imp 2005 acr - Provincia di Taranto

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2.5 Il movimento turistico.
Vittorio Nicolardi *
La dotazione di strutture ricettive della provincia di Taranto a tutto il 2003 constava di 71 esercizi
alberghieri e di 68 esercizi complementari (Tab. 2.5.1), a fronte, rispettivamente, di 56 e 129 esercizi
registrati nel 1999.
Nonostante il calo quantitativo, rispetto al 1999 si è rilevata comunque una crescita nella qualità dell’offerta turistica alberghiera (Tab. 2.5.2), con l’apertura di 2 alberghi a 5 stelle, categoria prima assente, con un aumento delle strutture alberghiere a 4 e 3 stelle (+45,5% e +37,9% rispettivamente) e con
una diminuzione di quelle a 2 stelle e una stella (-7,7% e -66,7% rispettivamente). Similmente, nella
categoria degli esercizi complementari è cresciuto il numero degli alloggi agrituristici (+125%) a fronte
di un forte calo delle camere e case iscritte al REC7 (-87,3%).
A livello comunale, un buon risultato è stato raggiunto da Castellaneta (Tab. 2.5.1), che tra il 1999 e
il 2003 ha visto sorgere dei buoni insediamenti turistici, unico comune della provincia ad avere alberghi
a 5 stelle, e da Mottola, che ha triplicato le proprie strutture ricettive, mentre la città di Taranto ha fatto
registrare un forte aumento della dotazione di esercizi complementari.
Migliorata è anche l’abitabilità delle camere d’albergo, le quali dispongono di almeno un bagno, tranne rarissimi casi, a fronte di un valore di 0,98 nel 1999, e un numero medio di 2 letti, a fronte di 1,74
nel 1999 (Tab. 2.5.2).
Aumentata è anche la dimensione media degli esercizi alberghieri, con un numero di camere pari a
42,7 contro un 39,7 del 1999.
La distribuzione per comune degli alberghi della provincia di Taranto ha evidenziato una concentrazione del 25,4% delle strutture nel territorio comunale nel capoluogo, in diminuzione rispetto al 28,6%
registrato nel 1999, mentre la maggior parte degli esercizi complementari si è concentrata nel comune
di Martina Franca (23,5%).
Passando ora ad analizzare il movimento turistico nella provincia ionica, dalla Tab. 2.5.3 e dalla Fig.
2.5.1, si evidenzia come il fenomeno abbia presentato un significativo tasso di crescita a partire dal 1999.
In particolare, nel 2003 il flusso è stato di 192.176 arrivi, di cui 171.607 italiani e 20.569 stranieri,
registrando un incremento complessivo del 7,7% rispetto al 2002, dovuto all’aumento dell’8,4% della
componente interna e del 2,3% di quella straniera.
Questi dati si sono posti in controtendenza rispetto al dato nazionale, che ha registrato una diminuzione dei flussi turistici dall’estero del 5% e un aumento dei flussi interni del 3,2%, segnando in complesso un calo dello 0,4%8.
Se si analizzano le presenze medie sul territorio provinciale (Fig. 2.5.2), si può vedere come queste si
siano mantenute costanti negli ultimi anni, con un valore compreso tra i 3,5 e i 4,5 giorni. Il dato 2003
ha mostrato complessivamente sostanziale stabilità rispetto all’anno precedente (-0,2%), con un buon
aumento della permanenza media degli stranieri (3,9%) e un leggero calo di quella degli italiani (0,7%),
con valori sostanzialmente in linea con i dati nazionali9.
L’analisi a livello comunale (Tab. 2.5.4) evidenzia che nel 2003 oltre il 65% del movimento turistico
si è concentrato in tre comuni, ossia Taranto (29,8%), Castellaneta (24%) e Martina Franca (12,9%).
Rispetto al 1999, risalta il forte incremento di Castellaneta (12,3%) e il significativo calo di Taranto (9,2%), mentre Martina Franca ha fatto registrare un calo contenuto (-1,8%).
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Università degli Studi di Bari.
Esercenti Commercio.
8 cfr ISTAT - Il turismo nel 2003, Roma, 2004.
9 cfr. nota precedente.
7 Registro
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Il dato relativo alle zone di residenza dei turisti rileva come nel 2003 gli italiani siano provenuti in
maggioranza dalla Puglia (41.204), dal Lazio (20.649), dalla Campania (20.204), dalla Lombardia
(19.265) e dalla Sicilia (12.888), mentre l’afflusso più consistente di stranieri è provenuto dalla
Germania, dagli USA, dalla Francia, dal Regno Unito, dalla Svezia, dalla Svizzera e dalla Spagna.
In ultimo, analizzando il flusso turistico nelle diverse categorie di strutture ricettive, si osserva che
coloro che prediligono gli alberghi hanno alloggiato in esercizi a 4 e 3 stelle (52,4% e 39,3% rispettivamente), mentre per gli esercizi complementari una quota di turisti molto elevata ha preferito i campeggi e i villaggi turistici (86,6%).
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