/ IL GIORNALE DEL GUARINO VERONESE / GUARINEWS FEBBRAIO 2016 | NUMERO 2 DELL ’ A .S. pag. 3 / / pag. 7 // S O. RI OMMA SCUOLA 3. QUANTO GUARINO SEI? 5. LE DIECI APP DELLO STUDENTE DISPERATO. 7. LA VERA STORIA DI ALCESTI. OPINIONI 8. MY AUSTRALIAN GUARINEWS. /Docente Responsabile/ Prof. Damiano De Facci. /Direttore/ Benedetta Pozza. /Articoli/ Alberto Ferro, Elisabetta Ciavarella, Anna Ferro, Davide Avogaro, Sofia Guidorizzi, Giovanni Bertagnin, Vittorio Ruffo, Gorgo Rahman, Giacomo Pandolfi, Marika Olivieri, Enrico Sartori. EXPERIENCE. 10. A TU PER TU COL SINDACO. /Disegnatori/ Diletta Bertagnin (copertina), Camilla Bertagnin, Anna Ferro, Andrea Curti. CULTURA /Impaginazione/ Alberto Ferro. 12. BLACKSTAR. 15. LE SCOPERTE /Ringraziamenti/ Sandro, il Preside. SCIENTIFICHE DEL 2015. 17. IL RITORNO DEI GUNS N’ ROSES. 18. LA REDAZIONE CONSIGLIA... GIOCHI 19. OROSCOPO DEL MESE. 20. SUDOKU | ROMPICAPI. C ari lettori, spero abbiate apprezzato il lavoro svolto precedentemente e mi auguro possiate trovare interessante e piacevole anche questo numero. Grazie all'ultimo sondaggio, la redazione ha riscontrato che solo una parte degli studenti del Guarino legge il giornalino, vorrei riuscire a cambiare questo dato statistico, perché questo è un progetto degli alunni che andrebbe maggiormente apprezzato dagli studenti stessi, a mio parere. Ringrazio tutti i membri della redazione che hanno partecipato attivamente alla realizzazione di questo numero. Benedetta Pozza, 4a A. /Quanto Guarino s ei ?/ “G uarini” è un termine solitamente usato per chiamare noi, gli studenti di questa scuola. Nota da acculturati: questo nomignolo non è solo un’invenzione di un nerd, ma il vero pseudonimo dei discendenti del nostro amato Varino da Verona. L’idea di disegnare il ritratto del “Guarino medio” attraverso le ricerche sociologiche amatoriali del GuariNews fa riflettere. Avere un nome che ci accomuna tutti ci fa sembrare parte di una setta intellettuale, o di una nazione, per essere più politicallycorrect. La popolazione di questo istituto è davvero così coesa e dedita alla propria “patria” da meritarsi un nome? Cosa significa essere un “Guarino”? Il GuariNews è qui per svelare a tutti verità scomode. Eccoci, dunque, alla nostra seconda indagine, condotta, stavolta, su un campione di 187 studenti. Vediamo cosa ne è emerso, questione per questione. Leggi il giornalino d’istituto? Questa è la domanda che indubbiamente ha terrorizzato più di tutte le altre gli intervistati, dovendo rispondere ad uno della redazione. Abbiamo constatato, infatti, che ben il 57% degli studenti NON legge il GuariNews; nei casi più interessanti, la sua esistenza è del tutto ignorata. Possiamo affermare, dunque, che per chi vuole diventare famoso è inutile ambire ad entrare nella redazione. Partecipi alle attività extra-curriculari della scuola? Dai dati emerge che siamo ben distribuiti tra chi partecipa alla scuola solo di mattina (49%) e chi, invece, si interessa anche ai diversi progetti che si svolgono fuori dall’orario delle lezioni (51%). Questi ultimi si sono, comunque, dimostrati in maggioranza, anche se molto timidamente. Partecipi attivamente 3 S C U O L A S C U O L A all’organizzazione del progetto teatrale di fine anno? (il progetto comune a tutti gli indirizzi) La percentuale di entusiasmo più bassa si è rivelata proprio su questo punto, infatti solamente il 38% degli intervistati si è detto un collaboratore attivo all’interno del progetto. Sebbene la stragrande maggioranza degli studenti partecipi allo spettacolo vero e proprio, quelli che si interessano direttamente alla sua messa in atto paiono molti meno. A quante assemblee d’istituto partecipi, in media, su cinque? Le assemblee d’istituto sono l’unico evento che vede riunirsi l’intero Guarino, un’occasione che il “Guarino orgoglioso” non dovrebbe mai lasciarsi sfuggire. Il risultato della ricerca, in questo caso, descrive un tasso di partecipazione alla vita scolastica altissimo: gli intervistati, in media, partecipano a quattro assemblee e mezzo (4,45) su cinque! Le assemblee d’istituto sono, quindi, un momento che gli studenti generalmente non vogliono mancare; poi, da qui a dire che lo facciano per spirito di gruppo, ne passa. Che voto daresti da uno a cinque al Guarino? Quanto sei soddisfatto della tua scelta scolastica? Qui gli alunni si sono dimostrati meno positivi. Il voto che è stato dato complessivamente all’istituto è di 3,75 punti su cinque. Per riportarci ad un sistema di misura che, purtroppo, ci è molto più familiare, dovremmo parlare di un sette e mezzo: di certo un voto da non buttare, ma nemmeno così brillante... Volendo tirare le somme, possiamo affermare che questa ricerca abbia riportato dei risultati perlomeno inte- 4 r e s sa n ti, a llo stesso tempo un po’ amari. Certo, nessuno si aspetterebbe mai che tutti gli studenti abbiano un legame profondo con il proprio istituto, ma è chiaro come la tendenza non si avvicini nemmeno a questa prospettiva. Forse, allora, le domande che ci hanno spinto ad intraprendere questo sondaggio non sono poi così assurde o metafisiche. Quello che probabilmente tiene e terrà ancora basse queste stime (che non hanno in assoluto la pretesa di essere scientifiche) è la mancanza di una certa dose di entusiasmo: non quello che fa perdere la testa, ma magari quello più costruttivo e sociale. Per dirla in parole povere, fare qualcosa non perché dovrebbe fruttare “crediti” (per quel che possono valere...), ma perché si vuole creare qualcosa di bello. Certo, la cosa può sembrare stupida a più di uno, perché è inutile, ma è questa, alla fine, la sua caratteristica fondamentale. Sempre ammettendo che ai Guarini interessi essere dei Guarini, per essere un gruppo unito bisognerebbe, innanzitutto, non pensare indifferentemente e solo alla propria rendita, credere che molte attività inutili sono in realtà ricche per sé e per tutti. E’ anche vero, però, che questo spirito andrebbe necessariamente accompagnato da una visione molto ampia del concetto di “scuola”... Alberto Ferro, 5a G. Ricerca condotta da Benedetta Pozza, 4a A Mattia Bogoni, 5a G Elisabetta Ciavarella, 5a G e Alberto Ferro, 5a G. Dieci a pp che ti miglior farann are no o t evolme nte i m ento sc (e l’util o l izzo de astico l pollic e oppo nibile) ! il rend E ’ risaputo come, tra le fonti di distrazioni più subdole e comuni durante lo studio, il cellulare occupi uno dei primi posti. Il suo essere trasportabile ovunque e l’opportunità che ci offre di mantenerci in contatto con chiunque fanno spesso sì che quei “due minuti per rispondere ad un messaggio” diventino due ore, facendoci completamente perdere la concezione del tempo e di conseguenza tempo prezioso per sbrigare le faccende scolastiche. Eppure, se utilizzato nella maniera giusta, il cellulare può diventare una fonte di conoscenza inesauribile e un alleato nei lunghi pomeriggi di studio che deve affrontare il liceale medio. Forest: Stay Focused Forest è un’app che aiuta a mantenere la concentrazione. Ogni volta che si necessita di rimanere concentrati per un determinato lasso di tempo si “pianta” un albero virtuale nella Foresta, mentre si prosegue il proprio lavoro questo albero crescerà e ogni qualvolta si deciderà di prendere in mano il cellulare ed uscire dalla app per controllare una notifica di Facebook o rispondere ad un messaggio su Whatsapp il nostro albero morirà. Inoltre si può compilare una cosiddetta Blacklist dove verranno annotati i principali siti dai quali ci si deve tenere lontani durante lo studio. P o m o d o r o: s e sei un procrastinatore abituale questa è l’app giusta per te, infatti è ideale per aumentare la produttività restringendo i tempi di lavoro. La pomodoro technique funziona ciclicamente: si alternano 25 minuti di pura concentrazione a 5 minuti in cui ci si può concedere una sbirciatina ai social. Il nostro cervello, essendo quindi Evernote: se sei uno studente particolarmente impegnato questa app sarà la tua salvezza perché avrai la possibilità di annotare tutti i tuoi impegni, le idee che ti vengono in mente o le liste di cose da fare e averle sempre a portata di mano quando avrai bisogno di consultarle o spuntarle. Memrise: è l’app ideale per imparare nuove lingue o per rinforzare la conoscenza di un particolare idioma di cui si possedevano già le basi. Questa app si 5 S C U O L A S C U O L A basa sul processo di Visual Thinking proponendo le cosiddette Mems, delle immagini che accompagnano le parole e che aiutano a consolidarne l’apprendimento. Come un vero e proprio giardino, il programma vi chiederà di annaffiare di tanto in tanto i semini delle parole che avete piantato (metaforicamente nella vostra mente), per eseguire un veloce ripasso. Rainy Mood: studiare con la musica può risultare meno noioso, ma spesso capita che veniamo catturati dalla melodia o dalle parole della nostra canzone preferita e perdiamo completamente il filo di ciò che stavamo svolgendo. Questa app può essere un’alternativa strumentale alle nostre playlist poiché riprodurrà il suono della pioggia, spesso risultato favorevole alla concentrazione. Coffitivity: con questa app, invece, verrai trasportato all’interno di un vero e proprio coffee shop e verranno riprodotti per te una serie di suoni che faranno aumentare la tua concentrazione. Mindly: se sei una persona che ha bisogno d i m e t te r e i n ordine le proprie idee questa è l’app perfetta per te perché ti aiuterà ad organizzare, in modo vero e proprio, la tua mente. Ideale per creare mappe concettuali, strutturare concet- 6 ti, fare riassunti, preparare discorsi e pianificare programmi. MalMath: se la matematica è il tuo tallone d’Achille questa app potrebbe essere il salvagente adatto per navigare nel mare infinito di numeri. Infatti permette di risolvere quasi tutti i tipi di equazioni, dalle più semplici di primo grado, sino allo svolgimento di limiti e derivate, con la possibilità di visualizzare i grafici dei propri esercizi. Todoist: applicazione che ti aiuterà a stilare la lista delle cose da svolgere nell’arco d e lla g i or n a ta , settimana o mese, aiutandoti a rendere più efficiente la pianificazione del tuo tempo. Momentum: infine, non un’ app ma un’estensione di Google Chrome che renderà lo Screensaver del tuo pc più invitante allo studio. Elisabetta Ciavarella, 5a G. *** La vera di Alce L a storia di Alcesti ebbe inizio quando Zeus costrinse Apollo, che aveva osato sfidarlo, a servire per un anno il re Admeto, re di Fere. Allo scadere dell’anno, Apollo è colmo di gratitudine verso Admeto, che lo ha sempre trattato bene. E l’occasione per sdebitarsi non tarda ad arrivare: le Moire, divinità preposte alla vita degli uomini, decretano che Admeto deve morire. Apollo ottiene dalle Moire di posticipare la data della morte di Admeto. In cambio, tuttavia, dovrà morire qualcun altro. L’unica che accetta di sacrificarsi per lui è l’amatissima sposa Alcesti, la quale compie l’atto supremo chiedendo soltanto al marito che la sua Casa non passi nelle mani di un’altra donna. Admeto, affranto dal lutto, è infine soccorso da uno dei suoi ospiti, Eracle, il quale riporta Alcesti alla vita. Questa Alcesti risuscitata è inizialmente velata e per tre giorni non potrà parlare. Perché Eracle compie l’atto eroico di riportare in vita la moglie del suo ospite? Perché ella non potrà parlare? Compiuti i tre giorni, quali parole proferirà? E qual è il senso dell’intera vicenda? storia sti. dea “Alcesti”, su un testo del professor Dionisio Zamperini dal titolo “La vera storia di Alcesti – La morte come scambio”, che si propone di fondere assieme una molteplicità di espressioni artistiche (parola, recitazione, danza, musica) per ricreare le atmosfere della tragedia antica, pur senza perdere di vista il fatto che essa si mescola al gusto contemporaneo. Un’attenzione particolare è riservata infine allo studio, alla progettazione e alla realizzazione dei costumi e delle scenografie ad opera del gruppo di attrezzisti coordinati dalla professoressa Annamaria Bertagnin. A ciascuno dei lettori e delle persone che questi porteranno con sé è rivolto un invito caloroso alla rappresentazione dello spettacolo, prevista per il giorno 31 Marzo presso il Cinema Teatro Centrale di San Bonifacio; invito che si accompagna all’investitura del compito di contribuire alla buona riuscita dello spettacolo attraverso la partecipazione numerosa. Anna Ferro e Davide Avogaro, 5a H *** È a partire dalla riflessione su queste ed altre domande che prende avvio il P r o ge tto Te a tro C la s si c o , ch e quest’anno porterà sulla scena una rielaborazione della tragedia euripi- 7 S C U O L A n a i l a r t My Aus ience. exper OS P I N I O N I ono partita all’inizio di luglio e sono tornata alla fine di settembre. L’Australia è stata una scelta molto facile, quasi scontata, perfetta per fare un’esperienza totalmente nuova. La scelta impulsiva si è rivelata un successo fin dall’inizio, nonostante le 26 ore di volo intervallate da scali che potevano durare 4 o 19 ore, nonostante l’arrivo in condizioni critiche come sonno, stomaco in difficoltà, fuso orario di 8 ore avanti, persone nuove, posto nuovo. Ero pur sempre viva e avevo superato la prima fase del viaggio (cosa da non dare per scontata). 8 Le 12 settimane successive sono state un crescendo di felicità: gli australiani vivono in un mondo a parte in cui si va a fare la spesa in pigiama, si cammina scalzi per la strada, si guarda l’alba vicino a due canguri che litigano e il tramonto con una rana velenosa. Come si può non sentirsi stimolati in posto così? Durante il mio soggiorno ho avuto modo di vivere come loro ed è stato particolarmente interessante scoprire il funzionamento scolastico di questo paese. L’anno scolastico si divide in “terms” di 3 mesi ciascuno, intervallati da due settimane di vacanza, per un totale di 4 trimestri dopo i quali ci sono le vacanze estive della durata di 2 mesi (dicembregennaio). La giornata scolastica comincia alle 9a.m e finisce alle 3p.m, in cui si fanno 4 ore di lezione ognuna intervallata da circa 30-40min di pausa. Il tutto si svolge all’aperto, là il buon tempo è costante ma si è anche registrato il maggior numero di cancro alla pelle che rende necessario fissare tra le prime regole, scolastiche e del buon vivere, l’obbligo della crema solare. Alcune lezioni, invece, vengono svolte in aula perché si usano attrezzature che richiedono elettricità: la classe “television & new media” , arte, cucina, chimica o quando si registra con la classe di musica. Per quanto riguarda le materie la scelta è di oltre 20-25 materie tra cui ne vanno selezionate 6, con il solo obbligo che due siano inglese e matematica con un livello a scelta, e ogni materia ha una media di 3 ore a settimana (che va da lunedì a venerdì). Molto gettonate sono le materie umanistiche come arti visive, musica, teatro, oppure quelle sportive o pratiche come cucina, fotografia, zoologia, un po’ meno quelle scientifiche tra cui biologia, chimica, fisica che comunque vengono affrontate in modo completamente diverso da quello adottato dal nostro sistema scolastico, con una percentuale molto alta di prove pratiche ed esperimenti organizzati e attrezzati nel miglior modo possibile. viene vista come luogo in cui si impara ad esprimersi individualmente e in un gruppo prima di essere il luogo in cui si assorbono più nozioni possibili, e questo è coerente al tipo di società che ha una serie di priorità mantenute nella vita di ogni giorno. Ci sarebbero moltissime altre cose da dire e raccontare, ma una cosa importante che mi sento di poter dire, in conclusione, è che non si è mai troppo giovani o troppo vecchi per scoprire, ogni piccola apparentemente insignificante cosa può stravolgere l’andamento della vostra vita. Sofia Guidorizzi, 4a A. *** Ciò che ho colto maggiormente della scuola australiana è che cerca di mantenere il clima sempre “rilassato” e propositivo, nel senso che la scuola 9 O P I N I O N I tu r e p u t A . o c a d col Sin Carta d'identità. Nome: Giampaolo Provoli. Professione: Sindaco di San Bonifacio O P I N I O NA I - Vicepreside del Guarino Veronese. Scuole elementari frequentate: G. Sandri. <<Secondo me ora sono poco presenti nelle varie attività sociali perché forse sono così presi e concentrati negli impegni scolastici o lavorativi che non hanno l'occasione di intraprendere questioni di carattere asso- Scuole medie: Bonturi Piubello. Scuole superiori: Liceo scientifico a Cologna Veneta. Università: Matematica a Padova. Materia dove non eccelle: Inglese. Sport praticato: Panchinaro a calcio. Squadra del cuore: Milan. Libro preferito: “Il nome della rosa” di Umberto Eco. bbiamo l'onore di avere qui con noi il primo cittadino di San Bonifacio al quale faremo qualche domanda per conoscerlo meglio e approfondire attraverso il suo punto di vista alcune tematiche riguardanti il mondo giovanile e sociale attuali. “Prima di tutto, cosa lo ha spinto a diventare sindaco?” <<Mi ha spinto il fatto che dopo molti anni di confusione nelle amministrazioni di San Bonifacio volevo portare qualcosa di diverso, un cambiamento nelle modalità operative e una maggiore attenzione sul mondo delle strutture scolastiche e pubbliche, che necessitano di molti investimenti, per far diventare la nostra comunità un paese che crede sulla qualità della vita.> “Quale è per lei il ruolo dei giovani nel paese?” 10 ciativo come il volontariato, dove non è molto presente un ricambio generazionale. La qualità della vita e il cambiamento in vista di nuovi problemi sono caratteristiche che vengono solo nel mondo giovanile ed è importante quindi che i ragazzi approfondiscano le tematiche che riguardano il loro paese e si informino anche su internet se esse sono veritiere o no.>> ...che ci può dire della nostra scuola? <<Penso che sia già un punto di riferimento per l'est veronese per quello che riguarda il polo liceale. In questi anni ha continuato a crescere per migliorare e consolidare gli indirizzi, cogliendo nel segno, perchè l'aumento di iscrizioni che c'è stato è segno di fiducia da parte delle famiglie del territorio e i dati forniti ci pongono come una delle scuole più' interessanti dal punto di vista delle capacità di formare i ragazzi a ottimi livelli, per farli primeggiare negli studi universitari. Inoltre il nostro Guarino negli ultimi anni si è mosso come promotore della cultura sia per San Bonifacio che per gli a l tri p aesi vicini grazie ad iniziative come gli incontri serali di filosofia, che hanno avuto un buon riscontro, i viaggi scambio culturali, ma anche il progetto teatro, di fine anno e classico, che da diverso tempo entusiasma gli studenti e gli spettatori. Purtroppo i fondi a disposizione sono sempre meno sufficienti e quindi le attività che hanno un costo rilevante, come il teatro, intervento molto utile dal punto di vista dell'approfondimento culturale e della socializzazione e dello sviluppo di competenze diverse, non si riescono a sostenere così facilmente, anche se si stanno cercando le modalità con cui farlo continuare, guardando comunque a non togliere risorse all'aspetto principale della scuola, che è quello del recupero o del potenziamento degli alunni nelle varie materie.>> “Lei oltre ad essere sindaco è anche un professore. Come mai ha deciso di intraprendere questo lavoro?” <<Beh, innanzitutto mi è sempre piaciuto lavorare con i ragazzi, con l'idea di vederli entrare al liceo come giovani adolescenti e poi guardarli uscire come uomini e donne che sanno scegliere con la propria testa.>> Giovanni Bertagnin, 1a G. *** 11 O P I N I O N I C U L T U R A Camilla Bertagnin, 4aH. 12 Q uesto è il titolo dell’ultimo album di David Bowie, concepito alla luce della sua condizione fisica per essere il suo testamento artistico. L’articolo non intende focalizzarsi sull’opera nella sua interezza, bensì unicamente sulla title track. La significativa durata di 9.57 minuti è già un grosso indizio per quanto riguarda la complessità del pezzo: si tratta infatti di “art rock” con influenze “jazz”, “progressive” e ritmica “drum and bass”. Il primo termine sta ad indicare la volontà di discostarsi dalla banalità della classica canzone pop, il secondo si riflette nella presenza del sassofono, strumento molto caro all’artista; il terzo richiama una corrente derivante dal rock psichedelico britannico degli anni sessanta, mentre l’ultimo fa riferimento ad un tipo di musica elettronica inglese sviluppatasi all’inizio degli anni novanta. Messe da parte queste etichette può iniziare l’analisi del brano in sé, anche se è necessaria un’ulteriore precisazione: il video musicale che accompagna l’opera è un cortometraggio a tutti gli effetti ed è di grande aiuto interpretativo, motivo per cui saranno frequenti i riferimenti a quest’ultimo. “In the villa of Ormen/Stands a solitary candle/In the centre of it all/Your eyes”; sono queste le prime parole con cui si fa sentire l’artista. Ormen è un piccolo paese situato in Norvegia, ma sarebbe riduttivo non ipotizzare la presenza di un significato allegorico, poiché la traduzione del termine dal norvegese corrisponde all’inglese “wormhole”, che, nonostante sia letteralmente traducibile con “buco di verme”, in fisica indica un cunicolo spaziotemporale. Questo identificherebbe la “villa di Ormen” come collegamento fra ciò che fu, ciò che è e ciò che sarà. Appare tristemente chiara la collocazione di questa composizione nel corso della vita di David, il quale sembra esser riuscito a rendere in arte persino la sua stessa morte. La candela solitaria, rappresentata come un’enorme ammasso di cera che lentamente brucia può avere un diverso significato a seconda della tradizione alla quale la si associa: una citazione erroneamente attribuita a B u d d h a v u o le s o t t o li n e a r e 13 C U L T U R A C U L T U R A l’immenso potenziale di una singola candela, cioè di una vita; mentre secondo lo gnosticismo la candela simboleggia l’anima ed è appunto il centro di tutto, come subito dopo viene pronunciato, anche se è più probabile che esso stia negli occhi cui fa riferimento il verso successivo. Questi ultimi potrebbero essere quelli di una persona cara all’autore, come ad esempio la moglie, ma potrebbero anche rappresentare l’Assoluto, cioè Dio. “On the day of execution/Only women kneel and smile”. Ed ecco che il cantante cita il giorno della propria esecuzione; la moglie pregherà davanti a lui, ma allo stesso tempo sorriderà, probabilmente a causa dell’immediato cessare delle sofferenze terrene del marito. Inoltre la rappresentazione di un’eclissi solare in video potrebbe voler estendere questo evento a tutta l’umanità: il riferimento è infatti al giudizio universale cristiano. Quanto pronunciato fino a questo punto è rappresentato nel cortometraggio dall’immagine dell’artista bendato, con dei bottoni al posto degli occhi a simboleggiare la propria cecità nei confronti del tema trattato. Successivamente sarà presentata una seconda condizione, il fulcro dell’intero testo: quella di “Stella Nera”, cioè quando, grazie ad un libro sacro David può impersonare il profeta, credendo quindi di conoscere. Ultima rappresentazione è quella di uomo, quando la videocamera si sposta all’interno di una struttura in legno e sia le bende che il libro sono abbandonati. 14 Proprio in quest’ultimo stato sono pronunciate queste parole: “Something happened on the day he died/Somebody else took his place, and bravely cried/(I’m a blackstar, I’m a blackstar)”. La riflessione che ha per oggetto ciò che accadrà dopo la morte si esprime proprio qui con un duplice simbolismo: la stella nera potrebbe essere intesa come stella della sera ed essere interpretata come un riferimento al mito egizio di Osiride e quindi con la rinascita in Horus, oppure potrebbe essere un riferimento all’Oroboro, simbolo dello Gnosticismo, cioè di un serpente che, mordendosi la coda, rappresenta la ciclicità della realtà. Nei versi successivi si presenta una dettagliata descrizione di questa figura costruita per contrasti finalizzati alla creazione di un divario fra la “stella nera” e la “stella bianca”, cioè la classica star che il mondo occidentale conosce. Dopotutto “Blackstar” è solamente David, intento a delineare per l’ultima volta la sua identità, forse in modo più autentico e meno teatrale: pare proprio che per la prima volta il David artista coincida con il David uomo. Vittorio Ruffo, 5a G. *** Le sco perte scient del 20 ifiche 15. I l tempo va avanti, nello stesso modo anche l’uomo progredisce. Noi tutti sappiamo che dal ‘900 la scienza ha fatto dei passi da gigante e continuerà a farli. L’anno passato ci sono state molte novità in questo settore. Nel campo medico è stato scoperto e prodotto un nuovo antibiotico dopo 30 anni. Quest’ ultimo si chiama teixobactina e serve a combattere la tubercolosi. Con esso è nata una nuova generazione di farmaci, pronti a combattere i batteri, sempre più resistenti alla vecchia generazione di antibiotici. Rimanendo sempre in questo ambito, in Svezia è stato ricreato un neurone artificiale con la capacità di far scorrere i segnali elettrici. Questo risultato apre nuove prospettive per curare malattie come il Parkinson, l’epilessia e alcuni tipi di sordità. Un’altra scoperta rivoluzionaria è la tecnica di fine editing (letteralmente “ sottile correzione”) dei geni chiamata Crispr/Cas: questo sistema permette di modificare a piacimento i genomi (e quindi anche il DNA) di piante, batteri e animali. Con questa tecnica sono stati fatti molti esperimenti, ma uno solo ha avuto come oggetto l’uomo: una bambina malata di leucemia è stata sottoposta a questo nuovo tipo di cura; a distanza di due mesi la bambina non ha nessuna traccia della malattia. Per confermare il corretto funzionamento del fine editing bisognerà ancora aspettare 23 anni, però è già un ottimo risultato. In ambito ingegneristico è stato creato da delle università britanniche un dispositivo in grado di sollevare e di spostare un corpo senza il contatto fisico, bensì tramite le onde acustiche. Nel campo zoologico, invece, è stato scoperto il primo pesce (Lampris guttatus, detto anche pesce re) in grado di regolare 15 C U L T U R A autonomamente la temperatura corporea. Questo è dovuto dalle sue contrazioni dei muscoli pettorali. C U L T U R A Per quanto concerne la fisica, ora abbiamo uno spettro che ci dimostra la doppia natura della luce. Infatti che la luce fosse sia un’onda (come aveva ipotizzato Maxwell a fine Ottocento) sia una particella (come aveva detto Einstein nel 1905) lo aveva dimostrato la meccanica quantistica. Oggi i ricercatori dell’École polytechnique fédérale de Lausanne (EPFL) sono riusciti a catturare per la prima volta in un’unica “foto” entrambi gli stati della luce, riuscendo in una ricerca che non aveva dato frutti concreti in oltre un secolo di studi. In ambito astronomico, da segnalare è la scoperta di un pianeta extrasolare simile al nostro, chiamato Kepler 452-b, che ruota intorno ad una stella con le stesse caratteristiche del Sole. Gli astronomi sono alla continua ricerca di questi pianeti, cosi da poter definire l’esistenza di un altro ecosistema che consenta la vita, oltre a quello esistente sulla Terra. Inoltre, è stata scoperta la presenza dell’acqua su Marte, anche se, per ora, non è possibile definire da dove provenga il liquido e, soprattutto, se in un lontano futuro potremo addirittura vivere in quel pianeta (pur essendo al momento molto improbabile). Da menzionare obbligatoriamente è il viaggio nello spazio dell’ italiana Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana ad essere uscita dall’atmosfera terrestre. 16 Il 2015 è stato pieno di nuove sco perte , impossibile citarle tutte. Ognuna di esse, che sia positiva o negativa, ha dato un contributo essenziale alla conoscenza umana. Il progresso nel campo scientifico è impossibile da arrestare, attendiamo, allora, con pazienza le prossime scoperte e cerchiamo di farne buon uso. Gorgo Rahman, 5a G. *** Il ritorn Guns N I Guns N’ Roses sono una rock band formatosi a Los Angeles nel 1985. Nel 1989 pubblicano il loro album d’esordio:”Apetite For Destruction”. Inizialmente la copertina viene censurata e in seguito sostituita con la storica croce. Dopo il tour del primo album, dove girano gli stati uniti e il Giappone, c’è un discontinuo periodo di prove, nel quale la maggior parte dei componenti tenta di disintossicarsi (dopo il precedente eccesso di droghe e alcol). Nel 1991 pubblicano “use your illusion” (I e II), album che da molto successo e fa decollare il World Tour. Il tour inizia il 20 gennaio 1991 e si conclude il 17 luglio 1993; è stato il più lungo della band e della storia della musica rock in generale, totalizzando 192 concerti in 27 Paesi. Nel gruppo iniziano delle dispute tra il cantante Axl e il chitarrista Slash. Successivamente il gruppo si prende una pausa e Slash crea una band gli “Slash Snakepit” e nel 1995 p ub b li ca “ I t’ s fi ve O’clock Somewhere”. Nel 1996 il gruppo si scioglie definitivamente. In seguito si creano due realtà completamente differenti fra Slash e i Guns. o dei ’ Roses! Slash scrive nel 2007 la sua autobiografia e collabora con numerose star della musica. Nel 2011, infatti, inizia una collaborazione con la band “The Conspirators” e il cantante “Myles Kennedy” con cui incide un disco e, nel tour, tocca 2 volte l’Italia (e noi siamo andati a vederlo). Nel frattempo i Guns continuano (con solo Axl della formazione originale) pubblicando il cd “Chinese Democracy”. Finalmente, nel 2016, dopo grande attesa dei fan e speculazioni sul web, i Guns si riuniranno per il festival di Coachella e forse anche per un futuro tour. Giacomo Pandolfi e Giovanni Bertagnin, 1a G. *** 17 C U L T U R A e n o i z a d e /La R / . . . a i l g i s con C A U L T U R A fter Dark - Tokyo, un quartiere che inizia a vivere quando cala il buio, strade dove le insegne di bar e night club restano accese fino all’alba. Oscurità nei luoghi e nell'anima, dalla quale affiorano le paure, le più profonde. In una notte qualsiasi, in una Tokio psichedelica, aliena e onirica, in cui tutto appare deforme, vago, e al tempo stesso più chiaro e vivido i destini di sei personaggi s'incrociano casualmente: un giovane jazzista, un esperto informatico, una prostituta picchiata da un cliente, la manager di un love hotel, una ragazza in stato semicomatoso e sua sorella, una ragazza solitaria ed inquieta. r i a c q u i s i r e q u e lla f a c c i a ta d i “normalità” tipica delle ore diurne, quella sensazione di sicurezza e di stabilità, ma anche quella frenesia e rapidità che di notte si prendono invece una pausa. Murakami, vuole porsi come osservatore neutro e sopra le parti quasi fosse un oggetto dotato di spirito di osservazione, lasciando qualcosa di irrisolto e di incompiuto, come se volesse invitare a pensare, lasciare libero sfogo all’immaginazione del lettore che può fantasticare sui destini dei personaggi, le cui tracce si dissolvono lentamente con l'alba. La volontà dell'autore è quella di portare alla luce un mondo segreto, nascosto agli occhi di chi vive di giorno, le cui chiavi d'accesso le possiede soltanto chi nelle pieghe del buio cerca ciò che alla luce del sole è impossibile vedere. Un mondo “altro” rispetto a quello che gli esseri umani calcano di giorno. E alla luce del nuovo sole che nasce, la capitale indifferente alle vite di suoi sei abitanti, ciascuno col proprio carico di tormenti, angosce e vicissitudini, sembra *** 18 Marika Olivieri, 4a A. ARIETE: non agire con impulsività e mostrati paziente vedrai che piano piano riuscirai a far funzionare i tuoi progetti e i tuoi rapporti. TORO: il desiderio di migliorare la tua vita, in un particolare ambito, ti spingerà a fare progetti, a riflettere, a darti da fare in moltissimi modi. GEMELLI: sarà un periodo favorevole e avrai al tuo servizio spirito di riflessione, concentrazione, lucidità, simpatia, e la capacità di far sentire gli altri considerati. CANCRO: il desiderio di mettere ordine nelle tue vicende personali, affettive, familiari o in merito ai progetti concreti, ti darà una grande carica e tanta energia, che però dovrai fare attenzione a non trasformare in inutile polemica. LEONE: qualche battibecco e situazioni che non procedono come vorresti potrebbero rendere questo un periodo piuttosto instabile, almeno per il tuo umore. VERGINE: Grinta, energia, determinazione e voglia di fare, ti accompagneranno e questo periodo ti riserverà situazioni piacevoli che ti aiuteranno a sistemare questioni in sospeso con amici o parenti. BILANCIA: un pizzico di inquietudine che potrebbe derivare da questioni familiari irrisolte, un amico che forse non ti sembrerà sincero, preoccupazioni economiche o lavorative tra i motivi possibili, non lasciatevi scoraggiare. SCORPIONE: attento, riflessivo, astuto, pianificatore ma anche aperto, disponibile, pronto al divertimento e alla comunicazione: potrai dare il meglio di te e godere di momenti piacevoli in famiglia, con gli amici, per lo svago e i viaggi in generale. SAGITTARIO: sorveglia le questioni domestiche e non perdere di vista concretezza e buon senso: in questo modo eviterai un problema che potrebbe creare un po’ di confusione in famiglia. CAPRICORNO: novità, dinamismo, e perfino un pizzico di entusiasmo potrebbero rallegrare questo periodo, eccellente per migliorare la vita sociale, conoscere nuova gente o rallentare la tensione in famiglia, qualora ci fossero polemiche in corso. ACQUARIO: sarà un periodo ricco di alti e bassi, qualche tensione e nervosismo, tenete duro. PESCI: potrai contare sulla tua forza e grinta, qualità necessarie per affrontare eventuali problemi presenti nella tua vita, in famiglia o in altri settori. 19 G I O C H I U K O D U S E I. P A C I P ROM GS I O C H I i hanno scacchiere di diverse dimensioni. Lo scopo del gioco consiste nel far passare in tutte le caselle, una volta soltanto, il cavallo. Da tenere presente che ogni mossa può essere descritta come due passi in orizzontale (o verticale) seguiti da un passo in verticale (od orizzontale), in modo che il tragitto percorso formi idealmente una "L". Enrico Sartori, 5a G. *** 20