PALM-LANDSCAPE : ESOTISMO E STORIA DEL PAESAGGIO I PRINCIPALI PALM-GARDEN DELLA RIVIERA * PHOENIX PROJECT BIOARCHIVE¶ ABSTRACT Al di là il suo clima mite e le sue manifestazioni sociali, la celebrità internazionale della Riviera è in gran parte legato all'immagine di piante esotiche, in particolare le palme del palmeto storico di Sanremo e Bordighera. Le descrizioni dei romantici, scrittori, poeti e viaggiatori, raffinate opere di pittori e incisori e il prezioso lavoro di fotografi hanno contribuito in modo decisivo a cavallo tra i secoli 19 e 20, a questa reputazione. La fotografia ha alimentato questa particolare immagine, in Europa e nel mondo, con la distribuzione massiccia di cartoline con belle vedute di giardini rigogliosi e suggestive immagini di palme in riva al mare. Nel stesso tempo, un ricco immaginario orientale si difonde con l'avvento di nuove destinazione turistiche. Avviato dai pittori orientalisti nel tardo novecento, la palma delle oasi è centrale per queste rappresentazioni. SOMMARIO Introduzione : il turismo e le palme¶ 1. Bordighera¶ 2. Sanremo¶ 3. Nizza INTRODUZIONE : IL TURISMO E LE PALME Localizzate tra il Mediterraneo e le Alpi, tra la Francia e l'Italia, le regioni litorali che vanno di Nizza a San Remo sono sempre stati un incrocio internazionale. Alla fine del XIXe secolo, la costruzione della ferrovia permise alla borghesia ed all'aristocrazia dell'Europa di raggiungere facilmente la Costa Azzurra francese ed il Riviera italiano. Il loro clima caldo, di cui manifestava la presenza di palme, andava a favorire allora lo sviluppo di un turismo qualificato di "climatérique." I climi caldi sono considerati all’epoca come il solo rimedio efficace contro l'epidemia che devasta tutta l'Europa. E la palma è l'emblema di questi climi. La climatoterapia si basa in effetti su concezioni mediche ereditate dell'antichità. I medici greci avevano attribuito l'assenza di questa malattia in Egitto, alle virtù del suo clima secco e caldo. Come scrivono i medici dell'epoca, occorre "fare per gli uomini ciò che i giardinieri fanno per le piante [che vegetano, cioè dare loro] un'esposizione migliore [e in inverno metterle in una] serra calda ben illuminata. Per tutte le malattie aventi per risultato il raffreddamento dell'organismo, il migliore tonico è il calore, è il sole". La vegetazione esotica della regione, e in particolare la presenza della palma delle oasi dell'oriente, è naturalmente considerata come l'indice per eccellenza delle qualità del suo clima. Grazie all’utilizzo fattone da medici, scrittori e pittori famosi, il palmeto di Bordighera si trasforma in una delle stazioni più famose della Riviera. 1. BORDIGHERA E LA RIVIERA DELLA PALME A Bordighera, si trova uno dei principali promotori dell'introduzione delle palme in Europa, il paesaggista tedesco Ludwig Winter. Il suo Palm-Garden esiste ancora nel vallone del Sasso. Si trattava all'epoca di una delle più ricche collezioni di palme. Ludwig Winter aveva creato qui un vivaio a vocazione commerciale, per l'esportazione delle piante in vasi ed anche un artigianato profano, ispirato per la tradizione locale dell'intrecciatura. Il suo giardino era destinato anche all'acclimatazione delle notizie specie ed al ricevimento del turista. Diffusi largamente dai promotori delle stazioni turistiche nascenti, le palme diventarono da allora il simbolo della Costa Azzurra di cui la passeggiata degli inglesi di Nizza sarà il più prestigioso ambasciatore. Questa invenzione paesaggistica ha più largamente dato nascita ad un'istituzione centrale del mondo moderno: il turismo. Queste regioni sono così all'origine di un modello di paesaggio che si è imporsi nell'insieme del mondo oggigiorno. Assai meno noti purtroppo, perché da sempre poco indagati, sono gli aspetti legati all’origine e l’evoluzione botanica dello storico palmeto di Bordighera e delle pratiche culturali ad esso applicate. Non meglio studiate – ad eccezione di qualche raro contributo – sono sia le fonti documentarie che descrivono l’importanza economica che la coltivazione delle palme ebbe per la Riviera sia quelle potrebbero indicarci le principali destinazioni e il volume dei traffici commerciali in partenza e in arrivo dai porti della Riviera e di Genova. 1.1 IL PALMETO STORICO DEL SASSO Il palmeto di Bordighera e il più settentrionale palmeto di Phoenix dactylifera (latitudine 43° 47'). Secondo la leggenda, sarebbe l’anacoreta e fabbro san Ampelio, il santo patrono di Bordighera, a portare i datteri dall'Egitto nel secolo 400. L'origine del palmetto attuale risale probabilmente al medioevo (epoca della costruzione della città). Nei secoli scorsi, la palma dattilifera assume rilevanza economica forte, costituendo una attività importante per numerose famiglie della città. La celebrità internazionale della Riviera sara in gran parte legato, a cavallo tra i secoli 19 e 20, all'immagine di piante esotiche, in particolare le palme del pameto storico. Il palmetto di Bordighera produceva foglie di palme per le feste religiose ebraiche e cristiane. Il palmeto storico di Bordighera (visita guidata) http://www.italia.listephoenix.com/wp-content/uploads/2011/12/BIOARCHIVIO-2012-Palm-Landscape-Il-palmeto-diBordighera.pdf 1.2 VILLA GARNIER Il principale architetto del ottocento, il francese Charles Garnier, riveste un ruolo importante nella preservazione del paesaggio del palmeto, in occasione della costruzione della sua villa. Se essa occupa una parte importante del luogo, conserva tuttavia la copertura vegetale originale. Charles Garnier, si installa infatti a Bordighera per curare il figlio, colpito dalla tubercolosi. I climi caldi sono considerati all’epoca come il solo rimedio efficace contro l'epidemia che devasta tutta l'Europa. La palma è l'emblema di questi climi. PIU INFORMAZIONI http://www.bordighera.it/storia/approfondimenti/villa_garnier 1.3 GIARDINO WINTER Uno dei principali fautori dell'introduzione della palma in Europa è stato il paesaggista tedesco, Ludwig Winter (1846 - 1912) tedesco di Heidelberg che lavorò con gli Hanbury per sette anni. Il suo Palm-Garten si trova tuttora all’entrata della valle del Sasso, nel cuore dell’antico palmeto di Bordighera. È, all'epoca, la più ricca raccolta di palme. Ludwig Winter crea qui un vivaio a vocazione commerciale, destinato all’esportazione di piantine in vaso e di un artigianato profano ispirato alla tradizione locale dell'intrecciatura. Esso è anche destinato all'acclimatazione di nuove specie e all'accoglienza del turista. Thomas Hanbury, dopo aver acquistato l'incantevole podere della famiglia Orengo situato alla Mortola, iniziò nel 1867 lo straordinario lavoro che avrebbe reso la sua proprietà uno dei giardini più famosi della Riviera. Alla trasformazione partecipò in maniera determinante il fratello Daniel Hanbury, che fornì le basi scientifiche per l'impianto del giardino di acclimatazione, il sogno che i due gentiluomini accarezzavano sin dalla giovinezza. Le prime piante di rose vennero portate nell'autunno e provenivano dal giardino paterno a Clapham Common; contemporaneamente vennero comperate dai vivai Huber a Hyeres, Nabonnand a Golfe-Juan e dal giardino Thuret a Cap d'Antibes. L'anno seguente le piante furono fatte arrivare da Parigi, da Montpellier, da Kew, anche grazie ai rapporti con scienziati, direttori di giardini botanici e commercianti di piante. Già dai primi anni le collezioni di piante sudafricane, australiane e americane attirarono l'attenzione del mondo scientifico a livello internazionale. Le piante dei giardini non venivano solo considerate nel loro aspetto vivaistico ed esotico, ma erano anche oggetto di ricerche farmacologiche e studiate per la loro imporatanza economica. Nel 1868 divenne curatore dei giardini l'agronomo ed architetto del paesaggio Ludwig Winter. PIU INFORMAZIONI http://www.bordighera.it/storia/approfondimenti/lodovico_winter¶ Ludovico Winter e i Giardini Hanbury (Mortola) Sitio ufficiale http://www.giardinihanbury.com/ 2 SANREMO : PALME E VILLEGIATURA Il turismo terapeutico richiedeva lunghi periodi di soggiorno. Gli albergatori e i villeggianti cominciarono a far realizzare, intorno alle ville e alle residenze, giardini privati e parchi pubblici, collezionando piante rare per ricreare ambienti esotici. Vennero così importati vegetali, alberi e palme da tutto il mondo: dalle Canarie al Giappone, dalla Tasmania alla Cina, dalla California al Brasile. 2.1 IL PALMETUM DELLA VILLA ORMOND¶ Il parco di Villa Ormond e ricco di piante esotiche e rare. La moderna strada attuale ha diviso in due il parco originario, in realtà la villa Rambaldi, dove il dottor Ormond, ricco imprenditore svizzero e la moglie Marie Margherite Renet, poetessa francese, abitavano. Acquistata dal Comune nel 1930, il parco venne reso pubblico. Il giardini di Villa Ormond a Sanremo hanno un andamento “a stanze” con ambienti vegetali molto caratterizzati: palmeto, cedri, zona dei ficus, mentre la parte centrale si rifà al tipico giardino all'italiana. Le piante più significative sono quelle raggruppate nel “palmetum”. E anche possibile ammirare il “Giardino Giapponese“, ispirato alla filosofia Zen, frutto del gemellaggio della città ligure con quella giapponese di Atami, con flora originaria del mondo giapponese. PIU INFORMAZIONI¶ Leggere l'articolo ¶ http://www.info-sanremo.com/villa-ormond.html¶ Elenco delle palme di Sanremo http://www.italia.listephoenix.com/wp-content/uploads/2011/12/BIOARCHIVIO-2012-Palm-Landscape-Il-palmeto-diSanremo.pdf I PRINCIPALI PARCHI E GIARDINI DI SAN REMO VILLA ZIRIO http://www.cg06.fr/fr/decouvrir-les-am/decouverte-touristique/les-routes-a-theme/route-jardins-riviera/jardinspar-villes/san-remo/villa-zirio/ VILLA NOBEL http://www.cg06.fr : villa-nobel PASSEGGIATA DEL’IMPERATRICE http://www.info-sanremo.com/passeggiata-imperatrice.html 3 NIZZA : LA PASSEGGIATA DEGLI INGLESI PIU INFORMAZIONI Articolo in preparazione