Foto del giorno. Una donna contro il Buratto

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12 LA PAGINA DEI LETTORI
IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE
Lettere al Direttore
LA FOTO DEL GIORNO
Le lettere rigorosamente firmate (max 15 righe)
vanno indirizzate a La Nazione
viale Giovine Italia 17, 50122 Firenze - fax 055 2343646
o all’indirizzo mail: [email protected]
risponde MAURO AVELLINI
Vice Direttore de La Nazione
L’arte ‘sotto vetro’
non è la cura
UNA DONNA contro il Buratto, la prima nella
storia della Giostra del Saracino. Barbara Taiuti,
fiorentina di 32 anni, sarà accreditata per le prove
in vista dell’edizione di domenica 1˚ settembre. Il
quartiere di Porta del Foro ha puntato deciso su di
lei dopo una giornata di prove in cui la ragazza ha
colpito due volte il 5, il massimo punteggio.
GENTILE DIRETTORE, qualche
giorno fa un turista americano
ha danneggiato una statua del
primo Quattrocento, in un museo di Firenze. Forse aveva appoggiato la sua mano a quella
dell’Annunciata per ‘dare il cinque’... Purtroppo alla statua si
è staccato un dito. La cosa si
commenta da sé. E’ da considerare danneggiamento involontario? Mi dico: è vero, ci sono
pochi custodi per controllare
la marea quotidiana dei visitatori stranieri, ma mettere le
statue a debita distanza non sarebbe una soluzione?
Luisa Derni, via mail
Quel «no» al fumo
è importante
· · · E’ bastato un Consiglio dei Ministri con
un’approvazione ed il
gioco è stato fatto. Dal
prossimo anno non sarà
più possibile fumare
sigarette (bionde ed
elettroniche) nei cortili e
negli spazi aperti delle
scuole. Eravamo fermi
alla Legge Sirchia che
regolamentava solo gli
spazi chiusi. Ora
l’estensione. Lo so, è un
minimo. Suonata la
campanella, gli studenti
riprenderanno il rituale
(non più trasgressivo) e
molti mozziconi (altro
problema) cadranno per
terra al di là di quella
soglia. E’ poco, ma
simbolicamente è molto.
C’è un no. Sul fumo,
finalmente, si dice, in
modo limpido, un bel
no. Bisognerebbe
estendere (ed essere
anche più rigorosi nei
controlli!) tale divieto
all’interno degli
ambienti di lavoro, dove
un po’ troppo spesso
prevale un «farlocco»
buonsenso. E chi ci
rimette sono i non
fumatori che aspirano.
P.P., via mail
[email protected]
DIRE IL VERO molte delle nostre opere d’arte stanno così «a debita distanza», come lei
chiede, che addirittura giacciono nei magazzini dei musei, tutt’altro che protette dall’incuria
degli uomini e dal tempo che scorre. Mettere tutto
sotto scorta, sotto protezione, sotto chiave, rende
ancora più distanti l’arte e i monumenti. A Firenze
passano undici milioni di visitatori ogni anno: difficile controllarli tutti. Il mignolo che s’è staccato
dalla statua al Museo dell’Opera del Duomo era
già «fratturato» e il chirurgo americano voleva solo misurare la sua mano con quella di marmo. Non
ha «dato il 5» a nessuno. Si sa, i giornalisti esagerano. E il ragazzino venuto dal Tagikistan a incidere le sue iniziali sotto la Loggia dei Lanzi? Chi se
l’aspettava. O il cinese preso a scrivere frasi
d’amore sul Duomo a Pisa? Per decenni abbiamo
visto fiumi indecenti di firme italianissime su ogni
centimetro quadrato di italianissimi monumenti.
Almeno adesso gli imbecilli li scoprono. E il recente stanziamento del governo per la cultura forse
servirà ad avere qualche museo aperto e qualche
guardiano in più. Altro che statue sotto vetro.
A
Blitz della Finanza, serve più discrezione
· · · Considero scellerati i blitz condotti sugli operatori economici nelle varie località italiane, un colpo al turismo già in
grave difficoltà per la crisi, un fatto che nuoce al buon nome
dell’Italia, un fuggi fuggi della già esigua pattuglia dei
visitatori, un danno incalcolabile per i commercianti e per i
pubblici esercizi, pensioni, alberghi e ristoranti.
I nostri governanti sono degli incapaci, perché queste cose si
possono e si devono fare nella discrezione e nel silenzio,
evitando ogni grottesca spettacolarizzazione.
Lo Stato diventi serio e identifichi nelle aliquote fiscali
troppo elevate il motivo della massiccia evasione,
riducendole e rimodulandole secondi i criteri dell’equità e
della equa progressività previsti dalla Carta Costituzionale.
Giovanni Bertei, La Spezia
La novella
dell’Imu
Aziende pubbliche
Non svendiamole
· · · Bastasse l’abrogazione
dell’Imu per risolvere i problemi dell’Italia, si potrebbero
mandare al diavolo lo Spread,
Standard & Poor’s, la Signora
Merkel e altro. Se la matematica opinione non è, ci vogliono
far credere che col risparmio
medio annuale di 700 euro, poco più di 58 euro mensili, tante
famiglie italiane tornerebbero
a respirare. Ma smettiamola di
cavalcare onde inesistenti e
proviamo ad ammettere che
l’economia italiana si regge
non su ciò che viene prodotto
ma su tutto quello che viene
ipertassato per mantenere un
carrozzone di fannulloni.
Roberto Di Somma,
La Spezia
· · · Si torna a parlare di
vendere una parte delle nostre aziende pubbliche per ridurre il debito. Ma così facendo non si venderebbe ma
si svenderebbe per motivi legati all’urgenza, senza peraltro ottenere l’effetto desiderato. Diversa sarebbe invece la
situazione se si procedesse veramente a una lotta senza
quartiere contro gli sprechi
attraverso modifiche strutturali come, tanto per fare due
esempi, l’abolizione dei numerosi privilegi e degli Enti
inutili da tempo individuati
ma di fatto mai attuati.
N. S., via mail
GIOVEDÌ 15 AGOSTO 2013
L’opinionista
lettore
ATONIO VIGOLO
Presidente CPT di Jesolo
ORGOGLIOSI
DEL LUNGOMARE
DEL PIERO
IL CONSORZIO di Promozione
Turistica di Jesolo (di cui sono presidente) ha l’unico scopo di fare
promozione della nostra località e
in questi giorni è impegnato
nell’operazione che ha portato
Alessandro Del Piero e il Sydney
Fc nella nostra località, operazione che rientra nell’annuale «Lungomare delle Stelle», evento unico
nel suo genere, che permette di vivere, con migliaia di turisti, un momento di festa assieme ad una grande ‘stella’. Mi ha rattristato e stupito insieme l’articolo «Lungomare
Del Piero» a firma di Stefano Cecchi. Per i contenuti ed i modi, lontani dallo spirito e dagli obiettivi
dell’iniziativa, che ha visto coinvolto l’ex capitano della Juventus.
Premessa: la manifestazione è stata voluta nel 2000. L’idea di una
passeggiata «stellare», molto simile
alla Walk of Fame di Hollywood,
è stata accolta favorevolmente da
tutti. Per valorizzarla ulteriormente si è, quindi, pensato ad una intitolazione di vari tratti di lungomare. Una intitolazione ‘turistica’ naturalmente, visto che quella non è
una strada vera e propria e che comunque la legge prevede che la persona sia deceduta da qualche anno. La stella viene scelta ogni anno tra gli italiani che hanno onorato l’Italia in vari campi. Si è iniziato con Alberto Sordi, per proseguire con i vari Lollobrigida, Bocelli,
Bongiorno, Carla Fracci, Ricciarelli, Veronesi…
Perché oggi Del Piero? Perché è
un grande campione e un grande
uomo. Una persona ‘pulita’, ‘bella’ nell’animo, un esempio per i giovani in un periodo in cui di esempi, anche nello sport, non ce ne sono molti. E perché, rispetto ad altri
campioni e che hanno vinto altrettanto, è veneto e da piccolo veniva
in vacanza a Jesolo. E’, dunque,
dispiaciuto a tutti leggere quell’articolo. Perché non risponde alla realtà dei fatti, è irrispettoso della scelta di una intera città, dei turisti e
della persona (quindi non il campione, il giocatore, ma la persona)
che questa intitolazione l’ha ricevuta.
La tiratura del 14-8-2013
è stata di 455.511 copie
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Poste italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n˚ 46) 45% - art. 1, comma 1 DCB Firenze 1