Natale 2012 - Arcidiocesi di Messina

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Natale 2012
“Appare la stella, s’apre il cammino”
Messaggio dell’Arcivescovo
Miei cari fratelli e amici, permettetemi ancora di entrare
nelle vostre case per portarvi l’espressione dell’affettuosa
vicinanza, l’augurio fraterno e l’invito a vivere il Natale nel
segno della luce e della speranza.
È drammaticamente vero, viviamo tempi difficili: ci
preoccupa non poco la situazione in cui versano le istituzioni
cittadine, la chiusura di attività commerciali e lavorative, lo
stato di precarietà di molti lavoratori; ci angustiano i luoghi
del bisogno, sempre più numerosi, che sono le case delle
nostre famiglie, per l’assenza di lavoro, i mutui, gli affitti,
diventati spesso ostacoli invalicabili. Lo sgretolarsi di nuclei
familiari, lo stato di abbandono degli anziani e degli
ammalati, l’emarginazione e lo sfruttamento degli immigrati,
la recrudescenza di fatti mafiosi e malavitosi, il dilagare della
violenza, dell’illegalità e della volgarità, la percezione di
impotenza e di insicurezza di tanta gente, contribuiscono
non poco a minare la speranza.
Eppure il Natale è memoria di un evento carico di
gioia e di liberazione: “è apparsa la grazia di Dio, che porta
salvezza a tutti gli uomini”. A Betlemme, Dio è venuto in mezzo
a noi, si è fatto uno di noi: “Non temere, dunque,… non lasciarti
cadere le braccia… il Signore in mezzo a te è un salvatore potente”.
Non siamo soli, fratelli, a lottare contro le difficoltà e le
avversità. Il Natale ci insegna a confidare nel Signore, ma
anche a valutare la crisi come opportunità, a rivedere cioè il
nostro stile di vita e ridisegnare gli ideali per cui vivere, “a
vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà” (San
Paolo nella lettera a Tito).
Urge, miei cari amici, un sussulto morale e
spirituale, personale e collettivo, per non cedere alla
rassegnazione, per non smarrire i valori e le azioni che meglio
esprimono la dignità umana: la fiducia e la speranza, la
condivisione e la partecipazione, la solidarietà e la fraternità.
Non possiamo escludere, infatti, tra le cause della crisi
globale, il ripiegamento su se stessi, la chiusura nei propri
interessi e l’esclusione degli altri dalla propria vita. E’ urgente
coltivare la consapevolezza e l’impegno per il bene comune,
costruire uno stile di vita più sobrio, solidale e pacifico; gli
altri, l’anziano e l’ammalato, il povero e l’immigrato, non
esistono per toglierci qualcosa, ma per essere accolti e amati.
Il Bambino Gesù adagiato sulla mangiatoia non è
semplice icona; è il dono di un Dio che non si dimentica di
noi, che vive in mezzo a noi, che cammina e soffre con noi. Il
Figlio di Dio, fattosi uomo, ci ricorda che la dignità
dell’uomo non può essere calpestata dallo spread,
dall’economia selvaggia, dalla finanza irresponsabile e dalla
cattiva politica. Ogni cosa deve essere ripensata e
riprogettata collocando al centro la persona e i suoi diritti
inalienabili.
La stella che appare ed apre il cammino dei Magi
traccia la strada da seguire: camminare “nella luce” e non
nelle “tenebre”, perseguire con coraggio l’ideale del bene e del
giusto, rispettare sempre la dignità dell’uomo, credere e
lavorare per una nuova umanità, fondata sui valori
evangelici della gratuità e della fraternità.
Auguri di tutto cuore
Buon Natale e Felice Anno nuovo.
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