NUDA STORIA MONDIALE

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Bani
Roberto
Niccolò
Bani
NUDA STORIA MONDIALE
Culture, Nazioni e Sistema Mondo
Prof. Roberto Bani
indirizzo: via Mantignano 55 – 50142 Firenze
telefono: 055 784324 // 349 7320209,
casella e-mail: [email protected]
Non sono che un umile cercatore della verità,
risoluto a trovarla
M. Gandhi
In copertina
Cristoforo Colombo a San Salvador - 12 ottobre 1492
Torri Gemelle al World Trade Center – 11 settembre 2001
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Comunità e Singolo - Interno e Esterno
MENTE idee
parole
dialoghi CULTURA
PSICHE motivazioni
azioni
relazioni SOCIETÀ
Indice
Società
Culture
6. Culture, Nazioni e Sistema Mondo
Esplorazione e Colonialismo
America Latina
America Anglica
Stati Uniti
Area Anglica
Area Islamica
Turchia
Paesi Arabi
Area Africana
Area Gialla
Sopraffazione
Verità
Sunto 7: Come la Fede Condiziona Politica e Economia
(Premesse, Europa, Mondo, Prospettive)
Può restare utile consultare gli schemi in fondo al libro:
S3: Storia Comparata di Società, Potere, Pensiero
S4: Regimi Politici
6
CULTURE, NAZIONI
E
SISTEMA MONDO
Esplorazioni e Colonialismi
STORIA
Curiosità e spirito d’avventura spingono a uscire dai giorni, dai fatti
usuali cui si è abituati per esplorare il nuovo, per andare a eventi, luoghi
e genti diverse; sono nella natura dell’umanità e si concretizzano in
scoperte geografiche con conseguenze talora solo conoscitive ma
spesso di ampia portata economica e sociale. Ignoti naviganti cretesi,
fenici, greci spinti da interessi mercantili esplorarono il mediterraneo e
il mar nero, come fecero i polinesiani in oceania, gli arabi nell’oceano
indiano e i cinesi nei loro mari. Le esplorazioni a noi note partono
dall’Europa e si distinguono in tre fasi: la prima si svolge soprattutto in
Atlantico, la seconda riguarda l’America, ultima è la perlustrazione
minuziosa dell’intero pianeta.
Esploratori in Atlantico
Antichi
Annone di Cartagine 400 a.c Africa atlantica
Pitea di Massilia
240 a.c. Mare del Nord
Vichinghi Floki
860
Islanda
Erik il Rosso
982
Groenlandia
Leif Erikson
1001
Terranova
Italiano
Marco Polo
1275
Cina
1488
C. Buona Speranza
Portoghesi Bartolomeo Diaz
Vasco da Gama
1498
India
Spagna
Portogallo
Portogallo
Spagna
Spagna
Spagna
Spagna
Inghilterra
Esploratori in America
Cristoforo Colombo
1492 Caraibi, America
Amerigo Vespucci
1499 Sud America
Vasco de Balboa
1513 Panama, Pacifico
Ferdinando Magellano 1519 Giro del Mondo
Hernan Cortés
1518 Messico
Francisco Pizarro
1527 Perù (Inca)
Francisco Coronado
1540 Kansas
Francis Drake
1577 America Pacifica
Inghilterra
Francia
Francia
Russia
Inghilterra
Stati Uniti
Henry Hudson
Samuel de Champlain
Robert de La Salle
Vitus Bering
Alexander Mackenzie
M. Lewis e W. Clark
1609
1604
1680
1725
1789
1804
N.America atlantico
Canada atlantico
Louisiana
Siberia, Alaska
Canada occidentale
U.S.A. occidentali
Francia
Inghilterra
Inghilterra
Stati Uniti
Norvegia
Inghilterra
Norvegia
???
Francia
Inghilterra
Esploratori del Mondo
Louis de Bougainville 1766 Pacifico meridionale
James Cook
1768 Pacifico, N.Zelanda
David Livingstone
1840 Grandi Laghi Africa
Henry Morton Stanley 1877 Bacino del Congo
Fridjof Nansen
1893 Calotta Artica
Robert Edwin Peary
1908 Polo Nord
Roald Amundsen
1911 Polo Sud
William Beebe
1930 Profondità Oceano
Jacques Piccard
1960 Fossa delle Marianne
Edmund Hillary
1953 Everest
Seguirono i colonialismi come occupazioni di terre spesso già
abitate con conseguenti guerre, massacri, vessazioni e sfruttamenti,
spostamento di genti con violenza come la tratta dei neri africani o per
speranza come gli europei alla ricerca di migliori condizioni di vita.
Furono comunque prime forme di struttura mondo e preludio all’attuale
globalizzazione, erano così caratterizzati.
Portoghese iniziato come basi navali mercantili per il lucroso
commercio delle spezie con l’oriente, diventa poi di sfruttamento in
Brasile e Angola..
Spagnolo iniziato con ampi massacri e ispanizzazione forzata dei
nativi cui si imposero lingua, religione e economia, prevale poi
l’esclusivo sfruttamento agricolo minerario con rete viaria terrestre e
navale che spoglia e porta alla madre patria enormi ricchezze.
Olandese sopratutto per basi navali e commerciali dovute alla
Compagnia Olandese delle Indie.
Francese si svolge in due fasi: prima in America dal Canada al
golfo del Messico per le pellicce e in India per le spezie; sconfitta nella
guerra dei sette anni cede tali colonie alla Gran Bretagna ma nell’800
crea un secondo impero coloniale in Africa e Indocina.
Inglese inizia dalla Virginia e piccole colonie con piantagioni di
tabacco, cotone, zucchero, si aggiungono Canada e India tolti alla
Francia, poi Australia, Nuova Zelanda e altro. Dopo l’esperienza della
guerra d'indipendenza americana la Gran Bretagna segue il mero
calcolo economico: creando il Commowelth controlla il commercio con
le ex colonie con ampi vantaggi senza spendere per la loro difesa e
amministrazione. Ciò contribuisce alla sua straordinaria crescita e al
primario ruolo politico nel mondo.
Russo esplorazione affidata allo svedese Vitus Bering cui segue
l’espansione in Siberia fino alla Alaska, con popolamento e
sfruttamento delle risorse minerarie.
Sparsero la loro impronta su tutto il pianeta, definendo di molti
paesi i confini, le città, la lingua. Ma superando questa costatazione
generica e di superficie interessa qui indagare l’intimo condizionante
marchio culturale e sociale nei paesi che verranno e che appare nudo
solo dopo la decolonizzazione, perché l’impronta dei colonialismi è
stata assai diversa. Ha normalmente portato l’imposizione sui nativi di
lingue, religioni, culture e regimi venuti dall’Europa, con metodi
variabili dal massacro alla collaborazione con le istituzioni indigene.
Ciò porta a dividere la geografia in aree europeofile e aree originarie o
che recuperano la loro propria natura non europea, le prime netta-mente
connotate dalle nazioni al cui servizio si mossero gli uomini che
esplorarono, penetrarono e acquisirono quelle zone di mondo. Dalle
nazioni che hanno dato decisiva impronta risaltano le aree
socioculturali Latinofila e Anglofila, tendono a recuperare una loro
originalità i paesi di area Africana, indubbiamente se stesse sono le aree
Islamica e Indiana, particolare la Gialla o estremo oriente.
J.H. Parry, curatore, 1979 Great Adventures That Changed Our World
italiano Le Grandi Esplorazioni Che Cambiarono il Mondo
edito da Selezione dal Reader’s Digest Milano
America Latina
ESPLORAZIONE
Tanti paesi con storie simili formano l’area socioculturale sensibilmente omogenea in quanto trae i connotati dal colonialismo iberico:
alcune figure sono emblematiche della sua origine.
Cristoforo Colombo, nato a Genova nel 1451, nel 1473 migra a
Lisbona in Portogallo da cui compie viaggi mercantili in Irlanda e
Islanda dove deve aver saputo dei vichinghi giunti in Groenlandia.
1480, sposa Filipa da cui ha il figlio Diego, lavora col fratello Bartolomeo come cartografo, matura l’idea della rotta breve per le Indie basate
sulle carte del suocero, su racconti dei marinai e reperti di legno che
giungono da ovest sul mare oceano, com’era detto l'Atlantico. Segue Il
Milione di Marco Polo che narra del Katai e le idee del fisico fiorentino
Paolo Toscanelli sulla rotta percorribile verso ovest. 1483, espone il suo
progetto al re Giovanni del Portogallo che lo rifiuta. 1485, deceduta la
moglie si reca in Spagna e dopo vari tentativi viene ricevuto dai sovrani
Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona ai quali espone il progetto
di navigare fino al Katai o Cina e al Gipango Giappone; i reali girano il
quesito ai sapienti dell’università di Salamanca che lo bocciano. Vive
con Beatrice che gli dà l’altro figlio Fernando ma è ridotto in miseria e
quasi non è in grado di sostentare la famiglia; dopo varie richieste di
udienza sta per recarsi in Francia o Inghilterra.
1 gennaio 1492, sotto minaccia dei cannoni puntati sull’Alhambra l’ultimo re moro di Granada Boabdil s’arrende: la reconquista è
conclusa, la Spagna interamente cristiana è in festa e i reali sono
disposti a finanziare l'impresa, finalmente ricevono Colombo che,
esasperato dalla lunga attesa, fa richieste assai alte tra cui i titoli di
ammiraglio e viceré sulle terre che scoprirà nonché ampi profitti. I
sovrani le trovano eccessive e rifiutano ma quando Colombo se ne va
sdegnoso lo richiamano e accettano le richieste. D’altronde che
dovevano fare: oltre oceano non avevano nulla e tutto avrebbero avuto
seguendo il navigatore, che ha ben visto perché enormi ricchezze
avranno con un onere davvero modesto.
Primo viaggio da Palos de la Frontera dove sono allestite tre
caravelle: l’ammiraglia Santa María è in realtà una caracca, la Pinta
comandata da Alonso Pinzón, la Niña da suo fratello Vicente Yanez
Pinzón. Partono alle sei del mattino del 3 agosto 1492 con rotta alle
isole Canarie da cui il 6 settembre prendono il largo spinte dagli alisei,
venti regolari che spirano da est a ovest. Navigano rivolte al tramonto
per ampi spazi mai percorsi e per oltre un mese senza che si scorgano
terre, poi entrano nel Mar dei Sargassi e le alghe fluttuanti aiutano il
genovese a sostenere che sono indizio di terra vicina. Poi accade
qualcosa fino allora mai osservato, la declinazione magnetica: la
bussola indica il nord magnetico deviando sempre più dal nord
geografico, col rischio di mettere le navi fuori rotta. Questo e la tanta
distanza percorsa spaventano la ciurma che il 10 ottobre si ammutina
ma Colombo riesce a quietarla promettendo che se entro tre giorni non
si avvista terra le caravelle tornano indietro. L’11 un ramo e un fiore
fresco sono raccolti in mare: solo la vicinanza di terre emerse può
spiegare i ritrovamenti; nella notte Colombo vede lontana una luce ma è
alle due di notte di venerdì 12 ottobre 1492 che dalla Pinta Rodrigo de
Triana grida finalmente: tierra!
Al mattino tre navi sono ferme davanti a un’isola delle Bahamas, per i nativi Guanahani, su scialuppe Cristoforo sbarca sulla terra
oltre l’oceano e la bacia; la chiama San Salvador e ne prende possesso
in nome dei reali di Spagna. A lungo resterà convinto di essere giunto
in estremo oriente e forse solo col quarto viaggio avrà il dubbio di avere
scoperto un nuovo continente. Non lo sa ma quel giorno ha regalato
all’umanità la coscienza di poter superare l’oceano infinito, nuove terre
ove migrare, tante ricchezze e il globo renderà ben più piccolo e del
tutto percorribile. Quel giorno Colombo fonda il sistema mondo.
Sono accolti con gran cortesia dai Taino abitanti l'isola, di cui lo
stesso Colombo descrive l’indole pacifica, gentile e generosa. Poi si
dirige a sud e scopre altre isole finché approda a Haiti che chiama
Hispagnola; qui Alonso Pinzón udito di immense ricchezze decide di
fare sue ricerche senza autorizzazione e si allontana. A mezzanotte di
Natale, 25 dicembre, per probabile errore del timoniere ubriaco, la
Santa Maria finisce sul banco corallino; tutto viene salvato ma resta
una sola caravella, perciò l'ammiraglio fa costruire un fortino dove
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