Notiziario Centro S. Giuseppe Thailandia Natale 2015

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ST. JOSEPH CENTER
ศูนย์ ยอแซฟบรรเทา
Natale 2015
Carissimi amici,
come state? Un saluto fraterno e un augurio affettuoso di pace dal Centro “S.Giuseppe consolatore” per bambini diversamente abili di Phrae!
Speriamo che questa nostra lettera vi trovi sereni, anche se con qualche preoccupazione in casa o sul lavoro. Un pensiero
speciale a chi fra voi è malato o infermo, e a chi ci aiuta sostenendoci con la preghiera e con l’offerta.
Vorrei raccontarvi qualcosa della Thailandia, la nostria patria adottiva, e poi di noi al Centro.
L’anno appena trascorso non è stato facile per i Thailandesi. Il governo sostenuto dai militari e’ ancora alla guida
del paese, e sta cercando di contrastare come possibile la corruzione e il commercio di droga. La commissione incaricata
di riscrivere la nuova Costituzione è stata dissolta, dopo molti mesi di lavoro, ed è stata sostituita da una nuova commissione. Il 17 Agosto scorso, una bomba lasciata in centro Bangkok presso la frequentatissima “Erawan Shrine” ha ucciso 20
persone e ne ha ferite 125. Questo attentato non rivendicato ha alimentato nei Thailandesi e in tutti noi un senso di paura e di insicurezza, che ha provocato la drastica diminuzione di turisti in partenza per la Thailandia. Il turismo è –insieme
all’agricoltura- una delle fonti principali di sostentamento dell’economia thailandese. Alla crisi economica ha contribuito
anche la siccità, che ha fatto sì che quest’anno il raccolto di riso sia stato molto inferiore alle aspettative.
Ci sono segni di speranza? Per ora i segni di speranza vengono da alcuni paesi dell’ASEAN (Associazione dei Paesi del Sudest asiatico), di cui la Thailandia fa parte. Il Myanmar, proprio nei giorni in cui vi scriviamo, ha vissuto le sue prime affollatissime elezioni politiche dopo 25 anni di giunta militare. Il Vietnam è un paese in pieno sviluppo economico, con una
Chiesa giovane e fiorente di vocazioni dopo gli anni sofferti delle persecuzioni.
E veniamo a noi del Centro S.Giuseppe, che è un Centro per ragazzi e giovani diversamente abili situato a Phrae, piccola provincia a Nord della Thailandia. Dopo il generoso servizio di p.Lorenzo Braz, che abbiamo salutato e ringraziato il 19 Maggio scorso e si è trasferito
nella missione di Fang, io ed Elena Panzeri, missionaria laica ed educatrice, abbiamo iniziato il
nostro servizio al Centro.
Non è stato un inizio facile: per me come prete, per la prima volta immerso in una comunità
a maggioranza buddista, dopo anni di lavoro missionario con le tribù dei monti. La Messa
quotidiana dei miei primi mesi a Phrae l’ho celebrata spesso “a tu per tu con il Signore”, oppure con Elena e una o due
persone, nella piccola stanza adibita a Cappella da p.Lorenzo. Sono chiamato a prendermi cura di bambini e ragazzi disabili fisici, del contatto con le loro famiglie, del personale che li assiste, e questo richiede tanta pazienza. Anche per Elena
(ma leggerete più oltre la sua testimonianza) si è trattato dell’incontro-scontro con una realtà più assistenziale che educativa, dopo anni di studio e di formazione presso “La Nostra Famiglia” di Bosisio Parini. Elena sta concludendo il suo secondo anno di studio della lingua Thailandese, e si è inserita a tempo pieno per rendere la proposta del Centro davvero
educativa.
Nel mese di maggio, con l’arrivo di tre nuovi bambini della scuola materna che aspettavano da tempo, abbiamo cercato e
trovato con l’aiuto della Provvidenza una nuova scuola materna, diretta da un cattolico e disponibile all’inserimento di
bambini disabili. Gli altri 23 ragazzi che seguiamo con il vostro aiuto continuano gli studi nella scuola parrocchiale degli
“Angeli custodi”.
Fin dall’inizio ci siamo accorti che la priorità era la formazione del personale, per avere assistenti ed educatori
che lavorano col cuore, e possano prendersi cura di questi piccoli in modo completo. Questo richiede tempo, pazienza e
amore! Con l’aiuto di Suore e laici locali, tra cui la Fondazione “Duanj jai Phoe” di Mae Suay, e di p.Maurizio Arioldi, superiore delegato del PIME in Thailandia e Myanmar, stiamo cercando passo dopo passo di raggiungere questi obiettivi.
I doni portati al Centro dai Magi sono i piccoli diversamente abili, e meritano tutta la nostra
attenzione e i nostri sforzi! Sono loro il motivo per cui il Centro esiste. Attualmente sono più’ di
50: 14 ragazzi dall’asilo alla 6a media vivono con noi, insieme a 3 giovani e adulti che ci aiutano nel laboratorio artistico; 12 sono i ragazzi che seguiamo a scuola e che vengono tutti i giorni al centro per la fisioterapia. 16 ragazzi e ragazze li visitiamo per la fisioterapia a domicilio
una volta alla settimana, e altri 6 ci raggiungono qui con le loro storie di disabilità fisica e di
fatica nell’apprendimento. E altri ancora ne vorremmo aiutare, ma per ora ci mancano le forze!
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Cari amici, di cuore vi auguriamo buon Natale! In questi 20 anni la Provvidenza non ci ha mai
fatto mancare nulla, grazie al generoso impegno di chi ci ha preceduto, e grazie al vostro aiuto.
Abbiamo bisogno di personale motivato, che si affianchi e in futuro sostituisca le persone che da
tanti anni lavorano per noi. Anche la struttura, costruita ormai 20 anni fa con il sostegno della
CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e di altri enti, inizia a mostrare segni di invecchiamento e ha
bisogno di manutenzione urgente: i tetti e le grondaie, i servizi sanitari, il sistema dell’acqua potabile, gli infissi e le serrature, la cucina, il materiale formativo e didattico...Anche la stanza adibita a Cappella e’ molto piccola, e inadeguata se alla preghiera dovessero partecipare alcuni dei nostri ospiti (è appena
entrato un ragazzo cattolico dalla provincia di Tak). Vorremmo chiedere a Gesù bambino il dono di una Cappella per la
preghiera, la S.Messa, l’adorazione eucaristica e della Croce...Dovrebbe essere una Cappella aperta, con scivolo, accessibile ai diversamente abili, della capienza di 50 posti.
Cari amici, grazie per quello che avete fatto e che ancora fate per noi! Possa la stella, che ha guidato i Magi venuti dall’Oriente a riconoscere Gesù salvatore, brillare anche nei vostri cuori. Vi doni quella grandissima gioia che Lui solo sa
donare. Apriamo insieme i nostri cuori a ricevere i doni sempre nuovi che ci manda: i piccoli, specialmente i diversamente
abili. Noi vi promettiamo che ce la metteremo tutta per donare la Sua luce e la Sua gioia anche ai nostri bambini e ragazzi
di Phrae.
Buon Natale! Buon anno 2016! Con amicizia fraterna,
p.Raffaele Pavesi, Elena Panzeri,
collaboratori e ragazzi del Centro S.Giuseppe Consolatore, Phrae
Qui tutto ha ritmi diversi. La relazione ha ritmi diversi, il lavoro ha ritmi diversi, la natura ha ritmi diversi....il
Natale ha ritmi diversi. Nessuno di quei segni che piano piano riempiono le nostre case, chiese, le nostre vie
,ricordandoci che la Luce vera sta per venire nel mondo posso ritrovare in questo primo Natale a Phrae.
Qui, spesso, è chiesto l’essenziale...nel dire, nel fare...altro potrebbe confondere. Allora penso all’essenziale
del Natale...
Vita nuova che viene al mondo, nascita che promette vita piena.
Penso alle nascite e alle rinascite a cui abbiamo la gioia di aver assistito in questi primi mesi vissuti qui al
centro. Nascite e rinascite che hanno un volto e un nome. Penso alle prime parole lette da Niu e Sky, prima
elementare con tanta gioia, penso a Narongrit , nato senza gambe, che nuota piu’ veloce di me per quanto mi impegni, penso a Wep, arrivato al centro senza aver mai tenuto in mano carta e penna, che conta a voce alta in corridoio, penso alla risata cristallina di Bua, che passava il suo tempo senza meta e ora fa bellissimi segnalibri, penso a Ponla, ai suoi tuffi. Penso a
tanti altri...ma capisco che la dimensione della nascita è vera quando è preceduta da quella dell’attesa...
Allora dovrei raccontarvi meglio delle nascite di cui vi ho parlato. Dovrei parlarvi delle attese che le hanno
precedute. Delle sere spese a fare lo spelling dell’infinito alfabeto thailandese, perchè pian piano quelle lettere si facessero parole agli occhi di Niu e Sky. Dovrei parlarvi della fatica a convincere Narongrit a venire in
piscina, superando la paura e il disagio di occhi che non si staccano da quelle gambe che non ci sono. Dovrei
parlarvi di palline messe mille e mille volte in bicchieri contraddistinti da numeri, perchè piano piano numeri
e quantità non fossero sconosciuti e uno, due , tre quattro...non fosse una cantilena vuota. Dovrei raccontarvi della fatica quotidiana di camminare passo passo con Bua, per ritornare a credere e disegnare un futuro possibile o del terrore di Ponla all’idea di entrare in acqua con meno di sei braccioli.
Il Natale a Phrae ha, per me, il sapore dell’attesa....di questa luce che sempre viene se noi prepariamo il posto, se facciamo spazio nel nostro cuore, se non abbiamo paura a seguire la traccia incerta di una stella. Questo desiderio è
quel che ogni giorno chiede creatività e fantasia, chiede di mettersi in cammino insieme, perchè tutti, così come sono, possano, nella tua luce, avere vita piena!
Elena
p. Raffaele Pavesi
c/o St Joseph Center for Disabled People
71/1 Soi 6 Moo 6 Buanmuangkha Muangmor 54000 Phrae Thailand
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Adriano Pastori) o consultare il sito www.pimemilano.com