L`uranografia alla vera portata di tutti

N. 24. - Dicembre (Il) 1 9 1 5 .
LA SCIENZA PER TurrI
399
L' uranografia alla vera portata di tutti
�_____�____
Ciò che ci ollre il cielo al meddiaRe verso le ore 2l Rel .ese di dicemllre
Con questo numero· ha fine la nostra Uranografia, pokhè non
rimane a dire che sulla costellazione di Perseo e su quella della
Retlna, della quale ultima costellazione, per noi t r ascurab i le ,
ci. accontenteremo di conoscere soltanto il posto' che occupa re­
lativamente alle altre costellazioni vicino al Polo.
Notammo già nel numero SCOl"SO che la prima curiosità della
costellazione di Perseo è la stella A 19o1, di cui fu estesamente
parlato in Scienza per Tutti, nel n. 9 dell'aruw 1914, e n el n . 2
(15 gennaio) di questo anno, ove rimandiamo gli interessati e
profittiamo dello spazio risparmiato per pesentare · qualche il­
lustrazione in più .
Mirta
�
La principale stella di qu e st a costellazione è (x , o
k,
s te ll a bianca d i 2 , 2 grandeua: Le pr inci pali curiosità sono :
od A lgol, var o gr. 2 ,3 a 4,3, periodo 2g 20h 48m : può seguirsi ad
occhio nud o ; p varo gr. 3d a 4,2 : d a studiare bene ancora, non
conoscendosene il pe riodo ; 'YJ , dopo g r . 4, 2-8,5 , dist o 28" : g iall o ­
rossastra che rivela al telescopio un piccolo compagno azzurro ;
" questo bel gruppo è circondato inoltre da cinque piccoli sate1- ·
li ti. Coppia fisica, anim a t a da lll c vi ment o proprio comune, m a
d i c u i l e due componenti rimasero fi sse, c o m e vennero osser­
vate al te m po della loro scoperta, che risale al 1 779 » .
L a stella doppia s , g r ;m d . 3 ,;.-8,5, dist. 9" : pure cost i tu i t a
da sistema fisico ed immobile dalla sua scoperta, 1 78r . « P e rò
questi ,due soli sono dotati di un movimento proprio comune
nello spazio. L a · stella pr im ari a offre una sfumatura bianco­
verde, la seconda è azzurr og n ola o piuttosto lilla Il ,
La stella tripla IJ , g r a nd . 4,4-10-10, disto 1 5 " 68" : c o m pa gn i
d e ùoli ambedue. cc Questo piccolo grup,po c e l (' ste mi procurò,
dice F1ammarion nel ] SS�, qualche anno addietro, senza sua
colpa, . molti perd i tem pi , Qu ando m i ese rcitavo, all'Osservato­
rio di P a rig i , nelle misurazioni micrometriche d.e1le più inte ­
ressanti st el le dOppie, fra le quali avevo prenotata anche que­
sta, mi avvenne d i trovare che m e n t r e , nel 1 833 , l 'ammiraglio
Smyth a v e v a r eg is t rato la distanza fra la stella principale e la
s ec o nda compagna d i 27", a m e inve-ce risultava, co n
non poca sorpresa, di oS" n e l 18n . Era la stella che .
nei 44 anni dal 1 833 al 1877, si era allon t a n at a di 41",
o f u l ' am m irag l i o c h e con:mise u u e rr o r e di m i su r a o
di scrittnl'azione ? Ripetnta la mia m isura e ri sul t a u ­
domi s e m pre il primitivo valore di 68", r ich i a m ai l'at­
tenzione degli astrJnomi su questa curios a circostanza :
ed i miei colleg-hi della Società R eale Astronomica di
Londra riconobhero che errore vi era, ma nella cifra
del com patriota Smyth » .
L a stella � , q d p . (qu'l drupla) , g r . 3 . l O , 1 2 , I I , ù i"t .
I3"-83"- 1 2 I " : difficile m olt o nei mediocri strument i ,
c o n più forti ingrandimenti s i scorge vicinissima a qu·e­
sto g ruppo un'altra stelluccia, m.a non s i sa ben e . se
tutte queste stelle f o rm in o o no un sistem a fisico .
"
La stella 220, dopo gr. 6-il , disto I 2 : « g raz ios a cOl l P Ì Zl ,
_
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-.:
bianca e zaffiro Il ; e l a � 563, pure dop. , g r . 7,5-9, disto 1 2",
(C coppia delicata »
color C( v e rde pallido e lilla » .
L'ammasso H . I V . 33 : e l'altro, a d �sso contiguo, cc situ at i
sul prolungamento delle stelle (x, fI. , "Il , andando verso è e "I
Cassiopea. Questi due arcipelaghi di soli », di cui la fo t og ra fi a
fig. 24-bis può dare una pallida ide a , « fanno, ad occhio nudo ,
l 'effetto di due stelle annebbiate che ricevettero i nomi letterali
di l. ed h. Nel Catalogo delle nehulose di Herschell questi due
ammassi sono designati con H . VI, 33 e 34 . Il più piccolo can­
nocchiale rivolto ad essi ci trasporta in seno' ad una polv e r e
di soli. Vi sono là parecchie migliaia di soli indubbiamente
separati gli uni dagli altri da distanze analoghe a quelle che
corrono d a qui alle stell e . Forse un sistema di pianeti abitati
si aggira intorno a ciascuno di quei soli, e senza dubbio nel
cuor delle loro notti gli abitanti di que s t i mondi lont.ani non
sono meglio illuminati di noi. 0.uante migliaia d ' anni impie­
gherà mai la luce per g i u n g er c i da quella remota plaga ee­
lest e ? . . . )
« Ne l l e notti più pure si potrà altresì distingu ere ad occhio
nudo un altro ammassa d i stelle, ch e precede Alg01, pre sso a poco
a metà via tra q uesta vari a b i l e 'I Andomeda, un po' più vicina
a quella che a questa (vedi Dg. 24) . � la n ebul o s a 34.a d e l Ca­
talogo di Messier, da qu es H descritta nel 1 764 C01U� una m a s s a
di ·piccoLe s t e l l e e dsò luta · p i ù tardi. Magnifico ammasso st e l­
lare, curioso ad osserv a rs i come i pr e c ed enti, nei nos t r i can­
nocchiali popolari di 6I , 75, 95 e 108 m m . d ' apertur a . Il
cc N o n sono . affatto n e ce ss a r i dei ..giganteschi strumenti, delle
costose e grandiose cosl,ruzioni p e r iniziard dire t t a.me nt e a
q u est e meravigliose contemplazioni, le quali, del resto, non
sono punto aiJprezzate dalla m ag-giorallza degli astronomi di
m estiere, i n q ualltochè per essi i l C i e lo è morto, e . fi n o r a pochi
spiriti sentirono la v ita c i rcol a re nell ' U n ivers o . Si n a rra,
sp e ss o , n eg li O s se rvato ri e !lelle A ccadem ie , di tlo1l1in.i ch e si
san fatti a st r o n om i come ci si fa commercianti o notai, d i g u i s a
Fig . 24 b i s .
-
Gli a m m assi di Perseo
<lhe nulla v i è d a meravigliare s e questi cotali prendono l'a­
stronomia per un libro d i numeri e se muoiono s,enza accor­
gersi della bellezza dell'Universo. L'amore della scienza, la
brama d 'istruirsi, la curiosità del1'igno�o, una perseverante at­
tenzione , sono l,e prime qualità richieste per giungere a 5e1'Virsi
.
rapidamente, utilmente e dilettevolmente, di strumenti mode­
sti nella loro forma, preziosi per le rivelazioni che si sanno ot­
tenere dal loro intelligente uso. ' Tanto vale l'uomo, tanto vale
lo strumento. Mai Copernico, mai Galileo, mai Kepler, mai
Newton ebbero tra le mani di questi elementari strumenti, ed
11 primo, come Tycho-Brahe, come Hévélius, con l'aiuto di sem­
plici regoli di legno e di quarti di cerchio, gli altri con l'aiuto
di poveri cannocchiali di appena una dozzina d'ingrandimenti,
seppero osservare nel Cielo tali mer,aviglie, la di cui cont,em­
plazione trascinava gli eletti loro spiriti all'entusiasmo. Quale
felicità, per noi, l'essere nati in un �ecolo in cui, cosi facil­
mente, ciascuno può seguire, a sua volta, la luminosa via di­
schiusa da questi grandi uomini e slanciarsi alla conquista dei
mondi inaccessibili ! Quale potrebbe anima contemplativa, in­
telligenza curios,a, continuare, oggidì, a rivolgere con indiffe-
SUI
L' inclinazione dell' equatore di � (Giove) sulla eclittica è
io = 2' ,2 . Il pianeta ha nove satelliti designati coi numeri I ,
I I , I I I . . . , I X . I quattro primi sono stati scope,rti da Galileo in
gennaio 1 610, ed hanno :-Ìcevuto i nomi di lo , Europa, Gani­
med e e Callisto . Mentre questi astri sono facilmente visibili,
anche con lieve ingrandimento, i quattro seguenti satelliti non
sono osservabili che nei più forti strumenti, oppure fotogra­
ncamente. I l IX è visibile solo. fotograficamente.
Essi sono stati cosi scoperti, rispettivamente :
V, da E. E. Barnard, il 9 setto 1892 , a Mount-Hamilton;
VI, da C. D. Perrine, il 3 dicembre 1904 , pure a Mount-Ha­
rnilton, ma fotograficamente;
VII, dallo stesso e nelle stesse condizioni, il 2 genn. I905 ;
VIII, da P. Melotte, il 27 gennaio 1908, a Greenwich (foto­
.graficamente) ;
IX, da S. B. NicholsOll, il 2 1 luglio 1914 , ' a Mount-Hamilton
(fotograficamente) .
r primi quattro satelliti hanno delle masse, ml, m" m" m.,
sensibili, . e messe in l'appoi'to . con quella ,del pianeta, presa .
.come metà, j loro valori sono rispettivalnènte : m1 = o,oooo4S ;
m, ::::, o,ooo02Sj m;. = o,oooOSOj rn.,= 0,oqoo45 . E: così . i loro movi.
menti sono fortemente perturbati dalle loro attraz,ioni mutue ,
,di modo che . è imPossibile daTe dei iralori ,medt per le eccen­
tricità e le inclinazioni dlelle ' lorò orbite, essendo questi eIe­
menti sQgget'ti a grandi variazioni : si deve notare sòlamente
.:Che le �centricità restano sempre molto deboli, come pure le
�
iilc!inazioni sull'equatore di 9+ .
Le distanze medie, in raggi di Giove, a partire dal aentro del
pianeta, son o : a = s , ()'r: a, = 9,40 j a. = I4,99 j a. = ,26,36. Il semic
diametr,o equatòriale del pianeta, visto alla distanza I, è sup'
posto , eguale a 98",473 .
La durata delle rivoluzioni t1cpiche sono : T, '== 19 1 8h 27m 338,48;
T. = 3g 13h I 3m 41s,93; T, = 7g 3h 42m 32s,92 j T. = 16g 16h 3 2m 8s,60,
mentre le rivoluzioni dnodkhe, di cui . l'import�nza è capitale
in riguardo ai fenomeni faéi1mente , osservabili che p.resenta il
!;ii.stema del pianeta e 'satelliti" h:nlllO per ,valore : T",= Ig 19h
, 28m 35� ,946 ; T'. = 3 g 1 3 h 1 7m S3s, 7�7; T'. = 7g 3 h 59m 3SS,85 7 ; T'.= 1 6g
1915 :
l'an
l
lsh Sm 68,9I9.
inetà , di dicembre ) 9 I ,5 , sono (rispetto al meridiano di Pal'igi) :
, Sa�ellite
Data
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IV E . · c .
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t I>. c.
IV -P. t
)'·P. f.
21
k
,ch;e., sicoD:fci�ae;qua&i
,
GIOVE
siderevoli. Si ha : a. = I60A6j i. = 29° ; 1. = 0 , 155 ; T, = 250g 14h,66 ;
164,46; i, = 21°j e, = 0 , 207;T, ='260g Ih ,4 .
L 'VIII satellite circola ancora molto più lontano da �, d i
m o d o c h e , ,a cagione dell'importanza dell'azione perturbatrice
del 4ffi) (Sole) , il suo movimento è grandemente complesso e
così gli elementi sono ancora molto incerti, tanto più che le
osservazioni sono difiìcili e rare. I valori medi di questi ele­
m,enti sembrano essere : a. == 329, 3 ; i. = I48° ; T. = 738g,9; e. = 0,38,
ai =
lo
Il suo movimento è retrògrado come
mostra il valore d e l ­
['inclinazione, che abbiamo sottolineato, e per chiarimenti ri ­
mandiamo, a scanso di ripetizioni, al n. del 15 genn. 1915 di
S. p. T. (pag. 18, Suppl . ) , citando quanto fu detto circa la in ­
versione planetaria dal prof. A. Uccelli nel n. del 15 aprile 191Lf
di S. p. T., ove si parla anche di questo VIII satellite di � .
Il IX satellite ha elementi ancora più incerti dell'VIII ed i
primi calcoli indicano una distanza di 40 milioni di km. ed una
durata di rivoluzione di circa 3 anni. Il suo movimento è pure
retrogrado e quindi il valore dell'inclinazione del suo asse
dovrà essere, di conseguenza, molto considerevole. Apppare
come una stella di 19.a grandezza, e quindi non è po'ssibile ve­
, derlo che fotograficamente. SemLra che il suo diametro sia
di poche diecine di chilometri. Sapremo qualche cosa di più
s'u di esso nell'anno venturo, probabilmente .
Notizie dettagliate ed ipotesi geniali sull'abitabilità - spe­
cie sui primi quattro satelliti di �' .--: troverà l'interessato su
Le Terre d e l Cielo (Ed. Sonzogno, Milano) . Ove il Flamma­
rione dice a proposito di Ganim e d e che « ha un diametro
eguale ai 4 7/ IOO di quello della Terra, cioè quasi la metà :
misura 5800 km. , ovvero 1450 leghe j come importanza, è un
v'ero pianeta. Non soltanto oltrepassa di molto, come i suoi
fratelli, tutti i piccoli pianeti, ma ancora o ltrepassa di quasi il
doPPio il volume di Mercurio, ed, eguaglia i due terzi di quello
di Marte. Ì� cinque volte più grande della nostra l,una. Regnare
su di un tal mondo non sarebbe un'ambizione da disp.rezzare
per un Cesare od un Napoleone » ° per altro Cesare, follemente
ambizioso - e di conseguenza pericolosissimo e funestissimo
per l'umanità - del tipo di Guglielmo il grosso,
T e mpo s i Tal
,
14 ,
-
·-19
6
21
, 17
18
, 18 ,
' 20
If P. c;
-
- , : a� = 2;53
. 13
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9
': 1 9
1
'
-
-;
� €:
l'eqllatvre ,aL:Ql. ,
:T,, ;" � I h ' 57;n ;28,66:'
,
I satelliti VI e VII circolano in orbite fra loro vicine ma lon­
tan.e dal pianeta; le loro eccentricità ed
inclinazioni
(I)
Infe rn o .
per
sono
con-,
cui
( I ) . . . ge
s11 11a o ,
t a n to
reo
SATURNO .
V , 64, 65 .
Per diventare pilota dirigibilista ( \ )
m.
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t l . m.
I K f; ",
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àllisto � E.c. �
' = cotriit1Cià�n�Ò t1j�U'eçlisse; ,E.f.,=nu.e.; 'Im. �iìnm;e.rsione: ' oc­
cti\tazlon.e,; 'E.tn:== . '; èm�rsi<me ; , l' . .c . = c01l1ilÌ�iamè.nto ,'d�1 pa,s�
, sa.ggiQ �<1H sat�1Iite , stil <'l:i,S:co QeL pianeta, ed ,i1ìfine P:f;' ;; fin'e .
. <i{!l �ass�gi�. "
"
' ,
'
'
.
" ,
'
.
', lL V safèlli.te 'ei. muove in un';orbita sensibilmente dr�olare
: ',
con
,e 'si ha ,,: '
>
SATURNO CARLOMUSTO.
'
,
I loro .eclissi ed altri , fenomeni del' sist.ema 'nella seconda
,--
renza gli occhi al çielo, vededo ,illgemmarsi di stelle al giun­
g,ere della notte , senza desiderare di riconoscere queste stelle
man mano che Le loro luci squarciano l'evanescente chiarore
del crepuscolo, senza desiderare di chiamarle pei loro nomi e
di ricevere da esse quei segreti che da tanti secoli celavano in
seno; senza desiderare, soprattutto, di vedere davvicino questi
remoti universi, s,enza pe:r30'1.a lm�nte ammirare queste agglo­
merazioni di soli che irradiano, lassù, altri mondi, altri esseri
sconosciuti che palpitano nella loro luce ? . . Oh, trasfigurazione
aff asc i nante dei Cieli ! Noi siamo nati in tempo per conoscerti,
per godere intimamente delle tue sublimi rivelazioni ! Cieco
chi guarda il' cielo senza comprenderlo : è un viaggiatore che
attraversa il mondo senza vederlo; è un sordo in mezzo ad un
concerto. »
,Con tutto ciò oggi è assai deplorevole il constatare come in
tutte le scuole classiche, tecniche , superiori, inferiori, nor­
mali; ecc . , ecc . , non vi debba essere un modesto Osservatorio
in cui gli alunni potessero faTsi un benchè meschino concetto
dei misteri e delle bellezze celesti !
S,A T E L L I T I
In risposta a quanto domanda nella « Corrispondenza tra i
lettori Il il sign01' U. Motta, prendiamo dall' A nnu a ire B. L. POU1'
,
N. 24. - Dicembre (II) 1 9 1 5 .
LA SCIENZA PER TUTTI
400
Per ottenere i l brevetto d i pilota d i dirigibile occorre :
) aver , compiuto l'età di
a
21 anni ;
b) provare che S,i possiede il brevetto di ' pilota di pallone
sferico ;
c) fornire . le prov� di aVer compiuto
Venti viaggi in di.
rigibile in differenti giornàte ;
d) subire · un esa�e tecniço.
N. B. Nel caso in cui il postulante non fosse già fornito
del brevetto di pil'ata . di pallone sferico, il. numero delle
aScensioni in dirigibile dovrà essere di venticinque.
La domanda del brevetto, da in.dirizzarsi , all' A . , C. l. o
' ad una delle · Soc(età afJìliate, del�gate àllci scopo; deve es­
sere controfirmata da 2 piloti di dirigibile che abbiano assi­
stito a tre almeno delle partenze "� atterraggi del candidato.
( I ) Norm e fissate ' al e'ongresso dell'Aja
d e l I9I,"