R Z Specie rizomatosa di grosse dimensioni. Le foglie compaiono in
primavera ed arrivano fino a 2,4 m. di diametro, con un robusto picciolo, lungo
fino a 1,8 m., ruvido e scabroso. Le foglie hanno forma rotondeggiante, lobate
(circa venti lobi) e grossolanamente dentate, anch’esse ruvide., e costituiscono
l’attrattiva principale della pianta. In estate spuntano, direttamente dal rizoma,
grandi infiorescenze, costituite da numerosissimi fiorellini rosso-verdastri.
Predilige terreni umidi, in prossimità di stagni o laghetti. Luogo di origine:
Brasile e Colombia: (Z7). (Tonino Chiarini)
179. Habranthus tubispathus (L’Hérit) Traub. – Amaryllidaceae – A3 E I M
O U Bulbosa originaria di zone temperate del S. America, di scarsa rusticità
(Z9). Le foglie, strette, lunghe 15 cm, compaiono dopo la fioritura. Fiori in
primavera su scapi di 15 cm, formati da 6 tepali di 2-3 cm, giallo/arancio di
sopra, rosa grigio inferiormente, con strie rossastre. (Celestino Mazzocchi)
180. Hedera helix L. ‘Nigra’ – Araliaceae – B3 D H MN OQ U(V) X3
Rampicante sempreverde caratterizzato da foglie tri–perfogliate, lucide, di colore
verde molto scuro, con venature più chiare. Molto decorativa ed appariscente. I
semi germinano facilmente dopo un periodo di vernalizzazione. (Z5). (Pasquale
Iacomino)
51
181. Hedychium gardnerianum Ker-Gawl – Zingiberaceae – A3 E H M O
UZ Specie rizomatosa con foglie lanceolate, acuminate. Fioritura estiva in spighe
terminali, formate da numerose corolle di colore giallo con stami rossi. Specie
originaria del N. India, di buona rusticità (Z8) purchè abbondantemente
pacciamata in inverno. (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”)
182. Helianthemum nummularium (L.) Miller (H. vulgare) – Cistaceae – B1 E
H M OP U(V) Y Un eliantemo presente in molte zone aride d’Italia. Si tratta di
un piccolo arbusto (20–40 cm) con fusti legnosi e rami ascendenti, provvisto di
foglie stipolate, ellittiche, le più grandi di 2–3 cm. Fiori (4–5 cm) durante l’estate
in cime 4–7 flore, ± unilaterali; petali cuoriformi, generalmente gialli, ma anche
bianchi o rosei. Buona rusticità (Z8). (Pasquale Iacomino, Index 2012)
Helianthemum vulgare: vedi Helianthemum nummularium (L.) Miller
183. Helleborus foetidus L. – Ranunculaceae – A2/A3 DE H N OQ U(V) Y
[Elabro puzzolente] Specie con radici tuberose, alta 20-80 cm. Con foglie, di
colore verde scuro, per la maggior parte basali, palmato-partite, divise in 7-11
segmenti stretti e lineari, leggermente dentati sul bordo. Fiorisce in invernoprimavera, tra gennaio e aprile, emettendo uno scapo fiorale foglioso alla cui
sommità sbocciano i fiori riuniti in una lassa pannocchia pendula. I fiori, a
coppa, sono larghi 10-30 mm, di colore verde spesso arrossati all’apice. Cresce
spontaneo nei boschi secchi e rocciosi sia di collina che di montagna, nell’
Europa centrale e occidentale. (Z6). (Pasquale Iacomino)
184. Helleborus niger L. – Ranunculaceae – A2 D E H N R Y [Rosa di
Natale] Erbacea perenne il cui nome specifico deriva dal colore nero dei suoi
tipici rizomi orizzontali. Foglie con picciolo di 20-30 cm, con 7-9 segmenti acuti,
dentati all’apice. Fiori vistosi su scapi robusti, ,bianchi, piuttosto grandi (3-4 cm),
che fioriscono in pieno inverno. Specie di montagna spontanea in Italia (Z3).
(Nanda Dalle Luche, Mirella Del Dottore)
Hemerocallis flava: vedi Hemerocallis lilio-asphodelus L.
185. Hemerocallis lilio-asphodelus L. (H. flava) – Hemerocallidaceae – A3 E
H MN OQ U Y Specie perenne rizomatosa dotata di foglie lineari, scanalate
(30-50 x 1-2 cm) formanti cespi densi. Le infiorescenze, alte 50-100 cm, portano
3-8 fiori tubiformi gialli, profumati. Il frutto è una capsula trigona che contiene
semi neri di 5-7 mm. Oltre che in Siberia e in Cina, è spontanea anche in alcune
regione del nord Italia, dove è molto rara. Perfettamente rustica (Z3). (Liubina
Soravito Debeni)
186. Hemerocallis x hybrida Hort. ‘Stella de Oro’ – Hemerocallidaceae –
A3 E H MN O Erbacea perenne rizomatosa di piccole dimensioni, con foglie
nastriformi. Fioritura in racemi, composta da fiori imbutiformi che si schiudono
scalarmente durante tutta l’estate, di colore giallo chiaro con centro arancio in
questa cultivar. Rusticità completa (Z4). (Liubina Soravito Debeni)
Herbertia euryandra: vedi Ennealophus euryandrus (Griseb) Ravenna
187. Hesperaloe funifera (K. Koch.) Trel. – Agavaceae – A4 DG H M O V
Specie succulenta dotata di lunghe foglie (6 × 180 cm) acuminate, coriacee,
disposte in rosetta, con margini sfilacciati in grosse fibre bianche spesso
arricciolate. Infiorescenza alta fino a 2,5 m, ramificata in prossimità dell’apice.
Fiori della lunghezza di 3 cm, verdi sfumati di rosso. Luogo di origine: Messico
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nord–orientale. Buona rusticità, ma solo se il terreno rimane piuttosto asciutto
in inverno. (Z7) (Index 2012)
188. Hibiscus aculeatus Walter – Malvaceae – A2 E H M O UZ [Pineland
mallow] Erbacea perenne con lunghi steli erbaceo legnosi, stagionali. Foglie
alternate e decidue, trilobate e ruvide al tatto. Fiori lungo gli steli, vistosi, a petali
bianco-crema e rosso-mattone al centro, dal bordo dentellato. (Acquistati)
189. Hibiscus calyphyllus Cav. – Malvaceae – A2 E L M O Z Erbacea
perenne o arbustiva (2-3 m) con diffusa pubescenza irsuta. Foglie di 12x12 cm,
non lobate o 3lobate; fiori solitari vistosi (15-18 cm) con petali gialli sulfurei e
cuore marrone scuro. Africa tropicale (Z10). (Consuelo Messeri, Pasquale
Naccarati)
190. Hibiscus coccineus (Medik.) Walter – Malvaceae – A2 DE H M O U
Erbacea perenne alta fino a 3 m con foglie palmate. Fiori solitari di colore rosso
scuro con petali stretti alla base e corolla aperta. Stami molto evidenti. Originaria
della Florida e della Georgia (Z7). (Gianfranco Cucchiani, Fausto De Gregori,
Daniele Guidi, Consuelo Messeri)
191. Hibiscus moscheutos L. subsp. palustris (L.) R.T. Clausen – Malvaceae
– A2/B5 E H M O U Y Erbacea perenne, spontanea in zone umide del centro–
nord Italia e nota come H. palustris L. (sembra introdotta dal sud degli Stati Uniti
in epoche passate), con base legnosa alta fino a 2,5 m e steli pubescenti, stellati.
Foglie grandi da 8 a 22 cm, ovato–lanceolate. Fiori (8–10 cm), largamente
imbutiformi, rosa/rosso. Frutti in capsule di 3 cm ovoidali. Perfetta rusticità
(Z5).
191A) Thierry Strucco
191B) Silvana Riccabone
191C) Enrico Zarri (Y) [autoctono]
191D) Pasquale Iacomino
192. Hibiscus mutabilis L. – Malvaceae – B2/C2 DE H M O U Arbusto
spogliante, che può diventare anche un alberello (4-6 m) con portamento
allargato e foglie 3-5 palmate, verde intenso, lunghe fino a 20 cm, pubescenti al
rovescio per peli stellati. Fiori imbutiformi dalla tarda primavera all’autunno,
grandi 8-12 cm, riuniti in gruppi e di colore bianco-rosa con base più scura
quando si aprono, rosa scuro, alla sera quando si chiudono. Zona d’origine: Cina.
Buona rusticità (Z8). (Pasquale Iacomino, Consuelo Messeri)
193. Hibiscus pedunculatus L. f. – Malvaceae – A2 E I M OP U Erbacea
perenne semiarbustiva, alta fino a 2 m. Foglie trilobate, arrotondate all’apice,
ispide su entrambe le facce. Fiori ascellari, solitari, con diametro di 7 cm di
colore rosa pallido, porpora o lilla. Pianta originaria di un’area che va dal
Mozambico al Sud Africa (Z9). (Fausto De Gregori)
194. Hibiscus trionum L. – Malvaceae – A1/A2 DE L(I) M O U Y Erbacea
coltivata come annuale o perenne di breve durata, non rustica (Z10) alta fino a
1,2 m. Fioritura prolungata con fiori abbastanza grandi, gialli con gola porpora.
Adatta ad essere coltivata in grandi ciuffi. Zona d’origine: zone aride del tropico
dell’Asia e dell’Africa. (Ivo Berlucchi, Pasquale Naccarati)
195. Hippeastrum x hybrida Hort. ‘Carnival’ – Amaryllidaceae – A3 E I N
OR U(Z) Bulbosa che produce infiorescenze formate da fiori campanulati,
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grandi che, in questo ibrido, si presentano di colore bianco, solcati da striature
rosse e con gola bianco-verde. Scarsa rusticità (Z9). (Pasquale Iacomino)
196. Hosta plantaginea (Lam.) Asch. – Hostaceae – A2 DE H N OP UZ
Pianta erbacea perenne dotata di foglie ovato–cordate, glabre, di colore verde,
lunghe 14–25 cm e larghe 8–16 cm. La fioritura avviene dall’estate in poi, su steli
alti 40–80 cm. I fiori, bianchi e di forma campanulata (lunghezza 10–13 cm), si
aprono la notte, profumano e sono i più grandi fra le specie del genere Hosta.
Originaria di Cina e Giappone. Rustica (Z7). (Mirella Del Dottore)
197. Hoya kerrii Craib – Apocynaceae – B3 DE L MN P VZ [wax flore]
Rampicante fino a 3 m con rami verde pallido, glabri. Fogliame con elementi
obovato-cordati lunghi fino a 10cm. Ed oltre, verde lucido superiormente e
biancastro lanuginoso sulla lamina inferiore, collegati al fusto tramite robusti
piccioli. Fioritura ad ombrella di 20 elementi densamente villosi all’interno.
Corolla bianco crema e corona interna. Origine: Sud est asiatico.(Z10) (Osvaldo
Buosi)
198. Hoya obovata Decne. – Apocynaceae – B3 DE L MN P VZ [wax flore]
Rampicante con foglie opposte rotondeggianti, che si fanno più larghe
all’opposto del picciolo,verde scuro e maculate di chiaro superiormente,
biancastre inferiormente. Fiori ad ombrella con elementi rosati nella corolla e
rosso scuro nella corona interna. Asia sud orientale.(Z10). (Osvaldo Buosi)
199. Hyosciamus albus L. – Solanaceae – A1/A2 E H MN OQ U Y
[Giusquiamo bianco] Pianta annuale, biennale o perenne alta ffino a 80 cm, con
foglie ovali e dentate ricoperte da una fitta peluria. Fiori sessili riuniti in spighe
con corolla leggermente imbutiforme, larga fino a 3 cm, con 5 petali fusi
arrotondati all’apice, di colore giallo chiaro con gola violetto-nerastra. Tutte le
parti della pianta sono tossiche , in quanto contengono solanina. Specie molto
decorativa, spontanea nel Mediterraneo e nell’Europa orientale fino alla Russia.
Fiorisce in estate e in autunno. (Z7). (Fiorella Verona)
200. Hyoscyamus niger L. – Solanaceae – A1 D/E H M O/P Z Y
[Giusquiamo nero] Erbacea annuale o biennale a fusto eretto fino a 80 cm.
Foglie a lamina ovata dentato-lobata, villosa e vischiosa: le basali picciolate, le
cauline sessili. Presenta fiori campanulati a fondo giallo-pallido venato di
violetto, disposti in racemi, da Maggio ad Agosto. I frutti sono capsule ricoperte
dal calice, con denti pungenti e mucronati. Specie ruderale, che cresce
spontaneamente presso immondezzai, ovili e macerie, è una pianta altamente
tossica e velenosa (Z8). Distribuzione: dall’Europa al Giappone. (Deanna
Farina)
201. Iberis umbellata L. – Brassicaceae – A2 E H M Q V Y X1 X2 Erbacea
perenne con fusti eretti fino a 50 cm portanti infiorescenze a corimbo
ombrelliforme. Fiori roseo-purpurei, asimmetrici. Antesi da Maggio a Giugno,
impollinazione affidata a farfalle diurne e notturne, api. Foglie intere, le inferiori
lanceolate seghettate le cauline lanceolato-lineari. E’ diffusa nel bacino del
Mediterraneo, dove vive in praterie e radure aride e luoghi pietrosi fino a 13001600 m s.l.m. (Z6). Predilige posizioni soleggiate e terriccio permeabile. Per
ottenere piante vigorose si semina a fine Settembre e si procede alla messa a
dimora a fine inverno e in primavera. (Enrico Zarri)
Ibicella louisianica: vedi Proboscidea louisianica (Mill.) Thell.
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202. Idesia polycarpa Maxim. – Flaucurtiaceae – C2 EF H M O U Albero
dioico, spogliante, a portamento espanso, solitamente di 8-10 m in coltivazione.
Foglie di 10x15 cm, cordate, dentate, acuminate, lungamente picciolate, verde
scuro superiormente, glauche al rovescio. Fiorellini giallo-verdi; i maschili in
panicoli lunghi 10-12 cm, mentre i femminili, anch’essi riuniti in panicoli, sono
di dimensioni maggiori. Fioritura in giugno-luglio, cui segue la copiosa
produzione di frutticini bruni (naturalmente, solo su esemplari femminili!), che
diventano poi rossi e permangono a lungo sulla pianta, con notevole effetto
ornamentale. Zona d’origine: Giappone, Cina. Ottima rusticità (Z5). (Acquistati)
203. Ilex aquifolium L. ‘Aureomarginata’ – Aquifoliaceae – B1/B2 DF H
MN Q U X3 Arbusto o piccolo albero sempreverde. Foglie coriacee, lucide, a
lamina ovale-ellittica e con margine dentato. In questa cultivar le foglie verdi
scure sono bordate da un margine giallo-crema. I fiori, poco appariscenti,
presentano 4 piccoli petali bianchi. I frutti sono delle drupe globose di colore
rosso. La specie è spontanea anche in Italia. Rustica. (Pasquale Iacomino)
204. Ilex verticillata (L.) A. Gray – Aquifoliaceae – B2 F H MN OQ U X3
Arbusto deciduo (2-3 m) a portamento espanso. Foglie ovato-lanceolate (3-7 x
1-2,5 cm), poco consistenti, dentate. Fiori in primavera, numerosi, all’ascella
delle foglie. Seguono frutti rossi (4-5 mm), a lungo persistenti, numerosissimi,
sugli esemplari femminili. Specie originaria del N. America. Perfetta rusticità
(Z3). (Pasquale Iacomino)
205. Indigofera tinctoria L. – Fabaceae – B2 E H M OP U Arbusto deciduo
alto 1,5–2 m con foglie composte (4–7 paia) e fiori papilionacei disposti in
racemi arcuato–ascendenti, più brevi delle foglie, con petali di colore rosa–rosso,
spesso con la parte inferiore di essi di un contrastante blu scuro. Fioritura estiva.
Specie originaria del SE dell’Asia, di scarsa rusticità (Z9). (Giardino Botanico
“Clelia Durazzo Grimaldi”, Index 2012)
Involucraria wallichiana Seringe: vedi Trichosanthes wallichiana (Seringe) Wight
206. Ipomoea alba L. (Calonyction aculeatum) – Convolvulaceae – A1/B4 E I(H)
M O U Rampicante perenne, spesso coltivato come annuale, con fusti
sarmentosi ricoperti di aculei molli. Foglie ovate, trilobate, lunghe 10–18 cm,
verde scuro. Fiori in estate bianchi, imbutiformi, larghi 12–15 cm, verdastri nelle
venature, che si aprono la notte e sono soavemente profumati. Originaria delle
regioni tropicali di tutto il mondo, poco rustica (Z9). (Pasquale Iacomino,
Fiorella Verona, Index 2012)
Ipomoea caerulea: vedi Ipomoea hederacea (L.) Jacq.
207. Ipomoea hederacea (L.) Jacq. (Ipomoea caerulea) – Convolvulaceae – B4 E
M O U Rampicante annuale alto fino a 3 m, con fusti pelosi; foglie 3–12 cm,
ovate, generalmente trilobate, con apice acuto. Infiorescenze 2–5 flore; corolle di
2–4 cm imbutiformi, generalmente di colore blu scuro. Proveniente dal sud degli
U.S.A. e dall’Argentina. (Nanda Dalle Luche, Consuelo Messeri)
208. Ipomoea nil (L.) Roth. – (Pharbitis hederacea) – Convolvulaceae – A1 E M
O U Rampicante annuale che raggiunge 3 m di altezza al massimo. Le foglie
sono cordate, trilobate e i fiori, che vengono prodotti a profusione durante
l’estate, sono imbutiformi e di colore blu chiaro. Originaria dei tropici. (Index
2012)
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209. Ipomoea nil (L.) Roth. ‘Nana’ – Convolvulaceae – A1 E M O U Si tratta
di una cultivar che raggiunge al massimo una trentina di centimetri di altezza con
portamento compatto. Le foglie sono cuoriformi e i fiori, che vengono prodotti
a profusione durante l’estate, sono imbutiformi di colore viola con margine
bianco. Insolita e particolare. (Pasquale Iacomino)
210. Ipomea nil (L.) Roth. ‘Scarlet O’Hara’ – Convolvulaceae – B4 E L M O
VZ Erbacea annuale rampicante , cultivar a fiore profondo rosso della più
conosciuta progenitrice. La foglia è tipicamente a 3 punte . La forma più classica
presenta un fiore uniformemente colorato, mentre forme più moderne risultano
bianche nella parte centrale. (Z10). (Consuelo Messeri)
211. Ipomoea purpurea (L.) Roth. ‘Carnival de Venice’ – Convolvulaceae –
A1/B4 E M O U Rampicante annuale (alto fino a 3 m) con foglie cordate,
intere. Questa cultivar presenta fiori imbutiformi con base bianca, solcata da
numerose striature blu o rosa, molto variabili da un esemplare all’altro.
(Consuelo Messeri)
212. Ipomoea purpurea (L.) Roth. ‘Celestial Mix’ – Convolvulaceae – A1 E
MN O U Cultivar caratterizzata da fiori di colore che varia dal bianco, al celeste
e al blu, con strisce di colore contrastante su ogni petalo. (Mirella Del Dottore)
213. Ipomoea quamoclit L. (Quamoclit pinnata) – Convolvulaceae – A1/B3 DE
M O UZ Rampicante annuale vigoroso (3 m) con foglie molto decorative,
pennatosette, e fiori rossi, numerosissimi, durante tutta l’estate. Resistente fino ai
primi freddi. Grazie alla sua vegetazione esuberante è adatto per coprire reti di
recinzione, spalliere, muretti. Originario dell’America tropicale, si adatta a
qualsiasi terreno e alla coltivazione in contenitore. (Gerardina Giovannardi,
Daniela Lualdi, Pietro Rodaro, Costanza Stagetti)
Iris domestica: vedi Belamcanda chinensis (L.) DC.
214. Iris lactea Pall. (I. biglumis) – Iridaceae – A3 E H M OQ UV Pianta
perenne rizomatosa originaria della Cina e dell’Asia Centrale. Foglie lineari
grigio–verde, larghe 3–7 mm e lunghe fino a 70 cm. Gli steli fiorali, alte 25–30
cm, portano fiori del diametro di 5–7 cm, viola–bluastri con marcate venature
bianche. Il frutto è una capsula cilindrica allungata. Predilige posizioni in pieno
sole e terreno drenato. Rustica (Z5). (Roberto Pellegrini)
215. Iris laevigata Fisch. ex Fisch. & C.A. Mey ‘Alba’ – Iridaceae – A2/B5 DE
H M Q S Pianta erbacea rizomatosa, con foglie ensiformi lisce al tatto e alte
fino a 70 cm. In questa cultivar i fiori, da 2 a 4 per stelo, sono bianchi con la
parte interna viola-bluastra; le ali sono 3 e presentano una striscia gialla nel
centro (segnale). La fioritura avviene da aprile e giugno. Necessita di terreno
costantemente umido e si presta alla coltivazione in vasche e laghetti. (Z4).
(Daniele Guidi)
216. Iris magnifica Vved. – Iridaceae – A3 EG H MN OQ UV Originaria
della Samarkanda ed altre regioni dell’Asia centrale, questa specie, di notevoli
dimensioni, porta foglie arcuate, verde lucido e in tarda primavera produce
grandi fiori blu-lavanda chiaro sfumati di bianco e macchiati di giallo. Rustica
(Z7). (Daniele Doro)
Iris ochroleuca: vedi Iris orientalis Mill.
217. Iris orientalis Mill. (I. ochroleuca) – Iridaceae – A3 E H MN OQ U Iris
rizomatoso con steli di 90 cm, ramificati. Foglie nastriformi (90x1–2 cm), fiori
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2–3 all’ascella di coppie di brattee cartacee, di colore bianco, giallo all’interno,
grandi (10 cm), con erfogli eretto di 8,5 cm;. Fioritura estiva. Specie originaria
del N.E della Grecia e dell’O. della Turchia, rustica (Z8). (Mirella Del Dottore)
218. Iris sanguinea Hornem. Ex Donn. – Iridaceae – A3 E H MN O U
Pianta rizomatosa con foglie nastriformi lunghe fino a 75 cm. I fiori, blu
porpora macchiati di bianco, si aprono all’inizio dell’estate. Originaria del sudest della Russia, della Corea e del Giappone. (Z5). (Daniele Doro)
219. Iris versicolor L. – Iridaceae – A3 E H MN OQ U(Z) Specie rizomatosa e
erfogliat, possiede lunghe e strette foglie ensiformi (60 cm), spesso arcuate,
verdi, con base violacea in primavera che sbiadisce in estate. Fiori appariscenti,
non barbati, di colore rosso porpora chiaro, in gruppi di 2-3 all’apice di scapi
della lunghezza di 90 cm.. Questa specie appartiene al gruppo delle Iris Laevigatae
e come tale è adatta per essere piantata ai bordi dei laghi, dove forma
rapidamente cespi compatti. Originaria del Canada e delle regioni settentrionali
degli Stati Uniti. Rustica (Z7). (Index 2012)
Jacaranda ovalifolia: vedi Jacaranda mimosifolia D. Don.
220. Jacaranda mimosifolia D. Don. (J. ovalifolia) – Bignoniaceae – C2 DE I
M OP U X1 Albero di media grandezza (15 m) con foglie bipinnate di 15/30
cm, composte da minuscole foglioline. Infiorescenze spettacolari in pannocchie
lunghe 20/30 cm, generalmente in primavera/estate, formate da fiori
tubuloso/campanulati, grandi (3,5/5 cm) di colore blu brillante, che sbocciano
su rami senza o con fogliame giovane. Specie originaria della Bolivia e
dell’Argentina, scarsamente rustica. (Z9). (Pasquale Iacomino)
221. Jasione montana L. – Campanulaceae – A1 E H M Q U(S) X1 Y
Erbacea annuale o biennale alta fino a 50 cm, con fusto eretto o ascendente,
molto ramoso. Le foglie sono quasi tutte basali, subspatolate, mentre le rade
foglie cauline sono sessili e lanceolate, ma entrambe pelose e ondulate sul bordo.
I capolini, che compaiono da marzo a settembre, sono subsferici, del diametro
di 1–1,5 cm, costituiti da diversi fiori di colore violaceo–azzurro, con stilo
sporgente. Cresce spontanea nell’Europa e nel Caucaso, su sabbie, rupi e incolti,
preferendo i terreni silicei, da 0 a 1200 m s.l.m. (Z6). (Index 2012)
222. Jubaea chilensis (Molina) Baill. (J. spectabilis) – Arecaceae – C1 DF I(H)
M OR U [Cocco del Cile] Palma a lento accrescimento, di notevoli dimensioni
(fino a 25 m) con fogliame pennato lungo fino a 5 m. Infiorescenze in estate,
lunghe anche 1,5 m, composte di fiori giallastro/porpora, cui seguono frutti di 5
cm, gialli a maturità. Specie originaria del Cile (Z9), coltivabile all’aperto anche in
zone relativamente fredde (Z8), purchè in siti protetti in particolare quando le
piante sono ancora piccole. (Orto Bot. Pisa)
Jubaea spectabilis: vedi Jubaea chilensis (Molina) Baill.
223. Juniperus communis L. – Cupressaceae – B1 G E H OQ U(V) Y
Arbusto o piccolo albero a crescita lenta, alto fino a 6m, ma spesso raggiunge
appena i 6m. Ha corteccia fine rosso-bruna e legno duro e compatto. Le foglie
sono piccole, aghiformi ed appuntite, verde-glauco. La specie è dioica quindi i
fiori maschili e femminili sono portati da individui diversi. I fiori sono
comunque poco appariscenti, simili a quelli del cipresso. In seguito compaiono i
galbuli, ossia quella sorta di bacche (che in realtà bacche non sono) bluastre, che
portano nel loro interno i semi. I galbuli impiegano due anni a maturare, per
57
questo in una stessa pianta si possono notare sia galbuli blu che verdi. Fa parte
delle specie incluse nella flora protetta italiana. Luogo di origine: Europa, Nord
America e Asia occidentale (Z2). (Liubina Soravito Debeni)
224. Juniperus oxycedrus L. – Cupressaceae – B2/C1 FG H(I) M OPQ U(V)
Y [Ginepro coccolone] Arbusto o albero alto fino a 10 m (ma con crescita
molto lenta). Il fusto ha corteccia rossastra. Le foglie sono aghiformi, ognuna
con 2 linee bianche stomatiche sulla pagina inferiore. La specie è dioica, per cui
solo le piante femminili portano i grossi galbuli rotondi e aromatici, simili a
bacche, dapprima verdi, poi rosso-brunastri. Specie spontanea nelle garighe,
nelle macchie e nei boschi aridi di conifere, soprattutto in prossimità del mare, in
tutta la regione mediterranea e a Est fino all’Iran. (Z7). (Pasquale Iacomino)
225. Kedrostis africana (L.) Cogn. – Cucurbitaceae – A4/B3 EFG L8I9 M
OP U(V) Sarmentosa con base caudiciforme, rigonfia, succulenta e con fusti che
arrivano anche a 6 m. Foglie orbicolari (10x12 cm), profondamente palmato–
lobate. Fiori bianco–verdastri i maschili (è specie monoica) con corolla di 5–10
cm, i femminili più piccoli. Frutti di 1,5 cm., globosi, rossi a maturità. Zona
d’origine: Africa. Non rustica (Z10), anche se è possibile coltivarla in zone più
fredde (Z9), in terreni ben drenati e assolati, asciutti in inverno. Kedrostis africana
(L.) Cogn. (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”, Index 2012)
226. Kochia scoparia (L.) Schrad. – Chenopodiaceae – A1 DG MN O UV
[Cipresso d’estate] Annuale a forma di cespuglio compatto (aspetto di piccolo
cipresso). Altezza fino a 150 cm (larghezza: 60-80 cm). Foglie lanceolate (lunghe
2,5 cm; larghe 5 mm), di colore verde chiaro in estate. In autunno il colore vira
al rosso arancio. Questa è l’attrattiva principale della pianta. La fioritura, in
primavera-estate, non è significativa. Non ha particolari esigenze di terreno;
questo però deve essere ben drenato. Origine: Eurasia. Diffusa negli U.S.A.
(Teresa Ciccu)
227. Koelreuteria bipinnata Franch. – Sapindaceae – C2 DEF H M OP U
Piccolo albero spogliante (4-5 m) con grandi foglie bipinnate (50x50 cm). In
estate produce infiorescenze formate da fiori gialli con una macchia rossa alla
base di petali. Segue la fruttificazione, formata da capsule di 5 cm, rosse a
maturità. Specie originaria dello Yunnan (Cina), di buona rusticità (Z8).
(Celestino Mazzocchi )
228. Koelreuteria paniculata Laxm. – Sapindaceae – C2 EF H M OQ U
Albero deciduo alto fino a 10 m, con foglie imparipennate, lunghe fino a 35 cm,
composte da foglioline ovate, con margine seghettato. I fiori, gialli, riuniti in
pannocchie terminali lunghe fino a 30 cm, sbocciano a luglio; ad essi seguono
frutti a capsula, con parete di consistenza cartacea, di colore giallo brunastro,
assai persistenti. Zona d’origine: Asia orientale. (Z7). (Pasquale Iacomino)
229. Kosteletzkya pentacarpos (L.) Ledeb. (K. virginica) – Malvaceae – A2/B5
E H MN O UZ Y Erbacea perenne alta fino a 130 cm con fusti eretti, cavi,
coperti da peli brunastri. Foglie picciolate, simili a quelle dell’edera, verde chiaro
e fiori solitari, rosa-violetto o bianchi di 2 cm e stilo biancastro, allungato. In
Italia è quasi ovunque estinta dato che cresce in paludi salmastre oggi quasi
completamente bonificate. È presente invece nella Spagna orientale, nelle Baleari
e nella Russia sud-orientale. Rustica (Z7). (Enrico Zarri)
Kosteletzkya virginica: vedi Kosteletzkya pentacarpos (L.) Ledeb.
58
230. Laburnum anagyroides Medicus – Fabaceae – [Maggiociondolo;
Avorniello] B2 E H MN O U X1 Y Arbusto spogliante, alto fino a 6 m. Foglie
composte di tre foglioline ellittico–ovate portate da un lungo picciolo. I fiori,
gialli, riuniti in racemi densi, penduli lunghi da 10 a 30 cm, sono prodotti in
primavera. Tutta la pianta è velenosa. (Z8). (Pasquale Iacomino, Index 2012)
231. Lactuca virosa L. – Asteraceae – A1 G H M Q U Y X1 [Lattuga
velenosa] Specie annuale o biennale alta 30-150 cm. Foglie intere o poco incise,
finemente dentellate sul margine; se strofinate emanano un caratteristico odore
di papavero. Capolini di colore giallo chiaro o biancastri, in infiorescenze
terminali ramificate. Fiorisce in estate-autunno. Specie mediterranea-atlantica, è
spontanea anche in Italia, ma è molto rara. (Z6) (Fiorella Verona)
232. Lathyrus latifolius L. – Fabaceae – B3 DE H MN O U Y Rampicante
perenne con foglie di colore verde glauco, munite, al loro apice, di tre viticci
prensili. I fiori, papilionacei, con corolle di 3 cm, di colore magenta-porpora,
rosa o bianco, sono riuniti in racemi (di 5-15) e sono prodotti durante tutta
l’estate. Zona di origine: Europa centrale e meridionale. Notevole rusticità (Z5).
(Pasquale Iacomino, Pasquale Naccarati)
233. Lavatera punctata All. – Malvaceae – A1 E M O U X1 Y Erbacea
annuale con fogliame verde glauco, reniforme, più o meno arrossato; fiori di 5–6
cm, rosei venati di scuro, in estate. (Presente in Italia centro–meridionale, rara.
Rustica (Z7). (Progetto “Wildflowers”)
234. Lawsonia inermis L. – Lythraceae – [Henné] B1 DE I M O PZ Grosso
cespuglio o piccolo albero sempreverde a foglie obovato-lanceolate, intere ,
opposte e a coppia, decussate.Infiorescenze a panicoli terminali e fiori singoli
con 4 petali, fragranti. Frutti sferici, in capsule indiscenti. Semi trigoni. Le foglie
ed i rametti essiccati e polverizzati, sono utilizzati nella cosmesi come coloranti
in rosso aranciato o per tingere pelli, tessuti o legni. Naturalizzato in tutta l’area
tropicale. (Z9) (Acquistati)
Legousia speculum-veneris: vedi Specularia speculum-veneris Tanfani
Leucaena glauca: vedi Leucaena leucocephala (Lam.) De Wit.
235. Leucaena leucocephala (Lam.) De Wit. (L. glauca) – Mimosaceae –
B1/C1 EF I(H) M OP U Arbusto o piccolo albero con foglie composte, simili a
quelle della mimosa. Produce infiorescenze bianco/giallastre grandi (oltre 2 cm)
durante l’estate, cui seguono frutti (legumi) rossi a maturità. Specie di facile
coltivazione, è un’infestante nelle regioni tropicali e subtropicali (Z9/Z10).
Resiste abbastanza anche nei nostri climi, purchè ben posizionata in siti protetti
(Z9). Zona d’origine: Polinesia, America tropicale e subtropicale. (Celestino
Mazzocchi, Index 2012)
236. Leonotis leonurus (L.) R. Br. – Lamiaceae – B1 DE I(H) M O UV Specie
arbustiva (1-2,5 m) sempreverde con rami quadrangolari, tomentosi. Foglie
oblungo-lanceolate, (5-10x2-3 cm), pubescenti, aromatiche. Fiori in verticilli
all’ascella delle foglie, con corolle di 5 cm arancio scarlatte. Fioritura estivoautunnale. Specie originaria del S. Africa, di discreta rusticità (Z8), da collocare
comunque in posizioni riparate. (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”)
237. Leonurus cardiaca L. – Lamiaceae – A2–DE H M OP U [Cardiaca
comune] Erbacea perenne con fusto eretto, ramoso da glabro a erfogliat.
Raggiunge un’altezza massima di 1,5 m. Le foglie verde scuro nella pagina
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superiore e grigio lanose inferiormente, sono cordate nelle basali e palmate nelle
cauline; il margine è caratterizzato da profonde incisioni. I fiori bilabiati bianchi
o rosei sono disposti in verticilli fogliosi e compaiono in estate. Specie introdotta
come officinale e spontaneizzata nell’Italia settentrionale, dove cresce sporadica
negli incolti, presso i ruderi e le concimaie fino a 1400 m s.l.m.. (Z6). È
conosciuta per le sue proprietà sedative e calmanti sul sistema nervoso e cardio–
vascolare. La specie è originaria dell’Asia temperata. (Fiorella Verona, Enrico
Zarri)
238. Leucanthemum x superbum (J. Ingram) Bergmans ex Kent. (L. maximum
x L. lacustre) – Asteraceae – A2 E H M O U X1 Erbacea perenne ibrida di
origine orticola, con steli alti 1 m o più e fiori (margherite) doppi, bianchi con il
centro giallo e con i petali arricciati in questo ibrido. Fioritura primaverile-estiva.
Rustica (Z5). (Teresa Ciccu)
Leucanthemum vulgare Lam. – Asteraceae – A2 E M OQ U Y X1
239.
Erbacea perenne alta 20-80 cm. Foglie basali spatolate a lamina ovata e ristretta
alla base, dentellata o crenulata. Capolini del diametro di 4-5 cm, con fiori del
raggio ligulati, bianchi; fiori del disco privi di corolla, gialli. Specie spontanea in
Italia, è diffusa in tutta Europa e in gran parte dell’Asia settentrionale. Fiorisce
tra maggio e ottobre. (Z5)
239A) Progetto “Wildflowers”
239B) Pasquale Iacomino
240. Liatris spicata (L.) Willd. – Asteraceae – A2/A3 E H M O U Y Perenne
con foglie lanceolate lunghe 30-40 cm, più piccole nei fusti fioriferi. A fine estate
produce spighe lunghe 50-70 cm, formate da numerosissimi capolini di 1 cm,
viola-porpora. Zona d’origine: E. U.S.A. Rusticissima (Z3). (Lucia Cortopassi)
241. Lilium candidum L. – Liliaceae – A3 E H MN O U Y Il noto “giglio di
S. Antonio”, caratterizzato da foglie lineari-lanceolate e fusti eretti, alti anche
oltre 1 m, portanti all’apice racemi di 5-10 fiori (8-10 cm) bianco candidi,
profumati, in maggio-giugno. (Mirella Del Dottore)
242. Lilium formosanum A. Wallace – Liliaceae – A3 E H M O U(VZ)
[Giglio di Formosa] Specie bulbosa alta 1,5-2 m. Bulbo di 3×4cm, stolonifero,
bianco sfumato di rosa. Fusti 1-3 per bulbo, bruno-purpurei verso la base. Foglie
presenti solo lungo il fusto, di 7,5-20 × 1 cm, oblungo-lanceolate, con margini
revoluti. Fiori da 1 a 10, imbutiformi, bianchi, profumati, disposti
orizzontalmente in lasse ombrelle. Tepali di 12-20 × 2,5-5 cm, bianchi all’interno
e bianco-purpurei all’esterno. Antere gialle o viola. Luogo di origine: Taiwan. I
semi germinano con grande facilità e le piante crescono molto velocemente
riuscendo a fiorire già al secondo anno. (Z5). (Angelo Lippi)
243. Lilium longiflorum Thunb. – Liliaceae – A3 E I MN OR ST(Z) Giglio
molto vistoso con foglie oblungo-lanceolate; fin estate produce fiori (4-6)
tubolosi, lungo fino a 18 cm, bianco puro, profumatissimi. Sviluppo
precocissimo da seme. Zona di origine: S. Giappone, Formosa (Z5). (Patrizia
Ianne, Giuseppe Marcucci)
244. Lilium martagon L. – Liliaceae – A3 E H MN OQ U (TZ) Y Uno dei più
bei gigli della flora spontanea Italiana, caratterizzato da scapi fiorali di 1-1,5 m
portanti 6-20 fiori penduli con tepali rovesciati all’indietro molto evidenti, di
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colore viola lucido e cerosi, con macchie scure superiormente. Esige posizioni
semiombrose specie se coltivato in pianura. (Mirella Del Dottore)
245. Lilium philadelphicum L. – Liliaceae – A3 E H N PQ U [Wood lily]
Giglio con bulbo stolonifero nativo dell del Nord America orientale. Scapi fiorali
lunghi fino a 1,25 m, fogliosi. Foglie lanceolate riunite in verticilli di 6-8. Fiori
eretti, campanulati, solitari o in gruppi di 2-5 all’apice degli scapi fiorali. Tepali di
7,5 cm di lunghezza, di colore arancione con macchie porpora scuro, base
ristretta apici spesso revoluti. Antere con polline rosso intenso. Fiorisce in estate.
(Z4) (Acquistati)
Lilium sargentiae E.H. Wilson – Liliaceae – A3 E H MN P U X2 Giglio
246.
alto fino a 1,5 m, nativo della Cina occidentale (Sichuan). Foglie tutte cauline
(10-20 × 0,5-2 cm), sessili, leggermente carnose, lineari-oblunghe. Ascelle
fogliari bulbillifere. Fiori apicali, imbutiformi, della larghezza di 13-18 cm e della
lunghezza di 13-18 cm, orizzontali o penduli, bianchi con gola gialla, profumati.
Fiorisce in estate. (Z6) (Gianluca Corazza)
247. Liriope muscari L. H. Bailey (L. platyphylla) – Convallariaceae – A2 EF H
MN OQ U Erbacea perenne sempreverde che forma piccoli cespugli privi di
stoloni. Foglie coriacee nastriformi, lunghe fino a 30-45 e larghe 1-3,5 cm. I
fiori, solitamente violacei, sono numerosi e si sviluppano su infiorescenze erette.
In autunno si formano frutti globosi (6-7 mm di diametro) di colore nerastro,
molto persistenti. Può essere coltivata anche in posizioni ombrose, dove riesce
ugualmente a fiorire. Specie spontanea in Cina e Giappone. Rustica. (Nanda
Dalle Luche)
Liriope platyphylla: vedi Liriope muscari L. H. Bailey
248. Lophophora williamsii (Lem. Ex Salm-Dyck) Coult. – Cactaceae – A4 G
L(I) M OP U(T)V Piccolo cactus con fusto semisferico, con coste quasi assenti,
glauco. Alcune forme hanno un fusto singolo, altre sono molto accestenti.
Radice conica e fittonante che all’altezza del colletto è larga quanto il fusto.
Spine sempre assenti ma sostituite da ciuffi lanosi nelle piante adulte. Fiori
apicali di circa 1 cm, rosa. Frutti rosa, trasparenti. Spontanea dal Messico
centrale agli U.S.A. sudoccidentali. Non rustica (Z10). (Giorgio Gaspari)
Lophospermum erubescens D. Don ex Sweet vedi Asarina erubescens (D. Dom ex
Sweet) Pennell
249. Loropetalum chinense (R. Br.) Oliv. – Hamamelidaceae – B1 DE H
MN OQ S(TZ) Arbusto sempreverde con piccole foglie (3-4 cm) ovate, verde
scuro; fiori molto numerosi, tanto da ricoprire la pianta nel momento della
massima fioritura, in primavera. Sono prodotti in gruppi di 6-8 in cime apicali ed
i petali sono nastriformi (2,5x 0,5 cm), di colore bianco-verdognolo. Originaria
delle regioni himalayane, della Cina e del Giappone, è specie rustica che richiede
però terreni non calcarei (Z8). (Pierluigi Micheli)
250. Ludwigia palustris (L.) Elliot – Oenotheraceae – A2/B5 D H M O U Y
Pianta acquatica-palustre dotata di fusti striscianti e radicanti ai nodi. Le foglie
sono opposte, a lamina ovale (lunghe fino a 3 cm e larghe circa 2 cm), verdi con
riflessi rossastri. I fiori, che si sviluppano alle ascelle delle foglie, sono piccoli (24 mm) e privi di petali; il frutto è una capsula contenente numerosi semi. Si
coltiva spesso negli acquari, nelle acque basse di vasche e laghetti e persino sulle
rive, dove forma dei tappeti molto decorativi. Si semina in superficie in
61
contenitori con substrato mantenuto costantemente umido; una volta cresciute,
le piante possono essere trasferite nella loro posizione definitiva, aumentando
gradualmente il livello dell’acqua. Questa specie è presente anche negli ambienti
umidi italiani, dove è diventata rara e in forte regressione. (Z4). (Roberto
Pellegrini)
251. Lychnis coronaria (L.) Desr. – Caryophyllaceae – A2 DE H MN OP U Y
Erbacea perenne non longeva con foglie ricoperte da un denso tomento grigio–
verde. Foglie ovato–lanceolate, argentee, persistenti in inverno. Fiori in cime
rade da maggio a luglio di colore rosa o rosso porpora. Forma cuscinetti densi e
si coltiva in terreni abbastanza asciutti, al sole o a mezz’ombra. Adatta per
bordure, gruppi isolati o per creare macchie di colore. Zona di origine: Europa
sud–orientale. Spontanea anche in alcune zone italiane. Specie molto rustica
(Z5). (Maria Donata Forasassi, Pasquale Iacomino, Pasquale Naccarati, Enrico
Zarri)
252. Lychnis coronaria (L.) Desr. var. alba – Caryophyllaceae – A2 DE H
MN OP U Descrizione della specie: Erbacea perenne non longeva con fogliame
ricoperto da un denso tomento grigio–verde. Foglie ovato–lanceolate, argentee,
persistenti in inverno. Fiori in cime rade da maggio a luglio di colore rosa o
rosso porpora. Forma cuscinetti densi e si coltiva in terreni abbastanza asciutti,
al sole o a mezz’ombra. Adatta per bordure, gruppi isolati o per creare macchie
di colore. Nella varietà in esame i fiori sono bianchi. (Pasquale Naccarati, Index
2012)
253. Lychnis flos–jovis (L.) Desr. – Caryophyllaceae – A2 E H N O U (ST) Y
Erbacea perenne di montagna, presente in Italia sulle Alpi e nelle Marche. Simile
alla precedente L. coronaria ma meno villosa, con foglie lanceolato–spatolate e
fiori purpurei di 2–3 cm in cime di 4–10, in estate. (Z4) (Index 2012)
254. Lychnis viscaria L. – Caryophyllaceae – A2 DE H M OQ U(SV) Y
Erbacea perenne (20–60 cm) con fusto eretto, vischioso e ramoso in alto. Foglie
basali riunite in rosetta, strette e lunghe, le cauline lineari. Infiorescenze in cime
3–6 flore; corolle rosa dai petali interi o lievemente incisi, da giugno a luglio. La
specie è eurosiberiana e cresce a quote superiori ai 1000 m, preferendo suoli
acidi. È diffusa su tutto l’arco alpino e sull’Appennino meridionale. Rusiticissima
(Z4). (Pasquale Naccarati, Index 2012)
255. Lycium chinense Mill. – Solanaceae – B2 EF H M O UV Arbusto
sarmentoso deciduo, con fusto liscio grigiastro e molto ramificato. Rami sottili e
alle volte ricadenti, portanti numerose foglie ellittiche verde grigio. Fiori rosavioletto, piccoli e stellati, numerosissimi, che sbocciano in luglio e sono seguiti
da piccole bacche ovoidali rosso-aranciate, alungo persistenti. Origine: Africa
settentrionale e Medio Oriente. Rusticità completa (Z6). (Fiorella Verona)
256. Lygodium flexuosum (L.) Sw. – Schizaeaceae – B3 DG L N O V [Felce
rampicante] Si tratta di una delle poche specie di felci con fusti sarmentosi.
Fronde composte da pinnule lineari-lanceolate, subacute, brevemente picciolate,
con segmento terminale di 8-15 × 1-2 cm, ligualato-oblungo con 3-4 simili
segmenti per lato. Fronde fertili più piccole delle fronde sterili con sporangiofori
allungati e disposti sul margine; sporangi di 3-4 mm di diametro. Luogo di
origine: Asia tropicale e Australasia. (Z10) (Acquistati)
62
257. Macfadyena unguis-cati (L.) A. Gentry (Doxantha unguis-cati; Bignonia
unguis-cati) – Bignoniaceae – B3 E I(H) M OP U Vigoroso rampicante
sempreverde spontaneo in Argentina, con fogliame composto da un paio di
foglioline ovate e vigorosi viticci prensili simili alle unghie del gatto (da cui il
nome). In estate si schiudono fiori tubolari, di colore giallo brillante, con 5 lobi
terminali allargati, cui seguono frutti persistenti (capsule a forma di sigaro,
lunghe fino a 50 cm). Specie abbastanza rustica (Z8). Nessuna esigenza per il
terreno. Gradisce una esposizione in pieno sole. (Celestino Mazzocchi, Consuelo
Messeri)
258. Machaeranthera tanacetifolia (Kunth) Nees – Asteraceae – A1 E I(H) M
OQ U X1 Specie annuale alta fino a 50 cm. Foglie lunghe fino a 14 cm,
bipinnatifide, con lobi setacei. Capolini solitari o in piccoli gruppi, con fiori del
raggio di colore viola e fiori del disco gialli. Fiorisce in estate-autunno. Luogo di
origine: dallo Utah all’Arizona. (Z8) (Lucia Cortopassi)
259. Maclura pomifera (Raf.) Schneid. – Moraceae – C2 DF H M OR U X3
Albero di piccole dimensioni con foglie ovato-acuminate, verde scuro, gialle
prima di cadere. Portamento globoso e rami più meno spinescenti. Fioritura
insignificante cui seguono, negli esemplari femminili (è specie dioica) grossi (1014 cm) frutti globosi simili ad una gigantesca fragola, di colore giallo verde.
Prospera bene in qualsiasi terreno ed è assai rustica (Z5) Zona d’origine: USA
centro-meridionale. (Pasquale Iacomino)
260. Magnolia x loebneri Kache. (M.kobus x M. stellata) – Magnoliaceae –
[Snow drift] B2C2 E H M Q VZ Cespuglio o piccolo albero spoliante . Le foglie
sono obovate e raggiungono i 15 cm di lunghezza. Fiori dodecapetali, bianchi,
più grandi dei progenitori. (Z5) (Pierluigi Micheli)
261. Mahonia aquifolium (Pursh.) Nutt. – Berberidaceae – B1 DEF H MN
OQ U X3 Arbusto sempreverde (1-1,5 m) con foglie composte (5-9 paia),
lunghe 15-30 cm, coriacee, con margine dentato-spinoso, verde metallico lucente
superiormente, grigio al rovescio; in inverno, assumono una colorazione
rossastra. Fioritura in marzo-aprile, all’ascella delle ultime foglie, in mazzetti di
fiori di 1 cm, giallo cromo; seguono grappoli di bacche globose, coperte da
pruina bluastra, assai persistenti. Specie originaria del Nord America, di ottima
rusticità (Z5). (Pasquale Iacomino, Pasquale Naccarati)
262. Malva moschata L. [Montalbano PT] – Malvaceae – A2 DE H MN O U
Y Erbacea perenne (30-50 cm) con foglie di due tipi, le inferiori a lamina lobata,
mentre le superiori completamente divise in lacinie di 1-4 mm. Fiori di 4-5 cm,
violetti, in estate. (Enrico Zarri)
Martynia louisianica: vedi Proboscidea louisianica (Mill.) Thell.
Maurandya erubescens (D. Don) A. Gray vedi Asarina erubescens (D. Dom ex Sweet)
Pennell
263. Melaleuca alternifolia Cheel – Myrtaceae – B1 EG I O U(V) Piccolo
albero sempreverde con foglie lineari, lunghe 10–35 mm e spesse 1mm.
Infiorescenze lunghe 3–5 cm con fiori caratterizzati dai filamenti degli stami di
colore bianco. Luogo di origine: Australia settentrionale. In natura cresce presso
ruscelli e paludi, quindi preferisce terreni non troppo asciutti. Dalle foglie si
ricava un olio essenziale con proprietà fungicide e antibatteriche. Specie
originaria dell’Australia orientale. (Z9). (Index 2012)
63
264. Melaleuca leucadendra (L.) L. – Myrtaceae – A3 EG I MN O U(V) X1
Albero alto fino a 30 m con corteccia cartacea. Foglie rade, strettamente ovate o
ellittiche, acute, leggermente coriacee. Infiorescenze spiciformi ascellari o
terminali, pendule, costituite da numerosi fiori che iniziano ad aprirsi dall’apice. I
fiori sono riuniti in triadi ed hanno petali piccoli, bianchi e lunghi stami anch’essi
bianchi. Luogo di origine: Australia occidentale e settentrionale, dove cresce
lungo i corsi d’acqua, nella sabbia profonda o nel terreno sabbioso. (Z9). (Index
2012)
265. Melasphaerula ramosa (Burm. F.) N. E. Brown – Iridaceae – A3 E I MN
Q U(V) Specie bulbosa alta 30-50 cm. Bulbo a forma di campana, spesso con
piccoli bulbilli alla base. Fusto ramificato, con foglie di 5-25 × 1 cm, lanceolate,
simili a quelle delle graminacee. Fiori numerosi, piccoli, zigomorfi, di colore
crema o giallo pallido striati trasversalmente, riuniti in lasse infiorescenze
ramificate. I fiori profumano di muschio. I tepali superiori sono più grandi di
quelli inferiori e questi ultimi formano una sorta di labbro. Fiorisce in febbraiomarzo. Luogo di origine: Sud Africa (Provincia del Capo sud-occidentale e
Namibia meridionale. In natura cresce sui pendii rocciosi, maggiormente sui
versanti più freschi. (Z9) (Index 2012)
266. Melianthus major L. – Melianthaceae – [Honey bush] B2 DE I M O VZ
X1 Arbusto sempreverde o erbacea perennante in zone particolarmente fredde.
Può raggiungere i 2 m di altezza con fogliame elegante, imparipennato, a
margine dentellato, arquato o semieretto. Il legno adulto è aromatico. I fiori, in
racemi, sono eretti, vistosi e nettariferi. I semi sono vistosi, neri. Sud Africa (Z9).
(Maria Carla Di Trapano)
267. Melica ciliata L. – Poaceae – A2 DG H M O U Y Erbacea perenne (30–
100 cm) con lunghe foglie nastriformi, glabre, a volte ciliate, canalicolate. Fusti
fioriferi eretti e fogliosi fino alla cima, grigio-verdi, portanti fitte pannocchie
bianche, lineari, di 6–10 cm di lunghezza, generalmente unilaterali, che diventano
crema all’antesi e poi bruno-scure sul finire della primavera. Originaria
dell’Europa, del Nord Africa e del Sud-Ovest asiatico, è spontanea anche in
Italia dove cresce in zone aride e soleggiate. Tollera la siccità. Tende a
disseminarsi spontaneamente. Le piante hanno un miglior effetto estetico se
piantate in densi gruppi compatti. Completamente rustica, sopporta temperature
fino a -15°C. (Z4). (Gerardina Giovannardi)
268. Melocactus matanzanus Leon – Cactaceae – A4 EG L M OP UV
Pianta succulenta globosa alta da 8 a 10 cm. Ha un diametro di circa 8 cm con
superficie munita di costole (da 8 a 10). La pianta adulta sviluppa cefalio di 9 cm
di altezza di colore rosso da cui produce i fiori piccoli, rosa, lunghi 2 cm che si
aprono verso sera. Luogo di origine:Cuba. (Z10). (Giardino Botanico “Clelia
Durazzo Grimaldi”)
269. Merremia dissecta (Jacq.) Hallier f. – Convolvulaceae – B3 E I M O U
X1 Rampicante alto fino a 8 m. Foglie divise quasi fin dalla base in 7-9 segmenti
di 10 cm ciascuno. Infiorescenza costituita da 1-4 fiori imbutiformi del diametro
di 5 cm. I fiori sono di colore bianco con tubo viola. Luogo di origine: USA
meridionali e Sud America tropicale. Semirustica. (Z9). (Thierry Strucco)
270. Metasequoia gliptostroboides Miki ex Hu & Cheng – Taxodiaceae – C2
G H M Q U Conifera colonnare, decidua, simile nell’aspetto al cipresso calvo
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(Taxodium distichum) ed a rapida crescita. Foglioline opposte, distiche, di colore
verde acceso in vegetazione ed arancio prima della caduta. Monoico. Può essere
coltivato anche in terreni molto umidi o allagati. Scoperto nel 1941 nell’ovest
della Cina. (Z5). (Pierluigi Micheli)
271. Michelia doltsopa Buch.-Ham. Ex DC. – Magnoliaceae – C1 DE I MN
QR VZ Albero sempreverde di media altezza con foglie intere, coriacee e verde
scuro superiormente, oblungo-lanceolate e brevi picciolate . I fiori sono ascellari
(5x4 cm) ovoido-globosi, bianchi, fragranti. S.E. Asia (Z8) (Acquistati)
272. Mimosa biuncifera Benth. – Mimosaceae – B1 DG H M OP U Arbusto
semisempreverde di circa 1,50 m di altezza (nel clima di Pistoia). Foglie minute
paripennate e fiori globosi di color bianco rosato in estate. La pianta, una volta
ambientata, sopporta la più grande siccità ed essendo provvista di robuste spine
su tutti i rami può essere utilmente impiegata per formare piccole siepi
impenetrabili. Originaria del Texas, Nuovo Messico ed Arizona. (Z8). (Alberto
Testori)
273. Mimosa polycarpa Kunth. Var. spegazzinii (Pirotta) Burkart –
Mimosaceae – B1 DE I MOP U(ST) Arbusto sempreverde (2–3 m) molto
ramificato, con fogliame sensitivo, composto da un paio di pinne; le foglioline
sono di 1–1,2 cm, tomentose in questa varietà. Fiori in capolini globosi, rosa o
lilla, di 2, 5 cm, durante tutta l’estate. Specie originaria del S. America,
scarsamente rustica (Z9). (Index 2012)
274. Mimusops elengi L. – Sapotaceae – C1 DE F L M P VZ X3 [Spanish
cherry] Albero dalla densa chioma a foglie sempreverdi, cuoiose,obovatoellittiche, alternate o spiralate. Fiori (1-1,5 cm) bianchi, molto fragranti. Frutti
ovoidi o oblunghi, arancio rossi a maturità, a polpa gialla, farinosa, eduli. Seme
unico, legnoso, scuro. Origine: Asia sud orientaleed isole del Pacifico. (Z10)
(Acquistati)
275. Murraya paniculata (L.) Jack. – Rutaceae – B1 DEF/G1 I M O S(TZ) X1
X3 Arbusto sempreverde tondeggiante (2-3 m), con foglioline ovali, pinnate,
verde scuro, coriacee, dall’aroma pungente, commestibili (utilizzate per il curry),
lucide. Fiori numerosissimi, fragranti, bianchi, in vari periodi dell’anno; seguono
minuscoli frutti (12 mm) rossi a maturità, ovoidali, commestibili. Specie
originaria della Cina, India e Australia, non proprio rustica (Z9). (Pasquale
Iacomino)
276. Musschia aurea (L. f.) Dumort – Campanulaceae – A2 DE I M UV
Specie endemica di Madeira, raramente presente in coltivazione. Si tratta di una
perenne con fusti legnosi, grigiastri alti quasi un metro, che all’apice portano
notevoli rosette di foglie verde lucido, dentate. Fioritura estiva, con strane
corolle rivolte verso l’alto, molto numerose, di colore giallo oro con 5 stami
emergenti. Non rustica (Z9). (Patrizia Ianne)
277. Myrtus communis L. var. leucocarpa – Myrtaceae – B1 DEF H M OP
U X3 Y Varietà di mirto comune caratterizzata da frutti insolitamente bianchi
invece che nero-bluastri. (Z8) (Patrizia Ianne)
278. Myrtus communis L. var. tarentina – Myrtaceae – B1 DEF H M OP U
U X3 Y [Mirto tarentino] Arbusto sempreverde, aromatico in tutte le sue parti,
con più foglie piccole e acuminate, lucide, addensate, disposte su 4 file e con
rami e peduncoli tomentosi. Fiori muniti di numerosi stami bianco–giallastri,
65
nell’insieme abbastanza vistosi, cui seguono bacche biancastre a maturità.
Terreno ordinario ma ben drenato e posizione assolata. Regioni mediterranee
(Z8). (Pasquale Naccarati)
Nasella tenuissima: vedi Stipa tenuissima Trin.
279. Neomarica caerulea (Ker-Gawl.) Sprague ‘White Flower’ – Iridaceae –
A3 E I L(I) MN O U(V) Specie rizomatosa. Foglie lunghe fino a 160 cm,
acuminate, leggermente solcate. Fusti fioriferi lunghi fino a 60 cm. Fiori del
diametro di 8-10 cm con tepali di colore bianco lievemente striati alla base.
Fiorisce in estate. Luogo di origine: Brasile. (Z9) (Patrizia Ianne)
280. Nepeta cataria L. – Lamiaceae – A2 E H MN O U X1 Y [Erba gattaia]
Erbacea perenne alta circa 70 cm, con foglie cuoriformi emananti, se toccate, un
forte odore che è particolarmente apprezzato dai gatti. I fiori, azzurri o lilla,
sono riuniti in spicastri e compaiono in estate. Origine europea. Si trova
spontanea anche in Italia. Perfetta rusticità (Z3). (Deanna Farina, Fiorella
Verona, Enrico Zarri)
281. Nicandra physaloides (L.)Gaertn. – Solanaceae – A1 EF M O U
Erbacea annuale alta fino a m 1,5 con fiori celeste chiaro durante tutta l’estate e
l’autunno. Foglie di colore verde scuro, punteggiate di nero. Frutti che si
sviluppano all’interno dei calici ingrossati come l’Alkekengi, utilizzabili secchi
per decorazioni invernali. Benché la pianta sia di discrete dimensioni, se ne
consiglia la coltivazione di almeno 4-5 esemplari, distanziandoli di 20/25 cm.
Esige esposizione assolata. Tende a spontaneizzarsi. Zona d’origine: Cile. (Maria
Donata Forasassi)
282. Nicotiana sylvestris Speg. & Comes – Solanaceae – A1 E N O U
Robusta annuale di oltre 1,5 m con grandi foglie pennate (fino a 30 cm). In
estate si schiudono numerosi fiori tubolosi, bianchi, di 8 cm, simili a piccole
lanterne, penduli, fragranti, riuniti in panicoli terminali. Specie originaria
dell’Argentina, preferisce esposizioni ombrose. (Patrizia Ianne, Costanza
Stagetti)
283. Nicotiana sylvestris ‘Only the Lonely’ – Solanaceae – A1 E N O U
Robusta annuale di oltre 1,5 m con grandi foglie pennate (fino a 30 cm). In
estate si schiudono numerosi fiori tubolosi, bianchi, di 8 cm, simili a piccole
lanterne, penduli, fragranti, riuniti in panicoli terminali. Preferisce esposizioni
ombrose. (Liubina Soravito Debeni)
Notocactus leninghausii: vedi Parodia leninghausii (Schum.) Brandt.
Notocactus mammulosus: vedi Parodia mammulosa (Lem.) N.P. Tayl.
Notocactus roseoluteus: vedi Parodia roseolutea van Vliet.
284. Oenothera kuntiana (Spach) Munz. – Oenotheraceae – A2 E H M O U
Erbacea perenne alta fino a 60 cm. Foglie basali, oblolanceolate, sinuatopinnatifide, lunghe fino a 10 cm. Foglie del fusto più piccole. Fiori rossi di 1,5
cm di diametro che si aprono la sera. Fiorisce dall’inizio dell’estate fino ai primi
geli. Si autodissemina facilmente. Luogo di origine: dal Texas al Guatemala. (Z8).
(Pasquale Iacomino)
285. Onopordum illyricum L. – Asteraceae – A2 E H MN OQ U X1 Y
[Onopordo maggiore] Specie biennale o perenne a vita breve alta 30 cm-2 m.
Fusti alati con ali poco sviluppate e spinose. Foglie pennato-partite o
pennatosette, con denti spinosi lunghi fino a 2 cm. Capolini del diametro di 5.7
66
cm costituiti da fiori viola quasi privi di corolla, ma molto appariscenti;
involucro piriforme con squame spinose violacee. Spontaneo in Italia, è presente
in tutta l’Europa meridionale. (Z7) (Pasquale Iacomino)
286. Orobanche schultzii Mutel – Orobanchaceae – A1 E H MN OU Y
Specie parassita di svariate specie erbacee (Rubia, Inula viscosa, Artemisia)
spontanea (rara) nel S. Italia (Otranto, Sicilia e isole vicine). Presenta fusti sottili,
cilindrici (10-50 cm), ingrossati alla base e poche foglie, lanceolate. In estate si
manifestano infiorescenze dense, allungate (1,5x6-15 cm) formate da corolle con
tubo pallido e fauce blu-viola, pubscente-ghiandolosa. I semi vanno
naturalmente posti a germinare sulle piante succitate. (Pasquale Iacomino)
287. Osmanthus heterophyllus (G .Don) P.S. Green – Oleaceae – B1 DE H
MN Q SV [Chinese holly] Denso cespuglio eretto, fino a 5 m con foglie variabili
(6 cm) intere, ellittico-oblonghe o fortemente dentate, dimorfiche, coriacee. Fiori
bianchi, fragranti, piccoli in tarda estate. Seguono frutticini ovati, blu. Asia sud
orientale. (Z6). (Pierluigi Micheli)
Oxypetalum coeruleum: vedi Tweedia caerulea D. Don.
288. Paeonia officinalis Retz. – Paeoniaceae – A2/A3 E H N QR U Y Questa
pianta in inverno perde la parte aerea, che si riproduce in primavera, allorché
spuntano, dalle radici rizomatose, foglie erette a lamina divisa, di colore verde
lucente, seguite da steli di 50–80 cm con un solo fiore terminale, che si schiude
in maggio giugno, del diametro di 10 cm, di colore rosso vinoso, con numerosi
stami rossi e antere gialle. La semina deve essere fatta in autunno, poiché il seme
necessita di vernalizzazione. Specie autoctona del Centro e Nord Italia, molto
rustica (Z6). (Index 2012)
289. Paeonia tenuifolia L. – Paeoniaceae – A2 DE H N OR U Peonia
erbacea (30-60 cm) con foglie finemente divise, simili a quelle del finocchio.
Fiori a forma di coppa di 8 cm, di colore cremisi scuro con numerosi stami gialli.
Fioritura primaverile. Specie originaria del Caucaso, rusticissima (Z4). (Liubina
Soravito Debeni)
290. Pallenis spinosa (L.) Cass. – Asteraceae – A1 E H M O UV Y Erbacea
annua o bienne (30-50 cm) con fusti ascendenti, ramosi, pelosi. Foglie basali
spatolate (12-22x50-70 mm) penninervie, intere; le cauline progressivamente
allungate e più piccole. Capolini di 25 mm isolati all’apice dei rami, con squame
esterne acute, spinose; fiori giallo chiaro in estate. Specie spontanea in Italia, in
zone aride (Z6). (Mirella Del Dottore)
291. Panax quinquefolium L. – Araliaceae – A2 D/G1 H N QR U(Z)
[Ginseng americano] Si tratta di una specie erbacea perenne, con un rizoma
simile ad una carota, talvolta antropomorfo, coltivato in Nord America per
condire il cibo. Questa specie, molto simile al Ginseng koreano (Panax ginseng),
viene ancora oggi esportata dall’America in Cina e utilizzata anche nell’industria
locale. Noto anche per le sue proprietà medicinali, studi clinici avrebbero
dimostrato la sua efficacia per migliorare il benessere mentale e psico-fisico
nell’uomo. Preferisce l’ombra e terreni ricchi, umidi e profondi. Propagazione: i
semi, separati dalla polpa rossa, andrebbero posti nel terreno in autunno, appena
dopo la raccolta dalla pianta madre, per evitare che perdano umidità, altrimenti
la germinazione potrebbe essere incostante e difficile. (Z3). (Renzo Bigotti)
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292. Pancratium maritimum L. – Amaryllidaceae – A3 E H M OP UV Y
[Giglio di mare; Narciso marino] Bulbosa spontanea lungo le coste del
Mediterraneo (Z8). Foglie nastriformi di 40-60 cm. In tarda estate si manifestano
ombrelle di 5-10 fiori imbutiformi di 8-10 cm, bianchi, molto profumati.
Coltivare in terreni ben drenati e assolati. (Maria Donata Forasassi)
293. Pandorea jasminoides (Lindl.) Schum. (Campsis jasminoides; Tecoma
jasminoides) – Bignoniaceae – B3 DE I(H) M OP U(TV) Vigoroso rampicante
con foglie imparipennate (5-9 foglioline), verde lucido, lunghe 3-5 cm. Fioritura
dalla primavera all’estate con fiori tubolari a lobi espansi, riuniti in pannocchie,
di colore rosa con gola più scura Scarsa rusticità (Z9). Coltivare in aree ove il
gelo sia sporadico (Z9), in pieno sole e in terreni ben drenati. Zona d’origine:
N.E. Australia. (Consuelo Messeri, Pasquale Naccarati)
294. Papaver hybridum L. – Papaveraceae – A1 E MN OQ UV X1 Y
Papavero spontaneo in Italia, infestante le colture cerealicole. Fusticini eretti,
ispidi; foglie basali bipennatosette, le cauline pennatosette. Fiori con petali sub
rotondi, violaceo-rosei con chiazza scura alla base in tarda primavera. Stami con
filamenti violetti e antere blu. (Mirella Del Dottore)
295. Papaver orientale L. – Papaveraceae – A2 E H MN O U Papavero
perenne di notevoli dimensioni, con fusti fioriferi alti fino 1 m. Foglie di 25 cm,
ispide, pennate; fiori all’inizio dell’estate, solitari, formati da 4-6 petali ovali di 6
cm, di colore variabile dal rosso al rosa o anche arancio, con una macchia
porpora alla base. Specie originaria del S.O. dell’Asia, di grande rusticità (Z3).
(Deanna Farina)
296. Papaver orientale L. ‘Double Flowers’ – Papaveraceae – come la specie
precedente, ma petali doppi, sfrangiati, rossi. (Patrizia Ianne)
297. Papaver rhoeas L. – Papaveraceae – A1 E H M OQ UV X1 Y Pianta
annuale alta 20-60 cm, dotata di fusti eretti ricoperti di peli. Foglie basali riunite
a rosetta, pennatopartite con segmenti lanceolati o ellittici e margine dentato (2 x
10 cm); foglie cauline sessili e più semplici (3-5 x 5-7 cm). Fiori solitari del
diametro di 5-7 cm, con 4 petali di colore rosso vivo e numerosi stami nerastri.
La fioritura avviene nel periodo primaverile-estivo. Specie originaria del bacino
del Mediterraneo, diffusa anche in Italia nelle aree antropiche o come infestante
delle colture.
297A) Progetto “Wildflowers”
297B) Pasquale Iacomino
298. Papaver somniferum L. ‘Duble Lilac’ – Papaveraceae – A1 E H M OQ
U Cultivar caratterizzata da fiori grandi e doppi di colore lilla. (Z7) (Mirella Del
Dottore)
299. Papaver somniferum L. ‘Midnight’ – Papaveraceae – A1 E M O U
Cultivar alta 60-90 cm. Fiori grandi, semplici, con petali di colore bordeaux
scuro e stami bianchi. (Z7). (Costanza Stagetti)
300. Papaver somniferum L. ‘Paeoniflorum’ – Papaveraceae – A1 E M OQ
U Erbacea annuale (o coltivata come annuale) con foglie più o meno settate. I
fiori, grandi, doppi e molto vistosi (come quelli di una peonia) di colore rosa o
porpora o corallo-albicocca, sbocciano in estate. Altezza oltre il metro. (Patrizia
Ianne, Mirella Del Dottore)
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301. Papaver somniferum L. ‘White Cloud’ – Papaveraceae – A1 E M O U
Cultivar alta 90-120 cm. Fiori del tipo ‘paeoniflorum’, doppi, di colore bianco
puro, del diametro di 10–12 cm. (Z7). (Mirella Del Dottore)
302. Pardancanda x norrisii Lenz. (Belamcanda chinensis x Pardanthopsis dichotoma)
‘Dazzler’ – Iridaceae – A3 DE H MN O U Questo ibrido intragenerico
presenta fogliame simile a quello di un Iris barbato, però di un bel colore verdeblu; la fioritura estiva, su steli di 40-60 cm, formata da corolle di 6 tepali di
colore assai variabile dall’arancio, al rosso, al porpora o al blu, spesso chiazzato o
maculato di nero; seguono da frutti neri, lucidi. (Gianfranco Cucchiani)
303. Parkinsonia aculeata L. – Caesalpiniaceae – C1/C2 DE I/H M OP U
[Jerusalem thorn] Arbusto o alberello (4–6 m) sempreverde, con fusto e rami
spinosi; fogliame pennato, con numerose foglioline ellittiche disposte sul lungo
rachide. In primavera si manifestano lunghi racemi arcuati formati da fiori (2
cm) fragranti; corolla con cinque petali gialli, internamente arancio. Specie
originaria dell’America tropicale (Z9), ma coltivabile in siti protetti anche in aree
più fredde (Z8). (Index 2012)
304. Parodia leninghausii (Schum.) Brandt. (Notocactus leninghausii) – Cactaceae
– A4 EG I M OP U(V) Cactus con fusti semplici o più o meno raggruppati e
inclinati, generalmente di 60x8–10 cm, di colore verde. Fiori di 5–6 cm, giallo
limone, in estate, cui seguono frutti globosi di 2 cm. Originaria del sud del
Brasile, di scarsa rusticità (Z9). (Index 2012)
305. Parodia mammulosa (Lem.) N.P. Tayl. (Notocactus mammulosus) –
Cactaceae – A4 EG M O V Cactus costoluto-tubercolato a fusto solitario alto
fino a 10 cm e largo fino a 6 cm. Fiori gialli di 4 cm di diametro, in estate. Spine
bianche rigide e diritte. Luogo di origine: Brasile meridionale (Rio Grande do
Sul), Uruguay, Argentina nord-orientale. (Z9). (Lucia Cortopassi)
306. Parodia roseolutea van Vliet.(Notocactus roseoluteus) – Cactaceae – A4 EG I
M O V Cactus con fusti globosi (18 × 18 cm) di colore verde scuro coperti da
spine giallo-brunastre. In primavera compaiono fiori del diametro di 8 cm, di
colore rosa con centro giallo, lucidi. Luogo di origine: Uruguay. (Z9) (Lucia
Cortopassi, Index 2012)
307. Passiflora morifolia Mast. – Passifloraceae – B3 DEF L M OP U X1
Rampicante deciduo con steli quadrangolari. Ha foglie generalmente trilobate,
verde scuro. Fiori di 3 cm, bianchi venati di porpora o verdastri. Frutti glauchi,
globosi, di colore porpora. Non rustica (Z9). Specie spontanea nelle zone
tropicali e subtropicali dell’America latina. (Pasquale Iacomino)
308. Paulownia catalpifolia T. Gong ex D.Y. Hong (P. tomentosa x P. elongata) –
Scrophulariaceae – C2 DE H M Q UV Maestoso albero deciduo dalle larghe
foglie tomentose, ovato- cordate. Ibrido creato per la facoltà di crescere molto
velocemente, specie in zone che necessitano di un rapido rimboschimento.
Vistosa fioritura color lavanda chiaro, dalla intensa fragranza. Proteggere dal
freddo in stadio giovanile. Asia orientale. (Z5). (Acquistati)
309. Pavonia hastata Cav. – Malvaceae – B1 DE HI MN O T Arbusto
sempreverde alto al massimo 2 m, cespuglioso, con rami che tendono ad
allargarsi in senso orizzontale. Le foglie sono alterne, astate, con contorno
crenato. La fioritura è prolungata, in pratica durante tutta l’estate. I fiori, solitari,
color rosa, di 4-6 cm di diametro, sono lungamente picciolati e spuntano
69
all’ascella delle foglie. Specie originaria del Sud America. Sui testi di botanica si
legge che questa pianta è delicata (forse soltanto in considerazione del luogo di
origine). Al contrario, in coltivazione ha dimostrato buona rusticità. (Z8).
(Pasquale Iacomino, Pietro Rodaro, Orto Bot. Pisa)
310. Pavonia missionum Ekman – Malvaceae – B1 E L M O UV Arbusto
sempreverde alto 1,50-2 m. Foglie trilobate, a margini dentati. Fiori rosso vivo,
simili a piccoli Hibiscus. Fioritura abbondantissima, che si prolunga per tutta
l’estate. Origine: Argentina, Brasile (Z8). (Deanna Farina, Pasquale Iacomino)
311. Pavonia praemorsa (L. f.) Willd. – Malvaceae – A2/B1 E I M OP UZ
Arbusto (fino a 3 m) con foglie persistenti, obovate, di 2,5–3 cm, verde scuro
superiormente, tomentose al rovescio. Fiori solitari, ascellari, portati da lunghi
peduncoli, di colore giallo con centro scuro, in estate. Zona d’origine: S. Africa.
Scarsa rusticità (Z9). (Lucia Cortopassi, Celestino Mazzocchi)
312. Pavonia spiniflex (L.)Cav. – Malvaceae – B1 E I N O Z Arbusto o
alberello (alto fino a 5 m) sudamericano. I fiori, gialli (2-2,5 cm) sono prodotti
durante tutta l’estate; ma la fioritura non è appariscente, in quanto molto rada.
Specie poco rustica (Z9), che dimostra di non gradire prolungate esposizioni al
sole nei periodi di caldo intenso. (Celestino Mazzocchi)
313. Pelargonium x fragrans Willd. (P. exstipulatum x P. odoratissimum) –
Geraniaceae – Geranio semiarbustivo dal caratteristico profumo di mela verde.
Foglie ovato-oblunghe, più o meno trilobate, densamente tomentose; fiori
bianchi venati di rosso. Detta essere specie ibrida, ma trovata spontanea nel
Karoo (S. Africa). (Z9) (Patrizia Ianne)
314. Pelargonium odoratissimum (L.) L’Hérit – Geraniaceae – B1 DE I M O
U(VZ) Pelargonio arbustivo, con numerose ramificazioni eretto-ascendenti. Le
foglie sono molto numerose, fragranti, cuoriformi o reniformi, di 3-4 cm con
margini rotondato-dentati. I fiori, estivi, sono portati su peduncoli di 6-7 cm in
numero di 5-10 e sono di colore bianco. Specie originaria del Sud Africa, di
scarsa rusticità (Z9). (Teresa Ciccu)
315. Pelargonium peltatum (L.) L’Hér. – Geraniaceae – A2 E I MN O U(VZ)
Il comune “geranio a edera”, originario del S. Africa (Z9), caratterizzato dal
portamento ricadente e dalla copiosa fioritura durante la buona stagione.
(Fiorella Verona)
316. Pelargonium vitifolium (L.) L’Herit. – Geraniaceae – B1 DE I MN O
U(V) Specie arbustiva alta fino a 1 m. Foglie pubescenti, alle volte rugose,
fortemente aromatiche. Infiorescenze con 5–10 fiori del diametro di 15 mm.
Fiori di colore rosa chiaro in primavera–estate. Simile a P. capitatum. Luogo di
origine: Sud Africa (Capo sud–occidentale e meridionale). (Z9). (Index 2012)
317. Periploca sepium Bunge – Apocynaceae – B4 DE H MN O U Una
liana spogliante di 3-4 m, con foglie lanceolate (1,5-2 x 4-10 cm), di colore verde
scuro, lucenti. Fiori di colore porpora, riuniti in cime laterali. Ad essi seguono
capsule lineari accoppiate, unite alla base, peduncolate e pendule. Specie
proveniente dalla Cina. (Z7). (Celestino Mazzocchi)
318. Persicaria filiformis Nakai (Polygonum virginianum) – Polygonaceae – A2
DE H N O U(Z) X1 Erbacea perenne alta fino a 120 cm. Foglie (8-15 × 4-9
cm) da ovate a ellittiche, acuminate o arrotondate, portate da piccioli di 3 cm.
Fiori piccoli, bianco-verdastri o rosati in lunghe spighe terminali della lunghezza
70
di 20-40 cm. Fiorisce in tarda primavera e in autunno. Luogo di origine:
Giappone, Himalaya e Stati Uniti Nord-orientali. (Z5). (Consuelo Messeri)
Pharbitis hederacea: vedi Ipomoea nil (L.) Roth.
319. Philadelphus schrenkii Rupr. – Saxifragaceae – B2 E H M Q U X1
Arbusto deciduo dotato di corteccia desquamante molto decorativa. Le foglie
sono ovali con margine dentato (7-13 × 4-7 cm), di colore verde che vira al
giallo durante l’autunno. Fiori con 4 petali bianchi (1 × 1,2 cm), molto fragranti,
raccolti in racemi terminali. La fioritura avviene in estate. Diffuso nelle foreste
miste di Cina, Corea e Russia sud-orientale. Rustica. (Acquistati)
Phlomis anatolica ‘Lloyd’s Variety’: vedi Phlomis grandiflora H.S. Thomps.
‘Anatolica’
320. Phlomis fruticosa L. (P. viscosa) – Lamiaceae – B1 DE H M OP U(V) X1
Y [Salvia di Gerusalemme] Arbusto sempreverde alto fino a 1,5 m. Foglie
lanceolate, bianco-grigie, tomentose (4-10x2-3 cm). Fiori in verticilli nella parte
alta del fusto, in giugno/luglio, di un appariscente colore giallo vivo. Adatta per
terreni aridi, per zone litoranee e assolate. (Pasquale Iacomino)
321. Phlomis grandiflora H.S. Thomps. ‘Anatolica’ (P. anatolica ‘Lloyd’s
Variety’ – Lamiaceae – B1 DE H M O UV X1 Arbusto alto fino a 1 m. Foglie
basali ovate-oblunghe, tomentose, 3-8 x 24 cm, verdi sulla pagina superiora e
bianche su quella inferiore. Fiori con corolla gialla (3-4 cm), riuniti in
verticillastri. Vive nelle macchia e nei boschi aridi di Grecia e Turchia.
Discretamente rustica (Z8). (Massimo Cantoni)
322. Phlomis russelliana (Sims.) Benth. (Phlomis viscosa) – Lamiaceae – A2 DE
H M OP U X1 Erbacea perenne, alta fino a 80 cm, con foglie lanceolate,
tomentose, con venature evidenti. Fiorisce in giugno con verticillastri di colore
crema e fiori tubulari, penduli. Originaria dell’Ovest della Siria. Predilige
esposizioni in pieno sole. Si consiglia di potare drasticamente in autunno e di
pacciamare. (Z7). (Enrico Zarri)
Phlomis viscosa: vedi Phlomis fruticosa (Sims.) Benth.
323. Phytolacca bogotensis Kunth. – Phytolaccaceae – B1 F I M O U
Arbusto perenne, alto fino a 2 metri, con foglie grandi e fiori, in spicastri
terminali, di colore rosa. Origine: zone montagnose e collinose del centro
America, Cile, ove pare sia infestante. (Z9/Z10). (Pasquale Naccarati)
324. Pimpinella saxifraga L. – Apiaceae – A2 E H N OR UV Y Erbacea
perenne (20-60 cm) con fusti eretti, glabri e foglie imparipennate (5-11 segmenti
ovato-lanceolati di 5-20x15-25 cm). Fiori in ombrelle di 7-15 raggi e petali
bianchi, raramente rosei, pelosi al bordo. Fioritura estiva.) Specie spontanea nel
nord-centro Italia, rustica (Z5). (Pasquale Iacomino)
325. Pistacia atlantica Desf. – Anacardiaceae – C1 D I M QO Z X3 [Mount
Atlas mastic] Albero sempreverde con foglie imparipennate (7-11) ad elementi (6
x 1,5 cm) lanceolati ed a rachide alato. Infiorescenze panicolate, dioiche. Frutto
ovoide. Specie utilizzata da portainnesto per Pistacia vera. Nord Africa (Z9).
(Acquistati)
326. Pistacia terebinthus L. – Anacardiaceae – B1/B2 EF H M R U Y
[Terebinto] Cespuglio o alberello della macchia mediterranea con odore resinoso
e foglie coriacee, imparipennate (3-9 segmenti), decidue nei climi freddi,
semidecidue altrove. Fiori ascellari bruni, cui seguono negli esemplari femminili
71
(specie dioica) drupe ovoidali rosos scure a maturità. Ottima resistenza anche nei
climi più rigidi (Z6). Utilizzato come porta innesto per Pistacia vera. (Patrizia
Ianne)
327. Platycodon grandiflorus (Jacq.) A. DC. – Campanulaceae – A2/A4 E H
M OP U Il noto “Fiore paracadute”. Erbacea perenne tuberosa alta fino a 70
cm con fiori campanulati blu, simili ad un paracadute, prima di schiudersi in
primavera. Originaria della Cina, Manciuria e Giappone. Specie rusticissima
(Z4). (Mirella Del Dottore)
Poinciana gilliesii: vedi Caesalpinia gilliesii (Wallich ex Hook.) Benth.
328. Pollia japonica Thunb. – Commelinaceae – A2/A3 DE H N O U
Erbacea perenne rizomatosa alta 30–90 cm. Foglie lucide, simili a quelle dello
zenzero, della lunghezza di 20–30 cm. In tarda estate-autunno compaiono
lunghe spighe di piccoli fiori bianchi, seguite da appariscenti bacche blu. In
inverno la pianta perde la parte aerea e ricaccia in primavera. Luogo di origine:
Giappone. (Z4). (Patrizia Ianne)
329. Polygonatum odoratum (Miller) Druce – Convallariaceae – A2/A3 EF
H N OR U Y X1 [Sigillo di Salomone] Specie perenne provvista di un rizoma
con caratteristici incavi a sigillo, da cui il nome volgare. Spontanea in tutta Italia
in boschi aridi, presenta fusti eretti (30–50 cm) angolosi e foglie glauche di sotto.
Fiori profumati di 1,5–2 cm alla ascella delle foglie, penduli, tubolosi, bianchi
con 6 denti verdastri. Fioritura tardo primaverile, cui seguono bacche sferiche,
nero bluastre. Rusticissimo (Z4). (Pasquale Iacomino)
Polygonum virginianum: vedi Persicaria filiformis Nakai
330. Potentilla pensylvanica L. – Rosaceae – A2 DE H MN OQ U Erbacea
perenne con fusti alti fino a 80 cm e foglie imparipennate (5-19) composte da
foglioline lanceolate di 2x7 cm, grigio verdi, setolose sopra e tomentose al
rovescio. Fiori di 1,2 cm, numerosi, in panicoli terminali in estate, gialli. Zona
d’origine: Spagna, N. U.S.A. Perfetta rusticità (Z4). (Ivo Berlucchi)
331. Primulina tamiana (B.L.Burtt) Mich. Möller & A. Weber ‘Maysie’ (Chirita
tamiana) – Gesneriaceae – A2 E L N O U(Z) Piccola pianta erbacea con foglie
suborbicolari (simili a quelle delle violette africane), portate da un lungo picciolo.
La pianta è quasi acaule: produce, nel corso degli anni, un breve fusticino
lignificato e scarsamente ramificato. La fioritura è abbondante e avviene durante
tutto l’anno, ma in particolare quando le giornate iniziano ad accorciarsi. I fiori
sono campanulati, bianchi con due macchie viola nella gola. Ogni lungo e sottile
scapo fiorale può portare diversi fiori che durano a lungo sulla pianta. La specie
botanica è originaria del Vietnam. Questa cultivar gradisce essere annaffiata
abbondantemente durante l’estate, ma scarsamente in inverno. L’eccessiva
umidità dell’aria, specialmente nel periodo freddo, può far comparire macchie
brune sulle foglie. In inverno tenere al caldo. (Z11) (Consuelo Messeri)
332. Proboscidea louisianica (Mill.) Thell. (Martynia louisianica; Ibicella louisianica)
– Pedaliaceae – A1 EF MN O U Erbacea annuale ricoperta di peluria viscido–
erfogliat, con fusti che possono arrivare fino a 60 cm, ramificati, prostrati o
ascendenti. Foglie largamente ovate, di 8–20 cm, oblique, sorrette da un robusto
picciolo (5–15 cm). Infiorescenze in racemi composti da molti fiori tubolosi di
3–5 cm, da bianco crema a porpora, con gola gialla e macchie rosa–porpora.
Seguono strani frutti di 10–20 cm, a forma di barchetta, crestati, con un paio di
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protuberanze simili a corna all’estremità. Zona d’origine: S. U.S.A., Messico.
(Faliero Ciomei, Fausto De Gregori)
333. Prunus lusitanica L. – Rosaceae – B1/C1 E H M O U X3 Arbusto o
albero sempreverde originario della Spagna e del Portogallo, che può
raggiungere l’altezza di 12 m. Ha foglie ovato-lanceolate, lunghe fino a 10 cm,
con margine dentellato ed apice appuntito. All’inizio dell’estate produce
numerose spighe pendule, costituite da una miriade di fiorellini bianchi. Seguono
bacche di 1 cm di diametro, inizialmente rosse, nere in autunno, a maturazione.
(Z6). (Pasquale Naccarati)
334. Puya berteroniana Mez. – Bromeliaceae – A2 DEG I MN O U(V)
Specie nativa del Cile centrale, alta fino a 4,5 m (in fioritura). Foglie lunghe fino
a 1 m con spine uncinate sul margine. Scapo fiorifero tomentoso portante
all’apice un’infiorescenza ramificata costituita da numerosi fiori a tre petali di
colore verde-bluastro. (Z8) (Acquistati)
335. Puya coerulea Lindl. – Bromeliaceae – A2 DEG H MN O U(V) Pianta
erbacea perenne, originaria del Cile, costituita da una rosetta di foglie argentate e
seghettate (lunghe fino a 60 cm) che arriva ad una altezza di circa 2 m. Da
questa, in estete, parte una infiorescenza, anch’essa lunga fino a 2 m, portante
fiori blu. Esige posizioni soleggiate e terreno perfettamente drenato. Luogo di
origine: Cile. Si può considerare la più rustica delle bromeliacee (Z8). (Giuseppe
Marcucci)
336. Pyrus calleryana Decne. – Rosaceae – C2 E H M Q VZ X3 Piccolo
albero con ramificazioni prevalentemente laterali, fornite di spine. Foglie (48cm.), ovate, a margini dentellati, glabre, brillanti, con picciolo 2-4 cm. Fiori
bianchi di 2-2,5 cm che producono piccoli frutticini rotondi, bruni. Origine Cina
(Z5) (Orto Bot. di Lucca)
Quamoclit pinnata: vedi Ipomoea quamoclit L.
337. Quercus ilicifolia Wangenh. – Fagaceae – B2/C2 D H M Q UV [Bear
oak] Denso cespuglio o piccolo albero (1-8 m) deciduo con rami divaricati,
corteccia bruno-scura a maturità, mentre i rametti sono verde rossastro e
tomentosi. Foglie obovate-oblunghe ( fino a 10 cm), spesso 5 lobate e
tomentose sulla pagina inferiore. Ghiande a coppia, ovoidi o quasi sferiche. USA
orientali (Z6) (Pierluigi Micheli)
338. Quercus marylandica Du Roi – Fagaceae – C2 D H M Q ST [Black jack
oak] Albero deciduo a lenta crescita, con corteccia marrone scuro, rugosa,
giovani rami tomentosi che mutano in grigio-cenere. Foglie ampie (10-17cm),
obovate con apice spesso trimucronato che da verde cupo lucido si trasformano,
in autunno, in giallo e poi bruno. Ghiande solitarie o a coppia, piccole (1-2 cm)
con cupola ricoprente il frutto per 2/3. USA sud orientale (Z5) (Pierluigi
Micheli)
339. Ratibida columnifera (Nutt.) Wooton – Asteraceae – A2 E H MN O U
Erbacea perenne alta fino a 75 cmcon grandi capolini con fiori del raggio ovati,
di colore rosso scuro con bordo giallo, rivolti all’ingiù. Disco allungati a formare
una sorta di cilindro di colore dapprima verde, poi marrone man mano che si
aprono i fiori. Ottimo da recidere. Questa specie è originaria delle praterie nordamericane (dal British Columbia al New Mexico) ed è comunemente conosciuta
come “fiore a sombrero”. Soffre un po’ per il forte caldo e la siccità estiva delle
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zone mediterranee. Perfettamente rustica. (Z3). (Deanna Farina, Gerardina
Giovannardi, Patrizia Ianne)
340. Rehmannia elata N.E. Br. – Gesneriaceae – A2 E I M O UZ Erbacea
perenne alta fino a 1,5 m. Le foglie della rosetta sono lobate, dentate e coperte
da una ruvida peluria, mentre le foglie caulinari sono intere o solo debolmente
divise. Da giugno ad agosto compaiono lunghi racemi di grossi fiori penduli,
tubulari, espansi all’estremità, rosa porpora a gola gialla macchiata di scuro.
Origine: Cina. Poco rustica (Z9). (Deanna Farina, Index 2012)
341. Reseda odorata L. – Resedaceae – A1 E MN O U X1 Y [Amorino]
Erbacea annuale o biennale, alta fino a 60 cm, con foglie oblanceolate. I fiori,
bianchi o giallastri, riuniti in lunghi racemi apicali eretti, sbocciano da maggio a
settembre e sono profumati. Origine: bacino del Mediterraneo. Specie diffusa in
Europa centrale e meridionale. Pianta usata per l’estrazione di un olio, da
impiegare nella preparazione di profumi. Predilige terreno calcareo. (Z7/Z8).
(Pasquale Iacomino)
Raphiolepis japonica ‘Albiflora’: vedi Rhaphiolepis umbellata (Thunb.) Mak.
‘Albiflora’
342. Rhaphiolepis umbellata (Thunb.) Mak. ‘Albiflora’ (Raphiolepis japonica
‘Albiflora’) – Rosaceae – B1 DEF H MN OQ U X1 Arbusto sempreverde con
fogliame ovato, coriaceo, lungo fino a 10 cm, verde scuro. Alla fine della
primavera produce pannocchie di fiori bianchi in questa varietà, larghi 2 cm, cui
seguono frutti di 1 cm neri a maturità, persistenti per lungo tempo sulla pianta.
La specie è originaria della Corea e del Giappone, di buona rusticità (Z8).
(Pasquale Iacomino)
343. Rhus copallinum L. – Anacardiaceae – C2 D H M Q U [dwarf sumac o
mountain sumac] Piccolo albero deciduo con giovani rami rossi. Foglie pennate
(15-30 cm) con 9-15 elementi oblungo- lanceolati e margine intero, dal colore
autunnale rosso molto acceso. Frutti rossi e pubescenti. USA orientali. (Z5).
(Acquistati)
344. Rhynchosia caribaea (Jacq.) DC. – Fabaceae – A1 E L MN O U Erbacea
perenne sarmentosa. Foglie tripartite con segmenti ovati. Fiori papilionacei, della
lunghezza di oltre 15 cm, di colore giallo limone con venature viola sul lato
esterno dei petali superiori e carena con punta purpurea. Fiorisce tra agosto e
marzo. Luogo di origine: Caraibi orientali, dove cresce in foreste costiere e
praterie. (Z10) (Index 2012)
345. Rhodotypos scandens (Thunb.) Mak. – Rosaceae – B2 EF H MN OQ U
Arbusto deciduo con foglie ovate (4x6 cm), dentate, corrugate di sopra, giallo
pubescenti al rovescio. Grandi fiori bianchi in primavera, cartacei, formati da 4
petali; seguono bacche nere, lucide, a lungo persistenti. Zona d’origine: Cina,
Giappone. Rusticità completa (Z5). (Celestino Mazzocchi, Pierluigi Micheli)
346. Ricinus communis L. ‘Sanguineus’ – Euphorbiaceae – B1 DF I M OP
U [Ricino rosso] Arbusto adatto a climi miti (Z9), trattato come annuale in zone
più fredde (Z8). Portamento eretto, allargato (2-3 m). Fusti e foglie rosse scuro
in questa cultivar, grandi (20-40 cm), palmato-lobate, con margini dentati. Fiori
poco appariscenti, giallastri, in infiorescenze terminali e frutti spinosi rossi a
forma di capsule, contenenti tre semi a forma di fagiolo, velenosi. La specie è
originaria dell’Africa Nord Orientale. (Pasquale Iacomino)
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347. Rohdea japonica (Thunb.) Roth. – Convallariaceae – A2 DE H N OR U
Erbacea perenne sempreverde provvista di un corto rizoma, nativa del
Giappone. Foglie robuste, carnose, riunite a rosetta basale, erette, oblanceolate,
acute, lunghe 20–30 cm e larghe 4–6 cm. Fiori su scapi di 5–6 cm, bianchi,
debolmente profumati in primavera, cui seguono numerosi frutticini rossi a
maturità. Specie rustica (Z7). I semi provengono da piante con variegatura
biancastra sul bordo, che però generalmente non ritorna se propagata per seme.
(Angelo Lippi)
348. Rosa arkansana Porter. – Rosaceae – B2 DE H M OQ U X1 X3 [Praire
rose] Rosa spogliante che forma un arbusto di 50-100 cm, molto ramificato, a
portamento tappezzante, spinoso e setoloso. Foglie (2-6 cm) imparipennate (911), obovate, verde lucente superiormente, tomentose al rovescio. Fiori in estate
disposti in in racemi laterali, ciascuno di 2-4 cm, di colore rosa scuro; frutti 1-1,5
cm, rossi. Specie originaria degli U.S.A centrali, di grande rusticità (Z4).
(Pasquale Naccarati)
349. Rosa gallica L. ‘Pumila’ – Rosaceae – B2 DE H M OQ U Varietà nana
della R. gallica [dwarf Austrian rose] (20-30 cm). Piccolo cespuglio assai spinoso,
dal fogliame minuto, verde scuro. Fiori semplici con petali rosa-porpora, più
chiari nella parte inferiore, moderatamente fragranti. (Z6). (Pasquale Iacomino)
Rosa lucida: vedi Rosa virginiana Herrm.
350. Rosa sancti-andreae Degen & Trautm. – Rosaceae – B2 EF H M Q U
Specie rara, utilizzata per ibridi e innesti. Ha rami poco spinosi e foglie ovali di
colore verde chiaro. I fiori sono semplici, di colore rosa chiaro; ma più
interessante è la fruttificazione, molto appariscente, costituita da bacche di
colore rosso arancio, che restano sulla pianta per tutto l’inverno. (Z5). (Pasquale
Naccarati)
351. Rosa virginiana Herrm. (R. lucida) –Rosaceae – B2 DEF H M Q VZ X1
X3 Cespuglio deciduo dal portamento eretto, pollonante, con foglie lucenti che
arrossiscono in autunno. Produce fiori a coppa, rosa brillante, semplici o in
mazzetti seguiti da frutti sferici, rosso rubino. USA orientali (Z3). (Acquistati)
352. Rudbeckia hirta L. ‘Rustic Dwarfs’ – Asteraceae – A1 E H M OQ U
Erbacea generalmente biennale alta circa 1 m, con foglie e fusti molto ruvidi. Le
foglie sono lanceolate o oblolanceolate, lunghe fino a 10 cm. La sua attrattiva
principale sono i capolini solitari all’apice dei peduncoli, costituiti da lunghe
ligule periferiche, gialle all’apice e marroni-rossastre alla base. Il disco centrale è
nero. La fioritura è estiva. Luogo di origine: USA centrali e settentrionali.
(Liubina Soravito Debeni)
353. Ruellia humilis Nutt. – Acanthaceae – B2 E H MN OQ U Arbusto
spogliante (20-40 cm) con fusti eretti all’inizio, poi molto ramificati e espansi.
Foglie lanceolate. Interessante la sua fioritura estiva, formata da racemi di fiori di
colore blu lavanda. Specie originaria del N. America, rusticissima (Z4). (Deanna
Farina)
354. Sabal minor (Jacq.)Pers – Arecaceae – B1/C1 DE I(H) M OR U Palma
con tronco parzialmente sotterraneo, alta fino a 3 m, di lento accrescimento.
Foglie a ventaglio di 1 m, rigide, di colore blu verde. Infiorescenze eccedenti il
fogliame, frutti di 1,3 cm, neri, globosi. Specie originaria del Nord Carolina, Sud
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Florida, Est Texas (Z9), coltivabile, se riparata, anche in zone più fredde (Z7).
(Orto Bot. di Lucca)
355. Salvia aethiops L. – Lamiaceae – A2 E H M OP UV X1 Y Erbacea
perenne con peluria bianco tomentosa, alta 15-20 cm, con ramificazioni arcuate.
Foglie ovate, profondamente dentate. Fiori in panicoli, riuniti in verticilli 6-12
flori, con corolle bianche che si manifestano all’inizio dell’estate. Specie
proveniente da regioni mediterranee, rustica (Z8). (Giardino Botanico “Clelia
Durazzo Grimaldi”)
356. Salvia azurea Lam. – Lamiaceae – A2/B2 E H M O U X1 Specie perenne
semiarbustiva che può arrivare fino a 2 m in altezza, con foglie lanceolate le
basali, quasi lineari quelle caulinari. Fiori riuniti in spighe con corolle blu scuro
con labbro inferiore prominente. Fioritura estiva; specie originaria del N.
America, completamente rustica (Z6). (Giardino Botanico “Clelia Durazzo
Grimaldi”)
357. Salvia cleistogama De Bary & M. Paul – Lamiaceae – A2 E H M O U
Una erbacea perenne (30-50 cm), coperta di peluria, con foglie irregolarmente
pennate ovato-oblunghe di 7-8 cm. Fioriura primaverile-estiva formata da fiori
blu riuniti in verticilli ben distanziati. Specie originaria del S. Africa, rustica (Z7).
(Acquistati)
358. Salvia coccinea Juss. Ex Murray – Lamiaceae – A2/A1 E I M O U
Erbacea perenne trattata a volte come annuale. Presenta steli eretti coperti di
densa peluria. Foglie triangolari, pubescenti, dentate. Infiorescenze in spighe
lunghe anche 20-25 cm; fiori grandi, bilabiati, rosso vivo. Fioritura prolungata
per tutta l’estate. Adatta per formare grandi macchie di colore nelle bordure o
per gruppi isolati. Originaria dell’America tropicale (Z9). (Consuelo Messeri)
359. Salvia coccinea Juss. Ex Murray ‘Lovelyness’ – Lamiaceae – A2/A1 E I
M O U Come la specie precedente, ma con fiori bianchi e rosa. (Consuelo
Messeri)
360. Salvia coccinea Juss. Ex Murray ‘Rosea’ – Lamiaceae – A2/A1 E I M O
U Erbacea perenne trattata a volte come annuale. Presenta steli eretti coperti di
densa peluria. Foglie triangolari, pubescenti, dentate. Infiorescenze in spighe
lunghe anche 20-25 cm; fiori grandi, bilabiati, rosa in questa varietà. Fioritura
prolungata per tutta l’estate. Adatta per formare grandi macchie di colore nelle
bordure o per gruppi isolati. La specie è originaria dell’America tropicale (Z9).
(Pasquale Iacomino)
361. Salvia forskaohlei L. – Lamiaceae – A2 DE H M O U X1 Erbacea
perenne a fogliame sempreverde ovato o lobato, con base cordata, grandi (15-30
cm). Fioritura dall’estate all’autunno in spighe terminali alte fino a 90 cm di
corolle con tubo bianco e fauci violette; labbro inferiore macchiato di bianco.
Specie originaria della Bulgaria e costa turca del Mar Nero, di ottima rusticità
(Z7). (Pasquale Iacomino, Enrico Zarri)
362. Salvia glutinosa L. – Lamiaceae – A2 DE H M O U X1 Y Specie
spontanea in Europa e Asia occidentale. Erbacea perenne con base legnosa e
portamento allargato. Ha grandi foglie verdi chiare, dentate, sostenute da lunghi
piccioli. I fiori, estivi, sono di colore giallo pallido striato di rosso mattone. La
parte aerea si riduce molto durante l’inverno. Ottima rusticità (Z6). (Pasquale
Iacomino)
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363. Salvia miltiorrhiza Bunge – Lamiaceae – A2 E H MN O U X1 Erbacea
perenne con fusti ramificati della lunghezza di 30-60 cm. Foglie grandi, intere o
divise. Infiorescenze lunghe fino a 3 m, pubescenti e ghiandolose. Fiori in
verticillastri, con corolla bilabiata di colore che varia dal viola chiaro al blulavanda, della lunghezza di 2,5 cm e con calice purpureo. Ha proprietà
medicinali. È rustica fino a -10°C. (Z6). (Pasquale Iacomino)
364. Salvia pratensis L. – Lamiaceae – A2 E H M OQ U X1 Y Erbacea
perenne alta 30-50 cm con fusti eretti pubescenti e foglie basali picciolate e
ovate; le cauline sono invece sessili. Infiorescenza semplice con fiori riuniti in
verticillastri di 4-6 ciascuno, violetti, con labbro superiore pronunciato. Fiorisce
da maggio ad agosto. È specie eurimediterranea e cresce preferibilmente in prati
aridi. Rusticissima (Z3). (Pasquale Iacomino)
Salvia regeliana: vedi Salvia verticillata L.
365. Salvia roemeriana Scheele – Lamiaceae – A2 E H N O TV X1 Erbacea
perenne alta 60 cm. Foglie piccole, larghe 2-3 cm, tondeggianti, dentellate. Fiori
lunghi 2-4 cm in racemi di 5-8 cm, rosso cremisi. Fiorisce dalla primavera a tutta
l’estate. Pianta vistosa, adatta a zone semiombrose asciutte. Origine: Texas,
Messico settentrionale (Coahuila, Nuevo Leon). (Z7). (Pasquale Iacomino)
366. Salvia scabra Thunb. – Lamiaceae – A2 E MN O V X1 Piccola erbacea,
pelosa. Foglie in rosetta basale, fortemente crenate. Lo stelo porta all’apice uno
spicastro con fiori piccoli, tubolari, di colore fra il rosa e il lilla. Origine: Etiopia.
Rusticità da definire. (Pasquale Iacomino)
367. Salvia sclarea L. – Lamiaceae – A1 DE H M OQ U X1 Y [Scanderona]
Erbacea biennale con portamento eretto (50-100 cm). Il fusto e le foglie,
carnose e tomentose, hanno un profumo molto intenso. I fiori, di colore rosa
con venature viola e bianco, sono riuniti in infiorescenze che presentano brattee
rosa-lilla, persistenti e sbocciano su spighe lunghe 30 cm, tra giugno e luglio.
Adatta per zone rocciose, aride e soleggiate, è una specie commestibile e molto
utilizzata in erboristeria. Spontanea in Europa e Asia occid., di buona rusticità
(Z8). (Massimo Cantoni, Mirella Del Dottore, Pasquale Iacomino)
368. Salvia sclarea L. ‘Alba’ – Lamiaceae – A1 DE H M OQ U Come la
precedente, ma con fiori bianchi e brattee verdi. Stessa rusticità (Z8). (Massimo
Cantoni)
369. Salvia somalensis Vatke – Lamiaceae – B1 DE I(H) M O U(V) X1
Arbusto ramificato, alto fino a 1 m, con foglie profumate, oblunghe, di colore
verde giallastro. Infiorescenze di colore simile al glicine, da maggio a ottobre.
Originaria della Somalia.(Z10). (Celestino Mazzocchi)
370. Salvia tiliifolia Vahl. – Lamiaceae – A1 DE M O UV X1 – Erbacea
annuale alta fino ad 1 m. Foglie ovate, pubescenti, con margine crenato; le
infiorescenze portano numerosi fiori celesti. La fioritura avviene in estate.
Predilige terreni ben drenati e si presta alla coltivazione in contenitore. I semi,
soprattutto in Messico, sono consumati in vario modo. Luogo d’origine:
America centrale. (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”, Pasquale
Iacomino)
Salvia verbenaca L. – Lamiaceae – A2 E H OQ U X1 Y Erbacea
371.
perenne (20-50 cm) con fusti eretti, ramosi, ricchi di peluria. Foglie basali portate
da piccioli di 3-5 cm e lamina ellittica (3-4x6-10 cm), con 3-4 lobi ottusi. Foglie
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cauline progressivamente più piccole. Infiorescenze semplici, allungate, con
corolla portata da calici provvisti di peluria lanoso-biancastra. Corolle di colore
generalmente viola. La fioritura si manifesta in vari periodi dell’anno. Rustica
(Z6)
371A) Massimo Cantoni
371B) [Montalbano PT] Enrico Zarri
372. Salvia verticillata L. (Salvia regeliana) – Lamiaceae – A2 E H MN O U X1
Y Pianta erbacea perenne (40-80 cm) spontanea nel centro-N. Italia, piuttosto
rara. Foglie vistose basali (4-8x10-18 cm), cuoriformi, spesso con 2 segmenti
lanceolati; le superiori più piccole, subsesssili. In estate, all’apice di scapi fioriferi,
si manifestano verticilli 15-20flori formati da corolle violaceo-bluastre di 10-15
mm, il cui labbro superiore è ristretto alla base. Rustica (Z6). (Massimo Cantoni)
373. Salvia viscosa Jacq. – Lamiaceae – A2 DE H M O U X1 Questa specie ha
foglie basali, rugose, di forma quasi ellittica, con margine irregolarmente crenato
e lobato. Forma ciuffi densi di foglie (60x60). Gli steli fiorali, viscosissimi come
dice il nome, lunghi oltre il metro, portano, in primavera-estate, corolle di piccoli
fiori bicolori: il labbro superiore è porpora scuro, l’inferiore rosa pallido. La
fioritura si ripete anche a fine estate.Specie da coltivare in diversi esemplari nelle
aiuole spontanee. Rusticissima. Origine: Medio Oriente (Z7). (Pasquale
Iacomino)
374. Sanguisorba officinalis L. – Rosaceae – A2 E H MN OQ S Y X1 Detta
anche salvastrella maggiore o Meloncello, si tratta di una specie erbacea, alta fino
a 1 m, tipica degli ambienti umidi e delle torbiere. Le foglie, pennatosette, hanno
segmenti oblungo-ovati, dentellati sul margine. I fiori, privi di corolla e con
stami notevolmente sporgenti, sono riuniti in infiorescenze ovali di colore rosso
scuro. Le foglie sono utilizzate a scopo medicinale per curare le affezioni
intestinali acute e croniche. Spontanea anche in Italia, questa specie è diffusa in
tutto l’emisfero boreale. (Z4) (Liubina Soravito Debeni)
375. Sapindus drummondii Hook. & Arn. – Sapindaceae – C2 DEF H M
OQ U Albero deciduo, alto fino a 16 m, con corteccia grigia o rosso bruna e
giovani rami pubescenti. Foglie lunghe fino a 20 cm, paripennate con 4-10 paia
di foglioline obliquamente lanceolate, ciascuna di 4-7 cm, glabre di sopra,
pubescenti al rovescio. Fiori bianco-giallastri, di 5 mm, in panicoli pubescenti di
15-25 cm, cui seguono frutti di 1,5 cm, gialli, neri a maturità. Specie originaria
del S.O. degli U.S.A. (Z8). (Orto Bot. di Lucca)
376. Sarcococca confusa Sealy – Buxaceae – B1 DEF H N OQ U Arbusto
sempreverde densamente ramificato, alto fino a 2m. Foglie ellittico-lanceolate,
acuminate, verde scuro, più chiare al rovescio. Fiori crema, di 0,5 cm. In
infiorescenze profumatissime, in inverno, cui seguono frutti rosso-nerastri,
globosi. Zona d’origine non nota. Ottima rusticità (Z6). (Pasquale Iacomino)
Sarothamnus scoparius: vedi Cytisus scoparius (L.) Link
377.
Scabiosa columbaria L. – Dipsacaceae – A2 E H MN O U X1 Y
Erbacea perenne con radice fittonante; fusti eretti, ramosi in alto (40-80 cm),
foglie basali profondamente incise, le cauline progressivamente pennatosette.
Capolini (2-3 cm) numerosi in estate, su peduncoli brevi; corolla violacea. Specie
presente in buona parte d’Italia. (Pasquale Iacomino)
78
378. Scabiosa stellata L. ‘Drumstick’ – Dipsacaceae – A1 EF M O U X1
Erbacea annuale, alta fino a 30 cm. I capolini, larghi 2,5-3 cm, composti da fiori
centrali piccolissimi e fiori laterali poco più grandi, di colore bianco, sbocciano
da giugno ad agosto. Anche i frutti sono decorativi e possono essere impiegati in
composizioni floreali secche. (Mirella Del Dottore)
379. Scilla peruviana L. – Hyacinthaceae – A3 E H M O UV X1 Ybulbi
ingrossati ovoidali. Foglie nastriformi, lanceolate, carnose, formanti rosette
basali aperte. Infiorescenze composte, dense, bianco-violacee; stami con
filamenti azzurri molto evidenti e antere gialle. Pianta molto particolare che
presenta riposo estivo e vegetazione invernale. Spontanea nel bacino del
Mediterraneo (Z8). (Lucia Cortopassi)
380. Scrophularia peregrina L. – Scrophulariaceae – A1 E MN O U Y
Erbacea annuale spontanea in Italia dal sud fino alla Liguria. Fusti quadrangolari
eretti, alti 4–8 dm e foglie ovali o ovali–lanceolate, cruoriformi o troncate alla
base, di colore verde lucido. Fiori in primavera–estate all’ascella delle foglie,
formati da corolle purpuree di 5–7 mm. Ottima rusticità (Z6). (Mirella Del
Dottore, Index 2012)
381. Sedum amplipetalum DC. – Crassulaceae – A4 E H M O V Y X1
Specie succulenta alta fino a 25 cm. Foglie carnose subcilindriche di colore verde
brillante, verde scuro o glauche, sfumate di rosso e della lunghezza di 2 cm. Fiori
bianchi o gialli del diametro di 7-10 mm in infiorescenze piatte apicali. Fiorisce
in estate. Luogo di origine: Europa centrale e meridionale, Turchia; naturalizzata
in Nord America. Gradisce posizioni in pieno sole cresce bene tra la ghiaia, nelle
fessure delle rocce e tra i sassi. (Z7) (Mirella Del Dottore)
382. Sedum palmeri S. Watson – Crassulaceae – A2 A4 DEG H M U(V)
Pianta succulenta per giardini rocciosi e per aiuole, vista la sua resistenza e la
crescita veloce e tappezzante. Presenta fiori a 5 petali che sbocciano riuniti in
infiorescenze terminali che si manifestano a fine primavera. Le foglie si colorano
da verde pallido a giallo, e con i primi freddi, le punte diventano rosa.
Abbastanza resistente a pioggia e freddo, ricaccia vigorosamente in primavera.
Originaria del Messico, di buona rusticità (Z8). (Index 2012)
383. Senecio macroglossus DC. – Asteraceae – B3 DE L N P VZ [Natal ivy,
Wax vine] Rampicante sempreverde, con portmento ricadente e lievemente
lignificante. Foglie verdi, da trigone ad astate, che ricordano l’edera. La fioritura
è abbastanza inconsueta e consiste in capolini larghi 5-6 cm, bianchi o giallastri.
Ne esiste una varietà a foglie variegate. Sud Africa (Z9). (Teresa Ciccu)
384. Senna corymbosa (Lam.) Irwin & Barneby (Cassia floribunda) –
Caesalpiniaceae – B1 DE I(H) M OP U Forse la specie più comune, ma
anche una delle più rustiche. Si tratta di un arbusto sempreverde, coltivabile
all’aperto in molte zone italiane (Z8), purchè in siti protetti e ben esposti. Foglie
composte (6-10) sempreverdi, ovato-acuminate, verde giallastro. Fiori di 2 cm in
autunno, riuniti in corimbi lunghi fino a 20 cm, di colore giallo dorato,
papilionacei. Coltivare in pieno sole e in terreni ben drenati. Zona d’origine:
Argentina, Uruguay. (Giardino Botanico “Clelia Durazzo Grimaldi”, Giuseppe
Marcucci)
Senna javanica: vedi Cassia javanica :Aubl.
79
385. Senna marylandica (L.) Link. (Cassia marylandica) – Caesalpiniaceae – A2
E H M O U Erbacea perenne (1–2 m) con numerosi fusti più o meno eretti
ricchi di foglie, lunghe da 12 a 30 cm, composte da 5–9 paia di foglioline
ellittiche, verde giallastro di sopra, pallide al rovescio. Fiori durante l’estate,
numerosi, riuniti (3–9) in racemi, con sepali rosa–bruno e petali gialli di 10–15
mm. Seguono frutti lineari, lunghi 10–15 cm, inizialmente rossastri, poi neri a
maturità. Specie originaria dell’O. U.S.A., di notevole rusticità (Z4). (Pasquale
Iacomino, Index 2012)
386. Sesbania punicea (Cav.) Benth. (Daubentonia punicea DC.) – Fabaceae –
B1/B2 E I(H) M OP U Arbusto originario del Brasile meridionale, Argentina e
Uruguay, spogliante nei nostri climi, con foglie pennate (20-30). Produce durante
tutta l’estate fiori papilionacei (2 cm), rosso porpora, raccolti in racemi di 8-12
cm. Specie non molto longeva, di buona rusticità se coltivata in siti protetti e
soleggiati (Z8). (Consuelo Messeri)
387. Setiechinopsis mirabilis (Speg.) Backeb. Ex de Haas – Cactaceae – A4
GE I M O V Piccolo cactus colonnare della lunghezza di 15 cm per 2 cm di
diametro. Epidermide di colore verde-bruno che diventa quasi nera se esposta al
sole. Spine 9-14, fini e corte, setacee, con una spina centrale più robusta. Fiori
grandi, bianchi e profumati, che si aprono la sera. Luogo di origine: Argentina
(Santiago del Estero). Può sopportare qualche grado sotto zero per breve
tempo, ma solo se il terriccio rimane completamente asciutto. (Z9) (Patrizia
Ianne, Index 2012)
388. Silene dioica (L.) Clairv. – Caryophyllaceae – A1 E H MN O U(V) X1
X2 Y Erbacea dioica perenne, alta 20–40 cm. Foglie spatolate con lamina
ellittica, acuta, pubescenti. Fiori rosa scuro con petali bilobi che sporgono da un
ovario rigonfio color porpora. Regioni temperate dell’Europa e dell’Asia. È
spontanea anche in Italia, nei coltivi, nei prati concimati e negli incolti boschivi
(specie nitrofila), tra 500 e 1800 m. NB: si incrocia facilmente con Silene alba
dando luogo ad ibridi con fiori di colore rosa chiaro. (Z5). (Index 2012)
389. Sinningia eumorpha H.E. Moore – Gesneriaceae – A3 E L N O U
Erbacea tuberosa con foglie ovate, lunghe fino a 10 centimetri. I fiori, tubolari,
di colore bianco con sfumature malva, sbocciano per tutta l’estate. Originaria
del Brasile. (Z10). (Gianluca Corazza)
390. Solanum aculeastrum Dunal – Solanaceae – B1/C1 EG I MN O U
Arbusto o piccolo albero nativo dell’Africa tropicale e del Sud Africa
meridionale alto fino a 1,5 m. Fusti molto ramificati con numerose spine
uncinate. Foglie ovate lunghe fino a 15 cm, lobate, pubescenti di sotto. Fiori da
bianchi a viola chiaro, profumati, in primavera–estate. Seguono bacche
rotondeggianti del diametro di 6 cm, di colore giallo a maturazione completa. Le
bacche sono velenose in quanto contengono un potente alcaloide (solanina) in
concentrazione elevata. I frutti sono anche ricchi di saponina e per questo, in
Africa, vengono spesso usati al posto del sapone. (Z9). (Index 2012)
391. Solanum atropurpureum Schrank – Solanaceae – Arbusto perenne,
spinosissimo, originario del Sud–America. Ha foglie incise e lucide, spine
brillanti violacee, fiori e frutti gialli. Infestante. Specie delicata (Z9–Z10),
coltivabile come annuale in climi più freddi. (Index 2012)
Solanum aviculare: vedi Solanum laciniatum Ait.
80
392. Solanum bonariense L. – Solanaceae – B1 E H MN O U Arbusto
sempreverde, alto fino a 2,5 m, molto ramificato e generalmente con più fusti a
partire dalla base. Le foglie sono ovate, più o meno lobate con apice appuntito.
I fiori, di colore bianco, con centro arancione, riuniti in racemi all’ascella delle
foglie, sbocciano dalla primavera all’autunno. Tende ad essere infestante; difatti
dalle radici, che sono stolonifere, si formano nuovi germogli, i quali fanno
sviluppare nuove piante anche a molta distanza dall’arbusto originario. Da non
coltivare in luoghi ventosi. Il vento spezza facilmente i rami, che sono molto
fragili. Specie originaria dell’America tropicale. (Z9). Coltivabile anche in (Z8).
Se esposta al gelo, la parte aerea secca in parte o completamente, ma si riforma a
primavera. (Index 2012)
393. Solanum burchellii Dunal (Solanum tomentosum var. burchellii) – Solanaceae
– B1 GE I M O V Piccolo arbusto alto 0,5-2 m, con fusti eretti, spinosi, dagli
internodi molto ravvicinati. Foglie lanceolate o ovato-lanceolate, ondulate sul
margine e tomentose sulla pagina inferiore. Fiori piccoli, stellati, viola, con stami
gialli, in gruppi di 2-3 alle ascelle delle foglie. Seguono piccole bacche rosse non
commestibili. Luogo di origine: Sud Africa e Madagascar. In natura cresce in
zone subdesertiche, tra le rocce o nella sabbia. (Z9) (Index 2012)
394. Solanum laciniatum Ait. (Solanum aviculare) – Solanaceae – B1 DE I M
OP U Arbusto sempreverde con foglie da lanceolate a più o meno lobate e
laciniate, di colore verde intenso, lunghe fino a 20 cm. I fiori, di colore azzurrovioletto, sono riuniti, in numero di 4-5, in cime di 10-15 cm. Ad essi seguono
frutti sferico-ovoidali (2 cm), arancioni a maturità. Coltivare in pieno sole e in
zone ove non arrivi il gelo. (Z9). Zona d’origine: Australia, Nuova Zelanda.
(Daniela Lualdi)
395. Solanum ligustrinum G. Lodd. & W. Lodd. – Solanaceae A2/B1 EF L M
O UV – [Natre, Natri, Tomatillo] Pianta erbaceo–arbustiva perenne, con
spicastri terminali composti di fiori violetti. Frutti di colore rosso o arancione o
violetto, di forma ovoidale, somiglianti piccole melanzane. Non certa la
commestibilità. Origine: Cile centrale. (Z10). Coltivabile come annuale. (Index
2012)
396. Solanum luteum Miller – Solanaceae – A1 GF H MN O U(V) Y Erbacea
annuale alta 10-70 cm. Foglie con lamina asimmetrica, da lanceolata a ovata (3-5
× 5-8 cm). Fiori piccoli, bianchi, del diametro di 8-16 mm, in cime 3-5-flore.
Seguono bacche sferiche rosse, aranciate o gialle, del diametro di 6-7 mm, non
commestibili. Luogo di origine: Europa mediterranea. È spontanea e molto
comune anche in Italia e cresce nei campi, negli incolti e nei rudereti. (Z6)
(Index 2012)
397. Solanum pseudocapsicum L. – Solanaceae – B1 F I(H) M O U Arbusto
di 1–1,5 m, glabro, con foglie ellittiche (5–8x1–1,5 cm) acute o acuminate
all’apice, ondulate, con vene prominenti al rovescio. Infiorescenze più o meno
pendule, erette in fruttificazione; fiori di 1 cm, bianchi, cui seguono frutti di 1–
1,5 cm globosi, arancio scuro quando maturi, succulenti, velenosi, persistenti a
lungo sulla pianta. Specie originaria di Madeira, naturalizzata poi in tutte le aree
tropicali e subtropicali (Z9). Può essere coltivata anche in zone più fredde (Z8)
all’aperto, con opportuni accorgimenti. (Pasquale Iacomino, Index 2012)
81
398. Solanum sisymbrifolium Lam. – Solanaceae – B1 DE L M O Z Arbusto
originario dell’America tropicale, alto fino a 1,5 m. Tende a ramificare molto e
sviluppare nel senso della larghezza, che può raggiungere i 3 m. Le foglie sono
alterne, pennatosette, dotate di numerose spine sul rachide e sulle nervature. Le
spine sono presenti anche sul fusto, sui rami e sul calice dei fiori. I fiori
(diametro 2-3 cm) sono di colore violetto più o meno intenso e sono riuniti in
infiorescenze spiciformi; seguono frutti rotondi (1-2 cm) di colore rosso a
maturità. Nei climi congeniali (Z10) la fioritura è praticamente ininterrotta per
quasi tutto l’anno. Coltivabile anche in (Z9), ove la fioritura va da maggio fino ai
primi geli, e in (Z8), con fiori da giugno ai geli e parte aerea che secca durante
l’inverno (e che si riproduce nella primavera successiva). In climi ancora più
freddi si può coltivare come annuale. (Fiorella Verona)
Solanum tomentosum var. burchellii: vedi Solanum burchellii Dunal
399. Sophora davidii (Franch.) Skeels. (Sophora viciifolia) – Fabaceae – B2 E H
M OP U Arbusto spogliante di medie dimensioni (3 m) con foglie composte
(7–10 paia). Fiori estivi papilionacei in racemi terminali, di colore bianco,
sfumati di celeste chiaro o viola. Semi contenenti alcaloidi, radici usate per
antifebbre nella medicina tradizionale cinese. Origine Cina, praterie aride ed
umide del Sud–Ovest; Tibet, perfettamente rustica (Z6). (Index 2012)
400. Sophora japonica L. – Fabaceae – C2 EG H M OQ U Albero deciduo,
rustico (Z5), alto fino a 25 m, con foglie composte, verde scuro. Infiorescenze in
panicoli terminali lunghi fino a 25 cm, portanti fiori bianco-crema in estate.
Specie originaria della Cina. (Pasquale Iacomino)
401. Sophora microphylla Ait. – Fabaceae – C1 DE H M O U Arbusto o
piccolo albero (altezza fino a 5 m) deciduo. Foglie composte da oltre trenta paia
di foglioline ovate, quasi rotonde. Fiori in estate, papilionacei, di colore giallo
scuro, lunghi circa 5 cm. Esige terreni ben drenati. Specie originaria delle foreste
rade della Nuova Zelanda, dove cresce in luoghi rocciosi e umidi. Buona
rusticità (Z8). (Fabrizio Pignata)
402. Sophora secundiflora (Ortega) Lag. Ex DC. – Fabaceae – B1/C1 E H M
OP U Arbusto o albero sempreverde, alto fino a 6m. Foglie composte da 7-9
foglioline oblunghe; fiori papilionacei, riuniti in racemi penduli, viola-blu,
fortemente profumati come di violetta. Originaria dell’area che va dal Texas al
Messico, di buona rusticità (Z8). (Deanna Farina)
Sophora viciifolia: vedi Sophora davidii (Franch.) Skeels.
403. Sparganium erectum L. – Typhaceae – A3/B5 DF H M O U X3 Y
Pianta palustre rizomatosa. Fusti eretti cilindrici alti fino a 1,50 m, avvolti da
guaine fogliari. Foglie trigone, nastriformi, larghe 10–15 mm e lunghe circa 1 m,
di colore verde chiaro. L’infiorescenza è composta da diverse pannocchie
ramose che si sviluppano all’ascella di brattee fogliacee, recanti almeno un
capolino per ramo. Gli inferiori, femminili, sono sferici ed hanno un diametro di
10–25 mm; i capolini superiori, maschili, raggiungono un diametro di 4–12 mm.
L’insieme dei frutti, che rimangono uniti nei capolini anche a maturazione, ha un
aspetto che ricorda quello di una mazza ferrata. Si coltiva in vasche e laghetti,
immerso in 10–20 cm d’acqua. Si ritrova anche nelle paludi e lungo i corsi
d’acqua italiani. Completamente rustica (Z4). (Fabrizio Govoni)
82
404. Specularia speculum-veneris Tanfani (Legousia speculum-veneris) –
Campanulaceae – A1 E H M O U Y [Specchio di venere] Erbacea annuale
pubescente con fusto ramoso, eretto o prostrato, alto fino a 30 cm. Foglie
ruvide, le inferiori oblanceolate-spatolate, le cauline tutte lanceolate patenti,
margine spesso dentato. I fiori hanno corolla rosa-violacea e tubo corollino
internamente bianco, raccolti in una pannocchia fogliosa. Si tratta di specie
infestanti nei campi di cereali che fiorisce tra Aprile e Luglio. Per la bellezza dei
fiori e la facile disseminazione è spesso presente nei miscugli “wildflowers”.
Distribuzione: nei paesi del mediterraneo e un poco più a Nord (Z8). (Pasquale
Iacomino)
405. Stachys obliqua Waldst. & Kit. (Stachys orientalis) – Lamiaceae – A2 E H
MN U X1 Erbacea perenne alta 20-50 cm con fusti lanato-irsuti. Foglie
oblungo-lanceolate, di 40-60 x 15-25 cm, rotondeggianti o leggermente cordate
alla base. Fiori tubulari, bilabiati. Luogo di origine: Penisola balcanica e Romania.
Dalla pianta si estrae un olio essenziale e per questo è molto coltivata in Turchia.
(Z6). (Elisabetta Silicani)
Stachys orientalis: vedi Stachys obliqua Waldst. & Kit.
406. Staphylea pinnata L. – Staphyleaceae – B2 EF H MN QR U Y La sola
specie di questa famiglia ad essere presente – pur se rara – fra la flora spontanea
italiana. Si presenta come un arbusto a foglie caduche di 10-20 cm, composte
generalmente da 5 foglioline ellittiche. Fiori in pannocchie terminali pendule,
composti da sepali e petali biancastri, che si schiudono nella tarda primavera.
Frutti a capsula rigonfia, verdastra. (Pasquale Naccarati)
407. Sterculia platanifolia L. f. (Firmiana simplex (L.f.) Marsili) – Sterculiaceae
– [Chinese parasol tree] Albero deciduo da ombra (20 m) a corteccia grigio
chiaro. Larghe foglie 3-7 lobate dal lungo picciolo. Fiori ascellari biancastri in
panicoli erfogliat follicoli pedicellati deiscenti in foglie carpellari con 2 o 3
semi. Est Asia (Z8). (Pasquale Naccarati)
408. Stipa tenuissima Trin. (Nasella tenuissima) – Poaceae – A2 DG H(I) MN O
V Erba perenne che forma densi cespi lunghi più di 60 cm. Le foglie,
nastriformi, si arricciano all’apice dando alla pianta un aspetto elegante. Le
infiorescenze sono soffici pannocchie che compaiono in primavera-estate.
Luogo di origine: Texas, Messico e Argentina. (Z8). (Gerardina Giovannardi,
Pasquale Iacomino)
409. Styrax japonicum Sieb. & Zucc. – Styracaceae – C2 EFG H M OQ U X3
Albero deciduo di modeste dimensioni (3-7 m), con ramificazioni espanse, semi
pendule. Foglie ovali, lunghe 3-8 cm, dentate, glabre. Fiori penduli, portati da
peduncoli di 3-5 cm, che si manifestano in gruppi sotto i rami, in giugno.
Corolla di colore bianco puro, di 2 cm, formata da cinque lobi profondi, ovali.
Frutti ovoidi di 1,5 cm di diametro, di colore bianco. Zona d’origine: Giappone.
(Z5). (Pierluigi Micheli)
410. Styrax officinalis L. – Styracaceae – B2 D H N QR V U(Z) X3 Y
Cespuglio a foglia caduca e lenta crescita. Foglie ovate, pubescenti da giovani e
picciolate. Fiori bianchi, penduli, riuniti in grappolo. Frutto globoso con 1-2
semi. Origine: Sud est Europa e Asia minore (Z8). (Pierluigi Micheli)
411. Syringa oblata Lindl. Ex Carrière – Oleaceae – [Early lilac] B2 DE H M
QO VZ X1 Grosso cespuglio a foglia caduca a ricca colorazione autunnale.
83
Precoce fioritura primaverile. Colori dal bianco al lilla-chiaro. Asia sud orientale
(Z5). (Acquistati)
412. Tabebuia chrysotricha (Mart. Ex DC.) Standl. – Bignioniaceae – C2 E L
M O U Piccolo albero nativo della Colombia e del Brasile. Foglie pennatosette
costituite da 5 foglioline ellittiche e densamente pubescenti per parte. Fiori
imbutiformi, densamente rosso-tomentosi, delle dimensioni di 5-6 × 3-6 cm,
gialli. I fiori compaiono dopo un periodo di siccità in cui la pianta ha perso
completamente le foglie. (Acquistati)
413. Tabebuia rosea (Mart. ex DC.) Standl. – Bignoniaceae – C2 E L M O V
Albero deciduo con tronco colonnare, alto fino a 27 m, con foglie pentapartite,
coriacee, portate da un picciolo di 5-30 cm. La fioritura è spettacolare e avviene
quando la pianta è priva di foglie. I fiori (5-10 cm), campanulati, sono molto
vistosi, di colore bianco, rosa o lilla. Purtroppo la fioritura dura solo 15 o 20
giorni. La pianta cresce molto rapidamente, ha un sistema radicale profondo e
non teme la siccità. A Cuba la corteccia è usata contro l’avvelenamento da
mancinella (Hippomane mancinella), un’euforbiacea molto velenosa. Luogo di
origine: dal Messico alla Colombia e Venezuela settentrionale. (Z10). (Acquistati)
414. Tacca chantrieri André ‘Nivea’ – Taccaceae – A3 E L N O U(Z) Specie
rizomatosa con foglie intere, verde scure di sopra, più chiare di sotto, di 22 × 55
cm, con lungo picciolo. L’infiorescenza, all’apice di un lungo scapo fiorale, è
molto particolare. I fiori, lungamente picciolati, campanulati e di colore porpora
scuro, sono circondati da quattro grosse brattee involucrali: due spatolate,
bianche con base porpora, rivolte verso l’alto e due lanceolate, di colore
porpora-verdastro, opposte. Vi sono inoltre numerose brattee filiformi della
lunghezza di 25 cm, bianche con base porpora, ricadenti verso il basso. Luogo di
origine: Thailandia. (Z10) (Acquistati)
415. Tagetes lemmonii A. Gray – Asteraceae – B1 DE I(H) M OP U Arbusto
(1-2 m) sempreverde, con fogliame composto, imparipennato (5-7 foglioline),
molto aromatico. Fioritura autunno-invernale, spesso fino alla tarda primavera,
formata da cime terminali di 5-10 capolini di fiori di 3-4 cm di colore giallo
brillante, più scuri al centro. Zona di origine: Arizona, Messico (Z9), ma
coltivabile con qualche precauzione anche in zone più fredde (Z8). (Pasquale
Iacomino)
416. Tagetes minuta L. – Asteraceae – A1 DE M O U Erbacea annua con
fusti ramosi eretti alti fino a 1,5 m. Foglie pennatosette (13-17 segmenti), assai
profumate. Fiori giallo pallidi in cime corimbose, all’inizio dell’autunno. Zona
d’origine: Sud America. (Mirella Del Dottore, Patrizia Ianne)
417. Tagetes patula L. ‘Lady’ – Asteraceae – A1 E L M O V Pianta annuale
con foglie lanceolate, profondamente divise, dentate, di colore verde scuro che
emanano un odore particolare. Il fiore è largo 3-4 cm di colore giallo ma anche
bicolore, giallo arancione rosso nelle numerose cultivar, composto da petali
arricciati riuniti in capolini solitari che si presentano da giugno fino anche a
ottobre. Originaria del Messico, si semina in primavera e sopra i 18° si mette a
dimora. (Z8-Z11). (Liubina Soravito Debeni)
418. Tanacetum macrophyllum (Waldst. & Kit.) Shultz-Bip. – Asteraceae –
A2 E H M Q UV Erbacea perenne con foglie ovate o ellittiche, pennatosette,
84
lunghe 15-20 cm. Fiori in densi corimbi con raggi fiorali bianchi. Centro Europa
fino alla Russia meridionale. (Z6). (Fiorella Verona)
Tecoma jasminoides: vedi Pandorea jasminoides (Lindl.) Schum.
419. Telekia speciosa (Schreb.) Baumg. – Asteraceae – A2 E H MN OQ U X1
X3 Erbacea perenne di notevoli dimensioni (1-2 m) con fusti eretti, scanalati,
tomentosi. Foglie ovate, grandi (anche 20x25 cm) dentate, le cauline minori.
Fiori di 5-8 cm, riuniti in corimbi poco numerosi, gialli, che si manifestano in
estate. Specie originaria del S.E. Europa-Caucaso, di ottima rusticità (Z4).
(Acquistati)
420. Thevetia peruviana (Pers.) Schum. – Apocynaceae – B1/C1 DE I M OR
U(V) Arbusto o piccolo albero sempreverde (4-8 m) con foglie lineari-lanceolate
(0,7x15 cm) acuminate, verde scuro e lucenti superiormente, con margine
revoluto. Fiori in cime subsessili, fragranti, tuboloso-campanulati, con corolla di
5x7 cm di colore giallo. Seguono poi frutti caratteristici, tozzi, angolosi, di 2,5
cm. Specie originaria dell’America e Asia tropicale, di scarsa rusticità (Z9). Viene
a volte innestata sull’Oleandro, così da risultare più rustica e coltivabile in siti
riparati anche in zone più fredde (Z8). (Giuseppe Marcucci)
421. Thunbergia alata Boj ex Sims – Acanthaceae – B3 E I MN O U(Z)
Rampicante perenne a rapido accrescimento. I fusti sono teneri e volubili e
possono raggiungere i 3 m di altezza, mentre le foglie sono dentate e di forma
ovato-cuoriforme o deltoide. In estate produce, in successione, una miriade di
fiori giallo-aranciati con gola nera. Predilige pieno sole e terreno fertile. Luogo
di origine: Africa tropicale. (Z9). La pianta può essere coltivata come annuale.
(Mirella Del Dottore)
422. Tragopogon pratensis L. – Asteraceae – A1/A2 E H M O U Y Pianta
erbacea annuale o perenne a vita breve. Da una radice a fittone si dipartono fusti
eretti poco ramificati di 30-80 cm, che portano foglie lineari lunghe 5-20 cm.
Fiori gialli riuniti in capolini apicali del diametro di 3-6 cm; la fioritura avviene
da aprile a settembre. I frutti sono acheni fusiformi (15-20 mm) che presentano
un pappo con lungo peduncolo. Le radici, le foglie ed i giovani getti possono
essere consumati come verdure. Luogo di origine: Europa. Rustica (Z5).
(Pasquale Iacomino)
423. Trichosanthes wallichiana (Seringe) Wight (Involucraria wallichiana
Seringe)– Cucurbitaceae – A1C2 EFG1 L M O U(Z) Rampicante vigoroso
con fusti ramificati e foglie suborbicolari (18-20 x 18-20 cm), profondamente
palmate e suddivise in 5-7 lobi acuti. Fiori bianchi monoici: i maschili in racemi
apicali costituiti da 6-15 fiori; i femminili solitari. Da questi ultimi si sviluppano,
tra ottobre e novembre, frutti ovoidi o oblunghi della lunghezza di circa 7 cm, di
colore rosso. Questa specie è nativa delle foreste vallive della Cina (Xixang,
Yunnan meridionale), del Bhutan, dell’India e del Nepal, a quote comprese tra
900 e 2200 m. (Z10) (Acquistati)
424. Tricyrtis hirta (Thunb.) Hook. – Convallariaceae – A2/A3 E H N OQ
U(Z) Erbacea perenne alta 30-50 cm, rizomatosa e stolonifera, con foglie
lanceolate, di colore verde pallido, minutamente pubescenti. I fiori, solitari, di
colore bianco o lilla chiaro, con macchie color porpora, sono prodotti da agosto
a ottobre. Specie rustica (Z5), originaria del Giappone. In questo clone i fiori si
formano sin dalla base dei fusti. (Patrizia Ianne)
85
425. Tricyrtis latifolia Maxim. – Convallariaceae – A3 DE H N O SZ Pianta
rizomatosa. Foglie obovate, lunghe 8-15 cm e larghe 4-9. Fusti eretti o arcuati,
alti 80 cm. Fiori lunghi 2-3 cm in infiorescenze cimose, gialli punteggiati di
bruno. Fiorisce in estate. Origine: Cina, Giappone (Z7). (Patrizia Ianne)
426. Tweedia caerulea D.Don. (Amblyopetalum coeruleum; Oxypetalum coeruleum) –
Apocynaceae – B3 DEF I M O V Arbusto sarmentoso con foglie oblunghe
lanceolate, glauche. Infiorescenze con racemi di 3-4 fiori celesti, rosati in boccio.
Fioritura estivo-autunnale. Origine: sud del Brasile e Uruguay. In climi non
congeniali si può coltivare come annuale; fiorisce già al primo anno. (Pasquale
Iacomino, Pietro Rodaro)
Uniola latifolia: vedi Chasmanthium latifolium (Michx.) Yates
427. Uniola paniculata L. – Poaceae – A2 DF H MN O U [Florida] Pianta
erbacea perenne rizomatosa, alta fino a 1,80 m. I culmi portano foglie lineari (60
x 2,5 cm) e terminano in infiorescenze pendule giallastre, formate da numerose
spighette. E’ una pianta tipica delle coste sabbiose, dove contribuisce a
stabilizzare il suolo e a ridurre l’erosione. Resiste bene alla salsedine. Spontanea
nella parte orientale degli Stati Uniti e in Messico. Rustica (Z6). (Consuelo
Messeri)
428. Verbascum blattaria L. – Scrophulariaceae – A2 DE H M OP U Y X1
X2 Y Pianta erbacea biennale o perennante, foglie allungate, ispide, fortemente
crenate, stelo unico altezza 100–120 cm, con numerosi fiori medio piccoli, gialli,
violetti alla base, in estate. Spontanea in tutta Italia nei prati ed incolti. Rustica
(Z6). (Lucia Cortopassi, Index 2012)
429. Verbascum bombyciferum Boiss. – Scrophulariaceae – A1/A2 E H M
OQ U(V) X1 Erbacea biennale o perenne a vita breve. Foglie grandi,
sempreverdi, ovato-lanceolate, di colore verde-argentato per la presenza di una
folta peluria appressata. Scapi fiorali lunghi fino a 180 cm, densamente lanosi,
portanti all’apice una lunga spiga di grandi fiori di colore giallo-zolfo che
iniziano ad aprirsi dall’apice. Fiorisce il secondo anno dalla semina. Luogo di
origine: zone montane della Grecia, dove cresce in zone rocciose e aride e in
boschi aperti. (Z5) (Tonino Chiarini, Index 2012)
430. Verbascun phoeniceum L. – Scrophulariaceae – A2/A1 E H M O UT
X1 Y Erbacea perenne o biennale, alta da 30 a 100 cm. Fiori estivi di 3,5-5 cm di
colore variabile (bianco, giallo, rosa, rosso, porpora) riuniti in racemi allungati.
Ama terreni asciutti ed esposizione in pieno sole. Zona di origine: Sud Europa,
Nord Asia. Molto rustica (Z6). (Pietro Rodaro)
431. Verbena bonariensis L. – Verbenaceae – A2 E H MN O U X1 Robusta
perenne che raggiunge facilmente i 2 m di altezza. Steli eretti con foglie
lanceolate, sessili, di forma allungata e margini dentati all’apice. Infiorescenze in
panicoli di piccole spighe compatte, con corolle rosa o violetto. Adatta per gli
ultimi piani delle bordure, può essere lasciata inselvatichire. Si dissemina con
facilità. Spontanea in S. America, spontaneizzata in alcune regioni italiane, di
buona rusticità (Z7). (Pasquale Iacomino)
432. Viburnum setigerum Hance (Viburnum theiferum) – Loniceraceae – B2 E
H M Q U X1 X3 Arbusto deciduo, alto fino a 4 m, con foglie lunghe fino a 13
cm, ovato lanceolate, di colore verde cupo. I fiori, bianchi, piccoli (diametro: 0,5
cm), portati da calici porpora, sono riuniti in grappoli e sbocciano in maggio86
giugno. Seguono frutti ovoidi (1 cm di diametro), di colore rosso. Specie
originaria della Cina. (Z5). (Osvaldo Buosi)
Viburnum theiferum: vedi Viburnum setigerum Hance
433. Viola tricolor L. – Violaceae – A2/A1 E H N P U Erbacea perenne ma di
breve durata. Tende a spontaneizzarsi. Altezza 10-20 cm. Foglie ovatolanceolate, crenate ai margini. Fiori larghi 2-5 cm, di colori vari, dal giallo al blu,
al crema, anche con petali di più colori. Esige terreno fertile, umifero, ma
drenato e posizioni parzialmente ombreggiate. Seminare in estate. (Pasquale
Iacomino)
434. Wercklea ferox (Hook. f.) Fryxell – Malvaceae – B1 DE L N P VZ [Spiny
Hibiscus] Grosso cespuglio tropicale con grandi foglie palmate dalle evidenti
venature rosse e, specie inferiormente, spinose. Anche i rami a fiore e le capsule
fiorali mature sono di un rosso scuro e rivestite di ruvida peluria. I bocci fiorali
sono rossi, mentre il fiore sbocciato è giallo. Specie originaria del Costa Rica
(Z10). (Acquistati)
435. Wyethia amplexicaulis (Nutt.) Nutt.) – Asteraceae – A2 E H M O U X1
Pianta erbacea perenne diffusa negli Stati Uniti. Presenta foglie basali ampie e
rotonde dalle quali si sviluppano steli eretti, alti fino a 75 cm, con foglie
lanceolate. Numerose infiorescenze a capolino gialle. Tutta la pianta ha un
aspetto resinoso e le foglie sono aromatiche. Vive in zone aperte e asciutte.
Rustica. (Acquistati)
436. Zanthoxylum armatum DC. (Zanthoxylum planispinum) – Rutaceae – C1C2
D H M Q U Alberello semideciduo con rami armati di spine ben evidenti (1,5
cm). Foglie composte da 3-7 elementi con picciolo ed attacco fogliare alato.
Ogni elemento fogliare è oblungo fino a lanceolato e può misurare fino a 10 cm.
Frutticini in piccoli racemi globosi, rossi a maturità. Contengono un seme
sferico nero e lucido, aromatico. Estremo oriente. (Z6). (Pasquale Naccarati)
437. Zanthoxylum piperitum (L.) DC. – Rutaceae – B2/C2 DFG1 H MN
OQ U Arbusto, o piccolo albero alto fino a 6 m, deciduo, spinoso, con foglie
composte lunghe fino a 15 cm, aromatiche. Fiori in cime terminali, piccoli, giallo
verdi, cui seguono frutticini rossi, piccanti, usati nei luoghi di origine come
aromatizzanti. Specie originaria del Nord della Cina, Corea e Giappone. (Z6).
(Pasquale Iacomino)
Zanthoxylum planispinum: vedi Zanthoxylum armatum DC.
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DA QUESTO PUNTO INIZIANO
LE “PIANTE ALIMENTARI” ATTENZIONE!!
Per donare semi di cultivar di specie alimentari è necessario
che i semi siano stati prodotti cercando di evitare incroci indesiderati.
Diverse cultivar della stessa specie coltivate vicino possono in alcuni
casi produrre semi impuri ed inutilizzabili per il mantenimento varietale.
Chi è interessato può leggere alcune istruzioni sulla pagina
www.adipa.it/produzionesemipuri.htm
438. Abelmoschus esculentus ( L.) Moench. (Hibiscus esculentus) – Malvaceae –
A1 EFG1 M O TU Erbacea annuale alta fino a 2 m. Foglie grandi anche 20 cm,
divise, pelose, profondamente lobate, con piccioli di 10 cm. Fiori solitari,
ascellari di colore bianco o giallo luminoso con macchia porpora alla base. Zona
d’origine: Africa, Asia meridionale (probabilmente si tratta di una cultigen, cioè
di una specie di origine orticola). Coltivata in tutto il mondo per il frutto (noto
come gombo, gumbo o okra), commestibile quando immaturo (cioè raccolti
dopo 4-5 giorni di crescita). Questi sono consumati freschi, oppure inscatolati.
Hanno consistenza gelatinosa e sono molto saporiti (tipicamente serviti con
pollo o montone). Alto contenuto di elementi minerali e di vitamina C. Per
crescere adeguatamente, richiede estati molto calde. Seminare in primavera. (Z9).
438A) Giuseppe Marcucci
438B) Liubina Soravito Debeni
438C) Pasquale Iacomino
439. Aegle marmelos (L.) Corrêa ex Roxb. – Rutaceae – C2 EFG1 H M O UZ
Alberello deciduo (2,5-3 m), noto come “Cotogno del Bengala”, simile ad un
arancio per portamento, spinescente, con foglie trifoliate, crenulate. Fioritura in
aprile con corolle bianche, profumate, cui seguono frutti verdastro-gialli a
marturità, di dimensioni variabili da 5 a 15 cm con numerose cellett contenenti
semi all’interno. Originaria dell’India, questa specie è nota in Asia per le sue
proprietà curative, ed i frutti, eduli, consumati in svariati modi. La pianta resiste
bene a lunghi periodi di siccità e a freddi moderati (Z8), condizioni che sono
necessarie per la fruttificazione. (Acquistati)
Alliaria officinalis: vedi Alliaria petiolata (Bieb.) Cavara et Grande
440. Alliaria petiolata (Bieb.) Cavara et Grande (Alliaria officinalis) –
Brassicaceae – A1 DGG1 H M O U(Z) Y Erbacea biennale, alta da 30 a 80
cm, con fusti eretti, pubescenti e foglie dentate, triangolari-cuoriformi, che
odorano di aglio. Racemo fiorifero costituito da numerosi piccoli fiorellini a
quattro petali, bianchi, seguiti da silique erette. Cresce spontanea nei campi e nei
prati, su terreni ricchi di nitrati e sostanze organiche. Le foglie si possono
utilizzare per fare insalate. Luogo di origine: Europa, Nord Africa e Asia (Z7).
(Pasquale Iacomino)
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441. Allium cepa L. ‘Bastarda’ – Alliaceae – A3 G1 H M OP U Cipolla di
forma piatta, medio-grossa, a lunga conservazione. Antica cultivar. Semina
primaverile (Gargini sementi)
442. Allium cepa L. ‘Montignoso’ – Alliaceae – A3 G1 H M OP U Una
antica cultivar di cipolla che si conserva ottimamente per tutto l’inverno, di
forma piatta e di pezzatura medio-grossa. Polpa gustosa e dolce. (Z5). (Gargini
sementi)
443. Allium cepa L. ‘Rossa di Lucca’ – Alliaceae – A3 G1 H M OP U Una
vecchia cultivar di cipolla, caratterizzata dalla precocità (i cipollotti sono già
pronti in inverno), anche se le vere cipolle hanno poi vita breve, in quanto
all’inizio dell’autunno entrano in vegetazione. Localmente, queste vengono
comunque piantate in autunno e danno origine a 4-8 cipollotti di ottima qualità.
(Gargini sementi)
444. Allium cepa L. Gruppo Proliferum – Alliaceae – A3 G1 H M OR U La
classica cipolla, che si differenzia in questo gruppo dal fatto di portare bulbilli
sulle infiorescenze. (Pasquale Iacomino)
445. Allium fistulosum L. – Alliaceae – A3 G1 H MN O U Specie bulbosa
originaria della Siberia. Foglie carnose e a sezione circolare. Scapo fiorale alto
fino a 50 cm, con all’apice un’infiorescenza sferica di fiori bianchi stellati. Ogni
tepalo presenta una stria verde al centro. Specie commestibile. Le foglie si
consumano crude o cotte, sono tenere e di sapore poco forte. I bulbi, del
diametro di 20-25 mm, si usano crudi o cotti ed emanano un forte odore di
cipolla. I bulbi possiedono proprietà antibatteriche, antisettiche, diaforetiche,
diuretiche, galattologhe, stomachiche, vermifughe e vulnerarie. Molto utilizzato
in Cina e in Giappone. (Z5). (Liubina Soravito Debeni)
446. Allium schoenoprasum L. – Alliaceae – A3 DEG1 H MN O U Y La
nota “erba cipollina”, caratteristica per le foglie cilindrico-tubolose, utilizzate in
cucina e le infiorescenze dense, portate da scapi di 30-50 cm, con fiori rosa
porpora o lillacini, in estate. (Geraldina Giovannardi)
447. Allium tuberosum Rottl. Ex Spreng – Alliaceae – A3 EG1 H MN O U
Y Aglio con bulbi di 1 cm disposti su rizomi, da cui questa specie perenne tende
poi a diventare quasi invadente. Foglie 4-9, robuste, nastriformi (35 x 0,8 cm).
Fiori numerosi, fragranti, con tepali bianchi striati di verde, riuniti in ombrelle di
3-5 cm che si manifestano alla fine dell’estate. Specie di ottima rusticità (Z7),
può essere utilizzata al posto dell’erba cipollina o anche, come si usa nei suoi
luoghi di origine (Cina), facendone imbiancare le foglie coprendole con dei vasi
rovesciati, per poi utilizzarle sia crude che in frittata. Sapore delicato di aglio. Ha
proprietà antibatteriche, cardiache, depurative, digestive, stimolanti, stomachiche
e toniche. (Z7). (Enrico Zarri)
448. Amaranthus cruentus L. – Amaranthaceae – A1 EG1 M O U Erbacea
annuale originaria delle Americhe. Ha portamento eretto e fusti di colore giallo
molto ramificati, che raggiungono i 150 cm di altezza. Le grandi foglie lanceolate
sono di colore verde scuro. Per tutta l’estate produce particolari infiorescenze
allungate, erette e piumose, di colore rosso amaranto. I piccoli semi rosso–
brunastri sono commestibili e si possono consumare tali e quali in minestre,
zuppe, sformati o altre preparazioni culinarie; si possono far scoppiare come i
pop–corn e se ne può ricavare una farina da usare da sola o assieme alla farina di
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frumento per preparare pani e dolciumi. Anche le foglie sono commestibili e si
usano come gli spinaci, mentre i fusti vengono usati per preparare un tipo di
curry. (Costanza Stagetti, Index 2012)
449. Amaranthus hypochondriacus L. – Amaranthaceae – A1 DEG1 M O U
Erbacea annua di notevoli dimensioni (1-1,5 m) con foglie oblungo-lanceolate di
colore porpora. Fiori rossastri, riuniti in spighe dense all’apice degli steli in
estate, cui seguono infruttescenze contenenti numerosissimi semi eduli. Specie
originaria del Messico. (Pasquale Iacomino)
450. Amelanchier canadensis (L.) Medick. – Rosaceae – B2/C2 DEFG1 H
M OQ U Grosso arbusto o piccolo albero (4-8 m ) con portamento assai
espanso. Foglie caduche, ovate, lunghe 4-8 cm, tomentose nella fase giovanile,
ben colorate in giallo o rosso in autunno. Fiori in racemi più o meno penduli,
composti di 6-9 fiori bianchi, piuttosto grandi (2-3 cm), cui seguono frutti di 0,5
cm, porpora-marroni a maturità, eduli, di grato sapore, assai appetiti dagli
uccelli. Specie originaria del N. America, perfettamente rustica (Z5). (Angelo
Lippi)
451. Anredera cordifolia (Ten.) Steenis (Boussingaultia baselloides) – Basellaceae –
B1B2 DEG1 I M O VZ Rampicante perenne a rapido accrescimento con fusti
volubili, semilegnosi, rossastri che si originano da radici tuberose. Foglie intere,
ovato-lanceolate, carnose, di colore verde chiaro. Fiori numerosi, bianchi e
profumati, riuniti in pannocchie ascellari di 5-10 cm di lunghezza che
compaiono da settembre a novembre. La pianta produce numerosi bulbilli
all’ascella delle foglie che possono essere usati per la propagazione vegetativa.
Specie semirustica, predilige terreno ricco di humus, ben drenato. In climi non
congeniali perde la parte aerea in inverno. Luogo di origine: America
meridionale. Le foglie sono commestibili e possono essere consumate come gli
spinaci. (Z9). (Pasquale Iacomino)
452. Apium graveolens L. Var. Dulce (Mill.) Pers. ‘Costa Rossa’ – Apiaceae –
A1 DG1 H M O U Antica varietà di sedano con una caratteristica costa rossa,
seppur non molto grande. Il rosso rimane anche dopo cottura. Più resistente al
freddo. (Geraldina Giovannardi)
453. Basella alba L. var. rubra (Basella rubra) – Basellaceae – A1/A2/B3
DEG1 I (H) M O U(Z) Una specie molto variabile, che può essere coltivata
come annuale in zone fredde (Z7) o anche come perenne in quelle più calde
(Z9); le sue radici carnose, se opportunamente pacciamate, reggono comunque
bene anche in aree più fredde (Z8). Originaria dell’India, questa specie e la sua
var. rubra è oggetto di ornamento per i suoi lunghi fusti volubili, le foglie
cuoriformi, acute, succulente per i numerosi fiorellini rossastri, riuniti in spighe,
che si manifestano nell’estate. Le foglie inoltre costituiscono un buon alimento
in sostituzione di quelle degli spinaci. (Giorgio Gaspari)
Basella rubra: vedi Basella alba L. var. rubra
454. Benincasa hispida (Thunb.) Cogn. – Cucurbitaceae – A1B4 FG1 M O
U Rampicante annuale dotato di viticci bifidi o trifidi, con foglie cordate,
leggermente pentalobate, grossolanamente dentate, rotondeggianti e del
diametro di circa 15–20 cm. Fusti ramificati, capaci di ricoprire un sostegno per
circa 15 m. Tutta la pianta, frutti compresi, è coperta di peli densi e sottili, lunghi
circa 5 mm, rigidi e ispidi al tatto, quasi pungenti. Fiori con corolla rotato–
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campanulata a cinque lobi, gialli, del diametro di circa 6 cm. Fiori maschili e
femminili separati ma presenti entrambi sulla stessa pianta. I frutti di questa
cultivar sono oblunghi e dal peso di circa 5–8 Kg e sono interamente coperti da
una spessa pruina bianca che li rende glauchi e farinosi al tatto. I semi, biancastri,
appiattiti, ovali e di circa 10 x 6 mm, sono molto numerosi e disposti in file
longitudinali al centro del frutto. I frutti sono commestibili e sono usati, tra
l’altro, fritti e in zuppe. In Asia si consumano anche i semi precedentemente
tostati. La specie è diffusa nell'Asia sud–orientale. (Patrizia Ianne)
455. Beta vulgaris L. var. cycla ‘Livornese da Taglio’ – Chenopodiaceae –
A1 DG1 H MN OP U Una bietola a costa verde, abbastanza resistente ai
freddi, a foglie bollose che ricacciano vigorosamente dopo i tagli (Gargini
sementi)
456. Beta vulgaris L. var. cycla ‘Verde Costa Invernale’ – Chenopodiaceae –
A1 DG1 H MN P U Cultivar molto resistente ai freddi, a costa verde, piuttosto
larga. (Gargini sementi)
Boussingaultia baselloides: vedi Anredera cordifolia (Ten.) Steenis
Brassica japonica: vedi Brassica rapa L. var. japonica Shebalina
457. Brassica rapa L. subsp. japonica Shebalina [Mibuna, Mizuna]–
Brassicaceae – A1 DG1 H MN Q U(Z) X2 Si tratta di una specie biennale che
produce cespi erbacei (23 x 45 cm) costituiti da numerose foglie intere, dentate o
laciniate di colore verde tenue. Si semina alla fine dell’estate o in autunno
direttamente a dimora o in semenzaio, trapiantando subito dopo in piena terra.
Le pianticelle passano l’inverno in terra e montano a seme in primavera. Le
tenere foglie si raccolgono durante tutto l’inverno e la primavera. Le piante
crescono rapidamente e sono molto resistenti al freddo. Prediligono suoli freschi
e profondi, ma che trattengano una discreta umidità; le piante, infatti, non
sopportano assolutamente la siccità e sono avidissime di acqua. Le foglie si
possono consumare crude in insalata o cotte come la cicoria; hanno un sapore
molto particolare, leggermente piccante, simile alla rucola. (Z7) (Acquistati)
458. Brassica oleracea L. convar. oleracea var. acephala DC. f.ma serotina
‘Nero di Toscana Riccio’ – Brassicaceae – A1 DG1 H MN OP U Una
selezione di “cavolo nero”, con foglie molto strette, bollose, verde
cupo/nerastro, molto resistente ai geli. (Gargini sementi)
459. Brassica rapa subsp. sylvestris (L.) Janchen ‘Rapa Toscana da Foglia
Gargini’– Brassicaceae – A1 DG1 H M P U X2 Una cultivar di rapa di cui si
utilizzano solo le foglie, assai resistenti ai freddi. Fioritura molto tardiva.
(Gargini sementi)
460. Brassica rapa L. subsp. sylvestris (L.) Janchen var. esculenta ‘Di Sezze’ –
Brassicaceae – A1 DG1 H M Q U X2 Si tratta di una cultivar di broccoletti o
cime di rapa tipica dei Monti Lepini ed in particolare del territorio del comune di
Sezze. In alcune zone è nota anche come “Simi”. In dialetto vengono
generalmente chiamati “brùcculècchi”. Questa varietà ha un ciclo di sessanta
giorni ed è una pianta poco cespugliosa ma compatta, ha foglie affusolate e poco
frastagliate di colore verde chiaro. Si semina in ottobre e si raccolgono le tenere
cime tra gennaio e febbraio. Si consumano lessate e ripassate in padella, abbinate
a semplice pane o salsiccia. Piatti tipici e antichi sono: la “Pizza Roscia’, gli
“Mattòno cu gli Brùcculècchi” e la “Saraca”. (Maria Carla Di Trapano)
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461. Bunium bulbocastanum L. – Apiaceae – A3 G1 H MN OR U [Castagna
di terra] Erbacea perenne spontanea in Italia, con la parte aerea eretta e foglie
lineari-lanceolate. Ombrelle di 10-20 raggi con fiori estivi, bianchi. Radici
tuberiformi, più o meno sferiche, commestibili dopo cottura. Rusticissima (Z5).
(Fiorella Verona)
462. Capparis spinosa L. ssp. inermis Turra – Capparidaceae – B2 EFG1
I(H) M O U(V) Y [Cappero] Pianta che cresce nui muri a secco o roccaglie aride
calcaree esposte al pieno sole. Foglie rotondeggianti, con piccolissima punta
all’apice; fiori di 50-70 mm a piumino bianco rosei. Spontanea in tutta l’Italia,
abbastanza rustica (Z8); predilige posizioni assolate, asciutte e perfettamente
drenate (muri a secco, scarpate, ecc.).
462A) Celestino Mazzocchi
462B) Faliero Ciomei
462C) Giuseppe Marcucci
462D) Pasquale Iacomino
463. Capsicum annuum L. ‘Bacio di Satana’ – Solanaceae – A1 FG1 M O
U(V) Peperoncino leggermente piccante di forma sferica–schiacciata, del
diametro di 3–4 cm, di colore rosso e con polpa spessa. È coltivato
prevalentemente in Campania e in Abruzzo, ma è diffuso anche in altre regioni
italiane. Si usa farcito e poi messo sott’olio. Maturazione: 90 giorni.
463A) Mirella Del Dottore
463B) Pasquale Iacomino
464. Capsicum annuum L. ‘Jimmy Nardello’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U
Peperone dolce, rosso, molto saporito. Frutti lunghi e stretti (fino a 25 cm di
lunghezza per 3 di larghezza). Usato come friggiteli. Antica varietà italiana
estinta in Italia, ma ‘riapparsa’ nel Connecticut dove era stata portata dalla
famiglia Nardello, là emigrata. Le piante possono raggiungere i 70cm di altezza e
sono molto produttive. 80-90 giorni.
464A) Mirella Del Dottore
464B) Lucia Cortopassi
465. Capsicum annuum L. ‘Peter Red’ – Solanaceae – A1 FMG1 O U
Varietà originaria della Louisiana e del Texas, dove è anche chiamata ‘Penis
Pepper’ data la sua somiglianza con l’organo riproduttivo maschile. Frutti di 7–
10 cm di lunghezza, rossi a maturità. Polpa spessa e sapore particolare. Il livello
di capsicina si attesta tra 7 e 8 sulla Scala di Scoville.
465A) Mirella Del Dottore
465B) Deanna Farina
465C) Pasquale Iacomino
466. Capsicum annuum L. ‘Primula’ – Solanaceae – A1 FG1 I M O U(Z)
Peperoncino a portamento eretto, con fiori lilla e frutti di piccole dimensioni,
rotondeggianti, non troppo piccanti, inizialmente di colore blu, rossi a
maturazione. (Renzo Bigotti)
467. Capsicum annuum L. ‘Sweet Chocolate’ – Solanaceae – A1 FG1 M O
U Peperone dai frutti trilobati medio-grandi, di color cioccolata a maturità
completa. Polpa spessa e molto dolce. Questa varietà precoce, ottenuta negli
Stati Uniti nel 1965, è particolarmente adatta per i climi freschi. (Beatrice
Operti)
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468. Capsicum annuum L. ‘Trifetti’ – Solanaceae – A1 DFG1 M O U(V)
Peperoncino piccante a foglie variegate rosso porpora; frutti di 2,5 cm, di colore
rosso–viola. (Index 2012)
469. Capsicum annuum L. ‘Violetta’ – Solanaceae – A1 DFG1 M O U(V)
Peperoncino piccante caratterizzato da piccoli frutti conici ed eretti il cui colore
varia dal viola al rosso a maturità completa. Fogliame decorativo di colore
violaceo con sfumature verdi. Le piante rimangono piccole e compatte. (Index
2012)
470. Capsicum baccatum L. ‘Ají Amarillo’ – Solanaceae – A2 FG1 M O
U(V) Peperoncino piccante originario dell’America centrale e meridionale.
Frutti penduli, gialli, conici, più o meno rugosi, della lunghezza di 5–6 cm. Polpa
piuttosto spessa. È usato in molti piatti tipici sud–americani, spesso scottato per
qualche minuto in acqua bollente per eliminare la piccantezza. Può sopravvivere
diversi anni se riparato in inverno. (Z9) (Index 2012)
471. Capsicum baccatum L. ‘Ají Limo’ – Solanaceae – A1A2 FG1 I M O
U(V) Peperoncino piccante che produce frutti della lunghezza di 5-7 cm. A
maturità completa possono essere di colore variabile: rosso, giallo o arancione.
Una volta seccati hanno un aspetto spiegazzato. Il livello di capsicina è di circa
7-8 sulla Scala di Scoville. Questa varietà è coltivata soprattutto nella parte Nord
della regione costiera del Perù. Si usa per insaporire piatti di pesce (Cheviche de
pescado), di carne, salse e i teneri peperoncini vengono anche messi sott’aceto.
(Z9) (Maria Carla Di Trapano)
472. Capsicum baccatum L. ‘Brazilian Starfish’ – Solanaceae – A1/A2 FG1
I M O U Antica varietà di peperoncino piccante originaria del Brasile. Frutti
appiattiti come una conchiglia della larghezza di 4 cm. Sapore molto fruttato.
(Index 2012)
473. Capsicum baccatum L. ‘Rocotillo’ – Solanaceae – A1/A2/ FG1 I M O
U(Z) Peperoncino a portamento arbustivo, con frutti caratteristici, campanulati,
somiglianti a strani dischi volanti, arancio–rossastri a maturità. (Giorgio Gaspari)
474. Capsicum chinense Jacq. ‘Habanero Orange’ – Solanaceae – A1/A2
FG1 I M O U Peperoncino a lanterna di colore giallo–arancio in questa cultivar,
considerato – come tutti gli ‘Habaneri’ –uno dei più piccanti: ha un livello di
capsicina intorno a 10 e sulla Scala di Scoville si attesta tra 100.000 e 300.000.
originario dello Yucatan e dei Caraibi. 100 giorni. (Index 2012)
475. Capsicum chinense Jacq. ‘Nitan’ – Solanaceae – A2 FG1 L M O U(V)
Graziosa varietà di peperoncino dal portamento ramificato, ma compatto; i
frutti, lunghi 3–5 cm e larghi 1,5–2 cm, sono simili a lampioncini penduli a
forma di goccia, inizialmente verdi e di colore giallo limone a maturazione.
Specie non molto rustica (Z9), coltivabile anche in zone più fredde con adeguate
protezioni. I frutti hanno scarsa conservabilità. (Z9). (Index 2012)
476. Capsicum frutescens L. ‘Etna’ – Solanaceae – A1/A2 FG1 I M O Z
Peproncino adatto per essere coltivato sia in terra che in vaso grazie alla sua
doppia valenza: ornamentale e alimentare. Il frutto, conico raccolto in mazzetti,
passa dal verde scuro al rosso vivo ed è assai piccante; la sua lunghezza può
variare da 2,5 a 3,5 cm. (Index 2012)
477. Capsicum frutescens L. ‘Malagueta’ – Solanaceae – A1/A2 FG1 M O
U(V) Peperoncino molto piccante di colore che varia dal verde chiaro al verde
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scuro e infine al rosso. La punta è eretta e la pelle un po’ rugosa. Il livello di
capsicina è 9 e si situa tra 50.000 e 100.000 unità sulla scala di Scoville.
Maturazione: 95 giorni. È originario dell’Amazzonia brasiliana dove cresce allo
stato spontaneneo. (Z9) (Index 2012)
478. Capsicum frutescens L. ‘Tabasco’ – Solanaceae – A1/A2 FG1 M O
U(V) Peperoncino molto piccante caratterizzato da frutti piccoli, conico–
allungati ed eretti, della lunghezza di 4 cm per 1 cm di larghezza. I frutti sono
rossi a maturità completa ed hanno un sapore fruttato. Le piante hanno un
portamento arbustivo. Il livello di capsicina è 8 e si situa tra 15.000 e 50.000
unità sulla scala si Scoville. È originario della regione di Tabasco, nel Messico
sud–orientale, dove cresce in zone paludose e foreste umide e calde. Questo
peperoncino è l’ingrediente principale della famosa salsa Tabasco, celebre negli
Stati Uniti. (Z9) (Index 2012)
479. Capsicum pubescens Ruiz & Pav. ‘Rocoto Red’ – Solanaceae – A2 FG1
I MN O U(V) Peperoncino piccante con fiori viola e foglie e fusti vellutati. I
frutti, molto carnosi, contengono semi neri e sono lunghi 3-4 cm. Hanno un
sapore unico, piccante e fruttato. A maturità completa assumono un’ intensa
colorazione rossa. Le piante preferiscono climi freschi e soffrono un po’ per il
caldo estivo. Sono tra i peperoncini più resistenti al freddo: possono sopportare
temperature leggermente al di sotto dello zero per brevi periodi e con clima
secco. Quando le temperature sono molto elevate è preferibile mettere le piante
in posizione ombreggiata. Le piante possono crescere fino a un’altezza si 1,20
cm e possono sopravvivere per diversi anni. Il livello di capsicina si attesta tra 8
e 9 sulla Scala di Scoville. È una varietà molto antica ed è ancora comunemente
coltivata sulle Ande. In Perù lo si consuma solitamente ripieno di carne o di
verdure (Rocoto Relleno). (Z9) (Maria Carla Di Trapano)
480. Carum carvi L. – Apiaceae – A1 G1 H M OQ V Y X1 [Comino dei prati]
Specie erbacea, biennale che raggiunge un’altezza di 60-80 cm. Ha foglie
profondamente divise, simili a quelle delle carote. I fiori, bianco-verdastri, riuniti
in ombrelle e compaiono in giugno-luglio. I frutti, generalmente scambiati per
semi, una volta essiccati, sono impiegati per aromatizzare pane, dolci, insalate,
formaggi e arrosti (il loro sapore ricorda l’anice). A livello commerciale i frutti
vengono impiegati per la preparazione di liquori, fra i quali il Kummel. Le radici
sono eduli e si consumano bollite come le carote. Ha una buona resistenza al
freddo e predilige terreni assolati e ben drenati. Originaria dell’Europa e
dell’Asia occidentale, è anche spontanea in Italia e cresce in zone montane tra
800 e 2200 m. (Z3) (Costanza Stagetti)
481. Ceratonia siliqua L. – Caesalpiniaceae – C1 DFGG1 H M O UV Y
[Carrubo] Albero od arbusto sempreverde alto fino a 10 m, con foglie composte
verde scuro sopra, verde grigio sotto. Pianta generalmente dioica (ma esistono
diverse piante poligame) che produce baccelli marroni ricchi di una polpa
dolciastra un tempo molto apprezzati. Ama posizione assolata e terreni aridi. Far
imbibire (in acqua tiepida) i semi prima di seminarli. Regioni Mediterranee (Z8).
483A) Gianandrea Giovannardi
483B) Fiorella Verona
483C) Angelo Lippi
483D) Giuseppe Marcucci
94
482. Chenopodium ambrosioides L. – Chenopodiaceae – A1/D/G1 M O
UZ Pianta erbacea annua, aromatica, i cui steli fiorali sono usati come profumo
dai popoli dell’Amazzonia. La pianta può avere uno sviluppo fino a 120 cm. Di
questa specie viene utilizzata in ogni sua parte (foglie, steli, rami, radici, ecc.).
Proveniente da zone aride dell’America tropicale. Le foglie piccanti
insaporiscono minestre, cereali, fagioli neri e crostacei in Messico. (Pasquale
Iacomino)
483. Chenopodium bonus-henricus L. – Chenopodiaceae – A2 FG1 H MN
OQ U(Z) Y [Farinello, Buon Enrico] Specie erbacea perenne originaria delle
zone montane dell’Europa e del Nord America, quindi perfettamente rustica. Si
tratta di una pianta alta 20-60 cm le cui foglie, di forma caratteristica (tiangolareastata), verdi sulla pagina superiore e biancastre su quella inferiore, sono
consumate come gli spinaci o come ingredienti di fresche insalate. Sono ricche
di ferro, vitamine e Sali minerali. I fiori sono piccoli, di colore giallo-verde, in
spighe compatte, ma poco appariscenti. È spontaneo anche in Italia e cresce in
zone montane, tra 500 e 2100 m, prediligendo terreni profondi e ben concimati.
(Z5) (Tonino Chiarini)
484. Chenopodium giganteum D. Don. – Chenopodiaceae – A1 DG1 M O
UZ Pianta vigorosa, con grandi foglie verde scuro brillante, coperte,
inizialmente, da una polvere cristallina rossa e portante lunghe spighe di
minuscoli fiorellini rossi. Le foglie, da giovani, sono eduli e possono essere
consumate crude o cotte come gli spinaci. Origine asiatica. (Faliero Ciomei)
Citrullus fistulosus Stocks ‘Jaya’: vedi Praecitrullus fistulosus (Stocks) Pangalo ‘Jaya’
485. Citrullus lanatus (Thunb.) Mansfeld ‘Kolb’s Gem’ – Cucurbitaceae –
A1/B3 FG1 M O U X1 Antica varietà americana di cocomero noto anche come
‘Cobb’s Gem’. Questa varietà produce i frutti più grossi tra tutti i cocomeri. I
frutti sono di forma allungata con polpa rossa e semi grigio scuro, e possono
raggiungere anche i 60 kg di peso. Buona produttività. (Index 2012)
486. Citrullus lanatus (Thunb.) Mansfeld ‘Luna e Stelle a Polpa Gialla’ –
Cucurbitaceae – A1/B3 FG1 M O U X1 Cocomero ovale con buccia verde
maculata di giallo e polpa gialla con semi bianchi. I frutti pesano da 10 a 15 kg e
sono lunghi da 45 a 60 cm. Ottimo sapore,. 95 giorni. (Index 2012)
487. Claytonia perfoliata Donn. Ex Willd. – Portulacaceae – A1 D/G1 MN
O U [Lattuga dei minatori] Erbacea annuale nota con questo nome poiché,
durante la corsa all’oro del 1849, i numerosi minatori che arrivavano in
California trovarono in questa verdura un gustoso e soprattutto economico
sostituto della lattuga: la mangiavano cruda o cotta a guisa di spinaci. A quel
tempo inoltre la vitamina C non era stata ancora scoperta, ma i minatori
sapevano che questa erba non solo aveva un buon gusto ma li faceva anche
sentire meglio e li aiutava a prevenire lo scorbuto. Si tratta di una erbacea annua,
,con foglie ovate o a losanga, concave, carnose, attraversate dallo stelo fiorifero
(perfoliate!). Fiori in gruppi (5-8) alla fine dello stelo, bianchi, formati da 5
piccoli petali bianchi. Specie diffusa nell’E. N. America. (Fiorella Verona)
488. Coccinia grandis (L.) Voigt – Cucurbitaceae – A1A2 FG1 M O U(V)
[Tindora] Cucurbitacea rampicante dioica della tribù delle Benincaseae, con
foglie verdi a contorno triangolare (4-12 ×4-12 cm) e delicati fiori bianchi (del
diametro di 4 cm). Produce frutti cilindrici della lunghezza di 5 cm, dapprima
95
verdi poi rosso-scarlatti. Originaria dell’Africa e dell’Asia tropicali, è
naturalizzata ai Caraibi, in Texas, alle Hawaii e in Australia. I frutti sono
caratterizzati da un elevato tenore in vitamina A. I frutti immaturi sono utilizzati
nella cucina asiatica e si mangiano come gli zucchini. Le foglie e i giovani
germogli vengono consumati previa cottura e poi ripassati in padella o fritti in
tempura. Le piante sono molto vigorose e invasive. Prediligono suoli sabbiosi e
profondi e sopportano brevi periodi di siccità. (Z9) (Acquistati)
489. Coffea arabica L. – Rubiaceae – B1 DEFG1 L MN OR ST Arbusto
sempreverde, alto fino a 4,5 m. I piccoli fiori, bianchi, profumati, sono
raggruppati lungo i rami all’ascella delle foglie e sono seguiti da frutti di colore
rosso scuro, ognuno contenente due semi (questi, una volta estratti, seccati e
tostati, costituiscono i comuni chicchi di caffè. Specie originaria delle foreste
pluviali delle montagne dell’Etiopia. (Z11). (Giuseppe Marcucci)
490. Coriandrum sativum L. – Apiaceae – A1 FDG1 IH M O U(VZ) Erbacea
annuale a rapida crescita, alta fino a 75 cm, con foglie simili a quelle del
prezzemolo, odorose. Fiori bianchi, riuniti in ombrelle, che compaiono durante
l’estate. Ai fiori seguono piccoli frutti, rotondeggianti, molto aromatici. Tutte le
parti della pianta, ma in particolare i semi, sono utilizzati in cucina per dare un
tocco di esotico ai piatti. La spezia che se ne ricava è utilizzata in Asia per la
preparazione di curry, chutney, pasticceria e salse. Luogo di origine:
Mediterraneo occidentale. (Z7). (Enrico Zarri)
491. Cornus mas L. (Cornus mascula) – Cornaceae – B2 EFG1 H MN OQ U
X3 Y [Corniolo] Pianta poco nota ma molto ornamentale. Arbusto deciduo a
lenta crescita, che può arrivare a 3-4 m, con foglie ovate (4-10 cm), molto
colorate in autunno. Fioritura precoce (mese di febbraio) e vistosa, costituita da
numerosissimi fiorellini color giallo vivo; ad essi seguono, in estate-autunno,
frutti simili a olive, dal sapore astringente, utilizzati per marmellate, ecc.
Spontaneo nei boschi di tutta Europa e del N.O. dell’Asia; assai rustico (Z5).
(Maria Carla Di Trapano)
492. Crataegus azarolus L. – Rosaceae – C2 EFG1 H M OQ U X3 Alberello
spogliante con foglie simili a quelle del biancospino come pure i fiori, che ne
differiscono principalmente perché più grandi. Segue poi una copiosa
fruttificazione, che diventa assai decorativa in autunno quando i frutti, simili a
piccole mele, diventano gialli e commestibili, permanendo fino all’inverno sulla
pianta. Specie assai rustica (Z7), si adatta a qualsiasi terreno che sia ben drenato.
Zona d’origine: Europa.
494A) Aldo Almici
494B) Liubina Soravito Debeni
493. Cucumis anguria L. – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Si tratta di
una specie rampicante con foglie palmatosette, composte da cinque lobi
arrotondati. Produce numerosi piccoli frutti verdi coperti da escrescenze simili a
spine, ma non pungenti. I frutti si possono consumare immaturi come i cetrioli,
hanno infatti un sapore simile a questi ultimi. Si possono anche conservare
sott’aceto o sott’olio.
493A) Gianluca Corazza
493B) Mirella Del Dottore
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494. Cucumis melo L. ‘Canoe Creek Colossal’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M
O U(Z) Melone che produce grossi frutti oblunghi del peso di 4–7 kg (ma
possono arrivare a pesare fino a 10 kg in condizioni ottimali). Polpa arancione
dall’ottimo sapore. È un’ antica varietà originaria degli Stati Uniti. Maturazione:
90 giorni. (Index 2012)
495. Cucumis melo L. ‘Charentais’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z)
Piccolo melone rotondeggiante del peso di 1 kg – 1,5 kg. Buccia grigio–verde e
polpa arancione intenso, dolce e succosa. Antica varietà originaria della Francia.
Maturazione: 85 giorni. (Index 2012)
496. Cucumis melo L. ‘Ramparino’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z)
Melone che produce frutti di medie dimensiono con buccia giallastra retata e
polpa di colore verde chiaro. Polpa molto profumata dal gusto intenso, quasi
piccante. Cresce facilmente arrampicandosi su un qualsiasi sostegno. È
originario dell’Emilia Romagna e in particolare della provincia di Reggio Emilia.
(Index 2012)
497. Cucumis melo L. ‘Rugoso di Cosenza Giallo’ – Cucurbitaceae – A1
FG1 M O U(Z) Melone di forma ovale, con buccia rugosa gialla e pasta bianca
dolcissima. (Index 2012)
498. Cucumis melo L. ‘Small Persian’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z)
Melone del peso di 2 kg – 2,5 kg. Buccia verde scuro solcata da una fitta
reticolatura bianca non in rilievo. Polpa arancione dal sapore particolare.
Maturazione 115 giorni. Questa varietà è coltivata negli Stati Uniti da oltre 200
anni, ma le sue origini si rintracciano nell’antica Persia (oggi Iran). (Index 2012)
499. Cucumis melo L. ‘Votango’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z)
Melone del tipo “moscato”, originario del Madagascar. Polpa bianca e buccia
gialla maculata di verde. (Index 2012)
500. Cucumis melo L. ‘Zatta’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Melone
cantalupo, originario dell’Emilia Romagna. Frutti grandi, costati, con buccia
molto spessa, consistente e rugosa, di colore giallo–verdastro. Polpa di colore
arancione intenso, consistente e molto dolce. Maturazione: 80–85 giorni. È
anche conosciuto come: Rospo di Bologna, Rospo di Modena, Zatta Mantovana
o Melone Rognoso. (Index 2012)
501. Cucumis sativus L. ‘Dosakkai’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z)
Cetriolo della taglia di un limone, di forma rotondeggiante con buccia gialla e
polpa bianca, simile a un melone. Questa cultivar è originaria dell’India, in
particolare della zona di Andrha Pradesh. Si usa generalmente fresco in insalata,
mentre cotto entra a far parte di molte ricette indiane come il “Pacchadi” e il
“Dal”. Essiccato e poi fritto è invece fondamentale per il Wadiyam. (Acquistati)
502. Cucumis sativus L. ‘Early Russian’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O
U(Z) Cetriolo che produce piccoli frutti ovali, dalla buccia verde, dolci e
saporiti. Varietà adattata a climi freschi. Ottima produttività per lungo tempo. I
cetriolini si usano sia freschi in insalata che conservati sott’aceto. Maturazione:
50–55 giorni. È un’antica varietà originaria della Russia. (Index 2012)
503. Cucumis sativus L. ‘Long Vert de Chine’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M
O U(Z) Antica varietà di cetriolo originaria della Cina. Produce frutti lunghi
fino a 50 cm, ma che possono raggiungere anche 1 m se coltivati sospesi. Buccia
verde e finemente costata. Polpa soda, croccante, di sapore dolce e contenente
97
pochi semi. Varietà vigorosa e molto produttiva. Maturazione: 70 giorni.
(Gianluca Corazza, Index 2012)
504. Cucumis sativus L. ‘Zeppelin’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z)
Cetriolo da competizione che può produrre frutti di oltre 9 kg di peso se
coltivato a dovere in substrato soffice, fertile e senza altre piante concorrenti
vicine. I frutti possono essere lunghi oltre mezzo metro e hanno una buccia
liscia che diventa gialla a maturità completa. Le piante sono molto vigorose e
possono crescere notevolmente in altezza (oltre 6 m). I frutti necessitano di un
sostegno. I cetrioli immaturi rimangono comunque amarognoli e non sono
molto adatti al consumo domestico. (Gianluca Corazza, Index 2012)
505. Cucumis sativus L. ‘Sikkimensis’ – Cucurbitaceae – A1/B3 FG1 M O
U(Z) X1 Cetriolo coltivato sull’Himalaya con buccia che a maturazione diventa
marrone e suddivisa in piccole placche separate da un fine reticolo di crepe
biancastre. Molto conservabile e di buon sapore. Si può consumare anche
maturo, togliendo però i semi. Caratteristica cavità all’interno. La sezione ha la
forma di un triangolo ad angoli arrotondati e con i lati di circa 10 cm. Lungo
circa 20 cm. (Index 2012)
506. Cucurbita argyrosperma C. Huber ‘Hindu’ – Cucurbitaceae – A1 FG1
M O U(Z) Zucca a forma di pera, con buccia bianca striata longitudinalmente
di bianco. Polpa gialla e di sapore molto dolce. Piante molto produttive. Si tratta
della varietà di una specie praticamente sconosciuta in Europa e quindi da
sperimentare. Maturazione: 95–100 giorni. (Index 2012)
507. Cucurbita ficifolia Bouché – Cucurbitaceae – A1 FG1 I M O U Zucca
tropicale coltivabile nelle zone con estati calde e soleggiate. Grande come un
cocomero. Buccis bianca striata/maculata di verde, ma anche tutta bianca o tutta
verde. Polpa bianca fibrosa e semi nerastri. I fusti possono arrivare anche a 10 m
di lunghezza. Si usa soprattutto per zuppe e dolci: ottima la marmellata. Quando
viene cotta la polpa si sfibra e forma delle lunghe fibre simili a spaghetti e per
questo è anche detta “capelli d’angelo”. (Renzo Bigotti, Index 2012)
508. Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Baby Blue Hubbard’ –
Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Zucca semi–rampicante che produce
piccoli frutti rotondeggianti del peso di 2,5–3 kg. Buccia bluastra, leggermente
rugosa. Polpa di colore giallo–oro dal sapore molto dolce. Maturazione : 90–100
giorni. Questa varietà è stata ottenuta dall’Università del New Hmpshire nel
1953. (Index 2012)
509. Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Hokkaido’ – Cucurbitaceae –
A1/G1 EF M O U Di medio-piccole dimensioni, con la buccia di colore
arancio vivo, leggermente solcata all’interno; presenta una polpa compatta.
Ottima per tutti gli usi in cucina. (Thierry Strucco)
510. Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Jumbo Pink Banana’ –
Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Antica varietà di zucca rampicante con
frutti stretti e lunghi. I frutti possono raggiungere la lunghezza di 1,20 m per 30
cm di diametro e possono pesare fino a 55 kg. Polpa di colore arancione intenso,
soda, ma poco dolce. (Index 2012)
511. Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Turbante Turco’ –
Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Detta anche “Cappello da prete”, per la
caratteristica forma che assume, con colori dal verde al bianco e arancio. Nella
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parte inferiore presenta tre protuberanze molto decorative; Buone anche da
mangiare. (Pasquale Iacomino)
512. Cucurbita moschata Duchesne ex Poir. ‘Butternut Waltham’ –
Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Zucca rampicante molto vigorosa che
produce da 4 a 7 frutti a forma di bottiglia e del peso di 1,5–3 kg. La parte
cilindrica è completamente priva di semi. Buccia arancione tenue a maturità.
Polpa di colore giallo–aranciato, con tessitura fine e dal sapore che ricorda la
nocciola. I frutti hanno una buona capacità di conservazione: anche più di un
anno. Maturazione: 83–115 giorni. Questa varietà è stata ottenuta nel 1968 da
Bob Young della Waltham Agricultural Experiment Station nel Massachussetts.
(Index 2012)
Cucurbita moschata Duchesne ex Poir. ‘Lunga di Napoli’ (o
513.
‘Manganello’ o ‘Piena di Napoli’ o ‘Gigante di Napoli’, ‘Napoletana
Clavata’) – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Ottima zucca da serbo, di
colore arancione, lunga da 30 a 60 cm, ingrossata all’apice (‘clavata’). Questa
cultivar è molto dolce, per cui è conveniente utilizzarla per la preparazione di
dolci, marmellate e confetture.
513A) Gianluca Corazza
513B) Index 2012
514. Cucurbita moschata (Duchesne ex Lam.) ex Poir. ‘Violina’ –
Cucurbitaceae –A1/G1 EF M O U Zucca di piccole dimensioni, a forma di
violino, del peso di 1,5-2 Kg e lunga 20-30 cm, con polpa giallo arancio, molto
serbevole. (Patrizia Ianne)
515. Cucurbita pepo L. ‘Barilotto’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z)
Cultivar ottenuta da una riselezione di zucchino bianco catalano. Questa cultivar
produce zucchini tozzi e cilindrici della lunghezza di 12-15 cm con buccia di
colore verde chiaro (diventa bianca a maturità completa), tenera e sottile. Gli
zucchini hanno un sapore dolce e fresco e rimangono teneri a lungo (fino a circa
6 cm di diametro). Ottimi tagliati a rondelle o a julienne e consumati a crudo,
marinati o in insalata. (Gianluca Corazza)
516. Cucurbita pepo L. ‘Early White Bush Scallop’ – Cucurbitaceae – A1
FG1 M O U(Z) X1 Zucchino a trottola di colore bianco. I frutti giovani si
consumano come gli zucchini. Ottimi da farcire. Varietà precoce, cespugliosa. Le
zucche a trottola hanno origini molto antiche e venivano già coltivate dagli
Indiani d’America sulla costa orientale degli attuali Stati Uniti in epoca
precolombiana. (Gianluca Corazza)
517. Cucurbita pepo L. ‘Genovese’ o ‘Chiaro d’Asti’ e ‘Di Voghera’ –
Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z) Zucchino che produce frutti cilindrici
con buccia liscia di colore verde chiaro. Ottimo sapore e buona produttività.
Maturazione: 55 giorni. (Index 2012)
518. Cucurbita pepo L. ‘Golden Marbre Scallop’ – Cucurbitaceae – A1 FG1
M O U(Z) Antica cultivar di zucchino a trottola con buccia di colore giallo
intenso, alle volte con striature bianche nella parte inferiore. Si consumano come
gli zucchini quando sono giovani e teneri o come zucca quando completamente
maturi. (Gianluca Corazza)
519. Cucurbita pepo L. ‘Golden Zucchini’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O
U(Z) X1 Zucchino dal caratteristico colore giallo oro. Già l’ovario è giallo
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appena formato, molto prima che fiorisca. Frutti numerosi, medio–piccoli al
momento della fioritura, molto teneri. (Gianluca Corazza)
520. Cucurbita pepo L. ‘Lungo Fiorentino’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O
U(Z) X1 Zucchino di colore verde scuro con caratteristiche costolature più
chiare; fiori assai persistenti. (Index 2012)
521. Cucurbita pepo L. ‘Mora Pisana’ – Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U(Z)
X1 Zucchino di pezzatura media, caratterizzato da frutti molto scuri e da una
ottima produttività. Portamento ad alberello e fogliame contenuto. (Index 2012)
522. Cucurbita pepo L. ‘Yellow Marbre Scallop’ – Cucurbitaceae – (Gianluca
Corazza)
Cucurbita pyriformis: vedi Lagenaria siceraria (Molina) Standl.
523. Cychorium inthybus L. ‘Cicoria del Marzocco’ – Asteraceae – A2 DG1
H M OP U Erbacea perenne con radice fittonante e foglie disposte in rosetta
basale, intere, molto allungate, resistenti al freddo. Se ne consumano le foglie,
generalmente dopo cottura. (Gargini sementi)
524. Cychorium inthybus ‘Radicchia di Lucca’ – Asteraceae – A2 DG1 H
M OP U Una specie di scarola tardiva, che arriva fino alla primavera dell’anno
successivo alla semina. Si consuma generalmente in insalata. (Gargini sementi)
525. Cynara cardunculus ‘Pieno Inerme di Lucca Sel. Gargini’ –
Asteraceae – A1 G1 DG1 H M OP U Il noto cardone, di cui si consuma la
pianta per intero, opportunamente imbiancata, durante il periodo invernale.
Questa cultivaar è di dimensioni più contenute e poco spinoso, adatto ad orti
familiari e di ottime qualità organolettiche. (Gargini sementi)
Dolichos angularis: vedi Vigna angularis (Willd.) Ohwi & H. Ohashi
Dolichos purpureus: vedi Dolichos lablab L. var. purpureus.
Dolichos unguiculatus: vedi Vigna unguiculata (L.) Walp. Subsp. Unguiculata (L.)
Walp.
526. Dolichos lablab L. var. purpureus (Dolichos purpureus L.) – Fabaceae –
A1(A2) EFG1 M O U Rampicante perenne dalla vita di pochi anni solitamente
coltivato come annuale. Foglie simili a quelle dei fagioli e lunghi racemi di fiori
rosa da cui si originano baccelli piatti, falcati, di circa 7-8 × 2 cm, di color
porpora. Si possono mangiare i baccelli teneri come fagioini e i semi già formati
ma ancora immaturi, mentre i semi secchi possono essere consumati solo se
bolliti cambiando l’acqua a metà cottura. Infatti contengono sostanze tossiche
che si disperdono nell’acqua di bollitura. (Alberto Bucci)
Eupatorium rebaudianum: vedi Stevia rebaudiana (Bertoni) Bertoni
527. Feronia limonia (L.) Swingle (Limonia acidissima) – Rutaceae – C2 DEFG1
I M OR ST Albero spogliante (6-8m) a portamento eretto, con rami spinosi e
foglie imparipennate (5-7), obovate, crenate, verde lucido, che profumano di
limone se stropicciate. In primavera si manifestano piccoli fiori bianchi con
antere rossastre, che odorano di anice, riuniti in panicoli; seguono frutti
piuttosto grossi (5-12 cm) con buccia consistente e polpa farinosa, profumata,
bruna, resinosa, astringente, acida o dolciastra, edibile (per gelatine), contenente
numerosi, piccoli semi biancastri. È specie originaria dell’India (Z9), ove viene
utilizzata soprattutto a scopi officinali: le foglie e i fiori, che odorano di anice,
sono stomachici, il frutto a polpa acidissima, è usato come astringente e
antidissenterico e anche il legno, molto duro, serve per mobili e costruzioni;
100
infine, la gomma che cola dalla scorza si usa come la gomma arabica.
(Acquistati)
528. Glycyrrhiza glabra L. – Fabaceae – A3/ EG1 H MN O U Y [Liquirizia]
Pianta della liquirizia. Arbustino con radici stolonifere eduli. Foglie
imparipennate. Fiori di 10–12 mm, celeste–violetto, in infiorescenze. Specie
mediterranea (Z8). Utilizzata in fitoterapia (per curare disturbi digestivi,
bronchiti e tosse, gastriti e ulcere). (Index 2012)
Hibiscus esculentus: vedi Abelmoschus esculentus ( L.) Moench.
529. Hibiscus sabdariffa L. – Malvaceae – A1/A2 EF L M O U(Z) Erbacea
perenne, coltivata come annuale (di origine tropicale). E’ specie robusta, alta fino
a 2,5 m, con foglie verde scuro, le inferiori intere e le superiori digitate. Steli
rossastri che portano all’apice fiori giallo brillante, larghi 10-15 cm, e con
brattee e calice di colore rosso. Oltre che per ornamento, questa pecie è
utilizzata per farne – con il calice che maturando diventa rigonfio e carnoso –
marmellate, bibite e il carcadè, un sostituto del tè.
529A) Acquistati
529B) Costatanza Stagetti
530. Hovenia dulcis Thunb. – Rhamnaceae – C2 DFGG1 H M QR U X3
Albero che può arrivare fino a 18 m, rustico (Z6), che tende a ramificare
piuttosto in alto. Fiori bianchi minuscoli, in racemi ascellari od apicali seguiti da
piccoli frutti legnosi la cui parte edule è costituita dai peduncoli dei frutti stessi
che ingrossandosi, diventano dolci con un sapore che richiama quello dell’uva
passita (da cui il nome di “albero dell’uva passa”). Pianta ampiamente adattabile
per quanto riguarda terreno, irrigazione e coltivazione, non necessita di potature
e se coltivata da seme può produrre i primi “frutti” a partire dal 6° anno di età.
Zona d’origine: Est Asia. (Alberto Testori, Orto Bot. di Lucca)
530A) Orto Botanico di Lucca
530B) Alberto Testori
531. Jaltomata procumbens (Cav.) J.L.Gentry (Saracha procumbens) – Solanaceae
– A1 F I M O VZ [creeping false holly] Erbacea o suffrutice pluriramificato,
spesso spinoso, con foglie alternate, intere o pennate, fiori a mazzetti cui
seguono grappoli di piccole bacche che a maturazione risultano nere, brillanti.
Vengono utilizzate (assolutamente a maturità avvenuta) per comporre succhi e
marmellate. (Pasquale Naccarati)
532. Lactuca sativa L. ‘Barba dei Frati’ o ‘Barba dei Cappuccini’ –
Asteraceae – A1 DG1 M O U(Z) Detta anche “Lingua di Canarino”,
“Catalogna Verde”, “Radichetta” e “Cerbiatta”. Questa varietà possiede foglie
profondamente lobate di colore verde brillante. Ha sapore amarognolo e si
consuma fresca in insalate miste o cotta assieme ad altre verdure a foglia. Buona
resistenza al freddo, ma è più adatta alle produzioni primaverili, estive ed
autunnali. 30-40 giorni. (Gerardina Giovannardi)
533. Lagenaria siceraria (Molina) Standl. (Cucurbita pyriformis) – Cucurbitaceae
– A1/G1 EFG1 M O U(Z) Rampicante annuale con foglie ovato-cordate, (5-23
cm), sinuato dentate. Fiori bianchi, formati da 5 petali ovati di 3-5x2-4 cm. Frutti
lisci, lunghi fino a 1 m, diritti o ricurvi, di colore verde o verde-giallastro,
commestibili quando giovani. (Mirella Del Dottore)
Limonia acidissima: vedi Feronia limonia (L.) Swingle
101
534. Malpighia glabra Sessé & Moc. – Malpighiaceae – B1C1 EF I M P VZ
[Barbados cherry] Cespuglio o alberello fino a 3 m con foglie ovate o ellittico
lanceolate, a bordo intero, lucide, verde scuro superiormente. La fioritura è
costituita da un corimbo di elementi stellati, larghi 1,5 cm, di colore che può
variare dal bianco al rosa o rosso, dai petali sfrangiati e erfogliat bacche rosse,
sferiche (1,5 cm) con 3 noccioli e polpa zuccherina e rinfrescante, ricca di Vit. C.
Origine: dal Texas a stati settentrionali del Sud America. (Z9). (Acquistati)
535. Mespilus germanica L. – Rosaceae – C2 EFGG1 H M Q U X3 Y
Piccolo albero o grosso cespuglio originario dell’Eurasia. Ha chioma espansa e
foglie di colore verde scuro, che in autunno assumono tonalità di giallo, rosso,
marrone. Produce in primavera moltissimi fiori bianchi, ai quali seguono frutti a
forma di piccole pere schiacciate, eduli, dal gusto tipo “castagne fondenti” (da
mangiare quando sono completamente maturi). Specie assai rustica (Z6).
(Sergio Madrigali)
536. Ocimum basilicum L. ‘Citriodorum’ – Lamiaceae – A1 DG1 M OP UZ
In questa cultivar di basilico le foglie hanno un aroma che ricorda il limone.
(Gerardina Giovannardi)
537. Ocimun basilicum L. ‘Glycirrhizum’ – Lamiaceae – A1 DG1 MN O
U(Z) Cultivar di basilico alta 30-60 cm con foglie argentate dall’intenso
profumo di liquirizia. E’ particolarmente usato nei desserts e negli infusi.
(Costanza Stagetti)
538. Ocimun basilicum L. ‘Mammouth’ – Lamiaceae – A1 DG1 M OP UZ
Questa cultivar di basilico somiglia alla cv. ‘Lattuga’, ma le sue foglie sono assai
più grandi (12x14 cm) e molto profumate. (Gerardina Giovannardi)
539. Ocimum basilicum L. var. citriodora ‘Mrs Burns’ – Lamiaceae – A1
DG1 M O U(Z) Antica cultivar originaria del New Mexico con foglie grandi,
ovali, di colore verde chiaro, fortemente profumate di lime. Fiori bianchi o rosati
in spighe. Il nome deriva da colei che per prima lo ha ottenuto e coltivato.
(Gerardina Giovannardi)
540. Ocimum sanctum L. (Ocimum tenuifolium) – Lamiaceae – [ Holy basil]
B1/B2 L M O Z Erba aromatica o suffrutice fino a lignificare, se protetta. Sacra
alla religione Hindu per riti funerarii oppure utilizzata come fumigante
antimalarico. Piccole foglie ampiamente ellittiche, picciolate ed a margine
dentato, cosparse sui due lati di leggera peluria. Inflorescenza in lasse spighe.
Semi mucillaginosi se umidi. Origine: India e Malesia. (Z10). (Faliero Ciomei)
Ocimum tenuifolium: vedi Ocimum sanctum L.
541. Passiflora edulis Sims. – Passifloraceae – [Maracujá] B3 FG1 I M OP U
Rampicante sempreverde con foglie (10x10 cm) profondamente trilobe, verde
lucente superiormente; Fiori di 7-8 cm in estate, con sepali bianchi e petali con
filamenti ondulati, bianchi con bande porpora. Seguono frutti ovoidi (5 cm
diam.) verde-giallognolo, eduli, succosi. Specie originaria del Brasile, di scarsa
rusticità (Z9). (Faliero Ciomei)
542. Perilla frutescens (L.) Britt. – Lamiaceae – A1 DG1 MN O U Erbacea
annuale alta fino a 1 m con foglie ovato-acuminate, verdi, piuttosto grandi (513x3-8 cm). Infiorescenze estive di 10 cm, formate da fiori bianchi, pelosi
all’interno. Le foglie di questa specie hanno proprietà antibiotiche e perciò
102
vengono usate fresche nel sushi per ridurre i rischi di avvelenamento da pesce.
Zona d’origine: Himalaya, E. Asia. (Pasquale Iacomino)
Phaseolus angularis: vedi Vigna angularis (Willd.) Ohwi & H. Ohashi
543. Phaseolus coccineus L. ‘Fagiola Garfagnina’ – Fabaceae – A1(A2) FG1
M O U Fagiolo rampicante coltivato da tempi lontani in Garfagnana (LU).
Produce ottimi fagioli di forma rotondeggiante, leggermente schiacciati, di
dimensioni abbastanza grandi e di colore bianco, pasta morbida e buccia poco
consistente. (Gargini sementi)
544. Phaseolus lunatus L. ‘Christmas Pole’ – Fabaceae – A1/A2 FG1 I M O
U Fagiolo di Lima dai semi appiattiti, molto larghi e lunghi, rosso–porpora
marmorizzati di bianco, buonissimi e delicati. . Produce due volte dall’estate al
tardo autunno. Resistente alla siccità. Originario del Perù, fu coltivato per la
prima volta negli Stati Uniti nel 1840 da dove è poi arrivato in Europa.
Rampicante. Poco conosciuto.
544A) Pasquale Iacomino
544B) Giuseppe Marcucci
545. Phaseolus lunatus L. ‘Spruzzato dell’A.Di.P.A.’ – Fabaceae – A1/A2
FG1 I M O U Nuova varietà offerta per la prima volta nell’Index Seminum
dell’A.Di.P.A. del 2011 ed originatasi da una mutazione (o da un incrocio
casuale) di ‘Christmas Pole’ dimostratasi stabile fin dal suo primo manifestarsi.
Produce fagioli grandi e molto piatti, quasi del tutto bianchi ma con una piccola
zona ‘spruzzata’ finemente di rosso. Produce dall’estate ai primi geli. Piante
rampicanti di cui si utilizzano i semi. Rarissimo. (Gianluca Corazza)
546. Phaseolus vulgaris L. ‘Aquila’ o ‘Lupinaro’ – Fabaceae – A1 FG1 M O
U Cultivar rampicante di cui si utilizzano, oltre ai fagioli, di ottima qualità e
caratterizzati da una macchia scura sull’ilo, i baccelli immaturi cucinati in umido
(fagioli detti “biuso”). Gargini sementi)
547. Phaseolus vulgaris L. ‘Black Coco’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U
Fagiolo nano da mangiare come fagiolino, da sgranare fresco o, meglio ancora,
da sgranare secco. Semi lucidi neri, piuttosto rotondi, dal sapore che ricorda
vagamente il cacao. Precoce. (Giuseppe Marcucci)
548. Phaseolus vulgaris L. ‘Blauhilde’ – Fabaceae – A1B3 FG1 L M O(P) U
Cultivar di fagiolo tedesca, rampicante e molto produttiva. Fiori rosa. Baccelli
lunghi fino a circa 27 cm, a sezione circolare o leggermente ovale, di colore viola
scuro, da mangiare immaturi come fagiolini. Una volta cotti diventano verdi.
Lasciati maturare producono semi ovoidali di color avorio. (Gianluca Corazza)
549. Phaseolus vulgaris L. ‘Ciliegino’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Fagiolo
rampicante che produce dei baccelli dai semi molto ravvicinati, con delle
strozzature tra un seme e l’altro. Semi di colore rosso magenta, lucidi, della
forma e dimensione di un nòcciolo di ciliegia. Sapore eccellente.
549A) Gianluca Corazza
549B) Giuseppe Marcucci
550. Phaseolus vulgaris L. ‘Diecimino’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Una
antica varietà di fagiolo rampicante tipica dell’area lucchese della Media Valle
Garfagnana (LU), caratterizzato dalla forma allungata e abbastanza
rotondeggiante, dimensione piccola, colore marrone scuro intenso. Ottima
produttività e sapore. (Gargini sementi)
103
551. Phaseolus vulgaris L. ‘Fagiola Garfagnina’ – Fabaceae – (Gargini
sementi)
552. Phaseolus vulgaris L. ‘Fagioletta’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Fagiolo
nano da sgranare. Semi ovoidali, corti e bianchi. Resistente alla siccità. Questa
varietà è stata recuperata in extremis da due soli semi vecchi di sei anni raccolti
presso un’anziana signora nel paese di Stribugliano, nella Toscana meridionale.
(Gianluca Corazza)
553. Phaseolus vulgaris L. ‘Fico di Gallicano’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U
Un fagiolo simile a quelldi Spagna, ovali e schiacciati, bianchi, simili alla ‘Fagiola
Garfagnina’, ma mediamente più grossi. (Gargini sementi)
554. Phaseolus vulgaris L. ‘Giallorino della Garfagnana’ – Fabaceae – A1
FG1 M O U Una antica cultivar della Garfagnana (LU) di fagiolo che non
necessita di sostegni; ha seme ovale, dimensioni medio-piccole e colore
giallognolo, con occhio ben marcato. Sapore delicato e caratteristico. (Gargini
sementi)
555. Phaseolus vulgaris L. ‘Giallo Messicano’ – Fabaceae – A1 FG1 L M
O(P) U Cultivar di fagiolo nano originaria del Messico. Baccelli di 10 cm circa di
lunghezza contenenti diversi semi reniformi di colore giallo ocra. Ottimo sapore
e buona produttività. (Gianluca Corazza)
556. Phaseolus vulgaris L. ‘Goldmarie’ – Fabaceae – A1 FG1 L M O(P) U
Cultivar di fagiolo rampicante molto produttiva. Fiori bianchi. Baccelli lunghi
fino a 27 cm, piatti, larghi circa 2 cm, bianco-giallognoli, da mangiare immaturi
come fagiolini. Sapore ottimo. Lasciati maturare producono semi bianchi,
relativamente piccoli e reniformi. (Gianluca Corazza)
557. Phaseolus vulgaris L. ‘Louisiana Purple Pod’ – Fabaceae – A1 FG1 M
O U Antica cultivar di fagiolino originario della Louisiana. Baccelli porpora e
foglie verde-scuro leggermente sfumate di viola. Rampicante. I baccelli sono
molto teneri e cuociono rapidamente.
557A) Giuseppe Marcucci
557B) Beatrice Operti
558. Phaseolus vulgaris L. ‘Lupinaro Screziato’ – Fabaceae – A1 FG1 M O
U Una varietà di fagioli rampicanti simile alla ‘Aquila’ o ‘Lupinaro’, ma con
fagioli marcatamente screziati e usati principalmente per sgranare. (Gargini
sementi)
559. Phaseolus vulgaris L. ‘Mandorla di Monte’ – Fabaceae – A1 FG1 M O
U Cultivar rarissima degli altopiani dell’Istria Centrale dove probabilmente è
estinta. Semi bruno–rosei di media grandezza, piuttosto farinosi e dal sapore che
ricorda le mandorle. Adatta alla coltivazione in montagna. (Index 2012)
560. Phaseolus vulgaris L. ‘Mascherino’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U
Fagiolo rampicante tipico della Garfagnana (LU), di forma tozza, globosa, di
medio-grandi dimensioni, di colore bianco marezzato di scuro, con aspetto
simile alla cv ‘Aquila’ o ‘Lupinaro’, ma utilizzato generalmente come fagiolo da
sgranare. (Gargini sementi)
561. Phaseolus vulgaris L. ‘Nano da Sgrano’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U
Una cv. di fagiolo che non necessita sostegni; produce ottimi fagioli di colore
biabco giallognolo, simili al ‘Giallorini della Garfagnana’. (Gargini sementi)
104
562. Phaseolus vulgaris L. ‘Nero di Bolivia’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U
Fagiolo con semi neri ovali, piccoli, originario del Sud America. Il suo sapore
intenso lo rende adatto a quasi tutti i tipi di piatto, ma specialmente quelli a base
di verdure. (Giuseppe Marcucci)
563. Phaseolus vulgaris L. ‘Piccola’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U Fagiolo
rampicante a grani piccoli, piatti, di grande produttività e ottimo sapore (Gargini
sementi)
564. Phaseolus vulgaris L. ‘Rosso di Lucca’ – Fabaceae – A1 FG1 M O U
Fagiolo nano tipico della provincia di Lucca, oggi quasi scomparso. Produce
semi reniformi, leggermente ellissoidali, lunghi circa 1,5 cm, di colore rosso con
screziature scure, quasi nere. Consistenza farinacea e sapore più intenso del
comune Cannellino. Produce da maggio a settembre.
564A) Gargini Sementi
564B) Beatrice Operti
565. Phaseolus vulgaris L. ‘Schiaccione di Pietrasanta’ – Fabaceae – A1
FG1 M O U Fagiolo rampicante prodotto tipicamente nelle aree della Versilia,
produce abbondanti baccelli, con numerosi fagioli di forma allungata, piuttosto
piatti, di dimensioni medio-grandi, bianchi. Ottimo sapore e produttività.
(Gargini sementi)
566. Phaseolus vulgaris L. ‘Starazagorsky’ o ‘Yin Yang’ o ‘Orca’ – Fabaceae
– A1 FG1 M O U Cultivar nana che produce fagiolini da mangiare immaturi ma
che se lasciati crescere dà ottimi fagioli da sgranare. Semi metà neri con un
puntino bianco (l’ilo con cui sono attaccati) e metà bianchi con qualche puntino
nero. Originario dei Balcani meridionali. (Beatrice Operti)
567. Phaseolus vulgaris L. ‘Stortino di Lucca’ o ‘Anellino Giallo di Lucca’ –
Fabaceae – A1 FG1 M O U Una antica e ricercata cv. lucchese. I baccelli sono
di forma ricurva, di dimensioni medio piccole, piuttosto schiacciati, verdi
inizialmente, poi bianchi e infine gialli a maturità. Si raccolgono quando sono
bianchi e sono utilizzati come fagioli mangiatutto, ottimi sia lessati che in umido.
(Gargini sementi)
568. Physalis coztomatl Moc. & Sessé ex Dunal – Solanaceae – A2 EFG1 I M
OP U Questa specie è molto simile alla P. peruviana ma con rami viola scuro
angolosi e molto fragili; i frutti sono piccoli (8–10 mm di diametro) ma dolci e
succosi. La poca letteratura che si trova su questa specie la descrive come
annuale ed a bassa crescita (1–2 piedi); le piante che ho in coltivazione sono state
ottenute in vaso da semina 2009 e ritirate in serra fredda (min 12°C) dove hanno
perso la parte aerea (circa 40 cm). Questa primavera hanno ricacciato
vigorosamente dalla base con 3–4 fusti a pianta ed hanno raggiunto ad oggi
l’altezza di circa 2 m anche se sorretti da opportuni sostegni. Le piante si
riempiono di piccoli fiori gialli con cuore violaceo seguiti dai frutti giallo arancio;
ho inviato poco seme solamente perchè la maggior parte dei frutti non è ancora
matura. (Index 2012)
569. Physalis floridane Rydb. – Solanaceae – A1 EF G1 H MN O U Piccolo
arbusto, alto fino a 50 cm, con rami che tendono a ricadere. Ha foglie ellittiche,
lunghe 3–5 cm. I fiori, di colore giallo con macchia viola, sono prodotti in estate.
I frutti, del diametro di 8 mm, sono racchiusi in involucri a forma di
lampioncino (simili a quelli dell’Alkekengi, ma più piccoli), molto decorativi e di
105
ottimo sapore. Non si trovano notizie precise su questa specie, che è poco nota.
Nelle zone gelive si comporta come annuale, per cui deve essere riparata per
poter sopravvivere. Zona di origine: Sud–est U.S.A. (Z9) (Index 2012)
570. Physalis ixocarpa Brot. Ex Hornem. – Solanaceae – A1 EFG1 M O U
Erbacea annuale glabra, ramificata, di 80–100 cm, con frutti simili a quelli
dell’alchechengi (Physalis alkekengi, lanterne cinesi). Foglie lanceolate o ovali,
dentate o intere, cuneate alla base. Fiori piuttosto grandi (2 cm), gialli con punti
scuri alla gola, antere porpora. Calice a maturità giallastro, venato di porpora,
quasi completamente occupato dai frutti commestibili, localmente noti come
Tomatillo, Tomato verde o Jamberberry, che si consumano crudi o lessi. Zona
d’origine: Messico, Sud U.S.A. (Index 2012)
571. Physalis peruviana L. – Solanaceae – A2/B1 EFG1 I(H) M O U Pianta
perenne a portamento arbustivo, ma generalmente coltivata come annuale. Le
foglie grandi (10 cm), di forma cordata con apice acuto, sono densamente
pubescenti, ma i fiori sono piccoli (12 mm), gialli con macchioline viola alla
base. Seguono bacche giallastre o violacee di 2 cm di diametro, circondate dalle
brattee calicine che a maturità passano dal verde al giallo paglierino, assumendo
una consistenza cartacea. Quando sono mature, le bacche sono dolci e si
possono utilizzare per la preparazione di dolci o di ottime marmellate o
semplicemente si possono gustare ricoperte di cioccolato. Luogo di origine: Sud
America tropicale. (Z8).
571A)Daniela Lualdi
571B)Consuelo Messeri
572. Pisum sativum L. subsp. sativum var. sativum (Medullare Group)
‘Golden Sweet’ – Fabaceae – A1 EFG1 H M OQ U Si tratta di un pisello
mangiatutto, o taccola, con baccelli di colore giallo. È una cultivar rampicante
alta fino a 1,80 m, molto produttiva. I fiori sono di colore rosa. I baccelli si
raccolgono quando assumono una colorazione giallo brillante e si consumano
crudi o cotti (stufati, lessati o scottati e aggiunti alle insalate). I semi sono molto
farinosi e si possono utilizzare per le zuppe. Maturazione: 60-70 giorni.
(Acquistati)
573. Pisum sativum L. subsp. sativum var. sativum (Medullare Group)
‘Purple Podded’ – Fabaceae – A1 EFG1 H M OQ U Cultivar antica di pisello
alta 1,20–1,50 m. Produce baccelli viola che si possono mangiare in erba come
taccole o si possono lasciar maturare e raccogliere come baccelli da sgranare. I
semi farinosi si possono lasciare seccare e si utilizzano per le zuppe. (Acquistati)
574. Pisum sativum L. var. umbellatum L. ‘Crown Pea’ – Fabaceae – A1
FG1 H M OQ U Si tratta di una varietà di pisello con fusti fasciati, antica e
molto rara. Può raggiungere un’altezza di 90 cm ed è caratterizzato da fusti
insolitamente fasciati al cui apice si sviluppano i fiori (di color salmone e bianco,
riuniti in ombrelle) e in seguito i baccelli. I semi si consumano come i normali
piselli. (Acquistati)
575. Pisum sativum L. ‘Nocerino-Sarnese’ – Fabaceae – A1 FG1 H M OQ U
Cultivar tipica della zona vesuviana dell’Agro-nocerino sarnese. (Angelo Di
Sarno)
Poterium sanguisorba: vedi Sanguisorba minor Scop.
106
576. Praecitrullus fistulosus (Stocks) Pangalo ‘Jaya’ (Citrullus fistulosus Stocks
‘Jaya’)– Cucurbitaceae – A1 FG1 M O U Detta anche Tinda, questa specie
indiana imparentata col cocomero, ha un portamento strisciante e produce frutti
rotondeggianti, verdi, coperti da una tenera peluria che scompare a maturità. I
frutti hanno un diametro di circa 5-8 cm e ogni pianta ne produce 3 o 4
ciascuna. I frutti si consumano immaturi ed hanno un ottimo sapore. Si usano
lessi o come le zucchine; in India si consumano in svariati modi: cotti col curry,
o abbinati a melanzane, piselli, patate o altri ortaggi. In Asia vengono consumati
anche i semi tostati. 70 giorni. (Acquistati)
577. Prunus x dasycarpa Ehrh. – Rosaceae – C2 EFG1 H M OR U
[Biricoccolo] Ibrido naturale – sembra dovuto all’incrocio spontaneo fra
albicocco e mirabolano – questa pianta da frutto è stata per lungo tempo
dimenticata e solo recentemente è ricomparsa in giro. Si presenta come un
fruttifero di medie dimensioni (4-6 m) con fogliame simile a quelle
dell’albicocco; fiorisce piuttosto tardivamente e i frutti (di circa 3 cm), maturano
scalarmente, sono con buccia arancio-rossa e tomentosi, con ottimo gusto che è
una via di mezzo fra il susino e l’albicocco. Notevole rusticità (Z6). (Angelo
Lippi)
578. Prunus domestica L. ‘Sissi-Bun’ – Rosaceae – C1 EFG1 H M Q U
Cultivar che produce piccole susine rotonde, dolci, dalla polpa verde, che
maturano a metà-fine agosto. È una varietà antica originaria del cuneese ma oggi
quasi scomparsa. Le piante sono molto vigorose e si riproducono facilmente da
seme dopo opportuna vernalizzazione. Un tempo era anche usato per innestare
altre varietà di susino a albicocco. (Z5) ) (Valeria Oggero)
579. Prunus persica ( L. ) Batsch ‘Limonina’ – Rosaceae – C1 EFG1 H M Q
U Cultivar di pesca tipica della zona dell’astigiano e ottenuta da cultivar
provenienti dagli Stati Uniti agli inizi del 1900. Detta anche “Limunin”, produce
frutti a polpa gialla dal sapore acidulo con retrogusto leggermente amarognolo.
Il frutto ha la forma di un limone con apice sporgente e con buccia vellutata di
colore giallo-aranciato. Si presta alla preparazione sia di piatti dolci che salati.
(Z6) (Silvana Riccabone)
580. Pseudocydonia sinensis (Dum.-Cours.) Schneid. – Rosaceae – B2 EFG1
H MN OQ U X3 Arbusto a portamento espanso, con foglie di colore verde
scuro, dentate, ovali (10 cm di lunghezza). Fiori solitari, rosa, simili a quelli della
più nota Cydonia, in primavera avanzata. Seguono poi, in estate-autunno, frutti
ovali (4-5 x 10-13 cm), gradevolmente aromatici, pesanti (per questo fanno
assumere ai rami una forma arcuata). I frutti son commestibili e si utilizzano
come le mele cotogne. Zona di origine: Cina orientale e meridionale, ove è ormai
una specie in via di estinzione. Specie rustica (Z6) che non ha alcuna esigenza
per la coltivazione. (Pasquale Naccarati)
581. Sanguisorba minor Scop. (Poterium sanguisorba) – Rosaceae – A2 DEG1 H
MN OQ U Y [Salvastrella] Erbacea perenne alta 20- 50 cm con rizoma legnoso
e fusto eretto, striato. Foglie composte, imparipennate, lunghe 6-12 cm, con 1517 foglioline ellittiche, dentellate sul margine. Fiori riuniti in spighe capituliformi
(ossia rotondeggianti), appressati, privi della corolla, con 4 sepali verdastri e
stimma piumoso, rosa o porpora. Tutta la pianta, ma soprattutto le foglie, hanno
un gradevole sapore amarognolo, caratteristico e possono essere utilizzate nelle
107
insalate. Luogo di origine: Europa centrale, occidentale e meridionale, Nord
Africa, Canarie, Asia centrale e Sud-Occidentale. (Z5). (Pasquale Iacomino)
Saracha procumbens: vedi Jaltomata procumbens (Cav.) J.L.Gentry
Silene inflata: vedi Silene vulgaris (Moench) Garcke
582. Schinus molle L. – Anacardiaceae – C1 DFGG1 I M O U(V) Albero
sempreverde alto fino a 8 m, con lunghi rami pendenti ed eleganti foglie
composte da 10-15 foglioline lineari-lanceolate, acuminate. Fiori molto piccoli,
raccolti in gran numero in pannocchie terminali o ascellari, pendenti. Seguono
frutti lucidi, di colore rosa, molto decorativi e persistenti sulla pianta per molto
tempo (tutto l’inverno). Essi hanno le dimensioni e il gusto di un granello di
pepe (sono usati difatti in cucina come il pepe). La specie è originaria della costa
del Pacifico, dal Messico meridionale al nord del Cile, e si è spontaneizzata nelle
regioni mediterranee (Z9). (Pasquale Iacomino)
583. Silybum marianum (L.) Gaertner – Asteraceae – A1 EFG1 H M O U X1
X2 Y [Cardo mariano] Erbacea bienne con fusto alto fino a 1,5 m, poco o per
nulla ramoso, verso l’apice ragnateloso. Foglie inferiori grandi, ravvicinate o in
rosetta, oblunghe sinuato-dentate con spine robuste; le cauline più piccole
avvolgenti il fusto. Entrambe verdi lucide reticolate e macchiate di bianco in
primavera. Capolini terminali e solitarii di colore vinoso-purpureo, involucro
spinoso simile a piccoli carciofi, interessanti per composizioni secche. Specie
diffusa nelle regioni temperate vive in ambienti antropizzati, ruderi, siepi bordi
delle strade. Molto decorativa anche per il fogliame variegato. Si semina in
primavera o autunno ed è particolarmente adatta per i luoghi aridi e scoscesi. Si
mangiano le foglie più tenere, il fusto giovane, i germogli, e i capolini quando
sono ancora ben chiusi. Utilizzabili anche crudi ma solitamente si sbollentano e
poi si saltano in padella per qualche minuto. I capolini si usano come mini
carciofi. Pianta decongestionante del fegato e digestiva. Sapore amarognolo ma
gradevole. Rustica (Z7) (Liubina Soravito Debeni, Fiorella Verona).
584. Silene vulgaris (Moench) Garcke (Silene inflata) – Caryophyllaceae – A2
DEG1 H MN O U X1 X2 Y [Strigoli] Erbacea perenne (15–70 cm) glauca,
presente in tutta Italia, caratterizzata da foglie variabili, opposte, lanceolate,
piuttosto consistenti. Fiori in cime corimbose, in primavera, con calice a forma
di vescicoletta; corolla a 5 petali bianchi, bilobiati all’apice. Si utilizzano i giovani
getti sia per ottime frittate che lessati o nelle zuppe. Rustica (Z6). (Index 2012)
585. Silene vulgaris (Moench) Garcke ‘Minima’ – Caryophyllaceae – A2
DEG1 H MN O U X1 X2 Y Una varietà della precedente di dimensioni molto
più ridotte. (Pasquale Iacomino)
586. Sium sisarum L. – Apiaceae – A2 G1 H MN OR U Erbacea perenne
molto rustica (Z6), con steli ramificati, scanalati, eretti, alti fino a 1-1,5 m. Le
radici tuberose sono assai rigonfie, carnose, esternamente bianco grigiastro;
polpa bianca, con cuore spesso fibroso. Foglie imparipennate (5-7), verde scuro,
brillanti, che ricordano quelle della pastinaca. Fiori bianchi, in ombrelle, in estate.
Le radici, il cui gusto zuccherato e leggermente farinoso ricorda quello della
pastinaca, sono consumate cotte e cucinate come la scorzanera.
586A) Gianluca Corazza
586B) Fiorella Verona
108
587. Smyrnium olusatrum L. – Apiaceae – A1 EG1 H N O U Y Erbacea
bienne con fusto eretto, cilindrico e striato in basso, angoloso in alto, ramificato,
con foglie lobate e settate. I fiori, di colore giallastro, sono riuniti in ombrelle
composte da diversi racemi lungamente picciolati. Specie spontanea in Italia, in
luoghi ombrosi. Noto in antichità come prezzemolo alessandrino, era usato a
scopo gastronomico per il suo sapore aromatico. I germogli possono essere
consumati crudi in insalata, mentre le foglie possono essere usate per
aromatizzare le minestre. I frutti ed i boccioli possono essere utilizzati, crudi o
macerati in aceto, per aromatizzare piatti di carne, minestre ed insalate. Anche le
radici, crude o cotte, sono commestibili. (Fiorella Verona)
588. Solanum aethiopicum L. ‘Tondo Piatto’ – Solanaceae – A1 FG1 M O
U(Z) Cultivar a frutto piatto e costoluto. Rosso intenso a maturità. Utilizzabile
anch’esso come le melanzane, raccogliendone i frutti ancora immaturi (verdi, in
questo caso). Retrogusto leggermente amarognolo. Identità non sicura, ma
probabilmente si tratta di una delle numerose cultivar dei vari gruppi di Solanum
aethiopicum. (Pasquale Iacomino)
589. Solanum caripense Humb. & Bonpl. Ex Dunal – Solanaceae – B1 FG1 I
M O U [Tzimbalo] Si tratta di una specie rara in coltivazione, originaria delle
zone temperate delle Ande peruviane, colombiane e cilene. Simile al più comune
pepino (Solanum muricatum), è un arbusto sempreverde con frutti commestibili.
Come il pepino, anche lo tzimbalo può iniziare a fruttificare a partire dal
secondo anno dalla semina. I frutti sono bacche rotonde del diametro di 2 cm,
di colore giallo o verde chiaro con strie longitudinali più scure. Il sapore e la
consistenza sono simili al pepino, ma tende ad essere più agrumato e più
succoso. Questa specie cresce bene in climi temperato-caldi: può sopportare
solo brevi periodi a -2,5°C e con tempo secco. (Z9) (Acquistati)
590. Solanum x burbankii Bitter. (Solanum villosum x Solanum guineense) –
Solanaceae – A1 F G1M O U Piccolo arbusto molto ramificato, assai simile al
più noto Solanum nigrum, specie velenosa ma – al contrario di questo – le sue
piccole bacche di colore blu–porpora scuro, prodotte in gran quantità, sono
commestibili e di discreto sapore. Ibrido orticolo creato da Luther Burbank nei
primi anni del ‘900.
590A) Pasquale Iacomino
590B) Fiorella Verona
591. Solanum lycopersicum L. ‘Apricot Ribbed’ – Solanaceae – A1 FG1 M
O U(Z) Pomodoro con polpa di colore albicocca per la presenza del gene ‘at’
(Apricot). Buccia gialla. (Index 2012)
592. Solanum lycopersicum L. ‘Bistecca Rosa’ – Solanaceae – A1 FG1 M O
U(Z) Cultivar di pomodoro che produce grossi frutti con buccia di colore rosa
e polpa soda e dolce. Le piante in condizioni ottimali possono produrre frutti
che superarano facilmente il chilo di peso. (Giuseppina Scancarello)
593. Solanum lycopersicum L. ‘Brandywine Black’ – Solanaceae – A1 FG1
M O U(Z) Pomodoro vigoroso che produce frutti tipo ‘Cuor di Bue’,con polpa
rosso–bruno scura del peso compreso tra i 350 e i 500 g. Indeterminato. 80
giorni. Questa varietà è stata ottenuta incrociando il Brandywine con il Cherokee
Purple. (Index 2012)
109
594. Solanum lycopersicum L. ‘Brandywine Giallo’ – Solanaceae – A1 FG1
M O U(Z) Pomodoro tipo ‘Cuor di Bue’, di colore giallo chiaro che può
arrivare a pesare anche un chilo. Sapore delizioso e profumo intenso. Le piante
possono raggiungere i 3 m di altezza ed hanno foglie tipo patata. Produttività
media. Tollera male la calura estiva, con la conseguenza che produce pochi frutti.
Indeterminata. 90 giorni. (Index 2012)
595. Solanum lycopersicum L. ‘Brin de Muguet’ – Solanaceae – A1 FG1M
O U(Z) Pomodoro a portamento compatto originario della Francia. Produce
numerosi piccoli pomodorini dalla buccia rossa e dal sapore molto dolce.
Crescita indeterminata. È una varietà precoce. (Index 2012)
596. Solanum lycopersicum L. ‘Canestrino’ – Solanaceae – A1 FG1 M O
U(Z) Frutti costoluti dall’insolita forma più o meno ovale in sezione.
Vagamente simili a piccoli canestri, da cui il nome. Ottimo sapore. Crescita
indefinita. (Gargini sementi)
597. Solanum lycopersicum L. ‘Canestrino Antico’ – Solanaceae – A1 FG1
M O U(Z) Frutti dall’insolita forma più o meno ovale in sezione. Molto
costoluti. Vagamente simile a piccoli canestri, da cui il nome. Ottimo sapore.
Cultivar originale antica ormai quasi estinta ma ritrovata in una coltivazione
casalinga. (Lucia Cortopassi)
598. Solanum lycopersicum L. ‘Cherokee Chocolate’ – Solanaceae – A1
FG1 M O U(Z) Pomodoro simile al più noto ‘Cherokee Purple’, ma di colore
un po’ più scuro. Produce frutti di media taglia dall’ ottimo sapore. Crescita
indeterminata. Maturazione: 75–85 giorni. È una mutazione spontanea di
‘Cherokee Purple’ apparsa nel giardino di Craig Le Houiller, collezionista di
pomodori negli Stati Uniti. (Lucia Cortopassi, Index 2012)
599. Solanum lycopersicum L. ‘Cherokee Purple’ – Solanaceae – A1 FG1 M
O U(Z) Buonissimo pomodoro a frutti bruno–violacei, costoluti, medio–
grandi, del peso di 250–400 g. Polpa bruna variegata di violetto e rosa.
Resistente alla siccità. Buona produttività. Cultivar tradizionale degli indiani
Cherokee. Indeterminato. 75–85 giorni. (Lucia Cortopassi, Index 2012)
600. Solanum lycopersicum L. ‘Chocolate’ – Solanaceae – A1 FG1 M O
U(Z) Una cultivar di pomodoro rotondo di 4–5 cm, caratterizzato dal colore
marrone rossastro e dal fatto di rimanere piuttosto sodo anche a completa
maturazione. Sapore molto dolce. (Index 2012)
601.
Solanum lycopersicum L. ‘Délice D’Or’ – Solanaceae – A1 FG1 M O
U(Z) Varietà sviluppata all’Università del Dakota, detta anche “Golden
Delight”. Frutti rotondi di colore giallo–arancio del peso di 90–120 g ciascuno,
carnosi, poco acidi e di ottimo sapore. Molto produttivo. Resistente alle
spaccature. Determinato. Simile a “Tangerine” ma più resistente alla siccità. 57–
65 giorni. (Pasquale Iacomino, Index 2012)
602. Solanum lycopersicum L. ‘Delicious’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z)
Varietà di pomodoro che produce frutti rossi dal sapore delicato, con polpa
soda. I frutti pesano mediamente 450 g, ma in condizioni ottimali possono
arrivare anche a 3 kg! Crescita indeterminata. Maturazione: 77 giorni. Questa
110
cultivar è stata sviluppata partendo da varietà americane come ‘Beefsteak’ o
‘Cuore di Bue’. (Lucia Cortopassi, Index 2012)
603. Solanum lycopersicum L. ‘Enrica’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z)
Pomodoro diffuso e coltivato nei dintorni di Seravezza in provincia di Lucca. È
un pomodoro di forma rotondeggiante, rosso, e che può facilmente superare il
chilo di peso. Ottimo sapore. Crescita indeterminata. Questa varietà prende il
nome dalla signora che ci ha donato i semi. (Lucia Cortopassi, Index 2012)
604. Solanum lycopersicum L. ‘Henderson’s Pink Ponderosa’ – Solanaceae
– A1 FG1 M O U(Z) Varietà di pomodoro adatta ai climi umidi. Produce grossi
pomodori che possono arrivare a 1 kg di peso. I frutti hanno forma irregolare,
con buccia rosa e polpa dolce e soda, contenente pochi semi. Buona
produttività. Crescita indeterminata. Maturazione: 80–100 giorni. È un’antica
varietà introdotta negli Stati Uniti nel 1891 da Peter Henderson. (Lucia
Cortopassi, Index 2012)
605. Solanum lycopersicum L. ‘Mallorquín’ – Solanaceae – A1 FG1 M O
U(Z) Pomodoro originario dell’isola di Maiorca. Produce frutti di piccole–
medie dimensioni, di colore arancio–rosato, con polpa soda. I frutti si
conservano a lungo. Buon sapore e buona produttività. Crescita indeterminata.
(Index 2012)
606. Solanum lycopersicum L. var. melanocarpa – Solanaceae – A1 FG1 M
O U(Z) [Pomodoro selvatico del Perù] Specie spontanea peruviana che produce
piccoli frutti rotondeggianti del peso di 55-85 g, di colore rosso con striature
gialle e arancioni. Sapore ricco e dolce. Raggiunge un’altezza di 120–180 cm ed è
molto produttivo. (Acquistati)
607. Solanum lycopersicum L. ‘Nero di Crimea’ – Solanaceae – A1 FG1 M
O U(Z) Antica varietà originaria della Crimea. Frutti rotondeggianti di colore
rosso molto scuro, del peso di 250–500 g. Polpa rosso–bruno scuro. È uno dei
pomodori più dolci, completamente privo di acidità. Buona resistenza alla siccità
e produttività elevata. Questa varietà ha bisogno di estati molto calde e posizioni
assolate per raggiungere una colorazione molto scura. Indeterminato. 70–80
giorni. (Index 2012)
608. Solanum lycopersicum L. ‘Paul Robeson’ – Solanaceae – A1 FG1 M O
U(Z) Varietà di pomodoro piuttosto precoce. Frutti di colore nero e del peso di
150–400 g. Sapore molto dolce e speziato. Considerato uno tra i migliori
pomodori neri. Crescita indeterminata. Questa cultivar è stata dedicata al
cantante d’opera Paul Robeson che si batteva anche per l’uguaglianza dei diritti
dei Neri. (Lucia Cortopassi, Index 2012)
609. Solanum lycopersicum L. ‘Pêche Rose’ – Solanaceae – A1 FG1 M O
U(Z) Varietà che produce pomodorini rosa–arancio a buccia vellutata come
pesche. Tondo e liscio di circa 4–5 cm. Ottimo sapore, adatto specialmente per
le salse. Eccezionalmente serbevole anche se maturo.
609A) Lucia Cortopassi
609B) Patrizia Ianne
610. Solanum lycopersicum L. ‘Peter Glazebrook Selection’ – Solanaceae –
A1 FG1 M O U(Z) Pomodoro selezionato per le dimensioni dei frutti. Produce
pomodori costoluti, di forma spesso irregolare, rossi, contenenti pochi semi.
Saporito. In condizioni ottimali, i frutti possono raggiungere dimensioni
111
notevoli (record di oltre 2 Kg). È comunque un ottimo pomodoro da insalata.
Crescita indeterminata. (Lucia Cortopassi)
611. Solanum lycopersicum L. ‘Piennolo’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z)
Pomodoro coltivato nell’area vesuviana che deve il suo nome al fatto che i
contadini erano soliti intrecciare i grappoli di pomodorini tra di loro formando
appunto il “piennolo”. Questo pomodoro produce piccoli pomodorini rossi
simili a olive, riuniti in grappoli. Hanno buccia spessa e croccante e polpa soda e
poco acquosa. Sapore dolce–acidulo. (Index 2012)
612. Solanum lycopersicum L. ‘Pisanello’ o ‘Pizza’ – Solanaceae – A1 FG1
M O U(Z) Detto anche ‘Pizza’, questo pomodoro ha forma schiacciata e
costoluta, con buccia di colore rosso brillante. Polpa soda e poco acquosa, dal
profumo fruttato e dal sapore dolce–acidulo. I frutti pesano in genere tra 70 e
130–150 g. Maturazione media. Questa varietà è coltivata nelle provincie di Pisa
e Livorno. (Gargini sementi, Index 2012)
613. Solanum lycopersicum L. ‘Purple Ukraine’ – Solanaceae – A1 FG1 M
O U(Z) Antica varietà originaria dell’Ucraina. Pomodori ovali, a punta, di media
pezzatura, di colore rosso–porpora scuro. Polpa succosa, porpora variegata di
verde. Sapore dolce, molto buono. Determinato. (Lucia Cortopassi, Index 2012)
614. Solanum lycopesicum L. ‘Roman Candle’ – Solanaceae – A1 FG1 M O
U(Z) Pomodoro che produce frutti lunghi fino a 10 cm, di colore giallo limone.
Polpa carnosa e soda, di buon sapore. Indeterminato. Questa varietà è una
mutazione spontanea della ‘Swenson’s Speckled Roman’. (Index 2012)
615. Solanum lycopersicum L. ‘San Marzano’ – Solanaceae – A1 FG1 L M
O U Cultivar molto apprezzata di pomodoro caratterizzata da frutti ovato–
allungati, con caratteristica punta all’apice. Di colore rosso intenso e dall’ottimo
sapore, i frutti sono utilizzati sia in insalata che per preparare salse e sughi.
615A) Giuseppina Scancarello
616B) Index 2012
616. Solanum lycopersicum L. ‘Santa Cruz–Kada’ – Solanaceae – A1 FG1
M O U(Z) Pomodoro originario del Brasile che produce frutti di media taglia,
ovali, di colore rosso–arancio. Polpa molto soda di buon sapore. Ottima
conservabilità. Maturazione: 80 giorni. Crescita indeterminata. (Index 2012)
617. Solanum lycopersicum L. ‘Tangerine Ribbed’ – Solanaceae – A1 FG1
M O U(Z) Pomodoro di forma e colore simili a quelli di un mandarino, ma
costoluto. Carnoso e delizioso. Molto produttivo. Indeterminato. (Index 2012)
618.
Solanum lycopersicum L. ‘Téton de Venus’ – Solanaceae – A1 FG1 M
O U(Z) Pomodoro che produce frutti dall’insolita forma triangolare–
cuoriforme (il frutto si restringe all’apice formando una punta). Buccia rossa e
polpa piuttosto soda e di buon sapore. Crescita indeterminata. Questa varietà è
originaria della Francia. (Index 2012)
619. Solanum lycopersicum L. ‘Tigerella’ – Solanaceae – A1 F G1M O U(Z)
Pomodoro che produce frutti di medie dimensioni riuniti in grappoli. Buccia
rossa striata di giallo a maturità. Ottimo sapore. (Index 2012)
620. Solanum lycopersicum L. ‘Topaz’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z)
Cultivar cinese di pomodoro che produce frutti rotondi del diametro di 4-5 cm
di colore giallo striato di verde. A maturità completa le striature verdi mutano in
giallo oro. La polpa è soda e leggermente acidula e quindi li rende adatti per le
112
insalate o comunque ad essere consumati crudi. Questa cultivar prende il nome
dalla pietra preziosa: il topazio. In Cina è anche nota come Huan U. Precoce (70
giorni) e molto produttiva. (Lucia Cortopassi)
621. Solanum lycopersicum L. ‘Trilobato Bruno’ – Solanaceae – A1 FG1 M
O U(Z) Varietà di pomodoro originatasi dal ‘Chocolate’. Presenta frutti di
colore cioccolata, ma di forma simile a un peperone, cioè ovale–trilobato. Spesso
l’interno si presenta parzialmente vuoto. Sapore dolce. Crescita indeterminata.
(Index 2012)
622. Solanum lycopersicum L. ‘Yellow Gazzi’ – Solanaceae – A1 F G1M O
U(Z) Pomodoro giallo, liscio, a grappoli, cuoriforme–allungato; peso medio 150
gr. Maturazione tardiva. (Index 2012)
623. Solanum lycopersicum L. ‘Yellow Plum’ – Solanaceae – A1 FG1 M O
U(Z) Varietà di pomodoro molto antica con piccoli frutti ovali di colore giallo
limone. Sapore dolce e polpa soda. Grande produttività fino ai primi geli.
Indeterminata. 70-78 giorni. (Lucia Cortopassi)
624. Solanum lycopersicum L. ‘Yellow Ribbed’ – Solanaceae – A1 F G1M O
U(Z) Pomodoro di colore giallo, costoluto di medio–grandi dimensioni. (Index
2012)
625. Solanum lycopersicum L. ‘Yellow Stuffer’ – Solanaceae – A1 FG1 M O
U(Z) Detto anche “Jaune à Farcir”, i frutti di questa varietà hanno la forma di
peperoni e contengono pochi semi, per cui sono praticamente già pronti per
essere farciti. Le piante sono vigorose e produttive. (Lucia Cortopassi)
626. Solanum mauritianum Scop. – Solanaceae – B1 EFG1 I M O U
Arbusto sempreverde (2–4 m), con fusti ramificati, di colore grigio–verde. Foglie
ovato–ellittiche di 10 x 30 cm, di colore verde scuro. Infiorescenze in corimbi di
15 cm, formati da corolle di 1 cm, di colore blu–celeste, che compaiono in
estate. Frutti di 1 cm, globosi, di colore giallo arancio. Zona di origine:
Argentina. Scarsa rusticità (Z9). (Index 2012)
627. Solanum melongena L. ‘Casper’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z)
Melanzana con frutti di circa 15 x 6 cm, di colore bianco avorio. Buccia spessa,
ma polpa tenera e molto buona, completamente priva del sapore amaro. Molto
produttiva e relativamente precoce. Per raccoglierne i semi, attendere che
diventino gialli. 70 giorni. (Gianluca Corazza, Index 2012)
628. Solanum melongena L. ‘Fengyuan’ – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z)
Varietà di melanzana che produce frutti lunghi e slanciati che possono
raggiungere la lunghezza di 40 cm. Buccia di colore violetto, molto tenera. Polpa
dolce e tenera, priva di retrogusto amaro. Molto produttiva. È un’antica varietà
originaria di Taiwan. (Gianluca Corazza, Index 2012)
629. Solanum melongena L. ‘Listada de Gandía’ – Solanaceae – A1 FG1 M
O U(Z) Varietà adatta a climi caldi e secchi che produce frutti ovali di colore
crema rigati di rosa–malva e di 12–15 cm di lunghezza, ma si consiglia di
raccoglierli quando sono ancora molto giovani. Polpa soda e di eccellente
qualità. Le piante sono alte 30–40 cm. (Gianluca Corazza, Index 2012)
630. Solanum melongena L. ‘Tonda a Uovo’ – Solanaceae – A1 FG1 M O
U(Z) Melanzana con frutti bianchi dalle dimensioni di un uovo di gallina.
Sapore leggermente speziato. Buona produttività anche in vaso. Per raccoglierne
i semi, attendere che i frutti diventino gialli. Antica e rara varietà coltivata in
113
Europa da secoli ma originaria del Giappone. 65-75 giorni. (Gerardina
Giovannardi)
631. Solanum melongena ‘Tonda Piccola Genovese’ – Solanaceae – A1 FG1
M O U(Z) Una piccola melanzana di forma rotonda, molto scura, assai
produttiva, di antiche origini e utilizzata –sembra- per essere cucinata ripiena.
(Gargini sementi)
632. Solanum melongena L. ‘Thai White Ribbed’ – Solanaceae – A1 FG1 M
O U(Z) Piante piuttosto piccole con frutti bianchi grandi come un pompelmo,
depressi e costoluti. Buccia spessa. Ottimo sapore. Si tratta di una cultivar albina:
infatti non ha bianchi solo i frutti ma anche i fiori. Buona produttività. (Gianluca
Corazza, Index 2012)
633. Solanum melongena L. ‘Violetta di Firenze’ – Solanaceae – A1 FG1 M
O U(Z) Una vecchia cultivar di melanzana, caratterizzata da un’ottima vigoria e
da frutti di grossa pezzatura, tondi, di colore viola, con polpa molto consistente
e saporita. (Gargini sementi)
634. Solanum pimpinellifolium L. – Solanaceae – A1 FG1 M O U(Z)
[pomodoro pisello, pomodoro ribes] Si tratta di una specie di pomodoro
arbustivo-sarmentosa nativa del Perù e dell’Ecuador, ma naturalizzata in molte
altre parti del mondo. Produce una gran quantità di piccoli frutti rossi della
dimensione di chicchi di ribes riuniti in grappoli. I piccoli frutti sono molto dolci
e succosi ottimi nelle insalate miste. Questa specie incrocia molto facilmente
tutte le cultivar di pomodoro che di conseguenza non daranno più semi puri,
quindi si consiglia di coltivarlo in isolamento o comunque a debita distanza dagli
altri pomodori (almeno 50 m). In agricoltura è infatti stato usato per aumentare
la resistenza a molte malattie nei pomodori e anche per migliorarne il sapore e
ridurne la taglia. (Mirella Del Dottore)
634A) Mirella Del Dottore
634B) Giuseppina Scancarello
635. Solanum torvum Sw. – Solanaceae – B1 EFG1 I MN O U Specie
arbustiva spinosa alta 2-5 m, piuttosto ramificato. Corteccia grigia e quasi liscia.
Spine corte e leggermente ricurve: sono presenti su tutta la pianta, compresa la
venatura centrale delle foglie. Foglie picciolate, opposte, largamente ovate (7-23
× 5-18 cm), pubescenti, con margine intero o profondamente lobato. Fiori
bianchi, tubulari, con cinque lobi appuntiti, riuniti in cime corimbose. I fiori
tendono a cadere precocemente, spesso prima di aprirsi completamente.
Seguono bacche sferiche di 1 cm di diametro, verdi, poi gialle a maturità
completa. Luogo di origine: Florida, Alabama, Messico, America centrale e
meridionale. È stato introdotto in molte altre regioni tropicali del mondo. I frutti
sono commestibili ed entrano nella cucina thailandese, indiana ed africana.
Attualmente è usato come portainnesto per melanzane, peperoni e pomodori.
(Z9) (Index 2012)
636. Sorghum bicolor (L.) Pers. – Poaceae – A1 FG1 H M O U [Sorgo
coltivato, Melica, Saggina] Cereale di grande importanza nei paesi tropicali
(questi semi provengono dal Burkina faso), da noi altrimenti di cultura limitata
(semi per uccelli e pollame, come foraggio e per confezionare scope). Il culmo di
questa specie può raggiungere i 3 m. (Fiorella Verona)
114
637. Stevia rebaudiana (Bertoni) Bertoni (Eupatorium rebaudianum Bertoni) –
Asteraceae – B2 DG1 I MN O U Piccolo arbusto con foglie crenate nativo
delle montagne tra Paraguay e Brasile che può raggiungere il metro di altezza. In
autunno produce capolini bianchi in corimbi apicali, poco appariscenti. Le foglie
contengono due glucosidi, lo steviolo e il rebaudioside A, che non vengono
assorbiti dall’organismo ma che hanno un potere dolcificante molto superiore a
quello dello zucchero. Le foglie possono quindi essere usate come dolcificante
fresche o essiccate e poi ridotte in polvere. Le piante hanno scarsa resistenza al
freddo, per cui devono essere riparate durante l’inverno o protette con
pacciamatura. A fine inverno è comunque necessario tagliare raso terra (o quasi)
tutti i fusti per promuovere una nuova e vigorosa vegetazione. Durante l’estate
necessita di abbondanti annaffiature e non sopporta assolutamente la siccità.
(Z9)
637A) Acquistati
637B) Aldo Dessì
638. Trichosanthes cucumerina L. subsp. anguina (L.) Greb. ‘Viper’ (Pianta
dell’anno 2013) – A1 EFG1 M O U(Z) Curiosa e rara pianta del Sud-Est
Asiatico producente fiori bianchi dai petali lungamente sfrangiati cui seguono
lunghissimi frutti verdi striati di bianco che possono superare il metro di
lunghezza, spesso arrotolantisi su se stessi. Per questo è noto come “serpente
vegetale”. I frutti sono commestibili quando sono molto giovani e si utilizzano
come gli zucchini. Per raccoglierne i semi attendere che i frutti diventino rossoarancio e spappolati all’interno. (Acquistati)
639. Vigna angularis (Willd.) Ohwi & H. Ohashi (Dolichos angularis Willd.,
Phaseolus angularis (Willd.) W. Wight)– Fabaceae – A1 FG1 M O U [Fagioli
azuki rossi] Specie eretta o sarmentosa alta fino a 75 cm. Foglie composte da tre
foglioline dai lobi lunghi fino a 10 cm. Fiori papilionacei gialli cui seguono
baccelli penduli della lunghezza di 10 cm contenenti diversi semi reniformi, di
colore rosso-rosato. Origine: Asia orientale (Nepal, China sud-orientale, Taiwan,
Corea e Giappone) dove viene coltivata da tempi remoti. I semi sono noti come
azuki rossi o soia rossa e, nella cucina asiatica, vengono consumati sia freschi
ancora immaturi (verdi), sia completamente maturi e usati così come sono (come
i fagioli) o ridotti in farina e quest’ultima aggiunta a zuppe, dolci, pasticceria e
gelati. (Z10) (Liubina Soravito Debeni)
640. Vigna unguiculata (L.) Walp. ‘Fagiolo Nano Dolico dall’Occhio Sel.
Livornese’ – Fabaceae – B3 EFG1 L(I) M O U(V) Un “fagiolo a stringa” che
non necessita di sostegni, molto produttiva, a grani neri e baccelli abbastanza
lunghi, di ottimo sapore. Resistente alla siccità. (Gargini sementi)
641. Vigna unguiculata (L.) Walp. Var. sesquipedalis ‘Baccello Chiaro’ –
Fabaceae – A1 EFG1 M O U(Z) Cultivar di “stringhe” con baccelli di colore
chiaro, tenerissimi (Gargini sementi)
‘Seme Rosa
642. Vigna unguiculata (L.) Walp. Var. sesquipedalis
Lunghissimo’ – Fabaceae – A1 EFG1 M O U(Z) Fagiolo a stringa” a seme
rosato e con baccelli più lunghi del normale (anche 50-60 cm), di colore scuro.
(Gargini sementi)
643. Vigna unguiculata (L.) Walp. Ssp. sesquipedalis ‘Taiwan Black Long’ –
Fabaceae – A1 EFG1 M O U(Z) [Fagiolo Stringa o Fagiolo Metro] Cultivar
115
con baccelli di colore verde chiaro e semi neri. Questa rarissima cultivar
originaria di Taiwan ha veramente baccelli che sfiorano il metro: spesso
superano i 90 cm. Solitamente si mangiano i baccelli teneri quando sono ancora
un po’ più corti. Semi neri. Molto produttiva e impressionante. (Giuseppe
Marcucci)
644. Vigna unguiculata (L.) Walp. subsp. unguiculata (L.) Walp. (Dolichos
unguiculatus L.) – Fabaceae – A1C1 FG1 M O U [Fagiolo dall’occhio]
Rampicante annuale con foglie divise in tre foglioline della lunghezza di 15 cm.
Fiori papilionacei rosa in racemi ascellari. Baccelli penduli della lunghezza di 1023 cm contenenti numerosi semi bianchi con occhio nero. Origine: Asia sudorientale. I semi sono noti come fagioli dall’occhio e si usano come i normali
fagioli. (Giuseppe Marcucci, Index 2012)
645. Zea mays L. ‘Della Spina’ – Poaceae – A1 FG1 M O U Antica varietà
coltivata solo in provincia di Cuneo. Adatta alla montagna in quanto matura
tardivamente e sopporta la siccità. Produce una pannocchia per pianta lunga
circa 15 cm. I semi sono arancioni e appuntiti, da qui il nome ‘Della Spina’.
Viene utilizzato per farina da polenta. (Beatrice Operti)
116
ELENCO DELLE SPECIE DISPOSTO PER FAMIGLIE
“PIANTE NON ALIMENTARI”
Acanthaceae Barleria repens Nees ‘Rosea’
Acanthaceae Ruellia humilis Nutt.
Acanthaceae Thunbergia alata Boj ex Sims
Agavaceae Hesperaloe funifera (K. Koch.) Trel.
Alliaceae Agapanthus africanus (L.) Hoffm. (mix colors)
Alliaceae Agapanthus campanulatus F.M. Leighton
Alliaceae Allium schuberti Zucc.
Alliaceae Allium scorodoprasum L.
Alliaceae Allium senescens L.
Alliaceae Allium sikkimense Baker
Alliaceae Allium triquetrum L.
Alstroemeriaceae Alstroemeria ligtu L.
Amaranthaceae Amaranthus caudatus L. ‘Love Lies Bleeding’
Amaranthaceae Gomphrena globosa L.
Amaryllidaceae Clivia miniata Regel ‘Lutea’
Amaryllidaceae Habranthus tubispathus (L’Hérit) Traub.
Amaryllidaceae Hippeastrum ‘Carnival’
Amaryllidaceae Pancratium maritimum L.
Anacardiaceae Cotinus coggygria Scop.
Anacardiaceae Pistacia atlantica DC.
Anacardiaceae Pistacia terebinthus L.
Anacardiaceae Rhus copallinum L.
Apiaceae Eryngium alpinum L.
Apiaceae Eryngium planum L.
Apiaceae Ferula communis L.
Apiaceae Pimpinella saxifraga L.
Apocynaceae Allamanda neriifolia Hook.
Apocynaceae Amsonia tabernaemontana Walter
Apocynaceae Thevetia peruviana (Pers.) Schum.
Aquifoliaceae Ilex aquifolium L. ‘Aureo-marginata’
Aquifoliaceae Ilex verticillata (L.) A. Gray
Araliaceae Hedera helix L. ‘Nigra’
Araliaceae Panax quinquefolium L.
Arecaceae Jubaea chilensis (Molina) Baill.
Arecaceae Sabal minor (Jacq.)Pers
Aristolochiaceae Aristolochia cymbifera Mart.& Zucc.
Aristolochiaceae Aristolochia fimbriata Cham.
Aristolochiaceae Aristolochia gigantea Mart. & Zucc.
Asclepiadaceae Asclepias curassavica L.
Asclepiadaceae Asclepias incarnata L. ‘Snow Queen’
Asclepiadaceae Asclepias physocarpa (E.Mey.) Schltr.
Asclepiadaceae Calotropis procera Dryand.
Asclepiadaceae Ceropegia linearis E. Mey. subsp. woodii (Schltr.) H. Huber
117
Asclepiadaceae Hoya kerrii Craib
Asclepiadaceae Hoya obovata Decne.
Asclepiadaceae Periploca sepium Bunge
Asclepiadaceae Tweedia caerulea D.Don.
Asparagaceae Asparagus virgatus Baker
Asphodelaceae Arthropodium cirrhatum (Forst. F.) K. Br.
Asteraceae Achillea millefolium L.[Montalbano]
Asteraceae Anthemis cotula L.
Asteraceae Anthemis tinctoria L.
Asteraceae Artemisia absinthium L.
Asteraceae Carthamus tinctorius L.
Asteraceae Centaurea bracteata Scop.
Asteraceae Centaurea cyanus L. ‘Snowman’
Asteraceae Centaurea cyanus L. (A)
Asteraceae Centaurea cyanus L. (B)
Asteraceae Centaurea scabiosa L.
Asteraceae Chrysanthemum segetum L.
Asteraceae Coreopsis grandiflora Hogg. Ex Sweet. ‘Sunray’
Asteraceae Echinacea pallida (Nutt.) Nutt.
Asteraceae Gaillardia aristata Pursh
Asteraceae Lactuca virosa L.
Asteraceae Leucanthemum x superbum (J. Ingram) Bergmans ex Kent.
Asteraceae Leucanthemum vulgare Lam. (A)
Asteraceae Leucanthemum vulgare Lam. (B)
Asteraceae Liatris spicata (L.) Willd.
Asteraceae Machaeranthera tanacetifolia (Kunth) Nees
Asteraceae Onopordum illyricum L.
Asteraceae Pallenis spinosa (L.) Cass.
Asteraceae Ratibida columnifera (Nutt.) Wooton
Asteraceae Rudbeckia hirta L. ‘Rustic Dwarfs’
Asteraceae Senecio macroglossus DC.
Asteraceae Tagetes lemmonii A. Gray
Asteraceae Tagetes minuta L.
Asteraceae Tagetes patula L. ‘Lady’
Asteraceae Tanacetum macrophyllum Simonk.
Asteraceae Telekia speciosa (Schreb.) Baumg.
Asteraceae Tragopogon pratensis L.
Asteraceae Wyethia amplexicaulis Nutt.
Berberidaceae Berberis montana Ray
Berberidaceae Mahonia aquifolium (Pursh.) Nutt.
Betulaceae Betula papyrifera Marshall
Bignioniaceae Tabebuia chrysotricha (Mart. Ex DC.) Standl.
Bignioniaceae Tabebuia rosea (Bertol.) DC.
Bignoniaceae Begonia x erythrophylla J. Neumann
Bignoniaceae Catalpa bignonioides Walter
Bignoniaceae Catalpa ovata G.Don
Bignoniaceae Chilopsis linearis (Cav.) Sweet var. linearis
Bignoniaceae Jacaranda mimosifolia D. Don.
118
Bignoniaceae Macfadyena unguis-cati (L.) A. Gentry
Bignoniaceae Pandorea jasminoides (Lindl.) Schum.
Boraginaceae Cerinthe major L.
Boraginaceae Cynoglossum creticum Miller
Boraginaceae Echium vulgare L.
Brassicaceae Ib ris umbellata L.
Bromeliaceae Puya berteroniana Mez.
Bromeliaceae Puya coerulea Lindl.
Buxaceae Buxus sempervirens L.
Buxaceae Sarcococca confusa Sealy
Cactaceae Astrophytum myriostigma Lem.
Cactaceae Astrophytum ornatum (DC.) Web
Cactaceae Lophophora williamsii (Lem. Ex Salm-Dyck) Coult.
Cactaceae Melocactus matanzanus Leon
Cactaceae Parodia leninghausii (Schum.) Brandt.
Cactaceae Parodia mammulosa (Lem.) N.P. Tayl.
Cactaceae Parodia roseolutea van Vliet.
Cactaceae Setiechinopsis mirabilis (Speg.) Backeb. Ex de Haas
Caesalpinaceae Parkinsonia aculeata L.
Caesalpiniaceae Bauhinia yunnanensis Franch.
Caesalpiniaceae Caesalpinia decapetala (Roth.) Alston
Caesalpiniaceae Caesalpinia gilliesii (Wallich ex Hook.) Benth.
Caesalpiniaceae Caesalpinia spinosa (Molina) Kuntze
Caesalpiniaceae Cassia grandis L. f.
Caesalpiniaceae Cassia javanica :Aubl.
Caesalpiniaceae Cassia tora L.
Caesalpiniaceae Colvillea racemosa Bojer
Caesalpiniaceae Senna corymbosa (Lam.) Irwin & Barneby
Caesalpiniaceae Senna marylandica (L.) Link.
Calycanthaceae Calycanthus occidentalis Hook. & Arn.
Campanulaceae Campanula medium L.
Campanulaceae Campanula medium L. ‘Canterbury Bells’
Campanulaceae Campanula rapunculoides L.
Campanulaceae Jasione montana L.
Campanulaceae Musschia aurea (L. f.) Dumort
Campanulaceae Platycodon grandiflorus (Jacq.) A. DC.
Campanulaceae Specularia speculum-veneris Tanfani
Cannaceae Canna x generalis L.H. Bail. ‘Picasso’
Capparidaceae Cleome hassleriana Chodat.
Capparidaceae Cleome hassleriana Chodat. ‘Alba’
Caryophyllaceae Agrostemma githago L. [Garfagnana LU]
Caryophyllaceae Lychnis coronaria (L.) Desr.
Caryophyllaceae Lychnis coronaria (L.) Desr. var. alba
Caryophyllaceae Lychnis flos–jovis (L.) Desr.
Caryophyllaceae Lychnis viscaria L.
Caryophyllaceae Silene dioica (L.) Clairv.
Celastraceae Euonymus lucidus D. Don
Chenopodiaceae Kochia scoparia (L.) Schrad.
119
Cistaceae Cistus incanus L.
Cistaceae Cistus laurifolius L.
Cistaceae Cistus monspeliensis L.
Cistaceae Cistus salvifolius L.
Cistaceae Helianthemum nummularium (L.) Miller
Commelinaceae Pollia japonica Thunb.
Convallariaceae Liriope muscari L. H. Bailey
Convallariaceae Polygonatum odoratum (Miller) Druce
Convallariaceae Rohdea japonica (Thunb.) Roth.
Convallariaceae Tricyrtis hirta (Thunb.) Hook.
Convallariaceae Tricyrtis latifolia Maxim.
Convolvulaceae Convolvulus cantabrica L.
Convolvulaceae Ipomea nil (L.) Roth. ‘Scarlet O’Hara’
Convolvulaceae Ipomoea alba L.
Convolvulaceae Ipomoea hederacea (L.) Jacq.
Convolvulaceae Ipomoea nil (L.) Roth.
Convolvulaceae Ipomoea nil (L.) Roth. ‘Nana’
Convolvulaceae Ipomoea purpurea (L.) Roth. ‘Carnival de Venice’
Convolvulaceae Ipomoea purpurea (L.) Roth. ‘Celestial Mix’
Convolvulaceae Ipomoea quamoclit L.
Convolvulaceae Merremia dissecta (Jacq.) Hallier f.
Cornaceae Cornus capitata Wallich.
Cornaceae Cornus mas L. ‘Aureo Elegantissima’
Cornaceae Cornus sanguinea L.
Crassulaceae Sedum anopetalum DC.
Crassulaceae Sedum palmeri S. Watson
Cucurbitaceae Coccinia quinqueloba (Thunb.) Cogn.
Cucurbitaceae Cucumis africanus L. f.
Cucurbitaceae Ecballium elaterium (L.) A.Richard
Cucurbitaceae Kedrostis africana (L.) Cogn.
Cucurbitaceae Trichosanthes wallichiana Wight
Cupressaceae Cupressus lusitanica Mill.
Cupressaceae Juniperus communis L.
Cupressaceae Juniperus oxycedrus L.
Dipsacaceae Scabiosa columbaria L.
Dipsacaceae Scabiosa stellata L. ‘Drumstick’
Ericaceae Gaultheria pumila (L.f.) D.J. Middleton
Euphorbiaceae Euphorbia characias L.
Euphorbiaceae Euphorbia lathyris L.
Euphorbiaceae Euphorbia leuconeura (sez. Lacanthis) Boiss.
Euphorbiaceae Euphorbia rigida Bieb.
Euphorbiaceae Ricinus communis L. ‘Sanguineus’
Fabaceae Argyrocytisus battandieri (Maire) Reyn.
Fabaceae Baptisia tinctoria (L.) Vent.
Fabaceae Calicotome villosa (Poiret) Link
Fabaceae Clitoria ternatea L.
Fabaceae Colutea arborescens L.
Fabaceae Coronilla valentina L. subsp. glauca (L.) Batt.
120
Fabaceae Cytisus aeolicus Guss.
Fabaceae Cytisus villosus Pourret
Fabaceae Desmodium canadense (L.) DC.
Fabaceae Erythrina crista–galli L.
Fabaceae Gleditschia triacanthos L.
Fabaceae Gleditsia triacanthos L. var. inermis L.) Castigl.
Fabaceae Indigofera tinctoria L.
Fabaceae Laburnum anagyroides Medicus
Fabaceae Lathyrus latifolius L.
Fabaceae Rhynchosia caribaea (Jacq.) DC.
Fabaceae Sesbania punicea (Cav.) Benth.
Fabaceae Sophora davidii (Franch.) Skeels.
Fabaceae Sophora japonica L.
Fabaceae Sophora microphylla Ait.
Fabaceae Sophora secundiflora (Ortega) Lag. Ex DC.
Fagaceae Quercus ilicifolia Wangenh.
Fagaceae Quercus marylandica Du Roi
Flaucurtiaceae Idesia polycarpa Maxim.
Gentianaceae Centaurium erythraea Rafn.
Geraniaceae Erodium pelargoniiflorum Boiss. & Heldz.
Geraniaceae Geranium maderense Yeo
Geraniaceae Geranium sanguineum L.
Geraniaceae Pelargonium fragrans Willd.
Geraniaceae Pelargonium odoratissimum (L.) L’Hérit
Geraniaceae Pelargonium peltatum (L.) L’Hér.
Geraniaceae Pelargonium vitifolium (L.) L’Herit.
Gesneriaceae Rehmannia elata N.E. Br.
Gesneriaceae Sinningia eumorpha H.E. Moore
Gunneraceae Gunnera manicata Lindl. Ex André
Hamamelidaceae Fothergilla monticola L.
Hamamelidaceae Loropetalum chinense (R. Br.) Oliv.
Hemerocallidaceae Hemerocallis ‘Stella de Oro’
Hemerocallidaceae Hemerocallis lilio-asphodelus L.
Hyacinthaceae Scilla peruviana L.
Hydrangeaceae Philadelphus schrenkii Rupr.
Iridaceae Belamcanda chinensis (L.) DC.
Iridaceae Chasmanthe aethiopica (L.) N.E.Br.
Iridaceae Ennealophus euryandrus (Griseb) Ravenna
Iridaceae Freesia laxa (Thunb.) Goldblatt & J.C. Manning
Iridaceae Freesia laxa (Thunb.) Goldblatt & J.C. Manning ‘Alba’
Iridaceae Gladiolus communis L. subsp. illyricus (WD.J. Koch) O. Bolòs & Vigo
Iridaceae Iris lactea Pall.
Iridaceae Iris laevigata Fisch. ex Fisch. & C.A. Mey ‘Alba’
Iridaceae Iris magnifica Vved.
Iridaceae Iris orientalis Mill.
Iridaceae Iris sanguinea Hornem. Ex Donn.
Iridaceae Iris versicolor L.
Iridaceae Melasphaerula ramosa (Burm. F.) N. E. Brown
121
Iridaceae Neomarica caerulea (Ker-Gawl.) Sprague ‘White Flower’
Iridaceae Pardancanda x norrisii Lenz. ‘Dazzler’
Juglandaceae Carya pecan (Marsh.) Engl. & Graebn.
Lamiaceae Agastache rugosa (Fisch. & C.A.Mey.) Kuntze
Lamiaceae Agastache rugosa (Fisch. & C.A.Mey.) Kuntze ‘Liquorice Blue’
Lamiaceae Leonotis leonurus (L.) R. Br.
Lamiaceae Leonurus cardiaca L.
Lamiaceae Nepeta cataria L.
Lamiaceae Phlomis fruticosa L.
Lamiaceae Phlomis grandiflora H.S. Thomps. ‘Anatolica’
Lamiaceae Phlomis russeliana (Sims.) Benth.
Lamiaceae Salvia aethiops L.
Lamiaceae Salvia azurea Lam.
Lamiaceae Salvia cleistogama De Bary & M. Paul
Lamiaceae Salvia coccinea Juss. Ex Murray
Lamiaceae Salvia coccinea Juss. Ex Murray ‘Lovelyness’
Lamiaceae Salvia coccinea Juss. Ex Murray ‘Rosea’
Lamiaceae Salvia forskaohlei L.
Lamiaceae Salvia glutinosa L.
Lamiaceae Salvia pratensis L.
Lamiaceae Salvia regeliana Trautv.
Lamiaceae Salvia roemeriana Scheele
Lamiaceae Salvia scabra Thunb.
Lamiaceae Salvia sclarea L.
Lamiaceae Salvia sclarea L. ‘Alba’
Lamiaceae Salvia somalensis Vatke
Lamiaceae Salvia tiliifolia Vahl
Lamiaceae Salvia verbenaca L. (A)
Lamiaceae Salvia verbenaca L. (B)
Lamiaceae Salvia verticillata L.
Lamiaceae Salvia viscosa Jacq.
Lamiaceae Stachys obliqua Waldst. & Kit.
Lardizabalaceae Decaisnea fargesii Franch.
Liliaceae Camassia leichtlini (Bak.) S. Wats. ‘Alba’
Liliaceae Gloriosa superba L. var. rotschildiana
Liliaceae Hosta plantaginea (Lam.) Asch.
Liliaceae Lilium candidum L.
Liliaceae Lilium formosanum A. Wallace
Liliaceae Lilium longiflorum Thunb.
Liliaceae Lilium martagon L.
Liliaceae Lilium philadelphicum L.
Liliaceae Lilium sargentiae E.H. Wilson
Loniceraceae Viburnum setigerum Hance
Lythraceae Decodon verticillatus Elliott
Lythraceae Lawsonia inermis L.
Magnoliaceae Magnolia x loebneri Kache.
Magnoliaceae Michelia doltsopa Buch.-Ham. Ex DC.
Malvaceae Abelmoschus manihot (L.) Medik.
122
Malvaceae Abutilon arboreum Sweet
Malvaceae Abutilom indicum Sweet
Malvaceae Alcea rosea L. ‘Lutea’
Malvaceae Alcea rosea L. ‘Nigra’
Malvaceae Alcea rosea L. ‘Plena’
Malvaceae Althaea cannabina L.
Malvaceae Althaea officinalis L.
Malvaceae Callirhoë involucrata (Torr. & A. Gray) A. Gray
Malvaceae Hibiscus aculeatus Walter
Malvaceae Hibiscus calyphyllus Cav. Malvaceae
Malvaceae Hibiscus coccineus (Medik.) Walter Malvaceae
Malvaceae Hibiscus moscheutos L. ssp. palustris (L.) R.T. Clausen (A)
Malvaceae Hibiscus moscheutos L. ssp. palustris (L.) R.T. Clausen (B)
Malvaceae Hibiscus moscheutos L. ssp. palustris (L.) R.T. Clausen (C)
Malvaceae Hibiscus moscheutos L. ssp. palustris (L.) R.T. Clausen (D)
Malvaceae Hibiscus mutabilis L.
Malvaceae Hibiscus pedunculatus L. f.
Malvaceae Hibiscus trionum L.
Malvaceae Kosteletzkya pentacarpos (L.) Ledeb.
Malvaceae Lavatera punctata All.
Malvaceae Malva moschata L. [Montalbano PT]
Malvaceae Pavonia hastata Cav.
Malvaceae Pavonia missionum Ekman
Malvaceae Pavonia praemorsa (L. f.) Willd.
Malvaceae Pavonia spinifex (L.)Cav.
Malvaceae Wercklea ferox (Hook. f.) Fryxell
Melianthaceae Melianthus major L.
Mimosaceae Acacia farnesiana (L.) Willd.
Mimosaceae Acacia karroo Hayne
Mimosaceae Acacia longifolia (Andrews) Willd.
Mimosaceae Acacia nilotica (L.) Delile subsp. leiocarpa Brenan
Mimosaceae Acacia saligna (Labill.) H. Wendl.
Mimosaceae Adenanthera abrosperma F. Muell.
Mimosaceae Albizzia lophantha Benth.
Mimosaceae Leucaena leucocephala (Lam.) De Wit.
Mimosaceae Mimosa biuncifera Benth.
Mimosaceae Mimosa polycarpa Kunth. Var. spegazzinii (Pirotta) Burkart
Moraceae Ficus auriculata Lour.
Moraceae Ficus religiosa L.
Moraceae Maclura pomifera (Raf.) Schneid.
Myrtaceae Callistemon viminalis (Sol. Ex Gaertn.) G. Don ex Loud.
Myrtaceae Eucalyptus delegatensis R.T. Baker
Myrtaceae Eucalyptus laeliae Podger & Chippend.
Myrtaceae Eugenia myrtifolia Roxb.
Myrtaceae Melaleuca alternifolia Cheel
Myrtaceae Melaleuca leucadendra (L.) L.
Myrtaceae Myrtus communis L. var. leucocarpa
Myrtaceae Myrtus communis L. var. tarentina
123
Oenotheraceae Epilobium angustifolium L.
Oenotheraceae Fuchsia boliviana Carrière
Oenotheraceae Fuchsia regia (Vand. Ex Vell.) Munz subsp. regia
Oenotheraceae Ludwigia palustris (L.) Elliot
Oenotheraceae Oenothera kuntiana (Spach) Munz.
Oleaceae Osmanthus heterophyllus (G .Don) P.S. Green
Oleaceae Syringa oblata Lindl. Ex Carrière
Orchidaceae Bletilla striata (Thunb.) Rchb. F.
Orobanchaceae Orobanche schultzii Mutel
Paeoniaceae Paeonia officinalis Retz.
Paeoniaceae Paeonia tenuifolia L.
Papaveraceae Glaucium flavum Crantz.
Papaveraceae Papaver hybridum L.
Papaveraceae Papaver orientale L.
Papaveraceae Papaver orientale L. ‘Double flowers’
Papaveraceae Papaver rhoeas L. (A)
Papaveraceae Papaver rhoeas L. (B)
Papaveraceae Papaver somniferum ‘Paeoniflorum’
Papaveraceae Papaver somniferum L. ‘Duble Lilac’
Papaveraceae Papaver somniferum L. ‘Midnight’
Papaveraceae Papaver somniferum L. ‘White Cloud’
Passifloraceae Passiflora morifolia Mast.
Pedaliaceae Proboscidea louisianica (Mill.) Thell.
Phytolaccaceae Phytolacca bogotensis Kunth.
Plumbaginaceae Armeria maritima (Mill.) Willd.
Poaceae Chasmanthium latifolium (Michx.) Yates
Poaceae Coix lacrima-jobi L.
Poaceae Dendrocalamus giganteus Munro
Poaceae Fargesia papyrifera T.P. Yi
Poaceae Melica ciliata L.
Poaceae Stipa tenuissima Trin.
Poaceae Uniola paniculata L. [Florida]
Polygonaceae Persicaria filiformis Nakai
Portulacaceae Anacampseros rufescens Sweet
Ranunculaceae Anemone hupehensis Lemoin
Ranunculaceae Aquilegia vulgaris L.
Ranunculaceae Clematis integrifolia L.
Ranunculaceae Clematis x lawsoniana And.-Henry ex T. Moore & Jackman
Ranunculaceae Consolida regalis S.F. Gray
Ranunculaceae Helleborus foetidus L.
Ranunculaceae Helleborus niger L.
Resedaceae Reseda odorata L.
Rosaceae Cotoneaster microphyllus Wallich ex Lindl.
Rosaceae Crataegus laevigata (Poir.) DC. ‘Coccinea Plena’
Rosaceae Exochorda racemosa (Lindl.) Rehd.
Rosaceae Geum quellyon Sweet ‘Blazing Sunset’
Rosaceae Potentilla pensylvanica L.
Rosaceae Prunus lusitanica L.
124
Rosaceae Pseudocydonia sinensis (Dum.-Cours.) Schneid.
Rosaceae Pyrus calleryana Decne.
Rosaceae Rhaphiolepis umbellata (Thunb.) Mak. ‘Albiflora’
Rosaceae Rhodotypos scandens (Thunb.) Mak.
Rosaceae Rosa arkansana Porter.
Rosaceae Rosa gallica L. ‘Pumila’
Rosaceae Rosa sancti-andreae Degen & Trautm.
Rosaceae Rosa virginiana Mill.
Rosaceae Sanguisorba officinalis L.
Rubiaceae Gardenia thunbergia L. f.
Rutaceae Murraya paniculata (L.) Jack.
Rutaceae Zanthoxylum armatum DC.
Rutaceae Zanthoxylum piperitum (L.) DC.
Sapindaceae Cardiospermum halicacabum L.
Sapindaceae Koelreuteria bipinnata Franch.
Sapindaceae Koelreuteria paniculata Laxm.
Sapindaceae Sapindus drummondii Hook. & Arn.
Sapotaceae Mimusops elengi L.
Schizaeaceae Lygodium flexuosum (L.) Sw.
Scrophulariaceae Asarina erubescens (D. Don ex Sweet) Pennell
Scrophulariaceae Digitalis ferruginea L.
Scrophulariaceae Digitalis purpurea L. ‘Alba’
Scrophulariaceae Digitalis purpurea L. ‘Candy Mountain’
Scrophulariaceae Paulownia catalpifolia T. Gong ex D.Y. Hong
Scrophulariaceae Scrophularia peregrina L.
Scrophulariaceae Verbascum blattaria L.
Scrophulariaceae Verbascum bombyciferum Boiss.
Scrophulariaceae Verbascun phoeniceum L.
Solanaceae Brunfelsia pauciflora (Cham. & Schldl.) Benth. ‘Floribunda’
Solanaceae Datura innoxia Mill.
Solanaceae Datura metel L. ‘Fastuosa’
Solanaceae Hyosciamus albus L.
Solanaceae Hyoscyamus niger L.
Solanaceae Lycium chinense Mill.
Solanaceae Nicandra physaloides (L.)Gaert.
Solanaceae Nicotiana sylvestris ‘Only the Lonely’
Solanaceae Nicotiana sylvestris Speg. & Comes
Solanaceae Solanum aculeastrum Dunal
Solanaceae Solanum atropurpureum Schrank
Solanaceae Solanum bonariense L.
Solanaceae Solanum burchellii Dunal
Solanaceae Solanum laciniatum Ait.
Solanaceae Solanum ligustrinum G. Lodd. & W. Lodd.
Solanaceae Solanum luteum Miller
Solanaceae Solanum pseudocapsicum L.
Solanaceae Solanum sisymbrifolium Lam.
Staphyleaceae Staphylea pinnata L.
Sterculiaceae Brachychiton discolor F. Muell.
125
Sterculiaceae Brachychiton populneus (Schott & Endl.) R. Br.
Sterculiaceae Fremontodendron californicum (Torr.) Cov.
Sterculiaceae Sterculia platanifolia L. f.
Styracaceae Styrax japonicum Sieb. & Zucc.
Styracaceae Styrax officinalis L.
Taccaceae Tacca chantrieri André ‘Nivea’
Taxodiaceae Metasequoia glyptostroboides Hu & W.C.Cheng
Theaceae Camellia grijsii Hance
Theaceae Camellia japonica L. ‘gruppo ‘Higo’
Theaceae Camellia yuhsienensis Hu
Typhaceae Sparganium erectum L.
Verbenaceae Callicarpa bodinieri H. Lév. var. giraldii (Rehd) Rehder
Verbenaceae Clerodendron trichotomum Thunb.
Verbenaceae Verbena bonariensis L.
Violaceae Viola tricolor L.
Zingiberaceae Hedychium gardnerianum Ker-Gawl.
ELENCO DELLE SPECIE DISPOSTO PER FAMIGLIE
“PIANTE ALIMENTARI”
Alliaceae Allium cepa L. ‘Montignoso’
Alliaceae Allium cepa L. ‘Bastarda’
Alliaceae Allium cepa L. ‘Rossa di Lucca’
Alliaceae Allium cepa L. Gruppo Proliferum
Alliaceae Allium fistulosum L.
Alliaceae Allium schoenoprasum L.
Alliaceae Allium tuberosum Rottl. Ex Spreng
Amaranthaceae Amaranthus cruentus L.
Amaranthaceae Amaranthus hypochondriacus L.
Anacardiaceae Schinus molle L.
Apiaceae Apium graveolens L. Var. Dulce (Mill.) Pers. ‘Costa Rossa’
Apiaceae Bunium bulbocastanum L.
Apiaceae Carum carvi L.
Apiaceae Coriandrum sativum L.
Apiaceae Sium sisarum L. (A)
Apiaceae Sium sisarum L. (B)
Apiaceae Smyrnium olusatrum L.
Asteraceae Cychorium inthybus ‘Radicchia di Lucca’
Asteraceae Cychorium inthybus L. ‘Cicoria del Marzocco’
Asteraceae Cynara cardunculus ‘Pieno Inerme di Lucca Sel. Gargini’
Asteraceae Lactuca sativa L. ‘Barba dei Frati’ o ‘Barba dei Cappuccini’
Asteraceae Silybum marianum (L.) Gaertner
Asteraceae Stevia rebaudiana Bertoni (A)
Asteraceae Stevia rebaudiana Bertoni (B)
Basellaceae Anredera cordifolia (Ten.) Steenis
Basellaceae Basella alba L. var. rubra
126
Brassicaceae Alliaria petiolata (Bieb.) Cavara et Grande
Brassicaceae Brassica oleracea L. convar. oleracea var. acephala DC. f.ma serotina
‘Nero di Toscana Riccio’
Brassicaceae Brassica rapa L. subsp. japonica Shebalina
Brassicaceae Brassica rapa L. subsp. sylvestris (L.) Janchen ‘Di Sezze’
Brassicaceae Brassica rapa subsp. sylvestris (L.) Janchen ‘Rapa Toscana da Foglia
Gargini’
Caesalpiniaceae Ceratonia siliqua L.
Capparidaceae Capparis spinosa L. ssp. inermis Turra (A)
Capparidaceae Capparis spinosa L. ssp. inermis Turra (B)
Capparidaceae Capparis spinosa L. ssp. inermis Turra (C)
Capparidaceae Capparis spinosa L. ssp. inermis Turra (D)
Caryophyllaceae Silene vulgaris (Moench) Garcke
Caryophyllaceae Silene vulgaris (Moench) Garcke ‘Minima’
Chenopodiaceae Beta vulgaris L. var. cycla ‘Livornese da Taglio’
Chenopodiaceae Beta vulgaris L. var. cycla ‘Verde Costa Invernale’
Chenopodiaceae Chenopodium ambrosioides L.
Chenopodiaceae Chenopodium bonus-henricus L.
Chenopodiaceae Chenopodium giganteum D. Don.
Cornaceae Cornus mas L.
Cucurbitaceae Benincasa hispida (Thunb.) Cogn.
Cucurbitaceae Ccucurbita pepo L. ‘Golden Marbre Scallop’
Cucurbitaceae Citrullus lanatus (Thunb.) Mansfeld ‘Kolb’s Gem’
Cucurbitaceae Citrullus lanatus (Thunb.) Mansfeld ‘Luna e Stelle a Polpa Gialla’
Cucurbitaceae Coccinia grandis (L.) Voigt
Cucurbitaceae Cucumis anguria L. (A)
Cucurbitaceae Cucumis anguria L. (B)
Cucurbitaceae Cucumis melo L. ‘Canoe Creek Colossal’
Cucurbitaceae Cucumis melo L. ‘Charentais’
Cucurbitaceae Cucumis melo L. ‘Ramparino’
Cucurbitaceae Cucumis melo L. ‘Rugoso di Cosenza Giallo’
Cucurbitaceae Cucumis melo L. ‘Small Persian’
Cucurbitaceae Cucumis melo L. ‘Votango’
Cucurbitaceae Cucumis melo L. ‘Zatta’
Cucurbitaceae Cucumis sativus L. ‘Early Russian’
Cucurbitaceae Cucumis sativus L. ‘Long Vert de Chine’
Cucurbitaceae Cucumis sativus L. ‘Sikkimensis’
Cucurbitaceae Cucumis sativus L. ‘Zeppelin’
Cucurbitaceae Cucurbita argyrosperma C. Huber ‘Hindu’
Cucurbitaceae Cucurbita ficifolia Bouché
Cucurbitaceae Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Baby Blue Hubbard’
Cucurbitaceae Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Delica’
Cucurbitaceae Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Hokkaido’
Cucurbitaceae Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Jumbo Pink Banana’
Cucurbitaceae Cucurbita maxima Duchesne ex Lam. ‘Turbante Turco’
Cucurbitaceae Cucurbita moschata (Duchesne ex Lam.) ex Poir. ‘Violina’
Cucurbitaceae Cucurbita moschata Duchesne ex Poir. ‘Butternut Waltham’
Cucurbitaceae Cucurbita moschata Duchesne ex Poir. ‘Lunga di Napoli’ (A)
127
Cucurbitaceae Cucurbita moschata Duchesne ex Poir. ‘Lunga di Napoli’ (B)
Cucurbitaceae Cucurbita pepo L. ‘Barilotto’
Cucurbitaceae Cucurbita pepo L. ‘Early White Bush Scallop’
Cucurbitaceae Cucurbita pepo L. ‘Genovese’ o ‘Chiaro d’Asti’ e ‘Di Voghera’
Cucurbitaceae Cucurbita pepo L. ‘Golden Zucchini’
Cucurbitaceae Cucurbita pepo L. ‘Lungo Fiorentino’
Cucurbitaceae Cucurbita pepo L. ‘Mora Pisana’
Cucurbitaceae Cucurbita pepo L. ‘Yellow Marbre Scallop’
Cucurbitaceae Lagenaria siceraria (Molina) Standl.
Cucurbitaceae Praecitrullus fistulosus (Stocks) Pangalo ‘Jaya’
Cucurbitaceae Trichosanthes cucumerina L. subsp. anguina (L.) Greb.
Fabaceae Dolichos purpureus L.
Fabaceae Glycyrrhiza glabra L.
Fabaceae Phaseolus lunatus L. ‘Christmas Pole’ (A)
Fabaceae Phaseolus lunatus L. ‘Christmas Pole’ (B)
Fabaceae Phaseolus lunatus L. ‘Spruzzato dell’A.Di.P.A.’
Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Diecimino’
Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Fico di Gallicano’
Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Giallorino della Garfagnana’
Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Mascherino’
Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Nano da Sgrano’
Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Schiaccione di Pietrasanta’
Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Nero di Bolivia’
Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Aquila’ o ‘Lupinaro’
Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Fagiola Garfagnina’
Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Lupinaro Screziato’
Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Piccola’
Fabaceae Phaseolus vulgaris ‘Stortino di Lucca’ o ‘Anellino Giallo di Lucca’
Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Louisiana Purple Pod’ (A)
Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Louisiana Purple Pod’ (B)
Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Black Coco’
Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Blauhilde’
Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Ciliegino’ (A)
Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Ciliegino’ (B)
Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Fagioletta’
Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Giallo Messicano’
Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Goldmarie’
Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Mandorla di Monte’
Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Rosso di Lucca’ (A)
Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Rosso di Lucca’ (B)
Fabaceae Phaseolus vulgaris L. ‘Starazagorsky’ o ‘Yin Yang’ o ‘Orca’
Fabaceae Pisum sativum L. ‘Nocerino-Sarnese’
Fabaceae Pisum sativum L. subsp. sativum var. sativum (Medullare Group) ‘Golden
Sweet’
Fabaceae Pisum sativum L. subsp. sativum var. sativum (Medullare Group) Purple
Podded’
Fabaceae Pisum sativum L. var. umbellatum L. ‘Crown Pea’ Fabaceae
Fabaceae Vigna angularis (Willd.) Ohwi et Ohashi
128
Fabaceae Vigna unguiculata (L.) Walp. ‘Fagiolo Nano Dolico dall’Occhio Sel.
Livornese’
Fabaceae Vigna unguiculata (L.) Walp. Ssp. sesquipedalis ‘Taiwan Black Long’
Fabaceae Vigna unguiculata (L.) Walp. subsp. unguiculata (L.) Walp.
Fabaceae Vigna unguiculata (L.) Walp. Var. sesquipedalis ‘Seme Rosa Lunghissimo’
Fabaceae Vigna unguiculata (L.) Walp. Var. sesquipedalis ‘Baccello Chiaro’
Lamiaceae Ocimum basilicum L. ‘Citriodorum’
Lamiaceae Ocimum basilicum L. var. citriodora ‘Mrs Burns’
Lamiaceae Ocimum sanctum L.
Lamiaceae Ocimun basilicum L. ‘Glycirrhizum’
Lamiaceae Ocimun basilicum L. ‘Mammouth’
Lamiaceae Perilla frutescens (L.) Britt.
Malpighiaceae Malpighia glabra Sessé & Moc.
Malvaceae Abelmoschus esculentus ( L.) Moench. (A)
Malvaceae Abelmoschus esculentus ( L.) Moench. (B)
Malvaceae Abelmoschus esculentus ( L.) Moench. ©
Malvaceae Hibiscus sabdariffa L. (A)
Malvaceae Hibiscus sabdariffa L. (B)
Passifloraceae Passiflora edulis Sims.
Poaceae Sorghum bicolor (L.) Pers.
Poaceae Zea mays L. ‘Della Spina’
Portulacaceae Claytonia perfoliata Donn. Ex Willd.
Rhamnaceae Hovenia dulcis Thunb.
Rosaceae Amelanchier canadensis (L.) Medick.
Rosaceae Crataegus azarolus L.
Rosaceae Mespilus germanica L.
Rosaceae Prunus domestica L. ‘Sissi-Bun’
Rosaceae Prunus persica ‘Limonina’
Rosaceae Prunus x dasycarpa Ehrh.
Rosaceae Pseudocydonia sinensis (Dum.-Cours.) Schneid.
Rosaceae Sanguisorba minor Scop.
Rubiaceae Coffea arabica L.
Rutaceae Aegle marmelos (L.) Corrêa ex Roxb.
Rutaceae Feronia limonia (L.) Swingle
Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Primula’
Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Bacio di Satana’ (A)
Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Bacio di Satana’ (B)
Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Jimmy Nardello’ (A)
Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Jimmy Nardello’ (B)
Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Peter Red’ (A)
Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Peter Red’ (B)
Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Peter Red’ (C)
Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Sweet Chocolate’
Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Trifetti’
Solanaceae Capsicum annuum L. ‘Violetta’
Solanaceae Capsicum baccatum L. ‘Ají Amarillo’
Solanaceae Capsicum baccatum L. ‘Ají Limon’
Solanaceae Capsicum baccatum L. ‘Brazilian Starfish’
129
Solanaceae Capsicum baccatum L. ‘Rocotillo’
Solanaceae Capsicum chinense Jacq. ‘Habanero Orange’
Solanaceae Capsicum chinense Jacq. ‘Nitan’
Solanaceae Capsicum frutescens L. ‘Etna’
Solanaceae Capsicum frutescens L. ‘Malagueta’
Solanaceae Capsicum frutescens L. ‘Tabasco’
Solanaceae Capsicum pubescens Ruiz & Pav. ‘Rocoto Red’
Solanaceae Physalis coztomatl Moc. & Sessé ex Dunal
Solanaceae Physalis floridane Rydb.
Solanaceae Physalis ixocarpa Brot. Ex Hornem.
Solanaceae Physalis peruviana L.
Solanaceae Solanum aethiopicum L. ‘Tondo Piatto’
Solanaceae Solanum x burbankii Bitter. (A)
Solanaceae Solanum x burbankii Bitter. (B)
Solanaceae Solanum caripense Humb. & Bonpl. Ex Dunal
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Apricot Ribbed’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Bistecca Rosa’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Brandywine Black’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Brandywine Giallo’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Brin de Muguet’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Canestrino’ (A)
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Canestrino’ (B)
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Cherokee Chocolate’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Cherokee Purple’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Chocolate’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Délice D’Or’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Delicious’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Enrica’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Henderson’s Pink Ponderosa’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Mallorquín’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Nero di Crimea’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Paul Robeson’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Pêche Rose’ (A)
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Pêche Rose’ (B)
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Peter Glazebrook Selection’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Piennolo’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Pisanello’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Purple Ukraine’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘San Marzano’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Santa Cruz–Kada’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Tangerine Ribbed’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Téton de Venus’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Tigerella’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Topaz’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Trilobato Bruno’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Yellow Gazzi’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Yellow Plum’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Yellow Ribbed’
130
Solanaceae Solanum lycopersicum L. ‘Yellow Stuffer’
Solanaceae Solanum lycopersicum L. var. melanocarpa
Solanaceae Solanum lycopesicum L. ‘Roman Candle’
Solanaceae Solanum mauritianum Scop.
Solanaceae Solanum melongena ‘Tonda Piccola Genovese’
Solanaceae Solanum melongena L. ‘Casper’
Solanaceae Solanum melongena L. ‘Fengyuan’
Solanaceae Solanum melongena L. ‘Listada de Gandía’
Solanaceae Solanum melongena L. ‘Thai White Ribbed’
Solanaceae Solanum melongena L. ‘Tonda a Uovo’
Solanaceae Solanum melongena L. ‘Violetta di Firenze’
Solanaceae Solanum pimpinellifolium L. (A)
Solanaceae Solanum pimpinellifolium L. (B)
Solanaceae Solanum torvum Sw.
Trichosanthes cucumerina L. subsp. anguina (L.) Greb. ‘Viper’
131
A.Di.P.A.
STATUTO SOCIALE
TITOLO I
Denominazione, sede, soci e fini
Art 1 - Denominazione e sede.
E’ costituita, con durata illimitata, l’Associazione per la Diffusione di Piante fra Amatori,
Codice fiscale 92009790467, con sede presso l’Orto Botanico di Lucca, via del Giardino
Botanico n. 14, 55100 Lucca. L’Associazione potrà alternativamente usare, come sua
denominazione, l’acronimo ADiPA.
Il trasferimento della sede nell’ambito della Provincia di Lucca è deliberato dal Consiglio
Direttivo, mentre il trasferimento della sede al di fuori della Provincia di Lucca è deliberato
dall’Assemblea dei Soci.
Sezioni distaccate dell’Associazione possono essere costituite da gruppi di almeno dieci
soci, previo parere favorevole del Consiglio Direttivo, secondo le norme del Regolamento.
Art. 2 - Soci.
Possono essere soci dell’Associazione le persone fisiche, le persone giuridiche ed i gruppi
sforniti di personalità che ne facciano domanda secondo le norme del Regolamento.
L’adesione all’Associazione è a tempo indeterminato e non può essere disposta per un
periodo temporaneo, fermo restando in ogni caso il diritto di recesso.
La qualità di socio non è trasmissibile.
Art. 3 - Soci: categorie.
I soci dell’Associazione si dividono in: soci fondatori, soci onorari, soci benemeriti e soci
ordinari.
Sono soci fondatori i signori: Berchielli ing. Giuseppe, Caneti Piero, Lippi Angelo,
Naccarati dott. Pasquale, Salghetti dott.ssa Ursula, Signorini dott. Andrea.
Sono soci onorari coloro che, per le particolari benemerenze acquisite, anche per servizi
resi nei confronti dell’Associazione, siano nominati tali dal Consiglio Direttivo. Sono di
diritto soci onorari gli ex Presidenti dell’Associazione. I soci onorari non sono tenuti al
pagamento della quota associativa.
I soci benemeriti ed i soci ordinari diventeranno tali al momento del ricevimento della
domanda di ammissione.
Art. 4 - Soci: diritti e doveri.
Ciascun socio gode dei diritti previsti nel Regolamento ed è impegnato a dare un contributo
fattivo nei confronti dell’Associazione non solo mettendo a disposizione dell’Associazione
stessa semi, piante e/o altre parti di piante esattamente determinate, ma anche in qualsivoglia
altro modo.
Il socio può recedere in qualsiasi momento dall’Associazione. La dichiarazione di recesso
deve essere comunicata per iscritto al Consiglio Direttivo ed ha effetto con lo scadere
dell’anno solare in corso purché sia pervenuta entro il 30 settembre.
Il mancato pagamento della quota associativa annuale entro il termine assegnato nel
sollecito di pagamento è comunque considerato manifestazione tacita della volontà di
recedere dall’Associazione.
132
L’esclusione di un socio non può essere deliberata dall’Assemblea che per gravi motivi da
ravvisarsi, a mero titolo indicativo, nei seguenti: gravi inadempienze delle obbligazioni che
derivano dalla legge, dallo Statuto o dal Regolamento; interdizione od inabilitazione del
socio; condanna dello stesso ad una pena che importa l’interdizione, anche temporanea,
dai pubblici uffici.
Art. 5 - Fini.
L’Associazione è aconfessionale, apolitica e senza scopo di lucro. Essa ha come fini:
a)
lo scambio di esperienze relative al mondo delle piante per creare un “circuito” di
idee, di informazioni e di attività, utile al raggiungimento di una migliore conoscenza
nell’ambito del giardinaggio e del mondo vegetale in genere;
b)
la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente per quanto attiene alla
flora;
c)
la promozione della cultura e dell’arte legate al mondo vegetale.
L’Associazione persegue queste sue finalità attraverso gli strumenti e le iniziative di cui al
Regolamento e non può svolgere attività diverse da quelle istituzionali e da quelle alle stesse
direttamente connesse.
TITOLO II
Finanziamenti, contabilità e bilancio, organi
Art. 6 - Finanziamenti.
Le entrate dell’Associazione sono costituite da:
a)
quote associative;
b)
contributi di Enti, di Amministrazioni pubbliche e di privati;
c)
ogni altra entrata che concorra ad incrementare l’attivo sociale.
Art. 7 - Contabilità e bilancio.
L’Associazione è obbligata alla tenuta delle scritture contabili ai sensi degli articoli 111 ter
del D.P.R. 917/1986 e 20 -bis del D.P.R. 600/1973 introdotti dal D. Lgs. 4 dicembre 1997
n. 460. Saranno inoltre tenuti il libro dei soci ed i libri della adunanze e delle deliberazioni
degli organi collegiali. Potranno infine essere tenuti tutti i libri che, a giudizio del Consiglio
Direttivo, siano ritenuti utili per il buon funzionamento dell’Associazione.
L’esercizio annuale chiude il 31 dicembre di ogni anno. Al termine di ogni esercizio dovrà
redigersi il relativo bilancio o rendiconto.
Art. 8 - Organi.
Sono organi dell’Associazione:
a)
l’Assemblea del Soci;
b)
il Consiglio Direttivo;
c)
i Consiglieri Delegati;
d)
il Presidente dell’Associazione;
e)
il Vice Presidente dell’Associazione;
f)
il Segretario del Consiglio Direttivo;
g)
il Tesoriere;
h)
il Collegio dei Probiviri.
133
Art. 9 - Assemblea dei Soci.
L’Assemblea dei Soci è convocata una volta all’anno, per l’approvazione del bilancio o
del rendiconto, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio. Essa inoltre deve essere
convocata quando se ne ravvisi la necessità o quando ne è fatta richiesta motivata da almeno
un decimo degli associati.
La convocazione è disposta dal Presidente dell’Associazione mediante avviso contenente
l’indicazione del giorno, dell’ora e del luogo della riunione unitamente all’ordine del giorno.
L’avviso deve essere inviato ai soci, a mezzo corrispondenza ordinaria, almeno quindici
giorni prima di quello fissato per l’adunanza.
L’Assemblea può essere Ordinaria o Straordinaria.
Sono compiti dell’Assemblea Ordinaria:
a)
l’approvazione del bilancio o del rendiconto annuale;
b)
la nomina del Consiglio Direttivo, previa determinazione del numero dei suoi
membri, e la fissazione della sua prima convocazione;
c)
la nomina del Presidente dell’Associazione;
d)
la nomina del Collegio dei Probiviri;
e)
l’esclusione del socio;
f)
qualsiasi altra materia che il Consiglio Direttivo ritenga di sottoporre alla sua
approvazione.
Sono compiti dell’Assemblea Straordinaria:
g)
le modifiche e le integrazioni dello Statuto e della Prima Parte del Regolamento;
h)
lo scioglimento o la trasformazione dell’Associazione;
i)
il trasferimento della sede dell’Associazione al di fuori della Provincia di Lucca.
In prima convocazione l’Assemblea Ordinaria è validamente costituita con la presenza
di tanti soci che rappresentino, in proprio o per delega (apposta in calce all’avviso di
convocazione), almeno un terzo dei soci maggiorenni. In seconda convocazione l’Assemblea
Ordinaria è validamente costituita qualunque sia il numero dei presenti.
In entrambi i casi l’Assemblea Ordinaria delibera validamente col voto favorevole della
maggioranza assoluta dei presenti.
Nelle deliberazioni di approvazione del bilancio o del rendiconto annuale, nonché in quelle
che riguardano la loro responsabilità, i membri del Consiglio Direttivo non hanno diritto
di voto.
In prima convocazione l’Assemblea Straordinaria è validamente costituita con la presenza di
tanti soci che rappresentino, in proprio o per delega, almeno la metà dei soci maggiorenni.
In seconda convocazione l’Assemblea Straordinaria è validamente costituita quando sia
presente almeno un terzo dei soci maggiorenni.
In entrambi i casi l’Assemblea Straordinaria delibera validamente col voto favorevole della
maggioranza assoluta dei presenti.
Ogni socio ha un voto e può rappresentare, per delega, solamente un altro socio. Hanno
diritto di voto solo i soci maggiorenni.
Per ogni riunione dovrà redigersi apposito processo verbale a cura del Segretario
dell’Assemblea da nominare ad inizio di seduta.
E’ ammesso il voto per corrispondenza secondo la disciplina prevista nel Regolamento
salvo sulle materie di cui alle lettere a), e), h) ed i) del presente articolo.
Al voto per corrispondenza si applicano le maggioranze previste per l’Assemblea in prima
convocazione: dovrà cioè partecipare al voto almeno un terzo dei soci maggiorenni se
trattasi di Assemblea Ordinaria; almeno la metà dei soci maggiorenni se trattasi invece di
134
Assemblea Straordinaria, e la delibera è approvata col voto favorevole della maggioranza
assoluta dei votanti.
Art. 10 - Consiglio Direttivo.
Il Consiglio Direttivo, costituito da non meno di cinque e non più di nove membri scelti
fra i soci maggiorenni, nomina nel suo seno il Vice Presidente, il Segretario ed il Tesoriere
e si riunisce, di regola, almeno una volta ogni trimestre, su convocazione, anche telefonica,
del Presidente.
Spetta al Consiglio Direttivo:
a)
deliberare tutti gli atti, sia di ordinaria che di straordinaria amministrazione,
necessari per il funzionamento dell’Associazione;
b)
predisporre la bozza del bilancio o del rendiconto annuale;
c)
formulare all’Assemblea le sue proposte sui temi di cui alle lettere e), f), g), h) ed i)
dell’articolo 9 del presente Statuto;
d)
stabilire la misura delle quote associative annuali.
Il Consiglio Direttivo può delegare specifiche funzioni ad uno o più Consiglieri indicando
i principi ed i criteri direttivi per lo svolgimento delle stesse. Nell’ambito della delega
loro concessa le delibere dei Consiglieri Delegati equivalgono alle delibere del Consiglio
Direttivo. Possono essere delegate le funzioni relative agli atti di ordinaria amministrazione
di cui al punto a) del presente articolo.
Il Consiglio è validamente costituito con la presenza di almeno la metà dei consiglieri
in carica e delibera a maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità prevale la
determinazione per la quale ha votato chi presiede la riunione.
Per ogni riunione dovrà redigersi apposito processo verbale.
Il Consiglio Direttivo rimane in carica per tre anni.
Ove in corso d’anno il numero dei consiglieri si riduca, il Consiglio opera in numero ridotto
fino alla riunione dell’Assemblea più prossima. Tuttavia, se per la riduzione il numero
dei consiglieri scende al di sotto di cinque, è fatto obbligo convocare immediatamente
l’Assemblea affinché questa provveda alla sostituzione dei consiglieri mancanti.
Il Consigliere che non partecipa, senza giustificato motivo, a tre riunioni consecutive,
decade dalla carica.
Art. 11 - Presidente dell’Associazione.
Il Presidente dell’Associazione convoca e presiede il Consiglio Direttivo e l’Assemblea.
Convoca altresì il Collegio dei probiviri e sottopone a quest’organo le questioni insorte.
Il Presidente ha la rappresentanza dell’Associazione e, come tale, esegue le deliberazioni
dell’Assemblea, del Consiglio Direttivo e dei Consiglieri Delegati.
In caso di necessità e di urgenza può compiere tutti gli atti di competenza del Consiglio
Direttivo rientranti nella lettera a) dell’articolo 10 salvo sottoporli alla ratifica del medesimo
Consiglio che sarà tempestivamente convocato a tale scopo.
Art. 12 - Vice Presidente, Segretario, Tesoriere.
Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in ogni sua attribuzione ogniqualvolta questi sia
impedito all’esercizio delle proprie funzioni. Sostituisce inoltre il Presidente, su specifiche
funzioni, quando sia da questi delegato per iscritto.
Il Segretario del Consiglio Direttivo svolge la funzione di verbalizzazione delle adunanze
del Consiglio Direttivo stesso e coadiuva il Presidente ed il Consiglio nell’esplicazione
delle attività esecutive che si rendano necessarie per il funzionamento dell’amministrazione
dell’Associazione.
135
Il segretario cura la tenuta del libro verbali del Consiglio Direttivo e del libro dei soci e
coadiuva il Tesoriere nelle altre incombenze amministrativo-contabili.
Il Tesoriere cura la gestione della cassa dell’Associazione e ne tiene idonea contabilità, cura
la tenuta degli altri libri contabili e provvede alla predisposizione dei dati occorrenti per la
formazione della bozza del bilancio o del rendiconto annuale.
Art. 13 - Collegio dei Probiviri.
Il Collegio dei Probiviri è composto da tre membri, scelti fra i soci maggiorenni, ed ha
il compito di dirimere tutte le questioni ed i conflitti insorti nell’ambito ed a motivo
dell’Associazione. E’ convocato dal Presidente quando questi ne riscontri la necessità e
può autoconvocarsi ad iniziativa di uno dei suoi membri.
La convocazione del Collegio dei Probiviri può inoltre essere richiesta da un numero di
soci non inferiore a dieci mediante istanza motivata formulata per iscritto.
Il Collegio è validamente costituito con la presenza di tutti i suoi membri e delibera a
maggioranza assoluta.
Per ogni riunione dovrà redigersi apposito processo verbale.
Il suo giudizio é inappellabile.
Art. 14 - Eligendi alle cariche. Rimborso spese.
Ciascun socio maggiorenne ha titolo per essere investito delle cariche sociali, le quali sono
gratuite.
Soci, consiglieri e probiviri che, autorizzati dal Consiglio Direttivo, svolgono attività per
lAssociazione, hanno diritto esclusivamente al rimborso a piè di lista delle spese sostenute
purché opportunamente documentate.
TITOLO III
Atti dell’Associazione, scioglimento e liquidazione, utili,
Regolamento, norme di rinvio e transitorie
Art. 15 - Pubblicità degli atti.
Nei limiti della normativa sulla privacy, gli atti ed i libri dell’Associazione sono di libera
consultazione per i soci, i quali potranno, a loro spese, ottenere copia degli stessi.
Art. 16 - Scioglimento e liquidazione. Utili.
In caso di scioglimento, per qualunque causa, dell’Associazione, l’Assemblea che adotta
detta delibera dovrà disporre la liquidazione della stessa. Salvo diversa destinazione
imposta dalla legge, il patrimonio dell’Associazione non potrà mai essere distribuito fra i
soci, ma dovrà essere devoluto in primo luogo all’Orto Botanico del Comune di Lucca, in
subordine ad altre ONLUS od a fini di pubblica utilità, sentito comunque l’organismo di
controllo di cui all’art. 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996 n. 662.
Indipendentemente dallo scioglimento non potranno comunque essere mai distribuiti fra i
soci eventuali utili o il capitale dell’Associazione.
Art. 17 - Regolamento.
Fanno parte integrante e sostanziale del presente Statuto le norme di cui alla Prima Parte
dell’allegato Regolamento.
136
Art. 18 - Norme di rinvio.
Per quanto non espressamente previsto nel presente Statuto si rinvia alla normativa di cui
al Libro Primo, Titolo II del Codice Civile, al D. Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460 ed alle altre
leggi vigenti.
Art. 19 - Norme transitorie.
Stante l’urgenza imposta dal termine di cui al D. Lgs. 460/97 il voto cui è sottoposto il
presente Statuto, nonché la Prima Parte del Regolamento ad esso allegato, non è soggetto al
termine relativo all’invio della scheda e delle buste per l’esercizio del voto per corrispondenza
e si intenderà approvato, qualunque sia il numero dei votanti, col voto favorevole della
maggioranza assoluta degli stessi. Hanno diritto di voto anche i soci corrispondenti di cui
al precedente Statuto sociale.
I soci corrispondenti, di cui al precedente Statuto sociale, decadono con il 31 dicembre
1998 ma possono, fino dal corrente anno, chiedere di essere ammessi quali soci benemeriti
o quali soci ordinari versando la differenza della quota associativa.
Ai fini della registrazione si richiedono le agevolazioni fiscali, anche in materia di imposta
di bollo, ai sensi della normativa vigente per le ONLUS.
137
A.Di.P.A.
REGOLAMENTO
PARTE PRIMA
Sezioni distaccate.
Ad iniziativa di un numero di soci non inferiore a dieci, possono essere costituite Sezioni
distaccate dell’Associazione in modo da agevolare i contatti fra i soci e rendere quindi
maggiormente realizzabili i fini dell’Associazione stessa.
Per fare ciò si dovrà seguire la seguente procedura:
1) Richiesta scritta indirizzata al Consiglio Direttivo, sottoscritta da tutti i soci promotori
dell’iniziativa, recante l’indicazione del socio referente (che curerà lo svolgimento
della pratica) e la domiciliazione della costituenda sezione.
2) Tale richiesta verrà esaminata al più presto possibile dal Consiglio Direttivo che
comunicherà quindi, sempre in forma scritta, il proprio parere.
3) In caso di parere favorevole la Sezione staccata potrà iniziare a funzionare previa
elezione del Presidente di Sezione il quale rappresenta la Sezione stessa e ne è
responsabile.
4) L’elezione del Presidente di Sezione e la vita della Sezione stessa dovranno informarsi
a principi democratici.
Ciascuna Sezione staccata è dotata della più ampia autonomia nei limiti dei fini
dell’Associazione e potrà assumere, nel suo ambito, le iniziative che riterrà più idonee per
il perseguimento degli stessi.
In relazione all’adesione di nuovi soci le Sezioni distaccate non hanno competenza alcuna.
Alle iniziative assunte da ciascuna Sezione staccata potranno, a loro richiesta, partecipare
anche i soci non facenti parte della Sezione su di un piano di perfetta parità fra tutti i soci.
A tal uopo le iniziative stesse saranno tempestivamente comunicate alla Sede centrale.
Le Sezioni distaccate non hanno autonomia finanziaria. Ciascuna Sezione farà fronte alle
sue esigenze finanziarie attingendo ad una quota parte delle quote associative dei soci
aderenti alla Sezione stessa che sarà ad essa devoluta dalla Sede centrale.
Domande di ammissione a socio
Devono essere indirizzate al Consiglio Direttivo secondo il fac-simile riportato nell’Index
Seminum, e contenere, oltre ai dati richiesti, l’indicazione dell’avvenuto pagamento della
quota associativa annuale.
Per le domande pervenute dopo il 1° novembre la quota copre l’associazione anche per
l’anno successivo.
Diritti e doveri dei soci
I soci ordinari hanno diritto:
1)
2)
3)
4)
di ricevere gratuitamente il tesserino di riconoscimento;
di ricevere gratuitamente le pubblicazioni periodiche edite dall’Associazione;
di partecipare gratuitamente alla distribuzione annuale dei semi;
di partecipare a tutte le iniziative dell’Associazione: mostre, convegni, ricerche, gite,
scambio di piante, ecc.;
138
5)
6)
di collaborare, con propri articoli, alle pubblicazioni edite dall’Associazione;
di libero accesso, durante l’orario di apertura, all’Orto Botanico del Comune di Lucca,
previa esibizione del tesserino di riconoscimento.
I soci fondatori, i soci onorari e quelli benemeriti hanno gli stessi diritti dei soci ordinari
salvo una quota doppia nella distribuzione annuale dei semi.
Tutti i soci sono obbligati alla completa osservanza delle norme contenute nello Statuto
Sociale e nel Regolamento, in particolare modo per quanto attiene la partecipazione alla
vita dell’Associazione ed il puntuale pagamento della quota associativa annuale che, in caso
di rinnovo dell’Associazione, deve essere corrisposta anticipatamente entro il 31 gennaio
di ogni anno.
Elezione delle cariche sociali
Le candidature per le varie cariche sociali, siano esse di competenza dell’Assemblea che del
Consiglio Direttivo, maturate attraverso contatti informali fra i soci, prima di essere messe
ai voti, saranno comunicate ai diretti interessati, a cura del Presidente dell’Associazione,
per ottenere la loro disponibilità all’assunzione della carica.
Voto per corrispondenza
Nelle materie in cui è ammesso, costituisce una forma alternativa (alla tenuta
dell’Assemblea) per sottoporre al voto dei soci i problemi dell’Associazione.
L’adozione del voto per corrispondenza deve essere deliberata dal Consiglio Direttivo
unitamente alla predisposizione della scheda elettorale e delle buste con le quali detta
scheda dovrà essere inviata al seggio elettorale (una recante l’indirizzo dell’Associazione ed
il numero identificativo del socio, l’altra, anonima, nella quale il socio, dopo aver espresso
il suo voto, sigillerà la scheda elettorale). La scheda e le buste saranno inviate ai soci almeno
30 giorni prima di quello fissato per lo scrutinio. Saranno ammesse allo scrutinio le schede
pervenute entro l’ora fissata per lo scrutinio stesso.
Con la stessa delibera il Consiglio Direttivo dovrà stabilire il giorno, l’ora ed il luogo
fissati per lo scrutinio, nominare parte dei componenti del seggio elettorale e provvedere
alla convocazione dello stesso.
Il seggio elettorale è costituito dal Presidente dell’Associazione, che lo presiede, e
dai Presidenti delle Sezioni distaccate (membri di diritto), nonché da un Consigliere e da
un Proboviro, ed è validamente costituito con la presenza di almeno tre membri tra i quali
vi sia il Presidente dell’Associazione.
Le operazioni di scrutinio verranno effettuate nel seguente modo:
1) Individuazione preliminare dei soci che hanno votato (ed a ciò potrà essere utile il
numero del socio apposto sulla busta);
2) Apertura di ciascuna missiva, estrazione della busta anonima contenente la scheda
elettorale e suo deposito nell’urna elettorale;
3) Apertura dell’urna elettorale e inizio dello spoglio.
Il Presidente, verificata e fatta constatare l’integrità di ciascuna busta e l’assenza di segni
distintivi, procede alla sua apertura e dà lettura dell’espressione di voto in essa contenuta.
139
Rilevati i singoli voti si effettueranno i relativi conteggi e si procederà alla proclamazione
dei risultati elettorali.
I risultati elettorali saranno immediatamente affissi all’albo presso la Sede centrale
e, se trattasi di nomine, immediatamente comunicati per iscritto ai diretti interessati. I
risultati elettorali saranno inoltre pubblicati sul numero più prossimo del Notiziario
dell’Associazione.
PARTE SECONDA
Strumenti ed iniziative per il raggiungimento dei fini
istituzionali
A) Index Seminum
“Index Seminum” è il nome della testata pubblicata dall’A.Di.P.A.. Vengono
pubblicati due numeri per ogni anno.
Il primo numero è un vero e proprio Index Seminum, nel senso di lista semi; il
secondo numero è il “Notiziario” e consiste di una rivista con articoli, rubriche
ed altre informazioni.
La lista semi contiene l’elenco dei semi che i soci possono richiedere
gratuitamente. Ogni specie è accompagnata da una descrizione. Può contenere
anche poche altre rubriche o scritti vari, come ad esempio l’articolo su “La
Pianta dell’Anno”.
Le pubblicazioni vengono inviate ai soci gratuitamente.
Gli orti botanici con i quali l’A.Di.P.A. collabora e che decidano di scambiare
con noi il loro Index Seminum ed a inviarci eventuali semi da noi desiderati
hanno anch’essi diritto a richiedere semi.
Sono possibili pubblicazioni aggiuntive.
B) Raccolta dei semi e loro distribuzione.
L’Index Seminum è realizzato con i semi conferiti gratuitamente dai soci, da
chiunque voglia donarceli e da acquisti fatti dall’A.Di.P.A.
I semi devono pervenire entro il 31.12 di ogni anno per l’inserimento sull’Index
Seminum dell’anno successivo. L’A.Di.P.A. si riserva il diritto di controllare i
semi, di decidere dell’opportunità di inserirli o meno e di inserirli con il nome
botanico che ritiene corretto.
Soprattutto nel caso di taxa inferiori alla specie (sottospecie, varietà, forme,
cultivar, ecc.) si raccomanda di fare attenzione che i semi siano puri e non
derivino da incroci indesiderati. Inoltre è necessario che i semi siano il più
possibile ripuliti da polpa (se questa non è secca e/o utile ad una maggiore
conservabilità), resti di frutti secchi, foglie ed altre scorie.
140
L’indirizzo postale a cui spedire i semi è:
A.Di.P.A.
Casella postale 116
55100 Lucca 4 (LU)
I soci ordinari hanno diritto a ricevere max. 25 bustine; i soci benemeriti,
fondatori ed onorari hanno diritto a ricevere max. 50 bustine di semi. Un
ulteriore bonus di 25 bustine di semi viene riconosciuto ai soci che abbiamo
conferito dei semi per l’Index Seminum dell’anno in corso.
I semi sono richiedibili tramite l’apposito modulo per i “desiderata” (elettronico
o cartaceo) e secondo le indicazioni su esso riportate.
In alcuni casi può essere richiesto, con chiara indicazione sull’Index Seminum,
che alcuni semi vengano utilizzati dal socio che li riceva per tentare di produrne
altri in purezza per l’inserimento sull’Index Seminum dell’anno successivo (per
esempio: semi scarsi di annuali rare le cui scorte devono essere rinnovate ed
incrementate).
I semi vengono inviati fino ad esaurimento delle disponibilità e possono
essere richiesti entro il mese di giugno. Eventuali deroghe per casi eccezionali
verranno valutate all’occasione.
Mostre-scambio: si svolgono la seconda domenica di giugno e la prima
domenica di ottobre di ogni anno. Eventuali spostamenti delle date anzidette
saranno comunicati con congruo preavviso, anche tramite il sito Internet.
Sarà organizzata anche almeno un’altra speciale mostra-scambio dedicata alle
piante alimentari. Salvo diversa comunicazione le mostre scambio saranno
svolte presso l’Orto Botanico di Lucca. Le mostre-scambio hanno il seguente
regolamento:
1) L’accesso alla mostra è consentito ai soci ed ai loro accompagnatori,
lo scambio è riservato ai soli soci.
2) È tassativamente vietata la vendita di piante. Contravvenire a tale
norma comporterà l’allontanamento immediato dalla manifestazione
e l’esclusione dalle future edizioni.
3) Nessuno può prelevare piante dai tavoli, o sotto gli stessi, senza
il consenso del proprietario. L’infrazione accertata comporterà
l’applicazione del provvedimento di cui al punto due.
4) Il nome del socio che desidera una pianta dovrà essere scritto sul
foglio “ELENCO delle PIANTE” dal proprietario delle stesse.
5) L’A.Di.P.A. non si assume alcuna responsabilità per eventuali
danni, furti od altro a persone e/o cose durante lo svolgimento
della manifestazione.
141
6) Tutti gli espositori e collaboratori presenti si impegnano a rispettare
il presente regolamento.
L’A.Di.P.A. organizza “Serate Verdi” (conferenze ed incontri su vari temi
relativi alle piante ed alla natura) e viaggi di interesse botanico e culturale.
L’Associazione può promuovere e/o organizzare mostre ed altre iniziative
compatibili con gli scopi sociali e può parteciparvi anche se organizzate da
terzi. I soci che si impegnano liberamente per la riuscita di tali iniziative sono
tenuti ad assolvere il loro compito come promesso.
Assemblea dei soci:
Per eleggere le cariche sociali è necessario che i soci partecipanti all’Assemblea,
deliberato preliminarmente il numero dei membri del Consiglio Direttivo,
attraverso contatti informali individuino i soci disponibili ad assumere le cariche
stesse formando quindi gli elenchi dei candidati. Precisamente verranno formati
due elenchi: quello per l’elezione dei Probiviri e quello per l’elezione dei
Consiglieri. Ciascun elettore potrà esprimere cinque preferenze per l’elezione
dei Consiglieri (di cui una per il Presidente), e due preferenze per l’elezione dei
Probiviri, su di un’unica scheda appositamente predisposta. Il Presidente sarà
il candidato più votato che ha dato disponibilità alla Presidenza. I disponibili
alla carica di Presidente entreranno comunque della graduatoria agli eletti a
Consigliere.
Risulteranno eletti i nominativi che hanno ottenuto il più alto numero di voti.
In caso di parità si dovrà ricorrere alla votazione di ballottaggio.
Salvo il caso dell’elezione delle cariche sociali, le votazioni potranno essere
tenute, ad iniziativa dell’Assemblea, che dovrà quindi preliminarmente deliberare
al riguardo, non soltanto mediante schede appositamente predisposte, ma
anche per alzata di mano o in qualsivoglia altro modo.
Quote associative.
L’adesione del socio all’associazione è a tempo indeterminato anche se il
pagamento della quota associativa avviene su base annuale.
La prima iscrizione può essere fatta in qualsiasi momento dell’anno ma gli anni
successivi bisognerà sempre pagare il rinnovo entro gennaio. I semi verranno
spediti ai soci solo se in regola con il pagamento della quota associativa. In caso
di mancato pagamento sarà inviato un sollecito che se ignorato comporterà la
perdita di qualità di socio. Le nuove iscrizioni saranno accettabili per l’anno
successivo già dal primo settembre (questo per accogliere nuovi soci già in
occasione di Murabilia).
142
Sezioni distaccate.
Ogni socio può scegliere se essere iscritto ad una sezione distaccata. In
assenza di tale scelta sarà considerato iscritto solo alla Sede Centrale.
Fino a sua diversa comunicazione sarà considerata confermata tale opzione.
Ogni sezione riceverà un contributo a fine anno proporzionale al numero
dei soci appartenenti ad essa. L’importo di tale contributo viene calcolato
moltiplicando il numero dei soci della sezione per una quota (uguale per tutte
le sezioni) stabilita dal Consiglio Direttivo.
La liquidazione dell’importo avverrà solo dopo l’invio alla Sede Centrale di un
resoconto dell’attività svolta nell’anno.
Ogni sezione deve mantenere almeno dieci iscritti, essendo questo numero
minimo necessario per Statuto anche per la sua costituzione.
La presente seconda parte del regolamento è l’unico testo che raccoglie tutte
le norme dell’Associazione modificabili, abrogabili ed integrabili in qualsiasi
momento con semplice delibera del Consiglio Direttivo. Ogni delibera del
Consiglio Direttivo precedente al 31.12.2010 che abbia carattere normativo è
abrogata.
143
Proposta di Statuto e Regolamento Nuovi
STATUTO (proposto)
Art 1 – Denominazione e sede.
È costituita, con durata illimitata, l’Associazione denominata Adipa, Codice Fiscale
92009790467, P. I.V.A. 01757290463, con sede presso l’Orto Botanico di Lucca, via del
Giardino Botanico n. 14, 55100 Lucca. Il trasferimento della sede nell'ambito della Provincia
di Lucca è deliberato dal Consiglio Direttivo, mentre il trasferimento della sede al di fuori
della Provincia di Lucca è deliberato dall'Assemblea dei Soci.
Sezioni staccate dell'Associazione possono essere costituite da gruppi di almeno dieci soci,
previo parere favorevole del Consiglio Direttivo, secondo le norme del Regolamento.
Art. 2 - Fini.
L'Associazione è aconfessionale, apartitica e senza scopo di lucro. Essa ha come fini:
a) la ricerca, la diffusione e la conservazione in coltivazione di piante rare ed insolite, siano
esse spontanee o coltivate.
b) La promozione di attività utili al raggiungimento di una migliore conoscenza delle piante,
sia dal punto di vista botanico che orticolturale, ed in questo ambito creare un circuito
di idee ed informazioni;
c) la tutela e la valorizzazione della natura e dell'ambiente in particolare per quanto riguarda
la flora;
d) la promozione della cultura, della scienza, dell'arte e della tecnica legate alle piante;
e) lo studio delle piante e la divulgazione dei risultati;
L'Associazione persegue queste sue finalità attraverso gli strumenti e le iniziative di cui al
Regolamento e non può svolgere attività diverse da quelle istituzionali e da quelle alle stesse
direttamente connesse
Art. 3 - Soci.
Possono essere soci dell'Associazione le persone fisiche, le persone giuridiche ed i gruppi
sforniti di personalità che ne facciano domanda secondo le norme del Regolamento.
L’ammissione all’Associazione è subordinata al pagamento della quota annuale e decade
automaticamente con il mancato rinnovo.
144
La qualità di socio non è trasmissibile.
Art. 4 - Soci: categorie.
I soci dell'Associazione si dividono in: soci fondatori, soci onorari, soci benemeriti, soci
ordinari ed eventuali altre categorie decise dal Consiglio Direttivo.
Sono soci fondatori i signori: Berchielli ing. Giuseppe, Caneti Piero, Lippi Angelo, Naccarati
dott. Pasquale, Salghetti dott.ssa Ursula, Signorini dott. Andrea.
Sono soci benemeriti coloro che decidono di finanziare maggiormente l’Associazione
secondo le modalità previste.
Sono soci onorari coloro che, per le particolari benemerenze acquisite, anche per servizi resi
nei confronti dell'Associazione, siano nominati tali dal Consiglio Direttivo. Sono di diritto
soci onorari gli ex Presidenti dell'Associazione. I soci onorari non sono tenuti al pagamento
della quota associativa.
I soci benemeriti ed i soci ordinari diventeranno tali al momento del ricevimento della
domanda di ammissione e del pagamento della quota.
Art. 5 – Soci: diritti e doveri.
Ciascun socio è impegnato a dare un contributo fattivo nei confronti dell'Associazione
mettendo a disposizione della stessa le sue capacità operative ed intellettuali, articoli da
pubblicare, semi, piante e/o altre parti di piante esattamente determinate.
Il socio è chiamato a considerarsi come operatore di una collezione botanica frazionata e
condivisa in rete.
Ogni socio gode dei diritti previsti nel Regolamento.
Il socio può recedere in qualsiasi momento dall'Associazione. La dichiarazione di recesso
deve essere comunicata per iscritto al Consiglio Direttivo ed ha effetto con lo scadere
dell'anno solare in corso, o se specificato, anche ad una certa data. Il recesso anticipato non
comporta alcun rimborso totale o parziale della quota associativa versata.
Il socio è inoltre tenuto a non intralciare lo svolgersi del progresso dell’Associazione e della
sua vita sociale, ad esempio attraverso danneggiamenti materiali o di immagine o tramite un
comportamento ostile o oltremodo polemico, perseverante ed evidentemente distruttivo, pur
se esercitando i suoi diritti ma in maniera volutamente insostenibile ed esageratamente
difforme dal comportamento della stragrande maggioranza dei soci.
L'esclusione di un socio può essere deliberata dall'Assemblea con maggioranza qualificata
dell’80% e solo per gravi motivi da ravvisarsi, a mero titolo indicativo, nei seguenti: gravi
inadempienze delle obbligazioni che derivano dalla legge, dallo statuto o dal regolamento;
145
interdizione od inabilitazione del socio; condanna dello stesso ad una pena che importa
l'interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici. L’esclusione è a vita, salvo futura
riconsiderazione dell’Assemblea.
Art. 6 - Finanziamenti.
Le entrate dell'Associazione sono costituite da:
a) quote associative;
b) contributi di Enti, di Amministrazioni pubbliche e di privati;
c) ogni altra entrata che concorra ad incrementare l'attivo sociale.
Art. 7 - Contabilità e bilancio.
L'Associazione è obbligata alla tenuta delle scritture contabili ai sensi degli articoli 111 ter del
D.P.R. 917/1986 e 20 -bis del D.P.R. 600/1973 introdotti dal D. Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460.
Saranno inoltre tenuti il libro dei soci ed i libri delle adunanze e delle deliberazioni degli
organi collegiali. Potranno infine essere tenuti tutti i libri che, a giudizio del Consiglio
Direttivo, siano ritenuti utili per il buon funzionamento dell'Associazione.
L'esercizio annuale chiude il 31 dicembre di ogni anno. Al termine di ogni esercizio dovrà
redigersi il relativo bilancio o rendiconto.
Art. 8 - Organi.
Sono organi dell'Associazione:
a) l'Assemblea dei Soci;
b) il Consiglio Direttivo;
c) i Consiglieri Delegati;
d) il Presidente dell'Associazione;
e) il Vice Presidente dell'Associazione;
f) il Segretario del Consiglio Direttivo;
g) il Tesoriere;
h) le Sezioni Distaccate;
146
i) il Collegio dei Probiviri.
Tutte le cariche e tutti gli organi sociali, escluse le Sezioni Distaccate, hanno un limite di
durata di tre anni e possono essere riconfermate.
Art. 9 - Assemblea dei Soci.
L'Assemblea dei Soci è convocata una volta all'anno, per l'approvazione del bilancio o del
rendiconto, entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio. Essa inoltre deve essere
convocata quando se ne ravvisi la necessità o quando ne è fatta richiesta motivata da almeno
un decimo degli associati.
La convocazione è disposta dal Presidente dell'Associazione mediante avviso contenente
l'indicazione del giorno, dell'ora e del luogo della riunione unitamente all'ordine del giorno.
L'avviso deve essere inviato ai soci, in forma cartacea od elettronica, almeno quindici giorni
prima di quello fissato per l'adunanza e con lo stesso anticipo deve essere pubblicato sul sito
Internet dell’Associazione.
L'Assemblea può essere Ordinaria o Straordinaria.
Sono compiti dell'Assemblea Ordinaria:
a) l'approvazione del bilancio o del rendiconto annuale;
b) la nomina del Consiglio Direttivo, previa determinazione del numero dei suoi membri da
parte del Consiglio Direttivo uscente.
c) la nomina del Collegio dei Probiviri;
d) l'esclusione del socio;
e) qualsiasi altra materia che il Consiglio Direttivo ritenga di sottoporre alla sua approvazione.
L’Assemblea Ordinaria, anche su propria iniziativa, può revocare qualsiasi carica a qualsiasi
persona con una maggioranza qualificata dell’80% e rieleggere immediatamente un sostituto
che ne prenderà il posto fino alle prossime elezioni di tutte le cariche sociali alle quali potrà
candidarsi anche il socio che in passato ha subito revoca della carica.
L'Assemblea Ordinaria
presenti/deleganti.
è
validamente
costituita
qualunque
sia
il
numero
dei
L'Assemblea Ordinaria delibera validamente col voto favorevole della maggioranza assoluta
dei presenti/deleganti.
Ogni socio ha un voto e può rappresentare in Assemblea Ordinaria, per delega, solamente un
altro socio. Hanno diritto di voto solo i soci maggiorenni.
147
Nelle deliberazioni di approvazione del bilancio o del rendiconto annuale, nonché in quelle
che riguardano la loro responsabilità, i membri del Consiglio Direttivo non hanno diritto di
voto.
Sono compiti dell'Assemblea Straordinaria:
a) le modifiche e le integrazioni dello Statuto;
b) lo scioglimento o la trasformazione dell'Associazione;
c) il trasferimento della sede dell'Associazione al di fuori della Provincia di Lucca.
L'Assemblea Straordinaria è validamente costituita con la presenza di tanti soci che
rappresentino almeno un ventesimo dei soci maggiorenni. Se non si raggiunge tale quorum si
dovrà eventualmente ricorrere in seguito al voto per corrispondenza. L’Assemblea
Straordinaria delibera validamente col voto favorevole della maggioranza assoluta dei
presenti e non ammette delega.
Per ogni riunione dovrà redigersi apposito processo verbale a cura del Segretario
dell'Assemblea da nominare ad inizio di seduta.
È ammesso il voto per corrispondenza secondo la disciplina prevista nel Regolamento. Al
voto per corrispondenza non si applica delega. Il voto per corrispondenza delibera
validamente sempre con la maggioranza assoluta dei votanti e può sostituire sia l’Assemblea
Ordinaria che quella Straordinaria mantenendo gli stessi quorum per esse necessari.
Art. 10 - Consiglio Direttivo.
Il Consiglio Direttivo, costituito da non meno di cinque e non più di nove membri scelti fra i
soci maggiorenni, nomina nel suo seno il Presidente, il Vice Presidente, il Segretario ed il
Tesoriere. Su richiesta può partecipare al Consiglio Direttivo anche un rappresentante dei
Responsabili di Sezione con possibilità di esprimere un parere consultivo.
Spetta al Consiglio Direttivo:
a) deliberare tutti gli atti, sia di ordinaria che di straordinaria amministrazione, necessari per il
funzionamento dell'Associazione;
b) predisporre la bozza del bilancio o del rendiconto annuale;
c) formulare all'Assemblea le proprie proposte sui temi previsti all'articolo 9 del presente
Statuto;
d) stabilire la misura delle quote associative annuali.
Il Consiglio Direttivo può delegare specifiche funzioni ad uno o più Consiglieri indicando i
148
principi ed i criteri direttivi per lo svolgimento delle stesse. Nell'ambito della delega loro
concessa le delibere dei Consiglieri Delegati equivalgono alle delibere del Consiglio Direttivo.
Possono essere delegate le funzioni relative agli atti di ordinaria amministrazione di cui al
punto a) del presente articolo.
Il Consiglio è validamente costituito con la presenza di almeno la maggioranza dei consiglieri
in carica e delibera a maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità prevale la
determinazione per la quale ha votato il Presidente o, in sua assenza, il Vicepresidente o, se
anche questo non è presente, il consigliere partecipante da più tempo iscritto
ininterrottamente. È considerato presente il socio che partecipi al Consiglio Direttivo tramite
collegamento audiovisivo in tempo reale.
Dopo due volte che il Consiglio Direttivo viene convocato ma non si raggiungono le
presenze per costituirlo validamente alla terza convocazione sarà costituito validamente con
almeno tre consiglieri.
Per ogni riunione dovrà redigersi apposito processo verbale.
Ove in corso d'anno il numero dei consiglieri si riduca entrano in sostituzione i primi degli
esclusi delle ultime elezioni. Se comunque non si trovassero sostituti e si scendesse anche
sotto i cinque consiglieri è fatto obbligo convocare immediatamente l'Assemblea affinché
questa provveda alla elezione dei consiglieri mancanti.
Art. 11 - Presidente dell'Associazione.
Il Presidente dell'Associazione convoca e presiede il Consiglio Direttivo e l'Assemblea. Il
Presidente ha la rappresentanza dell'Associazione e, come tale, esegue le deliberazioni
dell'Assemblea, del Consiglio Direttivo e dei Consiglieri Delegati.
In caso di necessità e di urgenza può compiere tutti gli atti di competenza del Consiglio
Direttivo rientranti nella lettera a) dell'articolo 10 salvo rendicontazione al Consiglio
Direttivo.
Art. 12 - Vice Presidente, Segretario, Tesoriere.
Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in ogni sua attribuzione ogniqualvolta questi sia
impedito all'esercizio delle proprie funzioni. Sostituisce inoltre il Presidente, su specifiche
funzioni, quando sia da questi delegato.
Il Segretario del Consiglio Direttivo svolge la funzione di verbalizzazione delle adunanze del
Consiglio Direttivo stesso e coadiuva il Presidente ed il Consiglio nell'esplicazione delle
attività esecutive che si rendano necessarie per il funzionamento dell'amministrazione
dell'Associazione.
Il segretario cura la tenuta del libro verbali del Consiglio Direttivo e del libro dei soci e
coadiuva il Tesoriere nelle altre incombenze amministrativo-contabili.
149
Il Tesoriere cura la gestione della cassa dell'Associazione e ne tiene idonea contabilità, cura la
tenuta degli altri libri contabili e provvede alla predisposizione dei dati occorrenti per la
formazione della bozza del bilancio o del rendiconto annuale.
Art. 13 – Sezioni Distaccate.
Ad iniziativa di un numero di soci non inferiore a dieci, possono essere costituite Sezioni
Distaccate dell'Associazione in modo da agevolare i contatti fra i soci e rendere quindi
maggiormente realizzabili i fini dell'Associazione stessa.
Ciascuna Sezione Distaccata è dotata della più ampia autonomia nei limiti dei fini
dell'Associazione e potrà assumere, nel suo ambito, le iniziative che riterrà più idonee per il
perseguimento degli stessi.
In relazione all’adesione all’Associazione le Sezioni Distaccate trasmettono alla Sede Centrale
le iscrizioni, i rinnovi e le somme riscosse.
Alle iniziative assunte da ciascuna Sezione Distaccata potranno, a loro richiesta, partecipare
anche i soci non facenti parte della Sezione su di un piano di perfetta parità fra tutti i soci. A
tal uopo le iniziative stesse saranno tempestivamente comunicate alla Sede Centrale.
Le Sezioni Distaccate non hanno autonomia finanziaria. Ciascuna Sezione farà fronte alle
proprie esigenze finanziarie attingendo ad una quota parte delle quote associative dei soci
aderenti alla Sezione stessa che sarà ad essa devoluta dalla Sede Centrale.
Art. 14 - Collegio dei Probiviri.
Il Collegio dei Probiviri è composto da tre membri, scelti fra i soci maggiorenni, ed ha il
compito di dirimere tutte le questioni ed i conflitti insorti nell'ambito ed a motivo
dell'Associazione. È convocato dal Presidente quando questi ne riscontri la necessità e può
autoconvocarsi ad iniziativa di uno dei suoi membri.
La convocazione del Collegio dei Probiviri può inoltre essere richiesta da un numero di soci
non inferiore a dieci mediante istanza motivata formulata per iscritto.
Il Collegio è validamente costituito con la presenza di tutti i suoi membri e delibera a
maggioranza assoluta.
Qualora venga a mancare un componente del Collegio dei Probiviri questi verrà sostituito dal
primo dei non eletti o, se non disponibile, verrà eletto alla prossima assemblea.
Per ogni riunione dovrà redigersi apposito processo verbale.
Il suo giudizio è inappellabile se la questione non è regolata da norme superiori al presente
statuto. L’eventuale appello potrà essere esercitato ricorrendo alla magistratura ordinaria.
150
Art. 15 - Eligendi alle cariche. Rimborso spese.
Ciascun socio maggiorenne ha titolo per essere investito delle cariche sociali, le quali sono
gratuite.
Soci, consiglieri e probiviri che svolgono attività per l’Associazione, hanno diritto
esclusivamente al rimborso delle spese sostenute ed autorizzate dal Consiglio Direttivo
purché opportunamente documentate.
Art. 16 - Pubblicità degli atti.
Nei limiti della normativa sulla privacy, gli atti ed i libri dell'Associazione sono di libera
consultazione per i soci, i quali potranno, a loro spese, ottenere copia degli stessi previa
disponibilità.
Art. 17 - Scioglimento e liquidazione. Utili.
In caso di scioglimento, per qualunque causa, dell'Associazione, l'Assemblea che adotta detta
delibera dovrà disporre la liquidazione della stessa. Salvo diversa destinazione imposta dalla
legge, il patrimonio dell'Associazione non potrà mai essere distribuito fra i soci, ma dovrà
essere devoluto a fini di pubblica utilità, sentito comunque l'organismo di controllo di cui
all'art. 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996 n. 662.
Art. 18 - Regolamento.
Alle norme del presente statuto si aggiungono quelle del regolamento. Il regolamento è
scritto dal Consiglio Direttivo che può integrarlo e modificarlo con propria delibera.
Art. 19 - Norme di rinvio.
Per quanto non espressamente previsto nel presente Statuto si rinvia alla normativa di cui al
Libro Primo, Titolo II del Codice Civile, al D. Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460 ed alle altre leggi
vigenti.
Art. 20 - Adeguamento alla tecnologia.
Allorché la tecnologia permetta cose impensabili al momento dell’approvazione del presente
articolo (febbraio 2013) potranno essere fatte modifiche statutarie riguardanti esclusivamente
tali novità con la semplice approvazione dell’Assemblea dei Soci Ordinaria e previo consenso
dei Probiviri.
REGOLAMENTO (proposto)
Consiglio Direttivo.
Il Consiglio Direttivo si riunisce due volte all’anno come minimo.
151
La riunione avviene su convocazione del Presidente da farsi almeno una settimana prima, in
modo pubblico o tramite avviso di cui sia presumibile la ricezione da parte di tutti i
consiglieri (ad es.: pubblicazione su sito, avviso inviato ad un indirizzo comunicato a
proposito da ogni consigliere). Tale settimana decorre dalla data del giorno in cui la
convocazione viene resa pubblica o dalla data d’invio dell’avviso.
Il Consigliere che non partecipa a tre assemblee consecutive del Consiglio Direttivo decade
dalla carica.
Sezioni Distaccate.
Per costituire una Sezione si dovrà seguire la seguente procedura:
1) Richiesta scritta indirizzata al Consiglio Direttivo, sottoscritta da tutti i soci promotori
dell’iniziativa, recante l'indicazione del socio referente (che curerà lo svolgimento della
pratica) e la domiciliazione della costituenda sezione.
2) Tale richiesta verrà esaminata al più presto possibile dal Consiglio Direttivo che
comunicherà quindi, sempre in forma scritta, il proprio parere.
3) In caso di parere favorevole la Sezione Distaccata potrà iniziare a funzionare previa
elezione del Responsabile di Sezione il quale rappresenta la Sezione stessa e ne è
responsabile.
4) L'elezione del Responsabile di Sezione e la vita della Sezione stessa dovranno attenersi a
principi democratici.
Ogni socio può scegliere se essere assegnato ad una Sezione Distaccata diversa da quella
competente secondo il proprio indirizzo o se essere assegnato solo alla Sede Centrale.
Fino a sua diversa comunicazione sarà considerata confermata tale opzione.
Ogni sezione riceverà un contributo a fine anno proporzionale al numero dei soci
appartenenti ad essa. L’importo di tale contributo viene calcolato moltiplicando il numero dei
soci della sezione per una quota (uguale per tutte le sezioni) stabilita dal Consiglio Direttivo.
La liquidazione dell’importo avverrà solo dopo l’invio alla Sede Centrale di un resoconto
dell’attività svolta nell’anno.
Ogni sezione deve mantenere almeno dieci iscritti, essendo questo numero minimo
necessario per Statuto anche per la sua costituzione.
Domande di ammissione a socio.
Devono essere indirizzate al Consiglio Direttivo, in forma cartacea o attraverso il sito
dell’Associazione, comunicando i dati necessari per la registrazione a socio e devono essere
152
accompagnate dal pagamento della quota annuale o da prova di esso.
Per le domande pervenute dopo il 31 agosto la quota copre l'associazione per l'anno
successivo.
Diritti e doveri dei soci.
I soci ordinari hanno diritto:
1) di ricevere gratuitamente il tesserino di riconoscimento;
2) di ricevere gratuitamente le pubblicazioni periodiche edite dall'Associazione;
3) di partecipare gratuitamente alla distribuzione annuale dei semi;
4) di partecipare a tutte le iniziative dell'Associazione: mostre, convegni, ricerche, viaggi,
scambi di piante, ecc.;
5) di collaborare, con propri articoli, alle pubblicazioni edite dall'Associazione salvo
accettazione dal comitato di redazione;
I soci fondatori, i soci onorari e quelli benemeriti hanno gli stessi diritti dei soci ordinari
salvo una quota doppia nella distribuzione annuale dei semi.
Tutti i soci sono obbligati alla completa osservanza delle norme contenute nello Statuto
Sociale e nel Regolamento, in particolare modo per quanto attiene la partecipazione alla vita
dell'Associazione ed il puntuale pagamento della quota associativa annuale che, in caso di
rinnovo dell'associazione, deve essere corrisposta anticipatamente entro il 31 gennaio di ogni
anno.
Elezione delle cariche sociali.
Le candidature per le varie cariche sociali, maturate attraverso contatti informali fra i soci,
dovranno essere presentate al Presidente almeno 30 giorni prima della votazione in
Assemblea o del giorno fissato dal Consiglio Direttivo per l’inizio della stampa del materiale
per esercitare il voto per corrispondenza.
Voto per corrispondenza.
L'adozione eventuale del voto per corrispondenza deve essere deliberata dal Consiglio
Direttivo unitamente alla predisposizione della scheda elettorale e delle buste con le quali
detta scheda dovrà essere inviata al seggio elettorale (una recante l'indirizzo dell'Associazione
ed il numero identificativo del socio, l'altra, anonima, nella quale il socio, dopo aver espresso
il suo voto, sigillerà la scheda elettorale). La scheda e le buste saranno inviate ai soci almeno
30 giorni prima di quello fissato per lo scrutinio. Saranno ammesse allo scrutinio le schede
pervenute entro l'ora fissata per lo scrutinio stesso.
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Assemblea dei soci.
Per eleggere le cariche sociali è necessario che i soci partecipanti all’Assemblea, deliberato
preliminarmente il numero dei membri del Consiglio Direttivo, attraverso contatti informali
individuino i soci disponibili ad assumere le cariche stesse formando quindi gli elenchi dei
candidati. Precisamente verranno formati due elenchi: quello per l’elezione dei Probiviri e
quello per l’elezione dei Consiglieri. Ciascun elettore potrà esprimere cinque preferenze per
l’elezione dei Consiglieri, e due preferenze per l’elezione dei Probiviri, su di un’unica scheda
appositamente predisposta.
Risulteranno eletti i nominativi che hanno ottenuto il più alto numero di voti. In caso di
parità si dovrà ricorrere alla votazione di ballottaggio.
Salvo il caso dell’elezione delle cariche sociali, le votazioni potranno essere tenute, ad
iniziativa dell’Assemblea, che dovrà quindi preliminarmente deliberare al riguardo, non
soltanto mediante schede appositamente predisposte, ma anche per alzata di mano o in
qualsivoglia altro modo.
Quote associative.
La prima iscrizione può essere fatta in qualsiasi momento dell’anno ma gli anni successivi
bisognerà sempre pagare il rinnovo entro gennaio. I semi verranno spediti ai soci solo se in
regola con il pagamento della quota associativa. In caso di mancato pagamento sarà inviato
un sollecito che se ignorato comporterà la perdita della qualità di socio
Strumenti ed iniziative per il raggiungimento dei fini istituzionali.
a) Index Seminum
“Index Seminum” è il nome della testata pubblicata dall’A.Di.P.A.. Vengono pubblicati due
numeri per ogni anno.
Il primo numero è un vero e proprio Index Seminum, nel senso di lista semi; il secondo
numero è il “Notiziario” e consiste di una rivista con articoli, rubriche ed altre informazioni.
La lista semi contiene l’elenco dei semi che i soci possono richiedere gratuitamente. Ogni
specie è accompagnata da una descrizione. Può contenere anche poche altre rubriche o scritti
vari, come ad esempio l’articolo su “La Pianta dell’Anno”.
Le pubblicazioni vengono inviate ai soci gratuitamente.
Gli orti botanici con i quali l’A.Di.P.A. collabora e che decidano di scambiare con noi il loro
Index Seminum ed a inviarci eventuali semi da noi desiderati hanno anch’essi diritto a
richiedere semi.
Sono possibili pubblicazioni aggiuntive.
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b) Raccolta dei semi e loro distribuzione.
L’Index Seminum è realizzato con i semi conferiti gratuitamente dai soci, da chiunque voglia
donarceli e da acquisti fatti dall’A.Di.P.A.
I semi devono pervenire entro il 31.12 di ogni anno per l’inserimento sull’Index Seminum
dell’anno successivo. L’A.Di.P.A. si riserva il diritto di controllare i semi, di decidere
dell’opportunità di inserirli o meno e di inserirli con il nome botanico che ritiene corretto.
Soprattutto nel caso di taxa inferiori alla specie (sottospecie, varietà, forme, cultivar, ecc.) si
raccomanda di fare attenzione che i semi siano puri e non derivino da incroci indesiderati.
Inoltre è necessario che i semi siano il più possibile ripuliti da polpa (se questa non è secca
e/o utile ad una maggiore conservabilità), resti di frutti secchi, foglie ed altre scorie.
L’indirizzo postale a cui spedire i semi è:
A.Di.P.A.
Casella postale 116
55100 Lucca 4 (LU)
I soci ordinari hanno diritto a ricevere max. 25 bustine; i soci benemeriti, fondatori ed
onorari hanno diritto a ricevere max. 50 bustine di semi. Un ulteriore bonus di 25 bustine di
semi viene riconosciuto ai soci che abbiamo conferito dei semi per l’Index Seminum
dell’anno in corso.
I semi sono richiedibili tramite l’apposito modulo per i “desiderata” (elettronico o cartaceo) e
secondo le indicazioni su esso riportate.
In alcuni casi può essere richiesto, con chiara indicazione sull’Index Seminum, che alcuni
semi vengano utilizzati dal socio che li riceva per tentare di produrne altri in purezza per
l’inserimento sull’Index Seminum dell’anno successivo (per esempio: semi scarsi di annuali
rare le cui scorte devono essere rinnovate ed incrementate).
I semi vengono inviati fino ad esaurimento delle disponibilità e possono essere richiesti entro
il mese di giugno. Eventuali deroghe per casi eccezionali verranno valutate all’occasione.
Al fine di aiutare i soci al conferimento di semi di nuove specie, l’Associazione si incarica di
portare i soci a conoscenza di fornitori di acquisto in internet di provata affidabilità; si
precisa che l’acquisto di semi resta in ogni caso una libera facoltà del socio e l’Associazione
non assume alcuna responsabilità in merito al comportamento dei fornitori suggeriti
c) Mostre-scambio.
si svolgono la seconda domenica di giugno e la prima domenica di ottobre di ogni anno.
155
Eventuali spostamenti delle date anzidette saranno comunicati con congruo preavviso, anche
tramite il sito Internet.
Sarà organizzata anche almeno un’altra speciale mostra-scambio dedicata alle piante
alimentari. Salvo diversa comunicazione le mostre scambio saranno svolte presso l’Orto
Botanico di Lucca. Le mostre-scambio hanno il seguente regolamento:
1) L’accesso alla mostra è consentito ai soci ed ai loro accompagnatori, lo scambio è riservato
ai soli soci.
2) È tassativamente vietata la vendita di piante. Contravvenire a tale norma comporterà
l’allontanamento immediato dalla manifestazione e l’esclusione dalle future edizioni.
3) Nessuno può prelevare piante dai tavoli, o sotto gli stessi, senza il consenso del
proprietario. L’infrazione accertata comporterà l’applicazione del provvedimento di cui al
punto due.
4) Il nome del socio che desidera una pianta dovrà essere scritto sul foglio “Elenco delle
Piante” dal proprietario delle stesse.
5) L’A.Di.P.A. non si assume alcuna responsabilità per eventuali danni, furti od altro a
persone e/o cose durante lo svolgimento della manifestazione.
6) Tutti gli espositori e collaboratori presenti si impegnano a rispettare il presente
regolamento.
d) Serate Verdi, viaggi botanici ed altre iniziative.
L’A.Di.P.A. organizza “Serate Verdi” (conferenze ed incontri su vari temi relativi alle piante
ed alla natura) e viaggi di interesse botanico e culturale.
L’Associazione può promuovere e/o organizzare mostre ed altre iniziative compatibili con gli
scopi sociali e può parteciparvi anche se organizzate da terzi. I soci che si impegnano
liberamente per la riuscita di tali iniziative sono tenuti ad assolvere il loro compito come
promesso.
e) promozione della cultura botanica degli associati.
l’Associazione persegue la promozione della cultura botanica attraverso:
o
o
o
Invito all’uso della nomenclatura scientifica anche nel dialogo tra soci (almeno
famiglia, genere e specie).
Produzione di pubblicazioni.
Invito alla documentazione personale (es. areale di provenienza, tecniche colturali,
USDA zones, dati di località, ecc.) almeno sulle piante possedute e, più in
particolare, su quelle portate agli scambi.
156
o
o
Aiuto all’affinamento delle preferenze botaniche dei soci: questi sono
progressivamente portati al discernimento tra le piante “comuni” e “non comuni”
(ovvero all’atto pratico di non facile reperibilità).
Ogni altra attività utile a tale scopo.
157
Modo di voto
per Statuto e Regolamento Nuovi
Vista la seconda parte del Regolamento, che recita:
“Salvo il caso dell’elezione delle cariche sociali, le votazioni potranno essere tenute, ad iniziativa
dell’Assemblea, che dovrà quindi preliminarmente deliberare al riguardo, non soltanto mediante schede
appositamente predisposte, ma anche per alzata di mano o in qualsivoglia altro modo”,
considerato che non si tratta di elezioni e salvo preliminare delibera di ratificazione
dell’Assemblea dei Soci Straordinaria si considererà approvato o non approvato il nuovo
statuto del 2013 con il seguente modo:
Ogni socio riceverà con l’Index Seminum 2013 una copia del nuovo statuto ed una cartolina
anonima con la quale potrà esprimere la propria eventuale contrarietà a detto nuovo statuto
semplicemente spedendola. Le cartoline non spedite esprimeranno il voto favorevole.
Se le cartoline ricevute il giorno dell’Assemblea dei Soci Straordinaria del 2013 saranno meno
della metà del numero dei soci il nuovo statuto si riterrà approvato.
Quindi:
- chi APPROVA lo Statuto e il Regolamento Nuovi NON SPEDISCE la cartolina
- chi NON APPROVA lo Statuto e il Regolamento Nuovi SPEDISCE la cartolina
Il Presidente
Pasquale Naccarati
I Probiviri
Luigi Adami
Leda Pagni
Maurizio Bedini
158
ELENCO DELLE DITTE CHE PRATICANO SCONTI AI SOCI
Le seguenti aziende, opportunamente interpellate dall’Associazione, hanno deciso di praticare ai
Soci A.Di.P.A. lo sconto percentuale a fianco di ciascuna indicato, alle seguenti condizioni:
1) Lo sconto deve essere richiesto al momento dell’ingresso in azienda esibendo il tesserino di
iscrizione all’Associazione valido per l’anno in corso.
2) Lo sconto non è cumulabile con quello o con quelli di cui il Socio può eventualmente aver
diritto ad altro titolo e non si applica ai prezzi praticati in occasione di promozioni o di saldi.
Antongiovanni Andrea
Via Pierini, 1 – 55060 S. Ginese di Compito – Capannori (LU)
Tel/Fax: 0583 909187; e-mail: [email protected]
website: www.rhododendron.supereva.it
15%
Arbarello Sementi s.n.c.
Sede: Via P. Cossa, 205 – 10151 Torino
Tel.: 011 721061/2, Fax: 011 721063
Succursale: Corso Inghilterra, 17 – 10138 Torino
Tel/Fax 011 4348464
10%
AZ. AGR. DINI s.s.a.
Piante da esterno e da interno, terricci e concimi
Via del Cimitero,13 Filettole (PI)
Sauro Dini Cell. 338 3196286
Matteo Dini Cell. 348 9396523
Azienda Agricola Il Giardino di Livio
Via Provinciale s.n.c. – 56010 Filettole (PI)
Fax: 050 862214; Cell.: Cinzia 339 7608621; Barbara 339 1403149
e-mail: [email protected]
10%
Azienda Agricola Nymphaea Alba
Piante Acquatiche
Via Belvedere, 7 – 56042 Crespina (PI)
Tel.: 050 635187 Cell.: 347 3209761
e-mail: info@nymphaea-alba
website: www.nymphaea-alba.it
per acquisti di piante vive
10%
Azienda Agricola T. Facchini
Via S. Angelo Ferriano, 31
61032 Fano (PS)
Tel. 0368.7377984 – 0721.809048
per acquisti di piante vive
Barni Rose
Via del Casello, 5 - 51100 Pistoia
Tel.: 0573 380464 Fax: 0573 382072 Cell.: 335 499150
e-mail: [email protected]; website: www.rosebarni.it
159
10%
10%
Florovivaista Drovandi Paolo
Via dei Gironi, 2 – 51039 Forrottoli, Quarrata (PT)
Tel/Fax: 0573 735838; Cell.: 368 3808820
e-mail: [email protected]; website: www.drovcactus.it
15%
Le Essenze di Lea
Località Martinoni, 6 – 55010 Spianate, Altopascio (LU)
Tel/fax: 0583 20646 Cell.: 329 0850986
e-mail: [email protected]; website: www.leessenzedilea.com
10%
Museo della Rosa Antica srl
Via Giardini Nord, 10250
41028 Montagnana di Serramazzoni (MO)
Tel/Fax: 0536 939010
e-mail: [email protected] ;
website: www.museoroseantiche.it
15%
Pacini & Baldi srl
Via San Pantaleo, 38/A – 51100 Pistoia
Tel.: 0573 380260 Fax: 0573 382178
Cell.: 348 8296712 e 347 3423896
e-mail: [email protected]; website: www.paciniebaldi.it
18%
Piante MATI
Via Bonellina, 49 – 51100 Pistoia
Tel.: 0573 380051; Fax: 0573 382361
e-mail: [email protected]; website: www.piantemati.it
e-mail: [email protected]; website: www.gruppomati.com
Vivai di Conifere rare
Fattoria Bibbiani – 50050 Limite sull’Arno (FI)
Cell.: 339 7157005; e-mail: [email protected]
website: www.conifererare.it
per acquisti di piante vive
Vivaio Corazza
C.P. 103 – 55045 Pietrasanta (LU)
Tel.: 328.8876941 - e-mail: [email protected]
website: www.vivaiocorazza.com
Acquisti al vivaio solo su appuntamento
35%
25%
10%
Vivaio La Casina di Lorenzo
Via delle Capanne, 12 – 55012 Paganico (LU)
Tel.: 0583 936312; Cell.: 349 6649361
e-mail: [email protected]; website: www.lacasinadilorenzo.com
5%
Vivaio Malvarosa
Via S. Martino, 3 – 95010 Carruba di Giarre (CT)
Cell.: 333 3609481; e-mail: [email protected]
website: www.malvarosa.it
10%
Vivaio Noaro Luciano
Via Vittorio Emanuele, 151 – 18033 Camporosso (IM)
Tel.: 0184 288225
5%