Suore Salesiane dei Sacri Cuori Liceo linguistico 2L LA CELLULA Docente: Valeria Petrizzelli Anno Accademico 2015-16 <<A metà strada tra il mondo infinitamente grande (galassie) e quello infintamente piccolo (atomi) esiste un terzo mondo, quello dell’infinitamente complesso, tipico degli esseri viventi e la biologia è unica proprio perché studia questo mondo>> La cellula è l’unità strutturale e funzionale di cui sono costituiti tutti gli esseri viventi. E’ l’unità minima della vita perché capace di svolgere le funzioni tipiche dei viventi. La scienza che studia la cellula si chiama citologia, dal greco kytos = celletta. Perché si chiama «cellula»? Il botanico inglese Hooke, osservando un sottile strato di sughero sotto un microscopio di sua invenzione vide che era costituito da tante cellette vuote che chiamò appunto «cells». Nell’800, i progressi nella microscopia e numerose altre osservazioni posero le basi per l’ancora oggi riconosciuta «teoria cellulare»: a. tutti gli organismi viventi sono costituiti da una o più cellule; b. la cellula è la più piccola unità di materia vivente che possiede le caratteristiche della vita; c. tutte le cellule derivano da altre cellule. Cosa significa essere vivo? Come fa qualcosa ad essere considerato vivente? Quali sono le funzioni tipiche dei viventi? Tutti i viventi sono composti da cellule. Le cellule sono i componenti di base di tutte le strutture viventi. Alcuni organismi sono costituiti da singole cellule, come i batteri, e sono detti unicellulari, altri da moltissime cellule (come noi umani) e sono detti pluricellulari. Si riproducono. Tutti gli organismi viventi si riproducono in modo sessuato o asessuato. Scambiano materia ed energia. I sistemi viventi sono considerati sistemi aperti in quanto sono in grado di scambiare materia ed energia con l’ambiente circostante. Conseguono uno stato di organizzazione usando l’energia che estraggono dal loro ambiente e questa viene utilizzata per convertire la materia nella forma più adatta all’organismo. Si evolvono e si adattano. Tutti gli organismi viventi si evolvono e si adattano al proprio ambiente. Rispondono all'ambiente. Tutti gli organismi viventi rispondono agli stimoli dell'ambiente in cui vivono. Uno sguardo alle dimensioni… Salvo qualche eccezione, la maggior parte delle cellule non è visibile ad occhio nudo, ma solo al microscopio ottico. L’ordine di grandezza delle cellule è quello dei micrometri. 1 µm = 10-6 m = 10-3 mm http://learn.genetics.utah.edu/content/cells/scale/ Esempio pratico. Se stimiamo che la dimensione di una cellula è di 10 µm quante cellule occorerà impilare per fare una persona di 1 metro di altezza? 100.000 cellule Capite quanto sono piccole? https://www.youtube.com/watch?v=fGaVPIWzeDw ORGANIZZAZIONE GENERALE DI UNA CELLULA • Membrana cellulare pellicola esterna che la protegge e la separa dalle altre cellule, ma allo stesso consente gli scambi tra esterno ed interno. • Citoplasma materiale acquoso gelatinoso che occupa la maggior parte del lume cellulare. • Nucleo (in alcune cellule nucleoide) regione specializzata contenente il DNA della cellula, ovvero la molecola in cui risiede l’informazione genetica. Le cellule si dividono in due grandi gruppi: PROCARIOTI dal greco pro-karyon = prima del nucleo. Sono rappresentate dai batteri unicellulari. EUCARIOTI dal greco eu-karyon = vero nucleo. Possono essere unicellulari come i protisti e alcuni funghi o pluricellulari come i funghi, le piante e gli animali (compreso l’uomo) CELLULA PROCARIOTE Dimensioni: la maggior parte misura tra 1-10 µm Caratteristiche strutturali Le cellule sono circondate da una membrana plasmatica che le protegge e consente gli scambi con l’esterno. La membrana è a sua volta circondata da una parete cellulare costituita da zuccheri e proteine che consente di distinguere i batteri e conferisce loro il carattere patogeno. Alcuni batteri presentano anche una capsula esterna come barriera supplementare. Il lume cellulare è costituito dal citoplasma in cui si trovano, come unici organuli, i ribosomi, piccole strutture adibite alla sintesi delle proteine a partire dagli aa. Il DNA non è circondato da una membrana, ma è solo circoscritto in una regione del citoplasma chiamata nucleoide. Oltre al DNA è presente un plasmide ovvero una piccola molecola di DNA che conferisce caratteristiche aggiuntive al batterio, come per esempio la resistenza agli antibiotici. Esternamente alla cellula possono essere presenti: • pili --> piccole estroflessioni che consentono il trasferimento del materiale genetico tra un batterio ed un altro • flagelli --> estroflessioni più lunghe e meno numerose che consentono al batterio di muoversi e nutrirsi Es. di varie cellule batteriche CELLULA EUCARIOTE Dimensioni: la maggior parte misura tra 10-100 µm (è minimo 10 volte più grande di una cellula procariote) ad eccezione di cellule uovo e cellule nervose di alcuni animali. Cellula animale Cellula vegetale Dal punto di vista biologico i viventi si presentano come strutture modulari date dall’interazione organizzata delle loro cellule. La singola cellula, come l’organismo intero pluricellulare, possono essere considerati dei sistemi poichè, dal punto di vista biologico si presentano come strutture modulari date dall’interazione organizzata delle varie parti che li compongono e che si comportano come un tutto unico poichè legate da complesse relazioni. La cellula è organizzata come un centro di produzione, una fabbrica, dove ogni operaio sa cosa deve fare, esistono le strutture per farlo, le materie prime in entrata, lo smaltimento dei rifiuti, ed è necessario che vi sia energia e che le strutture siano mantenute in ordine. Al suo interno possiamo riscontrare strutture che assolvono a funzioni paragonabili alle funzioni svolte dagli apparati nell’intero organismo (questa analogia è suggerita dal nome “organuli”. Caratteristiche strutturali (comuni a tutte le cellule eucariote) Le cellule sono circondate da una membrana plasmatica che le protegge e consente gli scambi con l’esterno. Il lume cellulare è costituito dal citoplasma in cui si trovano numerose strutture specializzate chiamate «organuli cellulari» alcuni dei quali costituiscono, insieme alla membrana cellulare, il sistema di endomembrane. Il DNA è protetto da una membrana nucleare che lo separa dal citoplasma. Una rete interna di filamenti chiamata citoscheletro costituisce l’impalcatura della cellula. MEMBRANA PLASMATICA MEMBRANA PLASMATICA https://www.youtube.com/watch?v=qu0V-X9D0tA MEMBRANA PLASMATICA E’ una sottile pellicola che circonda il citoplasma e che separa l’ambiente intracellulare da quello extracellulare. La compartimentazione è un elemento di ordine che consente il confinamento delle attività biologiche, ma che non va confuso con l’isolamento: la cellula (negli organismi pluricellulari) non è isolata dal suo contesto, ma è in stretta relazione con le cellule vicine e l’intero organismo. Una delle funzioni fondamentali della membrana è appunto quella di regolare gli scambi con l’ambiente esterno e di ricevere i segnali ormonali. STRUTTURA E’ costituita da un doppio strato fosfolipidico che si dispongono con le teste idrofile verso gli ambienti acquosi (esterno ed interno), mentre le code idrofobe sono rivolte le une verso le altre. All’interno del doppio strato si trovano delle proteine totalmente immerse o semplicemente appoggiate che sono responsabili dei trasporti in entrata o in uscita. Legate a queste proteine possono essere presenti dei polisaccaridi a formare delle glicoproteine che fungono proprio da recettori di segnale es. ormoni. Queste proteine possono muoversi all’interno della membrana che per questo viene definita come un modello a mosaico fluido. Sono presenti anche molecole di colesterolo che invece tendono a stabilizzarne la struttura. Curiosità... Lo spessore medio della membrane plasmatica è di 8 nm (0,008 µm). Ciò significa che per arrivare allo spessore di un foglio di 1 mm devo sovrapporre quante membrane? 125.000 NUCLEO E’ la zona in cui, nelle cellule eucariote, è confinato il DNA, ovvero la molecola in cui risiede l’informazione genetica. Il DNA è normalmente associato a delle proteine a formare la cromatina cioè un ammasso di filamenti che si spiralizzano in cromosomi solo nel momento della divisione cellulare. Il nucleo è delimitato da una membrana nucleare ricca di pori che consentono gli scambi di molecole con il citoplasma. Una regione centrale chiamata nucleolo è responsabile della sintesi dei ribosomi. RIBOSOMI Sono piccoli organuli costituiti da RNA e proteine. Vengono sintetizzati nel nucleolo e si possono trovare liberi nel citoplasma o associati al reticolo endoplasmatico. Sono coinvolti nella sintesi proteica ovvero la produzione delle proteine necessarie alla cellula con le istruzioni provenienti dal nucleo (DNA). SISTEMA DI ENDOMEMBRANE E’ costituito da tre organuli fortemente interconnessi tra loro. • Sono • Si distingue in rugoso e liscio a seconda della presenza o assenza di ribosomi sulla superficie. vescicole provenienti dall’apparato di Golgi che contengono E’ costituito da compartimenti a forma di sacchi enzimi delimitati da membrana. In esso avviene la idrolitici deputati alla sintesi di gran parte delle proteine e dei lipidi digestione delle molecole di scarto del necessari alla cellula che vengono racchiusi in metabolismo cellulare o di molecole vescicole che si dirigono verso il Golgi. dannose. Reticolo endoplasmatico • È costituito da un insieme di sacchi appiattiti impilati l’uno sull’altro e delimitati da membrana, detti cisterne. Accoglie le vescicole provenienti dal RE e funziona come un centro di imballaggio, deposito, modificazione e smistamento. Le vescicole contenenti le molecole mature lasciano il Golgi per dirigersi verso altri organuli o verso la membrana plasmatica. Apparato di Golgi Lisosomi CITOSCHELETRO E’ costituito da una fitta rete di filamenti che si dividono in: microtubuli, microfilamenti di actina e filamenti intermedi. FUNZIONI SOSTEGNO MOVIMENTO COMUNICAZIONE/TRASPORTO Mantiene la forma delle cellule perchè Consente i movimenti delle cellule, la I microtubuli costituiscono dei veri e proprio costituisce una sorta di impalcatura interna in contrazione muscolare, le variazioni di forma, binari sui quali viaggiano le vescicole o gli cui anche gli organuli sono mantenuti in grazie al continuo rimaneggiamento dei organuli che devono essere trasportati da una posizione filamenti parte all’altra della cellula. Microtubuli in verde e filamenti di actina in rosso https://www.youtube.com/watch?v=7sRZy9PgPvg MITOCONDRI MITOCONDRI Rappresentano la centrale elettrica della cellula infatti sono numerosi ed al loro interno si svolge il processo di respirazione cellulare ovvero la produzione di energia grazie ai nutrienti assorbiti e all’ossigeno inspirato. MITOCONDRI Sono delimitati da una doppia membrana: • membrana mitocondriale esterna • membrana mitocondriale interna che si ripiega verso l’interno a formare le cosiddette creste mitocondriali. Lo spazio tra le due membrane è definite spazio intermembrana, mentre il lume prende il nome di matrice mitocondriale. Sono gli unici organelli, insieme ai cloroplasti delle cellule vegetali, ad avere un proprio DNA mitocondriale, insieme ai ribosomi necessari per la sintesi proteica. CIGLIA Hanno la stessa struttura di base dei filamenti del citoscheletro. Sono delle appendici corte e numerose deputate alla locomozione della cellula ed al suo nutrimento poichè il loro movimento sincronizzato consente di convogliare il cibo verso la cellula. Nell’uomo, cellule ciliate si riscontrano a livello dell’apparato respiratorio dove svolgono la funzione di convogliare il muco (che intrappola batteri e particelle estranee) verso la faringe per essere deglutito. FLAGELLI Hanno la stessa struttura di base dei filamenti del citoscheletro. Sono delle appendici lunghe e meno numerose deputate alla locomozione della cellula perchè ruotando su se stessi fungono da organi propulsori per il movimento della cellula. FLAGELLI Nell’uomo le uniche cellule flagellate sono gli spermatozoi maschili che necessitano di muoversi per raggiungere l’ovulo da fecondare. CARATTERISTICHE ESCLUSIVE DELLA CELLULA VEGETALE CLOROPLASTI PARETE CELLULARE VACUOLO Sono organuli contenenti clorofilla, il plasmatica che svolge una funzione di Sono l’equivalente dei lisosomi animali pigmento verde responsabile della supporto e contribuisce a mantenere la perché possono essere sfruttati come reazione di fotosintesi che sfrutta forma della cellula. Le pareti cellulari deposito di materiale di rifiuto, ma l’energia solare per produrre il di cellule contigue sono in anche di sostanze nutritive. In genere è nutrimento necessario alla pianta e a comunicazione tra loro grazie a dei presente un unico vacuolo che occupa tutta la catena alimentare. canali detti plasmodesmi. quasi l’80% del lume cellulare. È una parete esterna alla membrana CLOROPLASTI Come i mitocondri sono avvolti da una doppia membrana e contengono DNA e ribosomi. La clorofilla è contenuta in dischi appiattiti detti tilacoidi che si organizzano a formare delle pile dette grani. Fanno parte di una classe più ampia di organuli definiti plastidi che comprende: • leucoplasti incolori, costituiscono depositi di amido • cromoplasti organuli colorati presenti soprattutto nei petali dei fiori con la funzione di attrarre gli insetti. N.B.: le cellule non sono tutte uguali e non sono isolate tra loro, almeno negli organismi pluricellulari. La rappresentazione presente sui libri di testo è solo un modello generale. Cellula procariote Cellula eucariote vegetale Cellula eucariote animale “Nothing in Biology Makes Sense Except in the Light of Evolution” Dobzhansky (1973) Chi è nata prima, la cellula procariote o la cellula eucariote? Come e quando si è avuto il passaggio da cellula procariote a cellula eucariote? Per capirlo dobbiamo ripercorrere la nostra storia evolutiva. Per i primi 2 mld di anni la vita sulla Terra era dominata esclusivamente da organismi procarioti, ma come hanno fatto le cellule procariotiche – prive di nucleo, mitocondri e organuli – a diventare le cellule eucariotiche che formano tutti gli organismi pluricellulari del nostro pianeta? Il tutto è cominciato con un abbraccio… TEORIA DELL’ENDOSIMBIOSI Circa 2 mld di anni fa un procariote aerobio (capace di utilizzare l’O2) fu inglobato in un procariote anaerobio più grande (probabilmente avvelenato dall’O2). Questo processo di simbiosi portò ad un vantaggio reciproco perchè il procariote aerobio conferiva la capacità di sfruttare l’O2 che via via si stava accumulando nell’atmosfera a scopi energetici ottenendo in cambio protezione. Il procariote aerobio si è ma man evoluto in un vero e proprio organello che oggi chiamiamo mitocondrio. Si è formata così la prima cellula eucariote (animale). Questa, inglobando a sua volta un cianobatterio capace di produzione fotosintetica ha dato origine a cellule eucariote vegetali con l’evoluzione del cianobatterio in cloroplasto. I due principali vantaggi evolutivi degli eucarioti consistettero nell’acquisizione di: - mitocondri organuli capaci di utilizzare a scopi energetici l’O2 che via via si accumulava nell’atmosfera e che era tossico per la maggior parte degli organismi - cloroplasti organuli capaci di compiere fotosintesi Una delle prove della teoria endosimbiotica… PROTISTI Prime cellule eucarioti unicellulari E perchè è avvenuto il passaggio alla pluricellularità e cosa ha comportato? Mentre negli unicellulari (procarioti od eucarioti) una singola cellula deve assolvere a tutte le funzioni necessarie per la sopravvivenza dell’organismo (nutrimento, movimento, escrezione, riproduzione etcc..) negli organismi pluricellulari l’evoluzione ha portato ad una maggiore efficienza grazie al differenziamento cellulare: gruppi di cellule hanno cominciato a dividersi i compiti da svolgere. Cellule specializzate nello svolgere una determinata funzione si associano tra loro a formare i tessuti. Negli organismi superiori, più tessuti si associano tra loro dando luogo ad unità funzionali dette organi (es. lo stomaco è formati da tutti e 4 i tessuti dell’organismo). Più organi cooperano tra loro dando origine a sistemi e apparati che provvedono allo svolgimento di determinate funzioni. L’insieme degli apparati e dei sistemi costituisce l’organismo. Questo livello gerarchico di organizzazione ha conferito agli organismi pluricellulari un vantaggio evolutivo grazie alle nuove opportunità offerte dalla divisione del lavoro cellulare. Perchè le dita si raggrinziscono al mare? O perchè si mettono le zucchine sotto sale? Cercheremo di rispondere a queste domande con il prossimo argomento. IL TRASPORTO CELLULARE La membrana plasmatica svolge una funzione indispensabile per la vita della cellula: consente gli scambi in entrata (di materiale nutritivo) ed in uscita (di materiale di scarto) con l’ambiente esterno. L’ambiente esterno delle cellule è costituito dal fluido in cui sono immerse e prende il nome di liquido intercellulare, mentre il fluido gelatinoso interno prende il nome di citoplasma. La membrana si comporta come una barriera selettiva che consente solo il passaggio di piccolo molecole come H2O, O2, CO2 e ioni, mentre blocca il passaggio di molecole più grandi; è per questo detta membrana semipermeabile. Il passaggio delle sostanze può svolgersi secondo un trasporto: PASSIVO È un trasporto che avviene per semplice diffusione senza che la cellula spenda energia ATTIVO È un trasporto che richiede un apporto di energia da parte della cellula Il trasporto passivo può avvenire per: DIFFUSIONE SEMPLICE DIFFUSIONE FACILITATA Consiste nel libero passaggio di molecole come H2O, O2, CO2 secondo il proprio gradiente di concentrazione: dalla zona dove la molecola è più concentrata alla zona dove è meno concentrata. Es. scambio dei gas tra i capillari e gli alveoli polmonari. Il passaggio è mediato da proteine-canale che aiutano le molecole più grandi ad attraversare il doppio strato fosfolipidico della membrana sempre secondo gradiente di concentrazione. Es. il glucosio (importante in questo caso la funzione dell’insulina) Se per es. la cellula necessita di una sostanza presente all’esterno, ma in concentrazione inferiore rispetto all’interno, questa, secondo gradiente di concentrazione tenderà ad uscire anzichè entrare. La cellula ha così predisposto dei meccanismi per il trasporto contro gradiente di concentrazione che prendono il nome di trasporto attivo proprio perchè viene consumata energia (sotto forma di ATP) per consentire il passaggio delle molecule nel verso necessario alla cellula. Il trasporto di macromolecole e microrganismi non può avvenire attraverso questo tipo di meccanismi, ma avviene grazie a due processi in cui le sostanze vengono dapprima racchiuse in vescicole: ESOCITOSI Consiste nel passaggio di molecole come sostanze di rifiuto o ormoni che devono essere portati al di fuori della cellula. Queste sostanze vengono racchiuse in vescicole che, fondendosi con la membrana plasmatica, riversano il loro contenuto all’esterno. ENDOCITOSI Consiste nel passaggio di molecole complesse verso l’interno della cellula. Queste sostanze vengono man mano racchiuse in vescicole formate dall’invaginazione della membrana plasmatica stessa. FAGOCITOSI E’ un tipo particolare di endocitosi operata per es. da: protisti come le amebe con lo scopo di assumere cibo (funzione nutritiva) fagociti ovvero un tipo particolare di globuli bianchi che appunto fagocitano, ovvero inglobano e distruggono particelle estranee come i microrganismi (funzione di difesa) OSMOSI Il caso particolare della diffusione dell’H2O Supponiamo di avere una membrana semipermeabile che separa due soluzioni a diversa concentrazione di soluto. Il soluto è il componente presente in quantità minore in una soluzione (es. glucosio), mentra il solvente è quello presente in quantità maggiore (in questo caso l’acqua). La soluzione meno concentrata (o più diluita) è detta soluzione ipotonica, mentre quella più concentrata ed è detta soluzione ipertonica. La tendenza della cellula è quella di portare le due soluzioni alla stessa concentrazione cioè ad essere isotoniche, ma essendo la membrana selettivamente permeabile non lascerà passare il glucosio per distribuirsi uniformemente nelle due soluzioni. Come fa la cellula a rendere uguali le due concentrazioni? È l’H2O che potendo diffondere liberamente attraverso la membrana semipermeabile, tenderà a diluire la soluzione ipertonica tanto da rendere uguali le concentrazioni delle due soluzioni. Tre situazioni in cui può trovarsi la cellula... Implicazioni biologiche dell’osmosi nel caso dei globuli rossi... OSMOSI INVERSA E’ un’osmosi forzata a lavorare in senso contrario e viene sfruttata per es. per ottenere acqua dolce da acqua salata (dissalazione) o nei depuratori per uso domestico. http://www.greenme.it/consumare/acqua/9903-depuratori-osmosi-inversa-bufala