ceramica Hack - Piccolo Rifugio

"UNA STELLA TRA NOI”
“Laboratorio di ceramica per la Promozione Sociale”
Solo chi ha il caos dentro di sé può generare
una stella danzante….
( Friedrich Nietzsche)
PREMESSA:
Tutto nasce da una collaborazione con il Centro Diurno della Domus Lucis per un’attività di cucina nella
primavera 2010; collaborazione rivelatasi così proficua ed interessante, oltre che gratificante, da far nascere
il desiderio di ripetere l'esperienza attraverso la sperimentazione di un nuovo laboratorio....e allora perché
non provare con la ceramica?
L'entusiasmo è contagioso e si è rafforzato man mano che questa idea ha preso forma.
Il percorso ideato si prefigura così: abbiamo programmato una decina di incontri, da ottobre a febbraio con
una cadenza bimensile, con la finalità di creare un “regalo” prodotto dai partecipanti, da donare ad una
persona che abbia, a parer del gruppo creatosi in merito a questo progetto, uno spessore umano che vada al
di là della professione o investitura sociale.
Tale persona è stata identificata nell’illustre figura della Professoressa Margherita Hack.
PROMOZIONE SOCIALE
La peculiarità di questo laboratorio va attribuita alla individuazione del “testimonial” quale destinatario del
prodotto finale, auspicando la Sua partecipazione all’evento conclusivo.
La presenza al Centro Diurno di tale personalità, oltre a costituire un evento di cui si vuole resti forte traccia
nella memoria degli ospiti e di tutto il gruppo di lavoro, darebbe al progetto una forte visibilità e di
conseguenza un profondo valore aggiunto: l’iniziativa, infatti, si prefigge lo scopo ultimo di promuovere
l’integrazione sociale anche attraverso l’estensione delle iniziative del Centro Diurno ad ambiti non
esclusivamente riservati alle persone disabili ma alla società nel suo complesso.
FASI DEL PERCORSO
Dieci incontri per realizzare un progetto che riunisca il desiderio di stare insieme e di sperimentare una
nuova tecnica di creazione.
Prende corpo l'idea di realizzare i manufatti con una particolare tecnica chiamata Raku.
Raku, tecnica di origine giapponese, nasce in sintonia con lo spirito zen che esalta l'armonia presente nelle
piccole cose e la bellezza nella semplicità e naturalezza delle forme.
L'origine del Raku è legata alla cerimonia del the, un rito svolto con oggetti poveri tra i quali il più
importante era la tazza che gli ospiti si scambiavano l'un l'altro. Le sue dimensioni erano tali da poter essere
contenuta nel palmo della mano.
Il termine giapponese Raku, che significa letteralmente comodo, rilassato, piacevole, gioia di vivere, deriva
dal sobborgo di Kyoto da cui era estratta l'argilla nel sedicesimo secolo.
La ciotola è sempre eseguita a mano, perché le mani rappresentano lo spirito dell'uomo e l'argilla invece sta
a significare la madre terra, “da dove hanno origine tutte le cose"; inoltre le ciotole sono sprovviste di manici
perché cosi sono tenute direttamente nel palmo della mano mentre si beve la bevanda profumata.....
Raku significa appunto gioia; piacere che è ciò che prova chi si trova a creare con questa tecnica… è
spettacolo nel quale gli elementi determinanti sono la terra il fuoco e l'acqua… i tre elementi che
costituiscono l'essenza della vita dell'uomo.
Cosa di meglio quindi che il dono consista nelle ciotole di ceramica Raku per il The?
STRUTTURA DEL PROGETTO
Nello strutturare il progetto si è deciso volutamente di mantenere una certa elasticità per dar modo ad idee e
relazioni di esprimersi liberamente, come nello spirito Raku, mantenendo così un clima di gioco e
sperimentazione, ricco di fantasia e creatività.
Il laboratorio diventa quindi un contenitore di esperienze, un modo ulteriore per conoscersi e “comunicare”.
Sede del laboratorio è il Centro Diurno di via Weiss, attrezzato adeguatamente dal momento in cui, in loco,
già esiste un laboratorio di ceramica, circostanza questa che consente di realizzare il progetto a costo zero.
Compito degli educatori è di organizzare, stimolare, trasmettere competenze, promuovere le capacità e
cogliere l'occasione per, ancora una volta, osservare, verificare e sostenere i partecipanti in una nuova
avventura.
A conclusione del percorso, l’8 marzo 2012, si svolgerà l’evento conclusivo, in occasione della Festa della
Donna, coronata dalla presenza della Professoressa Margherita Hack.
...CHE IL VIAGGIO INIZI!!!!
SVILUPPI DEL PROGETTO:
Mentre le ciotole prendono forma, si pensa a come strutturare l’evento conclusivo:
- CERIMONIA DEL THE
L’idea, per accogliere degnamente la destinataria del dono prescelta e gli altri invitati, è di realizzare una
vera e propria “Cerimonia del The”: come fare?
Si contatta la Cooperativa Interethnos; in quell’ambito si trovano due mediatrici culturali: una signora
marocchina ed una senegalese, che ci propongono di realizzare la cerimonia del The, chiamata "Ataya",
importante segno di ospitalità.
Il The è la bevanda ideale per favorire una chiacchierata serena a tra amici.
Nella Cerimonia Ataya il The è servito in tre volte: il primo The è più intenso, il secondo è più dolce e il
terzo è dolcissimo come l'amore.
Insieme alle nuove amiche sviluppiamo un pensiero: il RAKU è una tecnica che ha origine in Giappone,
l’Ataya sarà celebrata da una donna del Senegal e una donna del Marocco.
La commistione di svariate culture esalterà le diversità e dato che è la diversità il fondamento nei nostri
ambiti, da queste commistioni nascerà qualcosa di completamente unico, che l’illuminata Professoressa
Margherita Hack saprà senz’altro cogliere.
- LABORATORIO ARTISTICO
Dal momento che da idea nasce idea, è d’uopo creare una opportuna “cornice” all’evento, arricchendo lo
spazio che ospiterà la cerimonia con produzioni artistiche che richiamino la cultura e l’arte africana.
Gli ospiti del Centro Diurno di via Weiss, insieme agli operatori, nell’ambito del laboratorio artistico, hanno
pertanto prodotto alcuni quadri dipinti con la sabbia, prendendo spunto dall’arte senegalese.
Si è partiti con la colorazione della sabbia di fiume utilizzando le tempere, con la quale si sono poi realizzati
dei quadri che rappresentano, alcuni in modo figurativo, altri in modo astratto, alcuni paesaggi della nostra
zona.
- LABORATORIO DI BATIK
Sempre pensando alla preparazione della sala dove si terrà la Cerimonia del The, il Centro Diurno della
Domus Lucis si è offerto di preparare le tende usando la tecnica batik utilizzando materiali di recupero.
-LABORATORIO DI ALFABETIZZAZIONE
Anche il laboratorio di alfabetizzazione del Centro Diurno di via Weiss interviene nel progetto.Alle consuete
letture guidate di favole, romanzi, argomenti di storia e di divulgazione scientifica in genere (dove la lettura
è un pretesto per stimolare, per quanto possibile, gli ospiti del Centro Diurno all’attenzione, alla
comprensione e poi al rimando cognitivo ed emotivo), in questo periodo, allo scopo di consapevolizzare al
massimo gli ospiti sull’importanza dell’evento, si privilegiano letture concentrate sulla figura della
Professoressa Margherita Hack.
Si prende spunto (sempre con le modalità del laboratorio di alfabetizzazione) dal libro “Tolomeo e
Copernico. Dalle stelle la misura dell’uomo” dove la Professoressa racconta la teoria tolemaica e la
rivoluzione copernicana.
Si prende poi in considerazione (sempre con le modalità del laboratorio di alfabetizzazione) del numero
della rivista “OLTRE”, dedicato soprattutto alla “lectio magistralis” tenuta dalla stessa Professoressa
Margherita Hack, nel corso della sua visita, il 21 giugno 2011, alla Comunità Piergiorgio onlus di Udine.
- COLLABORAZIONE CON ALTRI CENTRI DIURNI
La cottura dell’argilla semirefrattaria utilizzata per la realizzazione del servizio da The richiede una
temperatura molto elevata.Cercando nella rete dei Centri Diurni, si trova “ospitalità” per questa azione
presso il Centro Diurno Lybra.
Ancora una volta si verifica che da questo incontro nasce l’idea di un futuro progetto di collaborazione,
finalizzato ad uno scambio di competenze: il Centro Diurno di via Weiss insegnerà al Centro Diurno Lybra
la tecnica Raku, e in cambio il Centro Diurno Lybra insegnerà al Centro Diurno di via Weiss la tecnica del
mosaico.
Così si lavora, aspettando:
"UNA STELLA TRA NOI”
Centro Diurno di Via Weiss
Cooperativa Duemilauno Agenzia Sociale
Via Weiss, 3
Responsabile di progetto
Sig.ra Stefania Emma Sbaiz
Centro Diurno Domus Lucis
Scala dei Lauri, 2
Responsabile di progetto
Sig.ra Claudia Pascale