A V V I S O S A CR O d e l l a P a r r o c c h i a d i San Marco alle Cappelle di Pisa NA TA LE 20 10 An n o V I n. 25 L A L ETTERA DEL P ORTONE LETTERA AI PARROCCHIANI Cari parrocchiani il Natale che celebriamo e viviamo ci ricorda e rivela sempre la grandezza dell’amore di Dio che “ si fa come noi per farci come Lui”, però dobbiamo fare attenzione a non lasciarci imprigionare dal rito pagano del Natale, come festa che impone i suoi giochi consumistici, che strumentalizza e distoglie da una verità più profonda. Quando si vive questa festa solo esteriormente, quando se ne parla solamente come festa della pace, della bontà, quando essa diventa puro riferimento a dei valori, allora si compie un’opera riduttiva, la mangiatoia viene svuotata di Gesù. Il Natale è un evento accaduto nel seno di una donna, non è riducibile ad un definizione astratta, ad un pensiero interpretabile, ad una opinione personale, perché ci troviamo di fronte ad un fatto oggettivo. “ Il Verbo si è fatto carne ed abita in mezzo a noi”: Il Natale è la nascita dell’Emmanuele, il Dio-con-noi, che si fa presente come Salvatore e Redentore, attraverso il suo divenire uomo; è Dio che si fa umile, che si mostra, che si rende visibile. Tutto questo è in vista di un misterioso scambio, di una mirabile comunione. “ In Lui, oggi, risplende in piena luce il misterioso scambio che ci ha redento:la nostra debolezza è assunta dal Verbo, l’uomo immortale è innalzato a dignità perenne e noi, uniti a Lui in comunione mirabile, condividiamo la sua vita divina” (da un testo liturgico di Gelasio ). Nel quieto silenzio che avvolgeva ogni cosa, mentre la notte giungeva a metà del suo corso, il tuo Verbo onnipotente, o Signore, è sceso dal cielo, dal trono regale Ecco perché, anche noi come i pastori, ci muoviamo dalle nostre case per andare in Chiesa, perché abbiamo bisogno, come loro, di andare verso la Luce. Anche noi siamo capaci di attendere, perché speriamo nel cambiamento, perché attendiamo una Luce che brilli nelle tenebre, perché cerchiamo una nascita che consoli e renda umana l’esistenza. Guai a noi se non attendessimo la luce che illumina il mondo. BUON NATALE E BUON ANNO AI NOSTRI LETTORI La Lettera del Portone Pagina 2 I Magi incontrano Gesù come Salvatore, si sono messi in viaggio perché cercavano Chi potesse rendere piena, equilibrata, lieta e carica di speranza la loro vita. Erano certi di incontrare la Via, la Verità e la Vita. Il Natale esige che ci mettiamo in movimento con la semplicità del cuore, in modo sincero, per incontrare la Speranza che non delude., ma occorre la guida della stella, che indica la strada, che porta a Gesù. Questa stella è la Chiesa che custodisce e annuncia nel tempo e nella storia dell’umanità la verità del Dio fatto uomo, indicando il cammino per incontrarlo. Il Natale, allora, non è semplicemente il ricordo di un evento che si è realizzato duemila anni fa: è piuttosto riconoscere la necessità di incontrare oggi Gesù come Salvatore e Redentore e vivere questo incontro vitale nella Chiesa. Solo in questo modo potrà realizzarsi in noi e intorno a noi la pace promessa agli uomini di buona volontà. Il bambino Gesù avvolto in fasce in una mangiatoia è il segno di questo evento straordinario da cui si evince la grande lezione del Natale: Gesù ci ha testimoniato che Dio è amore inteso unicamente come dono, dono di sé e dove non c’è dono di sé non c’è amore. Ma chi dona non possiede nulla, per questo Dio ha scelto la povertà, perché Egli è dono infinito. Allora non è possibile fare un passo verso il Natale se non proviamo a crescere nell’amore. “ Anche se Cristo nascesse mille e diecimila volte a Betlemme, a nulla gioverà se non nasce almeno una volta nel tuo cuore e nella tua vita – così scriveva Giovanni Papini dopo la sua conversione citando P. Angelo Silesio, frate minore del 1600 – Questo miracolo nuovo non è impossibile; purchè sia desiderato, sia cercato, sia voluto, sia aspettato, purchè si voglia far Natale. Il Natale lo devi volere. Devi voler andare a Betlemme, devi voler scegliere le scelte di Cristo. Il giorno in cui non sentirai più una punta di amarezza e di gelosia dinanzi alla gioia dell’amico o del nemico, rallegrati:perché è il segno che quella nascita è prossima. Il giorno in cui non sentirai una segreta onda di piacere dinanzi alla sventura o alla caduta altrui, consolati perché la nascita di Cristo è vicina. Il giorno in cui sentirai il bisogno di portare un po’ di letizia a chi è triste, o sentirai il bisogno di tendere la mano a chi ha bisogno di te e l’impulso di alleggerire il dolore o la miseria anche di una sola creatura, sii lieto perché l’arrivo di Dio è imminente. E se un giorno sarai percosso e perseguitato dalla sventura e perderai salute e forza, figli e amici e dovrai sopportare l’ottusità, la malignità e la gelosia dei vicini e dei lontani; ma nonostante tutto non ti abbandonerai a lamenti né a bestemmie, ma la povertà la sentirai benedetta e accetterai con animo sereno tutto, esulta e trionfa perché il portento che pareva impossibile è avvenuto. Il salvatore è già nato nel tuo cuore. Non sei più solo. ” Con la speranza che queste riflessioni che ho ricavato da un piccolo libro di Mons. A. Comastri e che ho riproposto in questa lettera siano di aiuto per celebrare e vivere il vero Natale, quello con Gesù Bambino. Tanti Auguri Don Gianluca ARCHIVIO PARROCCHIALE ANNO 2010 BATTESIMI Costa Stella, Fanelli Margherita, Ricchi Alessandro, Tobar-Chafza Giorgio Alessandro, CastilloGrafil Diego, Masoni Alessia. PRIME COMUNIONI Boschi Marco, Cantarano Marco, Cerrai Eleonora, Falleni Giulia, Mandato Camilla, Marcon Andrea, Nannini Lorenzo, Pietranera Adam, Pietranera Daniel, Romagnoli Marco, Salerno Giorgio, Sandroni Tommaso,Turrini Francesco, Vannuccini Alessandra, Ventura Andrea. MATRIMONI Francesco Lettieri e Federica Nencini MORTI Barsotti Rosina (Dic 2009), Puccinelli Renzo, Giusti Eda, Veliz Lidia, Toni Luigia, Andreoni Lorena, Benedetti Ilva, Guidotti Maria Ida, Rindi Salvo, Talisi Paolo, Vaselli Carlina, Geri Luciano, Orsetti Giulio, Mannocci Maria Rosa, Gnesi Maria Aldina, Curri Francesco, Cosci Severina, Lazzari Teresa, Della Rosa Maria, Cantini Giovanni, Dallori Liliana, Farnesi Albertino. La Lettera del Portone PREGHIERA PER LA VITA NASCENTE Signore Gesù, che fedelmente visiti e colmi con la tua Presenza la Chiesa e la storia degli uomini; che nel mirabile Sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue ci rendi partecipi della Vita divina e ci fai pregustare la gioia della Vita eterna; noi ti adoriamo e ti benediciamo. Prostráti dinanzi a Te, sorgente e amante della vita realmente presente e vivo in mezzo a noi, ti supplichiamo. Ridesta in noi il rispetto per ogni vita umana nascente, rendici capaci di scorgere nel frutto del grembo materno la mirabile opera del Creatore, disponi i nostri cuori alla generosa accoglienza di ogni bambino che si affaccia alla vita. Benedici le famiglie, santifica l'unione degli sposi, rendi fecondo il loro amore. Pagina 3 CELEBRAZIONI DEL TEMPO DI NATALE Domenica26 Dicembre La Sacra famiglia Orario festivo Venerdì 31 Dicembre ore 18,00 S. Messa e canto del “Te Deum” (chiesa via Vespucci) Sabato 1 Gennaio Santa Maria Madre di Dio Orario festivo Domenica 2 Gennaio e Mercoledì 6 Gennaio - Epifania Orario festivo Accompagna con la luce del tuo Spirito le scelte delle assemblee legislative, perché i popoli e le nazioni riconoscano e rispettino la sacralità della vita, di ogni vita umana. Guida l'opera degli scienziati e dei medici, perché il progresso contribuisca al bene integrale della persona e nessuno patisca soppressione e ingiustizia. Dona carità creativa agli amministratori e agli economisti, perché sappiano intuire e promuovere condizioni sufficienti affinché le giovani famiglie possano serenamente aprirsi alla nascita di nuovi figli. Consola le coppie di sposi che soffrono a causa dell'impossibilità ad avere figli, e nella tua bontà provvedi. Educa tutti a prendersi cura dei bambini orfani o abbandonati, perché possano sperimentare il calore della tua Carità, la consolazione del tuo Cuore divino. Con Maria tua Madre, la grande credente, nel cui grembo hai assunto la nostra natura umana, attendiamo da Te, unico nostro vero Bene e Salvatore, la forza di amare e servire la vita, in attesa di vivere sempre in Te, nella Comunione della Trinità Beata. BENEDETTO XVI Preghiera per l’anno nuovo Maria, la liturgia consacra a te il primo giorno dell’anno civile. La Madre Chiesa consacra a te, sua Madre, ogni nuovo anno che sorge e addita ai suoi figli ad innalzare lo sguardo a te per implorare la tua benedizione per l’intero l’intero arco dell’anno. Anch’io consacro a te questo nuovo anno e , benché l’ultimo dei tuoi figli, mi faccio ardito e intendo consacrarti consacrarti tutti i miei fratelli sparsi nel mondo, particolarmente quelli che più soffrono: i bambini, gli anziani, i malati, gli abbandonati. Veglia su ciascuno di loro, come vegliasti sul tuo bambino Gesù. La Lettera del Portone Pagina 5 RISTRUTTURAZIONE DELLA CHIESA DI VIA CATTANEO Carissimi parrocchiani, dopo aver rimandato di circa un anno la ristrutturazione della chiesa di via Cattaneo, nella speranza di raccogliere i fondi necessari, adesso questi lavori non sono più procrastinabili se non vogliamo che i danni provocati dalle infiltrazioni d’acqua danneggino irreparabilmente le strutture portanti del tetto, rendendo la nostra chiesa definitivamente inagibile. Ci troviamo pertanto a dover affrontare una spesa molto onerosa, che dovremo finanziare per più della metà facendo conto solo sulle nostre forze. • • • • Dobbiamo ancora pagare l’ultima rata dei lavori di ristrutturazione della facciata e del tetto della casa canonica di via Cattaneo, per un totale di 15.000 euro; il preventivo dei lavori di ristrutturazione del tetto, della facciata e del campanile della chiesa ammonta a 400.000 euro; la raccolta mensile che facciamo in chiesa per i lavori parrocchiali ha portato quest’anno 9.000 euro; la Conferenza Episcopale Italiana ci ha concesso un finanziamento a fondo perduto di 180.000 euro per far fronte ai primi lavori. Rimangono a questo punto scoperti 226.000 euro che dovremo pagare contando solo sulle nostre forze. È quindi inevitabile accendere un mutuo con un Istituto di Credito, che ci consenta di dilazionare i pagamenti in 20 o 30 anni. Allo scopo di rendere sostenibile per la parrocchia il pagamento della rata del mutuo, abbiamo pensato di ristrutturare il secondo piano della casa canonica di via Cattaneo per poter ospitare, a partire dal mese di settembre 2011, degli studenti universitari in cambio di un affitto mensile. Questa ristrutturazione comporta però un’ulteriore spesa di 30.000 euro. Capite bene che il momento è difficile per le finanze parrocchiali. ABBIAMO BISOGNO DEL VOSTRO AIUTO. Per questo, oltre alla consueta raccolta mensile delle offerte, che continuerà, vi proponiamo di aiutarci attraverso: EROGAZIONI LIBERALI È possibile inserire in detrazione dalla dichiarazione dei redditi le erogazioni fatte alla parrocchia: pertanto chi lo desidera potrà richiedermi idonea documentazione da inserire nella propria dichiarazione. PRESTITO SENZA INTERESSI PER TRE ANNI Chi ne ha la possibilità, è invitato a sottoscrivere un prestito alla parrocchia per tre anni, rinunciando agli interessi. L’impegno a restituire il prestito al termine dei tre anni sarà redatto in forma scritta, da me sottoscritto e garantito da una linea di fido bancario. Il taglio minimo del prestito sarà di 500 euro. Nel caso in cui chi ha aderito al prestito si trovi in una situazione di necessità prima della scadenza dei tre anni, potrà fare richiesta di restituzione anticipata, senza alcun onere. In molti casi gli interessi bancari oggi non vengono neppure corrisposti, e comunque non superano mai il 3%. Per fare un esempio, su un importo di 1.000 euro, che vi sarà interamente restituito al termine dei tre anni, potreste al massimo dover rinunciare ad una cifra che equivale a circa 30 euro all’anno cioè a 90 euro complessivi nel trien- Pagina 6 La Lettera del Portone nio. L’impiego di tutto il denaro raccolto (nel rispetto delle norme sulla privacy) sarà gestito dalla Commissione per gli affari economici da me presieduta e la rendicontazione sarà pubblicata con la massima trasparenza sul giornalino parrocchiale. Certo della vostra disponibilità, vi ringrazio in anticipo per la generosità che dimostrerete. Il Parroco Don Gianluca Martignetti Pisa, 8 dicembre 2010 "Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede" (cfr. Col 2,7) Messaggio ai Giovani di Benedetto XVI in preparazione della GMG 2011 A cura di Patrizio Cavedoni Riporto di seguito uno stralcio del messaggio del Santo Padre ai Giovani in preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù 2011 a Madrid: “In ogni epoca, anche ai nostri giorni, numerosi giovani sentono il profondo desiderio che le relazioni tra le persone siano vissute nella verità e nella solidarietà. Molti manifestano l’aspirazione a costruire rapporti autentici di amicizia, a conoscere il vero amore, a fondare una famiglia unita, a raggiungere una stabilità personale e una reale sicurezza, che possano garantire un futuro sereno e felice. Certamente, ricordando la mia giovinezza, so che stabilità e sicurezza non sono le questioni che occupano di più la mente dei giovani. Sì, la domanda del posto di lavoro e con ciò quella di avere un terreno sicuro sotto i piedi è un problema grande e pressante, ma allo stesso tempo la gioventù rimane comunque l’età in cui si è alla ricerca della vita più grande. Se penso ai miei anni di allora: semplicemente non volevamo perderci nella normalità della vita borghese. Volevamo ciò che è grande, nuovo. Volevamo trovare la vita stessa nella sua vastità e bellezza. Certamente, ciò dipendeva anche dalla nostra situazione. Durante la dittatura nazionalsocialista e nella guerra noi siamo stati, per così dire, “rinchiusi” dal potere dominante. Quindi, volevamo uscire all’aperto per entrare nell’ampiezza delle possibilità dell’essere uomo. Ma credo che, in un certo senso, questo impulso di andare oltre all’abituale ci sia in ogni generazione. È parte dell’essere giovane desiderare qualcosa di più della quotidianità regolare di un impiego sicuro e sentire l’anelito per ciò che è realmente grande. Si tratta solo di un sogno vuoto che svanisce quando si diventa adulti? No, l’uomo è veramente creato per ciò che è grande, per l’infinito. Qualsiasi altra cosa è insufficiente. Sant’Agostino aveva ragione: il nostro cuore è inquieto sino a quando non riposa in Te. Il desiderio della vita più grande è un segno del fatto che ci ha creati Lui, che portiamo la sua “impronta”. Dio è vita, e per questo ogni creatura tende alla vita; in modo unico e speciale la persona umana, fatta ad immagine di Dio, aspira all’amore, alla gioia e alla pace. Allora comprendiamo che è un controsenso pretendere di eliminare Dio per far vivere l’uomo! …. …c’è una forte corrente di pensiero laicista che vuole emarginare Dio dalla vita delle persone e della società, prospettando e tentando di creare un “paradiso” senza di Lui. Ma l’esperienza insegna che il mondo senza Dio diventa un “inferno”: prevalgono gli egoismi, le divisioni nelle famiglie, l’odio tra le persone e tra i popoli, la mancanza di amore, di gioia e di speranza. Al contrario, là dove le persone e i popoli accolgono la presenza di Dio, lo adorano nella verità e ascoltano la sua voce, si costruisce concretamente la civiltà dell’amore, in cui ciascuno viene rispettato nella sua dignità, cresce la comunione, con i frutti che essa porta. …l’insieme dei valori che sono alla base della società proviene dal Vangelo – come il senso della dignità della persona, della solidarietà, del lavoro e della famiglia Cari amici, costruite la vostra casa sulla roccia, come l’uomo che “ha scavato molto profondo”. Cercate anche voi, tutti i giorni, di seguire la Parola di Cristo. Sentitelo come il vero Amico con cui condividere il cammino della vostra vita. Con Lui accanto sarete capaci di affrontare con coraggio e speranza le difficoltà, i problemi, anche le delusioni e le sconfitte…..impegnatevi a rispondere con responsabilità alla chiamata di Dio, diventando adulti nella fede. Non credete a coloro che vi dicono che non avete bisogno degli altri per costruire la vostra vita! Appoggiatevi, invece, alla fede dei vostri cari, alla fede della Chiesa, e ringraziate il Signore di averla ricevuta e di averla fatta vostra! Cari giovani, la Chiesa conta su di voi! Ha bisogno della vostra fede viva, della vostra carità creativa e del dinamismo della vostra speranza. La vostra presenza rinnova la Chiesa, la ringiovanisce e le dona nuovo slancio. AVVISO SACRO Pagina 4 La Lettera del Portone San Vincenzo de’ Paoli CHI SIAMO Uomini e donne, giovani ed anziani, di ogni razza e condizione che, in un comune Cammino Spirituale, uniscono le loro forze per aiutare chi si trova in condizione di sofferenza morale o materiale. DA DOVE VENIAMO In risposta ad un rimprovero che veniva comunemente mosso ai cris t i a n i : “Mettete in pratica ciò che predicate!”, Federico Ozanam (studente ventenne della Sorbona di Parigi) ed un gruppo di suoi compagni, andarono a visitare i poveri nelle loro soffitte, portarono pane, abiti, amicizia e interessamento. Questo coraggioso gruppetto volle come patrono il santo francese che aveva sensibilizzato il mondo ai problemi sociali : Vincenzo de’ Paoli. Nacque cosi, nel 1833, la Società di San Vincenzo de’ Paoli. Ai tempi di Ozanam, l’ordinamento sociale non prevedeva quasi nessuna forma di assistenza ed un gran numero di adulti e bambini vivevano lavorando in condizioni disumane. Da allora le condizioni sono mutate, ma sempre nuove miserie si annidano tra le pieghe di questa società apparentemente garantita: c’e’ sempre chi non ce la fa, perché non ha la testa, non ha salute, non ha fortuna. Rinnovo adozioni a distanza Anche quest’anno Leena John Karaukaparamprl del Kerala (India) di 6 anni, Hawwi Kebeben Yadeta dell’ Ethiopia , 6 anni e Wayesa Burayu Bayisa dell’ Ethiopia , 9 anni, riceveranno il vostro contributo economico che garantira’ loro un altro anno di serenita’. Le offerte per il rinnovo dell’adozione sarranno raccolta durante la messa notturna del S. Natale. Un grazie di cuore da parte di questi nostri fratelli ‘di lontano’. Un grazie anche all’Incoop del quartiere San Marco che generosamente ci consegna quei prodotti alimentari che vicini alla loro scadenza vengono ritirati dai banconi di vendita e che sarebbero destinati a finire nella spazzatura E’facile Entrare a far parte della S. Vincenzo è facile: è sufficiente il desiderio di aiutare concretamente chi è in difficoltà. Questo aiuto lo si può dare anche individualmente; noi crediamo però che “uniti” da profonda amicizia, si possa aiutare meglio e di più.